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Berlino: Martelli, pietre e vernice alla tipografia federale e al gruppo mediatico DuMont

27 settembre 2017

Quando lx guerrafondaix degli Stati industriali più potenti del mondo s’incontrarono ad Amburgo, sulle prime pagine dei giornali si poteva leggere di guerra civile e terrore di strada, di caotici dell’odio e incendiari assassini. Giammai per parlare dei crimini dex signorx in doppiopetto nelle loro berline blindate, ma per diffamare, delegittimare e insozzare la festa della rivolta che s’incendiava contro il mondo dei G20. Stampa borghese, politicx e sbirri si sperticarono a vicenda nella corsa alle espressioni più creative nella battaglia propagandistica relativa a questi eventi. L’intenzione del vocabolario dei padroni e pennivendoli della stampa scandalistica era di dividerci, di spezzare la solidarietà e di comprimere l’azione dex autorix nella logica dei criminalisti per gettare le basi per un trattamento giuridico degli eventi. Ne risultano ora i processi spettacolo dove la servitù dello Stato dispiega “la massima durezza della legge” per statuire un esempio. Tuttx che parteciparono a questa persecuzione sono responsabili del fatto che delle persone sono in carcere ad Amburgo e che probabilmente saranno derubatx ancora a lungo della loro libertà.

Nel solco della campagna mediatica scatenata, i sobillatori del ministero federale degli interni come Thomas De Maizière sfruttano l’occasione per scendere in campo contro il cd estremismo di sinistra e per dare un senso al proprio essere paranoico. Nazi e fanatici islamisti sono secondo lui ugualmente terroristi come le persone che scendono in strada contro il dominio degli Stati G20. La propaganda per giustificare lo stato d’emergenza continua allegramente.

All’impiego delle unità antiterrorismo dei commando speciali sul Schulterblatt ad Amburgo seguiranno altri due, come per lo sgombero della fabbrica di tappeti occupata e in una demo antifascista a Wurzen. Per chi ha manifestato combattendo richiedono le catene elettroniche ai piedi e i divieti d’espatrio e di viaggiare e dopo di che il segretario generale della CDU, Stefan Evers, sognava già in primavera con un linguaggio in puro stile NS di “sterminare con il fumo i fascisti di sinistra”, ora dovrebbero essere caccia libera ai centri e progetti autonomi come la Rote Flora o la Rigaer Straße. ZDF rincara la dose avvalendosi della consulenza di un politico AFD per il documentario “Pericolo da sinistra”, dove tentano disperatamente d’inventarsi un collegamento dei giorni di ribellione di Amburgo con la RAF per dare una base alla tesi del terrorismo.

È ovvio che il fatto che i neonazi da tanto tempo tirano di nuovo una scia di sangue che attraversa la repubblica è solo un piccolo difetto nella visione del mondo reazionaria dex teorici dell’estremismo. I quasi 200 omicidi razzisti dall’inizio degli anni ’90 non li impedisce affatto a fare i loro paragoni tra destra e sinistra. Ecco perché non stupisce che l’aizzamento contro lx profughx e le mobilitazioni razziste degli ultimi anni spariscono nel consenso sociale, mentre con una grande messa in scena mediatica vietano la piattaforma internet linksunten.indymedia, una manovra elettorale per la caccia ai voti e per provare che „il diritto e l’ordine” imperano anche dopo il vertice.

Tali attacchi alle nostre strutture e la repressione con la quale lx prigionierx delle proteste contro il G20 sono confrontatx non ci stupiscono più di tanto, poiché alla fine non abbiamo mai creduto nello Stato di diritto borghese. Ma la veemenza con la quale girano la vite della repressione e quanto senza fronzoli alcuni i nemici della libertà si tolgono la maschera democratica senza suscitare alcuna indignazione, chiarisce in profondità in quale stato si ritrova la presunta società democratica. Ma a noi rafforza solo la convinzione che l’ordine sociale imperante è da buttare nell’immondezzaio della storia.

Ecco perché nella notte dal 26/9 al 27/9 abbiamo attaccato la tipografia federale e il palazzo nuovo del gruppo mediatico du Mont nella Alten Jakobstraße con la vernice, le pietre e a martellate e scritto lo slogan “Free G20 Prisoners”. Con questo gesto di solidarietà mandiamo dei saluti combattivi ax prigionierx ad Amburgo, a chi fa Indymedia-Linksunten e a chi è colpitx dalle perquisizioni che ieri mattina 7/9 furono operate in 14 luoghi diversi dalla “Commissione Speciale Schwarzer Block”. Inoltre auguriamo tanta forza e capacità di resistenza a Kara e Krem, accusatx a Parigi di partecipazione alla distruzione di una macchina degli sbirri.

La tipografia federale che appartiene di nuovo allo Stato dal 2009, e la Veridos Srl, una cooperazione della tipografia federale e Giesecke & Devrient (G&D), con sede nello stesso palazzo, in nome dell’antiterrorismo sono in procinto di costruire una Firewall biometrica attorno alla fortezza Europa.

Così i confini interni d’Africa sono riarmate con lettori biometrici, ed i relativi documenti con le foto biometriche per i vari paesi africani sono stampate qui a Berlino. L’obiettivo è la registrazione dei dati biometrici dell’intera popolazione continente per proteggere dai movimenti migratori i confini esterni UE già su terraferma africana. Così la tipografia federale è una colonna portante dell’architettura di sicurezza d’Europa e della ristrutturazione dei suoi confini mortali.

Il gruppo mediatico DuMont è editore di diversi grandi quotidiani in Germania, tra l’altro della Hamburger Morgenpost, del Berliner Kurier e della Berliner Zeitung. Questi con la loro diffamazione e il loro aizzamento sono corresponsabili della criminalizzazione delle proteste contro il G20 e le seguenti aggressioni contro le strutture antiautoritarie. Loro e colleghx delle edizioni Springer sono la manovalanza del fanatismo sicuritario reazionario.

Basta con lo Stato e con chi lo difende
Libertà per tuttx lx prigionierx – Fuoco alle carceri

Fonte: Email

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Bruciata auto diplomatica

8 luglio 2017

Nelle prime ore del sabato del vertice abbiamo dato fuoco a una auto diplomatica parcheggiata nel Dohrnweg ad Amburgo-Sternschanze. Il piccolo furgone per il trasporto di personale governativo bruciava totalmente, e questo vicinissimo alla benvenuta sommossa politica sul Schulterblatt.

Non vorremmo lasciare diffamare quest’azione tra le tante altre documentate che si sono svolte ad Amburgo durante le giornate ribelli, come come “insensata” e “non mirata”. Siamo esplicitamente solidali con i saccheggi e gli scontri nelle notti del vertice, che da parte d’alcunx sono attualmente disprezzati e condannati con faciloneria come “contra-produttivi”. La critica alle singole azioni deve sempre essere possibile – a volte anche pubblica. Ci dispiaciono per esempio le distruzioni di piccole auto nella rivolta contro il vertice. Ma una presa di distanza generale dall’insieme degli eventi lo consideriamo solo borghese, politicamente sbagliato e fatale. Lo stesso vale per la riduzione della critica a un “Per favore non nel nostro quartiere”.

Noi che propaghiamo la perdita del controllo come chance rivoluzionaria; noi che con la parola d’ordine “Tutto per Tuttx” accogliamo con favore le azioni di appropriazione, e le stimoliamo, noi non dovremmo discreditare “l’autonomizzazione”, la “spontaneità” degli eventi di una notte notevolmente resistenziale. Non possiamo ritenere in alcun modo indecenti gli acquisti senza pagare nei supermercati Rewe e Budni. Che tantx nel quartiere ritengono questo pericoloso è peccato, ma non c’è da stupirsi. Il saccheggio e le fiamme al supermercato Bolle fino a raderlo al suolo nel primo maggio 1987 a Berlino è per noi un riferimento positivo solo perché, da fatto storico successo molto tempo fa, non ci da più alcuna noia?

Ma gli attacchi mirati ai convogli di polizia, la distruzione mirata d’infrastruttura del vertice come agire militante facile da comunicare non sono neanche pensabili senza il “chiasso” della ribellione temporanea (inoltre da varie parti d’Amburgo!)! Crediamo di sapere che lx odierni preoccupatx la vedevamo esattamente così, finora. Capiamo che tantx ora nell’imminente campagna elettorale temono l’aizzamento politico interno per una linea repressiva tipo law-and-order. Capiamo che l’individuo potrebbe tendere a stornare dalle proprie strutture dei danni politici. Ma la categorizzazione dell’agire resistenziale screditando “i casini” come apparentemente insensati non sarà di nessun aiuto. Un stare assieme solidale, un’unione solidale delle varie anime della protesta (che per lunghi tratti della protesta è riuscita notevolmente bene) SENZA una dissociazione dax “ragazzx casinarx” suppostamente apoliticx e “venutx da fuori” ci sembra la strategia migliore.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Ratekau, Germania: Bruciata auto della polizia

6 luglio 2017

Ecco un’ambasciata ai potenti di questo mondo ed ai loro falsi aiutanti. La vostra sete di profitto v’induce a sfruttare le persone, derubarle della loro libertà o ad ammazzarle.

Nel quadro delle proteste contro il vertice dei potenti ad Amburgo avete attaccato di nuovo: vi opponete alle proprie leggi e regole, riscrivete le regole del gioco e sotto il pretesto di una presunta sicurezza tentate di difendere la ricchezza dex singolx. Siete voi che create un mondo dove il capitalismo può fiorire. Chi perde è chi soccombe nella corsa alla prestazione, al successo e alla concorrenza a beneficio del capitalismo.

Le varie azioni creative e militanti dei mesi passati ci danno forza, confermano la resistenza contro il vostro procedere disumano e senza scrupoli. Avete paura che poche migliaia di persone possano paralizzare il vostro apparato di potere, fosse anche per pochi giorni. Sapendo che il vostro dominio finisce dove inizia la nostra rivolta, la vostra paura non è infondata. Ed esattamente per questo tentate di criminalizzare con ogni mezzo a vostra disposizione la variegata protesta prevista contro il vertice dei potenti.

Chi crede che i potenti del mondo ci tratteranno mai equamente mentisce a se stessx. Noi sappiamo chi siete e che cosa fate – nei prossimi giorni presenterete al pubblico in modo impressionante e senza badare a perdite il vostro monopolio della violenza. Ma il fuoco della ribellione si diffonde. Con ogni colpo contro unx dex nostrx amicx, ogni fermo o, alla vigilia, colpo repressivo ax attivistx riattizzeremo il fuoco e contrattaccheremo pienx di rabbia l’esistente.

Nelle prime ore della mattina abbiamo riattizzato il fuoco. Una Mercedes Vito parcheggiata davanti al posto di polizia operativo a Ratekau nel circondario Ostholstein è totalmente bruciata. È un piccolo contributo per contrapporre qualcosa ai servi dei potenti. Gli sbirri nella stazione non subivano alcun rischio oppure ferita. Ben consci che questo è solo una parte irrilevante della rivolta contro i potenti, ci rallegra a maggior ragione che nella stessa notte ci fu un attacco riuscito a un posto degli sbirri ad Ammersbek nel circondario Stormarn.
Libertà per tuttx lx prigionierx politicx!

#NoG20                                                                   #WelcomeToHell

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amersbek, Germania: Distrutti vetri a posto di polizia

6 luglio 2017

Nelle giornate e settimane passate sono successe tante cose nel nord della repubblica federale. Alla vigilia del G20 ad Amburgo la polizia operava perquisizioni, tentativi di intimidazione individuale e non per ultimo diverse infrazioni legali all’ambito della libertà di riunione. Tutto questo s’inserisce in un concetto con l’obiettivo dell’intimidazione e della criminalizzazione dei gruppi e delle singole persone. Che criticano lo stato attuale delle cose di una nostra società che vorrebbero cambiare in meglio.

Lo fanno con i servizi interni e con la polizia. La protesta da sinistra è rappresentata come fondamentalmente pericolosa e tentano di fomentare le divisioni politiche tra le diverse anime del movimento. La protesta pacifica da un lato – dall’altro la resistenza militante.

Inoltre osserviamo che la massiccia entrata in scena del potere dello Stato ha suscitato in tantx dei sentimenti d’impotenza. Con più di 15.000 sbirri ad Amburgo che soffocano sul nascere ogni protesta, le idee di come trasportare la propria critica verso l’esterno non tardano a mancare.

Secondo la polizia in pochi minuti le unità speciali dovrebbero poter portarsi su ogni luogo. Un agire spontaneo, in quale forma di protesta che sia, è così di fatto praticamente impossibile.

Perciò abbiamo deciso d’attaccare lo Stato – in questo caso gli sbirri – dove non è in grado di agire.

Ecco il perché dei vetri rotti a tre finestre e all’entrata del posto degli sbirri ad Ammersbek nell’ultima notte (mercoledì 05/07 – giovedì 06/07).
Il commissariato nottetempo non è occupato.

Vorremmo invitare calorosamente pure voi all’azione decentrale dentro e attorno a Amburgo. Ogni operazione lega delle forze di polizia e annulla la loro concezione del controllo totale.

Non cascare nell’impotenza nella quale la repressione vuole spingerci!
Riflettete sugli obiettivi importanti per l’infrastruttura e attaccateli!
Ma attenzione!
Non lasciate tracce. Cioè impronte digitali, delle scarpe sulla sabbia o sul terreno morbido, niente vestiti e scarpe che danno all’occhio. Riguardatevi!

La nostra risposta alla violenza e alla repressione dello Stato si chiama solidarietà e resistenza.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Vernice alla casa della vicesindaca

3 luglio 2017

“È ora per qualcosa di nuovo, per idee nuove, e allora, gente, mettiamoci in cammino, insieme! Andiamo!”

Stamani abbiamo decorato con la vernice la casa urbana della vicesindaca in via Eilenau 49. Katharina Fegebank ha sostituito la propria bella casa terrazzata nel quartiere Schanzen con una casa nobile nella borghese Eilbeck. Dopo gli attacchi con la vernice alla sua casa si dava molto da fare per rimanere anonima.
Da vicesindaca partecipava dal 2015 ai preparativi per il G20 ad Amburgo.

14 giorni fa ha di nuovo dichiarato la sua fiducia al senatore degli interni e sottolineato che i verdi di Amburgo rendono tuttavia possibili più di 20 manifestazioni. Il senatore degli interni e gli sbirri con la loro pratica del divieto di campeggiare tentano di scoraggiare più persone che possono di viaggiare ad Amburgo per protestare. Fegebank e i verdi sostengono tutto questo!

Noi riteniamo l’amministrazione degli interni capace di ogni male nei prossimi giorni e ci si deve aspettare uno degli interventi di polizia più infami nella storia della BRD.

Ma ci sarà anche un magnifico fuoco d’artificio d’azioni sovversive! Non è da escludere che il governo rosso-verde si spaccherà.

Noi gli diciamo già da ora Tschüss e promettiamo che continueremo a molestare chi ha progettato e organizzato il vertice!

Fuoco e fiamme ad Amburgo!
Un giornale nazionale fa pubblicità con la parola d’ordine: NoG20, l’insurrezione di Amburgo 2017. Non suona poi tanto male, no?
Riguardatevi!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Jena, Germania: Spaccati i vetri ai verdi

4 luglio 2017

Ieri verso le 23:30 abbiamo spaccato il vetro dell’ufficio dei verdi sul Johannisplatz con due pietre tolte dai binari.

Così protestiamo:
– primo contro l’emergenza da Stato di polizia e la soppressione violenta delle proteste contro il G20 ad Amburgo sotto il senato rosso-verde

– secondo contro il terrore di Stato e le continue espulsioni di migranti dalla Turingia sotto il governo regionale rosso-rosso

È solo un’azione tra tante. Per fermare questi crimini di Stato ci vuole ben altro: Solidarietà quotidiana e organizzazione comune!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dresda, Germania: Bruciata auto di Vonovia

29 giugno 2017

“Quando Harry Förster guarda il suo conto non è affatto felice. Oltre le solite voci come le assicurazioni, gli acquisti e il telefono c’è anzitutto un punto che lo preoccupa. Il canone d’affitto. In futuro dovrebbe pagare quasi 60 Euro in più al suo affittuario, Vonovia. Ogni mese.”

A partire dall’inizio dell’anno Vonovia aumenta 2000 affitti a Dresda con argomenti miseri come un mutamento nella zona residenziale. Il gruppo tra l’altro è una delle più grandi immobiliari a livello federale e solo a Dresda possiede più di 48.000 appartamenti. L’anno passato Vonovia ha più che raddoppiato il guadagno e incassato 2,5 miliardi di Euro. E ancora non basta al gruppo: l’anno prossimo vuole realizzare ancora di più palazzi nuovi, elevazioni e modernizzazioni.
Per esempio nel sobborgo Pirenaico di Dresda vuole coprire varie aree verdi con case nuove. Contro queste intenzioni si sono riunitx dex vicini che vogliono impedirle.

Anche noi non vogliamo accettare tutto questo zittx e basta. Ecco perché l’altra notte abbiamo bruciato un’auto della ditta.

Non vogliamo aumenti degli affitti, ristrutturazioni della casa e costruzioni nuove che nessunx può permettersi. Giusto oggi hanno sgomberato il negozio di quartiere “Friedel 54”. Questo dimostra a dove porta l’avanzamento della gentrificazione e la voglia d’aumentare il capitale.

Inseriamo la nostra azione anche nel contesto delle proteste contro il vertice G20.

Spazio casa per tuttx, ci vediamo ad Amburgo!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Osnabrück, Germania: Vernice a caserma della polizia di pronto intervento

28 giugno 2017

Nella notte del 28 giugno abbiamo abbellito la caserma della celere. Così poco prima del G20 volevamo di nuovo lasciare un segno colorato contro la polizia e la sua “politica di sicurezza” che si basa unicamente sulla restrizione dei diritti fondamentali e sull’intimidazione della gente. Ma non ci lasciamo intimidire. Né ad Amburgo, né ad Osnabrück, né da nessun’altra parte!

La polizia, e anzitutto la celere a Osnabrück, è in prima linea quando si tratta di terrorizzare e reprimere. Che sia ripulire la strada a botte per la Storch di AfD affinché possa diffondere indisturbata in pubblico le proprie cagate reazionarie, oltraggiare la gente contraria alle espulsioni, oppure, in altre iniziative AfD, arrestare dex giovani antifa con l’arma in pugno.

Noi partiamo dal fatto che anche una parte della celere OS parteciperà alle orgie di botte e di repressione nell’operazione di polizia totalmente fuori misura. Per sultani, cowboy e despoti auto eletti, nel vero senso della parola srotolano il tappeto rosso affinché i potenti del mondo possono suddividersi il mondo in tutta tranquillità. Per questo non indugiano nel mettere tutta la città agli arresti domiciliari. La legittima controprotesta è diffamata da mesi e non le è concessa nemmeno un praticello.

La nostra azione vuole essere un segno contro questa politica. Non ci lasciamo intimidire dalla vostra provocazione. Ci vediamo sulla strada!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

[G20 Amburgo] Le fiamme di Amburgo illuminano i sorrisi

La polizia cerca di schiacciare una folla di un migliaio di persone con un solo gruppo di cento cosacchi. È più facile battere un centinaio di uomini che uno solo, specialmente se questi colpisce di sorpresa e scompare misteriosamente […] Le nostre fortezze saranno i cortili interni a ogni luogo da cui è agevole colpire e facile partire. Se dovessero prendere questi luoghi, non vi troverebbero nessuno e avrebbero perso numerosi uomini. È impossibile per loro prenderli tutti poiché dovrebbero, per questo, riempire ogni casa di cosacchi“.

Avviso agli insorti Mosca 1905

Il copione dello spettacolo prestabilito è saltato.

Accade ad Amburgo, cuore economico del paese egemone in Europa, in occasione di uno dei soliti vertici dei potenti, un G20 in questo caso.

Le foto e le dichiarazioni dei capi di stato, gli esperimenti di blindatura di una città, le prevedibili contestazione più o meno radicali scendono in secondo piano e quel che resta è una rivolta che si estende a macchia di leopardo per tutta la città.

Accade che il tentativo riuscito della polizia di caricare, tranciare e disperdere fin dal concetramento quello che per i giornali sarebbe diventato il “blocco nero più grande del mondo” altro non fa che spargere rivoltosi per tutta la città: ovunque colonne di fumo nero, barricate, vetrine infrante, negozi saccheggiati.

Accade che colonne di blindati con i lampeggianti inseguano fantasmi neri ovunque.

Nei quartieri di Sternschanze e Sankt Pauli vengono accolti dal coro:

“Ganz Hamburg hasst die polizei”, “Tutta Amburgo odia la polizia”, scandito non solo dai manifestanti ma anche dagli abitanti.

Non di rado bottiglie, e addirittura razzi, piovono sui cordoni dalle finestre delle case: la polizia è accolta per quello che è, una truppo d’occupazione nemica.

Accade che ogni corteo è circondato e disperso con idranti. La polizia sa di essere militarmente imbattibile lo sanno anche i facinorosi, che, invece di concentrarsi in corteo, s’incontrano a margine, nelle strade dello Schanzenviertel, per i riot.

Gli insorti preferiscono il mordi e fuggi allo scontro frontale, scomparire e riapparire dove la polizia non se l’aspetta.

Amburgo brucia e insegna: la megamacchina dei corpi di polizia più efficenti d’europa, imbattibile in uno scontro frontale, non può nulla di fronte al dilagare di azioni sparse.

L’insurrezione è una guerra asimmetrica in cui anche l’esercito meglio addestrato non è in grado di far fronte
all’imprevedibile e ad un territorio ostile. La notte del 7 luglio la polizia ammette di non avere più il controllo di alcune zone della città. All’alba parte la rappresaglia e alcune case vengono invase e perquisite dalle forze speciali con le armi spianate: tantissime finestre espongono striscioni contro G20 e polizia.

Per tre giorni le fiamme hanno illuminato Amburgo, scaldato i cuori ed infranto la rassegnazione aprendo squarci sul possibile.

Agli arrestati per quelle giornate va tutta la nostra solidarietà non lasciamo solo chi è caduto nelle mani del nemico.

Anarchiche e Anarchici

in portoghese

Exarchia: Striscioni in solidarietà con il CSO Kike Mur, i/le ribelli del G20 e Lisa

Nella mattinata di martedì 11 luglio 2017, gli/le abitanti dello squat Themistokleous 58, insieme a dei/lle compagn* affini, hanno appeso a Exarchia degli striscioni in solidarietà internazionalista a proposito di tre casi diversi.

Abbiamo le chiavi di tutte le porte… Solidarietà con il CSO Kike Mur a Saragozza, Spagna

Da uno dei balconi del 58 abbiamo esposto uno striscione in sostegno al centro sociale occupato Kike Mur a Saragossa (Spagna), minacciato di sgombero dalle autorità locali. L’edificio (un’ex prigione) è occupato da sette anni, e ha dato vita a una moltitudine di attività ed espressioni di solidarietà anarchica, come per esempio uno striscione nel contesto della campagna internazionale del 2013 Febbraio Nero.

Solidarietà con i rivoltosi del G20

Sulla cancellata dell’ex scuola di Chimica abbiamo esposto uno striscione in sostegno a chi si è scontrato con le forze della repressione nelle strade di Amburgo contro il summit dei leaders dei 20 stati più potenti del pianeta. È il momento di spargere la voce che gli/le ostaggi del G20 hanno bisogno del nostro sostegno.

Attacca/Deruba le banche! Libertà per Lisa, anarchica detenuta in Germania

Un altro striscione è stato messo sull’edificio Gini al Politecnico in solidarietà con Lisa, un’anarchica recentemente condannata a 7 anni e mezzo di prigione per una rapina ad Aachen (Germania) nel 2014.

Nessun prigioniero nelle mani del Potere: Assaltiamo lo Stato/Capitale e la dominazione!

Squat Themistokleous 58
e compagn* affini

in greco, inglese, portoghese, spagnolo, tedesco

Würzburg, Germania: Vernice e pietre a filiale KiK

12 giugno 2017

Questa sera è stata attaccata con vernice e pietre e scritta alla facciata (“KIK kills Fight G20”) a filiale KiK a Höchberg (presso Würzburg). KiK è un esempio estremo di un’impresa dello sfruttamento tipo occidentale-capitalista del cosiddetto “Terzo Mondo”. Condizioni disumane di lavoro, salari da fame e fabbriche che bruciano sono le basi commerciali di gruppi come KiK. Il nostro obiettivo è chi profitta di questo sistema e non chi ha salari da fame o la clientela, che anche nel mondo occidentale soffrono sempre di più delle condizioni di lavoro precarie.

Agenti chimici nei tessili provocano danni alla salute a chi lavora in continua esposizione e senza protezione. Dopo l’Agenda 2010, il numero dei minijob assegnati a casaccio dagli uffici di collocamento aumentava di colpo e drasticamente. Il peggioramento di queste condizioni costringe la gente a lavorare e anche comperare per esempio da KiK.
Inizio luglio s’incontrano lx rappresentanti dei 20 paesi economicamente più forti per fingere un interesse per il benessere della popolazione mondiale. Il loro finto impegno per gli aiuti allo sviluppo vuole solo velare le condizioni reali.

Questo attacco è perciò un appello a partecipare alle proteste contro il vertice G20.
Against Capitalism, smash G20!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Germania: Attentati incendiari a 13 pozzetti dei cavi ferroviari

19 giugno 2017

Questa mattina abbiamo incendiato i fasci dei cavi lungo varie tratte principali della ferrovia. Le ferrovie usano i canali dei cavi vicino alle rotaie non solo per la segnaletica interna ma li affittano anche ad altri gestori della rete. Interrompiamo lo sfruttamento economico totale. E con questo la svalutazione tanto interiorizzata della vita. Interveniamo in uno dei sistemi nervosi centrali del capitalismo: varie decine di migliaia di chilometri di tratte ferroviarie. Dove corrono merci, forza lavoro, anzitutto dati.

Dati come base per la valutazione e lo sfruttamento di tutto. Dati necessari per la fluidità dell’accentramento di tutti i processi (di lavoro) in una macchina capace di apprendere e di ottimizzarsi continuamente. In Germania in futuro sarà chiamata industria 4.0.

I G20 s’incontrano a luglio per far marciare la macchina nel miglior modo possibile. Si tratta della stabilità dell’economia mondiale. Come sempre. Si tratta dell’Africa come ampliamento neocoloniale della macchina. Non più di far solo bottino di materie prime bensì d’aprire l’accesso a nuove possibilità di sfruttamento, nuovi mercati, nuova forza lavoro. E di spostare il confine esterno UE dentro l’Africa del Nord per ricacciare coloro che dopo la distruzione, perpetrata dai G20, delle proprie condizioni di vita si mettono in marcia. Il “partenariato con l’Africa” vorrebbe imporre economicamente un argine di sicurezza che si carica del lavoro della protezione dei confini EU. Affinché la macchina funzioni ancora meglio e produca immagini meno brutte.

Non fermeremo i macchinisti, non ancora.
Ma dimostriamo che è possibile far perdere qualche colpo alla macchina anche se ne siamo parte e dovremmo esserlo sempre più in profondità.
Ai macchinisti ricordiamo la nostra contraddizione.
Come a luglio in occasione del vertice G20 ad Amburgo.
La protesta di massa sarà visibile a tutto il mondo.
Ed incoraggerà.
A non attendere ancora.
A non solo sperare.
Agire.
Provare, fallire. Provare ancora, fallire meglio.
Forse vincere.
In ogni caso arrivare più lontano.
Lungo la nostra via.
Cioè vivere.
Ora!

L’unica misura valida per la crisi del capitalismo è il grado d’organizzazione delle forze che lo vogliono distruggere.
Shutdown G20 – Amburgo fuori dalla rete!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

[G20 Amburgo]: Indirizzo di un compagno arrestato. AGGIORNAMENTO

Venerdì 7 luglio un compagno genovese, Riccardo, è stato arrestato ad Amburgo durante la rivolta contro il G20.

Riccardo ha già incontrato i legali, sta bene ed il suo morale è alto. L’udienza preliminare si terrà entro 15 giorni, nei quali diffonderemo gli aggiornamenti che perverranno.

Per chi volesse scrivergli o inviare letture l’indirizzo completo (nome cognome data di nascita ed indirizzo del penitenziario dove è detenuto) è:

RICCARDO LUPANO
09/06/1985
JVA BILLWERDER
DWEERLANDWEG 100
22113 HAMBURG
GERMANY

Aggiornamento del 18 luglio:

Si è tenuta oggi, 18 luglio, l’udienza di convalida dell’arresto che ha confermato la custodia cautelare in carcere per Riccardo, così come per gli altri arrestati. Entro 15 giorni da oggi si terrà un’udienza di appello rispetto a quella del 18 dove si ridiscuterà la permanenza o meno in carcere, in attesa di giudizio. Le imputazioni non sono ancora state stabilite. L’indirizzo a cui scrivergli rimane quello sopracitato.

Brema, Germania: Bruciate due autocivetta della polizia

12 giugno 2017

In sordina e perfidi in una notte estiva abbiamo acceso il fuoco su di un parcheggio degli sbirri. Il parcheggio recintato e vigilato è usato dagli sbirri di Brema e di Oldenburgo per parcheggiare in sicurezza le loro autocivetta. Altroché!

Gli agenti in borghese irrompono nelle manifestazioni e ci spiano nei nostri quartieri. Ci osservano e seguono. Certo che non la finiranno solo perché diradiamo il parco macchine. Ma prima dell’imminente vertice G20, le autorità addette alla sicurezza sono ai limiti delle loro capacità. Prima degli scontri ad Amburgo il nostro obiettivo è la dilatazione e in alcuni posti la rottura di questi limiti. Il loro sovraccarico ci dà un po’ più di spazio per combattere.

Nessuno deve fare lo sbirro. Questi ragazzi e queste donne maneschx sono ben pagatx per servire lo Stato. Il cui interesse è il mantenimento della miseria, della concorrenza e dello sfruttamento. Il nostro interesse è l’eliminazione di questo merdoso stato delle cose. Se gli sbirri ci sbarrano la strada, ne sono pienamente responsabili. Quando le cose si fanno serie non ci sarà paragrafo che potrà proteggerli.

Le migliaia di sbirri che in luglio mettono in stato d’emergenza Amburgo proteggono un mondo di sgomberi coatti ed espulsioni, un mondo di galere e di confini. Noi lottiamo per la speranza di cambiare questo mondo.

Per più spintoni agli sbirri, siamo tuttx § 113/114!
Saluti solidali alla compa di lotta che è stata condannata per la rapina in banca ad Aachen!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Pietre a bottiglie con la vernice contro la Deutsche Afrika Linien (DAL) e consolato onorario sudafricano

9 giugno 2017

Per il genocidio non c’è prescrizione – perdono – dimenticare. Il 09 giugno 2017 abbiamo attaccato con pietre e bottiglie alla vernice lo stabile con la sede della DAL, del gruppo Essberger e del consolato ad Amburgo Altona.

Già nel 2003 la Herero People’s Reparation Cooperation tentava di querelare la repubblica federale tedesca ed i profittatori del genocidio perpetrato dai militari e colonialisti tedeschi contro i popoli Herero e Nama agli inizi del 20. secolo nella oggi Namibia. La querela era contro l’armatrice DAL, la Deutsche Bank e Orenstein + Koppel (Terex). DAL è erede giuridico della Woermannlinie che tra l’altro imbarcava le truppe tedesche per la Namibia per abbattere le insurrezioni Herero e Nama contro il dominio coloniale tedesco. Woermann, Orenstein + Koppel, la Deutsche Bank e anche la raffineria della Germania del nord d’Amburgo (oggi Aurubis) guadagnarono massicciamente sfruttando il lavoro coatto per la costruzione delle linee ferroviarie e dell’estrazione di rame e di diamanti. Circa l’80% dex Herero e il 60% dex Nama furono assassinatx dai tedeschi.

Falliti gli annosi tentativi di essere coinvolti nelle trattative tra BRD e Namibia, in gennaio 2017 rappresentanti Nama e Herero querelarono la Germania davanti a un tribunale USA per chiedere il pagamento di riparazioni. Prossima udienza: il 21/07/2017. Il governo federale comunicava tramite Polenz, il suo incaricato speciale per il dialogo con la Namibia, che a suo parere dall’impiego del concetto di genocidio non si poteva far derivare un obbligo giuridico. Dopo anni addirittura di rifiuto di ammettere il genocidio tedesco nell’attuale Namibia, si continua a rifiutare il pagamento di riparazioni.

Nel frattempo, il governo della Namibia prepara una querela presso la corte internazionale a Den Haag contro la Germania per ottenere il versamento di 28 miliardi di Euro. Anche in Tanzania ci sono dei tentativi per querelare la Germania per il suo genocidio nell’allora Africa Orientale Tedesca.
L’esproprio delle proprietà tra cui diversi palazzi e castelli dei proprietari della DAL, la famiglia Rantzau, porterebbe già alcuni milioni di Euro. A maggior ragione visto che il clan Essberger-Rantzau si è distinto nei passati anni ottanta con varie pratiche commerciali prive di scrupoli. Esempi: Essberger come vincente dell’arianizzazione nel 1937 rilevava a prezzo irrisorio l’impresa turistica ebrea Walter Bamberger. Nel 1945 nel porto di Amburgo gran parte del commercio con lo Stato apartheid Sudafricano era gestito dalla DAL. La sua direttrice Liselotte Rantzau-Essberger s’assumeva la direzione del Afrikaverein (associazione Africa) colonialrevisionista, che era un rigoroso sostenitore della politica apartheid. Oltre alla frutta, DAL in solita tradizione neocoloniale trasportava anzitutto l’uranio dalla Namibia occupata dal Sudafrica.
In gran ritardo è anche il cambio di nome delle strade di Amburgo dedicate ai criminali coloniali. In gennaio 2017, la Association of the Ovaherero Genocide negli USA (OGA) chiedeva al sindaco di Amburgo di farla finita con questo incubo coloniale. Finora nessuna reazione.

Mandiamo saluti militanti ax attivistx delle giornate di azione di Berlino contro il mondo dei G20. Nel fuoco delle giornate di azione c’è tra l’altro la G20 African-Partnership-Coonferenz che doverebbe svolgersi il 12 e 13 giugno a Berlino Schönberg. Nel loro appello, lx compas chiariscono che questa conferenza sicuramente non tratta di partenariato bensì di collaborazione con il regime dei confini europeo e l’apertura e lo sfruttamento di nuovi mercati. Non a caso i trattati conclusi dalla UE con il Niger e il Mali per impedire la migrazione sono definiti “partenariati di migrazione”. Chi non ci sta perderà aiuti finanziari e accessi al mercato. Nel tono della UE vuole dire: “Produzione e sfruttamento dell’effetto leva necessario mediante l’impiego di tutti i mezzi e strumenti del caso – anche della politica commerciale e dello sviluppo”.
(…)

Auguriamo ax compas berlinesi un buon successo e già ora attendiamo con gioia la loro visita di luglio. Magnifico che vi impegnate talmente nella mobilitazione! Lo stesso vale ovviamente anche per Brema, Lipsia, Francoforte, …

Ad Amburgo si dice Tschüss agli eredi della tradizione imperiale e un gran benvenuto a tuttx lx compas ribelli!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

[Dopo il G20 ad Amburgo]: Appello di solidarietà

In un momento di caccia aperta ai/lle manifestanti anti-G20 da parte dei poliziotti, i media e “il pubblico” (comprese richieste di una legge-linciaggio che circola su internet), è fondamentale ricordare chi è stat* ferit* durante le proteste contro il summit G20 ad Amburgo e le dozzine di persone che sono ancora sotto inchiesta e ingabbiate dallo stato tedesco.

Nessun riguardo per quell’ampia parte di società che, insieme alle autorità publiche e i loro media, non solo accettano lo stato securitario cui abbiamo assistito ad Amburgo, ma vuole anzi che venga rafforzato.

È il momento per i gruppi e gli individui di organizzare eventi di solidarietà, raccogliere doni, ed esprimere in ogni modo il nostro sostegno con gli/le arrestat*, per esempio scrivendo lettere non appena gli indirizzi saranno resi noti.

Agiamo in solidarietà con chi è stat* colpit* dalla repressione durante il G20, e teniamoci al corrente della loro situazione attraverso la rete di contro-informazione. Assicuriamoci che non rimangano da sol*.

Più azioni ci saranno più sarà alta la pressione sulle autorità, i media e il loro mondo. Per l’anarchia!

in inglese, tedesco, portoghese, spagnolo

Weilheim, Germania: Incendio doloso a presidio di polizia

6 giugno 2017

Nella notte dal 05 al 06 giugno 17 abbiamo attaccato gli sbirri con il fuoco e dichiariamo quanto segue:

È un attacco antiterrorismo (…), un attacco al terrore dello Stato borghese, alle sue istituzioni e alla sua logica dello sfruttamento in generale. In concreto un attentato al terrore degli sbirri come istituzione della giustizia di classe. Abbiamo usato sei litri di benzina che purtroppo non erano sufficienti per bruciare la presidenza fino alle fondamenta.

Il terrore dello Stato borghese (vulg.: ”liberal-democratico”) ha tante sfaccettature; alcune persone devono avvertire il fatto che questo Stato è un garante dell’ordine disumano nella forma delle esportazioni d’armi a fascisti come Erdogan oppure delle navi di Frontex nel Mediterraneo, altre lo subiscono un po’ più sottilmente nella forma dei manganelli di polizia o del proprio addetto nell’ufficio di collocamento.

L’attuale ordine della proprietà, che si basa sulla massimizzazione del profitto e non della soddisfazione dei bisogni della gente, sta alla base della violenza diretta contro tuttx noi.
Ma sono colpite anzitutto le persone perdenti, che sono espulse alle periferie delle città della rivalutazione, che dovuto a una ricchezza inedita devono sbarcare il lunario con lavori di merda, o che per la propria origine o non sfruttabilità sono assortite ed espulse.

La polizia è parte essenziale dell’apparato di Stato che garantisce le condizioni attuali. Insieme al mercato del lavoro e della casa, i tribunali e le carceri, gli sbirri rappresentano uno scenario centrale della violenza capitalista. Sono istituzioni che perseguitano, isolano e incarcerano le persone che non si sottomettono all’ordine della proprietà oppure alla potere interpretativa dello Stato. Gli sbirri sono uno strumento del dominio contro tuttx lx sfruttatx che non si sottomettono alla costante minaccia.
Gli sbirri della repubblica federale sono strumento immediato di questa politica. Impongono gli sgomberi coatti, prendono le persone che viaggiano senza biglietto e perseguitano lx antifa.
Per queste ragioni consideriamo doveroso contrastare la repressione con il sabotaggio attivo.

Sosteniamo gli appelli a rendere visibile, a luglio ad Amburgo, la violenza e la distruzione causata dagli Stati G20.

Un altro mondo è possibile!
Fuoco alla giustizia di classe!

Libertà per Pola Roupa, Kostantina Athanasopoulou, Joel Almgren e per tuttx lx compas in prigione!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Vetri rotti a Mövenpick-Hotel

5 giugno 2017

Il 05 giugno 17, attacco ad albergo di lusso a 4 stelle nel quartiere Schanzen di Amburgo. Facciata della zona ristorante parzialmente distrutta.

Per ricordare: dal 2005 al 2007, la vecchia torre dell’acqua fu convertito in albergo di lusso. Anche questo doveva servire alla rivalutazione del quartiere. Ma causa una resistenza persistente, questo era possibile solo con una massiccia presenza biennale della polizia. Dopo quasi 10 anni, in giugno 2007, l’albergo fu aperto in segreto. Da allora, i gestori a periodi irregolari sono sempre colti alla sprovvista da varie forme d’azione.

In vista del vertice G20 il 07 e 08 luglio ad Amburgo, anche questo albergo di lusso, che si trova nelle immediate vicinanze del terreno della fiera che è luogo della celebrazione, è incluso nei cosiddetti “oggetti sotto minaccia”. Già da mesi, i gestori hanno installato diverse telecamere.
Ed è servito a qualcosa? No, attacchiamo dove e quando ci pare!

Ne abbiamo abbastanza dell’arroganza disumana dei ricchi e potenti, del gabinetto degli orrori delle autorità responsabili per la miseria e la morte di milioni di persone in tutto il mondo. Consideriamo questa azione come un contributo alla mobilitazione contro il G20 e ci auguriamo un tempo caratterizzato dalla resistenza!

Saluti a Mövenpick: ogni bene per il giubileo decennale!
Ad Amburgo si dice Tschüss!

Un gruppo autonomo

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Quern/Berlino: Vernice a statue di Bismarck

4 giugno 2017

Nei giorni scorsi in varie città tedesche abbiamo attaccato alcuni monumenti a Bismarck.
Con questi attacchi prendiamo di mira una continuità coloniale che s’esprime fino ad oggi con la venerazione dell’organizzatore della Conferenza Berlino-Africa nel 1884.

In questa conferenza, gli Stati dell’Europa occidentale decisero la suddivisione tra di loro del continente Africano e i confini artificiali allora tracciati e lo sfruttamento spietato delle risorse d’Africa sono fino ad oggi la base della ricchezza europea come anche per la povertà di tante persone sull’Emisfero Sud. L’accumulazione originale del capitale europeo continua qui ed ora.

Con l’azione ci rivolgiamo anche contro la G20/African Partnership Conference di questo fine settimana a Berlino dove questa storia coloniale trova la sua continuazione moderna. Accogliamo con favore ogni altra azione in questo contesto. Bismarck è in ogni città!

Fight G20! Smash Colonialism!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Stato spagnolo: Attacco incendiario contro la polizia nazionale a Madrid

La notte dal 24 al 25 marzo, dopo mesi di preparazione, siamo entratx nell’unità di cavalleria della Polizia Nazionale di Madrid, saltando la recinzione, e ci siamo andatx lasciando un ordigno incendiario in uno dei loro veicoli.

Svolgiamo questo attacco contro il vertice del G20 e lo dedichiamo a tutte le anarchiche prigioniere.

in spagnolo