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Bure, Francia: Punto della situazione al 27/02 – Il week-end del 3/4 marzo è mantenuto

*Situazione al 27/02*

Dal 22 febbraio, dopo l’espulsione ampiamente pubblicizzata del bosco Lejuc, diverse persone hanno continuato a occupare le fronde degli alberi, a percorrere in lungo e in largo la foresta per sorvegliare i gendarmi, a osservare se davano inizio ai lavori, a rifornire e sostenere i gufi e le civette appollaiat* sulle cime. Altr* si sono concentrati sull’antirepressione per tutt* i /le compagn* che hanno subìto dei controlli d’identità, sono in stato di fermo, e per le due persone che al momento si trovano in preventiva. Altr* ancora si occupano dell’accoglienza per il numero crescente di persone che arrivano alla Casa della Resistenza, o nei diversi luoghi dove abitiamo. E, soprattutto, si prendono cura gli/le un* degli/lle altr* dopo questa prova.

Nel mentre, la prefettura non demilitarizza la zona, e promulga delle ordinanze allucinanti per vietare totalmente la circolazione attorno al bosco Lejuc… Lunedì 26 febbraio, dei camion e dele scavatrici sono stati visti al lavoro nella foresta. Probabilmente sarà lo stesso in settimana. Cercheremo di tenervi al corrente su tutte le notizie attraverso degli aggiornamenti regolari su vmc.camp.
La situazione è estremamente mutevole, quindi date un’occhiata spesso!

*WE intercomitati mantenuto*

In tutto ciò, la data del 3 e 4 marzo si erge come un sasso in mezzo alla corrente! L’organizzazione per preparare l’accoglienza delle centinaia di persone che arriveranno questo fine settimana avanza di giorno in giorno. La logistica per la nanna è sulla buona strada, come anche le mense collettive. Resta una buona dose di imprevisti e improvvisazione, e tutte le energie dell’autogestione sono e saranno le benvenute per permetterci di organizzare questo week-end, e il seguito, e affrontare la violenza dello Stato e le sue milizie, in seguito all’espulsione e le molestie permanenti della polizia…

Il 22 febbraio non si è trattato soltanto di un’espulsione: è stata anche una catena di solidarietà incredibile di più di 70 presidi in Francia e in Europa. 300 persone a Parigi, 200 persone in corte non autorizzato a Nantes o Rennes, 20 persone che hanno bloccato i tram per una mezzoretta a Strasburgo, le vetrine di EDF incrinate a Tolosa, distribuzione di volantini sulla piazza pubblica a Lons-le-Saunier, una foto d solidarietà a Gorleben e Lipsia in Germania e Skouries in Grecia, e tanti altri momenti… Nuovi comitati di sostegno sono stati creati nella Vienne, nel Finistère, a Metz, etc. Il governo ha comunicato l’espulsione di una «quindicina» di occupanti del bosco Lejuc, ma sono migliaia le persone scese in strada ovunque… E questo non potranno mai sgomberarlo.

Il week-end del 3 & 4 marzo ci piacerebbe che questi comitati, già esistenti o in formazione, comsì anche come tutte le persone che hanno voglia di lottare con Bure ovunque esse siano, possano, nel modo che preferiscono e se lo vogliono, manifestare e rendere visibile il fatto che lottano già con Bure da molti posti diversi, rendere tangibile questa catena di solidarietà… Di seguito elenchiamo qualche idea, da considerare esclusivamente come dei suggerimenti: per esempio preparare degli striscioni creativi che simboleggiano le città dei comitati e le lotte che vi sono condotte (o gli striscioni utilizzati durante i presidi del 22 febbraio), o qualsiasi altro oggetto e simbolo, con lo stesso scopo, etc. O ancora portare delle tute bianche, della vernice, delle belle maschere da gufi personalizzate, etc. Facciamo anche appello perché chi vuole venire porti, per quanto è possibile,delle tende,vestiti pesanti, stivali, frontali, cibo, etc, insomma, di che essere autonomi al massimo… Cerchiamo di assicurare posti letto e alloggi per tutt*, ma è meglio se tutt* si organizzano al meglio in caso ci si ritrovi in tropp*…

Esiste anche una prima lista logistica delle necessità materiali più urgenti: https://vmc.camp/2018/02/22/appel-a-materiel-suite-a-lexpulsion/ (NdT: in francese), che verrà presto completata.

*Nota sulle riprese di immagini e suoni il 3-4 marzo*

Venendo qui, bisogna tenere in conto che abbiamo vissuto un episodio repressivo forte, in cui le forze di polizia cercano di identificare i gufi per rinchiuderli meglio. Chiediamo quindi la vostra comprensione nell’esigere che non vengano prese immagini ma neanche suoni. Se è davvero il vostro pallino, una volta sul posto contattate il gruppo automedia per unirvi a loro. Per necessità, la tolleranza sarà nulla davanti a ogni immagine o registrazione prese al di là del gruppo automedia. Se avete delle buone macchine che volete mettere a disposizione, ci può interessare.

*Programma generale del WE*

Lo svolgimento preciso del fine settimana è ancora in via di discussione. Prima dell’espulsione dicevamo che bisognava assolutamente trovare un momento per discutere di come rafforzare la lotta in Francia e in Europa, e quel momento sarà mantenuto, oltre a tutto il resto.

Per ora ecco i primi elementi del programma:

– Venerdì 2 sera: accoglienza permanente nella cucina della Casa della Resistenza di Bure (BZL) per aiutare a dividersi i posti letto, attribuire i compiti d’autogestione etc. Alle 18h30, prima di mangiare, ci sarà un primo momento di accoglienza e d’informazione!
– Sabato 3, in mattinata (a Mandres-en-Barrois) : incontri e discussioni tra i diversi comitati di lotta e le varie persone che hanno voglia di sostenere la lotta a Bure. Il programma dettagliato sarà pronto prestissimo.
– Sabato 3, pomeriggio: costruzione di un posto di vedetta vicino al bosco.
– Domenica 4 : seguito delle attività del sabato!

In parallelo ci saranno senz’altro un sacco di attività non annunciate, un po’ di allegro casino, molta improvvisazione. Comunque sia, faremo molta attenzione (e vi incoraggiamo a farlo anche voi) perché tutt* possano sentirsi a proprio agio e passare un buon momento.

Vi aspettiamo numeros* per il week-end del 3-4 marzo (o prima, o dopo)!

Non ci atomizzeranno mai!

Qualche gufo di Bure.

informazioni in tedesco, francese

Berlino: Bruciata auto diplomatica francese

6 febbraio 2017

Armatx di un ordigno incendiario in una notte gelata giravamo per le strade di Berlino cercando un bersaglio con il quale comunicare che ci solidarizziamo con e prendiamo atto delle lotte dex nostrx compas sconosciutx contro il cesso per rifiuti nucleari CIGÉO nel bosco di Bure, della ZAD e in generale contro lo Stato francese d’emergenza. Come riteniamo anche meritanti appoggio altri interventi anarchici sul continente europeo, per esempio quelli di Lotta Rivoluzionaria in Grecia.

Perciò, la notte passata in località Schöneberg abbiamo incendiato un’auto diplomatica francese volendo con ciò salutare il prigioniero Damien Camélio e Pola Roupa e Konstantina Athanasopoulo recentemente arrestate ad Atene, per la cui libertà e contro tutti gli Stati dobbiamo lottare, e continueremo a lavorarci con diligenza.

È anche un appello per utilizzare il G20 ad Amburgo (https://www.liveleak.com/view?i=fa9_1485352794) per coordinare la nostra teoria e prassi, per arrivare ad una continua offensiva anarchica in ogni ambito ben oltre il vertice di luglio.
Il pezzo di merda francese che vuole rappresentare il proprio regime al G20 ad Amburgo vi è ovviamente malvisto nella stessa misura come tutti gli altri potenti. Ai diplomatici a Berlino consigliamo di nascondersi nelle Gated Communities.

FAI – “Nucleo Rémi Fraisse”

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

[Bure] Manifestazione di rioccupazione – Sabato 16 luglio ci riprendiamo il bosco

affiche_reoccupation_FR
Bure – Sabato 16 luglio 2016 // Manifestazione di rioccupazione // Ci riprendiamo il bosco!

E quindi hanno mandato decine di caschi. Li abbiamo visti spuntare all’orizzonte poco prima delle 6 del mattino di giovedì 7 luglio. I caschi, le camionette i trattori, i bulldozers, i tir, gli elicotteri. Oh sinistra parata venuta a cacciarci!

Dal 19 giugno, collettivi, associazioni, abitanti in resistenza, contadin* vivevano nella e con la foresta liberata di Mandres-en-Barrois costruendo delle capanne là dove l’ANDRA ha disboscato.
Nel momento in cui i nucleocrati tentano di legalizzare il cimitero atomico all’Assemblea Nazionale, noi abbiamo allegramente occupato la piattaforma di Cigéo, simbolo dell’inizio dei lavori.

Questo fronte contro l’impero nucleare, fragile breccia, è stato aperto e tenuto in diversi modi: sabotaggi, picnic, occupazione, azioni legali e unione di più di una sessantina di associazioni. Tutto questo ha inceppato il  macchinario dell’ANDRA fino a spingerla a utilizzare la forza.

Questo sgombero non segna una sconfitta. Ma piuttosto rafforza la nostra collera, la nostra rabbia e la nostra determinazione. Lasciar loro questo bosco è fuori discussione. Che gli sbirri trascinino pure i loro stivali sporchi tutto il giorno, che i mercenari dell’ANDRA ricomincino le loro ronde, che riprendano i loro lavori insopportabili.

Il week-end del 16 e 17 luglio 2016 avevamo convocato, sotto i carpini e i faggi del bosco, delle «Barricate antinucleari mondiali e improvvisate».

Urge essere ambizios* e realist* come abbiamo saputo esserlo finora. Questi incontri si terrano lo stesso.

E si terranno NELLA FORESTA!

Dopo il 14 luglio i soli e unici fuochi d’artificio che esploderanno saranno quelli che tireremo contro l’Andra e il suo mondo! Ancora una volta il nostro unico limite è il numero. Unitevi a noi!

NON CI POLVERIZZERANNO MAI!
ANDRA SLOGGIA!
RESISTENZA E LEGNATICO!
#ESTATEDURGENZA

P.-S.
contact. +33 758654889 / sauvonslaforet@riseup.net
infos.vmc.camp / burestop.eu / burezonelibre.noblogs.org

Francia, Mosa: Attacco di un sito tecnico dell’ANDRA

mosaNon lontano da Bure, un sito di analisi dell’ANDRA è stato attaccato da qualche nottambul* determinat*.

A Bure, nella Mosa, il potere tenta con ogni mezzo di far accettare un progetto di interramento di scorie nucleari 500 metri sottoterra.
Anche se ufficialmente il progetto non ha ancora visto la luce e le scorie nucleari non arriveranno prima del 2025, le installazioni dell’ANDRA (Agenzia Nazionale per la gestione dei rifiuti radiattivi, responsabile del progetto d’interramento) pullulano già nei dintorni.
Una notte, verso il 25 giugno, un sito comprendente diverse installazioni elettriche e un pozzo destinato ad analizzare lo stato della roccia e della nappa freatica è stato devastato.
Il pozzo è stato forzato e cementato, e tutti i quadri sono stati scassinati e distrutti dalla rabbia di chi non vuole aspettare di aver esaurito tutti i ricorsi legali per attaccare questo progetto.
Attacchiamo le infrastrutture del potere ovunque si trovi, nella Mosa come altrove.

Contro Cigéo e il suo mondo, resistenza e sabotaggio!

in inglese