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Atene: Striscione in solidarietà con Lisa, imprigionata a Colonia, Germania

Ricevuto il 21 dicembre 2017

Striscione esposto al Politecnico in solidarietà con Lisa, accusata di rapina in Germania.

Oggi 21 dicembre nel contesto dell’appello internazionale in solidarietà con la compagna Lisa accusata di rapina ad Aachen, Germania, abbiamo deciso di esporre uno striscione al Politecnico, a Exarchia, Atene.

Lo scorso 7 giugno il giudice e la pubblica accusa di Aachen l’hanno condannata a 7 anni e 6 mesi di prigione. Ora aspetta l’appello richiesto dai suoi avvocati. Se viene accettato dalla corte significa che dovrà subire un secondo processo.

Il fatto che la nostra compagna sia in prigione ci rende ancora più furios*, ma sappiamo che ogni vendetta dello stato ci rende più forti ogni giorno e rafforza le nostre idee.

Continueremo a lottare, a ricordare tutt* i/le nostr* compagn* in prigione. Nelle nostre teste è ben chiaro ci sono i nostri nemici. La nostra decisione è questa, di combattere lo stato, la polizia, i giudici, la procura e tutt* coloro che fanno parte del sistema che rende miserabile la vita delle persone. Non ci fermeremo, si tratta della nostra vita, si tratta della nostra lotta!

Si tratta di un piccolo gesto di solidarietà con la compagna, ma anche una rivendicazione a continuare la lotta all’interno della prigione e nelle strade. Non lasceremo nessun* compagn* sol* nelle mani dello stato.

Finché tutt* saranno liber*, forza, fuoco, amore e lotta!
La vogliamo libera, la vogliamo in strada!
Per l’anarchia!

Per scrivere a Lisa:
Lisa, nº 2893/16/
Justizvollzuganstanlt (JVA) Köln
Rochusstrasse 350
50827 Köln (Germania)

in inglese, portoghese

Giornata in solidarietà con la compagna anarchica imprigionata nel carcere di Colonia

Rendiamo pubblico un appello per il 21 dicembre e i giorni a seguire per lasciare briglia sciolta all’immaginazione ed esprimere solidarietà nelle sue multeplici forme, dimostrando una volta ancora che le nostre compagne prigioniere non sono sole!
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Ricevere una condanna non significa solo che la persona detenuta è in balia dell’istituzione carceraria. Il sistema giuridico e di polizia dello Stato contitua indagando, osservando, analizzando, e decidendo il destino della prigioniera.

Sono infinite le maniere con cui la giustizia sa dimostrare che rimangono dei conti in sospeso, soprattutto quando la detenuta non si è piegata chiedendo clemenza durante il processo o non si è auto-umiliata in un gesto che il nemico possa leggere come riconciliazione. Il rifiuto a collaborare con gli organi di polizia viene considerato come prova di colpevolezza e può facilmente servire
per mantenere l’indagine aperta a tempo indeterminato. Il silenzio e la dignità davanti ai boia e le loro accuse vengono considerate come occultamento delle prove e possono generare nuovi procedimenti.

Oltretutto, il fatto di essere socializzata come donna e non comportarsi come la società considera “adeguato” genera un immaginario di donna dura, tosta, e per tanto irrecuperabile nel mito della reinserzione.
Il fatto di continuare anche dal carcere a esprimere le proprie convizioni e idee politiche, senza negare la propria natura, viene considerato come una mancanza di pentimento e una ragione per la quale la pena del carcere non è sufficiente.

Quando l’arsenale giuridico sfocia in una “ragionevole” condanna, quindi abbastanza lunga per compiacere l’accusa, e l’etica della detenuta si mantiene integra, la Giustizia non esita ad attaccare i vincoli familiari, sentimentali e di amicizia con il mondo esterno. Oltre al cemento, le sbarre, le luci artificiali e le videocamere di vigilanza, che asfissiano la vita oltre a romperla, si aggiungono le montagne di scartoffie che servono per raggiungere il semplice contatto umano con la gente cara. Domandine, permessi, autorizzazioni, proroghe, che mettono a dura prova la volontà di non sentirsi annientata.

Lo scorso 7 giugno, Lisa, la nostra compagna, è stata condannata dal tribunale tedesco di Aquisgrana (Aachen) a 7 anni e mezzo di reclusione per una rapina in banca. Attualmente stiamo aspettando di conoscere l’esito del ricorso presentato dagli avvocati che, in caso venisse accettato, supporrebbe la revisione della sentenza e l’inizio di un nuovo processo. Per questo la compagna si trova ancora in carcere preventivo a Colonia.

Agli inizi di novembre, dopo una malattia durata vari mesi, sua madre è venuta a mancare.
Durante questo periodo di tempo, sia la PM che il giudice le hanno sempre negato la possibilità di andarla a trovare all’ospedale, allegando un “rischio di fuga” fino a negarle di poter assistere al funerale.

Aldilà delle motivazioni giuridiche del nemico, il meccanismo è insidioso. Come in molti altri casi, dove la sete di vendetta della Giustizia non si placa con una semplice, per quanto lunga, condanna, il nemico, per poterla annichilare, rimane attento ad ogni possibile debolezza della prigioniera.
È chiaro che si tratta di una misura puramente vendicativa come risposta alla fermezza e all’atteggiamento non collaborazionista della compagna.
Un ulteriore castigo pensato per aggravare la già dura condanna alla reclusione, un tentativo in più di piegarla, questa volta puntando alla sua vita privata e alla sfera personale. Una logica per nulla nuova di ricatto giuridico con l’obbiettivo di minare la sua coerenza e le sue convinzioni politiche.
Cercano di costruire muri ancora più alti, non solo di cemento ed acciaio ma anche di solitudine ed isolamento.

Sono questi muri che vogliamo distruggere.
Con amore, rabbia e solidarietà alla nostra compagna.
Con odio al nemico.
Non dimentichiamo. Non perdoniamo.

Libertà per Lisa. Libertà per tuttx.

Alcune compagne anarchiche

Exarchia: Striscioni in solidarietà con il CSO Kike Mur, i/le ribelli del G20 e Lisa

Nella mattinata di martedì 11 luglio 2017, gli/le abitanti dello squat Themistokleous 58, insieme a dei/lle compagn* affini, hanno appeso a Exarchia degli striscioni in solidarietà internazionalista a proposito di tre casi diversi.

Abbiamo le chiavi di tutte le porte… Solidarietà con il CSO Kike Mur a Saragozza, Spagna

Da uno dei balconi del 58 abbiamo esposto uno striscione in sostegno al centro sociale occupato Kike Mur a Saragossa (Spagna), minacciato di sgombero dalle autorità locali. L’edificio (un’ex prigione) è occupato da sette anni, e ha dato vita a una moltitudine di attività ed espressioni di solidarietà anarchica, come per esempio uno striscione nel contesto della campagna internazionale del 2013 Febbraio Nero.

Solidarietà con i rivoltosi del G20

Sulla cancellata dell’ex scuola di Chimica abbiamo esposto uno striscione in sostegno a chi si è scontrato con le forze della repressione nelle strade di Amburgo contro il summit dei leaders dei 20 stati più potenti del pianeta. È il momento di spargere la voce che gli/le ostaggi del G20 hanno bisogno del nostro sostegno.

Attacca/Deruba le banche! Libertà per Lisa, anarchica detenuta in Germania

Un altro striscione è stato messo sull’edificio Gini al Politecnico in solidarietà con Lisa, un’anarchica recentemente condannata a 7 anni e mezzo di prigione per una rapina ad Aachen (Germania) nel 2014.

Nessun prigioniero nelle mani del Potere: Assaltiamo lo Stato/Capitale e la dominazione!

Squat Themistokleous 58
e compagn* affini

in greco, inglese, portoghese, spagnolo, tedesco

Brema, Germania: Bruciate due autocivetta della polizia

12 giugno 2017

In sordina e perfidi in una notte estiva abbiamo acceso il fuoco su di un parcheggio degli sbirri. Il parcheggio recintato e vigilato è usato dagli sbirri di Brema e di Oldenburgo per parcheggiare in sicurezza le loro autocivetta. Altroché!

Gli agenti in borghese irrompono nelle manifestazioni e ci spiano nei nostri quartieri. Ci osservano e seguono. Certo che non la finiranno solo perché diradiamo il parco macchine. Ma prima dell’imminente vertice G20, le autorità addette alla sicurezza sono ai limiti delle loro capacità. Prima degli scontri ad Amburgo il nostro obiettivo è la dilatazione e in alcuni posti la rottura di questi limiti. Il loro sovraccarico ci dà un po’ più di spazio per combattere.

Nessuno deve fare lo sbirro. Questi ragazzi e queste donne maneschx sono ben pagatx per servire lo Stato. Il cui interesse è il mantenimento della miseria, della concorrenza e dello sfruttamento. Il nostro interesse è l’eliminazione di questo merdoso stato delle cose. Se gli sbirri ci sbarrano la strada, ne sono pienamente responsabili. Quando le cose si fanno serie non ci sarà paragrafo che potrà proteggerli.

Le migliaia di sbirri che in luglio mettono in stato d’emergenza Amburgo proteggono un mondo di sgomberi coatti ed espulsioni, un mondo di galere e di confini. Noi lottiamo per la speranza di cambiare questo mondo.

Per più spintoni agli sbirri, siamo tuttx § 113/114!
Saluti solidali alla compa di lotta che è stata condannata per la rapina in banca ad Aachen!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Barcellona: Cronaca del corteo del 7 giugno in solidarietà alle anarchiche del caso di Aachen

Alle 20.30 del 7 giugno 2017 a Barcellona circa 250 persone si sono riunite davanti alla biblioteca di piazza Lesseps, nel quartiere di Gracia, per esprimere la loro rabbia per la condanna a 7 anni e mezzo di galera inflitta alla compagna anarchica accusata di aver rapinato una filiale della Pax Bank nel novembre 2014 nella città tedesca di Aquisgrana.

Il corteo è iniziato verso le 20.45 con la lettura di un comunicato che esprimeva tutto il disprezzo per le strutture dello stato e della chiesa, attori principali, una volta ancora, di questo spettacolo
giudiziario.

Sin dall’inizio il carattere del corteo è stato chiaro, poiché eravamo in strada per mostrare la nostra rabbia ai nemici di sempre, accresciuta questa volta dal sequestro da parte dello stato tedesco della nostra compagna.

Le strade di Gracia si sono riempite di odio al grido di “LIBERTA’ PER LE ANARCHICHE ARRESTATE”, percorrendo la via Princep d’Asturies dove è stato attaccato il primo obiettivo, la Camera di Commercio della Catalogna. Da qui il corteo è avanzato in modo combattivo attraverso le strade principali del quartiere, spaccando le vetrine, attaccando i bancomat di diverse entità bancarie, diversi enti immobiliari e altri simboli del capitalismo. Tutto ciò che rientra negli ingranaggi del capitalismo è stato preso di mira. Il corteo è terminato in Plaza del Sol con la lettura del comunicato, senza nessuna carica da parte degli sbirri, né alcun fermo.

Nessuna condanna, nessun giudice, nessuna forza di polizia, nessuno stato potranno frenare la nostra voglia di libertà.

Resteremo a fianco della nostra compagna anche se i nostri nemici vorrebbero isolarla.
Sappiamo bene che la solidarietà non si deve esprimere solo in momenti specifici come questi, ma che è la base delle nostre lotte. Non la lasceremo sola, perché se toccano una toccano tutte.
Che la solidarietà, il nostro odio e la nostra passione abbattano le mura che rinchiudono tutt* le/i nostr* compagn* in qualsiasi parte del mondo.

Aachen, Germania: Sulla sentenza del caso Aachen

Il 7 giugno si è concluso il processo contro lx compagnx accusatx di aver rapinato una filiale di Pax Bank ad Aquisgrana, nel novembre 2014.
Dopo cinque minuti dall’ingresso in aula il giudice ha emesso la sentenza, prima di leggerne le motivazioni: assoluzione per il compagno che era incarcerato ad Aquisgrana e condanna di 7 anni e mezzo per la compagna incarcerata a Colonia. Nonostante la tensione creatasi in quel momento in sala, dove eravamo in una quarantina di solidali, il giudice ha proseguito nelle due ore seguenti nella lettura delle motivazioni di questa sentenza.

Per quanto riguarda il compagno si è trattato di un’assoluzione “In dubio pro reo”, poiché la procura non ha potuto dimostrare chiaramente la sua partecipazione ai fatti.
Per la compagna, invece, questo stesso principio non è stato considerato valido, nonostante non sia stata riconosciuta da nessun testimone e il supposto DNA rinvenuto sia stato trovato su una borsa che era fuori dalla banca; inoltre, l’esperto biometrico (chiamato a testimoniare dalla stessa procura) ha affermato che poteva trattarsi della compagna accusata, ma anche no.

Il giudice ha valutato in modo completamente soggettivo che la persona ripresa dalle telecamere della banca indossasse la stessa giacca ritrovata nella borsa con il DNA della compagna e ha negato la possibilità di considerare che la stessa potesse essere arrivata ad Aquisgrana con il suo DNA in un altro modo. Il fatto che non si siano potute trovare tracce del passaggio della compagna in quelle zone è stato considerato dal giudice come prova di una buona pianificazione;
con le stesse motivazioni è stato spiegato il fatto che la borsa sia stata ritrovata fuori dalla banca (e non più lontano) e non al suo interno. Il fatto che secondo gli esperti si siano incontrate 4 tracce di DNA su differenti oggetti contenuti nella borsa è, secondo il giudice, un’altra prova della sua colpevolezza. Non è stata quindi presa in considerazione l’ipotesi del passaggio di DNA per contatto tra gli oggetti presenti nella borsa, tesi sostenuta dalla difesa sin
dall’inizio.

Oltre alle motivazioni tecniche, il giudice (grazie al pressante apporto della procura) ha dato molta importanza alle idee e all’ atteggiamento fermo e non collaborativo della compagna, per giustificare ancora di più la sua condanna.
Il fatto di essere anarchica, di muoversi in un contesto di legami e complicità internazionali, e la solidarietà ricevuta, sono state tutte motivazioni chiave secondo il giudice: da un lato perché l’esproprio è considerato una pratica storicamente accettata e/o praticata – tra gli altri – dagli anarchici di diversi paesi e in diverse epoche storiche;
dall’altro lato perché la compagna non ha preso le distanze da queste pratiche. Nonostante l’archivio dell’operazione Pandora I il giudice ha fatto riferimento al possibile finanziamento di GAC e/o di altri gruppi anarchici. La sensazione che molte di noi hanno provato durante la
sentenza è stata che, molto piú in lá ai tecnicismi, il giudice avesse la necessità, di fronte al Potere e alla stampa, di incarcerare la compagna non solo per condannare le sue idee ma anche quelle del movimento anarchico. Inoltre c’era la necessità che qualcuno fosse condannato per questi processi per rapina (compreso quello della compagna olandese).

Al termine della lettura delle motivazioni del giudice, prima che la compagna fosse nuovamente portata al carcere di Colonia, le solidali presenti hanno provato, anche se solo con le loro urla, a trasmetterle tutto l’appoggio, la forza e la rabbia per la sua condanna. La compagna è stata portata fuori dall’aula a testa alta e con il pugno alzato.

Nonostante la felicità di poter abbracciare il compagno scarcerato, ci resta molta rabbia per non poter essere con lei in strada, a continuare la lotta.

Entro il termine massimo di 3 mesi uscirà la sentenza scritta e da lì si potrà fare ricorso i cui risultati potrebbero aversi circa fra un anno.

Intanto invitiamo alla solidarietà con tutti i mezzi che si ritengano opportuni e a scrivere alla compagna :

Lisa, nº 2893/16/7
Justizvollzuganstanlt (JVA) Köln
Rochusstrasse 350
50827 Köln (Germany)

[Poster] Caso Aachen: Grazie!


“Grazie di cuore a tuttx per l’aiuto che ho ricevuto come per tutto il calore e l’amore che ho sentito. Sono stati essenziali per rendere più forte la mia resilienza contro la pressione alla quale ero sottoposto.

Non ci siamo tuttx, mancano le persone detenute!
Prigionierx liberx!
Forza a tuttx quellx che affrontano la repressione!
Prigione, demolizione e rimboschimento!

Il rapito dal 21/06/2016 al 07/06/2017 nel caso Aachen

Poster pdf per stampare

Barcellona: Azione in solidarietà con le anarchiche del caso Aachen

All’alba del 7 giugno è stato realizzato un blocco stradale accendendo cassonetti e pneumatici per fermare il traffico che entra ed esce dalla città di Barcellona per il tunnel della Rovira.

Questa azione è in solidarietà con le compagne anarchiche per il caso di Aachen nel giorno della sua sentenza.

Vogliamo mandar loro un abbraccio caloroso e combattivo!!

Fino a quando non saremo tuttx liberx cercheremo di abbattere i vostri muri.

Libertà per le anarchiche prigioniere!!!!

[]17-23 aprile] Appello internazionale ad azioni decentralizzate in solidarietà con le compagne anarchiche accusate di rapina ad Aachen

Amiamo la libertà, odiamo lo stato!

Una compagna di Amsterdam è stata arrestata nel 2015 e accusata di una rapina compiuta ad Aachen nel 2013. Dopo qualche mese di prigione e diverse settimane di processo è stata prosciolta e liberata. Ci aspettiamo che l’ufficio del pubblico ministero ad Aachen faccia appello contro la sentenza.

Nell’aprile e nel giugno 2016 due compagne di Barcellona vennero arrestate e incarcerate dallo stato spagnolo, dopodiché sono state estradate in Germania dove sono rimaste in preventiva. Sono accusate di un’altra rapina, sempre ad Aachen. Non solo le due compagne sono ancora in prigione, ma da gennaio sono sotto processo. La fine del processo è provvisoriamente programmata per il 22 maggio 2017 nella città di Aachen.

Non ci sorprende che chi lotta e si batte contro la miseria di questo sistema oppressivo venga perseguitato, punito e attaccato. Non ci interessa parlare di innocenza o colpevolezza, è il linguaggio dei nostri nemici. Ci rifiutiamo di attenerci a una logica che divide gli individui rendendone più facile l’arresto, sostenendo così l’industria carcerale. Condividiamo con le compagne l’odio per un sistema giudiziario che perpetua la divisione tra chi viene catalogato come ‘buon cittadino’ e chi merita di essere punito. Odiamo tutte le infrastrutture repressive di ogni stato come odiamo i legami che hanno con la chiesa, con la sua ancor più antica tradizione di oppressione. Per noi la chiesa è un’altra parte dell’impalcatura dello stato, entrambi direttamente collegati con le banche e la perpetuazione del controllo di cui facciamo esperienza ogni giorno. La logica e le regole imposte da queste istituzioni sono ciò che le nostre compagne sono accusate di aver sfidato.

Questo processo dimostra i passi da gigante che vengono compiuti verso lo sviluppo della repressione nella nostra vita di tutti i giorni. Nuove tecnologie, lo sviluppo di nuove tecniche per ottenere il DNA, analisi biometriche, telecamere… tutti dispositivi utilizzati per studiare, analizzare e controllare; formano una struttura che costituisce parte del nemico contro cui ci posizioniamo e che vogliamo distruggere. La coordinazione tra polizia, giudici e investigatori di diversi stati è una vecchia strategia che viene rispolverata in Europa e altrove e che conduce più rapidamente e in maniera ovvia verso un capitalismo più ‘puro’ e più sottile ma allo stesso tempo più feroce.

Con le vene cariche di rabbia, forza e coraggio, ci riprendiamo gli spazi nelle strade, usciamo rafforzati dagli attacchi repressivi. Siamo al fianco delle compagne imprigionate per mostrare loro, attraverso la nostra solidarietà, la passione nel distruggere un sistema che non vogliamo e di cui non abbiamo bisogno, e che continueremo a combattere qualunque sia l’esito di questo processo.

È un appello internazionale in solidarietà con le compagne accusate di rapina ad Aachen, è un appello a rinforzare i legami tra ribelli e oppress* di ogni parte del mondo, in ogni angolo. Usiamo i nostri strumenti per sabotare, attaccare e distruggere le strutture del potere, usiamo la nostra immaginazione per continuare a mostrare il nostro odio, e utilizziamo la nostra passione per continuare a camminare, per continuare a combattere. Lanciamo un appello per la settimana dal 17 al 23 aprile!

Niente finisce, la lotta continua! Finché tutt* non saranno liber*!
Solidarietà con le compagne anarchiche accusate di rapina ad Aachen. Libere, liber* tutt*!
Per la rivolta, per l’anarchia!

Per informazioni e aggiornamenti: solidariteit.noblogs.org
solidaritatrebel.noblogs.org

Febbraio 2017, da qualche parte nel mondo.

in portoghese, spagnolo

Berlino: Attentato incendiario a posto di polizia

18 febbraio 2017

Il 21/22 febbraio a Berlino si svolge per la 20a volta il congresso europeo di polizia. Nel Congress Center di Berlino (CCB) s’incontrano i guerrafondai, i cacciatori di teste ed i fanatici della sicurezza per propagare i loro intrighi disumani.
Con il ministro federale degli interni Thomas de Maizière e il presidente della protezione della costituzione Hans Georg Maassen s’incontrano agenti e protettori dell Stato d’ogni risma a partire da Europol, Frontex, BKA fino al LKA e anche tante altre autorità. Ma ci sono pure lobbisti, imprenditori e profittatori di guerra come i giganti del riarmo Heckler & Koch, Taser, Rheinmetall e Vodafone.

Con lo slogan – L’Europa senza confini? Libertà, mobilità, sicurezza – discutono le future linee di battaglia e le rispettive tecnologie e armi con le quali il dominio si schiera sul campo.
Parole come senza confini, libertà e mobilità intendono anzitutto la cooperazione internazionale degli organi europei di repressione, lo scambio di dati e di conoscenze e la militarizzazione dell’Europa e dei suoi confini esterni.

Riteniamo un tale incontro una sfrontatezza e pensiamo: “Questi porci, non deve assolutamente essere … eh no!”; esattamente come anche il vertice G20 che dovrebbe avere luogo in estate ad Amburgo. I difensori dell’esistente e responsabili della miseria imperante non hanno meritato nessun palcoscenico. Ecco perché cospiriamo contro il sistema delle frontiere e del controllo e abbiamo attaccato il posto di polizia del contrasto alla criminalità della direzione 6 con due ordigni incendiari e un copertone.

Per tuttx quellx che dividono da noi con recinti e muri.
Per le centinaia di migliaia di persone che devono rischiare la vita sui confini esterni d’Europa.
Per lx due anarchicx prigionierx che in base all’operazione congiunta tra Audiencia Nacional e LKA Nordrhein-Westfalen sono statx arrestatx con l’accusa di aver rapinato una banca nel 2014 e ora sono sotto processo ad Aachen.
Per Pola Roupa e Konstantina Athanasopopulou recentemente arrestate in Grecia per la loro partecipazione al gruppo Lotta Rivoluzionaria.
Per Gabriel Pombo da Silva che fine gennaio è stato temporaneamente arrestato dai cani da guardia dello Stato spagnolo e messo davanti alla montatura “commercio illegale d’armi e di munizioni e fondazione di un gruppo armato”.
Per chi si rivolta nei sobborghi di Parigi e da più di una settimana scende in piazza contro le vessazioni razziste della polizia.

Fuoco e fiamme alla repressione – Abbasso la fortezza Europa
Ci vediamo ad Amburgo – Tschüss
Anarchicx

A tuttx lx interessatx che vogliono dimostrare ulteriore affetto alle ditte e istituzioni che partecipano al congresso di polizia:
@-yet GmbH, 3M, Akutklinik Urbachtal, Alcatel-Lucent Enterprise, Basler, BMS – Broadcast Microwave Services, BONOWI International Police-Equipment GmbH, Bosch, Bundesdruckerei GmbH, BDK, Bundeskriminalamt (BKA), Bundesverband der Dolmetscher und Übersetzer e.V. (BDÜ), BDA – BerlinDataAnalytics, Busch PROtective, Canon, Capgemini, Cellebrite, Cognitec, CONTURN, CSC, Cyber Akademie, Daimler AG, Dallmeier, Data-Warehouse GmbH, DERMALOG Identification Systems GmbH, Deutsche Hochschule der Polizei, DigiFors GmbH, Disy Informationssysteme GmbH, Deutsche Polizeigewerkschaft DpolG, DVZ DATENVERARBEITUNGSZENTRUM, E.I.S. Aircraft GmbH, EFB-Elektronik GmbH, Ekin safe city technologies, Ericsson, Esri deutschland GmbH, eu-LISA, Eurocommand GmbH, Forum Vernetzte Sicherheit (FVS), futureLAB AG, Gauselmann AG, Gewerkschaft der Polizei (GdP), Heckler & Koch, HELIOS Privatkliniken GmbH, HP Inc, Hytera Mobilfunk GmbH, IABG, IBM, Informations- und Bildungszentrum Schloss Gimborn (IBZ), IfmPt, INTERNATIONAL POLICE ASSOCIATION (IPA), Jenoptik, KRD Sicherheitstechnik, Kaspersky Lab, KEMAS, Kowa, KRIMINALISTIK, Microsoft Deutschland GmbH, MOBOTIX, Motorola Solutions, MSAB, NetApp, Panasonic Computer Product Solutions (CPS), PDV-Systeme GmbH, PLATH Group, RCS, Rheinmetall AG, Roadmetric, Rohde & Schwarz Cybersecurity, rola Security Solutions GmbH, SAP, Sapite GmbH, Scheer E2E AG, Schmidt & Bender GmbH & Co, Schönhofer Sales and Engineering GmbH, Sciengines, Seccon Group, Stashcat, T3K-Forensics, Trivadis, Schelhorn OWiG Software GmbH, secunet, Sinc, Sita, Smartfrog, Sopra Steria, STOOF International, SVA System Vertrieb Alexander GmbH, Taser – Axon, TASSTA, Ulbrichts Protection, Unisys, Verseidag-Indutex GmbH, VIMTEC – FAST, Vites, VirtualSolution, Vitronic, Vodafone

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Francoforte sul Meno, Germania: Incendiata auto della sicurezza

17 gennaio 2017

Ieri sera abbiamo incendiato l’auto di una ditta della sicurezza. Che era presto di sera non ci ha impedito di attaccare i picchiatori ed assassini pubblici e privati. Lo Stato e la società reagiscono alle discontinuità politiche e sociali dei nostri tempi con ancora più repressione. Questa democrazia si scaverà la propria fossa. Ma noi continuiamo la nostra lotta per una società liberata.

La proposta per una campagna che accompagna il G20 ci piace molto. La nostra azione di ieri è un piccolo contributo. Sono dei piccoli saluti ax prigionierx in tutto il mondo.
La lista dex amicx imprigionatx è lunga, qui ne vorremmo nominare solo alcunx:
Thunfisch tuttora in galera a Berlino
Lx prigionierx in sciopero negli USA
Lisa e altri amici ad Aachen
Nekane in Svizzera
Lx prigionierx in lotta della foresta di Hambach
Anche lx tantx prigionierx turcx e curdx, la cui lotta fuori dalle prigioni tedesche non è quasi considerata, devono sentirsi abbracciatx.
Tuttx lx tantx non nominatx
A tuttx lx nostrx amicx in fuga! Non fatevi prendere.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Aachen, Germania: Vernice a nuove costruzioni di lusso

Utilizzammo le ore di una notte oscura per testare ancora alcune bombe alla vernice. Provatele – sono divertenti.

In Bismarkstrasse l’anno scorso fu realizzato un fantastico progetto di nuova costruzione. Alzarono un cubo grigio in cemento e vetro con 6 meravigliose abitazioni di proprietà a 300.000-800.000 Euro ciascheduna. Trovando questa costruzione pacchiana in grigio un tantino noiosa vi abbiamo rimediato con un po’ di vernice. Alcune bombe alla vernice hanno dato una mano alla facciata. Brevemente qualcosa sul perché e come.

Perché: (gentrificazione)
Come: Con le palline commerciali per l’albero di natale, da non comprare nel negozio sotto casa, pagando in contanti, lasciando il telefonino a casa e non ritirando i soldi dal vostro conto bancario, mettendosi un copricapo e niente impronte digitali, usando sempre i guanti e facendo attenzione agli squami cutanei ossia il DNA, si riempiono per 2/3 del volume le palline e si sigillano con del nastro da pittore o simili. Lasciare il telefonino a casa di nuovo, e tenere la giusta distanza dal bersaglio.
(…)
Dalla nostra azione sono passati giorni se non settimane e tuttora la vernice c’è, anzi, s’è aggiunto un “chi compera qui, compera grane” e “R94”. Il palazzo è terminato da ottobre ed è tuttora vuoto – questo solo per dimostrare tutta la perversione del sistema.

Costruzioni vecchie di lusso per tuttx!
Tuttx ad Amburgo!
Portare la militanze sulle strade!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Madrid: Foto della manifestazione in solidarietà con le anarchiche accusate di rapina ad Aachen

Che delitto è rapinare una banca in confronto al crearla? Né colpevol* né innocent*! (A)
Solidarietà ribelle. Prigionier* anarchic* a casa!

La manifestazione di sabato [21 gennaio 2017] a Madrid in solidarietà con le prigioniere accusate di rapina in una banca in Germania si è conclusa con decine di identificazioni, non ci sono stati arresti.

in spagnolo, portoghese, tedesco

Leuven, Belgio: Solidarietà con le accusate ad Aachen

Ricevuto via mail

A Leuven, Belgio, nella fredda notte del 17 gennaio, 50 parchimetri sono stati ricoperti di vernice e le serrature di diverse banche sono state incollate. Su una delle banche (e in altri luoghi della città) è stato taggata la frase: “Solidarietà con le accusate ad Aachen! (A)”.

Una piccola azione di resistenza… per mostrare alle accusate che non sono sole.

Contro le banche e il loro mondo!

in inglese, greco, olandese, tedesco

L’Aia, Paesi Bassi: Bancomat distrutti in solidarietà con le anarchiche accusate di rapina

La notte scorsa abbiamo distrutto 9 bancomat a L’Aia, Paesi Bassi, in solidarietà con le anarchiche accusate di rapina ad Aachen, in Germania. La data del processo è stata fissata al 23 gennaio, e si prolungherà per circa 26 giorni nel giro di 5 mesi.

Non ci interessa sapere se le compagne sono davvero responsabili per le rapine o meno. L’esproprio è una pratica eticamente giusta e politicamente legittima, un metodo di lotta che fa parte della storia di ogni movimento rivoluzionario.

Le vogliamo libere! Amore, rabbia e solidarietà!
Distruggiamo tutte le banche! Fuoco alle prigioni!

Berlino: Sabotaggio a tre bancomat

7 novembre 2016

Vari attacchi a bancomat a Berlino nelle notti del 4 e 7 novembre.
Come piccolo segno della nostra solidarietà a Berlino abbiamo reso inutilizzabili alcuni bancomat in notti e posti differenti. Con questo vogliamo mandare tanta forza e un caro saluto a una compa per l’inizio del suo processo ad Aachen accusata di partecipazione a una rapina in banca. Secondo noi gli espropri di banche e la distruzione del denaro è un giusto rapporto con il suo potere oppressivo.

Solidarietà, rabbia e anarchia!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco m, CH

Tolosa, Francia: Sabotaggio incendiario

Nella notte tra il 19 al 20 novembre, a Tolosa, un furgoncino di Eiffage è stato divorato dalle fiamme.

Quando la repressione prende di mira gli/le anarchic*, dalle accuse dopo le rapine ad Aachen all’operatione “Scripta manent” in Italia, la solidarietà è la nostra arma.

Vi mandiamo un po’ di calore.

in greco

Aachen, Germania: Vernice e pietre a ufficio stranieri

19523229 ottobre 2016

Nella notte a sabato 29 ottobre attivistx autonomx hanno marcato con la vernice la facciata dell’ufficio stranieri/cittadini alla stazione principale di Aachen e danneggiato i vetri e l’entrata. L’entrata fu vastamente pitturata di rosso con l’aggiunta delle scritte “espulsione è omicidio”, “diritto di rimanere per tuttx” e “No Border, No Nation”. I vetri adornati con vari buchi e grandi spaccature. In questa notte dex attivistx approfittarono della possibilità notturna per esprimere il proprio disappunto sulla politica di migrazione dello Stato.

Dappertutto in Europa e nel mondo, delle persone lottano per il diritto di muoversi liberamente e così salvare e autogestirsi le proprie vite. Gli Stati europei tentano di impedirlo, come si chiarisce attualmente anzitutto a Calais ma lo stesso è accentuato giorno per giorno anche dalle autorità tedesche: si chiudono le vie di fuga, dex profughx sono rinchiusx nei lager e di nuovo espulsx in circostanze senza uscita e che minacciano le loro vite. Ogni amministrazione e organizzazione che vi partecipa, sia ufficio stranieri sia ONG, è direttamente corresponsabile e perciò bersaglio legittimo. La lotta contro i confini e gli Stati continua quotidianamente. La politica dell’isolamento e delle espulsioni devono essere attaccate in modo vario e sono da creare delle strutture alternative di libertà e di solidarietà.

No Border, No Nation, Stop Deportation!
Freedom of Movement and the Right to Stay for All!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Aachen, Germania: Decise le date per il processo contro due anarchicx di Barcellona + Verdetto del processo della compagna di Amsterdam

La corte di Aachen ha deciso le date per l’inizio del processo contro due compagnx di Barcellona accusatx per un esproprio a una filiale della Pax-Bank ad Aachen nel novembre 2014. Il dibattimento inizierà il 23 gennaio e sono programmate 25 sedute.

Questx compagnx sono stati arrestatx rispettivamente il 13 aprile e il 21 giugno durante un’operazione repressiva condotta dai Mossos d’Esquadra in collaborazione con la polizia tedesca, contro il centro sociale Blokes Fantasmas ed altri appartamenti privati. Da allora sono tenutx in detenzione preventiva nelle carceri di Aachen e Colonia. Non dimentichiamoci che c’è pure una terza compagna di Amsterdam sotto processo al momento in un procedimento indipendente che nasce però dalla stessa caccia alle streghe partita da una rapina ad una banca tedesca e dilagata attraverso mezza Europa.

Da Barcellona ribadiamo la nostra solidarietà e il sostegno incondizionato per questx compagnx, e invitiamo ogni individuo e collettivo a seguire, condividere e farsi trovare preparato davanti alle prossimi informazioni o alle risposte contro l’aggressione dello Stato a coloro che si ribellano contro l’ordine e la miseria.
I/le anarchichx imprigionate in Germania non sono solx. Lx vogliamo liberx, lx vogliamo tra noi.

Di seguito le date processuali:
23 e 26 gennaio
9,13,14 e 16 febbraio
2,6,9,10,13,20,23,27,28 e 31 marzo
3,7,24,25,28 aprile
5, 12, 18 e 22 maggio

https://solidariteit.noblogs.org/

[Aggiornamento dell’8 dicembre]

Oggi la corte ha assolto la compagna di Amsterdam. Ricordiamo che l’accusa aveva chiesto una condanna a 6 anni e mezzo per “rapina a mano armata, privazione illegale della libertà personale e possesso illegale di armi da fuoco”.

 

Aachen, Germania: Aggiornamento sul processo e annuncio della data del verdetto

Oggi 1° dicembre è stato l’ultimo giorno di processo per presentare le prove a carico o discolpa della compagna di Amsterdam accusata ad Aachen della rapina in banca compiuta nel luglio 2013.

Questo significa che nel corso della prossima udienza (5 decembre) sia la difesa che l’accusa pronunceranno le loro arringhe, segnando così la conclusione del processo. Oggi il giudice ha detto che il verdetto potrebbe cadere già lunedì 5 dicembre, ma ha parlato anche della possibilità che i due giudici e i due giurati potrebbero prendersi più tempo per la delibera e pronuncerebbero quindi il verdetto giovedì 8. Entrambe le udienze sono programmate alle 9:30, quindi chiunque voglia essere presente non dimentichi che tra la coda e i controlli supplementari ci si può mettere anche 45 minuti per passare. (Siate lì al massimo alle 8:45!!)

Dall’ultimo aggiornamento un altro carosello di esperti e ufficiali di polizia hanno compiuto con orgoglio la loro collaborazione coscienziosa con questo rivoltante circo giudiziario.

Lunedì 28, al mattino prestissimo, abbiamo avuto il piacere di dover ascoltare una diligente poliziotta che si è occupata del caso fin dall’inizio, pizzicando la compagna in Bulgaria nel luglio 2015, e presenziando alla maggior parte delle visite che ha avuto in prigione. Durante l’investigazione questa poliziotta ha interrogato i secondini chiedendo loro se la compagna parlasse tedesco. Hanno risposto affermativamente, ma hanno anche dichiarato che aveva un forte accento olandese e che faceva frequentemente degli errori di grammatica. Cercando di farsi passare per un’esperta di lingue, la poliziotta ha apertamente ipotizzato che la nostra compagna stesse in realtà recitando un ruolo per cui faceva finta di non parlare tedesco perfettamente. Se l’affermazione della poliziotta fosse vera, coinciderebbe con la dichiarazione di un* dei/lle due impiegat* della banca, secondo cui la donna mascherata parlava bene tedesco.
Poi è stato il turno dell’esperto di DNA, che in realtà ha potuto soltanto dichiarare di essere sicuro che il DNA è quello della compagna, ma che non può determinare in alcun modo quando come o perché quella traccia appaia sulla pistola.

Nello stesso pomeriggio il giudice ha preso in considerazione e letto ad alta voce una lettera che l’accusa presenta come le parole della compagna. Questa lettera, “With midnight always in one’s heart”, è apparsa su Avalanche, corrispondenza anarchica, del dicembre 2015. La lettera è stata pubblicata anonimamente.

L’accusa ha presentato un altro documento mandato dai loro amici catalani, i Mossos d’esquadra, che parla delle loro investigazioni anti-terroristiche contro gli/le anarchic* di Barcellona legati ai GAC (gruppi anarchici coordinati). Il punto principale di questo documento era l’insinuazione che i Mossos avevano bisogno di spiegare come la loro supposta organizzazione terroristica si era finanziata. Un tentativo febbrile di costruire un movente a cui persino il giudice ha commentato con un “non possiamo verificare niente di tutto questo”.

Giovedì 1° dicembre la corte ha concesso (parecchio) tempo alla professoressa di un istituto di medicina legale. Questa professoressa di controllo e viscidità appare in tribunale circa 110 volte l’anno per dare la sua preziosa opinione sulla probabilità che una data immagine cctv sia compatibile e comparabile con i lineamenti di un individuo sospetto. Questa professoressa di perversione della vita, dopo aver trasformato un corpo umano in un algoritmo biometrico, procede poi, attraverso un calcolo matematico, a valutare su una scala da 0 a 4 la probabilità di una corrispondenza. In questo caso, data la scarsa qualità delle immagini della cctv e l’ottimo travestimento del cliente mattutino, non ha potuto dire molto. Così dopo aver analizzato le piccole parti del corpo più o meno visibili nel filmato, è arrivata all’impagabile conclusione da esperta che non ci sono somiglianze distintive tra le immagini della cctv della banca e la compagna. Nel pomeriggio la corte ha esaminato alcune transazioni bancarie insignificanti che hanno avuto luogo  nell’estate 2013.

E parlando d’altro, ci ha fatto piacere notare che il tribunale era già occupato da qualche decorazione natalizia. Nelle ultime settimane alcuni elfi notturni hanno decorato la facciata con delle simpatiche bombe di vernice verdi e rosse…

Solidarietà e rabbia

in portoghese

[Aggiornamento del 5 dicembre]

Il verdetto del processo che si è tenuto quest’ultimo mese contro la compagna di Amsterdam sarà annunciato giovedì 8 dicembre alle 11:30 al Justizcentrum di Aachen.

Oggi 5 dicembre la corte ha ascoltato le arringhe della difesa e dell’accusa, quest’ultima ha chiesto una condanna per “rapina a mano armata, privazione illegale della libertà personale e possesso illegale di armi da fuoco”, 6 anni e mezzo.

Venite a mostrare il vostro sostegno in aula o la vostra solidarietà in strada.

Dresda, Germania: Martello e vernice a Deutsche Bank

19 ottobre 2016

Ieri notte abbiamo attaccato la Deutsche Bank di Dresda in Königsbrücker Straße in solidarietà con le due anarchiche in galera. Nell’interno della filiale fu svuotato un estintore con vernice nera e la porta d’entrata trattata con un martello.

Le due anarchiche sono accusate di aver rapinato varie banche ad Aachen nel 2013 e 2014. Furono identificate con il DNA che gli sbirri in vari paesi europei avevano rilevato in segreto.
Non lasciamo sole le nostre amiche e mandiamo loro saluti solidali.
Per più rapine in banca, viva l’anarchia!
Altre info sul processo: https://solidariteit.noblogs.org/

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Distruggiamo il sistema carcerale – all’interno o all’esterno – finché non saranno tutt* liber*!

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193842-544x408 Distruggiamo il sistema carcerale – Finché non saranno tutt* liber*

193843-544x251193844-544x279Il 16 ottobre su una casa in Hermannplatz a Berlino è stato esposto uno striscione : Distruggiamo il sistema carcerale – all’interno o all’esterno – finché non saranno tutt* liber*!
Mille volantini sono stati distribuiti in Hermannplatz e all’entrata del metrò.

Sui volantini era scritto:

I/Le prigionier* ribelli hanno bisogno della nostra solidarietà. In un appello dei/lle prigionieri statunitensi possiamo leggere: Se lottiamo contro il potere, questo reagirà e l’unica protezione che abbiamo è la solidarietà dell’esterno.

Contro la schiavitù carceraria! Solidarietà con la resistenza dei/lle detenut* negli Stati Uniti e ovunque!

Libertà per le detenute arrestate a causa della rapina in una banca di Aachen.

Ogni esproprio dei ricchi e delle banche è benvenuto.

Solidarietà con chi è vittima della repressione in Svizzera! Incolpat* per aver paralizzato il traffico della metropoli e le rabbiose manifestazioni attraverso la città dei ricchi.

Nessuna sicurezza per ricchi e potenti, finché tutt* saranno liber*.
Aaron e Balu liberi! Presi perché hanno manifestato per una vita di solidarietà, contro la distruzione del quartiere e lo stato poliziesco.

Pace alle stamberghe, guerra ai palazzi – contro tutte le istituzioni e prigioni!

Scuola – Ospedale – Prigione – Fabbrica

Disciplina a scuola, lavaggio del cervello all’università, sfruttamento al lavoro, sottomissione in prigione – contro la società carcerale!

Ciao vicino! Nella prigione di Plötzensee a Berlino quasi un prigioniero su tre è in carcere per non aver pagato il biglietto dell’autobus.

Prigione per i posti vuoti!

Fuoco a tutte le prigioni – finché non saranno tutt* liber*!

Libertà per tutt*!

Credete ancora nell’ordine pubblico? Funziona anche senza!

Per una società senza prigioni!

La nostra passione per la libertà è più forte di ogni autorità!

in inglese

Magdeburgo, Germania: Banca ridecorata in solidarietà con le anarchiche accusate delle rapine in banca ad Aachen

197615-544x408197616-544x408Nella notte tra il 23 e il 24 novembre abbiamo interamente ridecorato il locale bancomat della banca Sparkasse in Magdeburg Buckau, per esprimere la nostra solidarietà con le compagne accusate e la nostra rabbia contro il sistema repressivo.

Maggiori informazioni e ispirazione per le vostre azioni su solidariteit.noblogs.org

Niente prigioni! Niente Stati! Liber* tutt*!

in inglese

Vienna: Solidarietà e rabbia

wien2-544x408wien3-544x408wien4-544x408wien1-544x408Nelle ultime settimane ci siamo sforzati di esprimere la solidarietà e la rabbia che sentiamo nei confronti della repressione contro le anarchiche attualmente accusate dell’esproprio di una banca in Germania.

Abbiamo distribuito più di diecimila volantini nell’area metropolitana, abbiamo scritto degli slogan sui muri e abbiamo visitato alcune delle nostre filiali bancarie preferite per sfogarci un po’.

Ultimamente ad Aachen (Germania) è iniziato il processo contro le compagne, e vogliamo mostrare a chi è responsabile che non accetteremo che le nostre compagne vengano processate.

Non ce ne frega niente che siano “innocenti” o “colpevoli” rispetto alle accuse – sono categorie create dallo Stato e dal Capitale, non nostre. Ci rallegriamo di ogni banca danneggiata, di ogni manifesto, di ogni esproprio!

Solidariteà e attacco contro il mondo delle banche e delle prigioni!

Fonte: Linksunten

in inglese