Tag Archives: contro la gentrificazione

Amburgo, Germania: Pietre e vernice a HWS Immobiliare

Amburgo, 31 maggio 2016

Nella notte dal 30 al 31 maggio attacco con pietre e vernice all’edificio uffici della ditta immobiliare HWS Immobilien dei fratelli Max e Moritz Schommarz in via Harvestehuder Weg 92.

Tuttora, dopo che lx inquilinx di lunga data del Schanzenhof hanno ricevuto disdetta per il 31 marzo 2016, si muove una resistenza multiforme contro l’ulteriore commercializzazione del quartiere Schanze che ormai è quasi del tutto gentrificato.

Con questa e ulteriori azioni continueremo a far passare la voglia ax attuali e potenziali investitorix e nuovx inquilinx di ordire macchinazioni orientate al lucro!!

Giù le mani dal Schanzenhof! Schomann, Behrmann, Mövenpick, Mälzer…e e e… fuori dai piedi!!!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Berlino: Pietre, vernice e fuoco alla città dei ricchi

180525Berlino, 29 maggio 2016

Avevamo appuntamento nella Alte Jakobstrasse per rendere visibile con la vernice, le pietre e il fuoco la nostra rabbia contro l’emarginazione, l’espulsione e il controllo, nonché il nostro disprezzo nei confronti di una città dei ricchi.

La nostra azione aveva come obiettivo la nuova costruzione di lusso “Fellini Residences”, edifico in costruzione per abitazioni di proprietà ad alto valore della ditta immobiliare Patrizia, un suo ufficio del cantiere e un ufficio immobiliare della ditta, un impianto di trasformazione di Vattenfall, varie auto di lusso, un albergo e un supermercato. Ci siamo protetti il ritiro con due barricate di fuoco e chiodi a quattro punte.

Le nuove costruzioni di lusso rappresentano uno sviluppo urbano favorevole ai ricchi e dimostrano ben visibile la divisione tra inclusi ed esclusi:

Mentre lx unx nei loro appartamenti si godono “la messa in scena sentimentale di una qualità di vita italiana”, la plebaglia è tenuta lontana con le videocamere di sorveglianza.
Mentre lx unx brindano sull’aumento di valore, lx altrx devono temere lo sfratto coatto.

Chi s’organizza in proprio al di fuori dalla logica dello sfruttamento e fa proprio lo spazio urbano, assaggerà i manganelli della polizia, come poco tempo fa in una festa di strada curda a Kreuzberg o nelle ripetute occupazioni per un centro sociale.

Se tutto il quartiere si dimostra resistenziale, su due piedi si instaura una “zona di pericolosità” per poter terrorizzare con le vessazioni, i controlli e la violenza. Chi pensa di poter uccidere con la repressione le voci e le azioni che si oppongono e si difendono dalle espulsioni si è sbagliato. Allora spuntiamo noi quando non ci aspettano e colpiamo lì dove si manifestano le porcate di questa politica.
Finché si lucra sullo spazio abitativo, la nostra iniziativa si chiama sabotaggio e distruzione. Ogni sfratto ha il suo prezzo!

La multinazionale dell’energia Vattenfall rappresenta gli affari sporchi con le risorse naturali, tra cui le miniere di lignite nella Lausitz. A livello mondiale imperversa una guerra per le ricchezze del sottosuolo, dappertutto nel mondo ne conseguono le catastrofi ecologiche responsabili per la miseria e le espulsioni. Per un mondo altamente tecnologizzato, questa società passa sui cadaveri senza guardare in faccia a nessuno. Dopo decenni di istupidimento ed alienazione, è abbastanza apatica da non accorgersi più che siamo su di un treno diretto a tutta birra direttamente contro un muro…

Ma con gioia guardiamo oltre i confini del paese e vediamo dei fuochi all’orizzonte, incendiati dax giovani e da chi lavora in Francia esattamente come in molti altri luoghi di questo mondo, dove emerge la rivolta contro le condizioni imperanti.

Vi riconosciamo e mandiamo i nostri saluti solidali e fiammeggianti!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Brema, Germania: Vernice ad agenzia immobiliare Engel & Völkers

Brema, 1° aprile 2016

Engel & Völkers – non ci serve!

La notte scorsa sono state gettate delle uova di vernice alla facciata della nuova filiale dell’agenzia immobiliare Engel & Völkers in via Rückertstrasse 2 nella Neustadt (città nuova) di Brema.
Perché?
Alcunx considerano la nuova apertura prevista per il 1° aprile una provocazione, altrx la ritengono macabra. In ogni caso, quest’apertura non poteva non essere oggetto di commenti!

Poiché:
Da circa 1 anno e mezzo in questa casa lx inquilinx lottano contro la propria espulsione. Dovettero già resistere a una serie di strategie della disdetta da parte del proprietario: rescissioni infondate, molestie continue con chiasso da risanamento, azioni legali di sgombero ripetutamente ritirate e quant’altro. Il proprietario vuole che se ne vadano per fare posto a un ostello per senzatetto. Attualmente, tra coloro ci sono anche dex profughx. Certo, un bisogno di spazio abitabile a buon prezzo esiste eccome, ma lx inquilinx di lunga data della Rückertstrasse 2 stessx hanno bisogno di spazio abitabile a basso prezzo, visto che studiano, hanno un lavoro precario oppure dipendono dai sussidi di disoccupazione (Hartz 4). Chi è fregatx è perciò messx contro chi è fregatx, mentre una cifra di superfici per uffici che potrebbero essere altrimenti utilizzati sono vuote. Per il proprietario della Rückertstrasse 2 si riempiono le casse se riesce ad aprire l’ostello. La città paga tariffe giornaliere di circa 50 € per la sistemazione di profughx negli alloggi privati.

La storia della Rückertstrasse 2 è paradigmatica per altri casi di commercializzazione aggressiva dello spazio abitabile.

Lx inquilinx attuali non sono ancora tuttx espulsx. Hanno il sostegno di tante persone che dichiarano:
Non ci serve una agenzia immobiliare di lusso come Engel & Völkers. Ci serve invece:

Spazio abitabile pagabile per tuttx!
No case vuote – No tende piene!
No profitti con gli affitti!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Berlino: Incendiato furgone di ditta immobiliare

166822Berlino, 26 gennaio 2016

“Un chilometro d’Anarchia” – BZ – Ci lavoriamo. Nella notte da lunedì a martedì nella Wildenbruchstrasse abbiamo incendiato un furgone del gruppo Mähren. Attualmente la politica e gli organi di repressione lavorano a diversi livelli per smantellare l’ultimo vicinato resistente a Berlino. Già da tanto, oltre alla repressione fisica e giuridica, esibiscono un attacco discorsivo contro la resistenza, l’utopia e la militanza.

Così lx attivistx in totale adesione alla terminologia AfD sono definitx come “fascisti verniciati di rosso” (ex ministro degli interni del Land, Körting) e RBB (Radio di Berlino) diffonde contributi che distorcono le cause e gli effetti della città capitalista servendo alla fine solo alla diffamazione della politica che va oltre lo spettacolo. Tutto questo è fiancheggiato da sempre nuove capriole della gentricazione, con nuove costruzioni e affitti da usura. Nel tutto colpisce che in tutto il mondo gli organi di repressione puntano su mezzi simili, da Bristol ad Atene.

Ma non con noi. Il gruppo Mähren lo abbiamo scelto per essersi distinto già in passato come attore contro le lotte contro gli affitti, come nell’occupazione del “Cafe Diesseits” nell’Heinrichsplatz o nell’occupazione della Schlesische Strasse 25. Questo piccolo atto di dissenso lo collochiamo, perciò, in questi giorni dell’inasprimento attorno alla ZAD Dorfplatz, alla Friedel 54 e M99, coscientemente nel contesto del recente appello a un milione di Euro nell’occasione di uno sgombero. Abbiamo bisogno di questi spazi della Zone à défendre (Zona da difendere) – ZAD, per conoscerci e per sempre ripartire per nuovi lidi!

Per una, due tre – molte piazze di paese – ZAD a Berlino!

Friedel 54 & M99 devono rimanere!

Venite alla demo del 06 febbraio “Difendere le strutture ribelli, creare vicinati solidali” a Berlino!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, febbraio 2016

Francia, Rennes: Tag sulla prigione femminile

Nella notte di lunedì 19 ottobre, il muro di cinta della prigione femminile di Rennes è stato taggato con un estintore pieno di vernice: “LIBERTÀ”

Questa è la più grande prigione in Europa che rinchiude delle donne.

Su una delle arterie principali della città, nel cuore di questo quartiere in piena riqualificazione per poter accogliere sempre più ricchi e potenti, questo grido di LIBERTÀ ha senso tanto all’interno che all’esterno di queste mura.

CONTRO TUTTE LE RECLUSIONI
CONTRO LA RIQUALIFICAZIONE DEL QUARTIERE ATTRAVERSO IL PROGETTO €URORENNES

SOLIDARIETÀ CON LA COMPAGNA LUCILE, IN CARCERE A PARIGI DA UNA SETTIMANA PER OLTRAGGIO E RESISTENZA.

MORTE ALLO STATO! LIBERTÀ PER TUTTE!

Lille: Vernice contro la gentrificazione

Vernice contro il comune, la gendarmeria, la “casa dell’hip-hop” e l’istituto Pasteur.

Nella notte tra il 23 e il 24 marzo le facciate del comune, della gendarmeria, della Mangusta (un tempo casa occupata) e della “casa dell’hip-hop” sono state attaccate a colpi di vernice. Abbiamo scelto questi bersagli perché ci opponiamo alla riabilitazione dei quartieri popolari e alla politica municipale di espulsione dei poveri per rendere i quartieri più appetibili agli occhi dei promotori immobiliari.

Lo Chti d’Arras, storico luogo di attività e di vita occupato illegalemente da diversi anni (e dove si tenevano concerti e altri eventi hip-hop) è stato espulso e sostituito dalla “casa dell’hip-hop” o “Centro Europeo di Cultura Urbana”. Un buon metodo per il comune di recuperare quello che già esisteva senza il suo aiuto, svuotarlo di tutto quello che aveva di sovversivo, e trasformarlo in un prodotto cultural-commerciale.

Numerose pratiche contrastano di fatto questa logica. Che si tratti di occupare terreni, immobili o case vuote, o attraverso lo sciopero degli affitti, alloggiare o sperimentare nuovi rapporti sociali, ci si ritrova rapidamente di fronte alla repressione. Lo dimostra la recente espulsione della Mangusta (edificio vuoto da diversi anni e di proprietà dell’istituto Pasteur), squat che si trovava in pieno centro di Lille, molto visibile, aperto a tutto il quartiere e quindi fastidioso per il comune. I mezzi dispiegati in questa occasione (presenza importante delle forze di polizia, quartiere bloccato per tutta la mattina) mostrano in effetti la volontà di stroncare alla radice ogni iniziativa di organizzazione che non sia loro subordinata. Esistono ancora diversi luoghi occupati, in particolare l’Insoumise (libreria d’occasione che propone numerose discussioni, proiezioni etc), che sono anch’essi espulsabili.

Non abbiamo intenzione di lasciarli fare, e non aspettiamo né il loro permesso né il diritto di farlo. Non otterremo che quello che sapremo prenderci. Facciamo appello alla solidarietà di tutti/e coloro che lottano e subiscono la politica economica e sociale dello stato e dei suoi sbirri.

Guerra a questo vecchio mondo. ACAB.

fonte: indymedia lille (via attaque)