Category Archives: Proclamazioni

Buenos Aires, Argentina: Rivendicazione dell’attacco incendiario ad auto di lusso ed ad una camionetta dell’ambasciata italiana

I difensori dell’ordine e i sostenitori del sistema hanno dato un nuovo colpo contro i/le compagn* anarchici/che in Italia, l’ennesima operazione repressiva, con una serie di raid che mirano a porre fine alle pratiche ribelli degli/delle insort* che continuano a estendersi in tutto il mondo per un’idea di libertà che sono benvenute per gli/le altr* compagn*, con la particolarità della lotta che si svolge in ogni area.

Essa è riuscita a coordinare una linea d’azione che sta dando buoni frutti per noi che pensiamo che niente è meglio che passare all’azione e attaccare in molteplici modi l’autorità che si impone  in ogni angolo del pianeta.

E’ valida la critica che si può fare sull’efficacia dei nostri colpi contro lo Stato e il Capitale mondiale, però sempre tenendo presente come obiettivo l’estensione dell’insurrezione non solo nell’aumento della forza di cui disponiamo, ma anche dell’agilità e  della costanza con cui alimentiamo insperati fuochi di resistenza prima dell’avanzare della dominazione in tutte le sue forme .
Ci assumiamo la responsabilità per aver generato il caos e la distruzione nella città di Buenos Aires, per aver bruciato le auto in Recoleta il 25 e 26 di Agosto.

Il 2 settembre alle 2, abbiamo bruciato una camionetta dell’ambasciata italiana davanti alla sua fortezza.

Amic* della Terra / Federazione Anarchica Informale

spagnolo

Toluca, Messico: Attaco esplossivo contro il consiglio messicano di scienza e tecnologia

Trattandosi di un’azione della frazione anticivilizzazione del Fronte di Liberazione della Terra, risulta necessario esprimere la coscienza di rivendicare la “liberazione”, che si attua senza animo utopista, nè a partire da alcuna condizione di falsa “rivoluzione”. Perfino credendo che solo la lotta ci renderà liberi, risulta frustrante attenersi alla quotidianità tecnologica che fa parte della cultura umano centrica e simbolica che dà vita alla civilizzazione. Inutile dire che in un pianeta civilizzato la libertà (come qualsiasi altra cosa) non trascende, è noto che non bastano esplosioni e incendi per aggiudicarsi la “liberazione” per poter godere del piacere della liberazione totale!

Non basta pretendere di puntare a degli obiettivi, quando l'”obiettivo” deve essere la nostra stessa vita, pertanto nessuna azione o intento liberatore devono essere fatti per costruire una nuova civilizzazione, se la si pensa così, si limita la libertà e tutti i piani per l’emancipazione.

Così, l’FLT/ELF rivendica come parte della lotta contro l’attuale rete di istituzioni sistematizzate di dominazione-civilizzazione, il congegno esploso il 20 agosto del 2012 alla proprietà del Consiglio Messicano di Scienza e Tecnologia – COMECyT- che si trova a Toluca, provocando danni materiali al portone dell’entrata dell’edificio.

Un attacco diretto a questo pilone del tecno-sistema che propaga il linguaggio della tecnica e  promuove il “progresso” tecnologico nella società alienata. Polvere insurrezionale per questi amplificatori della domesticazione,  vincolati ai settori produttivi (industria), i centri di investigazione scientifica e le istituzioni di educazione superiore. Fuoco e polvere per tutti coloro che parlano di “sostenibilità e soluzioni verdi”.

Solidarietà totale con Mario- “Tripa” e Felicity.
Solidarietà totale con i/le compagn* italian* di Culmine.

Frazione Anti civilizzazione
del Fronte di Liberazione della Terra
Affini con la Federazione Anarchica Informale
(FA/FLT/FAI)

fonte

Toledo, Spagna: Centinaia di pernici liberate da un allevamento di caccia

La vivisezione, i circhi, il latte, le pellicce, la carne, la corrida… si basano tutte sulla stessa ingiustizia. La discriminazione di un/a individux sulla base della sua specie.

Siamo coscienti del fatto che per mettere fine a tutte queste è imprescindibile porre fine allo specismo. Ma mentre questo lento processo avanza è importante che facciamo lo sforzo di tirar fuori dalle loro gabbie tutti gli animali che ci è possibile.

Nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 settembre in un ridotto gruppo di persone ci siamo diretti verso uno dei posti dove lo specismo prende corpo, un allevamento di pernici situato nella provincia di Toledo. Così, poche settimane prima dell’inizio del periodo di caccia abbiamo aperto dei grandi buchi in una delle gabbie-voliere che compongono l’allevamento. Per continuare siamo entrati e abbiamo indirizzato le pernici verso le vie di fuga ottenendo che più di 400 se ne volassero via libere. All’uscita del recinto abbiamo potuto sentirle nei campi adiacenti, che esploravano e volavano.

Questo tipo di attivismo è diretto ed efficace, qualunque persona che lo desidera può realizzarlo.

Fronte di Liberazione Animale

da vozcomoarma

Dichiarazione pubblica di Ch.T. nei confronti delle pubblicazioni contro di lui in Grecia ed Italia

Scrivo questo comunicato, in quanto continuo la mia vita normalmente e pubblicamente come sempre, non per confutare il contenuto degli articoli mal costruiti, che sono stati pubblicati in questi giorni nei giornali ed internet, dai pappagalli del potere.

Non voglio quindi entrare in nessuna logica di confronto con gli scenari fantasiosi montati dalle autorità, ma mi rivolgo agli amici ed amiche compagni e compagne e per estensione a chiunque abbia l’acume e l’umanità per riconoscere la propria posizione riguardo all’esistente. Il fine è di blindare i miei fondamenti sociali di fronte ai meccanismi repressivi ed alla loro giustizia, nei riguardi dei quali per altro non ho alcuna fiducia, dato che esistono solo per servire gli interessi dei potenti.

Sono uno della moltitudine degli oppressi su questo pianeta. Sono nato in un certo luogo geografico e mi hanno dato l’identità di greco. Mi hanno battezzato cristiano. Sono andato a scuola ed all’unversità del loro sapere sterile e diseducativo. Sono uscito per le strade della metropoli ed ho conosciuto il loro marcio, invischiandomi in “paradisi artificiali”, dai quali sono uscito grazie alla forza del mutuo appoggio. Fin da piccolo, visto che ero diverso, ho cercato di gustare in ogni momento la gioia e il divertimento della vita, delle relazioni e dell’amore, sotto l’occhio vigile e la minaccia del manganello degli sbirri nelle strade, nelle piazze e nei giardini del quartiere.

Sono cresciuto e mi sono reso conto delle dimensioni dello sfruttamento nei quartieri poveri. Dopo mi hanno mandato a servire “mamma patria” ed ho sperimentato direttamente la gerarchia, i rapporti autoritari e tutto il modello di trasformazione dell’individuo in cittadino sottomesso. Nella quotidianità della sopravvivenza ho messo qualche piastrella in qualche marciapiede che calpestate, ho consegnato cibo nelle vostre case, ho scaricato strumentazioni in qualche locale e molto altro.

Le condizioni in cui ho vissuto mi hanno fatto schifare l’organizzazione sociale esistente, che si basa sul profitto, sullo sbranarsi a vicenda e sul “ ognuno per se”.

Ho sempre creduto che gli individui, aiutandosi gli uni con gli altri, possano rompere le proprie catene e creare una realtà sociale differente. Senza servi ne’ padroni. Senza nessun tipo di potere. Ho condiviso questi pensieri con altri ed altre che avevano le stesse tensioni e più di tutto la voglia di cambiamento. Con la lettura di libri e periodici, le discussioni nei circoli e la partecipazione alle vicende sociali le mie esperienze vissute hanno acquisito una base politica prendendo parte attivamente al movimento anarchico ed alle lotte sociali.

Dalle lotte nelle superiori del ’98 a quelle universitarie nel 2006-07. Dalle manifestazioni contro le guerre ed i meccanismi politico-militari, fino alla solidarietà agli obbiettori totali. Dalle lotte nel 2003 a Salonicco contro il totalitarismo globale alla resistenza sociale contro le soffocanti riforme imposte dal FMI. BCE e dallo stato greco. Dai volantinaggi nei mercati rionali in appoggio ai prigionieri in lotta, dagli attacchinaggi di controinformazione sulle varie lotte fino alle assemblee ed alle barricate del dicembre 2008 nella città di Patrasso. Questo ed altro sempre seguendo la rotta della mia coscienza sempre riconoscendo al minimo il mio contributo.

Una coscienza che non riconosce le linee tracciate per dividere i popoli e che trova amici ed amiche compagni e compagne in qualsiasi posto mi porti la mia vita.

Così mi sono trovato a condividere il mio tempo e la mia vita con persone che stimo gli ultimi anni che sono passato in italia. Certo anche lì ho partecipato in minima parte al movimento. Dal primo momento della mia permanenza in italia ho sentito la morsa terrorista dei meccanismi repressivi dello stato. Un regime totalitario che non salva neanche le apparenze. Dalle intercettazioni telefoniche con il proprio compagno e la propria compagna, i pedinamenti, le continue perquisizioni nelle case oltre che a circoli ed occupazioni, i controlli senza motivo per ore nei porti e negli aeroporti, le persecuzioni di militanti indipendentemente dalla loro appartenenza politica con accuse infondate e carcerazioni in base a prove inesistenti fino all’incriminazione di idee e dei rapporti personali. ( forse le volpi delle autorità inquirenti greche stanno studiando questo modello?).

Da una parte l’estensione della repressione e dall’altra il modo con cui riescono ad intromettersi ed infettare tutti gli aspetti della nostra vita sono il risultato del vuoto della resistenza sociale creato dal recupero e la sconfitta dei movimenti degli anni ’70, e l’instaurazione del modello di vita spettacolare contemporaneo. Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad operazioni mediatiche in diverse città per tutta la lunghezza della penisola. Decine di persone si trovano , dopo queste campagne mediatiche, perseguitate o sotto minaccia di persecuzione oltre che prigioniere ai domiciliari o nelle carceri. Nello stesso momento in cui il FMI bussa alla porta, con la paura di possibili agitazioni sociali, lo stato italiano si prepara mettendo a punto il proprio armamento operativo, giudiziario e mediatico, con il fine di isolare e criminalizzare le idee e le pratiche più radicali. Pratiche, cioè, antinsurrezionali prima che scoppino le insurrezioni.

In questo momento in grecia, in italia come in tutti gli angoli di questo mondo-prigione, si sviluppano lotte simili contro i progetti del dominio. Oggi le moderne oligarchie collaborano e si sincronizzano per intensificare lo sfruttamento delle classi più povere in nome dell’interesse collettivo e reprimono violentemente ogni voce di resistenza, mentre allo stesso tempo provano a disorientare i popoli riguardo al loro nemico reale, spingendoli a sbranarsi fra di loro in nome di una nazione, di una religione o di qualsiasi altra identità immaginaria. Si presenta più che mai necessario il bisogno di contatto fra gli sfruttati di tutto il mondo affinchè comunichino i propri problemi, bisogni e i desideri per autorganizzare le lotte contro il potere.

Per quanto riguarda il mio coinvolgimento in diversi scenari terroristico-deliranti: diversi pennivendoli sono corsi, seguendo gli ordini delle autorità di polizia, a spargere notizie ed accuse false nei miei confronti, per vendere un po’ di terrorismo un tanto al chilo, violando i miei dati personali. In sostanza siete diventati gli stessi portatori di terrore nei confronti di amici, amiche, compagni e compagne e dei miei familiari. Dovete pensare che la gente sia così idiota da credere che quello che presentate come organizzatore, messaggero, propulsore ed infine soggetto estremista duro e puro, non abbia seguito nessuna regola cospirativa, usando il proprio telefono, viaggiando con i propri documenti e parlando tranquillamente in circoli ed in manifestazioni pubbliche. Sono semplicemente un pezzo del puzzle, l’obbiettivo facile, “l’anarchico greco” che serviva per montare i loro scenari.

Questo scritto non contiene nessuna dichiarazione legalista. Non aspettatevi la condanna di nessuna idea o azione all’interno dell’area antiautoritaria. Il movimento è multiforme, risultato di varie correnti tese tutte quante alla liberazione sociale e individuale. Continuo, dunque, a camminare nelle vie della città in cui vivo, a difendere le mie idee, a incontrare amici ed amiche anche se vivono in altre città, che si chiamino Atene, Napoli, o Guadalupe, quando mi andrà di vederli andrò a trovarli.

Ch.T., 21-09-2012

in greco qui

Messico: Rivendicazione di responsabilità per l’attacco armato contro una auto di pattuglia della polizia municipale nel comune di Valle de Chalco in EdoMex

Abbiamo deciso di partecipare alla chiamata dei gruppi anarchici e gli individui che non si limitano alle parole e alle maledizioni contro la pace sociale, e prendono in mano la decisione per far saltare il sistema del dominio, trasformando la solidarietà diretta con i nostri fratelli e sorelle in pratica.

Per questa ragione, rivendichiamo la responsabilità di un nuovo attacco contro le merde in divisa: abbiamo aperto il fuoco contro l’auto della pattuglia 282 della polizia municipale della Valle de Chalco in EdoMex, uccidendo tutti i membri dell’equipaggio.

Non abbiamo attaccato un’unità di trasporto pubblico, abbiamo sparato contro una macchina della polizia, cioè rispetto ad un obiettivo ben identificato nella nostra lotta fino alla morte contro il sistema del dominio e dei suoi servi.

Se avessimo ucciso solo un poliziotto in uniforme, e il resto dell’equipaggio erano personale civili e membri della famiglia di quel poliziotto municipale, come ai mezzi di comunicazione di massa con stupore piace di “lamentarsi”, non avremmo nessun rimpianto. Li avremmo attaccati di nuovo senza rimorsi. Non ci sono colpevoli o innocenti nella lotta per la distruzione dell’esistente. Chi nutre questo sistema di morte è il nostro nemico.

Vogliamo anche chiarire che non sappiamo nulla per quanto riguarda il poliziotto che è dato per disperso. Noi non rapiniamo, e non imprigioniamo nessuno. Noi non crediamo nelle carceri, né nelle cosiddette “prigioni del popolo”. Lottiamo per la liberazione totale, non per imporre un altro sistema che sia altrettanto repressivo.

Salutiamo i gruppi informali e gli anarchici-individualisti che hanno aderito a questa nuova azione coordinata! Il caos è tornato per tutti coloro che pensano che sia morto.

Solidarietà diretta con tutti gli anarchici imprigionati in Messico, Cile, Grecia, Italia, Indonesia, Stati Uniti, Svizzera e in tutto il mondo!

Contro ogni dominazione! Fuoco al Potere!
Che la lotta sia diffusa! Viva l’anarchia!

Cellula Insurrezionale Mariano Sanchez Añon (CI-MSA),
frazione della Federazione Anarchica Informale del Messico (FAI-M)

fonte

Note dei traduttori
Lo Stato del Messico, spesso abbreviato in ‘EdoMex’ (da Estado de México in spagnolo), è una delle entità federali (31 stati e 1 distretto federale), che costituiscono l”Unità degli Stati del Messico “(aka Messico).
Secondo ad altri rapporti provenienti dalla stampa regime, gli occupanti del veicolo di pattuglia, due uomini ed una donna che sono stati uccisi nell’imboscata del Martedì, 18 Settembre, erano tutti poliziotti: uno in divisa e due in borghese.
“Prigioni del popolo” (Carceles del pueblo) si riferisce a quanto pare per le celle segrete, gabbie, ecc utilizzate per il rapimento e l’incarcerazione di funzionari statali dai combattenti per la liberazione nazionale, come la guerriglia MLN-Tupamaros.

Da Zurigo a Atene: La Solidarietà attraversa i confini

Slogan per l’immediata liberazione di Marco Camenisch e in solidarietà con i tre membri della Lotta Rivoluzionaria sono stati scritti nella città di Zurigo.

Ad Atene ha avuto luogo un intervento davanti alla corte marciale del carcere femminile di Korydallos, dove si svolge il processo del caso della Lotta Rivoluzionaria. Nel mese di Settembre, i membri del Soccorso Rosso Internazionale dal Belgio, Italia e Svizzera hanno viaggiato ad Atene per assistere al processo in solidarietà con i tre membri della Lotta Rivoluzionaria e quelli perseguiti per lo stesso caso.

La lotta continua…

Chiamata di solidarietà con gli anarchici bielorussi

È passato parecchio tempo dall’ultima chiamata alla solidarietà con gli anarchici bielorussi. Oggi dobbiamo ammettere che c’è bisogno urgente di una nuova ondata di solidarietà per aiutarli a uscire dal carcere. Ecco perchè vi invitiamo a partecipare alle giornate di azione in solidarietà con i prigionieri politici bielorussi il 22 e 23 settembre (il giorno delle elezioni parlamentari è il 23).

Gli attivisti Ihar Alinevich, Mikalai Dziadok, Artsiom Prakapenka, Pavel Syramolatau, Aliaksandr Frantskievich, Jauhen Vas’kovich che sono in carcere dall’autunno del 2010 e l’inverno del 2011 e poi condannati a pene da 3 a 8 anni nel maggio 2011 per una serie di attacchi contro lo Stato ed i simboli del capitale, stanno terminando il loro secondo anno in carcere. Durante questo tempo i compagni e i loro parenti hanno fatto il loro meglio per farli stare bene e cercare di farli uscire.

Nell’ottobre 2011 sono stati riconosciuti come prigionieri politici da organizzazioni internazionali. Questo fatto gli dà maggiori possibilità di essere liberati il prima possibile, perchè al momento il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, sta subendo pressioni dall’Unione Europea per le richieste di liberare tutti i prigionieri politici e decriminalizzarli. Dall’Agosto del 2011 ne ha già graziati 30, ma a nessuno dei nostri compagni è stata assicurata la libertà. Lukashenko ha detto pubblicamente che grazierà solo quelli che firmeranno la richiesta di grazia, ammettendo quindi la loro colpa e chiedendogli personalmente clemenza. Tutti gli altri rimarranno in prigione, ha detto. Di fatto a tutti i prigionieri anarchici è stato chiesto più volte se volevano firmare questa richiesta. Cinque di loro hanno rifiutato di farlo. Artsiom Prakapenka ha firmato, sotto pressioni, ma si trova ancora in prigione.

Ora ci sono 15 prigionieri politici rimasti in Bielorussia, tra di loro 5 sono nostri compagni e 1, in più, è in carcere per azioni di solidarietà nei loro confronti. Tutti i prigionieri stanno subendo diversi tipi di pressione da parte dell’amministrazione delle carceri in cui sono detenuti, perchè Lukashenko vuole uscire vincitore da questa situazione, come se non fosse a causa dell’Unione Europea che si trova costretto a liberare i prigionieri politici, per paura di sanzioni politiche ed economiche, ma come se fosse a causa del suo buon cuore di graziarli, ma solo se loro lo richiedono.

Ci opponiamo fermamente al fatto che i nostri compagni siano scambiati in cambio di benefici dall’Unione Europea, e condanniamo le pressioni che stanno subendo. Facciamo appello a tutti per protestare contro queste torture e chiedere la liberazione immediata ai prigionieri politici bielorussi, tra cui gli anarchici.

Appoggiamo azioni di solidarietà di QUALUNQUE tipo da questo momento perchè raggiungano un numero considerevole nelle giornate di solidarietà, vi chiediamo di fare azioni di solidarietà almeno una volta al mese e se possibile anche dopo le giornate di solidarietà. In questa situazione abbiamo bisogno di pressione costante sul regime e sui politici dell’Unione Europea.

L’Internazionale delle Federazioni Anarchiche, Agosto 2012.

Per ulteriori aggiornamenti sulla condizione dei compagni e sulle condizioni delle carceri in Bielorussia Continue reading Chiamata di solidarietà con gli anarchici bielorussi

Atene: Rivendicazione di responsabilità per l’incendio al quartier generale di Trastor, compagnia di investimenti in beni immobili

FAI/IRF CONTRO OGNI NAZIONE

Siamo testimoni delle più estreme contraddizioni che sono nate e morte in questo mondo di merda. Mentre i calcolatori degli apprendisti stregoni di statistiche economiche stanno contando 23.000 morti in Siria, miliardi di persone guardano infatuate i Giochi Olimpici di Londra; la distanza tra le Olimpiadi e gli spari “reali” nel campo delle operazioni di guerra si situa solo nel semplice premere un bottone su un controllo remoto. Se solo potesse succedere… se tutti questi fiumi di sangue potessero diventare un torrente impetuoso che annega atleti e spettatori. Se solo potesse succedere. Possiamo pensare allo stesso modo a tutte le migliaia di persone senza tetto che “rovinano” l’immagine della città spaventosa, mentre i ricchi si godono i loro comforts di lusso nei giardini di Ekali e Kifissia (due dei quartieri più ricchi di Atene). Società che, nonostante le loro contraddizioni, riescono a riprodurre la puzza disgustosa che emettono, sezionando tutti e tutto, fabbricando centinaia di microcosmi.

Il potere non è una struttura compatta ma un edificio diffuso, situato sulle strutture sistemiche – economiche, istituzionali, ecc. – e sulle relazioni umane. A cominciare dalla divisione sociale in sotto-unità antagoniste le une con le altre, la costante frammentazione continua nella vita quotidiana dell’individuo all’interno del mondo capitalista; in ogni aspetto della vita dell’individuo, in ogni campo di espressione.

A questo punto il sistema completa la sua “onnipotenza”, al punto in cui innalza muri di isolamento perfino nel più triviale dei processi di tutti i giorni. Al punto in cui i paraventi della rassegnazione e dell’indifferenza cadono, lì sale la febbre del più squallido tipo di egoismo, dell’ego più meschino, un senso esaltato di passivo midenismo.

Il risultato pratico della precedente affermazione può essere riscontrato sia nel possesso materiale di illusioni nell’era della prosperità capitalista – casa, auto, crescita rapida della “piccola proprietà” – sia nell’emigrazione per lavorare all’estero in condizioni di crisi economica. E’ la stessa ideologia dello stile di vita moderno con alcune varianti. Dalle illusioni dell’assalto furibondo alla proprietà alla fuga disperata.

“Quando, alla fine della loro vita, la maggior parte delle persone si guardano indietro, troveranno che hanno vissuto per tutta la loro vita ad interim. Saranno sorprese di scoprire che la cosa principale che si sono lasciate sfuggire non apprezzandola e non godendosela è la loro stessa vita. E così un uomo, essendo stato ingannato dalla speranza, danza nelle braccia della morte” (Arthur Schopenhauer).

Come risultato dell’intensità osservata nella macchina sociale vi è il momento della crescita dei fascisti; un fatto che in nessun modo passa inosservato. Stiamo parlando di un cambiamento generale della società e dello Stato verso direttive razziste/fasciste/nazionaliste. Questo può sia riguardare i corpi di donne sieropositive che vengono umiliate dalla collaborazione degli sbirri con il KEELPNO (“Centro Ellenico per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie”) e i mass-media, sia i crescenti pogrom contro gli immigrati e le dozzine di attacchi omicidi contro di loro. Operazioni “legittime” e “illegali” diventano la stessa cosa, sotto il nome ironicamente allegorico di “Xenios Zeus”. Il culmine dell’operazione democratica è stato l’assassinio di un migrante iracheno (su Anaxagora street, ad Omonia) da squartatori identici ai alba d’orati [partito greco nazionalista-fascista].

Quindi, la conclusione è che il meccanismo dello Stato si muove contro i migranti riflettendo una DOMANDA SOCIALE; l’odio razzista di ogni ellenico macho con un’anima di merda si somma alla richiesta di sicurezza. Il coltello dell’insulso pseudo-egoismo del masturbatore dall’animo greco va cercato vicino agli autobus e ai furgoni della polizia e ai campi di concentramento per immigrati, e le costole di qualche immigrato a caso verranno accoltellate alla prima opportunità con quel coltello, seguendo la logica della responsabilità collettiva.

In nessuna circostanza mettiamo in luce questi incidenti da una prospettiva vittimista, e nemmeno ci consideriamo o auto-nominiamo protettori di nessuno; lontani da una retorica che santifica tutti i migranti e li trasforma in un tutto unificato, crediamo negli umani, nelle prese di posizione e nelle scelte, e in base a queste valutiamo gli altri e ci facciamo valutare.

Siamo in guerra con il sistema, e i fascisti non ne sono che una parte, sempre evidenti in specifici periodi storici con obiettivi molto specifici e ruoli distinti. Ecco perchè l’attacco ai fascisti non dovrebbe essere percepito come un colpo contro l’aberrazione “non democratica” – con l’uso di espressioni come “gang” o facendo appelli a rendere Chrissi Avgi/Golden Dawn illegale – ma come un attacco contro la democrazia nel suo insieme e, ovviamente, contro i ciarlatani della sinistra di tutti i tipi e di tutte le tendenze, che acconsentono come stupide vergini e poi si incontrano con il macellaio di palestinesi Peres.

Quindi, la nostra progettualità non può essere che quella del conflitto totale con i fascisti così come con ogni fronte del complesso autoritario. Con i coltelli che ornano i nostri corpi, le nostri armi puntate alle loro teste, le nostre bombole del gas ed esplosivi posizionati nei loro uffici e nelle loro case.

Viaggiando mentalmente ai bordelli delle prigioni in cui i nostri fratelli e le nostre sorelle sono tenuti prigionieri: durante l’ultimo periodo, una lotta molto importante è stata lanciata dagli anarchici ostaggi dentro le prigioni greche; una lotta che è orientata verso il rifiuto della perquisizione delle cavità corporali, il tentativo di offendere la dignità di un prigioniero. I prigionieri anarchici che rifiutano di sottostare a questo processo offensivo vengono trascinati alla tortura fisica e mentale dell’isolamento, che ha raggiunto il suo picco con la rissa nelle prigioni di Domokos tra le guardie e i compagni membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco Panagiotis Argirou e Gerasimos “Makis” Tsakalos, e più recentemente con il caso dell’anarchico Rami Syrianos – che è riuscito a uscire dall’isolamento dopo aver vinto con il suo sciopero della fame – così come il caso dell’anarchica e membro della CCF Olga Ekonomidou. Entrambi hanno pagato, con decine di giorni di isolamento, il prezzo delle loro scelte, per aver rotto con questa misura “penitenziaria”. L’ultimo è stato il caso del compagno anarchico Sokratis Tzifkas: dopo il suo ritorno dall’ospedale (a Thessaloniki), dove era stato ricoverato per motivi di salute, ha rifiutato di spogliarsi per la perquisizione ed è stato torturato dagli sbirri nella prigione di Diavata, dove lo hanno tenuto in isolamento per 10 giorni in condizioni orribili. E’ importante citare il fatto che la nostra compagna Olga Ekonomidou è anch’essa stata torturata con l’isolamento per 54 giorni nello stesso carcere.

Come segnale minimo di solidarietà con l’anarchico Sokratis Tzifkas, così come con tutti gli ostaggi anarchici nelle prigioni che sono stati recentemente torturati con l’isolamento, nella sera di lunedì 13 agosto abbiamo piazzato un congegno incendiario contro Trastor REIC – precedentemente conosciuto come Piraeus REIC, una sussidiaria di Piraeus Bank – al 5° piano dell’edificio di Davaki Street 1 e Kifissias Avenue 116 ad Atene, una compagnia di investimenti immobiliari che partecipa anche in altri affari economici come compravendite, investimenti, ecc.; insomma, una compagnia che può essere un obiettivo come tanti altri.

Solidarietà con i rivoluzionari ostaggi nelle carceri.
Forza ai compagni ricercati in tutto il mondo.

Un pugno alzato per Luciano “Tortuga”; la tua ultima lettera ci ha toccato il cuore.

Con rabbia, andiamo incontro a nuove battaglie contro il nemico e contro gli aspetti deboli di noi stessi.

Guerra contro la civilizzazione!
Lunga vita all’Anarchia!

Federazione Anarchica Informale
Fronte Rivoluzionario Internazionale
Unità “Fuoco alle Aziende Sfruttatrici”

PS. Forse uno dei pochi avvenimenti piacevoli di questa estate è stato la vista di un idiota morto (il civile che ha cercato di fermare i rapinatori durante la loro fuga, ed è morto subito dopo essere stato colpito) sull’isola Paros. La sua stupidità ha raggiunto livelli tali che ha sacrificato la sua stessa vita per qualche migliaia di dollari che erano appena stati rubati da una BANCA! Questo è il futuro che attende i cittadini-infami che vestono le uniformi dei poliziotti e pensano di essere eroi.

in inglese qui

Buenos Aires: Attacchi incendiari in solidarietà con i compagni in Italia

I difensori dell’ordine e i sostenitori del sistema hanno dato un nuovo colpo contro i compagni anarchici in Italia, un ennesima operazione repressiva, con una serie d’incursioni che hanno lo scopo di terminare le pratiche ribelli che continuano ad ampliarsi in modo solidale dagli insorti del mondo inspirati dalle idee della libertà, che vengono accolte da altri compagni, secondo le proprie particolarità di ciascuno provenienti dalla regione nella quale la lotta si sviluppa.

Queste pratiche sono riuscite a coordinare una linea d’azione che sta dando i suoi frutti per tutti noi che pensiamo che non c’è più nulla da aspettare per agire ed attaccare con diversi modi l’autorità che si impone in ogni angolo del pianeta.

La critica che possiamo fare sull’efficacia dei nostri colpi contro lo Stato e il Capitale globale è valida, ma fintanto che essa abbia come obiettivo l’estensione dell’insurrezione, non solo per aumentare la potenza della forza della quale disponiamo, ma per quanto riguarda anche l’agilità e quindi la coerenza con la quale mettiamo in atto fuochi di resistenza inattesi di fronte al continuo progresso del dominio in tutte le sue forme.

Assumiamo la responsabilità per aver voluto generare il caos e la distruzione nella città di Buenos Aires, e per questo abbiamo bruciato 25 auto nella zona di Recoleta, il 25 e il 26 Agosto.

Il 2 Settembre alle 02:00 del mattino , abbiamo bruciano un furgone dell’Ambasciata Italiana in un angolo e di fronte alla sua forzeza della postazione di sicurezza.

Amici della Terra/ Federazione Anarchica Informale

Germania: Il 21 Settembre il processo contro Sonja Suder e Christian Gauger

Il processo contro Sonja Souder e Cristian Gauger, imputati nel caso delle “Cellule Rivoluzionarie» (Revolutionäre Zellen, RZ), inizia il 21 Settembre a Francoforte.

LO STATO NON DIMENTICA…MA NEMMENO NOI!

EVENTO: INCONTRO
Con i difensori della 79enne Sonja (imprigionata) e del 70enne Christian (rilasciato su cauzione con obblighi restrittivi), ed ospiti internazionali e il 20 Settembre, ora locale 19.00 presso l’Exzess Café, Leipziger Strasse 91, Frankfurt am Main / Francoforte

RADUNO
durante il primo giorno del processo, il 21 Settembre, dalle ore 8 al tribunale del Francoforte: Landgericht, Seilerstraße / Konrad-Adenauer-Straße, Francoforte am Main

PROCESSO
dal 21 Settembre, tutti i Martedì e Venerdì dalle ore 9 alle 13:00 al tribunale di Francoforte: Aulla E (Gebäude E)

verdammtlangquer.org
kontakt [aet] verdammtlangquer.org

Il 7 Luglio 2012 a Francoforte è stato effettuato un raduno di solidarietà fuori dalle carceri di Proungkeschaim in cui Sonja è ancora detenuta. Lo striscione recita: “La resistenza rivoluzionaria non è negoziabile – Nessuna collaborazione con la giustizia e l’apparato statale.”

Saragozza, Spagna nord-orientale: chiamata in solidarietà con “I 11 del terrazzo”

Il 12 Settembre il processo contro i compagni conosciuti come “I 11 del terrazzo” si terrà a Saragozza. Queste 11 persone, il giorno dello sgombero del (Centro Sociale occupato) CSO Kike Mur, salirono sul tetto e lì sono resistiti fino all’arrivo della polizia che si avvicinò per portarli giù; mentre per le strade, la violenza della polizia è stata dilettata tormentando i vicini che chiedevano la permanenza dello spazio. Solo tre giorni dopo che lo sfratto abbia avuto luogo, il quartiere di Torrero ha dato una risposta comune ed impressionante, in cui tutti quanti scesero per le strade per mostrare il loro rifiuto allo sfratto dello spazio, che si trova nel vecchio edificio della prigione di Torrero, ed ha presso il nome dal famoso prigioniero che morì li. Dopo che la dimostrazione sia finita, i compagni, sentendosi forti, sono tornati indietro ed hanno rioccupato lo spazio (nonostante le lastre di metallo messe lì dal comune), e la polizia, sopraffatta dai supporto e dalla resistenza dei vicini, non ha avuto altra scelta da quella di lasciare il posto umiliata, mentre il CSO Kike Mur è stato riaperto per ulteriore attivismo politico (altre informazioni, in lingua spagnola, in vozcomoarma).

Ora, queste 11 persone arrestate sul tetto si trovano ad affrontare un processo con l’accusa di appropriazione indebita di proprietà corrispondente al carcere di Torrero, ma noi sosteniamo il contrario dicendo che il consiglio è stato corrotto per portarci in tribunale e adesso pretende a ciascuno di essi una multa di 20.000 dollari.

Nel quadro della campagna di solidarietà con queste 11 persone, ci sono le seguenti chiamate:

Sabato 8 Settembre:
Dimostrazione a sostegno dell’occupazione. Inizierà alle 19:00 (GMT +1) dalla Piazza di Sasera.

Mercoledì, 12 Settembre:
Giorno del processo. È stato chiamato un raduno di protesta, al di fuori del tribunali nella Piazza Pilar alle ore 09.30.

Per tutte le persone al di fuori di Saragozza che vorrebbero partecipare, il COS Kike Mur offre ospitalità. Tuttavia, lo spazio è limitato, quindi, nel caso in cui si desidera essere presente per sostenere, sarebbe meglio se si contattano i compagni in anticipo, al fine di confermare la data in cui si arriva e quante persone andranno con voi o se si sta andando da solo.

Il centro sociale occupato si trova in Piazza della Memoria, nella città di Saragozza.

Inoltre, se non potete partecipare, sarebbe bello se raduni o dimostrazioni si svolgano nelle vostre proprie città per dimostrare solidarietà, oltre a svolgere azioni di solidarietà individuali.

fonte-ulteriori informazioni in lingua spagnola: CSO Kike Mur

Salonicco, Grecia: Testi sui tentativi dell’Ente Pubblico dell’Elettricità di interrompere l’alimentazione dell’energia elettrica all’occupazione Delta

Dal fine di Luglio, l’occupazione Delta si trova sotto le azioni repressive della DEI (Ente Pubblico dell’Elettricità, ENEL) che tenta di interrompere l’erogazione dell’energia elettrica dello spazio. L’azienda elettrica ha ottenuto il via libera dall’Instituto dell’Educazione Tecnologica “Alexandreio” (ATEI) di Salonicco, che è il legittimo proprietario del palazzo (occupato ormai per 5 anni).

Quest’occupazione ospita una serie di progetti politici autonomi che agiscono in modo aggressivo verso l’attuale sistema di sfruttamento e cercano di contribuire alla liberazione individuale e sociale. CopyRiot è un’infrastrutturaun auto-organizzata di stampa per il movimento antagonista che mira a diffondere il discorso sovversivo con tutti i mezzi disponibili.

Chiaramente, ogni attacco contro l’occupazione Delta da chiunque si tratta (DEI – ATEI – lo Stato) costituisce un attacco a tutte le infrastrutture coinvolte attivamente nell’occupazione e tutti coloro che sono in lotta. Pertanto, la nostra solidarietà con l’occupazione Delta è più che evidente. Noi combatteremo chiunque sta muovendo aggressivamente contro l’occupazione e le nostre lotte.

GIÙ LE MANI DALL’OCCUPAZIONE DELTA

CopyRiot- impresa auto-organizzata ospitata nell’occupazione Delta
copyriot [at] riseup.net
Salonicco, Agosto 2012

La volontà dello Stato di sopprimere le occupazioni e gli spazi autogestiti, che sono considerati come una minaccia e pericolo per la sua esistenza, si è realizzata dall’Ente Pubblico dell’Elettricità e dalla sua intenzione di interrompere l’alimentazione elettrica nella costruzione dell’occupazione Delta.

Non è un caso che questo colpo repressivo a Salonicco ha avuto luogo dopo la recente invasione dei poliziotti nello spazio libero anarchico Nadir e all’occupazione Orfanotrofio, e specialmente dal momento che non ci sono state reazioni di rilievo dopo tale operazione. In altre parole, stiamo vivendo un’attacco mirato contro il movimento anarchico e uno sforzo diffuso di reprimerlo, soprattutto durante il periodo delll’estate, per ovvi motivi.

Inoltre, l’Ente Pubblico dell’Elettricità osa vendere un bene che sia essenziale per la sopravvivenza delle persone ed è disposto a fare di tutto per assicurare i prezzi. Essendo una società statale, è in grado di capire che il costo proveniente dai debiti della bolletta elettrica dell’occupazione è niente in confronto al costo della disorganizzazione dello Stato che ogni occupazione può raggiungere in primo luogo. Perché le occupazioni ospitano anche collettività che attraverso l’auto-gestione conducono edifici che alcuni proprietari o funzionari statali hanno lasciato in rovina, e li trasformano in basi di contro-informazione e, contemporaneamente, d’azioni attivi per la distruzione di tutte le forme di potere, compresa quella dello Stato.

Quindi, sulla base del fatto che “il fine giustifica i mezzi”, lo Stato ha deciso di interrompere la fornitura dell’energia elettrica, con l’illusione che ciò interromperebbe il funzionamento dell’occupazione.

PIÙ CI ATTACCANO, PIÙ LA NOSTRA RABBIA CRESCE
Giù le mani da tutte le occupazioni

Scuola di Studenti Indipendente – collettività che viene ospitata all’interno dell’occupazione Delta
anexma [at] gmail.com
Salonicco, Agosto 2012

Atene: Le forze della polizia hanno bloccato il mercato comunale di Kypseli – Invito per raduno di protesta il 27/8

Sabato, all’alba del 18 Agosto, squadre anti-sommossa della polizia hanno invaso lo spazio occupato del mercato comunale di Kypseli, ad Atene. Il sindaco di Atene (Kaminis) ha ordinato alla polizia antisommossa di sgomberare e chiudere l’edificio.

La “Dimotiki Agora” di Kypseli, in via Fokionos Negri 42, è stata costruita nel 1935 ed è stata considerata come un monumento storico nel 2005. Dopo un lungo abbandono dalle autorità comunali locali, l’edificio era stato utilizzato come uno spazio libero ed auto-organizzato da parte di individui e gruppi del movimento antagonista per gli ultimi sei anni, che ospita una scuola aperta in cui si danno ogni giorno lezioni di greco agli immigrati / rifugiati, una biblioteca, eventi, proiezioni, discussioni, ma funziona anche come un mercato alternativo (produttori di verdure biologiche vendono i loro prodotti una volta alla settimana).

Gente della sinistra affiliati alla “Anichti Poli / Città Aperta” (che sta per la fazione comunale del partito parlamentare della sinistra socialdemocratica SYRIZA) era presente nel mercato comunale occupato per anni pure. Ultimamente, “Anichti Poli” ha cercato di promuovere la “soluzione d’un accordo di cogestione” tra il comune d’Atene ed i loro soci, in alternativa all’auto-gestione del Agora da parte dei residenti e gli altri sostenitori. L’ultima operazione repressiva dimostra che il loro sforzo è caduto nel vuoto, tuttavia, il modo in cui hanno agito queste persone della sinistra in questo caso è indicativo del modo in cui cercano di prendere il potere con mezzi istituzionalizzati rispetto ad altri progetti d’occupazione.

Oggi, l’impresa dell’Agora auto-organizzata è minacciata dalla gentrificazione. L’assemblea aperta del mercato comunale occupato ha denunziato sia l’intervento della polizia anti-sommossa e le lunghe pratiche di persecuzione dello stato contro uno dei pochi spazi liberati e tanto necessari per il quartiere sovrappopolato di Kypseli. Così, varie persone che partecipano attivamente al progetto chiamano ad un raduno di protesta, Lunedì 27 Agosto, alle ore 18.00 (GMT +2), in via Fokionos Negri 42, dove si trova l’Agora.

Inoltre, l’Assemblea della Resistenza e della Solidarietà di Kypseli / Patission, che aveva ospitato parte delle sue attività nel mercato comunale occupato negli ultimi due anni, si unirà alla manifestazione di protesta Lunedì fuori l’Agora, che è ancora circondata dalle squadre della polizia anti-sommossa.

fonti: i, ii, iii, iv

Atene: Assunzione di responsabilità per attacchi incendiari contro l’Alba Dorata (Chrissi Avgi)

(Da l’attacco incendiario agli uffici locali del partito neonazista in Pangrati)
(da l’attacco incendiario nell’azienda del proprietario neo-nazista in Peristeri)

 

(da l’attacco incendiario nell’azienda del proprietario neo-nazista in Peristeri)

Coloro che seminano il terrore, riceverano il nostro odio.

L’alibi non passano più…

Non esistono elettori illusi dell’Alba Dorata. Coloro che l’hanno sostenuta, l’hanno fatto consapevolmente. Si tratta niente di meno che fascisti.

Coloro che investono nel ruolo della vittima per raccogliere nelle loro misere organizzazioni una decina di poveracci della sinistra in più, seminano solo il disfattismo verso il fascismo.

Finché gli immigrati non costruiscono le loro strutture auto-organizzate d’auto-difesa contro i fascisti e riducono il loro “coraggio” tra miserabili litighi tra di loro e in comportamenti antisociali, stano contribuendo alla diffusione del cannibalismo sociale.

Le uniche persone che ormai non cercano alibi sono i fascisti stessi, apertamente impegnati in un progetto omicida, sotto la copertura degli apparati dello Stato e col sostegno aperto o velato degl’istinti più marci di quella popolazione fascista e medio-borgese.

Per quanto ci riguarda, non abbiamo mai cercato per alibi. La nostra guerra con i bastardi dell’Alba Dorata non è una moda nel contesto della loro (presumibilmente) “inattesa” ascesa. Da anni, li combattiamo nelle strade, nella loro mentalità. Li combattiamo perché sono l’aspetto più terribile, il braccio lungo dei nostri nemici principali: il potere e il capitale. E non li abbiamo mai dato pieta.

– Il 12 Agosto abbiamo incendiato gli uffici dell’Alba Dorata in Via Filolaou nella zona di Pagrati.

– Il 22 Agosto, nella zona di Peristeri, abbiamo ridotto in cenere azienda e veicolo aziendale di proprietà del neo-nazista e teppista Efstathios Boukouras, parlamentare del Korinto con l’Alba Dorata.

Arrivederci…

PS: la nostra solidarietà al compagno Tasos Theofilou.*

fonte

* Anarchico/anti-autoritario che è stato arrestato dalla polizia il 18 Agosto 2012, nella zona di Kerameikos ad Atene, ed è ancora tenuto prigioniero per accuse gravi, tra cui il suo presunto coinvolgimento nel caso di rapina a mano armata con l’omicidio d’un cittadino 53 (che ha provato di fare l’eroe nel tentativo di fermare i ladri sulla loro fuga) a Naoussa sull’isola di Paros, il 10 Agosto. Il nome di Tasos Theofilou è stato anche implicato nel caso di R.O. Cospirazione delle Cellule di Fuoco, in particolare, egli è ora nel mirino per gli incidenti che hanno avuto luogo ad Agrinio e nel centro della città di Atene nel 2010.

Bielorussia: Aggiornamento sui sei prigionieri anarchici – Appello per azioni di solidarietà per il 22-23 Settembre

Qui segue un breve aggiornamento (in inglese) sulla situazione degli attivisti imprigionati Ihar Alinevich, Mikalai Dziadok, Artsiom Prakapenka, Pavel Syramolatau, Aliaksandr Frantskievich e Jauhen Vas’kovich in Bielorussia, il cui comprende anche delle informazioni sulle terribili condizioni nelle carceri bielorusse.

Inoltre, nel mese d’Agosto 2012, l’Internazionale delle Federazioni Anarchiche (IAF-IFA) ha rinnovato l’invito alla solidarietà internazionale di Croce Nera Anarchica di Bielorussia. Essi ora chiedono alle persone di partecipare alle giornate di mobilitazione in solidarietà con i prigionieri politici bielorussi il 22- 23 Settembre (il giorno delle elezioni parlamentari è il 23).

Potete scaricare il Bollettino del ABC della Bielorussia per la Primavera-Estate 2012 (in inglese) qui (+ copertina).

Quinto comunicato della CCF/FAI-Messico

Foto dell’incendio nell’azienda Plásticos Viga

Agli/alle incendiar* ed antagonist* affini
Quinto comunicato della Cospirazione delle Cellule di Fuoco/Federazione Anarchica Informale del Messico:

Tornano gli/le incendiar* in guerra permanente contro ogni autorità!
Tutta la nostra solidarietà col guerriero anarchico individualista Mario López!
Per la distruzione del sistema di dominio!
Per la Liberazione Totale!

Oggi, sono cominciate le udienze del giudizio al compagno Mario López “Tripa”, per le accuse di danni alla proprietà ed attentato alla pace pubblica. Ferm* nei nostri principi e convint* del fatto che la solidarietà sia molto più che parole, la CCF/FAI del Messico ha iniziato il fuoco contro il dominio, distruggendo la sua sporca merce ed attaccando i simboli del potere.

La Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF) frazione della Federazione Anarchica Informale del Messico (FAI-M) ha nuovamente dato vita al fuoco liberatore. In un’azione coordinata tra le cellule dello stato del Nuevo León e le cellule dello stato di Puebla, la Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF) ha attaccato simultaneamente nel comune di Apodaca, Nuevo León e nel pieno centro storico della città di Puebla, Puebla, incendiando l’impresa Plásticos Viga, della colonia Río Pesquería, comune di Apodaca, Nuevo León, ed il Museo della Rivoluzione Messicana, nel centro storico del comune di Puebla, stato di Puebla, un giorno prima della celebrazione del “Giorno del pompiere”.

Con questo attacco solidarizziamo col cinoagbi Mario López (sequestrato dal Governo del Distrito Federal), esigendo la sua immediata liberazione. Ugualmente, solidarizziamo col guerriero anarco-ecologista Braulio Durán, prigioniero nella città di León, Guanajuato, coi/colle nostr* compas italian* sequestrat* nell’operazione Ardire, con i/le compas incarcerat* in Bolivia, con i/le compagn* prigionier* in Cile, coi/colla compas della Cospirazione delle Cellule di Fuoco prigionier* in Grecia, con i/le nostr* fratelli/sorelle incarcerati in Argentina ed Indonesia e con tutt* i/le nostr* compagn* sequestrat* dal sistema di dominio nel mondo.

A pochi giorni dal nostro primo anniversario, questo nuovo coordinamento informale di lotta anarchica ha colpito ancora il sistema di dominio in solidarietà con i/le nostr* fratelli/sorelle in guerra sequestrat* nelle carceri del mondo, dimostrando che la lotta contro il Potere è pssibile. Perciò facciamo un richiamo a tutt* gli/le anarchici/he d’azione di abbandonare la paura immobilista e le posizioni riformiste dei parassiti servili. Gli/le invitiamo ad accompagnarci nella lotta decisa contro il dominio.

Ancora lasciamo in chiaro che la nostra lotta non è per la trasformazione del capitale e dello Stato, non è per trasformare le loro leggi, non è per qualcosa di meglio, non è per trasformare la tecnologia, non è per trasformare il dominio, non lottiamo contro l’imposizione di questo o di quel presidente, LOTTIAMO PER IL CAOS E LA DISTRUZIONE, LOTTIAMO CONTRO IL POTERE ED IL DOMINIO SIANO DI DESTRA DI SINISTRA, POPULISTI O RIVOLUZIONARI. LOTTIAMO PER L’ANARCHIA.

Saluti ai/alle compagn* delle Células Autónomas de la Revolución Inmediata (CARI-PG), ai/alle compagn* delle Individualidades Tendiendo a lo Salvaje (ITS), ai/alle compas di Acción Anarquista Anónima, alla Célula Insurrecional Mariano Sanchez Añon, ai/alle fratelli/sorelle del Frente di Liberación de la Tierra, ai/alle Luddistas contra la Domesticación de la Naturaleza Salvaje ed a tutti i gruppi di azione anarchica e tutte le individualità anarchiche ed anarco-nichiliste!

Per estendere la Cospirazione delle Cellule di Fuoco serve solo voglia di lottare per la liberazione totale, benzina e fiammiferi. E’ iniziata la lotta contro l’ordine esistente, facciamo sì che s’estenda in ogni dove.

Tutt* siamo complici della Cospirazione delle Cellule di Fuoco!
Viva i gruppi di affinità anarchica!
Viva l’anarchismo d’azione!
Viva il fuoco liberatore e la polvere vendicatrice!
Forza, compagno Mario!
Forza, compagna Felicity!
Forza, compagno Braulio!
Froza, compagno Gabriel!
Per la demolizione delle prigioni!
per la Liberazione Totale!
Per il coordinamento internazionale anarchico!
Viva il Caos!
Viva l’Anarchia!

Cospirazione delle Cellule di Fuoco/Federazione Anarchica Informale (CCF-FAI)
Messico, 21 agosto 2012

da Parole Armate

Svizzera: Due righe di Billy dopo essere uscito dalla prigione

Ciao a tuttx,

Domenica 19.08 sono uscito. Il giudice (bava alla bocca!) come con Silvia pure a me ha concesso il rilascio condizionale ai 2/3 della pena. Ritrovare il calore dei compagni e delle compagne, ritrovare sguardi e discorsi per me cosi preziosi è gioia allo stato puro.

Nonostante l’isolamento che in questo tempo ci è stato imposto non c’è stato mai davvero un solo attimo in cui ho avuto la sensazione di essere da solo. Dalle lettere, dalle notizie di benefit e iniziative, dalle notizie di azioni che arrivavano, l’energia era quasi palpabile, un esperienza forte, nonostante tutto. Per questo, per la forza ed il calore, per il coraggio ricevuto, non posso non dire grazie. Grazie davvero.

Naturalmente nulla è finito, anzi, è solo un nuovo inizio lungo “questo sentiero fuori dalla strada maestra”.

Ora manca Costa, e Marco porcodio!!

Tutta la solidarietà agli/e indagati/e e perquisiti/e dell’ operazione “Mangiafuoco” a tutti/e i/le ribelli dentro.

Grazie
Billy

via Soccorso Rosso Internazionale

Atene: Striscione contro i pogrom razzisti

Rispondendo all’appello del network di traduzioni conto-informative Contra Info per 10 giorni d’azioni dirette contro la depressione, alcuni compagni hanno preso l’iniziativa individuale d’appendere uno striscione contro gli arresti e le deportazioni di massa degl’immigrati che stanno avendo luogo in tutta la Grecia, e soprattutto ad Atene.

Negli ultimi giorni avviene uno dei più grandi pogrom di massa nella storia della Grecia contemporanea. Storicamente, lo Stato e il capitale, quando hanno bisogno di difendere i loro interessi ed aumentare il loro potere ed influenza, si rivolgono contro costruiti nemici interni, creando capri espiatori in modo da rafforzare lo stato di polizia e la repressione. Dai regimi fascisti e gli esiliati, fino alla moderna democrazia borghese ed i centri di detenzione degl’immigrati, le tattiche rimangono le stesse.

Di conseguenza, contro gli ultimi pogrom della polizia, Martedì 7 Agosto, abbiamo appeso inizialmente uno striscione all’ingresso della Scuola di Difesa Nazionale, nel parco del Pedion di Areos, in una zona nel centro di Atene frequentata da immigrati con le loro famiglie, e dove la polizia abbia di recente effettuato diversi arresti. Come previsto, dopo un po, e siccome il palazzo appartiene all’esercito greco l’ufficiale della guardia dell’edificio ha insistito di abbassare lo striscione siccome questo è un’atto illegale e punibile dalla legge(sic).

In seguito, abbiamo appeso lo striscione in una scuola centrale nel quartiere di Gizi al centro di Atene, in una zona dove greci ed immigrati convivono in armonia.

Avendo come scopo di risvegliare la società sui pericoli del fascismo, abbiamo scritto il seguente:
“All’inizio vennero per i comunisti. Non ho parlato perché non ero uno di loro. Poi vennero per gli ebrei. Ora per gl’immigrati. Fra poco verranno per me e non sarà rimasto nessuno per protestare.”

Nessuna vita è illegale!
Né col fascismo né con la democrazia
Abbasso il statalismo
Viva l’anarchia!

Ucraina: Graffiti anarchico per la solidarietà globale

Nell’ambito del quadro d’azioni per la solidarietà globale con gli anarchici greci e le lotte contro la repressione dal 1° al 10 Agosto, attivisti di diverse città di Simferopol (Ucraina, Kharkiv, Ternopil) hanno dipinto il graffiti “Solidarietà Globale per Sempre” all’ingresso della città di Simferopol, lungo la ferrovia.

Azione Autonoma – Simferopol

Svizzera: Comunicato di Marco Camenisch sull’operazione Ardire

INFO N. 2 SULLA RECENTE MONTATURA (veramente ardita…) ANTIANARCHICA ROS (ef)-NON BRUTTI (MA CALZA) MA… COMODI (CALZANO PURE) E DINTORNI

Nel frattempo ho ricevuto una lettera d’Elisa e ieri una di Stefano ambedue dopo circa 10 giorni. Come saprete erano tuttora in “isolamento giudiziario” e sottoposti alla censura, in attesa del “riesame” e/o trasferimento in altra struttura. Probabilmente allungano i tempi per la mancanza, a Pisa, di struttura AS e perciò “giustificazione” di un isolamento totale meno giustificabile/gestibile che in una struttura AS. In ogni caso, come segnala Stefano e per quanto ho visto nelle patrie (italiche) galere, è un periodo d’isolamento d’accanimento (antianarchico…) particolare. E oggi ricevo il comunicato del 9 luglio d’Elisa che mi illumina il cuore!

Tuttora non ho avuto alcunché di notifica o altra notizia “ufficiale” del mandato d’arresto mentre i pennivendoli di regime locale verso fine giugno in tedesco mi hanno “onorato” insieme a Gabriel e la compagna Andi del SRI di un paginone scandalistico di difficile equilibrismo tra devozioni professionali al regime e dolorose constatazioni della vacuità dell’ordinanza (incautamente esposta in rete…) e non mancando di ri-sbandierare lo spettro delle possibili liberazioni di Gabriel e del sottoscritto. Da parte del lager Lenzburg non manca una “strana” sequela di misere provocazioni, perquisizioni e minacce di sanzioni attorno e dopo la “grande notizia”. “Puntuale” è appena arrivato anche il rigetto di seconda istanza della mia “liberazione condizionale”.

Mi sono organizzato per un’iniziativa non rivendicativa (sciopero della fame, più o meno 20 giorni) di solidarietà (riferimento e motivazione principe la repressione e non per ultimo l’ardita ROS(ef)-… Comodi) e di partecipazione e questa volta con appendice denuncia dei “giri di vite” generalizzati attuati in questo ed altre carceri svizzeri, che inizialmente avevo previsto più o meno inizio-metà agosto ma che con questa vi informo che con la massima probabilità attuerò nelle due ultime settimane d’agosto (a partire dal 20 agosto) un po’ causa “buco” estivo, poi per una eventuale migliore coincidenza con l’organizzazione d’iniziative esterne e, anche se questa non è una proposta per un’iniziativa collettiva da dentro, una migliore informazione e valutazione previa delle compagne prigioniere e dei compagni prigionieri.

Vi prego perciò di divulgare questa “Info n. 2”.

Gratamente, con Solidarietà e Amore,
Marco, lager Lenzburg, 18 luglio 2012

via Cassa AntiRep delle Alpi occidentali e Soccorso Rosso Internazionale
—il suo “Info n. 1” si può trovare qui (in inglese)

Svizzera: Richiamo di solidarietà per i giovani che sono stati arrestati nel mese di Luglio a causa delle azioni del Primo Maggio


Chiediamo la libertà per i prigionieri del 1º Maggio [21 Luglio 2012]
Martedì, 10 Luglio 2012 la polizia fece irruzione nelle case di compagni. La maggior parte di loro hanno tra i 18 e 20 anni. È ovvio che la repressione mira ai giovani per mostrarli che la loro esistenza potrebbe essere in pericolo, per umiliarli e spaventarli mentre sono ancora a scuola o in formazione o in un posto di lavoro. I compagni sono stati arrestati e presi in custodia. Uno di loro è di nuovo libero dal Venerdì 13 Luglio. Tutti sono stati arrestati a causa delle attività del 1º Maggio, sia alla manifestazione del mattino, così come durante il pomeriggio attorno alla festa rivoluzionaria e intorno alla zona Kanzlei, a Zurigo.

Lo Stato, rappresentato dalla polizia, dai procuratori distrettuali e dal sistema giudiziario, sta mostrando la sua politica di potenza con insistenza, dimostrando che vuole il controllo totale di tutti gli spazi pubblici. Vogliono spaventare chiunque vuole essere in uno spazio pubblico e mostrare la sua politica e le proprie idee. Questo non è diventano chiaro solo il 1º Maggio, ma anche dopo con un aumento evidente del controllo e della sorveglianza degli spazi pubblici, con la caccia ai “gruppi indesiderati” con il pretesto di aumentare il valore della città (come viene quotidianamente fatto dalle pattuglie della polizia del Parco Bäcker) o perseguitando i partecipanti dei partiti illegali. In tutti questi casi gli attacchi dello Stato mirano ad esporre la politica di potenza ed a dimostrare che niente e nessuno è tollerato negli spazi pubblici quando gli usa al di fuori del controllo statale.

Non ci intimidiamo e non ci spaventiamo da questi attacchi. Sappiamo che gli spazi pubblici sono nostri e gli useremo e gli difenderemo. Per questo motivo dobbiamo lavorare insieme per combattere e difendere i nostri spazi.

Siete invitati a firmare questo appello di solidarietà. Se voi o la vostra organizzazione vuole firmare questo manifesto può scrivere una email a jugend [at] aufbau.org e inviarlo ad altri.

Arresti in occasione del 1º Maggio
Martedì, 10 luglio 2012 la polizia fece irruzione nelle case di compagni. Sono stati arrestati e presi in custodia. Sono stati accusati di aver partecipato ad azioni illegali il 1° Maggio.

Questi arresti si inseriscono perfettamente in altre azioni repressive della polizia negli ultimi mesi. Le autorità statali hanno reso chiaro che le attività in luoghi pubblici le quali sono al di fuori del controllo ufficiale sono considerate illegali e saranno fermate o addirittura sciolte dalle forze di polizia. Che si trattasse di una manifestazione d’un partito su la piazza pubblica di Zurigo nell’estate del 2011, o d’un partito illegale in un complesso industriale abbandonato a Basilea nel 2012, dei tifosi di calcio che hanno marciato per le strade verso lo stadio, o come ora, la gente per le strade il 1° Maggio nel 2012: Quando la gente scendere per le strade senza un permesso ufficiale, lo Stato (rappresentato dalla polizia, dai procuratori distrettuali e il sistema giudiziario) reagisce in modo duro. Ci sono custodie di lungo termine per le persone che vengono arrestate, una grande quantità di lavoro viene messa in atto per trovare colpevoli (con la polizia di spendere ore per guardare video e fotografie). Inoltre, vi è un numero immenso di poliziotti in tenuta antisommossa e un sacco di poliziotti infiltrati con abiti civili o sotto in giornate come il 1º Maggio, e tutto questo per cercare di dimostrare un reato che la legge chiama “violazione della pace del Paese” (Landfriedensbruch).

Useremo gli spazi pubblici – non ci fermeranno!

Lo spazio pubblico è vitale per noi, abbiamo bisogno di comunicare, di elaborare idee e di entrare in contatto con gli altri. È il luogo dove le idee politiche, sociali e culturali possono essere condivise con gli altri. Abbiamo bisogno di spazio che non può essere controllato dalla polizia, dove possiamo festeggiare senza la pressione di spendere soldi. Lo abbiamo bisogno per utilizzarlo per eventi e manifestazioni di solidarietà. Nessuno ci impedirà di utilizzare gli spazi pubblici.

Questo significa anche che dobbiamo essere consapevoli del significato che l’utilizzo dei spazi pubblici abbia per noi. Dobbiamo occupare questi spazi e di difenderli. In altre parole, non dobbiamo solo parlare di ciò che vogliamo fare, ma in realtà farlo. Lo spazio pubblico è lì per essere usato da noi, non è lì per essere controllato dalla polizia repressiva. Facciamo difendere il nostro spazio pubblico quando si tenta di sopprimere la resistenza come hanno fatto con questi arresti. Non fatevi ingannare quando lo Stato cerca di controllare le nostre attività distribuendo “permessi di partito” a Zurigo per feste (illegali) che prima erano fuori dal controllo dello Stato.

L’iniziativa deve rimanere nelle nostre mani.

I nostri compagni arrestati sono in buone condizioni. Uno di loro è di nuovo libero dal Venerdì 13 Luglio. Tutti sono stati accusati di disturbare la “quiete pubblica”. Stanno cercando di processare per alcuni di loro per uso di fuochi d’artificio ed anche per il ferimento di un poliziotto in abiti civili. I nostri compagni si rifiutano di testimoniare. Hanno buoni avvocati. La solidarietà è forte, stiamo buttando dei fuochi d’artificio regolarmente di fronte alle prigioni dove sono detenuti i nostri compagni prigionieri per farli sapere che non sono soli. Se siete interessati al lavoro di solidarietà scrivete a rotehilfe [at] aufbau.org. Posta per i prigionieri può essere inviata in via Rote Hilfe, Postfach 1121, CH-8026 Zurigo.

L’esperienza dimostra che ha senso rimanere attivo dopo essere stato arrestato. Una persona in stato di arresto che si rifiuta rigorosamente a testimoniare ed ha un avvocato ha maggiori possibilità di non essere condannato. Questi sono diritti che ogni persona che venga arrestata abbia e dovrebbero essere usati. Un bel po delle persone che sono state arrestate la scorsa estate alle feste illegali nel frattempo – con l’aiuto di avvocati – sono state assolte. Altri compagni che sono stati arrestati il 1° Maggio non siano stati condannati in quanto si sono rifiutati di testimoniare e non hanno accettato alcun ordine penale. Siamo sicuri che i nostri compagni che sono stati arrestati combatteranno collettivamente, rimarranno militanti e non saranno spaventati dalle minacce.

Rivolgiamo i ruoli – Portiamo il capitalismo al processo!

Rote Hilfe Schweiz, July 2012

aufbau.org | rjz.ch

Seattle, USA: Attaccate due banche ed un negozio di Starbucks

Ieri sera (15 Luglio) a Seattle abbiamo rotto le finestre di due banche e d’un negozio di Starbucks. È triste che così tante persone concepiscono le banche come istituzioni di sfruttamento ma ancora si rifiutano di compiere un passo in avanti per attaccarle, e per quanto riguarda di rompere un Starbucks, può essere l’unica tradizione di Seattle che vale la pena continuare dal periodo delle dimostrazioni contro l’OMC (WTO).

Questi atti specifici sono stati fatti in solidarietà con le dieci persone condannate a lunghe pene detentive in Italia pochi giorni fa per la loro partecipazione alle attività di anti-G8 del 2001, così come la recente repressione contro gli anarchici in Italia nota come “Operazione Ardire”.

È importante ricordare che in tale occasione, nel 2001 la polizia ha ucciso Carlo Giuliani ed ha torturato ed imprigionato centinaia di persone. Vale anche la pena ricordare che è sempre possibile per migliaia di persone a sollevarsi, come hanno fatto a Genova nel 2001, ed attaccare le manifestazioni del marcio sistema di cui tutti noi viviamo sotto…

alcuni anarchici

La Paz, Bolivia: Comunicato da Henry Zegarrundo, che viene tenuto in detenzione preventiva nel carcere di San Pedro

Il terrore cerca di imporsi attraverso la persecuzione, la repressione e la carcerazione per tutti noi che rompiamo la sua ideologia della paura, un’ideologia rafforzata dalle media della “comunicazione”, un’ideologia rinforzata da coloro che servilmente l’accettano anche se non sono d’accordo.

Il Potere cerca la MORTE SOCIALE attraverso il carcere, cerca di diminuire un individuo attraverso l’ANNIENTAMENTO MORALE. Ma fino ad ora non ho provato nessuno di questi due “fenomeni” disegnati da parte dello Stato, l’unica cosa che sono riusciti a fare è farmi sentire più libero che mai nonostante fossi rinchiuso dietro queste mura spesse.

Il più delle volte pensiamo che il Potere è un unico nemico, ma abbiamo altri nemici mascherati da anarchici; tali nemici sono quelli che formano accuse o false asserzioni sulla base di supposizioni contro quelli di noi che siamo imprigionati; poi questi soggetti senza etica rilasciano dichiarazioni di sostegno e negano di aver fatto dichiarazioni contro di me, in modo di accontentare tutti, continuando a mentire ed inventare storie per salvare il loro culo sporco, sporco come la loro stessa esistenza.

Nina e io siamo stati accusati da Renatto Vincenti (che è uno tra gli arrestati del 29 Maggio e membro) dei OARS (“Organizzazione Anarchica per la Rivoluzione Sociale”), il quale ha persino promesso di continuare a “collaborare” con l’inchiesta, mentre la cosa peggiore di tutto ciò è che i funzionari dello Stato lo credono ciecamente. Alla fine, tutti hanno disperatamente optato per le dichiarazioni basate su ipotesi; sono stati sconfitti senza aver mai combattuto. Spero che Vico non sia entrato in questo gioco di paura.

Voglio chiarire una cosa: politicamente, mi sono sempre distanziato da organizzazioni gerarchiche, patriarcali, speciste e organizzazioni di attivisti (tipiche dei partiti politici). Io non credo nei dogmi, nei martiri o nei eroi, quindi non faccio parte dell’OARS, io non faccio parte del RED VERDE (“Rete Verde”), come quelli al Potere piace credere, sulla base di quanto affermato nella sua dichiarazione Renatto, dal momento che i membri dell’OARS partecipano anche in RED VERDE. Che contraddizione, giusto?

Conosco solo FAI-FRI attraverso i comunicati che rilasciano. Sicuramente, però, la scrittura con ‘x’ (un uso del linguaggio inclusivo in spagnolo) rimarrà come un’ulteriore prova contro di me, una volta che gli investigatori leggeranno questo comunicato.

L’anarchia non si tratta di mantenere se stessi in isolamento teorico, è di mettere la libertà in pratica nella nostra vita quotidiana. Dobbiamo scindere dai traditori e dai soggetti infidi, perché tradire la lotta anarchica vuol dire inginocchiarsi, mentire, dare la colpa agli altri, causare sedazione con la paura, in teoria, il tradimento è tradire qualcuno che aveva qualcosa a che fare con te ma, in questo caso particolare, il tradimento attraverso la menzogna che sia lo stesso o forse peggio ancora, è tradire se stessi pur avendo un discorso prima, che è rimasto solo in parole.

Ciò che mi rende felice è che, là fuori, si respira la solidarietà, la libertà e lo spirito di lotta, che deve andare avanti a dispetto di queste incarcerazioni. È ora più che mai importante continuare a combattere, dibattere, diffondere, discutere e pubblicare. È abbastanza spiacevole sapere che alcuni si sono distanziati anche se usavano discorsi radicali, ma questo non mi addolora affatto dal momento che sia meglio essere pochi che essere un gregge che segue semplicemente le decisioni degli altri.

Questo è tutto per il momento, esprimo la mia solidarietà a tutti gli ostaggi degli Stati, li mando un sacco di forza, saluti, baci ed abbracci.

L’eco dei solidali in Perù, Ecuador e in altre parti del mondo ha raggiunto questo luogo.

Forza a Tipnis (lotta in difesa della “Fortezza Isiboro Parco Nazionale di Sicurezza e Territorio Indigeno”), anche se non sono d’accordo con la realizzazione della nona (“nazionale indigena”) marcia, guardo tutto ciò che accade da qui dentro, sperando che sagge decisioni saranno prese, perché sappiamo che lo Stato sta per ingannare e seminare la discordia, al fine di imporre le sue leggi pro-capitaliste. La migliore strategia che vedo è quella di combattere sulla scena stessa del conflitto, nella Fortezza Isiboro stessa.

Grazie alla mia famiglia, agli amici, ben noti e sconosciuti ad altri, che mi hanno concesso una visita, ribadisco i miei saluti a tutti coloro che hanno scelto di essere i guerrieri di tutti i giorni che sono stati in grado di affrontare la paura e il terrore.

Henry Zegarrundo
Anarchico anti-autoritario

Fonte: Croce Nera Anarchica del Messico
Alcune informazioni di base al caso: 12

Agrinio, Grecia: L’occupazione Apertus attaccato dai fascisti

Il 10 Luglio, appena un giorno dopo una azione diretta effettuata con successo dagli antifascisti della città di Agrinio, un attacco incendiario molto pericoloso ha avuto luogo al centro sociale Apertus. Di seguito il comunicato degli occupanti:
Nella serata di Martedì 10 Luglio, poco prima della mezzanotte, lo spazio sociale libero dell’occupazione Apertus, è stato attaccato con un ordigno esplosivo-incendiario, causando danni. Inoltre, fuoco si è esteso nel cortile dell’occupazione. Lo spazio in quel momento era vuoto e non ci sono stati feriti. L’esplosione è stata sentita in tutta l’area di Agios Dimitrios. Vicini di casa si sono precipitati nella zona, hanno spento il fuoco ed hanno immediatamente avvertito persone dall’assemblea dell’occupazione.

L’occupazione Apertus, costituisce da due anni ormai, uno spazio politico di incontro e collettivizzazione, il cui scopo non è semplicemente quello di operare, ma di costruire strutture di solidarietà sociale e promuovere le lotte all’interno della città. Quindi, oltre ad eventi politici, dibattiti, presentazioni di libri, proiezioni di film, festival, ecc tenuti nello spazio dell’occupazione, si organizzano all’interno della città dei bazar gratuiti, rappresentazioni teatrali, ecc. La nostra preoccupazione ed obiettivo principale rimane la connessione con la comunità locale e le sue lotte sociali.

Non c’è bisogno di avere una conoscenza di spionaggio per capire che questo attacco squadrista può venire solo dal circolo dell’organizzazione neo-nazista Chrissi Avgi/Alba Dorata. Un’organizzazione che striscia come un serpente nel contesto sociale versando del veleno razzista lungo il suo cammino, che con le sue ossessioni nazionaliste cerca di seminare dissidi tra gli oppressi, che costituisce una riserva informale della repressione dello Stato… Un’organizzazione, che finge di essere “anti-sistemica” “filantropica”, “anti-memorandum”, cercando di coprire il suo ruolo reale che non sia altro dalla gestione del capitalismo nella crisi. Ovunque mettono piede i “albadorati”, quindi, promettono a coloro che li seguiranno aiuto per risolvere i loro problemi, per trovare un lavoro, per poter andare a fare la spesa, come dicono, senza aver paura… Nella regione di Agrinio distribuiscono promesse per la risoluzione, una volta per sempre, del “problema della criminalità dei Roma” sognando in realtà un pogrom che si riferisce direttamente al fascismo di Hitler. Mentre proclamano clamorosamente di eseguire un lavoro sociale ed una legittima attività politica dietro le quinte accoltellano degli immigrati, mettono ordigni incendiari in luoghi autogestiti. Infatti ad Agrinio la conferma di questa cosa è l’attacco all’occupazione Apertus come anche la scena di attacco contro i Roma nella zona di Panaitolio (vicino alla città di Agrinio). In questo modo fanno rivivere un moderno apartheid, responsabilità per il quale hanno anche alcuni media locali che a lungo stanno creando il giusto clima.

Ma i problemi all’interno della società derivano dalla natura del sistema capitalistico e dalle relazioni sociali che esso crea. Nessuno avrà un aiuto complessivo facendo “una telefonata all’Alba Dorata”. Queste lattine di Alba Dorata che oggi offrono generosamente il loro aiuto, domani chiederanno dei ricambi, così come fanno i patroni e i protettori. In ogni caso l’idea per la creazione di pattuglie private nei quartieri assomiglia ad un buon affare. Noi sollecitiamo la comunità locale, di non credere alle bugie delle personalità losche che formano il nucleo locale dell’organizzazione fascista, di non consentire alle faccie-fasciste dei “albadorati” di intromettersi nella quotidianità della loro vita. Di voltare le spalle ad ogni aspirante patrono degl’interessi sociali.

La storicità della crisi dimostra che essa porta all’intensificazione dello sfruttamento, alla miseria e al fascismo sociale. L’uscita dalla crisi non verrà né da parte dello Stato né dai parastatali o dalle bande squadriste. La nostra difesa contro la crisi sono le relazioni reciproche e di mutuo sostegno ed aiuto, l’auto-organizzazione, le strutture sociali, la fratellanza e la solidarietà. Solo in questo modo potremo stare su i nostri piedi e preservare la nostra dignità.

Gli “episodi” (come dispregiativamente vengono riportati dalla stampa borghese locale), che hanno avuto inizio con i tentativi dell’Alba Dorata di presentarsi ad Agrinio, non sono una “faida” tra alcune parti estreme. Derivano dalla stessa storia di Agrinio… Una città con un percorso combattivo profondo, con ricordi di sanguinose lotte dei lavoratori, con esecuzioni di massa ed impiccagioni pubbliche, non possa lasciare i discendenti degli informatori, degli collaboratori e dei Tedesco-Tsoliades di vagare per le strade, i vicoli e i campi fingendo di essere salvatori.

La nostra risposta è politica e deriva direttamente dal movimento!
Nemenno un passo indietro!

Né ad Agrinio, né da nessuna parte
Spacciamo i fascisti nelle città e nei villaggi

11 Luglio 2012
Occupazione Apertus
Via Kalivion 70, Agrinio

Grecia: Richiami di solidarietà per l’O.R. C.C.F. e all’anarchico Theofilos Mavropoulos- Breve aggiornamento su Olga Ekonomidou

Il manifesto recita:

Il 27 Giugno 2012, i membri del R.O. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e l’anarchico Theofilos Mavropoulos verrano processati con l’accusa di “istigazione a commettere atti criminali’, secondo le disposizioni dell’articolo 184 del Codice Penale Greco.

L’accusa si riferisce a tre testi diversi, di cui uno non appartiene nemmeno a quelli implicati in questa accusa, che ripetono la frase “NEMMENO UN MILLIMETRO INDIETRO, 9MM SULLA TESTA DEI SBIRRI”

Al di là della ferocia con cui le autorità persecutorie trattano qualsiasi cosa che abbia a che fare con questa organizzazione, e indipendentemente dal significato penale minore del procedimento specifico rispetto alla orgia di repressione nel caso delle C.C.F… questo processo particolare è di enorme importanza politica in quanto apre la strada per la criminalizzazione dell’espressione e l’oppressione della libertà di esprimersi. Ed è la strada per l’inferno lastricato con le peggiori intenzioni.

Nemmeno un passo indietro
Migliaia di passi in avanti contro il potere e i suoi esponenti.

SOLIDARIETÀ CON L’O.R. COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO
E L’ANARCHICO THEOFILOS MAVROPOULOS

ATENE, MERCOLEDÌ, 27 GIUGNO, 2012
Incontro di solidarietà alla Corte Penale di Evelpidon, alle 9.

Assemblea di solidarietà per i combattenti imprigionati e perseguitati / Atene

Assemblea di solidarietà con l’O.R. CCF e quelli perseguiti per lo stesso caso / Atene

Assemblea di solidarietà di Mytilini / Lesvos

Iniziativa degli anarchici di Zacinto

Iniziativa degli anarchici di Cyclades

Spazio autogestito dell’Università del Pireo

Occupazione del Palazzo Kouvelou / Attica

Spazio Degli Arrabbiati dell’Università di Giurisprudenza / Atene

Assemblea di solidarietà di Ioannina

Assemblea di solidarietà per i combattenti imprigionati e perseguitati / Volos

Anarchici solidali da Patrasso

Compagni/e dello spazio autogestito presso l’Università del Politecnico / Atene

Spazio Autonomo di Kavala

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Il suddetto articolo 184 prevede che “Chiunque pubblicamente incita in alcun modo o stimola [sic] un altro a commettere un crimine o delitto è punibile con la reclusione fino a tre anni.”

Ironia della sorte o meno, il processo per il caso dell’O.R. Lotta Rivoluzionaria è stato rinviato allo stesso giorno, Mercoledì 27 Giugno, e si svolgerà nella corte marziale delle carceri femminili di Koridallos dove si svolge sempre, quasi dall’altra parte della città.

 

Si deve notare che Olga Ekonomidou, uno dei membri imprigionati dell’O.R. CCF, si trova in stato disciplinare / cella d’isolamento dal 4 Maggio 2012, nelle carceri di Diavata (vicino Salonicco).

Il 22 giugno, ad Atene, durante una sessione del processo per il secondo “caso Halandri”, Damiano Bolano, Christos Tsakalos, Giorgos e Michalis Nikolopoulos hanno insistito ancora una volta per la sospensione del processo, perché la loro compagna e sorella Olga Ekonomidou era ancora in una cella di isolamento, dopo 50 giorni consecutivi! Lì, nella corte marziale delle carceri femminili di Koridallos, dopo l’insistenza dei quattro imputati è stato reso noto che il Comitato Centrale dei Trasferimenti Penitenziari del Ministero della Giustizia si è recentemente convocato per discutere la mozione presentata dall’avvocato di Olga, Frangiskos Ragousis. Il presidente della Corte stesso ha contattato il Ministero della Giustizia per accertare la decisione della commissione, e poi ha annunciato che la richiesta di Olga era stata accettata, e quindi ha chiesto di procedere con il processo. Tuttavia, i quattro compagni hanno rifiutato la richiesta del presidente, affermando che il trasferimento di Olga dalle carceri di Diavata indietro a quelle di Eleonas a Tebe non era stato ancora attuato in pratica. Infatti, il processo per il secondo “caso Halandri” è stato rinviato per Venerdì, 29 Giugno (seguiranno aggiornamenti qui).

Nonostante questa tortura che subisce nella prigione, Olga Ekonomidou deve affrontare un processo presso il tribunale di Evelpidon ad Atene il 27 Giugno, accanto ai suoi fratelli. Vi aggiorneremo più avanti su la sua situazione.

Qui segue una richiesta dell’assemblea di solidarietà per il caso CCF, tradotto ad inglese da boubourAs/Act for freedom now!