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“Noi non commemoriamo la resistenza con le parate, ma con le insurrezioni”

Il 26 e 27 Ottobre 2011 sono stati fatti degli interventi nelle scuole a Elliniko, Ano Glyfada e Argyroupoli (centri a sud di Atene, rinomati per il loro stampo capitalista). Gli studenti medi hanno scritto e distribuito il seguente testo contro le parate del 28 Ottobre:

Un-Due! Un-Due! Parate (o greggi) prove generali per l’esercito?

Siamo nati e cresciuti considerando le parati degli anniversari nazionali come qualcosa di scontato…COMUNQUE, le cose non stanno proprio cosi. Questo delirio nazionalista non è sempre stato fiorente. I piani del militarismo e del nazionalismo vengono fuori galla germania nazista di Hitler e dalla società fascista di Mussolini, e sono state innestate in Grecia dalla dittatura di Metaxa, mentre altri regimi totalitari (Corea del Nord, Unione Sovietica, Cuba) hanno anche stabilito delle parate al fine di modellare il morale e disciplinare gli studenti.

Le parate sono tradizionalmente contraddistinte da una forma compatta e un’apparenza uniforme (uniformi, andatura, e allineamento) e cercano di uniformare l’individualità, generando discriminazioni allo stesso tempo – ad esempio, i ragazzi marciano davanti alle ragazze, gli alti davanti ai bassi, e soprattutto gli studenti meritevoli dietro alla plebe. Infatti, solo i sei studenti del corpo d’elite di solito secondo la dossologia della chiesa ortodossa marciano sempre davanti, separati dal resto della “massa” studentesca.

La scuola, da parte sua, crea un clima di terrorismo verso gli studenti cosicché questi partecipino alle parate – visto che molti studenti ignorano che la propria partecipazione è opzionale, piuttosto che obbligatoria. Quindi, gli viene promesso, se partecipano, che le assenze verranno azzerate, o vengono minacciati, se non lo fanno. In casi estremi, la scuola minaccia gli studenti con sospensioni o espulsioni.

Ciò in definitiva indica che la scuola serve come strumento della preservazione dei metodi e delle pratiche fasciste, invece di focalizzare sulla soluzione dei problemi pratici degli studenti, come la mancanza di insegnanti e libri.

E’ ovvio che come anarchici stiamo dalla parte opposta rispetto a questa assurdità nazionalisti che difende un’istituzione che semina odio e guerra contro gli esseri umani in base a criteri nazionali e razziali.

Noi non commemoriamo la resistenza con le parate, ma con le insurrezioni.

Anarchici del sud

fonte
tradotto da Cenere

Grecia, 28 Ottobre

Doveva essere un giorno di propaganda nazionalista, con parate militari nel territorio greco (una tradizione della passata dittatura militare” per celebrare la “giornata nazionale”, ma le cose sono andate un po’ differentemente. A Salonicco, il presidente greco della democrazia è stato costretto a lasciare la parate militare sotto la contestazione costante di centinaia di persone – la parata è stata poi cancellata. A Patrasso ed Eraklion, i politici locali sono stati coperti di uova e insulti.

Nella città del nord Xanthi, gli studenti locali hanno abbandonato la parata, scegliendo piuttosto di protestare nelle strade della città:

… e nella piccola città della Grecia centrale Trikala, un locale deputato del PASOK, mentre veniva insultato da centinaia di persone, è stato picchiato da un dimostrante arrabbiato.

Ci sono notizie di successivi scontri a Agrinio, Pyrgos, Mitilene e molte altre città greche. È la prima volta che le parate militari vengono cancellate a causa della rabbia popolare.

tradotto da Cenere —fonte


Diciamo “NO” alle parate!

28 OTTOBRE – Diciamo “NO” alle parate!

La realtà greca è ridicola senz’altro. Siccome, però, certi lati di questa realtà forse non si conoscono bene all’estero, sarebbe positivo illustrare un pò l’istituzione della parata militare e scolastica del 28 Ottobre.

Il rituale sociale, senz’altro disgustevole, che richiede all’esercito e ad una rappresentazione scolastica (il “corpo degli alunni marcianti”) di sfilare in parata per le vie delle città greche, è in maniera evidente di ispirazione fascista. Si tratta dell’occasione in cui l‘ideale nazionalistico trova la sua espressione più chiara e durante il cui i seguaci del nazionalismo trovano l’opportunità per applaudire. Le classi degli alunni si trasformano in squadre militari e si nutrono degli alti ideali della patria e la religione. Uniformi, vestiti tutti uguale, in fila secondo l’altezza (i più alti avanti) e come portabandiera l’alunno più bravo. Passo militare e saluto militare davanti al palco degli ufficiali. Tutto questo per ricordare ed onorare la lotta del popolo Greco contro le forze del fascismo e il famoso “NO” di Metaxas quando gli Imperi Centrali hanno chiesto la sottomissione totale della Grecia (“terra e acqua”) nel 1940. Continue reading 28 OTTOBRE – Diciamo “NO” alle parate!