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Besançon, Francia: Sabotaggio di una telecamera – Giugno 2019

Con o senza movimento dei gilet gialli, il potere estende il suo controllo moltiplicando l’installazione di telecamere di videosorveglianza. L’ubicazione degli occhi tecnologici dello Stato viene studiata con minuzia su basi statistiche dai comuni e le forze di mantenimento dell’ordine. A volte viene cambiato il luogo e l’orientamento per coglierci di sorpresa. Oltre a voler spiare ogni nostro gesto in ogni momento e ogni luogo, l’obiettivo ricercato dallo Stato e i suoi sbirri è innanzitutto quello di dissuadere le velleità di rivolta individuale o collettiva, ma anche rassicurare borghesi, bravi cittadini e commercianti.

Passeggiare con gli occhi ben aperti nelle strade delle metropoli è sufficiente per rendersi conto che queste videocamere proliferano nei luoghi strategici, nelle zone in cui reati e criminalità vengono considerati più importanti (luoghi di spaccio, degrado più importante che altrove, etc).

Dall’inizio del movimento dei gilet gialli a Besançon, delle videocamere appaiono sulle piazze in cui il corteo del sabato è solito stazionare e affrontare i tirapiedi in uniforme dello Stato. Man mano che le manifestazioni si susseguivano, sono apparse delle telecamere dome, che hanno come abiettivo di punire e rinchiudere sempre più i rivoltosi: dapprima all’incrocio di Chamars nei dintorni della prefettura, poi a quello della via Battant e alla fine anche sull’incrocio della piazza Siffert, a pochi passi dallla «City», il centro economico e amministrativo del centro. Tutti questi luoghi il sabato sono stati punti di scontro e di danni… Queste camere di sorveglianza sono già state prese di mira durante le manifestazioni dei Gilet gialli: lo scorso dicembre ne aveva fatto le spese quella delle via Marulaz, sul liceo professionale.

A metà giugno, passeggiando, ho notato che una delle telecamere era semplicemente sparita, come per magia. Si trovava in piazza Siffert. Ormai non ne resta che la struttura, il globo si è volatilizzato.
Non so da quanto tempo sia stata sabotata, ma questo piccolo gesto di ostilità, passato naturalmente sotto silenzio dai giornasbirri che sono da sempre i lacché dello Stato e dei potenti, potrebbe ispirarne altri.

Davanti alla proliferazione degli occhi dello Stato, azione diretta!
Sabotiamo questa società di controllo e di sorveglianza!

Besançon, Francia: La solidarietà, è l’attacco!

Nella notte tra il 19 al 20 settembre è stata attaccata la Camera del commercio e dell’industria a Besançon.
Più di una decina di vetri sono stati spaccati e delle scritte lasciate sulla facciata con una bomboletta rossa. Una di queste diceva “Né Capitale né Stato”.

La repressione che colpisce ovunque in Francia chi si è ribellato durante la giornata del 15 settembre ci ha spinto ad agire.

Questo attacco è un segno di solidarietà con tutt* i/le ribelli del movimento contro la legge sul lavoro.

Né legge, né lavoro!

in greco, spagnolo

Besançon, Francia: Attacco ai locali del PS e della Croce Rossa

partiesocialistUn piccolo gesto in solidarietà con i/le sans-papiers e i/le compagn* nelle grinfie dello Stato…

Nel momento in cui lo Stato radica lo stato d’emergenza nella costituzione e si moltiplicano le leggi liberticide, in cui le uniformi blu e mimetiche irrompono nelle strade per garantire la pace dei ricchi e dei dominanti, in cui la prigione si estende all’esterno delle sue mura, in cui le retate e le espulsioni di sans-papiers si moltiplicano… è tempo di attaccare!

Ecco perché, nella notte tra il 23 e il 24 dicembre 2015, la facciata della sede del PS è stata ricoperta di vernice nera. Allo stesso tempo, la serratura della porta d’entrata della Croce Rossa, il cui locale si trova all’inizio di viale Gaulard, è stata sabotata con la colla.

Le ragioni di quest’ultimo attacco sono evidenti: quest’organismo umanitario – che ha una lunga tradizione di collaborazione con il potere (dalla Seconda guerra mondiale e la sua collaborazione con i nazisti fino a oggi) – organizza le retate, gestisce i flussi di migranti al fianco delle forze di polizia e dei guardiani assassini dell’agenzia FRONTEX, amministra i centri di detenzione… È interamente responsabile del miserabile destino riservato ai/lle sans-papiers.

Attualmente questa organizzazione umanitaria – perfetto ingranaggio di questo mondo di frontiere e miseria – si distingue alla frontiera franco-italiana tra Mentone e Ventimiglia, utilizzando i propri camion per trasferire i migranti nei centri di detenzione.

Le strutture del nemico si trovano a ogni angolo di strada.

Davanti allo stato di emergenza, non chiniamo la testa!

Contro lo Stato, i suoi poliziotti, le sue frontiere!

Sabotiamo la macchina a espulsioni!

in inglese

Besançon, Francia: Tafferugli e solidarietà

besanconsolidarite
Contro l’occupazione poliziesca solidarietà con i rivoltosi di Planoise e dei “408” All Cops Are Bastards

Nel maggio 2015, tafferugli sono scoppiati nelle vie di Besançon. Le fiamme hanno illuminato le notti di diversi quartieri, preso di mira e distrutto vetture aziendali, scuole, diverse istituzioni dello Stato «sociale»…
L’occupazione poliziesca dei quartieri dura da diversi mesi, con tutto ciò che ne consegue, e suscita una resistenza determinata. Lanci di cocktail molotov sono atterrati – purtroppo a lato – sulle pattuglie delle CRS a Planoise e nel quartiere dei «408», il lancio di pietre sulla polizia e le telecamere di sorveglianza messe fuori uso sono ordinaria amministrazione.
E negli ultimi mesi degli attacchi minori sono stati condotti in solidarietà con questi atti di rivolta urbana nelle zone franche di questa città-prigione.

Una lista dei veicoli che si sono ritrovati con le gomme bucate:
una vettura a noleggio della ‘Hertz’
un veicolo aziendale dell’agenzia immobiliare ‘Foncia’
una vettura della società APRR, che appartiene al gruppo EIFFAGE
una trentina di biciclette della J-C Decaux (oltre al fatto di contribuire in gran parte all’imborghesimento dei quartieri in cui installa i suoi parcheggi per biciclette, il suo ruolo di sfruttatore di prigionieri di cui l’azienda si vanta pubblicamente è ormai risaputo)
il parco macchine del Consiglio del Dipartimento del Doubs (più di una decina di vetture in totale: automobili e furgoncini).
Una scavatrice del cantiere di EIFFAGE (costruttore di prigioni) che costruisce un gigantesco complesso di appartamenti di lusso e un centro commerciale in pieno centro città si è ritrovata col serbatoio distrutto.

Sostegno ai rivoltosi dei quartieri bisontini che sono nelle mani del nemico!
Forza e solidarietà ai/lle compagn* anarchic* sequestrati durante l’operazione Piñata, come anche a  Monica e Francisco ! Solidarietà con i/le prigionier* della guerra sociale in tutto il mondo!
Abbasso la gentrificazione!
Distruggiamo tutto quello che ci addomestica e ci distrugge!

in inglese