Tag Archives: FAI

Buenos Aires: bruciato un SUV appartenente alla Presidenza della nazione argentina

In risposta alla repressione subita dai/lle compagn* anarchic* che vivono nella regione dominata dallo Stato italiano da parte della DIGOS (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali) nel quadro dell’operazione “Scripta Manent”, il 25 settembre, all’una del mattino, abbiamo bruciato un SUV che apparteneva alla Presidenza della nazione argentina, all’incrocio fra la via Marcos Paz e via Pedro Lozano, nel quartiere di Villa Devoto a Buenos Aires.

Anna, Marco, Sandrone, Daniele, Danilo e Valentina: sappiate che non siete sol* e che chi è da questa parte delle mura della prigione continuerà ad attaccare l’autorità e a dar fuoco alle città in tutto il mondo.

Libertà o morte (Federazione Anarchica Informale)

in inglese, greco, spagnolo

Xanthi, Grecia del Nord: Solidarietà con i/le compagn* sospettat* di far parte della FAI (Italia)

xanthi-544x265Abbiamo esposto uno striscione all’entrata principale del Politecnico nel centro di Xanthi, che dice: “Rispetto e solidarietà ai/lle compagn* arrestat* della FAI”. Il nostro pensiero va ai/lle compagn* arrestat* per gli attacchi della FAI in Italia e a tutt* i/le compagn* arrestat* ovunque.

in inglese

Buenos Aires: Amici/che della Terra-FAI rivendica incendio di auto

Siamo consapevoli della realtà che stiamo vivendo; la morte accelerata e la miseria della vita moderna ci affliggono anche come individui che respirano l’aria schifosa di questa città. Rispetto alle migliaia di cortei che avvengono in questa regione, cerchiamo sempre di differenziarci ed essere diretti con le nostre azioni.

Come anarchici, facciamo ciò che facciamo perché crediamo che questo sia cio che possiamo fare meglio in questi momenti che stiamo vivendo qui.

Nelle prima mattinata di domenica 16 Marzo 2014 abbiamo incendiato una volante della polizia federale argentina nel quartiere Recoleta di Buenos Aires.

E nella prima mattinata di domenica 9 Marzo abbiamo incendiato un auto mercedes-benz nel quartiere Palermo di Buenos Aires.

Abbiamo dato fuoco anche a numerose auto a Belgrano, Nuñez, Villa Urquiza e Villa Devoto tra Febbraio e Marzo 2014.

Per la distruzione della società galera e di tutte le vestigia di autorità!

Amici/che della Terra – Federazione Anarchica Informale

Bath e Bristol, Inghilterra: Cellula FAI rivendica sabotaggi di suv

Troppi elegantoni di città che giocano a fare quelli di campagna, guidando status symbol, in un sogno dove il carburante non termina mai, “caspita è cosi stressante parcheggiare la Land Rover quando porto i figli a scuola” allora perché non prendere una macchina più piccola, andare in bici, prendere il bus, usare le gambe o ancora meglio farsi una lobotomia…

A metà Dicembre dello scorso anno a Bristol, nelle zone Sneyd Park e Bathwick Hill di Bath, circa 20-25 suv 4×4 hanno subito il taglio delle gomme tramite vari squarci, non c’era un pò di fango in nessuna gomma! Se abbracciamo un ampio raggio di aspetti anarchici allora possiamo sentirci meglio, più in sintonia e bilanciati come un insieme col nostro essere, tentando di affrontare le questioni al massimo comprendendo che non poi solo prendere e scegliere il meglio che si abbina con ciò che è ritenuto confortevole. Per conoscere la sfida da affrontare e portare la torcia per un miglio in più, prima di tutto per noi stessi e per i nostri amici cari, ricordando che ci sono spiriti splendenti che brillano e sanno in loro stessi di aver subito troppa della merda che c’è in giro, vedendo che generalmente le cose sono un pò peggiori intorno ai confini ma eccitanti nei momenti e nei giorni potenzialmente pericolosi. La passione va verso tutti i nostri amici in armi e quelli che si rifiutano di arrendersi e anche a quelli che sono prigionieri loro malgrado (non dimenticando Danny-boy che citeremo in seguito). Abbiamo messo un bastone negli ingranaggi della ruota della macchina, cosi da ostacolare il ritmo frenetico della vita quotidiana (solo con un pò di freno). E’ già stato fatto in passato, il fine non è cercare l’originalità totale, ma questo potrebbe arrivare tramite esperimenti e tentativi per trovare soluzioni, concentrandosi sul disegno più grande piuttosto che restare su se stessi. Speriamo di non avervi annoiato con queste parole dato che sappiamo che risultano banali quando escono dalla bocca, il meglio di oggi è il banale di domani, consumato, inutile e riciclato, ma dovete farvi la domanda, c’è qualcosa di particolarmente unico? Oh Danny-boy, ci hai lasciati andare troppo presto, dovunque tu sia speriamo che questo atto di sfida ti possa raggiungere, mentre scrivo questo la tua assenza è cosi chiara, affoga in ciò che davvero non vediamo abbastanza di te, mi fa uscire le lacrime. Altri ed io ti ricorderemo per il tuo totale disprezzo per l’autorità e per chiunque cercasse di imporre il suo volere su di te “fanculo, non farò ciò che dici” : r.a.t.m, cosi in modo teppista e poco alla moda abbiamo fatto questo, sperando ci dia la tua benedizione, sentendo che tu probabilmente ti relazioni a questo come se fossi ancora in giro, con un sorriso oblique sulle tue guance, questa azione di classe è per te fratello, firmata adesso, ava rage x

the bureau of radical adjustment, ava rage cell/fai

Inghilterra: Cellula FAI rivendica attacco contro base della marina reale

11 Febbraio 2014, base della riserva della marina militare del Regno Unito (Royal Marines Reserve) a Clifton, Bristol.

La propaganda militare dipinge le forze armate come protettori “del popolo”. Fin dalla prima civilizzazione ciò è stato usato per giustificare la conquista e l’occupazione di territori a vantaggio della classe dominante, sacrificando i propri lacché per costruire imperi grandi o piccoli.

Si aspettano che crediamo (o che comunque agiamo come se ci credessimo) che ciò che è negli interessi degli politici, generali e economisti è davvero nel nostro interesse.

Ma non ci facciamo prendere in giro. Stamattina il fumo si è alzato sopra Clifton dai due furgoni e da un grande mezzo di trasporto personale bianco che abbiamo incendiato con esche rudimentali dopo essere entrati nel campo del distaccamento della Royal Marines Reserve di Bristol, che è impegnata in Iraq e Afghanistan. È disgustoso come questi commando part-time pensino di poter operare qui impunemente mentre altrove i loro colleghi uccidono, violentano e terrorizzano. Alexander Blackman – il marine britannico omicida scoperto recentemente per le sue azioni in Afghanistan – è solo un esempio della loro sistematica e ampia brutalità, e non la pietosa aberrazione tramite la quale viene descritto. Inoltre, ovunque ci sono militari essi sono il simbolo del dominio statale che rinforzano. Forse per chi ha a che fare con questo campo il simbolo adesso è stato un pò scosso. Per gli ingranaggi della macchina da guerra questi colpi guerriglieri oltre le linee restano una minaccia costante.

Li vediamo reclutare nelle città, collegi e agenzia di reclutamento, attirare sfruttati e classi marginalizzate con denaro sporco di sangue, patriottismo idiota e la promessa di un avventura che rimpiazzi la miseria, con campi d’addestramento macho o sale di controllo per controllo remoto di tecnologie omicide simili a videogiochi. Nonostante i tagli la Gran Bretagna ha il quarto budget militare più grande nel mondo visto che gestisce un operato imperiale di genocidio e schiavitù. Oggi gli eserciti occidentali sono flessibili per le guerre democratiche-espansioniste, interventi di “peacekeeping” per facilitare la nuova epoca coloniale della globalizzazione delle corporation, la controinsurrezione, le manovre geopolitiche e il controllo delle risorse, o si preparano per operazioni di polizia interna e crumiraggio. I loro fini sono i soliti di sempre, come in Afghanistan, Mali o Libia – i potenti mentono, i poveri muoiono, il capitalismo guadagna.

La guerra è una caratteristica permanente del sistema globale, foraggiato in una scala prima impensabile dalle nuove tecnologie e dall’organizzazione sociale di massa, ed è necessario per i potenti sia per il controllo sociale che per il benessere economico. La guerra del terrore, guerra della droga, guerra del petrolio, prima o poi la guerra per l’acqua potabile – questo è il corteo funebre della civilizzazione industriale. La schiavitù della “pace” ingabbiata nella Gran Bretagna “post-industriale” è davvero solo una sottile patina di ghiaccio che copre lo sfruttamento dei vari conflitti all’estero per terre, minerali e lavoro. Ampliando le fratture ci troviamo in questa situazione, situiamo i nostri attacchi in una ricca tradizione di rivolte e insubordinazione. La guerra sociale, che è tra noi e ogni coercizione e lo sfruttamento della terra, è l’unica guerra che accettiamo e conduciamo. Abbiamo il fine di sottolineare le chiare opportunità per lasciare la passività in un ordine sociale fondato sulla nostra collaborazione con ciò che ci reprime. Possiamo rivoltarci con ogni mezzo disponibile per la possibilità di una vita libera dall’autorità, individualmente o con chi ci sta vicino, sopraffacendo chi costantemente stravolge le nostre menti, le nostre relazioni e l’ambiente. Il sistema – che include l’aspetto militare e altro – cerca di trasformare ciò che amiamo in un regime di obbedienza, alienazione e comodità prive di vita. Per questo motivo devono allearsi con l’intolleranza e l’ostilità ovunque si trovano. Dovrebbero aspettarci.

Contro i giochi di potere dell’elite globale – solidarietà internazionale!
Contro la pace militarizzata della regina – guerra sociale!

Gruppo di Ammutinamento della Federazione Anarchica Informale (FAI)

NB.: Questo è il modo che conosciamo per onorare la tragica breve vita del nostro compagno Darko Mathers. In “questo mondo che dobbiamo lasciare”, Darko è scappato presto. Desideriamo solo che ci aspetti cosi un giorno potremmo ballare insieme sulle rovine. Lo teniamo vicino non per un minuto di silenzio ma per una vita di combattimento. Ancora una volte, le parole di Bruno Filippi:

“Per questo anime in pena del mondo, io vi chiamo a raccolta.
Il vessillo è già al vento.
È nero: lutto vuol dire. Avanti dunque, forsennati Prometei. L’urlo della vendetta è una musica dolce e cara.”

La controparte delle nostre forze di sicurezza in Russia si stanno riunendo per le Olimpiadi Invernali. Ricordando l’enorme spettacolo di truppe e guardie per i Giochi di Londra e tenendo sempre a mente che l’evento comporta sempre repressione militare tra le altre atrocità, il nostro incendio dimostra che la fiamma anti-olimpica continua a bruciare. Con forza nei nostri pensieri mentre andavamo in azione c’era Ilya Romanov che è rimasto ferito ad Ottobre 2013 in Russia e ora è di nuovo prigioniero dei fottuti sbirri.

Il nostro pieno supporto va agli indomiti Mónica Caballero e Francisco Solar in attesa di processo per l’azione diretta a Saragoza (Spagna) – nessuna ritirata, nessuna resa. Infine questo attacco da il benvenuto all’esplosione anarchica del black-bloc in Brasile e alle cellule incendiarie internazionaliste (tra le quali la FAI), e un saluto di cuore al Gruppo di Azione Diretta Internazionale–GADI in Francia, e ai prigionieri che lo scorso mese si sono ribellati nel carcere di Sua Maestà di Oakwood qui, in Inghiltterra, meravigliosi nella loro rivolta. Avanti, più fuoco allo stato, agli eserciti, alle scuole, alle chiese, alle burocrazie, alle carceri e alla civilizzazione che li crea.

Indonesia: Cellula ICR/FAI rivendica azione “Progetto Phoenix #10”

Progetto Phoenix, Atto Decimo

Non potete imprigionare i lupi. Potete solo confinarne i corpi, ma non lo spirito di liberazione e la volontà di continuare ad attaccare tutti i nemici. Potete far cadere un combattente ma lo spirito resterà sempre vivo e vi raggiungerà all’altro angolo dove vi sentite sicuri. Avete un eterno nemico che non farà mai un passo indietro neanche se perde dei compagni. Noi, nichilisti anarchici non smetteremo di colpirvi fino a ridurvi in cenere. Siamo l’apice della vostra scarsa conoscenza di cosa sono per noi anarchia e chaos. E si siamo terroristi, quelli che lottano per la libertà da centinaia di anni con pugni, sassi, molotov, incendi e ovviamente anche bombe.

E le abbiamo usate contro di voi. Contro uno dei vostri strumento preferiti: le banche. Abbiamo fatto saltare uno dei vostri dispensatori di denaro con una nostra piccola creazione esplosiva. Abbiamo creato l’ordigno con la nostra limitata conoscenza derivante da molte fonti. Vogliamo che voi e i bravi cittadini sappiano che non metteremo mai dei limiti al nostro desiderio di rivolgere continuamente a tutti voi la nostra rabbia. Abbiamo creato una bomba con un piccolo quantitativo di polvere nera mischiata ad alcuni pezzi di ferro per aumentarne il potenziale. E dopo è scoppiata paralizzando uno dei vostri strumenti.

Ma la nostra rabbia non è l’unico motivo della nostra azione. Tramite il nostro attacco, vogliamo salutare i nostri cari Monica e Francisco che recentemente sono stati arrestati in Spagna e accusati come autori delle azioni portate a termine da [una cellula FAI —nota del traduttore: riferimento inesatto nel testo originale; sono perseguiti per le azioni rivendicate dal Commando Insurrezionale Mateo Morral]. Ai nostri fratelli e sorella della Cospirazione delle Cellule di Fuoco in carcere in Grecia, a Marco Camenisch e a Gabriel Pombo da Silva, ad Alfredo Cospito e a Nicola Gai, ad Andreas Tsavdaridis e Spyros Mandylas, agli anarchici del caso della doppia rapina a Kozani, a Freddy, Marcelo, Juan, a John Bowden, ad Alfonso Alvial and Hermes González arrestati poco tempo fa in Cile mentre cercavano di riprendersi quanto il nemico ruba dalle nostre vite, e ovviamente a tutti gli anarchici prigionieri nel mondo che non possiamo menzionare singolarmente ma che sono comunque nel nostro cuore.

Ma soprattutto, il nostro cuore è stato colpito quando abbiamo saputo di un compagno caduto in battaglia contro il nemico in Cile: Sebastián Oversluij Seguel.

Con orgoglio abbiamo cantato il tuo nome mentre mettevamo il dispositivo nel bancomat situato a Malang, Java Ovest nelle prime ore del 9 Gennaio 2014. A te fratello dedichiamo questa azione, dando per questa azione il tuo nome alla nostra cellula. Per noi continuerai a vivere vicino a noi in ogni passo e respiro per continuare questa guerra. Questa azione esplosiva contro la proprietà del nemico è il nostro modo di ricordarti come coraggioso.

Fino alla collasso della società,
Fino al chaos e all’anarchia

Cellula Sebastián O. Seguel
Cospirazione Internazionale per la Vendetta
Federazione Anarchica Informale

Bath, Regno Unito: Cellula ELF/FAI rivendica attacco ad una concessionaria

8 Gennaio:

Dispositivo incendiario a tempo lasciato nella concessionaria auto Kia, Lower Bristol Road, Bath. Danni alla facciata dell’edificio. Un 4×4 nuovo di pacca e tre auto incenerite. Un attacco diretto alle industrie sfruttatrici che traggono profitto dalla devastazione del nostro mondo, creando anche gli status symbols per i nostri nemici di classe. Questa sezione del Fronte di Liberazione della Terra e della Federazione Anarchica Informale ha questi tra gli obiettivi.

Con l’omicidio poliziesco di Mark Duggan che ha dato l’inizio alle sommosse del 2011, è sempre un buon momento riaccendere le strade.

Sfortunatamente per il nemico, il 32enne arrestato per l’azione non ha relazioni col nostro gruppo.

Solidarietà attiva con:

– gli inizi della nuova lotta contro i cantieri stradali nel regno unito (tracce della quale abbiamo visto a Come Haven), soprattutto con chi non sceglierà la prossima volta il percorso di liberali e pacifisti

– con l’anarchico Marco Camenisch (in sciopero della fame e rifiuto del lavoro dal 30 Dicembre) e ai prigionieri anarchici informali Alfredo Cospito e Nicola Gai in Italia

– a Henry Zagarrundo (che riconosciamo tramite i suoi scritti come spirito libero) bersaglio della giustizia boliviana, a quelli in fuga, e agli anarchici e agli indigeni che lottano contro il progetto dell’autostrada

Resistenza Perenne ELF-FAI

Bristol  Toluca – Jakarta – Mosca – Buenos Aires – Melbourne – continuate ad alimentare l’incendio

fonti : actforfreedomnow, 325

Glasgow, Scozia: Cellula FAI rivendica attacco contro sede “Barnardo’s”

Rivendichiamo l’attacco spontaneo contro la sede Barnardo’s sita nel centro commerciale Broomhill di Glasgow nella notte del 28/10/2013. Due sassi sono stati lanciati, distruggendo le vetrine della sede.

Solidarietà a tutti i prigionieri nelle mani dello stato e dei suoi strumenti di oppressione razzista. Facciamo appello per un aumento degli attacchi contro tutti i responsabili e gli affiliati nel campo della detenzione, deportazione e politiche razziste di immigrazione effettuate dall’agenzia delle frontiere del Regno Unito (UKBA), imprese di sicurezza private come G4S, e contro chi, come Barnardo’s rende possibile il sequestro e la tortura di persone innocenti.

Frazione Solidarietà Internazionale/FAI

Nota del sito 325: Barnardo’s è un ente di beneficenza infantile che legittima il ruolo del regime del Regno Unito per il controllo delle frontiere nell’abuso sui bambini. La beneficenza di questo ente ha un ruolo simile alla Croce Rossa in Italia, dove molti compagni hanno attaccato questa ONG a causa del suo coinvolgimento “umanitario” nella detenzione e nel “salvataggio” dei migranti.

Buenos Aires: Rivendicato incendio di due auto della polizia

quemalosLavoratori armati, pronti ad uccidere, guardiani della legge e dell’ordine, servi del potere, assassini prezzolati. Si tratta della polizia federale argentina. Una guerra psicologica che fa parte della guerra sociale che combattiamo contro ogni forma di autorità, ma non è l’unica che scegliamo di propagare, visto che la nostra guerra è fisica: ovvero il nostro attacco diretto contro gli oppressori e i loro beni. Per noi non è abbastanza sapere che il nemico è conscio di poter essere attaccato; ci sentiamo completi sapendo che esso viene davvero attaccato. Anche se il nostro interesse è psicologico, crediamo che esso venga nutrito direttamente da una realtà fisica che si concretizza nell’attacco, come abbiamo già detto in precedenza.

Domenica 24 Novembre 2013, tra l’1.30 e le 2 di notte, abbiamo attaccato con dispositivi incendiari due pattuglie della polizia federale argentina: una del 41° distretto e l’altra del 27°.

Forza al compagno Ilya Romanov, imprigionato in Russia dopo essere rimasto ferito a causa del dispositivo esplosivo che stava preparando per attaccare la polizia.

Solidarietà ai compagni Francisco Solar e Monica Caballero, in custodia cautelare in Spagna, accusati dell’azione esplosiva alla basilica del Pilar a Saragozza.

Saluti e complicità, pieni d’amore e anarchia, ai compagni Alfredo Cospito e Nicola Gai, prigionieri in Italia e fieri membri della cellula Olga FAI/FRI

Amici della Terra / Federazione Anarchica Informale

Buenos Aires: Amici della Terra/FAI rivendica esplosione in una Gendarmeria

Cercando di essere all’altezza della situazione e continuare a mantenere la dignità che meritano le vite umane che si ribellano all’autorità, la quale è causa di ogni oppressione sulla faccia della terra che abitiamo, siamo di nuovo passati all’attacco nella guerra dichiarata dagli/lle amanti della libertà ai/lle suoi/e nemici/che.

Ricordiamo che nelle carceri del territorio dominato dallo stato argentino i/le detenuti/e continuano ad essere uccisi/e e torturati/e.

E nelle strade aumenta la miseria, l’alienazione del lavoro e il consumo oscura le coscienze della gente, che ogni giorno subisce le contraddizioni di un sistema che si proclama consolidato da un governo che specula grazie alle scienze economiche, cercando di nascondere a tutti i costi l’aspetto tirannico.

Ci sentiamo colpiti, visto che nulla finora è paragonabile all’umiliazione che sentiamo tutti/e quelli/e che sono minacciati/e dalla morte e la chiusura radicale che nutrono la teoria di chi detiene il potere e la volontà di avvantaggiarsi con metodi e pratiche autoritarie della società civilizzata.

La nostra proposta è un attacco diretto contro i/le responsabili della miseria di questa realtà, adesso la gendarmeria è un obiettivo di tutti/e i/le compagni/e insorti/e o bisogna ancora dire quali sono i nostri punti in comune? Le azioni dicono molto più delle parole, ma a volte è necessario dire ciò che i media cercano di nascondere continuamente.

Le auto che abbiamo bruciato in strada Amenabar 3000 erano proprio davanti ad una delle proprietà di Sergio Berni (segretario del ministero della sicurezza) sorvegliata 24/24h dalla polizia federale.

Il piccolo ordigno esploso nella mutua della gendarmeria (Edificio Fronteras Argentinas) situato in strada Bartolome Mitre 2264, giorno 19 Settembre 2013 alle 1:40, ha causato purtroppo solo danni materiali, ci sarebbe piaciuto che un servo della legge fosse rimasto almeno ferito.

Salutiamo i/le nostri/e compagni/e della Cospirazione per al Vendetta e tutti/e quelli/e che senza troppe domande vanno all’attacco contro l’autorità in ogni parte del mondo.

Viva l’Anarchia!

Amici della Terra/Federazione Anarchica Informale

Bristol, Regno Unito: Cellula FAI rivendica attacco esplosivo contro filiale Barclays

Il peso del nostro essere intrappolati in questa società ci pressa insopportabilmente. Un dolore senza nome, frustrazione, solitudine e insicurezza sono le storie delle nostre vite per la maggior parte, e risalgono a generazioni fa. Come il denaro parla più forte e zittisce tutti gli altri principi, come il cemento e l’asfalto ci isolano dal resto del pianeta, come la cultura dominante rende gli umani dei robot adatti al lavora-consuma-riproduci-obbedisci… noi siamo fisicamente ed emotivamente soffocati ogni giorno da un’esistenza inutile ed artificiale che ci allontana dai nostri sogni fuori dagli schemi.

La rabbia che si risveglia squarcia la nebbia della confusione dalla nostra alienazione, alla ricerca di obiettivi meritevoli. Ogni idea di tregua con le istituzioni governative mirata alla riforma è conforme ai ruoli disarmati che ci vorrebbero far ricoprire. L’insurrezione immediata è vitale. Alziamo le nostre maschere e giriamo di notte per parlare tramite un linguaggio vecchio come il dominio: il sabotaggio e la cospirazione.

“… quali sono i tuoi desideri reali? Stare seduto in un bar, con lo sguardo assente, vuoto, annoiato, mentre bevi un caffè senza gusto? O forse mentre LO FAI SALTARE IN ARIA O LO BRUCI?”
The Angry Brigade.

Ecco perché rivendichiamo un semplice attacco esplosivo e incendiario contro una filiale bancaria Barclays poco lontano da Bath Road a Brislington, Bristol, nelle prime ore del 28 Agosto. Le candele sono bruciate dentro i pneumatici (dandoci il tempo per ritirarci) al fine di accendere le micce imbevute, facendo esplodere dei contenitori da 5 litri riempiti per metà di benzina e metà kerosene con polistirolo tritato (incendiario) e circa 1680 grammi di bombolette di gas da campeggio (esplosivo). La filiale è stata scelta per la mancanza di edifici adiacenti, e per evitare la bassa possibilità di passanti nella zona abbiamo posizionato il dispositivo sul retro dell’edificio contro una finestra, invece di vari dispositivi sull’altro lato come è di norma raccomandato.

Con questo attacco vogliamo condividere alcune riflessioni sulle banca e sull’economia, sulla lotta anarchica contro il potere in tutte le sue forme, e sul ruolo dell’attacco in essa. Prima di tutto, il nostro obiettivo. Continue reading Bristol, Regno Unito: Cellula FAI rivendica attacco esplosivo contro filiale Barclays

Jakarta, Indonesia: ELF rivendica incendio di un Istituto d’Arte

dancingLa civilizzazione non è stabilita da se stessa ma dalla gente che la supportano. Gente che si indirizza verso uno dei poli della civilizzazione. Gli umani sono gli unici che hanno dato vita alla civilizzazione. Ciò vuol dire anche che nessuno è innocente o non colpevole in questa vita odierna. Tutti giocano la loro parte nel supportare la sostenibilità della civilizzazione. Dunque, ogni parte del lavoro, dei valori, della proprietà, delle azioni e chiunque gode dei benefici della civilizzazione è un nemico per noi.

Come può essere?

Gli umani sono i creatori della cosiddetta Cultura. La cultura è lo specchio diretto della civilizzazione. La cultura è uno dei lavaggi del cervello usati per fiaccare i desideri selvaggi. La cultura non è solo un insieme di valori ma uno strumento di repressione ed egemonia. E due delle forme delle cultura sono la scuola e le arti.

Ecco perché abbiamo dato fuoco all’Istituto d’Arte di Jakarta sito a Cikini, il 20 Agosto. Abbiamo portato il nostro odio nel cuore del ritrovo degli artisti che sono solo marionette della civilizzazione. Abbiamo collocato un dispositivo incendiario al terzo piano nel pomeriggio.
Abbiamo fatto la nostra azione direttamente in faccia ad un gruppo di artisti che si definisce “avanguardia” e che si sente rivoluzionario.
Abbiamo lasciato che il fuoco ridesse della loro passività che non è altro che una condotta che permette alla civilizzazione di andare avanti.

L’istituto d’arte di Jakarta per molto tempo si è riempito di illusioni.
Questo posto ha educato individui che giocano un ruolo principale nel creare “controcultura” che non è che un’altra cultura, piuttosto che scoprire l’attacco all’intera cultura: la Civilizzazione. Sfornano canzoni, quadri, edifici, poesie, e varie forme d’arte per aiutare la civilizzazione ad affondare gli artigli del dominio.

Il nostro rimorso è solo per il fuoco che non è riuscito a bruciare tutto l’edificio a causa di un altro supporto alla civilizzazione: i pompieri, arrivati in meno di un’ora per spegnere il fuoco. Ma non è la fine o la nostra ultima azione. Vi colpiremo ancora.

ELF – Frazione Indonesiana

PS. Mandiamo i nostri saluti alla FAI / Amici della Terra in Argentina che hanno bruciato centinaia di auto e ai compagni del ELF-Russia. E anche a tutti i prigionieri rivoluzionari nel mondo.

Ucraina: Cellula ALF/FAI rivendica liberazione di due delfini

2 delfini sono stati liberati dall’acquario di Yevpatoria come risultato di una speciale operazione con equipaggiamento per immersioni. Durante la notte di luna piena del 20/7/2013 abbiamo percorso 2 km sott’acqua e oltrepassato il perimetro di sicurezza: abbiamo tagliato le reti e siamo entrati nella vasca dei delfini.

Nell’ora successiva abbiamo tranciato gran parte della barriera del perimetro. I delfini hanno incoraggiato i nostri tentativi con fischi e versi. Il loro supporto ci ha riempito di gioia ed eccitazione.

Questo è stato un incontro indimenticabile e un’esperienza incoraggiante per noi. Fatto tutto, abbiamo lasciato la zona. In ogni modo, la prigione era equipaggiata di telecamere notturne, ma il loro obiettivo era fissato sui posti a sedere e sulle passerelle. Nessuno si aspettava un’entrata dal basso. Appena usciti in mare aperto, i delfini sono fuggiti nell’oscurità delle acque.

ALF/FAI – SEALS on tour

fonte

Grecia: Rivendicazione di responsabilità per attacco esplosivo ad Argos, il 12 Giugno 2013

PROGETTO “FENICE” – ATTO SECONDO

La Federazione Anarchica Informale (FAI) – Cospirazione Internazionale per la Vendetta assume la responsabilità per la collocazione di un ordigno esplosivo e l’esplosione della macchina del noto secondino, Argyris Gelbouras, in servizio alle carceri di Nafplio. Questo attacco fa parte del “Progetto Fenice”, che abbia avuto inizio con l’esplosione della macchina della direttrice delle carceri di Koridallos dalla Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

La scelta di attaccare specificamente questa guardia umana non è stata casuale. Argyris Gelbouras (conosciuto anche con lo pseudonimo Rex) è stato a lungo un cane da guardia fedele del potere. È uno dei responsabili delle decine dei pestaggi di detenuti nelle carceri e parallelamente mantiene ottimi rapporti di amicizia con i sbirri in borghese a Nafplio. Spesso usa dei detenuti-suoi infami- per spaventare o colpire altri prigionieri che chiedono i loro “inalienabili” diritti o semplicemente non appartengono al suo circuito di influenza all’interno delle carceri. Argyris Gelbouras è uno falso guappo in uniforme. Se alcune guardie umane insisteranno ad avere comportamenti simili e sfogare i loro complessi e le loro frustrazioni sui prigionieri le visiteremo con intenzioni peggiori. Nulla rimarrà senza risposta. I nemici della libertà hanno un nome e un indirizzo…

Parallelamente con questo attacco, abbiamo voluto rompere il velo di silenzio che avvolge le torture e le condizioni di vita squallide dei prigionieri nelle carceri di Nafplio (e non solo). Le carceri di Nafplio sono una tomba di cemento dove sono stati “sepolti” circa 600 prigionieri (nello stesso momento in cui le “caratteristiche” del fabbricato sono per circa 300). Nelle celle che hanno la capacità di 2-3 persone vivono 6-7 detenuti, e la metà di loro dormono sul pavimento.

Qualche mese, il 4 Marzo 2013, un giovane prigioniero a Nafplio è stato abbandonato a morire per l’indifferenza omicida di alcuni secondini. Questo detenuto in particolare era malato di tubercolosi e si lamentava per giorni che stava male e non si sentiva bene. La risposta del reparto e del medico del carcere è stata la stessa beffarda eco di tutte le carceri della Grecia. “Prendi un Depon (paracetamol), se c’è nel reparto, e stai paziente.” Il “Depon” nelle carceri guarisce tutto… fino la tubercolosi. Continue reading Grecia: Rivendicazione di responsabilità per attacco esplosivo ad Argos, il 12 Giugno 2013

Italia: Cronaca dal presidio al tribunale di Perugia (6.6.2013)

Il 6 Giugno 2013, si è tenuta al tribunale di Perugia l’udienza preliminare del processo a carico di alcune delle persone indagate in seguito all’operazione repressiva anti-anarchica detta “Ardire”, che nel giugno del 2012 aveva portato all’arresto di 10 persone (alcune delle quali non si erano mai viste, né conosciute e due erano da tempo già detenute), accusate di partecipazione ad “associazione sovversiva con finalità di terrorismo” (art. 270 bis c.p.).

Ciò che all’epoca balzò agli occhi fu l’evidente contraddizione fra la titolarità dell’inchiesta della Procura di Perugia e l’inchiesta stessa, dal momento che tutti i principali episodi sottoposti ad indagine (come, ad esempio, l’invio di pacchi bomba alla sede di Equitalia a Roma, al Cie di Gradisca di Isonzo e il ritrovamento di un pacco bomba dentro l’Università Bocconi di Milano) erano avvenuti ben lontano dal territorio umbro.

Per questo motivo gli artefici dell’inchiesta (la Pm Comodi della Procura di Perugia – già nota per aver condotto nel recente passato altre due operazioni antianarchiche in Umbria, nel 2007 “Brushwood”, rivelatesi poi di consistenza nulla, e nel 2009 “Sherwood”, il cui processo è tuttora in corso; e il Generale dei carabinieri del ROS Giampaolo Ganzer, lo stesso che è stato condannato nel luglio 2010 in primo grado a 14 anni per traffico internazionale di droga) si dovettero ben ingegnare per inventarsi una cellula terroristica umbra affiliata alla “FAI informale” (senza la quale l’inchiesta stessa non avrebbe potuto reggere), accusandola di aver… effettuato scritte sui muri, esposto striscioni e imbrattato un bancomat.

Ma se all’epoca l’operazione ebbe grandissima rilevanza mediatica, grazie soprattutto al supporto della stampa asservita (basti pensare all’enfasi con la quale venne presentato il risultato di alcune perquisizioni, che avevano permesso il ritrovamento di… lampadine, chiodi, mollette di legno e fermacarte, indicando il tutto come pericoloso materiale atto all’imminente fabbricazione di ordigni esplosivi), ben poca attenzione si è data alla successiva suddivisione dell’inchiesta in due parti, una passata alla procura di Milano, l’altra, il filone umbro/perugino, rimasta alla procura di Pg: così che per parlare di terrorismo in Umbria restano davvero solo scritte e striscioni.

La mattina del 6 giugno si è dunque tenuta a Perugia l’udienza preliminare del processo per il solo filone umbro/perugino, che riguardava 4 persone (una ancora detenuta nel carcere di Ferrara, due ai domiciliari e una a piede libero), mentre, per quanto riguarda le persone sotto inchiesta per la parte passata a Milano, il giudice titolare delle indagini ha purtroppo recentemente richiesto la proroga delle misure cautelari in carcere per altri 6 mesi.

L’udienza vera e propria non si è però tenuta, da momento che gli avvocati della difesa hanno evidenziato l’incompatibilità del Gup (giudice per l’udienza preliminare), in quanto aveva a suo tempo partecipato all’inchiesta stessa ponendo la sua firma ad alcuni decreti di autorizzazione delle intercettazioni.

Ciò che a questo si spera e ci attendiamo è che, al di là di ogni considerazione sulla (poca) consistenza dell’inchiesta stessa, il 13 giugno, ad un anno dagli arresti e alla scadenza dei termini di custodia cautelare, i compagni sotto inchiesta in Umbria possano tornare in libertà.

Italia: Volantino sull’operazione Ardire

9_d527e097b2Un anno fa i carabinieri del ROS, comandati dal generale Ganzer, entravano in molte abitazioni della penisola dando inizio alla più grossa operazione repressiva degli ultimi anni contro gli anarchici. Le indagini dei ROS, convalidate dalla Procura di Perugia nella persona della PM Manuela Comodi hanno portato all’arresto di 10 persone, più altre indagate a piede libero, per 270bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo anche internazionale) oltre a 280 e 280bis (attentato con finalità di terrorismo e con ordigni esplosivi).

Da quel giorno la libertà di questi ragazzi e ragazze, compagni e amici, è stata annientata dalla rappresaglia dello Stato all’indomani di alcuni attacchi a persone e strutture del dominio, determinato a intimidire e scongiurare le voci di dissenso nel momento in cui la sopportazione degli oppressi è al culmine. Questo unitamente alla voglia di carriera della Comodi e dei vertici dei ROS.

Oggi si svolge in tribunale qui a Perugia il primo atto di questo teatrino chiamato “Operazione Ardire”, che pomposamente si pubblicizza come l’intervento che ha “decapitato i vertici della Federazione Anarchica Informale”. Tutto ciò sarebbe ridicolo se non fosse che Alessandro, Sergio, Stefano, Peppe ed Elisa si trovano ancora in carcere e Paola e Giulia agli arresti domiciliari.

E’ sempre più evidente la violenza di questo Stato e del Capitalismo che rappresenta che ci costringe a vite inaccettabili, che sparge terrore sui posti di lavoro e nella disumanità di tasse e prezzi insostenibili per continuare ad alimentare i privilegi di pochi sulle spalle dei molti che non ce la fanno più. Che picchia e stupra con la sua polizia e rinchiude nelle sue galere. Uno Stato che attacca chi gli si oppone, utilizzando i manganelli e le leggi di cui dispone. Indipendentemente dall’innocenza o dalla colpevolezza dei nostri compagni, quello che li vede indagati è l’utilizzo da parte degli inquirenti del reato associativo, ormai sistematico per reprimere i ribelli, che consente di ovviare alla mancanza di prove attraverso la strumentalizzazione di parole, azioni o idee funzionali all’impianto accusatorio. Accade quindi che appendere uno striscione, gestire un sito internet o semplicemente discutere di come si vede il mondo venga trasformato nel filo conduttore che lega insieme individui che neanche si conoscono bene in un’associazione a carattere sovversivo. Tutto ciò etichettando come “terrorista” chi si oppone al terrorismo e alla violenza di Stato, in modo da sminuire e delegittimare la sua giusta rabbia.

Ribellarsi diventa una condizione vitale e necessaria se non vogliamo soccombere, se vogliamo difendere la nostra dignità, la nostra libertà e i nostri bisogni.

SOLIDARIETA’ CON ALESSANDRO, PAOLA, GIULIA E BENEDETTA PROCESSATI OGGI NEL TRIBUNALE DI PERUGIA.
SOLIDARIETA’ CON STEFANO, SERGIO, PEPPE, ELISA PER CUI SONO STATI CHIESTI SEI MESI DI PROROGA PER LA CONCLUSIONE DELLE INDAGINI E ANCORA NELLE CARCERI DELLO STATO.

Messico: ELF-FAI rivendica incendio di una macchina della polizia

TUTTAVIA, SIAMO IN GUERRA
TUTTAVIA, SIAMO IN GUERRA

“… rifiutiamo l’idea dell’apparente innocenza della società. Il silenzio non è mai innocente. Odiamo sia la mano che impugna la frusta, sia la spala che passivamente la subisca.”
Cospirazione delle Cellule di Fuoco / Theofilos Mavropoulos

Nel contesto della Giornata Internazionale di Azione Diretta in solidarietà con il compagno Mario López “El Tripa”:

“Siamo l’etere che le nebulose liberano dal loro tessuto”

Abbiamo deciso di uscire e dimenticare la paura, siamo coscienti dei pericoli e tuttavia restiamo dispost* a continuare a camminare, detonando nell’oscurità, rubando la quotidianità al tempo, e così con la nostra eccitata respirazione turbiamo il silenzio. Ci sommiamo ai passi inconformi che trasporta il vento, alla passione costante di tutto il verde che anche sotto l’asfalto rifiuta di morire, a quella bellissima vegetazione selvaggia che insolente e incontenibile fa fermare gli sguardi nei suoi piccoli germogli che spaccano il cemento. Abbiamo rifiutato la storia sintetica, quella in cui si adorano le macchine che avvolgono tutto con sottili e corrosivi strati di plastica. Siamo luddisti palpitanti con la terra e abbiamo deciso di rinominare la realtà.

Compagn*, oggi condividiamo con voi la breve cronaca di un’azione inconclusa, per il fatto che il dispositivo ritardante posizionato sul nostro congegno incendiario ha fallito – congegno collocato il giorno 20 dicembre 2012, sotto una pattuglia municipale appartenente allo Stato del Messico (EdoMex) – è necessario sottolineare che sono stati curati i dettagli di sicurezza e se le maledette forze poliziesche hanno nelle loro mani questo congegno, non potranno trovarvi una sola pista, niente. E’ importante comunicare gli errori, così come si comunicano gli attacchi riusciti, perchè questi possano servire come metodo di sviluppo all’interno dell’informalità; siamo fiduciosi che questa azione avrà comunque qualcosa di utile, servendo come avvertimento, come promemoria del fatto che continuiamo a restare in guerra in qualunque parte del mondo. I non conformi, i selvaggi continuano ad irrompere, questa azione non è più che un obiettivo necessario da conseguire.

Ora sentiamo la necessità di comunicare con tutt* i/le compagn* sequestrat* nelle carceri, siamo fiduciosi del fatto che queste righe arriveranno a tutt* loro e che li faranno sentire meno sol*, siamo ansiosi che sappiano che siamo accanto a loro. Fuori e dentro le celle esiste l’amore insistente per la lotta contro quanto è imposto. Speriamo di vederl* lontano dalle prigioni e nottambuli li nominiamo. Tutt* insieme e riparati dalla notte, assaporeremo lo spettacolo che milioni di scintille ci offrono, formando fasci di stelle che esplodono e illuminano gli sguardi.

La lotta è contro tutta la realtà esistente e imposta!
Solidarietà con tutt* i/le nostr* compagn* imprigionat* nei diversi reclusori del mondo!

Forza Mario López, Nicola Gai, Alfredo Cospito, Carla, Iván, Henry, Elisa Di Bernardo, Gabriel Pompo Da Silva, Marco Camenisch e tutt* i/le compagn* sequestrat* dallo Stato!

Gioia per sapere lontani dalle sbarre Eat e Billy!

Amore e Rabbia!

La vita selvaggia e incontenibile, non sparirà… mai arres*, mai sol*, stupendamente violent* e collericamente forti!

Frazione Anticivilizzazione
del Fronte di Liberazione della Terra
Affine alla Federazione Anarchica Informale
(FA/FLT/FAI)

fonte

Messico DF: Attacco incendiario contro il magazzino di un’empresa farmaceutica

A tutt* gli/le anarchic* d’azione
Agli/alle incendiar* e antagonist* affin*

Comunicato della CCF-FAI, Messico DF:

Incendiar* in guerra contro tutte le autorità!
Tutta la nostra solidarietà ai compagni Mario Lòpez “Tripa” e Braulio Duràn!
Solidarietà alla compagna Felicity ovunque ci si trovi in lotta!
Celebriamo un anno di attacchi diretti al capitale e allo Stato!

Di nuovo il fuoco liberatore arde dove più nuoce distruggendo la merce. La Cospirazione delle Celllule di Fuoco (CCF) frazione della Federazione Anarchica Informale del Messico (FAI-M) sezione DF, ha scatenato il fuoco liberatore nei magazzini della colonia San Juan Xalpa, delegazione Iztapalapa, distruggendo i magazzini 45 e 46 sull11sima strada e Sabadell.

L’incendio era programmato per cominciare alle 11:45 della notte del 17 settembre, però un guasto nel meccanismo di accensione non fece partire il congegno.
La mattina pensavamo che i nostri piani erano falliti e che il dispositivo fosse stato recuperato dalle forze repressive, ma pare che il meccanismo fosse solamente in ritardo e alle 11:10 del mattino l’esplosione ha avuto inizio.

In un anno di attacchi al Capitale e allo Stato, è la prima volta che accade un incidente di questo tipo. Nessuno dei nostri attacchi ha mai provocato ferimenti, abbiamo sempre realizzato azioni per distruggere le merci e paralizzare la produzione senza perdite. Questa volta l’incendio ha fatto vari feriti. Non era nostra intenzione provocare feriti, ma di distruggere la merce e paralizzare la produzione.

Con questo nuovo attacco coordinato con i gruppi di azione anarchica e con individualità affini, solidarizziamo con il compagno Mario Lopez “Tripa”, sequestrato dallo Stato, nelle galere di  Marcelo Ebrad in attesa di sentenza, con il nostro fratello di lotta  Gabriel Pombo da Silva incarcerato in Germania, con il compagno Marco Camenizh in Svizzera, con i/le compagn* prigionieri in Cile, con i/le prigionier* della Cospirazione delle Cellule di Fuoco in Grecia, con i fratelli e le sorelle bolivian*, con i/le nostr* compagn* di Culmine e tutt* i/le compagn* colpit* dalla repressione in Italia, con i nostri fratelli e sorelle in Indonesia e con tutt* i/le nostr* compagn* sequestrat* in tutto il mondo.
A un anno dalla nascita di questa coordinazione di lotta antagonista abbiamo battuto il sistema di dominazione insegnando che la lotta è possibile e che il sistema è vulnerabile.

Continuiamo a colpire dove più nuoce! Continuiamo con il fuoco liberatore!
Distruggiamo l’intero esistente!

Saluti ai/alle compagn* della Células Autónomas de la Revolución Inmediata (CARI-PGG), ai/alle compagn*dell’Individualidades Tendiendo a lo Salvaje (ITS), al Frente de Liberación de la Tierra (FLT), alla Célula Insurreccional Mariano Sanchez Añón (CI-MSA) e a tutti i gruppi di azione anti-sistemica!

Viva i gruppi informali di azione anarchica!
Lasciamo che la lotta si espanda in tutti gli angoli del mondo!
Siamo tutt* complici della Cospirazione delle Cellule di Fuoco!
Viva il fuoco liberatore e la polvere vendicatrice!
Forza compagno Mario!
Forza compagno Braulio!
Contro il sistema tecnologico di dominazione!
Per la demolizione delle prigioni!
Per la Liberazione Totale!
Per la coordinazione internazionale anarchica!
Per l’Anarchia!

Cospirazione delle Cellule di Fuoco/Federazione Anarchica Informale.
(CCF-FAI) – Messico
18 settembre 2012

fonte

Toluca, Messico: Attacco incendiario alla camionetta del centro internazionale di miglioramento del Mais e del grano

Così, come il Teocintle(1) che malignamente corrode i campi di mais addomesticati; la Frazione Anti-Civilizzazione del Fronte di Liberazione della Terra affine con la Federazione Anarchica Informale ha attentato all’alba del 4 settembre del 2012, incendiando ancora a Toluca, in Messico, la fiamma selvaggia e caotica, a base di tre litri di benzina posizionata in una camionetta tipo “van”, di proprietà del Centro Internazionale di Miglioramento del Mais e del Grano (CIMMYT), questo veicolo si utilizzava ogni giorno per trasportare scienziati internazionali dall’hotel in cui pernottano al Centro di Investigazione Scientifica; oltre a queste attività, il centro svolge il Programma Modernizzazione Sostenibile dell’Agricoltura Tradizionale (MASAGRO), confabulando con lo stato messicano tramite  la Segreteria dell’agricoltura, Ganaderia, Sviluppo Rurale, Pesca e Alimentazione (SAGARPA) e organismi come la Banca Interamericana dello Sviluppo (IDB); il cui lavoro è quello di promuovere tra i piccoli produttori l’uso di sementi geneticamente modificati o “migliorati” per incrementare la produzione/domesticazione del mais e del grano, anche per provare a contrastare lo stesso problema che queste tecnologia hanno creato (erosione del suolo, carenza di acqua…).

Alla FA/FLT/FAI non le importa se i bio-tecnici hanno 28,000 campioni di semi custoditi in una banca del mais, per preservare la millenaria biodiversità, o se gli alimenti transgenici si etichettano, si “controllano” o si perfezionano, ai fini della perpetua e monolitica civilizzazione questo sarebbe il trucco più ingegnoso del sistema (2). La lotta è per la libertà di tutta la terra (e questa include gli animali umani) senza mendicare, né riformare, né chiedere niente alle autorità, semplicemente incendiando la domesticazione e vivendo i nostri istinti e capricci, come esseri unici, incontrollabili e imprevedibili. Se i danni materiali di un sabotaggio e poche righe di questo testo non sono sufficienti per distruggere la civilizzazione al meno lo siano per solidarizzare iconoclasticamente sempre con i ribelli!

SOLIDARIETA’ DIRETTA E MOLTA FORZA AL FRATELLO GABRIEL POMBO DA SILVA!
SOLIDARIETA’ E SALUTI A MARCO CAMENISH PER IL SUO RECENTE SCIOPERO DELLA FAME!

UN SALUTO INSURREZIONALE E COMPLICE AGLI/ALLE AMICI/CHE DELLA TERRA/FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE!

GUERRA SOCIALE E VIVA L’ANARCHIA!

Frazione Anti civilizzazione
del Fronte di Liberazione della Terra
Affini con la Federazione Anarchica Informale
(FA/FLT/FAI)

fonte

Note:
1- Zea perennis o Teocintle è una specie silvestre di mais c in alcune aree del Messico, è visto dai produttori di mais come un’erba nociva.
2- Si riferisce al testo di Theodore Kaczinsky, il trucco più ingegnoso del sistema.