Tag Archives: Atene

Atene: Striscione in solidarietà con Lisa, imprigionata a Colonia, Germania

Ricevuto il 21 dicembre 2017

Striscione esposto al Politecnico in solidarietà con Lisa, accusata di rapina in Germania.

Oggi 21 dicembre nel contesto dell’appello internazionale in solidarietà con la compagna Lisa accusata di rapina ad Aachen, Germania, abbiamo deciso di esporre uno striscione al Politecnico, a Exarchia, Atene.

Lo scorso 7 giugno il giudice e la pubblica accusa di Aachen l’hanno condannata a 7 anni e 6 mesi di prigione. Ora aspetta l’appello richiesto dai suoi avvocati. Se viene accettato dalla corte significa che dovrà subire un secondo processo.

Il fatto che la nostra compagna sia in prigione ci rende ancora più furios*, ma sappiamo che ogni vendetta dello stato ci rende più forti ogni giorno e rafforza le nostre idee.

Continueremo a lottare, a ricordare tutt* i/le nostr* compagn* in prigione. Nelle nostre teste è ben chiaro ci sono i nostri nemici. La nostra decisione è questa, di combattere lo stato, la polizia, i giudici, la procura e tutt* coloro che fanno parte del sistema che rende miserabile la vita delle persone. Non ci fermeremo, si tratta della nostra vita, si tratta della nostra lotta!

Si tratta di un piccolo gesto di solidarietà con la compagna, ma anche una rivendicazione a continuare la lotta all’interno della prigione e nelle strade. Non lasceremo nessun* compagn* sol* nelle mani dello stato.

Finché tutt* saranno liber*, forza, fuoco, amore e lotta!
La vogliamo libera, la vogliamo in strada!
Per l’anarchia!

Per scrivere a Lisa:
Lisa, nº 2893/16/
Justizvollzuganstanlt (JVA) Köln
Rochusstrasse 350
50827 Köln (Germania)

in inglese, portoghese

Atene, Grecia: Ricovero forzato di Nikos Maziotis e Pola Roupa

I membri di Lotta Rivoluzionaria Nikos Maziotis e Pola Roupa sono in sciopero della fame dall’11 novembre 2017.

Il compagno e la compagna incarcerat* si battono contro le misure d’isolamento; contro misure specifiche del nuovo codice carcerario che mirano alla repressione dei/lle prigionier* di alta sicurezza; contro la proposta di detenere i/le prigionier* di alta sicurezza nei commissariati; contro il ripristino previsto del regime carcerario di tipo C. Richiedono anche la fine immediata dell’isolamento imposto a Nikos Maziotis (da luglio, per una decisione del ministero della giustizia, il compagno viene tenuto isolato dagli altri prigionieri); un’estensione dell’orario di visita basata sulla frequenza di visite del/la prigionier*; sale appropriate per i genitori incarcerati per poter incontrare i propri figli.

Hanno chiarito fin dall’inizio che avrebbero preso soltanto acqua. Hanno chiesto ripetutamente che venisse loro garantita una comunicazione telefonica libera col figlio di 6 anni prima di essere trasferiti dalla prigione di Koridallos in un qualsiasi ospedale.

Il 2 dicembre Nikos Maziotis e Pola Roupa sono stati trasferiti in un ospedale esterno alla prigione a causa del peggioramento del loro stato di salute. Ma il giorno successivo hanno entrambi chiesto di essere rimandati in prigione perché alla fine la libera comunicazione col figlio era stata loro negata.

Il 4 dicembre Nikos Maziotis ha bruciato e distrutto la sezione d’isolamento B nel sotterraneo della prigione femminile di Koridallos, dove era tenuto in isolamento da 5 mesi. Da lì è stato spostato nell’infermeria della prigione a causa delle esalazioni, ed è stato minacciato di venire messo di nuovo in isolamento – stavolta nell’unità disciplinare della prigione di Koridallos.

Nelle prime ore del 5 dicembre Nikos Maziotis e Pola Roupa, in sciopero della fame, sono stati costretti al trasferimento fuori dalla prigione. Il procuratore ha ordinato il ricovero forzato. Attualmente sono all’Ospedale Generale di stato di Nikaia, minacciati entrambi di venire nutriti con la forza. Per il momento i medici dell’ospedale non hanno ancora ottemperato agli ordini del procuratore.

Nikos Maziotis e Pola Roupa continuano lo sciopero della fame. Hanno dichiarato che non accetterano il siero fisiologico e reagiranno contro ogni tentativo di terapia non volontaria e nutrizione forzata (tortura) in ogni modo possibile.

in inglese, portoghese, tedesco

Atene: Striscione in memoria di Santiago Maldonado allo squat Themistokleous 58

Santiago Maldonado vive nella rivolt(A)

Quattro mesi dopo la sparizione del compagno anarchico Santiago Maldonado, e il suo assassinio per mano dello stato argentino, mandiamo un saluto ai/lle compagn* in America del Sud e lanciamo un appello a mantenere accesa la fiamma della rivolta in questo Dicembre Nero.

Da Exarchia all’America del Sud, la solidarietà anarchica è più forte di qualsiasi confine.

in inglese, spagnolo, portoghese

Exarchia: lo squat Themistokleous 58 attaccato (4 persone ricoverate)

Lo squat Themistokleous 58, conosciuto anche come TH58, a Exarchia, è stato attaccato da persone che portavano dei caschi. Questa aggressione in stile mafioso ha causato il ferimento di 4 persone, che sono state ricoverate.

Maggiori informazioni sull’attacco e le cause verrano date dall’assemblea del TH58.

Aggiornamento:

1. Tra i/le 4 persone gravemente ferite (attualmente ricoverate) ci sono un migrante e tre solidali.

2. Gli assalitori hanno agito con modalità fasciste, armati di bastoni di legno e sbarre di metallo e di coltelli, e hanno mirato alla testa degli/lle abitanti del TH58. Tra i/le fascist* sono stat* riconosciut* alcuni membri di altri squat e alcuni migranti, come anche dei venditori di sigarette che vendono tabacco e altre sostanze vicino allo squat.

Un testo politico dello squat Themistokleous 58 squat (Θ58) farà seguito.

in inglese, tedesco, portoghese

Exarchia: Striscioni in solidarietà con il CSO Kike Mur, i/le ribelli del G20 e Lisa

Nella mattinata di martedì 11 luglio 2017, gli/le abitanti dello squat Themistokleous 58, insieme a dei/lle compagn* affini, hanno appeso a Exarchia degli striscioni in solidarietà internazionalista a proposito di tre casi diversi.

Abbiamo le chiavi di tutte le porte… Solidarietà con il CSO Kike Mur a Saragozza, Spagna

Da uno dei balconi del 58 abbiamo esposto uno striscione in sostegno al centro sociale occupato Kike Mur a Saragossa (Spagna), minacciato di sgombero dalle autorità locali. L’edificio (un’ex prigione) è occupato da sette anni, e ha dato vita a una moltitudine di attività ed espressioni di solidarietà anarchica, come per esempio uno striscione nel contesto della campagna internazionale del 2013 Febbraio Nero.

Solidarietà con i rivoltosi del G20

Sulla cancellata dell’ex scuola di Chimica abbiamo esposto uno striscione in sostegno a chi si è scontrato con le forze della repressione nelle strade di Amburgo contro il summit dei leaders dei 20 stati più potenti del pianeta. È il momento di spargere la voce che gli/le ostaggi del G20 hanno bisogno del nostro sostegno.

Attacca/Deruba le banche! Libertà per Lisa, anarchica detenuta in Germania

Un altro striscione è stato messo sull’edificio Gini al Politecnico in solidarietà con Lisa, un’anarchica recentemente condannata a 7 anni e mezzo di prigione per una rapina ad Aachen (Germania) nel 2014.

Nessun prigioniero nelle mani del Potere: Assaltiamo lo Stato/Capitale e la dominazione!

Squat Themistokleous 58
e compagn* affini

in greco, inglese, portoghese, spagnolo, tedesco

[J11] Exarchia, Atene: Striscione esposto in solidarietà con Michael Kimble, prigioniero anarchico negli U$A

Domenica 11 giugno 2017, giornata internazionale in sostegno agli/lle prigionier* anarchic* di lunga data, abbiamo esposto uno striscione allo squat Themistokleous 58 in solidarietà col compagno Michael Kimble, incarcerato nella prigione di Holman, in Alabama.

Michael Kimble è un anarchico gay nero che sconta un ergastolo per aver fatto fuori un razzista omofobo bianco. Benché sia tenuto prigioniero da tre decenni, Michael continua a resistere all’imprigionamento quotidiano con tutti i mezzi necessari, e predica la rottura violenta con tutti i Poteri.

Con questo striscione gli rimandiamo un po’ della forza che ci trasmette ogni volta che leggiamo uno dei suoi testi incendiari. Resisti, compagno: le tue idee e la tua determinazione riecheggiano dall’altro lato dell’oceano.

NESSUNA TREGUA CON LA SOCIETÀ-PRIGIONE!

Chaoten

in greco, inglese, portoghese, tedesco

Grecia: Tasos Theofilou prosciolto dalla corte di Atene

“Libertà per l’anarco-comunista Tasos Theofilou”/ Corteo di solidarietà a Salonicco, 29 giugno 2017

7 luglio 2017

Dopo cinque anni di prigione, Tasos Theofilou è stato giudicato non colpevole rispetto a tutti i capi d’accusa dalla corte d’appello di Atene. La decisione è stata presa con una maggioranza di 3-2.

in inglese

Atene, Grecia: Attacco molotov contro il Ministero della Cultura

Nella notte di lunedì 22 maggio 2017, un gruppo di compagn* ha attaccato Ministero della Cultura a Exarchia con dei cocktail molotov. Quest”azione simbolica è stata compiuta per due ragioni:

onorare la memoria di Mauricio Morales, che ha perso la vita il 22 maggio 2009 a Santiago del Cile, quando la bomba che trasportava per colpire la scuola dei secondini è esplosa prima del tempo.

E per inviare forza all’anarchico Eric King, che sta scontando una condanna  a 10 anni negli Stati Uniti per avere attaccato un edificio governativo a Kansas City con delle molotov, nel settembre 2014. Sosteniamo l’appello internazionale in solidarietà con Eric il 28 giugno.

Memoria combattiva – solidarietà incendiaria!

in inglese, greco, spagnolo

Atene: Lista delle cose necessarie allo squat Themistokleous 58

Dopo più di un anno di esistenza, lo squat anarchico e progetto di alloggio per persone con e senza documenti Themistokleous 58 a Exarchia, nel centro di Atene, ha ancora bisogno di solidarietà tangibile per il suo funzionamento.

Ecco una lista attuale di ciò di cui abbiamo bisogno.

Cibarie: Olio (di oliva/di semi di mais), riso, pasta, sugo di pomodoro, fagioli, lenticchie, ceci, uova, patate, latte condensato, cibo per cani.

Prodotti per l’igiene: Candeggina, detersivo per piatti, detersivo per lavatrice, spugne, sacchi per la spazzatura, mocio.

Igiene personale: Shampo, schiuma da barba e rasoi, carta igienica, dentifricio e spazzolini.

Prodotti generici: Lampadine (a vite e a baionetta), vernice, sedie.

Accettiamo anche sostegno di tipo economico (non da ONG o altre istituzioni di Stato/Capitale) per coprire i bisogni strutturali dello squat e le spese mediche occasionali. Per chi desidera contribuire dall’estero l’indirizzo del nostro portafoglio bitcoin è: 1aXVM16soZt4ZisC8ZttuqvzztVKFBCMz

Ne approfittiamo per ringraziare chiunque ci ha aiutato come poteva fino a questo momento.

Amore, rabbia e solidarietà!
Squat Themistokleous 58

in inglese

Grecia: Solidarietà col compagno Panagiotis Aspiotis

L’anarchico Panagiotis Aspiotis – attualmente incarcerato nella prigione di Korydallos – ha iniziato uno sciopero della fame mercoledì 22 marzo, per protestare contro il rifiuto della sua iscrizione all’Istituto professionale (IVT) pubblico della prigione benché ne avesse i requisiti. Qualche giorno fa, altri quattro prigionieri si sono uniti allo sciopero della fame per la stessa ragione.

Nella precedente richiesta di trasferimento, P. Aspiotis aveva invocato ragioni di studio – dato che era stato ammesso all’IVT della prigione di Korydallos – così come ragioni personali legate alla possibilità di comunicare con la sua compagna e con il figlio appena nato. Il rifiuto della sua domanda non ci coglie assolutamente di sorpresa, dato che il Ministero della Giustizia – che collabora fedelmente col pubblico ministero del Comitato carcerale, Stamatina Perimeni – ha da tempo gettato la maschera che nascondeva la loro mentalità fascista. Stavolta la ragione legalmente infondata che invocano per privare P. Aspiotis e gli altri compagni in sciopero della fame del diritto a studiare all’IVT è che i prigionieri sono registrati in prigioni diverse da quella di Korydallos. Questo gesto pregiudica l’esistenza stessa dell’IVT, visto che dei 21 richiedenti ammessi con successo ai corsi soltanto a 9 è stato dato il permesso di frequentare. Non è una coincidenza neppure il fatto che lo stesso pubblico ministero – che mostra di essere un nostalgico dei campi d’esilio di Makronissos – sia lo stesso che ha ripetutamente respinto le domande di permesseo di K. Gournas e D. Koufontinas, chiedendo loro un atto di pentimento.

Il rifiuto di queste richieste da parte dei fedeli collaboratori della coalizione di governo SYRIZA-ANEL costituisce una violazione flagrante dei diritti dei prigionieri e un tentativo di accentuare la loro marginalizzazione sociale. I loro annunci, ben pubblicizzati ma vuoti, sul miglioramento delle condizioni di vita dei prigionieri, come anche, più specificatamente, le disposizioni per la creazione delle “scuole della seconda-opportunità” e gli IVT (Istituti professionali), comunicate dal Ministro della giustizia (E. Fytrakis) un paio di mesi prima, si è presto rivelato una vuota promessa e l’ennesima campagna rivolta ai media per calmare i prigionieri e far tacere ogni asserzione di diritti umani.

Questo governo non è nient’altro che l’ennesimo governo che delude il pubblico, promuove e protegge gli interessi delle elite economiche, impoverisce il popolo tagliando stipendi e pensioni, dona proprietà e installazioni a uso alloggio a banche e grandi compagnie e mette in vendita i beni pubblici per soddisfare l’appetito rapace delle multinazionali. Portano avanti i piani dei loro predecessori con zelo eccessivo smantellando ogni sensibilità sociale che possono aver predicato e intensificando i progetti di oppressione.

Il caso di P. Aspiotis è una lampante manifestazione del desiderio di rivalsa, l’ipocrisia e l’autoritarismo del meccanismo di applicazione delle leggi dello stato. Nel febbraio 2016 il compagno è stato gravemente ferito dagli uomini dell’Unità dell’Antiterrorismo dopo il suo rifiuto di fornire un campione di DNA e, come conseguenza “naturale”, l’Unità dell’Antiterrorismo l’ha portato in processo il 6 aprile al tribunale di via Evelpidon [ad Atene]. Che fornire campioni di DNA raccolti forzatamente dal pubblico ministero sia stato ufficalmente, anche se solo in teoria, vietato dopo la dura e accesa lotta dei prigionieri politici che avevano cominciato uno sciopero della fame nel marzo 2015 non conta niente.

Il nostro compagno P. Aspiotis e tutti gli altri prigionieri che prendono parte a questo lungo sciopero della fame difendono il diritto umano fondamentale dell’accesso all”educazione e la loro unica arma  sono i loro corpi e la loro stessa vita. Il Ministero delle Giustizia, insieme al pubblico ministero, prendono deliberatamente tempo così che lo sciopero della fame prenda fine e le richieste dei prigionieri rimangano insoddisfatte. S. Perimeni, E. Fytrakis e il Ministro della giustizia, S. Kontonis, utililzzano la salute e la vita dei prigionieri per le loro manipolazioni sistematiche. Devono essere tenuti a rispondere per le loro vite. Il compagno P. Aspiotis non è solo! Conviene che si preparino a una reazione proportionale al risultato delle loro azioni outcome of their actions!

Solidarietà col compagno P. Aspiotis e gli altri compagni in sciopero della fame.

Esigiamo l’immediata soddisfazione della loro richiesta di studiare all’IVT della prigione di Korydallos.

Iniziativa di solidarietà a P. Aspiotis e i compagni in sciopero della fame

in inglese, tedesco, portoghese

Atene: Attacco incendiario al Ministero della Cultura

Nella serata di sabato 28 gennaio 2017 abbiamo colpito con delle molotov il Ministero della Cultura a Exarchia. È stato un piccolo attacco simbolico per ricordare a tutt* i/le fascist* e militarist* ovunque che non ce ne frega un cazzo degli ideali nazionali.

Sui vostri emblemi nazionali, le vostre uniformi, i vostri confini e le tombe che scavate per i vostri massacri ci sputiamo sopra.

Guerra alla guerra di civilizzazione.

in inglese, greco, spagnolo

Atene: Resoconto della manifestazione a Exarchia (14 gennaio)

Sabato 14 gennaio 2017, di sera, una cinquantina di persone hanno partecipato alla manifestazione nelle strade di Exarchia chiamata dallo squat anarchico Themistokleous 58 in occasione del primo anno del progetto. Lo striscione della manifestazione dice “Resistenza, Rivolta, Libertà” in inglese e farsi, e un altro striscione è stato esposto allo squat in memoria di Shahzad Luqman, assassinato dai nazisti ad Ano Petralona nel gennaio 2013: “Non dimentichiamo Shahzad Luqman – Botte ai fasci.” Durante l’azione abbiamo distribuito dei volantini in greco e inglese, ne abbiamo sparsi altri sempre in greco e inglese, e gridato diversi slogan in farsi, arabio, inglese, francese e greco.

Ringraziamo tutt* coloro che hanno partecipato alla manifestazione a Exarchia. Mandiamo anche dei saluti solidali agli individui, gruppi e comunità dentro e fuori le mura e i confini che continuano a combattere con ogni mezzo possibile contro il Potere.

Ricordiamo che la sera di sabato 21 gennaio organizzeremo un party solidale al 58 per sostenere finanziariamente il nostro progetto. Il ricavato servirà a coprire i bisogni operativi dello squat e le sue azioni future.

Squat Themistokleous 58

in greco, inglese, portoghese

[Grecia] 21 gennaio 2017: Giorno di azione in solidarietà con Lotta Rivoluzionaria

Il manifesto dice:

“Sono una rivoluzionaria, e non ho niente di cui scusarmi.

Terrorista, criminale, rapinatore è chi compone la vita economica e politica; le istituzioni e i governi che, tramite i memoranda, stanno compiendo l’attacco più violento e più efferato alla base sociale nel nome di una “via d’uscita dalla crisi.” Terroristi, criminali, rapinatori sono lo Stato e il Capitale; sono loro che combatto, dedita anima e corpo alla lotta armata, a Lotta Rivoluzionaria; sono loro che la mia organizzazione ha preso di mira in questi anni di attività.

(…)  l’establishment economico e politico attacca la maggioranza sociale nei modi più spietati, la lotta armata per la rivoluzione sociale sono un dovere e un obbligo; perché è in questo che si trova la speranza, non altrove. L’unica speranza per un’uscita definitiva dalla crisi sistemica che viviamo in questo periodo storico, per un’uscita definitiva da ogni crisi. È l’unica speranza di rovesciare il capitalismo, il sistema che crea le crisi; l’unica speranza di rovesciare lo Stato e Capitale.

È l’unica speranza per un contrattacco armato della base sociale contro un sistema che li schiaccia.
È l’unica speranza di rovesciare lo Stato e il Capitale; per la Rivoluzione Sociale.
Per una società di uguaglianza economica e libertà politica per tutt*.”

Pola Roupa

“Sono un’anarchica, membro dell’organizzazione rivoluzionaria armata Lotta Rivoluzionaria. Gli unici terroristi sono lo Stato e il Capitale.”

Konstantina Athanasopoulou

Manifestazione in solidarietà con i membri di Lotta Rivoluzionaria

Sabato 21 gennaio 2017 alle 12:00 a Monastiraki (centro di Atene)

SOLIDARIETÀ CON I MEMBRI DI LOTTA RIVOLUZIONARIA
NESSUNA DEROGA ALLO STATUTO DEI PRIGIONIER* POLITIC*
LOTTA CONTRO LO STATO E IL CAPITALE CON OGNI MEZZO

–Assemblea solidale (Atene)

Testo completo dell’appello in greco

in inglese, tedesco, portoghese

Exarchia, Atene: Primo anno dello squat Themistokleous 58

PRIMO ANNO DELLO SQUAT THEMISTOKLEOUS 58

Il 10 gennaio 2017, lo squat Themistokleous 58 a Exarchia ha concluso il primo anno di attività. In questo anno il nostro squat ha intrapreso una serie di iniziative per intensificare la guerra sociale, e ha partecipato a numerose azioni di sostegon a progetti e individui presi di mira dalla repressione delle autorità.

Abbiamo messo in avanti la solidarietà anarchica internazionalista tra ribelli, perché crediamo che può essere una relazione reciproca destinata a sviluppare affinità e complicità contro lo Stato, il Capitale e la dominazione, e continuiamo a farlo nella pratica distruggendo le false divisioni basate su origine, lingua, genere, orientazione sessuale e il bagaglio religioso o profano di chiunque sia associato in qualsiasi maniera al nostro progetto.

Ci siamo opposti al patriottismo e al razzismo diffuso (che sia manifesto o nascosto), e rifiutati di discriminare chi migra sulla base dello statuto attribuito loro dalle autorità (rifugiati contro non-rifugiati). Abbiamo cercato di intrecciare la lotta contro il controllo e la repressione della migrazione con una critica esauriente e pratica del complesso di dominazioni che divide e isola ogni tentativo di liberazione per indebolirli e eliminarli più facilmente.

Abbiamo protetto il carattere anti-instituzionale del nostro progetto con ogni mezzo, mantenendo lo squat e le sua attività liberi dalla presenza e l’influenza di ONG, stampa e ogni tipo di intermediario. Abbiamo difeso la nostra autonomia politica senza alterare le caratteristiche fondamentali della nostra comunità agguerrita. Allo stesso tempo abbiamo scelto di incontrare gli/le altr* sul terreno dei disaccordi multirazziali, lavorando insieme ogni qualvolta e ovunque considerassimo che le rispettive strutture politiche e organizzative corrispondevano ai nostri obiettivi.

Lo squat Themistokleous 58 è sia un progetto politico anarchico e uno spazio abitativo per persone con o senza documenti. È un laboratorio sovversivo di teoria e pratica, ma anche un luogo in cui gli individui vivono e lottano sulla base dell’autorganizzazione, partecipazione egalitaria, orizzontale, aiuto reciproco e azione diretta. Dopo un anno di operatività del progetto, l’esperienza (sia positivia sia negativa) acquisita durante l’esperimento del 58 sono un’eredità di lotta per noi preziosa per le battaglie che verranno.

Vi invitiamo tutt* sabato 14 gennaio alle 21h fuori dal 58 per una manifestazione nelle strade di Exarchia. Non dimentichiamo Shahzad Luqman, un migrante del Pakistan assassinato dalla feccia neo-nazista nel quartiere ateniese di Ano Petralona nel gennaio 2013. Non dimentichiamo le centinaia di migranti picchiat*, imprigionat*, deportat* o assassinat* dal mondo degli stati e i loro confini.

Per sostenere finanziariamente il progetto, venite sabato 21 gennaio dalle 21:00 per un party di solidarietà al 58; musica dal vivo con REZA ASKI (voce/chitarra, dall’Iran) e SIMO (rap, dal Marocco), DJ set, da bere e da mangiare.

LE FRONTIERE E TUTTE LE PRIGIONI A FUOCO E FIAMME
NÉ NATIV* NÉ STRANIER*; SENZA MADREPATRIA E RIBELLI

Squat Themistokleous 58
th58@riseup.net

in inglese, spagnolo, portoghese, tedesco, PDF in greco e inglese

Atene: Striscione dello squat Themistokleous 58 in solidarietà con gli/le arrestat* del 6 dicembre

Venerdì 16 dicembre 2016, un gruppo di compa dello squat Themistokleous 58 sono andati all’università di Panteios per il presidio organizzato dal Locale Antiautoritario di Panteios in solidarietà con chi viene perseguito per il 6 dicembre. Lo striscione diceva *Siamo con i/le ragazz* della lotta di strada, che nessuno sia sol* nelle mani delle autorità!

ALEXIS PRESENTE NELLE STRADE DI FUOCO
LA VENDETTA ANARCHICA È LA GUIDA DEL NOSTRO CUORE

squat Themistokleous 58

in tedesco, spagnolo, portoghese, greco

Grecia: Tre filobus incendiati in centro ad Atene

Nella notte di lunedì 19 dicembre 2016, un gruppo di compagn* ha deciso si scaldare un po’ l’inverno urbano appiccando fuoco alla pace sociale e all’apatia.

Con soltanto 5 litri di materiale infiammaible e un odio infinito per ogni Potere, siamo andati in via Patission, abbiamo fermato dei filobus che passavano e li abbiamo incendiati dopo aver fatto scendere i passeggeri e i conducenti.

Tre filobus bruciati, uno per ogni incarcerazione preventiva imposta agli/lle arrestat* duranti gli scontri del 6 dicembre 2016 ad Atene.

Forza al prigioniero anarchico (membro della CCF) Panagiotis Argirou, che è stato recentemente condannato dallo stato ad altri 7 anni di prigionia, stavolta per il tentato incendio di un autobus nel 2009.

Fuoco alle macchine e alla civilizzazione!

in francese, greco, inglese, spagnolo

Atene: Distrutti bancomat della banca Piraeus

Nella serata di venerdì 16 dicembre, poco prima delle 20:00, abbiamo deciso di rendere visita alla filiale della banca del Piraeus Bank in piazza Canningos. Dopo aver distrutto con un martello il monitor del bancomat e la vetrina accanto, abbiamo versato della benzina sulla macchina e l’abbiamo bruciata. Prima di andar via, abbiamo anche lanciato una molotov all’ex ministero del commercio che si trova davanti alla banca.

Quest’azione è dedicata alla memoria dell’anarco-nichilista Sebastian Oversluij, ucciso da un agente di sicurezza mentre cercava di espropriare un’agenzia del Banco Estado a Santiago del Cile il 13 dicembre 2013.

È anche un gesto complice in solidarietà con l’anarchica Tamara Sol Farías Vergara, tenuta prigioniera nelle prigioni cilense per essersi vendicata della perdita di Sebastián aprendo il fuoco contro un altro agente di sicurezza privata della stessa banca il 21 gennaio 2014.

RICORDO E LOTTA PER I/LE COMPAGN* CADUT* E DETENUT*!
COORDINAZIONE INFORMALE E ATTACCO CON OGNI MEZZO POSSIBILE!

in inglese, spagnolo, greco

Atene: Bulldozer della compagnia elettrica DEI incendiato a Exarchia

nova-imagem-e1481339701280Nelle prime ore del 2 dicembre 2016, all’angolo tra le vie Akadimias e Themistokleous, un bulldozer al servizio della compagnia elettrica DEI ne ha avuto abbastanza e ha deciso di porre fine alla propria routine automatizzata. A quanto si dice prima di auto-immolarsi la povera macchina avrebbe detto:

“Solidarietà con le compagne Siao, Hodey e Maya, recentemente arrestate in Germania per aver difeso la foresta di Hambach!

Forza all’anarchica Natalia Collado, detenuta in Cile per aver liberato col fuoco un bus Transantiago!”

in greco, inglese, portoghese, spagnolo

[Politecnico di Atene, 10 dicembre]: Discussione con dei/lle compagn* di Berlino

plakat10-12-544x769Dalla lotta in Rigaer Strasse (Berlino) alla mobilitazione contro il G20 (Amburgo)

Quest’estate Berlino è stato al centro di una resa di conti tra la polizia e ciò che resta di quello che un tempo è stato il movimento degli occupanti. La ragione era il tentato sgombero delle parti occupate del progetto abitativo Rigaer94. Rigaer94 nella parte nord di Friedrichshain, che ha una lunga tradizione di lotta contro l’influenza dello stato. Le tre settimane di assedio del 94 sono diventate immediatamente il punto di cristallizzazione di un contrattacco congiunto degli/lle anarchic*, culminato nell’appello per un Luglio Nero, che esprimeva l’idea di una lotta anarchica multiforme.

Rafforzata dalla battaglia che ha condotto a una piccola vittoria grazie alla difesa riuscita di Rigaer94 contro l’espulsione, l’offensiva continua verso l’imminente mobilitazione contro il G20 di Amburgo nel luglio 2017. Ci sono già degli appelli internazionali a delle azioni decentralizzate per creare una dinamica che inviti tutt* i/le combattent* ribelli che possano e vogliano attaccare Amburgo.

Dei/lle compagn* di Berlino parleranno della lotta contro la gentrificazione a Berlino e il ruolo di Rigaer94, oltre dei progetti in corso degli/lle anarchic*.

Sabato 10 dicembre alle 19:00, edificio Gini
Politecnico di Atene (entrata da via Stournari), Exarchia

Compagn* dello Spazio di Azione Anarchica Multiforme Zaimi 11
Squat Themistokleous 58
& rete di traduzioni di contro-informazione Contra Info

Atene: Striscione contro il DAPL sulla piazza di Exarchia

no-dapl-544x408
Da Standing Rock alla Grecia: rilancia i lacrimogeni, soffoca la polizia. Contro l’oleodotto in Dakota

no-dapl-1-544x408Nel pomeriggio del 24 novembre 2016 abbiamo esposto uno striscione sulla piazza di Exarchia contro il DAPL (Dakota Access Pipeline), attualmente in costruzione negli Stati Uniti. Questo oleodotto coprirà una distanza di circa 3461 chilometri, dal Nord Dakota all’Illinois, e il suo costo si aggira sui 3.7 miliardi di dollari. Sul suo cammino distruttivo questo mega-progetto causerà danni irreversibili a territori, fiumi e comunità circostanti.

Tra le zone toccate c’è anche la riserva di Standing Rock nel Nord Dakota, dove i residenti, con dei/lle solidali, resistono a polizia, forze dell’esercito statunitense e guardie di sicurezza dei gruppi cui è stata affidata la costruzione dell’oleodotto (Energy Transfer Partners è l’appaltatore principale).

La repressione degli ultimi giorni è stata così violenta che tra le centinaia di feriti si conta anche un attivista la cui mano è stata amputata a causa di una granata antisommossa tirata dagli sbirri.

Allo stesso tempo, ci sono state diverse azioni di resistenza in diverse città degli Stati Uniti e altrove, con blocco di treni e di binari, azioni dirette e gesti di solidarietà simbolici.

Forza ai/lle compagn* anarchic* e a tutt* quell* che combattono in maniera antistituzionale, anti-gerarchica e senza mediatori contro la costruzione dell’oleodotto, mostrandola per quello che è davvero: un altro dei tentacoli della dominazione che inaridisce la Terra.

La nostra opposizione a questo e a tutti i mega-progetti della civilizzazione tecno-industriale deriva dalla convinzione che la Terra non appartiene a nessuno; dal nostro bisogno di difendere con ogni mezzo tutto quello che è rimasto non addomesticato e selvaggio in questo mondo artificializzato. Al di là della retorica delle terre “ancestrali” o “sacre”, sosteniamo questa lotta fino alla liberazione dell’intero pianeta.

CONTRO L’OLEODOTTO IN DAKOTA

LOTTA ANAZIONALE CONTRO STATI, CAPITALE E DOMINAZIONE

(Α)

in inglese, greco

[Prigioni statunitensi] Sean Swain: La Grecia e la dignità della rivolta

Qui di seguito una dichiarazione inviata dal prigioniero anarchico di lunga durata Sean Swain in occasione della presentazione dei/lle compagn* della Croce Nera Anarchica di Bloomington  nell’edificio Gini del Politecnico a Exarchia, Atene, il 23 novembre 2016. Le parole del compagno sono state lette in inglese e greco e il testo stampato distribuito nel corso della discussione contro la società carcerale organizzata dallo squat Themistokleous 58 e da Contra Info.
complicity-544x248
Complicità con i/le detenut* ribelli negli Stati Uniti e nel mondo (A) (Striscione esposto nella sala dove si è tenuta la discussione)

La Grecia e la dignità della rivolta

Prima di dare l’impressione sbagliata di incolparvi in maniera immeritata, penso che dovrei cominciare rivelando di essere un grande fan degli/lle anarchic* grec*. È come se ogni singola immagine fotografica che vedo di ribelli coi volti coperti dal bandana o con maschere da sci nere, ogni istantanea di pattuglie della polizia ribaltate e bruciate venissero dalla Grecia. Sono un tale fan che considero che l’aver scritto una dichiarazione di sostegno al Dicembre Nero l’8 dicembre dell’anno scorso e che cinque giorni dopo i/le ribelli grec* abbiano dato fuoco a un edificio militare citandomi sia il più grande risultato della mia vita. È la pietra miliare della mia esistenza. Non faccio che vantarmene. Sono insopportabile. Dico a chiunque mi ascolti che ho scritto una dichiarazione e che gli/le anarchic* grec* mi hanno citato dopo aver incendiato un edificio militare.

Mi fa venire voglia di scrivere migliaia di altre dichiarazioni nella speranza che diate fuoco a migliaia di altri edifici.

Tutto ciò per darvi il contesto, perché quello che dirò non ferisca i vostri sentimenti…

La Grecia ha dato origina alla swivilizzazione. Tutto è partito dalla Grecia. Voi grec* avete perfezionato il programma gerarchico, sviluppato la democrazia come la sua forma più affascinante, creato capolavori artistici per decorarla — rappresentando perlopiù persone nude, che attiravano l’attenzione del resto del mondo — e avete esportato quel programma su grandi flotte navali.

Un salto in avanti, e ci ritroviamo con un sistema globale di schiavitù in cui tutt* trasciniamo pietre per la piramide di qualche ricc* stronz* e la grande maggioranza di noi non riesce a immaginare che ci possa essere qualcosa di meglio della democrazia. Viviamo in un mondo dominato da bankster (NdT: banchieri + gangster) e industriali sociopatici impegnati nella distruzione di massa di ogni essere vivente, noi inclus*.
Siamo fottuti.

Quindi mi sembra più che appropriato che nel luogo di nascita della swivilizzazione assistiamo ora al suo assassinio. In Grecia, di tutti gli spazi geografici del mondo, troviamo la più determinata, la più energica, la più radicale resistenza alla swivilizzazione, a questo programma che ci stravolge e ci assassina a rate.
Tutto è nato in Grecia. Tutto finisce in Grecia.

Non pensate che dica questo per lusingarvi. Le lusinghe non sono il mio forte. Sono più bravo a mettermi nei guai con le parole. Per cui non si tratta di adulazione ma, penso, di un’osservazione abbastanza oggettiva: gli esperimenti di resistenza che avete portato avanti, le strategie e le tattiche, le teorie che avete esplorato, tutto questo è diventato proprietà comune del resto del mondo. Anche ora che cominciamo a trovare la nostra via, inciampando, noi anarchic* degli Stati Uniti e degli altri paesi del mondo, diviso com’è in nazioni-stato artificiali, guardiamo voi. Vediamo quello che avete fatto.

Non per trovarci delle scuse, qui negli Stati Uniti, ma parte della nostra inazione, credo, è una conseguenza del vedere quello che avete compiuto, quanto siete andati lontano, e crediamo, a torto o ragione, che qui una simile resistenza non sia possibile. Siamo paralizzati, credo, dalla sensazione che non possiamo fare quello che avete fatto, che in qualche modo la situazione o le “condizioni” negli Stati Uniti siano diverse, che la sorveglianza è troppo diffusa, le possibili sanzioni troppo enormi, il clima sociale troppo tranquillo. E così restiamo seduti davanti al nostro computer e ci connettiamo per vedere i filmati dei/lle grec* allucinati e urlanti, che danno la caccia ai porci sbigottiti che cercano di mettersi in salvo, l’ordine gerarchico ha le gambe che gli tremano, e noi sogniamo.

Vi starete chiedendo, dove sono gli statunitensi?
Arriviamo. Sono sicuro che stiamo arrivando.

Proprio questo mese, milioni di statunitensi hanno votato contro l’ordine costituito che li ha traditi per tutta la loro vita. A milioni hanno verosimilmente votato per il candidato che “cambierà” tutto, che “darà una scossa,” perché quel candidato sembrava dare loro voce, esprimere la loro frustrazione.

Pur concedendo loro il beneficio del dubbio e pensando che la maggior parte siano stupidi piuttosto che malvagi, hanno inconsapevolmente votato per il fascista sociopatico più aggressivo dai tempi di Hitler e Mussolini, un fascista del peggior genere, la cui adesione di facciata alla maggioranza dimenticata cederà alle politiche guerrafondaie, ai regali per le multinazionali e l’“austerità” per il popolo. Quest* votanti soffriranno presto di “rimorso del cliente,” quando il fascista in cui riponevano le loro speranze li tradirà totalmente.

E verso chi si rivolgeranno gli statunitensi? Torneranno ai partiti tradizionali che in decine di milioni hanno rifiutato, gli stessi partiti con le stesse idee fallimentari? Troveranno un nuovo eroe che prometterà loro gloria e grandezza, parlando esattamente come l’eroe che l* ha pugnalat* alle spalle?
No. Si rivolgeranno verso l’esempio dato altrove, l’esempio del rifiuto dell’ordine imposto, le immagini e le idee esportate non dalle flotte di navi, ma trasmesse elettronicamente via satellite, mostrando la vera dignità della rivolta.

Gli statunitensi stanno arrivando.
Nel giro di pochi mesi, questo popolo docile e pacifico sarà trasformato dalla rabbia e la furia, e troverà la propria voce nel sangue e nelle fiamme. Vi seguiranno nella battaglia contro il nemico comune, andranno dove molti di voi sono già andati, e vedrete volti coperti da bandana, nascosti dalle maschere da sci, e vedrete le pattuglie della polizia ribaltate e in fiamme, forse vedrete persino le colonne di fumo salire al cielo quando guarderete a ovest l’orizzonte.

Gli statunitensi stanno arrivando. E quando lo faremo, seguiremo i passi dei/lle ribelli grec* che ci hanno preceduto.

Quel giorno, il giorno della vittoria sul nostro nemico comune, saremo tutt* grec*.
E saremo tutt* liber*.

Qui il prigioniero anarchico Sean Swain dal centro correzionale di Lebanon, Ohio, negli Stati fascisti d’America. Se siete in ascolto, voi SIETE la resistenza.

Exarchia: Volantini per l’anarchico Sean Swain, incarcerato nelle prigioni statunitensi

sean-544x408Costantemente ispirati dalle parole di Sean e dalla sua posizione contro i prigioncrati, sentendo costantemente il calore della sua ribellione, il 21 novembre 2016 abbiamo incollato dei poster nel quartiere di Exarchia (nel centro di Atene) che dicono:

“E attacchiamo, ovunque siamo, qualunque sia la nostra situazione, finché non otterremo il mondo che meritiamo. Non ci sbarazzeremo di loro con un voto o una petizione o una protesta o un processo.”

Complicità assoluta con l’irriducibile anarchico Sean Swain, ancora detenuto nelle prigioni dell’Ohio, negli Stati Uniti.

SeanSwain.org

in inglese, greco

seanswain-544x736

Exarchia, Atene: Striscione in solidarietà con Kara Wild

kara-wild-544x408

kara-wild-1-544x408

Lo striscione dice: Libertà per Kara Wild, anarchica detenuta in Francia

Il 18 maggio 2016 a Parigi, nel contesto di un’agguerrita protesta contro la nuova legge sul lavoro, una pattuglia della polizia francese è stata distrutta e bruciata. Una settimana dopo, il 26 maggio, Kara Wild, una trans anarchica statunitense che ha partecipato al movimento, è stata arrestata durante una manifestazione separata vicino piazza della Nazione. La procura l’ha accusata di aver partecipato allo sfascio della pattuglia di polizia; da allora è detenuta in Francia e le è stata negata la libertà su cauzione perché considerata a rischio di fuga.

Il 25 novembre 2016, al mattino, abbiamo esposto uno striscione al Politecnico di Atene, su via Stournari, in segno di solidarietà con Kara. Non ci interessa se ha commesso il “reato” si cui è accusata. Per noi, distruggere e bruciare le pattuglie di polizia, in Francia e ovunque, non solo è giusto ma un’assoluta necessità.

(Α)

Aggiornamenti su Kara Wild: freekarawild.org

in inglese, greco

[Politecnico di Atene, 23 novembre] Contro la società carceraria: Discussione con dei/lle compagn* dell’ABC di Bloomington

23nov_exarchia-544x736Discussione sulla lotta contro la società carceraria negli Stati Uniti con dei/lle compagn* della Croce Nera Anarchica (Anarchist Black Cross) di Bloomington (Indiana)

Mercoledì 23 novembre alle 20:00, edificio Gini
Politecnico di Atene (entrata da via Stournari), Exarchia

Squat Themistokleous 58 Squat
& rete di traduzioni di contro-informazione Contra Info

in inglese