Category Archives: Educazione

Santiago, Cile: Rivendicato sabotaggio all’Istituto Nazionale

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“Non parlo di cose astratte, sono molto concreto. Ti parlo di prigionieri/e, di feriti/e, di morti, di gente cacciata dal posto dove vive, di gente morta cercando uno stipendio, di gente che si rompe la testa prendendo pillole contro la tristezza; la terra di strade, fattorie, cie e la guerra (…) Ti pare esagerato il nostro modo di pensare, ma è quello che è. La guerra è quel che è. Qui c’è una guerra e tu metti quello che vuoi.”
PIB – Ponte como quieta

Questo sistema è marcio alla base, l’ambizione di pochi e l’idiozia-passività dei molti che non hanno reagito a ciò, ci sta portando o ci ha già portato ad una catastrofe naturale quasi senza soluzione, davvero crediamo che possiamo mantenere questo stile di vita in modo sostenibile? Produciamo 1000 volte più di quanto ci serve e i mezzi di comunicazione propinano prodotti come fossero fondamentali. E se anche riuscissimo a mantenere questo stile di vita sostenibile (come dicono alcuni ecologisti) sappiamo che nulla servirà perché già stanchi di questa vita miserabile e non vogliamo continuare in questo stupido progresso, non vogliamo passare la vita lavorando dall’alba al tramonto, non vogliamo passare i nostri migliori anni di giovinezza chiusi in una scuola con alcuni patetici giorni di vacanza concessi solo per essere più produttivi, né vogliamo morire di cancro o di altre nefandezze moderne provocate da tutta la merda che mangiamo, di sicura questo sistema è una merda e su ciò si è già detto abbastanza.

La cosa importante è che in questo contesto la scuola non si distingue come salvezza, come tanti pensano, ma come un’istituzione orribile che ci prepara a questa vita. In questo luogo ci viene insegnato ad obbedire senza discutere agli orari, abitudini, modi di agire e a seguire una linea di condotta che in seguito sarà un ingranaggio, diventando manodopera o professionisti in attività stupide e ripetitive. Che solo funzionano se applicare in questo sistema (Perché diventare ingegnere per costruire centri commerciali o edifici? Perché, dato che vorremmo abbatterli?).

“Abbiamo sotto gli occhi nocività culturali, politiche, sociali, ma quelle che in questo frangente ci interessa identificare e attaccare, sono i processi che caratterizzano il rapporto tra potere, tecnologia e manipolazione-distruzione del vivente, gli interessi dell’eredità, raccolta dall’industria scientifica, di migliaia di anni di pensiero autoritario e antropocentrico. Qualcosa che va ben oltre un problema sanitario, coinvolgendo gli aspetti fondanti di una civiltà tecnologica che si nutre del tempo e delle vite di miliardi di individui umani e non, che setaccia e suddivide gli esseri viventi in razze, in specie, in categorie inchiodate su una scala gerarchica ordinata in base alle sue necessità.”
Estratto dal “Manifesto della coalizione contro ogni nocività”. In “Nanotecnologie: la pietra filosofale del dominio” Rivista Il Silvestre 2011

Per i motivi già citati (e molti altri che non abbiamo tempo di menzionare) abbiamo deciso di mettere questa bomba fumogena con un fine più simbolico che distruttivo, perché questa pestilenza ricordi e scolpisca nelle coscienze che anche la scuola è un’istituzione putrida come una banca o una caserma e per questo fa parte della grande macchina del sistema e deve essere attaccata. Con questo attacco vogliamo anche rompere col discorso generalizzato degli studenti che cercano di riformare l’irriformabile contribuendo cosi alla perpetuazione del sistema, come ha anche detto Theodore John Kaczynski essa è “il trucco più ingegnoso del sistema”. Con ciò non vogliamo dire che studiare non va bene, se qualcuno vuole farlo che lo faccia, c’è sempre stata gente interessata alla conoscenza, anche perché in questo momento il conoscere ci può dare le armi cognitive per farla finita con l’ideologia imperante che cerca di entrarci dalle orecchie. Questa è piuttosto una critica alla scuola come imposizione e strumento al servizio del sistema, vorremmo sottolineare l’imposizione per tutti quelli che diranno “se non ti piace la scuola non andarci” se fosse cosi come dicono (come una mera libertà di consumo) sarebbe facile, visto che abbiamo fatto delle scelte, ma il capitalismo agisce come una imposizione che soverchia le nostre vite. Cosa accadrebbe se lasciassimo la scuola? Dovremmo diventare manodopera a basso costo senza istruzione, lavorando dall’alba al tramonto senza tempo per conoscere la nostra famiglia, o cosa accadrebbe se andassimo a vivere nel bosco e vivere una vecchia fantasia hippie? Basterebbe per uscire e non essere costretti a farlo dal capitalismo a mano armata, come accade oggi ai mapuche, per questo puntiamo ad una convivenza non pacifica col sistema, diventando ovunque l’ostacolo nel suo ingranaggio al fine di incepparlo e probabilmente distruggerlo. Continue reading Santiago, Cile: Rivendicato sabotaggio all’Istituto Nazionale

Uruguay: comunicato di alcuni anarchici

stonethrowingLo Stato-Capitale va avanti con tutto il suo apparato tecnologico poliziale sempre più veloce per controllare/monitorare/legiferano/commerciare/oltraggiare ad ogni abitante della Terra e a questa stessa.
Tuttavia, i suoi miserabili valori di concorrenza e resignazione non sono stati inclusi per tutta la popolazione.

Ancora esistono codici in alcuni quartieri dove non c’è spazio per quelli strisciano né polizie, ancora è praticata la solidarietà, ancora esiste la lotta digna e sincera di coloro che non commerciano con i carnefici, eppure ci sono vicini che si organizzano orizzontalmente in assemblee per provare, per esempio, fermare i progetti che causano danni irreversibili al luogo in cui viviamo.

Circa gli eventi del 14/8.

Come ogni anno, la FEUU (gremio più che ufficiale) e altre associazioni studentesche chiamarono alla classica mobilitazione dove, in accordo alla loro mentalità di poliziale in modo che tutto succedese in perfetto e tranquillo ordine,  contando con le bande e altri informatori pronti a reprimere qualsiasi espressione diversa, anche una semplice canzone … non tutti si sono rasegnati a unirsi all’inerte corteo degli studenti. Decine di persone hanno deciso di uscire dal cerchio e di attaccare alcuni simboli con cui lo Stato-Capitale ci violenta quotidianamente e sistematicamente.

Contro la repressione, solidarietà e azione Continue reading Uruguay: comunicato di alcuni anarchici

Lisbona, Portogallo: 6° Fiera del Libro Anarchico – 24, 25, 26 Maggio

Siamo tornati!

Arriva la 6° Fiera del Libro Anarchico, che si svolgerà il 24, 25 e 26 Maggio 2013 a Lisbona all’Amigos do Minho (in Intendente), con l’obiettivo rinnovato di ogni anno rinnovato per la creazione di uno spazio autonomo, aperto a tutti, per la diffusione e la discussione delle idee anarchiche.

Nel programma di quest’anno della Fiera del Libro, oltre alle consuete bancarelle, due dibattiti sono in programma. Da un lato, vogliamo discutere sull’attuazione e sulle limitazioni del settore dei media e sulle sue possibili alternative. D’altra parte, discuteremo sul ruolo delle biblioteche come spazio privilegiato di incontro, riflessione, discussione e condivisione.

Lo scopo della Fiera del Libro è di promuovere l’edizione di libri e di altre pubblicazioni anarchiche e la loro lettura. Continuiamo a credere che l’anarchia è l’alternativa alla violenza dello stato, all’arroganza del capitale, al “progresso” della tecnica e ai danni del giornalismo servile.

feira do livro anarquista / feiradolivroanarquista@gmail.com

Manado, Indonesia : Cospirazione Internazionale per la Vendetta – FAI/FRI rivendica l’incendio di una scuola

L’11 Novembre 2012, coperti dalla notte e con desideri di solidarietà rivoluzionaria verso gli/le anarchicx imprigionatx di tutto il mondo, abbiamo bruciato una scuola elementare a Paniki – Manado. Dedichiamo la nostra azione a tutti i fratelli e le sorelle della FAI-FRI.

Forse moltx compagnx si staranno chiedendo – perchè dare fuoco a una scuola? La risposta è semplice. Prima di tutto, la scuola è una prigione. E non ci sono altre scuse per difendere la scuola e toglierla dalla lista di obiettivi delle azioni rivoluzionarie. A scuola, non impariamo la libertà, il coraggio, l’unicità e la solidarietà rivoluzionaria. Non impariamo altro che la situazione della società che ci viene imposta sulla nostra dignità come esseri umani.

Dedichiamo la nostra azione a ricordare i nostri fratelli, Eat e Billy, che sono ancora imprigionati dallo Stato. Inoltre, tramite questa azione vogliamo mandare saluti rivoluzionari a Nicola Gai e Alfredo Cospito, ai membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, a Theofilos Mavropoulos, Gabriel Pombo da Silva, Marco Camenisch, ai membri di Lotta Rivoluzionaria e agli anarchici imprigionati in Cile e Bolivia. A Luciano Tortuga e Mario Tripa Lopez, mandiamo abbracci rivoluzionari ad entrambi.

Questa azione è parte della settimana di azioni per ricordare i nostri fratelli che sono imprigionati dallo Stato, la lotta contro lo Stato, il capitale e la società.

Nessun passo indietro
Mai disarmati, mai inchinarsi

Per l’anarchia
Per l’Internazionale Nera

Cospirazione Internazionale per la Vendetta
FAI-FRI
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Note sull’azione:

Il fuoco è stato appiccato intorno alle 21.00. L’intera scuola è bruciata. 322 bambini hanno ora un sacco di tempo libero senza educazione di Stato. Non è stata una casualità. In seguito alla precedente azione del nostro gruppo del 5 Novembre a Manado, la polizia ha organizzato un meeting specificatamente per discutere della situazione, mentre ai media non è stato permesso di entrare per ascoltare. Pare abbiano deciso per una politica di negazione, nel tentativo di sopprimere le informazioni sugli attacchi. Quindi, il precedente congegno esplosivo a Manado è stato dichiarato essere “solo una valigia vuota” confusa con una bomba, e l’incendio della scuola è stato dichiarato essere “un corto circuito elettrico”.

fonte

Cardiff, Regno Unito: Video comunicato dai Gremlins, 2012/11/10

video con sottotitoli in greco/inglese  +inglese-pdf

L’attuale governo ha creato uno stato di austerità, mettendo le persone in posizioni di vulnerabilità. La povertà, la disabilità e la mancanza di opportunità sta portando all’aumento dei senzatetto, che di per sé sono stati criminalizzati.

Le “soluzioni” dello Stato al problema dei senzatetto sono degradanti, disumane e niente di più che una soluzione rapida. Il processo è pieno di lunghe liste d’attesa, standard di vita disagiati e spesso peggiorano solo il benessere delle persone. Innumerevoli edifici sono rimasti in disuso e non occupati, mentre proprietari terrieri e speculatori si approfittano a scapito del popolo. L’idea che la rivendicazione di un tetto sopra la testa in una notte fredda costituisce un reato penale è offensiva e ridicola.

Siamo rimasti scioccati e irritati quando abbiamo appreso della nuova legge contro le occupazioni, entrata in vigore il 1° Settembre 2012. Questa legge criminalizza gli occupanti quando ci sono già leggi adeguate a tutela delle case della gente. Centinaia, se non migliaia di persone sono a rischio di carcere, senza una fissa dimora, e con multe impagabili. Questa legge ha già trovato il suo primo obiettivo nella figura di Alex Haigh, con sicuramente altri da seguire.

Noi siamo i Gremlins, attualmente occupanti di Gremlin Alley, City Road, Cardiff, precedentemente noto come Bowling Spin e il Cinema Gaiety. Siamo un gruppo eterogeneo di occupanti, attivisti, omosessuali, anarchici, viaggiatori e di diversi colori, sessualità, età e background culturali. L’edificio era già vuoto per diversi anni prima che l’abbiamo occuparono per riaprirlo per l’uso della comunità come un centro sociale attivo. Fin dalla sua rinascita lo spazio ha ospitato mostre d’arte, musica dal vivo, una serie di workshop, con progetti futuri, tra cui: eventi politici, educativi, culturali e sociali. Questi progetti sono stati tutti gratuiti e sostenuti da volontari. Lo sgombero del centro sociale causerebbe l’annullamento di questi progetti attuali e futuri, lasciando l’edificio non occupato, in disuso e lasciato a marcire.

Alla luce dell’ulteriore criminalizzazione dei senzatetto, con l’aumento della macchina d’austerità di George Osborne, che annuncia con gioia altri dieci miliardi di sterline nel tagli e sanzioni alle persone più vulnerabili della società, teniamo forte ed incoraggiamo altri alla nostra determinazione a stare in piedi e resistere al governo ed i suoi sicari, che proteggono la proprietà privata e le grandi imprese sulla vita di ogni essere vivente, in particolare sui poveri, sui vulnerabili ed i senza tetto.

Lo Stato predica la necessità che le persone abbiano le necessità della vita, tra cui un riparo. Ma ad ogni turno contraddicono la loro retorica. Essi si espongono per la farsa che sono.

Amore e Rabbia e solidarietà per il compagno Alex Haigh. Il carcere continua ad arrabbiarsi ed inspirarci. Resta forte e ci si vede in libertà.

Rimarremo nel nostro stato come barricati con la sicurezza ora aumentata con la capacità di monitorare e registrare l’attività al di fuori. Questo è in ad un monitoraggio dal tetto e dall’ingresso della casa 24 ore su 7 giorni.

I nostri numeri aumentano e con ogni sfratto ed ogni prigione la nostra rabbia e la determinazione brucia più luminosamente. Ben presto le fiamme della nostra lotta inghiottirano il loro sistema.

Amore e rabbia
The Gremlins

ps. il gremlin è una creatura immaginaria comunemente raffigurata come maliziosa, mentre la loro inclinazione più moderna e quella di sabotare macchinari

~ gremlin alley social centre

Istanbul: Detenzione di studenti anarchici delle scuole superiori per la distribuzione di volantini contro la formazione professionale

La mattina del 6 Novembre 2012 tre studenti anarchici delle scuole superiori sono stati presi in custodia dalla polizia di fronte dalla Scuola Professionale Industriale İsmail Erez ad Istanbul, mentre stavano distribuendo volantini contro la formazione professionale. I poliziotti hanno picchiato i tre compagni e li hanno costretti di entrare nell’auto di pattuglia.

Nei mesi precedenti, altri compagni e studenti della stessa scuola sono stati aggrediti dalla polizia perché hanno organizzato un boicottaggio della mensa scolastica stabilendo i loro prospetti di solidarietà: hanno portato il cibo da casa per condividerlo con gli amici ed i compagni di scuola, in modo di protestare contro gli aumenti dei prezzi imposti dall’amministrazione della scuola.

San José, Costa Rica: Aggiornamento dalla protesta studentesca del 9 Ottobre per la “legge della fotocopia”

Martedì 9 Ottobre, 2012, si è effettuata nella capitale di Costa Rica, San José, una manifestazione studentesca nel contesto della proteste contro il veto fissato dal Presidente del paese Laura Chinchilla Miranda alla modifica della legge che riguarda l’uso gratuito di materiale pneumatico per scopi educativi, bloccando in tal modo la decisione del Congresso di rimuovere le disposizioni che stabiliscono che la copia d’autore sia punibili in tutte le circostanze. Tuttavia, tutti coloro che si oppongono a questa legge, conosciuta come Ley de fotocopiado / legge della fotocopia non hanno gli stessi incentivi. A parte gli studenti che sostengono il libero accesso all’informazione e alla conoscenza, senza dover fuggire agli editori locali e stranieri, una presenza attiva alle manifestazioni hanno anche i proprietari dei negozi di fotocopie che si interessano solo agli interessi delle loro imprese, le quali sono influenzati dalla legislazione.

In tale contesto, pertanto, nel corso del 9 Ottobre si sono verificato alcune circostanze particolari. Ecco un aggiornamento da parte di compagni che hanno vissuto gli eventi da vicino, e l’abbiamo ricevuto dalla Croce Nera Anarchica Messicana:

“Martedì scorso, 9 Ottobre, durante il corteo degli studenti nel centro di San José, alcuni eventi speciali hanno avuto luogo. Stanchi delle assurde, inutili e noiose manifestazioni “rigidi”, un gruppo di studenti abbia deciso di rompere con la normalità e lasciar posto alla creatività. Hanno accavalcato le mura dell’Assemblea Legislativa, fatto abbastanza grave per gli organizzatori della manifestazione per sorgersi contro di loro. Si noti che questi organizzatori sono uomini d’affari, qualcosa del tutto logico per noi, ed abbiano fatto ciò che è comune con la destra fascista, un appello agli manifestanti di abbandonare i compagni che erano nell’Assemblea legislativa. Sorprendentemente, molti dei manifestanti sono rimasti per sostenere l’azione dei compagni, e poco dopo, è arrivata una squadra di 20 poliziotti dell’antisommossa con scudi e manganelli che ballavano sui nostri corpi. Subito dopo la carica della polizia abbia avuto inizio una contro-carica con pietra volanti, poi migliaia di pietre abbiano deciso di volare, e ci siamo resi conto che possiamo: abbiamo buttato la polizia fuori dalla zona della manifestazione e siamo riusciti a fare quello che molte persone desideravano di fare per lungo tempo.

Data l’agitazione, i media borghesi si sono impazziti cercando di criminalizzare il movimento, nulla di meno ci si può aspettare da loro. Mentre questo avveniva, il compagno Jean Carlo Espinoza è stato catturato, picchiato ed imprigionato dai cani del potere, ai quali abbiamo risposto con una richiesta di habeas corpus ed un appello per motivi di incostituzionalità. Fortunatamente, ci era un avvocato in mezzo a noi ed abbia preso il caso. Dopo quattro lunghi giorni di torture e intimidazioni nei sotterranei della Corte dell’Ingiustizia, il nostro compagno è stato rilasciato con l’obbligo di firmare ogni giorno in tribunale.

Tuttavia, la repressione poliziesca non finisce qui, ma è stata solo iniziata. Alcuni compagni sono stati minacciati di azioni giudiziarie a causa del loro sostegno all’azione dei compagni. Ancora un altro evento molto grave e preoccupante ha avuto luogo il Venerdì, 12 Ottobre: dopo aver lasciato un bar vicino all’Università di Costa Rica, a San Pedro, un compagno è stato bloccato da un furgone nero dal quale sono scese 3 persone assolutamente sconosciute e, senza qualsiasi motivo, l’hanno picchiato, dopo di ché sono saliti sul furgone e se ne sono andati via. Altri compagni ricevono chiamate strane nelle loro case. Quello che temiamo è che una caccia alle streghe abbia avuto inizio, e noi dobbiamo essere pronti per quello che verrà.

Questi procedimenti di prosecuzione e di molestie da parte della polizia non ci fermeranno, e abbiamo deciso di continuare la lotta. Con o senza prosecuzione. Questo non vuol dire che non ci interessa per la nostra integrità fisica e mentale. La nostra breve esperienza ci rende più vulnerabili, e questo è il motivo di questa lettera.”

Saluti solidali da Costa Rica
Finchè un solo prigioniero esiste nel mondo, nessuno sarà libero!
Libertà ai prigionieri!

ricevuto da Croce Nera Anarchica da Messico

Santiago-Cile: Scontri dopo la manifestazione studentesca/universitaria del 4 Ottobre

http://www.youtube.com/watch?v=ngQqgORgQ5E&feature=player_embedded

Giovedì, 4 Ottobre, organizzazioni studentesche ed universitarie del Comune di Ñuñoa nella grande area metropolitana di Santiago, sono scese per strada nel contesto di una manifestazione locale. Il corteo è partito dalla fermata metropolitana d’Irarrázaval e si è concluso nel punto di intersezione delle autostrade Macul e Grecia, con la soffocante presenza delle forze repressive.

Al termine del corteo, gruppi di giovani incappucciati hanno cominciato dei disordini sollevando barricate al di fuori della Facoltà di Filosofia bloccando il traffico. Gli insorti hanno attaccato con bottiglie di molotov i sbirri e i loro veicoli blindati di lancio d’acqua, mentre dopo 2 ore di combattimento, si sono ritirati all’interno del campus, per fortuna senza arresti.

Come indicato nelle informazioni rilevanti dalla pagina di contro-informazione Hommodolars, questa manifestazione non aveva nulla a che fare con Confech (Confederazione Generale Degli Studenti), inviando così un messaggio sano di organizzazione di manifestazioni senza il “cappello” e la delimitazione dei politici che cercano di limitare l’azione sovversiva e gli eventuali tentativi di sabotaggio della vita quotidiana capitalista e la rottura totale con lo status quo.

Santiago, Cile: Aggiornamento dagli scontri di strada del 27 Settembre, 2012

http://www.youtube.com/watch?v=Q3J2Ci7uWow&feature=player_embedded

La gente salva manifestante che era caduto nelle mani dei poliziotti

Giovedì, 27 Settembre gli studenti dell’istruzione secondaria hanno richiamata una nuova manifestazione, la quale abbia ottenuto il permesso del governo, ma con un percorso che finiva in una zona della città che facilita la repressione della polizia, la zona che sia diventata il luogo preferito per i poliziotti per mantenere intatto dalle rivolte il Viale Alameda.

La marcia è iniziata dall’Università Usach, e dopo pochi minuti, quando il corteo è arrivato al Viale España, sono iniziati gli scontri con la polizia. Il Viale Alameda era stato bloccato da recinzioni e macchine della polizia per costringere i manifestanti a marciare verso la zona di Blanco Enlalada. Tuttavia, gran parte della gente, voleva marciare senza autorizzazione attraverso il Viale Alameda, verso il Ministero dell’Educazione.

La manifestazione è stata divisa in due dalla tattica della polizia, con una parte del corteo muoversi verso il Viale Alemada ed un’altro verso il Viale España. In entrambi i casi, i conflitti ed i blocchi stradali sono continuati.

Nella zona del Viale España si alzarono barricate e gruppi di incappucciati si sono scontrati con i poliziotti buttando delle pietre nella seconda stazione di polizia, sul Viale Toeska. Nella zona di Estación Central nel Viale Alameda, il traffico è stato bloccato per diverse ore e gli studenti si sono scontrati con la polizia dall’interno dell’Università Usach.

Durante la mobilitazione degli studenti del 27 Settembre, più di 20 poliziotti vennero feriti e sono state detenute più di 100 persone, di cui circa 70 minori. Tra i detenuti, 2 quindicenni sono stati trattenuti la notte in caserma, per passare la mattina dopo dalla Procura con l’accusa di possesso di molotov. I due ragazzi sono stati rilasciati con l’obbligo di presentarsi ogni mese alle autorità.

“ACCENI LA MICCIA (A)”

“Nemmeno un minuto di silenzio, tutta una vita di combattere”

fonte di informazioni e altre foto
fonte per video

Grecia: azioni di contro-informazione ad Atene

Nel contesto della chiamata di Contra Info per dieci giorni d’azioni contro la repressione, abbiamo effettuato le seguenti azioni (per ora):

Solidarietà ai nostri compagni – Merda all’Operazione Ardire

Abbiamo messo uno striscione in Piazza Exarchia in solidarietà con i compagni anarchici processati con l’Operazione Ardire, che è stata lanciata dalle autorità italiane il 13 giugno 2012. Se i carabinieri ed i procuratori pensano di poter fare ciò che vogliono con le vite dei nostri compagni, si sbagliano di grosso. Essi ci troveranno di fronte: in Italia, Svizzera, Germania, Grecia e ovunque abbiano il coraggio di allungare i loro tentacoli.

Al cancello principale dell’Università Politecnico, sulla via Patission, abbiamo lasciato uno striscione contro le Olimpiadi di Londra, ora in corso. Sullo striscione si legge: “Spaccate le OlymPIGS ed i capitalisti coglioni – Fuoco agli ideali olimpici – Brucia, Londra, Brucia” … Gli ideali olimpici puzzano di denaro, militarizzazione e repressione. Non dimentichiamo i compagni che, nonostante il super-spettacolo messo in atto dai poliziotti, militari e mezzi di comunicazione di massa, si fanno avanti e sputano la società di presentazione sulla sua faccia. Ricordiamo inoltre la Coppa del Mondo del 2014 e le Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro, così come la necessità di organizzare una campagna internazionale contro gli spostamenti delle popolazioni oppresse che vivono nelle favelas brasiliane.

Sul ponte pedonale d’una strada centrale nel centro di Atene abbiamo appeso uno striscione in solidarietà con i membri incarcerati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Federazione Anarchica Informale / Fronte Internazionale Rivoluzionario. Il loro coraggio e la loro determinazione ci rende più forti. Con questo piccolo gesto, li mandiamo i nostri più calorosi saluti rivoluzionari.

Abbiamo anche scritto dei slogan in solidarietà con gli anarchici imprigionati e processati in tutto il mondo. Mandiamo tutte le nostre forze a Luciano Pitronello, il cui processo si sta svolgendo in questi giorni a Santiago del Cile, a Mario López, incarcerato nelle celle della democrazia messicana, ed a Felicity Ryder, che per ora è perseguita per lo stesso caso insieme al suo fratello Mario che sta in prigione.

In risposta al richiamo per azioni sul caso della morte del rifugiato sudanese Mohamed Nureddin a Calais, in Francia, il 7 Luglio 2012, abbiamo dipinto con dei stencil su vari muri ad Exarchia. Sul viso di Nureddin si rivelano migliaia di immigrati e rifugiati anonimi che hanno perso la vita nel tentativo di entrare nell’impenetrabile Fortezza Europea. Non dimentichiamo, né perdoniamo. Fuoco a tutte le frontiere!

Questi atti simbolici che si sono tenuti nei primi tre giorni di Agosto, ad Atene, sono il minimo dei nostri contributi ad una guerra che imperversa quotidianamente per le strade. I giorni d’azioni contro la repressione continuano…

Avanti, compagni! Indietro, spie!

Ondata di proteste di rifugiati in tutta la Germania

Qui segue una trascrizione incompleta, con l’obiettivo fondamentale di diffondere la notizia brevemente:

L’ondata di scioperi è iniziata a Würzburg (Baviera) il 19 Marzo 2012, quando i rifugiati provenienti da diversi parti dell’Iran sono scesi in sciopero della fame per richiamare l’attenzione sulla situazione disumana che stano soffrendo troppo a lungo.

Dopo il suicidio di Mohammad Rahsepar, un rifugiato iraniano che viveva a Würzburg, la regione ha visto un’ondata di proteste da parte dei richiedenti asilo ed altri rifugiati, i quali hanno trovato il coraggio di reagire a questa situazione, con tutti i mezzi e la forza che avevano. La battaglia di queste persone, che inizialmente hanno scelto di rimanere in strada, infine ha contribuito nel far crescere la speranza e la motivazione tra i rifugiati.

Finora, Luglio del 2012, la protesta si è diffusa in molte altre città, come pure (Regensburg, Aub, Bamberg, Düsseldorf, Osnabrück, ed i rifugiati di Lipsia hanno già dichiarato che seguiranno a far parte anche loro se la loro situazione non migliorerà).

Campi di protesta si svolgono in quelle città, e gli scioperanti si trovano sotto la repressione enorme da parte dello Stato. Alcuni di loro si trovano ad affrontare processi giudiziari per violazione della legge relitto dal regime nazista, la Residenzpflicht “dovere di residenza”, che permette allo straniero di muoversi solo entro una certa area.

Il presente regolamento fascista si applica ai rifugiati con una domanda in corso per asilo o ai cosiddetti “tollerati” (Geduldete) rifugiati a cui l’asilo è stato negato, ma che non possono essere espulsi per vari motivi (senza documenti, la situazione instabile nel loro paese d’origine, ecc.). In breve, questa legge obbliga i rifugiati a rimanere entro i confini dello stato federale in cui hanno fatto richiesta d’asilo. In realtà, la maggior parte dei rifugiati hanno problemi ad ottenere i permessi che gli consentono d’uscire dalle vicinanze dei campi profughi, nei cui vivono alcune famiglie per decenni, in attesa di una decisione definitiva per quanto riguarda il loro stato in Germania. Inoltre, i richiedenti asilo ricevono la maggior parte della loro indennità mensile finanziaria sotto forma di voucher, limitando e regolando il tipo dei beni di consumo che possono comprare.

La maggior parte delle persone che hanno preso atto alle azioni provengono dall’Iran, ma tra loro ci sono anche Afgani, Arabi ed altri. La lotta per i loro diritti e la dignità umana non fa alcuna distinzione tra le varie religioni, il luogo di nascita o il colore della pelle.

Dopo oltre cento giorni di sedute di protesta e sciopero della fame, i profughi a Würzburg sono ora sul loro terzo sciopero. Due di loro hanno addirittura cucito le labbra e uno è sceso in uno sciopero della fame e della sete per due giorni. Recentemente (11/7) hanno pubblicato una lista di richieste comuni. Di seguito è riportato un estratto dal loro ultimo comunicato stampa:

“Abbiamo di recente sottolineato le nostre rivendicazioni generali riguardanti il miglioramento delle condizioni di vita di tutti i rifugiati in Germania:

– Drastica riduzione del tempo che l’Ufficio per l’Immigrazione ed i Rifugiati dello Stato Federale necessita per elaborare le proposte in materia di asilo e gli appelli.

– Abolizione del sistema delle strutture ricettive (rifugi di massa condivisi).

– Abolizione della regolamentazione del “dovere di residenza”.

– Abolizione della pratica attuale della distribuzione di pacchi alimentari.

– Introduzione del diritto di ogni richiedente asilo di avere un avvocato e un interprete certificato, che lo supporterà sin dall’inizio in tutte le fasi della procedura della richiesta d’asilo.

– Introduzione del diritto di tutti i richiedenti asilo di frequentare corsi professionali di lingua tedesca dal primo giorno.

– Possibilità di assicurare il loro sostentamento attraverso il lavoro.

– Semplificazione e riduzione dei tempi per la procedura della richiesta per ottenere un permesso di studio.

– Concessione di libera scelta del medico… ”

Informazioni dettagliate si possono trovare in tutti i link seguenti, principalmente in tedesco, ma anche in inglese: afghanmuhajer  ~ strikeregensburg  ~  asylaub ~ antifareferat  ~  linksunten.indymedia ~  lagerhesepe  ~  gustreik

E ricordiamoci che il No Border Camp 2012 a Colonia / Düsseldorf ha iniziato il 13 Luglio e durerà fino al 22 Luglio. Leggete tutto qui: nobordercamp köln/düsseldorf 

Atene: Dichiarazione scritta da Nikos Maziotis, membro di Lotta Rivoluzionaria – 24 ottobre 2011

Basta con le frodi – I combattenti non sono terroristi

Questo processo è un processo politico, dove vengono giudicati i rivoluzionari che hanno scelto la lotta armata per rovesciare il capitalismo e lo Stato, per rovesciare il regime criminale che voi, come giudici, difendete.

La vostra corte é un tribunale speciale ordinato dagli imperialisti americani ed inglesi e dai guardiani dello stato greco, i quali hanno imposto una legislazione antiterrorista con disposizioni speciali che regolano le accuse e massimizzano le sanzioni; hanno introdotto tribunali speciali all’interno delle prigioni in un soffocante ambiente di sicurezza che degrada la pubblicità del processo in modo da tenere le persone lontane dal sentire le opinioni politiche dei rivoluzionari; hanno applicato all’occasione condizioni speciali di detenzione, tutte finalizzate a rendere più severa la repressione contro la resistenza armata e contro l’organizzazione rivoluzionaria di azioni armate in Grecia.

Questo perchè il precedente repressivo regime, il quale non aveva nessuna speciale disposizione riguardante “la formazione di organizzazioni terroristiche”, e dove i cittadini della giuria erano attivi, é stato qualificato come insufficente e inefficace. Anche se non riconoscete gli oppositori politici e i prigionieri politici, in questo modo voi provate, praticamente attraverso l’applicazione di leggi speciali e di speciali provvedimenti contro di noi, giudicandoci in una corte speciale, che indirettamente ci riconoscete come nemici politici e pericolosi per il regime politico ed economico che voi servite, in contrasto con tutti coloro che il vostro Potere considera come “criminali comuni”.

In questo modo voi provate che il potere ha un odio infinito nei riguardi dei suoi stessi nemici politici. Inoltre quale autorità ha mai riconosciuto ufficialmente gli oppositori politici e i nemici politici?

I guerriglieri dell’ELAS (Esercito Popolare Greco di Liberazione) durante l’occupazione fascista e l’Esercito Democratico di Grecia durante la guerra civile sono stati maltrattati e cacciati come “briganti” [symmorites] dal regime monarca-fascista traditore del dopoguerra e sono stati giudicati da una speciale corte marziale.

Membri delle organizzazioni della rivoluzione armata vengono perseguitati come “terroristi” e giudicati da tribunali speciali come i vostri. La caratterizzazione “terrorista” viene applicata ai combattenti rivoluzionari da tutte le forme del potere, indipendentemente se siano regimi militari o dittatoriali, come quello durante il 1967-74, l’oligarchia costituzionale del dopo guerra che per eufemismo fu chiamata “democrazia”, o l’attuale giunta di traditori e collaborazionisti del governo del PASOK che consegna il popolo nelle mani del potere oligarchico dell’economia internazionale firmando il trattato di memorandum. Continue reading Atene: Dichiarazione scritta da Nikos Maziotis, membro di Lotta Rivoluzionaria – 24 ottobre 2011

Santiago del Cile: Protesta studentesca al parco Almagro (video)

[vimeo]http://vimeo.com/38613868 [/vimeo]

La marcia degli studenti, che non era stata “autorizzata” dal governo, si e’ tenuta Giovedi mattino, 15 Marzo, ma c’erano anche dimostrazioni nel tardo pomeriggio dello stesso giorno in varie zone di Santiago, a sostegno dei resistenti di Aysen. Tra scontri e disordini, i manifestanti incappucciati (encapuchados) hanno cercato di incendiare un bus Transantiago nel centro di Santiago, ed e’ stato parzialmente danneggiato. / i, ii, iii

Grecia, Creta: Primo manifesto dell’assemblea pancretese degli Anarchici/Antiautoritari

L’assemblea pancretese delle collettività anarchiche/antiautoritarie dell’isola e’ iniziata nell’autunno 2011 e ha come obiettivo il coordinamento e l’organizzazione del movimento anarchico/antiautoritario cretese. Le collettività attive dell’isola appoggiano quest’assemblea mirando ad una migliore coordinazione e ad un processo di elaborazione politica ed ideologica tra le diverse correnti anarchiche/antiautoritarie e per fare in modo che le nostre azioni e mobilitazioni siano piu eficaci, diffuse sul territorio e meglio mirate. Contemporaneamente vogliamo arrivare ad un discorso comune costruito e modificato nel tempo tramite procedure orizzontali.

L’assemblea pancretese non ha un carattere occasionale ma si basa su degli incontri regolari e su questioni e problematiche ben precise.

Per maggiori informazioni e contatti ci si puo rivolgere alle collettività isolane.

Segue il testo del primo manifesto dell’assemblea pancretese.

DEMOLIRE IL VECCHIO MONDO

Le promesse del potere per il benessere sociale sono finite.
Stiamo vivendo in un regime di emergenza e le promesse sono sostituite dallo sfruttamento intenso del lavoro, dal controllo feroce su tutti i livelli della vita sociale, dal rafforzamento della repressione e dalla demolizione di tutte le conquiste sociali ad ogni livello (lavoro,assistenza sanitaria, pensioni, educazione, sanità, ecc…)
I padroni ordinano il consenso nazionale cioè la pace tra sfruttati e sfruttatori e il nostro consenso pieno al saccheggio totale delle nostre vite.
I sindacati, controllati dai partiti politici tramite i sindacalisti collusi con il potere, hanno da sempre funzionato e funzionano tutt’ora come valvola di sfogo delle lotte sociali e, nello stesso tempo, cercano di proteggere il sistema dalla rabbia popolare.

ORGANIZZARE LA RESISTENZA, I NOSTRI DESIDERI E I NOSTRI BISOGNI

Organizziamo collettivamente delle lotte sociali senza intermediazioni nelle assemblee popolari dei quartieri, nei sindacati di base auto organizzati, in strutture autonome nelle scuole e nelle facoltà.
Affiniamo le lotte con dei cortei selvaggi e scioperi, occupazioni, sabotaggi della produzione e dei servizi, scambio di prodotti e servizi, mense collettive, rifiuto di massa dei pagamenti dell’elettricità-acqua-tasse e dazi-debiti-trasporti.
La lotta contro l’intensificazione dello sfruttamento e della repressione deve essere sociale, di classe, antiautoritaria e anticapitalista.
Per il contrattacco sociale e di classe.
Per la riorganizzazione della vita sociale dal basso.

Assemblea pancretese degli Anarchici/Antiautoritari.

fonte

Kilkis, Grecia settentrionale: Messaggio da un membro dell’Assemblea Generale dei Lavoratori, dall’ospedale cittadino occupato di Kilkis

Un saluto a tutti,

Grazie molto per il vostro interesse e supporto.

L’occupazione del nostro ospedale in Kilkis da parte dei lavoratori è cominciato Martedi, 20 Febbraio, alle ore 08.30 locali. Questa occupazione non riguarda solo noi, i medici ed i lavoratori dell’ospedale di Kilkis. Nè si tratta solo del Sistema Sanitario Nazionale Greco (ESY), che sta crollando, anzi. Ci troviamo in questa lotta perchè ciò che realmente è in pericolo ora sono i diritti umani. E questa minaccia non è solo contro una nazione, o contro alcuni paesi, o alcuni gruppi sociali, ma contro le classi a basso e medio livello in Europa, America Asia, Africa, e in tutto il mondo. Ciò che è oggi in Grecia, è l’immagine del domani in Portogallo, Spagna, Italia  ed il resto dei paesi nel mondo.

I lavoratori all’ospedale di Kilkis e nella maggior parte degli ospedali e dei centri sanitari in Grecia non vengono pagati in tempo ed alcuni di loro vedono i loro stipendi tagliati fino praticamente  a zero. Un mio collega lavoratore e compagno è stato trasferito nella nostra clinica cardiologica in stato di shock, quando si è reso conto che invece di ricevere il solito assegno di 800 euro ( sì, quello è il suo stipendio mensile) da parte dello stato, ha ricevuto una nota che diceva che non solo non gli sarebbe stato pagato nulla per quel mese, ma deve anche restituire 170 euro. Altri lavoratori sono stati pagati solo 9 (nove) euro per questo mese. Quelli di noi che continuano a ricevere un qualche stipendio li sosterranno in ogni modo possibile.

I lavoratori all’ospedale di Kilkis e nella maggior parte degli ospedali e dei centri sanitari in Grecia non vengono pagati in tempo ed alcuni di loro vedono i loro stipendi tagliati fino praticamente  a zero. Un mio collega lavoratore e compagno è stato trasferito nella nostra clinica cardiologica in stato di shock, quando si è reso conto che invece di ricevere il solito assegno di 800 euro ( sì, quello è il suo stipendio mensile) da parte dello stato, ha ricevuto una nota che diceva che non solo non gli sarebbe stato pagato nulla per quel mese, ma deve anche restituire 170 euro. Altri lavoratori sono stati pagati solo 9 (nove) euro per questo mese. Quelli di noi che continuano a ricevere un qualche stipendio li sosterranno in ogni modo possibile.

Questa è una guerra contro il popolo, contro tutta la comunità. Coloro che dicono che il debito pubblico della Grecia è il debito del popolo greco mentono. Non è il debito della gente. E’ stato creato dai governi in collaborazione con i banchieri, al fine di rendere la gente schiava. I prestiti alla Grecia non vengono utilizzati per gli stipendi, le pensioni e l’assistenza pubblica. E’ esattamente il contrario: i salari, le pensioni a l’assistenza sono usati per pagare i banchieri. Stanno mentendo. Contrariamente a quanto dichiarano, non vogliono una società libera dal debito. Creano i debiti loro stessi (con l’aiuto di governi e politici corrotti) per un loro beneficio. Hanno dato alla Grecia un primo ministro banchiere per garantire che il “lavoro” venga fatto correttamente. Il nostro Primo Ministro Lucas Papademos non è sato eletto affatto. E’ stato nominato dalla BCE e dai banchieri, con l’aiuto di politici corrotti Europei e Greci. Questa è la loro interpretazione del termine “democrazia”.

I debiti sono creati dalle banche che creano denaro dal nulla e riscuotono gli interessi, solo perchè i nostri governi hanno dato loro il diritto di farlo. E continuano a dire che quei debiti simo io e tu e i nostri figli e nipoti che dobbiamo pagarli con le nostre risorse personali e nazionali, con le nostre vite. Noi non gli dobbiamo nulla. Al contrario, loro devono al popolo gran parte delle fortune che hanno fatto grazie alla corruzione politica.

Se non apriamo gli occhi su questa verità, diventeremo presto tutti schiavi, lavorando per 200 euro al mese o meno. Questo per quelli di noi che saranno in grado di trovare un lavoro. Nessuna assistenza medica, senza pensioni, senza casa ed affamati, come è il caso oggi per i miei concittadini in Grecia. Migliaia di loro vivono all’aperto e affamati.

Non abbiamo alcuna intenzione di dipingere la realtà con tinte fosche, ma questa è la verità. Questa situazione non è dovuta per causa di un’incidente finanziario o monetario o per un’errore. E’ l’inizio della brutta fase di un lungo processo che segue con cura un piano progettato, un processo che si è avviato decenni fa.

Dobbiamo combattere insieme contro questo piano neo liberista. E questo è ciò che, a Kilkis ed in tante città in tutto il mondo, facciamo ora.

Per il momento, non stiamo considerando l’apertura di un conto per le donazioni. Potremmo, tuttavia aver bisogno di farlo in pochi mesi o settimane, se la situazione peggiora. Ciò di cui abbiamo bisogno oggi più di tutto è il sostegno morale e pubblicità. Le lotte locali di tutto il mondo vanno fatte conoscere e sostenute massicciamente se vogliamo vincere la guerra contro il sistema corrotto. Se potete pensare ad eventuali altri modi per diffondere le nostre notizie ed idee, sarebbe grandioso.

Potete contattarci a enosi.kilkis@yahoo.gr

Ancora una volta, non possiamo ringraziarvi abbastanza per i vostri pensieri e le vostre gentili parole.

Vostra,
Leta Zotaki, direttore del dipartimento di radiologia, Ospedale di Kilkis
membro dell’Assemblea Generale dei Lavoratori

presidente dell’Unione dei Dottori Ospedalieri di Kilkis (ENIK).

Grecia: Saluti da Creta occupata

Questo è l’ottavo giorno d’occupazione del palazzo dell’amministrazione della Prefettura di Chania, Creta. Abbiamo appena tradotto il nostro principale comunicato in Inglese e ve lo mandiamo, per informarvi e condividere il messaggio delle occupazioni in tutto il mondo. C’è anche una traduzione in francese disponibile qui. Abbiamo pure un blog e una radio in internet, in diretta dall’occupazione. Oggi alle 18.00 abbiamo organizzato una marcia per le strade nei principali quartieri di Chania. A Creta ci sono edifici occupati anche a Rethimno e Lasithi. Inoltre, gli studenti giorno dopo giorno stanno occupando le scuole. Ci sono almeno 11 scuole occupate a Chania a tutt’oggi.

Il 15 Febbraio, dopo una decisione unanime, l’assemblea pubblica aperta dell’amministrazione della prefettura occupata di Chania , ha occupato il canale TV pubblico “Nea Tileorasi Kritis” (NEA TV). Ecco il relativo video:

Comunicato dell’amministrazione della Prefettura occupata di Chania

Facciamo parte anche noi delle persone che lottano, che si sono precipitate in strada per le dimostrazioni dello sciopero di 48 ore e nelle massicce proteste di Domenica, 12 Febbraio, contro la svalutazione del nostro lavoro e la depauperazione della nostra vita. Venerdi, 10 Febbraio, dopo il corteo per le vie della città, abbiamo occupato l’edificio della Prefettura di Creta a Chania. L’occupazione serve come centro di incontro e coordinamento di uno sforzo collettivo per organizzare la lotta per una vita che sia caratterizzata dalla solidarietà, dalla resistenza e per la dignità. Bloccando l’ordinaria funzione del palazzo centrale dell’amministrazione, poniamo una pressione politica contro l’attuazione delle recenti decisioni degli sfruttatori stranieri e locali. Ci riferiamo al voto fatto da parte del parlamento Greco del secondo Memorandum e alle nuove misure d’austerità basate richieste della Troika (UE/FMI/BCE) e del capitalismo mondiale.

Salutiamo le centinaia di migliaia di manifestanti che nei giorni scorsi, e specialmente Domenica, 12 Febbraio, hanno lottato contro la barbarie e il saccheggio dei beni sociali di base quali la sanità, l’istruzione, l’elettricità e l’acqua.

Siamo una parte delle dozzine di occupazioni di palazzi delle amministrazioni statali, delle strutture scolastiche e delle fabbriche, che si sono diffuse in tutto il paese nei giorni scorsi. Contro uno spirito di lotta in declino e in disfatta, dopo la votazione del parlamento delle nuove leggi, continuiamo a combattere contro i falsi dilemmi che essi ci impongono, come quello del “default o consenso”. Chiediamiamo ai sindacati di base dei lavoratori di Chania di prendere decisioni per uno sciopero generale a lungo termine. Invitiamo i cittadini di Chania e della campagna, gli studenti, i lavoratori e i disoccupati, gli immigrati e i residenti, ad unire le nostre idee, agonie e creatività.

Per difendere la dignità del nostro lavoro e delle nostra vita
No alla persecuzione verso gli arrestati nelle manifestazioni dello sciopero

Solidarietà – Vittoria al lungo sciopero delle “Acciaierie Greche” e a tutte le lotte dei lavoratori

Tutti avanti per uno sciopero selvaggio permanente

Invitiamo tutte le persone a partecipare all’assemble pubblica aperta tutti i giorni alle ore 20.00 nella Prefettura occupata di Chania e nelle azioni che vengono decise. Negli ultimi giorni centinaia di persone hanno partecipato alle decisioni prese in queste assemblee.

Volos, Grecia: Un’anno di Radio Parasita

13-14 Gennaio: Presentazioni di progetti e reti auto organizzati, cucina collettiva, festa, concerti dal vivo, presso il Dipartimento di Architettura (Volos)

Nella primavera del 2010, a Volos, abbiamo attaccato manifesti chiedendo la creazione di una stazione radio autogestita. Dopo assemblee, dibattiti, feste ed altri eventi per aiuti finanziari, abbiamo iniziato ad acquisire un’identità all’interno della città. E’ seguita una breve pausa estiva,ma la nostra attività è continuata. Nel mese di Settembre ci siamo riuniti di nuovo, riorganizzati, abbiamo trovato uno spazio adeguato, trovato un nome ed abbiamo creato una stazione radio in internet. E’ stata chiamata Radio “Parasita”.

Anche se la stazione radio è aperta a tutti, ci sono basi certe su cui possiamo contare per il suo finanziamento. In altre parole, chiunque è libero e invitato a partecipare al progetto, purchè d’accordo con le sue caratteristiche a carattere anti-gerarchico e anti-commerciale. Lontani dalle istituzioni, da intemediari, rappresentanti, senza capi o esperti, con la nostra assemblea settimanale come nostro unico corpo, noi dimostriamo che possiamo prendere l’espressione, gli aggiornamenti, le informazioni-alla fine della giornata, le nostre vite- nelle nostre mani. Dopo tutto, se non funzionerà con queste strutture e in questo modo, allora come potremmo mai farlo?

Ora che la bella conchiglia del mondo che ci vuole solo come lavoratori, consumatori e spettatori delle nostre vite sta cadendo a pezzi, ora che il potere non solo mostra i suoi denti ma ci morde ogni giorno, e i media per l’inganno di massa provano apertamente o in modo sotterraneo a perpetuare questa situazione, l’unico modo di rispondere che ci è rimasto è quello di attuare la solidarietà, l’auto organizzazione e la dignità per primi.

Beh, sì, siamo qui. Per far sentire la nostra presenza in città, per rompere le illusioni e rompere tutto ciò che non ci piace. Ci potete ascoltare su radioparasita.org e presto in FM. Siamo venuti per restare.

RADIO PARASITA

“Noi non commemoriamo la resistenza con le parate, ma con le insurrezioni”

Il 26 e 27 Ottobre 2011 sono stati fatti degli interventi nelle scuole a Elliniko, Ano Glyfada e Argyroupoli (centri a sud di Atene, rinomati per il loro stampo capitalista). Gli studenti medi hanno scritto e distribuito il seguente testo contro le parate del 28 Ottobre:

Un-Due! Un-Due! Parate (o greggi) prove generali per l’esercito?

Siamo nati e cresciuti considerando le parati degli anniversari nazionali come qualcosa di scontato…COMUNQUE, le cose non stanno proprio cosi. Questo delirio nazionalista non è sempre stato fiorente. I piani del militarismo e del nazionalismo vengono fuori galla germania nazista di Hitler e dalla società fascista di Mussolini, e sono state innestate in Grecia dalla dittatura di Metaxa, mentre altri regimi totalitari (Corea del Nord, Unione Sovietica, Cuba) hanno anche stabilito delle parate al fine di modellare il morale e disciplinare gli studenti.

Le parate sono tradizionalmente contraddistinte da una forma compatta e un’apparenza uniforme (uniformi, andatura, e allineamento) e cercano di uniformare l’individualità, generando discriminazioni allo stesso tempo – ad esempio, i ragazzi marciano davanti alle ragazze, gli alti davanti ai bassi, e soprattutto gli studenti meritevoli dietro alla plebe. Infatti, solo i sei studenti del corpo d’elite di solito secondo la dossologia della chiesa ortodossa marciano sempre davanti, separati dal resto della “massa” studentesca.

La scuola, da parte sua, crea un clima di terrorismo verso gli studenti cosicché questi partecipino alle parate – visto che molti studenti ignorano che la propria partecipazione è opzionale, piuttosto che obbligatoria. Quindi, gli viene promesso, se partecipano, che le assenze verranno azzerate, o vengono minacciati, se non lo fanno. In casi estremi, la scuola minaccia gli studenti con sospensioni o espulsioni.

Ciò in definitiva indica che la scuola serve come strumento della preservazione dei metodi e delle pratiche fasciste, invece di focalizzare sulla soluzione dei problemi pratici degli studenti, come la mancanza di insegnanti e libri.

E’ ovvio che come anarchici stiamo dalla parte opposta rispetto a questa assurdità nazionalisti che difende un’istituzione che semina odio e guerra contro gli esseri umani in base a criteri nazionali e razziali.

Noi non commemoriamo la resistenza con le parate, ma con le insurrezioni.

Anarchici del sud

fonte
tradotto da Cenere

Heraklion, Creta: Occupazione di “TV Creta“ e “Kriti TV” durante il telegiornale principale della sera

Martedì, 4 Ottobre (un giorno prima dello sciopero generale precedente), l’iniziativa degli studenti della scuola secondaria/università-lavoratori-disoccupati di Heraklion sull’isola di Creta,hanno occupato gli studi di due canali televisivi locali e sono intervenuti durante il telegiornale principale della sera, in vista delle mobilitazioni per lo sciopero nazionale. Il primo video contiene i sottotitoli in inglese (assicurarsi di attivare il pulsante cc).

fonte

Atene, 5 ottobre: Sciopero generale segnato dall’odio per i teppisti in divisa

Ancora una volta in migliaia hanno marciato per le strade nel centro di Atene, soprattutto per protestare contro le dure misure di prosperità. Lo sciopero generale del 5 ottobre è stato chiamato dai due principali sindacati (per il settore privato la GSEE e dalle confederazioni del settore pubblico, ADEDY), ma anche gli studenti hanno partecipato alla dimostrazione.

Come nei precedenti scioperi generali, i lavoratori della metropolitana hanno tenuto aperte per la gente le strutture sotterranee, e questa volta hanno anche provato a cacciare fuori le squadre di polizia che hanno invaso la stazione della metropolitana di Syntagma durante la protesta.

Le persone hanno marciato verso piazza Syntagma, di fronte al parlamento, dove piccoli scontri sono scoppiati con la polizia. In diverse occasioni, i poliziotti hanno gettato lacrimogeni e granate stordenti mentre picchiavano i manifestanti e alcuni giornalisti ufficiali. La polizia ha anche fatto irruzione nella stazione della metropolitana di Syntagma attaccando le persone che vi erano all’interno.

Loukanikos, il cane che ha il suo rifugio in Exarchia, è stato colpito anche dalla polizia prima (o dopo) esser riuscito a mordere un poliziotto.

In Piazza Syntagma un gruppo di manifestanti ha notato un uomo che sembrava molto simile a un neo-nazista, è stato subito inseguito questo sacco della spazzatura e picchiato efficacemente. Più tardi, le forze repressive lo hanno aiutato a fuggire. Prima e dopo questo incidente, i poliziotti hanno spaccato decine di teste ai manifestanti, hanno gettato ripetutamente le persone a terra, e in particolare hanno ferocemente picchiato un uomo che stava imprecando contro la polizia (naturalmente, nessun poliziotto del cazzo è venuto in suo aiuto).

All’inizio della giornata a Vasilis Saraliotis, complice nell’assassinio di Alexis Grigoropoulos nel dicembre del 2008, è stata concessa la richiesta di rilascio per ‘motivi umanitari’ (suo padre è malato e la sua famiglia deve affrontare problemi finanziari… che sorpresa!). Ciò significa che la sua condanna a 10 anni è stata sospesa, dopo solo una sentenza di primo grado, e che ora sarà “limitato” a stare entro i confini della prefettura di Drama, nella Grecia settentrionale. Allo stesso tempo ancor più manifestanti sono stati arrestati per i loro pensieri e la loro lotta contro questo sistema corrotto.

Manifestazioni di sciopero si sono svolte in altre città greche. Il giorno dopo, c’è stato un “arrestato”, tra i poliziotti maniaci, per aver picchiato brutalmente una giornalista (cosa che quasi ogni giornalista semplicemente merita, ma naturalmente la polizia ha semplicemente cercato di evitare in questo modo una copertura mediatica, almeno in Atene).

Il prossimo sciopero generale in Grecia si terrà il 19 ottobre.

LA NOSTRA GIUSTIZIA SARÀ LA VENDETTA

copertura, foto e video su Occupied London

SETTEMBRE NERO: Un’analisi sull’anarchia nel passato e nel presente del Cile

A Villa Francia, Santiago, nelle prime ore del 11 settembre una persona è stata uccisa – la vittima è stata identificata nel ventiduenne Cristopher Ramos Contreras.

La sparatoria ha avuto luogo nel mezzo dei disordini durante la notte segnata dalla presenza di molte armi da fuoco, mentre c’erano barricate e scontri con le forze di repressione di stato in vari punti dell’area metropolitana e di altre aree remote.

L’ 11 settembre è stato il giorno che nel 1973 il dittatore Pinochet prese il potere con la forza bruta. Nello stesso giorno del 1998, la studentessa anarchica e ballerina Claudia López è stata uccisa dalla polizia mentre combatteva su una barricata durante una manifestazione commemorativa del colpo di stato cileno del 1973. Da allora, sotto lo slogan “Settembre nero” i manifestanti combattono la brutalita’ della polizia e la repressione in suo nome e di tutti gli assassinati sotto la democrazia.

Soprattutto quest’anno, dove altre due persone sono state uccise sotto il governo Piñera (16 anni, Manuel Gutiérrez Reinoso e 18 anni, Mario Pinto Parraguéz, durante lo sciopero generale del 24-25 agosto), le manifestazioni di “Settembre nero” si stavano avvicinando prevedendo scontri duri e rivolte estese.

“Anarchici morti nella lotta contro il Capitale: Mauricio Morales, Jhonny Cariqueo, Claudia López. La loro democrazia è macchiata di sangue.”

Ecco alcuni estratti dal comunicato diffuso dagli antiautoritari/anarchici prima dell’ 11 settembre 2011:

Per un combattivo e creativo 11 settembre
Per le strade con il fuoco e la memoria
Compagna Claudia López ancora presente

… Rendiamo chiara una cosa fin dall’inizio: Salvador Allende non è un compagno. Nessun presidente può essere nostro compagno. La figura di Allende rappresenta il socialismo più reazionario che cerca di canalizzare le energie della classe sfruttata verso progetti statalisti di trasformazione sociale attraverso le elezioni e in modo pacifista. È l’immagine fotocopia di un governo “popolare” che dopo tutto rappresenta gli interessi ed i progetti di una leadership di organizzazioni e partiti politici che hanno il potere. È successo in Russia nel 1917, in Spagna nel 1936, a Cuba negli anni ’50, siamo in grado di passare ore con una lista di esempi. Il caso del Cile è molto particolare perché ha attirato l’attenzione di tutto il mondo. Erano i tempi della guerra fredda quando il mondo era diviso tra gli Stati che stavano seguendo il progetto di dominio capitalista democratico dell’imperialismo yankee e gli Stati che seguivano il modello autoritario socialista della Russia sovietica. Capitalismo e marxismo sono state le ideologie in gioco. Nel campo più radicale marxista (non quello che ciecamente rientrava nel progetto totalitario della Russia) ci sono individui organizzati in gruppi armati che hanno messo in dubbio la possibilità di una rivoluzione attraverso le elezioni. Gruppi come la RAF in Germania, nascono in considerazione di questa domanda, seguendo da vicino il processo cileno. … Continue reading SETTEMBRE NERO: Un’analisi sull’anarchia nel passato e nel presente del Cile

Germania: Giornate Libertarie di Dresda, 17-24 Settembre 2011

Come l’anno scorso, il Libertäre Netzwerk Dresden (Network Libertario di Dresda) insieme a diverse iniziative e gruppi hanno in programma di organizzare una settimana piena di presentazioni, workshop, dibattiti, manifestazioni, feste di strada e molto altro. Ecco perché abbiamo bisogno del vostro aiuto.

A differenza dell’ultima volta, vogliamo lavorare con metodi specifici e definire le priorità tematiche, quindi speriamo in una discussione più dettagliata e approfondita sulle specifiche questioni sociali, politiche e filosofiche. Questo dovrebbe anche essere attraente per le persone che non si impegnano di queste materie fin dall’inizio, e fornire loro una profonda conoscenza degli argomenti.

Inoltre, vogliamo unire la teoria con la pratica. Quest’anno vogliamo porre l’accento sui diversi meccanismi di dominazione: razzismo, sessismo, specismo, la repressione e il capitalismo. Questi argomenti devono essere evidenziati e criticati in maniera preliminare. Su questa base, abbiamo poi voluto cercare di impegnarci con contro proposte e suggerimenti.

Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto e voglia di fare. Se puoi e vuoi dare un contributo alle categorie di cui sopra, se hai idee su altre cose diverse, o se vuoi sostenerci con altri mezzi, contattaci all’indirizzo libertaere-tage@notraces.net.

Una più ampia e vincolante partecipazione assicurerà’ che un tale evento appaia meno come un lavoro (yuck!) e lo renda anche più multistratificato e colorato.

Più informazioni in tedesco:
utopienentdecken, deu.anarchopedia.org