Tag Archives: Febbraio Nero

Exarchia: Striscioni in solidarietà con il CSO Kike Mur, i/le ribelli del G20 e Lisa

Nella mattinata di martedì 11 luglio 2017, gli/le abitanti dello squat Themistokleous 58, insieme a dei/lle compagn* affini, hanno appeso a Exarchia degli striscioni in solidarietà internazionalista a proposito di tre casi diversi.

Abbiamo le chiavi di tutte le porte… Solidarietà con il CSO Kike Mur a Saragozza, Spagna

Da uno dei balconi del 58 abbiamo esposto uno striscione in sostegno al centro sociale occupato Kike Mur a Saragossa (Spagna), minacciato di sgombero dalle autorità locali. L’edificio (un’ex prigione) è occupato da sette anni, e ha dato vita a una moltitudine di attività ed espressioni di solidarietà anarchica, come per esempio uno striscione nel contesto della campagna internazionale del 2013 Febbraio Nero.

Solidarietà con i rivoltosi del G20

Sulla cancellata dell’ex scuola di Chimica abbiamo esposto uno striscione in sostegno a chi si è scontrato con le forze della repressione nelle strade di Amburgo contro il summit dei leaders dei 20 stati più potenti del pianeta. È il momento di spargere la voce che gli/le ostaggi del G20 hanno bisogno del nostro sostegno.

Attacca/Deruba le banche! Libertà per Lisa, anarchica detenuta in Germania

Un altro striscione è stato messo sull’edificio Gini al Politecnico in solidarietà con Lisa, un’anarchica recentemente condannata a 7 anni e mezzo di prigione per una rapina ad Aachen (Germania) nel 2014.

Nessun prigioniero nelle mani del Potere: Assaltiamo lo Stato/Capitale e la dominazione!

Squat Themistokleous 58
e compagn* affini

in greco, inglese, portoghese, spagnolo, tedesco

Atene: Un saluto a tutti i compagni del Febbraio Nero

Febbraio Nero in tutto il mondo…Avanti per l'insurrezione quotidiana!
Febbraio Nero in tutto il mondo…Avanti per l’insurrezione quotidiana!

Il 28 Febbraio, abbiamo appeso uno striscione su una strada pedonale, che segna il percorso quotidiano di centinaia di bambini e ragazzi per gli edifici delle scuole-carceri della zona di Petralona, volendo inviare forza agli ostaggi della guerra sociale, perseguitati o tenuti nelle celle delle prigioni della democrazia, ma anche per le infrastrutture autogestite in tutto il mondo che resistono alla repressione con dignità.

Il “Febbraio Nero in tutto il mondo …” è il nostro segnale che la solidarietà tra le imprese che resistono ed i compagni anarchici si è espressa attraverso azioni dirette polimorfe dall’Europa verso l’America Latina, in Cile, Messico, Ecuador, Austria, Perù, Argentina, Portogallo, Francia, Spagna , Svizzera, Regno Unito, Repubblica Ceca, Uruguay, Brasile, Belgio, Germania, Grecia, con agitazioni come poster, striscioni, volantini, contro-informazione, brochure multimediali, testi di analisi, interventi per le strade, manifestazioni, eventi a spazi auto-organizzati, murales, occupazioni simboliche, slogan sui muri, cucine collettive…

Un pugno alzato a chi ha abbracciato questo richiamo di solidarietà internazionale al proprio modo unico, ai compagni che abbiamo avuto la possibilità di conoscere questo mese attraverso i loro discorsi e le loro azioni, così come a tutte le individualità e le collettività che lottano contro il disfattismo, per l’insurrezione anarchica costante.

Avanti per l’insurrezione quotidiana!

Almeria, Spagna: Intervento di supporto agli occupanti, per un Febbraio Nero

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Solidarietà con Villa Amalias e Skaramaga
Solidarietà con Villa Amalias e Skaramaga

Per creare sacche di illegalità nel mondo della legittima ingiustizia.

In risposta alla richiesta dei compagni per un febbraio nero, abbiamo realizzato questo venerdì (22/02/2013) un intervento in solidarietà con gli occupanti e gli spazi autogestiti nella città di Almeria, Andalusia.

Si sono scritti graffiti, attaccatti manifesti e uno striscione è stato collocato nel porto della città. Il risultato è stata una piccola pennellata sovversiva sul trittico: consumismo-individualismo-alienazione della vita piccolo borghese.

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Darmstadt, Germania: Manifestazione di solidarietà per gli anarchici e gli occupanti in Grecia

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Per molte persone in Grecia le condizioni di vita sono drammatiche, con alto tasso di disoccupazione, massicce misure di austerità, tagli alle pensioni, sgomberi forzati, insieme con la privatizzazione delle infrastrutture più importanti. Il sistema sociale e sanitario è crollato, mentre molte persone non possono più permettersi di comprare cibo, per non parlare dei farmaci essenziali.

Centri sociali – case che erano vacanti da molto tempo – sono state occupate, spesso per più di venti anni, e hanno resistito come un importante punto di riferimento per molte persone in mezzo alla crisi, che erano in grado di aiutarsi reciprocamente con bazar gratuiti, cucine collettive per tutti, mentre molti tra questi spazi sono stati anche rifugi di letto. Azioni per un mondo libero e solidale sono venuti fuori di queste case occupate ancora e ancora. Non da ultimo, queste strutture della sinistra anti-autoritaria hanno offerto un rifugio a tutti coloro che sono perseguitati dai fascisti e l’apertamente partito neonazista Chrissi Avgi (Alba Dorata), che ha ottenuto quasi il 7% dei voti durante le ultime elezioni, con i seguenti attacchi omicidi dei suoi seguaci agli antifascisti, gli avversari politici e gli (presunti) immigrati.

Nello stesso tempo, che lo Stato ignora questo problema – o, come spesso accade con la polizia, che non solo permette questa persecuzione, ma supporta anche i fascisti – compie azioni contro il movimento anarchico e antifascista con la massima repressione.

Nel Dicembre 2012, durante il raid della polizia presso l’Università di Economia e Commercio (ASOEE), le apparecchiature di Radio Libera Atene 98FM sono state confiscate. L’asilo universitario, che è stato introdotto in seguito alla dittatura militare, è stato abolito già nel 2011 a causa della guerra dichiarata alle proteste sociali. Siamo stati ancora più arrabbiati per lo sfratto dei centri sociali, come Villa Amalias (occupata per 22 anni) e Lelas Karagianni 37 (che è stata rioccupata)!

Quindi, il Sabato 9 Febbraio 2013, sulla scia del “Febbraio Nero” una ventina di persone si sono riunite per una manifestazione spontanea della città di Darmstadt. Ci riserviamo il nostro diritto di manifestare ovunque e comunque vogliamo. Non accettiamo di richiedere l’autorizzazione, al fine di esprimere il nostro parere da questo Stato, che è gravemente responsabile della detta austerità in Grecia.

Con questa manifestazione, esprimiamo la nostra solidarietà con i nostri compagni in Grecia! Per un mondo libero, senza alcun Stato, nazione, Capitale, fascisti, e pieno di centri autonomi!

Maggiori informazioni: fightnow.noblogs.org

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Santiago, $ile: Striscioni appesi nel contesto del richiamo per un Febbraio Nero

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Sul primo striscione si legge un estratto dal testo “per l’individualismo e la ribellione” di Renzo Novatore (in Il Proletario, v.4, Pontremoli, 17 Settembre, 1922):

Volete giudicarmi? E sia! Ma voi non giudicherete mai il vero me stesso. Bensì quel “me” che voi vi siete inventati. Ma mentre voi crederete di avermi tra le dita e stritolarmi, Io sarò lassù a ridere in lontananza!

Sul secondo striscione si legge:

Solidarietà attiva con gli spazi anti-autoritari del mondo…
Duello all’ultimo sangue contro l’istituzione!

E sul terzo:

Viva l’anarchia!

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Koblenz, Germania: Azione di solidarietà per gli spazi liberati

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Oggi (10/2) diversi attivisti hanno espresso la loro solidarietà con la campagna per un Febbraio Nero 2013. Ecco il testo che è stato distribuito:

“Una campagna mondiale di solidarietà con spazi liberati si svolge tra il 2 e il 12 Febbraio 2013.

