Tag Archives: Hans Niemeyer

Cile: Prigionieri sovversivi cominciano uno sciopero della fame in solidarietà con gli anarchici Juan, Nataly e Guillermo

Compagn*, vi informiamo:

Che in quanto sovversivi residenti nella Prigione di alta sicurezza (CAS a Santiago), dalle 00:00 di oggi, 18 maggio 2015, ci uniamo allo sciopero della fame che Juan Flores, Guillermo Duran e Nataly Casanova hanno intrapreso come forma di lotta.

Lo facciamo con un profondo senso di solidarietà contro la prigione, e avanziamo le stesse richieste dei nostr* compagn*, che sono in sciopero della fame già da 34 giorni:

– Il rilascio immediato di Enrique Alfonso Guzmán Amadeo, viste le accuse ridicole e le prove deliranti presentate dal pubblico ministero.

– Chiediamo una soluzione immediata per il caso della nostra compagna Nataly Antonieta Casanova Muñoz, perché dal suo arrivo nel penitenziario di San Miguel si ritrova in un regime rigido di punizione e isolamento.

– Chiediamo che cessino le molestie e le persecuzioni che le forze repressive hanno scatenato contro i nostri cari.

– Che venga determinata la validità scientifica della prova del DNA.

CHIAMAMO ALLA PROPAGANDA CON OGNI MEZZO

Contro ogni autorità: Guerra sociale.

Gioventù combattente, insurrezione permanente.

Finché esisterà la miseria, ci sarà rivolta.

Marcelo Villarroel
Freddy Fuentevilla
Carlos Gutiérrez
Juan Aliste
Alejandro Astorga
Hans Niemeyer
Alfredo Canales

Prigione di Alta Sicurezza
Santiago, Cile

spagnolo | inglese | greco

Pudahuel, Santiago: Azione incendiaria davanti al 26° commissariato

Venerdì, 7 Febbraio 2014

Ci rattrista/disturba che appena le lezioni universitarie si fermano l’azione nelle strade si ferma con esse, è triste/disturbante che l’azione vada in vacanza, e questo vale per ogni tipo di agitazione (incendiaria o no). Ciò abbassa decisamente l’intensità della pratica anarchica. Ecco perché chiediamo a tutti/e i/le compagni/e di abbandonare l’immobilismo, chiediamo un coordinamento tra individualità affini per realizzare azioni di ogni tipo, per mettere da parte quella spontaneità che lascia molto a desiderare.

Ecco perché, armati di pneumatici, quattro bombole di gas, fuoco, e volantini, abbiamo deciso di bloccare Teniente Cruz street davanti al 26° commissariato di Pudahuel, al fine di rendere chiaro a quei bastardi che siamo vicini e che l’azione coordinata è la chiave del successo.

Dopo l’inizio del fuoco, siamo velocemente fuggiti verso il luogo di ritrovo, lasciando i bastardi coi culi in mano quando hanno visto una barricata proprio davanti a loro. Le bombole hanno fatto il loro lavoro, cosa che gli ha messi in allarme e cosi ci hanno inseguiti come pazzi al suono delle loro luride sirene nel quartiere, senza successo.

Questo piccolo gesto è dedicato con molto affetto a Jose Miguel Sanchez. Speriamo profondamente nel tuo ritorno! Così potrai unirti a noi in questa lotta contro il potere e lo Stato/Capitale.

Salutiamo affettuosamente anche Hans Niemeyer, un fratello che non dimentichiamo; speriamo che questo gesto rompa l’isolamento dell’infame galera: ti mandiamo coraggio, anche se sappiamo che ne hai in abbondanza, caro compa.

Inoltre ricordiamo che in questa caserma portarono i nostri compagni Hermes González e Alfonso Alvial dopo averli arrestati in seguito alla rapina al Banco Estado nella quale è stato ucciso il nostro fratello Sebastian Oversluij, un forte abbraccio e saluti complici a loro per il coraggio, e a Sebastian il nostro amore e rispetto per la sua vita dedicata alla lotta anarchica.

Nota: Un saluto al poliziotto bastardo che vigilava dalla sua postazione la “sicurezza” del commissariato e della zona, speriamo che i cani che ti comandano ti abbiano ricompensato per il tuo “lavoro efficace” di allerta per il fuoco sotto ai loro nasi. Stupidi/e!

Sebastian Oversluij presente!
Libertà per i/le prigionieri/e della guerra sociale!

Il capitalismo non arretra, nemmeno noi!
Moltiplicare gli attacchi contro lo Stato-Capitale!

Cellula Incendiaria Sebastian Oversluij

in spagnolo & inglese

Cile: Rifiutata la libertà vigilata per il compagno Hans Niemeyer

La Corte d’Appello di Santiago ha discusso la richiesta della difesa in merito all’ottenimento della “libertà vigilata” per il compagno Hans Niemeyer.

Hans è stato condannato il 12 Luglio 2013 a 5 anni e 1 giorno + 300 giorni di carcere per porto di artefatto esplosivo e danneggiamento, dopo un processo e un’indagine basati sulla legge antiterrorista per l’esplosione di un artefatto in una filiale della BCI. Dopo questa sentenza, la difesa ha richiesto un nuovo processo o la modifica della sentenzia. Il 25 Settembre 2013, la Corte Suprema ha rifiutato la possibilità di svolgere un nuovo processo, cosi la difesa ha fatto un nuovo ricorso chiedendo la libertà vigilata.

Il 29 Ottobre, la Corte d’Appello con decisione unanime ha rifiutato la richiesta, confermando i quasi 6 anni di carcere da scontare. La sentenza fascista della Corte ha tenuto, tra le altre cose, conto delle posizione della gendarmeria.

$antiago, Cile: scritto di Daniela, compagna di Hans Niemeyer davanti alla ratifica della condanna di 5 anni e 300 giorni

panfle2a
Tiriamo fuora tutti i prigioneri rivoluzionari ed anarchici dal carcere. – Solidarietà pronta ed irrefrenabile con Hans Nimeyer, finché l’abbiamo con i suoi piedi sulla strada

Amici e amiche,

Gli ultimi giorni sono stati duri, di pensieri profondi , lacrime spesse. Siamo stati testimoni, come famiglia, del aggressivo trattamento del processo legale di Hans , e siamo profondamente commossi per la ferocia e la sproporzione della punizione che è caduta su di noi, dico noi perché quando il Diritto diventa lo strumento del attrezzista, i puniti siamo chi riempiono le sedie del circo che ci offrono e non quelli che realmente dovrebbero essere castigati .

Il senatore Larraín chiede “misericordia” per suo figlio, che ha tolto la vita ad un passante nella regione del Maule, e sostiene che il suo status di parlamentare non esercita alcuna pressione politica sulla giustizia, più tardi il Fiscale assicura che è difficile da certificare che il figlio del senatore era in uno stato di ubriachezza dato che l’esame se le avrebbe praticato con ritardo.

Il signore Larraín afferma che il suo figlio deve andare avanti con la sua vita, deve ricominciare da capo, nonostante la condanna. Sono d’accordo che un padre sempre dovrebbe difendere i propri figli per l’amore immenso e impareggiabile che esiste in questo vincolo, non potrei screditare le sue parole in assoluto, tuttavia esiste già una tribuna da cui può parlare e contarci il suo dolore, la sua condizione, tribuna con la che – altrimenti – noi non contiamo per la nostra condizione di normali civili e che avessimo utilizzato, per esempio, per raccontare che Hans ha lavorato gran parte della sua vita con bambini a rischio sociale, e per tanto nelle comune più povere di Santiago, possibilmente con uno stipendio che non supera un ottavo di quelli che si vantano con tanto fulgore di tenerlo privato di libertà, che ne sa più di tanti altri che si riempiono la bocca degli effetti lapidari che esercita la disuguaglianza in questo paese, che è stato testimone dei pianti amari delle madri che nelle popolazioni hanno perso coniugi, figli, nipoti, famiglie devastate dalle droghe, persone che hanno perso la loro casa prodotto della “mancanza di opportunità”, persone che sono rimaste in strada, persone che hanno perso tutto, a conti finali persone che non vivono dove vivono i giudici o pubblici ministeri, che sono le stesse persone con chi riempiono le notizie dei canali televisivi, le stesse persone con chi riempiono i loro discorsi la classe politica per raggiungere i loro voti, e che finalmente è la stessa gente che prolifera nelle carceri e non per spezzare le finestre ad una Banca.

E perché non dirlo pure, che è un grande padre che ama il suo figlio sopra ogni cosa, e certamente meglio padre e marito che molti di coloro che lo segnalano oggi con il suo dito immondo.

Il Fiscale Concha che compare davanti alla Corte di Cassazione e di appello conosce bene e tan profondamente la parola fallimento che porta impressa con fuoco nella sua coscienza il suo disagio, ed è per questo che non perde l’occasione per vantarsi con i suoi scarsi e grezzi trionfi.

Per quanto riguarda il rifiuto della nullità segnala alla stampa, “lo valoriamo come una circostanza in cui i tribunali hanno incorporato nella loro sentenze ed in qualche modo è in linea con il pericolo che implicano questi comportamenti”.

La grandezza dei falliti sempre è causa di imbarazzo di coloro che aderiscono alla giustizia e ai valori degli uomini, il pericolo al quale si riferisce il Fiscale Concha è il rompersi di tre finestre di una filiale di banca non operativa.

La condanna data a Hans è il logro del Pubblico ministero della zona Sud, un debole risultato : una condanna effettiva per qualcuno che non la meritava, e che in realtà non si giustifica, come si altri che hanno agito in collusione per sfruttare i più vulnerabili, ad esempio, ma che quella GIUSTIZIA ECCELSA non è podestà di questo paese lo so perché è cosa di guardare la sua storia con i giudici chiedendo perdono, il caso di Hans non lo lancia lo sterco del procuratore Sud,perché come ci si addice al lavoro rozzo è nello imbroglio dove devono scrutare gli insignificanti per trovare la loro corona di alloro.

Forza Hans!

Daniela Paz Rodriguez Salas

Cile: Trasferimento di modulo per Freddy Fuentevilla

cas-1

Il compagno Freddy Fuentevilla ha sollecitato il trasferimento al modulo H-sur del Carcere di Alta Sicurezza.

Ora i prigionieri rivoluzionari al C.A.S sono suddivisi cosi:

H-Norte : Marcelo Villaroel e Hans Niemeyer
H-Sur : Freddy Fuentevilla
J : Juan Aliste Vega

Supporto e solidarietà ai prigionieri rivoluzionari!

fonte

Cile: Confermata la condanna a Hans Niemeyer

Oggi 25 Settembre 2013 la corte suprema si è espressa in merito alla revisione della condanna proposta dalla difesa. È stata rifiutata la possibilità di fare un nuovo processo a Hans annullando la condanna a 5 anni e 300 giorni di carcere.

Ricordiamo che il compagno Hans Niemeyer è stato condannato a 5 anni e 300 giorni per la collocazione di un artefatto esplosivo nella filiale della banca BCI. La condanna è arrivata in base alla legge sul controllo delle armi e non per quella antiterrorista, ma il tribunale ha rigettato di concedere il beneficio della “libertà vigilata”.

L’avvocato di Hans, Julio Cortes ha dichiarato alla stampa: “La condanna ci sembra sproporzionata e ingiusta, considerando che si tratta di un diritto contro la proprietà e che ci sono delitti ben più gravi, una volta il calciatore o l’altra il figlio di un politico, dove ci sono morti, e neanche scatta la custodia preventiva (…) in cambio, la distruzione dell’ingresso di una filiale bancaria, che non era aperta in quanto era notte, ha una pena più alta dei delitti contro la vita e l’integrità delle persone”.

Fuori dal tribunale c’è stato un presidio solidale con striscioni e volantini di appoggio a Hans.

Chiediamo di rafforzare la solidarietà permanente col compagno Hans, affinché gli animi non si raffreddino col passare del tempo e che la solidarietà resti viva senza cadere nell’apatia e nell’indifferenza dell’abitudine.

Forza e solidarietà permanente a Hans Niemeyer!

fonte

Cile: Aggiornamento sulla situazione di Hans Niemeyer

auno280534

È stata finalmente fissata per giorno 25 Settembre 2013 alle ore 13 l’udienza dove la corte suprema deciderà in merito alla revisione del processo che è finito con la condanna di 5 anni e 300 giorni per il compagno Hans Niemeyer.

Il ricorso presentato dalla difesa, dato che la procura è d’accordo con la condanna data al compagno per collocazione di artefatto esplosivo. Secondo la difesa, la condanna non ha motivato perché il beneficio della “libertà vigilata” non è stato concesso al contrario di altri casi riguardanti dei compagni, inoltre i giudici hanno dato credito alle testimonianza di agenti di polizia che non avevano testimoniato in precedenza.

Solidarietà ai/lle prigonieri/e della guerra sociale!
Solidarietà con Hans Niemeyer!

fonte

Santiago, Cile: Fine dello sciopero della fame del compagno Hans Niemeyer

foto_2-2COMUNICATO N ° 2: FINE SCIOPERO DELLA FAME

Alle menti coscienti, all’ambiente solidale, ai famigliari e agli amici.

Attraverso queste lettere, comunico la mia decisione di porre fine allo sciopero della fame liquido che ho mantenuto per 13 giorni, dal 12 agosto, dimagrendo di circa 7 chili di peso.

La ragione principale è stata le ragioni mediche legate a problemi di fegato che ho cominciato a presentare gli ultimi tre giorni dello sciopero. All’interno del protocollo della Gendarmeria per i prigionieri in sciopero della fame, mi sono state prese campioni d’urina e del sangue, presentando questi ultimi problemi con il metabolismo della bilirubina, ciò che ha causato un quadro di itterizia e potenzialmente avrebbe potuto causare danni irreparabili, così che Venerdì scorso ho dovuto essere trasferito all’ospedale della prigione, dentro l’ex carcere. A questo si aggiungono alcuni problemi renali e dolori all’ora di urinare, tutto in un contesto di molta debilità gli ultimi 2 giorni che incluso comprendeva un svenimento in cella, dopo il prelievo di sangue.

Tutto questo lo racconto non per victimizarmi, ma per spiegare che il mio obiettivo era la denuncia pubblica e non finire gravemente malato. Fuori c’è una famiglia e un piccolo cucciolo che mi aspetta.

La situazione di salute, il mio apprezzamento e quello del mio ambiente di sostegno, che era stato raggiunti i livelli considerati accettabili di diffusione dei tre punti delle mie richieste, mi hanno fatto mettere fine, alle 17 ore del Venerdì 23 Agosto, allo sciopero della fame liquido, essendo stato immediatamente trasferito al terzo piano del Modulo H-Nord Del Carcere di Alta sicurezza (CAS). Continue reading Santiago, Cile: Fine dello sciopero della fame del compagno Hans Niemeyer

Cile: Castigo e spostamento del compagno Hans Niemeyer per lo sciopero della fame

a1Il 22 agosto, si confermava una informazione che si è prestato ad una confusione in  funzione di alcuni comunicati che sono circolati. Il compagno Hans Niemeyer è in sciopero della fame dal 12 Ago 2013 cercando di denunciare: 1) La valutazione da parte del giudice della testimonianza di una polizia-testimone che non aveva precedentemente dichiarato 2) l’essere condannato due volte per lo stesso reato 3) la campagna mediatica di infamie e bugie da parte del giornale El Mercurio.

Da quando ha cominciato lo sciopero e informato al tribunale e all’amministrazione carceraria, Hans è stato punito ed è stato trasferito dal modulo H-Nord dal carcere di alta sicurezza ad una cella di punizione nella sezione di massima sicurezza.

Per l’amministrazione carceraria questo tipo di mobilitazione è considerata un “reato grave” nel regime interno per cui lo sanzionano immediatamente con l’isolamento, come è già succeso con compagnx in precedenza, che decidono di iniziare questo tipo di lotta ( compagnx del caso bombe, compagnx del caso sicurezza) in questo complesso carcerario. Questo castigo è in aggiunta al divieto di ricevere visite per 20 giorni imposto dopo aver trovato un coltello nella cella dove si trovava nel c.a.s.

Oggi, il compagno Hans partner è in una cella singola di castigo individuale, sotto le condizioni di isolamento totale proprie di detta sezione di massima sicurezza: 22 ore di reclusione, due ore di cortile. sommate alle restrizioni imposte nella cella di punizione nel primo piano-sotterraneo del carcere (niente TV, niente radio). I controlli medici per monitorare lo sciopero sono quotidiani.

Sostegno e solidarietà con la mobilitazione portate avanti dal compagno Hans!
per la liberazione dei/le compagnx presx in ostaggio!

Città del Messico: Arresto di compagni nel raduno di solidarietà a Hans Niemeyer

dune

Ieri, 20 Agosto, c’è stato un presidio solidale con il nostro compagno Hans Niemeyer presso l’ambasciata cilena. Dopo la protesta, mentre i compagni andavano via, sono stati seguiti e arrestati dalla polizia;
Jaime Alberto Aguilar Marroquin (membro della croce nera anarchica DF), Guarneros Tonatiuh Garcia, Jair Juarez Victorino e Mario Alberto Lopez Gutierrez.

I nostri compagni sono stati condotti dal pubblico ministero, accusati
di: vilipendio dell’autorità e danni a proprietà privata. Per quanto ne sappiamo il Comune, guidato da Miguel Angel Mancera, ha invitato il procuratore generale a farli rimanere in arresto.

Questo è un chiaro esempio della politica di persecuzione e assillo contro il movimento anarchico condotta dal governatore di Città del Messico Marcelo Ebrard, e continuata ora da Mancera. Consideriamo il comune e il potere giuridico come gli unici responsabili di questa repressione.

Oggi, 21 Agosto, dopo quasi 24 ore di detenzione, sono stati rilasciati dietro cauzione i compagni arrestati presso l’ambasciata cilena a Città del Messico. Per quanto si sa, i compas hanno presidiato il ministero pubblico per manifestare ed esigere la liberazione dei detenuti. Restando presenti tutta la notte per monitorare la situazione.

Nella mattinata, il procuratore ha annunciato la cifra delle cauzioni, le quali sono state prontamente coperte grazie al supporto economico di vari collettivi e individualità.

I compagni stanno bene. Seguirà un processo con le accuse di danneggiamento e oltraggio all’autorità, delitti considerati non gravi..

Continueremo a dare informazioni sul caso.

Libertà per tutt*!
Abbasso le mura delle prigioni!
Croce Nera Anarchica Messico

Santiago, Cile: Hans Niemeyer inizia lo sciopero della fame

DICHIARAZIONE DELL’INIZIO DELLO SCIOPERO DELLA FAME

“Come una conseguenza del mantenimento dell’ordine interno si rende necessario emettere precetti per garantire il completo e perfetto esercizio di libertà individuali e di tutti i diritti che specialmente garantisce la Costituzione; giacchè senza l’esercizio di questi diritti, l’ordine diventerebbe tirannia e dispotismo”
(Messaggio del codice penale cileno, 29 Ottobre 1873)

“Dite quello che volete, la cosa fondamentale è mantenere e preservare il buon ordine dello Stato”
(Napoleone, Commentari su Il Principe, di Machiavelli)

Venerdì 12 Luglio di quest’anno, il settimo tribunale orale penale di Santiago ha emesso una condanna contro di me per un attentato esplosivo avvenuto nel Novembre del 2011 a 5 anni e 300 giorni di prigionia effettiva, senza diritto ai benefici per la violazione della legge di controllo di armi ed esplosivi e il delitto di danni.

Questa condanna ha suscitato la gioia e gli applausi dalla destra, il governo e il duopolio della stampa, dove anche il giornale El Mercurio si è permesso di dare un giro di chiave in più nel suo sibilino e velenoso stile, mentendo spudoratamente in un articolo della giornalista Leslie Ayala e in un successivo editoriale segnalando che il mio DNA era presente in altri 3 attentati esplosivi per i quali sono stato processato ed assolto. Il Ministro dell’Interno Andrés Chadwick, un fascista di Chacarillas, ha descritto la sentenza come esemplare e ha applaudito furiosamente. Queste reazioni solo mostrano una confluenza delle diverse fazioni del potere nella strategia contro quelli che loro denominano come il nuovo nemico interno, fazioni come UDI, il Ministero dell’Interno, il Dipartimento di Giustizia e la grande stampa, ognuna compiendo la sua missione.

Può essere ignorato il fatto della vendetta da parte dello stato per essere stato quasi cinque mesi latitante, dal 7 Dicembre 2012 fino al 26 Aprile 2013, esercitando il mio diritto alla rivolta e ad evitare il processo sospeso nella Corte Costituzionale che pretendeva di confermare la custodia preventiva, ciò costituiva una situazione arbitraria e illegale che la maggior parte della stampa ignorò. Continue reading Santiago, Cile: Hans Niemeyer inizia lo sciopero della fame

Santiago, Cile: Alcune parole per il nostro compagno Hans Niemeyer

file_20120927140133

Da una parte di questa creazione scenica del “progresso borghese” chiamata Cile, abbiamo deciso di dedicarti un paio di righe, che non sono tante, ma sappiamo le apprezzerai. La decisione di assaltare armati di desidero e solidarietà un tempo e uno spazio che abbiamo definito la locomotiva del dominio ci conduce da te attraverso queste parole fraterne. Lo spettacolo moralizzante della “cittadinanza” agisce come una grande gabbia per chi cerca di espandere la critica all’esistente, il primo carceriere che dobbiamo bruciare. Rompere con la caricatura dell’uomo dai comportamenti industrializzati dal potere vuol dire rompere anche con il soffocamento delle nostre peculiarità attraverso la logica dell’abitudine e della “normalità”, insieme ad altre invenzioni della civilizzazione come nostro aguzzino sanguinario. Prima di iniziare queste calde parole per te, dobbiamo dirti che schifiamo ciò che hai schifato, che schifiamo ciò che le cloache “democratiche” assolutiste impongono come organo indispensabile per la vita del tessuto sociale; schifiamo la cittadinanza e le fabbriche “esemplari”! Noi non abbiamo nome, etichette, siamo solo noi.

Circondati da macchine umane che parafrasano i media, che vociferano un ordine che non esiste e annusano alienate la putrefazione del capitalismo e il suo funzionamento schiavizzante, i nostri pensieri e riflessioni si sono universalizzati per fornirti un caldo ululato di fratellanza. Ci dirigiamo verso te, compagno, che in questo preciso istante sei limitato fisicamente dietro le sbarre del potere; il carcere, luogo che sappiamo mai rinchiuderà le tue idee, a meno di non sentire il profondo amore che cerca la libertà. Sicuramente la tua carcerazione ha generato orgasmi per l’autorità, che era decisa a “prenderti” e “giudicarti”, che si masturba con l’idea di danneggiare le tue idee tramite il castigo, cercando col tuo caso di dare un “avviso” a chi si ribella contro i riti e i codici della sottomessa società moderna e i simboli del nefasto sistema carcere/capitale. È evidente che la tua prigionia è stata uno stimolo per i fabbricanti dell’articolazione sociale – concepita come un ordine “naturale”. Hai saputo burlarti di loro, e il tuo tempo in clandestinità gli ha fornito amare espressioni e continue speculazioni, soprattutto perché ti stavi godendo l’amore della tua famiglia. Fatto che non possono concepire possibile per chi viene considerato “terrorista”. Hanno digrignato i denti nel tentativo di rintracciarti; bestie codarde che hanno usato i propri sgherri per arrivare a te!

Tra corpi miserabili ancorati da compiti, una presenza come la tua è incombente. Ogni colpo che inceppa il transito paradossale delle cose è l’essenza minima che teniamo per vivere, qualcosa per cui sorridere e morire. Il nemico cerca di far detonare l’ideologia cannibale della domesticazione. Gli uomini divorano altri uomini. Gli spazi della città sono la piattaforma di una distruzione invisibile. La quale sentiamo nelle mattinate, fino a quando andiamo a dormire la sera. La proprietà è sinonimo di rovina e il nostro affetto per essa è il crollo della nostra essenza emotiva. Non abbiamo distrutto nulla, perché niente è ciò che è stato costruito. Per questo sappiamo che parlano di un ordine, ma sappiamo che non esiste alcun ordine.

In mezzo ad una massa puzzolente e alienata incapace di avere libere riflessioni su cosa indossare ogni giorno e la passività, cercano di far crollare la tua presenza tramite la prigionia, lo desidera il seguito del potere, una squadra di infami con cupole di libri chiamati “leggi”. Nel corso della scorrere dei giorni avanza il nostro amore profondo per il disturbo, il desiderio di presenziare in questa pseudo realtà cresce. Le loro regole toccano le nostre anime per poi essere sputate via!! Governanti, giudici e poliziotti: i figli e le figlie di una libertà conquistata accumulano rabbia tra le ombre della loro voracità!! Amiamo con forza la distruzione del falso equilibrio sociale, il grido degli/lle impavidi/e reclama un fratello, amante e sorridente viandante.

Solidarizziamo con te per le strade e nella negazione del prestabilito. Eri, sei e sarai con noi! Ti salutiamo con amore, compa.

SOLIDARIETÀ ATTIVA CON HANS NIEMEYER!

Individualità anonime

fonte

Santiago, Cile: Trasferito il compagno Hans Niemeyer

Il compagno Hans Niemeyer condannato a 5 anni e 300 giorni per la collocazione di un artefatto esplosivo in una succursale bancaria del BCI era nella sezione di massima sicurezza, a causa della cattura in seguito alla clandestinità.

Dopo la condanna, i/le compas ci hanno detto che Hans è stato trasferito nel modulo H-Norte del carcere di alta sicurezza, con un regime di isolamento minore rispetto alla sezione di massima sicurezza.

Solidarietà al compagno Hans Niemeyer!

fonte

Santiago, Cile: Rivendicata barricata in solidarietà ad Hans Niemeyer e in ricordo di Carlo Giuliani

Solidarizziamo tramite delle barricate realizzate la scorsa domenica (28/7) al calar del sole all’incrocio di General Bulnes con Bulmaceda, vicino al Parque Los Reyes. Continuiamo la propaganda in solidarietà con Hans Niemeyer, sequestrato dallo stato cileno, e per un nuovo anniversario della morte del compagno Carlo Giuliani uccido dai cani da guardia dello stato italiano nel 2001. Senza dimenticare i nostri compagni caduti e chi si ritrova prigioniero, senza arrendersi mai. Non scordiamo gli 81 compagni del centro di tortura San Miguel, Freddy, Marcelo, Juan, Carla, Ivan, Diego e tanti altri.

Rompiamo le regole con il fuoco, partecipi e complici della distruzione, non ci fermeremo fino alla distruzione dell’ultima gabbia.

fonte

Cile: Lettera di Daniela, moglie di Hans Niemeyer

tumblr_m8glt5etnx1rqoyj0o1_500

A familiari e amici/che

Come saprete già la condanna è stata di 5 anni di pena effettiva più 300 giorni per i danni e vorrei parlarne brevemente in quanto moglie di Hans e madre di nostro figlio Pedro.

Innanzitutto un grande ringraziamento per il vostro appoggio durante questo processo, chi più chi meno, so che questa vicenda non ha lasciato indifferente nessuno, perché chi conosce me e Hans sa con certezza la sproporzione che c’è stata nel processo e nella condanna.

In secondo luogo, 5 anni per alcuni sembreranno una cosa barbara, ma io so che gli anni passano veloci e per alcuni ancora di più di quanto sia in realtà, credo che chi ha trasformato questa storia in un caso mediatico politico starà saltando di gioia e celebrando la condanna di 5 anni ad una persona, mio marito, al quale con grande difficoltà sono riusciti ad affibbiare la partecipazione ad un delitto che ha comportato niente meno che tre vetrine rotte di una banca, rimasta danneggiata al momento dell’incidente.

Ognuno è responsabile di assumersi le proprie vittorie, e questa senza dubbio è una di quelle per chi è capace di condannare non i veri nemici del popolo, oltre a fare processi politici altamente contestabili, la natura della vittoria non dice più delle sue prosaiche pretese, scarse capacità professionali e umane, di gente che in alcune parti della propria storia ha realizzato eliminazioni dei dissidenti tramite l’omicidio e la tortura fino ad oggi legittimizzata, oggi possibile solo grazie alla
prigione e al ministero pubblico che sono i risultati finali di queste aberrazioni. Mi rallegra non essere parte della loro felicità e per ora piango col cuore spezzato, però il mio morale è intoccabile e so che le mie lacrime prima o poi si trasformeranno in gioia e risate di mio marito e di mio figlio senza dovere nulla, senza considerare la storia orribile di quelli che hanno dato accuse di terrorismo tenendo nel cassetto crimini, morti e la responsabilità di tanto dolore e sangue sparso nella storia del paese in modo curioso, che dicono tanto di proteggere, ma il resto dei cittadini è stanco di essere abusato dai veri e potenti terroristi nella loro assoluta impunità.

Infine ringrazio enormemente gli avvocati Julio Cortes, Rodrigo Roman, le loro famiglie e la Defensoria Popular, per il tempo speso, la loro serietà e l’affetto instancabile.

E per Hans, tutto l’amore e la forza del mondo, la vita ci riserva tante felicità, cammini boscosi e mari. Ti amo.

Daniela Paz Rodriguez Salas

fonte

Santiago, Cile: Rivendicazione di un attacco a filiale BancoEstado

ataque-incendiario«Il rilancio e il rafforzamento del discorso contro il fantasma del terrorismo saranno, per questo, lo scenario nel quale avranno luogo i processi giuridici, con chiari risvolti politici, nei quali lo Stato utilizza la discussa legge Antiterrorista.»
Hans Niemeyer, “Requiem por la luna que se fue

UN PO’ DI FUOCO PER FAR PASSARE IL FREDDO

Questa sera abbiamo colpito l’oblio. Abbiamo deciso di spezzare la normalità (la cosiddetta “pace”) sociale affinché, per qualche minuto, l’attenzione si concentri sulle nostre parole (1).
Oggi vogliamo far uscire un compagno dal silenzio. Un compagno che non è mai stato solo un nome in più da ricordare in questa guerra. Mai è stato solo una scritta sulle pareti, né inchiostro su un opuscolo, né tanto meno una storia da raccontare per qualche anno. Questo compagno ha un nome e un cognome, che gli/le sbirri/e sanno bene. Hans, questa notte è per te.

Fratello, vogliamo salutarti tramite l’azione, senza dirti i nostri nomi e dandoti sicuramente un sorriso passeggero, sufficiente in questi momenti difficili. Vogliamo abbracciarti a distanza, con il calore del fuoco che abbiamo acceso stanotte. Perché, pochi minuti prima delle 21:30 della scorsa notte, abbiamo facilmente incendiato la filiale del BancoEstado situata all’incrocio di Viel e Pedro Montt, quasi di fronte al carcere dove un trio di bastardi/e ha deciso di lasciarti in custodia. La stessa banca che giorno dopo giorno viene usata dalle bestie che hanno deciso di abbandonare la propria umanità per diventare carcerieri/e.

Hans, lo sappiamo, anche non riuscendo ad immaginarlo, che hai passato giorni terribili (per non parlare delle notti…) da quel mercoledi. Non siamo mai stati in carcere, ma conosciamo il soffocante caldo estivo e il freddo pungente dell’inverno che circondano i padiglioni del carcere di alta sicurezza dove sei prigioniero, ma non sconfitto. Continue reading Santiago, Cile: Rivendicazione di un attacco a filiale BancoEstado

Cile: Comunicato della Biblioteca Autónoma Sante Geronimo Caserio sulla condanna di Hans Niemeyer

Venerdì scorso, nel centro dell’ (in) giustizia è stato condannato il compagno Hans Niemeyer per il posizionamento di un ordigno esplosivo (cinque anni per l’applicazione della legge sul controllo degli armamenti), e danni (300 giorni per reato dell’codice penale). Con la somma di entrambe le pene, non è possibile l’applicazione di un “beneficio” alternativo stabilito dalle stesse leggi borghesi, e deve compiere la condanna effettiva, vale a dire, in carcere.

La nostra lettura della sentenza, è molto semplice: Hans è stato condannato ad una pena detentiva per la degna attitudine con cui si è affrontato al potere; per la sua decisione di agire e di fornire di contenuto il suo ideale rivoluzionario… senza sosta anche nel momento di confrontarsi alla prigione e decidendo anche di andare alla clandestinità, quando il suo processo è stato seminato di trappole mediante i trucchi dei persecutori. Hans no abbia mai chinato la testa ai suoi nemici, no abbia mai fatto dichiarazioni o seguito le logiche autoritarie, non abbia mai dato motivi di vederlo sconfitto.
Hans, in un atto di profondo amore, non ha abbandonato i suoi né loro hanno abbandonato a lui: scaparono insieme, nel tentativo di evitare le gabbie, gli ha difeso anche a proprio rischio, quando gli anfibi della polizia hanno cercato di imporsi nei successivi registri.

Ai potenti, non solo gli da fastidio l’atteggiamento di Hans, anche gli fa paura: vedono in lui un pericolo per le sue idee e per il suo attuare, perché il compagno mai li ha temuto, perché anche nelle avversità mai è stato solo, e perché altrx solidarizzammo con lui anche senza nemmeno conoscerlo… Perché non abbiamo bisogno delle sue parole per riconoscere in lui un compagno, il suo silenzio era un occhiolino e la testa alta, un altro, e perché quando le sue parole vennero, rimbalzando i muri, eravamo sicuri che non ci avevamo affatto sbagliato al sentire il suo odore: con le sue parole, molti cuori si alzarono, molte menti si sono mese a volare, molte idee sono state propagate e si sono fatte pratica, siamo cresciuti.

Il giorno che altri hanno deciso la sua libertà, Hans era accompagnato dalla sua famiglia, amici/che e dai suoi/e compagni/e che volevano fare reale la sua solidarietà, partecipando alla lettura della condanna, sapendo anche che dovevano affrontare l’esposizione mediatica, e ai boia che armati fino ai denti e sfruttando cani addestrati, si siedono con il potere per decidere se un (a) compagno (a) solidale entra o non senza problemi, perché naturalmente, la stampa borghese con tutto il suo arsenale entra senza problemi, ma chi va per appoggiare a Hans, non ci arriva.

Parole più o parole meno, oggi Hans resta in carcere, di nuovo da fronte alle gabbie che per qualche tempo era stato in grado di superare. La sua condanna è anche la rivincita del potere, per i casi dove altri/e compagni/e sono riusciti a scontare la pena in strada. Lui ha già dimostrato la sua forza, sappiamo che sta integro, ma quello non può essere la ragione perché le nostre dimostrazioni di solidarietà si consumino: il compagno è in carcere, e nel inverno è più fredda che mai.

C’è ancora un ‘istanza di appello al tribunale per la richiesta della nullità della sentenza. È l’ultima strada legale per cercare che Hans sconti la sua pena in strada, vicino alla sua famiglia e ai suoi compagni/e. Se bene non crediamo nelle leggi che ci hanno imposto e non crediamo nella giustizia data dallo Stato che combattiamo, è in quel terreno legale dove oggi si gioca la libertà del compagno, e per lo stesso, continueremo a sostenerlo e accompagnarlo.

La chiamata è per la solidarietà, ma non ad una solidarietà di parola, sennò d’azione. Una solidarietà rivoluzionaria, che difendiamo al di sopra dei legami che possono o non creare i procuratori, la polizia e la stampa.

Una solidarietà che ci permetta di diffondere l’idea e la pratica anti carceraria, e agitare veramente per la libertà del compagno.

CHE NESSUN (A) COMPAGN (A) SIA SOLO (A)!
MAI BATTUTI!
HANS NIEMEYER SULLA STRADA!

Qui lasciamo un sito con una intervista (in spagnolo) con avvocato di Hans, Julio Cortés che spiega meglio la situazione Giudiziale del compagno.

Biblioteca Autónoma Sante Geronimo Caserio

Cile: Condannato a 5 anni il compagno Hans Niemeyer

auno270612

Il 12 Luglio 2013 il compagno Hans Niemeyer è stato condannato a 5 anni di carcere per porto di artefatto esplosivo (BCI Macul) in base alla legge sul controllo delle armi e 300 giorni di reclusioni per i danni subiti dalla banca in questione.

La magistratura pur rifiutando l’applicazione della legge sul terrorismo, in questo caso, non ha voluto togliersi la possibilità di imprigionare chi si oppone e mette in discussione l’ordine dominante, in base alla legge che è … I giudici non hanno potuto resistere alla tentazione di vendicarsi per la sua clandestinità e l’atteggiamento di fronte al processo.

Sia all’interno dell’aula che fuori ci sono stati vari momenti solidali con il compagno.

Attualmente il compagno Hans si trova nel modulo di massima sicurezza del carcere di alta sorveglianza, non sappiamo se verrà trasferito o se cambierà la sua situazione detentiva, come sempre l’invito è a restare attenti.

La difesa ha detto che si appellerà alla decisione e la procura si appellerà anche nel tentativo di applicare la legge antiterrorista.

Forza indomita per Hans e la sua famiglia!

Affinché nessun rivoluzionario resti da solo ora e mai: Solidarietà attiva!

fonte

Cile: Hans Niemeyer non sarà condannato secondo la legge antiterrorista

Oggi 3 Luglio, è stata letta presso il 7° tribunale orale penale la lettura della condanna contro il nostro fratello Hans Niemeyer Salinas, che ha già scontato 1 anno e 4 mesi.

L’esito è stato l’assoluzione del compagno in riferimento alla legge antiterrorista, ma la condanna per “danni” e infrazione della legge sul controllo delle armi ed esplosivi (creata dal governo socialista di Allende ad inizio anni ’70).

I giudici hanno detto che esiste prova solo della manipolazione da parte di Hans dell’ordigno della banca BCI a Macul, ma non della sua fabbricazione. Inoltre, è stato assolto in merito agli attacchi alla concessionaria One, al monumento di Jaime Guzman e ad un trasformatore elettrico a Camino Las Flores. Nonostante la batosta per la Procura Sud (oltre alle assoluzioni di Luciano, Carla e Ivan in merito alla legge antiterrorista), diretta da Cristian Toledo, l’accusa ha chiesto 10 anni di prigionia per il compagno.

Il verdetto finale lo si avrà venerdi 12 Luglio nella sala 403 dell’edificio C del Centro di Giustizia. Invitiamo a presenziare, solidarizzando con il compagno e la sua famiglia (madre, compagna e figlio).

CHE NESSUN/A PRIGIONIERO/A RESTI DA SOLO/A!
SOLIDARIETÀ ATTIVA CON HANS NIEMEYER

fonte

Cile: Aggiornamento sulla seconda settimana di processo a Hans Niemeyer

Nota di Refractario: Secondo la stampa il 1 Luglio la difesa termina di far parlare suoi testimoni e periti. Si spera che in questi giorni venga fissata la data per la sentenza nei confronti del compagno.

La prova della Procura e dei tre accusanti è arrivata infine tra il 24 e il 28 Giugno. Si è trattato principalmente di periti che hanno parlato un giorno a testa, e della lettura di documenti tra cui “El fuego en la oscuridad” [“Il fuoco nell’oscurità”] nella sua totalità, inoltre un’antologia di testi di Alfredo Maria Bonanno (particolarmente interessante è risultato ascoltare l’avvocato della UDI che ha letto per intero “Malattia e Capitale”.)

Esperti del GOPE e del LABOCAR si sono sforzati al meglio per cercare di collegare le polveri dei 3 attentati (BCI Macul, monumento a Jaime Guzman e concessionaria One), il perito Hidalgo ha sottolineato importanti manomissioni e arbitrarietà nel processo, al punto da dover riconoscere che in realtà non sono sicuri che si tratti nemmeno di polvere nera. Da parte sua Cares, uno dei capi della squadra multidisciplinare antibombe, dice che può assicurare che il fabbricante dei meccanismi di attivazione di BCI e Camino Las Flores è il medesimo, ma crederlo o meno è un atto di fede, visto che non c’è alcuna prova emersa dal confronto dei dati riguardo ai famosi 150 attentati esplosivi verificatisi nella regime metropolitana dal 2006.

Lo stesso Perez Mancilla, che sorprendentemente non è più nel DIPOLCAR ma è stato trasferito a Punta Arenas e sembra si sia dedicato al tacchino arrosto e al whisky esentasse. Non era cosi feroce come un anno fa al processo del caso bombas. Adesso non si ricorda di molte cose dette in precedenza durante le indagini, e scarica responsabilità di varie conclusioni del “rapporto di intelligence n 01” ad altri membri della squadra che erano firmatari (soprattutto Cares e Mediavilla).

Durante queste due settimane risulta anche chiaro che nulla è riuscito a dimostrare l’elemento del “terrore” proprio dei delitti di terrorismo, e che uno simile ad una “intenzionalità terrorista” ritengono sia, oltre alla abbondante pubblicistica anarchica relativa, quello rivendicato contro BCI. La rivendicazione è stata diffusa qualche giorno dopo il 30 Novembre, ovviamente questo testo non può essere giunto da Hans Niemeyer. Nulla di simile o relativo alla pianificazione di questi fatti è stato trovato nel computer del posto di lavoro.

Il 1 Luglio tocca ai periti della difesa, principalmente un perito chimico che invaliderà i procedimenti e le conclusioni della “polizia scientifica”, e martedi le conclusioni finali. Da qui, il verdetto lo si potrebbe avere in uno o due giorni.

Solidarietà attiva con Hans!
h.n.d.l.

Cile: Aggiornamento sulla prima settimana di processo a Hans Niemeyer

Lunedi 17 Giugno nella sala 403 dell’edificio C del “Centro di Giustizia” è iniziato il processo al compagno Hans Niemeyer Salinas. Nell’occasione, quando il tribunale orale ha chiesto a Hans se voleva deporre, lui si è limitato a dire “non ho nulla da dire”. Dopo, è arrivato il momento delle dichiarazioni iniziali. Il pubblico ministero ha richiamato molto l’attenzione fasciandosi prima di cadere, insistendo sul fatto che si tratta di reati di terrorismo, nonostante i fallimenti passati e le modifiche alla legge che lo stesso governo ha promosso due anni e mezzo fa.

La difesa, in cambio, ha annunciato che non solo era chiaro che le collocazioni di esplosivi non sono per principio reati di terrorismo (questione chiarita in seguito agli errori fatti nella regione metropolitana: caso bombas, caso pitronello, caso Carla e Ivan), sono reati da trattare come comuni o secondo la legge sul controllo delle armi, inoltre ha detto che in questo caso le contraddizioni delle versioni poliziesche sono tali da non garantire alcuna prova valida per ritenere Hans come autore dell’attentato al BCI Macul, e ancora meno per la fabbricazione dei 3 artefatti a lui imputati (Camino Las Flores, Monumento di Jaime Guzman e Concessionaria One). Continue reading Cile: Aggiornamento sulla prima settimana di processo a Hans Niemeyer

Cile: Informazioni sul processo al compagno Hans Niemeyer

Il 17 Giugno è iniziato il processo al compagno Hans Niemeyer in base alla legge antiterrorista. Le udienze hanno luogo ogni giorno della settimana dalle ore 9 alle 14:30 nel 7° Tribunal Oral nel Penal di Santiago, dovrebbe terminare in 3-4 settimane.

Ricordiamo che Hans è accusato di fabbricazione di artefatti esplosivi collocati contro un segnale elettrico nel 2010, contro il monumento a Jaime Guzman il 13 Agosto 2011 e contro la concessionaria One il 16 Agosto 2011.

Tutti questi episodi secondo la legge sul controllo delle armi, ma in base alla legge antiterrorista i giudici lo accusano di aver collocato un artefatto esplosivo contro una filiale del BCI il 30 Novembre, data in cui venne arrestato. L’accusa chiede in totale 19 anni; 12 per il collocamento e 7 per la fabbricazione.

Come parti civili sono presenti la fondazione Jaime Guzman, la banca BCI e il Ministero degli Interni. All’inizio del processo l’accusa condotta dal procuratore Ettore Barros (lo stesso del processo a Carla e Ivan) ha sottolineato che l’uso di “bombe artigianali è un emblema del terrorismo nel mondo” aggiungendo nella requisitoria “ha proceduto a collocare, attivare e far detonare un artefatto esplosivo di tipo artigianale che aveva precedentemente fabbricato, composto da un estintore come contenitore, al cui interno c’era polvere nera, tnt e tetryl, con un sistema di innesco elettrico mediante uso di due timer meccanici e un portalampade cilindrico di plastica trasparente”.

La difesa del compagno ha negato che il gesto era terrorista, ricordando i tre casi precedenti dove i fatti trattati dall’accusa come terroristi sono poi stati considerati relativi alla legge sulle armi (caso combas, caso del compagno Luciano Pitronello e ultimamente quello di Carla e Ivan) oltre a segnalare che gran parte dei rilievi sono stati ampiamente manipolati per cercare forzatamente relazioni tra i diversi attentati.

Hans ha deciso di non parlare al processo, in seguito è iniziata la sfilata dei testimoni dell’accusa.

Secondo quanto trapelato dalla stampa, hanno deposto i membri della Polizia Investigativa (PDI) che lo hanno arrestato nei paraggi della banca. Romina Barros, sub commissaria avrebbe detto: “Fermandolo, gli ho chiesto: Che hai fatto? E lui non ha detto niente, mi ha solo guardato con aria molto minacciosa”. Il goffo copione di terrore che si cerca di costruire con tali dichiarazioni è grossolano e ridicolo. É stato riferito dalla stampa che questo processo sarà la chiava per le future indagini riguardo ad attentati esplosivi. Dai mesi precedenti al caso bombas nel 2010, il procuratore nazionale Sabas Chahuan pressato da motivi politici ha deciso di trasferire tutti i processi per esplosivi e/o simili alla Fiscalia Sur che sistematicamente ha optato per l’uso della legge antiterrorista. Secondo la stampa, andando male in questo caso i processi torneranno a tale procura. Poco tempo dopo tale pubblicazione, lo stesso procuratore Sabas Chahuan ha dovuto fare delle rassicurazioni in merito, cercando di non generare
discordie tra gli stessi procuratori: “Nulla è cambiato, tutto resterà nella Fiscalia Sur perché ha già la competenza, ha personale sufficientemente coeso e una longeva collaborazione con la polizia. Adesso, decidere se applicare o meno la legge antiterrorista, è un tema che è stato molto in vista in tutto il
Cile e ogni procura regionale lo tratta nei casi relativi. In questo caso la Fiscalia sur ne ha competenza”.

Ribadiamo l’invito ai compagni che cercassero o avessero più informazioni rispetto al processo di realizzare resoconti del processo sia per diffondere ciò che accade e comprendere i meccanismi legali/repressivi. Come già accaduto in altri processi (CCF, caso bombas, Tortuga, ecc)

Solidarietà al compagno Hans Niemeyer!

fonte

Cile: Inizia il processo al compagno Hans Niemeyer

6-Santa-Inquisición

Oggi (17 Giugno) alle ore 9 è iniziato il processo al compagno Hans Niemeyer, con 40 testimoni, 34 periti, 80 prove materiali, nessuna significativa, cosi è iniziato questo spettacolo della repressione statale cilena per incolparlo.

Il servo di stato Raul Guzman accusa senza prove concrete Hans in merito a quattro esplosioni avvenute a Santiago. Speriamo che questo processo termini con il compagno di nuovo libero per le strade. Il processo durerà circa due settimane, speriamo che il compagno possa contare sull’appoggio in questi giorni dei lottatori per la libertà ed evitare ciò che accadde con Carla e Ivan, che praticamente furono dimenticati durante i giorni del processo.

fonte

Cile: Manifiesto in solidarietà con Carla, Ivan e Hans

libertadcarlaivanhans“E ‘una codardia suprema ripudiare l’atto di ribellione per il quale noi abbiamo dato il primo seme”. Luigi Galleani, anarchico d’azione.

Libertà Carla Verdugo, Ivan Silva, Hans Niemeyer

“Non è così difficile organizzarsi e fare le cose. L’invito è quello di non rimanere in una solidarietà di carta, in una solidarietà di opuscoli. Sappiamo dove sono i detenuti dobbiamo andare per loro. Dobbiamo passare all’offensiva basta di essere alla difensiva ” Punky Mauri, anarchico d’azione.

Afforontiamo la violenza del potere senza molte sottigliezze, con tutte le nostre forze, con sempre più e più ribellione!

fonte

Cile: Hans Niemeyer arrestato

buho

Alle ore 9:00 del 26 Aprile la polizia delle indagini ha arrestato a Hans Niemeyer, il compagno era latitante da quattro mesi, quando aveva deciso rompere gli arresti domiciliari accusato sotto la legge antiterrorista per presunta collocazione e fabbricazione di ordigni esplosivi.

A quanto pare, come espresso da Hans agli avvocati della difesa e da quello che la stessa polizia ha riferito non ci sono state né scontri né i soliti pestaggi della polizia con i detenuti. Hans è stato arrestato in un appartamento in Villa Portales, comuna di Estacion Centrale.

L’intelligence della polizia? ancora non ha detto né comentato, come è stato che hanno trovato il luogo di ubicazione tra vari mesi in clandestinità.

Hans è stato trasferito dalla sede del dipartimento di polizia investigativa al centro di giustizia dove si é convalidato l’arresto alle ore 14:00. Il capo della fiscalia sud, Raul Guzman ha commentato: “Questo non è una vittoria specificamente per l’accusa, ma per le istituzioni cilene dove una persona deve affrontare sia i suoi diritti come i suoi doveri, e nel caso di Niemeyer, il suo dovere era presentarsi alla giustizia “.

L’accusa ha cercato di interferire nel processo giudiziario richiedendo come data il 24 Giugno, mentre che la difesa aspettava che si realizzara il 6 Maggio (data precedentemente imposta prima di essere latitante). Infine, il tribunale fisso la data del 17 Giugno.

Ancora non si sa in quale carcere e modulo lo Stato deciderà rapire Hans sino al processo sotto la legge anti-terrorista

Da qui, salutiamo su degna posizione davanti a questa nuova caccia all’uomo e gli inviamo un forte saluto rivoluzionario pieno di energia e di incoraggiamento per tutto il procedimento legale-teatrale che si avicina.

Fine della legge antiterrorista

(… Presto speriamo di aggiornare e integrare ulteriori informazioni)

——————

Nota di sviluppo …

Il compagno Hans Niemeyer che era ricercato dalla polizia $hilena da quattro mesi è stato arrestato.

Questa mattina il compa è stato arrestato in un domicilio del Belloto nella comuna di Stazione Centrale, regione metropolitana. Oggi alle ore 14 Hans passara per la convalida dell’arresto nel centro di (in)giustizia. Al momento del suo arresto il compa era solo e l’arresto è avvenuto all’interno di un appartamento. Per ora non c’è chiarezza sugli eventi, ma ci sono incroci di versioni tra il pubblico ministero e l’avvocato difensore.

Mantendremo l’aggiornamento di informazioni durante il corso della giornata.

Saluti e forza per il compagno.

fonte