Stato Spagnolo: Liberati/e i/le cinque anarchici/che catalani/e

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I/le cinque anarchici/che catalani/e sono usciti in libertà provvisoria dopo più di 100 giorni in carcere per il capriccio della (in)giustizia spagnola e senza motivi reali se non per aver scritto dei commenti “politicamente scorretti” su Facebook.

Le 5 persone detenute da quattro mesi a Sabadell e Avinyonet del Penedes, saranno liberate in serata. Oggi, la Audiencia Nacional ha ordinato la scarcerazione. Da quanto riferito dagli avvocati, Jaume Asens e Mateo Segui, il tribunale di Madrid ha deciso in merito.

Il tutto dopo 123 giorni di carcere a causa di una operazione fatta dalla Division de Informacion dei Mossos d’Esquadra, che ha perquisito e danneggiato vari domicili e anche l’ateneo libertario di Sabadell. L’accusa era di aver creato un gruppo su facebook tramite il quale si faceva apologia della violenza e per questo la giustizia ha deciso di configurarlo come terrorismo.

Il giudice Santiago Pedraz stamattina ha deciso che l’accusa contro queste persone è ancora valida ma non c’è bisogno della custodia cautelare. Dovranno firmare una volta alla settimana in tribunale.

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Helsinki, Finlandia: Striscione di solidarietà per Sonja Suder

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Libertà per Sonja

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Il 14 Settembre abbiamo organizzato una attività di supporto per Sonja, la quale è imprigionata in Germania, come contributo al richiamo di solidarietà per questo giorno. Abbiamo appeso uno striscione con la richiesta del suo rilascio davanti al Goethe-Institut nel centro della città di Helsinki (Finlandia), e distribuito volantini a circa 200 persone per informare circa la sua situazione.

Solidarietà, felicità e libertà per Sonja!

Isola di Lesbos, Grecia: Striscione anarchico per la liberazione di Sonja Suder

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Sullo striscione si legge: “Gli Stati sono gli unici terroristi. Rilascio del 80enne Sonja Suder”

Il 14 Settembre, nel contesto della solidarietà internazionale e della lotta anti-statale/dissidente che non conosce confini, abbiamo risposto al richiamo della liberazione di Sonja Suder. Così abbiamo fatto un piccolo intervento nella sede universitaria (ex ATEbank) nella città di Mytilini, dispiegando il nostro striscione sulla facciata come minimo segno di solidarietà. Abbiamo voluto ricordare che qualsiasi repressione dello Stato e qualsiasi macchinazione del regime contro il movimento anarchico-antiautoritario, in ogni parte della Terra, ci riguarda tutti, sempre e ovunque. Per di più, la lotta per la vita e la libertà non conosce (e non dovrebbe conoscere) alcun confine.

Nemmeno un passo indietro. Di fronte al terrorismo di Stato, costruiamo tumuli contro qualunque cosa ci vuole schiavi o tenta di commercializzare la nostra vita e infrangere i nostri sogni. Non ci arrenderemo senza combattere.

Fino alla notte in cui l’ultima frontiera e l’ultima prigione crollerà. Fino al giorno in cui nessuno dominerà e nessuno sarà dominato. E non fate l’errore di dire che siamo in pochi, perché non lo siamo; ma anche se eravamo… siamo sicuramente decisi. Stiamo arrivando…

Organizzazione Informale Anarchica- Cellula di Lesbos

Temuco, Cile: Condannate Ariadna e Yaritza

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Il 7 Settembre Yaritza e Ardiadna sono state condannate in seguito al processo abbreviato riguardo al possesso di materiale esplosivo durante la collocazione di una bomba contro una caserma delle forze speciali e della direzione regionale della Gendarmeria.

Yaritza Grandon: 541 giorni in base alla legge sul controllo delle armi.
Ariadna Torres: 541 giorni in base alla legge del controllo sulle armi.

La procura deciderà se fare appello o meno, chiedendo la nullità del processo dato che chiedeva 5 anni e 1 giorno di condanna.

Ricordiamo che in questo processo c’è anche la compagna Roxana che è rimasta decisa, rifiutando di accettare la colpa e avere cosi una riduzione della pena.

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Cile: Prolungata di un mese la custodia preventiva per Victor Montoya

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Il 4 Settembre 2013 c’è stata una nuova udienza nel caso della procura sul compagno Victor Montoya secondo la legge antiterrorista. Questa volta la procura ha sollecitato il tribunale affinché venisse esteso il tempo per indagare e di conseguenza la custodia preventiva, chiedendo due mesi aggiuntivi. La difesa si è opposta e, alla fine, i giudici hanno concesso un altro mese per chiudere le indagini e andare a processo.

Dall’altro lato, la famiglia ha informato che la difesa è uscita ad ottenere dal tribunale l’autorizzazione per far lavorare un perito riguardo al commissariato di las Vizcachas (dove c’è stato l’attacco esplosivo attribuito a Victor) dopo vari rifiuti da parte della procura.

Basta con la legge antiterrorista e i suoi processi!

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Mosca: Attacco coordinato contro un cantiere autostradale

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Due cellule di ecoanarchici hanno realizzato un attacco coordinato contro un cantiere autostradale a Mosca ovest finito con l’incendio di due bulldozer. L’azione è avvenuta giorno 8/9/13. Prima ci siamo imbattuti in alcuni operai impegnati ad accendere dei fuochi vicino alle roulotte nei pressi della foresta. Cosi volevamo fotterli e bruciare le loro case insieme a strumenti ed effetti personali. Ma il nostro desiderio comune di avere il karma pulito era superiore alla voglia di rovinarlo, cosi non abbiamo attaccato gli schiavi. Abbiamo bruciato i loro veicoli.

Come sempre, abbiamo agito con impudenza: abbiamo realizzato le nostre nere gesta davanti ai lavoratori e ai guidatori di passaggio. Quindi chiediamo scusa al ragazzo che ha quasi fatto un incidente a causa delle fiamme che lo hanno cosi tanto ipnotizzato.

Cogliamo l’opportunità per ricordare che i lavori al cantiere continuano. La regione di Mosca è piena di progetti come questo, dove gli alberi vengono sradicati e la terra è coperta di bitume. Più strade ci sono – meno ci resta per vivere. Questo non ci piace. Buona fortuna ai coraggiosi. Morte a chi non lo è.

CCF-Russia
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Grecia: Nuove indagini contro i compagni membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

A metà Luglio 2013, sono stati convocati per testimoniare davanti ai giudici i 10 membri della CCF-FAI/FRI (Olga Ekonomidou, Damianos Bolano, Charis Chatzimichelakis, Giorgos Polydoros, Panagiotis Argirou, Theofilos Mavropoulos, Christos Tsakalos, Gerasimos Tsakalos, Giorgos Nikolopoulos, Michalis Nikolopoulos), accusati/e di “istigazione” per 4 attacchi avvenuti nel contesto del “Progetto Fenice”.

Il “Progetto Fenice” è una campagna d’attacchi guerriglieri iniziata dalla CCF con l’esplosione del veicolo personale della direttrice del carcere di Koridallos, seguita poi da altre 3 azioni fatte da nuclei della FAI/FRI in Grecia e Indonesia. I membri della CCF si sono rifiutati di andare all’interrogatorio, disprezzando le leggi e il diritto democratico di testimoniare. Pertanto è stato disposto un nuovo periodo di custodia preventiva.

Occorre segnalare che, nella campagna del “Progetto Fenice”, sono avvenuti altri due attacchi, uno realizzato da un nucleo FAI/FRI in Indonesia e un altro dalla CCF in Grecia (invio di un pacco bomba al procuratore D. Mokkas, incaricato in alcuni casi riguardanti la CCF).

Solidali con l’Internazionale Nera

Cile: Aggiornamento sulla situazione di Hans Niemeyer

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È stata finalmente fissata per giorno 25 Settembre 2013 alle ore 13 l’udienza dove la corte suprema deciderà in merito alla revisione del processo che è finito con la condanna di 5 anni e 300 giorni per il compagno Hans Niemeyer.

Il ricorso presentato dalla difesa, dato che la procura è d’accordo con la condanna data al compagno per collocazione di artefatto esplosivo. Secondo la difesa, la condanna non ha motivato perché il beneficio della “libertà vigilata” non è stato concesso al contrario di altri casi riguardanti dei compagni, inoltre i giudici hanno dato credito alle testimonianza di agenti di polizia che non avevano testimoniato in precedenza.

Solidarietà ai/lle prigonieri/e della guerra sociale!
Solidarietà con Hans Niemeyer!

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Atene: Lettera del compagno anarchico Andreas Tsavdaridis

4 Settembre 2013

“Io tendo alla mia mèta, seguo la mia strada; salterò oltre gli esitanti e i lenti. Sia così mio il cammino la loro distruzione”
Friedrich Nietzsche

Questa lettera aperta non è indirizzata al movimento ufficiale e alle sue stantie strutture. Disprezzo tutti i suoi stereotipi, i respiri putrescenti del suo essere immobile. Considero il movimento “anarchico” dei burocrati come un’enclave del potere, dato che essi riproducono gli stessi valori autoritari. Non ho intenzione di fare pubbliche relazioni, né desidero alcuna sorta di solidarietà o aiuto non ufficiale dai dignitari e dai subordinati dello stile di vita antiautoritario.

Mi rivolto alle minoranze; a quelle individualità che mostrano il proprio disprezzo e beffa del potere e dei suoi servi, e non esitano ad agire contro l’essenza della civilizzazione contemporanea; tutti quegli anarchici d’azione che si ritrovano nella rete informale della FAI e che furiosamente organizzano i loro piani distruttori, causando vessazione nel campo del nemico.

Sono stato arrestato giorno 11 Luglio da un’unità antiterrorista mentre tornavo a casa. Sono finito dentro una volante a Salonicco, e in qualche ora mi sono ritrovato al 12° piano della stazione centrale di polizia di Atene (GADA). Il 17 Luglio sono stato rinviato a giudizio e trasferito nella prigione di Koridallos.

Rivendico l’invio di un pacco incendiario all’ex capo dell’antiterrorismo, Dimitris Chorianopoulos, come cellula FAI-FRI denominata Commando Mauricio Morales. Resto fiero della mia scelta. Un colpo contro il complesso di sicurezza è un attacco diretto al cuore del potere; un attacco diretto alle istituzioni statali, che operano indipendentemente dalla formulazione politiche dei rispettivi governi, e hanno come missione la perpetuazione del Dominio sopra la mia vita.

Credo che il potere sia un’ispirazione e un immediato corollario dei valori della società. Il potere è un’idea. Sembra qualcosa di inaccessibile, come un dio che stravolge i pensieri, sogni e sensazioni dei suoi credenti; una moderna religione sociale nella quale la massa aspira ad essere condotta. I dominatori non si impongono con un colpo di stato, ma tramite l’approvazione dei loro cittadini. Ogni problema della malattia sociale è semplicemente il lato oscuro di un mondo che vuole vivere senza responsabilità.

Non credo in alcuna rivoluzione popolare. Tutto ciò che è basato sulla massa, il gregge, porta il seme della schiavitù. Questa folla, i cui valori sono determinati da altri, è incapace di definire la sua stessa vita. Questa forza risultante, anche se cosiddetta rivoluzionaria, crollerà dopo la sua rivolta, non importa il risultato. I suoi partecipanti cercano un sistema economico più favorevole, migliore per i propri interessi. Non vogliono sconvolgere i valori della civilizzazione; vogliono solo implorare riforme del capitalismo tramite mezzi non istituzionali.

Non credo in alcun futuro paradiso sociale come la presunta inevitabile evoluzione di una metafisica predominanza della giustizia, che consacra alla gente un messiah per compiere le pofezie sociali. Queste teorie sono piene di rancore e degradano la nozione di umano alla vigliaccheria dei suoi autori e sostenitori.

