Tag Archives: Münster

Münster: Pietre a tribunale di prima istanza

12 luglio 2018

Verdetto nel processo NSU, 1 anno dopo il vertice G20, i processi in tribunale per gli squat a Monastero o anche la repressione delle strutture di resistenza nella Rigaer Straße a Berlino… bastano come motivi per attivarsi.

I tribunali sono da sempre degli strumenti solo dei padroni e perciò obiettivi legittimi nella guerra sociale. Nella notte dal 11 al 12 luglio abbiamo spaccato le porte d’entrata. Ovvio che le pietre alle porte non cambiano poco nella struttura del potere in generale. Ma sono sempre un segno che resistere, uguale come, è possibile.
Ecco perché i nostri saluti.

Perciò i nostri saluti vanno a chi lancia i sassi, incendia, graffia le auto e ax caotx che sempre ancora s’assumono il rischio di battere qualche crepa nell’ordine imperante.

Saluti solidali a Nero, che da più di un anno è in galera a Berlino e rimane fedele a se stesso!

Saluti solidali a Isa che attualmente si deve snervare con un tribunale, pure a Berlino, e che malgrado questi giochetti con dex testimoni corrottx rimane stabile!

Saluti solidali ax prigionierx del G20 e della guerra sociale!
Non si dimentica nessunx!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Münster, Germania: Pietre a sede di banca

2 febbraio 2017

Nella notte abbiamo spaccato varie finestre della banca popolare in Hammerstraße. Così abbiamo partecipato alla mobilitazione militante contro la conferenza G20 ad Amburgo e al “bank-smashing contest” proclamato circa un mese fa.

Vi risparmiamo l’ennesimo pamphlet sul perché delle persone ritenessero che una banca fosse l’obiettivo adeguato. Poiché pensiamo che tutte le ragioni sono ben note. Vogliamo invece mostrarvi un opuscolo: Senza nome – Contributi alla discussione anarchica sull’anonimato e l’attacco.
Leggere: https://editionirreversibel.noblogs.org/post/2014/07/05/namenlos-beitraege-zu-einer-anarchistischen-diskussion-uber-anonymitat-und-angriff/

Saluti solidali vanno ancora a Thunfisch che momentaneamente è in carcerazione preventiva a Berlino, (freethunfisch.blackblogs.org) e a tuttx lx altrx compas anarchicx momentaneamente colpitx dalla repressione o che sono in galera.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Münster, Germania: Pietre e vernice a pretura

11 gennaio 2017

Al riparo della notte abbiamo spaccato qualche vetro dell’entrata della pretura e lanciato bottiglie con la vernice alla facciata. Abbiamo portato la nostra rabbia all’istituzione che si adopera a castigare la gente per i loro segni di resistenza. Uguale per chi squatta, ruba nei negozi oppure chi viaggia senza biglietto, tantx dovettero già passare queste porte, i cui vetri ora rotti diffondono il nostro messaggio irriducibile.

Siamo stati qui – Con noi non c’è pacificazione sociale.

Il numero dei piccoli gruppi deve essere il più grande possibile e ognuno deve apprendere l’attacco e la ritirata veloce, a proteggere i propri canali di comunicazione e ad avere cura reciproca. Gli sbirri possono facilmente spazzare via una demo di 1000 persone con una sola centuria, mentre una singola persona o un piccolo gruppo è difficile da battere se progetta bene, colpisce a sorpresa e sparisce nel nulla. La polizia è quasi impotente se la città è disseminata di tali gruppi che conoscono bene il proprio territorio e prendono di mira i propri bersagli (dal manifesto: Contro il fascismo e il terrore degli sbirri).

Mandiamo i nostri saluti a Thunfisch, Aaron, Balu, Cem, Guelafeit, ax prigionierx della foresta di Hambach e a tuttx lx compas prigionierx. Ci pare che nell’area linguistica tedesca aumentano i gruppi che organizzano delle azioni militanti con riferimento reciproco. Che sia contro la repressione attuale oppure la mobilitazione per fare un disastro del G20. È bello sapere che c’è gente in tanti posti che mostrano i denti allo Stato, alla violenza istituzionalizzata e alle condizioni razziste e patriarcali. Sarà che non ci conosciamo e che non ci siamo mai incontratx, ma lo stesso sentiamo con ogni notizia sull’emergenza notturna che i nostri cuori battono allo stesso ritmo.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Münster: Pietre a ufficio d’assicurazione

3 dicembre 2016

In prima serata abbiamo visitato l’ufficio assicurativo DEVK in Hansaplatz. Abbiamo lasciato dietro di noi un mucchio di cocci e i nostri migliori saluti alla prigioniera Thunfisch nella JVA Lichtenberg a Berlino.

Con Balu, Thunfisch è la seconda compa di Münster in detenzione preventiva per le lotte attorno al quartiere nord di Friedrichshain e del R94 sotto pressione. La detenzione non è solo un intervento cruciale nella vita dex nostri complici ma anche un attacco statale al nostro movimento, ai nostri progetti, sogni e mondi vitali. Perciò è urgentissimo toglierci il dito dal culo ed inviare le nostre ambasciate irriducibili alle istituzioni ed ai simboli del dominio.

Insegniamo alle pietre il volo – per un’escalation della situazione in generale!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Germania, a livello federale: Sabotaggio a pubblicità per l’esercito federale

159965Punto sulla lista di azioni contro l’offensiva pubblicitaria della Bundeswehr.

– Brema: Sabotaggio a pubblicità per l’esercito federale
Brema, 28 novembre 2015

La mattina presto del 28 novembre, nella city di Brema abbiamo attaccato con la vernice uno striscione alto quanto una casa della Bundeswehr. Ancora non c’è risposta adeguata alla campagna federale “Fai quel che conta”.

Ecco un breve video dell’azione su Vimeo.

Il vessillo rosato rimase appeso quasi una settimana prima di essere rimosso.

Sotto la comandante suprema Ursula von der Leyen, l’armata tedesca, con l’appoggio dell’agenzia pubblicitaria Castenow, porta avanti un’offensiva all’interno del paese. Secondo Castenow ((Neuer Zollhof 3, 40221 Düsseldorf) la campagna dovrebbe “in varie fasi posizionare le forze armate come datore di lavoro particolarmente soddisfacente e qualificante”. 70 anni dopo l’ultima disfatta del militarismo prussiano si vuole accelerare la re-militarizzazione della nazione con paroloni incisivi e disinformazione mirata.

L’esercito federale affonda dex profughx nel Mediterraneo e i pirati davanti alle coste della Somalia. Combatte secondo le direttive della politica di difesa del 1992 per “la salvaguardia del libero commercio mondiale e del libero accesso ai mercati ed alle materie prime in tutto il mondo”. Citazione che accerta l’inevitabile nesso tra capitalismo e guerra.

La necessità della resistenza armata contro Boko Haran e Daesch-IS non cambia una virgola del fatto che non ci può essere pace con l’organizzazione di successione della Wehrmacht.

Al più tardi dall’eliminazione del servizio militare obbligatorio in poi, l’esercito federale tenta di darsi una nuova immagine. Il tanfo da caserma e l’addestramento duro dovrebbero essere sostituiti dall’apparenza d’incarichi avvincenti e buone possibilità di carriera. Inoltre, l’esercito federale punta sulle campagne pubblicitarie negli spazi pubblici. Questo per un antimilitarismo offensivo significa contendere permanentemente all’armata la scena. Ogni metro in più di agibilità pubblica dell’esercito federale ne aumenta anche la vulnerabilità.

Contro la Germania ed i suoi servi armati!

La guerra inizia qui!

Fonte: https://linksunten.indymedia.org/de/node/161069

– Berlino: Attaccato esercito federale e Wall AG (S.p.A.)

Martedì furono distribuiti dei volantini in tutta la città.
La Wall AG è una multinazionale pubblicitaria che agisce a livello internazionale. In tanti paesi è responsabile del fatto che in ogni spazio libero delle città siamo penetratx dalla pubblicità. Sono pura violenza anzitutto i contenuti sessisti dell’industria pubblicitaria che ci costringono ad allinearci alle categorie sfruttabili che questa società ci riserva. Calza anche l’attuale campagna pubblicitaria dell’esercito federale, realizzata anzitutto da Wall AG.

L’esercito federale è noto come il maggiore datore di lavoro per violentatori e altri sadici. Non a caso, l’esercito tenta di presentarsi come datore di lavoro che rispetta le donne. Ma alla fine il 55% delle donne nell’esercito sono oggetto di abusi sessuali (vedi machwaszaehlt.de) e si scoprono sempre nuovi abusi e stupri.

La campagna pubblicitaria attuale è la più grande di tutti tempi. L’esercito federale ha impiegato finora ± 10 milioni di Euro. La maggior parte andrà alla Wall AG, che così dà man forte alla militarizzazione della società.

Furono danneggiati innumerevoli pannelli pubblicitari della Wall AG. Incredibilmente tanta gente in città e in provincia ha deciso di contrastare la pubblicità dell’esercito federale. Dove si esprime anche la rabbia contro il sessismo.

Martedì, in una azione concertata a Berlino moltissimi panelli pubblicitari sono stati nuovamente danneggiati e distrutti.

Abbiamo dichiarato guerra all’esercito federale e a Wall AG.

Fonte:  https://linksunten.indymedia.org/de/node/161072

– Münster (Vestfalia): Distrutta pubblicità per l’esercito federale

Nelle ultime due settimane, l’esercito federale ha iniziato una campagna pubblicitaria a livello federale, con il motto “Fai quel che conta”. Secondo la TAZ (Tageszeitung) lo scherzetto costa 10.6 milioni di Euro. Alcune persone hanno aperto una specie di pagina adbusting (il trad.: “guerriglia” della comunicazione in rete che ridicolizza la pubblicità) che riprende il design dell’esercito federale e insieme ad altri intrallazzi dell’esercito federale vorrebbe svelare l’ambiguità della campagna. Si accede alla pagina sotto: machwaszzaehlt.de.

Come, in fondo, in ogni città del paese glaciale non credevamo ai nostri occhi vedendo su quasi ogni pannello pubblicitario della Wall AG la nuova pubblicità trendy dell’esercito federale. Quasi ogni fermata del bus e grande pannello ostentava della merda militarista addirittura con una pubblicità appositamente rivolta ax giovani, studentx e giovani adultx.

E tutto era tipo: accettiamo la sfida!

Bombolette spray, bombe alla vernice, manifesti e colla ci servirono per disattivare la propaganda di guerra. Dopo alcuni giorni, in alcuni quartieri si faceva fatica a trovare un pannello pubblicitario senza le evidenti tracce dex attivistx.

Il danno lo stimiamo di varie migliaia di euro. Speriamo che WallAG (Lise-Meitner-Strasse 7 /48161 Münster) ci pensi due volte prima di insozzare l’intera città con una tale pubblicità. Inoltre sarebbe una bella cosa se ai prossimi peggiori incidenti possibili della categoria “propaganda reazionaria” partecipassero ancora più persone ai relativi “abbellimenti” nei propri quatieri.

Il modo più facile è la bomboletta spray: costa poco, non fa rumore, è efficace e di facile uso.
Naturalmente dovete lo stesso fare attenzione ad alcune cose.

Comprate le bombolette in modo da non essere facilmente tracciabili. (Internet: no! Mercato dell’edilizia: no! Rivendita su catalogo: no! Rivenditore di fiducia: sì.)

Pagate in contanti ed è bene evitare le impronte digitali dall’inizio. Nei negozi per graffiti potete chiedere semplicemente alla cassa di darvi dei guanti usa e getta. Non da nell’occhio, lo fanno in tantx 🙂 . O, altrimenti, tentate di cacellare le tracce con trementina o simili. Inoltre: sono assolutamente da tenere lontani i telefonini quando progettate e preparate l’azione e anche durante la discussione posteriore. Probabilmente le autorità li utilizzano per registrarci, tracciarci e localizzarci. Potete proteggervi togliendo le batterie e la scheda SIM nei momenti sensibili e lasciandolo a casa. Anche per le azioni relativamente “piccole” è sensato salvaguardare con questi semplici trucchetti se stessx e le persone attorno a noi.

Fonte: https://linksunten.indymedia.org/en/node/160107

– Hildesheim: Abbellita propaganda dell’esercito federale

Nella settimana passata, alcunx dex nostrx attivistx partirono per liberare la città dalla propaganda militarista. Vari pannelli pubblicitari dell’esercito federale a Hildesheim e nel quartiere Ochtersum furono abbelliti con la vernice, come avvertimento al militarismo.

La repubblica federale tedesca fornisce armi ai regimi guerrafondai e partecipa alle guerre fornendo aiuto logistico e direttamente militare. La campagna attuale dell’esercito federale presente in quasi ogni maggiore città sotto forma di manifesti, vuole minimizzare la guerra e presentare il “mestiere dell’assassino” come mestiere comune. Ecco contro che cosa ci rivoltiamo quando sabotiamo tali manifesti con la vernice.

Non c’è spazio per la propaganda militare imperialista, nè a Hildesheim nè altrove!

Fonte: https://linksunten.indymedia.org/de/node/159961

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, dicembre 2015