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Incendio doloso da parte di un gruppo di fascisti nello stabile della stazione radio libera Radio Revolt

Incendio doloso da parte di un gruppo di fascisti nello stabile della stazione radio libertaria Radio Revolt, la sera di Martedi 9 Novembre. Circa 20-25 persone, armate con bastoni, martelli, manganelli e coltelli hanno lanciato molotov contro il vagone* che ospitava la sede di Radio Revolt, il quale è stato completamente distrutto dall’incendio. La risposta dei compagni è stata imminente: quelli che erano bloccati nel vagone sono riusciti ad uscire fuori e hanno cacciato via i fascisti. Mentre i compagni cercavano di spegnere il fuoco con canne dell’acqua, la fornitura idrica nell’area è stata “per caso” sospesa.
Secondo una testimonianza dei vigili del fuoco, la polizia ha preteso che i 6 veicoli dei Vigili del Fuoco fossero accompagnati dalle forze dell’ordine (In Grecia c’è il diritto di asilo nelle Università, quindi alla polizia è vietato l’ingresso).
Questo tipo di ordini ai vigili del fuoco hanno chiaramente funzionato come azione complementare all’atto criminale dei fascisti. Era ovvio che fosse impossibile estinguere il fuoco con l’uso di mezzi convenzionali, come estintori a sciuma. Nel frattempo gli sbirri, che in un tempo assai rapido si sono concentrati fuori dal campus universitario, sembravano guardassero curiosi il fatto, nascondendo in realtà fra loro i responsabili dell’incendio.

Lo stato e le sue gang non ci faranno tacere! Non ci fanno paura, non ci fermano!

* Lo spazio in cui si trova il Radio Revolt è una vecchia carrozza ferroviaria dentro il campus dell’ Università Aristotele di Salonicco

28 OTTOBRE – Diciamo “NO” alle parate!

La realtà greca è ridicola senz’altro. Siccome, però, certi lati di questa realtà forse non si conoscono bene all’estero, sarebbe positivo illustrare un pò l’istituzione della parata militare e scolastica del 28 Ottobre.

Il rituale sociale, senz’altro disgustevole, che richiede all’esercito e ad una rappresentazione scolastica (il “corpo degli alunni marcianti”) di sfilare in parata per le vie delle città greche, è in maniera evidente di ispirazione fascista. Si tratta dell’occasione in cui l‘ideale nazionalistico trova la sua espressione più chiara e durante il cui i seguaci del nazionalismo trovano l’opportunità per applaudire. Le classi degli alunni si trasformano in squadre militari e si nutrono degli alti ideali della patria e la religione. Uniformi, vestiti tutti uguale, in fila secondo l’altezza (i più alti avanti) e come portabandiera l’alunno più bravo. Passo militare e saluto militare davanti al palco degli ufficiali. Tutto questo per ricordare ed onorare la lotta del popolo Greco contro le forze del fascismo e il famoso “NO” di Metaxas quando gli Imperi Centrali hanno chiesto la sottomissione totale della Grecia (“terra e acqua”) nel 1940. Continue reading 28 OTTOBRE – Diciamo “NO” alle parate!

‘Facciamo sciopero sotto l’Acropoli…’

La serata di Mercoledì 13 Settembre i precari decidono di impedire l’ingresso nell’ Acropoli, come ultima forma di protesta contro il mancato pagamento degli stipendi e la loro sorte riservata. I guardiani del sito archeologico di Acropoli di Atene sono dipendenti, sia fissi o precari, del ministero della Cultura e del Turismo. Oltre 400 precari lavorano senza essere pagati per almeno 22 mesi. Si tratta di dipendenti che hanno almeno 20 anni di servizio anteriore. Quindi, chiedono il pagamento di arretrati e la loro stabilizzazione. In compenso, il governo li condanna alla disoccupazione. La maggior parte dei precari saranno licenziati dopo tanti anni di lavoro flessibile e sottopagato. Continue reading ‘Facciamo sciopero sotto l’Acropoli…’

Bollettino di controinformazione, Agosto 2010

Alcuni dicono che per il mese di Agosto non ci sono notizie e che quasi nulla succede. Tuttavia, il governo ha approvato nuove misure che vanno a discapito della popolazione, mentre le forze repressive hanno risposto come sempre con eccessivo zelo. Il processo per il caso dell’ assassinio di Alexandros Grigoropoulos è stato continuato presso la corte di Amfissa, con la presenza dei compagni. Sia all’interno che all’esterno di molte città greche si svolgevano diverse azioni auto-organizzate. E mentre molti erano ancora in vacanza… alla fine di Agosto ,il reparto estivo del parlamento ha votato in fretta nuovi emendamenti di “legge antiterrorismo”. Secondo questi nuovi emendamenti, le autorità di sicurezza sono leggitimate a incarcerare interi gruppi di manifestanti per “terrorismo”!

I raid nella capitale, per proteggere il regime di repressione in atto ormai da tempo, continuano su tutti i fronti. Per questo motivo dobbiamo rispondere con azioni di solidarietà e resistenza a 360° .

Lavoro

  • Il 1 d’ agosto, lo sciopero (dopo la richiesta effettuata dal governo greco) dei proprietari e conducenti di camion e autocisterne è finito. Il ministro dei trasporti ha chiesto ai rappresentanti degli scioperanti di non procedere con nuove proteste. I media del regime non sono riusciti ad evidenziare che durante gli ultimi giorni di scoperi le buste degli unionisti sono state aperte, mentre Criminalità Finanziaria è stata inviata al business e ai proprietali dei camion. Continue reading Bollettino di controinformazione, Agosto 2010

Bollettino di controinformazione, Luglio 2010

Scioperi:
  • 8 luglio: Sciopero generale in risposta alle nuove misure del governo. La gente che si e` riunita alla protesta (circa 10000) era minore di numero rispetto a mobilitazioni precedenti e la causa principale di questo e` stata la decizione provoctoria dei sindacalisti dei mezzi pubblici di fermare proprio tutti i mezzi. Un altra causa  e` che la gente affaticata dalla situazione in Grecia ha rimandato ogni azione per settembre  .

Molte sono le offese verbali dalla gente ai membri del congresso, del governo e degli altri partiti. ‘E evidente l’aumento della sicurezza dei politici Continue reading Bollettino di controinformazione, Luglio 2010

Giù le mani dallo squat Lela Karagianni

In un periodo di intensificazione dell’antagonismo sociale e edi classe, dovuto all’attacco generalizzato dello stato e del capitale ai diritti e agli interessi più elementari dei lavoratori, dei disoccupati e dei giovani, e durante il tentativo di incrementare le difese politiche, la repressione si intensifica nel individuare, vessare e attaccare gli individui in lotta e gli spazi di lotta. Continue reading Giù le mani dallo squat Lela Karagianni