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Il processo a Billy, Silvia e Costa si avvicina: rilanciamo la lotta alle nocività

TOWSono passati quasi cinque anni dal nostro arresto in Svizzera, quando ad un posto di blocco sul passo dell’Albis, nel Canton Zurigo, venne rinvenuto nell’auto su cui viaggiavamo dell’esplosivo, alcune bombole di gas propano, taniche di benzina e diverse copie di uno scritto rivendicativo a firma Earth Liberation Front Switzerland. Obiettivo dell’attacco rivendicato negli scritti era il “Binning and Rohrer Nanotechology Center”, una struttura allora in costruzione, di proprietà dell’ IBM e in collaborazione con l’ETH, il Politecnico federale di Zurigo.

Il processo si tenne un anno e mezzo dopo il nostro arresto con tre accuse a nostro carico: atti preparatori punibili di incendio intenzionale; occultamento e trasporto di materie esplosive; commercio non autorizzato (importazione) di esplosivi. Le richieste di pena formulate dal procuratore federale Hansjörg Stadler, tra i 3 anni e 4 mesi e i 3 anni e 8 mesi vennero ampiamente accolte dal giudice federale Walter Wütrich, la quale corte confermò tutti i capi d’accusa ad eccezione del traffico (importazione) illecito di esplosivi, accusa dalla quale fummo assolti.

Parallelamente, la procura di Torino aveva da subito dato avvio ad un’indagine a tutto tondo intorno alle cartucce di esplosivo che gli svizzeri ci trovarono addosso, con l’obbiettivo di poterne determinare la provenienza. Ad indagine conclusa, le accuse a nostro carico ipotizzate dal pm Enrico Arnaldi Di Balme, sono pure tre: atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi, detenzione e trasporto in luogo pubblico di esplosivi e ricettazione per l’esplosivo, accuse tutte aggravate dalla finalità di terrorismo.

In questi 5 anni passati, la nostra analisi del presente ha solo continuato a confermarsi e, conseguentemente, il nostro sentire anarchico ed ecologista non ha potuto che rafforzarsi. Le nano – biotecnologie sono gli ultimi sentieri battuti dalla corsa del sistema capitalista tecno-industriale al saccheggio e alla devastazione della Terra. Sentieri che, come tutti quelli precedenti (si pensi all’era dell’industrializzazione), presentano come miracoli cio’ che, possiamo facilmente immaginare, in futuro è destinato a trasformarsi in incubo.

Tecnologie che nascono dal cambio di visione del mondo che l’era informatica ha portato con se, soppiantando la visione meccanicista delle leve e degli ingranaggi con una visione matematica fatta di bits d’informazione in cui la realta’ tutta deve poter rientrare in un logaritmo. Una visione nuova che si e’ affermata perche’ meglio risponde alle esigenze del sistema. Affermandosi, ha schiuso alla scienza delle possibilità fino ad ora pressoche’ inimmaginabili per adempiere a quel compito che i tempi e l’autofagia del sistema le richiedono con sempre piu’ impellenza: riuscire ad appropiarsi di ogni cosa nell’universo per scomporla nei suoi piu piccoli, infinitesimali componenti, nei suoi “bits”. Ovvero, arrivare ad ottenere una qualche unità di base universale, attraverso la quale gli scienziati possano ridurre tutto l’esistente ad un grado sufficiente d’interscambiabilita’ ed equivalenza, affinchè in seguito, con l’ingegnerizzazione di questa nuova (perche prima inaccessibile) materia prima, ogni cosa di questo universo diventi fruibile alle necessità del dominio. Queste tecnologie sono dunque per il sistema un pilastro su cui rifondare i processi produttivi e di approvigionamento, fondamentali per la sua crescita. Una crescita che si vorrebbe senza fine in un pianeta saccheggiato già oltre ogni limite delle sue possibilità. E la convergenza delle scienze, cosi come con gli OGM, è l’ultima delle promesse di uno sviluppo che avrebbe dovuto risolvere la crisi ecologica a cui ci ha portati lo stesso progresso ecocida.

Come già detto in un precedente scritto, il “Binning and Rohrer Nanotechology Center” è stato reso operativo ed inaugurato pochi mesi prima del nostro processo in Svizzera. Da quasi tre anni a questa parte offre 950m2 di superficie alla collaborazione per la ricerca di base su nuovi materiali ed elementi di costruzione in scala nanometrica. Un luogo di ricerca che permetterà ai ricercatori, tanto di IBM che dell’ETH e di altri partner, di spingere la conoscenza, ma sopprattutto le possibilità di applicazione delle nanotecnologie, ben oltre, ma molto ben oltre, l’attuale impiego raggiunto tra cosmetici, pneumatici o spray nanotech. Cosi assicura il direttore della struttura, Matthias Kaiserswerth. Per noi, per quanto quelli di IBM o dell’ ETH si vantino di avere tra le mani un laboratorio unico al mondo – e per certi aspetti hanno pure ragione – la realtà è che i luoghi dentro cui si sta spingendo l’ingegnerizzazione e la manipolazione del vivente e del pianeta sono molti e, soprattutto, sono un po’ ovunque. Dai centri di ricerca delle multinazionali alle università, dai poli scientifici alle istituzioni di ricerca sovranazionali, un mondo che si muove in parallelo alla realtà che viviamo, e che sulla nostra testa progetta e costruisce il futuro che ci verrà imposto e i cui lineamenti già li abbiamo sotto gli occhi. Un mondo che ha un nome e un indirizzo.

Negli anni abbiamo sempre più sentito l’urgenza di provare a costruire lotte contro questo sviluppo, partendo proprio dalla comprensione della sua imprescindibilità per il sistema, oltre che per la nocività che gli sviluppi bio e nanotecnologici rappresentano. Nocività, e conviene chiarirlo, non in quanto danno alla salute umana, problema ambientale, ma in quanto rapporto tra potere e tecnologia che si traduce in rimodellamentosostituzionedistruzione degli ecosistemi e del vivente. Un concetto di nocività ben più ampio e che si ricollega a filo diretto all’unica vera nocività rappresentata dal sistema stesso. Un’urgenza che continuiamo a sentire e per cui, davanti a questo salto in avanti che il sistema tecnologico ed industriale sta compiendo, rimaniamo convinti di come questa si debba tradurre in una critica necessariamente radicale e che non possa prescindere dal contesto sociale e economico, di cui queste nocività sono il prodotto e per cui sono necessarie. Critica che a sua volta sappia trasformare i fiumi d’inchiostro e le parole, necessarie per esprimerla e svilupparla, in lotta e azione diretta. Rimaniamo dunque ancora convinti/e della necessità di sviluppare lotte ecologiste radicali per contrastare questo sviluppo tecno-industriale mortifero, tracciando però come linea chiara quella di vedere nella lotta unicamente una reale possibilità per rimettere tutto in discussione, e non uno spazio in cui provare a ritagliarsi la propria parte nel teatrino politico o  per offrire alternative “eco-sostenibili” al sistema.

Quello che vediamo è come i luoghi del potere tecno-scientifico si stiano decentralizzando e molecolarizzando in una costellazione di interessi e progetti ultra specifici, nonostante poi tra loro siano sempre e necessariamente interconnessi. Intervenire e colpire là dove più nuoce è sempre meno evidente e facile da capire. Una continua fonte d’ispirazione in questo senso è rappresentata da chi, in tutto il mondo, continua a sentire l’urgenza della lotta, portando avanti progetti, campagne, mobilitazioni e lotte in difesa di quanto ci si sente parte, e di sabotaggio e attacco distruttivo contro quegli ingranaggi che compongono il sistema industriale tecno-scientifico, patriarcale e capitalista.

Mettersi in gioco attraverso la lotta, sappiamo bene che probabilmente, presto o tardi, significa dovere fare i conti con la repressione e da questo non si sfugge. Quello da cui pero’ si puo’ e anzi si deve sfuggire, è lasciare soli/e coloro che sono colpiti/e dalla repressione. Il sostegno ai/alle prigionieri/e e’ qualcosa a cui non si puo’ prescindere, e oltre alla solidarieta’ e supporto piu’ immediato, altrettanto importante e fondamentale e’ il dare seguito alle lotte per cui compagni/e stanno pagando.

Nel nostro caso, trovandoci fuori da quelle mura, abbiamo davvero apprezzato le energie di tanti/e che attraverso serate e iniziative negli ultimi mesi, oltre al calore del supporto piu’ immediato e necessario, hanno dato spazio al nostro caso ma, sopprattutto, alle tematiche su cui ci preme un confronto e il trasmettere il nostro sentire. Questo per noi rimane fondamentale.

Il 23 aprile e’ la data in cui e’ stata fissata l’udienza preliminare, dove si deciderà se verrà fatto o meno questo processo “déjà vu”. Da parte nostra, quello che sentiamo, non e’ tanto un interesse a richiamare l’attenzione sul nostro caso specifico, sul processo nei nostri confronti, quanto più la voglia di riuscire a trasformare questo momento in un’occasione, anche di mobilitazione, per rilanciare queste tematiche e il sentire che ci accomuna.

Mettere al centro non la repressione, ma l’agire senza delegare ad altri/e contro le bio e le nanotecnologie, contro il nucleare, contro ogni altra nocivita’ di questo sistema mortifero e in sostanza: contro questo presente di annientamento e devastazione.

Per la liberazione della Terra. Per la liberazione animale.
Billy, Costa, Silvia, Febbraio 2015

In vista del processo ci troviamo a sostenere numerose spese legali, chiediamo a tutte e  tutti supporto con iniziative benefit e donazioni al conto corrente postale intestato a Marta Cattaneo codice IBAN: IT11A0760111100001022596116, specificare la causale: solidarietà a Silvia Billy Costa
Per contatti: info@resistenzealnanomondo.org
www.resistenzealnanomondo.org, www. silviabillycostaliberi.noblogs.org

Mosca: Fronte di Liberazione della Terra FAI/FRI rivendica incendio di due escavatori

ELF vs tagliaboschi 2:0

Nella notte del 14 Febbraio 2014 ci siamo infiltrati, come ombre, nel campo dei tagliaboschi.

Erano le tre di notte, ma i lavoratori non dormivano ancora. Un escavatore stava lavorando, i lavoratori facevano su e giu nel campo e la guardia stava guardando la televisione e bevendo la sua birra. Secondo la nostra esperienza, questo era un grande campo con circa 5-6 baracche, un magazzino del legname con stanze, 2 auto, 3 escavatori e una livellatrice. Dopo esserci inoltrati, tra baracche e auto, abbiamo scelto due escavatori come obiettivi più rappresentativi della fauna locale. Dopo tutto come programmato. I loro motori a scoppio e le coperture sono stati coperti di stracci imbevuti di molta benzina. Dopo siamo andati via dal posto con successo, e ci siamo posizionati per goderci lo spettacolo per qualche minuto. Due nere colonne di fumo sono salite dai veicoli. Crediamo che il danno ammonti tra i 6 e gli 8 milioni di rubli.

Speriamo che questo sabotaggio interrompa temporaneamente lo sviluppo della cava di sabbia. Ci sono già altre cave abbandonate nella zona. Dalla nostra ultima esplorazione li, una grande porzione di foresta è andata distrutta, per far espandere le cave. La sabbia di questa zona viene esportata per essere venduta, dato che l’edilizia è un settore di profitto, che non ha tempo per piccole cose come la natura, l’aria fresca, ecc.

Buona fortuna a tutti quelli che sono in gioco. Pieghiamo le loro linee.

Mosca 2014, ELF/FAI/FRI (Fronte di Liberazione della Terra/Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale)

Berlino: Una tentata azione incendiaria

Nella notte del 10 Febbraio 2014 abbiamo fatto visita ad un parco nel sudest di Berlino dove, lungo il fiume, una compagna edilizia sta costruendo nuovi hotel di lusso.

Abbiamo provato a dar fuoco a parte dell’edificio, ma sfortunatamente il fuoco ha spento la miccia quando eravamo già andati via.

Per i bastardi: non ridete e festeggiate troppo presto, torneremo!

Fronte di Liberazione della Terra

Istanbul: Fronte di Liberazione della Terra FAI/FRI rivendica incendio di un escavatore

Abbiamo illuminato una scura e nera notte bruciando un palo d’acciaio, le fiamme sono state viste da lontano, e oltre al piacere che ciò ci ha dato, l’azione è stata fatta in nome dell’ecovandalismo – il cui nome non è mai stato sentito prima.

Giovedi 20 Febbraio 2014 a Poyraz, nella regione rurale della parte anatolica di Istanbul, abbiamo attaccato un escavatore lasciato al confine di un cantiere, e abbiamo imbrattato diversi luoghi intorno al sito con la firma “ELF-FAI/FRI”. Mentre questo distruttore della natura veniva neutralizzato con un semplice, munito di timer, dispositivo incendiario autocostruito, il messaggio che abbiamo voluto dare è chiaro: “Se lo costruite, noi lo bruceremo e distruggeremo!”.

Le nostre motivazioni per questa azione:

Vogliamo sottolineare che l’attacco definitivo alla dittatura, che si legittima conducendo progetti ecocidi come il “Terzo Ponte sul Bosforo” e il “Canale Istanbul”, non deve più concretizzarsi negli stereotipi liberali-pacifisti come le “campagne di sensibilizzazione” e i “processi giuridici”. Questo tipo di organizzazioni cercano solo di rallentare l’inevitabile, e intralciare la ragionevole eco-difesa contro la distruzione ecologica in corso. Cercando di avere una risposta positiva da parte del sistema giudiziario statale, che è in verità l’appaltatore degli ecocidi, essi aiutano a smontare la rabbia indirizzandola verso le elezioni o i social media.

La civilizzazione industriale capitalista si sta diffondendo con ponti e autostrade sulla Terra, sta avanzando dentro le foreste di cemento che costruisce, considerando la natura solo come risorsa, si sta diffondendo riducendo la natura selvaggia ogni giorno nel nome della mancanza di energia, e sta diventando dominante. Per questo motivo, agiamo contro una società che crede che costruire, sviluppare ed espandersi sia una virtù, rivendichiamo quindi la responsabilità di eliminare tutto ciò riguarda questo processo, e come parte di una lotta di liberazione totale globale scegliamo di farlo mettendo in pratica semplici metodi incendiari, sabotaggi e azione diretta.

Dedichiamo questa notte, nella quale abbiamo illuminato i castelli del dominio con le fiamme, ai compagni caduti, prigionieri e latitanti.

A Sebastián Oversluij Seguel, ucciso da un vigilantes mentre faceva una rapina in banca a Santiago, capitale del Cile, l’11 Dicembre 2013; a Alfonso Alvial e Hermes González, arrestati; a Tamara Sol Farías Vergara, arrestata e accusata di aver sparato ad un vigilantes il 21 Gennaio 2014 in Cile.

A Ali İsmail Korkmaz, Ethem Sarısülük, Abdullah Cömert, Medeni Yıldırım, Mehmet Ayvalıtaş e Ahmet Atakan, uccisi dallo stato turco, e a Berkin Elvan (un ragazzo di 16 anni), colpito alla testa da un lacrimogeno, in terapia intensiva dal 15 Giugno 2013, durante gli scontri di Gezi Park iniziati nell’estate 2013.

A Hans Niemeyer, prigioniero dal 30 Novembre 2011 e accusato di un attacco esplosivo contro una banca in Cile.

A tutti gli attivisti “No TAV”, nelle montagne del nordovest italiano da circa 20 anni, e a Nicco, Claudio, Chiara e Mattia, arrestati per la lotta contro l’alta velocità (TAV).

A Mónica Caballero e Francisco Solar, arrestati per un attacco incendiario alla cattedrale del Pilar a Saragoza, e a tutto il movimento d’azione diretta contro la Chiesa in Spagna.

A Fallon Poisson, Amelie Pelletier e Carlos López Marín, arrestati per un attacco al Ministero delle Comunicazioni e Trasporto e alla concessionaria Nissan in Messico il 5 Gennaio.

A Ilya Romanov, ferito da una granata esplosa tra le sue mani, e arrestato in quanto sospettato di aver attaccato dei poliziotti il 26 Ottobre 2013.

Agli anarchici prigionieri e ribelli per i casi della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, Lotta Rivoluzionaria, Velventòs-Kozani in Grecia, e a tutti i prigionieri del mondo.

Ai ribelli, anarchici e black bloc che agiscono attivamente nelle esplosioni sociali (Egitto, Brasile, Ucraina, Bosnia e altre parti del mondo), e a chi urla gli slogan “Insurrezione, Sovversione, Anarchia”, lottando contro i poliziotti e attaccando le istituzioni sfruttatrici nelle strade di Istanbul, Izmir e Ankara.

All’eco-combattente Marco Camenisch, prigioniero in Svizzera da più di 21 anni.

Mandiamo la nostra solidarietà, amore e rabbia a tutte le cellule della Federazione Anarchica Informale che hanno organizzato attacchi informali e cospirazioni in tutto il mondo, al Fronte Rivoluzionario Internazionale, a ITS, a tutte le cellule del Progetto Fenice, a tutte le cellule ELF e ALF e a tutti i lupi solitari che camminano nell’oscurità della notte, a tutti i compagni, ribelli i cui nomi dimentichiamo mentre scriviamo queste righe.

ELF-FAI/FRI (Fronte di Liberazione della Terra-Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale)

Stati Uniti d’America: FBI spicca mandati di perquisizioni in relazione ad attacchi ALF e ELF

animalliberation22-300x238Quando azioni anonime hanno fatto chiudere un allevamento di visoni in Colorado lo scorso mese, non era una sorpresa che nessuno fosse stato catturato. In più di 30 anni di azioni del Fronte di Liberazione Animale, ci sono stati meno di 40 arresti per circa 1500 azioni.

Ciò non significa che FBI non si impegni. Due settimane fa, FBI ha perquisito un’abitazione a San Diego in cerca di prove relative all’attacco in Colorado. Diffondo di seguito il mandato, cosi come un altro relativo alla perquisizione di un veicolo nella Bay Area.

Alcune note sui mandati:

Ci sono due mandati: il primo è per una abitazione a San Diego. Il secondo per un veicolo e un “mandato per collocare un dispositivo tracciante” a San Diego. Presumibilmente il “mandato per collocare un dispositivo tracciante” si riferisce al piazzare un dispositivo tracciante sul veicolo.

Specificamente hanno cercato prove di Animal Enterprise Terrorism. Mentre sembrerebbe si stiano concentrando su Craig, l’allevamento di visoni attacco in Colorado, cercano prove per ogni crimine commesso tra “Luglio e Novembre 2013”. Un periodo dove ci sono stati 10 liberazioni di visoni in tutta la nazione. Hanno cercato una serie oggetti della cassetta degli attrezzi del Fronte di Liberazione Animale, inclusi tronchesi, cesoie e guanti. Ma anche documenti riguardanti allevamenti di animali da pelliccia e indirizzi di compagnie che usano animali. Il secondo mandato specifica che sono stati rubati alcuni oggetti dall’allevamento in Colorado, soprattutto armi. Non solo un furto in casa sarebbe lontano dagli standard del protocollo del Fronte di Liberazione Animale, inoltre spesso gli allevatori sono soliti ingigantire le perdite dopo intrusioni del ALF (presumibilmente per vantaggi assicurativi).

fonte : animal liberation frontline

Mosca: Cellula ELF-FRI rivendica incendio di escavatore e bulldozer

Nella notte tra 31 Dicembre e 1 Gennaio sono stati incendiati due mezzi nel cantiere vicino la foresta, all’incrocio tra Ring Road e Kaluga. La sicurezza ovviamente non si aspettava la nostra visita in questa notte, così abbiamo tranquillamente bruciato i loro veicoli. Cogliendo il momento giusto, abbiamo usato molti stracci e due contenitori di benzina. Nessuno è rimasto ferito, tranne ovviamente gli interessi del proprietario.

Vogliamo dedicare il nostro attacco agli anarchici prigionieri in Bielorussia. Ragazzi, non vi dimentichiamo. Chiediamo ai membri della CroceNera locale di trasmettere le notizie e le parole di sostegno ai nostri amici e compagni. Speriamo che questo porti un po di luce e calore nelle vostre giornate grigie.

Per quanto riguarda le nostre attività, nella difesa dell’ambiente, non abbiamo intenzione di lasciare il nostro percorso e cambiare il nostro metodo di lotta. A differenza del signor Chirikov, non stando nella comoda posizione dell’amministrazione, possiamo permetterci di fare tutto ciò che crediamo necessario. Non accettiamo piagnistei, come “la violenza è una brutta cosa, non si può dar fuoco ai veicoli, dobbiamo raccogliere firme e farci ascoltare a livello federale…”. Questo dicono i fantocci che hanno paura di lasciare la comodità di un posto in ufficio. Dare a chiunque il diritto di usare violenza a proprio svantaggio, significa automaticamente alzare la bandiera bianca. Basta solo pensare alle loro parole: questa violenza, questo machismo, è illegale, ecc. Elemosinando il permesso di protestare, stai vendendo te stesso. Possono esistere solo forme incontrollate di resistenza in forma libera. Protestare sotto l’egida delle organizzazioni liberali condanna al fallimento. Non sprecate la vostra forza, restate liberi, selvaggi, per la miseria!

ELF-FRI – Mosca 2014

Bath, Regno Unito: Cellula ELF/FAI rivendica attacco ad una concessionaria

8 Gennaio:

Dispositivo incendiario a tempo lasciato nella concessionaria auto Kia, Lower Bristol Road, Bath. Danni alla facciata dell’edificio. Un 4×4 nuovo di pacca e tre auto incenerite. Un attacco diretto alle industrie sfruttatrici che traggono profitto dalla devastazione del nostro mondo, creando anche gli status symbols per i nostri nemici di classe. Questa sezione del Fronte di Liberazione della Terra e della Federazione Anarchica Informale ha questi tra gli obiettivi.

Con l’omicidio poliziesco di Mark Duggan che ha dato l’inizio alle sommosse del 2011, è sempre un buon momento riaccendere le strade.

Sfortunatamente per il nemico, il 32enne arrestato per l’azione non ha relazioni col nostro gruppo.

Solidarietà attiva con:

– gli inizi della nuova lotta contro i cantieri stradali nel regno unito (tracce della quale abbiamo visto a Come Haven), soprattutto con chi non sceglierà la prossima volta il percorso di liberali e pacifisti

– con l’anarchico Marco Camenisch (in sciopero della fame e rifiuto del lavoro dal 30 Dicembre) e ai prigionieri anarchici informali Alfredo Cospito e Nicola Gai in Italia

– a Henry Zagarrundo (che riconosciamo tramite i suoi scritti come spirito libero) bersaglio della giustizia boliviana, a quelli in fuga, e agli anarchici e agli indigeni che lottano contro il progetto dell’autostrada

Resistenza Perenne ELF-FAI

Bristol  Toluca – Jakarta – Mosca – Buenos Aires – Melbourne – continuate ad alimentare l’incendio

fonti : actforfreedomnow, 325

Brjansk, Russia: ELF/FAI rivendica incendio di una segheria

Il 2 Ottobre 2013, 2 dispositivi incendiari fatti da 1,5 litri di benzina sono stati piazzati in una segheria situata in un territorio di riserva di caccia in Brjansk (Russia occidentale). Le fiamme hanno raggiunto anche gli stracci sfortunatamente lasciati dai cacciatori proprio sul dispositivo. Da una collina vicina abbiamo visto il tutto molto chiaramente: presto il fumo si è addensato sotto al tetto creando una sorta di nebbia e riempiendo la struttura.

Proponiamo questa azione come il nostro contributo al progetto Fenice (#7), un progetto per l’azione diretta e la resistenza anarchica a fronte della repressione tra 2010-2012. Concordiamo totalmente con i nostri compagni moscoviti della CCF e ELF quando parlano della necessità di allargare i nostri attacchi contro lo stato e il capitale.

Alcuni pensieri riguardo alla recente critica fatta da alcuni anonimi compagni dall’Argentina. Riguardo all’essere autoreferenziali o inclini a diffondere azioni inutili:

I dibattiti interni non sempre meritano di essere pubblicati in inglese su siti internazionali. Inoltre crediamo che una serie di attacchi contro obiettivi simili continui ad accendere il dibattito nel movimento anarchico almeno a livello locale (possiamo citare la campagna contro la polizia del 2008-2011, quella sulle foreste di Khimki e Butovsky, le recente proteste contro il progetto minerario a Voronezh). Alcune volte le cose superano i dibattiti.

Concordiamo nel ritenere molto difficile coordinare attacchi simultanei contro strutture simili a livello internazionale (come fabbriche di pellicce, segherie, polizia, prigioni, obiettivi militari, industrie, branche, settore petrolifero o gas, ecc) perché questo richiede più tempo e noi stiamo comunicando ad un livello più o meno pubblico qui. Dunque i nostri nemici possono avere la meglio. È da dibattere se dovremmo rischiare la nostra libertà nella prossima azione per la possibilità di vedere un comunicato riguardante un’azione simile a 6 mesi di distanza. Inoltre, non si può dire che non ci coordiniamo in qualcosa: notizie di una serie di attacchi contro infrastrutture energetiche ed elettriche in Bielorussia, Canada e Indonesia, azioni contro banche nel regno unito, russia, germania, italia, grecia, numerosi scioperi della fame simultanei fatti dai nostri compagni prigionieri in tutto il pianeta.

Per noi l’intera FAI-FRI è più importante per il fatto di appartenere ad una comunità più grande. Nel passato dominavano solo le organizzazioni di “anarchici sociali”. Adesso gli anarchici di altre tendenze possono supportarsi e relazionarsi in tutto il mondo. Solo qualche anno fa nel nostro paese se volevi contattare degli anarchici dovevi passare attraverso le organizzazioni anarchiche tradizionali. E se accadeva qualche cosa erano le prime a parlare di infiltrati della polizia e provocatori. Adesso la gente che sente le stesse cose, che vuole andare verso la ribellione e le azioni non meno valide rispetto alla teoria anarchica, possono trovarsi fuori dal contesto anarchico pacifista e riformista. E quando leggiamo di centinaia di auto bruciate in una parte del mondo, banche in fiamme in un’altra e veicoli edilizi sabotati altrove – è ancora meglio. Un breve viaggio nella memoria: ricordiamo le discussioni accese sull’acronimo FAI solo qualche tempo fa (o prima quelle sul supporto/denunzia della CCF). Crediamo che sia una conquista di ogni gruppo della FAI-FRI se le cose sono cambiate.

Capiamo le vostre preoccupazioni riguardo alla mancanza di una coordinazione dei nostri attacchi, ma dobbiamo discutere anche di un’altra cosa: nuovi gruppi si formano, le notizie girano, contromisure alla repressione. Se si vogliono coordinare gli attacchi in maniera più precisa, bisogna solo leggere meglio i comunicati degli altri. Ma combattere la repressione in corso contro tutti i gruppi di azione diretta nel mondo – questo è il compito che crediamo dovrebbe essere svolto il più presto possibile.

ELF/FAI, Commando Nestor Makhno

fonte

Bandung, Indonesia: ELF rivendica incendio di una fabbrica di giubbotti antiproiettile

La polizia è il nemico. Questa è la nostra considerazione finale e non è negoziabile. La polizia non ci è amica, individualmente e come istituzione, e non può essere esclusa dalla lista dei nemici bersagli dei nostri attacchi. Come istituzione e come individui, il fine della polizia è proteggere la civilizzazione e lo sfruttamento a danno della terra. L’obiettivo della polizia – come quello di altri strumenti repressivi – è di mettere al sicuro il denaro e gli investimenti per il distruttivo stile di vita odierno antropocentrico. La polizia non rappresenta i nostri interessi. Piuttosto, è una delle migliaia di facce dello scandalo attuale. La polizia deve essere attaccata, il più duramente possibile.

Per il loro leale servizio come cani da guardia per la domesticazione della vita, essi sono equipaggiati con dotazioni belliche usate contro la liberà volontà e le aspirazioni di una vita selvaggia dove la giustizia e le leggi sono totalmente assenti. Hanno armi, corazze e giubbotti antiproiettile. I dispositivi vengono costruiti affinché i porci possano agire con sicurezza nella guerra contro i loro padroni.

Ma si sbagliano. I poliziotti-porci hanno un’idea totalmente sbagliata se pensano che non siamo abbastanza coraggiosi da attaccare i loro settori fondamentali. Ecco perché abbiamo collocato due contenitori di 5 litri di benzina e 5 di diesel con un innesco automatico. Fatto in modo da avere il tempo di lasciare la zona dell’attacco in modo da non farci catturare. Che è il tempo più che necessario affinché la natura ci protegga rimuovendo tutte le tracce del nostro passaggio.

Abbiamo fatto un nuovo passo per radicalizzare i nostri attacchi ed estendere gli effetti del danno di ogni colpo che infliggiamo al nemico. I dispositivi incendiari sono stati messi in una fabbrica nelle prime ore di lunedi 23 Settembre 2013, situata nella via Canal Suryani, villaggio di Babakan, regione Babakan Ciparay, Bandung, Giava Occidentale.

Il motivo? Questa fabbrica produce giubbotti antiproiettile per poliziotti e soldati. Questo impianto è una delle fonti per la produzione di equipaggiamento bellico per questi porci. I giubbotti antiproiettile servono per proteggere poliziotti e soldati quando aprono il fuoco contro il nemico, sparando contro di noi e i nostri fratelli.

Ecco perché questo posto ha preso fuoco, carbonizzandosi, e questo è il fine dell’azione.

Insieme a queste azioni, mandiamo i nostri rispettosi saluti ai combattenti in ogni parte del mondo che senza esitazioni attaccano per quanto possibile. Saluti all’azione congiunta di CCF Russia e ELF Russia. E anche all’attacco coraggioso dei combattenti Amici della Terra/FAI in Argentina. E ai molteplici attacchi fatti dai valorosi della CCF e della ICR all’interno del Progetto Fenice.

Questa azione è anche il nostro caloroso saluto e abbraccio ai coraggiosi tenuti prigionieri dallo stato ma sempre in guerra nonostante i limiti fisici. A Gabriel Pombo Da Silva, Marco Camenisch, Hans Niemeyer, Walter Bond, alla cellula dei prigionieri membri della CCF e ai prigionieri in Grecia, Italia e Cile che non menzioniamo uno ad uno, ma che sono sempre nei nostri cuori.

Abbattere la civilizzazione.
Vita Selvaggia, adesso!

Fronte di Liberazione della Terra (ELF), Frazione Indonesiana

[alcuni video dalla stampa: i, ii, iii, iv]

Mosca: Attacco coordinato contro un cantiere autostradale

hippo and kids

Due cellule di ecoanarchici hanno realizzato un attacco coordinato contro un cantiere autostradale a Mosca ovest finito con l’incendio di due bulldozer. L’azione è avvenuta giorno 8/9/13. Prima ci siamo imbattuti in alcuni operai impegnati ad accendere dei fuochi vicino alle roulotte nei pressi della foresta. Cosi volevamo fotterli e bruciare le loro case insieme a strumenti ed effetti personali. Ma il nostro desiderio comune di avere il karma pulito era superiore alla voglia di rovinarlo, cosi non abbiamo attaccato gli schiavi. Abbiamo bruciato i loro veicoli.

Come sempre, abbiamo agito con impudenza: abbiamo realizzato le nostre nere gesta davanti ai lavoratori e ai guidatori di passaggio. Quindi chiediamo scusa al ragazzo che ha quasi fatto un incidente a causa delle fiamme che lo hanno cosi tanto ipnotizzato.

Cogliamo l’opportunità per ricordare che i lavori al cantiere continuano. La regione di Mosca è piena di progetti come questo, dove gli alberi vengono sradicati e la terra è coperta di bitume. Più strade ci sono – meno ci resta per vivere. Questo non ci piace. Buona fortuna ai coraggiosi. Morte a chi non lo è.

CCF-Russia
ELF-Russia

fonte

Melbourne, Australia: Cellula FAI rivendica incendio di una concessionaria auto di lusso

melbourne-spencer-streetLa scorsa notte (2 Settembre 2013) per la prima volta secondo la memoria ma sicuramente non l’ultima, le fiamme dell’insurrezione anarchica sono salite alte nei cieli tossici di Merlbourne, ponendo fine ad anni di inattività di locali “attivisti” e “anarchici sociali” in questa città.

Intorno alle 19:30 siamo entrati in Gran Turismo Autos, una concessionaria auto di lusso in Spencer St nel centro di Merlbourne ovest attraverso una finestra posteriore poco controllata, e abbiamo piazzato un dispositivo incendiario improvvisato munito di timer già impostato sotto una scrivania in una zona di uffici adiacente alla concessionaria per poi uscire sempre dalla stessa finestra.

Dato che l’obiettivo era in una zona di alto livello sorvegliata da telecamere e molte pattuglie, abbiamo fatto tutto molto velocemente. Non abbiamo avuto neanche il tempo e l’intenzione di lasciare slogan potenzialmente incriminanti o comunicati. L’intera operazione è stata fatta in 10 minuti e siamo stati molto attenti nel far perdere le nostre tracce in modo che eventuali riprese delle telecamere, anche se mostrate ai media infami dalla polizia fascista, non serviranno.

Appena giunti lontani dal posto e tolti i travestimenti ci siamo ritirati sul tetto di un palazzone in centro in modo da avere la visuale giusta per vedere i risultati della nostra azione.

Grande eccitamento e puro odio pieno di soddisfazione è nato appena abbiamo visto le fiamme raggiungere il cielo notturno e la grande cappa di fumo nero. Abbiamo riso molto nel vedere il gran numero di pompieri, polizia e veicoli d’emergenza, l’incendio è stato più grande di quanto ci aspettavamo.

Senza dubbio questa azione sarà condannata non solo dalle cosiddette autorità ma anche dai membri della comunità dei cosiddetti “attivisti” di Melbourne, molti dei quali si dicono anarchici anche se alle azioni dirette preferiscono prendere parte alle patetiche proteste monitorate dalla polizia e altre attività insensate che non portano a nulla.
Prenderemo le vostre condanne con orgoglio, traditrice feccia inattiva

Dedichiamo questa azione alla fuggitiva compagna anarchica Felicity Ann Ryder – resta libera!, alle Volpi arrabbiate & ACAB nel Regno Unito, alla Cellula Libertà per Mandylas e Tsavdaridis, al ELF-Frazione Indonesia, alla FAI-Amici della Terra in Argentina, ELF russo, ai compagni prigionieri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e di Lotta Rivoluzionaria, all’hacker Antisec prigioniero Jeremy Hammond e a tutti gli anarchici combattenti prigionieri in tutto il pianeta morente!

L’azione della scorsa notte è solo l’inizio di una nuova fase di insorgenza mai vista prima nel continente occupato dell’Australia e speriamo che ciò ispiri simili azioni non solo a Melbourne, ma in tutta l’Australia!

L’era dell’inutile anarchismo sociale è finita, che il fuoco e il fumo degli incendi portino ad una nuova era di insurrezione e insorgenza!!

Cellula Felicity Ann Ryder Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale

Jakarta, Indonesia: ELF rivendica incendio di un Istituto d’Arte

dancingLa civilizzazione non è stabilita da se stessa ma dalla gente che la supportano. Gente che si indirizza verso uno dei poli della civilizzazione. Gli umani sono gli unici che hanno dato vita alla civilizzazione. Ciò vuol dire anche che nessuno è innocente o non colpevole in questa vita odierna. Tutti giocano la loro parte nel supportare la sostenibilità della civilizzazione. Dunque, ogni parte del lavoro, dei valori, della proprietà, delle azioni e chiunque gode dei benefici della civilizzazione è un nemico per noi.

Come può essere?

Gli umani sono i creatori della cosiddetta Cultura. La cultura è lo specchio diretto della civilizzazione. La cultura è uno dei lavaggi del cervello usati per fiaccare i desideri selvaggi. La cultura non è solo un insieme di valori ma uno strumento di repressione ed egemonia. E due delle forme delle cultura sono la scuola e le arti.

Ecco perché abbiamo dato fuoco all’Istituto d’Arte di Jakarta sito a Cikini, il 20 Agosto. Abbiamo portato il nostro odio nel cuore del ritrovo degli artisti che sono solo marionette della civilizzazione. Abbiamo collocato un dispositivo incendiario al terzo piano nel pomeriggio.
Abbiamo fatto la nostra azione direttamente in faccia ad un gruppo di artisti che si definisce “avanguardia” e che si sente rivoluzionario.
Abbiamo lasciato che il fuoco ridesse della loro passività che non è altro che una condotta che permette alla civilizzazione di andare avanti.

L’istituto d’arte di Jakarta per molto tempo si è riempito di illusioni.
Questo posto ha educato individui che giocano un ruolo principale nel creare “controcultura” che non è che un’altra cultura, piuttosto che scoprire l’attacco all’intera cultura: la Civilizzazione. Sfornano canzoni, quadri, edifici, poesie, e varie forme d’arte per aiutare la civilizzazione ad affondare gli artigli del dominio.

Il nostro rimorso è solo per il fuoco che non è riuscito a bruciare tutto l’edificio a causa di un altro supporto alla civilizzazione: i pompieri, arrivati in meno di un’ora per spegnere il fuoco. Ma non è la fine o la nostra ultima azione. Vi colpiremo ancora.

ELF – Frazione Indonesiana

PS. Mandiamo i nostri saluti alla FAI / Amici della Terra in Argentina che hanno bruciato centinaia di auto e ai compagni del ELF-Russia. E anche a tutti i prigionieri rivoluzionari nel mondo.

Mosca: ELF rivendica incendio di un escavatore

Circa due settimane fa abbiamo bruciato un escavatore dove gli operai stanno distruggendo il parco Izmailovo.

Il veicolo era parcheggiato dal lato dell’autostrada, dove stanno costruendo nuove corsie. Ci sono voluti 3-4 minuti. Ci siamo avvicinati. Abbiamo piazzato gli stracci, senza fretta (abbiamo colpito gli angoli tra la cabina, il motore e il braccio idraulico). Poi la benzina e l’incendio. Velocemente siamo andati dall’altro lato della strada, preso le bottiglie di birra dalla borsa per poi andare verso la vicina stazione della metro. Dopo 10 minuti abbiamo visto un mezzo dei pompieri (rumoroso e lampeggiante) che andava verso il luogo dell’azione (saranno arrivati in tempo per vedere il fumo).

Parole di incoraggiamento per i nostri fratelli ucraini che per ignoti motivi hanno sospeso le attività. Vogliamo anche comunicare la nostra rabbia per la condanna a Igor “Squash” Kharchenko.* Non ci sono dubbi, lo vendicheremo.

ELF, Mosca

* antifascista di Mosca condannato dopo un processo controverso con delle prove a favore della sua innocenza

Buenos Aires: Amici della Terra/FAI rivendica incendio di una volante

In questo mondo marcio ci sono molti difensori della legge e dell’ordine, e anche quelli con valori autoritari che ci ricordano la polizia che controlla le strade in cui giriamo. Continuando sul cammino insurrezionale accompagnati dagli/lle anarchici/che di prassi dell’Internazionale Nera, diamo un nuovo colpo alle forze di sicurezza che vegliano per mantenere la pace in questa società ipocrita che risponde allo stato argentino.

Nuovamente abbiamo attaccato a chi ci controlla giorno per giorno, ci arresta e uccide, come lo abbiamo fatto il 30 Dicembre quando abbiamo fatto detonare una bomba nella direzione generale del servizio penitenziario federale argentino, e tutte le volte che abbiamo distrutto i veicoli utilizzati della polizia, incendiando stavolta una volante della polizia federale argentina del commissariato 21 di Palermo, Buenos Aires, sabato 29 Giugno 2013 alle 4.

Ai/lle prigionieri/e della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Un saluto a Panagiotis Argirou e forza a Gerasimos Tsakalos.

Ai/lle prigionieri/e delle operazioni repressive statali contro gli anarchici in Italia.
A Nicola Gai e Alfredo Cospito.

Solidarietà con l’anarchico Kostas Sakkas in sciopero della fame dal 4 Giugno.

Un saluto complice alla Frazione Anticivilizzatrice del Fronte di Liberazione della Terra affine alla Federazione Anarchica Informale.

Amici della Terra / Federazione Anarchica Informale

Messico: Rivendicate due azioni dal FA/FLT/FAI

Due azioni.

Attacco esplosivo contro la scienza e attacco incendiario contro la polizia… Non ci accontentiamo del sabotaggio, con la polvere o con la benzina. Che non ci si sorprendi del terrorismo contro gli scienziati, poliziotti e scagnozzi. Non idolatriamo alcuna azione armata, ma data ogni espropriazione individuale di questo nucleo di guerra, rivendichiamo l’affinità più egoista con diversi gruppi di questo territorio, che, distruggendo mezzi, paradigmi, ideologie e codici morali o di valori, conducono le proprie azioni all’estremo, al culmine…

Estremismo? Terrorismo?

Uccidere dei poliziotti…

Come la Cellula Insurrezionale Mariano Sanchez Anon, frazione della Federazione Anarchica Informale. (CI-MSA/FAI)

Uccidere alcuni scienziati…

Come le Individualidades Tendiendo a lo Salvaje (ITS)

Vediamo nella determinazione di ogni individualità che va direttamente contro l’umanità e la sua civilizzazione; La forza che fa rivivere i nostri istinti selvaggi, apprendiamo da questi clan e affiliamo le nostre idee per future azioni.

Nel frattempo, rivendichiamo la seconda carica esplosiva scoppiata nell’edificio del Consiglio Messicano di Scienza e Tecnologia lo scorso 10 giugno 2013 nella città di Toluka, Messico. Abbiamo colpito nuovamente questo organo statale che partecipa direttamente al sostentamento del tecno-sistema, scagliandoci contro il suo funzionamento vitale per il progresso antropocentrico, perché sappiamo della sua intromissione nell’estensione del territorio urbano in complicità con l’industria mineraria, che distrugge le montagna dell’Alto Lerma, perché sappiamo della sua collaborazione con gli scienziati del Centro Internazionale del Miglioramento del Mais e Grano per realizzare le sue aberrazioni nel campo
di prova di questi esperimenti, perché sappiamo della sua diretta responsabilità in ogni artificializzazione di questa (non)vita.

Attacchiamo le sue proprietà in difesa della Naturalezza Selvatica.

“Colui che cade ribellandosi contro tutti, prevale anche cadendo (…) Ma il vero sostenitore dei ribelli caduti è chi sa ribellarsi anche contro la “ribellione” degli eroi caduti”
Renzo Novatore

Rivendichiamo l’incendio (mediante dispositivo artigianale, come ci hanno raccomandato alcuni compas del Sud America) che ha colpito il motore e la cabina di una camionetta della Polizia Federale nella mattinata del 23 Maggio dello stesso anno e nella stessa città. Abbiamo deciso di attaccare questo simbolo dell’autorità, cosi come abbiamo deciso di rivendicare ciò in concomitanza con l’azione precedente per lo stesso motivo: Mauricio Morales.

Cosi come non idolatriamo azioni armate, allo stesso modo non martirizziamo o rendiamo feticcio nessuno e niente. Risulta difficile provare distacco per questo guerriero a leggere i suoi scritti e le sue
poesie… Sentire il canto di guerra dl punky mauri. Mauricio Morales non è solo un nome, come non lo è Abele Rizieri Ferrari. Ogni indomito che coraggiosamente armato di volontà e fantasia ha provocato violenti incendi è alimento necessario per sostenere il conflitto quotidiano e la ribellione permanente e iconoclasta.

Questo fuoco provocato a circa quattro anni da quando Mauri danza con la morte è solo un gesto incendiario in memoria ribelle di chi ha trasformato le proprie parole e idee in azioni.

Frazione Anticivilizzazione del Fronte di Liberazione della Terra affine
alla Federazione Anarchica Informale (FA/FLT/FAI)

fonte

Cartago, Costa Rica: Sabotaggi per la liberazione animale e della terra

Nelle notti del 3 e 7 aprile, approfittando della foschia e della notte, abbiamo deciso di sabotare vari stabilimenti commerciali di tecnologia, vendita di carne, ristoranti di pollo, farmacie, multinazionali della telefonia come Movistar, così come negozi di elettrodomestici, ecc. perchè la distruzione del pianeta da parte delle industrie e della produzione su larga scala non si ferma, e così neanche noi, ci sono nemici ovunque dai disgustosi drogati della società sedata e comoda che hanno bisogno di droghe per sopportare le loro non-vite, ai negozi della mega-fabbrica.

E’ facile, vai semplicemente a comprare del sigillante come Poxipol, esci la notte e mettilo nelle serrature. Mentre il sistema avanza giorno dopo giorno e la sua megamacchina non smette di schiavizzare la natura e gli umani, molti rivoluzionari di Facebook portano avanti il loro attivismo virtuale, la loro frustrazione si scarica in commenti e battaglie digitali, cadendo così nel trucco del sistema: queste pratiche cibernetiche anti-sistema non fanno niente al sistema se non dirottare l’azione e sfogare in un modo altamente comodo, chiunque lotta via computer! Dirottando le azioni concrete al sistema in azioni digitali, o dirottando in argomenti altamente riformisti per esempio la lotta contro la privatizzazione, non si attacca il sistema alla base, si fa solo tornare il sistema ai suoi vecchi valori, che siano lo stato benefattore o il sistema pubblico, il sistema ha sempre agito con o senza privatizzazione.

Tutto è perduto nelle attuali condizioni di lotta!
Fare casino è tutto ciò che ci è rimasto!

Salutiamo dalla distanza i sabotatori della Russia, Messico, Cile, Indonesia, Grecia, Bolivia e gli altri compagni di questo territorio che hanno deciso di darsi all’azione

Una volpe solitaria in affinità con l’ELF
Cartago, Costa Rica

fonte, traduzione da waronsociety

Russia, Mosca: Incendiati escavatore e bulldozer da ELF/FAI

Two Fox Kits Playing Photo_tgooch0020

Nella notte dell’8 marzo abbiamo posizionato 3 congegni incendiari su veicoli di costruzione in un complesso per l’estrazione di sabbia del quartiere di Solnechnogorsk (vicino a Mosca). La sabbia estratta in questo luogo va ai progetti di costruzione dell’autostrada nella foresta di Khimki così come in altri progetti di sviluppo nella regione. Due mezzi sono andati completamente distrutti: un bulldozer e un escavatore.

A causa del tempo umido uno dei congegni non ha funzionato, per cui siamo dovuti tornare sui nostri passi. Con alle spalle l’escavatore in fiamme, ci siamo avvicinati alla bomba e l’abbiamo riattivata.

Supporto di cuore alla CCF-Russia, ai ribelli indonesiani da Kulon-Progo, ai gruppi ALF/ELF/FAI in tutto il mondo. Solidarietà combattiva con “ALF lone wolf” Walter Bond, con i membri imprigionati della CCF greca, con Marco Camenisch e con gli anarchici italiani perseguiti con le operazioni di polizia del 2012 come Thor, ecc.
Felicity Rider: che tu possa restare libera!
Tortuga: ci è piaciuto leggere le tue lettere!

Wolfpack, ELF/FAI

fonte

Grecia: Azioni notturne nelle periferie di Atene

Assassino di animali, ti abbiamo trovato.
Assassino di animali, ti abbiamo trovato.

Nelle prime ore di lunedì 18 febbraio gruppi di compagni/e hanno realizzato un attacco coordinato contro vari obiettivi nelle periferie di Atene (Grecia), che rappresentano diversi aspetti di una realtà che non solo non diamo per scontata ma al contrario, che progettiamo di distruggere con odio. Contro le pietre tombali dell’apatia generale della società, promuoviamo il caos dell’azione diretta.

Solidarietà non negoziabile con i prigionieri della guerriglia urbana della CCF, FAI/FRI, ALF, ELF e a tutti/e i/le compagni/e perseguiti e fuggitivi.

I nostri attacchi sono stati i seguenti:

Abbiamo scritto e sporcato di vernice i muri e le finestre, bloccato le entrate di ingresso e rotto con un martello la vetrata frontale di due Centri di Servizio Pubblico.
Vernice contro la vetrina di un negozio di pelle e pelliccia.
Vernice e scritte sui muri e blocco della serratura dell’ingresso dell’ufficio centrale dell’organizzazione nazionalista studentesca DRASIS-KES (ΔΡΑΣΙΣ-ΚΕΣ). Abbiamo anche strappato i loro poster in tutta la zona.
Vernice e scritte sui muri e le porte del garage di casa di un bastardo che avvelena gli animali randagi.
Scritte e serrature bloccate all’entrata di un ufficio delle tasse.
Scritte sugli uffici di un dipartimento di sperimentazione animale.
Scritte sulla casa di un giudice.
Scritte su un negozio di animali.
Scritte sui muri degli uffici di una chiesa.
Scritte su una macelleria.
Vandalizzata una BMW con scritte.
Vandalizzata con scritte, e distrutta a martellate, l’auto di un cacciatore.
Scritte nelle piazze e sui muri delle zone universitarie.

Collaborazione di squadre
A.L.F. // Chaotics

fonte

Indonesia: Attacchi incendiari del Fronte di Liberazione della Terra

La nostra lotta non può essere limitata dai termini della civilizzazione. Ne siamo fuori. Siamo selvaggi e nemici della civilizzazione. Non solo lo stato e il capitale (nei vecchi termini dell’anarchismo) ma tutta la civilizzazione: siamo contro di essa.

Siamo coloro che fieramente gettano via la pace sociale, escono dalle proprie zone di comfort e hanno portato avanti azioni di attacco contro quello che odiamo. Stiamo dichiarando guerra contro la civilizzazione e la sua proprietà, e ci uniamo alla guerriglia urbana internazionale con tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle della Federazione Anarchica Informale e del Fronte Rivoluzionario Internazionale.

Rivendichiamo la responsabilità per gli incendi contro l’auto e il negozio di proprietà del Vicesegretario di Demokrat a sud Sumatera (il partito vincitore delle elezioni generali del 2009), degli incendi contro quattro bancomat a Makassar, e delle azioni contro due sottostazioni elettriche nell’ultima settimana a Jakarta.

Le nostre azioni sono dedicate alla lotta degli agricoltori a Ogan Kemilir Ilir, ai ribelli a Papua: Buktar Tabuni e Dominikus Sorabut che sono imprigionati dallo Stato Indonesiano, alle lotte contro le miniere che si diffondono e fioriscono nella costa sud di Java, e ai nativi di Kalimantan, Mentawai, Jambi e Papua.

Vogliamo anche mandare i nostri saluti rivoluzionari a Tukijo: coraggioso e dignitoso contadino di Kulon Progo, ai prigionieri NO TAV in Italia, ai prigionieri ELF negli Usa, a Marco Camenisch e Gabriel Pombo da Silva e a tutti gli anarchici prigionieri che non fanno mai passi indietro e non si piegano di fronte alla legge.

Anche alle organizzazioni rivoluzionarie: Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF) e Epasnatatikos Agonas (EA) in Grecia, a tutte le cellule dell’Earth Liberation Front (ELF) e Fronte di Liberazione Animale (ALF) nel mondo, alle Individualità Tendenti al Selvaggio (ITS) in Messico e a tutte le cellule della Federazione anarchica informale / Fronte rivoluzionario internazionale (FAI/FRI).

Ai nostri compagni della Cospirazione Internazionale per la Vendetta: bruciamo questa miseria e schiavitù!
Fino al crollo di questa civilizzazione!
Fino alla libertà totale e alla vita selvaggia!

Earth Liberation Front
Indonesian Fraction

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Messico: Attacco esplosivo FA/FLT/FAI alla succursale delle Farmacias Guadalajara a Toluca

“Sono un uomo esattamente come la terra è una stella. E’ ridicolo imporsi come una missione di essere veramente uomo così come lo sarebbe imporre alla terra di essere veramente una stella (…). L’individuo è tutta la natura e tutta la specie.”
—Johann Caspar Schmidt (Max Stirner)

Il 23 Gennaio 2013 all’alba è esplosa una carica esplosiva in una succursale delle “Farmacias Guadalajara” nella valle di Toluca, Messico, che ne ha distrutto la facciata; i vivisettori della civilizzazione quel giorno non venderanno droghe agli automi della società industriale, è stato squisito sabotare questo stabilimento assassino di tutte le specie, di tutta la natura, dell’individuo, un piacere osservare come i “camici bianchi” usano i periti dello Stato solo per ripetere che la natura selvaggia e anarchica li ha attaccati un’altra volta.

Attraverso questa azione vogliamo anche dire qualcosa a riguardo dell’incontro internazionale di anarchici in Svizzera, a cui la Cospirazione delle Cellule di Fuoco ha contribuito proponendo una condivisione di esperienze  necessarie per la creazione di congegni esplosivi e incendiari, congegni per ritardare il tempo, il funzionamento delle armi da fuoco, ecc. Anche se il desiderio per la distruzione ci consuma nell’illegalità, i nostri metodi sono ancora rudimentali (taniche di gas butano attaccate a petardi e una sigaretta per ritardare). Ci rendiamo conto del fatto che ognunx di noi è in grado di realizzare azioni “grandi” come quelle proposte, ma in questo momento vengono realizzate operazioni stupende come l’incendio di un Wall Mart da parte dei/le compagnx della CCF/FAI-Messico – o i metodi più sicuri di incendiare automobili su scala massiccia – come realizzato da Amigxs de la Tierra/FAI in Argentina. Perchè non condividere queste informazioni adesso così che le Cellule di Fuoco possano riprodurle con un sapore internazionale?

Contro la Civilizzazione e il Sistema Tecnologico-Industriale!
Liberx e selvaggx!

Frazione Anti-civilizzazione del Fronte di Liberazione della Terra
affine con la Federazione Anarchica Informale (FA/FLT/FAI)

PS: Mandiamo tutta la nostra forza al compagno insurrezionale Panagiotis in Grecia, che il tuo recupero possa essere veloce così possiamo continuare la guerra.

fonte

Messico: ELF-FAI rivendica incendio di una macchina della polizia

TUTTAVIA, SIAMO IN GUERRA
TUTTAVIA, SIAMO IN GUERRA

“… rifiutiamo l’idea dell’apparente innocenza della società. Il silenzio non è mai innocente. Odiamo sia la mano che impugna la frusta, sia la spala che passivamente la subisca.”
Cospirazione delle Cellule di Fuoco / Theofilos Mavropoulos

Nel contesto della Giornata Internazionale di Azione Diretta in solidarietà con il compagno Mario López “El Tripa”:

“Siamo l’etere che le nebulose liberano dal loro tessuto”

Abbiamo deciso di uscire e dimenticare la paura, siamo coscienti dei pericoli e tuttavia restiamo dispost* a continuare a camminare, detonando nell’oscurità, rubando la quotidianità al tempo, e così con la nostra eccitata respirazione turbiamo il silenzio. Ci sommiamo ai passi inconformi che trasporta il vento, alla passione costante di tutto il verde che anche sotto l’asfalto rifiuta di morire, a quella bellissima vegetazione selvaggia che insolente e incontenibile fa fermare gli sguardi nei suoi piccoli germogli che spaccano il cemento. Abbiamo rifiutato la storia sintetica, quella in cui si adorano le macchine che avvolgono tutto con sottili e corrosivi strati di plastica. Siamo luddisti palpitanti con la terra e abbiamo deciso di rinominare la realtà.

Compagn*, oggi condividiamo con voi la breve cronaca di un’azione inconclusa, per il fatto che il dispositivo ritardante posizionato sul nostro congegno incendiario ha fallito – congegno collocato il giorno 20 dicembre 2012, sotto una pattuglia municipale appartenente allo Stato del Messico (EdoMex) – è necessario sottolineare che sono stati curati i dettagli di sicurezza e se le maledette forze poliziesche hanno nelle loro mani questo congegno, non potranno trovarvi una sola pista, niente. E’ importante comunicare gli errori, così come si comunicano gli attacchi riusciti, perchè questi possano servire come metodo di sviluppo all’interno dell’informalità; siamo fiduciosi che questa azione avrà comunque qualcosa di utile, servendo come avvertimento, come promemoria del fatto che continuiamo a restare in guerra in qualunque parte del mondo. I non conformi, i selvaggi continuano ad irrompere, questa azione non è più che un obiettivo necessario da conseguire.

Ora sentiamo la necessità di comunicare con tutt* i/le compagn* sequestrat* nelle carceri, siamo fiduciosi del fatto che queste righe arriveranno a tutt* loro e che li faranno sentire meno sol*, siamo ansiosi che sappiano che siamo accanto a loro. Fuori e dentro le celle esiste l’amore insistente per la lotta contro quanto è imposto. Speriamo di vederl* lontano dalle prigioni e nottambuli li nominiamo. Tutt* insieme e riparati dalla notte, assaporeremo lo spettacolo che milioni di scintille ci offrono, formando fasci di stelle che esplodono e illuminano gli sguardi.

La lotta è contro tutta la realtà esistente e imposta!
Solidarietà con tutt* i/le nostr* compagn* imprigionat* nei diversi reclusori del mondo!

Forza Mario López, Nicola Gai, Alfredo Cospito, Carla, Iván, Henry, Elisa Di Bernardo, Gabriel Pompo Da Silva, Marco Camenisch e tutt* i/le compagn* sequestrat* dallo Stato!

Gioia per sapere lontani dalle sbarre Eat e Billy!

Amore e Rabbia!

La vita selvaggia e incontenibile, non sparirà… mai arres*, mai sol*, stupendamente violent* e collericamente forti!

Frazione Anticivilizzazione
del Fronte di Liberazione della Terra
Affine alla Federazione Anarchica Informale
(FA/FLT/FAI)

fonte

Atene: Attacco esplosivo agli uffici dell’Alba Dorata

Rivendicazione di responsabilità per l’ordigno esplosivo che è stato esploso nella sede locale del partito nazionalista ad Aspropyrgos nelle prime ore del 4 Dicembre 2012:

Il Fronte Antifascista-Federazione Anarchica Informale (FAI) rivendica la responsabilità per il collocamento dell’ordigno esplosivo presso gli uffici dell’Alba Dorata dell’Attica Occidentale ad Aspropirgos al 17°km della strada statale Atene-Corinto. L’urbanistica della zona (si tratta di una zona con poco traffico specialmente nelle ore serali) ci ha offerto vantaggio per mettere un ordigno esplosivo, senza dover effettuare chiamate di avvertimento per telefono (che forse avrebbero spinto i poliziotti ad disattivare il meccanismo con l’orologio che abbiamo dovuto usare, per proteggere gli uffici dei loro amici e soci albadorati).

Oltretutto i compagni che hanno fatto esplodere l’ordigno esplosivo avevano controllato perimetricamente la zona a quel ora, in modo da non ferire qualche passante casuale. Per quanto riguarda i danni causati al negozio di costruzione di insegne al piano terra, non erano nelle nostre intenzioni visto che l’obiettivo era solo la sede dell’Alba Dorata. Ma dobbiamo rendere noto che quelli che tollerano la co-operazione con i fascisti trasferiscono i problemi alla loro porta. Che chiedano pure un risarcimento a loro vigliacchi vicini neonazisti.

Abbiamo scelto di colpire gli uffici dell’Alba Dorata perché riteniamo che devi colpire i fascisti prima che loro colpiscano te. Non staremo con le braccia incrociate a guardare la schiusa del serpente. Rifiutiamo la passività delle denunce pubbliche e il ruolo della vittima eterna che ha paura di scontrarsi apertamente con i fascisti. Odiamo l’ipocrisia umanitaria e il perbenismo professionale dei politici e dei giornalisti che demonizzano l’Alba Dorata santificando la democrazia della demagogia. Ci fanno arrabbiare le invocazioni della legalità costituzionale e le ridicole suppliche per “mettere fuori legge l’Alba Dorata.”

La questione per noi non è che l’Alba Dorata sia messa fuori legge, ma fuori vita. Allora, Elias Kasidiaris, questo ragazzo affemminato con i mille tic nervosi [sic], capirà che quando afferma [come esponente del partito] che “l’Alba Dorata non si fermerà né con proiettili né con bombe” commette un grosso errore. Oltretutto i grandi paroloni non hanno mai aiutato nessuno.

Naturalmente oggi sappiamo che a parte di alcune decine di polpettoni rasati con il cervello di un radicchio, l’Alba Dorata possiede un apparato di partito organizzato (con sussidi governativi di milioni di euro) ed un ampio consenso popolare da una parte della società. Inoltre sappiamo che le migliaia dei suoi elettori non sono tutti neo-nazisti. Si tratta di un pittoresco mosaico di gente conservatrice, di fossili nostalgici della monarchia e della dittatura, ragazzini codardi che ammirano lo stile di vita militarista degli albadorati, democratici delusi abbagliati dal presunto atteggiamento forte e dal populismo della destra, neo-poveri la qui cui unica proprietà rimasta sono le loro fantasie nazionaliste, spaventati piccoli borghesi che hanno trasformato i loro impasse finanziari in odio verso gli stranieri ed altre decine di caricature sociali che sostituiscono la loro miseria e la viltà con il falso atteggiamento forte dell’Alba Dorata.

Questa moltitudine di elettori non sono neo-nazisti, ma questo non significa che sono innocenti. Sono solo la coda del serpente. Certamente non c’è un’immunità per loro, ma quello che viene primo per ora è la testa.

L’Alba Dorata utilizza spesso una retorica anti-sistemica per mantenere la sua coda. L’Alba Dorata anti-sistemica è l’Alba Dorata degli contributi statali, quella che ha come presidente un membro del ex Servizio Statale di Informazioni (KYP) –che era nel libro paga ufficiale dell’agenzia segreta greca per i suoi servizi–, quella degli infami che denunciano gli ex esponenti di spicco [caso Haris Kousoumvris [che ha pubblicato un libro sotto il titolo “Demolendo il mito dell’Alba Dorata”] e collaborano con la polizia (informazioni sul reclutamento di nuovi membri per mappare lo “spazio dell’estrema destra”). È anche noto che l’Alba Dorata al di là degli apparenti tafferugli che causa con i sbirri, mantiene ottimi rapporti di amicizia con la polizia, dalla quale deriva una larga fetta dei suoi elettori. Così con le spalle dei sbirri continua indisturbata alle sue azioni di pseudo-forza dando calci a cartoni vuoti di immigrati e accoltellando…

Nell’apparente antipoda i professionisti giullari della sinistra cercano di coprire col luccichio magico dell'”umanesimo” la questione degli immigrati. Ma l’immigrazione non è un’attenuante per nessuna azione di cannibalismo sociale. Non ci sono alibi per chi (sia “greco” o “immigrato”) stupra, né alcuna pietà per chi lega e tortura altre persone per rubarli pochi soldi, invece di andare a rapinare una banca. Così la retorica della difesa della sinistra e degli anarchici che viene espressa con vaghe generalizzazioni “di assoluzione” come “Siamo tutti immigrati” aumenta il conservatorismo e l’accelerazione sociale del fascismo.

L’etnia e la diversità in quanto tale non può essere un criterio di colpevolezza, non può essere una presunzione di innocenza. Ogni uomo è valutato dalle proprie scelte e azioni e non dalla sua razza o colore.

Oggigiorno i albadorati e i loro seguaci, trovano rifugio nella codardia del patriottismo. È il tempo della coesione di quelli che hanno paura. Il Fronte Antifascista – Federazione Anarchica Informale combatte contro il regime della paura. Lontano da piattaforme burocratiche passiamo dalla difesa all’attacco. Non aspettiamo niente e nessuno. Non ci sono scuse. Basta con la passività e il disfattismo. Attacchiamo i fascisti con ogni mezzo-con il legno, con i coltelli, con le cacciavita, col fuoco, con esplosioni, con pallottole.

Facciamo la cartografia degli albadorati e gli facciamo agguati, gli spacchiamo alle botte, bruciamo le loro motociclete e gli “ritiriamo” dalle loro false azioni di forza. Meglio di sdraiare alcuni di loro adesso, prima di credere di poter alzare la testa. Non c’è bisogno di qualche specializzazione militarista, serve solo coscienza, coraggio e determinazione… Non servono neanche amicizie pericolose e l’avventurismo di alleanze opportunistiche effimere “contro la minaccia del fascismo” che mostrano l’Alba Dorata come il rivale della democrazia, assolvendo parallelamente la dittatura parlamentare.

Il fascismo più pericoloso non sono i caratteristici rasati bomboloni dell’Alba Dorata, ma il fascismo che non sia visibile. Il fascismo che si nasconde dietro le gentilezze di velluto del totalitarismo democratico. Il fascismo legale dei padroni, delle multinazionali, dei tribunali, del carcere, dell’esercito, della polizia, della conoscenza sterile della scuola, della chiesa, della legge, delle pubblicità, del controllo di tutti i giorni, della noia e della solitudine che regnano nei moderni campi di concentramento della metropoli. Tutti questi tiranni della nostra vita quanto più si nascondano dietro un muro di uniformi e armi da fuoco saranno sempre nel mirino del Fronte Antifascista-Federazione Anarchica Informale.

L’attacco all’Alba Dorata costituisce parallelamente (anche se prematuramente, prima delle date annunciate) un saluto ed una partecipazione attiva all’appello fatto dalla Frazione Anti-civilizazzionista del Fronte di Liberazione della Terra (FAI) in Messico attraverso il doppio attentato effettuato, invitando ad una Settimana Internazionale di Azione Diretta per il nostro fratello anarchico Mario Lopez che sia imprigionato lì.

Saluti ribelli a tutti i nostri fratelli che fanno la Federazione Anarchica Informale, realtà…

Che possa la nostra rivolta per la libertà di infuocare i nostri cuori.

PENSARE RIVOLUZIONARIAMENTE – AGIRE OFFENSIVAMENTE

Fronte Antifascista – Federazione Anarchica Informale / Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI – IRF)

PS: Inviamo, inoltre, i nostri saluti cospirativi a tutti loro che da Veria fino a Patrasso e Creta e da Agrinio fino a Xanthi, attaccando i fascisti. Ogni picchiata ad un albadorato ed ogni distruzione dei loro uffici è parte del fronte antifascista. Il fascismo si distrugge con i fatti e non con le parole…

fonte: in greco, in inglese

Toluca, Messico: Doppio attacco esplosivo contro una filiale della banca Banorte ed un ufficio di pagamento delle bollette della società di telecomunicazioni Telmex

“Siamo tutti Cospirazione delle Cellule di Fuoco. la CCF non è un’organizzazione o semplicemente un gruppo. Al contrario, è l’espressione antagonista della rabbia e il disprezzo nei confronti del potere e delle sue strutture. Per afferrare* ciò che è la CCF in realtà, tutto ciò che serve è la benzina, i fiammiferi e la voglia di lottare per la liberazione totale.”
CCF-Mexico/FAI

Nel profumo della terra bagnata abbiamo trovato i processi inesauribili di resistenza che germinano il fiore selvatico dell’anarchia. Nel calore delle altre specie abbiamo scoperto il valore irriducibile di ogni individuo che nega l’ordine istituito e si stacca dalla paura e dall’immobilità. Nell’informalità abbiamo trovato il piacere della rivolta individuale che è in grado di trasformarsi in una piaga di spontaneità.

Rivendichiamo di essere violenti, rabbiosi, selvaggi, asessuati; siamo Cospirazione delle Cellule di Fuoco dando la guerra sociale, arrabbiati espropriatori dell’individualità. Assumiamo la responsabilità per i due ordigni esplosivi che sono stati esplosi all’alba del 29 Novembre 2012 nella città messicana di Toluca, il primo in una filiale della banca “Banorte” e ​​il secondo in un ufficio di pagamento delle bollette di “Telmex”.

Senza molto di più da scrivere, lasciamo che siano le azioni stesse il lubrificante della solidarietà; facciamo appello così per una settimana internazionale di azione diretta in solidarietà con il sempre inflessibile Mario Antonio López “Tripa” dal 15 al 22 Dicembre; che la solidarietà tra gli acratisti possa essere espressa in un modo polimorfico.

Per un Natale Nero!
Per la distruzione della società della prigione!

Frazione Anti-civilizazzionista del Fronte di Liberazione della Terra
Affine alla Federazione Anarchica Informale
FA / FLT / FAI

fonte

* La FA / FLT / FAI ha scritto “entendre” (capire, afferrare) invece di “extender” (estendere, spredere) che compare nelle versioni note della stessa citazione.

Liberazione animale e della terra: Azioni dirette in Italia, Svezia, Regno Unito, Canada ed Ucraina

Modena: Consegno esplosivo contro furgone di un’impresa de carne

Notte del 18 settembre, Ponte Alto/Modena (Italia). Abbiamo posizionato un congegno esplosivo sotto il furgone di un’impresa di carne di proprietà di AIA/Veronesi. Come hanno riportato i media, l’esplosione si è sentita a chilometri di distanza e il mezzo è stato totalmente bruciato.

A.L.F. / Bastardi Senza Gloria


Reggio Emilia: Incendiato furgone di hot dog

La notte del 21/09/2012 abbiamo incendiato il furgone vendita hot dog in zona Campovolo alla periferia di Reggio Emilia, che si permetteva di vendere e mercificare i corpi dei nostri fratelli. Perseguitare gli aguzzini con ogni mezzo, che le lacrime non siano solo quelle degli animali!

ANIMAL RIGHT MILITIA


Siena:Attacco incendiario contro macello

La notte del 07/10/2012 siamo entrati nel macello di Colle Val d’Elsa (SIENA), incendiando l’impianto elettrico e l’impianto di areazione mandando fuori uso tutti i macchinari. In memoria di tutti gli animali massacrati nei macelli.

ALF


Trento: Liberazione di animali da reddito

Un asinello, 8 maiali e diversi conigli sono stati liberati la mattina, alle due, del 26 settembre nel paesino di Villa Rendena. È stato divelto il cancello e condotto l’asinello via per i campi quindi trasportato in un posto sicuro. Abbiamo lasciato aperte le porte della conigliera (non c’erano gabbie) e della stanza dove erano rinchiusi i maialini, poi abbiamo scritto con bomboletta il messaggio “ANIMALI LIBERI” e più volte ALF sulla parete della prigione e sulle porte del cancello divelto.

ALF


Kumla, Svezia: Attacci incendiario contro negozio di pelle

Nella notte del 3 ottobre abbiamo gettato 3,5 litri di benzina e due congegni incendiari attraverso una vetrata di Jerndhals Skins & Leather a Kumla. Un altro tentativo era stato fatto alcune settimane fa, ma non era riuscito. Ma questa volta deve bruciare fino a essere cenere! Non potrete più trarre profitto dalla morte di individui innocenti!

ALF


Kumla, Svezia: Incendiata auto del proprietario di negocio di pelle

Nella notte del 7 ottobre, abbiamo fatto visito al proprietario di Jerndahls skins & leather a Kumla. Una delle sue auto è stata data alle fiamme. Questo è solo un avvertimento di quello che verrà se non metti fine al tuo coinvolgimento nel sanguinario traffico di pelle.

ADESSO!!!

ALF


Regno Unito: Liberate nove pernici

A nove pernici è stata data una possibilità di libertà, le abbiamo liberate da un recinto durante una notte di settembre. Alcune moriranno per la predazione, ma adesso hanno tutte la possibilità di vivere le loro vite selvatiche nell’ambiente di cui fanno parte. Finchè tutti non saranno liberi!


Ontario, Canada: Liberati 200 visoni

Secondo la Fur Commission USA, nelle prime ore del 21 settembre, una rete perimetrale è stata tagliata e 200 visoni liberati dalle gabbie dell’allevamento Oakwood (3708 Baker Road) a Niagara Falls, Ontario.


Kiev, Ucraina: Bruciato escavatore e ecosabotaggio

Nella notte del 02/10/2012 attivisti anonimi hanno attaccato un sito di disboscamento sulla “Bald Mountain”. Un escavatore LIEB HERR è caduto vittima del loro incendio. Le coordinate del disboscamento qui. Cogliamo questa opportunità per riferire di un’azione simile avvenuta nello stesso luogo il 20/03/2012.

Tree spiking/chiodi negli alberi nel parco municipale di Ternopol, Ucraina

Questa azione di ecosabotaggio è in risposta ai piani di sviluppo di una compagnia di costruzione locale, che vuole distruggere un parco pubblico per fare spazio per caseggiati abitativi privati. Abbiamo piantati grossi chiodi negli alberi, così gli sviluppatori dovranno portare attrezzature pesanti per poterli distruggere. Ma i mezzi del cantiere possono ricevere anch’essi la nostra attenzione!

Toluca, Messico: Attaco esplossivo contro il consiglio messicano di scienza e tecnologia

Trattandosi di un’azione della frazione anticivilizzazione del Fronte di Liberazione della Terra, risulta necessario esprimere la coscienza di rivendicare la “liberazione”, che si attua senza animo utopista, nè a partire da alcuna condizione di falsa “rivoluzione”. Perfino credendo che solo la lotta ci renderà liberi, risulta frustrante attenersi alla quotidianità tecnologica che fa parte della cultura umano centrica e simbolica che dà vita alla civilizzazione. Inutile dire che in un pianeta civilizzato la libertà (come qualsiasi altra cosa) non trascende, è noto che non bastano esplosioni e incendi per aggiudicarsi la “liberazione” per poter godere del piacere della liberazione totale!

Non basta pretendere di puntare a degli obiettivi, quando l'”obiettivo” deve essere la nostra stessa vita, pertanto nessuna azione o intento liberatore devono essere fatti per costruire una nuova civilizzazione, se la si pensa così, si limita la libertà e tutti i piani per l’emancipazione.

Così, l’FLT/ELF rivendica come parte della lotta contro l’attuale rete di istituzioni sistematizzate di dominazione-civilizzazione, il congegno esploso il 20 agosto del 2012 alla proprietà del Consiglio Messicano di Scienza e Tecnologia – COMECyT- che si trova a Toluca, provocando danni materiali al portone dell’entrata dell’edificio.

Un attacco diretto a questo pilone del tecno-sistema che propaga il linguaggio della tecnica e  promuove il “progresso” tecnologico nella società alienata. Polvere insurrezionale per questi amplificatori della domesticazione,  vincolati ai settori produttivi (industria), i centri di investigazione scientifica e le istituzioni di educazione superiore. Fuoco e polvere per tutti coloro che parlano di “sostenibilità e soluzioni verdi”.

Solidarietà totale con Mario- “Tripa” e Felicity.
Solidarietà totale con i/le compagn* italian* di Culmine.

Frazione Anti civilizzazione
del Fronte di Liberazione della Terra
Affini con la Federazione Anarchica Informale
(FA/FLT/FAI)

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