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Pireo, Grecia: Attacco fascista allo spazio sociale anarchico “Resalto” a Keratsini

Abbattere il fascismo della vita quotidiana
Abbattere il fascismo della vita quotidiana

Sabato mattina, 25 Gennaio, nel quartiere di Keratsini a Pireo (porto di Atene), una numerosa milizia d’assalto di neonazisti ha profanato l’intera zona dove Pavlos Fyssas è stato assassinato da un membro dell’Alba Dorata nel mese di Settembre 2013. Subito dopo, circa 80 membri dell’Alba Dorata hanno attaccato lo spazio auto-organizzato “Resalto”. I neo -nazisti sono stati respinti da 15 compagni che si trovavano all’interno di Resalto. Secondo le prime stime, i fascisti si sono presentati presso il quartiere in gruppi di tre ed hanno attaccato l’esterno di Resalto con pietre, mattoni e vernici sotto la supervisione di agenti di polizia. Tutto questo è durato pochi minuti. I teppisti nazionalisti sono andati via non appena un poliziotto della squadra motorizzata “DIAS” è stato sentito dire a loro: “avete finito da qui”… Di seguito la polizia ha aiutato i fascisti di fuggire dalla scena dell’attacco attraverso la Via Lambraki. Durante l’attacco fascista sul Resalto, le finestre della porta di casa accanto sono state distrutte, ed inoltre dei mattoni sono stati gettati in camera da letto di un bambino. Alcuni dei fascisti sono stati riconosciuti; le loro squadre sono state arrivate dalle zone di Pireo, Perama, Nikaia e Atene. La maggior parte di loro erano giovani, ed alcuni portavano dei caschi con loro. Tutti i compagni sono in buona salute, mentre molti fascisti sono stati probabilmente colpiti alla testa con vari oggetti. L’incidente è durato per dieci minuti al massimo, in presenza dei poliziotti della DIAS che hanno offerto protezione ai neonazisti dell’Alba Dorata per tutto il tempo. Nel frattempo, gruppi di compagni anarchici ed altri antifascisti dal Pireo ed Atene sono stati informati di quanto accaduto e sono arrivati a Keratsini infuriati e pronti a scacciare via i neo- nazisti, ma i teppisti erano già spariti dalla zona. Mezz’ora dopo che i fascisti fossero andati, ulteriori unità motorizzate della DIAS così come dei squadroni anti- sommossa “MAT” sono stati dispiegati nel quartiere. Il collettivo di Resalto ha richiamato ad una manifestazione locale spontanea in Piazza Laou, in risposta all’attacco. Il corteo, con più di 400 manifestanti, è iniziato dopo 14:00 ed abbia attraversato le strade di Keratsini, passando anche dal luogo dove l’antifascista Pavlos Fyssas è stato accoltellato a morte.

Fascisti assassini vi schiacceremo
Fascisti assassini vi schiacceremo

Di seguito è riportato un testo (presente nel video seguente) circa le provocazioni fasciste a Keratsini:

Quattro mesi dopo l’omicidio di Pavlos Fyssas ad Amfiali da un battaglione d’assalto del partito dell’Alba Dorata, circa 100 squadristi fascisti hanno fatto la loro comparsa ancora una volta a Keratsini, presso i quartieri di Amfiali e di Tabouria. Marciando per la Via Tsaldari, i fascisti hanno profanato il luogo dove Pavlos Fyssas è stato accoltellato a morte -un omicidio che essi stessi hanno commesso- hanno cancellano gli slogan dipinti, le poesie e le dediche di decine di persone in suo ricordo abbassando lo striscione dell’associazione locale “Ploumpidis” degli insegnanti della scuola. Questa è stata una chiara rivendicazione di responsabilità dell’omicidio da parte loro, un assassinio che non avevano confessato pubblicamente prima, “scaricando” il loro assassino Roupakias.

Nella loro cammino, hanno abbassato molti altri striscioni degli insegnanti dell’associazione locale, hanno coperto graffiti antifascisti e dipinto le mura con abominevoli slogan fascisti-nazionalisti, e quando hanno raggiunto la piazza Laou (Piazza del Popolo) a Tabouria si sono mossi in modo aggressivo verso lo spazio auto-organizzato di solidarietà e di lotta “Resalto” (situato a 100m da quella piazza). A quanto pare, nel tentativo di riemergere nei quartieri del Pireo nel corso delle ultime settimane e riaprire i loro uffici a Nikaia, sono stati profondamente infastiditi dalla forte resistenza che hanno incontrato da parte delle persone in lotta (ecco perché hanno lanciato le loro provocazioni già dalla settimana precedente, dipingendo uno slogan sul ​​muro dello spazio sociale autogestito “Pasamontaña” a Koridallos, mostrando i loro volti ancora nelle aree di Nikaia e Koridallos durante una delle loro solite sfilate patetiche).

Quasi la metà dei fascisti sono saliti dalla Via Ermou ed hanno attaccato lo spazio sociale, causando allo stesso tempo danni alle case, alle auto e alle moto degli abitanti, mentre il resto di loro aveva bloccato la Via Konstantinoupoleos, impedendo ai veicoli il passaggio e coprendo così il loro gruppo d’assalto. I 15 compagni, uomini e donne che erano dentro il Resalto in quel momento hanno difeso se stessi e il progetto e dopo cinque minuti di scontro sono riusciti a respingere i fascisti. Hanno dimostrato che la lotta collettiva tra compagni, senza le classificazioni della propria “capacità di combattimento” o del sesso è in grado di affrontare i battaglioni d’assalto nazisti quando le forze della repressione non li danno attivamente una mano. Inutile dire che le molte motociclette della polizia DIAS, che scortavano i fascisti dopo il loro attacco fino al loro ritiro da Keratsini, non fecero alcuna detenzione nonostante il fatto che le prime forze di polizia sono arrivate ​​al posto mentre l’assalto-scontro era in corso ed anche anche se molti fascisti (quelli che sono stati in prima linea) si sono ritirati con vernice sui loro vestiti. È importante notare che il fatto principale che conferma la natura antisociale, pezzente e omicida degli fascisti fu la distruzione delle finestre e della facciata della casa accanto con delle pietre, anche se il proprietario stava urlando che si tratta di una casa e c’è un piccolo bambino dentro. La maggior parte delle decine di pietre che sono state gettate in questa casa sono cadute nella stanza del bambino e se la bambina non fosse stata subito spostata dai suoi genitori sarebbe stata gravemente o mortalmente ferita.

