Tag Archives: ZAD

Berlino: Furgone Spie passato alla fiamma

5 luglio 2018

L’onda d’odio spumeggiante contro l’arbitrio degli individui in divisa, trabocca ancora dai confini francesi per arrivare fino a noi. L’altra notte bruciarono due auto a Nantes, centinaia di giovani distrussero dei negozi e attaccarono le CRS con delle molotov.
Martedì sera in una periferia di Nantes, Aboubakar fu giustiziato nella sua auto da un poliziotto dopo un fermo per un controllo stradale…

La polizia diffonde la versione del contrasto a un pericolo. È evidente che la questione del pubblico sulla “legalità” dell’omicidio si può porre solo nell’ottica della sedicente legittimità e legalità di un apparato di polizia. Visto che rifiutiamo il riconoscimento di quella legalità, l’esecuzione attuata da uno sbirro non può mai essere legittima.

Solo pochi mesi fa, già ci raggiunse una triste notizia dalla stessa regione. Un compagno aveva perso una mano nelle lotte per lo ZAD e tutto il suo torso è ampiamente ferito fino ad oggi. Era una granata esplosiva sparata dai CRS.

Questi momenti che chiariscono da che parte stiamo noi e chi veste una divisa ci fanno spesso sprofondare nell’impotenza. Il tempo si ferma e tutto dentro di noi si ribella pieno d’odio e di frustrazione. O tutto pare destinato a fallire e ci si frustra davanti all’onnipotenza dello Stato che può uccidere per mano di un poliziotto. Oppure si sfoga questo sentimento e si fa l’unica cosa visibile, cioè sfogare la propria rabbia, i propri sentimenti per queste notizie e solidarizzarsi con tuttx che stanno dalla stessa parte.

Vogliamo esprimere la nostra solidarietà con lx resistenti delle periferie e l’altra notte abbiamo passato alle fiamme un’auto del fornitori di servizi carcerari SPIE.

Le notizie sull’impiego d’armi oppure esecuzioni da parte dex sbirrx in base alla loro lealtà per lo Stato, alla loro mania per l’ordine, al loro razzismo oppure ai loro nasi pieni di cocaina s’accumulano anche a Berlino negli ultimi tempi. Sono permanenti notizie scandalistiche che rischiano di sparire nell’ubriacatura mediatica.

Neanche un attimo di respiro ai nostri nemici! Solo una vita nell’attacco può impedire di rassegnarci a questi rapporti di potere.

In memoria di tuttx che sono statx colpitx dalla violenza sbirresca!
Amore e forza a tuttx lx prigionierx nelle galere dello Stato! Resistete!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Dati alle fiamme furgoni di Vinci e Spie

24 aprile 2018

Nel controprogetto all’isolamento e alla concorrenza come base dei modelli sociali occidentali, amicx e compas in Francia si sono appropriatx di un territorio a Notre Dame des Landes dove praticano la solidarietà come elemento centrale di convivenza.
Di fatto lo Stato francese voleva costruire nel territorio un ulteriore aeroporto gestito dalla VINCI s.a. Come reazione a questo progetto, lx nostrx compas hanno semplicemente occupato questo territorio.
La rinuncia alla grande opera aeroporto sembrava una vittoria.

Ma ad inizio aprile lo Stato francese lanciava l’attacco a questa forma d’auto-amministrazione…
VINCI: Nella lotta al progetto del grande aeroporto Notre-Dame-des-Landes, VINCI fu di già frequentemente obiettivo d’azioni militanti in Francia ma anche nella RFT.

VINCI avrebbe gestito questo aeroporto che poco tempo fa fu ufficialmente bloccato. Impresa multinazionale con più di 100.000 impiegatx e sede a Rueil-Malmaison in Francia, Vinci è tra l’altro compagnia di gestione di 33 aeroporti e di diverse autostrade in tutto il mondo.
Vinci si è cristallizzata come uno dei grandi consorzi che organizzano il funzionamento infrastrutturale fluido della convivenza sociale-statale. Le infrastrutture statali in generale e anzitutto in Francia rappresentano gli interessi commerciali di VINCI e attaccarli per noi è un imperativo!

SPIE: In Francia nel settore servizi la ditta Spie è la concorrente più forte di Vinci. Con l’affiliata Spie Nucléaire, l’impresa con sede in Francia è invischiata nell’industria nucleare. In Germania, Spie SAG è coinvolta nella produzione d’elettricità con il carbone e si vanta del suo annoso partenariato con RWE. Per esempio le macchine per l’estrazione della lignite di RWE furono trasportate nella foresta di Hambach da Spie .
Come grande logistico infrastrutturale, Spie è già stata attaccata da compas in passato poiché invischiata in progetti di costruzione di carceri.

Ecco perché nella notte dal 23 al 24 aprile 2018 nel quartiere Sevan a Lichtenberg abbiamo bruciato un furgone VINCI ed uno di Spie.

Kommando Sébastien Briat
– Azione nel quadro delle giornate di azione Maisteine (Pietre di Maggio)[maisteine] –

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre a volante della protezione d’obiettivi

11 aprile 2018

Nelle ultime settimane leggiamo sempre di sassaiole attorno al Dorfplatz contro vetture della polizia. Non solo dalla razzia in poi ma anche nelle settimane prima, gli sbirri che gironzolano attorno alle ultime case occupate della città sono esposti al libero abbattimento. Come sempre. Ma non sempre le persone possono passare il proprio tempo lanciando dei sampietrini ai violenti in divisa.
Tuttavia riteniamo sensato di sfruttare l’oscurità della notte e la sorpresa per chiarire ax agenti nella loro illusoria superiorità che registriamo dove si muovono, che cosa pretendono di proteggere e di ricordare loro che non ci rassegneremo mai alla loro posizione di potere.
I porci che vagano nella città per noi sono solo dei soggetti spregevoli ai quali, finché abbiamo i mezzi e l’autodeterminazione per farlo, renderemo pericolosi i loro giri di controllo.

Mercoledì notte ci siamo appostati al ponte vicino al Factory Campus a Kreuzberg. E abbiamo preso a pietrate gli sbirri di passaggio.
Cosa serve? Osservare dove passano regolarmente dex poliziottx, sia le autocivetta sia le volanti. Un posto nell’oscurità dove appostarsi comodamente. Guanti e un mucchio di pietre. A seconda del luogo ci vogliono delle persone che tengono d’occhio le strade circostanti. Ma spesso basta l’oscurità, il fattore sorpresa e la brevità dell’azione per un ritiro tranquillo.

Questa grandine di pietre è un atto di vendetta per la razzia nella parte anteriore della Rigaer 94. Desideriamo profondamente che lx occupanti delle auto attaccate temano sempre per la loro vita.
Con questo auguriamo tanta forza e idee creative anche ax compas della ZAD! Ammiriamo lx combattenti nei boschi di questa zona liberata. Speriamo tanto che non ci saranno troppx feritx, salvo che dalla parte della gendarmeria! Saremmo volentieri sul posto, ma noi qui si lotta contro lo Stato e seguaci in questo modo.

Saluti solidali a Nero e ai due prigionieri della Rigaer94.
Per una lotta coerente per i nostri spazi e per la libertà di tuttx che li difendono!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Poitiers, Francia: Sabotaggio in solidarietà alla ZAD

“Brucia la macchina imperiale! Viva la ZAD!”

Azione in solidarietà alla ZAD: un macchinario di cantiere che stazionava durante i lavori di ristrutturazione del centro di Poitiers è stato incendiato nella notte da domenica 13 a lunedì 14 maggio. Con una scritta sotto forma di appello: “Brucia la macchina imperiale! Viva la ZAD!”.

Nello slancio, sei persone sono state fermate in una piazza non lontana (Place de la Liberté). Sono ripartite con delle convocazioni per rifiuto di prelievo di impronte e di DNA.

Solidarietà con la ZAD dalla regione dei Wiradjuri, nella cosiddetta Australia

ricevuto il 13 aprile 18

Per quasi un decennio la ZAD di Notre-Dame-Des-Landes è stata una zona autonoma, liberata dalla repubblica francese. In questo momento la zona è attaccata da un’imponente operazione di polizia, determinata a distruggere totalmente i germi di un altro mondo possibile, un mondo libero dalla logica capitalista.

ZAD Partout!

in inglese, tedesco

Philadelphia, USA: Attacco a un veicolo di cantiere in solidarietà con la ZAD e Camp White Pine

I bulldozer li vogliamo solo dopo che son stati distrutti…

Ricevuto il 14 aprile 18

Car* teppist* anarchic*, illegalist*, casseurs e difensori della natura di tutto il mondo, vi scriviamo direttamente da Philadelphia. Un attacco è appena stato compiuto, una chiave inglese nell’ingranaggio del progresso… beh, per essere letterali alcuni cavi sono stati tagliati e i finestrini spaccati su uno dei loro stupidi bulldozers.

Corre voce che sia stato effettuato in solidarietà con la ZAD e Camp White Pine (ciao!), entrambi devono affrontare le stronzate dei bulldozer locali. Gli assalitori hanno anche mandato dei saluti ribelli agli/lle anarchic* della zona che hanno mantenuto la fiamma (e specialemente chi ha condiviso i particolari dell’attacco per permettere agli/lle altri di riprodurli altrove).

Fanculo il lavoro
Fanculo il progresso

Signing off for now,
Team Illegale

[Nota di Contra Info: i lavoratori della Sunoco hanno abbattuto gli alberi usati dal Camp White Pine nella resistenza in corso contro la costruzione dell’oleodotto Mariner East 2 (Pennsylvania, USA).]

in inglese

[Notre-Dame-des-Landes]: Breve sunto della situazione al 10 aprile (pomeriggio)

La Chèvrerie, distrutta il 10 aprile

– Nella parte est diversi luoghi distrutti dall’attacco di uno stato fascizzante arrivato in forze, basta ricostrure e continuare la resistenza. Venite numeros* alla ZAD o rafforzate i movimenti nelle vostre città.
– RDV al Camp des cheveux blanc per organizzare un’eventuale azione collettiva di risposta.
– gli sbirri hanno circondato un’ampia zona il centro è l’est fino alla Grée e Les vrai rouges.
– dei/lle compagn* chiedono rinforzi per per resistere alla repressione continua imposta dallo stato. Resistiamo perché il mondo somigli di più a un’immagine che ci sembra più coerente con lo spirito solidale. Di fronte a una forza sbilanciata e dominante i/le compagn* hanno cercato di resistere in tutti i modi possibili. La chevrerie e Les vrais rouges sono ancora a rischio di distruzione, appello a rinforzi!!
– dobbiamo anche affrontare diversi problemi tecnici
– Venite numeros* per rafforzare la difesa e ricostruire il nostro futuro. Non dimenticate un equipaggiamento che possa proteggere la vostra salute e l’identificazione. Se poteste gestirvi autonomamente sarebbe perfetto, ci sono comunque delle zone di accoglienza per darvi indicazioni sulla zona e informazioni utili sul terreno.

Fonte: zadresist.antirep.net

[Notre-Dame-des-Landes]: In vista delle espulsioni previste sulla ZAD

Martedì 3 aprile, l’assemblea degli usi invitava a mobilitarsi davanti all’aanuncio di un uragano statale sulla zad, in pieno nel momento di accelerazione di scioperi, manifestazioni e occupazioni nel resto del paese.

Mentre numerose informazioni fanno pensare che 2500 poliziotti potrebbero arrivare in zona già da lunedì per procedere a delle operazioni di sgombero e distruzione di luoghi di vita procéder à des opérations d’expulsions et de destructions d’habitats, un’assemblea straordinaria si è riunita in una  dans une Wardine piena come un uovo. L’assemblea ha voluto precisare delle informazioni e dare dei punti di incontro supplementari.

/// Un appello a raggiungere la zad già da questo fine settimane e ritrovarsi ai diversi luoghi di accoglienza (per ulteriori precisioni andate sul sito zad.nadir.org)

/// Un appello a trovarsi lunedì dalle 4h del mattino nei luoghi di ritrovo per potersi dividere sui diversi punti (controllare sul sito prima di andare in caso l’operazione di polizia fosse stata rimandata)

L’ora dell’appuntamento è mattutina ma bisogna considerare che potrebbe essere difficile parcheggiare nelle vicinanze e che quindi si dovrà probabilmente camminare un po’ per raggiungere i luoghi dell’appuntamento e i posti di blocco. In più l’operazione d’espulsione potrebbe cominciare alle 6h del mattino. Se non riuscite a essere là prima di quell’ora, sarà comunque utile cercare di raggiungere la zona più tardi. In quel caso preparatevi a essere inventivi e determinati e a dover fare un po’ di corsa a orientamento attraverso campi e sentieri.

/// Un presidio davanti alla prefettura di Nantes e in piazza Saint-Anne a Rennes alle 18h dopo la giornata di sgomberi.

/// Un’assemblea alle 21h alla Wardine dopo la prima giornata di sgomberi – un secondo luogo d’assemblea potrebbe essere convocato a Nantes in caso fosse difficile per un certo numero di persone di arrivare alla zad.

/// Une manifestazione a Nantes – appuntamento alle 15h in place du cirque il sabato successivo alla settimana di sgomberi.

/// Convergenza sulla zad la domenica successiva per disseppellire le migliaia di bastoni dell’8 ottobre 2016, e ricostruire…

/// Oltre a presidi e occupazioni la sera stessa sulle piazze e davanti comuni e prefetture, altri presidi e blocchi potranno essere pensati in luoghi strategici, come quello che è stato fatto in passato per esempio davanti alla fabbrica di armi di Pont de buis. I comitati di sostegno possono segnalare i loro appuntamenti e azioni al sito zad.nadir perché possano essere diffusi.

Prima di venire, informatevi il più possibile per capire la situazione e al vostro arrivo rivolgetevi a uno degli spazi d’accoglienza, prendete il tempo di discutere sulle persone del posto. Per accedere alla zona, guardate qui: http://zad.nadir.org/spip.php?article7. Prendete anche il tempo di leggere le informazioni messe online dalla legal team: https://zad.nadir.org/spip.php?rubrique56.

Grazie per il vostro sostegno, di qualunque tipo sia. La primavera è arrivata, la zad fiorirà!

Francoforte sul Meno: Fuoco a due auto di Actemium

20 maggio 2017

Difendere la ZAD! Fare un disastro del vertice G20.

Perché… ? Coglierà il messaggio sicuramente l’amministratore del cemento ai vertici di Vinci, la maggiore impresa edile europea con il 100% delle azioni della filiale Actemium. È un’impresa che lucra con i grandi progetti, le centrali nucleari, le autostrade. Che trasforma i luoghi di vita in deserti di cemento armato. È la ditta che vuole costruire l’aeroporto a Notre-Dame presso Nantes in Francia. (…)
Così abbiamo deciso di avvertire Vinci concretamente: se fate sgomberare la ZAD, queste due carrette saranno solo l’inizio. (…)

Pensiamo che nella lotta contro l’ordine mondiale dominante ci vogliono molti livelli e un’acutizzazione dello scontro. Ci vogliono sia le esperienze e i collegamenti di movimento contro la distruzione e l’addomesticamento capitalista reale come appunto con la ZAD sia anche l’attacco simbolico ai grandi eventi dell’ordine globale capitalista. Ecco perché abbiamo appuntamento a luglio ad Amburgo con migliaia di compas per unitx fare del vertice G20 un disastro.

Ad Amburgo si dice au revoir!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Bruciata auto diplomatica francese

6 febbraio 2017

Armatx di un ordigno incendiario in una notte gelata giravamo per le strade di Berlino cercando un bersaglio con il quale comunicare che ci solidarizziamo con e prendiamo atto delle lotte dex nostrx compas sconosciutx contro il cesso per rifiuti nucleari CIGÉO nel bosco di Bure, della ZAD e in generale contro lo Stato francese d’emergenza. Come riteniamo anche meritanti appoggio altri interventi anarchici sul continente europeo, per esempio quelli di Lotta Rivoluzionaria in Grecia.

Perciò, la notte passata in località Schöneberg abbiamo incendiato un’auto diplomatica francese volendo con ciò salutare il prigioniero Damien Camélio e Pola Roupa e Konstantina Athanasopoulo recentemente arrestate ad Atene, per la cui libertà e contro tutti gli Stati dobbiamo lottare, e continueremo a lavorarci con diligenza.

È anche un appello per utilizzare il G20 ad Amburgo (https://www.liveleak.com/view?i=fa9_1485352794) per coordinare la nostra teoria e prassi, per arrivare ad una continua offensiva anarchica in ogni ambito ben oltre il vertice di luglio.
Il pezzo di merda francese che vuole rappresentare il proprio regime al G20 ad Amburgo vi è ovviamente malvisto nella stessa misura come tutti gli altri potenti. Ai diplomatici a Berlino consigliamo di nascondersi nelle Gated Communities.

FAI – “Nucleo Rémi Fraisse”

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice e martelli a produttrice di software PSI AG

27 gennaio 2017

Ieri notte abbiamo sottoposto a un lifting con martelli e vernice l’area d’entrata della produttrice di software PSI AG, imprimendo in grandi lettere la scritta “BL(A)CKOUT” e spaccando circa venti vetri.

PSI produce software per fornitori d’energia, imprese industriali e gestori d’industria, cura un tessuto d’imprese con partner industriali produttori di armi come SAP e Thyssenkrupp, che per i loro affari con la polizia e i militari hanno già subito vari attacchi anti-militaristi. Il PSI partecipava come espositore già all’annuale congresso europeo di polizia.
Con quasi il 18% il gruppo dell’energia RWE è uno degli azionisti più importanti di PSI e nel contempo tra i clienti più fedeli. RWE è, tra l’altro, gestore delle mine di lignite nella foresta di Hambach, dove da anni c’è resistenza contro il gruppo e le sue macchinazioni distruttive e tuttora sono occupate parti del terreno.

Con quest’azione vogliamo esprimere la nostra vicinanza ax ribelli della ZAD e con tuttx color che lottano contro la determinazione aliena e l’attacco della tecnologia alle nostre vite. Con questo diamo seguito agli appelli contro il vertice G20, contro le ditte, le istituzioni e l’infrastruttura che contribuiscono al perfezionamento dell’architettura di sicurezza e al mantenimento dell’ordine sociale.

L’impresa PSI è forza propulsiva per lo sviluppo e la ricerca della “industria 4.0” perseguita dal governo federale e dal lobbismo, che ha come obiettivo il frequente impiego di robot, la produzione industriale e l’intrecciamento della tecnica d’informazione e di comunicazione con i sistemi digitali intelligenti. È una “rivoluzione” dall’alto della quale con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, dell’“Internet delle cose” e della digitalizzazione e del collegamento in rete delle macchine sperano di ottenere un’ottimizzazione e efficienza nella produzione che promette lauti guadagni.

L’uomo diventa sempre di più un problema e un fattore che con le sue esigenze, mancanze e imperfezioni ostacola la massimizzazione del profitto. Ecco perché adesso e sempre di più dovrebbe essere sostituirlo dai robot automatizzati. Come conseguenza milioni di operaix saranno estromessx dalle fabbriche e dichiaratx superflux. Non per rimpiangere il lavoro alienato alla catena di montaggio, ma è certo che questi sviluppi corrispondono totalmente agli interessi del capitale e che non è affatto beneficenza dei boss industriali per liberare l’umanità dal moloc fabbrica. Le sorti e il benessere di chi dipende da un salario non importano.

Ma la robotizzazione non si fermerà entro le mura della fabbrica, si espanderà su tutti gli ambiti della vita. L’“internet delle cose” trasforma il nostro rapporto con la tecnica e procura, con il collegamento in rete grazie ai chips, tags ed ai sensori, alle cose un posto nuovo nel mondo. Questi sviluppi ci sono già nel nostro quotidiano e si crea una dipendenza che porta a un dominio totale della tecnologia sulle nostre vite. Per tante persone già ora una vita senza smartphones è impensabile. Sono continuamente in rete e sottomesse all’auto-ottimizzazione coatta per esistere nel mondo digitale e poter concorrere con le macchine.

Come anche il nostro ambiente, dove sotto il nome di smart city si progettano dei concetti di sviluppo con l’obiettivo di fare le metropoli più efficaci e tecnologicamente progredite. Ma anzitutto, con la raccolta dei dati mediante la telematica, i sistemi video, le camere IP, il riconoscimento facciale e gli algoritmi intelligenti, creano un’infrastruttura che supera di tanto lo Stato di sorveglianza Orwelliano.

Tutto questo in nome del progresso ci viene spacciato per soluzione dei problemi globali. Sotto il mantellino dell’ecologia, i profittatori di questi sviluppi si sentono dalla parte giusta. Ma se andiamo a guardare bene possiamo constatare molto facilmente che questi problemi sono inesorabilmente collegati al capitalismo e alla conseguente logica della crescita continua.

Chi rifiuta questa realtà e s’arricchisce con la distruzione del pianeta ed i suoi esseri viventi, come nemico della libertà e di una vita autodeterminata diventa l’obiettivo della nostra rabbia.

Contro il dominio della tecnologia
Sabotare il G20 – attaccare il capitalismo

Gruppo Autonomo SpA BL(A)CKOUT

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Essen, Germania: Vernice a centrale RWE

25 dicembre 2016

Nella notte al primo giorno di natale, alcunx attivistx abbellirono di vernice la torre RWE di Essen scrivendo slogan tipo “Fuck RWE”, “Earth Liberation Front” e “Hambi rimane” e versando dei secchi di vernice nell’entrata. L’azione è una delle tante nel contesto dei lavori di abbattimento d’alberi attorno alla foresta di Hambach occupata dal 2012 da attivistx ambientali. Ecco alcune parole di questo gruppo d’azione e il resoconto di una delle persone arrestate.

“(…) non c’è secchio di vernice grande abbastanza per coprire le malefatte di RWE, ma ogni chiazza vale per marcare lo sfruttamento e la distruzione della natura. Perciò nella notte dal 24 al 25 dicembre abbiamo marcato la centrale RWE.
Quest’azione diretta colpiva tuttavia solo un’impresa ma la nostra azione è diretta contro il capitalismo e l’ordine dominante in generale.
In questo periodo delle notti più lunghe e in cui la società s’abbandona al consumo più becero, abbiamo deciso di dare un segnale e di contrastare questa logica della massimizzazione del profitto e della massa in letargo.
Come gruppo d’azione “Bloody Bastards” giravamo per le strade di Essen e con successo attaccammo la torre RWE.
L’alta presenza di polizia per gli attentati e il terrore contro i mercati natalizi causava l’arresto di persone che presumevano essere nei pressi del luogo dell’azione. Pare che la polizia era sul posto pochi minuti dopo con tanto di volanti, furgoni e cani.
Se queste persone sono davvero lx dettx attivistx o meno non è certo.
(…)
Chiaro è che tuttx sono di nuovo liberx e che attendiamo con grande gioia i futuri termini dei tribunali poiché sarà un’altra possibilità per attaccare pubblicamente RWE e tematizzare le sue malefatte!
Fino allora ci auguriamo molto coraggio e altre azioni!
Solidarietà con la foresta di Hambach e a tutte le altre ZAD dove le persone lottano per un futuro migliore.

Amore e forza a tuttx lx prigionierx politicx e libertà per Thunfisch!
Viva la ELF

The Bloody Bastards

Una delle persone arrestate racconta di maltrattamenti e di violenza sproporzionata: Dopo l’arresto un agente quando ero nella volante con le manette dietro la schiena mi schiacciò l’arteria principale facendomi svenire per poco tempo. (…) In caserma mi pestarono, trascinarono giù  per le scale con la presa alla gola, fui alzato tirandomi su per le orecchie e nella cella tre sbirri mi strapparono i vestiti mentre ero schiacciato sul suolo con le manette dietro la schiena. Dopo 8-9 ore fui buttato sulla strada senza pantaloni e giacca (…)

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Germania: Aggiornamento da Hambach

cccc-544x363bbb-544x363img_6269a-544x363Nelle prime ore del 15 novembre, alla luce della luna piena, un gruppo autonomo ha accolto gli operai della foresta con un fuoco emozionante. Delle barricate infuocate sono state erette sulla strada principale che porta alla Foresta di Hambach per impedire agli assassini della foresta assunti dalla RWE di raggiungere il loro posto di lavoro. La barricata ha attirato l’attenzione di diversi lavoratori della sicurezza, gli sbirri e anche una squadra di artificieri, e la strada è stata bloccata per svariate ore.

Durante la stagione di deforestazione di quest’anno (da ottobre a febbraio), la RWE è già responsabile dell’uccisione di centinaia di alberi, per fare spazio alla loro miniera di lignite a cielo aperto che divora ogni cosa.

Non possiamo contare sulla democrazia liberale o sul capitalismo industriale per proteggere l’habitat naturale e l’ambiente. Solo attraverso l’azione diretta abbiamo una chance di assicurarci un mondo senza sfruttamento.

FUOCO ALLE RUSPE! LA FORESTA DI HAMBACH RIMANE!

Solidarietà con i/le NoDAPL che proteggono l’acqua, la ZAD (Notre-Dames-des-Landes), e tutt* i/le compagn* dietro le sbarre!

in inglese, tedesco

Berlino: Distrutta con il fuoco ruspa di Vinci

182329Berlino, 17 giugno 2016

Come abbiamo saputo da alcune rivendicazioni, la multinazionale dell’edilizia Vinci è sotto tiro in Francia per la sua partecipazione a progetti tipo l’aeroporto previsto sul territorio della ZAD, la costruzione di centrali nucleari e di galere. In Francia le vetture di Vinci talvolta bruciano.

Così ci venne l’idea che, forse, una ruspa di Vinci potrebbe essere un saluto appropriato a chi si ribella, ax feritx alle manifestazioni e ax prigionierx in Francia.

Riteniamo giusto e bene come, perlomeno a fasi, strappate il controllo delle strade ai schifosi maiali CRS e BAC e di come sono demolite le banche, i negozi e gli uffici del PS.

Ecco perché nella notte al 17 giugno abbiamo dato fuoco a una ruspa di Eurovia Vinci a Berlino Lichtenberg.

Casseur anarchicx (senza patria, politico-criminali)

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Tolosa, Francia: Niente è inVINCIbile: un locale di Vinci riverniciato

stcyp3

Nel quartiere di Saint-Cyprien a Tolosa, di fronte al Museo des Abattoirs, Vinci ha vinto il succulento appalto per la costruzione di una residenza con 162 alloggi. Otto piani a 5 000€ per m², con 173 posti auto condominiali. Come sfigurare il quartiere ridando il sorriso agli azionari, poco rassicurati dal futuro referendum nel dipartimento della Loira Atlantica.

Ma non si rallegrino troppo in fretta. Nonostante la legge sul lavoro, non ci dimentichiamo di loro.

Stanotte [10 maggio] abbiamo riverniciato il loro spazio vendita a base di «Vinci sloggia» e di uova di vernice. Lo trovavamo un po’ triste… Ma soprattutto, da quando le organizzazioni mafiose hanno legittimità? Che non diventi un’abitudine…

Perché le espulsioni a Notre-Dames-Des-Landes non restino impunite. Perché attraverso tutta la Francia, Vinci e le sue filiali non possano lavorare senza che l’ombra della ZAD aleggi sulle loro attività abiette.

ZAD OVUNQUE!

stcyp1stcyp2

Tolosa, Francia: Attacco incendiario contro dei camion di Vinci

vinci-trucks
Foto dell’attacco incendiario contro i camion di Vinci a Limoges, giugno 2015

Tolosa, sabato 27 febbraio

Incendio di solidarietà

Abbiamo bruciato diversi camion su un cantiere Vinci.
Avevamo voglia di appiccare il fuoco.
Di divertirci insieme,
di non andare là dove ci aspettavano.
È stato bello.
In inverno il fuoco riscalda.

Sostegno a tutt* i/le ragazzacc*, zadist* o no

Alcun* monell*

in inglese

Nantes, Francia: Manifestazione di resistenza contro gli stati d’emergenza

nantes-2-768x51220 febbraio 2016

Niente feriti né arresti, ma numerose facciate rivisitate.

Quasi 400 persone hanno sfilato a Nantes nell’ambito della settimana di resistenza. Lo striscione di testa, ornato dall’uccello del cartone animato «Il re e l’uccello», faceva appello alla resistenza contro gli stati d’emergenza, citando Kobané in Kurdistan, Ferguson negli Stati Uniti e Notre-Dame-des-Landes in Francia. A colpi di estintori, bottiglie e uova riempite di vernice, dei/lle manifestanti vestit*di nero, con dei caschi e alcun* con delle maschere a gas, hanno potuto dedicarsi alla pittura e ai graffiti politici sui muri della città.

La polizia ha utilizzato diverse granate di gas lacrimogeno in seguito al lancio di oggetti, ma il corteo ha continuato nonostante il gas che ha tagliato momentaneamente in due la manifestazione. Gli scudi tenuti dai manifestanti hanno allora formato un muro destinato a proteggere i manifestanti dai tiri di flashball e LBD-40 della polizia.

I poliziotti hanno tentato di aumentare la pressione attorno al corteo nelle viuzze del centro, ma senza successo. La BAC (Brigata anti-crimine) si è persino spaventata quando si è trovata sul percorso dei/lle manifestanti.

La manifestazione si è dispersa alle Navate, senza feriti né arresti, con birra a 1 euro.

330 poliziotti dovevano impedire l’accesso ad alcune zone ma non hanno potuto impedire il rifacimento delle facciate di alcuni edifici pubblici, banche, agenzie immobiliari e i locali del PS che si trovavano sulla strada della manifestazione.

Foto via Le Chat Noir Emeutier

in tedesco

nantes1nantes1.5nantes2nantes3nantes4nantes5

Germania: Sgombero in corso nella foresta di Hambach – Bisogno di aiuto!

hambach-768x432Il 14 marzo il campo occupato è stato circondato dalla polizia. Si è rivelata essere un’operazione in grande scala: tutti i sentieri principali della foresta sono stati liberati, riparati e allargati, tutte le barricate e gli spuntoni distrutti. A oggi sono state distrutte quattro piattaforme non occupate. Le forze di polizia sono ancora in giro, a dare la caccia alle persone che cercano di costruire nuove barricate…

È un appello urgente a chiunque possa aiutare! Quello che è successo negli ultimi giorni è un attacco massiccio! Dato che tutte le strade sono state liberate e le macchine di grandi dimensioni possono passare, è importante di proteggere le occupazioni della foresta ORA!

Venite alla foresta di Hambach, abbiamo bisogno di cibo, acqua, coperte e soprattutto di nuove persone piene di energia!

Per ulteriori informazioni: www.hambacherforst.blogsport.de

Grazie e saluti a tutt* i/le compagn*

in inglese, tedesco

Philadelphia, USA: Solidarietà con la ZAD di Notre-Dame-Des-Landes

Ricevuto il 27 febbraio:

zadsoli-768x1024zadsoli2-768x1024Oggi, 27 febbraio, abbiamo attaccato dei manifestini nel centro di Philadelphia in risposta all’appello per una mobilitazione generale contro il progetto d’aeroporto a Notre-Dame-Des-Landes. I manifesti spiegano cos’è la ZAD e la lotta contro l’aeroporto. Li abbiamo incollati principalmente nei parcheggi e le strutture LAZ. LAZ è di proprietà di Vinci, la stessa compagnia responsabile della costruzione dell’aeroporto a Notre-Dame-Des -Landes.

Contro l’aeroporto e il suo mondo!

in inglese

Rennes, Francia: Blocco contro l’aeroporto e il suo mondo, la sua linea ad alta velocità e la sua prigione

jailVenerdì 22 gennaio all’alba, alcune persone hanno deciso di bloccare la strada che attraversa il cantiere della nuova stazione Eurorennes e passa davanti all’entrata principale della prigione femminile.

È stata sparsa della spazzatura, versato dell’olio e il testo che segue è stato incollato sulle mura del carcere e la staccionata del cantiere.

Stamattina blocchiamo questa strada con l’aiuto di un po’ di bidoni della spazzatura rovesciati e di olio versato…

Perché, incastrata tra il cantiere megalomane del quartiere affaristico che è Euro-Rennes, la sua futura TAV e la più grande prigione femminile europea, rappresenta da sola la «città di domani» che viene sognata negli uffici di Rennes Métropole.

Perché non abbiamo gli stessi sogni.
Perché qualche minuto di ingorgo rimangono ridicoli in confronto alle ore, i mesi e gli anni passati nelle gabbie. Che quei pochi minuti possano permettere di sollevare la testa dal proprio quotidiano e rendersene conto.

Perché troviamo divertente immaginare un secondino che non riesce a tornare a casa dopo aver passato la notte a rinchiudere persone, come un dirigente dinamico che perde 120€ di TGV per andare alla riunione aziendale a Parigi.

Perché dall’altro lato della strada, Euro-Rennes butta fuori i poveri per costruire alberghi, uffici, cinema alternativi, loft e bar alla moda.

Perché le immagini create al computer che fioriscono sui pannelli giganti del quartiere danno un’idea precisa della popolazione corteggiata: giovani in completo e cravatta, bianchi, ricchi, che camminano a buon passo sui piazzali lisci.

Perché vogliono che tutta la città somigli a questo, e che ci fa vomitare.

Stamattina blocchiamo la strada.

Perché a pochi chilometri da qui, a Notre Dame des Landes, lo Stato e Vinci vogliono costruire un aeroporto.
Perché hanno deciso di espellere chi vi si oppone oggi come contanto espellere domani, coi loro aerei, chi non ha i documenti giusti.

Perché lo Stato impone ovunque i suoi progetti a colpi di soldi, a colpi di polizia e di propaganda mediatica schiacciando al passaggio come sempre i più poveri e gli indesiderabili.
Perché con lo stato d’urgenza si dota degli strumenti per sfogarsi un po’ più ancora.

Perché in questo momento un sacco di persone si mobilitano contro l’aeroporto e il suo mondo, moltiplicano le azioni, e vogliamo contribuire. Perché è possibile lottare, ovunque e direttamente, in modi diversi, in pochi o in tanti, contro le strutture istituzionali e le società che ci rovinano la vita.

Perché il mondo che costruiscono non è il nostro mondo, e non intendiamo lasciarli fare.

Perché siamo incompatibili, perché i nostri desideri fanno disordine e perché non molleremo!

Perché preferiamo mille volte un quartiere vivo in cui ci si incontra, ci si aiuta e si discute fra vicini in un terreno abbandonato durante una grigliata a una sfilata di trolley che trainano i loro completi sull’asfalto videosorvegliato.

Perché preferiamo mille volte degli spazi in cui si sperimentano modi di vivere, di abitare, di nutrirsi, di lottare e relazionarsi diversamente alla prospettiva di torri di controllo e di vasti hangar eco-labellizzati e i loro portici vigipirate.

Contro l’aeroporto e il suo mondo, la sua TAV e la sua prigione.

in inglese

Melbourne, Australia: Disturbi a Vinci e al consolato francese

melbourne-768x461
Z(A)D ovunque
melbourne2-768x461
Vinci fuori dai piedi

mebourne3-768x461melbourne4-768x576melbourne5-768x576melbourne6-768x437Ricevuto il 23 gennaio:

A chi difende la ZAD

Solidarietà degli/lle anarchic* della cosiddetta Melbourne, Australia, territorio indigeno del popolo Wurundjeri della nazione Kulin, territorio che non hanno mai ceduto, ma è stato rubato e occupato dallo Stato coloniale genocidario.

In risposta alle recenti minacce di espulsione violenta da parte dello Stato francese, numerose azioni sono state effettuate in diversi luoghi di Melbourne. Le azioni hanno preso di mira il consolato francese e gli uffici di compagnie legate a Vinci, responsabile della proposizione di distruzione delle terre della ZAD. Il consolato francese è stato attaccato con della vernice e le serrature bloccate e incollate.

Agli uffici di Menard-Bachy e Fressynet (entrambe di proprietà di VINCI) sono state spaccati i vetri e degli slogan sono stati taggati sulla facciata in sostegno alla ZAD.
L’ufficio di Melbourne di Electrix (compagnia posseduta da VINCI) è stato redecorato con diversi slogans che celebrano la resistenza ai progetti di VINCI.

Per informazioni: zad.nadir.org

in inglese, tedesco

Helsinki, Finlandia: Saluti neri al governo francese

zadhelsinkiRicevuto il 25 gennaio:

18.1 – 24.1.2016: Numerosi pannelli pubblicitari JCDecaux alle fermate degli autobus lungo una delle strade più trafficate di Helsinki sono stati dipinti con slogan per la ZAD.

Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a chi difende la ZAD e la nostra indignazione nei confronti dei media francesi che trasmettono propaganda anti-ZAD.

Non ci sarà nessun aeroporto!

in inglese, tedesco, francese

Bruxelles: Appello a solidarietà con i/le 4 accusat* della distruzione del plastico della maxi-prigione

maxi-modelNella sua folle corsa ai profitti, il capitalismo getta sempre più gente nella precarietà e rende il nostro ambiente sempre più invivibile. Di fronte alla miseria seminata a destra e a manca e alla collera che ribolle, lo Stato investe nel mantenimento dell’ordine e costruisce nuove prigioni.
All’ora in cui il popolo è costretto a stringere la cinghia, il governo riesce a trovare i miliardi per stringerla ancora di più costruendo prigioni high-tech dove sperimenta nuove forme di tortura (privazioni sensoriali e di contatto umano).
Per la classe dominante il vantaggio è doppio: i contratti di costruzione gli assicurano benefici succulenti e l’apparato securitario ultra-sviluppato gli permette di mantenere i propri privilegi e far durare questo sistemo oppressivo e distruttore.

Il Masterplan del governo federale prevede la costruzione di 7 nuove prigioni in Belgio. Una di queste, la maxi-prigione, da qualche anno cristallizza tutte le opposizioni. Il governo prevede di costruire quel mastodonte carcerario sul terreno di Keelbeek, a Haren, nella periferia nord di Bruxelles.

Il progetto di maxi-prigione in qualche cifra:
# una capacità di 1200 detenut* (uomini, donne, minorenni e persone psichiatrizzate)
# 19 ettari di terreni agricoli e di natura cementificati
# un partenariato pubblico-privato di 25 anni che costerà allo Stato più di 3 miliardi di euro. Cioè un costo quotidiano di 275 euro minimo per detenut*. Più di 275 euro al giorno dedicati a spezzare un essere umano!
# un luogo lontano dal cuore di Bruxelles, difficilmente accessibile per le famiglie dei/lle detenuti

Dall’annuncio della costruzione della maxi-prigione, le reazioni sono numerose. A Haren, il comitato di quartiere informa gli/le abitanti e si mobilita contro il progetto. Nelle strade di Bruxelles, la maxi-prigione riaccende la rabbia anti-carceraria e dei gruppi ben ispirati si sforzano di porre fine al progetto con una serie di azioni dirette. Ad Anderlecht è stato aperto un locale di lotta contro la maxi-prigione per informarsi, discutere e organizzarsi.

Durante l’estate 2014, il terreno di Keelbeek è stato occupato per impedire che il progetto avanzasse. Così è nata la ZAD (Zone à Défendre) di Haren. Tra le capanne sugli alberi e l’orto, gli/le oppositori/trici vi sperimentano un modo di vita diverso, solidale e auto-gestito. L’occupazione de terreno ha avuto fine nel settembre 2015 in seguito all’espulsione energica degli/lle occupanti eseguita dalla polizia di Bruxelles. Ma ancora oggi, un pugno di irriducibili occupano un terreno vicino a quello di Keelbeek e diverse case abbandonate di Haren.

Quest’agitazione popolare in aumento ostacola i progetti del governo che sguinzaglia la sua muta di cani da guardia per cercare di soffocare la contestazione. Divers* compagn* di lotta subiscono  perquisizioni, pedinamenti, intercettazioni, intimidazioni e tentativi d’infiltrazioni. Ma di fronte alla determinazione e la solidarietà, la repressione si dimostra impotente.

Il 20 maggio 2015 si svolse l’udienza pubblica della commissione di concertazione relativa al progetto di maxi-prigione a Haren. L’opinione della commissione non è nemmeno vincolante, quindi questa farsa di consultazione popolare non inganna nessuno. Lo stesso giorno una quindicina di persone decidono quindi di esprimere la loro opposizione al progetto fuori dal percorso tracciato dal potere e manifestano all’interno dell’Agenzia dell’edilizia. Durante l’azione viene distrutto il plastico della maxi-prigione esposto nella hall d’entrata.

L’Agenzia dell’edilizia, istituzione corrotta fino al collo, è incaricata della gestione del patrimonio immobiliare dello Stato belga e del coordinamento della costruzione delle nuove prigioni. Senza attendere i permessi, l’Agenzia dell’edilizia ha cercato più volte di dare il via ai lavori sul terreno di Keelbeek. Ma ogni volta le macchine di cantiere sono state respinte dagli/lle oppositori/trici.
Mentre il progetto è minacciato da ogni parte, il potere coglie quest’occasione per cercare di indebolire la resistenza e oggi siamo in quattro a ritrovarci sul banco degli/lle accusat* per “distruzione organizzata di beni mobili”. Si tratta del primo processo per un’azione contro la maxi-prigione. Dopo un rinvio, la prima udienza è fissata per il 22 gennaio 2016 al Palazzo di giustizia di Bruxelles.
Per questo tipo d’azione, le pene previste vanno da 1 a 5 anni di carcere e l’Agenzia dell’edilizia pubblica reclama 40.000 euro di danni e interessi.

Lungi dal paralizzarci, questo processo è un’opportunità di riaffermare la nostra posizione anti-autoritaria contro ogni forma di potere, che sia politico, mediatico o giudiziario. Fanno parte del problema, non della soluzione.
E con la vostra complicità, questo processo sarà un’occasione supplementare di buttare qualche sanpietrino nella palude carcerale e mettere qualche bastone nelle ruote.

Continuiamo la lotta contro le prigioni e il mondo che proteggono!

E per affrontare le spese processuali, facciamo appello anche alla vostra solidarietà economica.
Se trovate qualche monetina frugandovi le tasche o facendo girare una cassa di solidarietà durante le vostre riunioni militanti, grazie di farle arrivare da queste parti: BE66 5230 4745 8943 (numero di conto bancario a nome del «sostegno processo plastico»).

Mattone dopo mattone
Muro dopo muro
Distruggiamo tutte le prigioni!

I/Le 4 accusat*

in inglese

Notre-Dame-des-Landes, Francia: 27 febbraio – Mobilitazione generale per l’abbandono del progetto d’aeroporto – Preparatevi!

zad-768x511La mobilitazione degli ultimi giorni è stata fantastica: grazie alla forza della manifestazione sulla tangenziale di Nantes, ma anche alla moltiplicazione delle azioni e dei presidi in decine di altre città francesi. È chiaro che il movimento anti-aeroporto è più fitto e vivo che mai. Perché è diventato emblematico di tante altre lotte contro le distruzioni ambientali e sociali, la sparizione dei terreni agricoli, il mutamento climatico, la mercificazione del territorio e delle nostre vite. E anche perché spinge a inventarsi nuovi modi di abitare il mondo.

Ma il governo si ripiega sulla sua sordità. Gli/Le agricoltori/trici e abitanti della zad sono ancora minacciati di espulsione. L’inizio dei lavori del progetto dell’aeroporto è sempre annunciato a breve.

Quindi il movimento fa appello a continuare le azioni durante le settimane che vengono e a essere particolarmente attenti al verdetto che sarà reso il 25 gennaio.

Tutti gli elementi che compongono la lotta chiamano ugualmente a una giornata di mobilitazione massiccia e generale per il 27 febbraio. Questa mobilitazione avrà come parola d’ordine la fine delle minacce d’espulsione per gli/le agricoltori/trici e abitanti della zad, così come l’abbandono definitivo del progetto d’aeroporto.

Invitiamo tutti i comitati e i sostegni a mobilitarsi già da ora in vista di quella data.

Facciamo appello a tutt* perché fin da oggi venga data la maggiore eco possibile alla mobilitazione.

Invitiamo gli/le un* e gli/le altr* della regione, dei quattro angoli dell’esagono e oltre, a organizzare convogli e pullman per raggiungere la grande mobilitazione.

Le forme e gli appuntamenti per il 27 febbraio verranno definiti dal movimento in funzione del contesto. Un appello più preciso arriverà dopo il risultato del processo del 25 gennaio.

Chi abita e coltiva la zad non se ne andrà!

A Notre-Dame-des-Landes non ci sarà mai un aeroporto!

L’AG del movimento del 19 gennaio

Prossima AG di preparazione della mobilitazione del 27 febbraio: martedì 26 gennaio alle 20h, alla Vacherit. Appuntamento alle 19h per preparare l’AG.

in inglese