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Berlino: Vetri rotti a filiale Allianz

5 marzo 2017

Attraverso la caliginosa notte di Berlino splende la pallida luce del suo monumento. Sulle alture della Treptower risplende la scritta che moltx conoscono anche per le ingiunzioni mensili al pagamento. L’assicuratore della vostra fiducia, Allianz. Nelle ultime notti abbiamo provocato degli spifferi d’aria in alcuni posti della città, attenuandone un po’ la luminosità.

La Allianz è un’assicuratrice attiva in tutti gli ambiti della società capitalista. L’impresa fa i suoi profitti speculando sulle paure e sul desiderio della gente di una sicurezza fittizia.
Calcola in ogni momento con quale potenziale di reddito è da considerare l’individuo, per trarne il massimo profitto.
Ma è solo una piccola parte della macchina da soldi Allianz. La gentile assicuratrice della porta accanto è una delle più grandi imprese del mondo. Nel suo portfolio dello sfruttamento mondiale ci sono assicurazioni a gruppi d’imprese come anche a progetti di costruzione, l’investimento immobiliare, la speculazione con uno dei più grossi fondi pensione del mondo e anzitutto l’investimento ad alto rischio.
La filiale Pimco è esattamente il ramo specializzato nel  Highriskinvestment e i prestiti di Stato. Il suo volume d’affari è di 1.870 miliardi, uguale circa 8 volte il prodotto interno lordo della Grecia. Con questa somma enorme può, contrattando, gettare nel baratro quasi intere economie di Stato.
Cosa che ha fatto.

Quando la crisi in Grecia peggiorava, vendeva gran parte dei suoi prestiti di Stato grechi. Il corso per prestiti grechi tracollò. Per poi alzare la pressione, Pimco prese pubblicamente posizione e richiedeva l’intervento della BCE, il che peggiorava considerevolmente la situazione e portava all’imposizione di misure strutturali ordinate negli anni seguenti dalla Troika allo Stato greco.
Pimco, tanto per arrotondare, in veste da consulente era corresponsabile del fatto che Standard & Poor classificava il paese a status spazzatura, portando il paese all’orlo del crollo. Migliaia persero le loro basi di vita e la disoccupazione giovanile saliva al 40%.
Il vero obiettivo di Pimco si rivelava nel 2015, quando l’agenzia Bloomberg informava che l’impresa, dopo la BCE, teneva la maggioranza dei prestiti dello Stato Greco, essendo così il secondo reggente economico dell’economia Greca.
Con l’inasprimento della crisi, Pimco si è creata un prodotto ad alto rischio tutto suo che promette una rendita alta quando la Grecia può, man mano, di nuovo rialzarsi, vale a dire quando il clima d’investimento diventerà migliore.

Ma Pimco è solo una delle imprese che profittano della crisi. La sistematicità della BCE e del gruppo Euro, Germania in primis, nel buttare la Grecia nella dipendenza dai prestiti e così provocare una dipendenza economica quasi totale, porta i suoi frutti. Ditte come Siemens, Fraport e  Cosco si sono assicurati i pezzi migliori della privatizzazione coatta.
Più dettagli sono disponibili in una rivendicazione di un attacco contro COSCO in settembre su chronik.

E questo gigantesco saccheggio degli oppressori continua. La Grecia è come sotto un dominio coloniale della UE, anche le pur minime decisioni interne al governo devono essere accordate con la Troika, con neanche l’ombra di un governo indipendente. Il governo preteso liberale di sinistra di Syriza fa la figura di un gruppo di marionette della BCE e delle tensioni imperialiste della UE. E dal principio hanno preso per il culo la gente.

Grandi parti del movimento della sinistra radicale hanno riposto le proprie speranze in una soluzione parlamentare, ma sono state assoggettate, come molte altre volte nella storia, alle menzogne e con questo hanno tradito gli sviluppi positivi della rivolta del 2008 anche per gli anni a seguire.
Generalmente la Grecia è simbolo dello sfruttamento interno delle zone centrali del capitalismo. Lo sfruttamento imperialista non si svolge più solo in combinazione con le attività belliche e ben lontano dal centro. La creazione tedesca di una zona speciale economica e politica in Grecia, la riduzione di tutti i meccanismi d’assicurazione sociale, la totale dipendenza finanziaria dalla UE e dal FMI, la privatizzazione di tutti i beni pubblici in favore alle imprese tedesche e un massiccio attacco alla classe lavoratrice e alle strutture combattenti, vale a dire ax anarchicx o alla rete antiautoritaria in generale, sono frammenti del nuovo sfruttamento interno europeo e mondiale.

Ad Amburgo d’estate si riuniranno i responsabili di quest’ordine mondiale per celebrare in pubblico la propria coesione e una fluida continuità del loro nauseabondo sistema di sfruttamento.
Non lo permetteremo. Dobbiamo portare la nostra lotta quotidiana sull’Elba. Che sia in Germania, nelle piazze greche e le strade in Turchia, in Francia contro la legge sul lavoro oppure la repressione dex nostrx compas in Spagna.

Chiariremo che non siamo isolatx ma che lottiamo insieme contro lo sfruttamento e l’oppressione. Dobbiamo pensare dall’inizio le nostre lotte come unite, riferirci reciprocamente ed insieme affrontare il nemico.

Solo se ci consideriamo classe combattente solidale e mondiale possiamo sviluppare la forza contundente capace a contrastare il capitalismo.
Dobbiamo superare la nostra impotenza e solitudine e guardare in faccia la realtà. La mascherata degli aguzzini in una Amburgo tanto “placida” deve essere attaccata. Ad ogni persona che non ha ancora perso completamente la testa deve essere chiaro che i G20 sono i responsabili della sofferenza e morte nel mondo. La protesta deve farsi variegata e la nostra forza diventare unita. Ci dobbiamo considerare degli individui combattenti ma, nella discussione e nell’azione, trovare le cose che abbiamo in comune. Dobbiamo unirci nella lotta di strada e lottare con ogni mezzo.

Ecco il gruppo greco “Lotta Rivoluzionaria”:
“Una discussione e un accordo su una piattaforma rivoluzionaria è una delle premesse di base per la creazione di un movimento rivoluzionario anticapitalista e come Lotta Rivoluzionaria ci auguriamo l’inizio di un dialogo produttivo in materia. È necessario che una rivoluzione superi i confini nazionali. È irrealistico pensare che una rivoluzione possa sopravvivere se permane all’interno dei confini di un piccolo paese come la Grecia. Tuttavia, in Grecia si può iniziare con la distruzione dell’eurozona e dell’Unione Europea, iniziare con l’eliminazione del capitalismo e dello Stato. Incitiamo a realizzare, qui in Grecia, l’inizio di una rivoluzione internazionale.”

Abbiamo la chance di unirci ancora di più tramite il G20, di connetterci a livello internazionale e di dare a chi combatte un nesso con la quotidianità. L’esperienza che facciamo ad Amburgo, lx compas con cui combattiamo insieme, le lotte alle quali ci riferiamo e i mezzi che impieghiamo determineranno le nostre lotte negli prossimi anni.

In questo senso incitiamo tuttx a venire all’Elba l’estate prossima e di regalare ai signori di questa Terra un ricevimento di fuoco, ma anche, in ogni caso e oltre questo, a continuare le lotte collegate tra di loro e in riferimento reciproco con la stessa intensità anche in questa convergenza estiva delle lotte.

La nostra solidarietà a Pola Roupa e Konstatina Athanasopoulo che come membri di “Lotta Rivoluzionaria” sono state arrestate il 5 novembre dagli sbirri.

Attaccare il G20.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Brema, Germania: Vernice a OHB System Sa

6 marzo 2017

Ieri notte a Brema c’incontrammo presso la centrale di OHB System Sa in Universitätsallee. Da banda arrabbiata attaccammo la facciata e i vetri dell’impresa produttrice d’armi con sacchetti alla vernice e pece da un estintore.

OHB System Sa (Orbitale Hochtechnologie Bremen) è una delle imprese europee più importanti e di successo nell’ambito dell’astronautica e della tecnica satellitare. Una grossa parte della produzione di sistemi satellitari sono ordinazioni dell’esercito federale o dell’ufficio federale per la tecnica di difesa. La ditta stessa si definisce gruppo astronautico e di alta tecnologia e con ciò tace che in realtà è un impresa del riarmo.

Una parte dei prodotti dell’impresa che esiste da 50 anni sono per esempio progetti come lo sviluppo, la costruzione e la gestione di “SAR Lupe”. È il primo sistema tedesco di ricognizione satellitare. Consiste in cinque piccoli satelliti con il relativo segmento a terra e fornisce all’esercito federale immagini di ricognizione a livello mondiale in tempo reale, uguale se nella regione spiata è notte oppure nuvoloso. Nel 2013, l’impresa sviluppava e costruiva, come altro esempio, il sistema di ricognizione satellitare “SARah”, basato sui radar. Committente, sempre l’esercito federale.

Un’ulteriore committente è anche l’agenzia FRONTEX: OBH insieme a EADS e l’università privata Jakobs Bremen sviluppava e costruiva la tecnologia ad utilizzo anzitutto militare per il progetto prestigio GMES, il “Globales Monitoring für Umwelt und Sicherheit (…per l’ambiente e la sicurezza)”. GMES è un progetto in rete nel quale dei diversi segmenti sono destinati allo sviluppo dei relativi satelliti specializzati. Tra l’altro assolve la funzione di rilevare e di “respingere” dai confini europei le persone in fuga.
OHB System rende FRONTEX capace di rilevare e cacciare le persone con l’ausilio di una tecnica di ricognizione ad altissimo livello ed è perciò corresponsabile per la morte di migliaia: per la morte di coloro che si scoprono durante il tragitto sul Mediterraneo che poi sono mandatx indietro e pure di coloro che non ottengono neanche un passaggio e crepano davanti alle porte europee. Questo procedere assassino dovrebbe scoraggiare la gente a lasciare i loro paesi d’origine per così tenerla lontana da qui e da un relativo benessere, che alla fine si basa sulle condizioni di sfruttamento e d’invivibilità nei paesi d’origine di tantx emigratx.

L’argomento di FRONTEX, che la tecnica satellitare salverebbe le persone alla deriva, è falso e questo era chiaro da quando è provato che FRONTEX ricaccia spesso le persone alla deriva nei paesi extraeuropei, o le fa respingere, oppure le abbandona alla loro sorte in alto mare.

Ci sono molti altri esempi di quanto OHB System Sa come impresa del riarmo è parte di una pericolosa macchina assassina, di selezione e di sottomissione. L’impresa contribuisce in modo determinante affinché gli interessi militari UE e anzitutto tedeschi possano essere protetti e realizzati.  OHB System partecipa attivamente alla costruzione della fortezza Europa.

Ma non siamo pienx di rabbia e di fantasia distruttiva solo contro le imprese del riarmo come OHB System. Anche la rapida militarizzazione della società, delle città e del nostro quotidiano ci fa arrabbiare. Permanentemente di raccontano la bugia che la militarizzazione servirebbe alla nostra sicurezza, che la guerra sarebbe necessaria e che saremmo minacciatx da tutti i lati.

L’esercito federale spunta dappertutto e spesso con enormi offensive pubblicitarie alle fermate degli autobus, nelle fiere del lavoro, con apparizioni marziali di soldati in divisa presso il chiosco sotto casa o in altri ambiti come per es. negli istituti di formazione.

Un esempio per tutti per la collaborazione civile e militare è l’università di Brema che con l’esercito federale tiene un corso di studi. Dove la clausola civile è completamente svuotata, la quale doverebbe garantire che la ricerca e l’insegnamento non siano abusati per fini militari. La copertura per questo progetto viene da partiti come i verdi e la SPD che, minimizzando, definiscono l’esercito federale esercito di pace senza fini militari. Con il trattato di cooperazione, l’università riserva all’esercito federale dieci posti di studio per un corso d’informatica per giovani reclute donne. La presenza dex militari nelle istituzioni di formazione fa, tra l’altro, parte del progetto del governo federale di schierare ambiti d’organizzazione militari anzitutto sui fronti  cyberspazio ed informazione.

Un altro esempio per la già menzionata militarizzazione della società e della crescente presenza d’uniformatx nelle strade è la manovra per un impiego interno della esercito federale. Martedì prossimo avrà luogo una manovra nel presidio degli sbirri della Vahr che agirà insieme ax soldatx. La manovra si svolge in vari paesi della federazione. Qui a Brema si addestrano a un procedere comune nel caso di una sparatoria in una scuola e di un’attentato con gli esplosivi.

Marchiamo le fantasie d’onnipotenza della Germania!
Sabotiamo l’esercito federale e le imprese del riarmo!
Distruggiamo la nostra impotenza nei confronti delle condizioni imperanti!
Contro ogni autorità e per la vita!

Anonimo

P.S.: Ci vediamo ad Amburgo e tschüss…

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Incendiata cassetta degli interruttori su ponte pedaggio dell’autostrada

03 marzo 2017

Sabotaggio di fuoco al ponte pedaggio sulla A261 vicino ad Amburgo
Chi gira sull’autostrada forse li ha già visti: ponti pedaggio – sempre di più. Ma che fanno? La loro funzione? Equipaggiate di telecamere digitali automatiche agli infrarossi e direzionate su tutte le corsie, registrano la targa di ogni vettura che passa sotto uno dei circa 300 ponti. Le vetture sono automaticamente misurate ed assortite, e poi sono schedati solo i camion per il raffronto con una banca dati. Perlomeno secondo le dichiarazioni ufficiali…

In Germania Toll Collect è responsabile dell’ampliamento di questa tecnica. Dietro si nascondono gruppi come Siemens, Daimler e Vinci – noti attori nel settore delle armi e dell’ampliamento di diverse strutture di dominio, che vanno dalla centrale nucleare all’aeroporto.

“Le ditte e le istituzioni che partecipano allo sviluppo e al perfezionamento di queste tecnologie sono un fattore determinante per la salvaguardia dell’ordine sociale e una colonna dell’architettura della sicurezza che mantiene in piedi gli attuali rapporti di potere. Ci sono migliaia di profittatori che con il loro costante sviluppo tecnologico si rivelano nemici della libertà. Sono attaccabili.” (dallo scritto di un gruppo di Berlino che nel 2016 ha sabotato un traliccio radio degli sbirri)

Il ponte pedaggio serve alla registrazione massiccia ed automatica. Del tutto nuovo non è. Gli sbirri lo possono già eseguire in alcuni luoghi di otto paesi federali (Baden-Württemberg, Baviera, Brandenburgo, Brema, Amburgo, Assia, Mecklenburg-Vorpommern, Sassonia Bassa e Rheinland-Pfalz) dove esistono sia la tecnica e sia le apposite leggi. Sono istallazioni mobili e stazionarie.

Finora non sono autorizzate le schedature perenni delle targhe registrate, salvo “solo” di pregiudicatx/sospettx. In Baviera per esempio si registrano 8 milioni di targhe con due siti fissi e tre installazioni mobili, per raffrontarle con le liste delle persone ricercate.

Pensiamo che sia solo questione di tempo prima che la richiesta – per esempio delle polizie criminali dei Länder – venga accolta e i dati rilevati con i ponti pedaggio siano utilizzati per registrare e poi salvare sempre e ogni cosa. Il pedaggio per le auto, la ricerca di criminali e di terroristx… il potenziale di questa tecnica deve essere sfruttato. Il sogno degli ideologi dell’architettura della sicurezza: una registrazione totale di tutti i movimenti, ora anche su autostrada.

Visto gli sviluppi sociali – vedi la voce ‘pressione verso destra’ – e l’inasprimento delle condizioni locali che ci dobbiamo aspettare, è un idea sgradevole. La libertà di movimento – cioè potersi  muovere incontrollatx dove si sceglie di andare – è ristretta su di un ulteriore terreno e con questo è un passo in avanti nel controllo della società.

Il dominio non si trova solo nei palazzi. È molto più stratificato e l’incontriamo ovunque dove circolano le persone. La società moderna è caratterizzata da infiniti meccanismi di controllo e (auto-)vigilanza in parte interiorizzati stabilizzanti il dominio.

Vi dipendono il funzionamento del sistema capitalista dominante come anche dei ritmi comandati dai computer, l’essere continuamente in rete digitale, la produzione e il trasbordo delle merci just-in-time. Perciò la tecnica di vigilanza come i ponti pedaggio li consideriamo parte dell’infrastruttura che serve al funzionamento più indisturbato possibile di questo sistema.

Negli ultimi anni, vari gruppi “vulcano” hanno sabotato dei nodi dell’infrastruttura in vari punti. Nei loro comunicati parlano della struttura in rete del dominio – e della sua vulnerabilità. Siamo d’accordo con quest’analisi e colpendo un ulteriore punto diamo il nostro contributo alla lotta per una società libera dal dominio.

Per questo abbiamo scassato una cassetta degli interruttori di un ponte pedaggio sull’autostrada A261 e incendiato il suo interno.
Nel nostro caso le cassette erano chiuse con due pesanti lucchetti. Si trovano normalmente al margine della corsia vicino al ponte pedaggio. In altri posti invece si trovano piccole casette di metallo con una massiccia porta d’acciaio. Le cassette erano piene di tecnica cablata.

Le telecamere faro agli infrarossi che si trovano in cima al traliccio del ponte pedaggio della corsia a destra sono direzionate sulle cassette. È possibile salirvi in arrampicata per neutralizzarle prima dell’inizio “dei lavori”.

Abbiamo fatto attenzione affinché il fuoco non provochi una fiammata per non spaventare chi viaggia sull’autostrada. Anche per questo abbiamo evitato di scegliere un ponte pedaggio giusto dopo una curva affinché il fuoco vicino all’autostrada sia visibile già da lontano.

Quest’estate c’è il vertice G20. Questo evento delle principali nazioni industriali rappresenta il mondo dello sfruttamento, del colonialismo, della vigilanza e del controllo e può offrire un punto di cristallizzazione alla nostra resistenza. Accogliamo con favore la varietà degli attacchi che ci sono stati finora, dove delle persone esprimono con i fatti la propria inconciliabilità con il dominio.
Seguiamo con grande interesse il dibattito in corso alla vigilia del vertice e condividiamo il desiderio di un riferimento reciproco e di un nesso con le lotte locali – proprio anche a livello internazionale.

Il G20 nel bel mezzo di Amburgo può considerarsi una provocazione, un attacco. Ma noi non ci schiereremo per la “battaglia” frontale impostaci dalla controparte. Non possiamo vincerla. Il dominio come si materializza nell’infrastruttura si trova in molti posti di una tale metropoli e non possono vigilarla dappertutto. Buttiamo Amburgo nel caos!

Per poi riannodarci a questo evento e continuare tutto l’anno con i riferimenti reciproci delle azioni e nelle analisi. Accordiamoci, viaggiamo insieme per “visitare dei posti ove incontrarci, scambiarci e moltiplicare le nostre esperienze simili” (gruppo autonomo sull’attentato incendiario al parco macchine della Telecom a Berlino il 6 novembre 2016).

Quel che è, è, quel che non è, è possibile!

Ad Amburgo si dice tschüss!

Gruppo Autonomo Carpe Noctem
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH

Rosenheim, Germania: Vernice a luogo d’iniziative AfD

03 marzo 2017

La notte passata abbiamo ricolorato la facciata della Turneralm (Turnerweg 39, Oberwöhr) e lasciato la scritta “Il razzismo non è un’opinione, bensì un crimine! Make racists afraid again!” su tutta la larghezza.

(…) …la Turneralm concede un luogo di ritiro sicuro ax razzistx e non lo accettiamo senza conseguenze. Chiunque a Rosenheim offra un palcoscenico alla AfD, in più ben sapendo di cosa si tratta, continuerà a essere oggetto dei nostri interventi. Dall’hinterland bavarese vogliamo anche dare un piccolo contributo alla campagna “Make racists afraid again” e incitare ad attivarsi in prima persona.

Sommossa, resistenza – non esiste un hinterland sicuro!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Furto di fascicoli ad ALFA/LKR

02 marzo 2017

Armati di due estintori alla polvere e degli attrezzi adeguati per aprire le porte, il 02 marzo abbiamo visitato la sede federale (nel contempo sede dell’associazione del Land Berlino) dei riformisti liberal-conservatori (LKR). Nel 2015 Bernd Lucke e Hans-Olaf Henkel, prima nella direzione federale di AfD e fuoriusciti dopo liti interne, fondarono la Allianz für Fortschritt und Aufbruch ALFA) (Alleanza per il  progresso e la partenza). Dopo un conteso legale perso, il partito doveva cambiare nome e da novembre 2016 si chiama LKR. Attualmente Lucke è candidato di punta del partito per le elezioni federali del 2017.

Gli sviluppi sociali reazionari degli anni passati sono per noi motivo sufficiente per attaccare direttamente razzisti, fascisti e chi ne approfitta. Mentre le tesi del populismo di destra trovano un consenso in tutta Europa e sono ormai da tanto tempo sdoganati nella popolazione, abbiamo deciso di non restare a guardare.

Anche se Lucke dopo la sua fuoriuscita dalla AfD dichiarava che non vuole essere il “personaggio di cartello borghese per le tendenze xenofobe“, lui e il suo partito seguono comunque una politica nazionalista-“liberal-economica” e sono perciò un legittimo obiettivo d’attacco.

Sabotare la campagna elettorale!
Il nazionalismo non è un’alternativa!
Per il 18/3 a Lipsia!

Indice dei documenti rilevati [NdR: in tedesco, nell’articolo di Linksunten]

Membri / Donazioni / Conto / Congressi di partito / Riunioni della direzione / Campagna elettorale 2016 / Rendiconti / Centrale di Partito / Iniziative alberghi / Altri / Lista dei nomi

I documenti s’occupano in gran parte dell’associazione regionale Berlino. I grafici nell’articolo sono solo un estratto, il banco dati è più vasto.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Bloomington, Indiana: Sabotaggio in memoria di Lambros Foundas

Qualche notte fa abbiamo sabotato una cinquantina di parchimetri incollandone le serrature, le fessure per la moneta e i lettori di carte. Si tratta di un’azione semplice che non necessita di alcuna capacità specifica. Basta comprare un po’ di attaccatutto, coprirsi il viso, tenere gli occhi aperti in cerca di poliziotti o cittadini zelanti, e agire.

Questi parchimetri sono stati presi di mira perché finanziano il Dipartimento di polizia di Bloomington e perché obbligano la gente a pagare per venire in centro. Odiamo la polizia e odiamo la gentrificazione e la società di classe, così abbiamo deciso di attaccarli.

Abbiamo agito per compiere un gesto di memoria combattiva per Lambros Foundas, anarchico di Lotta Rivoluzionaria ucciso dalle forze dello stato greco il 10 marzo 2010. Il nostro ricordo  non è soltanto lutto passivo o martirio ma lotta attiva contro stato, capitale, e dominazione in tutte le sue forme. La fiamma della vita di Lambros ci scalda mentre camminiamo nella notte invernale, e porteremo con noi quella fiamma in ogni momento della nostra vita vissuta in guerra con questa società di padroni e schiavi.

Mandiamo forza a tutt* i/le combattant* anarchic* tenut* prigionier* nelle carceri dello stato greco.
Mandiamo solidarietà a tutt* coloro che affrontano gli ultimi attacchi dello stato contro squatters, anarchic* e rifiugiat*: il vostro rifiuto di venire paralizzat* ci ispira.

Per Lambros
Lunga vita all’anarchia

in inglese, greco

Marsiglia: Bancomat bruciato in solidarietà

Il bancomat della posta situato in via Lacédémone (6è arrondissement) a Marsiglia è stato bruciato nel week-end del 18 febbraio.
Un saluto caloroso a tute le persone che sono scese nelle strade queste ultime settimane (e anche prima!) per attaccare la polizia, la giustizia, e tutto quello che, in generale, rovina loro la vita.

E tra quest* agli/lle anarchic* incarcerat* a Parigi e altrove… Un pensiero particolare a Krem e Kara, messe in preventiva (accusate entrambe dell’incendio di una pattuglia di sbirri lo scorso maggio).

Libertà per tutti e tutte.

Berna, Svizzera: Prigione locale e furgone della polizia attaccati con bombe di vernice

Sabato 21 gennaio 2017 abbiamo bombardato di vernice la prigione regionale di Berna in un completo rifiuto di tutte le prigioni. Tornando dall’azione un furgone della polizia ha fatto l’errore di inseguirci e ha dovuto battere in ritirata di fronte al nostro intervento determinato. Quest’azione è stata intrapresa in solidarietà con la giornata globale d’azione per i/le prigionier* trans e l’appello a sostegno al gruppo Lotta Rivoluzionaria in Grecia.

Giornata di azione e solidarietà ai/lle prigionier* trans

Il 22 gennaio segna la seconda giornata annuale e globale d’azione e solidarietà ai/le prigionier* trans. Sguardi esaminatori, infamia, isolamento, molestie e violenza sessualizzata sono raddoppiati per le persone trans in prigione, a causa delle restrizioni fisiche ed emotive della gabbia letterale che non lascia loro via d’uscita. Questo evento viene organizzato a livello mondiale da prigionier* trans e i loro sostenitori e le loro sostenitrici. Permette a coloro che sono all’esterno di ricordare chi è dietro le sbarre, mostrare solidarietà e aumentare la consapevolezza dei problemi affrontati dai/lle prigionier* trans. Permette anche a chi è dentro di far sentire la loro voce e di organizzarsi.

Giornata d’azione in solidarietà con Lotta Rivoluzionaria

Una giornata globale d’azione in solidarietà con i/le prigionier* di Lotta Rivoluzionaria è stata chiamata per il 21 gennaio. Per quanto le autorità credano fermamente che imprigionando gli/le anarchic* potranno eliminare la lotta (armata), si sbagliano. In complicità totale, che sia dentro o fuori le mura delle prigioni, ci battiamo per un mondo libero dalla dominazione. Così facendo non riponiamo le nostre speranze in partiti di sinistra come Syriza, interessato soltanto alla pacificazione sociale, e che ha ancora una volta rivelato il suo vero volto con l’arresto di Pola Roupa e di suo figlio, come anche col trattamento dei/lle prigionier* anarchic*.

Solidarietà con tutt* gli/le anarchic* e gli/le altr* prigionier* politic* che sono stat* rapit* e incarcerat*.

in inglese, greco

Berlino: Bruciate sei auto della Security

28 febbraio 2017

Bon Soir! La sera del 28 febbraio presso la stazione Anhalter abbiamo bruciato sei auto della ditta Securitas. Securitas a Berlino vigila da due anni l’entrata della scuola occupata in Ohlauer Straße a Kreuzberg e costringe così lx pochx profughx che vi sono rimastx a una vita come in galera. Per le continue denunce e vessazioni da parte dex abitanti si è continuamente ridotto il loro numero  – tante sono sparite nelle galere, furono espulse oppure hanno divieto di accesso alla casa.

Se ci identificassimo più a fondo con lo schiavismo nella società, ora ci lamenteremmo che la “vigilanza” costa milioni di Euro al contribuente. Ma no. Perché allora dovremmo lamentarci anche delle cattive condizioni di lavoro nel settore della sicurezza. Noi lavoriamo invece per la distruzione dei ponti di questa società, che sono mantenuti tuttora e precisamente dal settore della sicurezza, e per integrare gli ambiti parzialmente autonomi nella prassi resistenziale.

Anche per questo ci guardiamo attorno con sguardo scintillante e percepiamo che la canalizzazione della rabbia oggi aumenta in ogni zona remota si questo mondo di merda. Leggiamo di scontri in Svezia, della rabbia bollente in Svizzera oppure degli attacchi contro i tutori dell’ordine del sistema in Francia. La nostra vicinanza non la vogliamo celebrare più a lungo in silenzio, ma con delle vistose colonne di fumo delle gomme, delle case e di parti intere delle città che bruciano. Come lo hanno formulato lx compas di Grecia, anche noi vogliamo incendiare le notti della società appagata e trasformare le nostre città in campi di battaglia ingovernabili.

Esistono individui che non cascano nella servitù del sistema e che autodeterminano le proprie prospettive per non subire lo stesso oltraggio. Levare l’ultima ancora e la ribellione contro questa schiavitù/barbarie sono in continuo aumento. A coloro il cui nome l’abbiamo saputo dedichiamo anche questo attacco per rafforzarlx nella loro lotta oppure per mantenere vivo il ricordo:

Per Tamara Sol in galera nel territorio dominato dallo Stato cileno, perché avrebbe portato vendetta a un mercenario della Security.
Per Nikos Maziotis e Pola Roupa, costrettx a lottare contro lo status da ostaggio del proprio bambino.
Per Lambros Foundas, ucciso a colpi da arma di fuoco nella lotta contro i porci ad Atene sette anni fa.
Per lx innumerevoli in fuga che in nome della UE sono assassinatx ai confini dai mercenari privati e statali oppure sono vigilatx da ditte private della sicurezza nei campi d’espulsione.

Noi, una cospirazione di incendiarx assetatx di vendetta, incitiamo tutti i nuclei e individui in tutto il mondo all’azione anarchica, a sostenere le proposte che vengono dall’area linguistica tedesca e a sfruttare il vertice G20 per rafforzare la prassi comune. In questo senso dovremmo diffondere l’idea della coordinazione informale con reciproci riferimenti. Così per noi non ci sarà vertice con proteste limitate nel tempo, bensì il tentativo, senza rivendicazioni politiche, di creare già prima e in modo stabile delle condizioni incontrollate.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Pietre a sede SPD

24 febbraio 2017

Nella notte da giovedì a venerdì all’Hansaplatz abbiamo visitato l’ufficio del parlamentare circondariale SPD, Thomas Isenberg, e lasciato al dirimpettaio, un supermercato REWE, la scritta “SPD = VERDRÄNGER (ESPULSORI)/ACAB”. I vetri dell’ufficio sono stati danneggiati da noi.
A un lancio di pietre dalla residenza del presidente federale a Bellevue/Tiergarten sta l’ufficio di Isenberg, che nella campagna elettorale si era fatto notare per la sua politica Law & Order. Il suo slogan 2016 era “Sicurezza ed ordine per il quartiere”. Per riempire questo di pratica, organizzava varie iniziative sul tema. Una a dicembre 2016, dove secondo notizie stampa incitava i commercianti a non vendere più nulla ax senzatetto e di non accettarne più i vuoti a rendere.

Le iniziative trovarono molte orecchie aperte presso il vicinato e la direzione della filiale REWE, impressionata dai tanti reclami dei vicini e dall’opera di Isenberg, vietava al Soccorso ai Senzatetto di Berlino di distribuire la minestra sul proprio parcheggio.

Poniamo quest’azione nel contesto della mobilitazione contro il congresso di polizia avvenuto questa settimana. Anche Isenberg reclama in ogni occasione più polizia nel quartiere Hansa, che dovrebbe poi scacciare lx senzatetto e le persone “sgradite”.

Chi fa pubblicità per l’espulsione non meritato che il nostro odio.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a carcere femminile

24 febbraio 2017

Nelle galere del mondo sono imprigionatx troppx amicx che erano e sono dispostx agli attentati e che da sempre contavano anche con la conseguenza disumana di essere messx nelle galere di queste società ipocrite. Sono amicx che non si lasciavano terrorizzare affatto da questa minaccia e che nemmeno dietro le mura si fanno zittire, per, invece, contribuire con i loro scritti e la loro determinazione alla diffusione del fuoco della sovversione.

Qui nella RFT non c’è lotta continua contro la tematica galera ma noi pensiamo che questa forma d’imprigionamento deve sempre ancora essere portata nel nostro dibattito, non solo per ragioni di solidarietà ma affinché questo metodo del dominio manchi il proprio obiettivo, vale a dire spezzare i nostri pensieri, la nostra resistenza e il nostro coraggio.

Le mura delle galere in Europa occidentale ci sembrano talmente spesse e insormontabili che potremmo credere di non poter attaccare questo enorme costrutto. Far saltare in aria  realmente queste mura riesce solo raramente, ma gli appelli e la storia dello sciopero carcerario negli USA ci hanno di nuovo dimostrato che dobbiamo attaccare sia da lati diversi sia, anche, senza ragione attuale.

Dall’esterno questo vuole dire per noi attaccare le mura, le auto e le persone degli istituti di giustizia e di terrorizzarli. La ferocia istituzionalizzata dei giudici e PM per esempio – che hanno fatto loro professione condannare le persone all’isolamento e alla dipendenza dal controllo statale – deve essere focalizzata ancora molto di più nei nostri attacchi.

Esattamente come si deve investigare sulla loro struttura economica privata e diffondere i loro indirizzi. Anzitutto negli USA, quella macchina di profitto ha raggiunto estensioni che ha fatto diventare più redditizia una galera che la fabbrica tradizionale. Così le loro rate di profitto aumentano di pari passo alla quota di condanne e d’occupazione delle celle. Un processo che non deve più meravigliarci, visto che la logica sottintesa rivela un investimento finanziario addirittura geniale. La perversione di questo calcolo non è solo che si lucra cosi sulla vita umana, bensì anche che le società dei profitti e “della bella vita” sono finanziate da coloro che vivono, lavorano e muoiono dietro le sbarre. Quest’esclusione di persone dalla società è dunque anzitutto pure colonna portante della stabilità esistenziale delle persone che vivono in “libertà”, colonna da non sottovalutare in questi tempi di deindustrializzazione e disoccupazione di massa. Ed è solo un aspetto, perché ancora non abbiamo parlato dex prigionierx dietro le sbarre causa le ideologie razziste e la loro ostilità al sistema.

Così lottiamo in luoghi diversi con mezzi diversi da dentro e da fuori contro il complesso carcerario, contro le società che per garantire la propria esistenza hanno bisogno delle galere.

Questo per noi è un tema internazionale che potrebbe seguire all’appello per un vertice G20 disastroso ad Amburgo.

Il tema giustizia e galere è altresì utile alla proposta del progetto Nemesi dalla Grecia: invece di attaccare solo degli obiettivi simbolici come adesso noi, le Cellule del Fuoco propongono di portare la nostra ostilità dentro l’ambito personale del nemico, nel suo domicilio, nei suoi uffici e luoghi di ricreazione.

Nella notte da giovedì a venerdì abbiamo colorato il carcere femminile in Neuwedeller Straße e lasciato un saluto ai porci del congresso di polizia a Berlino.
Con riferimenti vari – contro l’ordine dominante dei G-20!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Francoforte sul Meno/Offenbach: Danni materiali a membri dell’AfD

23/24 febbraio 2017

Martedì notte è stata danneggiata l’auto di Christine Thün, presidente locale e della frazione di AfD Offenbach. La notte di martedì avveniva un altro attacco alla casa e all’auto di Jochen Roos, presidente della Junge Alternative Hessen e dell’associazione locale della AfD Rödermark.

AfD stessa scrive che nell’attacco all’auto di Christine Thün “furono rotti tutti i finestrini e bucate tre delle quattro gomme”. Nell’attacco a Jochen Roos, la facciata della casa “sarebbe stata imbrattata sull’intera larghezza, rotte delle finestre e ammaccate a martellate le lamiere dell’auto”.
Le due persone sono funzionari attivi della AfD. Dentro AfD e anzitutto nella AfD Offenbach e Offenbacher Land convergono persone d’estrema destra d’ogni colore.

Si riuniscono diverse posizioni d’estrema destra come con Peter Pilz, che da ex portavoce di AfD Dietzenbach dichiara aperte simpatie per i repubblicani, con Andreas Schmehl, gestore di vari gruppi facebook con contenuti razzisti e simpatizzante di Pegida, fino a Jochen Roos, membro del consiglio direttivo della Junge Alternative Hessen, membro d’associazioni goliardiche e simpatizzante degli Identitari, e Christine Thün, la cittadina incazzata, antifemminista e sostenitrice della “Demo für Alle – demo per tutti”, nella AfD Offenbach.

Grazie al successo nelle ultime elezioni comunali, AfD siede in diversi parlamenti comunali. Così ha accesso ai mezzi finanziari e all’infrastruttura parlamentaria. Gli attacchi dimostrano che questa vivace attività non è sfuggita all’attenzione e che il populismo di destra non paga.

Make Racists Afraid Again – Make Sexists Afraid Again

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Göppingen, Germania: Acido butirrico dentro abitazione nazi

24 febbraio 2017

Ieri notte abbiamo fatto una visita a domicilio a Manuel Maier, a Uhingen. Rotta la porta del terrazzo, abbiamo lanciato l’acido butirrico nel soggiorno e nell’abitazione. Gli altri locali non li abbiamo attaccati coscientemente per non mettere direttamente in pericolo i bambini che vivono nell’abitazione. Anche la camera da letto adiacente al soggiorno, dove era ancora accesa la TV, l’abbiamo tralasciata per la stessa ragione.
I nazi devono ben sapere che i loro intrighi hanno delle conseguenze.
Anche se lo Stato ed i suoi sbirri si schierano in loro protezione, noi non finiremo di combatterli!

Attaccare i nazi! Sempre e dappertutto!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Wrexham, Galles: HMP Berwyn sabotata durante la costruzione – La struttura della prigione è pericolante

Una settimana prima dell’inaugurazione di HMP Berwyn, è importante annunciare che la struttura di due delle torrette della prigione è pericolante a causa di un sabotaggio effettuato nel 2015.

Dopo la nostra azione del maggio 2015, in cui dei macchinari sono stati sabotati, sapevamo che cercare di attaccare regolarmente la prigione sarebbe stato impossibile, dato che stavano erigendo delle mura attorno al sito. Dopo  intense richerche, è risultato evidente che si poteva ottenere un effetto drammati con poco sforzo.

Nel luglio 2015 una forte polvere acida è stata versata negli scavi delle lastre del pianoterra di due delle torrette della prigione. Questo ha reso i due edifici strutturalmente pericolanti – prima o poi le fondamenta cederanno e con tempo gli edifici collasseranno.

Dato che la resistenza delle lastre è stata enormemente ridotta, investigazioni accurate e l’intera ricostruzione delle torrette saranno necessarie prima di cercare di ingabbiare delle persone in quegli edifici.

Dedichiamo quest’azione a ogni essere umano morto nel sistema carcerale per mano dello Stato.

Anarchwaethus

in inglese, tedesco

Greifswald, Germania: Vernice e vetri rotti alla associazione goliardica Markomannia

24 febbraio 2017

Ieri notte abbiamo rifornito Markomannia di un nuovo strato di vernice e rotti i vetri dei locali per le iniziative, con ragioni a iosa. Markomannia con i suoi incontri con il movimento identitario Greifswald oppure con AfD, con punte della nuova destra come per es. l’istituto per la politica di Stato o il narciso blu si è chiaramente schierata su posizioni di destra radicale.

Markomannia è nella confederazione delle associazioni goliardiche, dove convergono anzitutto le associazioni studentesche particolarmente nazional-scioviniste. Così all’interno della confederazione esistevano degli sforzi per chiedere ai membri prove d’autenticità ariana. Dopo un dibattito apertamente razzista, alcune associazioni goliardiche lasciarono la confederazione, tra cui non c’era Markomannia.

Nel Greifswald, Markomannia è malvista addirittura nell’ambito delle associazioni e salvo la Rugia la evitano tutte.
Inoltre Erik Lehnert era ospite di Markomannia. È dell’istituto per la politica di Stato, i nuovi media della nuova destra, e riferì sul tema metapolitica. La metapolitica è parte centrale dell’ideologia della nuova destra. Descrive sia un’interpretazione della storia fortemente sciovinista sia il rifiuto dell’ordine post-nazista vigente nella RFT. Contiene come concetto anche violazioni di tabù ben calibrate per mettere in questione e discreditare approcci progressisti.
Markomannia ha delle relazioni ben note con membri di AfD. Così l’ex sbirro Kramer pubblicizza sempre le iniziative di Markomannia sulla propria pagina facebook e ostenta spesso e volentieri  anche i loro colori. Da un po’ è membro delle giovani leve dei Markomanni e, inoltre, dall’interno della sede Markomannia ha fatto delle foto dex manifestanti contro l’iniziativa organizzata dalla stessa sede insieme all’istituto per la politica di Stato.

Anche il movimento identitario è molto vicino alla casa. Il 3 luglio 2015, nei locali Markomannia un cooperante riferiva sul movimento identitario. Anche di recente la cerchia delle relazioni e le singole relazioni di Markomannia e associazioni varie diventano sempre più evidenti.
Finché le associazioni come Markomannia diffondo la loro merda totale, noi continuiamo con la resistenza.

Combattere le associazioni!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Pietre a luogo d’iniziative AfD

Nella notte sul 24/02/2017 abbiamo causato vetri rotti a Louis.
Nell’opuscolo sulla AfD Berlinese, di Louis si riporta quanto segue (a pagina 8): Quasi tutte le associazioni circondariali hanno trovato dei locali per iniziative minori che sostengono volontariamente il partito, tra cui il Louis, Richardplatz 5, a Neukölln.

Invitiamo Louis a distanziarsi pubblicamente dalla messa a disposizione dei locali per AFD, dagli Identitari, dalle associazioni studentesche e da altri gruppi reazionari!

L’anno passato ci sono stati vari attacchi potenzialmente letali ad antifa e ad altre persone impegnate contro la destra. Nel fine settimana a Lubecca è avvenuto un altro di questi attacchi. Dobbiamo rispondere decisx e solidali agli attacchi alla nostra vita. Dobbiamo chiarire con determinazione che a tali attacchi ci sono e ci saranno risposte adeguate.
L’autore di Lubecca è stato identificato.

Ecco alcuni altri esempi recenti di attacchi nazi potenzialmente letali a persone attive nell’antifascismo:
Lipsia ottobre 2015: https://linksunten.indymedia.org/de/node/156632
Halle giugno 2016: http://www.netz-gegen-nazis.de/artikel/halle-saale-nazi-messerangriff-auf-nicht-rechte-junge-erwachsene-polizei-nimmt-opfer-nicht
Dortmund agosto 2016: https://linksunten.indymedia.org/en/node/187603

Vogliamo ricordare anche il punk assassinato dai nazi fine settimana passato a San Pietroburgo.

Vorremmo aggiungerci alla commemorazione per Jimi Joonas Karttunen, assassinato dai nazi in settembre 2016 a Helsinki, al quale un gruppo ha dedicato l’ultimo attacco contro Louis.

Auguriamo la miglior salute all’antifa ferito e inviamo i nostri saluti solidali a lui come a tutte le altre persone minacciate dai nazi!

Autonome Gruppe

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Vernice e vetri rotti al Schanzenhof ristrutturato

22 febbraio 2017

Ci assumiamo la responsabilità per l’attacco del 22 febbraio 2017 alla pizzeria “Jills” e alla reception del Pyjama Hotel nel Schanzenhof. Non giriamo ciecamente nei nostri quartieri. Ci guardiamo ben attorno. Constatiamo. Osserviamo e tiriamo le nostre conclusioni. Sappiamo esattamente chi sono i nostri nemici. Il processo dell’espulsione è il processo della rivalutazione, è il processo della gentrificazione, è il processo del capitalismo.

Il processo dell’impotenza, della rabbia, è il processo dell’organizzazione, è il processo dell’attacco. Nel 2013 si vendono le case del Schanzenhof. Quel lurido porco che le acquista si chiama Maximilian Schommertz. L’investitore immobiliare e politico SPD alzò gli affitti talmente tanto che non è possibile una permanenza dex inquilinx originalx. Buttano fuori un ristorante bio, un albergo alternativo, una palestra di boxe e una consulenza sulle droghe. Invece si trova lo spazio per una pizzeria per i salari alti e un albergo per turisti ubriachi che vogliono vivere lo charme della Schanze.

Mercoledì passato vivevano la charme di una Schanze che così la conoscevano solo dalla stampa.
Ci attivammo attorno alle 21:45 durante l’orario d’esercizio, quando erano chiuse le tapparelle di metallo che dovrebbero proteggerli dagli attacchi notturni, e tutti sedevano ai loro tavoli e non pensavano nulla di male. Non siamo venutx di notte, quando tuttx dormono. E non abbiamo agito nell’ombra. Siamo saltatx fuori dall’oscurità e abbiamo illuminato la strada con il fuoco  rosso. Annebbiavamo le auto con il fumo. Abbiamo dipinto la loro grigia facciata con estintori con la vernice e con le bottiglie. Abbiamo rotto i vetri alla pizzeria e quasi tutti alla reception del Schommartz’ Hotel. Poi siamo sparitx dietro una spessa coltre di fumo. Abbiamo visto che saltarono su dalle loro sedie e fuggirono nella parte posteriore del locale. Non capirono che il conflitto, con il quale non avevano “mai” avuto a che fare, tutto di un tratto lo vivevano direttamente e sulla propria pelle. La stampa raccontava che qualcuno era addirittura saltato dalla finestra della cucina. Noi ridiamo di questi momenti. Poiché ci dimostrano che il loro mondo artificiale e la loro arroganza è tanto fragile quanto il vetro.

Con quest’azione ci dimostriamo solidali con tuttx che furono espulsx tramite il concetto capitalista di città dei ricchi e con chi nella lotta è finitx dietro le sbarre. Ricordiamo anche coloro che lasciarono la vita in questa lotta. Poiché sono tra lx più silenziosx e più colpitx da questo conflitto. E diventano sempre di più. Più tardi la gestrice della pizzeria disse in un’intervista a una TV che tali attacchi non erano però diretti personalmente contro gente come lei. Jill stai certa. Prendiamo molto sul serio la commercializzazione dei nostri quartieri, uguale se Friedrichshain, Kreuzberg, quartieri di Barcelona, Parigi o Roma o appunto St. Pauli, oppure la Schanze. E questo attacco era inteso molto personalmente! Nel contesto della lotta contro il G20 ad Amburgo, con questa azione si vuole trattare il tema gentrificazione. Con mezzi insurrezionali.

Attaccare il mondo dei G20.

Militante Gruppen – Gruppi Militanti

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Acido butirrico ad armatrice MACS

19 febbraio 2017

“Se qualcuno ci affida i propri beni, il loro carico diventa il nostro carico – e i loro affari i nostri.”
Questa frase d’auto-rappresentazione dell’armatrice Maritime Carrier Shipping GmbH & Co (MACS) sulla loro homepage ci sembrava plausibile. Anche noi consideriamo l’armatrice responsabile di partecipazione agli affari con il nucleare e la notte passata abbiamo rotto un vetro alla sua sede commerciale in via Große Elbstraße 138 e gettato all’interno dell’acido butirrico. Consideriamo l’azione un contributo alle giornate di azione-tragitto del 18 e 19 febbraio 2017 contro i trasporti di materiale nucleare e per la mobilitazione contro il vertice G20 ad Amburgo. È un commento sulla “Afrikainiziative” degli incontri preliminari per il G20 ad Amburgo.

L’armatrice MACS ad Amburgo imbarca il “yellow cake” – estratto dal minerale uranifero proveniente dalle miniere d’uranio della Namibia – , dove è trasbordato nel terminale sud-ovest appartenente alla ditta C. Steinweg. L’azienda familiare di Amburgo dal 1997 è attiva nei trasporti e nella logistica navale tra Africa del sud, Europa, USA e Messico.
Direttori ne sono i fratelli Felix Scheder-Bieschin jr. a Città del Capo e Dietrich Scheder-Bieschin ad Amburgo. Il padre Felix Scheder-Bieschin sen. probabilmente tutt’oggi è alla testa del consiglio di amministrazione di MACS.

Il porto di Amburgo è un importante nodo del traffico nucleare internazionali. Vi giungono il concentrato d’uranio e l’esafluoruro di uranio dal Kazakistan, dal Canada, dalla Namibia e dalla Russia, e da qui l’esafluoruro di uranio è portato agli impianti d’arricchimento, da qui trasportano le barre combustibile.

Come ogni utilizzo del nucleare, anche il trasporto di beni nucleari comporta dei rischi sproporzionati che nel caso d’incidente nessuno può risolvere. Nel porto di Amburgo non esistono piani per le misure da prendere in tal caso. Si mostrava il 1° maggio 2013, quando durante la giornata ecclesiastica, nel porto di Amburgo bruciava la “Atlantic Cartier”. La nave della Atlantic Container Lines (ACL) aveva caricato, tra l’altro, esafluoro di uranio e barre combustibile.

Secondo i calcoli dei gruppi antinucleare, il fuoco era fuori controllo per 9 ore e 41 minuti. Il pubblico fu informato solo tardi del pericolo mortale e solo grazie ad una massiccia pressione.
Ma il trasbordo di carichi nucleari resta lucrativo. “Per i carichi pericolosi, le armatrici contabilizzano una sopratassa” disse Dietrich Scheder-Bieschin un po’ di tempo fa in una intervista a un giornale. E quando alla fine MACS vuole sbarazzarsi delle navi, le lascia smantellare in Pakistan a condizioni orribili e a costi ancora più bassi. Ogni anno nel settore “Shipbreaking” muoiono di lavoro centinaia di persone.

Ma MACS e ACL non sono le uniche armatrici che partecipano a questo sporco affare con il nucleare. Mentre MACS si concentra sulla Namibia e ACL da Amburgo fornisce materiale radioattivo agli USA, Hapag Lloyd e Orient Overseas Container Line (OOCL) si sono specializzate sul trasporto di minerale uranifero ed esafluoro di uranio dal Canada.

L’azienda Hamburger Hafen e Logistik SA (HHLA), ASPOL Baltic Corporation e la Northern Shipping Company (NSC) trasportano elementi combustibili ed ossido di uranio arricchito dalla Russia vale a dire dal Kazakistan e l’Uzbekistan fino ad Amburgo.
Oltre le emissioni radioattive con il trasporto e la lavorazione, il commercio con sostanze nucleari ha degli effetti devastanti nelle aree e nei paesi d’estrazione. Nelle miniere d’uranio in Namibia, lx operaix non sono protettx abbastanza dalla polvere radioattiva, dal contatto con la pelle con i minerali radioattivi e gli agenti chimici impiegati per la soluzione. A lungo, ax operaix delle imprese estrattive non si disse nulla dei pericoli. Il cancro ai polmoni e altre patologie conseguenti, regolarmente sono tuttora non riconosciute come malattie professionali.

Le zone dove ci sono miniere di uranio sono inquinate per millenni. Più dell’80% delle radiazioni nucleari rimane nei detriti che inquinano l’aria e l’acqua freatica. Contribuiscono all’inquinamento anche gli agenti chimici tossici impiegati per estrarre l’uranio dai minerali. Nel contempo servono enormi quantità di acqua e di energia per estrarre i minerali uraniferi e per arricchire il “Yellow Cake”, che poi mancano altrove.
E mentre continua l’estrazione, rimane in sospeso lo stoccaggio finale della spazzatura atomica. Non c’è e non ci sarà mai uno stoccaggio sicuro.

Malgrado la chiusura di alcune centrali nucleari tedesche e l’annuncio di una rinuncia volontaria al trasbordo nel contratto rosso-verde di Amburgo, ad Amburgo il carico e lo scarico di navi con materiale radioattivo continua. Ogni secondo giorno c’è un trasporto nucleare. Nulla di stupefacente, visto che la città di Amburgo possiede due terzi delle partecipazioni HHLA e il 25% di Hapag Lloyd.

Sosteniamo l’appello di fermare la logistica portuale durante il G20 ad Amburgo!
Per l’uscita immediata dal nucleare!
Dire tschüss ai profittatori della mafia del nucleare!
Partecipate al mese d’azione contro il vertice G20 in aprile e dite Tschüss!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Foresta di Hambach, Germania: Corto circuito a linea aerea della ferrovia di Hambach

21 febbraio 2017

Il 21 febbraio 2017 abbiamo sabotato la ferrovia di Hambach. Abbiamo provocato un corto circuito alla linea aerea lanciando un cavo d’acciaio con due pietre fissate (con Gaffa-tape) ad ambo i capi. Deve anzitutto bloccare tutti i treni per il trasporto di carbone nei dintorni.

Quest’azione vuole essere una risposta ai lavori di deforestazione in corso nella foresta di Hambach.
Provateci, è divertente. Dovete semplicemente trovare un ponte sopra i binari. Quando il cavo tocca la linea aerea provoca un gran fulgore (che ti acceca un momento) e un gran botto. Perciò controllate prima se nelle vicinanze ci sono dei Security.

Free Turtle, Free Thunfisch, Freedom for all Prisoners!

Fonte: Linksunten

Traduzione mc, CH

Kiel, Germania: Bucate le gomme di auto di associazione goliardica

19 febbraio 2017

Sul terreno dell’associazione goliardica Allemania in Kiellinie 92 a Königsberg nell’oscurità domenicale sono state bucate le gomme di un’auto parcheggiata. Allemania è membro della federazione razzista “associazioni goliardiche tedesche”; ospitava nei suoi locali la AfD per iniziative di partito; ha coincidenze di contenuto e personali con il movimento d’estrema destra identitario a Kiel.

È una delle prime azioni dirette in risposta all’attacco al pugnale da parte di membri del movimento identitario ai danni di un antifascista venerdì passato a Lubecca.

La nostra solidarietà all’antifascista ferito! La nostra rabbia al movimento identitario e simpatizzanti!

Fonte: Linksunten

Traduzione mc, CH

[Italia]: BeznAchalie n°11, più inserto “Frammenti di rivolte”

Cliccare sull’immagine per scaricare il PDF

– Introduccion: SOLIDARIETÀ

– IL BATTELLO EBBRO: di Artur Rimbaud da poesie 1871

– riflessione dei gestori e fratelli anarchici di anarhija.info

– L’attività degli anarchici in Russia (1905-1907)

– “Inno agli insorti”

– Spagna: Parole di Francisco e Monica – L’importanza della dispersione all’interno del sistema carcerario dello Stato Spagnolo

– TEMPI DI GUERRA

– Il fronte interno: L’esercito nelle periferie e nei quartieri poveri

– È uscito Vetriolo – Giornale anarchico – Numero 0 inverno 2017

– AS2 Ferrara [Italia]: Comunicato del compagno anarchico Alfredo Cospito in solidarietà con Marco Bisesti

+ l’inserto “Frammenti di rivolte

Cile: Settimana di agitazione in memoria di Javier Recabarren, dall’11 al 18 marzo 2017

“Con tutto l’amore sovversivo al giovane e bello ribelle Javier Rekabarren… Vegano/anarchico/contro le prigioni, immensamente cosciente del suo incontenibile desiderio di libertà… Fratellino, ti teniamo nei nostri cuori indomiti!!!”
-Marcelo Villarroel, prigioniero libertario. 05/11/2015

Il ricordo, un’arma nella guerra contro il Potere.

Ci rivendichiamo fino alla morte come nemici dello Stato, ci rivendichiamo fino alle estreme conseguenze come nemici del potere e di tutte le rappresentazioni dell’autorità.

Una volta di più lanciamo un appello aperto all’agitazione e la propaganda a due anni dalla morte del compagno anarchico Javier Recabarren, morto il 18 marzo 2015 dopo essere stato investito da un bus del transantiago a Santiago del Cile.

Le nostre intenzioni sono chiare, portare avanti il ricordo del compagno che a soli 11 anni cominciava a cementare il suo cammino nella lotta antispecista e antiautoritaria, facendosi la propria idea attraverso la propaganda. Partecipando ad attività, saloni del libro, manifestazioni; e senza alcun dubbio è passato all’azione costruendo barricate, attaccando la polizia, incappucciato, per dar vita  allo straripamento dall’anonimato.

Le azioni di Javier sono qui, a portata di mano, tutt* possono leggerle e conoscerle, tutt* possono  sentirsi affin* per poter fare un gesto alla sua memoria ribelle.

Il compagno diffondeva la praxis per la liberazione animale e l’anarchia, e una dannata macchina di questo sistema si è portato via la sua vita, troncando di netto l’esperienza di continuare a conoscere nuove strade, nuove idee e nuove azioni, di conoscere nuovi successi e nuovi errori, di provare felicità e fallimenti, di continuare a contribuire alla forma che voleva dare alla lotta combattiva che lo appassionava. In fin dei conti, di continuare la sua vita ribelle.

Il nostro appello, il secondo, è un piccolo gesto di più di sostegno alla lotta contro il potere, che si materializza stavolta portando il ricordo di un compagno per creare l’agitazione e la propaganda necessarie alle nostre idee e pratiche, che crediamo debbano essere uno strumento importante da usare giorno dopo giorno.

L’appello è un’iniziativa antiautoritaria, che riflette i nostri valori e le pratiche tra complici. In cui l’orizzontale rompe ogni esempio verticale. In cui la solidarietà diventa azione concreta nella lotta multiforme. In cui il sostegno reciproco diventa essenziale tra affini. In cui l’illegalità non tratta con lo statale. In cui l’azione e la propaganda delle idee anarchiche e insurrezionali nelle strade della città schifosa spezzano i ghetti politici.

Ed è per questo che oggi come ieri vogliamo superare ogni barriera di lingua, di bandiere e frontiere per invitare i/le ribelli, rivoluzionar* e anarchic* che si trovano in ogni parte del mondo a rispondere nel modo che ritengono necessario a questo appello tra l’11 e il 18 di marzo. Ricordate che l’immaginazione non ha limiti.

Con il ricordo intatto e il cuore che palpita di emozione.

Compagno Javier Recabarren presente!
Gioventù combattente: Insurrezione Permanente!

Un saluto di libertà ai/lle compagn* Kostas Pappas e Herminia Concha, che sono mort* in circostanze simili qualche anno fa, rispettivamente in Grecia e Cile. Vivono nel nostro ricordo.

PS: Ci aspettiamo che mandiate le vostre iniziative alle pagine di controinformazione, e potete anche mandarle a questo indirizzo: semanadeagitacion02[chiocciola]riseup.net

in spagnolo

Berlino: Attentato incendiario a posto di polizia

18 febbraio 2017

Il 21/22 febbraio a Berlino si svolge per la 20a volta il congresso europeo di polizia. Nel Congress Center di Berlino (CCB) s’incontrano i guerrafondai, i cacciatori di teste ed i fanatici della sicurezza per propagare i loro intrighi disumani.
Con il ministro federale degli interni Thomas de Maizière e il presidente della protezione della costituzione Hans Georg Maassen s’incontrano agenti e protettori dell Stato d’ogni risma a partire da Europol, Frontex, BKA fino al LKA e anche tante altre autorità. Ma ci sono pure lobbisti, imprenditori e profittatori di guerra come i giganti del riarmo Heckler & Koch, Taser, Rheinmetall e Vodafone.

Con lo slogan – L’Europa senza confini? Libertà, mobilità, sicurezza – discutono le future linee di battaglia e le rispettive tecnologie e armi con le quali il dominio si schiera sul campo.
Parole come senza confini, libertà e mobilità intendono anzitutto la cooperazione internazionale degli organi europei di repressione, lo scambio di dati e di conoscenze e la militarizzazione dell’Europa e dei suoi confini esterni.

Riteniamo un tale incontro una sfrontatezza e pensiamo: “Questi porci, non deve assolutamente essere … eh no!”; esattamente come anche il vertice G20 che dovrebbe avere luogo in estate ad Amburgo. I difensori dell’esistente e responsabili della miseria imperante non hanno meritato nessun palcoscenico. Ecco perché cospiriamo contro il sistema delle frontiere e del controllo e abbiamo attaccato il posto di polizia del contrasto alla criminalità della direzione 6 con due ordigni incendiari e un copertone.

Per tuttx quellx che dividono da noi con recinti e muri.
Per le centinaia di migliaia di persone che devono rischiare la vita sui confini esterni d’Europa.
Per lx due anarchicx prigionierx che in base all’operazione congiunta tra Audiencia Nacional e LKA Nordrhein-Westfalen sono statx arrestatx con l’accusa di aver rapinato una banca nel 2014 e ora sono sotto processo ad Aachen.
Per Pola Roupa e Konstantina Athanasopopulou recentemente arrestate in Grecia per la loro partecipazione al gruppo Lotta Rivoluzionaria.
Per Gabriel Pombo da Silva che fine gennaio è stato temporaneamente arrestato dai cani da guardia dello Stato spagnolo e messo davanti alla montatura “commercio illegale d’armi e di munizioni e fondazione di un gruppo armato”.
Per chi si rivolta nei sobborghi di Parigi e da più di una settimana scende in piazza contro le vessazioni razziste della polizia.

Fuoco e fiamme alla repressione – Abbasso la fortezza Europa
Ci vediamo ad Amburgo – Tschüss
Anarchicx

A tuttx lx interessatx che vogliono dimostrare ulteriore affetto alle ditte e istituzioni che partecipano al congresso di polizia:
@-yet GmbH, 3M, Akutklinik Urbachtal, Alcatel-Lucent Enterprise, Basler, BMS – Broadcast Microwave Services, BONOWI International Police-Equipment GmbH, Bosch, Bundesdruckerei GmbH, BDK, Bundeskriminalamt (BKA), Bundesverband der Dolmetscher und Übersetzer e.V. (BDÜ), BDA – BerlinDataAnalytics, Busch PROtective, Canon, Capgemini, Cellebrite, Cognitec, CONTURN, CSC, Cyber Akademie, Daimler AG, Dallmeier, Data-Warehouse GmbH, DERMALOG Identification Systems GmbH, Deutsche Hochschule der Polizei, DigiFors GmbH, Disy Informationssysteme GmbH, Deutsche Polizeigewerkschaft DpolG, DVZ DATENVERARBEITUNGSZENTRUM, E.I.S. Aircraft GmbH, EFB-Elektronik GmbH, Ekin safe city technologies, Ericsson, Esri deutschland GmbH, eu-LISA, Eurocommand GmbH, Forum Vernetzte Sicherheit (FVS), futureLAB AG, Gauselmann AG, Gewerkschaft der Polizei (GdP), Heckler & Koch, HELIOS Privatkliniken GmbH, HP Inc, Hytera Mobilfunk GmbH, IABG, IBM, Informations- und Bildungszentrum Schloss Gimborn (IBZ), IfmPt, INTERNATIONAL POLICE ASSOCIATION (IPA), Jenoptik, KRD Sicherheitstechnik, Kaspersky Lab, KEMAS, Kowa, KRIMINALISTIK, Microsoft Deutschland GmbH, MOBOTIX, Motorola Solutions, MSAB, NetApp, Panasonic Computer Product Solutions (CPS), PDV-Systeme GmbH, PLATH Group, RCS, Rheinmetall AG, Roadmetric, Rohde & Schwarz Cybersecurity, rola Security Solutions GmbH, SAP, Sapite GmbH, Scheer E2E AG, Schmidt & Bender GmbH & Co, Schönhofer Sales and Engineering GmbH, Sciengines, Seccon Group, Stashcat, T3K-Forensics, Trivadis, Schelhorn OWiG Software GmbH, secunet, Sinc, Sita, Smartfrog, Sopra Steria, STOOF International, SVA System Vertrieb Alexander GmbH, Taser – Axon, TASSTA, Ulbrichts Protection, Unisys, Verseidag-Indutex GmbH, VIMTEC – FAST, Vites, VirtualSolution, Vitronic, Vodafone

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH