Tag Archives: contro la gentrificazione

Wuppertal, Germania: Vetri rotti e vernice a polizia, Deutsche Bank, Cassa di risparmio e Volksbank

3 maggio 2019

Nella notte da giovedì a venerdì, le filiali della Deutsche Bank, Sparkasse, e Volksbank come anche il posto degli sbirri nel quartiere Cronenberg di Wuppertal hanno avuto visita notturna con vetri rotti e accenti colorati.

Autonomo significa autodeterminato, autonomo significa resistenziale. Ma non solo il 1° maggio.

I meccanismi che ci opprimono sono da attaccare ad ogni livello.
Il capo della polizia Röhrl di Wuppertal e il ministro degli interni del Nord Reno Westfalia tentano dall’inizio del loro insediamento di procedere massicciamente contro le strutture autodeterminate e auto organizzate. Non ci possiamo far togliere questi spazi liberi duramente conquistati. Tra l’altro manifestare senza autorizzazione il primo maggio, far sanguinare RWE per le sue macchinazioni o fare visita notturna ad altri fautori dell’oppressione e dello sfruttamento. Stavolta toccava, come già tante volte in tante altre città, alla Deutsche Bank, alla Volksbank e alla Sparkasse. I motivi abbondano. Come il profitto e la capitalizzazione della gentrificazione in espansione come si vede giusto a Berlino, ma che presto ci colpirà ovunque. Come guadagnare con la guerra, la povertà e la fuga, come si può vedere anche troppo bene in Kurdistan, Grecia e altrove. La lista sarebbe infinita. Ma anche la caserma degli sbirri non è stato scelta per caso. Con la formazione sempre più autoritaria dello Stato e della polizia, che dopo il G20 e con le nuove leggi di polizia diventa sempre più evidente, la critica con delle visite notturne di tali condizioni e dell’istituzione polizia che le rende possibili, è più importante che mai.
Gli arresti dell’anno passato non vanno dimenticati!

Solidarietà con le persone colpite dalla repressione che fra poco staranno davanti al tribunale a Wuppertal!

Il 1. maggio rimane imprevedibile!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Germania, Berlino: Pietre contro nuova costruzione

26 aprile 2019

Per prima cosa vorremmo inviare un piccolo segno di solidarietà alle persone che attualmente s’organizzano contro gli affitti e la speculazione con la casa. E ancora di più a coloro che non possono più partecipare all’assurda corsa per avere una casa.

Salutiamo la resistenza contro le ditte immobiliari nelle settimane passate. La resistenza contro gli affitti si fa sempre più irriducibile e questo è la nostra chance per acuire ancora le condizioni contro i profittatori del normale regime capitalista. Si volatilizza la fede nei partiti e le loro promesse di equità sociale. La socialdemocrazia nella veste della Linkspartei in una città totalmente capitalizzata come Berlino anche in futuro si piegherà agli interessi dell’economia immobiliare. Si possono intravedere vari tentativi dei padroni di recuperare le lotte dex inquilinx. Ma prima o poi se ne accorge anche lx ultimx che i partiti sono e rimangono leccapiedi del capitale.

Luogo del delitto Gleisdreieckpark: poco fa la ditta Allod nel sud del parco non si vergognava di battezzare il proprio progetto “Neu-Schöneberg – Nuova Schöneberg” ma, gradevolmente, si è beccata tanti contra con vernice già in fase di costruzione e anche ora, a costruzione finita.
Mentre Ziegert nella Flottwellstraße attrezza l’ultima lacuna costruttiva (in costruzione, nome del progetto “Wohnpanorama – Panorama abitativo” pubblicizzato a partire dai 5.500 €/m²), l’obiettivo delle nostre brame è in procinto di prendere il posto della vecchia casa dall’altro lato del parco. Va da sé che oggigiorno un progetto di costruzione non si presenta senza nome proprio e così il progetto fu battezzato „Gleis Park“, lo costruisce il gruppo Bauwens e da agente esclusivo funge Engel & Völkers. Le unità abitative (“L’attico seduce con un savoir-vivre rappresentativo”; “La mattina vista lontana, la sera filarmonia”) si possono comprare per umili 0,5 a 1,5 milioni di €. Essere veloci paga(va) poiché non sono più disponibili che poche unità, perciò abbiamo preso tutto il nostro pietrisco e glielo abbiamo buttato addosso. Gli abbiamo consegnato come minimo 50 comandamenti ma mai più sentito qualcosa di loro…

Contro la città dei ricchi – Per un maggio sovversivo

Fonte: Indymedia (Tor)

Colonia: Distrutti vetri dell’attico di Christoph Gröner

31 agosto 2018

Christoph Gröner (CG) è capo del omonimo gruppo CG, una delle ditte di costruzione più grandi in Germania. CG abita un appartamento di lusso nel cuore di Colonia. Questa notte abbiamo visitato il suo attico con vista sul duomo distruggendo i vetri del suo generoso soggiorno. Il nostro messaggio ai distruttori sistematici di spazio abitativo accessibile come CG: Vivere nelle alture della città non protegge dalle visite domiciliari dex avversarx politicx.

Christoph Gröner (CG) è imprenditore edile. Il gruppo CG è tra le cinque maggiori imprese di costruzione in Germania. A Lipsia, CG si occupa di un terzo di tutti gli attuali progetti edilizi, a Berlino trasforma la vecchia torre dell’ufficio assegni della posta in abitazioni di lusso. E anche la Rigaer Straße a Berlino Friedrichshein è “sviluppata” da CG. A Colonia convinceva gli investitori abbastanza ricchi ad investire nella costruzione, in atto da luglio 2018, di un intero quartiere urbano nuovo.

CG è un auto eletto artefice che vuole formare la Germania. È un arricchito che ama provocare sbandierando la propria ricchezza: “Butto i soldi dalla finestra e rientra dalla porta”. Il suo notevole patrimonio se lo sarebbe guadagnato lavorando duro – dorme solo quattro ore al giorno. Non è un luminare intellettuale: Ognuno potrebbe diventare ricco quanto lui; sarebbe un errore credere che la ricchezza si baserebbe sulla povertà altrui. Ma CG è uno spirito gretto avido di potere: Non vuole lasciarsi frenare più a lungo dagli assessori per l’edilizia urbana. Se potesse fare come desidera, i suoi investitori avrebbero la possibilità di rendite ancora più alte. Ora va lui stesso in politica e, inoltre, con le sue chiacchiere si fa il giro delle talk-show della nazione. Vuole fondare un proprio partito che s’impegni di più per rendere maggiore giustizia al rendimento. Un partito da qualche parte tra FDP e AfD che garantisca più spazio d’azione ai portatori di rendimento come lui. Poiché ha in serbo dei grandi piani: la smartizzazione dell’edilizia. La modulizzazione digitale dell’edilizia potrebbe ancora far salire le rendite…

Indipendentemente dai sogni di diventare cancelliere, dobbiamo prendere sul serio l’animale alfa CG. Rappresenta perfettamente gli affari con l’abitazione. Tantx pagano gli alti redditi, che pochi investitori ottengono con la rivalutazione d’interi quartieri, con la propria espulsione dalle città. Ai visionari coscienti del proprio potere come CG possiamo contrapporre solamente una contro-visione convincente. Una visione che rende impossibile l’affare con l’espulsione scuote risolutamente le colonne portanti dello sfruttamento capitalista. Una tale visione si può realizzare solo con una resistenza credibile e questa ha bisogno di punti focali come la Rigaer Straße, dove la gente si difende in modo militante contro la propria svendita. Come raffronto: La questione dell’energia non si pone nel discorso teorico, bensì a Gorleben e nella foresta di Hambach.

CG abita un appartamento di lusso nel cuore di Colonia. Abbiamo visitato il suo attico con vista sul duomo (l’unità abitativa sud-est nel 5. piano della K-Star Residence nella Servasgasse) questa notte e distrutto le finestre del suo generoso soggiorno. Abbiamo fatto attenzione a non danneggiare nessunx con le schegge di vetro sulla strada sottostante. Il nostro messaggio ai distruttori sistematici di spazio abitativo a prezzi accessibili come CG: Vivere in altro sulla città non evita le visite domiciliari dex d’avversarx politicx. Non serve a nulla la scorta di polizia durante la visita del cantiere nella Rigaer Straße, il supposto “quartiere problematico limitato”.

Con cari saluti (anzitutto a tuttx lx attivistx della Rigaer Straße), il vostro gruppo cg (charismatische gemeinheiten – meschinità carismatiche)

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice contro “Stadt und Land – Città e Campagna (CC)”

15 agosto 2018

Ieri notte abbiamo abbellito la facciata dell’ufficio CC per manifestare la nostra solidarietà con lx occupanti della Borni, ma anche con tuttx lx altrx che sono colpitx dagli sgomberi coatti attuati da CC.

La domenica di Pentecoste, dex attivistx hanno occupato nove case a Berlino e Potsdam. Una era la Bornsdorferstraße 37b, proprietà CC e inutilizzata da vari anni. In una città la cui formazione è sottomessa alla logica del profitto capitalista, a chi non può permettersi gli affitti in forte crescita non rimane che una vita per strada oppure il trasloco. Per contrapporvi qualcosa è necessario riappropriarsi dello spazio (abitativo) con le occupazioni e di rispondere praticamente alla questione casa, che interessa tuttx. Lo hanno tentato lx occupanti ma CC, con gentile copertura alle spalle del senato di “sinistra”, ha di nuovo dimostrato che la proprietà pesa di più dei bisogni della gente.

La Borni è di nuovo vuota e la direzione CC continua a rifiutare il ritiro delle querele contro lx 56 occupanti. Non ci sorprende che un’impresa che in un anno ordina 97 sfratti coatti agisca in tal modo. Alla fine deve sfruttare, come ogni impresa (sia comunale sia privata). Ma ci fa arrabbiare lo stesso e l’altra notte abbiamo espresso questa rabbia.

Lo sgombero della Borni purtroppo non sarà l’ultimo ma non lo accetteremo senza resistenza!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Danneggiata abitazione modernizzata

22 luglio 2018

Nella notte dal 21 al 22 luglio 2018 abbiamo scassato un’abitazione vuota e fortemente modernizzata nella Friedelstraße 54. Abbiamo distrutto i vetri e la porta per rendere la casa temporaneamente inagibile e lasciato un ambasciata al proprietario.

La modernizzazione dello spazio abitativo non è un’opera di bene per chi dipende (e migliorarne le condizioni) dallo stesso, bensì serve solo alla moltiplicazione di capitale.
Esiste un conflitto d’interessi insanabile tra i proprietari Pinehill s.a.r.l. ossia Secura Amministrazione come attori del mercato capitalista della casa e tra le persone per cui uno spazio abitativo pagabile è una fondamentale necessità esistenziale. Anche leggi per la protezione dei ceti sociali deboli non impediscono che le persone subiscono quotidianamente lo sfratto coatto e che sono cacciate in una vita senza tetto.

Non accettiamo di essere continuamente e ancora di più espulsx. Visto che la politica non lo contrasta noi sabotiamo la valorizzazione economica dell’obiettivo che interessa gli attori Secura/Pinehill.
Riteniamo necessario organizzarci e di costruire delle strutture solidali.

In solidarietà con il negozio di quartiere Friedel54 e con tutte le persone colpite e minacciate d’espulsione.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre ad ufficio del gruppo CG

6 luglio 2018

Spintx dalla rabbia per la perdurante carcerazione di Isa, abbiamo scelto la notte da martedì a mercoledì per visitare l’ufficio del gruppo CG direttamente vicino al nuovo palazzo dei servizi federali, e di fare saltare il bel fronte in vetro con le nostre pietre.
Quasi ogni settimana le autorità della repressione alzano il braccio per colpire, in fratellanza con il dittatore Erdogan fanno delle razzie contro le strutture curde, coordinano a livello federale ed europeo le perquisizioni e gli arresti per la commissione speciale “black bloc” dopo il G20 oppure ammazzano delle persone come Aboubaker a Nantes oppure Bekir a Brandenburgo – per citare solo alcuni esempi.

Le notizie quotidiane hanno il potenziale di paralizzarci, di farci battere in ritirata ed abbandonarci al sentimento di lottare contro un nemico strapotente. Ma se c’incontriamo con lx nostrx compas e riceviamo notizie dex prigionierx, dell’aumento, di nuovo, degli attacchi contro i profittatori di tutta questa merda e di lotte in altri luoghi di questo mondo, allora superiamo la nostra paura e siamo di nuovo prontx a portare avanti le nostre lotte, e stavolta incontrollabili e al riparo della notte. Gli obiettivi abbondano e le braccia della sorveglianza non sono lunghe abbastanza per la nostra spinta all’evasione dalla normalità.

Quest’attacco è un segno alla ditta del presuntuoso Christoph Gröner che, anche se per il momento nella Rigaer può apparentemente alzare in tutta tranquillità le sue costruzioni di lusso e  il quartiere nord ribelle è occupato piuttosto con la repressione di Stato lì focalizzata, non dovrebbe mai credersi al sicuro. Il suo nome è strettamente legato alla morte per cementificazione delle città.

I giri di vite della gentrificazione continuano permanentemente ma anche il numero di coloro che non hanno più nulla da perdere, che non trovano più nessun posto nelle città salvo quello dell’attacco. Noi abbiamo trovato il nostro posto nella permanenza dello scontro, nell’odio verso lo Stato e il capitale e nell’amore e nella solidarietà verso di chi sentiamo al nostro fianco, anche se da tantx ci dividono fisicamente delle mura.

La nostra solidarietà tocca anche a chi è interessatx dell’ondata di repressione a Monaco, sulla pelle dex quali gli sbirri vogliono vendicarsi per l’occupazione del “für lau haus” 2017 (de.indymedia.org). Come anche a Max da sei mesi in carcerazione preventiva (https://freemax.noblogs.org).

Libertà per Isa!
Libertà per tuttx lx prigionierx!
Per la rivolta contro la città dei ricchi!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Monaco di Baviera: Bucate le gomme di una immobiliare

2 luglio 2018

Il 02 luglio a Schwabing e nel Schlachthofviertel bucate le gomme di auto della Kensington Finest Properties International. Ihih

“Chi cerca degli immobili ad alto valore a Monaco, con la Kensington Finest Properties International è esattamente al giusto indirizzo. L’impresa ha più di 19 anni d’esperienza, e anzitutto internazionale.”

“Specialmente con gli immobili esclusivi a Monaco, come anche nelle zone residenziali costose e preferite, non si può fare a meno di un partner competente.”

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre ad ufficio di Tino Schopf (SPD)

26 luglio 2018

Ieri al Prenzlauer Berg sfondata sede SPD di Tino Schopf. Questi risiede nella commissione per lo sviluppo urbano per riempirsi le tasche con i soldi degli investitori.

Isa e Nero sono in galera perché rilevati come parte del problema per il totale sfruttamento della città: la resistenza al terrore sbirresco a Friedrichshain. Da marionette consenzienti del senato, la giustizia non è l’unica ragione per sfondare di tanto di tanto i vetri delle sedi SPD.
Anche per il sostegno alla guerra di Erdogan sono ancora aperti tanti conti con i tradizionali traditori del proletariato.

Libertà per Isa & Nero !
Fight4Afrin !

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia, Germania: Incendiate due ruspe

15 giugno 2018

Sui nostri itinerari quotidiani a Connewitz incontriamo le fasce della rivalutazione accelerata che tagliano il nostro quartiere. Se si guarda a destra si vede un alloggio per chi studia pubblicizzato a 18 Euro al metro quadrato, a destra si vede una villa cittadina sfarzosa, le cui luci del garage sotterraneo s’intravedono nei cespugli del Herderpark, all’orizzonte le impalcature dei poderi Thalysia che presto apriranno le proprie porte dorate. Luoghi come il Leopoldpark devono cedere ai locali d’investimento e noi, che non possiamo permetterci tutto questo, ci stringiamo sempre di più al bordo della strada…

La notte passata, pienx di rabbia contro la crescente espulsione da Connewitz, abbiamo passato alla fiamma due ruspe nel cantiere del Parkquartier Mühlholzgasse.
Sull’area verde di fronte al Leopoldpark dovrebbe sorgere un palazzo residenziale con parco privato e un metro quadrato di questo luogo idilliaco costerà più di 3.300 Euro. Sulla pagine pubblicitaria del progetto edile si può apprezzare: “Sulla superficie della rovina sorge un insieme di nuove costruzioni consistenti in una VILLA URBANA, UN PADIGLIONE, un LOFT GIARDINO e una CASETTA IN GIARDINO. […] (…), hanno un garage sotterraneo molto ampio, un ascensore e tutte le abitazioni sono fornite di balconi o terrazzi. Semplicemente da sogno.” Non ci vogliono grandi capacità analitiche per capire che qui deve sorgere un altra zona comfort per ricchx che contribuirà alla rivalutazione e alla ristrutturazione dall’alto del nostro quartiere. Dei saluti particolarmente cari vanno ai nostri amici di Dima-immobili, ai quali dobbiamo questo arricchimento innovativo e da sogno del nostro quartiere. Grazie tante anche per tutti gli altri progetti di lusso e di classe che realizzate in tutta la città nel senso della popolazione di Lipsia.

Non rimane più tanto tempo per contrapporre qualcosa a questo sviluppo apparentemente strapotente. Solo con le petizioni, le deliberazioni del comune oppure le manifestazioni pacificate e con un po’ di indignazione non avremo nulla da contrapporre alla città dex ricchx e degli investitori.

Noi proponiamo, invece, delle aggregazioni combattive e solidali pronte a rispondere agli attacchi esistenziali che conducono contro di noi.

Dobbiamo farla finita con il silenzio opprimente, la cui unica funzione è nascondere il bailamme della guerra sociale che imperversa contro di noi. È ora di rispondere con il fuoco ai sogni dex ricchx e potenti basati sullo sfruttamento e sull’oppressione.

I nostri saluti solidali vanno a tuttx coloro che di notte portano la vernice alle pareti e contrappongono qualcosa alla permanente occupazione sbirresca, che non si fanno intimidire dalla repressione e dallo Stato di polizia, che non vogliono tuttora accettare la sorveglianza e il controllo dello spazio pubblico. A tuttx sux quali possiamo contare in questa lotta per un mondo migliore e contro il cambiamento direzione sfruttamento di Connewitz.

Black Triangle rimane!

Solidarietà con lx giovani compas poco tempo fa attaccatx e malmenatx dagli sbirri a Connewitz!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia, Germania: Incendiata orditura di nuova costruzione

17 maggio 2018

Nella notte a giovedì 17 maggio abbiamo incendiato la nuova costruzione dei poderi Thalysia dando fuoco con degli ordigni incendiari a due delle orditure.
La rivalutazione del sud di Lipsia avanza da anni. Notammo preoccupatx i progetti di costruzione come per i poderi Thalysia, la residenza per studentx benestanti “StayToo” nella Karl-Liebknechtstrasse e negli ultimi anni anche la ben visibile ondata di risanamento in tutta Connenwitz.

L’insorgere di altro spazio residenziale per salari più alti non riesce affatto a calmare il mercato della casa, al contrario si rileva che i costi per abitare a Connewitz sono aumentati estremamente negli ultimi anni, non malgrado ma POICHÉ è in atto una rivalutazione del quartiere e si offre spazio residenziale a una clientela benestante.

Qui salutiamo tuttx lx abitanti del quartiere che con i fatti si difendono dalla gentrificazione, sia con i getti di uova con la vernice alle case risanate, di passeggiate di quartiere con gli spray o passando alla fiamma auto della classe alta.

Vorremo anche richiamare l’attenzione sulla minaccia acuta di sgombero del Black Triangle. Se gli sbirri oseranno attaccare i nostri progetti, avvisiamo che diventeranno notti d’intervento intenso per i vigili del fuoco di Lipsia.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Amburgo: Vernice a studio d’architettura Hyden e Hidde

11 maggio 2018

Il livello di rivalutazione dei nostri quartieri ha assunto dimensioni orrende. A nessunx è potuto sfuggire che la ristrutturazione e l’espulsione d’interi quartieri era così veloce che entro pochi anni i propri vicinati sono diventati irriconoscibili. Case vecchie sono ristrutturate di lusso oppure subito rase al suolo. Le strutture sociali sono lacerate e si caga sul vicinato che dura da anni. Un quartiere vivo lontano dalla logica di sfruttamento capitalista offre il tentativo di una parallela alla metodica d’oppressione schiavista dei padroni. Può essere così alla base di un processo emancipatorio. Non per ultimo per questo, i padroni hanno l’interesse di sottrarre la base a questo tentativo. Persone che non si conoscono più e abitano anonimamente divise da 20 cm di cemento è poco probabile che solidarizzino, emancipino o addirittura si radicalizzino. Le cose in comune vengono poco a poco a mancare. Rimane un quartiere dove la gente salariata s’accontenta del nuovo schermo piatto e non si cura più delle questioni e delle preoccupazioni della persona che abita dietro la porta di fronte. La città dei ricchi implica automaticamente l’isolamento individuale. Isola i sentimenti e le emozioni e tenta di sostituirle con appositi luoghi ed eventi. Un buon esempio n’è la Rindermarkthalle a St.Pauli. Dove yuppie e la prole dex ricchx può fare la spesa ed essere parte di un tutt’uno. La sabbia appositamente sparsa offre già un meraviglioso feeling da spiaggia nel cuore di St. Pauli. Il processo di gentrificazione nella Schanze è quasi terminato. Un grande progetto segue l’altro e gli affitti sono aumentati tanto da arrivare al massimo dell’assurdo. Gli sviluppi di quartieri smart tipo la city portuale servono da cianografia e laboratori sperimentali del concetto della città dex ricchx. Sono concepite di modo che ogni anche minuscola opposizione è sorvegliata e subito punita. Case ben in vista, niente angoli e strade spaziose affinché ogni mezzo degli sbirri possa inseguire più comodamente possibile eventuali sobillatrici e sobillatori. Un clima come in un centro commerciale di domenica. Con offerte carine e campi gioco di lusso vogliono creare un clima familiare e cordiale. Ma la convivenza che cancellano in altri luoghi non si può ricostruire artificialmente. Poiché la logica dei ricconi di questa città non ci appartiene. Le nostre spiagge sono le strade sporche ed i vicoli lerci. I cortili oscuri e le vecchie panchine nel parco sono il nostro mare e le nostre sedie a sdraio.

Con gioia ci ricordiamo perciò le eccezioni dove il silenzio fu infranto e ci si appropriava perlomeno di un attimo di libertà. Non dimentichiamo il 2014 dove un gruppo ha osato il tentativo di difesa militante di una casa appena occupata. Con sassi, estintori, lavandini, pirotecnici e vernice provocarono ai porci un’ora scomoda e di sorprendente forza. In tempi di repressione esagerata, di diffusione di paura e di impotenza, questo atto era una splendida espressione di rabbia e anche quattro anni dopo merita di essere onorata.
I porci responsabili della distruzione del nostro spazio vitale non stanno solo nella politica o nelle caserme degli sbirri ma si trovano dappertutto. Per es. gli intermediari, i proprietari, gli speculatori, le imprese di demolizioni ed edili e, appunto, anche gli architetti.

Così giovedì notte andammo alla casa dove l’architetto Sven Hidde ha la propria sede. È incaricato del design dell’edificio di lusso, al quale la casa occupata nella Breitenstraße dovette cedere il posto. Lo studio d’architettura Hyden e Hidde è, tra l’altro, responsabile per molte altre costruzioni yuppie ed era presente con 73 case a una fiera (?IBA) severamente criticata. Già nel 2014 fu colpito lo stesso ufficio. Ora abbiamo raddoppiato e visitammo lo stabile con un estintore a colore come minimo gesto contro le condizioni in questa città e come messaggio di saluto a Berlino per le giornate caos e discussione.

Una città solidale ha bisogno di tante buone idee e tante tendenze con persone ben organizzate e arrabbiate. Non possiamo mai finire di occuparci della nostra stessa emancipazione, ampliando e sviluppando l’idea di una società libertaria ed antiautoritaria. Anche la nostra presenza come persone che si pretendono libertarie è direttamente legata al contesto della lotta contro la città dex ricchx. Salutiamo lx amicx compas a Berlino che in questi giorni celebrano le giornate caos e discussione. Lo consideriamo come bel contro-programma all’anniversario portuale edonistico di questi giorni ad Amburgo e speriamo che anche da Amburgo alcune persone trovino la strada per Berlino, discutano e procurino il caos invece di avviarsi al bancone del bar.

Saluti solidali: Viva la Berni! Kogge rimane! Difendere il Black Triangle!
Amore e forza ad Isa, Michael e Nero che sono in prigione per il loro atteggiamento rivoltoso, come anche ax altrx prigionierx.
Contro la città dex ricchx!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Wuppertal, Germania: Pietre all’immobiliare “Von Poll”

10 maggio 2018

Nella notte da lunedì a martedì abbiamo spaccato i vetri dell’intero fronte in vetro della filiale di Wuppertal dell’impresa immobiliare di punta “Von Poll” nella Friedrich-Ebert-Straße nel quartiere chic Luisen.

Von Poll è una delle più grandi imprese intermediarie di punta in Germania con più di 200 filiali in quasi tutte le grandi città tedesche e con più di 700 impiegatx. Come partner esclusivo di Christie’s International Real Estate, il settore intermediario della rinomata casa d’asta, Von Poll si concentra sull’affare lucrativo con gli immobili di lusso nelle zone residenziali e commerciali nei rispettivi quartieri delle grandi città tedesche. Von Poll e altre imprese intermediarie lucrano sulla rivalutazione degli spazi residenziali. Questa rivalutazione va di pari passo con l’espulsione di chi ha un salario basso, non può più permettersi gli affitti, deve sloggiare oppure subisce uno sfratto coatto. Il tutto sulla pelle di chi alfine diventa o è già senzatetto.

Intendiamo la visita notturna a Wuppertal come contributo solidale alla lotta contro gli affari lucrativi con la gentrificazione e ci aggreghiamo – come già altrx attivistx negli anni passati – alla rivendicazione del 17 marzo 2015 a Francoforte al Meno: “Con la nostra azione piccola ma chiara invitiamo all’attacco offensivo contro la politica di rivalutazione e d’espulsione nelle metropoli europee. Trasformiamo le nostre città in capitale a rischio tirando il “freno allo sfruttamento” dal basso!”

Non abbiamo bisogno di case di lusso bensì di spazio abitativo per tuttx!
Per una città ribelle!

#1°maggio autonomo? Che cosa sennò!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice e pietre contro siti start-up

27 aprile 2018

A Berlino la gentrificazione e il rincaro degli affitti esistono, purtroppo, già da molto tempo e lo stesso vale a maggior ragione per le cattive condizioni di lavoro. Mentre sono relativamente nuovi le start-up, i co-working spaces e i parchi tecnologici che spingono all’estremo tutto quanto. Ecco perché ne abbiamo visitato alcuni: la Factory Mitte, il parco tecnologico Humboldthain e il futuro Google-Campus a Kreuzberg.

L’insediamento politicamente favorito di start-up e Co-Working Spaces in vari quartieri di  Berlino è un altro giro di vite della valorizzazione e dell’espulsione nella città imprenditoriale. Aree maggiori di Co-Working come quella di Factory funzionano da motore alla gentrificazione. I prezzi crescenti per le superfici commerciali nei dintorni scacciano le strutture sociali e la piccola industria e tolgono la base commerciale di già precaria a chi la gestisce. L’impresa a partecipazione come Rocket-Internet SE, di cui fa parte anche Zalando, comprò i capannoni rivieraschi nel Wedding per prepararli per le start-up nei tempi medi. Lx artistx che vi lavorano e i loro studi dovranno andarsene. La retroguardia delle start-up consiste in un’altra ondata della valorizzazione capitalista dei siti. Fa sì che i nostri quartieri diventino un deserto come base per la generazione di plusvalore e dove non c’è più spazio per coloro che non sono adeguatx all’immagine della città ricca e strapulita.

Nella start-up-city anche gli inquilini hanno poco da ridere. Gli appartamenti da affitto sono ristrutturati in appartamenti ammobiliati cari e affittati con contratti a tempo determinato: come nuovo spazio abitativo per lx impiegatx altamente flessibili del settore tecnologico, il quale adesca Berlino in questo modo. Con l’affitto continuamente nuovo si possono fare dei profitti in rapidissimo aumento. Imprese come “wunderflats” offrono ax proprietarx il servizio di ristrutturazione dei loro appartamenti in appartamenti ammobiliati di lusso. In seguito le imprese li affittano ax loro impiegatx, che altrimenti non troverebbero abitazione sul mercato della casa berlinese. Così lo spazio abitativo che prima era a buon prezzo, ora diventa una merce di lusso. Le start-up che si sono fatti impresa maggiore s’infiltrano a loro volta nel mercato immobiliare. Zalando comprò degli appartamenti nel  Boxhagener Platz, buttò fuori lx inquilinx originari e ora gli stessi appartamenti li offre a prezzi massimi ax proprx impiegatx.

Anche i nuovi rapporti di lavoro, che con l’espansione continua del settore start-up saranno sempre più importanti, contribuiscono alla ristrutturazione della città. Così le start-up da un lato attirano la sopra nominata nuova classe media straflessibile nei quartieri dove così accelerano i processi di valorizzazione e dall’altro lato producono nuove forme di precariato. Questo va dax numerosx Clickworker estremamente malpagatx fino ax pochx tra di loro che possono permettersi tanto grazie a questo lavoro ma che poi, da trentacinquenni, devono aspettarsi il primo esaurimento. Lx attende la fusione totale tra lavoro salariato e vita. Le start-up spacciano le costrizioni economiche per stile di vita foriero di libertà ed autodeterminazione, ma in fondo andrà a finire come uno (auto) sfruttamento ancora più spinto. L’illusione di una carriera facile e di gerarchie orizzontali dovrebbero assicurare l’identificazione di chi lavora con i boss e con gli obblighi del lavoro salariato. Sempre più gente con la promessa di tempi di lavoro auto determinati è sedotta ad assumersi dei lavori malpagati, per poi essere sfruttata per esempio nella consegna di cibo da Deliveroo e Co. I tentativi d’organizzazione sindacale sono contrastati con ogni mezzo. Con la tecnica intelligente si sorveglia ogni passo dex impiegatx. È registrato ogni movimento al cesso e ogni secondo di fiacca. In sempre più imprese sono gli algoritmi a dettare il ritmo dello sfruttamento, e le benché minime deviazioni dal terrore della norma prestazionale devono essere spiegate nei colloqui Feedback, oppure ne consegue direttamente l’ammonizione.

Nella loro visione di una città futura, i grandi player come Google e tante start-up del settore tecnologico vanno perfettamente d’accordo con gli ufficiali pubblici urbani. La parola d’ordine è “smart city”. Con le nuove tecnologie la città dovrebbe diventare più “intelligente” ed efficace. Per cui per esempio l’infrastruttura dovrebbe essere collegata in rete e i flussi dei dati resi usabili per analizzare e dirigere totalmente lo spazio pubblico. È facilmente intuibile che non ne consegue una città dove la tecnica liberi dalle coercizioni, bensì un mezzo di sorveglianza e controllo. Un’idea inquietante, anzitutto pensando alla combinazione con le possibilità già a disposizione delle autorità di repressione, come per es. le camere di sorveglianza agli incroci delle città munite di software per il riconoscimento facciale.

L’emergere massiccio delle start-up non è casuale ma collegato alla continua crisi di valorizzazione del capitale. Il capitale eccedente che non trova altre possibilità d’investimento redditizio è pompato nelle start-up come investimento a rischio con la speranza di dischiudere altri ambiti della nostra vita alla generazione di profitto. Invece d’iniziare finalmente una vita bella per tuttx, ecco che ci spacciano dei rottami inutili e lifestyle-app per innovazione. Ma contro questo processo inizia a muoversi la resistenza. L’associazione tedesca delle start-up dice alla Morgenpost di essere preoccupata per le lotte che si stanno sviluppando contro ulteriori insediamenti di start-up e nuovi siti Google e Zalando a Kreuzberg e Friedrichshain.

Vogliamo estendere la resistenza contro la start-up-city sull’intero territorio urbano. Ecco perché abbiamo…
1.) … lasciato dei vetri rotti e vernice a Factory Mitte, un co-working space e sito start-up che tra l’altro, con la sua filiale al Görlitzer Park, è un fautore attivo dell’espulsione. (vedi de.indymedia.org/)
2.) … marcato un obiettivo della GSG nel Wedding nella notte al 26 aprile.
La compagnia per l’insediamento industriale (GSG) che originariamente fu fondata per affittare delle zone industriali a prezzi contenuti, è privatizzata dal 2007 ed appartiene in gran parte a delle compagnie internazionali. Da allora gli affitti aumentano fortemente. Che cosa pensa la GSG del fatto che nessun progetto sociale e neanche l’industria media può permettersi tali somme, lo dice concisamente l’amministratore operativo della GSG Sebastian Blecke in un’intervista a rbb: “Ovviamente una start-up non ha tempo abbastanza per occuparsi del quartiere e dei problemi della popolazione locale.”

Nel “Luogo del futuro parco tecnologico Humboldthain” (TPH) non solo si rimuove allegramente, ma ci si da da fare anche attivamente per una trasformazione della città che renda giustizia ai bisogni dex ricconx: Secondo la sua pagina internet ufficiale, TPH è un importante luogo di connessione in rete per le ditte “della classica tecnologia di punta” e un nodo importante delle idee innovative per una futura “smart city” Berlino.

Quali sono lx attorix che qui “networken – lavorano in rete” e quali siano le loro “idee innovative” si vede subito quando si dà un occhiata più ravvicinata a Team e Partner: Andreas Thisen, sostituto presidente del TPH, è sulla lista degli stipendi di SPECS Surface Nano Analysis, una ditta che tra l’altro imperversa nel settore della nanotecnologia. La nanotecnologia non è praticamente regolamentata ed è impiegata sempre di più nell’industria della guerra: “Tra i più di venti campi d’applicazione militari ci sono nuove sostanze per proiettili distruttivi oppure dei jet da combattimento più leggeri, le manipolazioni ai corpi dei soldati oppure nuove armi biologiche”, dice il fisico Jürgen Altmann.

Tra i partner del TPH ci sono tra gli altri omni:us, la Deutsche Bank ed IBM.
Omni:us produce software per l’automatizzazione dei contatti tra clienti e ditta, anzitutto per gli assicuratori.
La Deutsche Bank è odiata dappertutto per il suo ruolo nella crisi immobiliare e nelle speculazioni alimentari. Inoltre, con i suoi investimenti nelle ditte minerarie, nella produzione dell’olio di palma e nell’industria dell’estrazione della lignite nonché con la sua partecipazione alla Dakota Access Pipeline contribuisce massicciamente alla distruzione ambientale. Attualmente la sua brama di profitto disumana culmina nella partecipazione al finanziamento del carrarmato Leopard II, con il quale l’esercito turco massacra la gente.
IBM non produce solo prodotti open-source e hardware per console ma ricerca anche su degli strumenti molto affascinanti come l'”internet delle cose” e l’analisi, in parte mediante il “cloud-computing”, di enormi quantità di dati. IBM produce inoltre della software ad uso militare ed è partner contrattuale dell’esercito USA e dell’esercito federale.
3.) … coperto di vernice la facciata del progetto Google-Campus e lasciato dei messaggi di resistenza nei dintorni.
Google è attore principale nella trasformazione dei rapporti di dominio capitalisti, con l’obiettivo del   controllo totale. Con ca. 160 miliardi di dollari USA di fatturato annuale, Google/Alphabet s’insinua nel contempo in nuovi campi d’affari come per es. i progetti smart-city, ivi incluso gli investimenti immobiliari.

Gli affitti in aumento ed il mercato immobiliare capitalista esistevano già prima di Google – un Mini-Sillicon-Valley a Berlino non ci serve. Perciò dobbiamo contrastare con la resistenza creativa questo tentativo di costruire un Google-Campus, ovunque sia.
Il nostro odio e la nostra rabbia vanno a tutta questa gente violenta che fanno un sacco di soldi con l’espulsione e il massacro di persone come anche con la digitalizzazione e l’automatizzazione dello sfruttamento e della guerra.
Il crescente movimento di protesta contro la folle spirale degli affitti (tra l’altro con la demo di massa il 14 aprile a Berlino), le lotte variegate contro la svendita capitalista della città e per i nostri spazi liberi, di questi tempi sinistri ci fanno un po sperare. Dobbiamo collegare e acuire queste lotte, conoscerci e sostenerci reciprocamente. Le giornate di azione Maisteine (pietre di maggio) (https://maisteine.blackblogs.org/), la settimana di azione Organize prima della demo della notte di Valpurga nel Wedding (https://organizeberlin.blogsport.eu), le giornate Chaos- e di discussione (https://gegenstadt.blackblogs.org/) oppure la campagna #besetzen (#occupa)(https://besetzen.noblogs.org/) offrono le possibilità più varie.

Autonome Gruppen

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Wuppertal, Germania: Vernice e pietre a Engels und Völkers

23 aprile 2018

Anche se gli sbirri e la stampa lo passano sotto silenzio… Chi aveva occhi vedeva. Chi ha un cuore se ne è rallegrato! Nella notte da domenica a lunedì (22/23 aprile) abbiamo visitato la sede di Engels und Völkers nella Friedrich-Ebert-Strasse a Wuppertal. Il vetro è rotto e la vernice cosparsa.

Engels und Völkers è un’impresa di mediazione a livello federale e l’abbiamo attaccata per le seguenti ragioni:
– Gli affitti aumentano ovunque!
– Sempre di più dei nostri soldi ci servono per l’affitto.
– La condizione di senzatetto aumenta drasticamente.
– Engels und Völkers è in prima fila nella accelerazione di questo sviluppo e ne profitta!
– La resistenza aumenta dappertutto, ma deve assolutamente crescere di più!
– Ne è parte inscindibile prendersela con i profittatori dell’espulsione!

Contro l’espulsione – contro la città dex ricchx!
Cari saluti e fuori per il 1° maggio autonomo!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Incendiati due furgoni Vonovia

12 aprile 2018

Nella notte a giovedì a Schöneweide bruciavano due vetture del gruppo immobiliare Vonovia.

Con quest’azione di distruzione partecipiamo alle giornate di azione contro la politica urbana previste a partire dal 4 aprile. La lotta contro la città dei ricchi ha tante facce. Discussioni – iniziative info – collegamento in rete – azioni dirette – iniziative di massa. Ma tutto ciò dove ci porta? Il nostro percorso porta all’insurrezione. Non alla presa del potere, bensì alla distruzione del potere.

La distruzione di due auto di Vonovia non può essere che un’avvisaglia, un piccolo passo in questa direzione. Gli attacchi ai profittatori della ristrutturazione devono moltiplicarsi. Anche la grande manifestazione di sabato sostiene quest’obiettivo.

Saluti a tuttx che con i mezzi disponibili lottano per questo.
Saluti alle persone che a Brema e Dresda hanno attaccato Vonovia: chronik.blackblogs.org  e chronik.blackblogs.org

Gruppo di Sabotaggio per la Diffusione del Caos e la Costruzione di una Vita Libera – Progetto Fenice

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia, Germania: Dati alle fiamme cinque furgoni Dussmann

3 aprile 2018

Dopo gli scontri G20 aumentavano le richieste di chiudere i punti d’incontro della sinistra e di sgomberare le case occupate. Per esempio la Rote Flora ad Amburgo, il  Conne Island a Lipsia e la Rigaer94 a Berlino. Ma ora sembra che esistano strategie diverse di gestione delle minacce e delle azioni dello Stato. Nel sud di Lipsia rumoreggia perché il Conne Island ha incontrato il porco capo sbirro Merbitz, ad Amburgo la gente non è d’accordo se ora dialogare con la città o meno e a Berlino la Rigaer94 è irriducibile verso lo Stato. Lì come risposta alla ricerca pubblica furono per esempio pubblicati vari brutti musi di sbirri che l’anno passato partecipavano allo sgombero della Kadterschmiede e con diverse dichiarazioni si riaffermava un’attitudine senza compromessi verso lo Stato e la sua sbirraglia.

Ma nelle ultime settimane ci toccava leggere sempre di nuovo delle notizie dal Quartiere nord che non potevano piacerci:
“Da giorni non si tralascia un secondo per stalkerare ed infastidire chi visita la R94, chi passeggia e abitanti. Fino al punto che delle persone che portano a passeggio il cane sono accompagnate da scoppiettanti furgoni degli sbirri, che gli abitanti della R94 sono attesi al varco nelle uscite del Forcki, finché fino domenica sera il controllo di ogni vicinx che doveva arrivare alla porta di casa tra la Zelle- e Liebigstraße diventava ineluttabile. Nel mentre l’elicottero rombava sui tetti del Dorfplatz.” (Fonte: rigaer94.squat.net)
Il tutto la settimana passata culminava con l’esecuzione di due ordini di cattura. Per questo portarono sul posto 350 sbirri + attrezzatura pesante.

“Verso le h8:30 avvenne la prima cattura nella Zellestraße. Durante questa cattura alla persona fu tolta la chiave di casa, con la quale verso le h 09:00 fu aperta l’entrata della R94. In seguito uno spiegamento marziale perquisiva la casa dell’interessato. Sbirri incappucciati diedero l’assalto a varie camere di bambinx, strapparono la gente che dormiva dai letti e tentarono di umiliarla.
La Rigaerstraße era ermeticamente chiusa tra il Dorfplatz e la Proskauer Straße e più tardi solo fino alla Zellestraße. Oltre all’impiego di un’unità cinofila, come spessissimo il caso sopra il quartiere girava di nuovo l’elicottero. Inoltre perlomeno cinque sbirri in borghese del LKA 5 erano appostati direttamente davanti alla casa e presenti alla perquisizione, e altri sbirri in borghese stavano sparpagliati tra l’altro nella Liebigstraße e nel Bersarinplatz.”  (Fonte: http://rigaer94.squat.net/2018/04/03/unser-hass-gegen-eure-repression/)

Ci mette le ali vedere di come dex compas in un quartiere talmente assediato organizzano il loro quotidiano resistenziale e che non si lasciano intimorire né dai continui controlli, né dalle continue minacce, dagli arresti e dalle razzie.
Riprendiamo l’idea di Berlino di costruire dei rapporti tra i movimenti insurrezionali nelle varie città bruciando delle auto. Anche se non siamo a Berlino vogliamo contribuire alla difesa delle strutture ribelli di quella città. L’appello da Berlino alla difesa dei quartieri ribelli prende piede tra di noi: Le nostre strutture le difendiamo noi stessx e non accattivandoci le simpatie dello Stato. Vogliamo rafforzarvi nel resistere e nel non farvi scoraggiare, voi che siete vicinx alla Rigaer 94. Quando vi attaccheranno la prossima volta noi ripartiremo, giusto come questa volta perché hanno messo in galera due dei vostri amici.

È così che nella notte dal 2 al 3 aprile bruciarono cinque auto di Dussmann su di un parcheggio a Stötteritz. Dussmann fa i suoi soldi con la carcerazione di persone. E ne sono pure orgogliosi:
“Le prigioni sono dei mondi occulti in mezzo alla nostra società e nel contempo parte fissa. Questi mondi possono esistere grazie al lavoro quotidiano di centinaia di collaboratori, tra cui anche gli esperti di Dussmann Service.”

LIBERTÀ per i due amici della Rigaer94
LIBERTÀ per NERO
LIBERTÀ per tuttx

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice e pietre a Zalando

22 marzo 2018

“Dobbiamo essere i più aggressivi, tanto aggressivi da sorprendere tutti!” (Oliver Samwer, CEO Rocket-Internet)
Con tali e simili parole si mette in mostra Oliver Samwer, il cofondatore e direttore del cd incubatore-Internet Rocket-Internet. Tutto stile Amazon & Co, il gruppo tenta la corsa all’egemonia. Quasi ammiratx si deve dire che con la sua strategia Copy&Paste la “fucina imprenditoriale” porta agli apici mondiali il progresso capitalista e la massimizzazione dei profitti ottenuti dallo sfruttamento. Addirittura nella tana del leone, nella Silicon-Valley,i sedicenti pionieri Start-Up si sono fatti ogni onore. Perlomeno per la temuta nomea d’imprenditori che copiano e rivendono sotto nuova marca tutto quel che si può.

Uno di questi progetti di successo è Zalando. Fondato nel 2008, l’impresa ottenne notorietà con lo slogan pubblicitario “Urla di gioia”. Di questo successo resta oscuro se è dovuto alla penetranza del ciclo continuo di pubblicità TV che ha prodotto acufeni a non pochx oppure al suo humour cretino e insolente che si è impresso a fuoco nella memoria delle persone. Nel frattempo l’impresa ha raggiunta un valore di circa sei miliardi di dollari e si è fatta la maggiore commerciante di moda della Germania.
Ma anche se questo ambiguo Samwer-mondo con i suoi stivaletti e le sue scarpette di lacca c’interessa ben poco, ora purtroppo ci riguarda del tutto direttamente con il suo atteggiamento imprenditoriale aggressivo. Vicino all’arena Mercedes-Benz si pianta un enorme mucchio di merda sotto forma del nuovo campus Zalando. Dove 5000 nuovi sviluppatori, analisti di dati, professionisti pubblicitari etc. andranno a servire l’impero Zalando. E pensare che tutta Berlino è già disseminata di tanti altri siti ancora. Nel Ostbahnhof, nel vecchio edificio del supermercato Kaufhof innalzano molto discretamente un’altra fortezza in vetro che getterà la sua ombra “moderna” sulla città. Alcune strade più in là, pure l’edificio della vecchia posta alla Skalitzer Straße fu eletta tempio Rocket. Così il club privato, un luogo per concerti, vive già ora delle grosse limitazioni e conta di dover sgomberare l’esercizio affinché abbiano via libera i vibes innovativi della Start-Up-Community. La disdetta del contratto con il Cuvry-Campus si può considerare una piccola consolazione. Anche lì in origine era progettato un grande sito.

Non è che sia uno sviluppo tutto nuovo. Quel che una volta era una Kreuzberg a effetto malfamato-alternativo, attualmente nuota nel bel mezzo della corrente trendy. Nella sciccosa Zalando-Lounge /Zeughofstraße, la tech-community hip vive nella sua Shopping-Club-Centrale. La Start-Up-Factory al Görlitzer Park offre ai suoi membri esclusivi con 14.000m² il maggiore club per l’innovazione e lo sviluppo d’Europa. E anche Google s’assicura il proprio posto al sole nel quartiere e s’annida nel Umspannwerk/Kreuzberg investendo proprio ora un bel mucchio di soldi.
Così l’arrivo delle ditte internet di gran successo economico e impiegatx produce il ricambio d’interi strati di popolazione. Vecchi negozietti sempre aperti con i generi più urgenti e bettole diventano negozi di scarpe fair-trade oppure di sapone. Quel che prima era spazio abitativo si fa appartamento esclusivo o casa vacanziera.
Ma anche il valore aggiunto attacca i nostri quartieri a un altro livello. Il global-player s’interessa sempre di più anche degli immobili di questa città e spreme del profitto dal focolare di tante persone, come se si trattasse di smerciare un altro paio di scarpe. Diventando in modo mirato socio nelle unioni di proprietarx, Rocket-Internet costringe alla vendita parziale all’asta degli immobili per sopprimere l’unione e alla fine diventarne proprietario unico.

Ma il nostro odio contro Zalando non si limita alla gentrificazione. Quest’impresa è simbolo dell’industria 4.0. La smart-ificazione della vita è accelerata con tutta la forza. La tecnologia invade così tutti gli ambiti della nostra vita e li collega in rete. Quel che palesemente spacciano per pura filantropia è ottuso senso per gli affari.
“Presupponiamo che il marketing in futuro deve basarsi sempre di più sui dati. Per questo ci serve una quota maggiore di sviluppatori e analisti di dati” (Rubin Ritter, co-capo di Zalando)

Le persone pagano due volte: Con i propri soldi e i propri dati. Quel che prima quasi nessunx avrebbe svelato di se stessx, ormai si può rilevare nei profili user. Queste informazioni permettono non solo la previsione dei bisogni ma rendono possibile anche il comando diretto. La pubblicità è impiegata in modo mirato, le informazioni fluiscono come per caso nel retroscena oppure ne sono filtrate. Quel che neanche troppo tempo fa sarebbe stato eliminato come teoria paranoica della cospirazione, è oggi realtà onnipresente. Con 0 e 1 s’esprimono le nostre caratteristiche e gli algoritmi permettono la correlazione secondo dei valori di probabilità e statistici. La continua valorizzazione di tutti gli ambiti di vita è il modello di affari convincente della New Economy.
In un rating e scoring permanente si valutano sempre di più delle persone sempre più trasparenti come il vetro. O cliente o collaboratrice, il valore economico si misura in base alle azioni ed esternazioni individuali. La persona non è più proprietaria della propria forza lavoro e la vende. Sono tutte le sue caratteristiche ed il suo Essere a diventare bene economico.

Questa coazione agisce in modo onnipresente e ci forma a massa normata e disciplinata. Un taylorismo digitale ridurre in pezzetti e riorganizza non solo la produzione ma anche le nostre abitudini di consumo e da tempo libero. Una fede quasi devota nella tecnologia e nelle sue promesse salvifiche fa sperare nella soluzione di tutti i problemi sociali.

Ma allo stesso modo si muove anche la resistenza nei più vari angoli della città. Contro questi sviluppi ci furono indubbiamente già tanti attacchi con il fuoco, le pietre e la vernice. Con lo slogan a libera interpretazione: “Urla di gioia – oppure rimandalo indietro!” rimandiamo al mittente il nostro saluto di contestazione. Con vernice e pietre nella notte del 22.03.18 abbiamo attaccato il sito della Zalando-Lounge nella Zeughofstraße.

Fuck off Google, Zalando and Factory Berlino!

Alcunx anarchicx non troppo smart

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Vernice a casa dell’Unionbuster (anti-sindacalista militante…) Helmut Naujoks

11 marzo 2018

Azione contro l’avvocato dei padroni: Helmut Naujoks, Elbchaussee 83.

Elbchaussee, Elbchaussee, perché sempre di nuovo Elbchaussee? Alcune riflessioni sul Blackblock del 07/07/2017/G20 o perché è necessario che intervengano continuamente grandi o piccoli black block in questa strada.

La mattina del 07/07/2017, durante il vertice G20, varie centinaia di compas incappucciatx di nero sfilarono sulla Elbchaussee. (secondo gli sbirri, media e abitanti spuntarono all’altezza del numero 80 / angolo Donnerspark e sfilarono fino alla zona commerciale di Altona Grosse Bergstrasse). La versione dei media che questo gruppo si sarebbe mosso arbitrariamente, senza ritegno e qualunquista è falsa. Il black block sul suo percorso distrusse le facciate a piano terra di sette banche, spaccava i vetri a delle rappresentanze consolari nella n. 54, l’entrata del quartiere di lusso n. 23, di varie immobiliari (tra cui la filiale di von Poll EZB 2015, famigerata a partire dall’azione a Francoforte in occasione dell’apertura), dozzine di finestre del comune di Altona e di una cassa malati privata e alfine distruggeva delle filiali di catene discount nella zona commerciale (tra cui una filiale della catena di drogherie Budnikowsky, i cui negozi in furono saccheggiati nella Schanze. Solo che, purtroppo, il riccone e capo senior Cord Woehlke che osservava la situazione in loco non s’è preso nessuna botta sul muso). Alfine fu fatta a pezzi anche la facciata del grande magazzino IKEA, uno dei campioni della ristrutturazione. Durante la sfilata è stato attaccato il distretto della polizia federale alla stazione di Altona, un furgone della polizia spuntato in solitaria se la svignava subito a manetta, lo stesso fece un elicottero preso di mira dai razzi.

Probabilmente ad Amburgo nel nostro ambiente negli ultimi decenni era la demo di cocci più fragorosa. Tante, tante centinaia di vetri andarono a pezzi. Purtroppo furono incendiate anche alcune auto di classe bassa e media e rotti alcuni vetri di case private. Inoltre due o tre negozi “minori” furono fatti a pezzi, stessa sorte toccava anche al finestrino di un bus pubblico che passava per caso. Queste azioni non son state di nostra scelta e con zelo furono usate per la denuncia. Ma se questo black block fosse stato furibondo e distruttivo tipo hooligan, cioè distruggendo per distruggere, il quartiere sarebbe rimasto irriconoscibile poiché durava dai 20 ai 30 minuti prima d’un intervento rilevante degli sbirri.

Ma questo Black Block sfilava appunto sulla Elbchaussee e non attraverso l’Osdorfer Born, Steilshoop o Mümmelmannsberg, e presumibilmente non solo per riflessioni tattiche. Poiché in questa strada vivono scarsi duecento manciate di multimilionarx. Qui alla Elbchaussee negli anni passati ci furono delle azioni contro una star tra gli architetti, Gerkan (numero di casa 137), contro il proprietario dell’impresa Krueger (n.141), l’armatore e finanziatore Edler (n.133), contro Blohm e Voss vale a dire il capo della TKMS (TyssenKrupp Marine Systems) Aly (n.146), contro l’ex boss RWE Grossmann (n.189) e in una via laterale della Elbchaussee nella de Bost contro il presidente bancario Peters.

La lotta “contro la città dei ricchi” era una delle linee lungo le quali si svolgeva la mobilitazione contro il G20 (tra l’altro interventi contro Grossmann, Peters, Porsche Zentrum Eidelstedt).

La sfilata sulla Elbchaussee era anche intesa come dichiarazione di guerra. Dopo le azioni alla vigilia del G20 e alle demo con tanti cocci nelle strade commerciali della Waitzstrasse e Osterstrasse la notte prima come anche per le immagini provenienti da Ottensen/Altona, i proprietari d’esercizi nel raffinato Eppendorf a Blankenese iniziarono a barricare i propri negozi. Girava la voce che il black block verrebbe anche in quel posto. E mentre i quartieri ricchi si chiusero a riccio veniva altra gente dai quartieri più poveri come Billstedt per il tumulto serale alla Schanze poiché girava la voce che ci sarebbero da portare via delle cose.

Oggi abbiamo abbiamo preso di mira con lanci di vernice l’abitazione Elbchaussee 83 dove abita il milionario e avvocato dei padroni Helmut Naujoks. Naujoks era quasi un vicino dell’azione estiva black block, ma in quell’occasione non fu ancora colpito. Lui e vicinx hanno però velocemente riparato i recinti rafforzandoli con il filo spinato. L'”Unionbuster” è noto a livello federale come specialista buttafuori di consiglierx di fabbrica. Naujoks ha uno studio legale con Bueros a Francoforte al Meno, Amburgo e Düsseldorf. Partecipa spesso ai talkshow, i titoli dei suoi libri spiegano tutto – “Licenziamento di chi non è licenziabile”, “Libro nero Consiglio di Fabbrica”. In cooperazione con agenzie d’investigazione ha spesso tentato di attribuire dei falsi retroscena criminali ax consiglierx di fabbrica per buttarlx fuori. Lui rappresenterebbe, dice, gli interessi dei padroni sempre per intima convinzione.

Noi diciamo:
Niente pace a questo delinquente per convinzione!
Per l’esproprio e la socializzazione di tutti i terreni della Elbchaussee!
Per la rivoluzione sociale!
Libertà per lx prigionierx G20!

Unitx contro la repressione e lschieramento autoritario!!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia, Germania: Pece e pietre a distretto di polizia

3 febbraio 2018

Nelle ore serali del 2 febbraio 2018 abbiamo attaccato con vernice e pietre la sede dei porci sbirri nella Biedermannstraße a Lipsia Connewitz.

La polizia tedesca è protagonista determinante delle ondate di repressione sempre più acute contro i movimenti antifascisti e antiautoritari. Il cosiddetto “posto di polizia” a Lipsia Connewitz fu istituito nel 2014 dal comune di Lipsia come reazione sia al tentativo dex abitanti di difendersi contro l’aumento degli affitti e l’espulsione sia a diversi attacchi alle istituzioni statali. Obiettivo dichiarato era la pacificazione di un quartiere resistente con delle truppe d’occupazione.

La polizia non è affatto “Amica e Soccorritrice”, perlomeno non per la popolazione di Connewitz. “Amica” è chiamata al massimo dai proprietari d’immobili che sulla pelle della gente che ci abita accelera la rivalutazione del quartiere. Soccorre i fascisti quando questi vengono attaccati.

La “Sicurezza” della polizia è per investitori e imprenditrici.
Chi salvaguarda la società dominante dello sfruttamento e la continuità dello sfruttamento capitalista, chi espelle profughx e caccia antifa non ha nessun diritto di soggiorno a Connewitz.

Difendete i vostri quartieri, contro la rivalorizzazione, i fascisti e porci sbirri!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Distrutti vetri dex verdi e auto incendiate

11 gennaio 2018

Oltre al turismo la speculazione immobiliare è il principale fattore economico di Berlino. Mentre Stephan von Dassel (verdi) ax senzatetto invidia addirittura un materasso madido nel Tiergarten.

A inizio ottobre 2017, cioè giusto in tempo per la stagione fredda, von Dassel apre le ostilità contro un gruppo di persone che dopo il disbrigo, secondo la politica di successo, della campagna contro lx profughx (migliaia di morti nel Mediterraneo, continui attentati compiuti dai nazi, successo elettorale della AfD) s’offre ora come prossima superficie di proiezione per l’odio della società.

In autunno il panorama mediale berlinese sembrava come ai tempi del nazionalsocialismo: senzatetto aggressivx dell’Europa dell’Est, tossicodipendenti e con disturbi psichici rapinerebbero e sputerebbero a dex passanti nei parchi, inoltre sarebbero responsabili della piaga dei ratti. Una Task Force delle autorità per le aree verdi, della prefettura e degli sbirri interveniva per distruggere ax senzatetto tutti le loro poche cose rimaste. Nel Tiergarten! Sito del monumento ottenuto con tanta fatica per lx Sinti e Roma assassinatx e perseguitatx ai tempi del nazionalsocialismo!

Come anche oggi, le campagne scioviniste furono attizzate con nemici immaginari e panico fittizio prodotti dai media. Ma l’odierna Berlino, una città che oggettivamente soffre sotto il mercato capitalista della casa, non vuole imparare e di nuovo cerca la causa dell’essere senza tetto nelle peculiarità di dati gruppi di persone.

In questo contesto come parte della TaskForce contro Sinti e Roma anche la Caritas partecipa con la sua offerta di “aiuto al ritorno volontario”. Secondo il direttore dell’associazione Caritas, il programma marcia bene, finora neanche una persona non tedesca deportata sarebbe ritornata.
Nel mentre Stephan von Dassel risiede nel suo lussuoso attico e si compiace della sua fama da sobillatore. Non si sa ancora se il suo loft è finanziato con i crediti della banca popolare. Ma è certo che alle élite crea gli spazi necessari per auto-realizzarsi. Dove vedere delle persone che non hanno nulla disturba solo il clima d’investimenti.

Secondo i leader democratici questi gruppi di persone che non hanno né voce né forza per difendersi, che vivono miseramente ai margini della società che odiamo e che non sono cagati neanche con uno sguardo sono degli oggetti ostili e senza umanità. Oggi fu sgomberata la scuola Gerhart-Hauptmann, anche qui funziona la propaganda del nemico che sottomise gli sforzi all’autodeterminazione dex reiettx al dettato del servizio di sicurezza Securitas. Anche l’occupazione dell’Oranienplatz fu terminata con una campagna mediatica contro lx abitanti auto-organizzatx che ci vivono e che per es. Kurt Wansner ha definito ripetutamente come ratti. Sobillatx da questo aizzamento, dex vicinx addirittura partirono una sera per fare ordine incendiandone le tende. Oggi di fronte c’è un albergo di lusso che produce forti entrate anche al distretto (anche questo fu già attaccato dai commando).

Questo cannibalismo e questa guerra sociale di chi nel quotidiano sociale non ha timori salvo del cannibalismo culturale dex stranierx e disadattatx, secondo noi non ha nessun diritto di esistere. Nella nostra città non c’è spazio per i membri del partito dei verdi e i commercianti immobiliari. In futuro la renderemo più dura ai responsabili. Per ogni senzatetto che muore congelatx oppure è pestatx a morte dai nazi sobillati, aumenterà il desiderio di portare il pareggio nelle fila nemiche.

Per fare un po’ di propaganda allo sfogo della rabbia contro le istituzioni della democrazia e per diminuire la frustrazione a detrimento dei ricchi, nel giorno della cinica “conferenza strategica” contro lx senzatetto abbiamo rotto i vetri della sede dei verdi a Wedding. L’ufficio utilizzato anche da Stephan von Dassel reagiva con il solito tentativo di orwelliane falsificazioni concettuali.

Inoltre abbiamo acceso un fuoco nel parco del cittadino a Pankow nutrito con degli alberi da natale, con una BMW di Drive Now e un’auto di servizio della Volksbank. La banca popolare è partner di imprese immobiliari come il gruppo CG. Concede crediti per garantire il finanziamento dei progetti di costruzione. Ne fa parte la copertura dei costi creati dalla resistenza contro i progetti: Come per i tribunali con le cause d’inquilinx, per le ditte di sorveglianza, per i danni vandalici. La Volksbank garantisce con grandi cifre che ai progetti di costruzione non manchi l’aria prima che iniziano a rendere. Così la Volksbank è corresponsabile per la situazione abitativa nella città.

Notizie della guerra sociale anche su https://chronik.blackblogs.org/
Antifa all’offensiva!

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia, Germania: 20+28+30 novembre 2017: Vernice e pietre a management di quartiere, CDU e Posta

30 novembre 2017

Qui niente pace – vetri rotti, vernice, vetri rotti – Il presidente dei porci di Lipsia, il capo porco Merbitz, disse sulla manifestazione autorizzata contro la IMK (Conferenza dei ministri degli interni dei Länder) che la protesta contro la IMK non andava discreditata poiché non tuttx lx manifestanti volevanodei tumulti e che sarebbe stato permesso manifestare se tutto si fosse svolto pacificamente.

Su quest’affermazione non c’è che da buttare un grosso mucchio di merda. Non si svolgerà pacificamente mai nulla finché non si porrà fine ai misfatti dello Stato e della sua manovalanza. Solo con la repressione si tiene sottomessx tuttx coloro che hanno le scatole piene di governanti e sgherri. Che anche questo approccio è condannato al fallimento si vede anche da questi fatti:

Il 20 novembre la gente si spaventò poiché anche se nottetempo ci fu del baccano nella Karl-Heine-Straße. Chi andava a vedere poteva scoprire che qualcunx senza alcuna autorizzazione aveva fatto tanti buchi nei vetri dell’ufficio del management di quartiere, cosa già successa in passato.
E perché il tutto, si sarà chiesto qualcunx, ed ecco la risposta adeguata:
Il management di quartiere, insieme alla politica urbana e con la partecipazione dell’università di Lipsia accelera il progetto per un Occidente smart. Così il management di quartiere una volta ancora dimostra da quale parte sta: dalla parte dell’espulsione e della gentrificazione e ovviamente, ora, anche dalla parte della sorveglianza smart.

La Deutsche Post otteneva una notorietà ingloriosa. Come una delle prime imprese in Germania, nelle proprie filiali impiega la software per il riconoscimento facciale. Dimostrando di essere all’avanguardia nel controllo totale delle persone. Che merde. Per chiarirlo alla Posta, alcune canaglie nottetempo, era il 30 novembre 2017, hanno lanciato quantità cospicue di vernice sulla facciata della filiale Nonnenstraße, colpendola in pieno.

La CDU come è risaputo partecipa ad ogni porcata se si tratta di annientare la gente per gli interessi dello Stato e del Capitale. Non per ultimo e non solo si poteva vedere dai cambi di legge decisi dal governo federale, che con l’inasprimento del paragrafo sulla resistenza dichiara gli sbirri persone particolari – ora spingerle può essere punito con tre mesi di prigione. Inoltre il governo federale ha anche creato la possibilità legislativa con la quale il PM può permettere agli sbirri di costringere ogni persona a testimoniare. Del tutto è parte anche il divieto di Linksunten emesso dal ministro degli interni federale DeMaiziere.

Non si poteva non commentare questa iniziativa nell’interessa delle autorità repressive – Il vetro dell’ufficio CDU di Ronald Pohle il 28 novembre 2017 fu spaccato con una scure mentre Pohle s’aggirava ancora nel retro.

Sostenete le azioni contro la IMK a Lipsia! Non permettiamo che ci dividano in manifestanti buonx e cattivx. Contro i padroni siamo tuttx cattivx! Niente pace falsa!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a posto di polizia

Nella notte al 29 novembre abbiamo ampiamente verniciato il posto degli sbirri presso il Treptower Park (competente per violenza giovanile e protezione obiettivi). In solidarietà con il Gare-Squat sgomberato in Exarchia-Atene e chi vi è stato arrestatx.

I vicinati solidali si vedono esposti dappertutto agli attacchi a livello statale, economico e civile – ma esistono anche strutture che s’organizzano dappertutto per il conflitto con l’esistente.
Sgomberare lo squat una settimana dopo il giorno della morte di Alexis non è solo un attacco locale, bensì piuttosto un attacco a tuttx che solidarizzano con una lotta con l’obiettivo di vivere in modo autodeterminato ad Exarchia e oltre.

Auguriamo tanta forza e amore ax prigionierx della demo del 17 novembre e ax arrestatx nello squat.

Lottare solidalmente contro la gentrificazione e gli attacchi dello Stato

Autonome Gruppen

Fonte: Indymedia, Email

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Fuoco, pietre e vernice a Start-up Factory

8 novembre 2017

Tanto è già stato scritto su Amburgo. Tuttora dex compas sono in galera e dovrebbero pagare per i momenti fantastici nei quali finalmente potemmo rimandare al mittente la quotidiana violenza dello Stato e della società.
La questione che ci ponemmo e poniamo è: Come continuare…?

Vorremmo allacciare alla dinamica di Amburgo. Si è mostrato che tanta gente è disposta a scendere per strada per lottare contro la situazione imperante e, nel contempo, con gli spazi conquistati potemmo dimostrare che sono necessari.
Oltre alle discussioni, agli scritti, agli incontri, alle amicizie e a molti altri prodotti delle riunioni attorno al vertice G20 era centrale l’attacco da parte dex auto-organizzatx nei giorni prima, durante e dopo il vertice.

Mentre i nostri avversari sicuramente si preparano già per il prossimo colpo repressivo, noi dovremmo ampliare quel che abbiamo vissuto e forse anche appreso.
Mentre loro emettono ordini di perquisizione e chiudono le celle dex nostrx amicx ad Amburgo e altrove, mentre scrivono nuove leggi di sorveglianza, continuano ad appestare il clima, a sfruttare e affamare lx nostrx amicx in Sudamerica, in Africa e in Asia e dappertutto nel mondo, mentre distruggono i nostri quartieri, sgomberano le nostre case… dovremmo usare il tempo per passare al contrattacco.

Solo una cultura della resistenza ad ogni livello e in tutte le forme ci può dare la possibilità di rendere questa vita un po’ più sopportabile e di creare delle prospettive che un bel giorno forse basteranno per una bella vita per tuttx.

Il centro di Berlino è quasi tutto svenduto. Oltre a centinaia di cd investitori che quando serve fanno i loro soldi con il bisogno di uno spazio abitativo, ora sono i “grandi” ad investire nella city di Belino. Google, Zalando e Co. arrivano e vorrebbero un pezzo della torta della “Smartcity” berlinese.
Il favoreggiamento e l’insediamento della scena Start-up assume una grande importanza. Il sogno di moltx giovani di diventare ricchx e “indipendenti” con una buona idea è la Fatamorgana con la quale chi profitta veramente ci vuole prendere per i fondelli.
Eliminano lo spazio abitativo e insediano dei caffè cari, dei ristoranti di lusso e degli alberghi, erigono dei palazzi per uffici e fanno uffici commerciali dei terreni vuoti.

Sanno che possono tenere il proprio amato progetto solo proteggendolo con la Securitas e le pattuglie per la protezione degli obiettivi. Sono apprezzati solo da coloro che abitano lontano e ne approfittano oppure possono pagare il nuovo affitto vigente nel quartiere. Tuttx lx altrx ovviamente rappresentano un pericolo per la nuove facciata chic in vetro.
Non abbiamo nessuna voglia di vivere in una città lustrata al massimo come Londra, vogliamo mantenere le nostre case e amiamo i nostri terreni vuoti che spesso erano spazio vitale per le persone le più diverse.

Crediamo che le tecnologie devono aiutare la gente e non sfruttarla e vigilarla ed essere mezzo con lo scopo d’ottimizzare il profitto. Le facce di coloro che siedono nella metrò e guardano intontitx i loro telefonini sono l’espressione e l’immagine di una società che svuotata d’ogni senso rincorre i bisogni costruiti invece di avere l’amicizia, l’amore e delle cose in comune.
Si tratta di contrastare con determinazione questo mondo del lavoro, d'(auto)-sfruttamento e d’isolamento.

Ecco perché ci siamo messx insieme ad alcune persone per fare gli auguri alla nuova Start-up Factory a Berlino Treptow cogliendo l’occasione della sua apertura parziale, lanciando pietre, vernice e alcune molotov alla facciata e distribuendo dei liquidi puzzolenti in una parte della costruzione.
All’inizio le fiamme divamparono alte, purtroppo il fuoco si spense abbastanza in fretta. Anche noi ci sforziamo per ottimizzare i nostri processi tecnici… promesso!

Perché la Factory?
La Factory ha varie sedi a Berlino, il suo centro non ufficiale dall’estate 2014 in poi è il Start-up-Campus a Berlino nella Rheinsberger Str. 76/77. Dove si riuniscono Start-up e ditte affermate come la Deutsche Bank, Schaerffler, Telekom e tante altre.
Obiettivo della Factory è il rafforzamento del sito Start-up di Berlino. L’ambiente fondatore e la Old Economy vogliono completarsi e meglio aggregarsi in rete. Le Start-up profittano delle imprese affermate in quanto esperienza, struttura e capitalizzazione e le imprese profittano in quanto innovazione, creatività e accelerazione.
La Factory-dependance nel parco di Görlitz nella Lohmühlenstr. 65 in quanto a dimensioni probabilmente supererà alla grande l’originale: la costruzione in mattoni s’estende su più di cinque piani e sui 14.000 metri quadri dovrebbero presto lavorare fino a mille creativx. “È il più grande club per Start-up in Europa”, dice il direttore di Factory, Lukas Kampfmann.

Ma chi fa la Factory non ha trovato l’edificio abbandonato, dopo l’acquisto l’anno scorso ci fu la revoca per circa 150 inquilinx che prima per tanti anni avevano affittato diversi laboratori e uffici. Hanno ricevuto la disdetta i più vari laboratori ed uffici collettivi, tra cui di grafica e traduzione, di scienza e uno studio collettivo in psicoterapia e anche un ristorante-scuola.

Dalla parte dell’investimento ritroviamo delle vecchie conoscenze come lo speculatore immobiliare Boris Gregor Marweld. Era amministratore del proprietario Marc Walter che nel 2005 partecipava in modo decisivo allo sgombero del progetto abitativo di sinistra Yorck59. Chi abitava il York59 fu ripetutamente tiranneggiatx con la parola d’ordine „le case a chi le può pagare!“ e questo chiarisce quali sono i suoi criteri principe – avere soldi oppure no. Marweld acquistava l’edificio nella Lohmühlenstrasse con la sua impresa »JoLo Berlin Liegenschafts-GmbH« per 23 milioni di Euro. La »JoLo GmbH« cambiava di nome dopo l’acquisto della Lohmühle in »L65 Grundbesitz GmbH«, amministratore non ne è più Marweld ma Stefan Klemm. Ma nella sua nuova homepage »Formac Consult Real Estate GmbH«, Marweld riporta la Lohmühle come »progetto attuale«.

Prospettiva
La nostra solidarietà va anche a chi in occasione del BlackFriday lotta contro lo sfruttamento da parte dell’impresa Amazon.
Partecipate in modo creativo alle proteste!

Alle istituzioni statali è chiaro che la nostra critica può diventare pericolosa per lo Stato. Il divieto di linksunten.indymedia.org ne è la diretta conseguenza statale in seguito ai successi nell’organizzarci ad Amburgo ed è pura e semplice censura dei nostri contenuti. Un video della nostra azione vuole essere un piccolo saluto caloroso e solidale ax nostrx compas colpitx dalla repressione statale e a chi è in carcere.

Stato, sbirri, investitori – Amazon, Google, Zalando & Co. – al diavolo tuttx!
Per la libertà!

https://vid.me/1yQtY

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Hannover: Spaccati dei vetri a “Haack Immobilien”

25 ottore 2017

A Hannover “Haack Immobilien” ha disdetto il contratto dei locali associativi a Damla Genc e ora, dopo di che il vecchio inquilinato ha dovuto sloggiare, li sta rinnovando.

Dal 24 al 25 ottobre abbiamo spaccato i vetri dei locali con cui tra poco guadagneranno ancora più denaro.
“Haack Immobilien” non è solo una delle tante immobiliari che in molti luoghi scaccia la gente. È, inoltre, nota anche per i suoi trucchi particolarmente infami.

Questa volta a essere colpiti sono stati loro ma intesi sono tutte le persone che dicono che possiedono le case e le buttano sul mercato per guadagnare soldi a palate sulla pelle di chi le abita.

La nostra solidarietà va a tuttx coloro che sono scacciatx dai propri appartamenti, locali associativi, spazi d’attività e dallo spazio pubblico etc. e la nostra rabbia va a tutte le persone che con lo sfruttamento e l’espulsione d’inquilinx fanno i loro profitti.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH