Tag Archives: Repressione

Amburgo: Vernice e pietre a edificio di giustizia penale

26 aprile 2019

In prima serata del 26 aprile ad Amburgo è stato attaccato l’edificio di giustizia penale in piazza Sieveking. Sulla strada è stata eretta una barricata di copertoni in fiamme, la facciata e le finestre danneggiate con vernice e pietre e, per distruggerlo, sotto un traliccio video dato fuoco a dei copertoni.

Attualmente, in tanti posti degli individui combattivi stanno davanti ai tribunali. Solidarietà con lx prigionierx non pentitx e non collaborativx. A coloro delle lotte G20 ad Amburgo, ax anarchicx accusatx che in Belgio stanno davanti ai tribunali per le loro lotte. Ax anarchicx russx che resistono alla tortura, all’aizzamento e alla prigionia. Ax anarchicx in Italia che sputano in faccia alle continue operazioni repressive, all’isolamento, alla sorveglianza e alle pene lunghe.

Se lottare per la libertà è un crimine, allora l’innocenza sarebbe allora il peggiore di tutti. Solidarietà significa continuare a lottare!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Wuppertal, Germania: Vetri rotti e vernice a polizia, Deutsche Bank, Cassa di risparmio e Volksbank

3 maggio 2019

Nella notte da giovedì a venerdì, le filiali della Deutsche Bank, Sparkasse, e Volksbank come anche il posto degli sbirri nel quartiere Cronenberg di Wuppertal hanno avuto visita notturna con vetri rotti e accenti colorati.

Autonomo significa autodeterminato, autonomo significa resistenziale. Ma non solo il 1° maggio.

I meccanismi che ci opprimono sono da attaccare ad ogni livello.
Il capo della polizia Röhrl di Wuppertal e il ministro degli interni del Nord Reno Westfalia tentano dall’inizio del loro insediamento di procedere massicciamente contro le strutture autodeterminate e auto organizzate. Non ci possiamo far togliere questi spazi liberi duramente conquistati. Tra l’altro manifestare senza autorizzazione il primo maggio, far sanguinare RWE per le sue macchinazioni o fare visita notturna ad altri fautori dell’oppressione e dello sfruttamento. Stavolta toccava, come già tante volte in tante altre città, alla Deutsche Bank, alla Volksbank e alla Sparkasse. I motivi abbondano. Come il profitto e la capitalizzazione della gentrificazione in espansione come si vede giusto a Berlino, ma che presto ci colpirà ovunque. Come guadagnare con la guerra, la povertà e la fuga, come si può vedere anche troppo bene in Kurdistan, Grecia e altrove. La lista sarebbe infinita. Ma anche la caserma degli sbirri non è stato scelta per caso. Con la formazione sempre più autoritaria dello Stato e della polizia, che dopo il G20 e con le nuove leggi di polizia diventa sempre più evidente, la critica con delle visite notturne di tali condizioni e dell’istituzione polizia che le rende possibili, è più importante che mai.
Gli arresti dell’anno passato non vanno dimenticati!

Solidarietà con le persone colpite dalla repressione che fra poco staranno davanti al tribunale a Wuppertal!

Il 1. maggio rimane imprevedibile!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Rostock, Germania: Fuochi d’artificio a posto di polizia

20 luglio 2018

Nelle prime ore della mattina del 20 luglio abbiamo attaccato il posto di polizia nella Rostocker Ulmenstrasse con i fuochi d’artificio.
Era la reazione alle perquisizioni totalmente spropositate dx nostrx compas a Greifswald. Giovedì mattina 100 sbirri perquisirono le località associative e delle abitazioni private. Per noi un chiaro segnale contro tuttx che s’impegnarono per una società migliore e contrastano il generale balzo sociale verso destra. Naturale che l’operazione fu subito festosamente accolta dalla AfD.

Ma in tempi di balzi a destra e formazioni autoritarie abbiamo di che opporvi, poiché gli sbirri sono in contraddizione con le nostre idee di una società liberata.

Niente pace con la polizia! ACAB

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice e pietre a ufficio di Andreas Geisel (SPD)

19 luglio 2018

Come piccolo segno di solidarietà per dimostrare che non si dimenticano le persone colpite dalla repressione abbiamo visitato Andi e la sua banda nel loro ufficio cittadini a Karlshorst per ricoprire la nuovissima insegna con il suo brutto muso e il vetro con pietre e tanta vernice rosa.
Libertà per tuttx lx prigionierx politicx e sociali!

Ripensando le giornate d’inizio luglio rammentiamo i tempi dove 30.000 sbirri persero il controllo nel proprio Stato di polizia. Questo periodo ci da tanta forza e la certezza che lo Stato non è inviolabile e ineluttabile. L’anno passato ci ha rafforzatx grazie alla rivolta amburghese e così affrontiamo la repressione. Pienx di fiducia prendiamo anche atto del nuovo aumento della militanza notturna.

I tanti colpi della repressione e le dichiarazioni di testimoni corrottx dagli sbirri vuole terrorizzarci e isolarci. L’apparato di sicurezza sembra che colpisce a casaccio: malgrado la massiccia elaborazione di dati, le tante perquisizioni, la sorveglianza e ricerca pubblica a livello europeo, la commissione speciale black block è praticamente senza successo.
Dopo “l'” Henkel, ora “la” Geisel tenta di mantenere Berlino saldamente nelle grinfie delle misure di sicurezza.

Il senatore degli interni Andi si accoda all’appello federale per “più di sicurezza” (cioè sorveglianza, telecamere (intelligenti), riarmo degli sbirri ecc.). Andi si sforza di presentarsi come alternativa “ragionevole” a quellx della linea dura per proporre un inasprimento gradito alla clientela elettorale della sinistra liberale.

Andi fece sgomberare la Borni, la fabbrica di tappeti e la Friedel. Così Andi con lx sux colleghx nel senato e compagnx di partito lavora per la politica neoliberale nell’ambito abitazione. Politica che ad ogni tentativo di appropriazione autonoma della città reagisce immediatamente con assoluta durezza. Affitti cari, lavori pessimi malpagati, abusi razzisti degli sbirri e vessazioni quotidiane negli uffici delle amministrazioni sono la quotidianità “accertata” nella città capitalista, e senza eccezione alcuna i partiti lo propagano nel senato.

Ci sono abbastanza motivi per cui dobbiamo attaccare Andi, la commissione speciale black block e lo Stato. Basta la quantità di misure repressive aggiunte alla repressione quotidiana: (ecco una panoramica incompleta)
– 1 anno sgombero Friedel 54 e della fabbrica di tappeti
– Dicembre perquisizioni per il G20
– Dicembre ricerca pubblica per il G20
– Febbraio ricerca pubblica per il G20
– Maggio perquisizioni tra l’altro del Kalabal!k per il G20
– Maggio repressione durante le occupazioni #Besetzen
– Giugno perquisizioni a livello EU (Spagna / Italia / Svizzera / Francia) per il G20 e mandati di arresto
– Giugno perquisizioni nella Scharni 38 per i GO-IN della conferenza stampa federale (inizio anno)
– Giugno arresti a Bure / Parigi tra l’altro per il G20
– Giugno perquisizioni per azioni antirazziste AD-Busting (NdT: ramo della guerriglia della comunicazione che altera i messaggi pubblicitari)
– Giugno perquisizione in un centro curdo di Nav-Dem per Civaka Azad
– Giugno 13 perquisizioni a livello federale per il G20 e ordini di arresto
– Giugno 2 perquisizioni a Göttingen per lavoro antifa contro AfD
– Luglio perquisizioni delle località degli amici della cippolla
Non lasciamo senza risposta tutto questo.

Come piccolo segno di solidarietà e per dimostrare che le persone colpite dalla repressione non sono dimenticate, abbiamo visitato Andi e la sua banda nel suo “ufficio cittadini” a Karlshorst per ricoprire la nuova insegna con il suo brutto muso e il vetro con le pietre e tanta vernice rosa.

Tanta forza e coraggio a tuttx lx amicx nei loro processi e procedimenti penali in atto!
Libertà per Isa, il cui processo spettacolo continua lunedì prossimo.
verfahrengebiet.noblogs.org/free-isa/
Libertà per Nero che nella galera di Tegel è esposto a vessazioni quotidiane.
freenero.blackblogs.org
Libertà per Andreas Krebs, al quale malgrado la cattiva salute è stato impedito “per ragioni di sicurezza” varie volte l’accesso al soccorso medico
andreaskrebs.blackblogs.org
Libertà per Peike e tuttx lx altrx prigionierx NoG20, sulla pelle dex quali lo Stato statuisce i suoi esempi.
unitedwestand.blackblogs.org

Libertà per tuttx lx prigionierx politicx e sociali!

Gruppi Autonomi

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Münster: Pietre a tribunale di prima istanza

12 luglio 2018

Verdetto nel processo NSU, 1 anno dopo il vertice G20, i processi in tribunale per gli squat a Monastero o anche la repressione delle strutture di resistenza nella Rigaer Straße a Berlino… bastano come motivi per attivarsi.

I tribunali sono da sempre degli strumenti solo dei padroni e perciò obiettivi legittimi nella guerra sociale. Nella notte dal 11 al 12 luglio abbiamo spaccato le porte d’entrata. Ovvio che le pietre alle porte non cambiano poco nella struttura del potere in generale. Ma sono sempre un segno che resistere, uguale come, è possibile.
Ecco perché i nostri saluti.

Perciò i nostri saluti vanno a chi lancia i sassi, incendia, graffia le auto e ax caotx che sempre ancora s’assumono il rischio di battere qualche crepa nell’ordine imperante.

Saluti solidali a Nero, che da più di un anno è in galera a Berlino e rimane fedele a se stesso!

Saluti solidali a Isa che attualmente si deve snervare con un tribunale, pure a Berlino, e che malgrado questi giochetti con dex testimoni corrottx rimane stabile!

Saluti solidali ax prigionierx del G20 e della guerra sociale!
Non si dimentica nessunx!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Amburgo: Passate alla fiamma varie vetture, vernice ad abitazioni…

Germania, Amburgo: Passate alla fiamma varie vetture, vernice alle abitazioni di Anja Domres (sostituta dirigente della protezione costituzionale regionale), Till Steffen (giustizia) e Joachim Lenders (sindacato tedesco di polizia)

9+10 luglio 2018

“Ci saranno altri attacchi!” (titolo di un manifesto diffuso dopo il vertice G-20)

È passato esattamente un anno dopo il vertice G-20. E tutti colgono l’occasione per prendere la parola.
Il senatore degli interni e il presidente di polizia, vale a dire Dudde e Hieber verseranno lacrime di coccodrillo poiché malgrado tutti gli sforzi non riuscirono a fermare la teppaglia arrabbiata e a difendere la proprietà dex amburghesx, poiché secondo Dudde “tutte le unità si ritrovarono sul campo di battaglia”. Hieber nel mese di luglio poteva di nuovo fare delle razzie ad Amburgo, in altre città e all’estero europeo e far trascinare dex compas davanti al giudice degli arresti. L’ex sindaco Scholz parlerà di nuovo a vanvera delle ore più gravi della sua carriera e si presenterà orgoglioso sul palcoscenico internazionale, e tra l’altro sta preparando il vertice G-20 in Argentina.

Alcunx riformistx sinistresi, auto elettx “espertx di movimento” e furbacchionx sparleranno di una sconfitta poiché gli eccessi di violenza avrebbero allontanato la popolazione del quartiere Schanzen e Ottensen.
Noi abbiamo passato l’anniversario, per festeggiarlo, indagando sulla vita privata di alcunx dex responsabili della repressione e ricerca per poi marcare i loro indirizzi e passare alla fiamma alcune vetture nella Elbchaussee, di SIXT e una di SPIE. Con questo salutiamo tuttx lx prigionierx G-20 ancora in carcere, tuttx che saranno trascinatx ancora davanti a un tribunale, chi ha subito delle razzie e chi si sottrasse all’arresto.

DOMRES, protezione della costituzione
Ne abbiamo ricoperta di lanci di bottiglie alla vernice la casa in via Christoph Probst 23. DOMRES è vicecapo della protezione della costituzione amburghese, presidente distrettuale della SPD Nord insieme a suo marito che è presidente SPD dell’assemblea distrettuale Nord. La protezione della costituzione nella notte al 7 luglio 2017 ha inoltrato la info che venerdì mattina partirà un blocco militante dal campeggio nel parco popolare. Ecco perché gli sbirri con gridi di battaglia come “ora avrete la vostra colazione, porci antifa” la mattina del 7 luglio attaccarono nel modo più brutale un corteo nel Rondenbarg. Tantx partecipanti furono feritx, alcunx gravemente, e più di 70 arrestatx. Da subito l’ex sindaco definiva questo attacco come l’azione di polizia più riuscita contro lx militanti. Il “Komplex Rondenbarg” è uno degli obiettivi d’investigazione più centrali della “SOKO – Commissione Speciale – Schwarzer Block”. In un contesto temporale stretto ci furono della azioni di polizia contro dei cortei nella zona Stresemannstraße, Schützenstraße e Ruhrstraße con tantx feritx. La protezione della costituzione è corresponsabile per tutti questi attacchi. Un’ulteriore indicazione della protezione della costituzione, che presumibilmente avrebbero partecipato tantx italianx agli scontri di venerdì, portava agli arresti di italianx prima della grande manifestazione di sabato.

Quasi subito dopo gli attacchi di polizia un blocco nero alla Elbchaussee si palesò e sfilava verso Altona nel centro commerciale. Questo blocco non c’era sulla lista della protezione della costituzione e le relative info non furono prese sul serio. Nei pressi di quel percorso black bloc abbiamo incendiato varie auto di lusso BMW, Porsche e Mercedes.

Riteniamo necessario di rifiutare il principio dei danni collaterali, come logica del potere. Così respingiamo per esempio l’incendio di stabili o di vetture con dentro persone. Ma non consideriamo che le azioni irresponsabili durante i giorni del vertice abbiano una nuova qualità, come ora spesso si sostiene. Il confronto con la questione della responsabilità nelle battaglie di strada o nelle azioni notturne attraversa la storia delle lotte militanti in Germania e nel resto del mondo. Che sia in passato a Genova, a Strasburgo,  a Berlino il 1° maggio 1987, a Parigi il 1° maggio 2018, ad Atene oppure ad Amburgo (per esempio il fuoco delle azioni contro Mercado o banche nella langen Reihe e Weidenallee, come anche le discussioni sulle barricate di fuoco troppo vicine agli stabili), i dibattiti e la critica per le azioni incoscienti ci sono da sempre. Noi peroriamo l’utilizzo responsabile della violenza e la riflessione degli errori nostri e d’altrx. In questo contesto proponiamo la lettura del testo “Una lezione amara sul fuoco e la militanza” (Interim 795), nel quale dex compas riflettono su di un’azione quasi fatale.
“Non si può governare la città contro la Elbchausse” (Klaus Dohnanyi, ex sindaco di Amburgo).

È certo che la sovversione delle condizioni imperanti non riuscirà senza un continuo trattamento militante dex riccastri della Elbchaussee. Ecco il perché dei fuochi sotto le carrette di lusso nella Elbchaussee. Elbchaussee, non abbiamo ancora finito.

Per l’azione contro il senatore di giustizia Steffen e lo sbirro Lenders non ci vogliono tante spiegazioni. Steffen (vive nel Steenwisch 89, ora ben individuabile grazie alla vernice sulla sua casa) e come capo della giustizia è responsabile per tutte le prigioni e tutti i procedimenti d9 giustizia di questa città. Poco tempo fa posava la prima pietra per il nuovo carcere a Glasmoor. Su Facebook ha appoggiato incondizionatamente la ricerca pubblica della commissione speciale black bloc, e per i giorni del vertice prometteva prometteva che si sarebbe potuto manifestare senza seccature.

E Lenders, ind. Hartwicusstr. 13, è certamente uno degli aizzatori molto di destra più accaniti del sindacato tedesco di polizia e partecipa ad ogni porcata possibile ed immaginabile. La sua auto ha di già avuto la sua dose di l’acido butirrico e ora la sua casa in città è marcata con la vernice. Come membro della commissione della cittadinanza amburghese fa tutto il possibile per respingere ogni critica alle operazioni di polizia.

Con le nostre misure contro la “sfera privata” di queste due forze della repressione ci solidarizziamo esplicitamente con le persone di Berlino che causa i manifesti di ricerca contro i responsabili del dispiegamento G-20 (o con questo pretesto) hanno subito una perquisizione oppure furono maltrattati dalla scientifica. Un grande saluto a coloro che nel Wendland fecero visita domiciliare al porco della protezione dello Stato Hupp a Hitzacker terrorizzandolo con della musica. L’ingiustizia ha nomi e indirizzi!

SIXT: Le berline di SIXT ci vengono regolarmente incontro nei grandi eventi dei padroni, come anche nel G-20. Nel 1960, SIXT era la prima impresa nell’affare del leasing. La famiglia Sixt con un patrimonio miliardario è tra le più ricche della Germania. Oggi bruciarono alcune delle loro vetture sul parcheggio vicino alla stazione metrò Hagenbeck.

Spie: Con centrale in Francia è immischiata nell’industria nucleare. In Germania è invischiata nella produzione di corrente elettrica con il carbone ed è partner di RWE da tanti anni. Spie inoltre ha sempre guadagnato partecipando alla costruzione di prigioni. Questa notte una vettura Spie bruciava vicino alla stazione metro Uhlandstraße anche in segno di solidarietà illimitata con le lotte sociali contro i confini e le galere come anche con chi in Francia e in Svizzera subisce la repressione.

LIBERTÀ PER LX PRIGIONIERI G-20
LIBERTÀ PER NERO, ISA e TUTTX LX PRIGIONIERI
DUDDE i PESCI
BOTTE A HIEBER
BUDNI NON PENSARE ANCORA A RAPINARE
FARE DEL G-20 A BUENOS AIRES UN DISASTRO

Il senatore degli interni Grote consiglia a chi compie atti di vandalismo di stare alla larga da Amburgo. Noi invece insistiamo: Amburgo è un posto super per tumulti e casini! Basta con il mal di testa dopo la sbronza del vertice!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia: Distrutti i vetri a prefettura

10 luglio 2018

All’occasione di un anniversario speciale, vale a dire un anno dopo il G20 di Amburgo, nella notte dal 09 al 10 luglio abbiamo bussato alle porte della prefettura a Markkleeberg e lasciato alcune parole di saluto e preparato il vetro di questa istituzione di merda per il container per vetro vecchio.

Con questo vogliamo non solo esprimere il nostro odio per gli organi repressivi di questo Stato ma anche comunicare ax nostrx compas colpitx dalla repressione – che sia nel contesto G20 sia per le altre lotte per l’emancipazione – che non lx lasciamo solx, uguale se le mura che rubano la loro libertà siano visibili o meno.

La prefettura è, oltre alla polizia, un’altra sfaccettatura della repressione statale. Finora si serviva di metodi del controllo puramente simbolici e di vessazioni quotidiane, ma con la nuova legge di polizia, le sue competenze sono massicciamente ampliate facendone una specie di polizia ausiliaria.
Ne furono già adeguate le carrette: invece del vecchio logo “pretura”, ora gli sbirri fanfaroni girano nei quartieri con la scritta “autorità di polizia”. Ecco che con un po’ di illusione ottica ne dovrebbe essere rafforzata la rappresentazione. Per soli 2 milioni di Euro fino al 2019 sono previste delle divise nuove inclusivo giubbotti anti-coltello e, secondo progetto, gli agenti potranno allora anche impiegare i manganelli. Ma non basta. Secondo il nuovo progetto, la pretura dovrebbe anche essere autorizzata a perquisire persone ed oggetti, ad entrare nelle case e pure perquisirle, a produrre oppure consultare del materiale fotografico.

Anzitutto l’autorizzazione a produrre del materiale fotografico rientra in una dinamica generale che ben conosciamo dagli anni passati. S’esercita il controllo sociale con la videosorveglianza già esistente, oppure con gli appelli alla popolazione di riprendere/fotografare presunti reati, come fu praticato con la ricerca pubblica attorno al G20.

Con ciò siamo solo un passo più vicino ad una società che conta sulla sorveglianza per stabilizzare il dominio. Così, la pressione su coloro che vivono nella resistenza e vogliono lottare sale continuamente.

Non ci facciamo intimidire dai vostri metodi. Non sarà l’ultima volta che veniamo nella notte e attacchiamo i luoghi che create per produrre un controllo di facciata.

Con ogni coccio pensiamo a tuttx lx attivistx G20, a Isa, Nero, Aboubakar e a tuttx che s’oppongono allo Stato e alla sua merda.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Foresta di Hambach: Jazzy e Winter rilasciati

fonte: ABC Rhineland

Martedì 2 ottobre 2018, Jazzy e Winter sono stat* rilasciat* dopo l’udienza.

Entramb* sono rimast* più di due settimane in preventiva. Ora  il tribunale distrettuale di Düren ha deciso di non continuare ad applicare gli ordini restrittivi.
Sono entramb* liber*, e le loro identità restano sconosciute alle autorità!

Ma ci sono ancora tre “Hambi” in prigione: UPIII, Andrea (UP 20) ed Eule. Ogni prigionier* ha bisogno del nostro sostegno! Scrivete una mail all’indirizzo abc-rhineland@riseup.net e la stamperanno e gliela faranno arrivare.

in inglese, portoghese, tedesco

Berlino: Pietre ad ufficio del gruppo CG

6 luglio 2018

Spintx dalla rabbia per la perdurante carcerazione di Isa, abbiamo scelto la notte da martedì a mercoledì per visitare l’ufficio del gruppo CG direttamente vicino al nuovo palazzo dei servizi federali, e di fare saltare il bel fronte in vetro con le nostre pietre.
Quasi ogni settimana le autorità della repressione alzano il braccio per colpire, in fratellanza con il dittatore Erdogan fanno delle razzie contro le strutture curde, coordinano a livello federale ed europeo le perquisizioni e gli arresti per la commissione speciale “black bloc” dopo il G20 oppure ammazzano delle persone come Aboubaker a Nantes oppure Bekir a Brandenburgo – per citare solo alcuni esempi.

Le notizie quotidiane hanno il potenziale di paralizzarci, di farci battere in ritirata ed abbandonarci al sentimento di lottare contro un nemico strapotente. Ma se c’incontriamo con lx nostrx compas e riceviamo notizie dex prigionierx, dell’aumento, di nuovo, degli attacchi contro i profittatori di tutta questa merda e di lotte in altri luoghi di questo mondo, allora superiamo la nostra paura e siamo di nuovo prontx a portare avanti le nostre lotte, e stavolta incontrollabili e al riparo della notte. Gli obiettivi abbondano e le braccia della sorveglianza non sono lunghe abbastanza per la nostra spinta all’evasione dalla normalità.

Quest’attacco è un segno alla ditta del presuntuoso Christoph Gröner che, anche se per il momento nella Rigaer può apparentemente alzare in tutta tranquillità le sue costruzioni di lusso e  il quartiere nord ribelle è occupato piuttosto con la repressione di Stato lì focalizzata, non dovrebbe mai credersi al sicuro. Il suo nome è strettamente legato alla morte per cementificazione delle città.

I giri di vite della gentrificazione continuano permanentemente ma anche il numero di coloro che non hanno più nulla da perdere, che non trovano più nessun posto nelle città salvo quello dell’attacco. Noi abbiamo trovato il nostro posto nella permanenza dello scontro, nell’odio verso lo Stato e il capitale e nell’amore e nella solidarietà verso di chi sentiamo al nostro fianco, anche se da tantx ci dividono fisicamente delle mura.

La nostra solidarietà tocca anche a chi è interessatx dell’ondata di repressione a Monaco, sulla pelle dex quali gli sbirri vogliono vendicarsi per l’occupazione del “für lau haus” 2017 (de.indymedia.org). Come anche a Max da sei mesi in carcerazione preventiva (https://freemax.noblogs.org).

Libertà per Isa!
Libertà per tuttx lx prigionierx!
Per la rivolta contro la città dei ricchi!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Francoforte sul Meno: Passate alla fiamma sei vetture della Deutsche Bahn

6 luglio 2018

Ieri notte a Francoforte al Westbahnhof 6 abbiamo incendiato sei vetture della Deutsche Bahn. Con questo ci rivolgiamo contro il sostegno tedesco alla guerra d’aggressione del governo turco contro la Siria del nord e le continue perquisizioni e carcerazioni d’attivistx di sinistra.
Abbiamo incendiato le sei vetture parcheggiate in fila della Deutsche Bahn. Abbiamo eseguito l’azione appositamente di modo che non toccasse altre.

La Deutsche Bahn è il più importante partner logistico della NATO. La moria e il massacro in nome delle nostre “democrazie” ci risulta insopportabile. Staremo sempre a fianco delle forze rivoluzionarie in Siria ed altrove.
Ma anche qui in Germania ci sono dei motivi sufficienti, tanto che non sappiamo da dove iniziare in questo Stato di polizia, visto la totale erosione di quello che prima si diceva Stato di diritto, visto la ricerca pubblica di massa. Oppure le perquisizioni presso associazioni tecniche tedesche perché gestiscono un conto donazioni! per un fornitore legale di Email americano!, indirizzo, tramite il quale eventualmente si pubblicizzerebbero delle proteste contro la AfD. Oppure il divieto di linksunten indymedia. O gli arresti nella zona di Rhein-Main per la partecipazione alle proteste G20. Oppure le perquisizioni in Francia perché la gente interessata avrebbe alzato una volta il braccio nel G20. Quale valutazione totalmente errata della situazione nella Schanze!
O i motivi sempre più assurdi per vietare la demo contro la legge di polizia nel Nord Reno Westfalia poiché porterebbe a un “pericolo diretto della sicurezza e dell’ordine pubblico” poiché “potrebbe essere abusata per la protesta contro la presunta violenza della polizia ossia la sovranità della polizia”. Che assurdità se la sinistra radicale legale, come presunto resto di una società civile, lotta per di più democrazia e principi costituzionali! Quando dei semplici graffiti di un centro autonomo suscitano per settimane delle discussioni nei giornali. Se poi a nessunx viene neanche l’accenno dell’idea di citare la libertà d’opinione e artistica, allora sappiamo che in questa società non c’è più nulla da salvare.

Per noi è chiaro: il massiccio ampliamento “dell’apparato di sicurezza” dal 2001, il quale non produce che scandali come il sostegno alla NSU, non può essere accettato come se nulla fosse. Una società che soffoca ogni forma di trasformazione tanto massicciamente sul nascere non ci lascia altra scelta che ricorrere ai mezzi come quelli dell’altra notte.

Saluti solidali a tuttx che viaggiano senza biglietto.
Auguriamo a tuttx lx carceratx tanta forza e perseveranza.
Anzitutto, naturalmente, ax interessatx della zona Rhein-Main, ma anche a chi della Rigaerstrasse è attualmente sotto tiro, a coloro del procedimento per rapina in banca di Aachen e a tuttx lx altrx. Anzitutto lx compas turchx sono ancora più fortemente colpitx dalla repressione. Saluti particolari vanno naturalmente a chi poteva sfuggire alla presa dello Stato ed è latitante. Resistete!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Furgone Spie passato alla fiamma

5 luglio 2018

L’onda d’odio spumeggiante contro l’arbitrio degli individui in divisa, trabocca ancora dai confini francesi per arrivare fino a noi. L’altra notte bruciarono due auto a Nantes, centinaia di giovani distrussero dei negozi e attaccarono le CRS con delle molotov.
Martedì sera in una periferia di Nantes, Aboubakar fu giustiziato nella sua auto da un poliziotto dopo un fermo per un controllo stradale…

La polizia diffonde la versione del contrasto a un pericolo. È evidente che la questione del pubblico sulla “legalità” dell’omicidio si può porre solo nell’ottica della sedicente legittimità e legalità di un apparato di polizia. Visto che rifiutiamo il riconoscimento di quella legalità, l’esecuzione attuata da uno sbirro non può mai essere legittima.

Solo pochi mesi fa, già ci raggiunse una triste notizia dalla stessa regione. Un compagno aveva perso una mano nelle lotte per lo ZAD e tutto il suo torso è ampiamente ferito fino ad oggi. Era una granata esplosiva sparata dai CRS.

Questi momenti che chiariscono da che parte stiamo noi e chi veste una divisa ci fanno spesso sprofondare nell’impotenza. Il tempo si ferma e tutto dentro di noi si ribella pieno d’odio e di frustrazione. O tutto pare destinato a fallire e ci si frustra davanti all’onnipotenza dello Stato che può uccidere per mano di un poliziotto. Oppure si sfoga questo sentimento e si fa l’unica cosa visibile, cioè sfogare la propria rabbia, i propri sentimenti per queste notizie e solidarizzarsi con tuttx che stanno dalla stessa parte.

Vogliamo esprimere la nostra solidarietà con lx resistenti delle periferie e l’altra notte abbiamo passato alle fiamme un’auto del fornitori di servizi carcerari SPIE.

Le notizie sull’impiego d’armi oppure esecuzioni da parte dex sbirrx in base alla loro lealtà per lo Stato, alla loro mania per l’ordine, al loro razzismo oppure ai loro nasi pieni di cocaina s’accumulano anche a Berlino negli ultimi tempi. Sono permanenti notizie scandalistiche che rischiano di sparire nell’ubriacatura mediatica.

Neanche un attimo di respiro ai nostri nemici! Solo una vita nell’attacco può impedire di rassegnarci a questi rapporti di potere.

In memoria di tuttx che sono statx colpitx dalla violenza sbirresca!
Amore e forza a tuttx lx prigionierx nelle galere dello Stato! Resistete!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia: Vetri rotti a Istituto Superiore Telekom

29 luglio 2018

Questa notte come reazione agli arresti e alle perquisizioni a livello federale, vetri rotti all’istituto superiore per telecomunicazioni Lipsia (HfTL). Gestrice del HfTL è la HFTL compagnia gestrice rl (Lipsia), una holding pura della Deutsche Telekom. L’istituto superiore si trova nel quartiere di Lipsia Connewitz.

L’altro ieri nel contesto della repressione G20 avvennero 13 razzie a livello federale. Sei compas ed amicx sono in galera, quattro di loro provenienti da Francoforte al Meno e Offenbach.
La nostra solidarietà vale ax prigionierx e loro ambienti anche se sappiamo che eravamo intesx tuttx. Gli arresti odierni s’inseriscono in un gran numero di attacchi degli organi di repressione contro le proteste anti-G20. Chiediamo l’immediata liberazione di tuttx lx nostrx compas e dichiariamo la nostra solidarietà a tutte le lotte d’emancipazione nel mondo. Nessun attacco alla nostra gente e alle nostre strutture deve rimanere senza risposta.

La Telekom è la maggiore impresa delle telecomunicazioni d’Europa e gestisce reti tecniche per la telefonia, la telefonia mobile, il trasferimento dati e i servizi online. Oltre che in Germania, l’impresa ha delle filiali in quattordici altri Stati europei oppure delle partecipazioni dai fornitori di telefonia mobile e fissa. Con la filiale operante a livello internazionale T-Systems, la compagnia è uno dei maggiori fornitori internazionali di servizi per la tecnologia informatica e della comunicazione e si indirizza ax clienti della grande industria, del settore finanziario, del settore energetico, dell’amministrazione pubblica e della sicurezza.
Sotto il titolo „PLX“ Telekom sviluppa tra l’altro un sistema d’informazione e di ricerca per gli sbirri dove sono integrati tutti i processi rilevanti di segnalazione, come i rilievi di impronte digitali, i dati di carcerazione, i precedenti ecc. Cosi dovrebbero essere sostenuti tutti i procedimenti dall’elaborazione iniziale dei casi fino alla loro consegna nelle mani della giustizia. Come aggiunta, T-Systems offre la tecnica per la „radiomobile interattiva“. Un posto di lavoro sbirresco mobile con computer multifunzionali nella vettura che permettono la totale integrazione dell’infrastruttura e comunicazione della polizia già esistente. Questi link dovrebbero accorciare i tempi di reazione e d’intervento e, con le registrazioni video, facilitare nel contempo una documentazione probatoria.

United we stand!
Libertà per Isa & Nero !

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre a servizio TV Jürgen Krüger

28 luglio 2018

Il G20 dell’anno passato ad Amburgo non è finito né per l’apparato di giustizia, né per la commissione speciale black bloc né per noi. Diventa sempre più chiaro di come lo Stato dopo la sua breve ma incisiva perdita di controllo ricorre ad ogni mezzo per dimostrare da dove viene la violenza e da dove può venire o, appunto, non. Il 28 giugno ci furono di nuovo delle razzie a livello federale per il G20. Perquisirono 13 obiettivi. Arrestarono sei persone. Una dicono avrebbe saccheggiato nel Schanzenviertel. Altre quattro sono accusate di partecipazione agli eventi della Elb-Chaussee e di partecipazione ad un’associazione criminale.

Anche se apparentemente sosteniamo di non avere compreso appieno il modo di procedere dell’apparato dei porci e l’ambiente sembra piuttosto paralizzato, comprendiamo comunque chiaramente che cosa il nostro nemico ci segnala progressivamente.

Basta un’occhiata ax nostrx amicx della Rigaer Straße per vedere con quali mezzi gli organi di controllo iniziano a riconquistare gli spazi liberati dal dominio. La nuova tattica degli sbirri nel quartiere nord, vale a dire sommergere il vicinato con piccole denunce, il 29 marzo sfociava nell’arresto di Isa che da tanti anni abita nella Rigaer Straße 94. Adducendo vari presunti piccoli reati, la protezione dello Stato con la parte del vicinato più che ostile alla 94, con delle ideologie di destra e dei media scandalistici ordiscono una partita più che intuibilmente diretta alla divisione del quartiere Nord resistente.

O Rigaer o nell’ambito dex avversarix del vertice, ovunque la repressione dello Stato con i mezzi abituali non paga, e per lx individux significa spesso pene detentive. Il monopolio economico della galera è un paesaggio schifosamente grande di piccolissimi attori che pongono il proprio profitto al di sopra della libertà delle persone.

La nostra responsabilità è responsabilizzare questi miseri e piccoli attori, di chiamarli per nome e di attaccarli. Nel paesaggio della giustizia di Berlino, uno di questi piccoli giocatori è Jürgen Krüger che con il suo servizio televisivo a prezzi esorbitanti fornisce la tecnica ax detenutx, ne  sorveglia il funzionamento e analizza anche i telefonini sequestrati ax detenutx. Non è la prima volta e non sarà l’ultima che questo luogo è obiettivo di una visita notturna, vedi: chronik.blackblogs.org

Non stiamo a guardare quando rinchiudete della gente e tentate di isolarla dalle nostre lotte. Perciò toccò di nuovo alla vetrina del negozio di Jürgen Krüger nella Oranienstraße/ Kreuzberg. Giovedì notte lo abbiamo preso a pietrate.

Quel che è successo l’anno passato ad Amburgo e che succede ogni giorno nella Rigaer è il risultato di campagne di successo portate avanti da molte spalle. La commissione black bloc e la politica del senatore degli interni Geisel sono il risultato di una politica traumatizzata da una privazione di potere, da una politica che ha da sempre sottovalutato la nostra volontà e la nostra passione alla rivolta. Sbirciando il futuro pensiamo che giusto ora nel clima politica attuale si tenta d’inasprire in modo bizzarro i criteri per la repressione delle nostre lotte. Tanto più importante è la continuazione delle nostre strategie ed azioni assolutamente efficaci.

Dimostriamo che non lasciamo solx nessunx di noi.
Iniziate le misure solidali contro la loro repressione, tutto è permesso, nulla è troppo poco.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Amburgo: Vetri rotti a centro visto russo

22 luglio 2018

Ignoti nella notte dal 22/06 hanno distrutto i vetri del centro visto russo ad Amburgo, Kanalstrasse 14a. Inoltre, alla facciata gli spray “FUCK FIFA!”, “FIGHT REPRESSION!” e (A).

Dall’autunno 2017 in varie città russe, Bielorusse e nella Crimea ci sono dei colpi repressivi contro dex anarchicx. Il servizio segreto FSB procede contro di loro con la tortura, l’intimidazione, il ricatto e la carcerazione. Nel contempo, con i mondiali di calcio si svolge uno dei più grandi spettacoli del dominio in Russia. Lx ricchx possono continuare ad arricchirsi, e nell’ombra delle telecamere, come anche con le olimpiadi o i vertici, il tutto è sfruttato per ampliare la repressione e il controllo contro i gruppi sociali marginalizzati, poveri o fastidiosi e per attuare una valorizzazione aggressiva.

La libertà e la solidarietà non hanno bisogno di visto!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Bremgarten, Svizzera: Aggiornamento sull’operazione repressiva del 29/5/18

31 maggio 2018

Martedì mattina (29/5/2018) alle ore 6:00 ci fu un’operazione di polizia coordinata in varie paesi d’Europa connessa agli eventi attorno al vertice G20 di giugno passato ad Amburgo. In Svizzera – di quanto ne sappiamo – ci furono tre interventi contemporanei.

Alla ricerca di un reo sospetto a Bremgarten Argovia ci furono razzie nel centro culturale Bremgarten (KuZeB) e in una casa privata; nel contempo perquisivano anche una casa vicino a Winterthur, dove presero la persona ricercata. Nel corso della razzia furono arrestate altre tre persone, una per mancanza di un permesso di soggiorno, le altre due, pare, per essere ricercate dalla polizia per altre accuse. Queste ultime due oggi sono state portate davanti alla procura di Zurigo e fu richiesta la carcerazione preventiva. Il tribunale degli arresti deciderà nei prossimi giorni e fino alla decisione rimarranno nella prigione provvisoria di polizia a Zurigo. Pure oggi, la polizia ha consegnato all’autorità di migrazione la terza persona che poco dopo fu rilasciata con un ordine penale per violazione del diritto di soggiorno. Anche la persona originariamente ricercata si ritrova di nuovo a piede libero. In base a una richiesta di rogatoria di Amburgo fu portata davanti alla procura di Baden Argovia e rilasciata dopo un breve interrogatorio.

L’operazione in grande stile era sicuramente pianificata da lungo tempo: come cooperazione tra la polizia di Amburgo, dell’autorità di giustizia europea Eurojust e della polizia dei rispettivi paesi. In Svizzera parteciparono le polizie cantonali Argovia e Zurigo, dirette e coordinate dalla polizia federale Fedpol. In tutto operarono circa 150 sbirri – incluso un centro operativo mobile per le telecomunicazioni. C’era anche il commando speciale Argus che assaltava la casa privata a Bremgarten ed ha messo le manette e bende agli occhi a tuttx lx abitanti. Nel contempo si sono procurati accesso al KuZeB circa 60 sbirri in gran parte incappucciati, rompendo tutte le porte e potendo agire indisturbati per quasi un’ora prima che arrivasse una persona interlocutrice o unx utente del centro culturale. Finalmente hanno confiscato e portato via due rimorchi pieni di oggetti vari.

Non si tratta di denunciare quest’operazione di polizia come “spropositata”, poiché ogni intervento di polizia è di troppo! Ma pare evidente che fu utilizzato un pretesto per fare un’esercitazione massiccia e mediaticamente gonfiata ad arte per dimostrare apparente forza e per terrorizzarci.
Se le persone coinvolte sono “colpevoli” o meno non ci interessa. La nostra solidarietà non conosce logica statale e vale per tuttx lx accusatx del G20.

Abbasso lo Stato! Sbirri di merda!

Traduzione dal tedesco mc

Winterthur, Svizzera: Stress sbirresco ed arresti nella regione di Winterthur

29 maggio 2018

Oggi martedì 29 maggio 18 attorno alle ore 6:00 la polizia in base a un ordine di comparazione contro una persona fece irruzione in una casa vicino a Winterthur. La persona ricercata è stata arrestata dalla polizia. Durante la perquisizione furono arrestate altre tre persone. Due compas erano sulla lista di ricerca della polizia e un altro compa fu portato via per mancante diritto di soggiorno in Svizzera. I 4 compas di lotta furono portati via dalla polizia e per ora non abbiamo ulteriori informazioni.

Non lasciamo soli gli arrestati!
Per un mondo senza galere!
Sbirri di merda

Bremgarten, Svizzera: Perquisizioni nell’Argoviese dopo le proteste G20

30 maggio 2018

Ieri martedì ci furono delle perquisizioni nel KuZeB a Bremgarten e in un’abitazione privata. Dovrebbero essere connesse alle proteste contro il vertice G20 nel 2017 ad Amburgo. Anche in altri paesi europei ci furono delle perquisizioni contemporanee.

Si tratta di un’altra ondata di misure repressive dopo le proteste contro il vertice G20 del 2017 ad Amburgo. Si deve, di conseguenza, presumere che in futuro ci potrebbero essere altre perquisizioni – anche in Svizzera.
Perciò metti in ordine casa tua!

Anzitutto se l’estate scorsa sei statx ad Amburgo. Tieni presente che la polizia può sfruttare anche dei ritrovamenti casuali. Significa che la polizia può usare anche cose che non hanno a che fare con il G20. In base a questi ritrovamenti casuali possono iniziare altri procedimenti. Dunque, non tenere in casa nulla che potrebbe avere conseguenze giuridiche oppure che dà indicazioni sul tuo impegno politico.

Nel caso di perquisizione:
Tentare di rimanere calmx.
Chiedi un ordine di perquisizione e assicurati che la polizia perquisisca solo i locali ivi specificati (per esempio la tua camera oppure tutte le camere alle quali hai accesso).
Avvallati anche in una perquisizione del tuo diritto di rifiutare ogni dichiarazione. Parla solo il minimo necessario con la polizia e per il resto evita ogni dialogo o discussione.
La polizia può sequestrare degli oggetti che ritiene possibile elemento probatorio. Gli oggetti personali (per esempio telefonino, laptop, agenda, indirizzari) puoi farli sigillare. Le autorità penali allora non possono né visionare né usare questi oggetti. Decide un tribunale se eventualmente si possono  togliere i sigilli (ma vuole dire anche che potrebbero esserti restituiti più tardi). Saranno eventualmente anzitutto molto interessati al tuo telefonino e computer ma non sei obbligatx di permettere l’accesso o di consegnarne le password alla polizia.

Sarà stilato un verbale di perquisizione con un elenco degli oggetti sequestrati. Puoi rifiutare di firmare il verbale. Ma in ogni caso chiedi una copia.
In seguito scrivi un verbale di quel che ricordi del corso della perquisizione.
Se hai una perquisizione oppure se hai delle domande, rivolgiti a noi. Tenteremo di coordinare il procedere nel caso di repressioni in Svizzera e se necessario assicurare la comunicazione con le strutture di sostegno legale ad Amburgo.

Saluti solidali

Antirep Bern – info@antirep-bern.ch

Traduzione dal tedesco mc

[Notre-Dame-des-Landes]: Breve sunto della situazione al 10 aprile (pomeriggio)

La Chèvrerie, distrutta il 10 aprile

– Nella parte est diversi luoghi distrutti dall’attacco di uno stato fascizzante arrivato in forze, basta ricostrure e continuare la resistenza. Venite numeros* alla ZAD o rafforzate i movimenti nelle vostre città.
– RDV al Camp des cheveux blanc per organizzare un’eventuale azione collettiva di risposta.
– gli sbirri hanno circondato un’ampia zona il centro è l’est fino alla Grée e Les vrai rouges.
– dei/lle compagn* chiedono rinforzi per per resistere alla repressione continua imposta dallo stato. Resistiamo perché il mondo somigli di più a un’immagine che ci sembra più coerente con lo spirito solidale. Di fronte a una forza sbilanciata e dominante i/le compagn* hanno cercato di resistere in tutti i modi possibili. La chevrerie e Les vrais rouges sono ancora a rischio di distruzione, appello a rinforzi!!
– dobbiamo anche affrontare diversi problemi tecnici
– Venite numeros* per rafforzare la difesa e ricostruire il nostro futuro. Non dimenticate un equipaggiamento che possa proteggere la vostra salute e l’identificazione. Se poteste gestirvi autonomamente sarebbe perfetto, ci sono comunque delle zone di accoglienza per darvi indicazioni sulla zona e informazioni utili sul terreno.

Fonte: zadresist.antirep.net

Amburgo: Vetri rotti e acido butirrico a Eurocommand

18 febbraio 2018

Voi ci rubate l’aria per agire, noi vi rubiamo l’aria per respirare!

Nella notte dal 17 al 18 febbraio 2018 abbiamo spaccato le finestre e buttato l’acido butirrico nei locali della Eurocommand s.r.l., Gärtnerstraße 92b a 25469 Halstenbek.
Al massimo a partire dai vertici OSCE e G20, la polizia di Amburgo s’affida a una nuova software operativa per la vigilanza in tempo reale. L’affare è stato aggiudicato alla ditta Eurocommand con la sua software CommandX. Così 696 sbirri ottennero 368 ore di formazione operativa per l’impiego del sistema per la gestione delle forze e l’illustrazione della situazione reale.
Anche i vigili del fuoco e la centrale di comando dei soccorsi sono stati equipaggiati con CommandX. La connessione con i banchi dati sulle vetture e con i sistemi di comando operativo garantisce uno scambio di dati d’ampiezza preoccupante.

Durante il G20 convergevano ad Alsterdorf tutti i geo-dati su di un grande pannello video dove furono presentati come mappa della stato attuale. In tempo reale erano disponibili anche le riprese video aeree dagli elicotteri degli sbirri e i video dei Bodycam oppure della sorveglianza stradale.
Su questa base, durante il vertice potevano coordinare immediatamente le unità operative. Che nella maggioranza dei casi arrivarono ugualmente troppo tardi. Secondo info del senato, la software da stato maggiore CommandX avrebbe fornito buoni risultati: “Nessun deficit accertato”.

È notevole che anche dei rappresentanti della protezione dello Stato, della polizia federale e dell’esercito sarebbero stati davanti agli schermi della centrale operativa.
Non è provato che durante il G20 s’impiegarono anche i droni tanto decantati e forniti di videocamere d’Eurocommand. Perlomeno, CommandX è senz’altro capace d’incorporare tali informazioni.
Eurocommand non si è dichiarato come obiettivo d’attacco solo per la commercializzazione del suo sistema di sorveglianza CommandX: Sascha Pomp è il direttore di Eurocommand. Il suo modo di pensare è molto palese dopo le ormai note considerazioni su chi protestava contro il G20 che definiva “malati e asociali” e “gentaglia che non merita nessun rispetto e pietà”. Un’altra volta si arrapa con i suoi deliri violenti: “Ma è semplice: chiudere la gentaglia di destra e i terroristi di sinistra in un locale per un intimo scambio d’opinione e aspettare…” Come la AfD, su twitter commentava le azioni di polizia riuscite e sollecito propagava le notizie degli sbirri durante i giorni del vertice.

Il nostro attacco è un attacco contro chi ci vuole sorvegliare e controllare, e contro chi fornisce le capacità per farlo.

Fuck you Eurocommand!

Commando-X

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Stoccarda, Germania: Vernice a corte d’appello di Stoccarda

2 febbraio 2018

Solidarietà con le persone colpite dalla repressione G20 – respingere gli attacchi della politica e della giustizia. Insieme resistiamo alla repressione!

Nella notte al 02.02.18 abbiamo attaccato il tribunale d’appello di Stoccarda con la vernice. Oltre allo slogan “Lotta alla giustizia di classe”, l’entrata e la facciata furono trattate con dei sacchetti alla vernice rossa. Così contribuiamo alla settimana d’azione che fu indetta a livello federale nel contesto delle proteste G20. Tante persone di sinistra dopo le proteste G20 sono esposte a procedimenti penali, tentativi d’intimidazione e a una pesante repressione. Con cambi di legge come del §114 spianarono la via giuridica già prima per posizionarsi contro le imminenti proteste. Con la successiva detenzione preventiva di compas, condanne, perquisizioni domiciliari e le foto segnaletiche pubblicate dalla commissione speciale “blocco nero”, lo Stato tedesco e sgherri tentano di riprendersi la sovranità d’interpretazione sociale e di legittimare l’apparato sbirresco e di sicurezza stra armato che interveniva durante le demo e proteste.

Non ci lasciamo intimorire dalla giustizia di classe né ci facciamo cacciare nell’incapacità di agire. Le azioni ad Amburgo e le barricate erano determinate e combattive – portate avanti da un movimento di sinistra che si posiziona in rottura con il capitalismo. Mossi da ciò affrontiamo la repressione difendendo le legittime proteste contro il G20 e l’affrontiamo unendoci – sia sulla strada sia davanti al tribunale. Ora più che mai.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Stoccarda, Germania: Vernice a sede regionale della polizia criminale

1° gennaio 2018

Nella notte di capodanno abbiamo attaccato la sede regionale della criminale di Baden-Württemberg con la vernice e nella forma di uno slogan con lo spray. Le motivazioni per l’azione sono spiegate nel seguente articolo.

Nelle ultime settimane aumentava massicciamente la repressione contro chi quest’estate ad Amburgo era in strada contro il vertice dei maggiori guerrafondai e padroni del mondo e si opponeva ai progetti di guerra, alla povertà e allo sfruttamento. Giusto ultimamente ci furono delle razzie contro dei progetti di sinistra e appartamenti privati a livello federale, seguite dalla finora più vasta ricerca pubblica contro attivistx di sinistra. Già prima del vertice si delineava che l’impiego degli sbirri non poteva essere un consueto impiego degli sbirri. Con l’art CP fatto passare d’urgenza e un riarmo massiccio degli sbirri si delineava che si stavano preparando alla eventualità di un’insurrezione maggiore.

Ad Amburgo si poteva osservare di come l’apparato della repressione si preparava alla possibilità di future insurrezioni. La massiccia violenza sbirresca e la seguente repressione dovrebbero intimidire e cacciare indietro la sinistra radicale su tutto il territorio federale. Diventa la normalità abolire addirittura i diritti fondamentali borghesi. Così si crea un gettito repressivo stabile e alto. Inoltre si poteva collaudare nella pratica una lotta controinsurrezionale. Preventivamente si tenta di non lasciare dall’inizio alcun spazio a quel movimento che a quella logica dello sfruttamento capitalista che attualmente è in una crisi contrappone una prospettiva solidale.

Da sempre la repressione era parte costante dell’apparato di Stato e anche in futuro la classe dominante avrà sempre bisogno della repressione per controllare e non far alzare la testa alla gente che offre nuove prospettive. Questo succede sia con l’ausilio delle leggi sia con la violenza psichica e fisica.

La politica rivoluzionaria, che mette in discussione basilare i rapporti di dominio esistenti, è tra le prime ad essere nel mirino dell’apparato repressivo dello Stato – anche se attualmente siamo lungi dal porre praticamente la questione del potere e di cambiare i rapporti a beneficio della maggioranza.

Siamo noi a determinare lo spazio politico! Non facciamoci intimorire da nessuna repressione e contrapponiamole la nostra solidarietà battagliera.
Nessun attacco sbirresco, uguale se contro strutture o singolx di sinistra, rimane senza risposta. Quest’azione simbolica contribuisce al far andare a vuoto gli attacchi, ma contrattaccare significa anche non fare un passo indietro e continuare con la costruzione di strutture rivoluzionarie.

Perciò anche in futuro non ci lasceremo intimidire né da sbirri né da pubblici ministeri. Ogni attacco alla sinistra rivoluzionaria avrà conseguenze.

Fuoco e fiamme alla repressione!
Per una prospettiva rivoluzionaria e una società liberata!
Viva la solidarietà internazionale!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia, Germania: Incendio doloso alla casa del diritto minorile

1° gennaio 2018

Mentre con abbondanti allegre bevute e gran chiasso in molti posti si brindava sui sempre stessi desideri e impegni – come se tutta la merda del passato potesse essere lavata via semplicemente con lo spumante – noi avevamo il nostro proprio fuoco d’artificio: abbiamo colto l’occasione e con alcuni ordigni incendiari nel bagaglio siamo entratx nell’area sulla Witzgallstraße lasciando agli sbirri e alla procura i nostri auguri di buon anno nuovo. In questo posto le autorità della repressione collaborano per rificcare nel “migliore di tutti i mondi” e ricacciare nel sistema della logica dello sfruttamento lx giovani “criminali”.

E nei mesi scorsi abbiamo dovuto vivere abbondantemente quel che viene da una società del genere: sono successe tante di quelle cose che ci hanno riempitx di preoccupazione, di tanta rabbia e incomprensione.

Da un lato abbiamo – ecco pochi esempi:
– Il nuovo inasprimento delle leggi sull’asilo già ora inumane
– le nuove leggi di polizia e il suo riarmo
– l’accettazione della AfD e il generale balzo a destra
– il G20 e seguito (aizzamento, razzie, caccia all’uomo, ricerca pubblica, tentativi di divisione, desolidarizzazione)
– il divieto di linksunten

Dall’altro lato c’è la nostra paralisi e il nostro sentimento di impotenza, vale a dire l’assenza dell’urlo d’indignazione che avrebbe dovuto seguire, visto il continuo arbitrio e vortice che ci fa sprofondare sempre di più in una vita totalmente sorvegliata e minacciata dall’imminenza di uno Stato di polizia. Ben sappiamo che la nostra evasione dall’impotenza non farà vacillare o addirittura crollare l’ordine statale. Ma altrettanto lungi da noi è attendere ed esprimere in sordina la nostra critica alle condizioni vigenti.

I nostri saluti vanno a tuttx in galera che lì continuano a portare avanti le proprie lotte, che non si fanno spezzare e che resistono, e a tuttx che non hanno votato le proprie energie e passioni ai padroni e potenti bensì alla voglia d’agire per una vita migliore e libertà infinita!

Alcunx Autonomx (A)

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Trentino: A proposito di ritrovamenti

Sono mesi in cui i segni lasciati dagli spioni del potere sembrano essere tutt’altro che rari. Come avvenuto in alcune altre città durante il rumoroso periodo natalizio, anche in Trentino abbiamo scoperto chi si nascondeva dietro gli strani avvisi di due macchine di compagni. Un paio di mesi fa abbiamo trovato microfoni e gps installati sulle automobili.

Ma un secondo ritrovamentro, decisamente più inquietante, ci ha lasciati un poco più colpiti. Qualche settimana più tardi, infatti, abbiamo trovato una microtelecamera nella cucina-sala di un’abitazione.

Il tutto era stato posizionato in un angolo della stanza, poi coperto con della malta lasciando solo un buco microscopico per la telecamera.

Berlino: Rigaer 94. Appello alla resistenza.

Lo stato di polizia fa uso di tutte le armi alla sua portata: lunedì 18 dicembre sono stati pubblicati circa 100 visi di persone che hanno partecipato agli eventi di Amburgo. La campagna di stato ha infine abbandonato la maschera dei procedimenti penali e ha lanciato la macchina del fango che dovrebbe piegare ogni resistenza. Facciamo in modo che questi incidenti, questo attacco generalizzato agli ultimi elementi sociali e resistenti che rimangono non passino sotto silenzio. Bruciare questa società di informatori e assassini e fascismo è un dovere ancora incompiuto.

È evidente a ogni essere umano che l’episodio di Amburgo era assolutamente necessario. Le bugie e i falsi dibattiti delle autorità repressive, del sistema conformista e dei media di estrema destra non sono riusciti a riscrivere la riuscita della resistenza contro il G20. In uno dei regimi democratici più sicuri di sé, con un apparato di violenza diversificato e un’immagine di invincibilità, diecimila persone hanno osato insorgere, correre grandi rischi e serie conseguenze per la loro vita. Un miscuglio di azioni offensive, di protesta e di resistenza hanno trasformato il summit delle potenze dominanti in un disastro. Un disastro per il marchio di Amburgo, della Germania e per i più potenti stessi, il cui incontro più importante ha ormai un futuro imprevedibile.

E il vertice è stato un disastro anche per la polizia. Questa istituzione che, nell’impero germanico come sotto la Germania fascista e in quella della democrazia, non è mai stata soltanto il potere esecutivo ma prima di tutto il potere che legittima questa nazione di assassin* e vint*. Tutt* sappiamo quanto sia profondamente radicata l’ideologia dello stato di polizia nella nostra società. Una società che ha gettato una Rosa Luxemburg già morta nel canale Landwehr, che ha dato la caccia ad Anna Frank fin dietro una libreria e che l’ha mandata, con milioni di altr* “subuman*” nei campi della morte; questa società che alla fine dichiara le forze armate tedesco-nazionali(1) come “resistenza”, è fascista. L’apparato di sicurezza della BRD, formato dagli stessi macellai che davano la caccia senza pietà in tutta Europa a partigian* e antifascist* per la nazione tedesca, è fascista. La società nel senso più ampio del termine e i poteri esecutivi si sono uniti nella caccia ai comunisti e hanno portato il meccanismo contro i gruppi della guerriglia che hanno fortunatamente sparato al fascista tedesco incarnato Hans-Martin Schleyer a una perfezione mai vista prima, qualche anno soltanto dopo la “liberazione”.

I visi della resistenza erano stampati a ogni angolo sui manifestini dei ricercati, a ogni incrocio si poteva essere controllati da una polizia pesantemente armata, la reintroduzione della pena di morte venne presa in considerazione e messa in pratica grazie al lavoro della polizia. Il discorso della società diretto dallo staff della stampa, dei politici e della polizia ha gettato le basi per innumerevoli sparatorie fatali, tortura bianca e leggi speciali contro ampie parti della società. Lo stato di polizia, ancora ai suoi primi passi al momento dell’omicidio di Benno Ohnesorg e sotto la minaccia costante di una rivolta, si è sviluppato negli anni per diventare uno stato all’interno dello stato. Con la fine della guerriglia urbana e dei nuovi movimenti sociali, siamo davanti a una società incapace di portare avanti un’opposizione reale a questo sistema. Neanche quando le persone vengono crudelmente torturate e assassinate nei bunker dei commissariati come Oury Jalloh a Dessau, bruciato vivo da uno sbirro fascista.

L’unico fattore che ha ritardato il perfezionamento dello stato di polizia totalitario sembra essere il fatto che i capi strateghi procedono con cautela, per non sollevare troppe inquietudini nei/lle attivist* per i diritti civili. Come noi hanno sempre meno mezzi e sostegno in una società civile che ha deciso che lo stato non può sbagliare; che quello che la stampa dice è giusto, e la resistenza è assurda.

I tempi delle proteste in un ambiente sicuro sono definitivamente finiti. A questo riguardo la società tedesca è tornata a un punto in cui non si trovava da 80 anni. Queste sono le innovazioni chiave e le sfide per la resistenza:

– La semplice partecipazione a una manifestazione può significare una condanna a lungo termine.
– La polizia può definire le aree in cui vige la loro legge.
– La polizia può classificare chiunque come potenziale delinquente (“Gefährder”)(2), per poter incarcerare delle persone senza decisione giudiziarie e sorvegliarle completamente.

Già prima del G20 erano state prese delle misure contro il popolo della resistenza. Chi era stato classificato dalla polizia come criminale potenziale aveva ricevuto il divieto di recarsi ad Amburgo. Sono stati emessi obblighi di firma al commissariato, e imposti con minacce di multe e reclusione. Inoltre sono state eseguite delle ricognizioni visibili a scopo intimidatorio ed è stata messa in atto una sorveglianza sotto copertura di tutta la zone.
Non c’è bisogno di spiegare ulteriormente che durante il vertice l’intera città di Amburgo è stata messa sotto controllo dalle forze dell’ordine, situazione che ha portato le truppe di polizia pesantemente armate a un “aggiustamento“ dei diritti civili e alla violenza di massa.
Le attività di polizia prima e durante il vertice non hanno mostrato una nuova qualità. Ogni evento importante del passato è stato accompagnato da attacchi alle norme sociali da parte dell’apparato di sicurezza. Ma la massa degli attacchi e la naturalezza con cui sono stati eseguiti contro precedenti evidenti forme di protesta ad Amburgo sono stati notevoli.

Quello che è cominciato dopo il vertice è un salto di qualità. C’è chi sostiene che i disordini sono stati iniziati dallo stato per schiacciare le strutture di resistenza in una campagna finale. Questa linea di pensiero è una stronzata, sappiamo benissimo che politicamente tutt* volevamo il naufragio dello stato ad Amburgo. Per mettere fine una volta per tutte alle teorie complottiste ci assumiamo la responsabilità politica di tutto quello che è successo ad Amburgo: dalle proteste civili fino all’ultima pietra gettata ai poliziotti. Come parte delle strutture ribelli abbiamo organizzato una manifestazione in solidarietà con tutt* coloro che dovevano affrontare la repressione subito dopo il vertice, e allo stesso modo in futuro non ci sottrarremo alla responsabilità di incoraggiare la rivolta. Chi vede soltanto una cospirazione di stato dietro qualsiasi cosa neutralizza la resistenza con tutte le sue prerogative e non ha legittimità a parlare in suo nome.

Ormai è chiaro che lo stato si batte per poter definire a suo piacere questo evento, nello stesso modo in cui cerca di dominare su ogni cosa. Sulle nostre vite e le nostre strutture sociali, la natura e la tecnica. In questa battaglia dell’idea capitalista e nazionalista lo stato utilizzerà sempre i metodi fascisti. Sono sempre gli stessi metodi usati più e più volte per denunciare come criminale, non politica e asociale la resistenza(3). In questo modo lo stato tedesco può contare sulla sua polizia, la sua stampa e il suo popolo con i loro rappresentanti. Difficile dire chi sia più ripugnante fra queste creature. Il capo del gruppo speciale di indagine “Black Block”, che darebbe la caccia a chiunque gli venisse presentato davanti alle fauci? O Brechmittel-Scholz(4), che rappresenta la volgare borghesia di Amburgo con le sue limousine di lusso? O i giornalisti divenuti il potere esecutivo della propaganda di polizia. O chi collabora, consegnando con i loro filmati presi con gli smartphone migliaia di persone nelle mani della repressione perché sono dei vigliacchi che hanno paura di prendere il controllo della propria vita e vorrebbero marciare dietro ogni Hitler.

Alcun* di noi ridevano dell’ultima ondata di perquisizioni, di cui era arrivata la soffiata prima. O del fatto che Fabio, ragazzo simpatico, stesse diventando un problema per la strategia della repressione. Eppure la strategia della polizia non dovrebbe essere sottovalutata. Una parte importante di questa strategia implica una propaganda sul lungo termine per riconquistare il potere di definire gli eventi di Amburgo. Chi l’avrebbe creduto che diversi mesi dopo il G20 sarebbe ancora stato all’ordine del giorno grazie alle frequenti conferenze stampa organizzate dalla polizia? E chi avrebbe creduto che la propaganda professionale con i suoi mezzi inesauribili poteva fallire senza il nostro contributo?

Ecco perché – a questo punto di un’ampia caccia all’uomo – rinnoviamo la nostra confessione di lotta contro lo stato, le organizzazioni fasciste come la polizia, i servizi segreti e le strutture di destra, così come contro i collaboratori e gli informatori in seno alla popolazione e alla stampa. Fabio e tutt* coloro che anche in un’aula di tribunale tengono la testa alta sono i nostri modelli per sfidare la paura e mandare saluti di libertà e solidarietà a chi affronta la repressione e il mondo del G20.

In occasione di questa caccia all’uomo e a causa degli appelli alla denuncia di 100 persone abbiamo deciso di pubblicare le foto di 54 ufficiali di polizia che l’anno scorso hanno partecipato allo sgombero del Rigaer94. Ci farebbe piacere ricevere degli indizi sui loro indirizzi personali. Possono essere considerati responsabili dello sgombero e dellla violenza delle tre settimane di occupazione.

E ora è importante mettere fine al nostro atteggiamento attendista e rafforzare la mobilitazione e la solidarietà delle strutture attive. La manifestazione dopo l’ondata di incursioni è stata un punto di partenza(5). Ma per le prossime perquisizioni dobbiamo essere più numeros*. Se non abbiamo altro modo, dobbiamo almeno scendere in strada per assumerci la responsabilità dei/lle nostr* amic* perseguitat* dallo stato.

Tutt* in strada! Determinat* e furios* combattiamo l’ordine dominante e resistiamo di fronte alla repressione!

(1) Stauffenberg era un generale altolocato che cercò di assassinare Hitler. Faceva parte dell’aristocrazia, che di fondo criticava Hitler in quanto cattivo stratega
(2) “Gefährder” è un termine creato dalla polizia tedesca e ampiamente utilizzato nei dibattiti pubblici per stigmatizzare e criminalizzare la popolazione musulmana. È probabile che il suo utilizzo contro militanti di sinistra e anarchic* venga adottato sempre di più spesso
(3) Originariamente “asozial”, una via di mezzo fra antisociale e incivile
(4) Brechmittel-Scholz: sindaco di Amburgo, famoso per aver autorizzato l’uso di un veleno (Brechmittel) da parte della polizia per provocare il vomito nei fermati per verificare se avevano ingerito della droga
(5) Il 5 dicembre la polizia ha fatto irruzione nelle case di diverse persone identificate come partecipanti a un blocco che era stato attaccato dalla polizia in Rondenbargstrasse durante il tentativo di bloccare il vertice. Come reazione ci furono manifestazioni nelle principali città tedesche.

in portoghese