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Berlino, Germania: Spazio commerciale danneggiato dopo sgombero

Sabato sera il 03/11, uno spirito cattivo s’autorizzava di danneggiare l’ex negozio di quartiere nella Friedelstraße 54. Il poltergeist distrusse le pareti, le finestre, le condotte e i pavimenti. Evidentemente con tutti i riguardi a chi abita la casa.

Visto che Halloween è passata si può prevedere che l’edificio rimane maledetto per tutto l’anno. Si sa poco degli spiriti, salvo che cercano compagnia, che restano raramente soli e che si fanno scacciare molto malvolentieri. Questo dovrebbe essere chiaro ax esercenti o ad altrx potenziali inquilinx se decidono di affittare gli spazi stregati nella Friedelstraße 54.

L’apparizione trascendente è scocciante anzitutto per la compagnia proprietaria lussemburghese Pinehill e l’amministrazione della casa Secura nella Schwalbacher Straße 8 a Berlino-Friedenau, che l’anno passato invocavano ancora con fervore la violenza:

Sbirri, sbirri
pestate la gente
affinché, da bottino
entrano caterve di denari
e a noi ricchi
dietro le cifre in nero
fioriscano densi zeri.
Ma chi invoca gli stupidi spiriti non se ne sbarazza più.

Per i maledetti proprietari sarebbe stato molto più facile non impedire l’acquisto della casa da parte della comunità del palazzo e con questo non agire esplicitamente contro la volontà di chi l’abita. Altrettanto, il negozio di quartiere al piano terra non avrebbe dovuto essere sgomberato con l’aiuto violento dello Stato.

n quest’occasione, lo spirito della Friedel potrebbe essersi liberato. Inosservato dax unx – poiché accecatx dallo spray al pepe – e dax altrx – distrattx dal delirio violento e dalla registrazione delle generalità.

Ovviamente gli spiriti non imperversano solo nella Friedelstraße 54. Fenomeni simili si sono già visti abbondantemente attorno alla Mainzer Straße, alla Liebigstraße 14 o al Ungedomshuset a Copenhagen.

Devono esserci dei poltergeist arrabbiati anche nei locali della Liebig34, della Potse, del Drugstores, della Meuterei, della HaSi e della AZ Colonia e in altri locali destinati alla stessa brutta sorte. Sarebbe, invece, così facile placare i poltergeist: Lasciarli in pace.

Secondo lx pochx testimoni oculari, sabato sera lo spirito avrebbe urlato una sola frase: Friedel 54 non si affitta!

traduzione dal tedesco mc

Berlino, Germania: Distrutta entrata di sede Google

Giovedì 1/11/2018 abbiamo lavorato con martelli arrabbiati il portone del costruendo ufficio Google nella Tucholskystraße a Berlino.

Anche se per ora a Kreuzberg un campus Google non ci farà, Google rimane un motore del nostro quotidiano alienato e uno strumento delle autorità. Attaccare Google, il controllo e il dominio sia con scritti, solidarietà, attacchi hacker o martelli è necessario per fare dei respiri autodeterminati.

L’essenza sta nella decisione liberatoria di agire in prima persona.

traduzione dal tedesco mc

Berlino, Germania: Bruciato furgone DITIB

Nella Wienerstrasse, nelle prime ore del 24/10 abbiamo bruciato un furgone DITIB. Come data dell’azione abbiamo scelto il ventesimo anniversario della morte di Sehid Ronahi-Andrea Wolf. Andrea fu assassinata venti anni fa come internazionalista dalle truppe fasciste dello Stato turco. DITIB, come nessun’altra istituzione, rappresenta gli interessi dello Stato turco-fascista in Germania e in Europa. Dedichiamo quest’azione a tuttx che hanno dato la vita nella lotta al fascismo.

traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice a luogo d’iniziative AfD

28 agosto 2018

Nella notte da lunedì 27 agosto a martedì 28 agosto 2018 abbiamo abbellito con un po di vernice il Wartenberger Hof a Hohenschönhausen. Tutta la facciata, le finestre e le pareti risplendono come nuove. Per non parlare del tetto – costerà parecchio.

Questa primavera nel Wartenberger Hof ci fu la festa di Wartenberg dell’ala destra di AfD. Come oratore c’era tra l’altro Björn Höcke con Meuthen e tante altre facce note.

Gente come Michael Schmidt (gestore) che permettono e sostengono coscientemente che dex razzistx diffondono la loro propaganda mettendogli a disposizioni dei locali, deve vivere con il fatto che ciò non rimane senza risposta. Ecco perché c’abbiamo messo ogni impegno per dimostrare anche al vicinato quale posto di merda è il Wartenberger Hof.
Prossimamente ci saranno altre iniziative AfD da smantellare. Diventate creativx contro la conferenza AfD di sabato 01/09 a Neuenhagen e di lunedì della settimana seguente (04/09) nella cittadella Spandau.

Togliete gli spazi alla AfD!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia/Berlino: Bruciata auto e macchina da costruzione di Eurovia/Vinci

24 agosto 2018

Perché l’asfaltatrice doveva bruciare?
Perché non ci piacciono le strade.
Perché ci divertiamo con il fuoco.
L’asfaltatrice riunisce ambedue le cose: strada e calore.
Abbiamo deciso di dare fuoco a detta macchina da costruzione perché proprietà dell’impresa VINCI/Eurovia. Questa ditta negli ultimi anni ci ha fatto ripetutamente una cattiva impressione.

Da gruppo multinazionale con più di 100.000 impiegatx e sede a Rueil-Malmaison in Francia, Vinci è tra l’altro compagnia di gestione di 33 aeroporti e diverse autostrade in tutto il mondo. Eurovia è il settore Vinci per l’infrastruttura del traffico. Vinci si è delineata nettamente come uno dei grandi consorzi per l’organizzazione infrastrutturale del funzionamento fluido della convivenza pubblica/sociale/statale. Gli interessi commerciali di VINCI che ci consideriamo costrettx ad attaccare, sono nell’infrastruttura statale in generale e particolarmente in Francia!

Con il nostro attacco vogliamo danneggiare direttamente l’impresa VINCI, da un lato con l’attacco stesso e dall’altro lato denunciando in seguito il ruolo dell’impresa in alcuni ambiti: https://calaisresearch.noblogs.org/post/2017/09/29/vinci-detailed-company-profile/
Una delle filiali VINCI locali nel mese di marzo e ottobre 2016 distrusse le dimore di ca. 10.000 persone nel campo profughx „Giungla di Calais“. La distruzione fu ordinata dal governo francese.
Eurovia partecipava alla costruzione del cd grande muro di Calais, un muro alto 4 metri che divide l’autostrada dal porto locale. La costruzione fu finanziata del governo britannico e serve per contrastare lx migranti illegalizzatx.

VINCI era prevista per la costruzione dell’aeroporto a Nantes in Francia, meglio noto come ZAD. Nel frattempo la costruzione dell’aeroporto è sospesa. Malgrado questo, il potere dello Stato riteneva necessario distruggere questo spazio libero.
Vedi: https://de.indymedia.org/node/21419, https://zad.nadir.org/?lang=de

In Gran Bretagna, VINCI attirava ancora l’attenzione poiché – insieme ad altre ditte – teneva delle liste nere di sindacalistx, antifa, attivistx ecologicx ed altrx attivistx politicx.
VINCI nel Qatar usava il lavoro coatto per costruire le strutture del campionato mondiale di calcio. Per questo ritiravano i passaporti dex lavoratorix migranti per imporre una specie di schiavitù moderna.
Ditte come VINCI si fanno colonne portanti dell’ampliamento accelerato del controllo statale – spezziamole.

Fonte: Indymedia (Tor)

I nostri saluti vanno a tutte le persone in galera.
I nostri cuori battono per la lotta contro le città morte e contro lx loro abitanti mortx che non sanno che apprezzare un W-Lan funzionante e una birra dopolavoro vegan nel quartiere ben ripulito e basta.
Per tutte queste vite non sembra più esserci sguardo, prospettiva… per mettere in discussione il sistema. L’opzione di fare vacillare tutto per dischiudere tutte queste vite assicurate, sembra essere pensabile e auspicabile per quasi più nessunx.

Le galere sembrano appartenere a questo funzionare senza attriti delle città quanto le università oppure gli ospedali.
Così la società non ha mai dovuto giustificare il fatto che decide sugli individui chiudendo le persone in questi complessi dove l’unica legge alla quale si attengono lx addettx, è l’arbitrio individuale.

Privare una persona della capacità di svilupparsi e di agire come pensa sia giusto e per esperienza  ritiene l’unica possibilità di sopravvivenza, questo è violenza. Questa violenza è giustificata da ogni individuo che distoglie lo sguardo, si chiede “ma come altrimenti trattare lx criminali?” e conserva la supposizione che guardie, sbirri e giudici siano solo delle professioni come tutte le altre.

Le persone che con la vita dietro le sbarre s’adatteranno alla società, si piegano alle regole e riconoscono le leggi dello Stato, sono solo e unicamente spezzate. Non può giammai essere una libera decisione se riguardano persone esposte alle imposizioni di un sistema galera.
Tuttavia, anche dietro le sbarre può benissimo nascere un’idea di libertà. E noi qui fuori dobbiamo dimostrare ax prigionierx che noi, esattamente come da dentro, lottiamo per questi sogni e queste idee di libertà.

Odiando il fatto che Nero rimane tuttora chiuso in questa galera di merda a Tegel, nella notte da giovedì a venerdì abbiamo incendiato un’auto di Eurovia/Vinci. E ci rallegriamo dex incendiarx di Lipsia. Ne dicono abbastanza delle porcherie dell’impresa Firma Eurovia/Vinci: https://de.indymedia.org/node/23743.

Così salutiamo il prigioniero Nero che espia una pena incredibilmente lunga per non essersi dissociato dalle idee della Rigaer Straße. Prima o poi questi porci della protezione dello Stato di Berlino la pagheranno cara!
E mandiamo forza e solidarietà nella galera francese di Nancy-Maxéville. Loïc, siamo maledettamente arrabbiatx che gli sbirri riuscirono ad arrestarti e ti pensiamo.
Speravamo che tu potessi scappare alle truppe catturandi dei segugi per i tempo che tu ritieni necessario e giusto. Era molto coraggiosa la decisione di andare in clandestinità. Seguiremo questa storia, anche quelle in atto contro altrx compas di Bure. E alla commissione speciale blocco nero mandiamo nuvole di fumo come amari saluti che vogliono ricordare loro le terribili notti e mattine nel quartiere Schanze.

Crediamo che fa molto senso di prepararci ai giorni prima, durante e dopo il giorno X (visita di Erdogan a Berlino: 28/29 08) e a liberarci dell’odio verso tuttx lx razzistx, guerrafondax e silenziosx  e verso chi semplicemente si diverte approfittando del fatto che altrx non ce la fanno più e sono rovinatx.

Per la libertà! AG

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Fuoco a stabile della Deutsche Gesellschaft für Auswärtige Politik – Società Tedesca per la Politica Estera (DGAP – STPE)

21 agosto 2018

Ci assumiamo la responsabilità per l’ordigno incendiario innescato la notte del 21 agosto 2018 presso lo stabile della STPE nella Drake- / Rauchstraße (Tiergarten). 13 litri di miscela di benzina e olio vogliono iniziare di farla finita con l’esistenza tranquilla e senza fastidi della STPE come consigliera politica della società di guerra tedesca.

Dall’inizio dell’anno corrente, dappertutto sul territorio controllato dalla Germania aumentarono ed aumentano tuttora gli attacchi all’industria di guerra e profittatori/finanziatori. Ci aggreghiamo a questi attacchi e da parte nostra diamo la parola al fuoco.

La guerra inizia qui! Guerra alla guerra!
La guerra inizia qui, nelle sale della politica. La guerra inizia dappertutto ove le persone buttano alle ortiche la propria empatia per profittare della sofferenza globalizzata. Vale per l’industria del riarmo, i think tank della scienza, l’amministrazione senza faccia della burocrazia, vale per la forma delle spoglie in divisa che in fila ricevono degli ordini e ubbidiscono. La guerra inizia tra delle persone quando la concorrenza e la brama di potere predominano sulla solidarietà e il libero sviluppo d’ogni individuo.

Sicurezza tedesca – profitto con la guerra
Scegliendo la STPE come obiettivo del nostro ordigno incendiario dichiariamo che gli architetti ideologici di una politica egemonica tedesco-europea e precursori di un paradigma di sicurezza con effetti esterni sono dei guerrafondai e perciò i nostri nemici. Quel che dichiarano come sicurezza non ci appartiene. La loro politica estera è politica dell’ordine. E il loro ordine ha bisogno dei carrarmati contro le insurrezioni e delle fregate contro i gommoni, e costruisce steccati contro chi è staccatx lavorando senza sosta affinché continui il loro depauperamento.

E così esattamente questi think tank con i loro “lavoro discorsivo” più o meno visibile nella rete del dominio devono renderne conto, insieme agli organi di Stato che conducono materialmente la guerra e ai produttori d’armi.
Think tank, fondazioni e istituti come interfaccia tra industria, scienza e politica assolvono una funzione elementare per l’imposizione dell’apparato di dominio, visto la loro importanza per votare, preparare e implementare strategie ed obiettivi. Riuniscono appartenenti alle direzioni e ai consigli di vigilanza dell’industria delle armi e della politica tedesca, nonché le élite economiche del paese.

Sotto il mantello della scienza e dell’utilità pubblica anche il compito della STPE è di allenare gli attuali e futuri decisori politici, economici e militari per gli sforzi da fare per imporre gli interessi tedeschi sui mercati e negli ambiti di sicurezza internazionalizzati. Il fatto che in politica estera gli interessi e le strategie non formano sfere differenti ma coincidono per forza, è dimostrato anche dalla lista di chi finanzia i think tank: Airbus, Rheinmetall e ThyssenKrupp sono solo tra i più considerevoli.

Ci vorrà ben di più che un solo ordigno incendiario affinché in futuro possiamo riuscire a trasformare la sicurezza delle nazioni che conducono le guerre in insicurezza dex responsabili e la governabilità delle persone in ingovernabilità di quel che pensano e fanno. Il nostro non può, di conseguenza, che essere considerato un punto di riferimento tra tanti per organizzarsi in modo militante che ha l’esigenza di sviluppare una continuità atta a garantire la propria visibilità e in futuro anche la nostra efficacia.

Un anno dopo il vertice G20 ad Amburgo e quasi due anni dopo di che i primi attacchi rivendicarono una campagna militante preliminare a livello europeo, noi pensiamo che possiamo attuare meglio su tanti percorsi con l’obiettivo di un confronto e riferimento di contenuto. Qui e là balugina ma non basta.

Prassi militante, Afrin e solidarietà
Ci fu un progresso nella pratica militante dopo il G20 anzitutto nel contesto dell’attacco fascista del regime turco contro Afrin. Appelli estesi come fight4afrin attivarono le Cellule Autonome e i Commando Vendetta a nuovi attacchi per sostenere, lontano dalle grandi manifestazioni, la difesa di Afrin con delle azioni militanti nelle metropoli europee. Abbiamo partecipato anche noi poiché la guerra d’aggressione della Turchia e dei gruppi islamici come IS, Al-Nusra oppure i resti della FSA dimostra la coerenza assassina tra la politica e l’industria della sicurezza della formazione moderna del dominio; sempre pronta alla distruzione di ogni ambizione delle persone a una vita dignitosa e libera. Abbiamo partecipato perché il progetto Rojava, per la sua analisi della società capitalista e per il suo sviluppo d’approcci emancipatori nell’organizzazione sociale ha fondamentalmente la nostra simpatia e il nostro sostegno.

Ci sentiamo vicinx ax combattenti della guerriglia curda. Ma… non vogliamo scadere nel proiettare le nostre speranze e i nostri obiettivi e cosi correre il pericolo di cadere in un ruolo puramente passivo o di sostegno. Solidarietà significa lottare insieme ma non significa dimenticare le proprie condizioni e dedicarci acriticamente all’assunzione del ruolo d’altrx. Renderebbe più facile la solidarietà ma premetterebbe che non ci occupiamo della complessità, che non si vedono i pericoli per, invece, agire semplicisticamente come appoggio. Questo riferimento semplicista ci porterebbe, poi, all’abbandono parziale delle nostre posizioni e ad annullare i nostri progetti, le nostre motivazioni e i nostri obiettivi, dedicando il tutto totalmente al punto di vista per esempio del progetto di autonomia curda (un’impressione che avevamo, tra l’altro, con l’appello “Afrin è ovunque” firmato “Autonome Gruppen”). E ci porterebbe ad assumere gli sviluppi delle condizioni in quel luogo come parametro per i successi e i fallimenti del nostro agire.

Le azioni militanti connesse ad Afrin erano e sono tuttavia imprescindibili. Possiamo solo apprezzare se delle persone amanti della libertà agiscono contro dei regimi fascisti; non esistono gerarchie e autorità che non meritano i nostri attacchi. Così lotteremo anche quando Erdogan a fine settembre viene a Berlino, poiché i padroni, gli assassini e i tecnocrati hanno dismesso il loro diritto all’esistenza nel momento che hanno dato degli ordini sulla vita di un altra persona. E naturalmente concentreranno tutte le loro forze per imporre la propria sicurezza. Quel che però impariamo dai momenti ad Amburgo durante il vertice G20 è che il tentativo del controllo totale fallirà sempre per causa nostra.

Prospettiva
Al contrario delle guerre aperte in corso in tanti luoghi di questo mondo, noi qui nel hinterland, in Germania, ci troviamo in guerra sociale. È una guerra a bassa intensità che si esprime con la coazione al lavoro salariato e occasionali bocconcini d’attività lontane dal salario. Sempre sotto sorveglianza di telecamere, volanti e dei borghesucci vicini che informano ogni deviazione a quelli in alto. Tuttx contro tuttx, poiché solo le gomitate ti procurano un posto al sole. Quest’oppressione quotidiana sembra invisibile per tantx. Si manifesta quando si parla di tempi di pace e di guerra. L’apatia e l’indifferenza sono nel contempo motivo e conseguenza.

Per agire su questo terreno dobbiamo capire le strategie della guerra sociale. Significa l’analisi della situazione e della società locale per trovare i punti d’attacco utili per spezzare l’apatia e infastidire la sicurezza. Il sabotaggio, l’attacco militante è il mezzo per toglierci di dosso l’impotenza immaginaria, per agire e diffonderlo. Possiamo comunicare in materia e sviluppare i contenuti con altre persone in lotta.

Non dobbiamo scadere nella politica della campagna. Le campagne con un inizio e una fine possono si essere misura della capacità di mobilitazione di un movimento, ma non possono misurarne la forza. Nelle campagne ci illudiamo di poter raggiungere un obiettivo limitato, lo stesso nel porre richieste concrete che, però, se accontentate, lo sono solo per delimitare i disordini. Il conflitto con l’esistente non può che essere permanente.

In quanto a questo intendiamo la nostra azione anche come appello a non solo perseguire la distruzione del dominio come appendice delle lotte d’altrx, bensì, di nuovo, partendo da posizioni proprie, sviluppare più spesso una forza organizzata come unico modo per costruire un riferimento serio e solidale con le lotte dex nostrx amicx e compas armatx.

Autonome Gruppen

Fonte: indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice a punti d’incontro nazi

16 agosto 2018

Contro la sfilata Rudolf Hess e la loro struttura organizzativa.
Nella notte a giovedì toccava a vari punti d’incontro dell’ambiente nazi a Berlino. Tra cui la centrale NPD a Köpenick, il tattooshop Utgard e la bettola nazi Sturgis, ambedue a Lichtenberg.

Perché? Semplicissimo:
Al partito, la centrale NPD serve da centro di formazione e magazzino per materiali ed è punto d’incontro federale per le strutture nazi. Nello stabile mobilitano per le sfilate come per la marcia in commemorazione a Rudolf Hess o per l’anniversario di Futuro Tedesco. I locali di Köpenick ospitano anche i concerti nazi rock minori. In genere sono organizzati da Sebastian Schmidtke e vi suonano dei rocker di destra come Michael Regener, noto come cantante della Lunikoff Verschwörung (Cospirazione Lunikoff) e ex cantante del gruppo nazi Landser (sinonimo obsoleto per soldato). Il sostituto dirigente regionale berlinese NPD Schmidtke, che anni fa dava il tono nella camerateria militante Nationaler Widerstand (Resistenza Nazionale) Berlino, a giugno di quest’anno era anche iscrittore delle giornate della Nationale Bewegung (Movimento Nazionale) a Thüringen, dove per due giorni poterono esibirsi tanti gruppi nazi. Schmidtke era oratore nella sfilata in onore a Rudolf Hess dell’anno passato a Spandau. Schmidtke è l’anello di congiunzione tra le libere cameraterie e la struttura partitica NPD. La centrale NPD a Köpenick è dunque un punto d’incontro importante dell’ambiente.

Il tattooshop Utgard è gestito da Frank Lutz. Lutz dopo la svolta (caduta del muro) partecipava alla costruzione dell’ambito nazi a Berlino est era attivo nella direzione dell’organizzazione nazi Nationale Alternative. Il suo negozio era considerato punto d’incontro dell’ambiente attorno a Blood & Honour e la confraternita nazi Vandalen di Berlino. Anche oggi, Lutz tatua i corrispondenti motivi nazionalsocialisti e dà lavoro a persone provenienti dalla sottocultura nazi. Lutz nel maggio del 2000 era anche coinvolto in uno spaccio d’armi scottante. Il naziskin berlinese Ralf Luckow insieme a Carsten Szczepanski aveva tentato di procurarsi un’arma da guerra tramite Lutz. La consegna fu però sorvegliata dalla polizia e chi era coinvolto fu arrestato. Szczepanski era allora collegato strettamente all’ambiente di sostegno sassone della NSU e conosceva intimamente il nucleo dex tre. Dopo si veniva a sapere che Szczepanski era un informatore attivo. Nella consegna dell’arma oltre a Frank Lutz era coinvolto anche Jean-Rene Bauer. Era membro della confraternita nazi Vandalen, come anche il canadese d’origine David Allan Surette noto nel rock di destra con il nome Griffin e Stonehammer. Surette e Frank Lutz sono tautatori. Negli anni 90 ambedue lavoravano in parte nello stesso tattooshop.

Il locale Sturgis di Lichtenberg a Berlino è considerata l’ultima bettola rimasta di gestione nazi. Si dice che Matthias chiamato Wiki ne era co-gestore. È membro dei detti Vandalen ed è del cerchio più intimo attorno al gruppo nazi Lunikoff Verschwörung. Michael Regener è cantante di questo gruppo e membro direttivo dei Vandalen. I Vandalen s’incontrano regolarmente nel Sturgis. Lo stesso vale anche per nazi con lunga attività e appartenenti al partito nazi Der Dritte Weg – La Terza Via – come Oliver Oeltze e David Linke che sono dei clienti abituali della bettola. Anche a livello federale, lo Sturgis è di massima importanza come punto d’incontro delle strutture nazi organizzate. Nel 2017, la piccola bettola era sia punto d’arrivo sia di partenza dex partecipanti alla sfilata per Hess a Spandau.

Fare della sfilata per Hess del 18 Agosto a Berlino un disastro

Antifa all’offensiva

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice contro “Stadt und Land – Città e Campagna (CC)”

15 agosto 2018

Ieri notte abbiamo abbellito la facciata dell’ufficio CC per manifestare la nostra solidarietà con lx occupanti della Borni, ma anche con tuttx lx altrx che sono colpitx dagli sgomberi coatti attuati da CC.

La domenica di Pentecoste, dex attivistx hanno occupato nove case a Berlino e Potsdam. Una era la Bornsdorferstraße 37b, proprietà CC e inutilizzata da vari anni. In una città la cui formazione è sottomessa alla logica del profitto capitalista, a chi non può permettersi gli affitti in forte crescita non rimane che una vita per strada oppure il trasloco. Per contrapporvi qualcosa è necessario riappropriarsi dello spazio (abitativo) con le occupazioni e di rispondere praticamente alla questione casa, che interessa tuttx. Lo hanno tentato lx occupanti ma CC, con gentile copertura alle spalle del senato di “sinistra”, ha di nuovo dimostrato che la proprietà pesa di più dei bisogni della gente.

La Borni è di nuovo vuota e la direzione CC continua a rifiutare il ritiro delle querele contro lx 56 occupanti. Non ci sorprende che un’impresa che in un anno ordina 97 sfratti coatti agisca in tal modo. Alla fine deve sfruttare, come ogni impresa (sia comunale sia privata). Ma ci fa arrabbiare lo stesso e l’altra notte abbiamo espresso questa rabbia.

Lo sgombero della Borni purtroppo non sarà l’ultimo ma non lo accetteremo senza resistenza!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Bruciato camion DB Schenker

8 agosto 2018

Nella notte al 8 agosto, a Berlino Wedding abbiamo dato fuoco a un camion di DB Schenker. Quando Erdogan il 28/29 settembre verrà a Berlino, incontrerà la nostra ostilità anche qui. Chi srotola il tappeto rosso al fascista Erdogan – giorno X – deve respirare la cenere della città che brucia.

Nella notte al 8 agosto, a Berlino Wedding abbiamo dato fuoco a un camion di DB Schenker. Già dal 2000 la ESG Elektroniksystem- e Logistik-Srl insieme alla propria ditta partner Schenker Deutschland Sa (DB Schenker, traffico merci della DB Sa) gestisce a Kassel-Kaufungen un grande magazzino centrale per l’esercito federale. Il magazzino centrale della federazione – abbreviato ZEBEL – ha una superficie complessiva di circa 17.000 metri quadrati. Da questa “piattaforma” si svolge l’approvvigionamento delle ditte civili e istituzioni militari di mantenimento che riparano i sistemi di difesa e le vetture dell’esercito federale. DB Schenker da la massima priorità ai trasporti militari.

La figlia della Deutsche Bahn è perciò responsabile per la logistica delle missioni di guerra tedesche e anche per il rifornimento di materiale NATO all’esercito turco nella sua guerra nei territori curdi.
In questo senso facciamo nostri anche i motivi per gli attacchi alla Deutsche Bahn a Francoforte (chronik.blackblogs.org) e Berlino (chronik.blackblogs.org). I flussi delle merci capitaliste non devono essere interrotti solo tagliando i cavi e i collegamenti radio ma anche con la distruzione della hardware.

Gli arresti a Francoforte il 27 giugno, le razzie per un’azione nella conferenza stampa federale il 5 giugno e i numerosi attacchi alle strutture curde si collocano da un lato in un contesto d’aumento delle attività repressive nella BRD e dall’altro sono il tentativo di rendere più difficili i collegamenti internazionalisti con una repressione massiccia. È chiaro che questi collegamenti attaccano l’interesse dei padroni di mantenere la stabilità dell’ordine mediante l’individualizzazione e l’atomizzazione. I contesti anarchici e autonomi che nell’ambito fortezza Europa/Medio Oriente hanno iniziato con la resistenza asimmetrica devono superare le lotte parziali e in reciproco riferimento attaccare le colonne del potere.
Tanto quanto la campagna fight4Afrin non è finita solo perché questo conflitto non è più in prima pagina, tanto le azioni di solidarietà per lx prigionierx del G20 finiranno solo quando nessunx è più perseguitatx. Anche per queste persone bruciava il camion a Wedding. Esattamente quanto vogliamo, con questo, supportare tuttx lx prigionierx della guerra sociale nelle prigioni del sistema.

Quando Erdogan il 28/29 settembre arriverà a Berlino incontrerà la nostra ostilità anche qui. Chi srotola il tappeto rosso al fascista Erdogan – giorno X – deve respirare la cenere della città che brucia. Intensifichiamo gli attacchi alle strutture di guerra. DB Schenker con la sua presenza in 140 paesi può essere un obiettivo adeguato per lx nostrx amicx piromani in ogni dove.

Autonome Gruppen

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Bruciata auto di Sodexo

31 luglio 2018

Nella notte da lunedì a martedì abbiamo passato alla fiamma un’auto della ditta Sodexo a Neukölln. Sodexo è uno dei maggiori profittatori delle galere in Germania. Contribuisce quotidianamente a sfruttare ancora di più le persone già derubate della loro libertà.

È da tanto tempo ormai che le galere tedesche servono piuttosto al profitto di tante imprese che alla cd risocializzazione dex prigionierx. Sodexo rifornisce le galere di generi alimentari massicciamente rincarati e mantiene l’offerta più esigua possibile. Cosi ax prigionierx non rimane che spendere i loro pochi soldi per il profitto di questa ditta.

Ormai da più di un anno Nero è carcerato per avere accecato un elicottero degli sbirri con un puntatore laser per proteggere le persone che nella Rigaer Straße stavano attaccando dei porci. Visto che Nero è un prigioniero inflessibile e non si piega ai ricatti e tentativi di risocializzazione del sistema, le guardie e l’amministrazione penitenziaria lo tormentano continuamente.

Nell’ultima settimana stava in isolamento, che già da tanto tempo è considerato tortura. Tentano di tenerlo lontano d’altri prigionieri per impedire ogni inizio di resistenza.
Lo mettono sotto pressione tentando di costringerlo a distanziarsi dagli incendi di auto. Sappiamo che lo chiedono solo perché sanno che colpiscono il punto giusto. Ecco perché attacchiamo Sodexo, Implenia, la SPD e tuttx lx altrx che profittano del sistema galera.

Libertà per Nero e tuttx lx prigionierx – galere a terreni vacanti

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Buir-Berlino, Germania: Distrutte telecamere di sorveglianza

25 luglio 2018

Oggi nella stazione metrò di Buir abbiamo spaccato alcune telecamere che ogni giorno senza chiedere nulla guardano la gente che aspetta il treno. Ci siamo andatx nottetempo armatx di martello e cesoia e abbiamo distrutto tutte le telecamere (sei). Che divertimento!

Ora, qualche persona sosterrà che queste telecamere ci proteggono dal terrorismo ecc., ma non è vero. Al contrario, sono parte del terrore quotidiano in questo Stato che preferirebbe illuminare ed esplorare fino all’ultimo angolino tutta la nostra vita per sottometterci del tutto. Quando la telecamera vede che unx fa qualcosa che lo Stato non vuole, le autorità colpiscono subito. Come dire: polizia, persecuzione penale, galera. Supponendo per assurdo che dopo siamo “ragionevoli” e ci sottomettiamo di nuovo!? Non abbiamo chiesto a nessunx di pensare alla nostra sicurezza. Né alla stazione di Buir né da nessun’altra parte. Non vogliamo stare continuamente sotto osservazione nei nostri itinerari quotidiani. Se lo Stato lo fa malgrado questo, noi ci difendiamo e gli caviamo gli occhi.

Naturalmente ci sono dei luoghi dove la sorveglianza è ancor più spinta e dove si dovrebbe pure intervenire d’urgenza. Per esempio nella stazione Berlino-Südkreuz, dove stanno giusto testando un sistema automatico di rilevamento facciale. Ma visto che per ora non c’arriviamo con facilità, per iniziare abbiamo abbiamo fatto le pulizie davanti alla nostra porta di casa.

La sicurezza uccide la libertà!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Danneggiata abitazione modernizzata

22 luglio 2018

Nella notte dal 21 al 22 luglio 2018 abbiamo scassato un’abitazione vuota e fortemente modernizzata nella Friedelstraße 54. Abbiamo distrutto i vetri e la porta per rendere la casa temporaneamente inagibile e lasciato un ambasciata al proprietario.

La modernizzazione dello spazio abitativo non è un’opera di bene per chi dipende (e migliorarne le condizioni) dallo stesso, bensì serve solo alla moltiplicazione di capitale.
Esiste un conflitto d’interessi insanabile tra i proprietari Pinehill s.a.r.l. ossia Secura Amministrazione come attori del mercato capitalista della casa e tra le persone per cui uno spazio abitativo pagabile è una fondamentale necessità esistenziale. Anche leggi per la protezione dei ceti sociali deboli non impediscono che le persone subiscono quotidianamente lo sfratto coatto e che sono cacciate in una vita senza tetto.

Non accettiamo di essere continuamente e ancora di più espulsx. Visto che la politica non lo contrasta noi sabotiamo la valorizzazione economica dell’obiettivo che interessa gli attori Secura/Pinehill.
Riteniamo necessario organizzarci e di costruire delle strutture solidali.

In solidarietà con il negozio di quartiere Friedel54 e con tutte le persone colpite e minacciate d’espulsione.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Incendio contro RWE in solidarietà con la lotta ad Hambach

La notte scorsa [dal 10 all’11 ottobre 2018] a Berlino, abbiamo acceso diversi ordigni incendiari davanti all’entrata del Gaußstraße 11 nel quartiere di Charlottenburg. Questo fuoco di solidarietà è diretto contro l’impresa RWE-Innogy, la cui sede si trova a quell’indirizzo, ed è l’espressione dei legami che sentiamo di avere con gli/le occupanti della foresta di Hambach. Nonostante lo stop temporaneo al disboscamento, è presto per festeggiare. Le macchinazioni distruttrici di RWE e di altre imprese d’energia continuano in altri luoghi senza essere minimamente disturbate. RWE fornisce il carburante che fa funzionare il capitalismo mondiale, la cui esistenza si basa sullo sfruttamento, il controllo e la distruzione dell’umano e della natura.

Oltre all’impresa e i suoi lacchè, che sono sotto contratto con lo Stato come le società private, la politica bugiarda e i suoi servi in toga di giodice fanno parte allo stesso modo di questa miseria. Tutti e tutte agiscono al servizio del capitale, come ce l’insegnano gli eventi delle ultime settimane. Ecco perché non dovremmo lasciarci fuorviare dalle promesse e le decisioni di giustizia, perché è la stessa giustizia che, con la scusa della protezione contro gli incendi, dà il via alle espulsioni e rinchiude in prigione i/le nostr* amic*.

Per la libertà e la rivolta!
Amore e forza per le persone incarcerate!
Fuoco e fiamme per RWE !

(A)

Berlino: Vernice e pietre a ufficio di Andreas Geisel (SPD)

19 luglio 2018

Come piccolo segno di solidarietà per dimostrare che non si dimenticano le persone colpite dalla repressione abbiamo visitato Andi e la sua banda nel loro ufficio cittadini a Karlshorst per ricoprire la nuovissima insegna con il suo brutto muso e il vetro con pietre e tanta vernice rosa.
Libertà per tuttx lx prigionierx politicx e sociali!

Ripensando le giornate d’inizio luglio rammentiamo i tempi dove 30.000 sbirri persero il controllo nel proprio Stato di polizia. Questo periodo ci da tanta forza e la certezza che lo Stato non è inviolabile e ineluttabile. L’anno passato ci ha rafforzatx grazie alla rivolta amburghese e così affrontiamo la repressione. Pienx di fiducia prendiamo anche atto del nuovo aumento della militanza notturna.

I tanti colpi della repressione e le dichiarazioni di testimoni corrottx dagli sbirri vuole terrorizzarci e isolarci. L’apparato di sicurezza sembra che colpisce a casaccio: malgrado la massiccia elaborazione di dati, le tante perquisizioni, la sorveglianza e ricerca pubblica a livello europeo, la commissione speciale black block è praticamente senza successo.
Dopo “l'” Henkel, ora “la” Geisel tenta di mantenere Berlino saldamente nelle grinfie delle misure di sicurezza.

Il senatore degli interni Andi si accoda all’appello federale per “più di sicurezza” (cioè sorveglianza, telecamere (intelligenti), riarmo degli sbirri ecc.). Andi si sforza di presentarsi come alternativa “ragionevole” a quellx della linea dura per proporre un inasprimento gradito alla clientela elettorale della sinistra liberale.

Andi fece sgomberare la Borni, la fabbrica di tappeti e la Friedel. Così Andi con lx sux colleghx nel senato e compagnx di partito lavora per la politica neoliberale nell’ambito abitazione. Politica che ad ogni tentativo di appropriazione autonoma della città reagisce immediatamente con assoluta durezza. Affitti cari, lavori pessimi malpagati, abusi razzisti degli sbirri e vessazioni quotidiane negli uffici delle amministrazioni sono la quotidianità “accertata” nella città capitalista, e senza eccezione alcuna i partiti lo propagano nel senato.

Ci sono abbastanza motivi per cui dobbiamo attaccare Andi, la commissione speciale black block e lo Stato. Basta la quantità di misure repressive aggiunte alla repressione quotidiana: (ecco una panoramica incompleta)
– 1 anno sgombero Friedel 54 e della fabbrica di tappeti
– Dicembre perquisizioni per il G20
– Dicembre ricerca pubblica per il G20
– Febbraio ricerca pubblica per il G20
– Maggio perquisizioni tra l’altro del Kalabal!k per il G20
– Maggio repressione durante le occupazioni #Besetzen
– Giugno perquisizioni a livello EU (Spagna / Italia / Svizzera / Francia) per il G20 e mandati di arresto
– Giugno perquisizioni nella Scharni 38 per i GO-IN della conferenza stampa federale (inizio anno)
– Giugno arresti a Bure / Parigi tra l’altro per il G20
– Giugno perquisizioni per azioni antirazziste AD-Busting (NdT: ramo della guerriglia della comunicazione che altera i messaggi pubblicitari)
– Giugno perquisizione in un centro curdo di Nav-Dem per Civaka Azad
– Giugno 13 perquisizioni a livello federale per il G20 e ordini di arresto
– Giugno 2 perquisizioni a Göttingen per lavoro antifa contro AfD
– Luglio perquisizioni delle località degli amici della cippolla
Non lasciamo senza risposta tutto questo.

Come piccolo segno di solidarietà e per dimostrare che le persone colpite dalla repressione non sono dimenticate, abbiamo visitato Andi e la sua banda nel suo “ufficio cittadini” a Karlshorst per ricoprire la nuova insegna con il suo brutto muso e il vetro con le pietre e tanta vernice rosa.

Tanta forza e coraggio a tuttx lx amicx nei loro processi e procedimenti penali in atto!
Libertà per Isa, il cui processo spettacolo continua lunedì prossimo.
verfahrengebiet.noblogs.org/free-isa/
Libertà per Nero che nella galera di Tegel è esposto a vessazioni quotidiane.
freenero.blackblogs.org
Libertà per Andreas Krebs, al quale malgrado la cattiva salute è stato impedito “per ragioni di sicurezza” varie volte l’accesso al soccorso medico
andreaskrebs.blackblogs.org
Libertà per Peike e tuttx lx altrx prigionierx NoG20, sulla pelle dex quali lo Stato statuisce i suoi esempi.
unitedwestand.blackblogs.org

Libertà per tuttx lx prigionierx politicx e sociali!

Gruppi Autonomi

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre ad ufficio SPD

18 luglio 2018

Visto la persecuzione continua in tutt’Europa di presuntx partecipanti ai momenti di meraviglioso tumulto ad Amburgo un anno fa, e visto la continua carcerazione di Isa nella prigione di Moabit, e anche per la complicità leccaculo con il terrorista Erdogan, nella notte al 18 luglio abbiamo spaccato i vetri all’ufficio SPD nella via Naugard a Pankow. Così ci inseriamo nella serie d’attacchi a sedi SPD a Berlino, dei quali la stampa degli sbirri parla solo in parte.

Polverizzare la SPD! Abbattere i parlamenti!
Libertà per tuttx lx prigionierx!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Bruciata auto di Dräger

16 luglio 2018

L’altra notte nella Hänselstraße/Baumschulenweg bruciava un’auto dell’impresa Dräger. Che tra l’altro è la maggiore produttrice di maschere antigas anche per la polizia e i militari.

Nel 2010 a Berlino e Colonia furono attaccati dei siti Dräger con fionde e vernice: http://archivecaslytosk.onion/ldsIR & http://archivecaslytosk.onion/qqLMk (links da aprire con tor).

“Toccava a Dräger perché trattasi di un grande sostenitore dell’ambiente assassinx e torturatori a livello internazionale. Oltre alla sponsorizzazione del congresso di polizia è una delle prime imprese internazionali nella produzione di tecnica medicinale e di sicurezza.”

Estratto dal resoconto di gestione di Dräger:
“La richiesta dei nostri prodotti aumentava nel 2017 anzitutto in Polonia, Gran Bretagna, Austria e Germania, ma anche in Romania, Russia e Turchia. … il maggiore contributo allo sviluppo positivo delle ordinazioni viene anzitutto dall’aumento della richiesta di prodotti di tecnica di sicurezza, ma anche per la tecnica medicinale si registrava un plus di ordinazioni.”

Libertà per tuttx lx prigionierx G20!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice a studio legale nazi

11 luglio 2018

Dal 2013 Wolfram Nahrath nel processo NSU difende Ralf Wohlleben che aveva fornito l’arma che NSU aveva utilizzato per la serie di omicidi razzisti e che aveva aiutato Zschäpe, Mundlos e Böhnhardt ad andare in clandestinità.

Da vari decenni, Narath è un legale di chi smentisce l’olocausto e di nazi violenti. La famiglia Nahrath già da circa tre generazioni è di convinzioni nazionalsocialiste. Chi non vuole un secondo NSU deve attivarsi subito – contro chi aiuta il terrore di destra e le loro reti.

Niente fine al complesso NSU! Mettere le carte in tavola contro il terrore di destra!

Link al Video:
liveleak.com/view

#Keinschlusstrich #NSU #NSUwatch

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre ad ufficio del gruppo CG

6 luglio 2018

Spintx dalla rabbia per la perdurante carcerazione di Isa, abbiamo scelto la notte da martedì a mercoledì per visitare l’ufficio del gruppo CG direttamente vicino al nuovo palazzo dei servizi federali, e di fare saltare il bel fronte in vetro con le nostre pietre.
Quasi ogni settimana le autorità della repressione alzano il braccio per colpire, in fratellanza con il dittatore Erdogan fanno delle razzie contro le strutture curde, coordinano a livello federale ed europeo le perquisizioni e gli arresti per la commissione speciale “black bloc” dopo il G20 oppure ammazzano delle persone come Aboubaker a Nantes oppure Bekir a Brandenburgo – per citare solo alcuni esempi.

Le notizie quotidiane hanno il potenziale di paralizzarci, di farci battere in ritirata ed abbandonarci al sentimento di lottare contro un nemico strapotente. Ma se c’incontriamo con lx nostrx compas e riceviamo notizie dex prigionierx, dell’aumento, di nuovo, degli attacchi contro i profittatori di tutta questa merda e di lotte in altri luoghi di questo mondo, allora superiamo la nostra paura e siamo di nuovo prontx a portare avanti le nostre lotte, e stavolta incontrollabili e al riparo della notte. Gli obiettivi abbondano e le braccia della sorveglianza non sono lunghe abbastanza per la nostra spinta all’evasione dalla normalità.

Quest’attacco è un segno alla ditta del presuntuoso Christoph Gröner che, anche se per il momento nella Rigaer può apparentemente alzare in tutta tranquillità le sue costruzioni di lusso e  il quartiere nord ribelle è occupato piuttosto con la repressione di Stato lì focalizzata, non dovrebbe mai credersi al sicuro. Il suo nome è strettamente legato alla morte per cementificazione delle città.

I giri di vite della gentrificazione continuano permanentemente ma anche il numero di coloro che non hanno più nulla da perdere, che non trovano più nessun posto nelle città salvo quello dell’attacco. Noi abbiamo trovato il nostro posto nella permanenza dello scontro, nell’odio verso lo Stato e il capitale e nell’amore e nella solidarietà verso di chi sentiamo al nostro fianco, anche se da tantx ci dividono fisicamente delle mura.

La nostra solidarietà tocca anche a chi è interessatx dell’ondata di repressione a Monaco, sulla pelle dex quali gli sbirri vogliono vendicarsi per l’occupazione del “für lau haus” 2017 (de.indymedia.org). Come anche a Max da sei mesi in carcerazione preventiva (https://freemax.noblogs.org).

Libertà per Isa!
Libertà per tuttx lx prigionierx!
Per la rivolta contro la città dei ricchi!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre a sede SPD

4 luglio 2018

Per Isa e tuttx lx altrx aggreditx dalla dottrina socialdemocratica sulla sicurezza

CDU/CSU e SPD lo definiscono stomachevolmente una svolta nel contenzioso sull’asilo. Il nuovo procedimento di transito è davanti alle porte e con questo innumerevoli individui rimangono fuori dai confini dell’Europa. Politici ripugnanti per la linea dura come Seehofer s’imposero con la propria politica inumana, ma la loro massiccia presenza pubblica fa spesso dimenticare che anche i partiti sedicenti sociali sono dei porci altrettanto schifosi ce non solo tollerano la moria nel Mediterraneo ma la producono per il proprio tornaconto.

Nella notte dal 03 al 04 luglio abbiamo scelto un piccolo ufficio elettorale della SPD in piazza Straußberg e lavorato i vetri con le vecchie e ottime pietre da pavimentazione berlinese. Vista tutta l’altra merda come per esempio gli export di armi per dittatori come Erdogan oppure la collaborazione nella repressione delle nostre lotte locali, la SPD è e rimane un obiettivo d’attacco da tenere sempre presente. Prendiamo atto del fatto che negli ultimi tempi c’era di nuovo un piccolo aumento d’attacchi notturni.

L’azione è un piccolo contributo per una propaganda della notte che non si può mai fermare e segno di forza per lx nostrx amici che ora sono in galera.

In the Night no Control.
Refugees Welcome
Libertà per Isa.
Libertà per Afrin

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre a servizio TV Jürgen Krüger

28 luglio 2018

Il G20 dell’anno passato ad Amburgo non è finito né per l’apparato di giustizia, né per la commissione speciale black bloc né per noi. Diventa sempre più chiaro di come lo Stato dopo la sua breve ma incisiva perdita di controllo ricorre ad ogni mezzo per dimostrare da dove viene la violenza e da dove può venire o, appunto, non. Il 28 giugno ci furono di nuovo delle razzie a livello federale per il G20. Perquisirono 13 obiettivi. Arrestarono sei persone. Una dicono avrebbe saccheggiato nel Schanzenviertel. Altre quattro sono accusate di partecipazione agli eventi della Elb-Chaussee e di partecipazione ad un’associazione criminale.

Anche se apparentemente sosteniamo di non avere compreso appieno il modo di procedere dell’apparato dei porci e l’ambiente sembra piuttosto paralizzato, comprendiamo comunque chiaramente che cosa il nostro nemico ci segnala progressivamente.

Basta un’occhiata ax nostrx amicx della Rigaer Straße per vedere con quali mezzi gli organi di controllo iniziano a riconquistare gli spazi liberati dal dominio. La nuova tattica degli sbirri nel quartiere nord, vale a dire sommergere il vicinato con piccole denunce, il 29 marzo sfociava nell’arresto di Isa che da tanti anni abita nella Rigaer Straße 94. Adducendo vari presunti piccoli reati, la protezione dello Stato con la parte del vicinato più che ostile alla 94, con delle ideologie di destra e dei media scandalistici ordiscono una partita più che intuibilmente diretta alla divisione del quartiere Nord resistente.

O Rigaer o nell’ambito dex avversarix del vertice, ovunque la repressione dello Stato con i mezzi abituali non paga, e per lx individux significa spesso pene detentive. Il monopolio economico della galera è un paesaggio schifosamente grande di piccolissimi attori che pongono il proprio profitto al di sopra della libertà delle persone.

La nostra responsabilità è responsabilizzare questi miseri e piccoli attori, di chiamarli per nome e di attaccarli. Nel paesaggio della giustizia di Berlino, uno di questi piccoli giocatori è Jürgen Krüger che con il suo servizio televisivo a prezzi esorbitanti fornisce la tecnica ax detenutx, ne  sorveglia il funzionamento e analizza anche i telefonini sequestrati ax detenutx. Non è la prima volta e non sarà l’ultima che questo luogo è obiettivo di una visita notturna, vedi: chronik.blackblogs.org

Non stiamo a guardare quando rinchiudete della gente e tentate di isolarla dalle nostre lotte. Perciò toccò di nuovo alla vetrina del negozio di Jürgen Krüger nella Oranienstraße/ Kreuzberg. Giovedì notte lo abbiamo preso a pietrate.

Quel che è successo l’anno passato ad Amburgo e che succede ogni giorno nella Rigaer è il risultato di campagne di successo portate avanti da molte spalle. La commissione black bloc e la politica del senatore degli interni Geisel sono il risultato di una politica traumatizzata da una privazione di potere, da una politica che ha da sempre sottovalutato la nostra volontà e la nostra passione alla rivolta. Sbirciando il futuro pensiamo che giusto ora nel clima politica attuale si tenta d’inasprire in modo bizzarro i criteri per la repressione delle nostre lotte. Tanto più importante è la continuazione delle nostre strategie ed azioni assolutamente efficaci.

Dimostriamo che non lasciamo solx nessunx di noi.
Iniziate le misure solidali contro la loro repressione, tutto è permesso, nulla è troppo poco.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre ad ufficio di Tino Schopf (SPD)

26 luglio 2018

Ieri al Prenzlauer Berg sfondata sede SPD di Tino Schopf. Questi risiede nella commissione per lo sviluppo urbano per riempirsi le tasche con i soldi degli investitori.

Isa e Nero sono in galera perché rilevati come parte del problema per il totale sfruttamento della città: la resistenza al terrore sbirresco a Friedrichshain. Da marionette consenzienti del senato, la giustizia non è l’unica ragione per sfondare di tanto di tanto i vetri delle sedi SPD.
Anche per il sostegno alla guerra di Erdogan sono ancora aperti tanti conti con i tradizionali traditori del proletariato.

Libertà per Isa & Nero !
Fight4Afrin !

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Bruciata auto di una agente di custodia

19 luglio 2018

no justice – no peace
free Isa

Martedì di una settimana fa abbiamo incendiato l’auto di una secondina che abita nel quartiere nord di Friedrichshain (Huebner Strasse). Qui sopra trovate le immagini della sua BMW incandescente. Si sentiva al sicuro. Il nostro incendio era fatto apposta per non attaccare altre auto.

Isa è carcerato e vigilato da mesi ormai da secondinx per umanx nel carcere di Moabit e il 2 luglio inizia il processo contro di lui. (NdT: È stato scarcerato qualche giorno fa!)
Le valutazioni giuridiche del suo gruppo di solidarietà e le accuse della procura non ci interessano. Vogliamo, invece, fare un piccolo piacere a tuttx lx prigionierx che non si piegano, anche a Thomas, Lisa, Nero e a tuttx di cui non sappiamo il nome.

Ora, la secondina impara a scoprire la solidarietà. Finora la solidarietà non aveva posto nella sua vita. Oggi arriva come vendetta ma anche come lezione che può imparare dando fine alla sua attività crudele. La sua anonimia ora è finita e tuttx possono sapere quale sia il di lei vicinato quotidiano.

Noi abbiamo la solidarietà come amore che supera i muri. Perciò usatela e spesso. Ma utilizzate gli attacchi alla società carceraria anche come mezzo tattico per costruire una forza nella società. Lo Stato come nemico materializzato deve essere respinto nella lotta per il quartiere, come stanno tentando di fare lx nostrx amicx nella Rigaer Strasse.

Saluti solidali a Isa e ax compas di prigione.
Saluti solidali anche a chi che nelle stesse notti hanno inscenato un fuoco pirotecnico per sabotare la società della sorveglianza bruciando delle auto di Telekom e delle ferrovie e un traliccio radio degli sbirri.

Lotta a tutti i livelli!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Fuoco ad auto Telekom, delle ferrovie tedesche e traliccio radio Vodafone

19 giugno 2018

La ristrutturazione del potere mediante la digitalizzazione è in piena azione. Quasi nulla rimane al suo posto in questo processo, nulla che non si può integrare con uno “smart” nel nome e che così ha un suo posto nuovo nel mondo. Tutto è collegato in rete. Telecamere, sensori e chip sono perennemente in onda facendo comunicare le cose tra loro. “Big Data” è la valuta di domani. Addirittura le nostre relazioni, il nostro agire e pensare sono perennemente nell’occhio dell’accesso digitale. Ridottx a informazioni, foraggiamo gli algoritmi delle macchine che dovrebbero rendere governabili e pilotabili anche tutto il futuro.

Vista la velocità vertiginosa con la quale l’attacco tecnologico s’estende la rete del dominio si stringe attorno a noi, non è sempre facile continuare a considerare la possibilità della distruzione di questo sistema. A maggior ragione sono importanti i momenti di contrattacco per respingere l’impotenza crescente nei confronti del processo in corso. A maggior ragione ci piace che anche a Berlino si trovano sempre ancora delle nuove risposte irriducibili alla miseria e alla colonizzazione del mondo da parte del predominio tecnoindustriale. Nel contesto del progettato Google-Campus a Kreuzberg si è sviluppata una lotta che non mira solo al gigante tecnologico e al suo universo, ma anche al sociale. Auto-organizzazione, comunicazione diretta e l’effetto dell’attacco sono i mezzi da scegliere. Le più varie azioni di sabotaggio, come ultima a fine marzo della “Vulkangruppe NetzHerrschaft zerreißen – Gruppo vulcano spezzare il dominio in rete”, hanno dimostrato che l’infrastruttura dei flussi di merce, dei dati e delle reti di comunicazione è vulnerabile e che può essere sensibilmente compromessa dall’incendio dei cavi e delle antenne radio. Ma anche altrx fautorix della smartizzazione della città e della vita sono diventatx bersaglio della rabbia, come le vetture Amazon incendiate, le molotov alla Start-Up-Factory, gli attacchi a Zalando oppure al parco tecnologico Humboldthain ecc. Con il nostro contributo vogliamo ulteriormente attizzare questo conflitto e per questo abbiamo scelto alcuni Player di vecchia data ben noti che lavorano attivamente per l’ampliamento e l’ottimizzazione della rete del dominio e del controllo.

Per questo nella notte al 15 giugno poco prima dell’inizio dell’allestimento della relativa zona tifosx abbiamo dato fuoco ai cavi e alle cassette degli interruttori di un’antenna radio di Vodafone. Che è utilizzata per la telefonia mobile e le radiotrasmissioni degli sbirri ed dell’autorità. Riteniamo ottimisticamente che il nostro intervento sia riuscito perlomeno ad interrompere l’attività dell’antenna e a provocare un attimo di silenzio radio. La telescrivente degli sbirri tace il fatto, possibilmente quest’info è rimasta incagliata nei cavi carbonizzati che ora fanno bella figura sull’impianto.

Nella notte al 15 giugno abbiamo passato alla fiamma il parco vetture della Deutsche Bahn nella Kaskelstraße e nella notte al 19 giugno abbiamo piazzato sei ordigni incendiari sotto le auto della Telekom nella Sewanstraße, rottamando sei altre vetture. Con questi attacchi prendiamo di mira alcuni grandi gestori della rete in Germania che con le antenne radio, i cavi a fibre ottiche e la rete ferroviaria sono dei pilastri fondamentali dei flussi di merci e dati indispensabili al funzionamento del capitalismo. Le tre imprese si sono scritte sulla bandiera molto di più che solo fornire l’infrastruttura. Con i loro sviluppi tecnologici negli ambiti sorveglianza, controllo, Internet delle cose, industria 4.0, smart city, smart home ecc.,sono una forza propulsiva nella riorganizzazione del dominio nell’era cibernetica.

Con queste azioni inviamo un segnale di fumo a tuttx lx prigionierx della guerra sociale e a coloro che si trovano in fuga per sottrarsi alla presa degli sgherri. Saluti speciali a Lisa, Thomas, Nero, Isa, UP3 e ax prigionierx G20.

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Berlino: Dato alle fiamme furgone Amazon

4 giugno 2018

Attacco alla Smart City – Fuoco a furgone Amazon
I pensieri sono liberi  …
Sull’attacco tecnologico all’individuo a partire dallo sviluppo immenso di vari attorix e sulla diffusione distruttiva sull’unico pianeta finora popolato si è detto tanto.
La nostra Era è stata raggiunta da una forma di schiavizzazione felice alla quale l’umanità si vuole dare senza scrupoli alcuni.

Pensiamo a Facebook. Il collegamento in rete di tutte le persone. Ognuna può contattare ognuna. Facebook trova da sola vecchx amicx di scuola e, ancora meglio, Facebook mi trova pure autonomamente su delle foto delle quali non ho mai saputo nulla. Si creano gruppi online su tutti i temi possibili ed immaginabili e ognunx ne può far parte. Condividiamo notizie sul pianeta intero e le valutiamo come cattive o buone.
Poi Google. 1, 2, 3, 4 volte usato e Google sa già alla seconda lettera quale sia il tema che cerco. Magia.

Poi Amazon. Un’impresa per facilitare il consumo insaziato.
Ogni classe di prezzo, ogni categoria, ogni paese. Veramente c’è qualcosa per tuttx … potrebbe continuare liscia se non ci fossero alcune voci che tutto d’un tratto vanno a raccontare quanto di merda e in modo disumano vi si deve lavorare. Chi vi lavora racconta di un vero e proprio addestramento tipo militare di misure si sorveglianza raffinatissime. Di gruppi di lavoro che sono castigati o premiati collettivamente. Fregarsi è una virtù da Amazon.

E negli USA, per servirsi di una classe di nomadi del lavoro ormai diseredata, Amazon impiega preferibilmente dex ex-appartenenti alla classe media finite a vivere nelle proprie auto.
Ma questa impresa è, da ogni punto di vista, ovviamente solo un esempio paradigmatico di tanti. La coazione al lavoro per avere le basi essenziali di sopravvivenza è un paradosso. In fondo sono ben note le condizioni disumane alle quali così tantx sono quotidianamente espostx,.

Anche se nel discorso anarchico attuale la contraddizione di classe secondo Marx sembra assolutamente obsoleta e se di lotta di classe nel senso consueto non se ne parla proprio, la struttura del dominio si può però sempre definire lungo i rapporti di potere, le coazioni economiche e le posizioni sociali.

Si forma una protesta contro Google. Contro la ristrutturazione della città sotto forma di comunità residenziali e di lavoro tipo Start-up, contro le Factories oppure contro un Google Campus a Kreuzberg.
E anche Amazon non è più il gentile portale di vendita in rete. Tante persone solidali negli anni passati hanno fatto delle azioni e diffuso delle analisi per richiamare l’attenzione sulle lotte di chi vi lavora e per specificare Amazon come uno dei Player del dominio digitale.

L’entità del sabotaggio è difficilmente valutabile; ai camion Amazon in fiamme come inizio maggio a Philadelphia, si tenta di negare l’importanza politica.
Certo non casualmente vicino a Birmingham/UK, inizio novembre 2017 bruciava un magazzino Amazon e lo stesso grande magazzino a Rugeley, Staffordshire, era obiettivo d’incendio doloso già in novembre 2016. E ambo i fuochi disturbarono notevolmente gli affari di natale.

Se può definirsi lotta di classe o meno questa resistenza non è tanto importante quanto l’oppressione concreta di coloro che devono lavorare per Amazon e la sorveglianza di chi utilizza Amazon. Per delle analisi più esatte servono ulteriori osservazioni e dovrebbero essere ricercate anche al di fuori dei circoli più ristretti della scena, anche se per questo in varie zone come Atlanta come fonte purtroppo non rimane che Twitter.

Del resto a Berlino già a novembre 2017 contro Amazon si giocava con il fuoco danneggiando la stazione pacchi a Monaco, ma purtroppo la campagna https://makeamazonpay.org/ ignorava la  resistenza militante.

…chi può indovinarla …
I lenti cambiamenti sociali nel frattempo sono sono normali anzitutto per la gioventù. L’accesso ai bisogni più intimi di tante persone ha creato le possibilità alle multinazionali tipo Google e Amazon di controllarli e pilotarli. L’isolamento e l’incapacità all’interazione sociale con persone vive ne sono la conseguenza. Lo scambio interpersonale ha perso influenza e, complessivamente, Internet sa già più di te stesso di quel che sanno lx tux amicx.

Sarebbe auspicabile un’apertura nella società sulle tematiche tabù come i problemi psichici, le coazioni o la povertà. Nessunx dovrebbe convincersi di essere malatx solo perché non adeguatx alla norma sociale.
Un sistema capitalistico non può funzionare se non tuttx stanno al gioco. Perciò ci vogliono controllo e sanzioni per sottomettere le persone. Lo Stato può sottomettere a chi ha il pensiero libero solo con la durezza.
Il dominio digitale si è dato l’obiettivo di uguagliare le persone. Di essere presente dappertutto nella vita e procedendo con furbizia rendersi utile, per poi farsi indispensabile. Per piccola che sia, ogni informazione è importante per capire i nostri pensieri con lo scopo di cambiarli.

Alcune compagnie e nazioni nel frattempo hanno utilizzato la tecnologia smart, per esempio sotto la forma di classificazione sociale, per procedere in modo repressivo contro la popolazione.
Altre compagnie sono riuscite ad analizzare il comportamento d’acquisto dex clienti, a manipolarlo e addirittura ad offrire loro le merci per l’acquisto.

Da parte nostra il 4 maggio ci furono pure due pacchettini per Amazon nel Kissingenplatz a Berlino-Pankow. Purtroppo poteva esserne recapitato solo uno. L’altro è sparito nel BigData.
Ci siamo servitx di un’istruzione diffusa su rete https://www.liveleak.com/ che ci sembra sicura, ma ovviamente non è precisa abbastanza per evitare ogni casualità a dex passanti ligi al potere.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino/Lipsia: Azioni contro demo AfD

28 maggio 2018

Oggi 27 maggio  nelle prime ore della mattina abbiamo attaccato un autobus AfD con dentro dex membri d’associazioni circondariali in arrivo per la sfilata AfD a Berlino.

Con questo attacco – con danni al parabrezza – volevamo impedire ai destri di partecipare alla sfilata crudele e reazionaria a Berlino e portare la loro propaganda fascista sulla strada. Inoltre volevamo dare un segnale forte e chiaro contro l’avanzata della destra che attualmente viviamo nella RFT e in tutta Europa. Vogliamo dimostrare che è possibile l’attacco concreto alle forze reazionarie e di limitarne l’azione.
I costi e il danno materiale provocati alla ditta d’autobus Weigt sono un effetto collaterale mirato. Anche se sappiamo benissimo che la ragione di muoversi, per un’impresa, è fondamentalmente il profitto e che le opinioni disumane dei potenziali clienti sono al massimo secondarie, vogliamo chiarire a tutte le imprese che corrono dei rischi e attirano il nostro odio se fanno da manovalanza al fascismo e se oltre lo sfruttamento capitalista vanno pure a sostenere logisticamente l’avanzata della destra. Chiediamo comprensione all’autista che riportava un leggero shock. Non era obiettivo diretto della nostra azione, a meno che non è anche lui un simpatizzante AfD.
Abbiamo fermato il pullman prima di attaccarlo per non mettere in pericolo persone non responsabili.

Con la nostra azione partecipiamo all’offensiva militante contro la AfD Sassonia “Loslegen – fight AfD” (https://loslegen.blackblogs.org/). Base dell’invito è la consapevolezza delle imminenti elezioni per il parlamento regionale in Sassonia nel 2019, dopo le quali la AfD farà forse parte del governo. Condividiamo l’opinione che la AfD è un pericolo reale e da prendere sul serio e che i tempi della pura retorica, discussione e riflessione sono passati. Ci vogliono delle azioni, la lotta al fascismo anche nella RFT diventa sempre più importante e se non la portiamo sulla strada con determinazione, potrebbe essere di nuovo, e presto, troppo tardi. Per noi è importante che questa lotta sia condotta a tutti i livelli e che noi come movimento non ci facciamo dividere in attivistx presuntamente violenti e pacificx cittadinx – poiché è l’obiettivo del governo e del pseudo-antifascismo liberal-borghese. Varie forme d’azione devono completarsi e differenti gruppi ed organizzazioni dovrebbero avere un rapporto fondamentale di reciproca solidarietà – anche se gli indirizzi strategici possono variare. Certamente escludiamo una collaborazione con le forze borghesi e altre forze reazionarie come la socialdemocrazia, il cui unico obiettivo è la pacificazione delle masse e il mantenimento del potere, oppure con le imprese che tentano solamente di ricuperarle e di sfruttare le nostre lotte per i propri scopi.
Saluti solidali a tuttx lx compas che giorno dopo giorno nelle città e nelle provincie e anche oggi a Berlino affrontano la destra con ogni mezzo. Stiamo con voi!

Impedire sul nascere – Lotta al fascismo!
Siempre Antifa.

Fonte: loslegen.blackblogs.org


Accogliamo con favore la mobilitazione antifa “caos invece che AfD” che nel contesto della sfilata AfD del 27 maggio a Berlino si è di nuovo liberata dalla dipendenza delle alleanze cittadine vicine ai partiti. Gli ipocriti annunci di successo degli ultimi anni sulla presunta forte protesta contro destra, che per queste alleanze si misura solo con il numero dei piedi che dirigono, erano altrettanto insopportabili quanto la merda tedesca a due gambe che regolarmente vomita in grandi quantità nei dintorni della stazione ferroviaria principale.

In una zona dove non abbiamo ancora trovato percorsi per arrivare agli attacchi militanti di massa ed individuali non dovremmo accontentarci con i sit in e una protesta pacificata e recintata. L’appello di alzare il prezzo per la AfD e la sfilata AfD e di accompagnarla in modo creativo è, di conseguenza, solo coerente e apre nuove possibilità con il suo carattere decentrale.
Per fortuna emergono nuovi impulsi nel movimento antifascista e così la domenica attorno a mezzogiorno abbiamo incontrato chi la pensa come noi e poi incappucciati, urlando forte e con i fuochi d’artificio abbiamo percorso il Prenzlauer Berg. Sicuramente nel quartiere tantx si sono spaventatx ma abbiamo incontrato pochissima avversione.

È dunque ancora possibile attraversare questa città senza autorizzazione, barricare un po le strade e mollare un piccolo avvertimento alla prima volante che passa. Che nella Helmholtzplatz iniziava la solita caccia degli sbirri a presuntx partecipanti, non è motivo per lamentarsi bensì solo impulso per noi di sviluppare strategie di contrasto determinato e unito alla loro caccia all’uomo.
Non lo sappiamo se per questa manifestazione selvaggia hanno dovuto dislocare unità degli sbirri creando lacune d’altre parti. Quel che sappiamo è che ci siamo presx la strada autodeterminatx e che abbiamo provocato il caos perlomeno per un momento.

Perciò: O puntando a diminuire l’intensità oppure all’attacco diretto, sia con i volantini oppure i fuochi d’artificio, incappucciatx di nero oppure coloratx – Sosteniamo come sempre di lasciare la demo spontanea senza autorizzazione nella cassetta degli attrezzi della pratica autonoma e non di bandirla solo perché ha toccato già tante volte i propri limiti. Dalle esperienze fatte possiamo apprendere ed evolverci.
Se diciamo: Mandiamo a cagare i partiti e le organizzazioni antistanti che nei loro blocchi con i sit in ci vogliono degradare a zerbini degli sbirri, dobbiamo fare delle proposte migliori. Il mucchio incontrollato che percorre selvaggio le strade è invece casa nostra.

Solidarietà con le 25 persone arrestate. Nessunx è solx, poiché sono colpitx in pochx ma intendono tuttx noi! Rimaniamo sempre incontrollabili, autodeterminatx e offensivx.

Anarchicx

Fonte: Indymedia (Tor)

LA AFD FU RICEVUTA CON TUTTI GLI ONORI CHE MERITA
Poco prima del loro arrivo sulla piazza davanti al Brandenburger Tor, lx idiotx, fasci e membri AfD affettx di demenza storica furono accoltx con ogni onore. In fondo l’impiego di cavalli nelle demo è da condannare sia dal punto di vista della protezione animale sia dal punto di vista del diritto all’incolumità fisica di chi protesta. Tuttavia qui dobbiamo eccezionalmente ringraziare la polizia di Berlino per la sua magnifica e previdente collaborazione alla nostra lotta contro la AFD: Senza di voi non avremmo mai potuto portarci tante meravigliose palle di sterco di cavallo. Invece, grazie a voi potevamo semplicemente raccoglierle e lanciarle alle teste di cavolo. La merda marrone gli volava in faccia come una lieve pioviggine. Beh, ben sapete, pan per focaccia…

Gran parte erano colpitx favorevolmente da tanta accoglienza onorevole e adeguata alla loro visione del mondo e agitavano scompostamente le braccia. Lamentando la propria miserabilità e confermato il proprio minor valore da minoranza discriminata poterono divertirsi con la brodaglia marrone sulle proprie camicie. Ma pure così in fin dei conti poterono essere contentx, poiché in fondo gli spruzzi marroni sia sulle bandiere tedesche sia sulle camicie blu dex pegidiotx rivelarono a tuttx nei dintorni e a loro stessx di nuovo in modo chiaro e tondo i loro veri principi: Dentro marrone, fuori merda (o viceversa, ma fa lo stesso).
#Per più cavalli nelle demo AFD
PS: Per l’impiego futuro sia detto che la merda di cavallo si disgrega in volo. Il nostro Tipp: Portare delle uova che legano e se ci vuole si possono lanciare anche così. E non dimenticare i guanti usa e getta!
Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc