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Atene: Sbirri hanno arrestato dei compagni durante un’azione di solidarietà con Atene IMC e la stazione radio 98FM

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La mattina del 24 Aprile, nell’ambito delle azioni di solidarietà con i media di contro-informazione che sono stati recentemente imbavagliati dallo Stato Greco con l’aiuto del rettore dell’Università Tecnica Nazionale di Atene, Simos Simopoulos, un grande striscione è stato messo a Propilea sul Viale Panepistimiou nel centro di Atene, che recita: “Alza la tua voce – Lotta contro la censura di Stato – Athens.indymedia.org & Radio98fm.org”, mentre una bandiera rossa e nera si è innalzata sul palazzo, sostituendo la loro bandiera nazionale greca.

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Un paio di ore più tardi squadroni dell’antisommossa (MAT) e sbirri motorizzati hanno circondato l’edificio. Più di 30 compagni che hanno partecipato all’intervento di solidarietà sono stati arrestati e trasferiti al quartier generale della polizia, al Viale Alexandras.

C’è un richiamo per raduno di solidarietà fuori dal quartier generale della polizia di Atene.

Aggiornamento, 15.30: Un totale di 69 prigionieri sono detenuti nel quartier generale della polizia di Atene (tra cui due turisti che sono stati catturati in precedenza dalla polizia mentre stavano passando dal sito dell’intervento anarchico). Quasi dieci prigionieri sono attualmente detenuti in celle di detenzione, mentre il resto è conservato al 7° piano. Così, i detenuti non sono tutti insieme, e non sono stati in grado di parlare con gli avvocati finora. Circa 200 persone in solidarietà sono riuniti davanti alla sede della polizia, del Viale Alexandras.

Aggiornamento, 21:00: Gruppi di detenuti vengono gradualmente rilasciati dalla questura, e si accolgono da solidali che restano al di fuori. Tuttavia, sei dei catturati a Propilea sono stati separati dagli altri detenuti che attendono il loro rilascio. I poliziotti continuano a eseguire controlli di identificazione del gruppo rimasto, ma questi sei compagni sono ancora dispersi. Il restante gruppo di detenuti sta scrivendo un comunicato collettivo affermando che nessuno andrà via finché tutti possono andare via, in solidarietà con i sei compagni che possono affrontare delle accuse.

Aggiornamento, 22.30: É stato riferito che 63 persone sono state rilasciate dal quartier generale della polizia di Atene. Tuttavia, i sei compagni saranno tenuti in celle di detenzione per tutta la notte, si trovano ad affrontare accuse di infrazione (ad esempio, sono accusati di insultare l’emblema nazionale), e domani mattina, 25/4, si presenteranno alla procura.

Aggiornamento dai tribunali (25/4): I 6 compagni sono stati rilasciati, l’udienza è stata rinviata al 8 Maggio.

Atene IMC e la stazione radio libera 98FM richiamano ad una manifestazione di solidarietà:
Giovedì 25 Aprile 18:00, Monastiraki, Atene

Amburgo, Germania: Manifestazione in solidarietà con le lotte in Grecia e in tutto il mondo

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Dimostrazione il 27/03/2013, a partire dalle 15.00 da Achidi-John-Platz, Rote Flora, ad Amburgo

Per la rivolta sociale! Solidarietà con le lotte auto-organizzate in Grecia e in tutto il mondo! Per la distruzione del Potere!

Corteo contro la crisi economica del sistema, l’ascesa del neo-fascismo, l’aumento della repressione dello Stato, lo sgombero dei centri sociali e la repressione contro gli immigrati… ma anche in solidarietà con le lotte auto-organizzate e gli attacchi contro lo Stato, in solidarietà con i compagni che continuano a combattere con tutti i mezzi per distruggere la civiltà del Potere.

Sosteniamo i progetti auto-organizzati, le occupazioni, i compagni imprigionati, e le lotte contro lo Stato, il Capitale e tutte le autorità. Quando guardiamo alla Grecia, ciò che condividiamo sono le idee contro ogni forma di dominio, nonché la passione per la libertà. Vogliamo rompere la monotonia e la normalità opprimente che prevale in queste parti, e combattere insieme verso la liberazione dal Potere. Nostro scopo non è l’espressione sterile di solidarietà con le lotte che si svolgono a 2.000 chilometri di distanza da qui. Il nemico è comune. Nostro obiettivo è quello di attaccare le strutture che alimentano questo sistema violento e decaduto, il nostro obiettivo è una rivolta sociale che rovescierà il sistema.

Maggiori informazioni in tedesco: i, ii

Atene: “Radio 98FM – Athens Indymedia – Voci di Libertà”

Azione diretta con striscione da Contra Info in Piazza Merkouri, Petralona, in solidarietà con i compagni di Atene IMC e della stazione radio 98FM, che richiamano ad azioni anti-repressive internazionali. Unitevi a loro chiamata con la vostra immaginazione sovversiva, e abbracciate la lotta per la libera circolazione delle idee.

Contro lo Stato ed i media della dominazione!

Contro-informazione per ora e per sempre!

Regno Unito, Bristol: Incendio e danneggiamenti contro veicoli di Mitie a Bristol

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Durante il weekend abbiamo attaccato 2 diversi furgoni di Mitie. Dietro il pub “Bush”, a 5 minuti da Templemeads, in una serata soleggiata durante le ore di punta abbiamo colto l’opportunità per bucare due gomme e gettare dello sverniciatore sul veicolo. Possiamo essere statx vistx, ma non importa, buon per loro, siamo uguali a tantx altri.

Abbiamo scelto di non spingere la nostra lotta nelle ore di oscurità, riconoscendo che la nostra rabbia espressa, se qualcuno ne fosse stato testimone, avrebbe potuto lasciare qualche interrogativo nella sua mente. In questa occasione abbiamo deciso che il rischio valeva la pena. Abbiamo anche incendiato un furgone Mitie a Bristol Est, dandogli fuoco di notte.

Mitie è una delle aziende che hanno tratto enorme profitto dalla privatizzazione iniziata dalla Tatcher negli anni ’80. La gestione private delle carceri per immigrati come Campsfield è stato un primo passo nella costruzione di un impero che oggi include carceri, istituti per minori, servizi di libertà vigilata, e si estende agli alloggi e alle fonti di energia “sostenibile”. Non chiediamo una versione controllata dallo Stato di quanto citato sopra. Ma facciamo appello al fuoco verso tutte le prigioni – per immigrati, minorili o di altro tipo.

In quanto a “centri di detenzione”, Mitie gestisce ora 6 diverse carceri – tra cui 2 istituti penali minorili. Sono soci dell’organizzazione per il controllo dei confini UK e con il Servizio Carcerario. L’anno scorso i lavoratori di Mitie di Londra sono entrati in sciopero dopo che una lavoratrice incinta era stata maltrattata duramente, ed è finita in ospedale mentre lavorava per Mitie.

In tutto il paese, persone di tutte le età sono messe alle “cure” di Mitie e pestate e private della loro libertà. Queste piccole azioni sono in solidarietà con loro, e con chiunque era nelle strade questo weekend.

Mitie sostiene di supportare le persone ma la loro entrata nell’energia e negli alloggi non cambia in nulla il fatto che il loro intento è trarre profitto da ogni aspetto della vita.

Fuoco alle prigioni!
Brucia all’inferno Maggie!

fonte

Cile: Incendio di auto di lusso a Santiago

Una domenica del Dicembre 2012 ci siamo infiltrati rapidamente in un quartiere benestante di Las Condes (passando dal Centro Commerciale Las Condes) e abbiamo incendiato due delle loro auto con un congegno che ci ha dato il tempo di scappare.

Allo stesso modo il 26 Marzo abbiamo creato un incendio di auto di lusso in una concessionaria del centro commerciale Plaza Tobalaba (Puente Alto). Entrambe le azioni sono avvenute sotto gli occhi di molte delle loro telecamere di sorveglianza, le ronde delle guardie e degli sbirri dentro al centro commerciale, ancora una volta abbiamo violato la loro sicurezza.

Abbiamo deciso di attaccare le auto perchè per noi simboleggiano la civilizzazione e rappresentano la vita trasformata in inerzia e commercio.

Odiamo le auto, e odiamo il fatto di odiare, a volte, di non avere un’auto.

Questa azione è un saluto ai prigionieri e ai ragazzi che oggi (29 Marzo) usciranno nelle strade e manderanno all’inferno l’autorità.

Distruttivi e Caotici

in spagnolo

Oaxaca, Messico: Incendio di un bus, pacco bomba a PAN e sabotaggi a Telmex

La gioventù ribelle metterà fine alla gioventù riformista
– estratto dal comunicato delle Forze Autonome e Distruttive Leon Czolgosz

Il segreto è di cominciare veramente… In questa direzione, il metodo di diffondere gli attacchi è una forma di lotta che porta dentro di sé un mondo diverso” – At Daggers Dawn

Il senso etimologico – ‘assenza di governo’ – è abbastanza per me. Lo spirito di autorità e il prestigio della legge devono essere distrutto. È tutto.” – Rafael Barrett

Veniamo dall’oscurità in cui viviamo e in cui ci sviluppiamo, sotto le stelle della notte scivoliamo come ombre cercando appassionatamente il conflitto permanente, lo scontro diretto con l’autorità e la ricerca dell’idea anarchica come prassi liberatoria che vuole seppellire l’esistente. Rendiamo noi stessx eternx e allo stesso tempo materializziamo i nostri sogni pieni di amore e odio in grida rabbiose che colpiscono il nemico. Ripudiamo la rappresentazione, la delega, l’esercizio dell’autorità, il suo centralismo democratico, la proprietà privata e la vita artificializzata che emerge dal “progresso civilizzato”, e l’intellettualismo come modo di capitalizzare l’intelligenza. Allo stesso modo ripudiamo ed estendiamo il nostro rifiuto a tutte le forme di vita basate sull’obbedienza, la sottomissione e la passività; rigettiamo ogni modo di relazionarci che viene dalla logica del capitalismo, Umano-verso-Umano così come Umano-Animale e Umano-Natura, perchè crediamo che questa relazione sia l’espressione più chiara del rigetto della vera vita, della vera libertà. Situiamo al primo posto e davanti a tutto l’offensiva diretta contro lo stato-capitale, la solidarietà materializzata in azione con i/le nostrx compagnx imprigionatx nel territorio messicano e nel mondo, solidarietà con le persone colpite dai megaprogetti e la rivendicazione delle nostre utopie convertite in prassi e realizzate nei nostri attacchi, che portano dentro di sé la profonda analisi di una nuova vita (o della sua guarigione), sapendo che la vita stessa non è altro che una continua ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi e che quello a cui ci aggrappiamo si chiama libertà.

Con il sostegno delle nostre stesse idee e riprendendo la memoria storica come fonte di apprendimento e comprensione dell’azione di compagnx in affinità dal passato e dal presente, abbiamo trasformato le nostre fiamme ed esplosioni nella bellissima violenza rivoluzionaria di attacchi precisi contro le strutture materiali ed ideologiche che sostengono lo stato e il capitale, con un’intenzione secondaria e sottile che possano forse facilitare le esplosioni minimali di rivolta generalizzata, ma ci concentriamo e specializziamo ad affilare la lotta ingestibile e antagonistica che si sta sviluppando poco a poco nel territorio di Oaxaca. Continue reading Oaxaca, Messico: Incendio di un bus, pacco bomba a PAN e sabotaggi a Telmex

Russia: Arrestate due persone accusate di 25 anni di sabotaggi ai gasdotti

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La polizia russa ha arrestato due sospetti eco-guerriere a Krasnodar. Sono accusati di avere posizionato bombe sui gasdotti e di avere incendiato attrezzature da costruzione. Secondo la polizia la loro attività è cominciata nel 1988 (!!!). Sembra che gli sbirri vogliano provare ad accusarli di tutte le azioni di eco-sabotaggio avvenute nella zona dalla fine del XX° secolo.

I media di stato hanno rivelato che almeno uno dei due arrestati si considera un ecologista radicale e ha già scontato diverse condanne in passato per reati simili.

È incredibile che solo ora, dopo gli arresti, i media e la polizia scelgano di ammettere che le azioni di eco-sabotaggio come le 3 diverse esplosioni dirette contro i gasdotti sotto a Sochi siano mai successe (una nel 2007, 2 nel 2012, nessuno è rimasto ferito dalle esplosioni). O il fatto che qualcunx abbia sabotato con successo mezzi pesanti, attrezzature e impianti dell’olio per circa 25 anni sotto il naso del progetto Olimpiadi-2014. Sfortunatamente tutte queste azioni non sono mai uscite sulla stampa ecologista o anarchica, quindi questo caso risalta come esempio lampante del fatto che le azioni non parlano da sole. Il governo russo è stato molto efficiente nell’ammutolire questa resistenza fin dal principio. Con l’aiuto di “compagnx” dalla parte legale del movimento di protesta, ovviamente.

Aspiranti “leaders ecologisti” di Krasnodar hanno già scelto la parte di Giuda sostenendo che gli arrestati non appartengono al movimento ecologista, che le azioni dirette sono un crimine agli occhi degli ecologisti legali, una pratica abbandonata molto tempo fa. Un VAFFANCULO di cuore va all’eco-clown ed eco-turista Rudomaha. A proposito, egli ama frequentare le proteste anti-nucleare in Germania, giusto perchè lo sappiate…

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Santiago, Cile: Congegno incendiario sotto auto della polizia

In una notte di luna piena oggi Mercoledì 27 Marzo alla vigilia di un nuovo anniversario del “Giovane Combattente”, abbiamo deciso di incendiare un’auto di fronte all’entrata del Commissariato di Quinta Normal situato in Carrascal con Embajador Gomez.

Abbiamo situato due dispositivi incendiari alle ruote del veicolo, facendoci beffe della loro sicurezza e controllo del quartiere per mano di bastardi poliziotti.

Con la nostra volontà incendiaria vogliamo calcare l’importanza delle azioni individuali, poiché queste apportano in maniera implacabile il passaggio all’offensiva contro la dominazione!

Vogliamo sottolineare che la nostra azione di taglio artigianale è stata realizzata con materiali precari, poiché non abbiamo le conoscenze per realizzare azioni di maggiore portata, e perchè individui che in qualche momento della storia le hanno fatte, hanno i mezzi e le conoscenze, conoscenze che per ragioni personali hanno deciso di portare nella tomba o di lasciare in letargo, facendo una rottura con le nuove generazioni.

Occhio, non vogliamo fare le vittime, e nemmeno giudicarli per la loro inattività nei tempi difficili che oggi attraversiamo. Ancor meno pretendiamo essere loro discepoli, né loro i nostri maestri. Questa è una forma di critica-domanda agli individuali ribelli che sentono le stesse inquietudini di rafforzare ogni colpo inatteso con più forza e più certezza, perchè la conoscenza non è qualcosa che si acquisisce da un momento all’altro, ma una ricerca costante piena di incertezza, errori, e successi i quali alimentano le nostre decisioni.

Facciamo una chiamata eterna a tutti gli individui ad essere curiosi, a provare senza paura, se sbagli ritenta, ricorda che tutto si può imparare in questa vita, solo fai in modo di mettere cautela. Che gli anni non debilitino le nostre forze, né i nostri sogni, che oggi palpitano nei nostri cuori.

Salutiamo dalla distanza fisica i/le compagnx Diego Rios, Felicity Ryder, il bimbo Fenix Lafquen e Hans N., oltre ai/le nostrx indimenticabilx fratelli/sorelle prigionierx Carla e Ivan, Victor M., quelli del Caso Security, i/le compagnx della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e moltx altrx.

Ogni parola in ogni comunicato da un non-luogo o il carcere si ripercuote con eco in una maniera feroce nel nostro essere”.

Siamo il vento che cancella le tracce dei fuggitivi e saremo il pugnale nel collo della polizia bastarda

Células del Incendio Negro.

Nota: Nonostante i dispositivi non si siano attivati questa volta, vogliamo dire che la stampa nelle notizie sullo “zaino dimenticato” che hanno nominato, non conteneva solo una bottiglia con combustibili, erano 2 bottiglie da 1,5 litri di benzina e paraffina mescolate, appoggiato all’esterno dello zaino una miscela di elementi in polvere con una miccia a tempo. Che non dicano che era abbandonata, sanno molto bene perchè era lì, altrimenti il loro operativo non avrebbe generato quello scandalo di quasi 4 ore.

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Indonesia: “Unità della Rabbia FAI-FRI-ICR” incendia 3 edifici di proprietà del Sindaco di Aceh Tamiang, Hamdan Sati

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Parliamo attraverso il fuoco. Per ricordare e mantenere sempre nelle nostre menti i nostri fratelli e le nostre sorelle che sono sequestratx dallo stato e mantenuti dietro le sbarre. Per continuare la guerra di guerriglia urbana contro i nemici della libertà. Lasciamo che l’azione parli per noi.

Il 31 Marzo abbiamo incendiato 3 edifici di proprietà del Sindaco di Aceh Tamiang, Hadman Sati. Questa è la nostra prima azione realizzata ad Aceh, una regione in cui i fondamentalisti religiosi in passato hanno gettato 64 punks in un campo di riabilitazione e li hanno resi “normali”. Ma vogliamo chiarire che non siamo di Aceh. Non abbiamo cittadinanza perchè siamo senza confini. Siamo gli arrabbiati che accendono il fuoco della libertà.

Solidarietà ai/le membri imprigionatx della CCF e Th. Mavropoulos, Camenisch, da Silva e i/le compagnx italianx arrestati nelle operazioni Ardire, Thor e Mangiafuoco, e a Cospito e Gai. Mandiamo anche il nostro fuoco ai 4 compagni di Kozani recentemente arrestati.

La guerra continua.

Unità della Rabbia
ICR/FAI/FRI

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Università del Politecnico di Atene: Primi aggiornamenti dalla azione di protesta al campus di Zografou

15-21 Aprile 2013: Settimana di azione decentrata di solidarietà internazionale con Atene IMC e stazione radio 98FM

Dalla mattina del 15 Aprile, dei compagni sono raccolti presso il campus di Zografou ad Atene a sostegno fattuale con Indymedia Atene, che attualmente sta trasmettendo da indirizzi temporanei via tor, e Radiozone di Espressione Sovversiva 98FM, che attualmente sta trasmettendo solo la radio (a 93,8 FM).

– I manifestanti hanno occupato gli uffici amministrativi presso il campus del Politecnico nel quartiere di Zografou, mentre lo stesso rettore (Simos Simopoulos, che ha tagliato l’accesso a Internet ad Atene IMC e alla stazione radio 98FM, in primo luogo), è scomparso nel nulla…chiamandosi in malattia per la giornata.

– I compagni hanno ottenuto la connessione ad internet all’interno degli uffici occupati ed hanno rilanciato Radio 98FM sul web, in tal modo la trasmissione è andata on-line in tempo reale per un po’.

– Su rappresaglia per l’azione diretta, le autorità statali hanno ordinato l’arresto completo ad internet presso le strutture accademiche: questa volta, hanno scollegato da internet tutto il campus dell’Università del Politecnico di Atene a Zografou. In altre parole, non solo i due progetti auto-organizzati, ma i servizi dell’intero campus sono stati lasciati senza internet a partire da quel ora (16.00 ora locale). Il provider di Internet nel campus non è altro che l’organismo di telecomunicazioni OTE, che è di proprietà della Deutsche Telekom e delllo Stato Greco.

Barcellona: Ordigno esplosivo posizionato ad una filiale bancaria al Viale Sarriá 146

fino a quando non distruggeremo l'ultima delle loro proprietà
fino a quando non distruggeremo l’ultima delle loro proprietà

Abbiamo piazzato un ordigno esplosivo presso la sede della CaixaBank che si trova nel Viale Sarriá 146, alle 00:45 del Mercoledì, 10 Aprile.

Perché ci rendiamo conto che la presunta crisi attualmente in corso non è altro che un riarrangiamento del sistema di dominio, in cui il Potere usa le sue strategie e i suoi strumenti classici per mantenere se stesso.

Perché ci rendiamo conto che questo riarrangiamento si ottiene attraverso la militarizzazione repressiva e preventiva del territorio.

Perché abbiamo capito che lo Stato si è fuso con il Capitale, estendendo la sua capacità oppressiva, travestito da un’ideologia di cittadinanza.

Perché i banchieri e tutti coloro che detengono il potere ingiusto sono i nostri nemici.

Perché ci rendiamo conto che l’unica soluzione per la nostra situazione attuale è il disordine generalizzato e la distruzione totale di tutto ciò che sta nel cammino della nostra libertà.

Per queste ragioni abbiamo condotto questa azione in uno dei quartieri che ospita la borghesia Catalana, abituata alla pace dei suoi ampi spazi verdi, abituata al lusso e all’ostentazione, allo sfruttamento e all’umiliazione. È qui che i responsabili di questa crisi presunta si incontrano, e dove i suoi benefici si fanno sentire. Il quartiere Les Tres Torres del distretto della Sarrià-Sant Gervasi è dove la principessa Cristina e la sua famiglia vive la loro vita quotidiana, nascondendo il legame tra la corona Spagnola e Isidre Faine dietro le sue presunte attività lavorative. Faine fa parte dell’Opus Dei, e presidente dell’organo bancario che è stata oggetto di questo attacco, nonché vice presidente di Telefónica, Repsol YPF e AGBAR, uno dei fornitori di acqua più costose d’Europa.

La dominazione è supportata da individui e, come è evidente, Faine è uno di questi. Egli rappresenta la personificazione del collegamento dello Stato al Capitale.

Per tutte le ragioni sopra esposte, riteniamo che questo attacco è completamente giustificato, come parte della diversità delle iniziative autonome che intendono di eliminare in modo permanente tutte le forme di autorità.

Giusto per non lasciare spazio a dubbi: l’ordigno esplosivo era composto da una bomboletta di tre chilogrammi di gas butano riempito con due chili di polvere, insieme a due bombole usa e getta di gas da campeggio.

Gruppo di Affinità per l’Anarchia

Grecia Setetrionale: Manifesto in solidarietà con i “4 di Kozani”

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ULTIME NOTIZIE: Doppia rapina a Velventos vicino a Kozani

BENE…

Alcune persone sono andate ad espropriare un po’ da quello che le banche ci rubano ogni giorno, dagli oppressi, dai proletari, dagli esclusi. Queste istituzioni “caritatevoli” hanno lasciato tanti oppressi senza riparo o cibo, ed hanno spinto molte persone al suicidio.

Loro che rimpiangono qualsiasi rapina in banca e sostengono il diritto delle banche, stano accanto agli assassini degli oppressi. D’altra parte, stiamo consapevolmente accanto agli espropriatori anarchici che attaccano il Capitale; Siamo solidali con i nostri compagni e approviamo le loro parole:

SBIRRI, GIUDICI, POLITICI, NON AVETE ALCUN MOTIVO PER DORMIRE TRANQUILLI!
ABBIAMO PERSO UNA BATTAGLIA MA NON LA GUERRA! VIVA L’ANARCHIA…

Solidarietà con Dimitris Politis, Nikos Romanos, Andreas-Dimitris Bourzoukos e Yannis Michailidis

Anarchici da Xanthi
(Febbraio 2013)

Gothenburg, Svezia: “La solidarietà internazionale è la nostra unica arma”

"Fermate le torture contro i prigionieri politici - Abbasso il fascismo - Solidarietà con i compagni in Grecia"
“Fermate le torture contro i prigionieri politici – Abbasso il fascismo – Solidarietà con i compagni in Grecia”

La mattina del 28 Marzo, nella parte centrale della città di Goteborg, uno striscione è stato messo all’ingresso di un edificio in cui, tra l’altro, si trova il consolato Greco di Svezia, come azione di solidarietà alla lotta dei nostri compagni ma anche come un tentativo di informazione diffusa e resistenza. L’azione è il risultato del nostro bisogno di unire la nostra voce con la voce dei nostri compagni che danno la loro lotta quotidiana in Grecia.

Stiamo attraversando un periodo caratterizzato dalla repressione a tutti i livelli, come la risposta politica selezionata verso ogni forma di reazione ed ogni voce di resistenza in qualità di opposizione alle decisioni sistemiche deliberate, che si risolvono in un ulteriore distruzione dell’economia e del tessuto sociale della società. Un periodo durante il quale i tentativi dell’inganno e della manipolazione provenienti dall’alto portano all’isolamento e all’attacco di qualsiasi forma di libero arbitrio, espressione di critica e di ogni conseguente tentativo di rovesciare l’attuale struttura politico-economica. La soppressione degli spazi autonomi, la soppressione degli scioperi, i arresti lascivi, la tortura dei prigionieri politici, i tentativi di mettere a tacere la libertà di parola e della cultura, e le pratiche dell’attacco vendicativo generalizzato da uno stato fascista – e dei suoi lacchè – contro ogni forma di resistenza, servono solo a radunare noi e la nostra rabbia.

L’auto-organizzazione è l’unico modo che abbiamo; la solidarietà internazionale è la nostra unica arma.

Compagni da Gothenburg

Grecia, FAI/FRI: Cellula “Lupo Solitario” incendia un bancomat

Traduzione in inglese dei membri imprigionatx della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Quello che non può essere rubato
verrà bruciato…

La cellula “Lupo Solitario” della Federazione Anarchica Informale (FAI-FRI) rivendica la responsabilità per l’esplosione di un bancomat della Emporiki Bank a Galata Trizinias, alle 4.00 di mattina del martedì 4 marzo.

Lo scopo dell’attacco era di espropriare il bancomat per il rafforzamento della nuova guerriglia urbana anarchica e delle cellule di azione diretta. L’esplosione del bancomat è avvenuta con il metodo di Plofkraak (usando un cilindro LPG che fa defluire il gas nella cassaforte e prende fuoco-esplode attraverso l’uso di una batteria che attiva la lampadina di accensione). Ma questa volta la fortuna era dal lato del nemico. L’esplosione è avvenuta come avevamo calcolato, ma questo bancomat aveva un sistema di protezione speciale (materiale isolante che ricopre l’interno della cassaforte, che assorbe una parte dell’esplosione). Per cui il bancomat è esploso, ma non siamo riusciti ad arrivare alla cassaforte. Quindi abbiamo versato benzina su quello che restava e lo abbiamo lasciato al fuoco della distruzione. Da questo momento in poi, quello che non può essere rubato, verrà bruciato… Continue reading Grecia, FAI/FRI: Cellula “Lupo Solitario” incendia un bancomat

Melbourne: Solidarietà con Felicity Ryder

In risposta alla chiamata per la solidarietà alla compagna fuggitiva Felicity Ryder, della gentaglia rumorosa da Melbourne si è divertita un po’ per la città nell’ultima settimana.

Il nostro primo obiettivo sono state le telecamere, che abbondano in questa come in ogni altra città nel mondo. Ne abbiamo rese inutilizzabili, collezionate e rimosse almeno 11.

Un treno della metro è stato dipinto con uno sgargiante arcobaleno di colori dall’inizio alla fine. I treni sono nostri (di tuttx!) e ne faremo quel che ci piace – vernice, sabotaggi, non pagare il biglietto, distruggerli.

Un parcheggio di auto di lusso ha avuto una dozzina di auto danneggiate con un colorante azzurro. Fanculo ai ricchi e ai loro status symbols.

Felicity vive nei nostri cuori e nelle nostre menti ogni giorno.
Molto amore e solidarietà sorella.

fonte

Cipro: Azione in solidarietà con i 6 anarchici processati dell’occupazione Delta

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Lunedì, 8 Aprile 2013, intorno alle 13:00, dei compagni hanno fatto un intervento a sorpresa davanti all’ambasciata Greca di Nicosia, che è durato circa un’ora. Uno striscione di solidarietà è stato posto all’ingresso del palazzo e molti sono stati gli slogan cantati.

Lo striscione recita: “Solidarietà ai 6 combattenti dell’occupazione Delta, a tutte le occupazioni e gli spazi auto-organizzati – 10, 100, 1000 Occupazioni – Nessuna accusa contro i combattenti!”

In precedenza a Salonicco, in Grecia, il processo contro i sei anarchici dell’occupazione Delta è stato rinviato al 2 Ottobre 2013. Circa 150 solidali sono stati radunati al di fuori dei tribunali.

fonti: i, ii

Stato Spagnolo, Madrid: Trasferito il compagno Gabriel Pombo da Silva a Valdemoro-Campagna di invio di fax per fare pressione

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Gabriel ha già “visitato” Soto, Villena e ora Valdemoro dal suo ritorno, lo scorso gennaio, nello stato spagnolo. Non sappiamo per quanto tempo rimarrà lì, nè se lo avvicineranno di più alla sua terra Galega, come sarebbe di norma applicando le sue proprie leggi. Intanto stiamo ancora pagando il sostentamento di tante infamie con le tasse che lo stato ci sottrae del lavoro , dell’IVA, etc …

Utilizzano i trasferimenti continuamente come una forma di generare sradicamento dei contatti umani del/la sequestrato/a, mettendo in difficoltà la vita emotiva del detenuto, sia all’interno che con i contatti esterni del 4 ° grado. Lo Stato tortura in molti modi diversi, il loro unico strumento di “trattamento” è l’arroganza e la provocazione proprie di questi degenerati stipendiati del sistema.

Il nuovo indirizzo di Gabriele:

CP Madrid III
Carretera de Pinto a San Martin de la Vega km 5
Apartado de correos 110
28340 MADRID

Ogni affronto non si dimentica e il suo ricordo stapperà radicalmente la sua miseria dalle nostre vite.

Morte allo stato e viva l’anarchia!

Gabriel dovrebbe essere in un carcere vicino alla sua famiglia e lui ha chiesto il trasferimento al carcere di A Lama in Pontevedra. Si lancia una campagna di invio di fax per fare pressione e, infine, le sia concesso il trasferimento vicino alla sua famiglia, come lui ha richiesto dal suo trasferimento dalla Germania….

Continuamo ricordando all’istituzione che Gabriel non è solo e che lui ha il nostro sostegno in ciascuna delle situazioni di lotta che deve affrontare.

Númeri di FAX del Centro Penitenciario MADRID III
fax: 91 894 81 00
fax: 91 692 40 60

Modello FAX proposto:

Gabriel Pombo da Silva, dal suo trasferimento lo scorso gennaio alle prigioni dello stato spagnolo, ha già passato attraverso tre diverse prigioni, essendo la posizione di tutte quelle lontane  dalla Galizia, dove si trova il suo ambiente familiare e affettivo. Gabriel ha chiesto formalmente il suo trasferimento alla prigione di A Lama en Pontevedra essendo, invece, trasferito a Madrid III da Alicante II.

Secondo l’articolo 12. della LOGP (legge Organica) riguardante l’ubicazione degli stabilimenti, che stabilisce l’intenzione di avere un numero sufficiente di stabilimenti in ogni area territiriale per soddisfare le esigenze penitenziarie e di evitare la dislocazione sociale dei detenuti e il 25.2 della Costituzione spagnola stabilisce che le pene privative della libertà e le misure di sicurezza saranno finalizzate alla riabilitazione e reinserimento sociale, in quello che influisce sostanzialmente l’individualizzazione del trattamento, essendo essenziale per il suo successo l’avere conto dell’ambiente in cui il prigioniero tornerà, lo storia di familiare e sociale come stabilito dall’articolo 63 della LOGP. Se si allontana a lui tutto il possibile da quel ambiente, dalla sua famiglia e dal suo gruppo sociale con misure amministrative di dispersione, se incorre in un tratto che non rispetta “la personalità umana del prigioniero ed i diritti e gli interessi legali dello stesso non interessati dalla sentenza, senza stabilirsi differenza alcuna per raggioni di razza, opinioni politiche, convinzioni religiose, stato sociale o qualsiasi altra circostanza di natura simile “come previsto dall’art 3 della LOGP.

Pertanto, rivendichiamo ed esigiamo l’immediato trasferimento di Gabriel Pombo da Silva a Galizia come è assegnato nella Giurisprudenza. Altrimenti si starebbe violentando gli imperativi costituzionali e la LOGP oltre ai suoi diritti fondamentali come prigioniero.

fonti: i, ii

Thessaloniki, Grecia: Attacco incendiario contro succursale di Eurobank

Sabato notte, e la megalopoli offre ai suoi umani il piacere di un’altra notte falsa dentro ai bar, con ognunx che vive nel suo mondo mentre, accanto a loro, altrx muoiono di fame, cercando qualcosa da mangiare nella spazzatura. La società impoverita cerca disperatamente qualcosa in cui credere. Cerca un leader, una persona che gli risolva tutti i problemi.

Ma le cose non sono così. Gli umani devono essere padroni di sé stessi, senza credere né in messia né in dei. La realtà è questa. E’ arrivato il momento in cui le masse senza una volonta propria si trasformino in una forza unita contro gli oppressori.

Una dimostrazione di questo possono essere le persone che si oppongono alle miniere d’oro nella zona di Skouries (Calcidica), nonostante abbiano l’opzione di chiudere la bocca e arricchirsi con questo attacco del Capitale contro la natura. Al contrario, hanno scelto con coraggio di muoversi contro questo meccanismi che vuole gli esseri umani schiavi senza dignità né coscienza.

Le fiamme che hanno avvolto i macchinari della miniera di Skouries riscaldano i nostri cuori. Inviamo i nostri caldi saluti a tuttx i/le residenti di Calcidica che lottano contro le miniere d’oro, contro la repressione, contro il terrorismo di Stato.

Così, da parte nostra, inviamo il nostro messaggio, come dimostrazione minima di solidarietà con tuttx i/le lottatorx insortx. Sabato 9 marzo 2013 abbiamo attaccato la succursale bancaria di Eurobank, in via Ionos Dragoumi, e abbiamo regalato le fiamme al suo sportello bancomat. Questa azione va ai nostri quattro fratelli, N. Romanos, D. Politis, Y. Michailidis e D. Bourzoukos. Forza compagni! Non dimentichiamo anche Lambros Foundas, ucciso dalle pallottole degli sbirri nel quartiere di Dafni, ad Atene, nel 2010.

Compagnx, ora più che mai è ora di lottare senza inizio e senza fine, con tutti i mezzi, e tirar fuori l’ascia con tutta la rabbia e la coscienza, per calpestare le teste degli oppressori.

PS1: Argyris e Foivos (latitanti), con la testa alta. I nostri pensieri sono con voi, compagni.

PS2: Lambros vive e continuerà a vivere attraverso i nostri fuochi.

Umani di Prassi

Russia, Mosca: Incendiati escavatore e bulldozer da ELF/FAI

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Nella notte dell’8 marzo abbiamo posizionato 3 congegni incendiari su veicoli di costruzione in un complesso per l’estrazione di sabbia del quartiere di Solnechnogorsk (vicino a Mosca). La sabbia estratta in questo luogo va ai progetti di costruzione dell’autostrada nella foresta di Khimki così come in altri progetti di sviluppo nella regione. Due mezzi sono andati completamente distrutti: un bulldozer e un escavatore.

A causa del tempo umido uno dei congegni non ha funzionato, per cui siamo dovuti tornare sui nostri passi. Con alle spalle l’escavatore in fiamme, ci siamo avvicinati alla bomba e l’abbiamo riattivata.

Supporto di cuore alla CCF-Russia, ai ribelli indonesiani da Kulon-Progo, ai gruppi ALF/ELF/FAI in tutto il mondo. Solidarietà combattiva con “ALF lone wolf” Walter Bond, con i membri imprigionati della CCF greca, con Marco Camenisch e con gli anarchici italiani perseguiti con le operazioni di polizia del 2012 come Thor, ecc.
Felicity Rider: che tu possa restare libera!
Tortuga: ci è piaciuto leggere le tue lettere!

Wolfpack, ELF/FAI

fonte

Mosca: Incendiata auto di un membro del Ministero della Polizia

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Biglietto per il fuoco: incendiata a Mosca la Ford di un membro del Ministero della Polizia

Abbiamo ricevuto un messaggio dai nostri compagni: “Abbiamo incendiato una grande Ford nei pressi della stazione metro VDNKH, circa due settimane fa. L’auto aveva un pass del Ministero della Polizia dietro il finestrino, e sembrava una tipica auto di un ufficiale di medio/alto livello. Esprimiamo solidarietà a tutti/e i/le compagni/e perseguiti. E voi, maiali poliziotti, dovreste sapere che ogni vostro atto aggressivo contro chi combatte per la libertà non resterà senza risposta”.

fonte

Atene, Grecia: Incendio di veicoli della polizia

Coche policía pis

Nelle prime ore del giovedì grasso (07-03-2013) abbiamo fatto visita a una nota residenza di una famiglia di poliziotti ad Agios Dimitrios sulla Via Eratosthenis 42, e abbiamo incendiato le loro due auto personali. Questa azione è una risposta minima alle loro provocazioni quotidiane.

Dalla tortura degli arrestati al presidio antifascista e a Velventos, ai centri di detenzione per immigrati e le stazioni di polizia, le retate quotidiane contro gli immigrati ed i tossicodipendenti fino al terrorizzare la società locale a Ierissos, il lavoro degli sbirri è uno solo. Essere i cani da guardia antisociali dell’autorità.

Abbiamo scelto di muoverci in maniera decisa e diretta e con mezzi accessibili a chiunque – una bottiglia di benzina, una candela, un accendino – vicino ai pneumatici delle loro auto. In questo modo vogliamo ricordarli che le scelte che hanno fatto portano a delle conseguenze.

Siamo ovunque e poiché indossate i vostri distintivi mentre tornate alle vostre case, noi saremo lì per lasciare le nostre caratteristiche.

Inviamo i nostri saluti incendiari e la nostra solidarietà ai membri dell’organizzazione rivoluzionaria CCF e a quelli perseguiti per lo stesso caso. Ai membri di Lotta Rivoluzionaria e a quelli accusati per la partecipazione. Ai 4 compagni della rapina a Velventos (Kozani). A tutti/e i/le combattenti perseguiti/e.

PS: Rivendichiamo anche un incendio avvenuto venerdì 19-domenica 21 ottobre 2012, quando abbiamo incendiato rispettivamente un veicolo di UPS (corriere) sulla Via Ilia Iliou a Pagrati, 1 CLK fuori dal club Gazi, 1 SLK sulla Via Vikela a Patissia.

Molestia Domiciliare

fonti : i, ii

Grecia: Azioni notturne nelle periferie di Atene

Assassino di animali, ti abbiamo trovato.
Assassino di animali, ti abbiamo trovato.

Nelle prime ore di lunedì 18 febbraio gruppi di compagni/e hanno realizzato un attacco coordinato contro vari obiettivi nelle periferie di Atene (Grecia), che rappresentano diversi aspetti di una realtà che non solo non diamo per scontata ma al contrario, che progettiamo di distruggere con odio. Contro le pietre tombali dell’apatia generale della società, promuoviamo il caos dell’azione diretta.

Solidarietà non negoziabile con i prigionieri della guerriglia urbana della CCF, FAI/FRI, ALF, ELF e a tutti/e i/le compagni/e perseguiti e fuggitivi.

I nostri attacchi sono stati i seguenti:

Abbiamo scritto e sporcato di vernice i muri e le finestre, bloccato le entrate di ingresso e rotto con un martello la vetrata frontale di due Centri di Servizio Pubblico.
Vernice contro la vetrina di un negozio di pelle e pelliccia.
Vernice e scritte sui muri e blocco della serratura dell’ingresso dell’ufficio centrale dell’organizzazione nazionalista studentesca DRASIS-KES (ΔΡΑΣΙΣ-ΚΕΣ). Abbiamo anche strappato i loro poster in tutta la zona.
Vernice e scritte sui muri e le porte del garage di casa di un bastardo che avvelena gli animali randagi.
Scritte e serrature bloccate all’entrata di un ufficio delle tasse.
Scritte sugli uffici di un dipartimento di sperimentazione animale.
Scritte sulla casa di un giudice.
Scritte su un negozio di animali.
Scritte sui muri degli uffici di una chiesa.
Scritte su una macelleria.
Vandalizzata una BMW con scritte.
Vandalizzata con scritte, e distrutta a martellate, l’auto di un cacciatore.
Scritte nelle piazze e sui muri delle zone universitarie.

Collaborazione di squadre
A.L.F. // Chaotics

fonte

Vancouver, Canada: Incendio in solidarietà ai resistenti al Grand Jury

Il fuoco brucia ancora. La notizia del rilascio di due dei tre resistenti al Grand Jury ha scaldato i nostri cuori ma li ha anche riempiti di rabbia. Lo Stato ha preso parti della loro vita che loro non avranno mai indietro. E non ci dimentichiamo neanche del terzo resistente (Maddy) e tutti gli altri senza nome.

Per cui la scorsa notte abbiamo deciso di mandare un messaggio sul fatto che il rilascio dei nostri compagni non fermerà i nostri attacchi all’infrastruttura finanziaria, al governo e a tutti gli altri che opprimono e ci portano via la nostra libertà. Una banca insospettabile, CIBC, ha ricevuto un cocktail molotov. Le fiamme hanno portato nuova vita alle nostre menti, distruzione alla banca e un senso di insicurezza alla Polizia di Vancouver e agli investitori delle banche che non saranno mai in grado di fermarci, i nostri attacchi aumenteranno.

Il fuoco brucerà sempre. La scorsa notte, abbiamo fatto sì che il fuoco bruciasse un’istituzione finanziaria che trae profitto dalle vite dei lavoratori e dai debiti delle famiglie. Lasciamo che questo ispiri gli anarchici e altri elementi radicali di Vancouver, Coast Salish Territory, ad attaccare, e attaccare adesso. Non potete fermarci.

Amore a tutti/e i/le compagni/e da CST Vancouver

Prigioni greche: Dichiarazione congiunta di prigionieri del carcere di Koridallos

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Oggi, 29 Marzo, noi i prigionieri del primo braccio del carcere maschile di Koridallos rifiutiamo di entrare nelle celle a mezzogiorno come un minimo segno di protesta contro l’invasione in stile militare dell’unità repressive speciali antiterrorismo (Ekam) che hanno condotto ispezioni a sorpresa e perquisizioni nella notte del 28 Marzo fino alle prime ore del mattino.

Se la polizia greca vuole fare un colpo di stato nelle carceri picchiando e torturando i detenuti, dovrebbe sapere che questa provocazione non rimarrà senza risposta.

Allo stesso tempo, il ministero della “Giustizia” attraverso il suo attuale capo Antonis Roupakiotis, e sotto gli ordini del ministro dell’Ordine Pubblico Nikos Dendias, promuove legislazioni fasciste contro di noi, che includono normative in materia di limitazione del nostro diritto ai giorni di congedo dal carcere e l’introduzione dell’uso di braccialetti elettronici di rilevamento per i detenuti. Incontreranno la nostra opposizione combattiva laddove ci si ritiene necessario, al di fuori delle celle, nei corridoi, sui tetti.

Risponderemo alla violenza dei sbirri con la violenza della dignità.

Per quanto riguarda la fuga di 11 prigionieri dal carcere di Trikala (il 22 Marzo, 2013): nessuna legge o istituzione possa impedire l’inalienabile diritto dei detenuti alla loro libertà. Buona fortuna ai fuggitivi.

Forza e solidarietà a tutti i prigionieri di Trikala che sono stati picchiati dalla polizia.

Prigionieri del 1° braccio del carcere maschile di Koridallos

(Dichiarazione co-firmata da 350 detenuti)

Regno Unito: Concerto di beneficenza per i prigionieri anarchici greci ad occupazione a Nottingham

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«Non diamo libero sfogo ai nostri carcerieri, colpiamo il cuore della tigre ogni giorno, in ogni modo, in base alle nostre differenze, contro la tristezza e la solitudine delle nostre celle di reclusione.”-Os Cangaceiros

La Nostra Solidarietà Non È Negoziabile

Calci alle porte nelle prime ore del mattino da teppisti armati, fascisti in giro per le strade in caccia di immigrati, la tortura sistematica attuata dalla polizia dalla para-militare, il cannibalismo sociale nella vita di tutti i giorni; questa è la realtà nuda e cruda in Grecia.

Nel corso degli ultimi mesi, lo Stato Greco ha chiarito le sue intenzioni, per sradicare ogni insurrezione contro il vortice che ha scatenato sulle strade, in particolare mirando contro gli spazi liberati, dove il controllo della vita quotidiana viene sfidato.

La nostra solidarietà non è negoziabile, quando si tratta dei nostri compagni anarchici, il nostro conflitto con la società prigione è uno e lo stesso. Attraverso questa beneficenza rompiamo le celle che hanno messo intorno a noi, raggiungendo attraverso i confini che non esistono per noi, in un abbraccio eterno i nostri compagni.

Sappiamo che la raccolta di fondi e le parole non sono sufficienti da sole, che le parole devono diventare prassi in modo di penetrare le sbarre della prigione. È solo fino a quando si mette fuoco alle celle all’esterno e all’interno che si può veramente parlare di solidarietà.

Solidarietà con le occupazioni, gli spazi aperti e liberati in Grecia, con tutti i prigionieri nelle celle, non siete mai dimenticati, la nostra resistenza continua vi ricorderà che un giorno gli bruceremo tutti insieme.

Alcune Persona Non Grata