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Cile: Novembre di Vendetta

La mattina del 19 novembre 2015, Kevin, 18 anni, complice la notte, andò in bicicletta fino al perimetro della scuola di gendarmeria di San Bernardo, armato di una bomba, un accendino e un coltello. Dopo la detonazione, la polizia bastarda che è venuto dietro i suoi passi dopo una lunga indagine, lo cattura a pochi metri dal luogo e contemporaneamente il compagno Joaquin Garcia viene rapito a casa sua, entrambi tenuti prigionieri nella disgustosa prigione dell’Alta Sicurezza (CAS), in particolare nella sezione massima sicurezza (MAS).

Entrambi sono accusati dell’attacco esplosivo alla dodicesima stazione di polizia di San Miguel il 29 ottobre, una bomba composta da un estintore da 6 kg riempito con più di 3 chili di polvere da sparo nera, circa 100 chiodi da 4 pollici e 50 chiodi da 1 pollice nel’interno in modo che funzionassero come proiettiles, una bottiglia da 1 litro di acido solforico e due bottiglie da un litro con benzina, il tutto attivato da un telecomando, costituito da un telefono cellulare collegato a una lampadina da 2,5 volt modificata come detonatore, reivindicato dalla ”cellula deflagrante Gerasimos Tsakalos – International Conspiracy for Revenge”, anche Kevin fu stato accusato dell’attacco esplosivo contro la Gendarmerie School e di un attacco esplosivo alla compagnia elettrica Chilectra, reivindicato il 16 ottobre per la “cellula karrkarri“, questi ultimi due attacchi erano collegati solo a Kevin.

Dopo 7 mesi di prigionia, Kevin chiede di essere trasferito nel carcere/mattatoio di Santiago 1. Il 15 giugno 2018 inizia il processo inquisitorio dei compagni, dichiarandoli colpevoli il 15 agosto, a Joaquin per il trasporto di un’arma di fuoco e munizioni, quelli che il tenia quando fu arrestato, mentre fu un fuggitivo per rompere una misura de arresti domiciliari totali, anche l’attacco al 12 ° stazione di polizia di San Miguel, insieme a Kevin, che anche fu condannato per l’attacco esplosivo alla Scuola di Gendarmeria di El Bosque-San Bernardo. Il 5 settembre 2018, furono condannati a un totale di 13 anni di carcere per Joaquin e 17 anni per Kevin.

Il 2 novembre, quando scende nella cortile della prigione, Kevin sono stato coinvolto in una rissa con un altro prigioniero, che sembrava essere uno dei tanti conflitti quotidiani vissuti in quel luogo, ferito in modo letale, senza ricevere assistenza medica tempestiva, è trasferito già deceduto da Santiago 1 un’ora e quindici minuti dopo, a Ospedale esterno Barros Luco.

”Sapevo con cosa avevo a che fare, dal momento in cui ho consapevolmente deciso di vivere la mia vita in costante azione e non parole vaghe, e non rimpiango nulla”

Un anno dopo il suo omicidio, viene fatto un appello internazionale all’azione per vendicarsi dell’omicidio di Kevin mentre è stato tenuto prigioniero all’interno del carcere/mattatoio di Santiago 1. La chiamata si estende per realizzare azioni di vendetta multiforme, scommettendo per una prassi caotico della violenza in tutto
Novembre. Tralasciando le distorsioni utilitaristiche che sono sorte intorno a Kevin, che contraddicono le sue parole e azioni.

“Quella solidarietà non sia solo una parola cliche, quella solidarietà sia un’azione inferocite che di iniezioni di forza ed energia al cuore di ogni sorella in cattività”

Vendetta per Kevin, complicità con Joaquin
PER LA LIBERTÀ DI TUTTI I PRIGIONERI DEL MONDO!

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Besançon, Francia: Sabotaggio di una telecamera – Giugno 2019

Con o senza movimento dei gilet gialli, il potere estende il suo controllo moltiplicando l’installazione di telecamere di videosorveglianza. L’ubicazione degli occhi tecnologici dello Stato viene studiata con minuzia su basi statistiche dai comuni e le forze di mantenimento dell’ordine. A volte viene cambiato il luogo e l’orientamento per coglierci di sorpresa. Oltre a voler spiare ogni nostro gesto in ogni momento e ogni luogo, l’obiettivo ricercato dallo Stato e i suoi sbirri è innanzitutto quello di dissuadere le velleità di rivolta individuale o collettiva, ma anche rassicurare borghesi, bravi cittadini e commercianti.

Passeggiare con gli occhi ben aperti nelle strade delle metropoli è sufficiente per rendersi conto che queste videocamere proliferano nei luoghi strategici, nelle zone in cui reati e criminalità vengono considerati più importanti (luoghi di spaccio, degrado più importante che altrove, etc).

Dall’inizio del movimento dei gilet gialli a Besançon, delle videocamere appaiono sulle piazze in cui il corteo del sabato è solito stazionare e affrontare i tirapiedi in uniforme dello Stato. Man mano che le manifestazioni si susseguivano, sono apparse delle telecamere dome, che hanno come abiettivo di punire e rinchiudere sempre più i rivoltosi: dapprima all’incrocio di Chamars nei dintorni della prefettura, poi a quello della via Battant e alla fine anche sull’incrocio della piazza Siffert, a pochi passi dallla «City», il centro economico e amministrativo del centro. Tutti questi luoghi il sabato sono stati punti di scontro e di danni… Queste camere di sorveglianza sono già state prese di mira durante le manifestazioni dei Gilet gialli: lo scorso dicembre ne aveva fatto le spese quella delle via Marulaz, sul liceo professionale.

A metà giugno, passeggiando, ho notato che una delle telecamere era semplicemente sparita, come per magia. Si trovava in piazza Siffert. Ormai non ne resta che la struttura, il globo si è volatilizzato.
Non so da quanto tempo sia stata sabotata, ma questo piccolo gesto di ostilità, passato naturalmente sotto silenzio dai giornasbirri che sono da sempre i lacché dello Stato e dei potenti, potrebbe ispirarne altri.

Davanti alla proliferazione degli occhi dello Stato, azione diretta!
Sabotiamo questa società di controllo e di sorveglianza!

Böblingen, Germania: Danneggiata vettura di Boels

7 maggio 2019

Nella notte dal 6 al 7 maggio 2019 abbiamo sabotato alcune vetture della ditta Boels a Böblingen. Abbiamo incollato alcune porte e leve con la schiuma poliuretanica e inoltre tagliato vari cavi.

Boels è una ditta che principalmente affitta macchine da costruzione ecc. Già l’anno passato durante lo sgombero della foresta di Hambach, Boels forniva i fari agli sbirri.
Ieri un gruppo di persone ha occupato un macello a Düren (ulteriori info: https://de.indymedia.org/node/32370).
E di nuovo Boels ha aiutato gli sbirri (Foto qui: https://mobile.twitter.com/HambiLluna/media/grid?idx=9) fornendo un cestello elevatore.

Chi coopera con gli sbirri è sotto attacco!
Solidarietà con la foresta di Hambach e lx occupanti del macello!
Until every cage is empty – finché ogni gabbia è vuota!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Amburgo: Acido butirrico a bancarella AfD

5 maggio 2019

I partiti di destra irritano ovunque compaiono!

Nella domenica di oggi ad Amburgo Bergstedt si celebra la festa annuale “Bunte-Meile”.
Purtroppo alla AfD neofascista da parte di chi organizza questa festa annuale è offerto ogni anno la possibilità di diffondere il suo lerciume razzista e misantropico.

Al nostro arrivo abbiamo notato che alcunx attivistx stavano già accompagnando la bancarella con dei volantini critici. Ancora di più piacere ci ha fatto l’odore inequivocabile dell’acido butirrico che evidentemente era stato sparso in grandi quantità vicino alla bancarella AfD. La piazza attorno alla bancarella era ben immersa nel lezzo bestiale.
Al nostro arrivo eravamo stupitx per massiccia presenza sbirresca di complessivamente 10 auto presso gli ingressi alla festa.

Visto che per buoni motivi ci teniamo copertx e che c’erano già abbastanza persone attive sul posto, andammo alla ricerca di targhe note – e per il nostro grande piacere abbiamo scoperto la VW del direttore circondariale Dietmar Wagner, con indirizzo Amburgo Oldenfelde, Pyritzer Stieg 7 – e gli abbiamo bucato le gomme posteriori.
Rovinare la giornata ai nazi! Niente retroterra tranquillo!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco di mc

Amburgo: Vernice e pietre a edificio di giustizia penale

26 aprile 2019

In prima serata del 26 aprile ad Amburgo è stato attaccato l’edificio di giustizia penale in piazza Sieveking. Sulla strada è stata eretta una barricata di copertoni in fiamme, la facciata e le finestre danneggiate con vernice e pietre e, per distruggerlo, sotto un traliccio video dato fuoco a dei copertoni.

Attualmente, in tanti posti degli individui combattivi stanno davanti ai tribunali. Solidarietà con lx prigionierx non pentitx e non collaborativx. A coloro delle lotte G20 ad Amburgo, ax anarchicx accusatx che in Belgio stanno davanti ai tribunali per le loro lotte. Ax anarchicx russx che resistono alla tortura, all’aizzamento e alla prigionia. Ax anarchicx in Italia che sputano in faccia alle continue operazioni repressive, all’isolamento, alla sorveglianza e alle pene lunghe.

Se lottare per la libertà è un crimine, allora l’innocenza sarebbe allora il peggiore di tutti. Solidarietà significa continuare a lottare!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Chemnitz, Germania: Acido butirrico contro apertura di un locale di destra

1° maggio 2019

Per il 1° maggio, la giornata internazionale di lotta di chi lavora, Prochemnitz fa pubblicità per l’apertura del centro cittadini nella Brauhausstraße 6. La casa appartiene a Martin Kohlmann – avvocato, fondatore e direttore di ProChemnitz e neonazi dichiarato.

Sotto il nome “Festa dei cittadini per la libertà, la patria e il futuro”, oggi dovrebbe essere fondato un punto pubblico d’incontro e di collegamento in rete per “cittadini”. Tra l’altro ProChemnitz annunciava un castello gonfiabile come anche cavalcare dei pony e “discorsi futuri”.
La rappresentanza cittadina con una “festa per bambini” trasfigura il pericolo dietro quest’istituzione. Qui dovrebbe crearsi un centro pubblico per fascisti. In passato nella casa di Kohlmann soggiornavano ripetutamente dei neonazi disposti alla violenza e organizzati. Il nuovo corso di ProChemnitz di occupare degli spazi nella società civile per aumentare la loro influenza e nel contempo aprire degli spazi per fascistx deve essere troncato.

Ci posizioniamo con chiarezza contro la bettola patriottica di Kohlmann. Ecco perché nella notte dal 30 aprile al 1° maggio ci fu un attacco con l’acido butirrico sulla Brauhausstraße 6. Marcando così l’istituzione come sito d’attività d’estrema destra. Che lezzo!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Wuppertal, Germania: Vetri rotti e vernice a polizia, Deutsche Bank, Cassa di risparmio e Volksbank

3 maggio 2019

Nella notte da giovedì a venerdì, le filiali della Deutsche Bank, Sparkasse, e Volksbank come anche il posto degli sbirri nel quartiere Cronenberg di Wuppertal hanno avuto visita notturna con vetri rotti e accenti colorati.

Autonomo significa autodeterminato, autonomo significa resistenziale. Ma non solo il 1° maggio.

I meccanismi che ci opprimono sono da attaccare ad ogni livello.
Il capo della polizia Röhrl di Wuppertal e il ministro degli interni del Nord Reno Westfalia tentano dall’inizio del loro insediamento di procedere massicciamente contro le strutture autodeterminate e auto organizzate. Non ci possiamo far togliere questi spazi liberi duramente conquistati. Tra l’altro manifestare senza autorizzazione il primo maggio, far sanguinare RWE per le sue macchinazioni o fare visita notturna ad altri fautori dell’oppressione e dello sfruttamento. Stavolta toccava, come già tante volte in tante altre città, alla Deutsche Bank, alla Volksbank e alla Sparkasse. I motivi abbondano. Come il profitto e la capitalizzazione della gentrificazione in espansione come si vede giusto a Berlino, ma che presto ci colpirà ovunque. Come guadagnare con la guerra, la povertà e la fuga, come si può vedere anche troppo bene in Kurdistan, Grecia e altrove. La lista sarebbe infinita. Ma anche la caserma degli sbirri non è stato scelta per caso. Con la formazione sempre più autoritaria dello Stato e della polizia, che dopo il G20 e con le nuove leggi di polizia diventa sempre più evidente, la critica con delle visite notturne di tali condizioni e dell’istituzione polizia che le rende possibili, è più importante che mai.
Gli arresti dell’anno passato non vanno dimenticati!

Solidarietà con le persone colpite dalla repressione che fra poco staranno davanti al tribunale a Wuppertal!

Il 1. maggio rimane imprevedibile!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Germania, Berlino: Pietre contro nuova costruzione

26 aprile 2019

Per prima cosa vorremmo inviare un piccolo segno di solidarietà alle persone che attualmente s’organizzano contro gli affitti e la speculazione con la casa. E ancora di più a coloro che non possono più partecipare all’assurda corsa per avere una casa.

Salutiamo la resistenza contro le ditte immobiliari nelle settimane passate. La resistenza contro gli affitti si fa sempre più irriducibile e questo è la nostra chance per acuire ancora le condizioni contro i profittatori del normale regime capitalista. Si volatilizza la fede nei partiti e le loro promesse di equità sociale. La socialdemocrazia nella veste della Linkspartei in una città totalmente capitalizzata come Berlino anche in futuro si piegherà agli interessi dell’economia immobiliare. Si possono intravedere vari tentativi dei padroni di recuperare le lotte dex inquilinx. Ma prima o poi se ne accorge anche lx ultimx che i partiti sono e rimangono leccapiedi del capitale.

Luogo del delitto Gleisdreieckpark: poco fa la ditta Allod nel sud del parco non si vergognava di battezzare il proprio progetto “Neu-Schöneberg – Nuova Schöneberg” ma, gradevolmente, si è beccata tanti contra con vernice già in fase di costruzione e anche ora, a costruzione finita.
Mentre Ziegert nella Flottwellstraße attrezza l’ultima lacuna costruttiva (in costruzione, nome del progetto “Wohnpanorama – Panorama abitativo” pubblicizzato a partire dai 5.500 €/m²), l’obiettivo delle nostre brame è in procinto di prendere il posto della vecchia casa dall’altro lato del parco. Va da sé che oggigiorno un progetto di costruzione non si presenta senza nome proprio e così il progetto fu battezzato „Gleis Park“, lo costruisce il gruppo Bauwens e da agente esclusivo funge Engel & Völkers. Le unità abitative (“L’attico seduce con un savoir-vivre rappresentativo”; “La mattina vista lontana, la sera filarmonia”) si possono comprare per umili 0,5 a 1,5 milioni di €. Essere veloci paga(va) poiché non sono più disponibili che poche unità, perciò abbiamo preso tutto il nostro pietrisco e glielo abbiamo buttato addosso. Gli abbiamo consegnato come minimo 50 comandamenti ma mai più sentito qualcosa di loro…

Contro la città dei ricchi – Per un maggio sovversivo

Fonte: Indymedia (Tor)

Einbeck, Germania: Pietre e acido butirrico a casa di un nazi

[1/11/2018]

La notte passata con le pietre e bottiglie di acido butirrico abbiamo attaccato la casa del nazi Dietrich e Thorben Brosenne nella Haegerstrasse 25 di Einbeck. La prossima volta toccherà al nazi Maurice Brosenne che abita all’angolo e agli altri pure.

sappiamo tutto di voi
veniamo anche nei villaggi
vi prenderemo tuttx

anonimo

traduzione dal tedesco mc

Ribnitz, Germania: Vernice a municipio prima d’iniziativa AfD

Mentre calava la notte passata ci siamo avviatx alla casa della cultura del comune a Ribnitz Damgarten. Dove oggi, venerdì 2/11 attorno alle ore 18 dovrebbe esserci un’iniziativa con Ralph Weber che è d’estrema destra e della AfD.

Weber era professore di giurisprudenza all’università di Greifswald e ora siede nel parlamento regionale per la AfD. Appare sempre ancora in prima pagina per le sue esternazioni fasciste. Chiedendo per esempio che i “‘tedeschi biologici’ con due genitori e quattro nonni tedeschi s’impegnino affinché “la nostra patria sia caratterizzata e formata anche in trent’anni tuttora dalla cultura modello tedesca”. Questa richiesta somiglia alle premesse della “piccola attestazione ariana” dei nazionalsocialisti.

Non può essere che si offra un palcoscenico a un tale pensiero fascista. Ecco perché la notte passata abbiamo attaccato il luogo dell’iniziativa con bombe alla vernice e inoltre lasciato un chiaro messaggio. Raccomandiamo ai responsabili di non offrire più un palcoscenico ai fascisti.

NIENTE SPAZIO AI FASCISTI!
ANTIFA RESTA LAVORO DA CAMPAGNA!

traduzione dal tedesco mc

Berlino, Germania: Spazio commerciale danneggiato dopo sgombero

Sabato sera il 03/11, uno spirito cattivo s’autorizzava di danneggiare l’ex negozio di quartiere nella Friedelstraße 54. Il poltergeist distrusse le pareti, le finestre, le condotte e i pavimenti. Evidentemente con tutti i riguardi a chi abita la casa.

Visto che Halloween è passata si può prevedere che l’edificio rimane maledetto per tutto l’anno. Si sa poco degli spiriti, salvo che cercano compagnia, che restano raramente soli e che si fanno scacciare molto malvolentieri. Questo dovrebbe essere chiaro ax esercenti o ad altrx potenziali inquilinx se decidono di affittare gli spazi stregati nella Friedelstraße 54.

L’apparizione trascendente è scocciante anzitutto per la compagnia proprietaria lussemburghese Pinehill e l’amministrazione della casa Secura nella Schwalbacher Straße 8 a Berlino-Friedenau, che l’anno passato invocavano ancora con fervore la violenza:

Sbirri, sbirri
pestate la gente
affinché, da bottino
entrano caterve di denari
e a noi ricchi
dietro le cifre in nero
fioriscano densi zeri.
Ma chi invoca gli stupidi spiriti non se ne sbarazza più.

Per i maledetti proprietari sarebbe stato molto più facile non impedire l’acquisto della casa da parte della comunità del palazzo e con questo non agire esplicitamente contro la volontà di chi l’abita. Altrettanto, il negozio di quartiere al piano terra non avrebbe dovuto essere sgomberato con l’aiuto violento dello Stato.

n quest’occasione, lo spirito della Friedel potrebbe essersi liberato. Inosservato dax unx – poiché accecatx dallo spray al pepe – e dax altrx – distrattx dal delirio violento e dalla registrazione delle generalità.

Ovviamente gli spiriti non imperversano solo nella Friedelstraße 54. Fenomeni simili si sono già visti abbondantemente attorno alla Mainzer Straße, alla Liebigstraße 14 o al Ungedomshuset a Copenhagen.

Devono esserci dei poltergeist arrabbiati anche nei locali della Liebig34, della Potse, del Drugstores, della Meuterei, della HaSi e della AZ Colonia e in altri locali destinati alla stessa brutta sorte. Sarebbe, invece, così facile placare i poltergeist: Lasciarli in pace.

Secondo lx pochx testimoni oculari, sabato sera lo spirito avrebbe urlato una sola frase: Friedel 54 non si affitta!

traduzione dal tedesco mc

Kiel, Germania: Bucate le gomme dell’auto di un nazi

[01/11/2018]

Abbiamo abbassato l’auto del neonazi di Kiel, Hermann Gutsche. Gutsche è attivo da anni nell’ambito neonazi di Kiel. Fino alle elezioni comunali di maggio era nel consiglio comunale per la NPD. Che, ultimamente, Gutsche evita le comparse in pubblico e che il suo partito sparisce nell’insignificanza non è per noi affatto un buon motivo per concedergli anche un sol giorno di tranquillità.

Saluti solidali vanno ax compas che a Neumünster stanno giusto mettendo in piedi la campagna „affondare la Titanic“ contro la bettola nazi Titanic. Attori e strutture neonazi sono da attaccare e basta – sempre – ad ogni livello – con ogni mezzo!

traduzione dal tedesco mc

Berlino, Germania: Distrutta entrata di sede Google

Giovedì 1/11/2018 abbiamo lavorato con martelli arrabbiati il portone del costruendo ufficio Google nella Tucholskystraße a Berlino.

Anche se per ora a Kreuzberg un campus Google non ci farà, Google rimane un motore del nostro quotidiano alienato e uno strumento delle autorità. Attaccare Google, il controllo e il dominio sia con scritti, solidarietà, attacchi hacker o martelli è necessario per fare dei respiri autodeterminati.

L’essenza sta nella decisione liberatoria di agire in prima persona.

traduzione dal tedesco mc

Lipsia, Germania: Vetri rotti e vernice a ristorante

[25 ottobre 2018]

Nella notte abbiamo rotto i vetri e anche dipinto di nero il ristorante sportivo „Heimspiel“ sul campo del FC 07 di Lipsia.

Il ristorante è gestito dal nazi Erik Prinz che su facebook elogia pagine internet come quella della JN (Junge Nazionale – giovani della NPD) o di AFD e espone dei volantini di destra nel ristorante. Anche la LFC 07 non è una squadra sconosciuta visto che ancora un anno fa vi giocavano dei partecipanti all’attacco nazi a Connewitz del 11/01 (ecco una lista dex autrix). Ecco perché non stupisce che un nazi dichiarato come Erik Prinz può gestire indisturbato il suo ristorante sul terreno del LFC.

Affinché le merde nazi non stiano mai tranquillx, memorizzate le loro facce e attaccatelx!

traduzione dal tedesco mc

Berlino, Germania: Bruciato furgone DITIB

Nella Wienerstrasse, nelle prime ore del 24/10 abbiamo bruciato un furgone DITIB. Come data dell’azione abbiamo scelto il ventesimo anniversario della morte di Sehid Ronahi-Andrea Wolf. Andrea fu assassinata venti anni fa come internazionalista dalle truppe fasciste dello Stato turco. DITIB, come nessun’altra istituzione, rappresenta gli interessi dello Stato turco-fascista in Germania e in Europa. Dedichiamo quest’azione a tuttx che hanno dato la vita nella lotta al fascismo.

traduzione dal tedesco mc

Italia: È uscito il numero 8 della rivista “i giorni e le notti”

INDICE:

Editoriale
Quando il fango si mette a ragionare
Ancora sulla mobilitazione reazionaria in corso
Parole senza idee. Riflessioni sul sovranismo
Il nostro bisogno di sicurezza
Mettiamoci del peso

DALLA QUARTA DI COPERTINA:

Da giugno ad oggi la propaganda e la pratica del razzismo di Stato si sono fatte ancora più esplicite. Dal lato sociale – l’unico lato che ci interessa – non si può non registrare un ampio consenso alle politiche anti-immigrati, tutt’uno con gli applausi verso le forze dell’ordine sguinzagliate a sgomberare occupazioni abitative e a sorvegliare le entrate delle scuole. Chi subisce il maglio dello Stato fatica a uscire dall’angolo – un angolo in cui sono confinati tanto lo straniero povero quanto l'”antinazionale”, due figure d’altronde sempre più intercambiabili.

Ci è parso utile soffermarci sia sulle tesi sovraniste sia, riprendendo alcuni spunti del passato, sul rapporto fra tecnologizzazione della vita e razzismo, aspetti che secondo noi vanno pensati insieme.

Nell’analizzare il mondo che ci circonda parliamo sempre, direttamente o indirettamente, di noi, di ciò che vogliamo fare, della vita per cui ci battiamo. Anche il nostro bisogno di sicurezza fa parte del gioco, e non bastano alcune parole magiche – magari una bella poesia sull’ignoto – per uscire dalla tana. Serve leggerezza, ma anche peso (quello della responsabilità, ad esempio).

Il razzismo è sempre una parodia reazionaria della critica rivoluzionaria.
Per separare il grano dal loglio servono idee, e mani risolute.

Kiel: Vernice a pietra commemorativa Noske

6 settembre 2018

Nel 2018, la città socialdemocratica di Kiel celebrava il centenario della rivoluzione di novembre. Ambigua come è, la SPD vuole presentarsi come punta della rivoluzione e della democrazia. Ma subito dopo la rivoluzione, la SPD patteggiava con i commando assassini di destra per sabotare la rivoluzione e blindare il proprio potere. Nulla è cambiato del bigottismo socialdemocratico. La città veliera si finge miseramente cosmopolita e tollerante. Di nascosto ci si assicura la propria ricchezza con gli export di armi in tutto il mondo e sulle spalle del pubblico si mantengono luoghi commemorativi per i compari fascisti di allora.

Questi luoghi sovvenzionati dallo Stato sono mete di pellegrinaggio per i nazi. Dalla settimana passata la pietra per i compari nazi di Noske, cioè Wilfried von Loewenfeld e il suo commando fascista, è piena di vernice.
Partecipate alla commemorazione della rivoluzione! Ricordare vuole dire lottare!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Colonia: Distrutti vetri dell’attico di Christoph Gröner

31 agosto 2018

Christoph Gröner (CG) è capo del omonimo gruppo CG, una delle ditte di costruzione più grandi in Germania. CG abita un appartamento di lusso nel cuore di Colonia. Questa notte abbiamo visitato il suo attico con vista sul duomo distruggendo i vetri del suo generoso soggiorno. Il nostro messaggio ai distruttori sistematici di spazio abitativo accessibile come CG: Vivere nelle alture della città non protegge dalle visite domiciliari dex avversarx politicx.

Christoph Gröner (CG) è imprenditore edile. Il gruppo CG è tra le cinque maggiori imprese di costruzione in Germania. A Lipsia, CG si occupa di un terzo di tutti gli attuali progetti edilizi, a Berlino trasforma la vecchia torre dell’ufficio assegni della posta in abitazioni di lusso. E anche la Rigaer Straße a Berlino Friedrichshein è “sviluppata” da CG. A Colonia convinceva gli investitori abbastanza ricchi ad investire nella costruzione, in atto da luglio 2018, di un intero quartiere urbano nuovo.

CG è un auto eletto artefice che vuole formare la Germania. È un arricchito che ama provocare sbandierando la propria ricchezza: “Butto i soldi dalla finestra e rientra dalla porta”. Il suo notevole patrimonio se lo sarebbe guadagnato lavorando duro – dorme solo quattro ore al giorno. Non è un luminare intellettuale: Ognuno potrebbe diventare ricco quanto lui; sarebbe un errore credere che la ricchezza si baserebbe sulla povertà altrui. Ma CG è uno spirito gretto avido di potere: Non vuole lasciarsi frenare più a lungo dagli assessori per l’edilizia urbana. Se potesse fare come desidera, i suoi investitori avrebbero la possibilità di rendite ancora più alte. Ora va lui stesso in politica e, inoltre, con le sue chiacchiere si fa il giro delle talk-show della nazione. Vuole fondare un proprio partito che s’impegni di più per rendere maggiore giustizia al rendimento. Un partito da qualche parte tra FDP e AfD che garantisca più spazio d’azione ai portatori di rendimento come lui. Poiché ha in serbo dei grandi piani: la smartizzazione dell’edilizia. La modulizzazione digitale dell’edilizia potrebbe ancora far salire le rendite…

Indipendentemente dai sogni di diventare cancelliere, dobbiamo prendere sul serio l’animale alfa CG. Rappresenta perfettamente gli affari con l’abitazione. Tantx pagano gli alti redditi, che pochi investitori ottengono con la rivalutazione d’interi quartieri, con la propria espulsione dalle città. Ai visionari coscienti del proprio potere come CG possiamo contrapporre solamente una contro-visione convincente. Una visione che rende impossibile l’affare con l’espulsione scuote risolutamente le colonne portanti dello sfruttamento capitalista. Una tale visione si può realizzare solo con una resistenza credibile e questa ha bisogno di punti focali come la Rigaer Straße, dove la gente si difende in modo militante contro la propria svendita. Come raffronto: La questione dell’energia non si pone nel discorso teorico, bensì a Gorleben e nella foresta di Hambach.

CG abita un appartamento di lusso nel cuore di Colonia. Abbiamo visitato il suo attico con vista sul duomo (l’unità abitativa sud-est nel 5. piano della K-Star Residence nella Servasgasse) questa notte e distrutto le finestre del suo generoso soggiorno. Abbiamo fatto attenzione a non danneggiare nessunx con le schegge di vetro sulla strada sottostante. Il nostro messaggio ai distruttori sistematici di spazio abitativo a prezzi accessibili come CG: Vivere in altro sulla città non evita le visite domiciliari dex d’avversarx politicx. Non serve a nulla la scorta di polizia durante la visita del cantiere nella Rigaer Straße, il supposto “quartiere problematico limitato”.

Con cari saluti (anzitutto a tuttx lx attivistx della Rigaer Straße), il vostro gruppo cg (charismatische gemeinheiten – meschinità carismatiche)

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Amburgo: Bruciato furgone LIDL

28 agosto 2018

La politica aziendale del gruppo LIDL nei siti di produzione tessile in Asia può ben essere definita come schiavismo. La forza lavoro dex impiegatx vale poco e la loro vita addirittura nulla.

Su KIK si è scritto già tanto ma poco è cambiato. Poco importa se i salari aumentano un po e nel Bangladesh qualche fabbrica tessile di meno diventa una trappola di fuoco mortale. La mentalità dei super-padroni occidentali è ciò che li rende nostri nemici. Sono responsabili per delle condizioni di lavoro tipo colonialismo che, oggi, permettono solo ad alcune élite locali di partecipare allo sfruttamento della classe proletaria e del sottoproletariato. LIDL, KIK e altre ditte sono note per far sfacchinare chi lavora fino all’esaurimento e per sopprimere le proteste con dei picchiatori pagati.

Le zone di povertà di questo mondo sono costellate d’insurrezioni permanenti che del solito registriamo solo quando chi vi fugge subisce il massacro o l’internamento nei lager ai confini UE. I loro interessi si sovrappongono ai nostri quando attacchiamo alle spalle la bestia capitalista e ne sabotiamo la logistica.

Così la notte al 28 agosto ad Altona ci siamo permessx di bruciare un furgone LIDL. Non dipende da questo singolo furgone ma da tutte le vetture delle imprese che si occupano del funzionamento del sistema che, nel frattempo, bruciano ogni notte da qualche parte in Europa.
Con questo salutiamo lx prigionierx del G20 e tuttx lx altrx prigionierx non pentitx in tutto il mondo!

E non dimenticare – fare un disastro della visita di Erdogan il 28/29 settembre!

Sindacato danni materiali e distruzione di valori

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice a luogo d’iniziative AfD

28 agosto 2018

Nella notte da lunedì 27 agosto a martedì 28 agosto 2018 abbiamo abbellito con un po di vernice il Wartenberger Hof a Hohenschönhausen. Tutta la facciata, le finestre e le pareti risplendono come nuove. Per non parlare del tetto – costerà parecchio.

Questa primavera nel Wartenberger Hof ci fu la festa di Wartenberg dell’ala destra di AfD. Come oratore c’era tra l’altro Björn Höcke con Meuthen e tante altre facce note.

Gente come Michael Schmidt (gestore) che permettono e sostengono coscientemente che dex razzistx diffondono la loro propaganda mettendogli a disposizioni dei locali, deve vivere con il fatto che ciò non rimane senza risposta. Ecco perché c’abbiamo messo ogni impegno per dimostrare anche al vicinato quale posto di merda è il Wartenberger Hof.
Prossimamente ci saranno altre iniziative AfD da smantellare. Diventate creativx contro la conferenza AfD di sabato 01/09 a Neuenhagen e di lunedì della settimana seguente (04/09) nella cittadella Spandau.

Togliete gli spazi alla AfD!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia/Berlino: Bruciata auto e macchina da costruzione di Eurovia/Vinci

24 agosto 2018

Perché l’asfaltatrice doveva bruciare?
Perché non ci piacciono le strade.
Perché ci divertiamo con il fuoco.
L’asfaltatrice riunisce ambedue le cose: strada e calore.
Abbiamo deciso di dare fuoco a detta macchina da costruzione perché proprietà dell’impresa VINCI/Eurovia. Questa ditta negli ultimi anni ci ha fatto ripetutamente una cattiva impressione.

Da gruppo multinazionale con più di 100.000 impiegatx e sede a Rueil-Malmaison in Francia, Vinci è tra l’altro compagnia di gestione di 33 aeroporti e diverse autostrade in tutto il mondo. Eurovia è il settore Vinci per l’infrastruttura del traffico. Vinci si è delineata nettamente come uno dei grandi consorzi per l’organizzazione infrastrutturale del funzionamento fluido della convivenza pubblica/sociale/statale. Gli interessi commerciali di VINCI che ci consideriamo costrettx ad attaccare, sono nell’infrastruttura statale in generale e particolarmente in Francia!

Con il nostro attacco vogliamo danneggiare direttamente l’impresa VINCI, da un lato con l’attacco stesso e dall’altro lato denunciando in seguito il ruolo dell’impresa in alcuni ambiti: https://calaisresearch.noblogs.org/post/2017/09/29/vinci-detailed-company-profile/
Una delle filiali VINCI locali nel mese di marzo e ottobre 2016 distrusse le dimore di ca. 10.000 persone nel campo profughx „Giungla di Calais“. La distruzione fu ordinata dal governo francese.
Eurovia partecipava alla costruzione del cd grande muro di Calais, un muro alto 4 metri che divide l’autostrada dal porto locale. La costruzione fu finanziata del governo britannico e serve per contrastare lx migranti illegalizzatx.

VINCI era prevista per la costruzione dell’aeroporto a Nantes in Francia, meglio noto come ZAD. Nel frattempo la costruzione dell’aeroporto è sospesa. Malgrado questo, il potere dello Stato riteneva necessario distruggere questo spazio libero.
Vedi: https://de.indymedia.org/node/21419, https://zad.nadir.org/?lang=de

In Gran Bretagna, VINCI attirava ancora l’attenzione poiché – insieme ad altre ditte – teneva delle liste nere di sindacalistx, antifa, attivistx ecologicx ed altrx attivistx politicx.
VINCI nel Qatar usava il lavoro coatto per costruire le strutture del campionato mondiale di calcio. Per questo ritiravano i passaporti dex lavoratorix migranti per imporre una specie di schiavitù moderna.
Ditte come VINCI si fanno colonne portanti dell’ampliamento accelerato del controllo statale – spezziamole.

Fonte: Indymedia (Tor)

I nostri saluti vanno a tutte le persone in galera.
I nostri cuori battono per la lotta contro le città morte e contro lx loro abitanti mortx che non sanno che apprezzare un W-Lan funzionante e una birra dopolavoro vegan nel quartiere ben ripulito e basta.
Per tutte queste vite non sembra più esserci sguardo, prospettiva… per mettere in discussione il sistema. L’opzione di fare vacillare tutto per dischiudere tutte queste vite assicurate, sembra essere pensabile e auspicabile per quasi più nessunx.

Le galere sembrano appartenere a questo funzionare senza attriti delle città quanto le università oppure gli ospedali.
Così la società non ha mai dovuto giustificare il fatto che decide sugli individui chiudendo le persone in questi complessi dove l’unica legge alla quale si attengono lx addettx, è l’arbitrio individuale.

Privare una persona della capacità di svilupparsi e di agire come pensa sia giusto e per esperienza  ritiene l’unica possibilità di sopravvivenza, questo è violenza. Questa violenza è giustificata da ogni individuo che distoglie lo sguardo, si chiede “ma come altrimenti trattare lx criminali?” e conserva la supposizione che guardie, sbirri e giudici siano solo delle professioni come tutte le altre.

Le persone che con la vita dietro le sbarre s’adatteranno alla società, si piegano alle regole e riconoscono le leggi dello Stato, sono solo e unicamente spezzate. Non può giammai essere una libera decisione se riguardano persone esposte alle imposizioni di un sistema galera.
Tuttavia, anche dietro le sbarre può benissimo nascere un’idea di libertà. E noi qui fuori dobbiamo dimostrare ax prigionierx che noi, esattamente come da dentro, lottiamo per questi sogni e queste idee di libertà.

Odiando il fatto che Nero rimane tuttora chiuso in questa galera di merda a Tegel, nella notte da giovedì a venerdì abbiamo incendiato un’auto di Eurovia/Vinci. E ci rallegriamo dex incendiarx di Lipsia. Ne dicono abbastanza delle porcherie dell’impresa Firma Eurovia/Vinci: https://de.indymedia.org/node/23743.

Così salutiamo il prigioniero Nero che espia una pena incredibilmente lunga per non essersi dissociato dalle idee della Rigaer Straße. Prima o poi questi porci della protezione dello Stato di Berlino la pagheranno cara!
E mandiamo forza e solidarietà nella galera francese di Nancy-Maxéville. Loïc, siamo maledettamente arrabbiatx che gli sbirri riuscirono ad arrestarti e ti pensiamo.
Speravamo che tu potessi scappare alle truppe catturandi dei segugi per i tempo che tu ritieni necessario e giusto. Era molto coraggiosa la decisione di andare in clandestinità. Seguiremo questa storia, anche quelle in atto contro altrx compas di Bure. E alla commissione speciale blocco nero mandiamo nuvole di fumo come amari saluti che vogliono ricordare loro le terribili notti e mattine nel quartiere Schanze.

Crediamo che fa molto senso di prepararci ai giorni prima, durante e dopo il giorno X (visita di Erdogan a Berlino: 28/29 08) e a liberarci dell’odio verso tuttx lx razzistx, guerrafondax e silenziosx  e verso chi semplicemente si diverte approfittando del fatto che altrx non ce la fanno più e sono rovinatx.

Per la libertà! AG

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Dresda: Rotti i vetri d’auto e macchine automatiche

22 agosto 2018

Zone di pericolo? Ci siamo!
Nella Neustadt di Dresda abbiamo spaccato i vetri di diversi distributori automatici di soldi, d’insegne pubblicitarie, di stazioni pacco, d’obliteratrici automatiche e di due furgoni Vonovia.
Poniamo questi attacchi nel contesto della galoppante messa in rete e rivalutazione delle città e della riforma della legge di polizia sassone come mezzo di controllo sociale.

Al mondo che consideriamo sia rappresentato dai nostri obiettivi contrapponiamo la nostra solidarietà e azione diretta.
Invitiamo a diventare attivx e ingovernabili! Nel nostro caso avevamo bisogno solo di un martello e di un po di rabbia.
Non fatevi intimorire del terrore degli sbirri!

 

Salutiamo lx compas che a Berlino hanno acceso le fiamme della solidarietà: https://de.indymedia.org/node/23652

Il vostro fuoco ci ha raggiunto!
Zona di pericolo? Ci siamo!
Per l’anarchia!

Fonte: Indymedia (Tor)

Spoleto: I tempi stanno cambiando / Dibattito e concerto

Cliccare sur l’immagine per scaricare il PDF

Sabato 17 novembre 2018: I tempi stanno cambiando

Ore 17.00: discussione
Le necessità energetiche dell’attuale sistema economico e il continuo sviluppo tecnologico richiedono e dettano le odierne condizioni di sfruttamento, accentuando il divario tra sfruttati e sfruttatori e generando l’attuale catastrofe ecologica. A quest’ultima il potere intende porvi rimedio attraverso la continua accelerazione dell’innovazione tecnologica, mentre ogni anno – a causa di guerre e catastrofi “naturali” – migliaia di persone sono costrette a lasciare i luoghi in cui sono nate per cercare altrove un posto in cui vivere. Esistono dei precisi legami tra le migrazioni, lo sviluppo tecnologico, l’apparato energetico, la distruzione della terra. Intendiamo riflettere su tali questioni prendendo in considerazione la complessità e le varie facce di queste ultime.

Ore 20.00: cena

Ore 22.00: concerto dei 22.08 (electro-garagekore da Lucca)
A seguire dj set NyMala a\e D.D (digital dub)

Circolaccio Anarchico, viale della Repubblica 1/a, Spoleto (Umbria)
e-mail: circolaccioanarchico[at]inventati[dot]org

Berlino: Fuoco a stabile della Deutsche Gesellschaft für Auswärtige Politik – Società Tedesca per la Politica Estera (DGAP – STPE)

21 agosto 2018

Ci assumiamo la responsabilità per l’ordigno incendiario innescato la notte del 21 agosto 2018 presso lo stabile della STPE nella Drake- / Rauchstraße (Tiergarten). 13 litri di miscela di benzina e olio vogliono iniziare di farla finita con l’esistenza tranquilla e senza fastidi della STPE come consigliera politica della società di guerra tedesca.

Dall’inizio dell’anno corrente, dappertutto sul territorio controllato dalla Germania aumentarono ed aumentano tuttora gli attacchi all’industria di guerra e profittatori/finanziatori. Ci aggreghiamo a questi attacchi e da parte nostra diamo la parola al fuoco.

La guerra inizia qui! Guerra alla guerra!
La guerra inizia qui, nelle sale della politica. La guerra inizia dappertutto ove le persone buttano alle ortiche la propria empatia per profittare della sofferenza globalizzata. Vale per l’industria del riarmo, i think tank della scienza, l’amministrazione senza faccia della burocrazia, vale per la forma delle spoglie in divisa che in fila ricevono degli ordini e ubbidiscono. La guerra inizia tra delle persone quando la concorrenza e la brama di potere predominano sulla solidarietà e il libero sviluppo d’ogni individuo.

Sicurezza tedesca – profitto con la guerra
Scegliendo la STPE come obiettivo del nostro ordigno incendiario dichiariamo che gli architetti ideologici di una politica egemonica tedesco-europea e precursori di un paradigma di sicurezza con effetti esterni sono dei guerrafondai e perciò i nostri nemici. Quel che dichiarano come sicurezza non ci appartiene. La loro politica estera è politica dell’ordine. E il loro ordine ha bisogno dei carrarmati contro le insurrezioni e delle fregate contro i gommoni, e costruisce steccati contro chi è staccatx lavorando senza sosta affinché continui il loro depauperamento.

E così esattamente questi think tank con i loro “lavoro discorsivo” più o meno visibile nella rete del dominio devono renderne conto, insieme agli organi di Stato che conducono materialmente la guerra e ai produttori d’armi.
Think tank, fondazioni e istituti come interfaccia tra industria, scienza e politica assolvono una funzione elementare per l’imposizione dell’apparato di dominio, visto la loro importanza per votare, preparare e implementare strategie ed obiettivi. Riuniscono appartenenti alle direzioni e ai consigli di vigilanza dell’industria delle armi e della politica tedesca, nonché le élite economiche del paese.

Sotto il mantello della scienza e dell’utilità pubblica anche il compito della STPE è di allenare gli attuali e futuri decisori politici, economici e militari per gli sforzi da fare per imporre gli interessi tedeschi sui mercati e negli ambiti di sicurezza internazionalizzati. Il fatto che in politica estera gli interessi e le strategie non formano sfere differenti ma coincidono per forza, è dimostrato anche dalla lista di chi finanzia i think tank: Airbus, Rheinmetall e ThyssenKrupp sono solo tra i più considerevoli.

Ci vorrà ben di più che un solo ordigno incendiario affinché in futuro possiamo riuscire a trasformare la sicurezza delle nazioni che conducono le guerre in insicurezza dex responsabili e la governabilità delle persone in ingovernabilità di quel che pensano e fanno. Il nostro non può, di conseguenza, che essere considerato un punto di riferimento tra tanti per organizzarsi in modo militante che ha l’esigenza di sviluppare una continuità atta a garantire la propria visibilità e in futuro anche la nostra efficacia.

Un anno dopo il vertice G20 ad Amburgo e quasi due anni dopo di che i primi attacchi rivendicarono una campagna militante preliminare a livello europeo, noi pensiamo che possiamo attuare meglio su tanti percorsi con l’obiettivo di un confronto e riferimento di contenuto. Qui e là balugina ma non basta.

Prassi militante, Afrin e solidarietà
Ci fu un progresso nella pratica militante dopo il G20 anzitutto nel contesto dell’attacco fascista del regime turco contro Afrin. Appelli estesi come fight4afrin attivarono le Cellule Autonome e i Commando Vendetta a nuovi attacchi per sostenere, lontano dalle grandi manifestazioni, la difesa di Afrin con delle azioni militanti nelle metropoli europee. Abbiamo partecipato anche noi poiché la guerra d’aggressione della Turchia e dei gruppi islamici come IS, Al-Nusra oppure i resti della FSA dimostra la coerenza assassina tra la politica e l’industria della sicurezza della formazione moderna del dominio; sempre pronta alla distruzione di ogni ambizione delle persone a una vita dignitosa e libera. Abbiamo partecipato perché il progetto Rojava, per la sua analisi della società capitalista e per il suo sviluppo d’approcci emancipatori nell’organizzazione sociale ha fondamentalmente la nostra simpatia e il nostro sostegno.

Ci sentiamo vicinx ax combattenti della guerriglia curda. Ma… non vogliamo scadere nel proiettare le nostre speranze e i nostri obiettivi e cosi correre il pericolo di cadere in un ruolo puramente passivo o di sostegno. Solidarietà significa lottare insieme ma non significa dimenticare le proprie condizioni e dedicarci acriticamente all’assunzione del ruolo d’altrx. Renderebbe più facile la solidarietà ma premetterebbe che non ci occupiamo della complessità, che non si vedono i pericoli per, invece, agire semplicisticamente come appoggio. Questo riferimento semplicista ci porterebbe, poi, all’abbandono parziale delle nostre posizioni e ad annullare i nostri progetti, le nostre motivazioni e i nostri obiettivi, dedicando il tutto totalmente al punto di vista per esempio del progetto di autonomia curda (un’impressione che avevamo, tra l’altro, con l’appello “Afrin è ovunque” firmato “Autonome Gruppen”). E ci porterebbe ad assumere gli sviluppi delle condizioni in quel luogo come parametro per i successi e i fallimenti del nostro agire.

Le azioni militanti connesse ad Afrin erano e sono tuttavia imprescindibili. Possiamo solo apprezzare se delle persone amanti della libertà agiscono contro dei regimi fascisti; non esistono gerarchie e autorità che non meritano i nostri attacchi. Così lotteremo anche quando Erdogan a fine settembre viene a Berlino, poiché i padroni, gli assassini e i tecnocrati hanno dismesso il loro diritto all’esistenza nel momento che hanno dato degli ordini sulla vita di un altra persona. E naturalmente concentreranno tutte le loro forze per imporre la propria sicurezza. Quel che però impariamo dai momenti ad Amburgo durante il vertice G20 è che il tentativo del controllo totale fallirà sempre per causa nostra.

Prospettiva
Al contrario delle guerre aperte in corso in tanti luoghi di questo mondo, noi qui nel hinterland, in Germania, ci troviamo in guerra sociale. È una guerra a bassa intensità che si esprime con la coazione al lavoro salariato e occasionali bocconcini d’attività lontane dal salario. Sempre sotto sorveglianza di telecamere, volanti e dei borghesucci vicini che informano ogni deviazione a quelli in alto. Tuttx contro tuttx, poiché solo le gomitate ti procurano un posto al sole. Quest’oppressione quotidiana sembra invisibile per tantx. Si manifesta quando si parla di tempi di pace e di guerra. L’apatia e l’indifferenza sono nel contempo motivo e conseguenza.

Per agire su questo terreno dobbiamo capire le strategie della guerra sociale. Significa l’analisi della situazione e della società locale per trovare i punti d’attacco utili per spezzare l’apatia e infastidire la sicurezza. Il sabotaggio, l’attacco militante è il mezzo per toglierci di dosso l’impotenza immaginaria, per agire e diffonderlo. Possiamo comunicare in materia e sviluppare i contenuti con altre persone in lotta.

Non dobbiamo scadere nella politica della campagna. Le campagne con un inizio e una fine possono si essere misura della capacità di mobilitazione di un movimento, ma non possono misurarne la forza. Nelle campagne ci illudiamo di poter raggiungere un obiettivo limitato, lo stesso nel porre richieste concrete che, però, se accontentate, lo sono solo per delimitare i disordini. Il conflitto con l’esistente non può che essere permanente.

In quanto a questo intendiamo la nostra azione anche come appello a non solo perseguire la distruzione del dominio come appendice delle lotte d’altrx, bensì, di nuovo, partendo da posizioni proprie, sviluppare più spesso una forza organizzata come unico modo per costruire un riferimento serio e solidale con le lotte dex nostrx amicx e compas armatx.

Autonome Gruppen

Fonte: indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Darmstadt: Acido butirrico a luogo d’iniziativa AfD

22 agosto 2018

Con la massima probabilità, dex nazi risiederanno tra poco nel parlamento regionale d’Assia. Mentre qualche anno fa l’indignazione era grande quando in Polonia il PIS guadagnò influenza e minava la divisione del potere, oggi delle leggi come quella di polizia passano il parlamento bavarese e presto, certamente, anche quello assiano senza un granché di protesta. La legge di polizia dovrebbe dare molte competenze della giustizia alla polizia e così fa parte di uno sviluppo autoritario fortemente intessuto con la AfD. La nuova destra ha tante facce e ci mette davanti a nuove sfide non solo nei parlamenti europei.

Una grossa base della propaganda è il suo pseudo femminismo che dalla notte di capodanno a Colonia ha legittimato di spacciare l’espulsione di chi cerca l’asilo da protezione delle donne. Che qui si mettono due gruppi marginalizzati l’uno contro l’altro è una vera e propria e chiara strumentalizzazione razzista del femminismo. Giusto la AfD chiede la riduzione dei contributi per iniziative in sostegno delle donne. Tenta il mantenimento della piccola famiglia conservatrice che impone alle donne un ruolo passivo e sottomesso. Un propellente del balzo a destra è proprio il modo di porsi del Centro borghese nei confronti della AfD e dei crescenti movimenti reazionari. Proprio nelle questioni sull’asilo, quasi tutti i partiti s’avvicinano alla richiesta d’isolamento, ma anche su altri temi, tanti sono dell’avviso che si dovrebbe discutere con la AfD ad altezza d’occhi e prendere sul serio le sue posizioni. Così si favorisce la diffusione della sua propaganda e non si analizza criticamente il fatto che per diffondere la propria ideologia può utilizzare degli edifici pubblici come la Orangerie a Darmstadt. Noi pensiamo che ci vorrebbe un discorso sociale complessivo sulle ineguaglianze e sui ruoli di genere. Timori borghesi di perdere il posto nella società privilegiato, bianco, maschile ed economicamente passabile dovrebbero essere analizzati e smontati, e non serviti e riveriti. Nei dibattiti noi non dovremmo offrire alcun spazio alle ideologie che disprezzano l’umanità, né nelle fiere del libro né nelle pubbliche iniziative elettorali. I timori esistenziali borghesi ci ostacoleranno sempre di nuovo nella nostra lotta per una società liberata. Il loro dissolvimento è possibile solo con un insieme solidale lontano dal capitalismo. Per procedere contro i suoi effetti reazionari dobbiamo agire a tanti livelli e riteniamo importanti tutte le azioni accorte per l’emancipazione, uguale se legali o illegali. Un metodo inevitabile consiste nell’attacco militante all’infrastruttura fascista. Perciò nella notte dal 20 al 21 agosto abbiamo spaccato una finestra della Orangerie e riempito il locale con sostanze che puzzano quasi quanto la AFD. Anche se l’iniziativa può avere luogo, non sarà un’impresa gradevole. È ora che tuttx lx femministx, antirazzistx, antifa e proletarx con ancora un po di buon senso si sforzino a unirsi per farla finita con la svolta a destra o perlomeno per fare della campagna elettorale razzista della cosiddetta Alternativa un inferno.

Enough is enough! Con saluti solidali a tuttx lx prigionierx politicx.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc