Tag Archives: Afrin

Berlino: Pietre a sede SPD

4 luglio 2018

Per Isa e tuttx lx altrx aggreditx dalla dottrina socialdemocratica sulla sicurezza

CDU/CSU e SPD lo definiscono stomachevolmente una svolta nel contenzioso sull’asilo. Il nuovo procedimento di transito è davanti alle porte e con questo innumerevoli individui rimangono fuori dai confini dell’Europa. Politici ripugnanti per la linea dura come Seehofer s’imposero con la propria politica inumana, ma la loro massiccia presenza pubblica fa spesso dimenticare che anche i partiti sedicenti sociali sono dei porci altrettanto schifosi ce non solo tollerano la moria nel Mediterraneo ma la producono per il proprio tornaconto.

Nella notte dal 03 al 04 luglio abbiamo scelto un piccolo ufficio elettorale della SPD in piazza Straußberg e lavorato i vetri con le vecchie e ottime pietre da pavimentazione berlinese. Vista tutta l’altra merda come per esempio gli export di armi per dittatori come Erdogan oppure la collaborazione nella repressione delle nostre lotte locali, la SPD è e rimane un obiettivo d’attacco da tenere sempre presente. Prendiamo atto del fatto che negli ultimi tempi c’era di nuovo un piccolo aumento d’attacchi notturni.

L’azione è un piccolo contributo per una propaganda della notte che non si può mai fermare e segno di forza per lx nostrx amici che ora sono in galera.

In the Night no Control.
Refugees Welcome
Libertà per Isa.
Libertà per Afrin

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Amburgo: Pietre a sedi CDU e Allianz

10 maggio 2018

Nella notte dal 9 al 10 maggio spaccammo a sassate le finestre della sede CDU e dell’ufficio Allianz ad Amburgo/Sasel.
In commemorazione di Sihit Avasin Tekosin (Ivana Hoffman), un’internazionalista che cadde combattendo contro l’IS a Rojava il 7 marzo 2015.

Le ragioni sono la politica disumana della CDU, il suo sostegno con forniture d’armi e rapporti diplomatici alla dittatura turca nella guerra disumana contro Afrin e contro le persone che ci vivevano. E il sostegno finanziario di Allianz a questa guerra condotta in violazione del diritto internazionale.
Non accetteremo la guerra contro Afrin/Rojava come normalità!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre ad associazione DITIB

28 aprile 2018

La notte passata le nostre Pietre di Maggio hanno trovato la loro strada nell’associazione DITIB “Osman Gazi Camii” nella Nehringstraße/Charlottenburg. Inoltre si lasciava la scritta #fight4afrin alla facciata. Abbiamo attaccato DITIB come braccio di Recep Erdoğan nella RFT e come associazione reazionaria ben nota. Ci riferiamo alla campagna fight4afrin e alle giornate Maisteine (Pietre di Maggio).

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Brema, Germania: Vernice e vetri rotti a Rheinmetall

8 maggio 2018

Abbiamo visitato nell’oscurità uno dei siti di Rheinmetall a Brema, concretamente Rheinmetall Eastern Markets GmbH all’Osterdeich 108.
Intendiamo il nostro attacco come atto di vendetta.
Rheinmetall ha venduto delle armi alla Turchia e così sostiene direttamente la guerra contro la popolazione curda. Questa critica a Rheinmetall fu reiteratamente espressa. La risposta di come ci si pone verso le proteste e le accuse viene dal portavoce dell’impresa Rheinmetall, Oliver Hoffmann di Düsseldorf: Si rispetterebbero la libera espressione e le “posizioni critiche di chi la pensa diversamente” – “ma in materia chiediamo correttezza”. Sulla correttezza dell’export di armi, secondo Hoffmann: “Ci atteniamo alle severe norme legali.”
Perciò, per fare la nostra visita con intenzioni scorrette ci portammo dei martelli e della vernice.

Perché alfine l’accezione di “correttezza” e l’osservazione dei limiti legali è dimostrata in modo molto chiaro con la Joint-Venture tra Rheinmetall e l’impresa turca BMC. Mediante il costrutto imprenditoriale RBSS, Rheinmetall – insieme al governo turco – elude le norme per l’export e metterà a disposizione del know-how tedesco per la produzione di carrarmati turchi (il carrarmato da combattimento turco Altay sarà munito del cannone a canna liscia di Rheinmetall). E questo in aggiunta alle vendite già realizzate di carrarmati Leopard 2 e dell’obice semovente blindato 2000 che sono costruiti con la partecipazione di Rheinmetall.
Anche in Germania Rheinmetall ha le mani in pasta e non di poco quando si tratta della soppressione di potenziali insurrezioni: l’impresa riarma gli sbirri di qui tra l’altro con il Survivor R, un blindato di quasi venti tonnellate.

Questi deal che portano milioni all’impresa costano la vita a molte persone! Pretendete correttezza, e noi riteniamo che il minimo della correttezza, nei confronti delle vite umane che vi prendete ogni giorno, sia attaccare i vostri spazi!

Contro la normalizzazione della militarizzazione!

Brema, 8 maggio 2018: Mai più guerra! Mai più fascismo!
(A)

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Halstenbek, Germania: Pietre a Bohnhoff

5 maggio 2018

Che cosa c’entra la cucina con la guerra? Ma sono impazzitx, lx autonomx? Si chiederanno non pochx cittadinx integrx.
Per nulla: La guerra contro Rojava inizia qui, in Germania. Qui non troviamo solo le imprese delle armi che vendono la propria merce a tutte le parti in guerra. Troviamo anche imprese presuntemente private che sostengono la guerra fornendo degli equipaggiamenti e accessori, la logistica oppure dei finanziamenti.

La August F. M. Bohnhoff Srl di Halstenbek (Gewerbering 2) per esempio: producono istallazioni per cucine, cucine casalinghe, cucine per navi da guerra! Cucine antiurto e antiscossa. Navi da guerra equipaggiate dalla ditta Bohnhoff (fregate, corvette, cerca mine, fornitori e sottomarini) sono vendute tra l’altro all’esercito turco.
Abbiamo notato che le vetrine dell’impresa sono meno antiurto e antiscossa e che hanno prodotto un bel mucchio di cocci.

È ora di riportare nelle metropoli la guerra contro il fascismo turco e contro tutti coloro che la sostengono. Il nostro attacco a Bohnhoff è un contributo. Attacchiamo una ditta per arredamento di cucina che fa dei soldi con la guerra. E non sarà l’ultima impresa civile che dovrà affrontare dei danni e l’outing.

Alzatevi per Afrin e la rivoluzione di Rojava!
Lotta al fascismo turco e collaboratorix!
Halstenbek, 55/2018

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia, Germania: Attentati incendiari a sito e furgone di Siemens

24 aprile 2018

Lunedì notte abbiamo appiccato il fuoco a Siemens. Con questi attentati ci aggreghiamo alla campagna fight4Afrin.
Furtivamente ci avvicinammo allo stabile per uffici, spaccammo una finestra e gettammo dentro alcuni ordigni incendiari. Dopo depositammo un ordigno incendiario sotto una carretta della ditta. Ci fa piacere leggere che l’ufficio fu devastato e l’auto totalmente bruciata.

Con Siemens questa volta non toccava a un profittatore diretto dello spaccio d’armi come negli attacchi precedenti. Siemens è finita nel mirino poiché la ditta ha stipulato un contratto miliardario con la Turchia nell’estate del 2017, vale a dire un anno dopo l’attacco massiccio dello Stato turco e bande islamiche alle città a maggioranza curda nel sud della Turchia. Contratto che fu celebrato dal ministro dell’energia turco come contributo importante ai rapporti tra Germania e Turchia, mentre erano ancora presenti le immagini di città distrutte e di massacri.

L’attacco a Siemens è così di più di un contributo alla solidarietà con la lotta per Afrin e vuole ricordare anche i morti di Cizre, Diyarbakır, Nusaybin, İdil e Silopi e le persone eroiche che si difendevano sul posto. Poiché ogni goccia di sangue che versano i comando speciali turchi, i soldati e le loro milizie, gronda anche dalle mani dex politicx tedeschx e delle imprese tedesche che continuano a stipulare affari con la Turchia per soldi ed influenza.
Come segugi seguiremo ogni traccia fino ai vostri uffici e alle vostre sedi d’impresa. Nessun deal è dimenticato!

Solidarietà con chi combatte! Onore ax cadutx!
Sehid Namirin!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Göttingen, Germania: Vernice a Commerzbank

20 aprile 2018

Solidarietà con il movimento curdo! Fight for Afrin!

Nella notte a venerdì scorso abbiamo marcato la Commerzbank nel centro storico di Göttingen con vernice rossa, verde e gialla, i colori del movimento curdo che simboleggiano l’auto amministrazione, l’anticapitalismo e la liberazione delle donne, cioè la speranza in una vita migliore. Il tutto è in pericolo acuto, da gennaio la Turchia conduce una campagna d’annientamento contro la regione curda di Afrin. La seconda armata NATO in ordine di grandezza è sostenuta dalle bande islamiste e dalle esportazioni d’armi dalla Germania. La Commerzbank investe nell’industria delle armi ed è così una sporca profittatrice dell’attacco all’auto amministrazione curda.

La nostra solidarietà va a chi ad ogni livello difende la rivoluzione di Rojava.
I nostri pensieri sono con chi ha lasciato la vita in questa lotta.
Armi tedesche fuori dal Kurdistan!
berxwedan jihan e – Resistenza significa vita!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Data alle fiamme auto di ThyssenKrupp

10 aprile 2018

La mattina presto di ieri (martedì 10 aprile 18) abbiamo dato fuoco a un’auto dell’impresa dell’acciaio e del riarmo ThyssenKrupp a Biesdorf. Il danno è totale. Nessun pericolo per il vicinato poiché una eventuale fuoriuscita di benzina sarebbe finita in mezzo alla strada.

ThyssenKrupp Marine Systems (TKMS) con la sua fornitura di armamenti per esempio di sottomarini è da più di 50 anni partner dei militari turchi e perciò anche profittatore della guerra condotta dal regime turco in Siria in violazione del diritto internazionale. La Turchia è attualmente il partner più aggressivo tra le potenze imperialiste. Sono lx curdx a soffrire l’aggressione militare iniziata il 14 gennaio 18 e denominata “Operazione Ramo d’Ulivo”. Così la Turchia vuole distruggere l’identità e l’organizzazione curda.

Nelle settimane passate ci furono parecchie azioni contro i profittatori di questa guerra (https://fight4afrin.noblogs.org/). Cominciamo a riflettere dove possiamo mettere degli accenti il giorno X quando Erdogan viene alla visita di presentazione a Berlino (https://de.indymedia.org/node/19096).

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Wuppertal, Germania: Vetri rotti e vernice a sedi di partito CDU, SPD e FDP

9 aprile 2018

Nella notte dal 8 al 9 aprile abbiamo fornito vetri rotti e vernice alle sedi locali dei partiti CDU, SPD e FDP. La SPD e la CDU governano a livello federale e la CDU e FDP nel Nordreno Vestfalia.

Quasi 25 anni fa fu abolito di fatto il diritto all’asilo che fino allora, come insegnamento tratto dal periodo nazionalsocialista, offriva delle possibilità relativamente decenti ax profughx. Tre giorni dopo, il 29 maggio 1993, dei nazi incendiarono una casa a Solingen assassinando cinque persone perché erano turche. Il fatto fu parte di una lunga catena di attacchi, omicidi e pogrom. Queste azioni non cascarono dal cielo. Sono da considerarsi nel contesto dell’aizzamento razzista anche da parte dei governanti di allora che sono gli stessi di adesso.

Oggi, 25 anni dopo, la stessa feccia al timone piangerà lacrime di coccodrillo nell’anniversario di Solingen ma continuerà a portare avanti la politica d’esclusione, d’espulsione, di sfruttamento, di guerra! Lx profughx sono internatx e una legge contro lx profughx incalza l’altra. E di nuovo la teppaglia razzista imperversa nelle strade, ci sono attentati e abusi brutali e con AFD un partito fascista entra nel parlamento federale. La CDU sta al gioco e aizza a più non posso e ora Horst Seehofer ha un ministero della patria. La SPD come sempre s’atteggia da moderata e vota per le schifose leggi contro lx profughx. La FDP si riconosce nell’estrema destra AFD e, con la CDU, in Nordreno Vestfalia è favorevole all’internamento dex profughx.
Quanto siete vigliacchx!

Helge Lindh della SPD nel contesto dell’azione contro le sedi di partito parla di vigliaccheria e di violenza. Caro Helge, violenza è atteggiarsi da antirazzista e poi impedire che possano seguire le famiglie alle persone già in Germania. Vigliacchx è fare degli affari sporchi con il regime Erdogan per paura che dex profughx possano venire in Europa, come lo ha fatto la grande coalizione al governo. Vigliacchx è portare in porto gli affari con le armi che poi tra l’altro servono per attaccare la rivoluzione a Rojava. Violenza sono le vostre leggi che schiacciano chi non ha lavoro e lx profughx. Violenza è la vostra polizia brutale che durante il G20 l’anno scorso ha ferito gravemente innumerevoli persone. Violenza è quel che fanno lx vostrx soldatx nei diversi conflitti.

Con la nostra azione salutiamo ovviamente anche lx combattenti ad Efrin e Rojava. Tenete duro. SPD/CDU, voi contribuite ad assassinare.
Attaccate il razzismo e lx razzistx come e dove potete!
Antagonisticx e offensivx a più non posso. Per la rivoluzione sociale! Fuori per il 1° maggio autonomo!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia, Germania: Date alle fiamme vetture della posta LVZ

27 marzo 2018

La sera del 27 marzo incendiate e distrutte vetture della posta LVZ (Leipziger Volkszeitung). L’ulteriore collaborazione della LVZ con gli sbirri nella ricerca di compas è il motivo per questo fatto.

In solidarietà con la città di Afrin nel nord della Siria occupata dalla Turchia fascista avevano lanciato vernice e pietre alla moschea Ditib dei tirapiedi del dittatore Erdogan a Lipsia. Dopo di che il dittatore Erdogan si era espresso pubblicamente su questo evento e simili, la LVZ su ordine degli sbirri e del dittatore Erdogan pubblicava una foto di ricerca. La foto dovrebbe presumibilmente mostrare un compagno o una compagna che dovrebbero aver realizzato la bella azione. Uguale se la persona sulla foto ne è coinvolta o non: La pubblicazione di questa immagine e la cooperazione con gli sbirri e con il regime fascista e stragista in Turchia ha delle conseguenze.

Non è la prima volta che la LVZ partecipava alla caccia all’uomo d’oppositorix scatenata dagli sbirri del regime di destra a Dresda. Già una volta pubblicarono delle foto di compas che affrontarono coraggiosamente i nazi e gli sbirri durante la sfilata nazi del 12.12.2015. Come reazione a queste foto furono spaccati vari vetri della LVZ e su Indymedia abbiamo letto che sulle pareti c’era la scritta: “Voi ci cercate – noi veniamo da voi!”.

La pratica imparata nella DDR di come si tratta l’opposizione non è cambiata. Sarebbe stato meglio pensarci meglio. Ora c’è questo nuovo stimolo alla riflessione.
Già l’affermazione che si tratterebbe di ricerca pubblica è insolente. Lo strumento della ricerca pubblica in passato era l’ultimo mezzo. Si applicava nei casi di omicidio, sequestro di persona e altri crimini gravissimi. Ora è impiegato per delle piccolezze come vetri rotti o vernice alle facciate. Chi in questo caso parla di ricerca intende gogna pubblica e denunziazione popolare. Così si approva lo Stato di polizia stile Turchia. Questa pazzia si poteva vedere l’ultima volta nella caccia ax compas dopo il vertice G20.
La società si smaschera da sola e mostra il brutto muso dello Stato di polizia. Noi lo combattiamo.
Perciò un saluto solidale ax compas in prigione e a tuttx che ad Afrin, a Rojava e dappertutto lottano per una vita in libertà e contro il fascismo.

P.S. E che la LVZ accoglie tuttora degli ordini provenienti istituzioni che la hanno registrata e spiata nel suo lavoro professionale, la dice lunga sulla posizione politica di questo giornale.

https://www.youtube.com/watch?v=klMfbTiWhlU

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Attentato incendiario a fasci di cavi

26 marzo 2018

Con una dichiarazione pubblicata addirittura su vari Paste-Bins” (dove si può diffondere anonimamente dei testi), un cosiddetto Gruppo Vulcano rivendica di nuovo un attentato all’infrastruttura di comunicazione: Il “Gruppo Vulcano Spezzare ilDominiodellaRete” dice di avere incendiato una grossa quantità di cavi sotto il ponte Mörsch a Berlino. Secondo la dichiarazione pubblicata furono tranciati in modo specifico dei cavi usati “dai militari e i loro prestatori di servizi, dal picchetto aereo del governo federale, dall’amministrazione del Land Berlino, da grandi imprese, da gestori di nodi Internet e dall’aeroporto Tegel”.

Lx sabotatorix mettono in guardia da una totalità dell’attuale sviluppo tecnologico che potrebbe sfociare in una “forma moderna di fascistizzazione” e in modo coinvolgente in questo contesto ricordano il sistema delle carte forate Hollerith che tra l’altro fu usato dai nazi per l’esecuzione della Shoa. Sottolineano che nessuna persona sarebbe stata messa in pericolo.

Inoltre il Gruppo Vulcano raccomanda urgentemente di usare il Torbrowser per accedere ai link.

Dichiarazione:

Le reti del dominio sono attaccabili
dal “Gruppo Vulcano Spezzare ilDominiodellaRete”

VERSIONE BREVE

Il dominio sulle persone s’organizza in modo inedito: con le reti, gli algoritmi e la presa dello Stato e delle grandi imprese – sulla nostra vita e il nostro quotidiano. Sui nostri sentimenti, sul nostro pensare, e fare. Ora e in futuro. E s’allarga e si approfondisce. Siamo sorvegliatx, pilotatx e guidatx.

Oggi abbiamo interrotto alcuni importanti collegamenti in rete e così anche la presa sulla nostra vita – un contributo umile, creare un momento di vita non controllata. Colpiti dal nostro attentato erano gestori di reti come: BASE (telefonia mobile belga, in Germania E-Plus), Level3, Globalmetro Networks (che alimenta tra l’altro delle basi militari), Tele-Com, LIT (azienda di tecnica informatica regionale; ora centro prestazione di servizi IT Berlino, competente per la rete amministrativa centrale della città), COLT (reti del governo) a altri gestori civili e militari.

Il nostro obiettivo concreto era anche infastidire l’aeroporto Tegel, le amministrazioni federali e regionali, l’esercito federale, il picchetto aereo del governo federale e le grandi imprese industriali e tecnologiche.
Per questo scopo il 26.3.2018 abbiamo dato fuoco a due fasci di cavi ciascheduno largo quattro metri, distanti 30 metri l’uno dall’altro e situati sotto il ponte Mörsch a Berlino. Le condotte del gas su tutt’e due i lati erano lontane 15 metri dai nostri focolai d’incendio. I focolai all’interno della costruzione del ponte non erano raggiungibili e schermati da muri di cemento spessi un metro e messi ad un’altezza di due metri e passa. Né pedoni né vetture né sotto né sopra il ponte potevano essere toccati dal fuoco. Abbiamo escluso ogni pericolo per le persone.

Il danno economico che speriamo sia grande ci ha fatto piacere! Le reti del dominio sono attaccabili.

Date le circostanze: Armi tedesche e militari turchi fuori da Afrin! I responsabili della guerra ad Efrin stanno anche in Germania. Si possono trovare.

Gruppo Vulcano Spezzare ilDominiodellaRete

Nota sulla militanza partecipativa: La censura è ormai molto massiccia. Deve essere spezzata. Perciò per accedere al nostro testo usate Tor. E poi diffondete la nostra dichiarazione.

Fonte: Indymedia, Pastebin

Traduzione dal tedesco mc, CH

Osnabrück, Germania: Vernice a locale dei lupi grigi

26 marzo 2018

Nella notte a lunedì la cellula d’azione Anna Campbell ha commesso un attentato alla vernice contro il locale dei lupi grigi nella Meller Straße a Osnabrück.

Più che mai il fascismo turco va combattuto anche a livello internazionale; contrapporre qualcosa ai crimini contro le persone ad Afrin e in Kurdistan; esprimere la nostra solidarietà con la rivoluzione a Rojava.

Per la rivoluzione sociale! Ax fascistx neanche un millimetro; abbasso Erdogan e la dittatura AKP! Faşizme geçit yok!
In commemorazione ax combattenti cadutx.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Kassel, Germania: Attentato incendiario ad auto di fascista turco

21 marzo 2018

Mentre a Rojava la popolazione civile è massacrata e scacciata con il tacito consenso del governo federale tedesco, esattamente lo stesso governo sulla stessa onda sostiene il nazionalismo e il fascismo turco nel proprio paese. Il pensiero fascista turco e con ciò l’inasprimento del conflitto sono obiettivo costante del governo federale tedesco. Gli interessi di potere sono imposti sulla pelle della popolazione civile curda. Il governo federale tedesco si fa così cagnolino da salotto di Erdogan.

Come anche in altre città tedesche anche a Kassel si può riscontrare una struttura individuabile d’ultra-nazionalisti turchi. S’organizzano apertamente e sotto tutela e sostegno finanziario delle autorità tedesche su di una base fascista facile da riconoscersi. Delle moschee turche predicano l’annientamento dex curdx, e questo davanti alla porta di casa d’ognunx di noi. Incitano addirittura allo stupro di donne curde e al linciaggio dex curdx che vivono qui. Senza conseguenze giuridiche.
Mehmet Tüfekci è un tale fascista. Era editore del giornale fascista turco Ayna molto vicino all’ideologia ISIS. Mehmet Tüfekci si è spesso espresso in modo offensivo contro la comprensione dei popoli e per la guerra contro la popolazione curda iniziata da Erdogan. Il massacro di centinaia di civili ad Afrin lo riempie di soddisfazione. Dichiarando la propria simpatia per l’assassino, appoggia addirittura il barbaro assassinio contro Charlie Hebdo.

Il fascismo non è un’opinione. Il fascismo è un crimine. Chi glorifica i massacri perpetrati contro la popolazione civile curda ad Afrin e Rojava troverà la risposta adeguata!
Il team vendetta Sehîd Kawa ha eseguito una notevole azione di vendetta relativa per dichiarare guerra anche alle strutture fasciste in Germania. L’azione di vendetta fu eseguita nella notte al 21.3.2018 alle h 01:00 circa. In questo giorno in tutto il mondo lx curdx festeggiano il giorno dell’insurrezione contro ogni forma d’oppressione. A Kassel la festa di capodanno fu salutata con quattro gomme in fiamme e il conseguente danno totale dell’auto del fascista Mehmet Tüfekci.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Wuppertal, Germania: Devastato posto di polizia

21 marzo 2018

Nella notte dal 20 al 21 marzo 2018 abbiamo fatto irruzione nel costruendo posto di polizia di Elberfeld. Abbiamo lasciato la nostra rabbia sotto forma d’arredamento distrutto e fluida. Speriamo che la polizia di Wuppertal si diverta con quella robaccia! In ogni caso il nuovo arredamento è distrutto. Per il vostro comportamento avete meritato ogni litro d’acido butirrico e ogni danno mobiliare! L’entrata del posto in costruzione è adornato con la scritta “Welcome to hell”.
D’ora in poi ogni azione contro lx nostrx amicx sarà rimandata doppiamente al mittente, e subito!

Divertitevi riparando quest’inferno nauseabondo.
Alle schifose vessazioni della polizia di Wuppertal da fine gennaio in poi si rispose con quasi 100 graffiti nella città nord e sud e con una manifestazione non annunciata. Ma la loro repressione continuava e aumentava. Non permettiamo che ci tolgano i nostri spazi vitali bensì li togliamo a loro. Tutti i nostri attacchi degli ultimi tempi sono intesi come vendetta per i controlli e la brutalità della polizia di Wuppertal e pensati come saluto alla nuova unità BFE+­ (unità per l’istruzione preventiva e catturandi) che stanno progettando.
Abbiamo però deciso di andare oltre ad alcune gomme bucate.
Ultimamente la polizia ha assediato per ore e giorni la città nord di Wuppertal. Inoltre, durante varie demo curde a Wuppertal, Duisburg e Colonia l’8. e 9. centuria della celere ha iniziato ad insultare lx manifestanti in turco con slogan fascisti prima di iniziare con lo spray al pepe e le manganellate. Le nostre azioni notturne intendono dimostrare che non continueremo a tollerarlo.

All cops are targets!

Salutiamo anche lx nostrx amicx nelle prigioni, ogni singolx prigionierx G20 è unx di troppo!
Ogni attivista Hambi dovrebbe stare nella sua casetta sull’albero e non in una cella!
Non vi abbiamo dimenticatx, anche se dovete passare le ore più scure.
Speriamo di potervi illuminare il volto con un piccolo sorriso e che sappiate che non vi dimentichiamo.
Finiamo con la nostra resistenza solo quando l’ultimx di voi è liberx!
Free all G20 and Hambi aktivist’s!
Non abbiamo dimenticato nemmeno lx amicx ad Afrin, vi promettiamo che tuttx pagheranno!
La SPD, la CDU, Rhein Metall e tuttx lx altrx sbirrx!
Continueremo a lottare al vostro fianco!
Non dimentichiamo le nostre sorelle e i nostri fratelli cadutx!
Noi abbiamo superato la nostra impotenza, unitevi e organizzatevi!
Welcome to Hell! Aspettateci!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vetri rotti a filiali Commerzbank

19 marzo 2018

In solidarietà con la lotta di liberazione ad Afrin nella notte dal 18 al 19/03 abbiamo attaccato con martelli e vernice la Commerzbank sul Kottbusser Damm a Berlino.
La Commerzbank è uno dei principali finanziatori delle maggiori imprese tedesche delle armi come ThyssenKrupp, Heckler&Koch e Rheinmetall. Così sono direttamente implicate nel sostegno tedesco alla guerra d’aggressione fascista turca su Afrin.

La lotta per la libertà, per la liberazione della donna e contro il fascismo non si limita al Kurdistan. In Europa, nel cuore del capitalismo, dobbiamo trovare i nostri percorsi per condurre e sostenere questa lotta. La guerra viene finanziata dall’Europa, chiariamo che la resistenza insieme ad Afrin si solleva anche qui.
Con questa nostra piccola azioni ci riferiamo anche solidalmente agli innumerevoli attacchi degli ultimi tempi in tutto il mondo.
Lx nostrx amicx lottano per la libertà ad Afrin, è nostro dovere di portare la guerra nelle strade d’Europa!

Non lasciamo Afrin sola!
Dedichiamo quest’azione a tuttx lx combattenti per la libertà che si sono sacrificatx per la difesa di Afrin! Sehid namirin!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Eschede, Germania: Attentato incendiario a pozzetto di cavi ferroviari

19 marzo 2018

Il 18 marzo jiadisti e soldati turchi stavano sul balcone del comune di Afrin e festeggiavano il loro ingresso. Nella notte dal 18 al 19 marzo abbiamo incendiato i pozzetti dei cavi lungo i binari presso Eschede (Bassa Sassonia). Il nostro obiettivo era il sabotaggio della tratta ferroviaria Amburgo-Hannover perché sulla tratta c’è una fabbrica dell’impresa Rheinmetall dove producono sia munizioni sia componenti del il carrarmato (Leopard 2) impiegato anche nella guerra contro Afrin.

La nostra azione è diretta contro l’impresa Rheinmetall a Unterlüß che con la sua produzione e fornitura d’armi e il rilascio di brevetti alla Turchia per la costruzione di queste armi la sostiene direttamente nella sua guerra offensiva in violazione del diritto internazionale contro il cantone di Afrin nel nord della Siria. Sono solo le armi dell’impresa Rheinmetall e d’altre imprese tedesche come per es. Kraus-Maffai Wegmann che rendono possibile questa guerra di aggressione in violazione del diritto internazionale. Quasi ogni giorno ad Afrin sono assassinatx o gravemente feritx bambinx dagli attacchi aerei e d’artiglieria della Turchia. Ogni giorno muoiono delle persone innocenti perché il governo turco bombarda appositamente la popolazione ad Afrin per indebolirne la morale e perché tutti gli altri Stati stanno a guardare senza fare nulla.
Quotidianamente le unità d’autodifesa effettuano una fortissima resistenza contro le unità d’attacco dei soldati turchi e delle milizie jihadiste. Oppongono resistenza al fascismo globale che in Turchia, attualmente come Stato Islamico, di peggio non potrebbe fare. La Turchia sotto il governo Erdogan attacca le persone che come uniche e da anni combattono con successo l’IS e che lo hanno respinto in profondità, vale a dire quasi vinto. Con la rivoluzione a Rojava in Siria del Nord si costruisce una società basata sulla democrazia di base, la liberazione dei generi e l’ecologia dove già ora convivono pacificamente persone di religioni e appartenenze popolari diverse. A Rojava tante donne s’organizzano in strutture autonome ed attaccano così la società patriarcale. Questo forte movimento delle donne e questa forte lotta di liberazione delle donne sono alla radice del successo che la rivoluzione ha avuto fino adesso e come tali unici. Il governo turco vuole annientare tutto questo con ogni mezzo e per farlo è pronto all’annientamento della storia ed esistenza curda nella regione. L’attuale fascismo in Turchia è espressione del fascismo globale in fase di rafforzamento. È nostro dovere di mettere in campo tutto quel che possiamo e siamo capaci di fare per contrastarlo.

Speriamo che la nostra azione ha compromesso i cicli produttivi di Rheinmetall. Speriamo anche che più gente possibile venga a sapere il motivo degli odierni ritardi in tutta l’area del nord della Germania e che riescano a comprendere che per noi la vita delle persone è più importante dei tempi d’attesa e di alcuni appuntamenti saltati. Noi in ogni caso esulteremo di gioia se il treno che prenderemo le settimane prossime non partirà causa una tale azione oppure avrà ritardo, poiché significa che delle persone si sono ribellate e dimostrano: ora basta.

Vorremmo un’altra volta anzitutto rivolgerci all’impresa Rheinmetall e a chi vi lavora: ingiungiamo i responsabili di Rheinmetall a terminare o ritirare subito tutte le forniture d’armi e la concessione di brevetti alla Turchia e ad altre dittature fasciste.
Ingiungiamo tuttx lx impiegatx dell’impresa di fare subito uno sciopero comune, di mettersi in malattia, di licenziarsi oppure sabotare la produzione. Sono tuttx responsabili per quel che fanno e per le conseguenze di quel che fanno. Non c’è scusa o giustificazione fare qualcosa che contribuisce all’aggressione, alla mutilazione e all’assassinio d’innocenti.

Incitiamo tuttx che si sentono legatx alla lotta di liberazione curda e alla rivoluzione a Rojava e che conducono lotte femministe e antifasciste di fare del tutto nei giorni e nelle settimane seguenti per difendere la rivoluzione nel nord della Siria! Anche qui ci sono tanti obiettivi d’attacco per noi e le bombe su Rojava grandinano anche sui nostri sogni. Ci furono già tante azioni negli ultimi giorni e speriamo che ancora di più persone s’attivino determinate e creative.
La gente ad Afrin e in tutta Rojava è decisa a rischiare tutto per respingere il fascismo un’altra volta, costruendo invece una società alternativa. Anche noi dovremmo essere prontx a rischiare tanto.

Viva la solidarietà internazionale!
Viva la resistenza di Afrin!
Jin jiyan azadi!
Fuoco e fiamme al fascismo!
sehid haukur hilmarsson

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vetri rotti a ufficio dell’assicuratore Allianz

16 marzo 2018

Nella notte dal 15 al 16 marzo 2018 abbiamo lasciato vetri rotti e graffiti “fight4Afrin” a una filiale dell’assicuratore Allianz nella Karl-Marx-Straße. Potemmo ritirarci senza essere riconosciutx.

L’eroica resistenza YPG e YPG nel cantone di Afrin nel nord della Siria dura ormai da più di 50 giorni. Lx nostrx compas affrontano uno dei più grandi eserciti NATO che come aiuto per la loro guerra hanno cercato niente di meno che ex membri di DAESH/IS ed altri jihadistx che passano sotto il pseudo-nome di FSA. Nel Medio Oriente incombe un ulteriore genocidio, i jihadisti hanno già iniziato a fucilare civili e le forze armate fasciste turche si autodefiniscono come il “Nero” di Afrin e sognano un regno ottomano 2.0. In Turchia pubblicizzano Afrin già come nuovo territorio statale della Turchia e DAESH/IS già non vedono l’ora di una nuova versione del califfato su territorio siriano con sostegno turco.

Per “l’operazione ramo d’ulivo” non sono responsabili solo i militari turchi e le loro bande jihadiste come Al-Nusra. L’operazione è attuata con armamenti prodotti da imprese nella RFT. Dal 2006 hanno venduto 354 carrarmati Leopard II alla Turchia. E giusto con questi carrarmati ora ammazzano e tirano ax nostre amicx e terrorizzano la popolazione civile di Afrin.
Il carrarmato da combattimento Leopard II è costruito anzitutto dall’impresa di Monaco “Kraus-Maffei Wegmann”. Ma con la fornitura di componenti innumerevoli altre imprese partecipano alla costruzione di questo carrarmato. Costruzione finanziata anzitutto dalle banche e dalle imprese che investono in Kraus-Maffei Wegmann e Rheinmetall per rifornire di capitale la produzione di queste armi. Dietro il finanziamento del carrarmato Leopard II in una rete opaca e oscura c’è tra altri anche l’assicuratore Allianz, anche se pubblicamente preferisce negarlo.

Da internazionalistx consideriamo Afrin e tutto il progetto Rojava come progetto anche nostro. Come rivoluzione anche nostra alla quale si deve partecipare e la quale, in conclusione, va difesa. L'”operazione ramo d’ulivo” è un attacco a tutti i movimenti libertari e rivoluzionari del mondo e non solo al movimento di liberazione curdo. Anche se non combattiamo sullo stesso fronte, come rivoluzionarix internazionalistx ci sentiamo profondamente legatx al movimento di liberazione curdo e alla lotta dex nostrx compas in tutta Rojava per una democrazia radicale di base, per la liberazione della donna e per la creazione di una società ecologica. Riteniamo nostro dovere d’individuare e d’attaccare chi qui in Europa profitta concretamente della guerra. Ci uniamo all’appello delle Autonome Gruppen e della rete fight4Afrin e all’appello della gioventù apoista di portare nelle metropoli europee la guerra che Afrin deve subire. Ringraziamo lx compas che hanno fatto lo sforzo di chiamare per nome la logistica di guerra e i costruttori d’armi sul blog ImHerzDesKrieges, facilitando così molto il nostro lavoro di ricerca.

Le nostre azioni non sono dirette in nessun modo contro la popolazione civile che vive in Germania. Gli obiettivi sono coloro che tacciono, mentono, cooperano e profittano della guerra dello Stato occupante fascista turco oppure lo sostengono. Questa linea di divisione è da trarre. Creiamo una, tre, tante Afrin!

Incitiamo tutte le altre forze rivoluzionarie a partecipare alle future azioni di resistenza e di attivarsi in prima persona. Anche qui nel retroterra: non lasciamo alcuna tranquillità ax nemicx della libertà.
Dedichiamo la nostra azione a tuttx coloro che hanno sacrificato la propria vita nella difesa di Afrin. Siete un’ispirazione per tuttx lx rivoluzionarix del mondo. Sehid namirin!

Viva la resistenza di Afrin e di tutta Rojava.
Abbassola dittatura fascista AKP-MHP in Turchia.

Per la rivoluzione sociale mondiale
Smascherare e attaccare i profittatori delle guerre, guerrafondai e fascisti.
Serkeftin!

Commando Sehid Andrea “Ronahi” Wolf

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Kassel, Germania: Attacchi a punti d’incontro ATIB e posto di polizia

13 + 14 marzo 2018

> Attacco a punto d’incontro ATIB a Kassel eseguito dal commando vendetta Şehid Cekdar Botan.

Nella notte di lunedì nuova azione contro il punto d’incontro ATIB nella Schillerstraße a Kassel. ATIB è l’unione delle associazioni culturali turco-islamiche in Europa, un’organizzazione di copertura dei lupi grigi fascisti. I fascisti turchi di ATIB acclamano la guerra d’aggressione, condotta in violazione del diritto internazionale dall’esercito turco e dalle sue bande assassine jihadiste contro il cantone curdo di Afrin.

> Attacco a posto di polizia nella Holländische Straße da parte d’antifa internazionalistx.

La notte dopo scheggiarono i vetri del posto di polizia nella Holländische Straße. La polizia tedesca è all’avanguardia nella criminalizzazione di curdx. Invece di riconoscere che la Turchia si trasforma in una dittatura religioso-fascista e che la resistenza della popolazione è legittima, si criminalizzano, perseguitano e vietano le strutture curde in Germania. Sono vietate le bandiere curde e le manifestazioni contro la guerra ad Afrin e sequestrano libri e musica. Ci dichiariamo solidali con la lotta per la democrazia, la pace e la libertà in Kurdistan e condanniamo la crescente repressione contro lx curdx in Germania. La polizia continuerà ad essere un obiettivo d’attacco se non finirà la repressione.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Francoforte sul Meno: Vetri rotti a filiale della Deutsche Bank

14 marzo 2018

Nella notte dal 13 al 14 marzo abbiamo distrutto tutti i vetri e lasciato le scritte “Fight for Afrin” e “Fight Rheinmetall” a una filiale della Deutsche Bank a Francoforte-Bockenheim e anche eretto una piccola barricata sulla strada.

Deutsche Bank è un investitore della multinazionale degli armamenti Rheinmetall che tra l’altro fornisce armi alla Turchia fascista con le quali in Kurdistan massacra la popolazione e le forze rivoluzionarie.
Pure la Deutsche Bank finanzia e profitta della guerra ad Afrin.

Tutti gli occupanti fuori dal Kurdistan!
Lotta all’industria degli armamenti e investitori!
Fight for Afrin!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Pietre a filiale Commerzbank

13 marzo 2018

In solidarietà con lx curdx combattenti ad Afrin, la notte passata attaccati i vetri della filiale Commerzbank presso la stazione metrò Tierpark a Lichtenberg. Inoltre alla facciata incollati dei manifesti con un messaggio di saluto (già tolti).

La Commerzbank finanzia tra l’altro la produzione del Leopard 2 e altre armi con le quali l’esercito turco massacra il movimento curdo. Così sostengono esplicitamente anche il terrore contro una delle maggiori lotte femministe dei nostri tempi. Anche la filiale di Lichtenberg non è da considerarsi senza responsabilità. Non c’è retroterra tranquillo per chi ne trae profitto.

Ogni giorno è giorno di lotta delle donne – solidarietà con le donne in resistenza. Portare la guerra nelle strade d’Europa.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Bottiglie alla vernice a Pierburg s.r.l.

12 marzo 2018

Nella notte dell’11 marzo 2018 è stata attaccata la fabbrica dell’affiliata alla Rheinmetall, la Pierburg s.r.l., a Berlino Wedding. La fabbrica nella Siemensstraße 2 attaccata e marchiata lanciando tante bottiglie verdi-rosse-gialle.

Dichiarazione: “Con ogni giorno di guerra contro Afrin, cresce il nostro odio contro l’ipocrisia dello Stato tedesco. Senza l’appoggio tedesco non ci sarebbe un fascismo in Turchia. Se lo Stato tedesco non ferma questo sostegno, continuerà anche la nostra resistenza. L’industria bellica tedesca è un obiettivo d’attacco naturale e legittimo. Biji berxwedana Afrinê!”

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Vernice e vetri rotti a filiale di Commerzbank

12 marzo 2018

Da più di 50 giorni lx compas resistono alle truppe imperialiste della Turchia.
Da più di 50 giorni ad Afrin muoiono delle persone uccise da armi tedesche.
Da più di 50 giorni la Germania e il mondo tace sulle aggressioni fasciste al progetto Rojava.

Per infrangere questo silenzio, la notte passata abbiamo attaccato con la vernice la filiale della Commerzbank in via Amburgo, lasciata una scritta e rotti dei vetri. Con i propri investimenti in imprese delle armi come Kraus-Maffei Wegmann anche la Commerzbank profitta della guerra ad Afrin. Il carrarmato Leopard 2 fornito alla Turchia è stato prodotto da Kraus-Maffei Wegmann, finanziata tra l’altro dalla Commerzbank. Ora il Leopard 2 ammazza delle persone ed è impiegato contro il progetto Rojava per abbattere la rivoluzione. Attacchiamo l’imperialismo nel cuore della bestia per dare ax combattenti di tutto il mondo un attimo di respiro.

Lunga vita alla resistenza di Afrin.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Brema, Germania: Incendio doloso nell’area della ditta OHB

21 febbraio 2018:

Fuoco e fiamme all’industria bellica tedesca

Ci dichiariamo solidali con il progetto rivoluzionario Rojava nel Kurdistan e con la difesa dello stesso. Con la nostra azione ci collochiamo contro la guerra d’aggressione turca contro Afrin. Incitiamo al sabotaggio dell’industria bellica tedesca!

Nella notte dal 20 al 21 febbraio 2018 abbiamo compiuto un attentato incendiario sul terreno di OHB a Brema. OHB primeggia nella tecnica spaziale. La ricerca e la produzione militare è l’affare principale di OHB. Un grande ordine viene attualmente dal servizio segreto estero tedesco BND. Per il quale OHB sta producendo un satellite spionaggio.
La responsabilità per le guerre e le crisi del mondo è spesso esattamente qui.

Fuoco e fiamme all’industria bellica tedesca!
Saluti solidali nel Wendland!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Darmstadt, Germania: Vernice a centrale del partito SPD

21 febbraio 2018

Nella notte dal 20 al 21 febbraio, con vernice giallo-verde-rossa fu abbellita la facciata della sede centrale della SPD a Darmstadt.
Lx compas partecipanti si dimostrano così solidali con la società ad Afrin e con la lotta dex curdx contro la dittatura militare fascista di Erdogan e alleati ESL (“Esercito siriano Libero“) e DAESH (cd. Stato islamico).

Oltre al continuo e sempre più acuto assedio di Afrin che causa innumerevoli vittime si delinea un quadro vomitevole dei partiti politici tedeschi, anzitutto della SPD.

La SPD con il suo silenzio, con il suo ministro degli esteri Gabriel e accattivandosi le simpatie del fascismo in Turchia legittima indirettamente la politica di Erdogan.
Ma con le enormi forniture d’armi alla Turchia è anche responsabile attiva per ogni vittima della guerra d’aggressione turca.
Quest’azione si dirige contro chi in Germania sostiene il fascismo turco ed è un appello:

Formate delle bande, schiacciateli!
Fianco a fianco, ovviamente, PKK e Antifa!
Biji Berxwedana Rojava!

Traduzione dal tedesco mc, CH
Fonte: Indymedia

Berlino: Passato alle fiamme furgone DITIB

19 febbraio 2018

Con questa, noi il commando vendetta Kendal Breizh rivendichiamo l’attentato incendiario a una vettura DITIB a Berlino Schöneberg nella notte a lunedì 19 febbraio 2018.
DITIB (Unione Turco-Islamica dell’Ente per la Religione) non è una semplice associazione di moschee. La DITIB si presenta apertamente come portavoce del regime fascista AKP in Germania. A livello organizzativo, l’associazione è collegata all’autorità turca per le religioni Diyanet, dalla quale riceve tutti gli ordini e tutte le direttive. Anche i contenuti delle prediche sono prescritte da Ankara e i predicatori stessi sono formati in Turchia.
In questo momento il regime fascista turco e la “democrazia” parlamentare della repubblica federale tedesca, come partner NATO lottano fianco a fianco contro la rivoluzione sociale nei territori curdi e in altri territori della Siria. Ecco perché questa rivoluzione deve riportare la guerra nelle città tedesche. Qui DITIB recluta anche tra lx giovani per allontanarlx da una vita in libertà. Dovrebbero diventare schiavx di Erdogan e del capitalismo piuttosto che insorgere.
Continueremo con le nostre azioni contro i nemici della lotta di liberazione in Kurdistan e della rivoluzione nel Medio Oriente.
Morte al fascismo!
Vittoria alla rivoluzione sociale in Kurdistan!
La difesa di Efrîn inizia già nelle strade europee!
Commando vendetta Kendal Breizh
Fonte: Barrikade.info
Traduzione dal tedesco mc, CH