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Lipsia/Berlino: Bruciata auto e macchina da costruzione di Eurovia/Vinci

24 agosto 2018

Perché l’asfaltatrice doveva bruciare?
Perché non ci piacciono le strade.
Perché ci divertiamo con il fuoco.
L’asfaltatrice riunisce ambedue le cose: strada e calore.
Abbiamo deciso di dare fuoco a detta macchina da costruzione perché proprietà dell’impresa VINCI/Eurovia. Questa ditta negli ultimi anni ci ha fatto ripetutamente una cattiva impressione.

Da gruppo multinazionale con più di 100.000 impiegatx e sede a Rueil-Malmaison in Francia, Vinci è tra l’altro compagnia di gestione di 33 aeroporti e diverse autostrade in tutto il mondo. Eurovia è il settore Vinci per l’infrastruttura del traffico. Vinci si è delineata nettamente come uno dei grandi consorzi per l’organizzazione infrastrutturale del funzionamento fluido della convivenza pubblica/sociale/statale. Gli interessi commerciali di VINCI che ci consideriamo costrettx ad attaccare, sono nell’infrastruttura statale in generale e particolarmente in Francia!

Con il nostro attacco vogliamo danneggiare direttamente l’impresa VINCI, da un lato con l’attacco stesso e dall’altro lato denunciando in seguito il ruolo dell’impresa in alcuni ambiti: https://calaisresearch.noblogs.org/post/2017/09/29/vinci-detailed-company-profile/
Una delle filiali VINCI locali nel mese di marzo e ottobre 2016 distrusse le dimore di ca. 10.000 persone nel campo profughx „Giungla di Calais“. La distruzione fu ordinata dal governo francese.
Eurovia partecipava alla costruzione del cd grande muro di Calais, un muro alto 4 metri che divide l’autostrada dal porto locale. La costruzione fu finanziata del governo britannico e serve per contrastare lx migranti illegalizzatx.

VINCI era prevista per la costruzione dell’aeroporto a Nantes in Francia, meglio noto come ZAD. Nel frattempo la costruzione dell’aeroporto è sospesa. Malgrado questo, il potere dello Stato riteneva necessario distruggere questo spazio libero.
Vedi: https://de.indymedia.org/node/21419, https://zad.nadir.org/?lang=de

In Gran Bretagna, VINCI attirava ancora l’attenzione poiché – insieme ad altre ditte – teneva delle liste nere di sindacalistx, antifa, attivistx ecologicx ed altrx attivistx politicx.
VINCI nel Qatar usava il lavoro coatto per costruire le strutture del campionato mondiale di calcio. Per questo ritiravano i passaporti dex lavoratorix migranti per imporre una specie di schiavitù moderna.
Ditte come VINCI si fanno colonne portanti dell’ampliamento accelerato del controllo statale – spezziamole.

Fonte: Indymedia (Tor)

I nostri saluti vanno a tutte le persone in galera.
I nostri cuori battono per la lotta contro le città morte e contro lx loro abitanti mortx che non sanno che apprezzare un W-Lan funzionante e una birra dopolavoro vegan nel quartiere ben ripulito e basta.
Per tutte queste vite non sembra più esserci sguardo, prospettiva… per mettere in discussione il sistema. L’opzione di fare vacillare tutto per dischiudere tutte queste vite assicurate, sembra essere pensabile e auspicabile per quasi più nessunx.

Le galere sembrano appartenere a questo funzionare senza attriti delle città quanto le università oppure gli ospedali.
Così la società non ha mai dovuto giustificare il fatto che decide sugli individui chiudendo le persone in questi complessi dove l’unica legge alla quale si attengono lx addettx, è l’arbitrio individuale.

Privare una persona della capacità di svilupparsi e di agire come pensa sia giusto e per esperienza  ritiene l’unica possibilità di sopravvivenza, questo è violenza. Questa violenza è giustificata da ogni individuo che distoglie lo sguardo, si chiede “ma come altrimenti trattare lx criminali?” e conserva la supposizione che guardie, sbirri e giudici siano solo delle professioni come tutte le altre.

Le persone che con la vita dietro le sbarre s’adatteranno alla società, si piegano alle regole e riconoscono le leggi dello Stato, sono solo e unicamente spezzate. Non può giammai essere una libera decisione se riguardano persone esposte alle imposizioni di un sistema galera.
Tuttavia, anche dietro le sbarre può benissimo nascere un’idea di libertà. E noi qui fuori dobbiamo dimostrare ax prigionierx che noi, esattamente come da dentro, lottiamo per questi sogni e queste idee di libertà.

Odiando il fatto che Nero rimane tuttora chiuso in questa galera di merda a Tegel, nella notte da giovedì a venerdì abbiamo incendiato un’auto di Eurovia/Vinci. E ci rallegriamo dex incendiarx di Lipsia. Ne dicono abbastanza delle porcherie dell’impresa Firma Eurovia/Vinci: https://de.indymedia.org/node/23743.

Così salutiamo il prigioniero Nero che espia una pena incredibilmente lunga per non essersi dissociato dalle idee della Rigaer Straße. Prima o poi questi porci della protezione dello Stato di Berlino la pagheranno cara!
E mandiamo forza e solidarietà nella galera francese di Nancy-Maxéville. Loïc, siamo maledettamente arrabbiatx che gli sbirri riuscirono ad arrestarti e ti pensiamo.
Speravamo che tu potessi scappare alle truppe catturandi dei segugi per i tempo che tu ritieni necessario e giusto. Era molto coraggiosa la decisione di andare in clandestinità. Seguiremo questa storia, anche quelle in atto contro altrx compas di Bure. E alla commissione speciale blocco nero mandiamo nuvole di fumo come amari saluti che vogliono ricordare loro le terribili notti e mattine nel quartiere Schanze.

Crediamo che fa molto senso di prepararci ai giorni prima, durante e dopo il giorno X (visita di Erdogan a Berlino: 28/29 08) e a liberarci dell’odio verso tuttx lx razzistx, guerrafondax e silenziosx  e verso chi semplicemente si diverte approfittando del fatto che altrx non ce la fanno più e sono rovinatx.

Per la libertà! AG

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc