Tag Archives: Thunfisch

Foresta di Hambach, Germania: Corto circuito a linea aerea della ferrovia di Hambach

21 febbraio 2017

Il 21 febbraio 2017 abbiamo sabotato la ferrovia di Hambach. Abbiamo provocato un corto circuito alla linea aerea lanciando un cavo d’acciaio con due pietre fissate (con Gaffa-tape) ad ambo i capi. Deve anzitutto bloccare tutti i treni per il trasporto di carbone nei dintorni.

Quest’azione vuole essere una risposta ai lavori di deforestazione in corso nella foresta di Hambach.
Provateci, è divertente. Dovete semplicemente trovare un ponte sopra i binari. Quando il cavo tocca la linea aerea provoca un gran fulgore (che ti acceca un momento) e un gran botto. Perciò controllate prima se nelle vicinanze ci sono dei Security.

Free Turtle, Free Thunfisch, Freedom for all Prisoners!

Fonte: Linksunten

Traduzione mc, CH

Münster, Germania: Pietre a sede di banca

2 febbraio 2017

Nella notte abbiamo spaccato varie finestre della banca popolare in Hammerstraße. Così abbiamo partecipato alla mobilitazione militante contro la conferenza G20 ad Amburgo e al “bank-smashing contest” proclamato circa un mese fa.

Vi risparmiamo l’ennesimo pamphlet sul perché delle persone ritenessero che una banca fosse l’obiettivo adeguato. Poiché pensiamo che tutte le ragioni sono ben note. Vogliamo invece mostrarvi un opuscolo: Senza nome – Contributi alla discussione anarchica sull’anonimato e l’attacco.
Leggere: https://editionirreversibel.noblogs.org/post/2014/07/05/namenlos-beitraege-zu-einer-anarchistischen-diskussion-uber-anonymitat-und-angriff/

Saluti solidali vanno ancora a Thunfisch che momentaneamente è in carcerazione preventiva a Berlino, (freethunfisch.blackblogs.org) e a tuttx lx altrx compas anarchicx momentaneamente colpitx dalla repressione o che sono in galera.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Pietre all’agenzia pubblicitaria “Jung von Matt”

28 gennaio 2017

Come contributo alla militarizzazione militante per il G20 ad Amburgo, nel Karolinenviertel, nella notte sul 28 gennaio, abbiamo rotto alcuni vetri presso Jung von Matt.

Jung von Matt è una schifosa agenzia pubblicitaria che mira alla classe dei ricchi e belli e il cui approccio per cagare nel cervello della gente è nazionalista e razzista. I porci erano responsabili per la campagna //Du bist Deutschland// (tu sei Germania) che certamente tuttx ben ricordiamo.

La nostra azione non è dedicata solo alla nostra rabbia contro il costrutto del dominio esistente, ma è diretta anche con solidarietà e amore ax nostrx compas in lotta contro la città dei ricchi.

Pensiamo anche a Thunfisch, tuttora ostaggio in galera.

Vi aspettiamo!
Per l’anarchia.
Attaccare il G20.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Vienna, Austria: Solidarietà con Thunfisch

Mandiamo i nostri saluti solidali da Vienna/Austria a Thunfisch, arrestata il 21 novembre 2016 in merito alle proteste in solidarietà al R94, il 7 luglio. Viene tenuta prigioniera dal 29 novembre nella prigione femminile JVA Lichtenberg a Berlino.

Sabato 4 febbraio ci siamo riuniti come gesto di solidarietà. Per questo abbiamo scattato una foto con uno striscione che dice «Thun libera – Ama R94 – Odio per gli sbirri»

L’azione è stata organizzata nell’ambito di un evento per i/le prigionier* anarchici. Si trattava di una serata informativa sulla repressione e un party per sostenere finanziariamente gli/le anarchici che affrontano dei processi in questo momento. Era la seconda serata di questo tipo, per la solidarietà anarchica, con il marchio «Feierabendsoli» . L’evento mirava anche a dimostrare che ci sono altre forme di azioni solidali oltre alla semplice partecipazione a un benefit party.

Abbiamo quindi approfittato di questa serata per sostenere la compagna Thunfisch.

Mandiamo forza e capacità di resistenza a lei e a tutt* i/le nostr* compagn* in prigione!

Fuoco a tutte le prigioni!
Libertà per tutt* i/le prigionier*!

freethunfisch.blackblogs.org

in inglese

Francoforte sul Meno, Germania: Incendiata auto della sicurezza

17 gennaio 2017

Ieri sera abbiamo incendiato l’auto di una ditta della sicurezza. Che era presto di sera non ci ha impedito di attaccare i picchiatori ed assassini pubblici e privati. Lo Stato e la società reagiscono alle discontinuità politiche e sociali dei nostri tempi con ancora più repressione. Questa democrazia si scaverà la propria fossa. Ma noi continuiamo la nostra lotta per una società liberata.

La proposta per una campagna che accompagna il G20 ci piace molto. La nostra azione di ieri è un piccolo contributo. Sono dei piccoli saluti ax prigionierx in tutto il mondo.
La lista dex amicx imprigionatx è lunga, qui ne vorremmo nominare solo alcunx:
Thunfisch tuttora in galera a Berlino
Lx prigionierx in sciopero negli USA
Lisa e altri amici ad Aachen
Nekane in Svizzera
Lx prigionierx in lotta della foresta di Hambach
Anche lx tantx prigionierx turcx e curdx, la cui lotta fuori dalle prigioni tedesche non è quasi considerata, devono sentirsi abbracciatx.
Tuttx lx tantx non nominatx
A tuttx lx nostrx amicx in fuga! Non fatevi prendere.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Münster, Germania: Pietre e vernice a pretura

11 gennaio 2017

Al riparo della notte abbiamo spaccato qualche vetro dell’entrata della pretura e lanciato bottiglie con la vernice alla facciata. Abbiamo portato la nostra rabbia all’istituzione che si adopera a castigare la gente per i loro segni di resistenza. Uguale per chi squatta, ruba nei negozi oppure chi viaggia senza biglietto, tantx dovettero già passare queste porte, i cui vetri ora rotti diffondono il nostro messaggio irriducibile.

Siamo stati qui – Con noi non c’è pacificazione sociale.

Il numero dei piccoli gruppi deve essere il più grande possibile e ognuno deve apprendere l’attacco e la ritirata veloce, a proteggere i propri canali di comunicazione e ad avere cura reciproca. Gli sbirri possono facilmente spazzare via una demo di 1000 persone con una sola centuria, mentre una singola persona o un piccolo gruppo è difficile da battere se progetta bene, colpisce a sorpresa e sparisce nel nulla. La polizia è quasi impotente se la città è disseminata di tali gruppi che conoscono bene il proprio territorio e prendono di mira i propri bersagli (dal manifesto: Contro il fascismo e il terrore degli sbirri).

Mandiamo i nostri saluti a Thunfisch, Aaron, Balu, Cem, Guelafeit, ax prigionierx della foresta di Hambach e a tuttx lx compas prigionierx. Ci pare che nell’area linguistica tedesca aumentano i gruppi che organizzano delle azioni militanti con riferimento reciproco. Che sia contro la repressione attuale oppure la mobilitazione per fare un disastro del G20. È bello sapere che c’è gente in tanti posti che mostrano i denti allo Stato, alla violenza istituzionalizzata e alle condizioni razziste e patriarcali. Sarà che non ci conosciamo e che non ci siamo mai incontratx, ma lo stesso sentiamo con ogni notizia sull’emergenza notturna che i nostri cuori battono allo stesso ritmo.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Attentati incendiari a Sodexo e Vodafone

6 gennaio 2017

Per la solidarietà con lx prigionierx e un mondo senza dominio.
Sono state varie le ragioni per rifarci sentire, anche se le risorse impiegate sono molto minime nel materiale e nel “manpower”. Una di queste ragioni è il “blocco dell’informazione” che, in parte, fu ordinato per le azioni militanti. Lo sottolinearono già lx compas anonimx dei “Gruppi Autonomi” nel contesto del loro attacco all’ufficio per l’ordine del 25/12/16.

Nel frattempo dovrebbe essere chiaro alle autorità che i due furgoni incendiati sul “terreno di una ditta” in Sewanstraße non furono vittima, come inizialmente forse sospettato, di un difetto tecnico bensì di sostanze incendiarie in sacchetti per incendiare le grigliate deposte uno sulla ruota anteriore destra e l’altro sulla ruota posteriore destra. Le auto erano della ditta Sodexo, sulle cui attività negli affari con le prigioni si è già detto tanto, ragion per cui fu già ripetutamente colpita da azioni militanti.

Speriamo che ci siano danni alla struttura edile e sottolineiamo che non ci teniamo a spaventare chi vi lavora. Rivestendo dei ruoli caratteristici nella formazione sociale capitalista contribuiscono alla sua continuità, ma in una misura minima.
Questo attacco deve intendersi come piccola fiammetta della solidarietà con le più varie persone colpite dalla repressione. Esemplari potrebbero definirsi lx prigionierx rivoltosx in sciopero della fame negli USA. Anche alcune prigioni in GB si ritrovano in uno stato d’emergenza causa delle ribellioni dex prigionierx.

Solidarietà anche a Thunfisch e Balu che sono detenutx per le loro attività connesse a una manifestazione molto determinata. Ecco dove si dimostra in modo esemplare che, indipendentemente dal paesaggio partitico, le linee di repressione continuano senza sosta.

Lo stesso vale per la Grecia dove per il nostro dispiacere sono state arrestate alcune persone di “Lotta Rivoluzionaria”, per esempio Pola Roupa e Konstantina Athanasopoulou.
Il nostro attacco è per tuttx coloro che non vogliono o non possono adeguarsi all’ordine sociale  vigente con le sue ideologie della non equivalenza e con la loro coazione allo sfruttamento in ogni ambito e perciò furono spintx negli schemi digitali e nei retaggi analoghi delle autorità repressive e dell’industria della prigione. Per loro questo fuochetto è forse un piccolo fuoco d’artificio posteriore.

Siamo ben consci della contraddizione implicita che comporta solidarizzarsi con tutte le persone che sono in galera. Ma non siamo quel gruppuscolo che può, e nemmeno vuole, risolvere discorsivamente questa tensione. È un processo sociale che, come in altri ambiti, si tratta di percorrere in una direzione con l’obiettivo che nessuna persona sia mai più disumana verso un altra persona. In questo contesto è più che ovvio che l’attuale processo di sorveglianza e rilevamento digitale totale, d’ampliamento dell’industria delle prigioni e della mentalità dilagante delle autorità tipo “legge ed ordine” è un percorso che ci porta piuttosto lontano dall’obiettivo prima esposto.

Ogni colpo contro l’architettura della sicurezza dovrebbe perciò essere favorevolmente accolto da ogni amante della libertà mentre nel contempo va favorito un dibattito come sopra accennato.

Se sull’attacco alla Sodeco si poteva ancora legittimamente dubitare e se dopo non si voleva più commentare se attacco o non attacco, la non informazione su di un attentato incendiario a un traliccio radio è da considerarsi con ogni evidenza un blocco d’informazione.

Nella notte da sabato a domenica attorno alle 1:50 a un traliccio radio (Oranierburgerstrasse) della ditta Kabel Deutschland (ora Vodafone) sono stati appiccati due incendi uno vicino all’altro. Purtroppo non ci si poteva riscaldare con questi fuochetti ma pensiamo che i cavi non erano lì per nulla e si può presumere che l’impianto si sia (momentaneamente) fermato.

Con l’attacco volevamo provocare una piccola “pausa di sorveglianza” come già era intenzione del gruppo vulcanico (Katla) quando attaccava una torre radio vicina alla stazione ferroviaria Adlerhorst. Anche se l’attacco è relativamente contemporaneo vogliamo tuttavia entrare in merito alla proposta di un gruppo di Amburgo, di disturbare il vertice G20 attaccando l’infrastruttura. Le interruzioni della comunicazione possono aiutare lx rivoltosi di Amburgo nel mese di luglio poiché è comunque utilizzabile solo limitatamente  per la sorveglianza, mentre gli assembramenti dex uniformatx hanno bisogno che il flusso digitale converga per poter agire con efficienza.

1 anno e ½ dopo il nostro ultimo attacco (attentato incendiario alla deutsche Bahn) ci esprimiamo di nuovo per dimostrare presenza. Nulla è fallito, molti sarebbero stati i contributi, da dare già da tanto tempo, tuttavia con il nostro silenzio ci atteniamo filosoficamente al principio “un’onda si ritira solo per colpire di nuovo”.

Anche in futuro distruggeremo e marcheremo ciò che ostacola una società libertaria, vale a dire ciò che preferisce dei regimi reazionari tipo fascisti oppure islamisti.

Gruppo Informale

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a edifici di lusso

1°  gennaio 2016

Nella notte dal 31 dicembre al 1° gennaio al Prenzlauer Berg abbiamo attaccato due edifici con le bombe alla vernice: la “Schönhauser Allee 23” e il “Palais Kolle Belle”. “Case di proprietà esclusive” con arredamento di lusso a prezzi esorbitanti: i due obiettivi sono parte di un processo di gentrificazione sempre più acuto. Ecco perché erano bersaglio del nostro attacco. Non accettiamo una città in cui case di proprietà di lusso per le classi ricche sono costruite ad ogni angolo mentre disoccupatx, profughx e impiegatx precarx sono sempre di più scacciatx in periferia. Non accettiamo una città dove abitare è organizzato secondo la logica di sfruttamento capitalista invece che secondo i bisogni della gente che vi abita.
Abbiamo scelto questa notte per, nel contempo, manifestare la nostra solidarietà con il “capodanno per la galera”. Qui salutiamo Thunfisch, Ali Cem, Balu e tutte le altre persone che per la loro lotta contro le condizioni di sfruttamento, razziste, sessiste oppure coloniali sono rinchiuse nelle galere dello Stato.

Inoltre chiamiamo all’intensificazione delle nostre azioni alla vigilia del vertice G20. Per questo presentiamo qui una istruzione minore per le bombe alla vernice.

Comperate giusto ora nel dopo natale le palline per l’albero di natale non di plastica, degli imbuti a misura, pece oppure delle lacche (ovviamente non con la carta di credito e non troppe in una volta).

A casa togliere subito i  coperchi usando i guanti, metterci l’imbuto e versarvi la pece o la lacca. Rimettere il coperchio e sigillarlo con cera o nastro adesivo.
Imballarle in sicurezza per il trasporto per poi lanciarle sul rispettivo bersaglio.

Il vantaggio di questo metodo è che le palline si infrangono sempre sul bersaglio e che sono abbastanza silenziose.

In questo senso: avanti con nuove azioni!

Gruppi Autonomi

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Essen, Germania: Vernice a centrale RWE

25 dicembre 2016

Nella notte al primo giorno di natale, alcunx attivistx abbellirono di vernice la torre RWE di Essen scrivendo slogan tipo “Fuck RWE”, “Earth Liberation Front” e “Hambi rimane” e versando dei secchi di vernice nell’entrata. L’azione è una delle tante nel contesto dei lavori di abbattimento d’alberi attorno alla foresta di Hambach occupata dal 2012 da attivistx ambientali. Ecco alcune parole di questo gruppo d’azione e il resoconto di una delle persone arrestate.

“(…) non c’è secchio di vernice grande abbastanza per coprire le malefatte di RWE, ma ogni chiazza vale per marcare lo sfruttamento e la distruzione della natura. Perciò nella notte dal 24 al 25 dicembre abbiamo marcato la centrale RWE.
Quest’azione diretta colpiva tuttavia solo un’impresa ma la nostra azione è diretta contro il capitalismo e l’ordine dominante in generale.
In questo periodo delle notti più lunghe e in cui la società s’abbandona al consumo più becero, abbiamo deciso di dare un segnale e di contrastare questa logica della massimizzazione del profitto e della massa in letargo.
Come gruppo d’azione “Bloody Bastards” giravamo per le strade di Essen e con successo attaccammo la torre RWE.
L’alta presenza di polizia per gli attentati e il terrore contro i mercati natalizi causava l’arresto di persone che presumevano essere nei pressi del luogo dell’azione. Pare che la polizia era sul posto pochi minuti dopo con tanto di volanti, furgoni e cani.
Se queste persone sono davvero lx dettx attivistx o meno non è certo.
(…)
Chiaro è che tuttx sono di nuovo liberx e che attendiamo con grande gioia i futuri termini dei tribunali poiché sarà un’altra possibilità per attaccare pubblicamente RWE e tematizzare le sue malefatte!
Fino allora ci auguriamo molto coraggio e altre azioni!
Solidarietà con la foresta di Hambach e a tutte le altre ZAD dove le persone lottano per un futuro migliore.

Amore e forza a tuttx lx prigionierx politicx e libertà per Thunfisch!
Viva la ELF

The Bloody Bastards

Una delle persone arrestate racconta di maltrattamenti e di violenza sproporzionata: Dopo l’arresto un agente quando ero nella volante con le manette dietro la schiena mi schiacciò l’arteria principale facendomi svenire per poco tempo. (…) In caserma mi pestarono, trascinarono giù  per le scale con la presa alla gola, fui alzato tirandomi su per le orecchie e nella cella tre sbirri mi strapparono i vestiti mentre ero schiacciato sul suolo con le manette dietro la schiena. Dopo 8-9 ore fui buttato sulla strada senza pantaloni e giacca (…)

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Fuoco all’ufficio per l’ordine di Steglitz

25 dicembre 2016

Il 25 dicembre abbiamo acceso un fuoco sotto il container dell’ufficio per l’ordine a Berlino Steglitz. Causa lavori edili sul terreno dell’amministrazione, gli sbirri ausiliari sono per ora sistemati nei container per uffici. Quest’azione fu ispirata da un attacco sul container degli sbirri ad Amburgo Rissen.
Che il nuovo clown sul seggio del senatore degli interni, al contrario del suo predecessore che faceva pubblicare ogni lineetta di gesso, ordina di tacere questo attacco non ci ci dispiace affatto. Che il monopolio dell’informazione così applicato contro di noi può avere degli effetti sui discorsi nella scena della resistenza radicale sembra piuttosto dubbio visto il basso livello teorico anarchico nell’area linguistica tedesca.

Tuttavia vogliamo pronunciarci sui nostri motivi per questo attacco.
Gli “spazi fuorilegge” desiderati da alcunx per Friedrichshain devono o corrispondere a un vero bisogno di perlomeno una parte dex abitanti, oppure a una perdita perlomeno iniziale di potere degli organi di Stato. Ambedue le cose sono, per ora e a Berlino, lungi dall’essere. Ovvio che ci sono dei quartieri dove la gioia silente quando gli sbirri subiscono degli attacchi è più grande di altrove. Ma la partecipazione a tali attacchi non è abbastanza forte. Questa lacuna fu provocata da un annoso auto-isolamento e perseguimento incoerente d’obiettivi e di un nuovo adagiarsi nella società. Ma è da presumere che il fattore principale sia il vuoto di contenuti che come un tappeto di alghe nel mare ora va a fondo e poi sale in superficie.

Nel contempo lx radicali di sinistra oppure i gruppi antifa non sono più dispostx alla creazione militante di punti centrali. Né si ripuliscono i quartieri radicalmente dai nazi né si costruiscono delle strutture clandestine con i mezzi per la propaganda e la pratica utili alle persone che ne hanno bisogno. Ecco perché ci sembra adeguato attaccare il nemico dove è debole. Mentre i gorilla girano nella città sbavando per l’ordine, terrorizzando i gruppi emarginati e chiedendo dei soldi per ogni gomma da masticare gettata sul marciapiede, noi li abbiamo visitati.

A Steglitz gran parte della gente non avrà nessun problema con l’ufficio per l’ordine, ma anche qui esistono “gruppi e ambienti difficili” ai quali il nostro piccolo fuoco strapperà perlomeno un debole sorriso. E se così non fosse abbiamo fatto un dono alla vostra festa dell’ipocrisia.
La nostra agitazione non è orientata su di una focalizzazione ai punti localmente importanti e nemmeno alle situazioni attuali, ma ai nostri obiettivi politici. L’ordine che viene mantenuto è presente ovunque e porta ubbidienza e schiavitù alle persone, perciò è anzitutto l’ordine sociale a contrariarci.

Con quest’attacco appoggiamo gli obiettivi formulati in alcuni scritti di una campagna contro il G20 di Amburgo, campagna che non vuole rimanere passeggera ma fornire un’eruzione diffusa e durevole alla rabbia contro l’ordine costituito, che vada oltre le tematiche e le frontiere particolari.
Ma per un aumento dell’attività di sabotaggio è anzitutto necessario l’allargamento dello scontro aperto sulle strade contro le forze del regime. Sulla strada per Amburgo nel mese di luglio ci vogliono più scontri di quanto ce ne sono ora.

Ecco perché i nostri saluti speciali vanno anche ax prigionierx degli scontri dell’anno passato, a Thunfisch nella galera di Lichtenberg e a Damien nella galera di Fleury-Mérogis.

Gruppi autonomi

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vetri distrutti a 14 fermate del bus e del tram

24 dicembre 2016

Come già dichiarato da alcunx compas inizio novembre, la Wall Sa è davvero una gran merda. Da quando piuttosto di frequente subiscono dei danni, la ditta, ovviamente, non ha cambiato la sua politica; non ci aspettavamo altro. A Berlino continua anche il processo contro Balu e con Thunfisch un’altra persona è detenuta per servire la logica dell’intimidazione.

Durante la campagna di solidarietà per lx accusatx della demo del 9 luglio sono usciti alcuni commentari che ci hanno sorpresi. Per esempio sui nomi dex colpitx. C’è chi crede che gli alias rendessero più difficile l’impegno per questa gente poiché mancherebbero di serietà. Certo che è più facile identificarsi con lx prigionierx che danno il nome anagrafico, meglio ancora se con foto. In altri paesi è normale. Ma ci sono abbastanza prigionierx di questo tipo e le azioni di solidarietà aggressiva eseguiti per loro qui da noi sono scarsi.

E allora, qual è il problema, quando dopo una demo andata male ci si comporta come da sempre diciamo nei nostri scritti? Non è solo compito dei gruppi di solidarietà di far si (giuridicamente  e psicologicamente) che, per uscire prima, lx prigionierx non facciano degli accordi con i tribunali. La demo del 9 luglio per la Rigaer sarà solo finita quando per questo non sarà più in galera nessunx. Fin lì dovremmo occuparci delle distruzioni che dimostrano a Thunfisch che i nostri slogan non sono parole vuote. Ma anche come segnale alla giustizia; per ogni “delitto” perseguitato commettiamo 100 nuove azioni.
Ci sono troppo pochi bersagli della giustizia e della repressione? Alcune azioni della settimana passata erano abbastanza impegnative, incendiare le autorità e le loro macchine non è da tuttx. Di nuovo sta a noi dimostrare che le chiacchiere dell’assenza di una gerarchia dei mezzi sono valide.

Ed ecco un obiettivo semplice a rischio minimo, la pubblicità di Wall Sa. Nei giorni passati abbiamo distrutto 14 fermate del bus e del tram utilizzate dalla Wall Sa come superficie pubblicitaria, oltre a due cartelloni pubblicitari luminosi.
Sul problema del contesto oppure della comprensibilità della connessione tra Wall Sa con i procedimenti della squadra speciale Linx, il concetto giorno X decentrale non era comunque attuato per assicurare la casa ad alcune persone oppure per salvare una bettola, bensì come parte di un conflitto quotidiano di persone che non vogliono sottomettersi. Oggi lo Stato dice che si tratterebbe di contratti e diritti alla proprietà per un mucchio di pietre murate, domani lo Stato dice che si tratta delle origini oppure dei valori oppure della salvezza dell’economia. Ma tutto ciò non importa, i contesti sono lì dove lo sono per noi stessx.

Attacchi alla pubblicità sono parte elementare della critica la capitale ed ecco una lista di attacchi simili:
Si presume che proprio Münster sia all’avanguardia degli attacchi alla pubblicità http://maqui.blogsport.eu/2010/01/11/bundeswehr-werbung-zerstoert-was-bringt-es/
20/11/2015 Attaccato il socio di Wall in Francia, JC-Decaux http://rabble.org.uk/france-on-the-attack-against-scumbag-company-jcdecaux/
24/11/2015 Colpita Wall Sa a Münster: https://linksunten.indymedia.org/node/160107
04/12/2015 Reclame Wall Sa distrutta a Berlino: https://linksunten.indymedia.org/node/161072
06/04/2016 Distruzione contro Wall Sa: https://linksunten.indymedia.org/node/175527
26/06/2016 Fuoco a auto Wall Sa a Schöneberg: https://linksunten.indymedia.org/node/183261
06/04/2016 Fuoco a auto Wall a Friedrichshain: http://www.bz-berlin.de/berlin/friedridchshein-kreuzberg/chronologie-der-randale-nacht-der-rigaer-94-demo
01/08/2016 Distruzione a Wedding: https://linksunten.indymedia.org/node/186576

Libertà per Thunfisch e tuttx quellx che si difendono!

CAOTIX & DISTRUTTIVX ass. reg.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Münster: Pietre a ufficio d’assicurazione

3 dicembre 2016

In prima serata abbiamo visitato l’ufficio assicurativo DEVK in Hansaplatz. Abbiamo lasciato dietro di noi un mucchio di cocci e i nostri migliori saluti alla prigioniera Thunfisch nella JVA Lichtenberg a Berlino.

Con Balu, Thunfisch è la seconda compa di Münster in detenzione preventiva per le lotte attorno al quartiere nord di Friedrichshain e del R94 sotto pressione. La detenzione non è solo un intervento cruciale nella vita dex nostri complici ma anche un attacco statale al nostro movimento, ai nostri progetti, sogni e mondi vitali. Perciò è urgentissimo toglierci il dito dal culo ed inviare le nostre ambasciate irriducibili alle istituzioni ed ai simboli del dominio.

Insegniamo alle pietre il volo – per un’escalation della situazione in generale!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a nuovo palazzo di lusso

25 novembre 2016

Nella notte al 25/11 abbiamo abbellito con la vernice il nuovo palazzo di lusso in Johanniterstraße a Kreuzberg.

Questa è per noi la minima reazione all’arresto della nostra compagna Thunfisch. Con ciò ti mandiamo tanta forza e solidarietà. I nostri pensieri sono con te. Sia dentro sia fuori dalle mura – è un’unica lotta che conduciamo insieme. Una lotta contro la città dei ricchi. Bruciamo le metropoli di questo mondo affinché possiamo costruire la nostra utopia di una società diversa.

Solidarietà per Balu!

Solidarietà per Thunfisch!

Nottambulx anarchicx

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH