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Exarchia: Striscioni in solidarietà con il CSO Kike Mur, i/le ribelli del G20 e Lisa

Nella mattinata di martedì 11 luglio 2017, gli/le abitanti dello squat Themistokleous 58, insieme a dei/lle compagn* affini, hanno appeso a Exarchia degli striscioni in solidarietà internazionalista a proposito di tre casi diversi.

Abbiamo le chiavi di tutte le porte… Solidarietà con il CSO Kike Mur a Saragozza, Spagna

Da uno dei balconi del 58 abbiamo esposto uno striscione in sostegno al centro sociale occupato Kike Mur a Saragossa (Spagna), minacciato di sgombero dalle autorità locali. L’edificio (un’ex prigione) è occupato da sette anni, e ha dato vita a una moltitudine di attività ed espressioni di solidarietà anarchica, come per esempio uno striscione nel contesto della campagna internazionale del 2013 Febbraio Nero.

Solidarietà con i rivoltosi del G20

Sulla cancellata dell’ex scuola di Chimica abbiamo esposto uno striscione in sostegno a chi si è scontrato con le forze della repressione nelle strade di Amburgo contro il summit dei leaders dei 20 stati più potenti del pianeta. È il momento di spargere la voce che gli/le ostaggi del G20 hanno bisogno del nostro sostegno.

Attacca/Deruba le banche! Libertà per Lisa, anarchica detenuta in Germania

Un altro striscione è stato messo sull’edificio Gini al Politecnico in solidarietà con Lisa, un’anarchica recentemente condannata a 7 anni e mezzo di prigione per una rapina ad Aachen (Germania) nel 2014.

Nessun prigioniero nelle mani del Potere: Assaltiamo lo Stato/Capitale e la dominazione!

Squat Themistokleous 58
e compagn* affini

in greco, inglese, portoghese, spagnolo, tedesco

Barcellona: Cronaca del corteo del 7 giugno in solidarietà alle anarchiche del caso di Aachen

Alle 20.30 del 7 giugno 2017 a Barcellona circa 250 persone si sono riunite davanti alla biblioteca di piazza Lesseps, nel quartiere di Gracia, per esprimere la loro rabbia per la condanna a 7 anni e mezzo di galera inflitta alla compagna anarchica accusata di aver rapinato una filiale della Pax Bank nel novembre 2014 nella città tedesca di Aquisgrana.

Il corteo è iniziato verso le 20.45 con la lettura di un comunicato che esprimeva tutto il disprezzo per le strutture dello stato e della chiesa, attori principali, una volta ancora, di questo spettacolo
giudiziario.

Sin dall’inizio il carattere del corteo è stato chiaro, poiché eravamo in strada per mostrare la nostra rabbia ai nemici di sempre, accresciuta questa volta dal sequestro da parte dello stato tedesco della nostra compagna.

Le strade di Gracia si sono riempite di odio al grido di “LIBERTA’ PER LE ANARCHICHE ARRESTATE”, percorrendo la via Princep d’Asturies dove è stato attaccato il primo obiettivo, la Camera di Commercio della Catalogna. Da qui il corteo è avanzato in modo combattivo attraverso le strade principali del quartiere, spaccando le vetrine, attaccando i bancomat di diverse entità bancarie, diversi enti immobiliari e altri simboli del capitalismo. Tutto ciò che rientra negli ingranaggi del capitalismo è stato preso di mira. Il corteo è terminato in Plaza del Sol con la lettura del comunicato, senza nessuna carica da parte degli sbirri, né alcun fermo.

Nessuna condanna, nessun giudice, nessuna forza di polizia, nessuno stato potranno frenare la nostra voglia di libertà.

Resteremo a fianco della nostra compagna anche se i nostri nemici vorrebbero isolarla.
Sappiamo bene che la solidarietà non si deve esprimere solo in momenti specifici come questi, ma che è la base delle nostre lotte. Non la lasceremo sola, perché se toccano una toccano tutte.
Che la solidarietà, il nostro odio e la nostra passione abbattano le mura che rinchiudono tutt* le/i nostr* compagn* in qualsiasi parte del mondo.

Aachen, Germania: Sulla sentenza del caso Aachen

Il 7 giugno si è concluso il processo contro lx compagnx accusatx di aver rapinato una filiale di Pax Bank ad Aquisgrana, nel novembre 2014.
Dopo cinque minuti dall’ingresso in aula il giudice ha emesso la sentenza, prima di leggerne le motivazioni: assoluzione per il compagno che era incarcerato ad Aquisgrana e condanna di 7 anni e mezzo per la compagna incarcerata a Colonia. Nonostante la tensione creatasi in quel momento in sala, dove eravamo in una quarantina di solidali, il giudice ha proseguito nelle due ore seguenti nella lettura delle motivazioni di questa sentenza.

Per quanto riguarda il compagno si è trattato di un’assoluzione “In dubio pro reo”, poiché la procura non ha potuto dimostrare chiaramente la sua partecipazione ai fatti.
Per la compagna, invece, questo stesso principio non è stato considerato valido, nonostante non sia stata riconosciuta da nessun testimone e il supposto DNA rinvenuto sia stato trovato su una borsa che era fuori dalla banca; inoltre, l’esperto biometrico (chiamato a testimoniare dalla stessa procura) ha affermato che poteva trattarsi della compagna accusata, ma anche no.

Il giudice ha valutato in modo completamente soggettivo che la persona ripresa dalle telecamere della banca indossasse la stessa giacca ritrovata nella borsa con il DNA della compagna e ha negato la possibilità di considerare che la stessa potesse essere arrivata ad Aquisgrana con il suo DNA in un altro modo. Il fatto che non si siano potute trovare tracce del passaggio della compagna in quelle zone è stato considerato dal giudice come prova di una buona pianificazione;
con le stesse motivazioni è stato spiegato il fatto che la borsa sia stata ritrovata fuori dalla banca (e non più lontano) e non al suo interno. Il fatto che secondo gli esperti si siano incontrate 4 tracce di DNA su differenti oggetti contenuti nella borsa è, secondo il giudice, un’altra prova della sua colpevolezza. Non è stata quindi presa in considerazione l’ipotesi del passaggio di DNA per contatto tra gli oggetti presenti nella borsa, tesi sostenuta dalla difesa sin
dall’inizio.

Oltre alle motivazioni tecniche, il giudice (grazie al pressante apporto della procura) ha dato molta importanza alle idee e all’ atteggiamento fermo e non collaborativo della compagna, per giustificare ancora di più la sua condanna.
Il fatto di essere anarchica, di muoversi in un contesto di legami e complicità internazionali, e la solidarietà ricevuta, sono state tutte motivazioni chiave secondo il giudice: da un lato perché l’esproprio è considerato una pratica storicamente accettata e/o praticata – tra gli altri – dagli anarchici di diversi paesi e in diverse epoche storiche;
dall’altro lato perché la compagna non ha preso le distanze da queste pratiche. Nonostante l’archivio dell’operazione Pandora I il giudice ha fatto riferimento al possibile finanziamento di GAC e/o di altri gruppi anarchici. La sensazione che molte di noi hanno provato durante la
sentenza è stata che, molto piú in lá ai tecnicismi, il giudice avesse la necessità, di fronte al Potere e alla stampa, di incarcerare la compagna non solo per condannare le sue idee ma anche quelle del movimento anarchico. Inoltre c’era la necessità che qualcuno fosse condannato per questi processi per rapina (compreso quello della compagna olandese).

Al termine della lettura delle motivazioni del giudice, prima che la compagna fosse nuovamente portata al carcere di Colonia, le solidali presenti hanno provato, anche se solo con le loro urla, a trasmetterle tutto l’appoggio, la forza e la rabbia per la sua condanna. La compagna è stata portata fuori dall’aula a testa alta e con il pugno alzato.

Nonostante la felicità di poter abbracciare il compagno scarcerato, ci resta molta rabbia per non poter essere con lei in strada, a continuare la lotta.

Entro il termine massimo di 3 mesi uscirà la sentenza scritta e da lì si potrà fare ricorso i cui risultati potrebbero aversi circa fra un anno.

Intanto invitiamo alla solidarietà con tutti i mezzi che si ritengano opportuni e a scrivere alla compagna :

Lisa, nº 2893/16/7
Justizvollzuganstanlt (JVA) Köln
Rochusstrasse 350
50827 Köln (Germany)

Barcellona: Azione in solidarietà con le anarchiche del caso Aachen

All’alba del 7 giugno è stato realizzato un blocco stradale accendendo cassonetti e pneumatici per fermare il traffico che entra ed esce dalla città di Barcellona per il tunnel della Rovira.

Questa azione è in solidarietà con le compagne anarchiche per il caso di Aachen nel giorno della sua sentenza.

Vogliamo mandar loro un abbraccio caloroso e combattivo!!

Fino a quando non saremo tuttx liberx cercheremo di abbattere i vostri muri.

Libertà per le anarchiche prigioniere!!!!

[]17-23 aprile] Appello internazionale ad azioni decentralizzate in solidarietà con le compagne anarchiche accusate di rapina ad Aachen

Amiamo la libertà, odiamo lo stato!

Una compagna di Amsterdam è stata arrestata nel 2015 e accusata di una rapina compiuta ad Aachen nel 2013. Dopo qualche mese di prigione e diverse settimane di processo è stata prosciolta e liberata. Ci aspettiamo che l’ufficio del pubblico ministero ad Aachen faccia appello contro la sentenza.

Nell’aprile e nel giugno 2016 due compagne di Barcellona vennero arrestate e incarcerate dallo stato spagnolo, dopodiché sono state estradate in Germania dove sono rimaste in preventiva. Sono accusate di un’altra rapina, sempre ad Aachen. Non solo le due compagne sono ancora in prigione, ma da gennaio sono sotto processo. La fine del processo è provvisoriamente programmata per il 22 maggio 2017 nella città di Aachen.

Non ci sorprende che chi lotta e si batte contro la miseria di questo sistema oppressivo venga perseguitato, punito e attaccato. Non ci interessa parlare di innocenza o colpevolezza, è il linguaggio dei nostri nemici. Ci rifiutiamo di attenerci a una logica che divide gli individui rendendone più facile l’arresto, sostenendo così l’industria carcerale. Condividiamo con le compagne l’odio per un sistema giudiziario che perpetua la divisione tra chi viene catalogato come ‘buon cittadino’ e chi merita di essere punito. Odiamo tutte le infrastrutture repressive di ogni stato come odiamo i legami che hanno con la chiesa, con la sua ancor più antica tradizione di oppressione. Per noi la chiesa è un’altra parte dell’impalcatura dello stato, entrambi direttamente collegati con le banche e la perpetuazione del controllo di cui facciamo esperienza ogni giorno. La logica e le regole imposte da queste istituzioni sono ciò che le nostre compagne sono accusate di aver sfidato.

Questo processo dimostra i passi da gigante che vengono compiuti verso lo sviluppo della repressione nella nostra vita di tutti i giorni. Nuove tecnologie, lo sviluppo di nuove tecniche per ottenere il DNA, analisi biometriche, telecamere… tutti dispositivi utilizzati per studiare, analizzare e controllare; formano una struttura che costituisce parte del nemico contro cui ci posizioniamo e che vogliamo distruggere. La coordinazione tra polizia, giudici e investigatori di diversi stati è una vecchia strategia che viene rispolverata in Europa e altrove e che conduce più rapidamente e in maniera ovvia verso un capitalismo più ‘puro’ e più sottile ma allo stesso tempo più feroce.

Con le vene cariche di rabbia, forza e coraggio, ci riprendiamo gli spazi nelle strade, usciamo rafforzati dagli attacchi repressivi. Siamo al fianco delle compagne imprigionate per mostrare loro, attraverso la nostra solidarietà, la passione nel distruggere un sistema che non vogliamo e di cui non abbiamo bisogno, e che continueremo a combattere qualunque sia l’esito di questo processo.

È un appello internazionale in solidarietà con le compagne accusate di rapina ad Aachen, è un appello a rinforzare i legami tra ribelli e oppress* di ogni parte del mondo, in ogni angolo. Usiamo i nostri strumenti per sabotare, attaccare e distruggere le strutture del potere, usiamo la nostra immaginazione per continuare a mostrare il nostro odio, e utilizziamo la nostra passione per continuare a camminare, per continuare a combattere. Lanciamo un appello per la settimana dal 17 al 23 aprile!

Niente finisce, la lotta continua! Finché tutt* non saranno liber*!
Solidarietà con le compagne anarchiche accusate di rapina ad Aachen. Libere, liber* tutt*!
Per la rivolta, per l’anarchia!

Per informazioni e aggiornamenti: solidariteit.noblogs.org
solidaritatrebel.noblogs.org

Febbraio 2017, da qualche parte nel mondo.

in portoghese, spagnolo

Madrid: Foto della manifestazione in solidarietà con le anarchiche accusate di rapina ad Aachen

Che delitto è rapinare una banca in confronto al crearla? Né colpevol* né innocent*! (A)
Solidarietà ribelle. Prigionier* anarchic* a casa!

La manifestazione di sabato [21 gennaio 2017] a Madrid in solidarietà con le prigioniere accusate di rapina in una banca in Germania si è conclusa con decine di identificazioni, non ci sono stati arresti.

in spagnolo, portoghese, tedesco

Leuven, Belgio: Solidarietà con le accusate ad Aachen

Ricevuto via mail

A Leuven, Belgio, nella fredda notte del 17 gennaio, 50 parchimetri sono stati ricoperti di vernice e le serrature di diverse banche sono state incollate. Su una delle banche (e in altri luoghi della città) è stato taggata la frase: “Solidarietà con le accusate ad Aachen! (A)”.

Una piccola azione di resistenza… per mostrare alle accusate che non sono sole.

Contro le banche e il loro mondo!

in inglese, greco, olandese, tedesco

L’Aia, Paesi Bassi: Bancomat distrutti in solidarietà con le anarchiche accusate di rapina

La notte scorsa abbiamo distrutto 9 bancomat a L’Aia, Paesi Bassi, in solidarietà con le anarchiche accusate di rapina ad Aachen, in Germania. La data del processo è stata fissata al 23 gennaio, e si prolungherà per circa 26 giorni nel giro di 5 mesi.

Non ci interessa sapere se le compagne sono davvero responsabili per le rapine o meno. L’esproprio è una pratica eticamente giusta e politicamente legittima, un metodo di lotta che fa parte della storia di ogni movimento rivoluzionario.

Le vogliamo libere! Amore, rabbia e solidarietà!
Distruggiamo tutte le banche! Fuoco alle prigioni!

Berlino: Sabotaggio a tre bancomat

7 novembre 2016

Vari attacchi a bancomat a Berlino nelle notti del 4 e 7 novembre.
Come piccolo segno della nostra solidarietà a Berlino abbiamo reso inutilizzabili alcuni bancomat in notti e posti differenti. Con questo vogliamo mandare tanta forza e un caro saluto a una compa per l’inizio del suo processo ad Aachen accusata di partecipazione a una rapina in banca. Secondo noi gli espropri di banche e la distruzione del denaro è un giusto rapporto con il suo potere oppressivo.

Solidarietà, rabbia e anarchia!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco m, CH

Aachen, Germania: Decise le date per il processo contro due anarchicx di Barcellona + Verdetto del processo della compagna di Amsterdam

La corte di Aachen ha deciso le date per l’inizio del processo contro due compagnx di Barcellona accusatx per un esproprio a una filiale della Pax-Bank ad Aachen nel novembre 2014. Il dibattimento inizierà il 23 gennaio e sono programmate 25 sedute.

Questx compagnx sono stati arrestatx rispettivamente il 13 aprile e il 21 giugno durante un’operazione repressiva condotta dai Mossos d’Esquadra in collaborazione con la polizia tedesca, contro il centro sociale Blokes Fantasmas ed altri appartamenti privati. Da allora sono tenutx in detenzione preventiva nelle carceri di Aachen e Colonia. Non dimentichiamoci che c’è pure una terza compagna di Amsterdam sotto processo al momento in un procedimento indipendente che nasce però dalla stessa caccia alle streghe partita da una rapina ad una banca tedesca e dilagata attraverso mezza Europa.

Da Barcellona ribadiamo la nostra solidarietà e il sostegno incondizionato per questx compagnx, e invitiamo ogni individuo e collettivo a seguire, condividere e farsi trovare preparato davanti alle prossimi informazioni o alle risposte contro l’aggressione dello Stato a coloro che si ribellano contro l’ordine e la miseria.
I/le anarchichx imprigionate in Germania non sono solx. Lx vogliamo liberx, lx vogliamo tra noi.

Di seguito le date processuali:
23 e 26 gennaio
9,13,14 e 16 febbraio
2,6,9,10,13,20,23,27,28 e 31 marzo
3,7,24,25,28 aprile
5, 12, 18 e 22 maggio

https://solidariteit.noblogs.org/

[Aggiornamento dell’8 dicembre]

Oggi la corte ha assolto la compagna di Amsterdam. Ricordiamo che l’accusa aveva chiesto una condanna a 6 anni e mezzo per “rapina a mano armata, privazione illegale della libertà personale e possesso illegale di armi da fuoco”.

 

Aachen, Germania: Aggiornamento sul processo e annuncio della data del verdetto

Oggi 1° dicembre è stato l’ultimo giorno di processo per presentare le prove a carico o discolpa della compagna di Amsterdam accusata ad Aachen della rapina in banca compiuta nel luglio 2013.

Questo significa che nel corso della prossima udienza (5 decembre) sia la difesa che l’accusa pronunceranno le loro arringhe, segnando così la conclusione del processo. Oggi il giudice ha detto che il verdetto potrebbe cadere già lunedì 5 dicembre, ma ha parlato anche della possibilità che i due giudici e i due giurati potrebbero prendersi più tempo per la delibera e pronuncerebbero quindi il verdetto giovedì 8. Entrambe le udienze sono programmate alle 9:30, quindi chiunque voglia essere presente non dimentichi che tra la coda e i controlli supplementari ci si può mettere anche 45 minuti per passare. (Siate lì al massimo alle 8:45!!)

Dall’ultimo aggiornamento un altro carosello di esperti e ufficiali di polizia hanno compiuto con orgoglio la loro collaborazione coscienziosa con questo rivoltante circo giudiziario.

Lunedì 28, al mattino prestissimo, abbiamo avuto il piacere di dover ascoltare una diligente poliziotta che si è occupata del caso fin dall’inizio, pizzicando la compagna in Bulgaria nel luglio 2015, e presenziando alla maggior parte delle visite che ha avuto in prigione. Durante l’investigazione questa poliziotta ha interrogato i secondini chiedendo loro se la compagna parlasse tedesco. Hanno risposto affermativamente, ma hanno anche dichiarato che aveva un forte accento olandese e che faceva frequentemente degli errori di grammatica. Cercando di farsi passare per un’esperta di lingue, la poliziotta ha apertamente ipotizzato che la nostra compagna stesse in realtà recitando un ruolo per cui faceva finta di non parlare tedesco perfettamente. Se l’affermazione della poliziotta fosse vera, coinciderebbe con la dichiarazione di un* dei/lle due impiegat* della banca, secondo cui la donna mascherata parlava bene tedesco.
Poi è stato il turno dell’esperto di DNA, che in realtà ha potuto soltanto dichiarare di essere sicuro che il DNA è quello della compagna, ma che non può determinare in alcun modo quando come o perché quella traccia appaia sulla pistola.

Nello stesso pomeriggio il giudice ha preso in considerazione e letto ad alta voce una lettera che l’accusa presenta come le parole della compagna. Questa lettera, “With midnight always in one’s heart”, è apparsa su Avalanche, corrispondenza anarchica, del dicembre 2015. La lettera è stata pubblicata anonimamente.

L’accusa ha presentato un altro documento mandato dai loro amici catalani, i Mossos d’esquadra, che parla delle loro investigazioni anti-terroristiche contro gli/le anarchic* di Barcellona legati ai GAC (gruppi anarchici coordinati). Il punto principale di questo documento era l’insinuazione che i Mossos avevano bisogno di spiegare come la loro supposta organizzazione terroristica si era finanziata. Un tentativo febbrile di costruire un movente a cui persino il giudice ha commentato con un “non possiamo verificare niente di tutto questo”.

Giovedì 1° dicembre la corte ha concesso (parecchio) tempo alla professoressa di un istituto di medicina legale. Questa professoressa di controllo e viscidità appare in tribunale circa 110 volte l’anno per dare la sua preziosa opinione sulla probabilità che una data immagine cctv sia compatibile e comparabile con i lineamenti di un individuo sospetto. Questa professoressa di perversione della vita, dopo aver trasformato un corpo umano in un algoritmo biometrico, procede poi, attraverso un calcolo matematico, a valutare su una scala da 0 a 4 la probabilità di una corrispondenza. In questo caso, data la scarsa qualità delle immagini della cctv e l’ottimo travestimento del cliente mattutino, non ha potuto dire molto. Così dopo aver analizzato le piccole parti del corpo più o meno visibili nel filmato, è arrivata all’impagabile conclusione da esperta che non ci sono somiglianze distintive tra le immagini della cctv della banca e la compagna. Nel pomeriggio la corte ha esaminato alcune transazioni bancarie insignificanti che hanno avuto luogo  nell’estate 2013.

E parlando d’altro, ci ha fatto piacere notare che il tribunale era già occupato da qualche decorazione natalizia. Nelle ultime settimane alcuni elfi notturni hanno decorato la facciata con delle simpatiche bombe di vernice verdi e rosse…

Solidarietà e rabbia

in portoghese

[Aggiornamento del 5 dicembre]

Il verdetto del processo che si è tenuto quest’ultimo mese contro la compagna di Amsterdam sarà annunciato giovedì 8 dicembre alle 11:30 al Justizcentrum di Aachen.

Oggi 5 dicembre la corte ha ascoltato le arringhe della difesa e dell’accusa, quest’ultima ha chiesto una condanna per “rapina a mano armata, privazione illegale della libertà personale e possesso illegale di armi da fuoco”, 6 anni e mezzo.

Venite a mostrare il vostro sostegno in aula o la vostra solidarietà in strada.

Dresda, Germania: Martello e vernice a Deutsche Bank

19 ottobre 2016

Ieri notte abbiamo attaccato la Deutsche Bank di Dresda in Königsbrücker Straße in solidarietà con le due anarchiche in galera. Nell’interno della filiale fu svuotato un estintore con vernice nera e la porta d’entrata trattata con un martello.

Le due anarchiche sono accusate di aver rapinato varie banche ad Aachen nel 2013 e 2014. Furono identificate con il DNA che gli sbirri in vari paesi europei avevano rilevato in segreto.
Non lasciamo sole le nostre amiche e mandiamo loro saluti solidali.
Per più rapine in banca, viva l’anarchia!
Altre info sul processo: https://solidariteit.noblogs.org/

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Distruggiamo il sistema carcerale – all’interno o all’esterno – finché non saranno tutt* liber*!

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193842-544x408 Distruggiamo il sistema carcerale – Finché non saranno tutt* liber*

193843-544x251193844-544x279Il 16 ottobre su una casa in Hermannplatz a Berlino è stato esposto uno striscione : Distruggiamo il sistema carcerale – all’interno o all’esterno – finché non saranno tutt* liber*!
Mille volantini sono stati distribuiti in Hermannplatz e all’entrata del metrò.

Sui volantini era scritto:

I/Le prigionier* ribelli hanno bisogno della nostra solidarietà. In un appello dei/lle prigionieri statunitensi possiamo leggere: Se lottiamo contro il potere, questo reagirà e l’unica protezione che abbiamo è la solidarietà dell’esterno.

Contro la schiavitù carceraria! Solidarietà con la resistenza dei/lle detenut* negli Stati Uniti e ovunque!

Libertà per le detenute arrestate a causa della rapina in una banca di Aachen.

Ogni esproprio dei ricchi e delle banche è benvenuto.

Solidarietà con chi è vittima della repressione in Svizzera! Incolpat* per aver paralizzato il traffico della metropoli e le rabbiose manifestazioni attraverso la città dei ricchi.

Nessuna sicurezza per ricchi e potenti, finché tutt* saranno liber*.
Aaron e Balu liberi! Presi perché hanno manifestato per una vita di solidarietà, contro la distruzione del quartiere e lo stato poliziesco.

Pace alle stamberghe, guerra ai palazzi – contro tutte le istituzioni e prigioni!

Scuola – Ospedale – Prigione – Fabbrica

Disciplina a scuola, lavaggio del cervello all’università, sfruttamento al lavoro, sottomissione in prigione – contro la società carcerale!

Ciao vicino! Nella prigione di Plötzensee a Berlino quasi un prigioniero su tre è in carcere per non aver pagato il biglietto dell’autobus.

Prigione per i posti vuoti!

Fuoco a tutte le prigioni – finché non saranno tutt* liber*!

Libertà per tutt*!

Credete ancora nell’ordine pubblico? Funziona anche senza!

Per una società senza prigioni!

La nostra passione per la libertà è più forte di ogni autorità!

in inglese

Magdeburgo, Germania: Banca ridecorata in solidarietà con le anarchiche accusate delle rapine in banca ad Aachen

197615-544x408197616-544x408Nella notte tra il 23 e il 24 novembre abbiamo interamente ridecorato il locale bancomat della banca Sparkasse in Magdeburg Buckau, per esprimere la nostra solidarietà con le compagne accusate e la nostra rabbia contro il sistema repressivo.

Maggiori informazioni e ispirazione per le vostre azioni su solidariteit.noblogs.org

Niente prigioni! Niente Stati! Liber* tutt*!

in inglese

Vienna: Solidarietà e rabbia

wien2-544x408wien3-544x408wien4-544x408wien1-544x408Nelle ultime settimane ci siamo sforzati di esprimere la solidarietà e la rabbia che sentiamo nei confronti della repressione contro le anarchiche attualmente accusate dell’esproprio di una banca in Germania.

Abbiamo distribuito più di diecimila volantini nell’area metropolitana, abbiamo scritto degli slogan sui muri e abbiamo visitato alcune delle nostre filiali bancarie preferite per sfogarci un po’.

Ultimamente ad Aachen (Germania) è iniziato il processo contro le compagne, e vogliamo mostrare a chi è responsabile che non accetteremo che le nostre compagne vengano processate.

Non ce ne frega niente che siano “innocenti” o “colpevoli” rispetto alle accuse – sono categorie create dallo Stato e dal Capitale, non nostre. Ci rallegriamo di ogni banca danneggiata, di ogni manifesto, di ogni esproprio!

Solidariteà e attacco contro il mondo delle banche e delle prigioni!

Fonte: Linksunten

in inglese

Aachen, Germania: Aggiornamento sul processo contro la compagna accusata di rapina

22Primo giorno di processo:

Il 4 novembre si è svolta la prima seduta nel processo contro la compagna anarchica di Amsterdam arrestata, accusata della rapina a una banca ad Aachen nel 2013.
Nonostante la presenza presso il tribunale di una buona quantità di sbirri di diverse unità e uniformi (reparti antisommossa nel cortile e all’interno dell’edificio, controlli di documenti per tuttx coloro che hanno presenziato al processo e controlli polizieschi alle persone in strada) una trentina di compagnx e amicx solidali erano presenti. All’esterno dell’edificio è stato appeso uno striscione in sostegno della liberazione incondizionata della compagna.

La seduta è durata nemmeno un’ora, semplicemente per sbrigare le formalità: la lettura delle accuse e la stesura del calendario delle udienze processuali. La prossima udienza si terrà il 17 Novembre alle 10:30.  Ricordiamo che per coloro che volessero presenziare il puntello è entro le 9:45, considerate le tempistiche dei controlli per accedere al tribunale.

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La storia inizia in un caldo giorno dell’estate del 2015, quando una compagna viene arrestata al confine tra Grecia e Bulgaria, in seguito a un mandato emesso dalla procura di Aachen (Germania) per un’accusa nei suoi confronti di rapina ai danni di una banca avvenuta nel 2013. Dopo 5 mesi di detenzione la compagna viene rilasciata, con le accuse cadute e senza nessuna condizione per il rilascio. Il pm, molto indispettito, avvia di conseguenza un ricorso alla corte suprema, la quale da seguito con un processo che ha avuto inizio il 4 novembre 2016.

Lo stesso procuratore ha arrestato altrx due anarchicx barcellonesi per una rapina avvenuta alla Pax Bank nel 2014.
Per quanto questi siano due casi separati, siamo solidali con questix tre anarchicx che non hanno piegato la loro dignità, la loro etica e le loro idee all’ondata repressiva. Non è importante per noi sapere se sono colpevoli o meno, questa è una logica binaria usata dal sistema legale per imporre le proprie leggi che mirano a determinare una vita fatta di lavoro, alienazione, obbedienza e rassegnazione.

Non ci sono paramentri legali o limiti strategici per gli/le anarchicx nel basare le loro espressioni di solidarietà nei confronti di compagnx colpitx dalla repressione. Questi non sono i metri né i principi che ci muovono. Per contro, la solidarietà è parte integrale delle nostre lotte, la quale risponde al bisogno di rimanere al fianco di amicx ed affini che affrontano le raffiche dello Stato, senza scendere a compromessi nella loro sete di libertà e ribellione contro un mondo basato sullo sfruttamento e sull’autorità. […]

Seguiranno aggiornamenti sulla situazione legale, testi di analisi sulla repressione e il carcere, corrispondenze e azioni in solidarietà con i/le compagnx implicatx e contro il sistema-carcere.

Se toccano unx, toccano tuttx. Fino a che non saremo tuttx liberx!

Amburgo: Sabotata biglietteria automatica

1° settembre 2016

Per dimostrare solidarietà con lx nostrx compas di lotta, nella notte al primo settembre sabotate varie biglietterie automatiche ad Amburgo.
Il primo settembre in Olanda ci fu il processo per l’espulsione di una compa di lotta accusata dallo Stato tedesco di una rapina in banca ad Aachen.

La solidarietà non è diretta solo a lei ma anche ax anarchicx colpitx da questa repressione mirata.

Solidarietà, rabbia ed anarchia!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Erfurt, Germania: Sparsa vernice dentro Pax-Bank

1° settembre 2016

Nella notte dal 31 agosto al 1° settembre abbiamo visitato una filiale di Pax-Bank. Con alcuni vetri rotti e i locali che si beccarono una mano di vernice puzzolente di bitume.
Il contesto dell’azione è la repressione contro lx compas accusatx di aver rapinato una banca ad Aachen nel 2013 e 2014, tra l’altro una Pax-Bank. Nelle loro investigazioni gli sbirri collaborano strettamente con vari paesi europei, collezionano (in segreto) alacremente delle prove DNA e si scambiano informazioni sulle serie di DNA già schedate [1,2].
Ogni rapina in banca ci fa piacere e ci sentiamo complici con coloro che rischiano la propria libertà per attaccare lo Stato e il capitale.
Per tuttx lx incarceratx
Per un Settembre Nero
[1] solidariteit.noblogs.org
[2] https://linksunten.indymedia.org/en/node/188041

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Bancomat sabotati in solidarietà con le anarchiche accusate per il caso di Aachen

bankraub-544x490Nella notte del 1° settembre 2016 abbiamo sabotato diversi bancomat ad Amburgo per mostrare la nostra solidarietà con le compagne.

L’udienza di estradizione della compagna, perseguita dallo Stato tedesco per una rapina ad Aachen, si è svolta nei Paesi Bassi il 1° settembre.

La nostra solidarietà va non solo a lei ma anche agli/lle altr* anarchic* toccat* dalla repressione anti-anarchica.

Solidarietà, rabbia e anarchia!

Aggiornamenti [in inglese] sul caso di estradizione ad Amsterdam

in inglese

Amburgo: Banche attaccate in solidarietà con le anarchiche accusate nel caso della rapina ad Aachen

until-all-are-freeNella notte fra il 24 e il 25 luglio 2016 le vetrine e i bancomat di due banche ad Amburgo sono stati spaccati, e degli slogan verniciati in solidarietà con le due anarchiche accusate di rapina nella città tedesca di Aachen.

Non le lasceremo sole! Finché non saranno tutt* liber*!

“Non ci interessa se la compagna sia ‘colpevole’ o ‘non colpevole’ delle azioni che le sono attribuite; sono categorie che lasciamo ai difensori del sistema, che si nutrono di carogne. Ogni atto di esproprio contro il nemico che ci deruba da centinaia di anni è non solo legittimo ma opportuno. La nostra complicità con chiunque rischi la propria libertà per espropriare il Capitale è senza limiti.” – estratto da “Ogni cuore è una bomba a orologeria” („Jedes Herz ist eine Zeitbombe“) riguardo l’arresto del 13 aprile a Barcellona.

Maggiori informazioni sul caso: solidariteit.noblogs.org.

in inglese, portoghese

Altsasu, Navarra: Striscione esposto in solidarietà con la compañera Lisa, incarcerata in Germania

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Prigionieri per le strade / Lisa libera!

Domenica 3 luglio 2016 abbiamo esposto uno striscione in solidarietà con la compagna anarchica Lisa, imprigionata dallo Stato spagnolo in collaborazione con quello tedesco per proteggere la proprietà privata delle banche; una facciata, come tutti sanno, per il commercio d’armi e il finanziamento internazionale delle guerre attuali e future. Lo striscione è stato esposto sulla Nazionale n.1 in direzione di Altsasu (Navarra).

La solidarietà è un’arma, e continueremo a usarla. Gli stati-tiranni spagnolo e tedesco scopriranno cosa significa.

Sbirri assassini e aguzzini.

LISA ASKATU! LISA LIBERA!
(A)

2016-07-544x326Nota di Contra Info: Lisa è stata arrestata a Barcelona il 13 aprile 2016, accusata dell’esproprio di una filiale della Pax-Bank (istituto finanziario al servizio della Chiesa cattolica) ad Aachen nel 2014. La compañera è stata estradata in Germania in attesa del processo. Attualmente si trova incarcerata nella prigione di Colonia, tenuta in isolamento, con una sola ora d’aria nel cortile della prigione al giorno, e le sue comunicazione con l’esterno sono estremamente ridotte. Aggiornamenti in catalano/spagnolo: solidaritat rebel

in inglese, greco, spagnolo

Barcellona: Attacco in solidarietà con la compagna arrestata il 13 aprile

13A-544x548Nelle prime ore del 22 giugno 2016 abbiamo deciso di spezzare la routine della città di Barcellona e mostrare la nostra solidarietà alla compagna arrestata il 13 aprile, che sarà presto estradata in Germania*, spaccando a martellate le vetrine degli uffici della FEDA (Business school tedesca).

La FEDA, scuola di formazione duale in business situata in via Provença nel quartiere di Clot, è consacrata alla formazione di managers, coloro che aspirano a diventare i/le nostr* futur* cap* ed sfruttatori/trici, cioè la feccia capitalista. Questa scuola è direttamente legata allo Stato tedesco, ma non dimentichiamo che sono stati lo Stato spagnolo e i Mossos d’Escuadra (la polizia catalana) a effettuare l’arresto.

Con l’attacco di quegli uffici mandiamo un grande abbraccio alla compagna; cogliamo anche l’opportunità di incoraggiare tutt* a diffondere la solidarietà in maniera multiforme attraverso l’azione diretta. Non dimenticate, le notti ci accompagnano, e gli attacchi alle strutture del Potere devono moltiplicarsi.

Anarchic*

* la compañera è stata estradata in Germania l’ultimo giorno di giugno

in inglese

Barcellona: Filiale della Deutsche Bank sabotata

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né addomesticate né imbavagliate // solidarietà ribelle e internazionalista con l’anarchica arrestata il 13 aprile

Il 21 maggio 2016 abbiamo attaccato una filiale della Deutsche Bank situata in via Gran de Sant Andreu. Abbiamo spaccato tutte le vetrine e lo schermo del bancomat, e scritto degli slogan con le bombolette chiedendo il rilascio della compañera arrestata il 13 aprile con l’accusa di aver rapinato la banca del Vaticano nella città tedesca di Aachen.

Incoraggiamo tutt* a continuare le azioni e i gesti di solidarietà con chi è sottoposto alla prigionia e alle rappresaglie per essersi battut*.

La lotta è l’unico strumento.

Barcellona, estate 2016

in inglese, greco, spagnolo

Salonicco, Grecia: Solidarietà con le anarchiche accusate per le rapine ad Aachen

kamara-544x408stencil-544x408postering-544x408flyers-544x408poster-544x408A Salonicco, Grecia, sono stati distribuiti poster e volantini con un appello alla solidarietà con le compagne anarchiche accusate in due casi di rapina in Germania.

Degli stencil sono stati dipinti in tutta la città, e a Kamara è stato appeso uno striscione che dice: ‘Solidarietà con le compagne anarchiche in carcere accusate di rapina in Germania’. Il testo del volantino che è stato distribuito in greco e inglese lo trovate su Athens IMC & Indymedia.nl.

[Nota di Contra Info:] Ricordiamo che il 15 luglio la compagna detenuta in preventiva ad Amsterdam è stata rilasciata in attesa della decisione riguardo l’estradizione; rimane comunque sottoposta a misure cautelari. L’udienza per l’estradizione è stata fissata per il 1° settembre. Aggiornamenti via Solidariteit.noblogs.org

in inglese

L’Aia, Paesi Bassi: Bancomat distrutti in solidarietà con le anarchiche accusate dell’esproprio di una banca ad Aachen, Germania

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La solid(A)rietà non è soltanto una parola, è il nostro stile di vita

Ricevuto il 9 luglio 2016:

La notte scorsa abbiamo distrutto 8 bancomat all’Aia, nel Paesi Bassi, in solidarietà con le compagne anarchiche accusate di esproprio ad Aachen, Germania.*

Il 6 luglio una compagna è stata arrestata ad Amsterdam e si trova attualmente in carcere in attesa dell’estradizione verso la Germania.

La settimana precedente, il 30 giugno, un’altra compagna è stata estradata in Germania dalla Spagna.
Facciamo appello a tutt* perché agiscano in solidarietà con le compagne incarcerate! Siamo incazzat*!

Non ci interessa sapere se le compagne sono responsabili o meno delle rapine. L’esproprio è una pratica eticamente giusta e politicamente legittima, un metodo di lotta che fa parte della storia di tutti i movimenti rivoluzionari. Nonostante i continui tentativi del Potere di ridurre questo metodo nell’ambito del ‘crimine comune’ motivato dall’avidità individuale, il fatto è che l’esproprio dei luoghi di accumulazione del capitale è una costante nella nostra storia: dai gruppi anarco-sindacalisti all’inizio del Ventesimo secolo che rapinavano banche per sostenere gli scioperi o aiutare le famiglie dei/lle compagn* incarcerati, ai diversi gruppi autonomi degli anni 70 e 80.

Libertà immediata per le nostre compagne! Bruciamo tutte le prigioni! Distruggiamo tutte le banche!

via Indymedia NL & Autonomen Den Haag

* Nota di Contra Info:
Nel luglio 2015, una compagna è stata arrestata al confine greco-bulgaro, accusata dell’esproprio di una banca avvenuta ad Aachen nel 2013. Dopo aver passato 5 mesi in detenzione preventiva in Germania, è stata rilasciata e le accuse lasciate cadere. Tuttavia l’accusa ha fatto appello. La compagna è stata nuovamente arrestata qualche giorno fa ad Amsterdam, in attesa di processo. Rischia di essere estradata in Germania.

Aggiornamento via Solidariteit.noblogs.org: Il 15 luglio la compagna è stata rilasciata in attesa della decisione riguardo l’estradizione; rimane comunque sottoposta a misure cautelari. L’udienza per l’estradizione è stata fissata per il 1° settembre.

Nell’aprile 2016 un’altra compagna è stata arrestata a Barcellona, accusata dell’esproprio avvenuto ad Aachen nel 2014. È già stata estradata in Germania in attesa del processo. È incarcerata nella prigione di Colonia, in isolamento, le è permesso di uscire nel cortile della prigione soltanto per un’ora al giorno, e le comunicazioni con l’esterno le sono state pesantemente limitate.
Aggiornamenti: Solidaritatrebel.noblogs.org

in inglese