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Lipsia/Berlino: Bruciata auto e macchina da costruzione di Eurovia/Vinci

24 agosto 2018

Perché l’asfaltatrice doveva bruciare?
Perché non ci piacciono le strade.
Perché ci divertiamo con il fuoco.
L’asfaltatrice riunisce ambedue le cose: strada e calore.
Abbiamo deciso di dare fuoco a detta macchina da costruzione perché proprietà dell’impresa VINCI/Eurovia. Questa ditta negli ultimi anni ci ha fatto ripetutamente una cattiva impressione.

Da gruppo multinazionale con più di 100.000 impiegatx e sede a Rueil-Malmaison in Francia, Vinci è tra l’altro compagnia di gestione di 33 aeroporti e diverse autostrade in tutto il mondo. Eurovia è il settore Vinci per l’infrastruttura del traffico. Vinci si è delineata nettamente come uno dei grandi consorzi per l’organizzazione infrastrutturale del funzionamento fluido della convivenza pubblica/sociale/statale. Gli interessi commerciali di VINCI che ci consideriamo costrettx ad attaccare, sono nell’infrastruttura statale in generale e particolarmente in Francia!

Con il nostro attacco vogliamo danneggiare direttamente l’impresa VINCI, da un lato con l’attacco stesso e dall’altro lato denunciando in seguito il ruolo dell’impresa in alcuni ambiti: https://calaisresearch.noblogs.org/post/2017/09/29/vinci-detailed-company-profile/
Una delle filiali VINCI locali nel mese di marzo e ottobre 2016 distrusse le dimore di ca. 10.000 persone nel campo profughx „Giungla di Calais“. La distruzione fu ordinata dal governo francese.
Eurovia partecipava alla costruzione del cd grande muro di Calais, un muro alto 4 metri che divide l’autostrada dal porto locale. La costruzione fu finanziata del governo britannico e serve per contrastare lx migranti illegalizzatx.

VINCI era prevista per la costruzione dell’aeroporto a Nantes in Francia, meglio noto come ZAD. Nel frattempo la costruzione dell’aeroporto è sospesa. Malgrado questo, il potere dello Stato riteneva necessario distruggere questo spazio libero.
Vedi: https://de.indymedia.org/node/21419, https://zad.nadir.org/?lang=de

In Gran Bretagna, VINCI attirava ancora l’attenzione poiché – insieme ad altre ditte – teneva delle liste nere di sindacalistx, antifa, attivistx ecologicx ed altrx attivistx politicx.
VINCI nel Qatar usava il lavoro coatto per costruire le strutture del campionato mondiale di calcio. Per questo ritiravano i passaporti dex lavoratorix migranti per imporre una specie di schiavitù moderna.
Ditte come VINCI si fanno colonne portanti dell’ampliamento accelerato del controllo statale – spezziamole.

Fonte: Indymedia (Tor)

I nostri saluti vanno a tutte le persone in galera.
I nostri cuori battono per la lotta contro le città morte e contro lx loro abitanti mortx che non sanno che apprezzare un W-Lan funzionante e una birra dopolavoro vegan nel quartiere ben ripulito e basta.
Per tutte queste vite non sembra più esserci sguardo, prospettiva… per mettere in discussione il sistema. L’opzione di fare vacillare tutto per dischiudere tutte queste vite assicurate, sembra essere pensabile e auspicabile per quasi più nessunx.

Le galere sembrano appartenere a questo funzionare senza attriti delle città quanto le università oppure gli ospedali.
Così la società non ha mai dovuto giustificare il fatto che decide sugli individui chiudendo le persone in questi complessi dove l’unica legge alla quale si attengono lx addettx, è l’arbitrio individuale.

Privare una persona della capacità di svilupparsi e di agire come pensa sia giusto e per esperienza  ritiene l’unica possibilità di sopravvivenza, questo è violenza. Questa violenza è giustificata da ogni individuo che distoglie lo sguardo, si chiede “ma come altrimenti trattare lx criminali?” e conserva la supposizione che guardie, sbirri e giudici siano solo delle professioni come tutte le altre.

Le persone che con la vita dietro le sbarre s’adatteranno alla società, si piegano alle regole e riconoscono le leggi dello Stato, sono solo e unicamente spezzate. Non può giammai essere una libera decisione se riguardano persone esposte alle imposizioni di un sistema galera.
Tuttavia, anche dietro le sbarre può benissimo nascere un’idea di libertà. E noi qui fuori dobbiamo dimostrare ax prigionierx che noi, esattamente come da dentro, lottiamo per questi sogni e queste idee di libertà.

Odiando il fatto che Nero rimane tuttora chiuso in questa galera di merda a Tegel, nella notte da giovedì a venerdì abbiamo incendiato un’auto di Eurovia/Vinci. E ci rallegriamo dex incendiarx di Lipsia. Ne dicono abbastanza delle porcherie dell’impresa Firma Eurovia/Vinci: https://de.indymedia.org/node/23743.

Così salutiamo il prigioniero Nero che espia una pena incredibilmente lunga per non essersi dissociato dalle idee della Rigaer Straße. Prima o poi questi porci della protezione dello Stato di Berlino la pagheranno cara!
E mandiamo forza e solidarietà nella galera francese di Nancy-Maxéville. Loïc, siamo maledettamente arrabbiatx che gli sbirri riuscirono ad arrestarti e ti pensiamo.
Speravamo che tu potessi scappare alle truppe catturandi dei segugi per i tempo che tu ritieni necessario e giusto. Era molto coraggiosa la decisione di andare in clandestinità. Seguiremo questa storia, anche quelle in atto contro altrx compas di Bure. E alla commissione speciale blocco nero mandiamo nuvole di fumo come amari saluti che vogliono ricordare loro le terribili notti e mattine nel quartiere Schanze.

Crediamo che fa molto senso di prepararci ai giorni prima, durante e dopo il giorno X (visita di Erdogan a Berlino: 28/29 08) e a liberarci dell’odio verso tuttx lx razzistx, guerrafondax e silenziosx  e verso chi semplicemente si diverte approfittando del fatto che altrx non ce la fanno più e sono rovinatx.

Per la libertà! AG

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Bruciata auto di Sodexo

31 luglio 2018

Nella notte da lunedì a martedì abbiamo passato alla fiamma un’auto della ditta Sodexo a Neukölln. Sodexo è uno dei maggiori profittatori delle galere in Germania. Contribuisce quotidianamente a sfruttare ancora di più le persone già derubate della loro libertà.

È da tanto tempo ormai che le galere tedesche servono piuttosto al profitto di tante imprese che alla cd risocializzazione dex prigionierx. Sodexo rifornisce le galere di generi alimentari massicciamente rincarati e mantiene l’offerta più esigua possibile. Cosi ax prigionierx non rimane che spendere i loro pochi soldi per il profitto di questa ditta.

Ormai da più di un anno Nero è carcerato per avere accecato un elicottero degli sbirri con un puntatore laser per proteggere le persone che nella Rigaer Straße stavano attaccando dei porci. Visto che Nero è un prigioniero inflessibile e non si piega ai ricatti e tentativi di risocializzazione del sistema, le guardie e l’amministrazione penitenziaria lo tormentano continuamente.

Nell’ultima settimana stava in isolamento, che già da tanto tempo è considerato tortura. Tentano di tenerlo lontano d’altri prigionieri per impedire ogni inizio di resistenza.
Lo mettono sotto pressione tentando di costringerlo a distanziarsi dagli incendi di auto. Sappiamo che lo chiedono solo perché sanno che colpiscono il punto giusto. Ecco perché attacchiamo Sodexo, Implenia, la SPD e tuttx lx altrx che profittano del sistema galera.

Libertà per Nero e tuttx lx prigionierx – galere a terreni vacanti

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice e pietre a ufficio di Andreas Geisel (SPD)

19 luglio 2018

Come piccolo segno di solidarietà per dimostrare che non si dimenticano le persone colpite dalla repressione abbiamo visitato Andi e la sua banda nel loro ufficio cittadini a Karlshorst per ricoprire la nuovissima insegna con il suo brutto muso e il vetro con pietre e tanta vernice rosa.
Libertà per tuttx lx prigionierx politicx e sociali!

Ripensando le giornate d’inizio luglio rammentiamo i tempi dove 30.000 sbirri persero il controllo nel proprio Stato di polizia. Questo periodo ci da tanta forza e la certezza che lo Stato non è inviolabile e ineluttabile. L’anno passato ci ha rafforzatx grazie alla rivolta amburghese e così affrontiamo la repressione. Pienx di fiducia prendiamo anche atto del nuovo aumento della militanza notturna.

I tanti colpi della repressione e le dichiarazioni di testimoni corrottx dagli sbirri vuole terrorizzarci e isolarci. L’apparato di sicurezza sembra che colpisce a casaccio: malgrado la massiccia elaborazione di dati, le tante perquisizioni, la sorveglianza e ricerca pubblica a livello europeo, la commissione speciale black block è praticamente senza successo.
Dopo “l'” Henkel, ora “la” Geisel tenta di mantenere Berlino saldamente nelle grinfie delle misure di sicurezza.

Il senatore degli interni Andi si accoda all’appello federale per “più di sicurezza” (cioè sorveglianza, telecamere (intelligenti), riarmo degli sbirri ecc.). Andi si sforza di presentarsi come alternativa “ragionevole” a quellx della linea dura per proporre un inasprimento gradito alla clientela elettorale della sinistra liberale.

Andi fece sgomberare la Borni, la fabbrica di tappeti e la Friedel. Così Andi con lx sux colleghx nel senato e compagnx di partito lavora per la politica neoliberale nell’ambito abitazione. Politica che ad ogni tentativo di appropriazione autonoma della città reagisce immediatamente con assoluta durezza. Affitti cari, lavori pessimi malpagati, abusi razzisti degli sbirri e vessazioni quotidiane negli uffici delle amministrazioni sono la quotidianità “accertata” nella città capitalista, e senza eccezione alcuna i partiti lo propagano nel senato.

Ci sono abbastanza motivi per cui dobbiamo attaccare Andi, la commissione speciale black block e lo Stato. Basta la quantità di misure repressive aggiunte alla repressione quotidiana: (ecco una panoramica incompleta)
– 1 anno sgombero Friedel 54 e della fabbrica di tappeti
– Dicembre perquisizioni per il G20
– Dicembre ricerca pubblica per il G20
– Febbraio ricerca pubblica per il G20
– Maggio perquisizioni tra l’altro del Kalabal!k per il G20
– Maggio repressione durante le occupazioni #Besetzen
– Giugno perquisizioni a livello EU (Spagna / Italia / Svizzera / Francia) per il G20 e mandati di arresto
– Giugno perquisizioni nella Scharni 38 per i GO-IN della conferenza stampa federale (inizio anno)
– Giugno arresti a Bure / Parigi tra l’altro per il G20
– Giugno perquisizioni per azioni antirazziste AD-Busting (NdT: ramo della guerriglia della comunicazione che altera i messaggi pubblicitari)
– Giugno perquisizione in un centro curdo di Nav-Dem per Civaka Azad
– Giugno 13 perquisizioni a livello federale per il G20 e ordini di arresto
– Giugno 2 perquisizioni a Göttingen per lavoro antifa contro AfD
– Luglio perquisizioni delle località degli amici della cippolla
Non lasciamo senza risposta tutto questo.

Come piccolo segno di solidarietà e per dimostrare che le persone colpite dalla repressione non sono dimenticate, abbiamo visitato Andi e la sua banda nel suo “ufficio cittadini” a Karlshorst per ricoprire la nuova insegna con il suo brutto muso e il vetro con le pietre e tanta vernice rosa.

Tanta forza e coraggio a tuttx lx amicx nei loro processi e procedimenti penali in atto!
Libertà per Isa, il cui processo spettacolo continua lunedì prossimo.
verfahrengebiet.noblogs.org/free-isa/
Libertà per Nero che nella galera di Tegel è esposto a vessazioni quotidiane.
freenero.blackblogs.org
Libertà per Andreas Krebs, al quale malgrado la cattiva salute è stato impedito “per ragioni di sicurezza” varie volte l’accesso al soccorso medico
andreaskrebs.blackblogs.org
Libertà per Peike e tuttx lx altrx prigionierx NoG20, sulla pelle dex quali lo Stato statuisce i suoi esempi.
unitedwestand.blackblogs.org

Libertà per tuttx lx prigionierx politicx e sociali!

Gruppi Autonomi

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre ad ufficio SPD

18 luglio 2018

Visto la persecuzione continua in tutt’Europa di presuntx partecipanti ai momenti di meraviglioso tumulto ad Amburgo un anno fa, e visto la continua carcerazione di Isa nella prigione di Moabit, e anche per la complicità leccaculo con il terrorista Erdogan, nella notte al 18 luglio abbiamo spaccato i vetri all’ufficio SPD nella via Naugard a Pankow. Così ci inseriamo nella serie d’attacchi a sedi SPD a Berlino, dei quali la stampa degli sbirri parla solo in parte.

Polverizzare la SPD! Abbattere i parlamenti!
Libertà per tuttx lx prigionierx!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Bruciata auto di Dräger

16 luglio 2018

L’altra notte nella Hänselstraße/Baumschulenweg bruciava un’auto dell’impresa Dräger. Che tra l’altro è la maggiore produttrice di maschere antigas anche per la polizia e i militari.

Nel 2010 a Berlino e Colonia furono attaccati dei siti Dräger con fionde e vernice: http://archivecaslytosk.onion/ldsIR & http://archivecaslytosk.onion/qqLMk (links da aprire con tor).

“Toccava a Dräger perché trattasi di un grande sostenitore dell’ambiente assassinx e torturatori a livello internazionale. Oltre alla sponsorizzazione del congresso di polizia è una delle prime imprese internazionali nella produzione di tecnica medicinale e di sicurezza.”

Estratto dal resoconto di gestione di Dräger:
“La richiesta dei nostri prodotti aumentava nel 2017 anzitutto in Polonia, Gran Bretagna, Austria e Germania, ma anche in Romania, Russia e Turchia. … il maggiore contributo allo sviluppo positivo delle ordinazioni viene anzitutto dall’aumento della richiesta di prodotti di tecnica di sicurezza, ma anche per la tecnica medicinale si registrava un plus di ordinazioni.”

Libertà per tuttx lx prigionierx G20!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Messico: Azione contro la tomba del presidente Gustavo Diaz Ordaz

Il primo ottobre abbiamo realizzato un attacco alla tomba di Gustavo Diaz Ordaz, presidente del Messico (1964-1970).

Abbiamo lasciato un tag sulla sua tomba per vendicare il massacro di Tlatelolco del 2 ottobre 1968.
Per tutto il mese di ottobre faremo diverse azioni contro tutti i simboli delle autorità che assassinarono studenti e studentesse 50 anni fa.

Per un 2 ottobre combattivo!
Azione Diretta!
Viva l’anarchia!
Libertà per Luis Fernando Sotelo!
Né perdono né oblio. VENDETTA!

(A)

in spagnolo

Lipsia: Distrutti i vetri a prefettura

10 luglio 2018

All’occasione di un anniversario speciale, vale a dire un anno dopo il G20 di Amburgo, nella notte dal 09 al 10 luglio abbiamo bussato alle porte della prefettura a Markkleeberg e lasciato alcune parole di saluto e preparato il vetro di questa istituzione di merda per il container per vetro vecchio.

Con questo vogliamo non solo esprimere il nostro odio per gli organi repressivi di questo Stato ma anche comunicare ax nostrx compas colpitx dalla repressione – che sia nel contesto G20 sia per le altre lotte per l’emancipazione – che non lx lasciamo solx, uguale se le mura che rubano la loro libertà siano visibili o meno.

La prefettura è, oltre alla polizia, un’altra sfaccettatura della repressione statale. Finora si serviva di metodi del controllo puramente simbolici e di vessazioni quotidiane, ma con la nuova legge di polizia, le sue competenze sono massicciamente ampliate facendone una specie di polizia ausiliaria.
Ne furono già adeguate le carrette: invece del vecchio logo “pretura”, ora gli sbirri fanfaroni girano nei quartieri con la scritta “autorità di polizia”. Ecco che con un po’ di illusione ottica ne dovrebbe essere rafforzata la rappresentazione. Per soli 2 milioni di Euro fino al 2019 sono previste delle divise nuove inclusivo giubbotti anti-coltello e, secondo progetto, gli agenti potranno allora anche impiegare i manganelli. Ma non basta. Secondo il nuovo progetto, la pretura dovrebbe anche essere autorizzata a perquisire persone ed oggetti, ad entrare nelle case e pure perquisirle, a produrre oppure consultare del materiale fotografico.

Anzitutto l’autorizzazione a produrre del materiale fotografico rientra in una dinamica generale che ben conosciamo dagli anni passati. S’esercita il controllo sociale con la videosorveglianza già esistente, oppure con gli appelli alla popolazione di riprendere/fotografare presunti reati, come fu praticato con la ricerca pubblica attorno al G20.

Con ciò siamo solo un passo più vicino ad una società che conta sulla sorveglianza per stabilizzare il dominio. Così, la pressione su coloro che vivono nella resistenza e vogliono lottare sale continuamente.

Non ci facciamo intimidire dai vostri metodi. Non sarà l’ultima volta che veniamo nella notte e attacchiamo i luoghi che create per produrre un controllo di facciata.

Con ogni coccio pensiamo a tuttx lx attivistx G20, a Isa, Nero, Aboubakar e a tuttx che s’oppongono allo Stato e alla sua merda.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Foresta di Hambach: Jazzy e Winter rilasciati

fonte: ABC Rhineland

Martedì 2 ottobre 2018, Jazzy e Winter sono stat* rilasciat* dopo l’udienza.

Entramb* sono rimast* più di due settimane in preventiva. Ora  il tribunale distrettuale di Düren ha deciso di non continuare ad applicare gli ordini restrittivi.
Sono entramb* liber*, e le loro identità restano sconosciute alle autorità!

Ma ci sono ancora tre “Hambi” in prigione: UPIII, Andrea (UP 20) ed Eule. Ogni prigionier* ha bisogno del nostro sostegno! Scrivete una mail all’indirizzo abc-rhineland@riseup.net e la stamperanno e gliela faranno arrivare.

in inglese, portoghese, tedesco

Berlino: Pietre ad ufficio del gruppo CG

6 luglio 2018

Spintx dalla rabbia per la perdurante carcerazione di Isa, abbiamo scelto la notte da martedì a mercoledì per visitare l’ufficio del gruppo CG direttamente vicino al nuovo palazzo dei servizi federali, e di fare saltare il bel fronte in vetro con le nostre pietre.
Quasi ogni settimana le autorità della repressione alzano il braccio per colpire, in fratellanza con il dittatore Erdogan fanno delle razzie contro le strutture curde, coordinano a livello federale ed europeo le perquisizioni e gli arresti per la commissione speciale “black bloc” dopo il G20 oppure ammazzano delle persone come Aboubaker a Nantes oppure Bekir a Brandenburgo – per citare solo alcuni esempi.

Le notizie quotidiane hanno il potenziale di paralizzarci, di farci battere in ritirata ed abbandonarci al sentimento di lottare contro un nemico strapotente. Ma se c’incontriamo con lx nostrx compas e riceviamo notizie dex prigionierx, dell’aumento, di nuovo, degli attacchi contro i profittatori di tutta questa merda e di lotte in altri luoghi di questo mondo, allora superiamo la nostra paura e siamo di nuovo prontx a portare avanti le nostre lotte, e stavolta incontrollabili e al riparo della notte. Gli obiettivi abbondano e le braccia della sorveglianza non sono lunghe abbastanza per la nostra spinta all’evasione dalla normalità.

Quest’attacco è un segno alla ditta del presuntuoso Christoph Gröner che, anche se per il momento nella Rigaer può apparentemente alzare in tutta tranquillità le sue costruzioni di lusso e  il quartiere nord ribelle è occupato piuttosto con la repressione di Stato lì focalizzata, non dovrebbe mai credersi al sicuro. Il suo nome è strettamente legato alla morte per cementificazione delle città.

I giri di vite della gentrificazione continuano permanentemente ma anche il numero di coloro che non hanno più nulla da perdere, che non trovano più nessun posto nelle città salvo quello dell’attacco. Noi abbiamo trovato il nostro posto nella permanenza dello scontro, nell’odio verso lo Stato e il capitale e nell’amore e nella solidarietà verso di chi sentiamo al nostro fianco, anche se da tantx ci dividono fisicamente delle mura.

La nostra solidarietà tocca anche a chi è interessatx dell’ondata di repressione a Monaco, sulla pelle dex quali gli sbirri vogliono vendicarsi per l’occupazione del “für lau haus” 2017 (de.indymedia.org). Come anche a Max da sei mesi in carcerazione preventiva (https://freemax.noblogs.org).

Libertà per Isa!
Libertà per tuttx lx prigionierx!
Per la rivolta contro la città dei ricchi!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Furgone Spie passato alla fiamma

5 luglio 2018

L’onda d’odio spumeggiante contro l’arbitrio degli individui in divisa, trabocca ancora dai confini francesi per arrivare fino a noi. L’altra notte bruciarono due auto a Nantes, centinaia di giovani distrussero dei negozi e attaccarono le CRS con delle molotov.
Martedì sera in una periferia di Nantes, Aboubakar fu giustiziato nella sua auto da un poliziotto dopo un fermo per un controllo stradale…

La polizia diffonde la versione del contrasto a un pericolo. È evidente che la questione del pubblico sulla “legalità” dell’omicidio si può porre solo nell’ottica della sedicente legittimità e legalità di un apparato di polizia. Visto che rifiutiamo il riconoscimento di quella legalità, l’esecuzione attuata da uno sbirro non può mai essere legittima.

Solo pochi mesi fa, già ci raggiunse una triste notizia dalla stessa regione. Un compagno aveva perso una mano nelle lotte per lo ZAD e tutto il suo torso è ampiamente ferito fino ad oggi. Era una granata esplosiva sparata dai CRS.

Questi momenti che chiariscono da che parte stiamo noi e chi veste una divisa ci fanno spesso sprofondare nell’impotenza. Il tempo si ferma e tutto dentro di noi si ribella pieno d’odio e di frustrazione. O tutto pare destinato a fallire e ci si frustra davanti all’onnipotenza dello Stato che può uccidere per mano di un poliziotto. Oppure si sfoga questo sentimento e si fa l’unica cosa visibile, cioè sfogare la propria rabbia, i propri sentimenti per queste notizie e solidarizzarsi con tuttx che stanno dalla stessa parte.

Vogliamo esprimere la nostra solidarietà con lx resistenti delle periferie e l’altra notte abbiamo passato alle fiamme un’auto del fornitori di servizi carcerari SPIE.

Le notizie sull’impiego d’armi oppure esecuzioni da parte dex sbirrx in base alla loro lealtà per lo Stato, alla loro mania per l’ordine, al loro razzismo oppure ai loro nasi pieni di cocaina s’accumulano anche a Berlino negli ultimi tempi. Sono permanenti notizie scandalistiche che rischiano di sparire nell’ubriacatura mediatica.

Neanche un attimo di respiro ai nostri nemici! Solo una vita nell’attacco può impedire di rassegnarci a questi rapporti di potere.

In memoria di tuttx che sono statx colpitx dalla violenza sbirresca!
Amore e forza a tuttx lx prigionierx nelle galere dello Stato! Resistete!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia: Vetri rotti a Istituto Superiore Telekom

29 luglio 2018

Questa notte come reazione agli arresti e alle perquisizioni a livello federale, vetri rotti all’istituto superiore per telecomunicazioni Lipsia (HfTL). Gestrice del HfTL è la HFTL compagnia gestrice rl (Lipsia), una holding pura della Deutsche Telekom. L’istituto superiore si trova nel quartiere di Lipsia Connewitz.

L’altro ieri nel contesto della repressione G20 avvennero 13 razzie a livello federale. Sei compas ed amicx sono in galera, quattro di loro provenienti da Francoforte al Meno e Offenbach.
La nostra solidarietà vale ax prigionierx e loro ambienti anche se sappiamo che eravamo intesx tuttx. Gli arresti odierni s’inseriscono in un gran numero di attacchi degli organi di repressione contro le proteste anti-G20. Chiediamo l’immediata liberazione di tuttx lx nostrx compas e dichiariamo la nostra solidarietà a tutte le lotte d’emancipazione nel mondo. Nessun attacco alla nostra gente e alle nostre strutture deve rimanere senza risposta.

La Telekom è la maggiore impresa delle telecomunicazioni d’Europa e gestisce reti tecniche per la telefonia, la telefonia mobile, il trasferimento dati e i servizi online. Oltre che in Germania, l’impresa ha delle filiali in quattordici altri Stati europei oppure delle partecipazioni dai fornitori di telefonia mobile e fissa. Con la filiale operante a livello internazionale T-Systems, la compagnia è uno dei maggiori fornitori internazionali di servizi per la tecnologia informatica e della comunicazione e si indirizza ax clienti della grande industria, del settore finanziario, del settore energetico, dell’amministrazione pubblica e della sicurezza.
Sotto il titolo „PLX“ Telekom sviluppa tra l’altro un sistema d’informazione e di ricerca per gli sbirri dove sono integrati tutti i processi rilevanti di segnalazione, come i rilievi di impronte digitali, i dati di carcerazione, i precedenti ecc. Cosi dovrebbero essere sostenuti tutti i procedimenti dall’elaborazione iniziale dei casi fino alla loro consegna nelle mani della giustizia. Come aggiunta, T-Systems offre la tecnica per la „radiomobile interattiva“. Un posto di lavoro sbirresco mobile con computer multifunzionali nella vettura che permettono la totale integrazione dell’infrastruttura e comunicazione della polizia già esistente. Questi link dovrebbero accorciare i tempi di reazione e d’intervento e, con le registrazioni video, facilitare nel contempo una documentazione probatoria.

United we stand!
Libertà per Isa & Nero !

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre a servizio TV Jürgen Krüger

28 luglio 2018

Il G20 dell’anno passato ad Amburgo non è finito né per l’apparato di giustizia, né per la commissione speciale black bloc né per noi. Diventa sempre più chiaro di come lo Stato dopo la sua breve ma incisiva perdita di controllo ricorre ad ogni mezzo per dimostrare da dove viene la violenza e da dove può venire o, appunto, non. Il 28 giugno ci furono di nuovo delle razzie a livello federale per il G20. Perquisirono 13 obiettivi. Arrestarono sei persone. Una dicono avrebbe saccheggiato nel Schanzenviertel. Altre quattro sono accusate di partecipazione agli eventi della Elb-Chaussee e di partecipazione ad un’associazione criminale.

Anche se apparentemente sosteniamo di non avere compreso appieno il modo di procedere dell’apparato dei porci e l’ambiente sembra piuttosto paralizzato, comprendiamo comunque chiaramente che cosa il nostro nemico ci segnala progressivamente.

Basta un’occhiata ax nostrx amicx della Rigaer Straße per vedere con quali mezzi gli organi di controllo iniziano a riconquistare gli spazi liberati dal dominio. La nuova tattica degli sbirri nel quartiere nord, vale a dire sommergere il vicinato con piccole denunce, il 29 marzo sfociava nell’arresto di Isa che da tanti anni abita nella Rigaer Straße 94. Adducendo vari presunti piccoli reati, la protezione dello Stato con la parte del vicinato più che ostile alla 94, con delle ideologie di destra e dei media scandalistici ordiscono una partita più che intuibilmente diretta alla divisione del quartiere Nord resistente.

O Rigaer o nell’ambito dex avversarix del vertice, ovunque la repressione dello Stato con i mezzi abituali non paga, e per lx individux significa spesso pene detentive. Il monopolio economico della galera è un paesaggio schifosamente grande di piccolissimi attori che pongono il proprio profitto al di sopra della libertà delle persone.

La nostra responsabilità è responsabilizzare questi miseri e piccoli attori, di chiamarli per nome e di attaccarli. Nel paesaggio della giustizia di Berlino, uno di questi piccoli giocatori è Jürgen Krüger che con il suo servizio televisivo a prezzi esorbitanti fornisce la tecnica ax detenutx, ne  sorveglia il funzionamento e analizza anche i telefonini sequestrati ax detenutx. Non è la prima volta e non sarà l’ultima che questo luogo è obiettivo di una visita notturna, vedi: chronik.blackblogs.org

Non stiamo a guardare quando rinchiudete della gente e tentate di isolarla dalle nostre lotte. Perciò toccò di nuovo alla vetrina del negozio di Jürgen Krüger nella Oranienstraße/ Kreuzberg. Giovedì notte lo abbiamo preso a pietrate.

Quel che è successo l’anno passato ad Amburgo e che succede ogni giorno nella Rigaer è il risultato di campagne di successo portate avanti da molte spalle. La commissione black bloc e la politica del senatore degli interni Geisel sono il risultato di una politica traumatizzata da una privazione di potere, da una politica che ha da sempre sottovalutato la nostra volontà e la nostra passione alla rivolta. Sbirciando il futuro pensiamo che giusto ora nel clima politica attuale si tenta d’inasprire in modo bizzarro i criteri per la repressione delle nostre lotte. Tanto più importante è la continuazione delle nostre strategie ed azioni assolutamente efficaci.

Dimostriamo che non lasciamo solx nessunx di noi.
Iniziate le misure solidali contro la loro repressione, tutto è permesso, nulla è troppo poco.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre ad ufficio di Tino Schopf (SPD)

26 luglio 2018

Ieri al Prenzlauer Berg sfondata sede SPD di Tino Schopf. Questi risiede nella commissione per lo sviluppo urbano per riempirsi le tasche con i soldi degli investitori.

Isa e Nero sono in galera perché rilevati come parte del problema per il totale sfruttamento della città: la resistenza al terrore sbirresco a Friedrichshain. Da marionette consenzienti del senato, la giustizia non è l’unica ragione per sfondare di tanto di tanto i vetri delle sedi SPD.
Anche per il sostegno alla guerra di Erdogan sono ancora aperti tanti conti con i tradizionali traditori del proletariato.

Libertà per Isa & Nero !
Fight4Afrin !

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Bruciata auto di una agente di custodia

19 luglio 2018

no justice – no peace
free Isa

Martedì di una settimana fa abbiamo incendiato l’auto di una secondina che abita nel quartiere nord di Friedrichshain (Huebner Strasse). Qui sopra trovate le immagini della sua BMW incandescente. Si sentiva al sicuro. Il nostro incendio era fatto apposta per non attaccare altre auto.

Isa è carcerato e vigilato da mesi ormai da secondinx per umanx nel carcere di Moabit e il 2 luglio inizia il processo contro di lui. (NdT: È stato scarcerato qualche giorno fa!)
Le valutazioni giuridiche del suo gruppo di solidarietà e le accuse della procura non ci interessano. Vogliamo, invece, fare un piccolo piacere a tuttx lx prigionierx che non si piegano, anche a Thomas, Lisa, Nero e a tuttx di cui non sappiamo il nome.

Ora, la secondina impara a scoprire la solidarietà. Finora la solidarietà non aveva posto nella sua vita. Oggi arriva come vendetta ma anche come lezione che può imparare dando fine alla sua attività crudele. La sua anonimia ora è finita e tuttx possono sapere quale sia il di lei vicinato quotidiano.

Noi abbiamo la solidarietà come amore che supera i muri. Perciò usatela e spesso. Ma utilizzate gli attacchi alla società carceraria anche come mezzo tattico per costruire una forza nella società. Lo Stato come nemico materializzato deve essere respinto nella lotta per il quartiere, come stanno tentando di fare lx nostrx amicx nella Rigaer Strasse.

Saluti solidali a Isa e ax compas di prigione.
Saluti solidali anche a chi che nelle stesse notti hanno inscenato un fuoco pirotecnico per sabotare la società della sorveglianza bruciando delle auto di Telekom e delle ferrovie e un traliccio radio degli sbirri.

Lotta a tutti i livelli!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

[Grecia]: Pola Roupa, compagna di Lotta Rivoluzionaria imprigionata, condannata all’ergastolo + 25 anni

La Corte ha inflitto un ergastolo più 25 anni alla compagna Pola Roupa, adottando le posizioni del procuratore Drako nel suo discorso. L’ergastolo cui il compagno [Nikos] Maziotis è stato condannato nel 2016 per lo stesso attacco non è solo una rabbiosa vendetta contro i due ribelli non pentiti e coerenti che non si sono consegnati alla prigione nel 2013 alla fine del primo processo della Lotta Rivoluzionaria, ma che sono entrati in illegalità per continuare le azioni dell’organizzazione. Dimostra, secondo il discorso del pubblico ministero Drako, la pericolosità delle azioni di Lotta Rivoluzionaria come mezzo per indebolire e far collassare l’economia e lo Stato.

Ricordiamo che il pubblico ministero Drako nel suo discorso aveva dichiarato che l’attacco alla Banca di Grecia avrebbe potuto causare il crollo dell’edificio e che se l’edificio fosse collassato il sistema finanziario e l’economia del paese sarebbero crollati.

L’ergastolo a Roupa, come per Maziotis, conferma dalla parte del nemico, cioè lo Stato, la correttezza della strategia di Lotta Rivoluzionaria, che riteneva che i colpi maggiori alle strutture chiave di un sistema già indebolito e in crisi potessero causarne il collasso.

Solidarietà a Lotta Rivoluzionaria

[La condanna riguarda un attacco esplosivo avvenuto il 10 aprile 2014 contro la sede della Banca di Grecia ad Atene]

Amburgo: Vernice a studio d’architettura Hyden e Hidde

11 maggio 2018

Il livello di rivalutazione dei nostri quartieri ha assunto dimensioni orrende. A nessunx è potuto sfuggire che la ristrutturazione e l’espulsione d’interi quartieri era così veloce che entro pochi anni i propri vicinati sono diventati irriconoscibili. Case vecchie sono ristrutturate di lusso oppure subito rase al suolo. Le strutture sociali sono lacerate e si caga sul vicinato che dura da anni. Un quartiere vivo lontano dalla logica di sfruttamento capitalista offre il tentativo di una parallela alla metodica d’oppressione schiavista dei padroni. Può essere così alla base di un processo emancipatorio. Non per ultimo per questo, i padroni hanno l’interesse di sottrarre la base a questo tentativo. Persone che non si conoscono più e abitano anonimamente divise da 20 cm di cemento è poco probabile che solidarizzino, emancipino o addirittura si radicalizzino. Le cose in comune vengono poco a poco a mancare. Rimane un quartiere dove la gente salariata s’accontenta del nuovo schermo piatto e non si cura più delle questioni e delle preoccupazioni della persona che abita dietro la porta di fronte. La città dei ricchi implica automaticamente l’isolamento individuale. Isola i sentimenti e le emozioni e tenta di sostituirle con appositi luoghi ed eventi. Un buon esempio n’è la Rindermarkthalle a St.Pauli. Dove yuppie e la prole dex ricchx può fare la spesa ed essere parte di un tutt’uno. La sabbia appositamente sparsa offre già un meraviglioso feeling da spiaggia nel cuore di St. Pauli. Il processo di gentrificazione nella Schanze è quasi terminato. Un grande progetto segue l’altro e gli affitti sono aumentati tanto da arrivare al massimo dell’assurdo. Gli sviluppi di quartieri smart tipo la city portuale servono da cianografia e laboratori sperimentali del concetto della città dex ricchx. Sono concepite di modo che ogni anche minuscola opposizione è sorvegliata e subito punita. Case ben in vista, niente angoli e strade spaziose affinché ogni mezzo degli sbirri possa inseguire più comodamente possibile eventuali sobillatrici e sobillatori. Un clima come in un centro commerciale di domenica. Con offerte carine e campi gioco di lusso vogliono creare un clima familiare e cordiale. Ma la convivenza che cancellano in altri luoghi non si può ricostruire artificialmente. Poiché la logica dei ricconi di questa città non ci appartiene. Le nostre spiagge sono le strade sporche ed i vicoli lerci. I cortili oscuri e le vecchie panchine nel parco sono il nostro mare e le nostre sedie a sdraio.

Con gioia ci ricordiamo perciò le eccezioni dove il silenzio fu infranto e ci si appropriava perlomeno di un attimo di libertà. Non dimentichiamo il 2014 dove un gruppo ha osato il tentativo di difesa militante di una casa appena occupata. Con sassi, estintori, lavandini, pirotecnici e vernice provocarono ai porci un’ora scomoda e di sorprendente forza. In tempi di repressione esagerata, di diffusione di paura e di impotenza, questo atto era una splendida espressione di rabbia e anche quattro anni dopo merita di essere onorata.
I porci responsabili della distruzione del nostro spazio vitale non stanno solo nella politica o nelle caserme degli sbirri ma si trovano dappertutto. Per es. gli intermediari, i proprietari, gli speculatori, le imprese di demolizioni ed edili e, appunto, anche gli architetti.

Così giovedì notte andammo alla casa dove l’architetto Sven Hidde ha la propria sede. È incaricato del design dell’edificio di lusso, al quale la casa occupata nella Breitenstraße dovette cedere il posto. Lo studio d’architettura Hyden e Hidde è, tra l’altro, responsabile per molte altre costruzioni yuppie ed era presente con 73 case a una fiera (?IBA) severamente criticata. Già nel 2014 fu colpito lo stesso ufficio. Ora abbiamo raddoppiato e visitammo lo stabile con un estintore a colore come minimo gesto contro le condizioni in questa città e come messaggio di saluto a Berlino per le giornate caos e discussione.

Una città solidale ha bisogno di tante buone idee e tante tendenze con persone ben organizzate e arrabbiate. Non possiamo mai finire di occuparci della nostra stessa emancipazione, ampliando e sviluppando l’idea di una società libertaria ed antiautoritaria. Anche la nostra presenza come persone che si pretendono libertarie è direttamente legata al contesto della lotta contro la città dex ricchx. Salutiamo lx amicx compas a Berlino che in questi giorni celebrano le giornate caos e discussione. Lo consideriamo come bel contro-programma all’anniversario portuale edonistico di questi giorni ad Amburgo e speriamo che anche da Amburgo alcune persone trovino la strada per Berlino, discutano e procurino il caos invece di avviarsi al bancone del bar.

Saluti solidali: Viva la Berni! Kogge rimane! Difendere il Black Triangle!
Amore e forza ad Isa, Michael e Nero che sono in prigione per il loro atteggiamento rivoltoso, come anche ax altrx prigionierx.
Contro la città dex ricchx!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre ad associazione DITIB

28 aprile 2018

La notte passata le nostre Pietre di Maggio hanno trovato la loro strada nell’associazione DITIB “Osman Gazi Camii” nella Nehringstraße/Charlottenburg. Inoltre si lasciava la scritta #fight4afrin alla facciata. Abbiamo attaccato DITIB come braccio di Recep Erdoğan nella RFT e come associazione reazionaria ben nota. Ci riferiamo alla campagna fight4afrin e alle giornate Maisteine (Pietre di Maggio).

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Halstenbek, Germania: Pietre a Bohnhoff

5 maggio 2018

Che cosa c’entra la cucina con la guerra? Ma sono impazzitx, lx autonomx? Si chiederanno non pochx cittadinx integrx.
Per nulla: La guerra contro Rojava inizia qui, in Germania. Qui non troviamo solo le imprese delle armi che vendono la propria merce a tutte le parti in guerra. Troviamo anche imprese presuntemente private che sostengono la guerra fornendo degli equipaggiamenti e accessori, la logistica oppure dei finanziamenti.

La August F. M. Bohnhoff Srl di Halstenbek (Gewerbering 2) per esempio: producono istallazioni per cucine, cucine casalinghe, cucine per navi da guerra! Cucine antiurto e antiscossa. Navi da guerra equipaggiate dalla ditta Bohnhoff (fregate, corvette, cerca mine, fornitori e sottomarini) sono vendute tra l’altro all’esercito turco.
Abbiamo notato che le vetrine dell’impresa sono meno antiurto e antiscossa e che hanno prodotto un bel mucchio di cocci.

È ora di riportare nelle metropoli la guerra contro il fascismo turco e contro tutti coloro che la sostengono. Il nostro attacco a Bohnhoff è un contributo. Attacchiamo una ditta per arredamento di cucina che fa dei soldi con la guerra. E non sarà l’ultima impresa civile che dovrà affrontare dei danni e l’outing.

Alzatevi per Afrin e la rivoluzione di Rojava!
Lotta al fascismo turco e collaboratorix!
Halstenbek, 55/2018

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Dati alle fiamme furgoni di Vinci e Spie

24 aprile 2018

Nel controprogetto all’isolamento e alla concorrenza come base dei modelli sociali occidentali, amicx e compas in Francia si sono appropriatx di un territorio a Notre Dame des Landes dove praticano la solidarietà come elemento centrale di convivenza.
Di fatto lo Stato francese voleva costruire nel territorio un ulteriore aeroporto gestito dalla VINCI s.a. Come reazione a questo progetto, lx nostrx compas hanno semplicemente occupato questo territorio.
La rinuncia alla grande opera aeroporto sembrava una vittoria.

Ma ad inizio aprile lo Stato francese lanciava l’attacco a questa forma d’auto-amministrazione…
VINCI: Nella lotta al progetto del grande aeroporto Notre-Dame-des-Landes, VINCI fu di già frequentemente obiettivo d’azioni militanti in Francia ma anche nella RFT.

VINCI avrebbe gestito questo aeroporto che poco tempo fa fu ufficialmente bloccato. Impresa multinazionale con più di 100.000 impiegatx e sede a Rueil-Malmaison in Francia, Vinci è tra l’altro compagnia di gestione di 33 aeroporti e di diverse autostrade in tutto il mondo.
Vinci si è cristallizzata come uno dei grandi consorzi che organizzano il funzionamento infrastrutturale fluido della convivenza sociale-statale. Le infrastrutture statali in generale e anzitutto in Francia rappresentano gli interessi commerciali di VINCI e attaccarli per noi è un imperativo!

SPIE: In Francia nel settore servizi la ditta Spie è la concorrente più forte di Vinci. Con l’affiliata Spie Nucléaire, l’impresa con sede in Francia è invischiata nell’industria nucleare. In Germania, Spie SAG è coinvolta nella produzione d’elettricità con il carbone e si vanta del suo annoso partenariato con RWE. Per esempio le macchine per l’estrazione della lignite di RWE furono trasportate nella foresta di Hambach da Spie .
Come grande logistico infrastrutturale, Spie è già stata attaccata da compas in passato poiché invischiata in progetti di costruzione di carceri.

Ecco perché nella notte dal 23 al 24 aprile 2018 nel quartiere Sevan a Lichtenberg abbiamo bruciato un furgone VINCI ed uno di Spie.

Kommando Sébastien Briat
– Azione nel quadro delle giornate di azione Maisteine (Pietre di Maggio)[maisteine] –

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre a volante della protezione d’obiettivi

11 aprile 2018

Nelle ultime settimane leggiamo sempre di sassaiole attorno al Dorfplatz contro vetture della polizia. Non solo dalla razzia in poi ma anche nelle settimane prima, gli sbirri che gironzolano attorno alle ultime case occupate della città sono esposti al libero abbattimento. Come sempre. Ma non sempre le persone possono passare il proprio tempo lanciando dei sampietrini ai violenti in divisa.
Tuttavia riteniamo sensato di sfruttare l’oscurità della notte e la sorpresa per chiarire ax agenti nella loro illusoria superiorità che registriamo dove si muovono, che cosa pretendono di proteggere e di ricordare loro che non ci rassegneremo mai alla loro posizione di potere.
I porci che vagano nella città per noi sono solo dei soggetti spregevoli ai quali, finché abbiamo i mezzi e l’autodeterminazione per farlo, renderemo pericolosi i loro giri di controllo.

Mercoledì notte ci siamo appostati al ponte vicino al Factory Campus a Kreuzberg. E abbiamo preso a pietrate gli sbirri di passaggio.
Cosa serve? Osservare dove passano regolarmente dex poliziottx, sia le autocivetta sia le volanti. Un posto nell’oscurità dove appostarsi comodamente. Guanti e un mucchio di pietre. A seconda del luogo ci vogliono delle persone che tengono d’occhio le strade circostanti. Ma spesso basta l’oscurità, il fattore sorpresa e la brevità dell’azione per un ritiro tranquillo.

Questa grandine di pietre è un atto di vendetta per la razzia nella parte anteriore della Rigaer 94. Desideriamo profondamente che lx occupanti delle auto attaccate temano sempre per la loro vita.
Con questo auguriamo tanta forza e idee creative anche ax compas della ZAD! Ammiriamo lx combattenti nei boschi di questa zona liberata. Speriamo tanto che non ci saranno troppx feritx, salvo che dalla parte della gendarmeria! Saremmo volentieri sul posto, ma noi qui si lotta contro lo Stato e seguaci in questo modo.

Saluti solidali a Nero e ai due prigionieri della Rigaer94.
Per una lotta coerente per i nostri spazi e per la libertà di tuttx che li difendono!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

[Italia]: Processo Scripta Manent – Presenza solidale in aula il 14 giugno

Chiunque dimentica i prigionieri della guerra sociale, ha dimenticato la guerra stessa!
(Parigi, 2016)

Lo Stato colpisce e continuerà a colpire gli anarchici e i rivoluzionari fintanto che questi saranno degni del loro nome.

Il processo Scripta Manent, cominciato nel giugno del 2017, riguarda 40 anni della storia del movimento anarchico, di cui siamo parte, e sta proseguendo con un ritmo serrato.

Il cardine del teorema accusatorio di questa inchiesta si basa sulla differenziazione fra anarchici “buoni” e “cattivi” e su una interpretazione strumentale, da parte dell’apparato repressivo, del dibattito interno al movimento anarchico.

Tra gli intenti di questo processo vi è anche il tentativo di annichilire la tensione verso pratiche radicali di attacco senza mediazioni contro lo Stato e il Capitale. Pratiche che stanno alla base di ogni percorso rivoluzionario e d’insurrezione.

Non rimarremo in silenzio di fronte a questo ennesimo tentativo di mettere al bando la volontà di sovvertire l’ordine costituito.

Non riconosciamo l’ormai nota strategia repressiva di differenziazione, quindi vogliamo ribadire la nostra complicità ai compagni e alle compagne prigioniere e agli indagati dell’Operazione Scripta Manent ed esprimere il nostro sostegno alle pratiche di cui sono accusati, che sono patrimonio del movimento rivoluzionario.

Presenza solidale in aula

Giovedì 14 giugno dalle ore 9,00

Aula bunker del carcere Le Vallette di Torino

Berlino: Data alle fiamme auto di ThyssenKrupp

10 aprile 2018

La mattina presto di ieri (martedì 10 aprile 18) abbiamo dato fuoco a un’auto dell’impresa dell’acciaio e del riarmo ThyssenKrupp a Biesdorf. Il danno è totale. Nessun pericolo per il vicinato poiché una eventuale fuoriuscita di benzina sarebbe finita in mezzo alla strada.

ThyssenKrupp Marine Systems (TKMS) con la sua fornitura di armamenti per esempio di sottomarini è da più di 50 anni partner dei militari turchi e perciò anche profittatore della guerra condotta dal regime turco in Siria in violazione del diritto internazionale. La Turchia è attualmente il partner più aggressivo tra le potenze imperialiste. Sono lx curdx a soffrire l’aggressione militare iniziata il 14 gennaio 18 e denominata “Operazione Ramo d’Ulivo”. Così la Turchia vuole distruggere l’identità e l’organizzazione curda.

Nelle settimane passate ci furono parecchie azioni contro i profittatori di questa guerra (https://fight4afrin.noblogs.org/). Cominciamo a riflettere dove possiamo mettere degli accenti il giorno X quando Erdogan viene alla visita di presentazione a Berlino (https://de.indymedia.org/node/19096).

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc