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Cile: Riflessioni del compagno José Miguel Sanchez dopo la lettura di “Mapping the fire – Words of solidarity with the CCF”

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NOTA: José Miguel Sanchez (52 anni) è un combattente di lunga data che proviene dall’esperienza della lotta armata contro la dittatura di Pinochet, e che ha continuato a lottare anche durante la “transizione democratica”. Ex membro del FPMR (Manuel Rodriguez Patriotic Front), sta scontando una sentenza di 20 anni per possesso di armi da fuoco ed espropri avvenuti negli anni ’90. Nel corso della sua lunga carcerazione ha portato avanti varie mobilitazione insieme al resto dei prigionieri “comuni”. Continua a rivendicarsi rivoluzionario e contro il sistema, e negli ultimi anni dalle iniziali posizioni marxiste-leniniste si è avvicinato a concezioni anti-autoritarie e all’anarchismo.

Miguel era detenuto nel Carcere di Massima Sicurezza insieme al compagno Juan Aliste, ma il 4 gennaio 2013 l’amministrazione del carcere ha deciso per lui un trasferimento punitivo (per “ragioni di sicurezza”) e lo ha spostato al carcere Colina II, modulo 4. Al suo arrivo è stato picchiato dalle guardie dopo essersi rifiutato di sottostare all’umiliante pratica delle “flessioni”.
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Carissimx compagnx di lotta:

Oggi dopo aver letto il libro “Mapping the fire” della CCF, mi sento più intero che mai, sono orgoglioso di essere parte di questo universo di guerrierx indomitx, di odiare e rifiutare ogni tipo di autorità, di essere un nemico dichiarato dello Stato capitalista e della classe dominante, di dire ai 4 venti che odio con tutto il mio essere i/le borghesi e la loro pace sociale.

Che nonostante i 19 anni che ho passato in prigione, mai mi sono pentito dei passi che ho fatto allo scopo di essere coerente con quello che penso. Che la criminalizzazione delle idee rivoluzionarie non mi spaventa. Che il Potere statale non otterrà la sottomissione della mia persona e che la ribellione in ogni momento si rafforza dentro di me, è parte di me e la accolgo con amore perchè sia parte della mia lotta contro il sistema.

Leggendo gli scritti del nostro fratello Luciano “Tortuga” mi riempio di forza e accresco il mio desiderio di continuare nella lotta, sono alla fine e morirò in piedi e lottando, non temo le conseguenze né la risposta dei potenti. Non ho niente da perdere né da nascondere, loro sanno chi sono e ci metto la faccia per quello che dico e che faccio. Non nascondo la mia identità, perchè sono bruciato da molto tempo, faccia a faccia lotto con il nemico e colpisco frontalmente, alla lotta e ai/le miei compagnx devo tanto quanto alle mie figlie e alla mia compagna, che sono le cose più preziose che ho in questa vita di dispiaceri, conto su di loro e sulla solidarietà palpabile dei/le miei compagnx, a cui faccio giungere la mia gratitudine.

Con il combattimento nel sangue.

Fraternalmente,
José Miguel Sánchez J.
Carcere Capital Colina II – Módulo 4

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Cile : La compagna Gabriela Curilem ritorna dalla latitanza

Nelle prime ore della mattina del 19 Novembre, la compagna Gabriela Curilem è riapparsa nelle strade mettendo fine al suo periodo di latitanza di 2 anni e 3 mesi. Ricordiamo che Gabriela è ricercata a seguito del “caso Bombas”, per la precisione dal 14 Agosto 2010 – il giorno in cui sono avvenuti gli arresti, mentre il caso è stato chiuso il 1° Giugno di quest’anno, il giorno in cui i 5 compagni sono stati assolti. In questo caso, Gabriela era accusata di avere presuntamente finanziato l’associazione illecita che avrebbe fabbricato e fatto esplodere le bombe. Lo stesso 14 Agosto 2010, Gabriela non si trovava al CSO Sacco e Vanzetti (centro auto-organizzato che è stato perquisito dalle unità anti-terrorismo), dove vivevano gli altri co-imputati. Nella mattina del 19 Novembre Gabriela è apparsa di fronte al sistema giudiziario cileno ed è stata sottoposta all’obbligo di firma alle autorità (non sappiamo se settimanale o mensile) ed è ora di nuovo per le strade.

Salutiamo la compagna Gabriela che dopo aver burlato per più di 2 anni gli apparati di sicurezza del Potere, torna a ritrovare la sua famiglia e compagnx. Salutiamo la sua forza e coraggio, poiché nonostante la sua difficile situazione non ha mai smesso di apportare le sue riflessioni. Ci rallegriamo che quella gabbia che tenevano preparata per la compagna continui ad essere vuota.

Il 19 Novembre la compagna Gabriela Curilem decide di porre fine ai suoi 2 anni e più di clandestinità presentandosi di fronte al Tribunale per un ordine di detenzione che aveva per effetto della legge anti-terrorista, per il cosiddetto “Caso Bombas”, in cui la si accusava di essere parte di una Associazione Illecita Terrorista e finanziatrice della stessa.

Dopo essere rimasta in attesa circa 6 ore all’interno del Tribunale, finalmente alle 14.30 si è realizzata l’attesa udienza contro la compagna. Di tutti i querelanti presenti nella causa è accorso solo il Pubblico Ministero rappresentato dal mercenario al soldo di Victor Nuñez, membro della Procura Sud, che ha portato avanti tutta l’inchiesta e il processo per il “Caso Bombas”.
Il procuratore che per due anni ha cercato quanta più stampa e teleschermi per condannare i 14 compagnx, questa volta ha solo segnalato brevemente che non intendeva perseverare contro la compagna poiché non aveva precedenti. Infine è stata chiusa la causa contro la compagna, lasciandola senza misure cautelari.

È rimasta pendente un’altra causa giudiziaria contro Gabriela, che ha coinvolto altri compagni del C.S.O. Sacco e Vanzetti per un’aggressione a un membro della Polizia di Investigazioni per aver resistito alla perquisizione dell’11 Dicembre 2009, tuttavia questa si presenta come una causa minore paragonata ai deliri terroristi della Procura.

Saluti e affetto alla compagna Gabriela che finalmente può incontrarsi con i suoi cari dopo un’assenza forzata di più di 2 anni per le macchinazioni del Potere!

A seguire uno scritto di Gabriela prima dell’udienza.

Agitando le ali oltre il Caso Bombas.
Una missiva di persistenza e una chiamata a continuare a combattere.

Sono passati più di due anni da quando si iniziò la caccia a un gruppo specifico di persone, cercando di colpire e terrorizzare un ambiente multiforme di compagnx antiautoritarx e anarchicx.

L’operazione, capeggiata da un pubblico ministero drogato delle luci dello spettacolo, è riuscito nel suo giorno di successo a detenere 14 persone di diverse correnti e circuiti, con perquisizioni riprese dalle televisioni.

Iniziava quindi la messa a processo di un caso che portava anni di investigazione alle spalle, senza essere riuscito ad apportare risultati sulla collocazione di congegni esplosivi e con l’interrogativo aperto su chi fossero gli autori.

Evidentemente il nuovo scenario giudiziario era brulicante di arroganza, frasi ridondanti, organigrammi, presunti posti di Potere e centinaia di volumi investigativi che pretendevano seppellire i compagnx sotto il peso asfissiante delle condanne.

Ma non tutto uscì come era previsto. L’arroganza poliziesca non riuscì a chiudere il cerchio su tuttx, in quella mattina del 14 Agosto 2010. A me non mi presero, né nei giorni prima della formalizzazione delle accuse né nelle settimane che seguirono, né nei mesi e anni in cui è durato questo processo decadente, pieno di menzogne e infamie.

Paradossalmente si dimostra in questo modo che il Potere non è mai così potente e onnipresente come si auto-proclama. Rimangono sempre delle crepe per le quali attraversare lo scenario già disposto, dobbiamo trovarle, crearle, ma il nostro sforzo deve puntare in questo senso. Continue reading Cile : La compagna Gabriela Curilem ritorna dalla latitanza

Manado, Indonesia : Cospirazione Internazionale per la Vendetta – FAI/FRI rivendica l’incendio di una scuola

L’11 Novembre 2012, coperti dalla notte e con desideri di solidarietà rivoluzionaria verso gli/le anarchicx imprigionatx di tutto il mondo, abbiamo bruciato una scuola elementare a Paniki – Manado. Dedichiamo la nostra azione a tutti i fratelli e le sorelle della FAI-FRI.

Forse moltx compagnx si staranno chiedendo – perchè dare fuoco a una scuola? La risposta è semplice. Prima di tutto, la scuola è una prigione. E non ci sono altre scuse per difendere la scuola e toglierla dalla lista di obiettivi delle azioni rivoluzionarie. A scuola, non impariamo la libertà, il coraggio, l’unicità e la solidarietà rivoluzionaria. Non impariamo altro che la situazione della società che ci viene imposta sulla nostra dignità come esseri umani.

Dedichiamo la nostra azione a ricordare i nostri fratelli, Eat e Billy, che sono ancora imprigionati dallo Stato. Inoltre, tramite questa azione vogliamo mandare saluti rivoluzionari a Nicola Gai e Alfredo Cospito, ai membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, a Theofilos Mavropoulos, Gabriel Pombo da Silva, Marco Camenisch, ai membri di Lotta Rivoluzionaria e agli anarchici imprigionati in Cile e Bolivia. A Luciano Tortuga e Mario Tripa Lopez, mandiamo abbracci rivoluzionari ad entrambi.

Questa azione è parte della settimana di azioni per ricordare i nostri fratelli che sono imprigionati dallo Stato, la lotta contro lo Stato, il capitale e la società.

Nessun passo indietro
Mai disarmati, mai inchinarsi

Per l’anarchia
Per l’Internazionale Nera

Cospirazione Internazionale per la Vendetta
FAI-FRI
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Note sull’azione:

Il fuoco è stato appiccato intorno alle 21.00. L’intera scuola è bruciata. 322 bambini hanno ora un sacco di tempo libero senza educazione di Stato. Non è stata una casualità. In seguito alla precedente azione del nostro gruppo del 5 Novembre a Manado, la polizia ha organizzato un meeting specificatamente per discutere della situazione, mentre ai media non è stato permesso di entrare per ascoltare. Pare abbiano deciso per una politica di negazione, nel tentativo di sopprimere le informazioni sugli attacchi. Quindi, il precedente congegno esplosivo a Manado è stato dichiarato essere “solo una valigia vuota” confusa con una bomba, e l’incendio della scuola è stato dichiarato essere “un corto circuito elettrico”.

fonte

Manado, Indonesia : Cospirazione Internazionale per la Vendetta – FAI/FRI rivendica un congegno esplosivo

“Remember, remember
The fifth of November
The gunpowder treason and plot.
I know of no reason
Why the gunpowder treason
Should ever be forgot.”
(V for Vendetta)

La scorsa notte (Lunedì 5 Novembre 2012) abbiamo posizionato un piccolo pacco esplosivo, di fronte al pub Red Monkey Karaoke a Manado. Lo abbiamo fatto come piccolo gesto di solidarietà a tuttx i/le ribelli in Papua che hanno ricevuto le pallottole dell’esercito indonesiano, alle persone nelle Filippine che resistono contro il disastro ecologico del mega-progetto di SMI-Xstrata, ai/le ribelli degli squat in Grecia che hanno affrontato lo sgombero e sono stati sequestrati dallo Stato, ai/le combattenti antifascistx in tutto il mondo che contrastano la discriminazione e il terrore.

Sappiamo che non significa nulla per alcune persone che non sanno altro che gettarci critiche e, dall’altro lato, si proteggono dietro le sbarre della ragione. Per alcuni, questo tipo di solidarietà “non è vera solidarietà” perchè nascondiamo i nostri volti e mettiamo solo un nome: Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale. Anche così, non vogliamo mandare la nostra solidarietà a “qualche rivoluzionarix”, al contrario ci dichiariamo un fronte nichilista.

Ma vogliamo comunque menzionare i nostri fratelli in armi che accendono sempre un fuoco nei nostri cuori con il loro messaggio: nessun passo indietro, mai inchinarsi, mai disarmati: la Cospirazione delle Cellule di Fuoco e l’anarchico rivoluzionario Theofilos Mavropoulos, i prigionieri rivoluzionari in Grecia, Gabriel Pombo da Silva, Luciano Tortuga, Mario Tripa Lopez, Alfredo Cospito e Nicola Gai, sequestrati dallo Stato, i prigionieri anarchici dell’operazione Ardire, Mangiafuoco, Ixodidae e Thor, il fiero Henry Zaggarundo, Marcelo, Juan e Freddy, Ivan Silva e Carla Verdugo, e i nostri due fratelli nella lotta che sono ancora sequestrati dallo Stato, i membri della FAI Indonesiana: Eat e Billy, e Tukijo: anche tu sei nostro fratello.

La nostra azione stanotte è parte di una chiamata internazionale allo sciopero generale e alla solidarietà internazionale a tuttx i/le combattenti che sono insortx contro il dominio, il controllo, il potere e la distruzione ecologica.

La nostra azione fa eco alla chiamata dei nostri fratelli dei Gruppi Rivoluzionari per la Diffusione del Terrore e dei Fuochi all’Orizzonte della Grecia, la Cellula Insurrezionale Mariano Sanchez Anon (CI-MSA) dal Messico, i Wolfpack in Russia, e la Cellula della Collera così come la Cellula dei Cospiratori per l’Estensione del Caos in Buenos Aires.

Nessun passo indietro,
Mai disarmati,
Mai inchinarsi,
Solidarietà nell’azione, sempre

Cospirazione Internazionale per la Vendetta
FAI-FRI
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Note sull’azione:

Red Monkey Karaoke è uno dei luoghi di intrattenimento di lusso di Manado. Il congegno è stato posizionato nell’area del parcheggio, nel mezzo di molte auto di persone ricche. L’obiettivo: le auto nel parcheggio. Distruggere le auto (come principale mezzo di trasporto per la gente di città). Questo è un segno che il nostro gruppo FAI-FRI è vicino ai/le ribelli che contrastano gli eco-distruttori. Per mostrare solidarietà e non retrocedere mai dalla linea del fronte.

Red Monkey Karaoke è situato nella strada principale di Manado. Pierre Tendean street è la strada principale e più grande di Manado. Red Monkey è stato scelto perchè è uno dei simboli consumisti di Manado. L’obiettivo non erano le persone, ecco perchè il pacco è stato situato nel parcheggio.
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Il congegno è stato scoperto dall’agenzia di sicurezza Megamass alle 24.00. La sicurezza ha allertato la polizia di Manado che ha isolato l’area. Alle 2.00 sono arrivate le forze di polizia di Sulawesi, hanno fatto le loro valutazioni e alle 2.30 hanno fatto detonare il congegno.

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Santiago, Cile: Convalidata la sentenza di primo grado contro Luciano Pitronello

Poco dopo le 12:00 del LunedÌ 19 Novembre la Corte d’Appello di Santiago ha respinto il ricorso di annullamento del processo contro Luciano Pitronello, che era stato depositato dalla parte accusatoria presso la Procura con l’intenzione di processare di nuovo il compagno, ottenendo una condanna basata sulla legge antiterrorismo. Le manipolazioni del procuratore non sono passate, così rimane in vigore il verdetto di primo grado, secondo il quale la pena inflitta è quella di 6 anni in libertà vigilata. Ciò significa che il compagno rimarrà fuori dal carcere, ma sotto la supervisione di un ufficiale giudiziario, che controllerà periodicamente il corso del suo “reinserimento sociale”, garantendo il rispetto delle condizioni previste dalla condanna, ossia che il compagno Tortuga non commetterà alcun reato punibile.

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Santiago, $ile: Il compagno Luciano Pitronello affronta la minaccia di una nuova carcerazione

video da una precedente manifestazione di solidarietà al compagno Tortuga

[youtube width=”535″ height=”344″]http://www.youtube.com/watch?v=yB0DaBPK9p0&feature=player_embedded

Il 1° Giugno 2011, l’insurrezionalista compagno Luciano (Tortuga) Pitronello ha subito gravi lesioni in caso di una bomba artigianale esplosa tra le sue mani nel corso di una azione diretta. È stato ricoverato in ospedale e poi incarcerato nelle prigioni di Santiago, fin che non fu processato.

Il 15 Agosto 2012, Tortuga è stato condannato a sei anni di libertà vigilata per danni, violazione delle leggi per possesso di armi, e di uso di targa falsa. Tuttavia, a seguito del primo grado processo, l’accusa ha chiesto l’annullamento del verdetto, cercando di rafforzare le accuse ed applicare la legge anti-terrorismo contro Luciano.

Il 19 Novembre, la Corte d’Appello di Santiago deciderà sulla mozione della procura. Oggi, le autorità inquirenti sostengono un “erronea valutazione giuridica dei fatti”, perseguendo per imprigionare il compagno di nuovo.

Così, Lunedí 19/11 alle 10.30, dei solidali richiamano ad un raduno presso la Corte di Appello di Santiago per una solidarietà attiva con Luciano Pitronello.

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Buenos Aires, Argentina: Attacchi incendiari in solidarietà con i prigionieri anarchici

Comunicato:

Ci assumemmo la guerra all’autorità e al potere che la esercita quando il compagno Mauricio Morales perse la vita in un tentativo di attacco contro gli sbirri. A partire da allora non abbiamo cessato la nostra attività rivoluzionaria, che oggi continua consolidandosi nel territorio di Río de la Plata.

Giorno dopo giorno ci posizioniamo come anarchici con le nostre inevitabili contraddizioni nella convivenza con questa società putrefatta, perchè il giorno di domani ci trovi più liberi, o morti.

Se non si estendono le azioni contro lo Stato e il capitale serve a poco per la causa della rivolta generalizzata che una manciata di arditi stiano sabotando gli strumenti del dominio con i quali il sistema si nutre, e noi puntiamo a questo, a estendere la lotta sovversiva che stiamo realizzando, a continuare con gli attacchi, a continuare a imparare e progettare…

Non permetteremo che la regola della monotonia ci impedisca di essere, crescere, cospirare e sovvertire. A punta di rasoio distruggiamo l’apatia e la passività che lo Stato e il capitale ci impongono in ogni momento, per questo attacchiamo le loro proprietà, le loro auto, case, centri di gestione della merce, le banche e i carnefici. E’ l’unica maniera in cui possiamo canalizzare l’ansia e la tristezza delle nostre sofferenze. In questo modo traduciamo le ore di sovraffollamento mentale che ci producono il lavoro e il consumo.

Per questo ci riconosciamo come individualisti, perchè non aspettiamo che la società capisca il nostro modo di sentire, perchè non aspettiamo che la piattaforma libertaria cominci ad assumersi la responsabilità che viene dal dirsi anarchici. Per questo estendiamo i circoli di cospiratori come un virus nel flusso sanguigno della società. Perchè riteniamo che la propaganda con il fatto sia l’unica pratica veramente sincera capace di imporre un posizionamento rivoluzionario e antagonista alla società del capitalismo post-industriale.

Per questo attacchiamo, perchè questi attacchi siamo noi stessi e siamo la vita che si antepone alla morte, perchè siamo la terra e gli astri che si impongono come un temporale alla tecnologia.

In questo modo siamo sempre disposti ad assumerci i nostri errori e ad abbandonare ogni superbia, così affiliamo i nostri coltelli e progressivamente la mira.

L’attacco alla succursale della banca Francés lo abbiamo realizzato come dimostrazione di odio e repulsione che ci provoca il quartiere di Caballito, quartiere borghese e fascista per eccellenza. Abbiamo deciso di attaccare a pochi metri dal commissariato 11 come dimostrazione di disprezzo per quelli che proteggono i fascisti e i ricchi.

Ricordiamo Maria Laura Acosta e Cecilia Hidalgo recentemente assassinate nel carcere del capitalismo rioplatense, a Ezeiza.

Ci prendiamo la responsabilità per aver realizzato una decina di attacchi incendiari contro automobili di lusso a Villa Devoto, Villa del Parque, Nuñez, Palermo e Recoleta.

A pochi metri dall’ambasciata tedesca abbiamo incendiato un’auto e una camionetta di lusso parcheggiate su calle Gorostiaga angolo Villanueva nel quartiere di Las Cañitas, in solidarietà con il compagno Gabriel Pombo da Silva e con Sonja Suder e Christian Gauger prigionieri in Germania per azioni delle Cellule Rivoluzionarie.

Domenica 23 settembre dopo le 2.00am un individuo è entrato nel settore dei bancomat automatici della banca Francés situata nell’Av. Diaz Velez y Acoyte, armato con il fuoco, ha versato della benzina e ha fatto sì che cinque minuti dopo iniziasse un incendio che ha distrutto i quattro bancomat e varie vetrate della banca.

Questa azione la situiamo all’interno della Settimana di Agitazione e Propaganda per i Prigionieri della Guerra Sociale in tutto il mondo dal 21 al 30 settembre. In special modo solidarizziamo con i compagni repressi nelle operazioni anti-anarchiche in Italia, Grecia, Germania e Svizzera, come anche in Bolivia e Indonesia.

Solidarietà con Luciano Pitronello, prigioniero dello stato del Cile.
Solidarietà con Mario López Hernandez, prigioniero dello stato del Messico.

Un saluto complice e insurrezionale alla Frazione Anticivilizzazione del Fronte di Liberazione della Terra affine alla Federazione Anarchica Informale, agli anarchici e nichilisti che intorno al mondo lottano fino alla fine e si mantengono incrollabili sul piede di guerra.

Amigxs de la Tierra
Nucleo di Cospiratori per l’Estensione del Caos
Federazione Anarchica Informale

fonte: liberaciontotal

Cile : Lettera del compagno Tortuga sul suo sciopero solitario dagli arresti domiciliari

Nota di Liberación Total: Lo scorso 7 agosto dopo il verdetto contro il compagno Tortuga questo ottiene di uscire dal carcere, come infatti è confermato il 15 con la condanna a 6 anni di “libertà vigilata”. Oggi si trova agli arresti domiciliari in attesa della decisione per il ricorso di annullamento del processo richiesto dalla Procura. Da questo spazio salutiamo il compagno e la sua enorme convinzione nel continuare a lottare.

Quando il fuoco dell’anarchia alimenta i nostri cuori
(Quando nè i confini nè la lingua nè i carceri ci separano)

Scrivo con un po’ di fame, con lo stomaco vuoto ma con il cuore soddisfatto, anche se certo, mai paragonerei il mio sciopero con quello che possono stare passando altrx compagnx. Oggi lunedì 10 settembre 2012, in regime di arresti domiciliari, mi preparo a un digiuno solitario di 48 ore (10 e 11 settembre), credo necessario spiegare il motivo per cui ho scelto 2 giorni per questa misura e anche, ovviamente, perchè ho scelto il digiuno come mezzo di lotta in questa occasione.

Comincio spiegando che ho scelto il digiuno solitario per la semplice ragione che è già un po’ di tempo che desideravo scrivere alcune riflessioni che mi giravano in testa su alcune delle operazioni repressive che vivono gli anarchici e antiautoritari di tutto il mondo, approfittando dell’occasione per solidarizzare con i/le compagnx in sciopero della Fame dell’operazione “Ardire”.

Considero una meschinità esprimere opinione e riflessioni su tematiche che non ci stanno toccando direttamente e prioritariamente, per questo ho deciso di condividere anche se solo per alcune ore lo sciopero dei/delle compagnx repressx, facendogli sentire che sono in ogni momento con loro, che il loro sciopero della fame si ripercuote nel mio cuore timido e che per il destino di trovarmi agli arresti domiciliari mi sono potuto informare molto bene su come stanno andando le cose da quelle parti. Devono sapere che in questi giorni io sono in agitazione per loro, anche se molto minoritariamente, che parlo del loro sciopero della fame e soprattutto della loro voglia di Libertà.

Ho scelto due giorni per digiunare perchè il 10 settembre è esattamente l’ultimo giorno dello sciopero della fame da parte dei compagnx Marco Camenisch (rinchiuso in Svizzera), Sergio Maria Stefani, Stefano Gabriele Fosco e Elisa di Berardo (rinchiusi in Italia), in realtà non so se ci sono altri compagnx in sciopero della fame, i miei saluti anche a loro, ma come dicevo, tuttx questx sono compagnx repressx nella funesta caccia all’anarchico chiamata assurdamente “Operazione Ardire”, che comprende altrx 7 compagnx processati per questa razzìa, che per me principalmente vuole colpire a raffica, ma non alla cieca, le intenzioni anarchiche, che cominciano a essere un cancro molesto per il sistema e le sue logiche nel territorio dominato dagli Stati italiano-svizzero-tedesco.

Trovo importante notare che nello Stato italiano c’è un significativo movimento anarchico/antiautoritario, e non parlo solo quantitativamente, ma in qualità non è da meno, come in Germania e Svizzera ci sono due riconosciuti compagni che nonostante gli anni di isolamento hanno saputo dare contributi alla lotta dentro e fuori dalle prigioni, questo mi sembra importante notarlo perchè è certo, secondo la mia osservazione, che se la “Operazione Ardire” è stato un attacco da folli, non lo è stato in nessun caso alla cieca, non hanno preso i/le responsabilx degli attentati rivendicati dalla Federazione Anarchica Informale (FAI), hanno preso persone che coincidevano con il profilo ideologico (agli occhi dell’autorità) e questo per me merita, se non un dibattito, perlomeno una minima analisi da parte dei/delle compagnx, non solo repressi, ma nella loro totalità, da parte di tutte le persone che compongono il movimento anarchico/antiautoritario, per quanto diffuso e contraddittorio a volte possa sembrare questo movimento, che è anche internazionalista. Lasciando da parte le piccole differenze che possiamo avere riguardo alle nostre posizioni, è importantissimo capire che la frase più banale “Potrebbe succedere a chiunque” è realmente vera, ma qui voglio soffermarmi un po’, bè, quando dico “a chiunque” mi riferisco a chiunque abbia una vita politica di contrasto al sistema e ai suoi valori, indipendentemente dai metodi che utilizza per contrastarlo, che sia un blog di controinformazione o un pacco-bomba diretto a un’ambasciata, la guerra sociale si alimenta di tutto, perchè non possiamo sperare di rovesciare il sistema solo con i proiettili, le azioni illegali vanno bene (a patto che rispettino i minimi requisiti rivoluzionari), ma devono essere necessariamente integrate con altre istanze, momenti di riflessione, da condividere tra compagnx, per amarci, per stare in tensione nel quotidiano e per rimarcare le differenze, gli apprezzamenti e le critiche, in questo modo muovendosi verso la crescita individuale e collettiva. Continue reading Cile : Lettera del compagno Tortuga sul suo sciopero solitario dagli arresti domiciliari

Indonesia : “Lunga Vita al Luciano Tortuga” Cellula-Cospirazione Internazionale per la Vendetta-FAI/FRI attacca una stazione elettrica con un congegno incendiario a Manado

C’è sempre un motivo per dire che la mancanza dei numeri è la ragione principale. Ma per noi l’unico ostacolo è la paura. Teorie, ragionamenti e situazioni sono i muri del labirinto che sempre diventa una ragione per l’ostruzione e la restrizione. Così come le accuse che il rapimento di due membri, dei nostri compagni Billy e Eat, siano una barriera per ulteriori azioni di distruzione.

Il 23 agosto, ad un impianto di energia a Kotamobagu, nord Sulawesi, abbiamo posizionato un congegno incendiario che non si è innescato. Siamo rimasti delusi da noi stessi e dalla capacità di ogni individuo coinvolto nell’attacco. Ma dall’altro lato, abbiamo imparato che nessuno dovrebbe dispiacersi. Questa notte, 31 agosto, abbiamo commesso di nuovo gli stessi “crimini”, lasciando un congegno per bruciare una stazione
elettrica a Ruminting, Manado.

L’obiettivo è chiaro. Siamo arrabbiati! Molto arrabbiati!

Questa azione è anche una risposta alla solidarietà illimitata ricevuta da molti compagni e compagne di ribellione.

Agli incontrollabili e coraggiosi compagni nell’oscurità in Bolivia, Cile, Messico, Grecia, Argentina e Inghilterra così come in altri posti mai menzionati. Ad Olga e ai compagni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e a Tasos Theofilou che è stato recentemente arrestato per essere anarchico. Non dimentichiamo nemmeno di menzionare Theofilos Mavropoulos, Gabriel Pombo Da Silva, Rami Syrianos, e Marco Camenisch in sciopero della fame. Tutti voi siete ribelli che ci hanno ispirato, anche se siete imprigionati dietro le sbarre.

A Luciano Tortuga e Mario López, non dimentichiamo nemmeno di menzionare Ivan Silva e Carla Verdugo in Cile. Henry Zegarrundo, Juan Aliste Vega, Freddy Fuentevilla Saa, Marcelo Villarroel Sepúlveda sono anche di ispirazione. Non dimentichiamoci di dissidenti come Felicity Ryder, Nikos Maziotis e Pola Roupa also fino K. il membro latitante della Long Live Luciano Tortuga Cell–FAI/FRI.

Con la faccia piena di vergogna menzioniamo i nostri due compagni di lotta, membri della Long Live Luciano Tortuga Cell–FAI/FRI, Billy Augustan e Reyhard Rumbayan (Eat). Non dimentichiamo il coraggioso di Kulon Progo, Tukijo. A questi mandiamo i nostri saluti con la luce dei fuochi dalle strade. A loro mandiamo il nostro amore.

Queste azioni sono anche una manifestazione di rabbia e delusione. Impazienza per quei ribelli che dopo gli attacchi sono tornati a correre e nascondersi e hanno passato molto tempo in attesa, inclusi noi stessi.

Compagni, è tempo di contrattaccare.
Non aspettate. E’ tempo di fare luce!
Lunga vita all’anarchia!

“Lunga Vita al Luciano Tortuga” Cellula
Cospirazione Internazionale per la Vendetta
Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale
(FAI/FRI)

fonte

Bristol, UK: Azione diretta contro missionari cristiani

Nelle prime ore di questa mattina, Jesus Kingdom City (parte dei crociati pentecostali della Chiesa Cristiana Redenta di Dio), con base nel centro città e predatori dei quartieri degli sfruttati, alleati con altri missionari in Africa e Asia, hanno visto il loro minibus dato alle fiamme su Beaufort Road, St George, a Bristol.

“Siate fruttuosi e moltiplicatevi, riempite la terra, e sottomettetela; dominate i pesci del mare e gli uccelli del cielo, e ogni cosa vivente che si muove sulla terra”
–Genesi 1:28

“Una donna che ha paura del Signore, deve essere venerata”
–Proverbi 31:30 (dalla pagina principale del sito web di Jesus Kingdom City)

“L’umanità non sarà libera finchè l’ultimo re non sarà strangolato con le budella dell’ultimo prete”
–Denis Diderot

Dalle prime società basate sulla classe sociale, la religione ha significato il rafforzamento della sottomissione, punizione, debito, sacrificio, autodisprezzo e moralismo. Nello specifico, il Cristianesimo è sempre andato per mano con la colonizzazione europea, spesso spianando la strada all’egemonia militare/economica allo scopo di sottomettere e indottrinare le popolazioni potenzialmente scomode. Questo lavoro infame continua oggi nelle missioni, attraverso la logica paternalista dello sviluppo e dell’integrazione, tramite la propagazione della supremazia dell’uomo sulla donna e dell’umano sulla natura.

Vittoria per lo sciopero della fame di Marco Camenisch, a cui si è unitaElisa di Bernardo!

Saluti iconoclasti ai membri della prima fase della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, in particolar modo questa volta a Olga Ekonomidou che ha sostenuto 53 giorni di reclusione in isolamento per la sua continua insubordinazione; al compagno Tortuga; agli elementi informali a Melbourne; e agli eretici anarchici colpiti dalla repressione in Italia.

Questa volta l’obiettivo della nostra negazione è stato il Cristianesimo – nel futuro saranno facilmente altri spettri (religiosi o non) tra coloro che cercano di reprimere e ridurre l’assoluta sovranità delle individualità uniche dentro a categorie, identità e moralità.

Walk into the night of chaos…

Associazione del Libero Pensiero/Frazione dei Rinnegati del Genere

$ile: Propaganda sui muri di Santiago

Da Santiago, con un sacco di amore, inviamo queste immagini di propaganda che sono stati fatte in diversi luoghi a Santiago questo mese (6-10 Agosto).

“Nessuno potrà mai essere dimenticato, dalle nostre città imprigionate noi, i compagni che siamo fuori dalle prigioni della tortura e dell’isolamento, saremmo ovunque, lottando, attaccando e distruggendo ogni simbolo del Capitale che vuole opprimerci. Le nostre armi, la solidarietà e la memoria sono già caricate ed è il momento per essere sparate”.

Ai nostri compagni rapiti in questa guerra nel territorio $ileno: Carla, Ivan, Freddy, Marcelo, Juan e Luciano, e al caduto, Mauricio Morales, compagno presente, e a tutti i compagni che lottano in questa guerra in tutto il mondo. Forza e resistenza solidale con il popolo Mapuche!

Compagni, non siete soli. Ci sono molti, per questo i nostri nemici ci chiamano ratti, ed è per questo ci siamo ovunque, nessuno potrà mai fermarci, dovranno morire prima, solo allora ci fermiamo.

Salute e lunga vita alla rivolta!

Lo Stato terrorista: persegue, imprigiona e uccide. [Illeggibile]. La libertà di tutti i prigionieri politici!

Tortuga su per la strada

La battaglia dei Mapuche non si fermerà dalle vostre pallottole, né dalle vostre barre o dalle vostre intrusioni

Libertà ai prigionieri

La solidarietà è un’arma. Ora, Freddy, Marcelo e Juan sono perseguitati. Domani potresti essere te! Libertà ai prigionieri del “Caso Sicurezza”. Finchè la miseria esiste, ci sarà la ribellione!

La solidarietà smette di essere una parola quando arriva alle azzimi ribelli. Solidarietà con Luciano [Illeggibile]

Oggi, noi streghe andiamo a caccia! Il cacciatore sarà cacciato! Rompere le ruote. Luciano su per la strada!

Solidarietà attiva con tutti i prigionieri politici dello Stato Capitalista. [Illeggibile] Libertà a tutti i prigionieri in Cile a in tutto il mondo

Tortuga su per la strada

Fuoco alla prigione. Adrian* su per la strada

Libertà a Tortuga

Luciano su per la strada

Mauricio Morales, te vivi nella rivolta. Mauricio Morales, compagno anarchico morto nella notte del 22 Maggio 2009 dopo l’esplosione dell’ordigno che portava alla zona della Scuola dei carcerieri e dei torturatori della Gendarmeria (guardie carcerarie in Cile). Tre anni dopo la tua morte, ci uniamo alle idee che portavi quella notte, le idee della libertà contro tutti i tipi d’autorità. Perché hai brandito nella tua vita molte forme di lotta contro il potere (biblioteche, laboratori, forum e l’azione diretta), ti ricordiamo tenendo il passo con quella lotta anti-autoritaria. Con Punky Mauri e tutti i compagni caduti nel combattimento contro l’autorità. Manteniamo la fiamma della rivolta viva!

La solidarietà tra gli anarchici non è solo una parola scritta.

Luciano Pitronello, ti vogliamo libero e selvaggio. Libertà ai prigionieri politici del mondo

* Adrián Díaz Cayuqueo è un compagno arrestato a $ile il 28 Giugno dopo le rivolte studentesche del Marzo. Quel giorno, un camion della Gendarmeria ha attraversato la zona dei disordini e nella confusione si è schiantato contro un palo della luce. Alcuni manifestanti incappucciati hanno visto i carcerieri ed hanno attaccato coloro che hanno lasciato il camion, poi 2 molotov sono state lanciate contro il camion, senza fare grossi danni. Adrián è ora in detenzione preventiva (80 giorni fino al processo), dopo essere stato accusato di “possesso di dispositivo di carico incendiario” e “incendio doloso”, accusato di gettare le molotov che hanno toccato la ruota posteriore.

Halkidiki, Grecia del Nord: Slogan dipinti e graffiti per la libertà



DALLA GRECIA FINO AL CILE E L’INGHILTERRA, UNA COSA È CERTA: FANCULO ALLA POLIZIA (A)

LIBERTÀ ALL’UMANITÀ-VIVA L’UGUAGLIANZA

LIBERTÀ A LUCIANO PITRONELLO (FRONTE RIVOLUZIONARIO INTERNAZIONALE)

LIBERTÀ A TUTTI (A)

Rispondendo all’appello di Contra Info, abbiamo dipinto diversi slogan per la libertà e fatto un po di graffiti, al fine di evidenziare le nostre intenzioni e il nostro stato mentale. Le nostre azioni sono state effettuate in diversi luoghi situati in Halkidiki.

Finché esiste il denaro, ci sarà disuguaglianza.
Finché esiste lo Stato, ci sarà oppressione
.

Solidarietà con i combattenti della libertà
e gli guerriglieri anarchici-libertari armati!

Utopisti e anarchici di tutto il mondo

Lettera della compagna Felicity Ann Ryder, da qualche parte fuori delle gabbie…

Compagni, amici,

Mi sarebbe piaciuto di aver scritto in precedenza, ma per varie circostanze non ho avuto la possibilità di farlo ancora. Voglio inviare un caloroso saluto e dire grazie a tutti coloro che si sono preoccupati per me e la mia situazione, a coloro che hanno mostrato solidarietà con Mario e com me. In questi momenti difficili significa molto avere gente che stia in solidarietà da vicino o da lontano, anche senza avermi mai incontrato. Mando un abbraccio rivoluzionario a tutti voi.

Voglio precisare che, nonostante tutte le bugie delle forze di polizia della città del Messico e dei mass media, non sono mai stata arrestata e che non sono mai stata detenuta in una delle loro prigioni. Ho cercato di capire perché avrebbero detto e diffuso tali informazioni false in tutto il Messico ed in Australia, ma alla fine dei conti, come una persona libera non penso come un agente di polizia, e non sarò in grado di capire. Se fosse per tentare invano di rompere o manipolare Mario, di manipolare la mia famiglia, o per cercare di apparire mezzo competenti nel fare il loro lavoro, non lo so.
Quello che so è che io sono fiera di essere un’anarchica, ed orgogliosa di essere un nemico per l’autorità e per lo Stato.

Al mio fratello Mario, gli mando un abbraccio gigante e molta forza e salute. So che manterrà sempre le sue convinzioni forti, così come il suo desiderio di raggiungere la Liberazione Totale. Sarò sempre al tuo fianco, compagno. Ricorda, sempre faccia a faccia con il nemico!

Invio anche un caloroso saluto ai compagni fuggitivi Diego Rios e Gabriela Curilem in Cile. Un caloroso abbraccio ai compagni delle CCF e Lotta Rivoluzionaria in Grecia, per i compagni anarchici in carcere in Italia, a Braulio Duran, Luciano Pitronello, Gabriel Pombo da Silva, ed a tutti i prigionieri anarchici e fuggiaschi di tutto il mondo.

Que viva la Anarquia!
Felicity.

fonte

Atene: Lettera dell’anarchico rivoluzionario Theofilos Mavropoulos su un’ulteriore tentativo d’accusa riguardo i 250 attacchi delle CCF

Recentemente una nuova azione penale è stata lanciata dagli esperti in appelli ed interrogazioni Mokkas e Baltas riguardante i 250 attacchi delle CCF, percui nessuna accusa era ancora stata presentata finora.

Queste azioni sono indubbiamente una grande parte della storia della nuova guerriglia urbana. Tra il 2008 e il 2011 l’organizzazione rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco attuò e vinse la scommessa della rottura rivoluzionaria con l’esistente, colpendo con intensità crescente, ritmata e ampia. Le CCF hanno dimostrato che duri colpi nel campo nemico possono essere inferti con l’intervento politico di poche ma determinate persone. Danni materiali, accompagnati da attacchi alla prevalente percezione della necessità dell’esistenza dell’autorità, destruttura la società del Potere e del suo regolare funzionamento.

Ogni esplosione insieme ad ogni rivendicazione portavano avanti la frammentazione dell’ordine sociale ed acceleravano il processo per la costruzione dei nuovi rapporti anarchici.

I compagni, che hanno cercato la costante realizzazione di se stessi, erano uniti dall’evoluzione continua della creazione di un’infrastruttura illegale, incessantemente incitando l’idea della guerra decadente, chiamando nuovi compagni a partecipare.

Per me, la guerriglia urbana è un mezzo per promuovere la rivoluzione anarchica intesa come qui ed ora. Essa rifiuta automaticamente tutti gli inibitori della non-violenza e getta la trappola del riformismo nella spazzatura.

La coscienza mette da parte la paura della prigione o della morte. Le possibilità per l’auto-evoluzione tendono all’infinito.

Così, nel contesto delle attività del progetto rivoluzionario delle CCF, ho messo me stesso proprio accanto ad esso.

La mia volontà per l’azione diretta mi ha spinto a stare vicino a queste persone, di fatto sostenendo la loro attività rivoluzionaria. Dopo tutto, abbiamo inciso e continuo a ritagliare un percorso rivoluzionario con i compagni, membri delle CCF.

Quindi, proprio perchè ho anche difeso le mie scelte in modo coerente e rimango un’anarchico rivoluzionario in opposizione con la società del Potere, l’autorità mi chiama per scusarmi (insieme agli altri), nel tentativo di soffocare tutto ciò che potrebbe rappresentare una minaccia.

Con questi procedimenti penali, lo Stato ancora una volta cerca di punire in modo esemplare chi ha osato opporsi al suo apparato. Ma la distruzione delle illusioni sulla libertà in questa società e l’emergere del totalitarismo quando il Potere è minacciato, sono sempre obiettivi auspicabili dei rivoluzionari.

Lunga vita al diffuso progetto rivoluzionario anarchico

della Federazione Anarchica Informale/Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Fronte Rivoluzionario Internazionale

Forza al compagno Luciano “Tortuga” Pitronello

Theofilos Mavropoulos

1° braccio delle prigioni di Koridallos

Lublino, Polonia: Azione diretta in solidarietà con i prigionieri politici di tutto il mondo

Negli ultimi giorni di Marzo 2012, abbiamo attaccato con della vernice 3 Bancomat, appartenenti a banche diverse. Il crescente clima di repressione di Stato deve incontrare una nostra maggiore risposta. Un’attacco senza compromessi verso Il Capitale, che portandoci via le ultime conquiste sociali, non può rimanere senza risposta.

La violenza è parte integrante della nostra vita, nascosta dietro una maschera di astratte relazioni sociali; spinti nei ghetti della povertà, riempiendo le celle delle prigioni, vivendo nei quartieri poveri del “terzo mondo”. Non abbiamo illusioni al riguardo. Verremo dalle tenebre della notte e attaccheremo gli obiettivi statali e capitalisti, ogni volta più violentemente e con la forte convinzione della giustezza delle nostre azioni.

Rivolgiamo le nostre parole anche verso coloro che hanno posizioni moderate, che cercano di censurare concetti di lotta diversi. I nostri sogni rimangono illegali, NOI rimaniamo illegali. Non c’è posto per noi nella macchina capitalista. Non ci riconosciamo in nessuna miserabile manifestazione. Non facciamo progetti politici a lungo termine. Non chiediamo ai capi ed ai governanti dei piccoli compromessi. Vogliamo un’immediato cambio, guardando verso il successivo, creando cellule in grado di fornire una risposta adeguata alle nostre umiliazioni quotidiane.

Dedichiamo quest’azione simbolica ai combattenti sotto processo di Lotta Rivoluzionaria e della Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Al compagno Tortuga che rimane imprigionato nelle segrete dello Stato Cileno. A Eat e Billy, prigionieri dello Stato Indonesiano. A Stella Antoniou che sta affrontando problemi di salute, e a tutti i prigionieri politici di tutto il mondo.

Onore al compagno Lambros Foundas, ucciso dai proiettili dei poliziotti.

Night Aurora

In Polacco

Ai prigionieri, ai feriti, ai fuggitivi, ai guerrieri, per la Solidarietà Attiva

E’ sempre difficile scrivere sapendo che non ci sono altro che testi dissaminati attraverso lo strumento tecnologico, anch’esso inventato dai nemici, ma in tempi come questi riteniamo necessario informare, invitare e motivare i compagni in altre parti del globo, visto che abbiamo la conferma della notizia riguardo al compagno rimasto ferito a Chillàn (Cile) tramite le notizie che abbiamo visto nella stampa di regime, ciò che ci motiva a comunicare nuovamente, pieni di incertezza, e non solo; inoltre la situazione del compagno Tortuga e degli altri prigionieri di questa guerra sociale che ogni giorno ci fa camminare con ansia. Né dimentichiamo Gaby e Diego, due cuori clandestini lontani dalle grinfie dell’autorità, cosi come siamo incoraggiati da tutti i guerrieri anonimi nel territorio che stanno rischiando le proprie vite per la distruzione di questa società e di tutte le forme di dominio.

Siamo ansiosi, ecco perché invitiamo di nuovo per una attiva e costante solidarietà riguardo all’attacco al Potere; i nostri prigionieri non possono resistere un minuto in più, cosi riempiamoci di rabbia e intelligenza, e facciamo si che bombe e fuoco raggiungano le case cosi non sicure degli oppressori. Che ogni protesta o corteo sia piena di spontaneità rivoluzionaria, e che la Rivolta si espanda ovunque. I compagni di Chillàn ci mostrano che la ribellione non deve essere centralizzata nelle grandi città, ma deve allargarsi ovunque come un virus selvaggio.

Morte alla paura e alla paranoia!
Per la diffusione dell’odio e della ribellione!
Per la distruzione della civilizzazione, verso la liberazione totale!

Scritto da Algunxs Antisociales Salvajes (Alcuni Antisociali selvaggi)
negrosdebialystok[at]riseup.net

PS. Il manifesto è stato tratto da li e, oltre a ciò, abbiamo allegato una canzone del Nido del Cuco

*Nota del traduttore: A questo punto, è chiaro che l’”informazione” diffusa deriva solamente dalla merdosa stampa governativa, cosi essa può completamente erronea come lo è sempre la parola della polizia; tutto ciò che sta dicendo la stampa borghese è che “un anarchico è rimasto ferito” secondo le registrazioni di una telecamera di sorveglianza, più che altro, e che le autorità potrebbero identificare la persona che ha compiuto l’azione.

traduzione: ParoleArmate

Buenos Aires, Argentina: Striscione di solidarieta’ per il compagno Luciano Pitronello

“Abbiamo esposto questo striscione su un lato di un ponte trafficato come nostro modesto contributo per la fiamma di solidarieta’ che non potra’ mai essere estinta; Tortuga, ti vogliamo libero per le strade, cospirando, come spetta a noi selvaggi.”

Sullo striscione si legge :

IN GUERRA CONTRO IL SISTEMA DOMINANTE – TORTUGA TORNA NELLE STRADE!

Fonte / Qui aggiornamenti sul caso Tortuga

Cile: Attacco incendiario contro una filiale del Banco del Cile, a Chillán

Comunicato:

La scorsa notte del 20 marzo, data dell’udienza contro il nostro fratello Luciano Pitronello, ci siamo recati con odio e rabbia ad una filiale del Banco de Chile, in Avenida Collin (Chillán), carichi di materiale infiammabile. Sono stati sufficienti due minuti affinché il nostro fuoco anarchico e selvaggio illuminasse la notte.

Le perdite economiche sono state certamente milionarie, proprio adesso i ridicoli poliziotti stanno pateticamente cercando delle tracce, ma noi da molto vicino sorridiamo su quanto facilmente il nostro fuoco distrugga il simbolo della dominazione, dello sfruttamento, della miseria e della disuguaglianza nel mondo.

Che quest’azione sia una minaccia ed un avvertimento per i tanti attacchi che restano da fare. Il nostro fuoco continuerà ad espandersi contro qualsiasi struttura che dia vita a questo sistema autoritario ed oppressore. Non ci fermeremo nel veder ardere qualsiasi individuo che faccia sfoggio della schifosa autorità o qualsiasi sbirro, che sia carabinero o poliziotto. Se qualcuno morirà, sarà uno di voi. Sappiate bene che quest’attacco è anche in vendetta degli assassinii nel carcere san Miguel e nel carcere dell’Honduras.

Dedichiamo quest’attacco a Freddy, Marcelo e Juan, prigionieri per il Caso Security, ma in particolare a Luciano, che oggi è oggetto di vendetta da parte dello Stato, dei suoi sbirri e dei suoi obbedienti cittadini. Solo con l’azione rivoluzionaria ti tireremo fuori, Tortuga!!

A MOLTIPLICARE GLI ATTACCHI CONTRO IL CAPITALE!!
CONTRO QUALSIASI AUTORITA’!!
VIVA L’ANARCHIA!!

Federación Anarquista Informal/Célula Incendiaria Efraín Plaza Olmedo

traduzione: ParoleArmate

Berlino: Fuoco solidale con Luciano Pitronello

Quando parliamo di solidarietà, non possiamo ignorare il Cile. Anche se siamo lontani dalle battaglie che hanno luogo lì, ci troviamo nella stessa guerra contro gli stessi nemici, come i nostri compagni in Cile

La situazione lì, ci ha portato ad attaccare un obiettivo bancario, come ha fatto Tortuga, per la qualcosa sarà condotto in un tribunale.

Ieri notte, 19 marzo 2012, a Bützowstraße (nel quartiere di Prenzlauer Berg), nella città di Berlino, abbiamo distrutto con il fuoco un bancomat. Le azioni contro queste macchine sono aumentante negli ultimi anni, anche a Berlino: in diversi contesti, si identificano come un obiettivo adeguato e pertanto o vengono bruciati o sono presi a martellate.

Gli attacchi contro i bancomat vengono messi a tacere, proprio perché i potenti temono che questa forma d’azione si trasformi in uno sport popolare come l’incendio di auto.

Libertà per Tortuga!
Libertà per tutti i prigionieri!
Solidarietà con la lotta anarchica in Cile!

Cellula Internazionale di Incendiari

 Traduzione: ParoleArmate
Vedi anche: Dimostrazione di solidarietà per Luciano Pitronello e la lotta rivoluzionaria in Cile, Mercoledi, 21 Marzo, a Bristol (UK).

Atene: Rafforzare la reciproca solidarietà

Domenica, 11 marzo alcuni compagni provenienti da paesi diversi hanno preso parte all’assemblea aperta di Contra Info ad Atene. Così, il giorno seguente, siamo riusciti a portare a termine un’azione simbolica di solidarietà internazionale e di contro-informazione allo stesso tempo, attaccando striscioni riguardanti quattro importanti casi in diverse parti del centro di Atene.

Un piccolo striscione su cui si legge ‘Solidarietà internazionale tra gli oppressi’ è stato messo all’ingresso del Politecnico in Stournari Street. Inoltre, al Politecnico, sul lato di Via Patission, abbiamo posizionato uno striscione per il compagno Tortuga in vista del 20 marzo, giornata internazionale di azioni in solidarietà con Luciano Pitronello, che rischia di subire  15 anni di carcere da parte delle autorità di perseguimento penale dello Stato cileno, per aver collocato un’ordigno esplosivo in una filiale della Banca Santander il 1 ° giugno 2011, a Santiago. Sullo striscione si legge in spagnolo / greco: ‘Libertà per il compagno Tortuga! Solidarietà con gli ostaggi della guerra in Cile ‘.

In piazza Exarchia abbiamo messo uno striscione in memoria di Oury Jalloh, in tedesco / Greco: ‘Il caso Oury Jalloh: e’ stato un’omicidio! La memoria di Oury Jalloh è viva! Nessuna tolleranza per gli assassini di Stato. Solidarietà con i compagni in Germania. ‘Oury fu bruciato vivo all’interno di una stazione di polizia a Dessau, in Germania, il 7 gennaio 2005. Da allora in avanti, parenti, amici e sostenitori hanno portato il caso davanti ai giudici, chiedendo la punizione dei responsabili per l’omicidio del 36 enne profugo dalla Sierra Leone. Nei giorni scorsi, sotto il terrore della polizia, il caso è stato esaminato nel tribunale distrettuale di Magdeburgo.

In Via Patission, al di fuori dell’ Università di Economia e Commercio di Atene (ASOEE), uno striscione scritto in italiano / greco ‘NO TAV, NO STATO, NO CAPITALE – Solidarietà con Luca Abbà – Sabotaggio a tutte le linee ad alta velocità del sistema’ è stato appeso per l’attivista NO TAV italiano, che è ancora ricoverato in ospedale dopo essere stato ferito gravemente il 27 Febbraio, durante l’ennesima operazione repressiva in Val di Susa. Nonostante la mano assassina dello Stato e del Capitale, la protesta rimane viva; la lotta contro la linea dei treni ad alta velocità Torino-Lione continua dai primi anni ’90 ad oggi.

All’ingresso del Panteion (Università di Scienze Politiche e Sociali), situato sulla Syngrou Avenue, abbiamo messo uno striscione scritto in francese / Greco: ‘Solidarietà con Ivan, Bruno, Damien, Inès, Franck, Javier – Giù le mani dai nostri compagni in Francia ! ‘Questi sei anarchici sono perseguiti sotto la legge anti-terrorismo da quattro anni. In breve, tutti e sei sono nello stesso processo per essere giudicati secondo la legge anti terrorismo francese. Ivan, Bruno e Damien sono stati arrestati nel gennaio 2008 per il possesso di fumogeni mentre si dirigevano verso una protesta fuori dal centro di detenzione di Vincennes. Pochi giorni dopo, Inès e Franck sono stati arrestati in Vierzon per possesso di manuali per le tecniche di sabotaggio ed una mappa del carcere minorile. Le autorità hanno usato l’identificazione del DNA ed hanno affermato che il campione di DNA di Inès  combacia con una delle cinque tracce di DNA trovate sul sacchetto contenente le bottiglie con la benzina in un camion rimorchio della polizia, tra i due turni delle elezioni presidenziali nel 2007. Entrambe le indagini sono state ben presto unite in un unico caso, e i procuratori anti terrorismo hanno preso il sopravvento. Poi i poliziotti avrebbero scoperto il DNA di Damien su tale borsa. A seguito di questa pratica dei test del DNA, non passò molto tempo prima che il fratello di Inès , Javier, fosse  arrestato anche per il fatto del 2007. Inoltre, nel giugno 2010 Javier era stato incriminato per una serie di sabotaggi dei quadri elettrici delle stazioni di segnalazione della SNCF, incendi dolosi che avevano paralizzato parte del traffico ferroviario durante il movimento del ‘CPE’ nel 2006. Ancora una volta, il DNA di Javier fu’ trovato dalla polizia sulla scena di un tentativo di sabotaggio. Tutti e sei hanno fatto dai 5 ai 13 mesi di reclusione come detenuti in attesa di giudizio. Le accuse principali nei loro confronti sono: partecipazione ad un’organizzazione con il fine di preparare atti terroristici (per sei di essi), fabbricazione di esplosivi (per tre di loro), tentata distruzione di beni appartenenti ad altri (per tre di loro), possesso e trasporto di prodotti esplosivi o di incendio (per quattro di loro), ed il rifiuto a presentare campioni di DNA (per tre di essi). Il loro processo è previsto per il 14 maggio 2012, a Parigi – più informazioni in francese 1, 2, 3.

Santiago, Cile: Revocati gli arresti domiciliari a Tortuga

17 Febbraio 2012

La seconda corte d’Appello di Santiago ha revocato gli arresti domiciliari al compagno Luciano Pitronello, siccome viene considerato “un pericolo per la società”. Inoltre, i giudici d’appello hanno stabilito che abbia presumibilmente una possibilità di fuga a causa della doppia cittadinanza (cilena-italiana) ed ottenere un passaporto valido, un motivo in più è stato il suo “buono stato di salute” (!), che non giustificherebbe i suoi arresti domiciliari. Questo colpo di stato giuridico si è basato anche sulla recente lettera di Tortuga “lettera ai cuori indomabili“, in tal modo perseguendo il prigioniero politico insurrezionale si dà risposta alla nostra irriducibile solidarietà.

Giù le vostre zampe dai nostri compagni!
Libertà ora a tutti i prigionieri di guerra!

più informazioni su war on society

Cile: Tortuga ai domiciliari

Riportiamo gli ultimi sviluppi riguardo al compagno Luciano Pitronello, il compagno lascerà stasera il carcere di Santiago 1 per essere trasferito a casa di sua madre dove sconterà i domiciliari stabiliti nel corso dell’udienza che si è svolta oggi (13 febbraio) intorno alle ore 15. Mentre lasciavano la prigione, Luciano e sua madre sono stati seguiti dalla stampa borghese; la persecuzione è continuata fino a quando non sono arrivati nel parcheggio della casa.

Gli sono stati dati i domiciliari dopo che la difesa di Luciano l’aveva richiesta cosicché il compagno potesse continuare il suo trattamento medico, e perché il periodo di “detenzione preventiva” di 75 giorni ordinato il 22 novembre 2011 era finito. Nonostante le buone notizie, bisogna prenderla cautamente, dal momento che la Procura potrebbe appellarsi contro la decisione degli arresti domiciliari a causa della – secondo loro – “permanente possibilità di fuga che esiste”.

Tortuga sarà costantemente sorvegliato dalla polizia, con quattro controlli al mattino e quattro alla sera, e con la decisione degli orari di controllo a disposizione dei lacchè.

Salutiamo con un abbraccio forte il compagno che stavolta starà lontano dalle mani sporche e servili dei carcerieri dell’istituzione torturatrice della “Gendarmeria”.

Forza Tortuga e un altro passo avanti!

fonte —trad. ParoleArmate

Atene: Solidarietà incendiaria con Panagiotis “Takis” Masouras, Konstantina “Nina” Karakatsani, Stella Antoniou e Luciano Pitronello “Tortuga”

Rivendicazione di attacchi incendiari contro concessionarie e il Ministero della Cultura
“Da un certo punto in poi non c’è più ritorno. È questo il punto da raggiungere.”
—Franz Kafka

L’apparentemente invisibile
Stiamo attraversando un periodo di “profonda” crisi economica; un’altra crisi artificiale, secondo un piano conosciuto e molto utilizzato. Già da molti anni, attraverso “crisi” simili, si mette alla prova e allo stesso tempo, sfortunatamente, testa la durabilità del sistema capitalista. Un esperimento organizzato per pochi, dove le cavie sono, di solito, i cittadini sottomessi, senza volontà propria. Persone che appoggiano e elogiano con (e a volte senza) passione il loro diritto a scegliere coloro che li impoveriranno e li inganneranno per i prossimi quattro anni. Ma questo “bellissimo” flusso del capitalismo viene essenzialmente distrutto giorno dopo giorno, visto che la società sta iniziando a capire che al capitalismo non servono correzioni, ma distruzione. Il distante, ma ancora tangibile sogno di una “vita ideale”, soprattutto di costante e inutile consumismo, è iniziato a crollare per gran parte della società. In effetti, quelli che una volta tenevano la bocca chiusa, a causa del sogno, adesso sono gradualmente contaminati dal benefico virus della reazione. La gente si radicalizza, come mostra la storia, in periodi di crisi sistemiche.

L’esistente
Ma la favola da qualche parte ha una fine, e noi torniamo alla realtà più selvaggia e brutale. Continue reading Atene: Solidarietà incendiaria con Panagiotis “Takis” Masouras, Konstantina “Nina” Karakatsani, Stella Antoniou e Luciano Pitronello “Tortuga”

Una fiamma di solidarietà da parte dell’O.R. CCF per i fratelli e le sorelle in Cile

Quando le sbarre della prigione bloccano le nostre mani che lanciano il fuoco dell’anarchia contro il mondo del Potere, allora le nostre parole si convertono in lime affilate per la nostra evasione.

Le armiamo con pensieri, desideri, piani segreti, nuove cospirazioni e vi inviamo il più caldo abbraccio nel nostro immaginario incontro con i compagni e le compagne d’azione di tutto il mondo.

Adesso vogliamo che la nostra voce giunga ai nostri fratelli e sorelle nel lontano Cile, a Luciano (Tortuga) processato il 22 novembre, ed a Monica, Felipe, Francisco, Omar, Carlos che saranno processati il 28 novembre per esser anarchici e nemici del Potere.

Ovviamente, non dimentichiamo Marcelo, Freddy e Juan, il cui processo è iniziato l’11 di questo mese.*

Compagni/e, anche se siete così lontani, ci sentiamo vicini a voi.

Si tratta della stessa rabbia che proviamo quando attacchiamo lo Stato, lo stesso disprezzo che mostriamo per il silenzio della moltitudine impegnata, la stessa passione che abbiamo quando stiamo lottando per l’anarchia, lo stesso odio per le carceri che vogliono mantenerci in cattività.

Lo Stato cileno e le autorità degli Stati di tutto il mondo devono sapere che nessun compagno resterà solo. Continue reading Una fiamma di solidarietà da parte dell’O.R. CCF per i fratelli e le sorelle in Cile

Indonesia: Lettera di Eat e Billy, compagni prigionieri membri della FAI Indonesiana

I prigionieri anarchici Eat e Billy sono compagni prigionieri, appartenenti alla “Lunga Vita al Luciano Tortuga” Cellula / Federazione Anarchica Informale, Sezione Indonesiana, e sono attualmente in carcerazione preventiva, avendo rivendicato l’incendio del bancomat della BRI Bank a Yogyakarta del 7 ottobre 2011, quando venne causata un’esplosione. L’azione venne dedicata in solidarietà a Luciano Tortuga, combattente anarchico ferito in Cile, ai prigionieri rivoluzionari e ai combattenti in Indonesia e in tutto il mondo, in complicità con lo scontro internazionale con il capitalismo e la gerarchia.

Nonostante le condizioni di isolamento e gli interrogatori duri e infiniti, i compagni non hanno mai cooperato o collaborato con l’apparato repressivo, e l’applicazione della legge antiterrorista non li ha spaventati. L’ondata repressiva è stata lanciata dallo stato indonesiano e dai media principali non solo contro di loro, ma anche contro spazi e individualità autonome, e si è estesa nelle continue pratiche omicide utilizzate nelle isole, ma ha fallito nell’oscurare l’evidenza: che lo stato indonesiano e le corporation attive lì sono sfruttatrici e terroriste.

Questa lettera aperta si inserisce in un continuato appello per la solidarietà internazionale contro la devastazione ambientale, la lotta indigena e anticapitalista/antistato in Indonesia, e i compagni prigionieri vogliono anche focalizzare l’attenzione su posti come Wera (Bima) dove la gente sta resistendo contro la miniera di ferro, e anche sulla situazione della rinnovata guerra sociale a Papua Ovest, visto che ribelli e studenti stanno aumentando lo scontro con la polizia, militari e la mafia Freeport McMoran Copper & Gold Inc..

Potete leggere un precedente testo (tradotto in molte lingue) riguardo alla situazione generale (c’è stata un’altra persona arrestata e poi rilasciata), oltre ad un opuscolo solidale realizzato da Actforfreedomnow/Elephant Editions.

Presto ci sarà un conto bancario per sostegno finanziario, e un appello per una specifica data-periodo di solidarietà internazionale, cosicché i compagni siano consapevoli della cosa. Comunque, la solidarietà non deve mai aspettare fino alla data di qualsiasi processo o data imposta da altri, Eat e Billy si aspettano che i compagni agiscano come hanno sempre fatto, con i loro cuori generosi e calorosi uniti nella lotta globale contro Stato e Capitale.
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Cari compagni, con rispetto, amore e rabbia

Sono passati 35 giorni dalla nostra cattura e ci spiace scrivere una lettera così tardi visto che la nostra unica possibilità di comunicare risiede nei nostri amici e cari che ancora hanno il coraggio di incontrarci qui. Lettere dirette sono impossibili.

Siamo stati in attesa di sentire qualche notizia da voi tutti e come una grande brezza calda in questo clima di repressione, noi ancora una volta abbiamo energia e forza di sentire il suono della solidarietà rivoluzionaria e il caldo sentimento della vicinanza tra compagni, combattenti e prigionieri della libertà in tutto il mondo – soprattutto quando abbiamo avuto la possibilità di leggere un giornale che parlava della recente insurrezione a Roma, Italia, ciò ci ha dato una calda sensazione che i compagni ancora lottano per un vero cambiamento insurrezionale, e lo spirito dell’insurrezionalismo è ancora nell’aria come una luce di speranza – in questa tetra atmosfera di gabbie di repressione.

Noi abbraccimo tutti i membri della FAI nel mondo (quelli liberi e quelli prigionieri) così come i membri della CCF in Grecia, i nostri veri sentimenti calorosi e rivoluzionari a tutti voi…

Una nota triste, siamo davvero contrariati dal fatto che alcuni nostri compagni locali si siano fatti convincere a ritirarsi a causa della paura e del sensazionalismo dei media, ma passiamo oltre, visto che stiamo ancora convinti che essi abbiano le idee nei loro cuori di resistenza… che illuminino l’oscurità ancora una volta nella fiammeggiante luce della passione per la ribellione.

Calorosi abbracci e saluti a tutti i combattenti in Cile, Grecia, Portogallo, Italia, Spagna, Germania, e a tutti gli anarchici rivoluzionari che non si sono mai tirati indietro davanti alla repressione.

Saluti Rivoluzionari e Abbracci a voi tutti.

Membri della “Lunga Vita al Luciano Tortuga” Cellula / FAI Indonesiana
EAT e BILLY
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LA PASSIONE PER LA LIBERTÀ
È PIÙ FORTE DELLA PRIGIONE

fonti: 325 —trad. Cenere