Un raduno antifascista fu subito chiamato in piazza Laou, e più di 400 antifascisti hanno effettuato una manifestazione spontanea a Tabouria e Amfiali (passando per le strade dove i fascisti avevano fatto la loro comparsa in precedenza), spazzando via anche gli slogan fascisti dalle mura. Molte persone della zona hanno partecipato al corteo, che è stato sostenuto anche da persone di solidarietà e di lotta dai quartieri circostanti del Pireo e di diversi quartieri di Atene.

I fascisti sono i cani fedeli dello Stato e del Capitale -non importa se continuano a presentarsi come “anti-sistemici”- che sono caduti in disgrazia insieme ai loro padroni (probabile una fase temporanea) a causa di tendenze autonomistiche e una serie di proprie scelte-mosse incontrollabili, come ad esempio il tentativo di omicidio dei sindacalisti del PAME [organo sindacale stalinista] a Perama e l’omicidio di Pavlos Fyssas a Keratsini. Diremo ancora una volta: nelle zone dei profughi, della resistenza, della dignità e della solidarietà, i fascisti, i loro battaglioni d’assalto e i loro sostenitori non sono solo indesiderati ma nemici. Assassini fascisti, non c’è posto per voi nelle nostre zone. Lo confermeremo ogni istante, in ogni modo.

Sabato 25/01/2014
Spazio auto-organizzato di solidarietà e di Lotta “Resalto”
Assemblea antifascista autonoma di Keratsini
Assemblea di piazza di Keratsini-Drapetsona

Di seguito è riportato una ripresa da un vicino di casa (i neo- nazisti gridano “sangue-onore-Alba Dorata” e “anarchici figli di puttana”), riprese dall’interno di Resalto , e momenti dalla manifestazione spontanea a Keratsini:

[dailymotion]http://www.dailymotion.com/video/x1abj6v_25012014-ker_videogames[/dailymotion]

Link video: dai.ly/x1abj6v. Ulteriori foto, che mostrano i manifestanti dall’ambiente anarchico/antiautoritario ma anche dallo spettro della sinistra, a fianco con alcuni vicini del quartiere: Social-Revolution

PROSSIMA AZIONE:
Corteo antifascista a Keratsini – Venerdì, 31 Gennaio 2014, alle 18:00
Raduno a piazza Nikis, in via Tsaldari, Amfiali

tradotto dall’inglese

Atene: Rivendicazione di responsabilità per il collocamento di ordigni incendiari

multi-1024x682Nell’alba del 27 Dicembre abbiamo collocato due ordigni incendiari di bassa potenza in due filiali delle “Panetterie Christou” (negli incroci di Via Ippocratous con Via Voulgaroktonou, e Via Acharnon con Via Olympias). La catena delle panetterie in questione appartiene alla moglie del parlamentare dell’Alba Dorata, Germenis, e la sua famiglia. La stessa è un membro di spicco del nucleo femminile dell’Alba Dorata, portando in disgrazia il passato sindacalista del suo padre. Prendiamo di mira qualsiasi “infrastruttura” che fornisce dei soldi all’organizzazione nazista dell’Alba Dorata, ciascuna azienda-business di loro interessi.

Saluti incendiari a tutti i combattenti imprigionati.

Solidarietà alla nostra sorella Mónica Caballero e al nostro fratello Francisco Scolar, prigionieri nello stato spagnolo per delle azioni incendiarie.

anarchici

Igoumenitsa, Nord della Grecia: Rivendicazione di responsabilità per attacco contro i sbirri e i nazi dell’Alba Dorata

SENZA PATRIA – FUOCCO ALLE FRONTIERE

Ieri sera (27/12/2013) abbiamo violato i posti di blocco della polizia in tutto il porto ed intorno e con nostro alleato l’oscurità siamo diventati noi il primo posto di blocco in attesa del pullman dei fascisti che faceva ritorno dall’inaugurazione dei loro uffici dal Corfù accompagnato dalla polizia antisommossa. Abbiamo attaccato con delle pietre i neo-nazisti dell’Alba Dorata e dei MAT sull’autostrada Egnatia.

Un’azione per far capire ai neo-nazisti che anche se tutto l’esercito li salvaguarda li avvicineremmo sempre.

I sbirri devono sapere che anche se coltivano la paura nella società custodendo i loro padroni, alcuni non abbiamo paura.

Un’azione dedicata al compagno Stratoulis che si trova nel 48esimo giorno di sciopero della fame.

fonte

Saragozza, Stato Spagnolo: Rivendicata azione contro la chiesa del Pilar

Inoltre, ho tutto il diritto di lasciare il teatro quando la commedia mi risulta odiosa e anche di sbattere la porta nell’uscire, correndo il rischio di scuotere la tranquillità di quelli soddisfatti.
– Émile Henry

L’autorità, principio basico della società, esercita il suo dominio tramite varie istituzioni; la chiesa è una delle più importanti a causa della sua storica complicità con lo Stato-Capitale col compito di perpetrare l’attuale stato di oppressione patriarcale ed eteronormativa. La Basilica del Pilar è uno dei templi importanti per i detentori del potere. Visitata da Franco in varie occasioni e anche da Papa Giovanni Paolo II nel 1982 e 1984, è uno dei simboli principali e punto di incontro del fascismo. La Vergina del Pilar è la patrona e la regina dell’identità spagnola, all’interno vengono tenuti come trofeo le bandiere di tutti gli stati che dominano il territorio latinoamericano. Facendo mostra dello sterminio provocato dalla civilizzazione, al lato della basilica c’è la Piazza del Pilar che è simbolo della spagna che disegna la mappa del continente centro e sudamericano.

Nel settembre 1864 venne nominata patrona del collegio delle giovani guardie e nel 1913 la Vergina del Pilar viene nominata patrona degli assassini al soldo della Guardia Civil. La nomina venne firmata da Alfonso XIII, lo stesso che fu bersaglio dell’azione dell’anarchico che da nome al nostro gruppo e che abbiamo fatto rivivere nello scorso febbraio con un attacco contro un simbolo del potere. I compagni caduti in azione rivivono solo grazie all’azione.

Dopo il trionfo del fascismo nel 1939, la chiesa viene promossa a tempio nazionale e santuario della razza. Diventa un luogo privilegiato per Franco e il suo seguito, diventa centrale nella presa di Saragoza e nella vittoria contro il Fronte d’Aragona. In questo tempio c’è il cadavere dell’impresario e cardinale Juan Soldevila, ucciso dai Los Solidarios nel 1923 per essere stato un finanziatore dei pistoleros dei padroni. Questo nocivo personaggio è stato rilevante nella storia di questa località e viene ricordato in ogni celebrazione ufficiale del potere, come ogni 12 ottobre la festa dove i nostri nemici celebrano con preghiere e orazioni la loro espansione colonialista viene festeggiata in tutta calma in questo luogo.

Ma il 2 Ottobre 2013 la solita calma è stata scossa. Intorno alle 13:15, abbiamo collocato un artefatto esplosivo fatto da una bombola di gas butano riempita con 2 kg di polvere nera, e un timer. Questa azione non voleva danneggiare turisti o fedeli, ecco perché abbiamo dato avviso al giornale El Periódico (Saragozza) e El Heraldo, e anche alla Basilica del Pilar con 10 minuti di anticipo prima dell’esplosione al fine di evacuare la chiesa.

Questa azione ha lo scopo di far capire che posti fascisti come questo non sono e non saranno mai sicuri.

Comando Insurrecional Mateo Morral

in spagnolo

Pireo, Grecia: Striscione in memoria di Pavlos Fyssas

nikaia

Questo striscione è stato appeso al ponte stradale del Viale Petrou Ralli, che si trova nei pressi dell’Università Tecnica (TEI) del Pireo. Lo slogan recita: “Pavlos Fyssas, 34enne, ucciso dal coltelo di un fascista – Fascisti Assassini vi schiacceremo!”

Blocco stin exousia (“blocco contro il Potere”), a Nikaia, Pireo.

Kavala, Grecia Settentrionale: Manifestazione antifascista il 21 Settembre

“La vostra democrazia puzza di fascismo. Antifa significa attacco” -striscione dello spazio autonomo di Kavala e dall’occupazione Vyronos 3.

Sabato 21 Settembre anarchici e anti-autoritari hanno richiamato ad una manifestazione antifascista nella città di Kavala contro l’inaugurazione programmata degli uffici locali dell’Alba Dorata Golden per la sera stessa. Anche se l’evento nazista è stato di seguito cancellato-a causa della ondata di proteste in varie città greche all’indomani dell’assassinio di Pavlos Fyssas dall’Albadorato Giorgos Roupakias il 18 Settembre, la protesta antifascista abbia avuto luogo come previsto.

La gente ha iniziato a radunarsi intorno alle 18.00 nel Faliro skate-park, e il corteo ha iniziato due ore dopo contando la presenza di più di 500 manifestanti. La presenza della polizia nella città di Kavala, era troppo pesante, ma il contingente antifascista, composto principalmente da gente del posto, era ben salvaguardato da gruppi di compagni. Vale la pena ricordare che i riformisti del partito di opposizione Syriza non sono mai arrivati, anche se avevano inizialmente richiamato ad un raduno nello stesso posto.

in inglese

Exarchia, Atene: Rivendicazione di responsabilità per attacco incendiario contro autobus della polizia in memoria di Pavlos Fyssas

La vergogna non è un lavoro

Otto ore in piedi nel perimetro di un autobus della polizia in un angolo della Via Charilaou Trikoupi con Via Didotou ad Exarchia, chiedendosi se si sarà attaccato da “bottiglie” e sassaiole. Destinatari di odio e di rabbia che permeano tutto il nostro essere. Per quello che siete. Per quello che siamo. Per coloro che servite. Per cosa stiamo lottando.

Otto ore di fila, e ora è il momento per il turno di notte, alle 22.00, il 19 Settembre 2013. Maiali freschi sono venuti a sostituirvi. Dopo una chiacchierata, si entra nel autobus porcile tutti insieme.

Ma dovete confrontarsi con noi, quando meno ve lo aspettate, quando ci siete seduti col culo su un sedile del bus della polizia, sfiniti da questa sporcizia che si chiama lavoro.

Due isolati di distanza, al bivio di Via Charilaou Trikoupi e Via Dervenion, i compagni aspettano l’autobus della polizia per muoversi. Prendono posizioni, aspettano un po più a lungo, e poi spingono dei cassonetti e bloccano la strada. Le taniche da 10 litri piene di benzina sono a rotazione sotto il veicolo. I poliziotti fanno appena in tempo, e abbandonano il bus prima di guardare la prima luce della Molotov al materiale infiammabile. Hanno paura nei loro occhi.

Un’altra volta, in un altro luogo, vi aspetteremo.

Pavlos vive tra noi.

in inglese

Cefalonia, Grecia: Raduno antifascista culminato con attacco agli uffici dell’Alba Dorata

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Il 21 Settembre, tre giorni dopo l’assassinio di Pavlos Fyssas da una feccia nazista nel Pireo, un raduno antifascista ha avuto luogo al di fuori degli uffici dell’Alba Dorata nella cittadina di Argostoli, nell’isola di Cefalonia. Circa 80 manifestanti (studenti, militanti di sinistra, residenti, e anarchici), hanno partecipato alla attività di distribuzione di testi, lanciando volantini e gridando slogan. Ad un certo momento, gli antifascisti hanno bombardarono la facciata degli uffici nazisti con vernice. Un Albadorato di seguito è uscito fuori sul balcone del primo piano, ed ha iniziato a spruzzare i manifestanti con un tubo dell’acqua. In risposta, le persone che si sono arrabbiate hanno lanciato pietre e vari oggetti su di lui e sull’edificio. L’intervento antifascista si è concluso con un piccolo corteo nel centro della città, dove la folla si è dispersa.

in inglese

Ioannina, Grecia: Ιntervento antifascista nella periferia della città

"Né a Kardamitsia, né da nessuna parte - Abbattere il fascismo in ogni quartiere"
“Né a Kardamitsia, né da nessuna parte – Abbattere il fascismo in ogni quartiere”

Un intervento antifascista è stato effettuato il 21 Settembre nella zona di Kardamitsia, alla periferia di Ioannina. Questa è stata un’azione organizzata con il passaparola, con la partecipazione di circa 60 antifascisti. Ultimamente, la zona è diventata un territorio di allevamento neonazista. Soprattutto i giovani nazionalisti, che hanno avuto un momento difficile nel promuovere la loro merda nel centro della città di Ioannina, si raggruppano fuori dal parco locale dove spesso cercano di intimidire i giovani antifascisti e dipingono slogan fascisti. Alcuni mesi fa, gli stessi nazionalisti hanno anche tirato un coltello contro una persona.

Un sistema di avviso col microfono è stato impostato in quel parco centrale. Poco dopo, i manifestanti hanno marciato per le strade di Kardamitsia cantando slogan, lanciando volantini e dipingendo vari slogan antifascisti. Il corteo è fermato al di fuori delle case di nazisti ben noti così come ad una palestra dove le fecce (in divisa o no) di solito fanno gimnastica.

I manifestanti hanno anche distribuito un volantino antifascista e anti-elettorale nel quartiere, al fine di contrastare-informare circa il recente assassinio di Pavlos Fyssas, e aumentare la consapevolezza verso le attività neonaziste nella regione.

in inglese

Karditsa, Grecia: Manifestazione antifascista spontanea all’indomani dell’omicidio di Pavlos Fyssas

(Montreal azione solidale, Canada)
(Montreal azione solidale, Canada)

Una manifestazione antifascista spontanea è avvenuta nella tarda sera di Sabato 21 Settembre, a Karditsa (Grecia centrale). Dopo la fine di una proiezione cinematografica programmata al Parco Pafsilypo , un gruppo antifascista di più di 50 persone ha iniziato a marciare nel centro della città. I antifascisti sono passati davanti agli uffici locali del partito Alba Dorata, e si sono imbattuti contro quattro neo-nazisti (uno di loro è il proprietario di un negozio di video noleggio al piano terra dello stesso edificio). I fascisti avevano intenzione di intimidire i manifestanti, per mostrare come realmente sono coraggiosi. Come risultato di questo, uno di loro è stato sbattuto e lasciato a terra, mentre gli altri tre hanno dovuto abbandonare la scena.

Niente nazisti a Karditsa, o in qualsiasi altro luogo.

in inglese

Salonicco, Grecia: Azione diretta in memoria di Pavlos Fyssas

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La notte del 19 Settembre, un giorno dopo l’assassinio di Pavlos Fyssas da un nazista nel quartiere di Keratsini, a Pireo, abbiamo deciso di rompere la vetrina della caffetteria fascista “Astoria”, che si trova nel distretto di Kalamaria, a Thessaloniki. Questo è stato un luogo di ritrovo per gli Albadorati, dove si svolgevano riunioni organizzative del nucleo fascista Kalamaria fascista.

Abbatere i fascisti ovunque essi siano.
Le ostilità proseguiranno…

in inglese

Pireo, Grecia: L’antifascista Killah P pugnalato a morte dai nazisti

Pavlos Fyssas

Nelle prime ore del 18 Settembre 2013, il 34enne antifascista Pavlos Fyssas (Killah P) è stato accoltellato a morte dai nazisti del partito dell’Alba Dorata al Pireo (porto di Atene).

I primi rapporti su indymedia descrivono che l’omicidio è avvenuto poco dopo la mezzanotte del Mercoledì ad Amfiali, nel quartiere di Keratsini del Pireo. Sembra che Pavlos Fyssas e la sua piccola compagnia di amici sono stati perseguitati ed attaccati da un gruppo più ampio di nazisti. Tutto ciò in presenza di poliziotti dell’unità motorizzata DIAS. Pochi minuti dopo, l’antifascista è stato accoltellato due volte da uno dei nazisti che è uscito da un veicolo e lo abbia attaccato. L’aggressore è stato arrestato dai poliziotti in scena. Tuttavia, le esatte circostanze dell’assassinio sono ancora da confermare, e gran parte di questa notizia arriva dal corrente principale dei media di massa.

Pavlos Fyssas è ceduto alle sue ferite poco dopo il suo trasferimento all’ospedale di Nikaia. Il suo funerale è stato fissato per il 19 Settembre presso il cimitero di Schisto.

Nel corso dell’ultimo periodo, ci sono stati diversi tentativi di omicidi ed omicidi di “persone di colore” (immigrati, ecc) in tutta la Grecia. Questa volta, una persona di origine greca, di colore bianco e di sinistra è stato assassinato da una feccia fascista. Sembra, però, che Pavlos Fyssas non era membro di alcuna organizzazione di sinistra, ma piuttosto un combattente di strada con una forte azione antifascista. Killah P era il suo nome d’arte come hip-hop rapper:

Nel frattempo, ci sono stati grandi “ripercussioni” nella politica ufficiale. I vari partiti hanno già cercato di manipolare questo incidente mortale verso benefici elettorali, mentre i teppisti parlamentari dell’Alba Dorata, come sempre, hanno smentito ogni coinvolgimento dei loro seguaci devoti in qualsiasi omicidio, ancora una volta per ottenere benefici elettorali. Tuttavia, il 45enne assassino, Giorgos Roupakias, residente a Nikaia, ha confessato il suo gesto alla polizia, così come la sua stretta associazione con l’Alba Dorata (la quale è ben documentata, ad esempio qui il parlamentare dell’Alba Dorata Kostas Barbarousis e l’assassino Giorgos Roupakias a destra). L’assassino è in custodia, ed altri tre nazisti, tra cui la moglie, sono stati anche arrestati (per occultamento di prove dell’associazione di Roupakias col partito nazista).

Striscione anarchico nella piazza centrale di Tebe: “Nemmeno un centimetro di terra ai fascisti – Viva l’insurrezione anarchica internazionale”.
Striscione di solidarietà all’angolo delle strade Rigaer e Liebig di Berlino (vicino alle case occupate rigaer94 & liebig34): “Niente e nessuno è dimenticato! Organizzare l’autodifesa antifascista! “

Nel corso di una grande manifestazione durante la sera nei pressi della scena del delitto a Keratsini, pesanti scontri sono scoppiati contro la polizia e decine di manifestanti sono stati arrestati durante i scontri di strada (molti affrontano delle accuse). In precedenza, il leader del partito di estrema destra “Greci Indipendenti” insieme con i suoi scagnozzi patrioti sono stati effettivamente attaccati dagli antifascisti. Almeno un manifestante ha subito gravi lesioni agli occhi da un colpo diretto di gas lacrimogeno dalla polizia, e subito un intervento chirurgico in un ospedale locale. I medici dell’ospedale di Tzaneio hanno dichiarato che dai 31 manifestanti che sono stati soccorsi dopo il corteo antifascista a Keratsini tutti erano stati feriti alla testa dai poliziotti DIAS e DELTA. Inoltre, i squadroni dell’antisommossa e teppisti in borghese hanno attaccato gli antifascisti congiuntamente durante quella manifestazione a Pireo (video).

Scontri si sono verificati, inoltre, a Salonicco e Patrasso dove sono stati segnalati arresti di massa.

San Francisco, USA: Sabotato un concerto nazi

queer-attack

Venerdì 13, noi, la Brigata Antifascista di Distruttori/trici di Bagni, abbiamo risposto all’appello pubblico per cancellare il concerto del gruppo fascista Death in June nella sala concerti Mezzanine di San Francisco. Alcuni giorni prima era stata chiesto alla sala di “cancellare il concerto fascista o lo avrebbero fatto gli/le antifasciste”.

Gli organizzatori erano stati avvertiti. Informati del fatto che ospitavano una band fascista e razzista, e che stavano dando consapevolmente loro spazio.

Per questo, abbiamo distrutto i bagni, parte fondamentale della struttura, con un danno che costerà alcune decine di migliaia di dollari.

Non si tratta di vendetta. Ma di un avviso per mostrare le conseguenze di appoggiare band fasciste.

Il fatto che il musicista Douglas Pierre (Pearce) sia apertamente gay, con tanto di bandiera arcobaleno mentre allo stesso tempo rimarca l’esistenza di soldati gay nelle milizie Sturmabteilung della Germania nazista, per noi è una provocazione ai/lle sopravvissuti/e dell’olocausto e un insulto alla memoria dei/lle tanti/e vittime gay del passato e della Germania nazista.

Buon Venerdì 13, stronzi.

Non dimenticare, non perdonare!

Cordiali saluti,

La Brigata Antifascista di distruttori/trici di Bagni

Non siamo gay come lo strasserista Douglas Pierre, siamo queers che passano all’attacco; questo deve essere l’antifascismo.

in spagnolo, fonte

Bristol, Regno Unito: Attaccato club complice dei fascisti

Unknown

Alle 3 del 6 Agosto è stato attaccato il County Sports Club sulla strada Colston: quattro finestre rotte (ciascuna finestra con due vetri), oltre alla scritta SMASH FASCISM tracciata sul muro. Il 13 Luglio il County Sports Club ha ospitato i Close Shave, una band punk fascista che ha sempre suonato con gli Skrewdriver e per il Rock Against Communism. I loro testi tra le altre cose propagandano la pena di morte per gli stranieri e i gay.

Che sia un monito quando le richieste formali falliscono. Chiunque supporta o promuove il razzismo, l’omofobia e il totalitarismo d’estrema destra (o sinistra) merita questo trattamento.

Per la libertà di movimento e sessuale!
Per la libertà.

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Parigi, 23 Giugno: Corteo antifascista per la morte di Clément

paris

Il 23 Giugno circa 10.000 persone hanno manifestato nelle strade di Parigi, dall’Opera fino a Stalingrad, passando sia per i quartieri più borghesi della capitale che per quello che resta dei quartieri più popolari, per rendere omaggio a Clément, e più in generale, contro l’estrema destra e le sue idee.

Nelle prime file del corteo gli/le antifascistx autonomx, organizzatx o non, erano più della metà della manifestazione. Tra di loro, ovviamente, l’Azione Antifascista Paris-Banlieue, i Suoi Studenti e il Capab (Collettivo Antifascista Paris-Banlieue), ma anche un blocco di sans-papiers, il collettivo di appoggio ai rom, militanti LBGT, per denunciare la violenza dei gruppi di estrema destra, oltre che del razzismo di Stato, l’islamofobia, l’omofobia e l’antisemitismo.

Sono arrivatx antifascistx da tutta la Francia e dall’estero (un saluto speciale ai/le compagnx dalla Germania) perchè il nostro antifascismo è internazionalista. Durante il percorso, sono stati attaccati alcuni cartelloni pubblicitari e banche, perchè il nostro antifascismo è anche anticapitalista.

