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Pireo, Grecia: L’antifascista Killah P pugnalato a morte dai nazisti

Pavlos Fyssas

Nelle prime ore del 18 Settembre 2013, il 34enne antifascista Pavlos Fyssas (Killah P) è stato accoltellato a morte dai nazisti del partito dell’Alba Dorata al Pireo (porto di Atene).

I primi rapporti su indymedia descrivono che l’omicidio è avvenuto poco dopo la mezzanotte del Mercoledì ad Amfiali, nel quartiere di Keratsini del Pireo. Sembra che Pavlos Fyssas e la sua piccola compagnia di amici sono stati perseguitati ed attaccati da un gruppo più ampio di nazisti. Tutto ciò in presenza di poliziotti dell’unità motorizzata DIAS. Pochi minuti dopo, l’antifascista è stato accoltellato due volte da uno dei nazisti che è uscito da un veicolo e lo abbia attaccato. L’aggressore è stato arrestato dai poliziotti in scena. Tuttavia, le esatte circostanze dell’assassinio sono ancora da confermare, e gran parte di questa notizia arriva dal corrente principale dei media di massa.

Pavlos Fyssas è ceduto alle sue ferite poco dopo il suo trasferimento all’ospedale di Nikaia. Il suo funerale è stato fissato per il 19 Settembre presso il cimitero di Schisto.

Nel corso dell’ultimo periodo, ci sono stati diversi tentativi di omicidi ed omicidi di “persone di colore” (immigrati, ecc) in tutta la Grecia. Questa volta, una persona di origine greca, di colore bianco e di sinistra è stato assassinato da una feccia fascista. Sembra, però, che Pavlos Fyssas non era membro di alcuna organizzazione di sinistra, ma piuttosto un combattente di strada con una forte azione antifascista. Killah P era il suo nome d’arte come hip-hop rapper:

Nel frattempo, ci sono stati grandi “ripercussioni” nella politica ufficiale. I vari partiti hanno già cercato di manipolare questo incidente mortale verso benefici elettorali, mentre i teppisti parlamentari dell’Alba Dorata, come sempre, hanno smentito ogni coinvolgimento dei loro seguaci devoti in qualsiasi omicidio, ancora una volta per ottenere benefici elettorali. Tuttavia, il 45enne assassino, Giorgos Roupakias, residente a Nikaia, ha confessato il suo gesto alla polizia, così come la sua stretta associazione con l’Alba Dorata (la quale è ben documentata, ad esempio qui il parlamentare dell’Alba Dorata Kostas Barbarousis e l’assassino Giorgos Roupakias a destra). L’assassino è in custodia, ed altri tre nazisti, tra cui la moglie, sono stati anche arrestati (per occultamento di prove dell’associazione di Roupakias col partito nazista).

Striscione anarchico nella piazza centrale di Tebe: “Nemmeno un centimetro di terra ai fascisti – Viva l’insurrezione anarchica internazionale”.
Striscione di solidarietà all’angolo delle strade Rigaer e Liebig di Berlino (vicino alle case occupate rigaer94 & liebig34): “Niente e nessuno è dimenticato! Organizzare l’autodifesa antifascista! “

Nel corso di una grande manifestazione durante la sera nei pressi della scena del delitto a Keratsini, pesanti scontri sono scoppiati contro la polizia e decine di manifestanti sono stati arrestati durante i scontri di strada (molti affrontano delle accuse). In precedenza, il leader del partito di estrema destra “Greci Indipendenti” insieme con i suoi scagnozzi patrioti sono stati effettivamente attaccati dagli antifascisti. Almeno un manifestante ha subito gravi lesioni agli occhi da un colpo diretto di gas lacrimogeno dalla polizia, e subito un intervento chirurgico in un ospedale locale. I medici dell’ospedale di Tzaneio hanno dichiarato che dai 31 manifestanti che sono stati soccorsi dopo il corteo antifascista a Keratsini tutti erano stati feriti alla testa dai poliziotti DIAS e DELTA. Inoltre, i squadroni dell’antisommossa e teppisti in borghese hanno attaccato gli antifascisti congiuntamente durante quella manifestazione a Pireo (video).

Scontri si sono verificati, inoltre, a Salonicco e Patrasso dove sono stati segnalati arresti di massa.

Grecia: Recente azione antifascista

Il 26 Aprile 2013 dei compagni hanno effettuato il loro terzo corteo antifascista motorizzato a Kavala:

Nella città di Igoumenitsa, i neonazisti minacciano regolarmente con porto d’armi, ed alzano bandiere del loro partito per diffondere il loro veleno nella comunità locale. L’8 Maggio, una tale bandiera dell’Alba Dorata / Chrissi Avgi è stata strappata via da alcuni antifascisti che si sono impegnati a bruciarla, inviando anche i loro saluti ai combattivi antifascisti di Agrinio.

Il 3 Aprile 2013, a mezzogiorno nel centro di Agrinio due membri dell’Alba Dorata, Spyros Floroskoufis e Giorgos Koutroubas avevano attaccato un 17enne antifascista usando un bastone estensibile ed una tavola di legno con chiodi.

Il 7 Maggio nell’ospedale di Agrinio alcuni compagni si sono incontrati con Floroskoufis, un delinquente della sezione locale dell’Alba Dorata, ed hanno immediatamente attaccato questo fascista che ha già perpetrato numerosi attacchi razzisti e parastatali nella regione. Intorno alle 22:00 di quella notte, il membro parlamentare dell’Alba Dorata Konstantinos Barbarousis con la pistola in mano e Spyros Floroskoufis con almeno altri quattro teppisti hanno preso d’assalto ristoranti, bar e caffetterie della città in cerca di antifascisti. Dopo aver disturbato e terrorizzata la gente che si trovava nei negozi al momento, si sono recati al parco comunale, dove hanno iniziato la ricerca con torce nel buio. Si dice che per un certo tempo i fascisti sono stati accompagnati da moto della polizia DIAS e una jeep della polizia delle unità di prevenzione della criminalità OPKE. Tutto questo è accaduto, anche se era noto, in questa città piuttosto piccola, che già un raduno spontaneo di circa 100 antifascisti e giovani era in corso altrove, nella piazza principale Dimadi.

Il 8 Maggio, in risposta al bullismo della feccia dell’Alba Dorata, quasi 150 antifascisti hanno tenuto una manifestazione notturna per le vie principali di Agrinio, tenendo uno striscione con la scritta “Il Fascista Barbarousis è armato e terrorizza la gente” ed hanno cantato dei slogan militanti.

Né a Londra, né da nessuna parte …Cestiniamo i fascisti e chiunque gli apre la strada

La sera del Lunedì, 4 Marzo, il sindaco di Atene, Giorgos Kaminis ha parlato al London School of Economics in un evento della società ellenica sul “uscita dalla crisi”. Il sindaco ha avuto il coraggio di parlare di uscita dalla crisi – anche se sa benissimo che la sua politica in tutti questi anni hanno solo acuito la crisi per tutti, ad eccezione di quelli inclusi nella sua visione purificata della cittadinanza. Questo, in un momento in cui la feccia dei suoi inseguimenti della polizia municipale, le rapine e gli assalti contro gli immigrati venditori ambulanti, in un periodo in cui l’assassinio di Cheikh Ndiaye in Thiseio, ad Atene, portano la sua firma, pochi mesi dopo lo sgombero di Villa Amalias e la cura di Kaminis per cedere ulteriore terreno ai nazisti dell’Alba Dorata della zona di Agios
Panteleimonas.

Perché la sua visione per una Atene pulita puzza di sangue e di pogrom. Perché l’uscita dalla crisi presuppone la riduzione delle manifestazioni e delle mobilitazioni, la repressione contro le occupazioni e la fine del “anomia”, come il sindaco ha ripetutamente richiesto sin dall’inizio del suo mandato. Siccome, l’uscita dalla crisi per lui significa “togliere coloro che resistono e che sono incompatibili con la mia visione”, circa 35 compagni hanno deciso di ricordargli che non sarà a suo agio da nessuna parte…

fonte

Atene: Attacco esplosivo agli uffici dell’Alba Dorata

Rivendicazione di responsabilità per l’ordigno esplosivo che è stato esploso nella sede locale del partito nazionalista ad Aspropyrgos nelle prime ore del 4 Dicembre 2012:

Il Fronte Antifascista-Federazione Anarchica Informale (FAI) rivendica la responsabilità per il collocamento dell’ordigno esplosivo presso gli uffici dell’Alba Dorata dell’Attica Occidentale ad Aspropirgos al 17°km della strada statale Atene-Corinto. L’urbanistica della zona (si tratta di una zona con poco traffico specialmente nelle ore serali) ci ha offerto vantaggio per mettere un ordigno esplosivo, senza dover effettuare chiamate di avvertimento per telefono (che forse avrebbero spinto i poliziotti ad disattivare il meccanismo con l’orologio che abbiamo dovuto usare, per proteggere gli uffici dei loro amici e soci albadorati).

Oltretutto i compagni che hanno fatto esplodere l’ordigno esplosivo avevano controllato perimetricamente la zona a quel ora, in modo da non ferire qualche passante casuale. Per quanto riguarda i danni causati al negozio di costruzione di insegne al piano terra, non erano nelle nostre intenzioni visto che l’obiettivo era solo la sede dell’Alba Dorata. Ma dobbiamo rendere noto che quelli che tollerano la co-operazione con i fascisti trasferiscono i problemi alla loro porta. Che chiedano pure un risarcimento a loro vigliacchi vicini neonazisti.

Abbiamo scelto di colpire gli uffici dell’Alba Dorata perché riteniamo che devi colpire i fascisti prima che loro colpiscano te. Non staremo con le braccia incrociate a guardare la schiusa del serpente. Rifiutiamo la passività delle denunce pubbliche e il ruolo della vittima eterna che ha paura di scontrarsi apertamente con i fascisti. Odiamo l’ipocrisia umanitaria e il perbenismo professionale dei politici e dei giornalisti che demonizzano l’Alba Dorata santificando la democrazia della demagogia. Ci fanno arrabbiare le invocazioni della legalità costituzionale e le ridicole suppliche per “mettere fuori legge l’Alba Dorata.”

La questione per noi non è che l’Alba Dorata sia messa fuori legge, ma fuori vita. Allora, Elias Kasidiaris, questo ragazzo affemminato con i mille tic nervosi [sic], capirà che quando afferma [come esponente del partito] che “l’Alba Dorata non si fermerà né con proiettili né con bombe” commette un grosso errore. Oltretutto i grandi paroloni non hanno mai aiutato nessuno.

Naturalmente oggi sappiamo che a parte di alcune decine di polpettoni rasati con il cervello di un radicchio, l’Alba Dorata possiede un apparato di partito organizzato (con sussidi governativi di milioni di euro) ed un ampio consenso popolare da una parte della società. Inoltre sappiamo che le migliaia dei suoi elettori non sono tutti neo-nazisti. Si tratta di un pittoresco mosaico di gente conservatrice, di fossili nostalgici della monarchia e della dittatura, ragazzini codardi che ammirano lo stile di vita militarista degli albadorati, democratici delusi abbagliati dal presunto atteggiamento forte e dal populismo della destra, neo-poveri la qui cui unica proprietà rimasta sono le loro fantasie nazionaliste, spaventati piccoli borghesi che hanno trasformato i loro impasse finanziari in odio verso gli stranieri ed altre decine di caricature sociali che sostituiscono la loro miseria e la viltà con il falso atteggiamento forte dell’Alba Dorata.

Questa moltitudine di elettori non sono neo-nazisti, ma questo non significa che sono innocenti. Sono solo la coda del serpente. Certamente non c’è un’immunità per loro, ma quello che viene primo per ora è la testa.

L’Alba Dorata utilizza spesso una retorica anti-sistemica per mantenere la sua coda. L’Alba Dorata anti-sistemica è l’Alba Dorata degli contributi statali, quella che ha come presidente un membro del ex Servizio Statale di Informazioni (KYP) –che era nel libro paga ufficiale dell’agenzia segreta greca per i suoi servizi–, quella degli infami che denunciano gli ex esponenti di spicco [caso Haris Kousoumvris [che ha pubblicato un libro sotto il titolo “Demolendo il mito dell’Alba Dorata”] e collaborano con la polizia (informazioni sul reclutamento di nuovi membri per mappare lo “spazio dell’estrema destra”). È anche noto che l’Alba Dorata al di là degli apparenti tafferugli che causa con i sbirri, mantiene ottimi rapporti di amicizia con la polizia, dalla quale deriva una larga fetta dei suoi elettori. Così con le spalle dei sbirri continua indisturbata alle sue azioni di pseudo-forza dando calci a cartoni vuoti di immigrati e accoltellando…

Nell’apparente antipoda i professionisti giullari della sinistra cercano di coprire col luccichio magico dell'”umanesimo” la questione degli immigrati. Ma l’immigrazione non è un’attenuante per nessuna azione di cannibalismo sociale. Non ci sono alibi per chi (sia “greco” o “immigrato”) stupra, né alcuna pietà per chi lega e tortura altre persone per rubarli pochi soldi, invece di andare a rapinare una banca. Così la retorica della difesa della sinistra e degli anarchici che viene espressa con vaghe generalizzazioni “di assoluzione” come “Siamo tutti immigrati” aumenta il conservatorismo e l’accelerazione sociale del fascismo.

L’etnia e la diversità in quanto tale non può essere un criterio di colpevolezza, non può essere una presunzione di innocenza. Ogni uomo è valutato dalle proprie scelte e azioni e non dalla sua razza o colore.

Oggigiorno i albadorati e i loro seguaci, trovano rifugio nella codardia del patriottismo. È il tempo della coesione di quelli che hanno paura. Il Fronte Antifascista – Federazione Anarchica Informale combatte contro il regime della paura. Lontano da piattaforme burocratiche passiamo dalla difesa all’attacco. Non aspettiamo niente e nessuno. Non ci sono scuse. Basta con la passività e il disfattismo. Attacchiamo i fascisti con ogni mezzo-con il legno, con i coltelli, con le cacciavita, col fuoco, con esplosioni, con pallottole.

Facciamo la cartografia degli albadorati e gli facciamo agguati, gli spacchiamo alle botte, bruciamo le loro motociclete e gli “ritiriamo” dalle loro false azioni di forza. Meglio di sdraiare alcuni di loro adesso, prima di credere di poter alzare la testa. Non c’è bisogno di qualche specializzazione militarista, serve solo coscienza, coraggio e determinazione… Non servono neanche amicizie pericolose e l’avventurismo di alleanze opportunistiche effimere “contro la minaccia del fascismo” che mostrano l’Alba Dorata come il rivale della democrazia, assolvendo parallelamente la dittatura parlamentare.

Il fascismo più pericoloso non sono i caratteristici rasati bomboloni dell’Alba Dorata, ma il fascismo che non sia visibile. Il fascismo che si nasconde dietro le gentilezze di velluto del totalitarismo democratico. Il fascismo legale dei padroni, delle multinazionali, dei tribunali, del carcere, dell’esercito, della polizia, della conoscenza sterile della scuola, della chiesa, della legge, delle pubblicità, del controllo di tutti i giorni, della noia e della solitudine che regnano nei moderni campi di concentramento della metropoli. Tutti questi tiranni della nostra vita quanto più si nascondano dietro un muro di uniformi e armi da fuoco saranno sempre nel mirino del Fronte Antifascista-Federazione Anarchica Informale.

L’attacco all’Alba Dorata costituisce parallelamente (anche se prematuramente, prima delle date annunciate) un saluto ed una partecipazione attiva all’appello fatto dalla Frazione Anti-civilizazzionista del Fronte di Liberazione della Terra (FAI) in Messico attraverso il doppio attentato effettuato, invitando ad una Settimana Internazionale di Azione Diretta per il nostro fratello anarchico Mario Lopez che sia imprigionato lì.

Saluti ribelli a tutti i nostri fratelli che fanno la Federazione Anarchica Informale, realtà…

Che possa la nostra rivolta per la libertà di infuocare i nostri cuori.

PENSARE RIVOLUZIONARIAMENTE – AGIRE OFFENSIVAMENTE

Fronte Antifascista – Federazione Anarchica Informale / Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI – IRF)

PS: Inviamo, inoltre, i nostri saluti cospirativi a tutti loro che da Veria fino a Patrasso e Creta e da Agrinio fino a Xanthi, attaccando i fascisti. Ogni picchiata ad un albadorato ed ogni distruzione dei loro uffici è parte del fronte antifascista. Il fascismo si distrugge con i fatti e non con le parole…

fonte: in greco, in inglese

Grecia, 18 novembre: Scontri con la polizia e azioni contro i neonazisti di Alba Dorata

Ad Agrinio, una città di dimensioni media di circa 100.000 abitanti, ha visto gli scontri più gravi mai avvenuti nella sua storia durante la serata del 18 novembre.

Mentre il partito nazi Alba Dorata ha ufficialmente aperto una sua nuova sede nella città, giusto di fronte alla locale stazione di polizia, centinaia di sbirri e membri di Alba Dorata sono giunti dalle città vicine (ma anche da Atene, lontana circa 280 km). Allo stesso tempo, gli antifascisti locali sono scesi per le strade della città, per manifestare e scontrarsi con la presenza nazi. Almeno 20 antifascisti sono stati detenuti dalla polizia (e almeno due di loro accusati).

Fino alle 22.00, gli scontri sono proseguiti.

Un video degli scontri dalla stampa:

Anche nella città di Xanthi si è svolta una manifestazione contro Alba Dorata, in seguito alla quale gli antifascisti hanno distrutto gli uffici locali del partito neo-nazi.

Video dell’azione dalla stampa:

Spagna, Madrid: Allarme antifascista contro i bastardi dell’Alba Dorata

L’11 del mattino del 18 Novembre, Nick V.H., responsabile del partito nazista Alba Dorata per le relazioni con l’esterno, prevede di tenere un discorso al Hotel Madrid Centro.

L’Alba Dorata è un partito nazista che riceve il pieno appoggio del governo e della polizia per agire, dal momento che è parte del sistema politico greco, visto che dopo le ultime elezioni, è riuscita ad eleggere parecchi parlamentari, con tutto ciò che questo possa comportare ( impunità totale, legittimità di agire in qualsiasi modo, ma anche il sostegno politico e finanziario per sostenere campagne di propaganda, ed altre azioni).

Uno dei suoi membri ha programmato di venire a Madrid per dare un discorso riguardo il suo partito, perciò il movimento antifascista della città suona l’allarme antifascista, chiamando le persone di stare in piedi contro di loro di attaccarli.

In Madrid non li permetteremo di tenere l’evento, o almeno non in normalità. Rendiamo chiaro che non sono benvenuti. Richiamo per raduno in alle ore 11 del mattino il 18 Novembre di fronte l’Hotel Madrid Centro, lungo la Calle Mauricio Legendre 16.

Organizzati diffondi il richiamo!
Madrid ora e per sempre Antifa!

fonte

Grecia-Patrasso: Raduno e corteo contro gli attacchi statali e parastatali

All’alba del Giovedì, 11 Ottobre una squadra di nazisti dell’Alba Dorata si è riunito al ristorane “Psitalonia”, nel quartiere di Psila Alonia, al fine di attaccare degli antifascisti che si trovavano nella zona. Immediatamente si è riunita della gente per difendere i compagni. I fascisti dell’Alba Dorata sono stati distrutti quando hanno tentato di attaccare. Si sono ritirati dispersamente cattivo e il loro locale-covo è stato schiacciato. Il ristorante “Psitalonia” la cui proprietà è direttamente collegata al nucleo guida dell’Alba Dorata di Patrasso, costituisce un noto luogo di ritrovo di fascisti ed è collegato con attacchi fascisti contro gli immigrati nel quartiere. L’Alba Dorata nega ufficialmente la sua presenza negli eventi.

La mania vendicativa dello Stato per i suoi cani abbattuti si è manifestata con il fermo di 9 persone, ciecamente in luoghi e tempi diversi dagli eventi. 4 dei detenuti sono stati infine arrestati ed accusati di reati gravi, come tentato omicidio, dopo essere stati presumibilmente riconosciuti dai membri dell’Alba Dorata. Le accuse si basano su prove che vengono “cucinate” dagli “albadorati” in collaborazione con i poliziotti ed i giudici, il che dimostra come lo stato e gli para-statali costruiscono il caso.

CONTRO AGLI ATTACCHI STATALI E PARA-STATALI

GIÙ LE MANI DAI NOSTRI COMPAGNI

RADUNO: Venerdì ore 12 al Parartima

Per raduno e corteo di protesta ai tribunali in via Gounari mentre i compagni arrestati passano dal PM

Solidali

in spagnolo

Grecia: Manifestazione antifascista a Volos

Sul manifesto si legge:

SE OGGI TOLLERI IL FASCISMO
DOMANI SARAI COSTRETTO A SUBIRLO
Sabato, 29 Settembre, il deputato parlamentare locale dell’Alba Dorata P.Iliopoulos è stato avvistato sulla via Dimitriados, nella città di Volos. Una persona ha iniziato a discutere verbalmente con lui a causa delle tattiche fasciste e il bullismo del parlamentare, ma anche perché la stessa persona è stata regolarmente calunniata attraverso internet dall’Alba Dorata.

Poco dopo, all’angolo della via Dimitriados e via Skenderani, dove si trova il locale della sede (non ufficiale) del partito nazionalista, la stessa persona si è trovata a discutere verbalmente con sette membri dell’Alba Dorata, che erano appena usciti dal palazzo carichi con manganelli in acciaio e pali di legno, e con lo stesso parlamentare, che non solo portava un paletto di legno, ma anche mostrato la sua pistola durante la sfida ed ha minacciato l’antifascista disarmato.

In soli pochi minuti, pesanti forze della polizia sono arrivati ​​sulla scena e si sono allineati in un cordone per proteggere i fascisti armati. Poi i poliziotti hanno violentemente arrestato sei persone e l’antifascista, con il pretesto di ottenere delle testimonianze riguardo l’incidente.

Un’altro cittadino, che era anche lui un testimone oculare, è andato al dipartimento della polizia per sporgere denuncia contro il comportamento del parlamentare. Tuttavia, è stato ignorato dai poliziotti, che gli dissero di tornare in un’altro orario.

NON DOBBIAMO VIVERE COME SCIAVI
L’unica cosa che i media della “informazione” e l’indagine della polizia hanno aggiunto riguardo il caso è stato solo la legittimità del possesso dell’arma da fuoco. Se il parlamentare aveva sparato con la sua pistola, probabilmente avrebbero la cura di aggiungere, come al solito, una scarica accidentale o un proiettile ostracizzato.

ABATIAMO I FASCISTI
Manifestazione di protesta, Sabato 6 Ottobre ore 18.00, Aghios Nikolaos, Volos

Assemblea contro il fascismo

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Tenetevi al sicuro sulla strada, state in allerta. (I neo-nazisti hanno diffuso un appello per una manifestazione “Pan-Thessalica” lo stesso giorno, nello stesso tempo, a Volos.)