Contrario agli zeloti delle mobilitazioni di massa mirate alla liberazione del loro ruolo sociale, io inseguo la liberazione di me stesso da ogni ruolo sociale. La mia progettualità è una costante insorgenza anarchica contro ogni sistema, ogni società, ogni tipo di morale di massa. La mia guerra ha le sue fondamenta nella mia volontà di potenza, per questo attacco tutto ciò che insulta le mie estetiche. Per me, la guerra è una follia dionisiaca che non può essere spiegata secondo la razionalità dei pappagalli della società.

Secondo me, la solidarietà verso un prigioniero di guerra dovrebbe in primo luogo riprodurre e far continuare la causa per la quale lui/lei è prigioniero. Dunque la lotta per la diffusione di un’azione diretta anarchica è l’unica solidarietà che riconosco nel mio caso.

Prima di finire, voglio esprimere la mia solidarietà agli anarchici prigionieri in tutto il mondo; ai compagni della CCF, Panagiotis, Makis, Olga, Haris, Christos, Theofilos, Michalis, Damiano e Giorgos; ai compagni Nicola Gai e Alfredo Cospito in Italia, accusati dell’azione della cellula Olga; a Gabriel Pombo Da Silva, prigioniero nelle carceri spagnole; a Marco Camenisch, compagno prigioniero in Svizzera; al ribelle Thomas Meyer-Falk (ancora prigioniero in Germania). A Jock Palfreeman in Bulgaria; al combattente Hans Niemeyer, come anche ai banditi Freddy Fuentevilla, Marcelo Villarroel e Juan Aliste Vega, in Cile. Al compagno Henry Zagarrundo in Bolivia e all’anarchico Braulio Durán in Messico. Ai fuggitivi Felicity Ryder e Diego Ríos: tenete duro!

Forza a tutte le cellule della FAI in Messico, Ecuador, Bolivia, Argentina, Cile, Indonesia, Italia, Grecia, Spagna, Regno Unito, Olanda, Russia, Bielorussia, Ucraina, Finlandia, Brasile e Australia.

ONORE ETERNO A MAURICIO MORALES.

PS1 : Il “Progetto Fenice” è iniziato il 7 Giugno 2013 grazie ai compagni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco/Bande di Coscienza/Nucleo Sole-Baleno/FAI-FRI mediante un attacco esplosivo contro la vettura del direttore del carcere di Korydallos, per la rigenerazione e la recrudescenza dinamica della nuova guerriglia urbana. Il progetto ha trovato dei complici nei nostri fratelli e nelle nostre sorelle in Indonesia. L’Unità della Rabbia/ICR/FAI-FRI e la Cospirazione Internazionale per la Vendetta/FAI-FRI hanno risposto all’appello, attaccando le strutture del regime indonesiano dando luogo rispettivamente al 3° e al 5° atto del progetto fenice. I nostri fratelli e le nostre sorelle hanno dimostrato che il dialogo anarchico accompagnato dalle azioni supera le grandi distanze che ci dividono. Sappiamo che finché ci saranno compagni che trasformano i propri desideri in azioni, nessun anarchico prigioniero resterà da solo. Fratelli e sorelle della ICR/FAI-FRI, la vostra offensiva ci da coraggio. I nostri cuori sono con voi. Fino a quando ci incontreremo! Fino alla fine!

PS2 : Il mio compagno e amico Spyros Mandylas non è assolutamente coinvolto in questo caso.

Andreas Tsavdaridis
Dikastiki Filaki Koridallou, A Pteryga, 18110 Koridallos, Atene, Grecia.

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Bolivia: Aggiornamento sulla situazione di Henry

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Il giorno 4 Settembre 2013 era in programma un’udienza del caso nel quale è coinvolto il compagno Henry.

L’udienza era stata sollecitata dal procuratore, e aveva l’obiettivo di risolvere un incidente per giustificare il pieno svolgimento delle indagini e che per questo il caso non può chiudersi. L’udienza è stata sospesa per l’assenza di tre dei cinque imputati, erano presenti solo Henry e un altro imputato.

Questa udienza è stata la seconda ad essere sospesa. La prima era stata sospesa ad Agosto per l’assenza del procuratore e la mancata notifica agli imputati che pertanto erano assenti.

L’udienza, con lo stesso fine, è stata stabilita per il 25 Settembre.

Come Solidaridad Negra inviamo un abbraccio solidale a Henry che nuovamente si ritrova vittima di questi meccanismi e ritardi amministrativi, cosi come a tutti/e i/le guerrieri/e che in varie parti del mondo restano dignitosi in situazioni simili o peggiori. Forza a tutti/e.

Fino alla liberazione totale, contro ogni gabbia!
Continua a ruggire Henry!

Solidaridad Negra

Melbourne: Cellula Felicity Ann Ryder FAI/FRI risponde agli agenti del “dubbio”

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“Gli anarchici hanno rivendicato l’incendio della concessionaria di auto di lusso a Melbourne ovest, ma la polizia ha dei dubbi”, è il titolo del Herald Sun che strilla il giorno dopo la nostra piccola visita a Gran Turismo Autos.

Apparentemente gli “investigatori” non credono al “misterioso gruppo anarchico” responsabile dell’incendio e la feccia del Herald, che è di fatto il portavoce della polizia di Melbourne, sceglie di non citare il sito dove è apparso all’inizio il nostro comunicato di rivendicazione – sceglie inoltre di includere solo alcune frasi del nostro testo.

Ma anche noi abbiamo dei dubbi da parte nostra.

Dubitiamo molto che i poliziotti e la feccia del Herald siano affidabili, e pensiamo che anche il lettore casuale dell’articolo di martedì dubiterebbe della fiducia dei poliziotti e dei loro media asserviti.

La feccia del Herald “segnala” che gli “esperti” degli artificieri e i pompieri hanno analizzato e negato la “teoria” secondo la quale siamo stati noi i responsabili dell’attacco di lunedì… e ancora nel paragrafo dopo Mr Doubtfire stesso, il detective senior sergente Jeff Maher (non hai abbastanza titoli coglione?) ammette che la causa dell’incendio è “imprecisata” e che dovrebbero avere dei risultati “nei prossimi giorni”.

Detective Maher, ancora stiamo aspettando questi risultati, e già sono passati diversi giorni – perché non informate la gente attraverso i vostri media come la feccia del Herald in merito a ciò che è successo se siete cosi certi che non siamo noi i responsabili? La feccia del Herald continua dichiarando che “si crede” che il fuoco possa essere iniziato a causa di una sigaretta ma non è “chiaro” se ci sia stato dolo o no – nessuna fonte viene portata a sostegno di tale tesi.

Quindi ricapitoliamo: i poliziotti e i pompieri non hanno idea di come sia partito il fuoco né se sia stato doloso o no. La feccia del Herald crede che il fuoco sia nato da una sigaretta (anche se Gran Turismo Autos era un edificio per non fumatori) ma sia i poliziotti, i pompieri e i loro piccoli aiutanti della feccia del Herald sono uniti nel credere che l’incendio non sia stato causato da noi.
Perché dubitare che un gruppo abbia colpito nel nome della nostra compagna fuggitiva Felicity Ann Ryder?
Perché la feccia del Herald e i porci omettono il nome di Felicity nel loro “articolo”? Perché non nominano il sito dove è apparso per primo il nostro comunicato e perché omettono di citare la FAI/FRI e riportano solo alcune frasi del nostro comunicato?

Forse perché sanno bene che siamo stati noi ad attaccare e sapere che ci sono cellule attive della FAI/FRI in questo paese che sono pronte a fare qualcosa di diverso rispetto a prendere parte ad un inutile attivismo sociale porgendo l’altra fottuta guancia è troppo pericoloso per dirlo nella loro misera propaganda poliziesca?

La polizia pensa che gli anarchici a Melbourne e nello stato di Victoria non potrebbero raggiungere il punto che abbiamo raggiunto noi – ovvero quello che si tocca quando si è stanchi di decenni di brutalità poliziesca, oppressione e sorveglianza?

I poliziotti e i loro media di merda non capiscono il concetto della solidarietà rivoluzionaria internazionale? Non capiscono che se i nostri compagni in altre parti del mondo stanno soffrendo nei buchi infernali delle prigioni noi rispondiamo – non con le solite patetiche proteste – con l’azione diretta?

I poliziotti e la stampa fascista in questo paese di merda non capiscono che siamo capaci di colpire di nuovo, in ogni luogo e momento a danno di ogni obiettivo che scegliamo?

Capiscono quanto questa azione è stata semplice? Che è servito un minimo di organizzazione e qualche minuto per farla? Che non ci vuole del talento eccezionale per causare molti danni ad un edificio che vende veicoli inquinanti per ricchi, ciò che serve è la voglia di farlo!

Ovviamente capiscono – ed ecco perché “dubitano” del nostro comunicato – perché hanno paura di questo tipo di azioni che potrebbero essere replicate in altre zone di questa città, e in tutto il fottuto paese – perché è impossibile predirle e affrontarle – i fieri colpevoli sono impossibili anche da comprendere.

Non dubitate della nostra possibilità di colpire ancora e ancora – non dubitate della nostra determinazione di diffondere l’insurrezione anarchica a Melbourne e non dubitate del fatto che siamo parte di una rete informale internazionale di anarchici d’azione che ha alzato la sua testa colma di nero odio nei territori dell’Australasia!

Basta inutile attivismo sociale
Basta rintanarsi dalla polizia!
Nessuna ritirata, solo attacco!!
Per una Internazionale Nera,
Cellula Felicity Ann Ryder FAI/FRI

Melbourne 6/9/13

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Italia – Operazione Ardire: Liberati Stefano ed Elisa

flying huskyApprendiamo oggi 8/9/13 che i compagni Stefano Gabriele Fosco ed Elisa Di Bernardo, redattori di Culmine e arrestati il 13 Giugno 2012 per la cosiddetta “Operazione Ardire”, sono stati scarcerati in data odierna a seguito di una richiesta per decorrenza termini. I compagni, cosi come Giuseppe Lo Turco ed Alessandro Settepani scarcerati a metà giugno di quest’anno, sono sottoposti ad obbligo di firma e di dimora.

Sergio Maria Stefani, al momento, resta ancora in custodia preventiva e l’ultimo dei prigionieri di tale operazione repressiva.

Prigioni greche: L’anarchico Babis Tsilianidis ha richiesto l’interruzione della sua carcerazione

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L’anarchico rivoluzionario, Babis Tsilianidis, è imprigionato dal Gennaio 2011, e attualmente è detenuto nel carcere di Koridallos, ad Atene. Egli ha affrontato una serie di procedimenti giudiziari, in ognuno dei quali si è rifiutato di partecipare. Il compagno ha ricevuto pene sospese a questi processi, e questo fatto sarebbe stato sufficiente per il suo immediato rilascio dalla prigione, se non fosse per un ultimo processo in corso contro di lui in relazione ad una rapina armata al reparto di contabilità dell’ospedale AHEPA a Salonicco. Le “prove” della polizia che hanno portato la sua terza carcerazione prima del processo consecutivo sono basate esclusivamente sul DNA.

Questo processo, infine, abbia avuto luogo il 22 Gennaio 2013. Babis Tsilianidis è stato riconosciuto colpevole di tutte le accuse, e condannato a 10 anni e 4 mesi senza condizionale. Questo caso specifico ha portato alla prima condanna di un prigioniero politico in Grecia sulla base di un pezzo di prove circostanziali da sole, cioè, l’unica prova incriminante presentata dal pubblico ministero non era altra che una traccia del profilo genetico del convenuto “abbinata” ad un campione di DNA tratto da un fazzoletto che era stato trovato da qualche parte vicino alla scena della rapina.

Il 18 Settembre 2013, un consiglio giudiziario a Salonicco esaminerà la richiesta del compagno per una interruzione della carcerazione.

Sosteniamo gli anarchici e i rivoluzionari in cattività con ogni mezzo necessario. Non cediamo neanche un centimetro dei nostri spazi vitali alla repressione. Organizziamo sempre le nostre vite e le nostre lotte in modo anarchico, e verso l’anarchia, per smantellare la macchina sociale.

ulteriori riferimenti in greco / inglese e video di solidarietà

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Grecia: La polizia ha sfrattato l’occupazione Orfanotrofio a Salonicco

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Nelle prime ore del mattino del 2 Settembre 2013 la polizia greca ha condotto un’altra operazione contro le occupazioni, questa volta contro l’occupazione Orfanotrofio, una vecchia casa per bambini abbandonati nel distretto di Toumba, a Salonicco.

Sette occupanti sono stati arrestati all’interno dell’edificio con l’accusa di aver violato la legge in materia di occupazione di edifici pubblici, così come col possesso di armi (una pistola ad aria che sarebbe stata trovata all’interno della casa occupata). I 7 compagni arrestati sono stati rilasciati il 3/9, sono apparsi nel tribunale di Salonicco il 6/9, e sono stati assolti da ogni accusa.

Un’anno fa, era stato annunciato che il Ministero della Salute ha consegnato l’edificio dell’occupazione di Orfanotrofio alla Santa Metropoli di Salonicco.

Fanculo allo Stato e alla Chiesa!
Giù le mani dai nostri compagni!

Cile: Confermata la libertà vigilata per Carla Verdugo

8733223131_e325039986_zIl 29 Agosto 2013 la difesa legale della compagna Carla Verdugo ha ottenuto tramite un “ricorso di fatto” l’inammissibilità riguardo all’intenzione della procura di privare Carla del beneficio della “libertà vigilata”.

Dopo vari mesi di custodia preventiva in base alla legge antiterrorista, il 10 Giugno 2013 Ivan Silva e Carla Verdugo sono stati condannati a 6 anni di libertà vigilata secondo la legge sul controllo delle armi. La procura si era appellata richiedendo la nullità del processo al fine di applicare la legge antiterrorista. Cosi ha deciso di chiedere l’annullamento della libertà vigilata per Carla, volendo punire la sua relazione sentimenale con Juan Aliste.

Con questa ultima istanza termina un processo carcerario e giuridico contro due compagni che con dignità hanno rigettato i ricatti della procura, dimostrando di essere decisi a continuare il cammino di negazione di questo mondo.

Adesso Carla e Ivan devono scontare 6 anni di libertà vigilata.

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Germania: Attacco in solidarieta con il Centro Autonomo di Colonia

Nella notte di mercoledì/giovedì 11 luglio 2013 la sede centrale del Partito Socialdemocratico di Germania (SPD), alla Wilhelmstrasse a Kreuzberg di Berlino, è stato massicciamente attaccato con pietre e vernice. L’azione non è solo un segnale contro un partito come struttura rappresentativa che crede di essere legittimata attraverso un concetto di cosiddetta democrazia di decidere sulle nostre forme di vita.

E’ stato attacco alla SPD poiché questa porta avanti come autore principale lo sgombero del Centro Autonomo di Colonia (AZ Köln) e così annienta una struttura per di più Autonomia, Luoghi protetti ed Alternative contro l’esistente.

Nell’attuale modello di società e di una vita borghese, naturalmente non possono esistere tali luoghi, poiché esiste la paura che in questi luoghi si mettono in discussione le strutture e che noi potremmo creare modelli e progetti di vita non commerciali, umani e belli.

Per queste ragioni non è una lotta in atto solo a Colonia ma una lotta in tutte le città!.

Con quest’azione a Berlino ci solidarizziamo con il Centro Autonomo di Colonia e tentiamo di sostenere ulteriormente la vostra esistenza.

I retroscena:

La campagna “Nessun Giorno Senza!”, lotta per il mantenimento del Centro Autonomo a Colonia (Köln-Kalk):

“Dopo nel frattempo tre anni di AZ Köln la situazione diventa di nuovo incandescente. Il contratto d’uso conquistato due anni fa fu revocato su ordine del nuovo proprietario, il comune di Colonia. Il termine di disdetta di tre mesi finisce il 30 giugno 2013.

Finora non è noto il giorno esatto dello sgombero.

La SPD al governo si è data molta pena per inventarsi i pretesti per uno sgombero del Centro Autonomo e la demolizione dell’edificio. Questi non possono imbrogliare sul fatto che anzitutto è per la volontà politica di disfarsi del Centro Autonomo. Dall’amministrazione comunale, infatti, ci arriva la conferma sorprendente sincera che l’ufficio progettazioni avrebbe avuto ‘l’ordine politico di progettare via il Centro Autonomo.’ Ci sta nel quadro che il primo sindaco e la SPD rifiutano ogni dialogo”.

Inoltre il Centro Autonomo di Colonia scrive:

“Auspichiamo una resistenza che sia altrettanto variopinta e varia come la gente che gestisce, utilizza e sostiene il Centro Autonomo ed un rapporto di solidarietà tra le varie forme della resistenza.

Ci opporremo con più gente possibile allo sgombero. Faremo barricate, blocchi, catene e sfonderemo le stesse, useremo forme sperimentate e nuove di resistenza passiva e disubbidienza civile, e inventeremo nuove.”

Ci solidarizziamo con la Linienstraße e con tutti i progetti di occupazione di case e piazze per roulotte. Anche a Monaco di Baviera fu la SPD che ha violato i diritti degli scioperanti della fame per lottare per una vita degna (immigrati in sciopero della fame alla cui iniziativa è stato posto fine violenta dagli sbirri della SPD). Ci solidarizziamo con queste lotte.

NO BORDER! NO NATION!

Per una vita autodeterminata al di fuori del parlamentarismo e della logica capitalista!

Non ci fermeremo a questo simbolismo.

Abbiamo bisogno di una critica radicale in ogni ambito vitale, create bande!.

fonte / trad. Marco Camenisch [Lenzburg, Svizzera, fine luglio 2013]

Germania: Attacco con la vernice al Centro di Carriera dell’Esercito Federale (Bundeswehr) a Stoccarda

Il 10 luglio 2013 la facciata a Stoccarda del Centro di Carriera dell’Esercito Federale (EF) è stata marcata con la vernice rossa. Vogliamo chiarire e rendere visibile verso l’esterno: in questo luogo inizia la guerra, qui si reclutano dex giovani per l’esercito tedesco e le guerre della BRD.

Nel quadro della ristrutturazione delle Forze Armate tedesche, tra cui anche la sospensione della leva obbligatoria, si diede a quest’ufficio il nuovo nome armonioso di Karrierecenter. I cambi di nome che affibbiano alle riforme un “taglio attuale” e dovrebbe sottolineare il cambio del EF non possono ingannare sul fatto che in questo luogo inizia la guerra. In questo luogo si arruolano dex giovani per l’esercito della BRD. Il capo attuale del Karrierecenter di Stoccarda è Sylvia Lahnz, ex dirigente del Sostituto Ufficio Circondariale della Difesa di Karlsruhe.

Da più di 20 anni l’EF è di nuovo ingaggiato a livello globale per gli interessi del capitale tedesco. Le più recenti misure di ristrutturazione dell’EF rendono possibile di immischiarsi con ancora migliore efficienza e contemporaneamente in vari scenari di guerra. Attualmente sotto forma di alleanze – con altri paesi imperialisti. Alcuni interessi fondamentali di queste alleanze di convenienza sono l’apertura di mercati, la messa in sicurezza delle fonti di materie prime e delle rotte commerciali e di realizzare un’influenza economica e politica in scala nelle regioni centrali dal punto di vista geostrategico. Così si rendono economicamente e politicamente dipendenti dei paesi spesso meno potenti ed influenti, costringendoli in trattati e contratti di cooperazione. Le regole del gioco e le condizioni sono regolarmente dettate dai paesi capitalisti ricchi con formule a loro vantaggio. Come strumento efficace per acconsentire a tali cooperazioni per es. si minacciano delle sanzioni economiche o la diminuzione dei crediti.

Se questo non funziona o se il governo di turno non si rivela abbastanza attendibile, di buon grado e senza tentennare si tolgono i militari dal cilindro magico degli strumenti di pressione politica. A volontà si continua a destabilizzare ulteriormente la regione – si può fare anche rifornendo l’opposizione con delle armi, con l’azione dei servizi secreti o anche con il boicottaggio commerciale – oppure sono direttamente occupati dalle potenze imperialiste. Anche l’istaurazione di zone di divieto di volo normalmente accompagnate da un tappeto di bombe sui paesi colpiti, sono dei noti strumenti strategici per la difesa degli interessi capitalisti.

La varietà delle guerre imperialiste sono multiformi e qui certo descritte molto in fretta, tuttavia è certo che non n’approfittano né le persone delle regioni di guerra, né la gran parte delle popolazioni dei paesi guerreggianti. Nulla cambia la tanto altisonante quanto vuota retorica dei media borghesi sulla missione umanitaria.

Prima che i soldati, dopo intrappolati da contratti capestro, promesse di alti salari e prospettive per una carriera apparentemente certa, sono mandati in guerra si addestrano nel Centro di Addestramento al Combattimento (Gefechtsübungszentrum/GÜZ) nella Altmark. E’ la piazza d’addestramento truppe più moderna d’Europa ed è gestita dalla ditta Rhein-Metall. L’EF ed altri eserciti europei vi affittano spazi per le loro esercitazioni di guerra.

Dal 21 al 29 luglio 2013 in loco si tiene per la seconda volta il campeggio antimilitarista WarStartsHere. L’anno passato si è riuscitx ad interrompere le esercitazioni. Alcune centinaia di persone invasero il perimetro per richiamare l’attenzione che dalla Germania parte la guerra.

Venite al campeggio antimilitarista contro GÜZ!
Abbasso la politica di guerra tedesca!

Viva la Solidarietà Internazionale!

fonte / trad. Marco Camenisch [Lenzburg, Svizzera, fine luglio 2013]

II trad.: Giusto di ieri, sabato 27 luglio, la notizia di un sabotaggio incendiario antimilitarista a 16 veicoli militari dell’EF nel perimetro della caserma di Havelberg, vicino a suddetto campeggio.

Svezia: Lettera per azioni in Gállok (Kallak) a Sápmi

Proprio ora è in atto una battaglia contro l’industria mineraria a Sapmi, nel nord della Svezia.

Abbiamo barricato la strada che porta al sito dove la Beowulf Mining Plc. vuol aprire delle miniere esplorative. Questa è la terra del popolo dei Sami, che gli fu rapinata e colonizzata dallo stato svedese molto tempo fa. Noi siamo solidali con la cultura indigena e lottiamo contro la megamacchina dell’industria mineraria. La polizia svedese sta sgomberando gli ostacoli per liberare la strada all’impresa mineraria. Perlomeno sei persone sono già state arrestate ma la protesta continua. La polizia ha la missione speciale di soccorrere la ditta entro cinque giorni, ecco perché ci serve della gente adesso!.

Questa è una battaglia strategica, se la resistenza contro la miniera è abbastanza forte, Beowulf non potrà vendere il sito minerario ad altre compagnie (il suo piano). esiste un perimetro di sicurezza di 150 m. attorno ai buchi d’esplorazione e se ci sono delle persone la ditta non può usare i suoi esplosovi. Fino a che punto è disposta ad andare?. E’ disposta a far saltare in area delle persone per arrivare ai suoi metalliferi?. Non lo sappiamo, ma siamo dispostx a morire per fermarli. Proteste di solidarietà. nuovx guerrierx, preghiere, azioni e quant’altro puoi immaginarti per aiutare è/sono benvenuto/e!.

Per tutto il selvaggio libero!.

Più info su kolonierna.se

Fonte [30 luglio 2013] — Traduzione di Marco Camenisch

Melbourne, Australia: Cellula FAI rivendica incendio di una concessionaria auto di lusso

melbourne-spencer-streetLa scorsa notte (2 Settembre 2013) per la prima volta secondo la memoria ma sicuramente non l’ultima, le fiamme dell’insurrezione anarchica sono salite alte nei cieli tossici di Merlbourne, ponendo fine ad anni di inattività di locali “attivisti” e “anarchici sociali” in questa città.

Intorno alle 19:30 siamo entrati in Gran Turismo Autos, una concessionaria auto di lusso in Spencer St nel centro di Merlbourne ovest attraverso una finestra posteriore poco controllata, e abbiamo piazzato un dispositivo incendiario improvvisato munito di timer già impostato sotto una scrivania in una zona di uffici adiacente alla concessionaria per poi uscire sempre dalla stessa finestra.

Dato che l’obiettivo era in una zona di alto livello sorvegliata da telecamere e molte pattuglie, abbiamo fatto tutto molto velocemente. Non abbiamo avuto neanche il tempo e l’intenzione di lasciare slogan potenzialmente incriminanti o comunicati. L’intera operazione è stata fatta in 10 minuti e siamo stati molto attenti nel far perdere le nostre tracce in modo che eventuali riprese delle telecamere, anche se mostrate ai media infami dalla polizia fascista, non serviranno.

Appena giunti lontani dal posto e tolti i travestimenti ci siamo ritirati sul tetto di un palazzone in centro in modo da avere la visuale giusta per vedere i risultati della nostra azione.

Grande eccitamento e puro odio pieno di soddisfazione è nato appena abbiamo visto le fiamme raggiungere il cielo notturno e la grande cappa di fumo nero. Abbiamo riso molto nel vedere il gran numero di pompieri, polizia e veicoli d’emergenza, l’incendio è stato più grande di quanto ci aspettavamo.

Senza dubbio questa azione sarà condannata non solo dalle cosiddette autorità ma anche dai membri della comunità dei cosiddetti “attivisti” di Melbourne, molti dei quali si dicono anarchici anche se alle azioni dirette preferiscono prendere parte alle patetiche proteste monitorate dalla polizia e altre attività insensate che non portano a nulla.
Prenderemo le vostre condanne con orgoglio, traditrice feccia inattiva

Dedichiamo questa azione alla fuggitiva compagna anarchica Felicity Ann Ryder – resta libera!, alle Volpi arrabbiate & ACAB nel Regno Unito, alla Cellula Libertà per Mandylas e Tsavdaridis, al ELF-Frazione Indonesia, alla FAI-Amici della Terra in Argentina, ELF russo, ai compagni prigionieri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e di Lotta Rivoluzionaria, all’hacker Antisec prigioniero Jeremy Hammond e a tutti gli anarchici combattenti prigionieri in tutto il pianeta morente!

L’azione della scorsa notte è solo l’inizio di una nuova fase di insorgenza mai vista prima nel continente occupato dell’Australia e speriamo che ciò ispiri simili azioni non solo a Melbourne, ma in tutta l’Australia!

L’era dell’inutile anarchismo sociale è finita, che il fuoco e il fumo degli incendi portino ad una nuova era di insurrezione e insorgenza!!

Cellula Felicity Ann Ryder Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale

Messico: Sugli arresti del 1 settembre. Aggiornamento e conto di supporto finanziario

[vimeo]https://vimeo.com/73590266[/vimeo]

[vimeo]https://vimeo.com/73590423[/vimeo]

Ieri, 1 settembre, durante le movilizzazioni contro il rapporto del governo di Enrique Peña Nieto a Città del Messico, sono state arrestate diverse persone, alcuni membri di collettivi libertari e di comunicazione alternativa.

La strategia del GDF per neutralizzare la solidarietà e le mobilitazioni per rivendicare la liberazione dei detenuti, è stata quella di mandarli a diversi ministeri, situati in zone lontane dal centro città, luogo dove sono hanno avuto luogo gli arresti, il che ha reso più difficile anche che alcuni compagni abbiano la consulenza legale.

Fino ad oggi, 2 di settembre al mattino, le informazioni che abbiamo è:

I reati di cui sono accusati sono diversi, attacchi contro la pace pubblica, resistenza all’arresto, possesso di oggetti atti ad attaccare, contro il legittimo esercizio dell’autorità e ultragio all’autorità. Tutti questi deliti non sono gravi e raggiungono la cauzione. In nessuno dei posti dove si trovano i detenuti sono passati per dare la sua dichiarazione, così è ancora sconosciuta essa stessa.

Nel MP di Milpa Alta 1 si trovano
Julián Humberto Luna Guzmán
Gustavo Ruiz Lizarraga
Pavel Alejandro Primo Noriega
Juan Daniel Velázquez

Per questi compagni si sta utilizzando il conto bancario di Banamex 78857723398 a nome di Diego Amozurrutia Nava per la raccolta fondi.

MP Magdalena Contreras 1
Ana Berenice de la Cruz Cortez

MP Xochimilco 2
José Eduardo Alonso
Marco Miztli García

MP Tlahuac 1
Alejandro Rafael Montaño
Omar Beristaín
Ángel Francisco Hernández

MP Magdalena Contreras 2
Estela Morales Castillo
Silvia Leticia Colmeneros Morales
Alejandro Amador Frausto

Per questi compagni si sta usando il conto di BANAMEX 70053487481 a nome di Montserrat Rojas Ruiz CLAVE INTERBANCARIA 002180700534874810

Cuajimalpa 2
Jesús Uriel López Ramírez (menore di età)

Stiamo mettendo il conto di Cruz Negra Anarquista per che sia dipositato soldi per aiutare a tittx i/le detenitx. Il conto è: Banamex sucursal Número di conto 28770771 clave 002180700628770710 a nome di Jose de Jesús Maldonado Alva

Per oggi pomeriggio, alle 3 pm, è in programma una manifestazione davanti all’Agenzia 50, che si trova tra la strada Dr. Lavista e la Dr. Vertiz.

Chiediamo la più ampia diffusione della situazione cosi come che la solidarietà si manifesti nei più svariati modi.

Libertà per tutti i compagni!
Giù le mura delle prigioni!

Messico Croce Nera Anarchica

in spagnolo

Girona, Spagna: Attualizzazione del 02/09 e giornata al casale occupato contro la MAT

no matVi scriviamo da dentro del casale occupato, continuiamo a resistere dopo vari giorni di occupazione. Sono le 11 della notte, non rimangono sbirri assediando lo squat e sono anche andati via i cinque furgoni nel benzinaio qua vicino. Oggi abbiamo avuto una giornata stressante in casa, con gli sbirri accerchiando la casa, però continuiamo a resistere!

Domani martedì 3 settembre, si apriranno le porte alle/ai vicinx e ai solidarx per mettere a posto la casa e condividere conoscenze pratiche e esperienze, dalle 11:00 in poi.

Se puoi, porta quello di cui hai bisogno per lavorare, condividere e cucinare, qua abbiamo bisogno di tutto, con eccezione di cous-cous e sbirri antisommossa:
– materiale di pulizia: secchi, mocci, scope, candeggina, ecc…
– materiale da costruzione: assi, bighe, ferri di tutti i tipi, attrezzi vari, ecc…
– tavoli, sedie, attrezzi da cucina, striscioni, tubi…
– tutto ciò che può essere utile!

L’idea é quella di muovere il campeggio contro la MAT nel nuovo casale occupato per continuare la lotta contro la MAT e condividere esperienze di vita e di lotta in collettivo. Vi aspettiamo anche alla riunione delle 19:00 che, da domani, si sposta alla casa occupata.

Per arrivare dalla N2, vicino all’uscita 5 dell’autostrada, segui in direzione L’Escala fino al benzinaio e gira a destra nel sentiero. Al secondo incrocio gira a destra e dopo vai dritto fino alla casa, che si trova nelle mappe col nome di Mas Castelló.

Al di là di una casa, sono le possibilità di lotta che si aprono!
Contro la MAT e il mondo che ne ha bisogno!

Ci vediamo domani!

Info ed aggiornamenti: Torres más altas han caído
Contatto: aramesquemai@riseup.net

[Nota addizionale: La nuova occupazione è nata dal campeggio contro la MAT a Fellines (Giorna), iniziato il 23 di agosto, come spazio e strumento collettivo per accelerare la lotta contro questo progetto di distruzione, dato che i lavori procedono rapidamente. Difatti, gli operai hanno già terminato le basi di quasi tutte le torri di questa zona. È evidente, data la pressante presenza sbirresca, che l’opposizione contro la MAT rappresenta un pericolo reale per i piani del Potere. Dopo varie intimidazioni e tentativi di sgombero, ribadiamo l’importanza di essere presenti sul luogo o di solidarizzare altrove.]

Bristol, Regno Unito: Cellula FAI rivendica attacco esplosivo contro filiale Barclays

Il peso del nostro essere intrappolati in questa società ci pressa insopportabilmente. Un dolore senza nome, frustrazione, solitudine e insicurezza sono le storie delle nostre vite per la maggior parte, e risalgono a generazioni fa. Come il denaro parla più forte e zittisce tutti gli altri principi, come il cemento e l’asfalto ci isolano dal resto del pianeta, come la cultura dominante rende gli umani dei robot adatti al lavora-consuma-riproduci-obbedisci… noi siamo fisicamente ed emotivamente soffocati ogni giorno da un’esistenza inutile ed artificiale che ci allontana dai nostri sogni fuori dagli schemi.

La rabbia che si risveglia squarcia la nebbia della confusione dalla nostra alienazione, alla ricerca di obiettivi meritevoli. Ogni idea di tregua con le istituzioni governative mirata alla riforma è conforme ai ruoli disarmati che ci vorrebbero far ricoprire. L’insurrezione immediata è vitale. Alziamo le nostre maschere e giriamo di notte per parlare tramite un linguaggio vecchio come il dominio: il sabotaggio e la cospirazione.

“… quali sono i tuoi desideri reali? Stare seduto in un bar, con lo sguardo assente, vuoto, annoiato, mentre bevi un caffè senza gusto? O forse mentre LO FAI SALTARE IN ARIA O LO BRUCI?”
The Angry Brigade.

Ecco perché rivendichiamo un semplice attacco esplosivo e incendiario contro una filiale bancaria Barclays poco lontano da Bath Road a Brislington, Bristol, nelle prime ore del 28 Agosto. Le candele sono bruciate dentro i pneumatici (dandoci il tempo per ritirarci) al fine di accendere le micce imbevute, facendo esplodere dei contenitori da 5 litri riempiti per metà di benzina e metà kerosene con polistirolo tritato (incendiario) e circa 1680 grammi di bombolette di gas da campeggio (esplosivo). La filiale è stata scelta per la mancanza di edifici adiacenti, e per evitare la bassa possibilità di passanti nella zona abbiamo posizionato il dispositivo sul retro dell’edificio contro una finestra, invece di vari dispositivi sull’altro lato come è di norma raccomandato.

Con questo attacco vogliamo condividere alcune riflessioni sulle banca e sull’economia, sulla lotta anarchica contro il potere in tutte le sue forme, e sul ruolo dell’attacco in essa. Prima di tutto, il nostro obiettivo. Continue reading Bristol, Regno Unito: Cellula FAI rivendica attacco esplosivo contro filiale Barclays

Cile: Assolti i Temuco 12

Il 21 Agosto 2013 è finito il processo a 12 comuneros mapuche, tutti assolti.

José Queipul Hueiquil: Assolto

Sergio Catrilaf Marilef: Assolto

Marco Millanao Mariñan: Assolto

Luis Tralcal Quidel: Assolto

José Tralcal Coche: Assolto

Pedro Cheuque Aedo: Assolto

Claudio Sánchez Blanco: Assolto

Sergio Huinca Huinca: Assolto

Ignacio Tralcal Lleuful: Assolto

Pablo Canio Tralcal: Assolto

Daniel Canio Tralcal: Assolto

Mario Chicahual Canio: Assolto

Oltre all’assoluzione il tribunale ha riqualificato i delitti per danni e disordini, rifiutando l’uso della legge antiterrorista.

Durante i 22 giorni di processo è spiccata la testimonianza infame del Yanakona Raul Castro Antipan, celebre marionetta della procura nei processi contro i mapuche.

Oltre al riconoscere la propria partecipazione nell’attentato usufruendo del beneficio della delazione, la sua testimonianza ha cercato di coinvolgere sempre più mapuche. Per chi ha stomaco, qui c’è l’audio della sua testimonianza.

Il fascista di turno, il senatore Alberto Espina ha commentato cosi l’assoluzione: “E’ una vergogna per la giustizia cilena”. Il 29 Agosto alle ore 14 verrà letta la sentenza d’assoluzione.