Infine, dopo una manifestazione determinata ma con un’atmosfera di festa, la polizia ha attaccato i/le militanti che si erano fermatx nella piazza. Sembrava che la polizia volesse far suonare il campanello della fine della ricreazione… Ma per noi, non si tratta di un gioco: è in strada che ora, domani e sempre, diamo e daremo vita al nostro antifascismo.

fonte, foto

Supportiamo Dmitri Zvanko, prigioniero antifascista bielorusso

Unknown

Dmitri Zvankp è un antifascista di Brest. É stato arrestato il 9 Maggio 2013, insieme ad altri 4 antifascisti, accusati di essersi scontrati con attivisti di estrema destra il giorno precedente. Gli antifascisti arrestati sono stati pestati e messi sotto pressione psicologica da parte degli sbirri. Dmitri ha sporto querela riguardo al trattamento che ha subito, anche se aveva subito pressioni per non farlo. Il 19 Maggio quattro degli arrestati sono stati rilasciati, ma Dmitri è accusato dell’articolo 339.3 del codice penale bielorusso (hooliganismo premeditato con un gruppo di persone), che prevede una pena in carcere da 3 a 10 anni. Gli avvocati hanno paura che venga aggiunto anche l’articolo 147.2 (violenza fisica grave), il che significherebbe una sentenza tra i 5 e i 10 anni.

Per supporto per i costi legali degli arrestati, contattate ABC-Belarus:
belarus_abc(A T)riseup.net

Indirizzo per lettere di supporto:
Dmitri Nikolayevich Zvanko
SIZO-7, ul. Sov. Pogranichnikov 37
Belarus

Manda una lettera online: abc-belarus

fonte

Parigi: Azioni solidali in ricordo di Clément

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Non un minuto di riposo in una vita di lotta

Non c’è niente di più tragico della morte di un compagno, per mano dello stato e dei suoi poliziotti o dei suoi alleati storici, gli sporchi nazisti sono altrettanto responsabili della morte di Clement. Il nemico è lo stato e il capitale in ogni sua forma di governo, come il fascismo democratico.

Ma così come il tempo del lutto, arriva la rabbia e la vendetta. Niente più magliette “Resta in pace”, giornalisti necrofili e negoziati politici e di recupero. È tempo di attaccare il mondo che produce l’immondizia fascista dei democratici e dei loro falsi nemici.

Due bancomat sono stati distrutti tra Belleville e Repubblica, un cittadino che ha cercato di fermarci ha perso un dente nel tentativo andato male, nella serata di martedi 18 Giugno.

Questo è il nostro contributo, il nostro antifascismo.

fonte

Né giustizia né pace

Una settimana dopo l’omicidio di un compagno a Parigi per mano fascista*, una settimana dopo i cosiddetti raid democratici della polizia a Barbes**… un bancomat bruciato a Montreuil, una vetrina danneggiata della sede del partito socialista a Pre St-Gervais, la sede del Left Front a Lilac
completamente riempita di scritte. Su entrambi gli spazi e sui muri vicini, si può leggere: “parassiti”, “Né 6a repubblica*** né fascismo – Rivoluzione!”
(continua…)

Né democrazia né fascismo!
Abbasso stato e capitale!

Note
*Nella serata del 6 Giugno, Clément Méric, militante sindacalista e
antifascista è stato picchiato a morte da due neonazisti a Parigi.
**Nel pomeriggio del 6 Giugno c’è stato un grande raid poliziesco a Barbes
contro clandestini.
*** Gruppo socialista in Francia che milita per una nuova repubblica

fonte

Parigi: Giovane antifascista picchiato a morte dai fascisti

Breve annunzio sulla morte del compagno:

“Nella notte di Mercoledì 5 Giugno 2013, mentre stava lasciando un negozio di abbigliamento vicino alla Gare Saint-Lazare a Parigi, Clément Méric, 18enne, antifascista e sindacalista, è stato picchiato a morte da membri di un gruppo di estrema destra . Aveva lasciato la città di Brest per studiare scienze politiche a Parigi. Cadde vittima della crescente violenza dell’estrema destra, che è aumentata nel corso degli ultimi mesi. È morto dalle ferite riportate all’ospedale Pitié-Salpêtrière la stessa notte.

Tutti i nostri pensieri vanno alla sua famiglia e alle persone care a cui esprimiamo la nostra totale solidarietà.

I suoi amici e compagni”

Grecia: Recente azione antifascista

Il 26 Aprile 2013 dei compagni hanno effettuato il loro terzo corteo antifascista motorizzato a Kavala:

Nella città di Igoumenitsa, i neonazisti minacciano regolarmente con porto d’armi, ed alzano bandiere del loro partito per diffondere il loro veleno nella comunità locale. L’8 Maggio, una tale bandiera dell’Alba Dorata / Chrissi Avgi è stata strappata via da alcuni antifascisti che si sono impegnati a bruciarla, inviando anche i loro saluti ai combattivi antifascisti di Agrinio.

Il 3 Aprile 2013, a mezzogiorno nel centro di Agrinio due membri dell’Alba Dorata, Spyros Floroskoufis e Giorgos Koutroubas avevano attaccato un 17enne antifascista usando un bastone estensibile ed una tavola di legno con chiodi.

Il 7 Maggio nell’ospedale di Agrinio alcuni compagni si sono incontrati con Floroskoufis, un delinquente della sezione locale dell’Alba Dorata, ed hanno immediatamente attaccato questo fascista che ha già perpetrato numerosi attacchi razzisti e parastatali nella regione. Intorno alle 22:00 di quella notte, il membro parlamentare dell’Alba Dorata Konstantinos Barbarousis con la pistola in mano e Spyros Floroskoufis con almeno altri quattro teppisti hanno preso d’assalto ristoranti, bar e caffetterie della città in cerca di antifascisti. Dopo aver disturbato e terrorizzata la gente che si trovava nei negozi al momento, si sono recati al parco comunale, dove hanno iniziato la ricerca con torce nel buio. Si dice che per un certo tempo i fascisti sono stati accompagnati da moto della polizia DIAS e una jeep della polizia delle unità di prevenzione della criminalità OPKE. Tutto questo è accaduto, anche se era noto, in questa città piuttosto piccola, che già un raduno spontaneo di circa 100 antifascisti e giovani era in corso altrove, nella piazza principale Dimadi.

Il 8 Maggio, in risposta al bullismo della feccia dell’Alba Dorata, quasi 150 antifascisti hanno tenuto una manifestazione notturna per le vie principali di Agrinio, tenendo uno striscione con la scritta “Il Fascista Barbarousis è armato e terrorizza la gente” ed hanno cantato dei slogan militanti.

Melbourne, Australia: Raccolta di fondi antifascista a sostegno dell’iniziativa anarco-sindacalista Rocinante

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RIOT DOG è una raccolta fondi antifascista “TUTTE LE ETÀ”, a sostegno dei nostri compagni anarchici greci della Rocinante che fanno parte di un movimento di lotta contro l’Alba Dorata.

L’Alba Dorata ha scatenato un’ondata di terrore e violenza per le strade in tutte le principali città e regioni in Grecia; é un gruppo fascista che mira gli immigrati, gli attivisti, e la comunità LBGT.

Per dimostrare il nostro sostegno a Rocinante ed agli altri gruppi che combattono il fascismo in tutto il mondo, raggiungete il Black Goat l’11 Maggio e sentite alcune bande molto buone. Venite presto per partecipare ai colloqui tramite skype con gli attivisti greci, vedere alcuni grandi film, seminari Q & A , parodie, comici, ed alcune bande rock e DJs.

Sabato 11 Maggio – Inizio alle 15:00 al Black Goat Warehouse.

Darmstadt, Germania: Manifestazione di solidarietà per gli anarchici e gli occupanti in Grecia

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Per molte persone in Grecia le condizioni di vita sono drammatiche, con alto tasso di disoccupazione, massicce misure di austerità, tagli alle pensioni, sgomberi forzati, insieme con la privatizzazione delle infrastrutture più importanti. Il sistema sociale e sanitario è crollato, mentre molte persone non possono più permettersi di comprare cibo, per non parlare dei farmaci essenziali.

Centri sociali – case che erano vacanti da molto tempo – sono state occupate, spesso per più di venti anni, e hanno resistito come un importante punto di riferimento per molte persone in mezzo alla crisi, che erano in grado di aiutarsi reciprocamente con bazar gratuiti, cucine collettive per tutti, mentre molti tra questi spazi sono stati anche rifugi di letto. Azioni per un mondo libero e solidale sono venuti fuori di queste case occupate ancora e ancora. Non da ultimo, queste strutture della sinistra anti-autoritaria hanno offerto un rifugio a tutti coloro che sono perseguitati dai fascisti e l’apertamente partito neonazista Chrissi Avgi (Alba Dorata), che ha ottenuto quasi il 7% dei voti durante le ultime elezioni, con i seguenti attacchi omicidi dei suoi seguaci agli antifascisti, gli avversari politici e gli (presunti) immigrati.

Nello stesso tempo, che lo Stato ignora questo problema – o, come spesso accade con la polizia, che non solo permette questa persecuzione, ma supporta anche i fascisti – compie azioni contro il movimento anarchico e antifascista con la massima repressione.

Nel Dicembre 2012, durante il raid della polizia presso l’Università di Economia e Commercio (ASOEE), le apparecchiature di Radio Libera Atene 98FM sono state confiscate. L’asilo universitario, che è stato introdotto in seguito alla dittatura militare, è stato abolito già nel 2011 a causa della guerra dichiarata alle proteste sociali. Siamo stati ancora più arrabbiati per lo sfratto dei centri sociali, come Villa Amalias (occupata per 22 anni) e Lelas Karagianni 37 (che è stata rioccupata)!

Quindi, il Sabato 9 Febbraio 2013, sulla scia del “Febbraio Nero” una ventina di persone si sono riunite per una manifestazione spontanea della città di Darmstadt. Ci riserviamo il nostro diritto di manifestare ovunque e comunque vogliamo. Non accettiamo di richiedere l’autorizzazione, al fine di esprimere il nostro parere da questo Stato, che è gravemente responsabile della detta austerità in Grecia.

Con questa manifestazione, esprimiamo la nostra solidarietà con i nostri compagni in Grecia! Per un mondo libero, senza alcun Stato, nazione, Capitale, fascisti, e pieno di centri autonomi!

Maggiori informazioni: fightnow.noblogs.org

fonte

Atene: Fascisti hanno detonato un ordigno incendiario contro lo spazio anarchico Thersitis

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REAGIREMO AD OGNI ATTACCO

Nelle prime ore del mattino del 7 Febbraio, si è verificato un tentativo di incendio doloso contro lo spazio anarchico Thersitis di Atene. Un ordigno incendiario era stato collocato all’ingresso dell’edificio che, tuttavia, non ha causato danni a parte la rimozione della vernice dalla facciata, che è attualmente in riparazione.

Viviamo in un periodo di tensione permanente e di espansione dell’offensiva dello stato-capitalista. In questo contesto, gli spazi auto-organizzati sono sotto costante attacco da parte dei meccanismi statali e dei loro amici intimi: i fascisti. Noi dichiariamo ancora una volta qualcosa che è stato già detto troppe volte: la paura non può sconfiggere l’intrigo per la libertà, che ha imparato negli anni a combattere contro gli attacchi, le strategie e le macchinazioni del mondo del Potere.

Facciamo richiamo ad un incontro di solidarietà oggi, 7 Febbraio, alle ore 18.00 allo spazio esterno a Thersitis, che si trova sull’incrocio delle Vie Nestoros e Evangelistrias nel sobborgo di Ilion. La solidarietà è la nostra arma.

SCHIACCEREMO TUTTI I LORO BATTAGLIONI DI SICUREZZA

Thersitis, spazio di intrigho e sovversione (A)

Serbia: Il fascismo ha ucciso Dragan Maksimović

I membri del gruppo antifascista di Niš hanno agito per commemorare Dragan Maksimović, morto il 4 Febbraio 2001, dopo essere stato brutalmente picchiato da una banda fascista nel centro di Belgrado il 17 Novembre 2000. I fascisti l’hanno attaccato per la sua carnagione scura, pensando che fosse Roma.

Gli antifascisti hanno coperto le mura di Niš con dei manifesti su qui si legge: L’odio fascista ha ucciso un grande attore. “Il nostro obiettivo era quello di onorare il noto attore e ricordare in che modo ha perso la vita. Di attirare l’attenzione della gente al problema esistente nella società, invece di aspettare che qualcosa di simile accada di nuovo. Riposa in pace, Dragan. Noi non perdoniamo, non dimentichiamo”, sono le parole di uno dei partecipanti all’affissione a blogtipomogo.

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Atene: Azioni antifasciste a Zografou e Halandri – Due spazi auto-organizzati sono stati sotto attacco

"Sì all'amore, non alla vita moscia, sbattere i fascisti dieci volte al giorno" (slogan che fa rima in greco)
“Sì all’amore, non alla vita moscia, sbattere i fascisti dieci volte al giorno” (slogan che fa rima in greco)

Di seguito è riportato un breve riassunto degli eventi in Zografou, sulla base dei primi aggiornamenti che sono stati trasmessi qui:

Nella tarda serata del 2 Febbraio (giorno in cui fascisti hanno commemorato il “conflitto di Imia”, e in particolare il partito Alba Dorata ha tenuto la sua marcia nazionalista annuale), due centri sociali autogestiti sono stati attaccati dai fascisti/poliziotti nel sobborgo di Zografou.

In un primo momento, i neo-nazisti hanno fracassato le finestre anteriori del centro sociale Mperntes, cercando di violare lo spazio. Immediatamente i vicini hanno avvertito le persone che si erano radunati nelle vicinanze, nell’occupazione di Villa Zografou, dove un tentativo di attacco da fascisti in motociclette è seguito. Le fecce sono state respinte con successo dagli antifascisti combattenti, mentre uno degli aggressori fascisti che si sono feriti nello scontro ed è stato ricoverato in ospedale, si dice che sia un poliziotto.

Poco dopo, pesanti forze di polizia hanno fatto la loro presenza, in prossimità di Villa Zografou. Tutti i tipi di poliziotti hanno circondato l’occupazione, assediandola per ore. Circa 500 persone si sono riunite lì in solidarietà attiva e di resistenza, pronti a impedire un raid della polizia nello spazio.

Verso mezzanotte, i squadroni dell’anti-sommossa hanno finalmente lasciato il posto. Una grande assemblea si è svolta a Villa Zografou dopo che la polizia è andata via, mentre delle persone hanno salvaguardato anche il centro sociale Mperntes.

Nella stessa notte, piccoli scontri sono scoppiati tra antifascisti e neo-nazisti nel sobborgo di Halandri. Più di 20 fascisti erano radunati vicino alla stazione della metropolitana di Halandri, ed hanno iniziato a perseguitare un immigrato. Essi furono presto cacciati via da alcuni compagni che si sono accorsi per difendere il quartiere, mentre almeno un fascista è stato picchiato.

Atene, Domenica 03/02.2013: Raduno di protesta a Thissio dopo l’ennesimo omicidio di un immigrato

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Il 1° Febbraio 2013, circa alle 20.30 dei venditori ambulanti immigrati in prossimità di Thissio sono stati inseguiti dalla polizia municipale di Atene che ha intrappolato uno degli immigrati in un angolo appena sopra i binari della stazione della metropolitana di Thissio. Quando la polizia ha tentato di rubare la merce dell’ambulante spingendolo, Babakar Ndiaye (38enne dal Senegal) è caduto sui binari della metropolitana da un’altezza di 7 metri, dove è morto all’instante.

Dopo l’inseguimento omicida della polizia, diversi passanti, amici venditori ambulanti ed altri solidali si sono radunati sul posto in lutto con la perdita di Babakar. Poco dopo, squadre anti-sommossa sono state schierate nella zona in cui hanno attaccato e disperso la folla usando dei lacrimogeni, ecc. Per diverse ore più tardi, nel centro della città, decine di immigrati sono stati catturati dalla polizia. Tutti i detenuti sono stati liberati, tranne due immigrati che continuano di essere tenuti nelle stazioni di polizia. Tuttavia, secondo testimoni oculari, gli assassini in divisa comunale che hanno causato la morte di Babakar a Thissio sono scomparsi subito dopo l’omicidio, senza lasciare alcuna “traccia” finora.

Il giorno dopo, l’Assemblea degli immigrati e solidali di ASOEE ha tenuto una discussione in cui più di 80 immigrati hanno partecipato, e la gente ha condiviso maggiori informazioni circa l’incidente.

Un raduno di protesta con un sistema audio al di fuori della stazione della metropolitana di Thissio è stato quindi deciso di essere tenuto la Domenica del 3 Febbraio alle 13.00, in modo da informare ulteriormente la gente su quest’altro omicidio fascista. Inoltre, il Lunedì il 4 Febbraio alle 17.00 una conversazione aperta si terrà nella facoltà di ASOEE, sulla via Patission, al fine di condividere idee, unire le forze e organizzare azioni da seguire contro la violenza della polizia e del razzismo, in solidarietà con tutti gli oppressi ad Atene e non solo.

Nulla deve essere lasciato senza risposta di fronte agli omicidi statali e parastatali.
Lotte comuni della popolazione locale e degli immigrati.

Assemblea degli immigrati e dei solidali di ASOEE

stegastro

“Shehzad Luqman, 27 anni, ucciso a Petralona dai seguaci del partito dell’Alba Dorata. Il silenzio verso gli assalti fascisti è complicità”

– Striscione da parte dello spazio sociale autogestito Stegastro (“Rifiugio”) nel distretto di Galatsi-Lambrini per quanto riguarda il recente assassinio fascista di un lavoratore immigrato pakistano (17/01) ad Ano Petralona, un quartiere adiacente a Thissio