Lo Stato bombarda gli spazi liberati con tutti i tipi di attacco e repressione, e non solo in Grecia. Molti dei nostri spazi liberati e auto-organizzati subiscono dei raid o vengono sfrattati, la nostra infrastruttura è spesso distrutta, e i nostri mezzi di contro-informazione sono censurati o impediti.

Anche lungo il Reno la situazione si sta notevolmente arrivando a ebollizione, sia riguardo AZ Köln (Spazio Autonomo di Colonia), che è minacciato di sfratto, o il SJZ a Siegburg, che è vittima di minacce dalla forza locale d’ordine pubblico (Ordnungsamt); sia che si tratti delle persone dello Squat Mainz Group, che vengono criminalizzate perché hanno occupato il Mainusch Haus di Obere Austraße 7 in Magonza, un altro progetto a rischio di sfratto, o la criminalizzazione della campagna LiZ per i centri libertari a Bonn, o la mancanza assoluta di spazi liberati e auto-organizzati nella città di Koblenz e dei suoi dintorni.

Da un lato, vogliamo esprimere la nostra solidarietà con gli spazi liberati che sono attualmente minacciati in tutto il mondo, d’altra parte, vogliamo far partire la valanga per gli spazi liberati qui, a Koblenz.

Svegliatevi, partecipate, infuriatevi -> Occupa il mondo”.

Allo stesso tempo, come è successo la settimana scorsa nella città di Trier, gli attivisti hanno anche affrontato in dettaglio la situazione degli antifascisti di Remagen, che sono presi massicciamente di mira dalla repressione (informazioni correlate in tedesco qui).

Santiago, $ile: Memoria e combattimento

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Questa Domenica, 3 Febbraio, siamo usciti per la strada per trasmettere attraverso uno dei muri del (Centro Sociale Occupato) CSO Sacco y Vanzetti in modo da mantenere viva la memoria e che nessuno spazio morirà in un archivio giudiziario imbastardito; la memoria come arma è realizzata nelle strade e in ogni azione quotidiana. Questa azione è una risposta al richiamo internazionale per un Febbraio Nero e per ricordare che lo scorso mese di Gennaio abbiamo commemorato un anno in più dalla costruzione di uno spazio che puntava contro il Potere e dei suoi lacchè.

Facciamo una richiamo in modo che questo mese possiamo sostenere gli spazi occupati e autonomi in ogni angolo del mondo, ed incoraggiare i compagni di continuare ad aprire spazi in cui l’anarchia viene germinata e propagata così come le idee e pratiche anti-autoritarie.

Alcune Individualità Anarchiche

MEMORIA E COMBATTIMENTO

Un saluto irriducibile ai compagni in carcere o in clandestinità
della guerra sociale di questo mondo

fonte/altre foto

Catalogna: Per l’estensione della campagna per il Febbraio Nero a Barcellona

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Per tutti quelli che vogliono essere solidali in modo coordinato o spontaneo quando le occupazioni combattive e i loro metodi auto-organizzati sono in pericolo; per tutti coloro che vedono chiaramente i paralleli della logica repressiva tra ciò che sta accadendo in Grecia e ciò che sta accadendo qui nello stesso momento storico; per tutti coloro che vedono il chiaro rafforzamento e il coordinamento dell’offensiva attuale da parte degli Stati euro-fascisti contro tutti gli atteggiamenti sovversivi che non sono conformi alle loro linee democratiche -attraverso l’immediato intervento violento contro i nostri spazi, la nostra gente, le nostre quotidiane attività, e la sopravvivenza della nostra stessa auto-organizzazione e lotta.

È diventato ormai evidente che, anche se questa offensiva da parte di diversi Stati è perpetua e in corso, è chiaramente coordinata e diretta in questo preciso momento, al fine di circondare, dividere e distruggere tutte le prassi fisiche di occupazioni, da Barcellona fino alla Grecia. Queste prassi sono necessarie per le nostre attività e la nostra sopravvivenza, e per le azioni di molti di noi.

Gli Stati, in questo preciso momento, attraverso i loro meccanismi fascisti, stanno iniziando e creano un ambiente repressivo e concertato, con le loro strutture gerarchiche, la loro auto-legittimazione attraverso la legge e dei media, e la loro burocrazia capitalista-pragmatica.

Si stanno coordinando verso un obiettivo internazionale repressivo all’interno del colosso militare-industriale-capitalista dell’unione euro-fascista: l’annientamento dell’unica pratica per sovvertire la loro riforma strutturale (la loro crisi), quella pratica che sta cambiando la coscienza della sopravvivenza nelle masse oppresse. Il turismo di massa è uno delle industrie principali di Atene e Barcellona, un settore che ottiene la capacità di distruggere il tessuto sociale, di creare facilmente delle divisioni settarie in base alle condizioni economiche tra coloro che costituiscono la popolazione, e in ultima analisi, di esiliare chiunque che non abbia i mezzi finanziari ai quartieri dormitori o per le strade. L’occupazione, come massima prassi di negazione del concetto di proprietà, è il nemico naturale della classe proprietaria, che comprende lo Stato e le sue società immobiliari – nel centro del loro impero di cemento, rappresenta un’immediata delegittimazione di tutto il progetto, un pericolo per le più grandi industrie, ed una base per la creazione di legami di affinità e di organizzazioni per unire coloro che cercano di dividere.

Da questa prospettiva di un conflitto automatico di interessi, idee, e sopravvivenza, quali azioni possiamo scatenare per affrontare questa brutale offensiva da parte di tutti gli organismi repressivi che si alzano intorno a noi per soffocare le nostre vite?

Qui, proponiamo una diretta, spontanea, coerente azione contro ogni atto repressivo – il che non vuol dire disorganizzato o non premeditato, ma piuttosto sconnesso e decentrato, in modo che, la confidenza, la comunicazione e l’azione stessa, così come la responsabilità delle nostre prassi rimangono all’interno di un gruppo di affinità, in modo che la solidarietà possa essere generalizzata e non concentrata esclusivamente nelle nostre zone e nei nostri nemici personali. Se tutti noi, in tutto il generalizzato movimento di auto-organizzazione da Porto ad Atene – non solo nelle nostre case, non solo nei nostri quartieri, non solo nelle nostre città – ci impegniamo in una solidarietà attiva in questo Febbraio Nero, dal 2 al 12, e in questo modo otteniamo un colpo feroce collettivo con successo, invieremo il messaggio ai compagni imprigionati che non sono dimenticati, e agli Stati che le loro iniziative repressive possono diventare la propria fossa, alla minima scintilla.

Questo è il momento di presentare una rappresaglia massiccia, coordinata e decentrata per difendere i nostri spazi ed i nostri compagni imprigionati, in tutte le città e in tutto il mondo.

Con tutto quello che abbiamo, agiremo per resistere alla loro offensiva con le nostre proprie vittorie, e senza concessioni.

Che possano fuggire i turisti; che possano bruciare le ruspe; che possano le case abbandonate prendere vita e schiacciare il concetto di proprietà. Che possiamo tutti guardarle bruciare, pezzo per pezzo, sotto il loro naso.

fonti: 1, 2, 3

Atene: Sabotaggio di telecamere a circuito chiuso e bancomat

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Per il Febbraio Nero

Nelle prime ore del 6 Febbraio, abbiamo fatto una passeggiata per le vie del centro di Atene, in modo da dipingere slogan anarchici sui muri e fare qualsiasi altra cosa possa venire. Tra l’entusiasmo, abbiamo accecato 3 telecamere di sorveglianza delle filiali della Banca Agrotiki e della Banca Nazionale ed abbiamo incasinato anche i loro bancomat.

Libertà per i 4 ostaggi del caso di Kozani, per Freddy, Marcelo, Juan in Cile, e per Marco Camenisch: non dobbiamo lasciarlo invecchiare dentro le galere svizzere!

fonte

Tlalnepantla, Messico: Attività nel contesto del Febbraio Nero

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Il centro sociale occupato Casa Naranja risponde alla richiesta di solidarietà internazionale con gli spazi liberati e degli compagni anarchici. Il 9 Febbraio dopo la Critical Mass, tra le altre già programmate attività, distribuiremo contro-informazione riguardo i centri sociali sotto attacco e proitteremo un filmato relativo.

FORZA AGLI SPAZI ANARCHICI IN TUTTO IL MONDO!

manifesto di solidarietà

Buenos Aires, Argentina: Murales di solidarietà per un Febbraio Nero

Spazi liberati nella guerra contro il Potere! Germiniamo la vita in mezzo alla vostra morte grigia!
Spazi liberati nella guerra contro il Potere! Germiniamo la vita in mezzo alla vostra morte grigia!

Nelle strade di Buenos Aires, abbiamo dipinto un murales in solidarietà con le occupazioni in Grecia e nel mondo, nel contesto del richiamo per un Febbraio Nero.

Questa azione è simbolica, noi non crediamo che dipingendo una parete abbiamo messo il governo greco in scacco matto al suo attacco contro gli spazi occupati che sfidano il Potere. Tuttavia, vediamo in essa il potenziale di ciò che potrebbe significare – cioè, di non rimanere sordi al grido di una solidarietà internazionale.

Certo, uno squat di per sé non costituisce una minaccia al potere e la sua etica. Ciò si riflette dalle migliaia dei squat che vengono utilizzati come “centri di partito” – veri squat-discoteche. Il pericolo è rappresentato dall’approccio e le pratiche di coloro che danno vita ad ogni spazio, da coloro che lo mantengono e resistono giorno per giorno senza paura davanti a un’eminente assalto della polizia. Vari esempi vengono in mente quando ricordiamo sfratti nel contesto specifico di raid della polizia: L’occupazione Sacco y Vanzetti in Cile, l’occupazione Flor do Asfalto in Brasile, o il caso dello spazio occupato Nadir a Salonicco-Grecia.

Accogliamo con piacere la buona notizia riguardo Gabriel Pombo Da Silva (trasferito in un carcere di Madrid) e Mario López (rilasciato dalla prigione sotto cauzione). Forza, compagni!

Azione diretta per Freddy, Marcelo e Juan (in preparazione per il processo, “caso sicurezza“, che riprende ora) e per la Cospirazione delle Cellule di Fuoco e il prigioniero Theofilos Mavropoulos.

Anche se la stampa tace, le mura urlano.
Solidarietà con gli spazi occupati e i prigionieri di guerra.

Nemmeno un millimetro indietro di fronte a degli sfratti;
9 millimetri nelle teste di poliziotti.

in spagnolo

Creta: Video da Candia::Alternativa in solidarietà con le occupazioni e gli combattenti

Forse si avvicina il tempo
in cui sventoleranno bandiere al ritmo del vento
quando il vento fischierà al ritmo della libertà.

Forse si avvicina il tempo
in cui annuseremo l’odore delle ceneri di tutte le prigioni dei popoli.

E non appena il tempo arriverà al zero, sarà il momento dei deliranti
di loro che si sono mossi contro la logica, quella che gli assassini sorridenti hanno nominato morale.

E verrano i morti (quelli che non sono mai andati via)
per mostrarci la via, per gridarci
coloro che sono stati umAni, con una A maiuscola cerchiata…

poesia dalla collezione “Antinous – Mi hai sussurrato rivolta,
e ho sentito libertà” (Marzo 2012)

Solidarietà con le occupazioni, stekia (spazi aperti),
spazi auto-organizzati/auto-gestiti e coloro che lottano…

(((●))) Candia :: Alternativa
Spazio Indipendente alternativo di contro-informazione a Creta, Grecia
Febbraio 2013

tradotto da contra info nel contesto della campagna per un Febbraio Nero

Saragozza, Spagna: Striscione di solidarietà con la lotta in Grecia dal gruppo del centro sociale occupato Kike Mur

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Dall’assemblea del CSO Kike Mur (Zaragoza, Spagna) vogliamo dimostrare la nostra solidarietà e il sostegno al movimento anarchico, libertario, anti-autoritario e le occupazioni greche con questo striscione posto sulle pareti del vecchio carcere di Torrero, l’attuale CSO Kike Mur. Con la crescita della repressione che stanno subendo gli spazi liberi e i quartieri ribelli in Grecia, ci uniamo e fraternizziamo con la chiamata internazionale trasmessa dai nostri compagni greci.

Da un po’ di tempo si sta provando un attacco sistematico lanciato dalle forze del Capitale e dello Stato contro tutti quegli spazi e gruppi esterni che le loro norme che si pongono in modo realmente alternativo e autogestito. I casi dell’occupazione Delta di Salonicco e più recentemente di Villa Amalias, Skaramanga e Lelas Karagianni 37 sono buoni esempi di tutto ciò.

Ecco perché di fronte alla repressione e questa forza brutale usiamo la solidarietà internazionale e il sostegno reciproco visto che siamo parte della stessa lotta che non conosce confini. Affrontando la criminalizzazione, il controllo dei media e la violenza del sistema, con l’unità, la solidarietà e l’autogestione. Giù le mani da tutte le occupazioni, libertà per tutti i combattenti imprigionati.

10, 100, 1000, OCCUPIAMO IL MONDO!

Lima, Perù: Il collettivo anarchico MareaRebelde si unisce alla campagna mondiale di azioni dirette, dal 2 al 12 Febbraio 2013

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Da Lima, ci uniamo alla campagna di solidarietà internazionale, anche se crediamo in essa su base giornaliera. Di conseguenza, stiamo preparando una attività informativa sulle occupazioni e gli spazi liberati che resistono dai colpi dell’autorità in Grecia e nel mondo. Come alcuni compas del Sud hanno fatto presente, “la solidarietà più rivoluzionaria è quella di continuare la lotta in ciascuna delle nostre regioni.”

Per ogni progetto distrutto, due nuovi dovrebbero sorgere in tutto il mondo.
Per ogni compagno imprigionato, le nostre azioni devono parlare.

fonte

Campagna di solidarietà per gli spazi liberati e gli compagni anarchici in tutto il mondo

febbraio neroFacciamo un richiamo per una campagna internazionale di azioni dirette in solidarietà con gli spazi liberati dal 2 al 12 Febbraio 2013. Ma non vogliamo fermarci dopo un paio di azioni, perché questo è molto più di una semplice reazione alla repressione. Inviamo un appello a tutti gli anarchici e anti-autoritari per combattere ora in tutto il mondo.

Anche se l’assalto recente dello Stato Greco contro lo spettro anarchico/anti-autoritario è stato la scintilla iniziale per la scrittura di questo richiamo, diversi esempi in tutto il mondo ci mostrano che la polizia e le autorità municipali insieme alle corporazioni giganti stanno cooperando in modo eccellente tra di loro, attaccando le strutture dei solidali e pacificando intere società a livello transnazionale. Durante le ultime settimane e mesi, in varie parti del mondo, dove la gente soffre dall’impoverimento sistematico e dai piani della gentrificazione estesa, sono stati aumentanti gli attacchi dello Stato/Capitale contro i movimenti radicali, compresa la repressione contro le forme concrete di resistenza, come le occupazioni di terre, i progetti autonomi, le occupazioni delle sedi centrali di società, o le azioni di sciopero. Riteniamo quindi importante di collegare anche le nostre lotte in tutto il mondo, e combattere nel qui e nel adesso. Azioni in risposta agli attacchi contro gli spazi occupati nel vostro territorio potrebbero essere la scintilla per voi. Agite per le strade e lasciate che la vostra fantasia diffonda il messaggio della resistenza attiva.

I nostri compagni sono ancora imprigionati in tutto il mondo. Molti dei nostri spazi auto-organizzati sono stati evacuati o hanno subito irruzioni, le nostre infrastrutture sono sotto assedio e i nostri canali di contro-informazione sono censurati o ostacolati. Ogni volta che esprimiamo le nostre idee pubblicamente, robocop in uniforme sono in agguato ovunque. Macchine di sorveglianza seguono ogni singola mossa che facciamo, mentre lo Stato conta sul supporto di una folla armata fascista… Ma la nostra lotta esistenziale oltrepassa la difesa degli spazi solidi.

Quindi, è il momento di dire basta con il disfattismo permanente. La guerra sociale viene combattuta indipendentemente da sfratti o detenzioni. Non ci sono confini nei nostri cuori. Per ogni progetto distrutto, due nuovi dovrebbero sorgere in tutto il mondo. Per ogni compagno imprigionato, le nostre azioni dovrebbero parlare.

Svegliatevi, partecipate, infuriatevi – Guerra alla guerra dei governanti!

PER UN FEBBRAIO NERO