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Amburgo, Germania: Pietre e vernice a costruzioni

Amburgo,  27 giugno 2016

Nella notte passata abbiamo attaccato con pietre e vernice le case di proprietà di lusso di una nuova costruzione alla Elbchaussee. Gli “Appartamenti Rainville” costano tra i 980.000 e 3.920.000 €.

Niente gentrificazione! Niente città dei ricchi!

Niente sgombero die progetti alternativi! La Rigaer94 rimane!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Francoforte, Germania: Segnali di fumo al Rigaer 94; per un Luglio Nero

fightback-544x162Il Luglio Nero di Rigaer-Strasse sta arrivando.*

Gli sbirri hanno assediato il progetto R94 per quasi tre settimane. Abbiamo sentito il vostro messaggio, e facciamo del nostro meglio per rispondere. E continueremo. Stasera [7 luglio 2016] è stata presa di mira una vettura del fornitore locale di energia Mainova.

Con i suoi prezzi già troppo elevati, Mainova gioca un ruolo importante nella repressione degli indigenti. A chi non può più pagare le bollette viene tagliata immediatamente la luce. E se vuole riavere l’elettricità deve raccogliere una somma assolutamente enorme. Forse la macchina incendiata darà a Mainova qualcosa cui pensare.

Tutte le piccole e grandi azioni un po’ ovunque ci fanno piacere – nobile reazione allo spettacolo messo in scena da [Senatore degli Interni di Berlino] Henkel. Prendetele come un piccolo sostegno alla lotta a Friedrichshain.

Che Berlino sprofondi nel caos, e partecipiamo ovunque!

Saluti solidari ai/lle compagn* incarcerati per una manifestazione sauvage** a Basilea, Svizzera.
Auguriamo anche forza e nient’altro che il meglio alle accusate dell’esproprio della banca ad Aachen.

Autonomous Energy Giants

* vedi l’appello per un Luglio Nero [in inglese], di Rigaer94 & amici, prima della manifestazione di sabato [9 luglio] a Berlino
** di solito significa non autorizzata; in particolare qui ci si riferisce alla manifestazione non autorizzata antirazzista e antirepressione di Basilea del 24 giugno 2016, in cui sono stati attaccati degli edifici, ne sono seguiti scontri con la polizia e ci sono stati 14 arresti

in inglese, greco

Lipsia, Germania: Bruciato container di presentazione per abitazioni

Lipsia, 26 giugno 2016

Nella notte da sabato a domenica passeggiavamo lungo il progetto più caro di OB Jung – il porto di Lindenau. Con tanto di entusiasmo abbiamo raso al suolo con le fiamme il container del cantiere che serve come spazio di presentazione a potenziali acquirenti di case.

Un tetto massimo d’affitto a 6.50 € per il 15% delle superficie abitabili non corrisponde alle nostre idee.

Non sogniamo di cambiare l’esistente, ci basta vederlo bruciare.

Love R94, Hate cops!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Monaco, Germania: Vernice a ufficio CSU

Monaco, 15 giugno 2016

La nuova legge per l’integrazione era occasione per alcunx giovani anarchicx di visitare l’associazione distrettuale della CSU.

Nella notte dal 14 al 15 giugno, la facciata in via Adam 2 vicino al commissariato della criminale in via Mailinger è stata marcata con bombe alla vernice e scritto la richiesta che una cultura guida tedesca non ha a venire. In seguito, con alcuni petardi, sveglia al vicinato.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Eislingen/Göppingen, Germania: Vernice e pietre a luogo d’iniziativa AfD

182016Eislingen/Göppingen, 14 giugno 2016

Nella notte passata abbiamo attaccato i locali della FC Gaststätte im Haldenweg 45 con vernice e pietre e lasciato degli slogan. Oggi è prevista un’iniziativa con Moritz Brodbeck dell’organizzazione giovanile dell’AfD “Junge Alternative”.

La AfD dopo i successi elettorali di marzo ora tenta di stabilizzarsi. Chiarendo il carattere di destra del partito. Chi la sostiene si fa complice.

Alla pressione verso destra dobbiamo contrapporre delle attività antifasciste imprevedibili e multiformi!

Dobbiamo attaccare i destri laddove vogliono allargarsi: in pubblico, nella metropoli e nelle campagne!

Niente spazi all’AfD! Attaccare la AfD!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Hildesheim, Germania: Vernice ad auto di nazi

Hildesheim, 10 giugno 2016

Nella notte dal 9 al 10 giugno abbiamo riverniciato gratis una carretta nazi. La seat leon con incollato degli adesivi con “ansgar aryan”, “deutsches reich” e “freiwild” era parcheggiata in via Teichstrasse ed è sconosciuta finora ma sembra che venga da lontano. WST-BI 77. (Contea di Ammerland, Bassa Sassionia). Hildesheim rimane solida.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

L’Aia, Paesi Bassi: Bancomat distrutti in solidarietà con le anarchiche accusate dell’esproprio di una banca ad Aachen, Germania

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La solid(A)rietà non è soltanto una parola, è il nostro stile di vita

Ricevuto il 9 luglio 2016:

La notte scorsa abbiamo distrutto 8 bancomat all’Aia, nel Paesi Bassi, in solidarietà con le compagne anarchiche accusate di esproprio ad Aachen, Germania.*

Il 6 luglio una compagna è stata arrestata ad Amsterdam e si trova attualmente in carcere in attesa dell’estradizione verso la Germania.

La settimana precedente, il 30 giugno, un’altra compagna è stata estradata in Germania dalla Spagna.
Facciamo appello a tutt* perché agiscano in solidarietà con le compagne incarcerate! Siamo incazzat*!

Non ci interessa sapere se le compagne sono responsabili o meno delle rapine. L’esproprio è una pratica eticamente giusta e politicamente legittima, un metodo di lotta che fa parte della storia di tutti i movimenti rivoluzionari. Nonostante i continui tentativi del Potere di ridurre questo metodo nell’ambito del ‘crimine comune’ motivato dall’avidità individuale, il fatto è che l’esproprio dei luoghi di accumulazione del capitale è una costante nella nostra storia: dai gruppi anarco-sindacalisti all’inizio del Ventesimo secolo che rapinavano banche per sostenere gli scioperi o aiutare le famiglie dei/lle compagn* incarcerati, ai diversi gruppi autonomi degli anni 70 e 80.

Libertà immediata per le nostre compagne! Bruciamo tutte le prigioni! Distruggiamo tutte le banche!

via Indymedia NL & Autonomen Den Haag

* Nota di Contra Info:
Nel luglio 2015, una compagna è stata arrestata al confine greco-bulgaro, accusata dell’esproprio di una banca avvenuta ad Aachen nel 2013. Dopo aver passato 5 mesi in detenzione preventiva in Germania, è stata rilasciata e le accuse lasciate cadere. Tuttavia l’accusa ha fatto appello. La compagna è stata nuovamente arrestata qualche giorno fa ad Amsterdam, in attesa di processo. Rischia di essere estradata in Germania.

Aggiornamento via Solidariteit.noblogs.org: Il 15 luglio la compagna è stata rilasciata in attesa della decisione riguardo l’estradizione; rimane comunque sottoposta a misure cautelari. L’udienza per l’estradizione è stata fissata per il 1° settembre.

Nell’aprile 2016 un’altra compagna è stata arrestata a Barcellona, accusata dell’esproprio avvenuto ad Aachen nel 2014. È già stata estradata in Germania in attesa del processo. È incarcerata nella prigione di Colonia, in isolamento, le è permesso di uscire nel cortile della prigione soltanto per un’ora al giorno, e le comunicazioni con l’esterno le sono state pesantemente limitate.
Aggiornamenti: Solidaritatrebel.noblogs.org

in inglese

Prigione di Koridallos, Atene: Riepilogo delle sentenze nel processo per il caso dell’evasione della CCF

HammerHand-544x534L’8 luglio 2016, la corte della prigione di Koridallos – presieduta dal giudice speciale Asimina Yfanti – ha condannato tutti i membri dell’organizzazione rivoluzionaria anarchica Conspirazione delle Cellule di Fuoco, accusati di aver piazzato un ordigno esplosivo all’ufficio del fisco di Koridallos; di aver spedito un pacco bomba alla stazione di polizia di Itea (in rappresaglia all’omicidio del detenuto Ilir Kareli da parte dei secondini); di aver spedito una lettera esplosiva a casa di Dimitris Mokkas (giudice speciale della corte d’appello contro il terrorismo); di aver progettato un’evasione armata dalla prigione di Koridallos (detto “progetto Gorgopotamos”); e di possesso di armi da fuoco, esplosivi e lancia-razzi anticarri con l’obiettivo di “perturbare la vita sociale, economica e politica del paese.” In più, in rapporto a queste accuse, sono stati dichiarati colpevoli di “gestione di un’organizzazione terrorista” e incitazione (“istigazione morale”) a quattro tentativi di omicidio.

Durante la sentenza c’era una forte presenza di compagn* in solidarietà con gli/le anarchic* e i degni individui co-accusati nel processo per il caso d’evasione. Anche la presenza della polizia (compresa la squadra antisommossa) era importante.

Membri della CCF:

I/Le 10 prigionier* anarchic* della CCF Gerasimos Tsakalos, Christos Tsakalos, Giorgos Polidoros, Olga Ekonomidou, Theofilos Mavropoulos, Panagiotis Argirou, Giorgos Nikolopoulos, Michalis Nikolopoulos, Damiano Bolano, Haris Hadjimihelakis sono stati condannat* a 115 anni di prigione ciascun*.

La compagna Angeliki Spyropoulou:
La prigioniera anarchica Angeliki Spyropoulou è stata condannata a 28 anni di prigione.

Parenti di membri della CCF:
Athena Tsakalou (la madre dei membri della CCF  Gerasimos Tsakalos e Christos Tsakalos) ed Evi Statiri (la compagna di Gerasimos Tsakalos) sono state riconosciute non colpevoli a maggioranza (e non a verdetto unanime).

Tuttavia Christos Polidoros (fratello del membro della CCF Giorgos Polidoros) è stato condannato per “appartenenza all’organizzazione terrorista Conspirazione delle Cellule di Fuoco” e ha ricevuto una sentenza a sei anni con la condizionale.

Altre condanne e un paio di assoluzioni:
Christos Rodopoulos (soprannominato “Iasonas” dalle autorità), che aveva negato ogni accusa, è stato condannato a 75 anni di prigione.

Christodoulos Xiros (membro condannato di 17N) è stato condannato a 65 anni di prigione.

Altri quattro imputati sono stati condannati per presunta appartenenza all’organizzazione e condannati a 27-28 anni di prigione ciascuno.

Fabio Dusko è stato condannato a 8 anni di prigione.

Altri quattro imputati sono stati assolti dall’accusa di appartenenza all’organizzazione ma hanno preso 6 anni con la condizionale.

Altri due imputati sono stati dichiarati colpevoli di reati minori.

Due imputati sono stati dichiarati non colpevoli.

in inglese, tedesco

Atene: Striscione in solidarietà con i tre compagni arrestati a Varsavia, Polonia

warsaw-3-544x408warsaw3-544x408Il 23 maggio 2016 tre compagni sono stati arrestati in Polonia, accusati di tentativo di attacco incendiario a una vettura di polizia. Saranno trattenuti in custodia preventiva per tre mesi, in attesa di processo, e rischiano fino a 8 anni di prigione. I compagni negano ogni coinvolgimento nell’azione; uno è stato violentemente picchiato dagli sbirri.

Lo Stato polacco ha parlato di terroristi – come ci si aspetta da ogni meccanismo autoritario che cerca di conservare il proprio potere – e ha sottoposto i compagni alla pubblica gogna tramite i media, volendo far passare indisturbatamente e “legittimamente” una nuova legge anti-terrorismo, con lo scopo di accrescere la repressione e la sorveglianza.

Nel loro tentativo di imporre la dottrine “Ordine e Sicurezza”, gli sbirri hanno già fatto irruzione due volte (il 23 maggio e il 2 giugno) al Radykalne Ogrody Działkowe (ROD – Radical Allotment Gardens), investigando nella zona, perquisendo le case dei compagni, facendo domande, e controllando documenti.

Vogliamo mandare il messaggio che i compagni in Polonia non sono soli; ecco perché abbiamo esposto uno striscione di solidarietà al Politecnico di Atene (sulla via Stournari a Exarchia), che dice: “Forza ai 3 anarchici arrestati in Polonia, che dal 23/5 sono accusati di tentato incendio di un’autopattuglia di polizia – Fratelli, non siete soli – Quando la solidarietà prende le armi, distrugge confini, Stati, prigioni”.

PIENA SOLIDARIETÀ CON I COMPAGNI ARRESTATI IN POLONIA.

FUOCO E FIAMME PER LE PATTUGLIE DEGLI SBIRRI, LE PRIGIONI E OGNI BERSAGLIO AUTORITARIO.

ONESTI E RETTI CASTIGATORI; UFFICIALI GIUDIZIARI E SECONDINI, SBIRRI, MEDIA, E TUTTA L’ALTRA FECCIA AUTORITARIA: NON AVETE RAGIONI DI DORMIRE TRANQUILLI.

Iniziativa di alcuni individui del gruppo artistico anarchico Ochetos

in inglese, greco e polacco

Berlino: A fuoco carretta di lusso

183073Berlino, 24 giugno 2016

La mattina presto del 24 giugno 2016 a Berlino Nikolassee bruciarono tre carrette di lusso. Una Audi nella Alemannenstrasse, una Range Rover e una Mercedes campagnola nella Teutonenstrasse. Inoltre nei pressi furono apposti degli spray sulla Rigaer. I 10 milioni di danni materiali sono quasi raggiunti! Rigaer rimane!

Siamo maledettamente arrabbiatx dopo lo sgombero parziale della Rigaer 94 di mercoledì. Questa rabbia ora la portiamo in strada. Con manifestazioni spontanee, striscioni oppure auto e banche in fiamme. È ora per le azioni decentrate – qui e dappertutto. Formate dei piccoli gruppi, prendete alcune bombolette spray, accendifuoco, ecc. e fatela pagare cara a Henkel, questa merdata!

Formate bande, formatevi, preparatevi – Henkel nel bagagliaio!

Fonte: Linksunten

Traduione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Würzburg, Germania: Vernice a nuova costruzione

Würzburg, 24 giugno 2016

La gentrificazione è un tema che da tanto tempo non interessa solo le grandi città ma nel frattempo anche la “provincia”. Per attirare una nuova clientela più ricca, i quartieri operaix tradizionali e quelli per gli strati sociali più bassi sono trasformati nel senso del capitale.

Per esempio a Würzburg il quartiere Zellerau, dove la bettola “Onkel” (“Zio”), una bettola tradizionale e punto d’incontro sociale del quartiere, è stata rasa al suolo e sostituta con case di proprietà nuove e più care, ormai abitate da poche settimane.

Per attire l’attenzione pubblica su questo sviluppo e anche in solidarietà con i progetti casa minacciati a Berlino, la notte scorsa apposta la scritta “Rigaer 94 rimane” sulla linda facciata yuppie e lanci di bottiglie con la vernice alla nuova costruzione. Che si siano rotte sulla strada facendola diventare rossa non cambia nulla del fatto che ci fu danno materiale e che questo ha umilmente contribuito al massimo di 10 milioni. Anche in provincia c’è gente che s’interessa di quel che subiscono lx nostrx compas a Friedrichshain.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Dresda, Germania: Bruciata auto di Thyssen-Krupp

182903Dresda, 23 giugno 2016

Ieri notte a Dresda è andata a fuoco un’auto di Thyssen-Krupp. Thyssen-Krupp è la più grande impresa d’armi in Germania e con ciò non solo sostenitrice bensì anche autrice di guerre. Così l’impresa lucra sulla miseria e sull’espulsione. Inoltre rappresenta la potenza del riarmamento chiamata Germania che si considera “soccorritrice del mondo” essendo però corresponsabile per la fuga di migliaia di persone.

Speriamo che la colonna di fumo fosse visibile fino a Berlino e partecipiamo ai danni materiali da un milione annunciati contro l’attacco ai nostri spazi.

Inoltre non vediamo l’ora che arrivino le proteste attorno al tre ottobre e che iniziano in questo modo. Nei giorni attorno ai “festeggiamenti dell’unità”, la Germania celebrerà di nuovo se stessa. Non mancheranno le nostre critiche.

War starts here! Attaccare chi approfitta delle guerre!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Berlino: Azioni dopo lo sgombero del Rigaer 94

182914Berlino, 23 giugno 2016

Dichiarazione & appello.

“Da qualsiasi angolazione lo si prenda, il presente è senza uscita. Esso non ha più nemmeno la minore, tra le sue virtù.”
Comitato Invisibile

Chi ha seguito gli sviluppi degli ultimi anni a Berlino – e non stava giusto a guardare il mondo dalla finestra di una baracca di lusso – si sarà accortx che la città capitalista sfrutta vertiginosamente il proprio spazio. Come un motore sempre uguale, si apre quartiere dopo quartiere, si ristruttura casa dopo casa, un quartiere popolare dopo l’altro subisce la falsa attribuzione di una stronzata hippie di nuova invenzione, la gente perde la propria casa, la propria piazza, il proprio spazio urbano…

Tuttx devono capire una volte per tutte che nella città capitalista c’è spazio solo per chi, nel mondo globale delle merci, consuma e basta. Tuttx lx altrx devono stare ancora più strettx, accollarsi un secondo lavoro, aggiungere qualche soldo al sussidio sociale per poter pagarsi la casa o, come lx profughx, essere immediatamente accasermatx da qualche parte.

Tutto questo non è affatto una logica di mercato “normale”, bensì, nel mondo occidentale, a partire dagli anni ’80 parte di una ristrutturazione forzata della città in spazio economico per farne una città che si fa essa stessa merce.

Perciò lo Stato fa di tutto per sgombrare i quartieri popolari e le piazze – per una nuova clientela fatta di start-up e merda simile – sgomberarli da tutto ciò che non può essere trasformato in una io-SpA, che non può pagare degli affitti orrendi o che è testimonianza visibile della miseria della città capitalista. Al di là di ogni cosmetica come il freno agli affitti o zone di protezione d’ambiente sociale, si tratta sempre ancora di garantire l’accumulazione di capitale, che sia con degli immobili o con dei centri commerciali senz’anima e vita.

Un quartiere resistenziale come quello attorno alla Rigaer Strasse si scontra per forza con l’idea della formazione statale e capitalista dello spazio urbano. Nel quartiere popolare Friedrichshain Nord, le nuove costruzioni di lusso s’incontrano con l’ultima parte di case occupate, la cultura di strada e la resistenza si scontrano con il distretto e i porci. Sempre più persone si ritrovano e sfondano i cluster, e le nuove costruzioni di lusso sono impedite (…)! Con l’instaurazione di zone di pericolosità e il raid si preparava la diffamazione per giustificare l’attacco e lo sgombero di ieri della R94. Una nuova qualità della violenza – sbraitano i media, la sbirraglia e lx politicx di questo infinito macchinario della diffamazione. Una violenza che fronteggia il silenzio depressivo e la violenza vera nel bailamme della città capitalista.

“Era un attacco alla società civile” – Morgenpost, sui disordini nella Flottwell Str. (primo fine settimana di febbraio).

Già! Vogliamo essere la carica esplosiva della vostra perversa società! La società è merda di per sé, non ha nulla di emancipatorio o addirittura di sovversivo, poiché una società funziona sempre passando per la costruzione di un sentire tipo “Noi qui e Quellx là”. In questo caso. “Noi gente della borghesia urbana che lavoriamo duro” e là “lx casinistx di sinistra”. Anche se  è evidente che il costrutto di società non mira in primo luogo all’antagonismo radicale di sinistra ma serve alla nazionalizzazione e all’emarginazione razzista, sia con la mossa da parte della politica d’austerità fatta da “Noi Nord-Europei” e dai “Sud-Europei pigri” o nel caso dex profughx “Noi Tedeschi” e gli “Stranieri”. Il costrutto di società è, in parole povere, una tecnica di potere. Come quando si dice… il cane colpito latra…, ebbene sì, noi la vostra società civile dei ricchi l’attaccheremo sempre. Si capisce da sé che ce ne frega altamente a chi mai appartenga la ricca Mercedes o la lussuriosa casa di proprietà, né quale destino degli anni vi è collegato. Si tratta, invece, del tipo d’organizzazione della città capitalista e finchè si tratta di proteggere l’accumulazione di capitale con la sua graziosa forma merce, fino allora per noi c’è sempre un motivo per partire.

Ed è un vecchio trucco del potere includere nell’indignazione per il fatto coloro che non sono colpitx da tali azioni, che siano lx inquilinx o lx poverx. Ecco dove si chiude il cerchio della società civile: con la propria costruzione flessibile di società, la  salvaguardia della proprietà punta sul trasferire nel ruolo di vittime potenziali quellx che non avranno mai nessuna proprietà, e men che mai del capitale.

Ancora più chiara è la strategia degli sbirri di provocare divisioni e pressione con il presunto traferimento dex rifugiatx, sia con il Kanal, il lager di tende a Charlottenburg oppure ora nella R94. Che in questo un procuratore apartheid ne sia proprietario è quasi il massimo della perversione. Non cadiamo nel tranello nella divisione e avremmo qualche idea su dove c’è molto spazio per dex profughx e per noi: abbondano le Spreegold-Tower e le baracche di lusso!

Per infrangere tutto questo e sfogare la nostra rabbia per lo sgombero, ieri notte si è riunito una canaglia di 50-60 persone per prendersi per un momento la Schlesische Strasse, costruire delle barricate, spaccare l’ufficio comunale per l’ordine e la sicurezza, fare oggetto di lanci la ex casa occupata GSW nella stessa via ed erigere una barricata in fiamme sulla Puschkinallee.

Stralau1Non eravamo lx unicx ad essere in giro la notte passata:

A Pberg brucia una BMW

Sempre a Pberg bruciano macchine edili e materiale in un cantiere di lusso

A Moabit volano pietre a una banca

Anche a Hallesches Ufer pietre e vernice a una banca

Bruciano auto di lusso in via Alexandrinnen e in Gitschiner & Stralauer Halbinsel

Pietre a banca in via Heinrich-Heine

Spray e pietre a ufficio immobiliare in via Choriner

Per Berlino, le azioni spontanee alle ore 20 e nel resto della notte erano già molto carine, ma c’è molto spazio per molto di più: incontriamoci, occupiamo, parliamo – partiamo per bruciare le strade capitaliste, volantinare, fare degli spray e manifestare. Facciamo gli agguati ai porci, da Heerstraße-Nord a Gropius-Stadt. Incontriamoci con tuttx quellx che sono banditx da questa città, con tuttx quellx che non vogliono o non possono essere valorizzatx,  con tuttx quellx che pure odiano gli sbirri. Dite a tuttx che il 9 luglio c’è una manifestazione progettata già da tempo con il gruppo CG, che ora sarà perlomeno grande quanto quella di quartiere nel primo fine settimana di febbraio, ma con ancora più rabbia…

Spezziamo la tristezza organizzata per vivere di nuovo!

Formate delle bande e preparatevi.

Creativx & solidali per i danni materiali di 10 milioni, e per Henkel vale tuttora: nel bagagliaio con te!

Think & Attack – Gruppi Autonomi

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Amburgo, Germania: Bruciata una Porsche

183095Amburgo, 23 giugno 2016

Non ci scaccerete!
Non ci metterete i piedi in testa!

E ci siamo già di nuovo. Quel che abbiamo dovuto vedere tante volte negli ultimi tempi succede di nuovo. Lo Stato attacca i nostri spazi liberi. La Luftschlossfabrik, KoZe, Friedel 54 o l’attacco alla Rigaer 94 il 22 giugno 2016 – coloro che pensano di dominarci ci dichiarano guerra dappertutto.

