Tag Archives: solidarietà

Berlino: Sabotaggio a tre bancomat

7 novembre 2016

Vari attacchi a bancomat a Berlino nelle notti del 4 e 7 novembre.
Come piccolo segno della nostra solidarietà a Berlino abbiamo reso inutilizzabili alcuni bancomat in notti e posti differenti. Con questo vogliamo mandare tanta forza e un caro saluto a una compa per l’inizio del suo processo ad Aachen accusata di partecipazione a una rapina in banca. Secondo noi gli espropri di banche e la distruzione del denaro è un giusto rapporto con il suo potere oppressivo.

Solidarietà, rabbia e anarchia!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco m, CH

Berlino: Distrutte 19 fermate bus e tram di Wall Sa

8 novembre 2016

Nel bel mezzo della pace, la Wall Sa ci ha dichiarato guerra. Ora non esistono che tedeschx e quellx dovrebbero servire. In tutto il mondo difendere i nostri interessi. Così lo enunciano a Berlino i mezzi pubblicitari della ditta Wall e i suoi mobili cittadini, ai quali a quanto pare appartengono anche le pensiline alle fermate dei trasporti pubblici di Berlino. E guarda caso a una fermata non si fa pubblicità per l’assassinio, mica disdegnano la merda sessista oppure un telefonino, con il cui consumo si vuole spingere ad essere pronta a funzionare la psiche abbruttita dex berlinesi per il prossimo giorno lavorativo.

La questione del perché Wall Sa fa pubblicità per tutto quel che odiamo, è subito chiarita. Il fondatore della ditta e portatore della medaglia all’onore federale Hans Wall sostiene AfD. Nel frattempo ha venduto le proprie partecipazioni alla Wall Sa a JCDecaux, il primo mondiale nella pubblicità esterna. Ovviamente Wall e compari non ritengono problematica la violenza dell’esercito federale. Sono alleati di questa violenza per sdoganare delle folli teorie sulla razza e per trarre il massimo profitto dal crescente istupidimento della società.

Per noi, invece, le accuse contro Aaron e Balu, che in questo momento sono discussi davanti al tribunale Tiergarten, sono i segni della paura da possibili assembramenti di gente solidale contro i padroni e la loro pace, che in realtà è guerra. Le marionette nei costumi da giudici e pm dovrebbero, ora, liberare i potenti da questa paura portando la paura nel nostro schieramento. Il loro mezzo si chiama carcere preventivo che non dovrebbe ammorbidire solo Aaron e Balu per un’ammissione ma tuttx lx prigionerx nelle galere della giustizia di Berlino.

Per rispondere a questa pressione abbiamo distrutto nelle ultime notti in tutta Berlino 19 fermate del tram e del bus con pubblicità della Wall Sa e spaccato 2 tavole per la pubblicità luminosa e una colonna per le affissioni. Di passaggio sono state demolite anche due auto, una della Deutsche Bahn e l’altra con un autoadesivo Freiwild (gruppo nazi?).

Questa forma d’azione piace molto anche in altri paesi e una sua escalation quantitativa è molto facile, se il risultato del processo lo richiederà. La città è piena di bersagli della Wall Sa.
Ricercatrix minoritarx del conflitto!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a ufficio comunale per l’ordine

7 novembre 2016

L’altra notte è toccato al relativo ufficio di Neukölln in Juliusstraße, ma sono intesi tutti i porci e loro sgherri. Barattoli pieni di vernice colpirono la facciata e abbiamo lasciato dei saluti solidali ad Aaron per l’inizio del processo.

Questi uffici sono solo una parte dell’apparato statale per la pulizia, l’ordine e la discriminazione. Come la giustizia, gli sbirri o l’ufficio per le aree verdi è obiettivo delle azioni contro la città capitalista.

I nostri saluti solidali non vanno solo ad Aaron e Balu ma anche ax altrx compas che sono vittime della repressione statale. Sia localmente sia globalmente lotteremo contro il loro ordine neoliberale.

Tuttx insieme nel mese di luglio contro il vertice dei padroni capitalisti del mondo ad Amburgo dimostreremo che non siamo disponibili ad accettare l’ordine prescritto come se nulla fosse.

CONTRO IL VOSTRO ORDINE
FREE AARON & BALU

P.S.: Tra l’altro con le facciate a strato isolante esiste il rischio che i barattoli di vetro con la vernice rimbalzino ancora interi, perciò occhio se ci imitate.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dresda, Germania: Martello e vernice a Deutsche Bank

19 ottobre 2016

Ieri notte abbiamo attaccato la Deutsche Bank di Dresda in Königsbrücker Straße in solidarietà con le due anarchiche in galera. Nell’interno della filiale fu svuotato un estintore con vernice nera e la porta d’entrata trattata con un martello.

Le due anarchiche sono accusate di aver rapinato varie banche ad Aachen nel 2013 e 2014. Furono identificate con il DNA che gli sbirri in vari paesi europei avevano rilevato in segreto.
Non lasciamo sole le nostre amiche e mandiamo loro saluti solidali.
Per più rapine in banca, viva l’anarchia!
Altre info sul processo: https://solidariteit.noblogs.org/

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Brighton, Inghilterra: Uno striscione è stato appeso ai pennoni di fronte al memoriale di guerra in centro città

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Nessun* è illegale // Sgombero di Calais = Attacchi razzisti, deportazioni violenza di stato // Resisti & lotta

Stamattina ci siamo svegliati presto per esporre uno striscione che esprime solidarietà e rabbia nei confronti della situazione di Calais dove il 17 ottobre [NdT: lo sgombero è stato spostato al 24 ottobre] lo stato francese ha pianificato di cominciare lo sgombero totale della jungle. Lo striscione è stato legato ai pennoni di fronte al memoriale di guerra nel centro della città, un luogo che la gente visita regolarmente per ricordare l’orgoglio nazionalista e un’identità costruita su guerre, genocidi, trasferimenti, criminalizzazione e conquista di altri popoli.

Con questo piccolo gesto vogliamo mostrare solidarietà non solo con le persone della jungle ma anche con tutti i luoghi in cui le persone cercano di andare avanti nonostante un’opposizione così incredibile e brutale – i/le compagn* in sciopero / resistenza nelle prigioni di tutto il mondo, chiunque si batta contro l’oleodotto Dakota access, le zone autonome sotto attacco, la lista è interminabile.

Mobilità ridotta significa che lo striscione non era molto alto e così è stato rimosso nel giro di qualche ora, ma speriamo che chiunque l’abbia tolto abbia apprezzato la generosa quantità di grasso con cui avevamo cosparso le corde…

in inglese

Amburgo: Sabotata biglietteria automatica

1° settembre 2016

Per dimostrare solidarietà con lx nostrx compas di lotta, nella notte al primo settembre sabotate varie biglietterie automatiche ad Amburgo.
Il primo settembre in Olanda ci fu il processo per l’espulsione di una compa di lotta accusata dallo Stato tedesco di una rapina in banca ad Aachen.

La solidarietà non è diretta solo a lei ma anche ax anarchicx colpitx da questa repressione mirata.

Solidarietà, rabbia ed anarchia!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Erfurt, Germania: Sparsa vernice dentro Pax-Bank

1° settembre 2016

Nella notte dal 31 agosto al 1° settembre abbiamo visitato una filiale di Pax-Bank. Con alcuni vetri rotti e i locali che si beccarono una mano di vernice puzzolente di bitume.
Il contesto dell’azione è la repressione contro lx compas accusatx di aver rapinato una banca ad Aachen nel 2013 e 2014, tra l’altro una Pax-Bank. Nelle loro investigazioni gli sbirri collaborano strettamente con vari paesi europei, collezionano (in segreto) alacremente delle prove DNA e si scambiano informazioni sulle serie di DNA già schedate [1,2].
Ogni rapina in banca ci fa piacere e ci sentiamo complici con coloro che rischiano la propria libertà per attaccare lo Stato e il capitale.
Per tuttx lx incarceratx
Per un Settembre Nero
[1] solidariteit.noblogs.org
[2] https://linksunten.indymedia.org/en/node/188041

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: A fuoco carretta di lusso

183073Berlino, 24 giugno 2016

La mattina presto del 24 giugno 2016 a Berlino Nikolassee bruciarono tre carrette di lusso. Una Audi nella Alemannenstrasse, una Range Rover e una Mercedes campagnola nella Teutonenstrasse. Inoltre nei pressi furono apposti degli spray sulla Rigaer. I 10 milioni di danni materiali sono quasi raggiunti! Rigaer rimane!

Siamo maledettamente arrabbiatx dopo lo sgombero parziale della Rigaer 94 di mercoledì. Questa rabbia ora la portiamo in strada. Con manifestazioni spontanee, striscioni oppure auto e banche in fiamme. È ora per le azioni decentrate – qui e dappertutto. Formate dei piccoli gruppi, prendete alcune bombolette spray, accendifuoco, ecc. e fatela pagare cara a Henkel, questa merdata!

Formate bande, formatevi, preparatevi – Henkel nel bagagliaio!

Fonte: Linksunten

Traduione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Würzburg, Germania: Vernice a nuova costruzione

Würzburg, 24 giugno 2016

La gentrificazione è un tema che da tanto tempo non interessa solo le grandi città ma nel frattempo anche la “provincia”. Per attirare una nuova clientela più ricca, i quartieri operaix tradizionali e quelli per gli strati sociali più bassi sono trasformati nel senso del capitale.

Per esempio a Würzburg il quartiere Zellerau, dove la bettola “Onkel” (“Zio”), una bettola tradizionale e punto d’incontro sociale del quartiere, è stata rasa al suolo e sostituta con case di proprietà nuove e più care, ormai abitate da poche settimane.

Per attire l’attenzione pubblica su questo sviluppo e anche in solidarietà con i progetti casa minacciati a Berlino, la notte scorsa apposta la scritta “Rigaer 94 rimane” sulla linda facciata yuppie e lanci di bottiglie con la vernice alla nuova costruzione. Che si siano rotte sulla strada facendola diventare rossa non cambia nulla del fatto che ci fu danno materiale e che questo ha umilmente contribuito al massimo di 10 milioni. Anche in provincia c’è gente che s’interessa di quel che subiscono lx nostrx compas a Friedrichshain.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Berlino: Azioni dopo lo sgombero del Rigaer 94

182914Berlino, 23 giugno 2016

Dichiarazione & appello.

“Da qualsiasi angolazione lo si prenda, il presente è senza uscita. Esso non ha più nemmeno la minore, tra le sue virtù.”
Comitato Invisibile

Chi ha seguito gli sviluppi degli ultimi anni a Berlino – e non stava giusto a guardare il mondo dalla finestra di una baracca di lusso – si sarà accortx che la città capitalista sfrutta vertiginosamente il proprio spazio. Come un motore sempre uguale, si apre quartiere dopo quartiere, si ristruttura casa dopo casa, un quartiere popolare dopo l’altro subisce la falsa attribuzione di una stronzata hippie di nuova invenzione, la gente perde la propria casa, la propria piazza, il proprio spazio urbano…

Tuttx devono capire una volte per tutte che nella città capitalista c’è spazio solo per chi, nel mondo globale delle merci, consuma e basta. Tuttx lx altrx devono stare ancora più strettx, accollarsi un secondo lavoro, aggiungere qualche soldo al sussidio sociale per poter pagarsi la casa o, come lx profughx, essere immediatamente accasermatx da qualche parte.

Tutto questo non è affatto una logica di mercato “normale”, bensì, nel mondo occidentale, a partire dagli anni ’80 parte di una ristrutturazione forzata della città in spazio economico per farne una città che si fa essa stessa merce.

Perciò lo Stato fa di tutto per sgombrare i quartieri popolari e le piazze – per una nuova clientela fatta di start-up e merda simile – sgomberarli da tutto ciò che non può essere trasformato in una io-SpA, che non può pagare degli affitti orrendi o che è testimonianza visibile della miseria della città capitalista. Al di là di ogni cosmetica come il freno agli affitti o zone di protezione d’ambiente sociale, si tratta sempre ancora di garantire l’accumulazione di capitale, che sia con degli immobili o con dei centri commerciali senz’anima e vita.

Un quartiere resistenziale come quello attorno alla Rigaer Strasse si scontra per forza con l’idea della formazione statale e capitalista dello spazio urbano. Nel quartiere popolare Friedrichshain Nord, le nuove costruzioni di lusso s’incontrano con l’ultima parte di case occupate, la cultura di strada e la resistenza si scontrano con il distretto e i porci. Sempre più persone si ritrovano e sfondano i cluster, e le nuove costruzioni di lusso sono impedite (…)! Con l’instaurazione di zone di pericolosità e il raid si preparava la diffamazione per giustificare l’attacco e lo sgombero di ieri della R94. Una nuova qualità della violenza – sbraitano i media, la sbirraglia e lx politicx di questo infinito macchinario della diffamazione. Una violenza che fronteggia il silenzio depressivo e la violenza vera nel bailamme della città capitalista.

“Era un attacco alla società civile” – Morgenpost, sui disordini nella Flottwell Str. (primo fine settimana di febbraio).

Già! Vogliamo essere la carica esplosiva della vostra perversa società! La società è merda di per sé, non ha nulla di emancipatorio o addirittura di sovversivo, poiché una società funziona sempre passando per la costruzione di un sentire tipo “Noi qui e Quellx là”. In questo caso. “Noi gente della borghesia urbana che lavoriamo duro” e là “lx casinistx di sinistra”. Anche se  è evidente che il costrutto di società non mira in primo luogo all’antagonismo radicale di sinistra ma serve alla nazionalizzazione e all’emarginazione razzista, sia con la mossa da parte della politica d’austerità fatta da “Noi Nord-Europei” e dai “Sud-Europei pigri” o nel caso dex profughx “Noi Tedeschi” e gli “Stranieri”. Il costrutto di società è, in parole povere, una tecnica di potere. Come quando si dice… il cane colpito latra…, ebbene sì, noi la vostra società civile dei ricchi l’attaccheremo sempre. Si capisce da sé che ce ne frega altamente a chi mai appartenga la ricca Mercedes o la lussuriosa casa di proprietà, né quale destino degli anni vi è collegato. Si tratta, invece, del tipo d’organizzazione della città capitalista e finchè si tratta di proteggere l’accumulazione di capitale con la sua graziosa forma merce, fino allora per noi c’è sempre un motivo per partire.

Ed è un vecchio trucco del potere includere nell’indignazione per il fatto coloro che non sono colpitx da tali azioni, che siano lx inquilinx o lx poverx. Ecco dove si chiude il cerchio della società civile: con la propria costruzione flessibile di società, la  salvaguardia della proprietà punta sul trasferire nel ruolo di vittime potenziali quellx che non avranno mai nessuna proprietà, e men che mai del capitale.

Ancora più chiara è la strategia degli sbirri di provocare divisioni e pressione con il presunto traferimento dex rifugiatx, sia con il Kanal, il lager di tende a Charlottenburg oppure ora nella R94. Che in questo un procuratore apartheid ne sia proprietario è quasi il massimo della perversione. Non cadiamo nel tranello nella divisione e avremmo qualche idea su dove c’è molto spazio per dex profughx e per noi: abbondano le Spreegold-Tower e le baracche di lusso!

Per infrangere tutto questo e sfogare la nostra rabbia per lo sgombero, ieri notte si è riunito una canaglia di 50-60 persone per prendersi per un momento la Schlesische Strasse, costruire delle barricate, spaccare l’ufficio comunale per l’ordine e la sicurezza, fare oggetto di lanci la ex casa occupata GSW nella stessa via ed erigere una barricata in fiamme sulla Puschkinallee.

Stralau1Non eravamo lx unicx ad essere in giro la notte passata:

A Pberg brucia una BMW

Sempre a Pberg bruciano macchine edili e materiale in un cantiere di lusso

A Moabit volano pietre a una banca

Anche a Hallesches Ufer pietre e vernice a una banca

Bruciano auto di lusso in via Alexandrinnen e in Gitschiner & Stralauer Halbinsel

Pietre a banca in via Heinrich-Heine

Spray e pietre a ufficio immobiliare in via Choriner

Per Berlino, le azioni spontanee alle ore 20 e nel resto della notte erano già molto carine, ma c’è molto spazio per molto di più: incontriamoci, occupiamo, parliamo – partiamo per bruciare le strade capitaliste, volantinare, fare degli spray e manifestare. Facciamo gli agguati ai porci, da Heerstraße-Nord a Gropius-Stadt. Incontriamoci con tuttx quellx che sono banditx da questa città, con tuttx quellx che non vogliono o non possono essere valorizzatx,  con tuttx quellx che pure odiano gli sbirri. Dite a tuttx che il 9 luglio c’è una manifestazione progettata già da tempo con il gruppo CG, che ora sarà perlomeno grande quanto quella di quartiere nel primo fine settimana di febbraio, ma con ancora più rabbia…

Spezziamo la tristezza organizzata per vivere di nuovo!

Formate delle bande e preparatevi.

Creativx & solidali per i danni materiali di 10 milioni, e per Henkel vale tuttora: nel bagagliaio con te!

Think & Attack – Gruppi Autonomi

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Amburgo, Germania: Bruciata una Porsche

183095Amburgo, 23 giugno 2016

Non ci scaccerete!
Non ci metterete i piedi in testa!

E ci siamo già di nuovo. Quel che abbiamo dovuto vedere tante volte negli ultimi tempi succede di nuovo. Lo Stato attacca i nostri spazi liberi. La Luftschlossfabrik, KoZe, Friedel 54 o l’attacco alla Rigaer 94 il 22 giugno 2016 – coloro che pensano di dominarci ci dichiarano guerra dappertutto.

Questa guerra non la vincerete! Poiché noi attacchiamo e ci vendichiamo. Il giorno X a Berlino era solo l’inizio! Anche ad Amburgo scendiamo nei vostri quartieri. Ecco perché a Havehude in una prima azione abbiamo dato alle fiamme una Porsche costosa da fare schifo.

Volete distruggere i nostri spazi? Ve ne pentirete. Ogni giorno.
Saluti solidali a tuttx lx compagnx.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera, Salez, CH

Tolosa, Francia: Gomme bucate in solidarietà con gli/le accusat* della lotta contro la legge sul lavoro

In una notte, un cacciavite ha bucato gli pneumatici di 4 veicoli del comune, di una vettura di Vinci, due automobili appartenenti a delle agenzie immobiliari, un camion d’Eiffage, due veicoli Orange, una vettura della Tnt e diverse biciclette in libero servizio. È servito anche a rigare le carrozzerie e bucare le gomme di un sacco di auto di borghesi. Dei sassi trovati in cammino hanno permesso di spaccare i cartelli pubblicitari che abbiamo incrociato.

Cercare di farla finita col lavoro significa anche bloccare i lavoratori e le lavoratrici. Abbiamo preso di mira in particolare delle imprese che costruiscono prigioni, aeroporti, che partecipano al controllo attraverso la tecnologia o all’imborghesimento della città.

La nostra rabbia non scema, soprattutto quando dei/lle compagn* sono stati toccat* dalla repressione, arrestat*, picchiat* o incarcerat*. Aumenta ogni volta che cercano di intimidirci.

Solidari attraverso l’attacco.
Sostegno agli/lle accusat* e agli/lle incarcerat* della lotta contro il lavoro.

Exarchia, Atene: Presidio in solidarietà con l’edificio occupato Gini

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Solidarietà tra oppress*

Martedì 31 maggio, al mattino, un impiegato del Politecnico di Atene (NTUA) si è presentato all’entrata dell’edificio occupato Gini per consegnare una comunicazione del Rettorato, rendendo  ufficiale la minaccia di espulsione che ci era già stata rivolta oralmente nell’ultimo periodo dai guardiani del Politecnico, il personale amministrativo e persino un portavoce della comunità afgana in Grecia che aveva cercato di avvicinare i/le migranti accolt* nell’edificio occupato Gini, affermando di eseguire gli ordini del Ministero greco dell’Educazione.

Secondo la comunicazione dell’università, “…dei lavori di restauro degli elementi decorativi della facciata devono avere luogo in tutta urgenza” così come “…lavori di disinfestazione, perché gli esami delle facoltà d’Istituto previsti per il 6 giugno 2016 possano avere luogo.”

Questo sviluppo arriva in un momento in cui è in corso una militarizzazione accresciuta nel territorio controllato dallo Stato greco, qualche giorno soltanto dopo l’espulsione del campo di Idomeni, e mentre migliaia di migranti sono stati trasferiti in campi di concentramento e centri di retenzione in condizioni pessime e umilianti, dovendo affrontare nuove esclusioni e persecuzioni, più o meno come se fossero i rifiuti umani dei nostri tempi. Le autorità dell’università riconfermano la loro complicità col resto delle nobili istituzioni repressive della democrazia greca, l’esercito, la polizia, i mass media, ma anche i meccanismi parastatali che si nascondono nelle strade dei centri urbani e della provincia, che danno la caccia ai sans-papiers, a chi parla male il greco o non lo parla per niente, a chi è stato spostato o esiliato dai propri luoghi d’origine come conseguenza della violenza quotidiana esercitata dall’apparato economico e di guerra di chi detiene il Potere.

Per quanto ci riguarda non commenteremo l’urgenza del Rettorato di restaurare l’edificio. Ma non possiamo non commentare il linguaggio del Potere quando parla di “lavori di disinfestazione”. Dichiariamo che non permetteremo a nessuna squadra di disinfestazione (che abbia o meno un’uniforme) di entrare e difenderemo l’occupazione fino alla fine. Continueremo a contagiare il corpo sociale col virus della solidarietà, la dignità e l’insurrezione, contro gli impiegati dello Stato, del Capitale e della dominazione, contro il mondo delle frontiere e delle discriminazioni nazionali.

Rettori, lo squat dell’edificio Gini resta dov’è.
Nessuno può spegnere la fiamma che abbiamo acceso.
Resistenza anarchica ovunque!

Edificio Occupato Gini
[all’interno del Politecnico di Atene; entrata dalla via Stournari, Exarchia]

in inglese

Rostock, Germania: Vernice a posto di polizia

Rostock, 6 marzo 2016

Il 06 marzo 2016 attaccammo il posto degli sbirri nella KTV con la vernice. Due bombe alla vernice colpirono la facciata.

Vuole essere solo un piccolo assaggio per quel che succederà se i maiali attaccano ancora della case a Berlino o altrove e terrorizzano dei quartieri interi. Con questo esprimiamo la nostra solidarietà con la Rigaer Strasse, il M99 e tutti gli altri progetti casa di sinistra.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Marsiglia: Striscione in sostegno a Gaël, condannato a 6 mesi di prigione senza condizionale

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Ricevuto il 24 marzo:

Il 17 marzo durante una manifestazione a Nantes contro la Legge sul lavoro, sono state arrestate diverse persone. Gaël ha passato 48h in preventiva prima che fosse emesso un mandato di carcerazione. Lunedì 21 è passato in direttissima ed è stato condannato a sei mesi di prigione senza condizionale.

Oggi, a Marsiglia, durante una nuova giornata di manifestazione, uno striscione in solidarietà è stato appeso a un ponte.

Da Marsiglia a Nantes: solidarietà!
Libertà per Gaël!

in inglese, tedesco, portoghese

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