28 OTTOBRE – Diciamo “NO” alle parate!

La realtà greca è ridicola senz’altro. Siccome, però, certi lati di questa realtà forse non si conoscono bene all’estero, sarebbe positivo illustrare un pò l’istituzione della parata militare e scolastica del 28 Ottobre.

Il rituale sociale, senz’altro disgustevole, che richiede all’esercito e ad una rappresentazione scolastica (il “corpo degli alunni marcianti”) di sfilare in parata per le vie delle città greche, è in maniera evidente di ispirazione fascista. Si tratta dell’occasione in cui l‘ideale nazionalistico trova la sua espressione più chiara e durante il cui i seguaci del nazionalismo trovano l’opportunità per applaudire. Le classi degli alunni si trasformano in squadre militari e si nutrono degli alti ideali della patria e la religione. Uniformi, vestiti tutti uguale, in fila secondo l’altezza (i più alti avanti) e come portabandiera l’alunno più bravo. Passo militare e saluto militare davanti al palco degli ufficiali. Tutto questo per ricordare ed onorare la lotta del popolo Greco contro le forze del fascismo e il famoso “NO” di Metaxas quando gli Imperi Centrali hanno chiesto la sottomissione totale della Grecia (“terra e acqua”) nel 1940.

Di fronte a questa celebrazione in memoria del “No” greco all’invasione fascista da parte di Mussolini, noi oggi diciamo “No” a ciò che di fascista ha in sé la celebrazione stessa.

Diamo un occhiata, però, alla storia delle parate scolastiche. Ad ispirarsi a questo costume è stato per primo Federico Il Grande di Prussia, all’epoca della fondazione degli stati nazionali. In Grecia però, l’istituzione della parata scolastica appare per la prima volta nella festa nazionale del 25 Marzo 1924. Negli anni successivi sono solo scout e studenti di scuole militari ad accompagnare le parate militari. Nel 1932 ad Atene, gli alunni sfilano insieme agli scout, la guardia civile e certe organizzazioni nazionalistiche, davanti ad ufficiali proprio di fronte al monumento del Milite Ignoto. Da questo momento in poi l’istituzione assume un carattere ufficiale durante la dittatura di Metaxàs. Nel Marzo del 1936 gli alunni sfilano prima della parata militare davanti al Re e Metaxàs. Durante i mesi che seguono, il regime fascista di Metaxàs prevede un’ iniziazione dei giovani agli alti ideali della coscienza militare, sopratutto per mezzo dell’ Organizzazione nazionale dei Giovani. Organizzazione la quale prevede parate, esercizi ginnastici, fiaccolate, tutti sul modello della Germania nazista e l’Italia fascista.

Naturalmente le parate scolastice continuano anche dopo la guerra civile e ritrovano tutto il loro prestigio con l’arrivo della dittatura militare della giunta nel 1967. Neanche il cambio del regime tocca l’istituzione della parata. Infatti, la sinistra che era forte in quel periodo, non solo non la combatte, ma richiede che si includano nel corpo della parata anche le associazioni partigiane della precedente Resistenza Nazionale (!). Fino al giorno d’ oggi, l’ “imbrigliamento” dei giovani si effettua anche attraverso le parate. Disciplina, militarizzazione e bandiere nazionali che ondeggiano.

Noi come anarchici e senzapatria ci opporremo sempre contro le feste fasciste, le fanfare nazionali, gli ufficiali sul palco e lo stordimento della società. La nostra lotta contro il potere è lotta della memoria conto l’oblio. Finiamo questo testo con un motto di una persona, il cui nome non si conosce, che proviene dall’epoca della dittatura di Metaxàs, come anche una canzone antimilitarista di Georges Brassens.

Ed io, per una questione di buon gusto, cago sopra il 4 di Agosto!

* ll 4 Agosto 1936 inizia la dittatura di Metaxàs.

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