Questa guerra non la vincerete! Poiché noi attacchiamo e ci vendichiamo. Il giorno X a Berlino era solo l’inizio! Anche ad Amburgo scendiamo nei vostri quartieri. Ecco perché a Havehude in una prima azione abbiamo dato alle fiamme una Porsche costosa da fare schifo.

Volete distruggere i nostri spazi? Ve ne pentirete. Ogni giorno.
Saluti solidali a tuttx lx compagnx.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera, Salez, CH

Atene: Triplo attacco incendiario in centro

insu-544x362Negli ultimi giorni di maggio abbiamo incendiato due bancomat dell’Alpha Bank nel centro di Atene, così come uno scavatore utilizzato per l’estensione della linea del metrò nel quartiere di Exarchia.

Avvertiamo lo sforzo dello Stato di aumentare il meccanismo di controllo e disciplina come un modo di instaurare ovunque una normalità consumista e pacifica, e attaccare gli spazi che diffondono teorizzazioni e pratiche anarchiche – che è la ragione per cui abbiamo scelto di attaccare ogni forma di Potere con ogni mezzo a disposizione.

Abbiamo compiuto quest’azione anche in memoria del nostro compagno Mauricio Morales, ucciso il 22 maggio 2009; e in solidarietà con i/le nostr* compagn* incarcerat*.

TUTT* I/LE NOSTR* COMPAGN* RIVIVONO
ATTRAVERSO LE FIAMME DELLA RIVOLTA
SALUTI GUERRIGLIERI AI/LLE COMPAGN* DELLA CCF
FORCA PER I GIUDICI, PALLOTTOLE PER GLI SBIRRI
GUERRA ALLE NAZIONI, OCCUPIAMO IL MONDO

Cellula per la diffusione della violenza insurrezionalista/FAI-IRF

in inglese, greco

Berlino: Vernice a ufficio di collocamento

Berlino, 24 giugno 2016

Giovedì notte abbiamo attaccato l’ufficio di collocamento Mitte a Berlino. Siamo arrabbiatx!
Dovevamo sfogarci!

Perché? Come? – vedete voi stessx:

[vimeo]https://vimeo.com/172052943[/vimeo]

Se ci togliete la grana, vi faremo una city grama.

Contro ogni esclusione! La vostra giraffa e la vostra zebra
p.s. ♥ 2 R94

Fonte: Linksunten

Video:

https://vimeo.com/172052943
https://vid.me/4UHC
https://uploadly.com/yumu2dte

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Lipsia, Germania: Bruciate auto di ditta immobiliare CG-Group

183018Lipsia, 23 giugno 2016

Stand behind Rigaer 94! Mentre ci si sollazza nell’isteria dei Campionati Europei e la nazione è di nuovo tutta d’un pezzo, ci si delizia per l’inizio dell’estate e piace stare all’aria aperta con gli amici oppure si scalpita in attesa dei festival previsti, si sta già con la mente nei Caraibi pavoneggiandosi in spiaggia accodati al prossimo trend estivo, è quasi impossibile che ci sia qualcosa che rovini questa somma esaltazione.

Ma c’è abbastanza gente che non può o non vuole partecipare a questa ondata d’entusiasmo. Gente non abbastanza hip e poco pulita. Gente che collega le spiagge piuttosto alle migliaia d’annegatx e non alle ferie. Gente distrutta dalla continua pressione quotidiana per aumentare il rendimento e non più capace di soddisfare la pretesa. Gente che nel bel quadro di una città moderna e lussuosa fa brutta figura.

Ma a volte, cioè raramente, ci creiamo i nostri spazi liberi, dove meno male non siamo espostx a tutta questa merda che chiamate società.

E ci scacciate da questi spazi, dai nostri spazi, dalla nostra Rigaer94. E ora è notte e siamo in strada…

In solidarietà con Berlino e come avvertimento contro la continua valorizzazione delle città, nella notte del 22 giugno abbiamo dato fuoco a sette vetture della CG-Group.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

183034

Rostock, Germania: Fuoco a biglietteria automatica e vernice a tribunale

FahrkartenautomatRostock, 23 giugno 2016

La mattina del 22 giugno sgombero della Kaderschmiede e di altre parti di una casa nella Rigaer Strasse 94. Lx abitanti della casa furono e sono vessatx dagli sbirri. I responsabili dello sgombero puntano come al solito sulle menzogne e sull’inganno per fare propaganda contro le strutture di sinistra. Pretesto per l’attacco è la creazione di abitazioni per profughx. Una notizia stampa che arriva da Moabit anticipa già lo smascheramento di questa menzogna.

Durante lo sgombero, la sinistra tedesca discuteva. È già il giorno X? Ci basta? Contrattacare oppure aspettare?

Noi diciamo: fate di ogni giorno un giorno X!

Non date tregua a questo Stato, a questo sistema. Attaccate dove potete. Volante degli sbirri o ufficio di collocamento, cassa dei risparmi o filiale KiK – ogni sgombero costa un milione!

Nella notte dopo lo sgombero perseguimmo questo obiettivo, il nostro contributo al milione era una biglietteria automatica e vernice alla facciata del tribunale in via August Bebel a Rostock.

La nostra solidarietà è per chi subisce lo sgombero!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez,CH

[Bure] Manifestazione di rioccupazione – Sabato 16 luglio ci riprendiamo il bosco

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Bure – Sabato 16 luglio 2016 // Manifestazione di rioccupazione // Ci riprendiamo il bosco!

E quindi hanno mandato decine di caschi. Li abbiamo visti spuntare all’orizzonte poco prima delle 6 del mattino di giovedì 7 luglio. I caschi, le camionette i trattori, i bulldozers, i tir, gli elicotteri. Oh sinistra parata venuta a cacciarci!

Dal 19 giugno, collettivi, associazioni, abitanti in resistenza, contadin* vivevano nella e con la foresta liberata di Mandres-en-Barrois costruendo delle capanne là dove l’ANDRA ha disboscato.
Nel momento in cui i nucleocrati tentano di legalizzare il cimitero atomico all’Assemblea Nazionale, noi abbiamo allegramente occupato la piattaforma di Cigéo, simbolo dell’inizio dei lavori.

Questo fronte contro l’impero nucleare, fragile breccia, è stato aperto e tenuto in diversi modi: sabotaggi, picnic, occupazione, azioni legali e unione di più di una sessantina di associazioni. Tutto questo ha inceppato il  macchinario dell’ANDRA fino a spingerla a utilizzare la forza.

Questo sgombero non segna una sconfitta. Ma piuttosto rafforza la nostra collera, la nostra rabbia e la nostra determinazione. Lasciar loro questo bosco è fuori discussione. Che gli sbirri trascinino pure i loro stivali sporchi tutto il giorno, che i mercenari dell’ANDRA ricomincino le loro ronde, che riprendano i loro lavori insopportabili.

Il week-end del 16 e 17 luglio 2016 avevamo convocato, sotto i carpini e i faggi del bosco, delle «Barricate antinucleari mondiali e improvvisate».

Urge essere ambizios* e realist* come abbiamo saputo esserlo finora. Questi incontri si terrano lo stesso.

E si terranno NELLA FORESTA!

Dopo il 14 luglio i soli e unici fuochi d’artificio che esploderanno saranno quelli che tireremo contro l’Andra e il suo mondo! Ancora una volta il nostro unico limite è il numero. Unitevi a noi!

NON CI POLVERIZZERANNO MAI!
ANDRA SLOGGIA!
RESISTENZA E LEGNATICO!
#ESTATEDURGENZA

P.-S.
contact. +33 758654889 / sauvonslaforet@riseup.net
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Firenze: Sabotaggio antinucleare – Si chiude il processo d’appello

Giovedì 31 giugno a Firenze si è concluso il processo d’Appello contro cinque compagne e compagni accusat* di un attacco dinamitardo contro un traliccio dell’alta tensione della famigerata linea La Spezia Acciaiolo in Toscana, azione contro i nuovi progetti di ripresa dell’energia nucleare in Italia.

Questo processo, che si trascinava da oltre dieci anni, partiva dalle inchieste “gruppi d’affinità” e “anticorpi” del 2006, quest’ultima includeva per altr* compagn* l’accusa di un attacco contro un’agenzia di lavoro interinale Adecco, reato nel mentre andato in prescrizione.
Il pubblico ministero si è limitato a chiedere il rinnovo di tutta l’istruttoria con l’utilizzo di nuovi periti e nuovi digos. La corte ha confermato invece la sentenza di assoluzione del primo grado per tutte/i, prendendosi novanta giorni per dare le motivazioni, scaduti i quali il pubblico ministero se vorrà potrà ancora allungare i tempi di questo processo ricorrendo in cassazione.

Prendiamo questa occasione per ringraziare tutte/i coloro che in questi anni ci sono state/i vicino sostenendoci con svariate iniziative che hanno permesso una continuità che desse forza e attenzione a temi, quello repressivo ne è solo una parte, come la lotta contro il nucleare in qualsiasi forma si presenti e contro tutte le nocività che ammorbano il pianeta e ogni essere vivente.

Alcuni nemici delle nocività

Prigioni spagnole: Rappresaglie contro la compagna detenuta a Madrid, accusata dell’esproprio di una banca

Da vari giorni, la compagna detenuta dal 13 aprile a Soto del Real (Madrid) sta subendo diversi abusi da parte del direttivo del centro penitenziario. Allegando “ragioni di sicurezza”, non solo le è stata negata la possibilità di avere un vis à vis con la sua compagna ma le è anche stata proibita qualsiasi comunicazione telefonica con lei e un’altra persona. In più il vice direttore le ha notificato  diverse sanzioni/richiami disciplinari per, secondo lo stesso, “incitamento alla rivolta” e punizioni per aver parlato con le altre detenute durante la notte.

È facile capire che queste punizioni sono una rappresaglia per l’attitudine combattiva e solidaria della compagna, che malgrado la distanza e l’isolamento continua con determinazione a partecipare alle lotte di strada, mandando messaggi di appoggio al Banc Expropiat di Gracia e una lettera dove riaffermava le sue convinzioni e pratiche politiche di lotta contro lo stato e il sistema capitalista.

Dal nostro punto di vista, tutti questi tentativi di silenziarla e isolarla possono soltanto condurre a un moltiplicarsi di dimostrazioni di solidarietà e a una maggiore diffusione di queste sue parole per le quali la stanno punendo.
Ricordiamo anche  che a breve finisce il tempo limite per l’estradizione in Germania che dovrebbe essere il 30 giugno.

Non permetteremo che mettano a tacere la voce delle combattenti detenute!

Abbattiamo i muri che isolano e nostre compagne!

Diffondete!

Cronaca della concentrazione al carcere di Soto del Real (Madrid) dove è detenuta la compagna arrestata il 13 aprile

Lo scorso fine settimana un gruppo di compagnx sono andatx al carcere di Madrid  Soto del Real per rompere l’isolamento che cercano di imporre alla compagna anarchica arrestata lo scorso 13 aprile e per dimostrare all’istituzione penitenziaria che né lei né nessuna detenuta sarà mai sola davanti allo Stato.
Il corteo, anche se poco numeroso, è stato un successo e la compagna ci ha poi confermato di aver sentito suoni e voci delle persone, cancellando per un momento il silenzio che cercano di imporre.

Breve resoconto del corteo:

Sabato 25 di giugno una trentina di persone si sono ritrovate davanti alla prigione di Soto del Real per mostare il loro rifiuto alla detenzione ed estradizione della compagna arrestata il 13 aprile, accusata di esproprio di una banca in Germania.
Si è gridato in solidarietà con le detenute e contro le carceri, è stato letto un comunicato solidario con la compagna e un altro dove si spiegava la situazione delle donne detenute. Nel mentre venivano lanciati petardi per poter oltrepassare i muri con il forte rumore, accorciando così le distanze tra il dentro e il fuori.
Durante la concentrazione sono arrivati gli agenti della Guardia Civil chiedendo i documenti ai/alle solidarix che si sono rifiutatx di farsi identificare.
Quindi alla fine dell’atto, le autorità hanno fermato tutte le macchine che si dirigevano all’uscita, perquisendole e forzando le identificazioni.
Ricordiamo che giovedì 30 giugno la compagna verrà estradata e messa a disposizione delle autorità tedesche. Tutto questo dopo aver subito numerosi abusi da parte del direttivo penitenziario di Soto del Real, come il diniego ad avere un vis à vis con la sua compagna il giorno del matrimonio o il divieto di telefonate con lei e altre persone.

Diffondiamo la solidarietà e la ribellione!
Abbattiamo i muri delle prigioni!
Muri e guardiani non faranno tacere la nostra passione per la libertà!

Parigi: Azione per i/le prigionier* politic* alla protesta massiccia nelle strade di Parigi il 14 giugno

Durante la manifestazione a Parigi del 14 giugno, dei/lle compagn* del GAB (Gruppo Anarchico di Berna) hanno portato uno striscione in solidarietà con i/le prigionier* politic* in Grecia, Svizzera e altrove, che diceva: “Chiunque dimentica i/le prigionier* della guerra sociale ha dimenticato la guerra! Libertà per Nikos Maziotis, Marco Camenisch & i membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.”

Ricevuto il 26 giugno con queste immagini:

bereit-1-544x393Bereit-3-544x407Bereit-4-544x408Il 14 giugno 2016, sindacati e gruppi rivoluzionari hanno chiamato a una protesta massiccia nelle strade francesi. Centinaia di migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione contro la nuova legge sul lavoro, il capitalismo e la repressione di stato. Inoltre, diverse persone di tutta Europa sono venute a Parigi per dimostrare la loro solidarietà al movimento.

In reazione alla vivace protesta della popolazione, la polizia, amministrata dal governo di sinistra, ha attaccato con lacrimogeni, granate stinger, tonfa e cannoni ad acqua. Ci sono stati centinaia di feriti; in un caso una persona ha quasi perso la vita dopo essere stato colpito dal frammento di una granata.

Col nostro striscione volevamo attirare l’attenzione su tutt* i/le prigionier* che quel giorno non hanno potuto battersi al nostro fianco. Per esempio in questi giorni in Grecia si sta svolgendo il processo contro 22 anarchici. Nikos Maziotis, un altro anarchico e membro dei gruppo Lotta Rivoluzionaria, è stato condannato all’ergastolo per partecipazione alla lotta armata.

Dall’inizio della protesta in Francia, tre mesi fa, sono state arrestate quasi 500 persone.
In tutto il mondo ci sono migliaia di rivoluzionar* incarcerat* perché si battono per una società libera.

Chiunque dimentica i/le prigionier* della guerra sociale ha dimenticato la guerra!

in inglese

Polonia: Appello alla solidarietà – Tre mesi di carcere per il blocco di un’espulsione

7-May-demo-in-solidarity-with-poet-Łukasz-Bukowski-544x408Ricevuto il 19 maggio via Rozbrat.org:

Il 27 aprile 2016 Lukasz Bukowski, membre della Federazione Anarchica di Poznan, in Polonia, è stato incarcerato per tre mesi, accusato e condannato per violazione dell’integrità fisica di un agente durante il blocco dell’esplusione di una donna disabile e di suo marito, Katrzyna and Ryszard Jencz, da un complesso di appartamenti a Poznan. Lukasz ha rifiutato di pagare la multa, che è stata trasformata in lavori socialmente utili e successivamente in pena detentiva. Si è presentato in una prigione a Poznan dove trascorrerà i prossimi tre mesi. Lukasz vuole attirare l’attenzione sui trasferimenti e le espulsioni brutali che avvengono ancora non solo a Poznan ma in tutta la Polonia. Si è rifiutato di pagare la multa perché crede che il suo gesto di difendere gli inquilini fosse giusto. Vuole attirare l’attenzione anche sull’iniquo e ingiusto trattamento nei confronti degli inquilini e sulla repressione che colpisce tutte le persone che difendono i loro diritti.

L’espulsione di Ryszard e Katarzyna (che è gravemente malata e si trova in carrozzina da anni) è avvenuta il 25 ottobre 2011. Nonostante le gravi condizioni di Katarzyna siano visibili, la corte che ha emesso l’avviso di espulsione non ha assegnato loro una casa popolare (obbligatorio per legge, ma la corte rifiuta spesso di farlo a causa della carenza di case popolari). Quindi la coppia era stata di fatto buttata in strada.

Un ampio spiegamento di forze di polizia è stato mobilizzato e si è presentato davanti l’edificio poche ore prima dell’espulsione, bloccando l’accesso al palazzo e all’appartamento. Una settantina di attivisti hanno cercato di bloccare l’espulsione. Si sono unite anche delle persone che abitano nel quartiere, ma alla fine Katarzyna Jencz è stata trasportata fuori dall’edificio in barella a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute. Il notaio ha quindi pignorato l’appartamento.

Durante il blocco sono state fermate tre persone, compreso Lukasz. Afferma che le accuse cui deve fare fronte non sono giustificate e che la sua condanna è una forma di vendetta per la sua resistenza sociale. La polizia ha anche accusato altre due persone di aver tenuto un presidio non autorizzato, ma sono stati entrambi assolti.

Ogni anno le corti polacche emettono tra 30,000 e 40,000 avvisi di espulsione. I notai s’incaricano di circa 8,000 espulsioni; sono spesso accompagnati dalla polizia. Altre persone che hanno ricevuto l’avviso di espulsione lasciano semplicemente il loro appartamento prima dello sfratto. La principale causa deglli sfratti è il debito in aumento a causa degli affitti alti, delle bollette di luce e gas, basso reddito e forme di impiego precarie, così come l’assenza di servizi sociali. Spesso gli inquilini espulsi non ottengono il diritto a una casa popolare. Le autorità non riconoscono l’obbligo costituzionale a fornire una casa popolare alle persone nelle condizioni economiche peggiori, persone malate e disoccupate. Il caso di Katarzyna e Ryszard Jencz è uno dei più spaventosi, in quanto ha mostrato la spietatezza degli sfratti e dei trasferimenti da parte delle autorità cittadine che spesso rappresentano gli interessi di proprietari e imprenditori.

Come movimento riteniamo che Lukasz sia un prigioniero politico, un prigioniero di coscienza, che chiede rispetto per i diritti degli inquilini e chiede che le espulsioni abbiano fine. La sua incarcerazione segna l’inizio di un’altra campagna contro gli sfratti, i trasferimenti illegali e la violazione dei diritti degli inquilini. Insieme a Lukasz chiediamo la fine delle espulsioni e il cambiamento dell’ingiusta politica di alloggi popolari che provoca un gran numero di tragedie umane. Le vittime di questa politica sono spesso le persone più povere. Chiediamo alle autorità di Poznan di fermare i 250 sfratti dalle case popolari che hanno annunciato di effettuare fino a novembre e di garantire a ogni abitante di questa città un posto dove vivere. Mostrate una reale volontà di cambiare la politica dell’alloggio sociale!

Allo stesso tempo facciamo appello a tutte le persone che partecipano al movimento anarchico e per i diritti degli inquilini a dimostrare la loro solidarietà con Lukasz, tutti gli inquilini espulsi e le vittime della violenza della polizia.
Basta con la violazione dei diritti degli inquilini! Stop alla violenza della polizia! Stop agli sfratti!

Scrivete a  Łukasz (parla inglese):
Łukasz Bukowski s. Zbigniewa
Zakład Karny Gorzów Wielkopolski P-2
ul. Podmiejska 17
66-400 Gorzów Wlkp.
Polonia

in inglese

Varsavia, Polonia: Tre anarchici in preventiva accusati di tentato attacco esplosivo

3warsaw-544x381Nelle prime ore del 23 maggio 2016, tre anarchic* sono stati arrestati nei pressi di un parcheggio nel quartiere Włochy, a Varsavia, per, sembra, aver piazzato un ordigno esplosivo artigianale sotto l’automobile di un poliziotto, nel tentativo di attaccare il commissariato locale. I/Le tre compagn* – di 17, 31 e 35 anni – si sono rifiutat* di testimoniare e hanno negato tutte le accuse a loro carico. Almeno un* di loro è stato picchiat* durante il fermo.

Lo stesso giorno, la zona occupata di Radykalne Ogrody Działkowe (Giardini Radicali) ha subito un’incursione, è stata ispezionata e ripetutamente ‘visitata’ dagli sbirri che hanno controllato i documenti di tutte le persone presenti e hanno cercato di interrogare i giardinieri. (Il 2 giugno gli sbirri hanno di nuovo ‘visitato’ il ROD.)

Gli arresti hanno provocato la frenesia dei media. I/Le tre anarchic* sono stati descritt* come terrorist*, e fin dal principio sono state pubblicate le loro foto. Si trovano in carcere preventivo, dove resteranno per i tre mesi che li separano dal processo. Rischiano fino a 8 anni di carcere.

I tre squat di Varsavia – Syrena, Przychodnia e ROD – e diversi altri collettivi della comunità anarchica e di giustizia sociale polacchi (leggi qui le firme) hanno diffuso una lettera aperta in solidarietà con i/le tre arrestati – dichiarando, fra le altre cose, che tutto questo accade in un momento in cui le autorità polacche spingono per il varo di una nuova legge anti-terrorismo sostenuta dal partito PiS (Legge e Giustizia) al potere.

Un’altra dichiarazione è stata rilasciata da Łukasz Bukowski, anarchico imprigionato a Poznań, che incita i/le compagn* a essere solidal* con i tre arrestati.

I prigionieri hanno anche il sostegno del portale di contro-informazione Grecja w Ogniu.

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Il 1° giugno, nella città di Poznań è stato appeso uno striscione, accompagnato da queste parole:

A uno dei cavalcavia di Poznań’ abbiamo appeso uno striscione in solidarietà con i/le tre anarchic* incarcerat* a Varsavia.

La nostra solidarietà agli/lle arrestat*. Non siamo d’accordo né con la manipulazione dei media e della polizia, né con l’atteggiamento di parti del milieu, che nel caso di vera repressione isola e critica chi è in carcere, pur dichiarando in ogni corte LA SOLIDARIETÀ È LA NOSTRA ARMA.

Sosterremo sempre chi viene colpito dalla violenza della polizia e chi ci si oppone fermamente!

in inglese

Greifswald, Germania: Pietre e vernice a luogo per le iniziative AfD

181265Greifswald, 5 giugno 2016

Ieri notte abbiamo marchiato con la vernice e tolto i vetri alla bettola Klosterschenke a Eldena/Greifswald. Oggi dovrebbe esserci un’iniziativa AfD. Tra l’altro con l’eminenza del partito Konrad Adam.

Tali iniziative nella Klosterschenke hanno tradizione e quasi esattamente dieci anni fa si celebrava la festa di fondazione della Rugia. La Rugia è una delle associazione studentesche del posto che non si distingue solo per le proprie iniziative di contenuto ed esternazioni ma anche per avere sempre di nuovo amichetti “garbati” come lo è ora il neonazi Max Bartusch di pasewalk che adesso studia all’università di Greifswald. Alla faccia delle segnalazioni di gente impegnata in loco, già allora non desistettero e già una volta dovettero riverniciare la parete del locale e rinnovarne le finestre.

Con questo vogliamo anche dare un chiaro segnale e stimolo alla riflessione al vicinato immediato per mostrare chi entra ed esce davvero da questo locale. Inoltre vogliamo rendere arduo ax idiotx della AfD e ad altrx aizzatorix di reperire un posto per incontrarsi in tutta tranquillità! I gestori di ristoranti, alberghi o checchessia dovranno pensarci bene a quali persone offrire uno spazio. Come poco fa con l’hotel Arcona a Binz o con l’azione contro Arppeshaus a  Rostock ci vogliono varie piccole e grandi azioni prima o dopo per schiarire le idee ai gestori e ax vicinx sul fatto che c’è spazio per razzismo, sessimo, omofobia, antisemitismo, razzismo anti-islamico e altre ostilità contro l’umanità. Dove si offre spazio alle loro opinioni ripugnanti deve esserci resistenza!

Opporsi ax idiotx della nuova destra!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH