Category Archives: Proclamazioni

Canada: Rivendicato sabotaggio di una linea d’alta tensione

lioness

Una linea principale del potere è stata sabotata. È successo circa un mese fa (oggi è il 3 Ottobre 2013), durante una piacevole notte nella campagna da qualche parte nel Canada occidentale, mentre tutti gli schiavi addomesticati preparavano felicemente i propri figli per un nuovo livello di lavaggio del cervello e condizionamento sociale, con poliziotti che ora li controllano a scuola, cosi da prepararli al mondo galera.

Tirandomi fuori dalla disperazione e dall’isolamento di questo incubo sociale, sono uscito di notte per un’azione di sabotaggio contro una High Voltage Direct Current (HVDC) linea elettrica, svitando alcuni bulloni dai due dei quattro pilastri di questi colossi d’acciaio dell’asservimento tecnologico che fornisce corrente in oltre il confine, grazie solo ad una grossa chiava inglese, e un tubo di metallo per fare da leva supplementare. Anche se avrei apprezzato molto la compagnia e il lavoro di squadra di altri insorti, non ho avuto tempo o energia per coinvolgerli. Ma vi assicuro che mi sono impegnato ad ogni costo, sudandomela molto, e non è stato cosi difficile. Come dicono, è facile attaccare. Entrare e
uscire dal posto è sempre più difficile.

Ho fatto ciò per Jerry Koch, Marie Mason, Maddy Pfeiffer, cosi come per i milioni di ignoti che marciscono nelle celle di cemento di un capitalismo bandito che regna negli USA e nell’occidente in generale. Voglio abbattere questo fottuto sistema di porcilaie aziendali, e pensare letteralmente di
abbattere la spina dorsale del sistema, un bullone alla volta, sembra una tattica favorevole.

L’ho anche fatto con rabbia profonda contro i porci neonazisti di RCMP per aver arrestato e deportato alcune famiglie rom nel corso degli ultimi due anni, grazie ai cittadini-spie e a quei vermi grassoni che siedono, mentono, si masturbano, calunniano e spiano dall’altro delle loro torri d’avorio dei media polizieschi di stato, gli stessi che vomitano bugie che lodano e sostengono concretamente la repressione poliziesca. L’intero confine USA/Canada, soprattutto per come viene monitorato da ogni tipo di sorveglianza e controllo, è la prova di come i despoti di stato possono andare lontano per rafforzarsi sul piano puramente teorico, gli schizofrenici confini per la “piccola gente”, pur preservando tutte le
libertà per l’alta casta dominante capitalista, che compra interi paesi tramite enormi prestiti.

Gli agenti di stato che mantengono l’ordine sociale sono tutti dei codardi, perché dalla sicurezza (percepita) dei loro uffici e dietro le loro scrivanie, difendono i privilegi concessi semplicemente per via del luogo di nascita; tutto a danno delle persone che percorrono grandi distanze in condizioni dure e rischiano vite e libertà affinché i propri figli abbiano un futuro migliore. E contro questi scagnozzi omicidi dietro al Blackstone Group. C’è ancora gente li fuori che resiste ai loro bei progetti, come la linea elettrica HVDC che passa sotto il Lago Champlain, recentemente benedetta dalla regina dei porci del Quebec Marois. Alla luce dei recenti avvenimenti, la gente nell’Ontario sud e Quebec sa molto bene come questi stronzi capitalisti possono intossicare l’ambiente a scapito delle vite di molti proletari per poi gettarle via. Fermiamo gli sviluppi di questi parassiti, devastiamoli, fino a quando non saranno impiccati con le loro cravatte in pubblica piazza.

Qui sta il trucco: dove e quando è accaduto… quale interruzione di corrente è stata provocata – come il recente blackout durato alcuni giorni del treno proiettile Amtrak tra Boston e New York – o quale ci sarà presto… questo devono scoprire i porci federali e le compagnie elettriche da entrambi i lati del confine, mostrando se la loro tecnologia merita davvero i grandi finanziamenti. Non hanno avuto molto successo nel cercare e reprimere le persone dietro i sabotaggi elettrici della scorsa estate in Quebec, proprio come quelle responsabili del famoso blackout del 2004.

Perché anche la tirannia deve pagare un prezzo … io sto addebitando tutti i costi di questo sabotaggio sul conto degli inquisitori del Grand Jury e dei loro porci, perché cospirano contro jerry e Maddy, cosi come i burocrati codardi che rafforzano la tortura amministrativa inflitta a Marie Mason, una madre amorevole, amante e paladina delle vite animali che semplicemente non possono proteggersi da sole nei confronti degli stupratori ambientali. Il coraggio di questi prigionieri è ciò che mi ha dato la volontà e l’energia per andare fino in fondo. E se loro stanno ancora resistendo alla vostra tirannia nelle celle di cemento, io ed altri attaccheremo ancora.

Una manciata di disperati idealisti come noi che, forse, crede nella remota possibilità che altri in altri posti – che come noi sentono lo stesso verso questa società vomitevole di baroni pasciuti in armatura e i loro amati paesaggi intossicati- agiscano e usino lo stesso tipo di tattiche contro la società, superando le distanze, lontano dalle bolle socioculturali, per distruggere concretamente la società totalitaria. Ma io odio gli ideali, specialmente quelle utopie della casta superiore che si trasformano sempre in una distopia più dura per molti altri. Un’utopia distopica, consentita grazie allo sviluppo enorme di linee elettriche e antenne in ogni posto, che supportano la sottomissione insensata e
massiccia dei proletari al lavoro, al consumo, alla produzione di rifiuti tossici e sempre più distruzione dei viventi.

Una tale società merita solo di essere distrutta.

Non possiamo costruire un mondo libero, uno fatto di responsabilità, amore, comprensione, dignità, razionalità e vera comunità, senza rompere (e lasciare) la vecchia e marcia routine dell’oligarchia capitalista dominante, ovvero una società funzionante che si mantiene da se. Questa società non è altro che una fabbrica a cielo aperto, una macchina quasi invisibile di sfruttamento di massa attraverso la conformità, dove l’individuo diventa un fastidio, se non il nemico finale, cosi come la natura. La società è guerra.

Ci sono molte possibilità per noi di combattere le infrastrutture del potere a danno delle masse, resistendo contro quelle invasive, gli sviluppi distruttivi della grande finanza, dove e quando possiamo, nel maggior numero che riusciamo ad avere. E se sono stato cosi stupido da andare da solo e fare ciò che ho fatto (non ho dubbi sul fatto di esserlo stato) allora dimostratemi che sono in torto, ignoti complici e amici…

Verso la selvatichezza!

In solidarietà con i combattenti della FAI/FRI, con gli oppositori anti-MAT in Catalogna, in memoria del guerriero Mohawk “Spitting the Sky”

fonte

Oregon, Stati Uniti: Rivendicato sabotaggio contro impresa casearia

Dairy-Industry

16 Settembre, un’altra azione diretta a Portland

Continuando l’impulso d’azione diretta contro impresa speciste di Portland, abbiamo bucato varie ruote di furgoni dell’impresa Sunshine Dairy Foods, al 801 NE 21st Avenue. Ci rallegra vedere l’aumento di azioni illegali a Portland. La lotta continua.

Fino alla distruzione di ogni prigione, per esseri umani e non.

FAI-OREGON

Argentina: Cellula FAI rivendica allarme bomba all’ambasciata greca

fear

La nostra rivolta è già cominciata ed è chiaro che necessita di tutto, ma sappiamo distinguere tra diari, libri, riflessioni e blasfemie; e poi veleni, armi, esplosivi, pugnali e incendi. L’unica questione interessante non è come mescolarli se non sappiamo differenziarli.

Con questo comunicato, la sezione Occasionalmente Spettacolare del Nucleo di Artigiani/e Fuochi e Affini-FAI, rivendica l’allarme bomba all’ambasciata greca in argentina, lo scorso 1 Ottobre.

Distinguiamo in base ai nostri criteri cosa sono azioni e cosa atti. Azioni sono state l’attacco incendiario alla concessionaria FIAT o l’artefatto esplosivo davanti casa di un poliziotto. L’allarme bomba all’ambasciata greca è stato solo un atto, come può esserlo delle vernice o uno striscione. Un atto, senza dubbio, che porta la stessa convinzione di sempre. Lo abbiamo già detto nel nostro primo comunicato “sappiamo che la nostra guerra non si basa solo sui risultati ma sulla convinzione con la quale si fanno le cose”.

Non ci inganniamo e non pensiamo di fare una lode all’allarme bomba. Non stiamo a dire il denaro usato dal potere per mobilitare gli artificieri. Vogliamo farla finita con termini rivoluzionari che non significano nulla. Non abbiamo fatto ciò perché non abbiamo gli strumenti, il coraggio o le conoscenze. Queste le abbiamo dimostrate in altre occasioni. Abbiamo semplicemente fatto ciò che ci andava.

Chiarito questo, dedichiamo l’atto al compagno Andreas Tsavdaridis: fratello, per ora questo, domani bruceremo di nuovo, con più intensità.

Salutiamo le cellule e le individualità della Federazione Anarchica Informale / Fronte Rivoluzionario Internazionale, soprattutto la Cospirazione delle Cellule di Fuoco / FAI-FRI in Grecia; la Cospirazione Internazionale per la Vendetta / FAI-FRI in Indonesia e gli Amici/che della Terra / FAI in Argentina.

Forza al guerriero anarchico Andreas Tsavdaridis!
Viva la FAI-FRI!

Cooperativa Nucleo di Artigiani/e Fuoco e Affini (Occasionalmente Spettacolare)
Federazione Anarchica Informale

in spagnolo

Saragozza, Stato Spagnolo: Rivendicata azione contro la chiesa del Pilar

Inoltre, ho tutto il diritto di lasciare il teatro quando la commedia mi risulta odiosa e anche di sbattere la porta nell’uscire, correndo il rischio di scuotere la tranquillità di quelli soddisfatti.
– Émile Henry

L’autorità, principio basico della società, esercita il suo dominio tramite varie istituzioni; la chiesa è una delle più importanti a causa della sua storica complicità con lo Stato-Capitale col compito di perpetrare l’attuale stato di oppressione patriarcale ed eteronormativa. La Basilica del Pilar è uno dei templi importanti per i detentori del potere. Visitata da Franco in varie occasioni e anche da Papa Giovanni Paolo II nel 1982 e 1984, è uno dei simboli principali e punto di incontro del fascismo. La Vergina del Pilar è la patrona e la regina dell’identità spagnola, all’interno vengono tenuti come trofeo le bandiere di tutti gli stati che dominano il territorio latinoamericano. Facendo mostra dello sterminio provocato dalla civilizzazione, al lato della basilica c’è la Piazza del Pilar che è simbolo della spagna che disegna la mappa del continente centro e sudamericano.

Nel settembre 1864 venne nominata patrona del collegio delle giovani guardie e nel 1913 la Vergina del Pilar viene nominata patrona degli assassini al soldo della Guardia Civil. La nomina venne firmata da Alfonso XIII, lo stesso che fu bersaglio dell’azione dell’anarchico che da nome al nostro gruppo e che abbiamo fatto rivivere nello scorso febbraio con un attacco contro un simbolo del potere. I compagni caduti in azione rivivono solo grazie all’azione.

Dopo il trionfo del fascismo nel 1939, la chiesa viene promossa a tempio nazionale e santuario della razza. Diventa un luogo privilegiato per Franco e il suo seguito, diventa centrale nella presa di Saragoza e nella vittoria contro il Fronte d’Aragona. In questo tempio c’è il cadavere dell’impresario e cardinale Juan Soldevila, ucciso dai Los Solidarios nel 1923 per essere stato un finanziatore dei pistoleros dei padroni. Questo nocivo personaggio è stato rilevante nella storia di questa località e viene ricordato in ogni celebrazione ufficiale del potere, come ogni 12 ottobre la festa dove i nostri nemici celebrano con preghiere e orazioni la loro espansione colonialista viene festeggiata in tutta calma in questo luogo.

Ma il 2 Ottobre 2013 la solita calma è stata scossa. Intorno alle 13:15, abbiamo collocato un artefatto esplosivo fatto da una bombola di gas butano riempita con 2 kg di polvere nera, e un timer. Questa azione non voleva danneggiare turisti o fedeli, ecco perché abbiamo dato avviso al giornale El Periódico (Saragozza) e El Heraldo, e anche alla Basilica del Pilar con 10 minuti di anticipo prima dell’esplosione al fine di evacuare la chiesa.

Questa azione ha lo scopo di far capire che posti fascisti come questo non sono e non saranno mai sicuri.

Comando Insurrecional Mateo Morral

in spagnolo

Bandung, Indonesia: ELF rivendica incendio di una fabbrica di giubbotti antiproiettile

La polizia è il nemico. Questa è la nostra considerazione finale e non è negoziabile. La polizia non ci è amica, individualmente e come istituzione, e non può essere esclusa dalla lista dei nemici bersagli dei nostri attacchi. Come istituzione e come individui, il fine della polizia è proteggere la civilizzazione e lo sfruttamento a danno della terra. L’obiettivo della polizia – come quello di altri strumenti repressivi – è di mettere al sicuro il denaro e gli investimenti per il distruttivo stile di vita odierno antropocentrico. La polizia non rappresenta i nostri interessi. Piuttosto, è una delle migliaia di facce dello scandalo attuale. La polizia deve essere attaccata, il più duramente possibile.

Per il loro leale servizio come cani da guardia per la domesticazione della vita, essi sono equipaggiati con dotazioni belliche usate contro la liberà volontà e le aspirazioni di una vita selvaggia dove la giustizia e le leggi sono totalmente assenti. Hanno armi, corazze e giubbotti antiproiettile. I dispositivi vengono costruiti affinché i porci possano agire con sicurezza nella guerra contro i loro padroni.

Ma si sbagliano. I poliziotti-porci hanno un’idea totalmente sbagliata se pensano che non siamo abbastanza coraggiosi da attaccare i loro settori fondamentali. Ecco perché abbiamo collocato due contenitori di 5 litri di benzina e 5 di diesel con un innesco automatico. Fatto in modo da avere il tempo di lasciare la zona dell’attacco in modo da non farci catturare. Che è il tempo più che necessario affinché la natura ci protegga rimuovendo tutte le tracce del nostro passaggio.

Abbiamo fatto un nuovo passo per radicalizzare i nostri attacchi ed estendere gli effetti del danno di ogni colpo che infliggiamo al nemico. I dispositivi incendiari sono stati messi in una fabbrica nelle prime ore di lunedi 23 Settembre 2013, situata nella via Canal Suryani, villaggio di Babakan, regione Babakan Ciparay, Bandung, Giava Occidentale.

Il motivo? Questa fabbrica produce giubbotti antiproiettile per poliziotti e soldati. Questo impianto è una delle fonti per la produzione di equipaggiamento bellico per questi porci. I giubbotti antiproiettile servono per proteggere poliziotti e soldati quando aprono il fuoco contro il nemico, sparando contro di noi e i nostri fratelli.

Ecco perché questo posto ha preso fuoco, carbonizzandosi, e questo è il fine dell’azione.

Insieme a queste azioni, mandiamo i nostri rispettosi saluti ai combattenti in ogni parte del mondo che senza esitazioni attaccano per quanto possibile. Saluti all’azione congiunta di CCF Russia e ELF Russia. E anche all’attacco coraggioso dei combattenti Amici della Terra/FAI in Argentina. E ai molteplici attacchi fatti dai valorosi della CCF e della ICR all’interno del Progetto Fenice.

Questa azione è anche il nostro caloroso saluto e abbraccio ai coraggiosi tenuti prigionieri dallo stato ma sempre in guerra nonostante i limiti fisici. A Gabriel Pombo Da Silva, Marco Camenisch, Hans Niemeyer, Walter Bond, alla cellula dei prigionieri membri della CCF e ai prigionieri in Grecia, Italia e Cile che non menzioniamo uno ad uno, ma che sono sempre nei nostri cuori.

Abbattere la civilizzazione.
Vita Selvaggia, adesso!

Fronte di Liberazione della Terra (ELF), Frazione Indonesiana

[alcuni video dalla stampa: i, ii, iii, iv]

Besancon, Francia: Azioni in solidarietà con Sonja Suder

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Nella notte tra il 14 e 15 Settembre 2013, l’agenzia interinale Randstad, situata all’inizio di Carnot Avenue nella città di Besancon, ha subito il danneggiamento di una delle sue vetrine.

Ciò è stato fatto all’interno della campagna internazionale per il rilascio di Sonja Suder, imprigionata da due anni in un braccio di alta sicurezza del carcere di Preungesheim a Francoforte, accusata di vari
attacchi negli anni ’70.

Qualche notte fa, “Libertà per Sonja Suder” è stato scritto sul muro di un settore vicino, e la filiale del Credito Agricolo davanti al cimitero di Chaprais è stata attaccata con dei sassi, danneggiando la facciata.

Per Sonja e tutti quelli che si rifiutano di sottomettersi al Dominio!

Un nottambulo indesiderato

Santiago, Cile: Rivendicato sabotaggio all’Istituto Nazionale

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“Non parlo di cose astratte, sono molto concreto. Ti parlo di prigionieri/e, di feriti/e, di morti, di gente cacciata dal posto dove vive, di gente morta cercando uno stipendio, di gente che si rompe la testa prendendo pillole contro la tristezza; la terra di strade, fattorie, cie e la guerra (…) Ti pare esagerato il nostro modo di pensare, ma è quello che è. La guerra è quel che è. Qui c’è una guerra e tu metti quello che vuoi.”
PIB – Ponte como quieta

Questo sistema è marcio alla base, l’ambizione di pochi e l’idiozia-passività dei molti che non hanno reagito a ciò, ci sta portando o ci ha già portato ad una catastrofe naturale quasi senza soluzione, davvero crediamo che possiamo mantenere questo stile di vita in modo sostenibile? Produciamo 1000 volte più di quanto ci serve e i mezzi di comunicazione propinano prodotti come fossero fondamentali. E se anche riuscissimo a mantenere questo stile di vita sostenibile (come dicono alcuni ecologisti) sappiamo che nulla servirà perché già stanchi di questa vita miserabile e non vogliamo continuare in questo stupido progresso, non vogliamo passare la vita lavorando dall’alba al tramonto, non vogliamo passare i nostri migliori anni di giovinezza chiusi in una scuola con alcuni patetici giorni di vacanza concessi solo per essere più produttivi, né vogliamo morire di cancro o di altre nefandezze moderne provocate da tutta la merda che mangiamo, di sicura questo sistema è una merda e su ciò si è già detto abbastanza.

La cosa importante è che in questo contesto la scuola non si distingue come salvezza, come tanti pensano, ma come un’istituzione orribile che ci prepara a questa vita. In questo luogo ci viene insegnato ad obbedire senza discutere agli orari, abitudini, modi di agire e a seguire una linea di condotta che in seguito sarà un ingranaggio, diventando manodopera o professionisti in attività stupide e ripetitive. Che solo funzionano se applicare in questo sistema (Perché diventare ingegnere per costruire centri commerciali o edifici? Perché, dato che vorremmo abbatterli?).

“Abbiamo sotto gli occhi nocività culturali, politiche, sociali, ma quelle che in questo frangente ci interessa identificare e attaccare, sono i processi che caratterizzano il rapporto tra potere, tecnologia e manipolazione-distruzione del vivente, gli interessi dell’eredità, raccolta dall’industria scientifica, di migliaia di anni di pensiero autoritario e antropocentrico. Qualcosa che va ben oltre un problema sanitario, coinvolgendo gli aspetti fondanti di una civiltà tecnologica che si nutre del tempo e delle vite di miliardi di individui umani e non, che setaccia e suddivide gli esseri viventi in razze, in specie, in categorie inchiodate su una scala gerarchica ordinata in base alle sue necessità.”
Estratto dal “Manifesto della coalizione contro ogni nocività”. In “Nanotecnologie: la pietra filosofale del dominio” Rivista Il Silvestre 2011

Per i motivi già citati (e molti altri che non abbiamo tempo di menzionare) abbiamo deciso di mettere questa bomba fumogena con un fine più simbolico che distruttivo, perché questa pestilenza ricordi e scolpisca nelle coscienze che anche la scuola è un’istituzione putrida come una banca o una caserma e per questo fa parte della grande macchina del sistema e deve essere attaccata. Con questo attacco vogliamo anche rompere col discorso generalizzato degli studenti che cercano di riformare l’irriformabile contribuendo cosi alla perpetuazione del sistema, come ha anche detto Theodore John Kaczynski essa è “il trucco più ingegnoso del sistema”. Con ciò non vogliamo dire che studiare non va bene, se qualcuno vuole farlo che lo faccia, c’è sempre stata gente interessata alla conoscenza, anche perché in questo momento il conoscere ci può dare le armi cognitive per farla finita con l’ideologia imperante che cerca di entrarci dalle orecchie. Questa è piuttosto una critica alla scuola come imposizione e strumento al servizio del sistema, vorremmo sottolineare l’imposizione per tutti quelli che diranno “se non ti piace la scuola non andarci” se fosse cosi come dicono (come una mera libertà di consumo) sarebbe facile, visto che abbiamo fatto delle scelte, ma il capitalismo agisce come una imposizione che soverchia le nostre vite. Cosa accadrebbe se lasciassimo la scuola? Dovremmo diventare manodopera a basso costo senza istruzione, lavorando dall’alba al tramonto senza tempo per conoscere la nostra famiglia, o cosa accadrebbe se andassimo a vivere nel bosco e vivere una vecchia fantasia hippie? Basterebbe per uscire e non essere costretti a farlo dal capitalismo a mano armata, come accade oggi ai mapuche, per questo puntiamo ad una convivenza non pacifica col sistema, diventando ovunque l’ostacolo nel suo ingranaggio al fine di incepparlo e probabilmente distruggerlo. Continue reading Santiago, Cile: Rivendicato sabotaggio all’Istituto Nazionale

Buenos Aires: Amici della Terra/FAI rivendica esplosione in una Gendarmeria

Cercando di essere all’altezza della situazione e continuare a mantenere la dignità che meritano le vite umane che si ribellano all’autorità, la quale è causa di ogni oppressione sulla faccia della terra che abitiamo, siamo di nuovo passati all’attacco nella guerra dichiarata dagli/lle amanti della libertà ai/lle suoi/e nemici/che.

Ricordiamo che nelle carceri del territorio dominato dallo stato argentino i/le detenuti/e continuano ad essere uccisi/e e torturati/e.

E nelle strade aumenta la miseria, l’alienazione del lavoro e il consumo oscura le coscienze della gente, che ogni giorno subisce le contraddizioni di un sistema che si proclama consolidato da un governo che specula grazie alle scienze economiche, cercando di nascondere a tutti i costi l’aspetto tirannico.

Ci sentiamo colpiti, visto che nulla finora è paragonabile all’umiliazione che sentiamo tutti/e quelli/e che sono minacciati/e dalla morte e la chiusura radicale che nutrono la teoria di chi detiene il potere e la volontà di avvantaggiarsi con metodi e pratiche autoritarie della società civilizzata.

La nostra proposta è un attacco diretto contro i/le responsabili della miseria di questa realtà, adesso la gendarmeria è un obiettivo di tutti/e i/le compagni/e insorti/e o bisogna ancora dire quali sono i nostri punti in comune? Le azioni dicono molto più delle parole, ma a volte è necessario dire ciò che i media cercano di nascondere continuamente.

Le auto che abbiamo bruciato in strada Amenabar 3000 erano proprio davanti ad una delle proprietà di Sergio Berni (segretario del ministero della sicurezza) sorvegliata 24/24h dalla polizia federale.

Il piccolo ordigno esploso nella mutua della gendarmeria (Edificio Fronteras Argentinas) situato in strada Bartolome Mitre 2264, giorno 19 Settembre 2013 alle 1:40, ha causato purtroppo solo danni materiali, ci sarebbe piaciuto che un servo della legge fosse rimasto almeno ferito.

Salutiamo i/le nostri/e compagni/e della Cospirazione per al Vendetta e tutti/e quelli/e che senza troppe domande vanno all’attacco contro l’autorità in ogni parte del mondo.

Viva l’Anarchia!

Amici della Terra/Federazione Anarchica Informale

Exarchia, Atene: Rivendicazione di responsabilità per attacco incendiario contro autobus della polizia in memoria di Pavlos Fyssas

La vergogna non è un lavoro

Otto ore in piedi nel perimetro di un autobus della polizia in un angolo della Via Charilaou Trikoupi con Via Didotou ad Exarchia, chiedendosi se si sarà attaccato da “bottiglie” e sassaiole. Destinatari di odio e di rabbia che permeano tutto il nostro essere. Per quello che siete. Per quello che siamo. Per coloro che servite. Per cosa stiamo lottando.

Otto ore di fila, e ora è il momento per il turno di notte, alle 22.00, il 19 Settembre 2013. Maiali freschi sono venuti a sostituirvi. Dopo una chiacchierata, si entra nel autobus porcile tutti insieme.

Ma dovete confrontarsi con noi, quando meno ve lo aspettate, quando ci siete seduti col culo su un sedile del bus della polizia, sfiniti da questa sporcizia che si chiama lavoro.

Due isolati di distanza, al bivio di Via Charilaou Trikoupi e Via Dervenion, i compagni aspettano l’autobus della polizia per muoversi. Prendono posizioni, aspettano un po più a lungo, e poi spingono dei cassonetti e bloccano la strada. Le taniche da 10 litri piene di benzina sono a rotazione sotto il veicolo. I poliziotti fanno appena in tempo, e abbandonano il bus prima di guardare la prima luce della Molotov al materiale infiammabile. Hanno paura nei loro occhi.

Un’altra volta, in un altro luogo, vi aspetteremo.

Pavlos vive tra noi.

in inglese

Karditsa, Grecia: Manifestazione antifascista spontanea all’indomani dell’omicidio di Pavlos Fyssas

(Montreal azione solidale, Canada)
(Montreal azione solidale, Canada)

Una manifestazione antifascista spontanea è avvenuta nella tarda sera di Sabato 21 Settembre, a Karditsa (Grecia centrale). Dopo la fine di una proiezione cinematografica programmata al Parco Pafsilypo , un gruppo antifascista di più di 50 persone ha iniziato a marciare nel centro della città. I antifascisti sono passati davanti agli uffici locali del partito Alba Dorata, e si sono imbattuti contro quattro neo-nazisti (uno di loro è il proprietario di un negozio di video noleggio al piano terra dello stesso edificio). I fascisti avevano intenzione di intimidire i manifestanti, per mostrare come realmente sono coraggiosi. Come risultato di questo, uno di loro è stato sbattuto e lasciato a terra, mentre gli altri tre hanno dovuto abbandonare la scena.

Niente nazisti a Karditsa, o in qualsiasi altro luogo.

in inglese

Salonicco, Grecia: Azione diretta in memoria di Pavlos Fyssas

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La notte del 19 Settembre, un giorno dopo l’assassinio di Pavlos Fyssas da un nazista nel quartiere di Keratsini, a Pireo, abbiamo deciso di rompere la vetrina della caffetteria fascista “Astoria”, che si trova nel distretto di Kalamaria, a Thessaloniki. Questo è stato un luogo di ritrovo per gli Albadorati, dove si svolgevano riunioni organizzative del nucleo fascista Kalamaria fascista.

Abbatere i fascisti ovunque essi siano.
Le ostilità proseguiranno…

in inglese

Buenos Aires: Rivendicato attacco contro Accademia Giudiziaria

LA CONVINZIONE È NOSTRA!

L’ambiente che ci circonda è soffocante, e chi ha il sangue dignitoso nelle vene al posto dell’acqua torbida non può affermare il contrario.

La democrazia gestita dall’infame Cristina Kirchner, travestita da progressista e paladina dei diritti umani, comincia a mostrare l’altra faccia della stessa moneta.

Così, la nomina del nuovo ministro della sicurezza, Alejandro Granados, sostenuto dal narcotrafficante Daniel Scioli, ha reso solo più evidente ciò che molti/e sanno già, la democrazia arresta, tortura, accusa e uccide, e in questo non ha nulla da invidiare a nessun altro regime politico.

Condivdiamo le parole di Granado, riguardo al fatto che siamo in guerra e si tratta di loro o noi… non ci allarmiamo per queste dichiarazioni, ma aumentiamo la lotta che conduciamo contro ogni tipo di oppressione a danno dell’individuo o delle comunità libere.

I milioni investiti in tema di sicurezza tramite il Sistema di Identificazione Biometrica, o come le migliaia di telecamere di sorveglianza, o i/le gendarmi che controllano e attaccano i quartieri periferici, non ci fermano e non ci distraggono.

Dentro la rete complessa che forma il nemico che affrontiamo, consideriamo la giustizia un pilastro fondamentale, sostenitore irrinunciabile della gestione della miseria. Continue reading Buenos Aires: Rivendicato attacco contro Accademia Giudiziaria

San Francisco, USA: Sabotato un concerto nazi

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Venerdì 13, noi, la Brigata Antifascista di Distruttori/trici di Bagni, abbiamo risposto all’appello pubblico per cancellare il concerto del gruppo fascista Death in June nella sala concerti Mezzanine di San Francisco. Alcuni giorni prima era stata chiesto alla sala di “cancellare il concerto fascista o lo avrebbero fatto gli/le antifasciste”.

Gli organizzatori erano stati avvertiti. Informati del fatto che ospitavano una band fascista e razzista, e che stavano dando consapevolmente loro spazio.

Per questo, abbiamo distrutto i bagni, parte fondamentale della struttura, con un danno che costerà alcune decine di migliaia di dollari.

Non si tratta di vendetta. Ma di un avviso per mostrare le conseguenze di appoggiare band fasciste.

Il fatto che il musicista Douglas Pierre (Pearce) sia apertamente gay, con tanto di bandiera arcobaleno mentre allo stesso tempo rimarca l’esistenza di soldati gay nelle milizie Sturmabteilung della Germania nazista, per noi è una provocazione ai/lle sopravvissuti/e dell’olocausto e un insulto alla memoria dei/lle tanti/e vittime gay del passato e della Germania nazista.

Buon Venerdì 13, stronzi.

Non dimenticare, non perdonare!

Cordiali saluti,

La Brigata Antifascista di distruttori/trici di Bagni

Non siamo gay come lo strasserista Douglas Pierre, siamo queers che passano all’attacco; questo deve essere l’antifascismo.

in spagnolo, fonte

Isola di Lesbos, Grecia: Striscione anarchico per la liberazione di Sonja Suder

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Sullo striscione si legge: “Gli Stati sono gli unici terroristi. Rilascio del 80enne Sonja Suder”

Il 14 Settembre, nel contesto della solidarietà internazionale e della lotta anti-statale/dissidente che non conosce confini, abbiamo risposto al richiamo della liberazione di Sonja Suder. Così abbiamo fatto un piccolo intervento nella sede universitaria (ex ATEbank) nella città di Mytilini, dispiegando il nostro striscione sulla facciata come minimo segno di solidarietà. Abbiamo voluto ricordare che qualsiasi repressione dello Stato e qualsiasi macchinazione del regime contro il movimento anarchico-antiautoritario, in ogni parte della Terra, ci riguarda tutti, sempre e ovunque. Per di più, la lotta per la vita e la libertà non conosce (e non dovrebbe conoscere) alcun confine.

Nemmeno un passo indietro. Di fronte al terrorismo di Stato, costruiamo tumuli contro qualunque cosa ci vuole schiavi o tenta di commercializzare la nostra vita e infrangere i nostri sogni. Non ci arrenderemo senza combattere.

Fino alla notte in cui l’ultima frontiera e l’ultima prigione crollerà. Fino al giorno in cui nessuno dominerà e nessuno sarà dominato. E non fate l’errore di dire che siamo in pochi, perché non lo siamo; ma anche se eravamo… siamo sicuramente decisi. Stiamo arrivando…

Organizzazione Informale Anarchica- Cellula di Lesbos

Mosca: Attacco coordinato contro un cantiere autostradale

hippo and kids

Due cellule di ecoanarchici hanno realizzato un attacco coordinato contro un cantiere autostradale a Mosca ovest finito con l’incendio di due bulldozer. L’azione è avvenuta giorno 8/9/13. Prima ci siamo imbattuti in alcuni operai impegnati ad accendere dei fuochi vicino alle roulotte nei pressi della foresta. Cosi volevamo fotterli e bruciare le loro case insieme a strumenti ed effetti personali. Ma il nostro desiderio comune di avere il karma pulito era superiore alla voglia di rovinarlo, cosi non abbiamo attaccato gli schiavi. Abbiamo bruciato i loro veicoli.

Come sempre, abbiamo agito con impudenza: abbiamo realizzato le nostre nere gesta davanti ai lavoratori e ai guidatori di passaggio. Quindi chiediamo scusa al ragazzo che ha quasi fatto un incidente a causa delle fiamme che lo hanno cosi tanto ipnotizzato.

Cogliamo l’opportunità per ricordare che i lavori al cantiere continuano. La regione di Mosca è piena di progetti come questo, dove gli alberi vengono sradicati e la terra è coperta di bitume. Più strade ci sono – meno ci resta per vivere. Questo non ci piace. Buona fortuna ai coraggiosi. Morte a chi non lo è.

CCF-Russia
ELF-Russia

fonte

Atene: Lettera del compagno anarchico Andreas Tsavdaridis

4 Settembre 2013

“Io tendo alla mia mèta, seguo la mia strada; salterò oltre gli esitanti e i lenti. Sia così mio il cammino la loro distruzione”
Friedrich Nietzsche

Questa lettera aperta non è indirizzata al movimento ufficiale e alle sue stantie strutture. Disprezzo tutti i suoi stereotipi, i respiri putrescenti del suo essere immobile. Considero il movimento “anarchico” dei burocrati come un’enclave del potere, dato che essi riproducono gli stessi valori autoritari. Non ho intenzione di fare pubbliche relazioni, né desidero alcuna sorta di solidarietà o aiuto non ufficiale dai dignitari e dai subordinati dello stile di vita antiautoritario.

Mi rivolto alle minoranze; a quelle individualità che mostrano il proprio disprezzo e beffa del potere e dei suoi servi, e non esitano ad agire contro l’essenza della civilizzazione contemporanea; tutti quegli anarchici d’azione che si ritrovano nella rete informale della FAI e che furiosamente organizzano i loro piani distruttori, causando vessazione nel campo del nemico.

Sono stato arrestato giorno 11 Luglio da un’unità antiterrorista mentre tornavo a casa. Sono finito dentro una volante a Salonicco, e in qualche ora mi sono ritrovato al 12° piano della stazione centrale di polizia di Atene (GADA). Il 17 Luglio sono stato rinviato a giudizio e trasferito nella prigione di Koridallos.

Rivendico l’invio di un pacco incendiario all’ex capo dell’antiterrorismo, Dimitris Chorianopoulos, come cellula FAI-FRI denominata Commando Mauricio Morales. Resto fiero della mia scelta. Un colpo contro il complesso di sicurezza è un attacco diretto al cuore del potere; un attacco diretto alle istituzioni statali, che operano indipendentemente dalla formulazione politiche dei rispettivi governi, e hanno come missione la perpetuazione del Dominio sopra la mia vita.

Credo che il potere sia un’ispirazione e un immediato corollario dei valori della società. Il potere è un’idea. Sembra qualcosa di inaccessibile, come un dio che stravolge i pensieri, sogni e sensazioni dei suoi credenti; una moderna religione sociale nella quale la massa aspira ad essere condotta. I dominatori non si impongono con un colpo di stato, ma tramite l’approvazione dei loro cittadini. Ogni problema della malattia sociale è semplicemente il lato oscuro di un mondo che vuole vivere senza responsabilità.

Non credo in alcuna rivoluzione popolare. Tutto ciò che è basato sulla massa, il gregge, porta il seme della schiavitù. Questa folla, i cui valori sono determinati da altri, è incapace di definire la sua stessa vita. Questa forza risultante, anche se cosiddetta rivoluzionaria, crollerà dopo la sua rivolta, non importa il risultato. I suoi partecipanti cercano un sistema economico più favorevole, migliore per i propri interessi. Non vogliono sconvolgere i valori della civilizzazione; vogliono solo implorare riforme del capitalismo tramite mezzi non istituzionali.

Non credo in alcun futuro paradiso sociale come la presunta inevitabile evoluzione di una metafisica predominanza della giustizia, che consacra alla gente un messiah per compiere le pofezie sociali. Queste teorie sono piene di rancore e degradano la nozione di umano alla vigliaccheria dei suoi autori e sostenitori.

Contrario agli zeloti delle mobilitazioni di massa mirate alla liberazione del loro ruolo sociale, io inseguo la liberazione di me stesso da ogni ruolo sociale. La mia progettualità è una costante insorgenza anarchica contro ogni sistema, ogni società, ogni tipo di morale di massa. La mia guerra ha le sue fondamenta nella mia volontà di potenza, per questo attacco tutto ciò che insulta le mie estetiche. Per me, la guerra è una follia dionisiaca che non può essere spiegata secondo la razionalità dei pappagalli della società.

Secondo me, la solidarietà verso un prigioniero di guerra dovrebbe in primo luogo riprodurre e far continuare la causa per la quale lui/lei è prigioniero. Dunque la lotta per la diffusione di un’azione diretta anarchica è l’unica solidarietà che riconosco nel mio caso.

Prima di finire, voglio esprimere la mia solidarietà agli anarchici prigionieri in tutto il mondo; ai compagni della CCF, Panagiotis, Makis, Olga, Haris, Christos, Theofilos, Michalis, Damiano e Giorgos; ai compagni Nicola Gai e Alfredo Cospito in Italia, accusati dell’azione della cellula Olga; a Gabriel Pombo Da Silva, prigioniero nelle carceri spagnole; a Marco Camenisch, compagno prigioniero in Svizzera; al ribelle Thomas Meyer-Falk (ancora prigioniero in Germania). A Jock Palfreeman in Bulgaria; al combattente Hans Niemeyer, come anche ai banditi Freddy Fuentevilla, Marcelo Villarroel e Juan Aliste Vega, in Cile. Al compagno Henry Zagarrundo in Bolivia e all’anarchico Braulio Durán in Messico. Ai fuggitivi Felicity Ryder e Diego Ríos: tenete duro!

Forza a tutte le cellule della FAI in Messico, Ecuador, Bolivia, Argentina, Cile, Indonesia, Italia, Grecia, Spagna, Regno Unito, Olanda, Russia, Bielorussia, Ucraina, Finlandia, Brasile e Australia.

ONORE ETERNO A MAURICIO MORALES.

PS1 : Il “Progetto Fenice” è iniziato il 7 Giugno 2013 grazie ai compagni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco/Bande di Coscienza/Nucleo Sole-Baleno/FAI-FRI mediante un attacco esplosivo contro la vettura del direttore del carcere di Korydallos, per la rigenerazione e la recrudescenza dinamica della nuova guerriglia urbana. Il progetto ha trovato dei complici nei nostri fratelli e nelle nostre sorelle in Indonesia. L’Unità della Rabbia/ICR/FAI-FRI e la Cospirazione Internazionale per la Vendetta/FAI-FRI hanno risposto all’appello, attaccando le strutture del regime indonesiano dando luogo rispettivamente al 3° e al 5° atto del progetto fenice. I nostri fratelli e le nostre sorelle hanno dimostrato che il dialogo anarchico accompagnato dalle azioni supera le grandi distanze che ci dividono. Sappiamo che finché ci saranno compagni che trasformano i propri desideri in azioni, nessun anarchico prigioniero resterà da solo. Fratelli e sorelle della ICR/FAI-FRI, la vostra offensiva ci da coraggio. I nostri cuori sono con voi. Fino a quando ci incontreremo! Fino alla fine!

PS2 : Il mio compagno e amico Spyros Mandylas non è assolutamente coinvolto in questo caso.

Andreas Tsavdaridis
Dikastiki Filaki Koridallou, A Pteryga, 18110 Koridallos, Atene, Grecia.

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Melbourne: Cellula Felicity Ann Ryder FAI/FRI risponde agli agenti del “dubbio”

Unknown

“Gli anarchici hanno rivendicato l’incendio della concessionaria di auto di lusso a Melbourne ovest, ma la polizia ha dei dubbi”, è il titolo del Herald Sun che strilla il giorno dopo la nostra piccola visita a Gran Turismo Autos.

Apparentemente gli “investigatori” non credono al “misterioso gruppo anarchico” responsabile dell’incendio e la feccia del Herald, che è di fatto il portavoce della polizia di Melbourne, sceglie di non citare il sito dove è apparso all’inizio il nostro comunicato di rivendicazione – sceglie inoltre di includere solo alcune frasi del nostro testo.

Ma anche noi abbiamo dei dubbi da parte nostra.

Dubitiamo molto che i poliziotti e la feccia del Herald siano affidabili, e pensiamo che anche il lettore casuale dell’articolo di martedì dubiterebbe della fiducia dei poliziotti e dei loro media asserviti.

La feccia del Herald “segnala” che gli “esperti” degli artificieri e i pompieri hanno analizzato e negato la “teoria” secondo la quale siamo stati noi i responsabili dell’attacco di lunedì… e ancora nel paragrafo dopo Mr Doubtfire stesso, il detective senior sergente Jeff Maher (non hai abbastanza titoli coglione?) ammette che la causa dell’incendio è “imprecisata” e che dovrebbero avere dei risultati “nei prossimi giorni”.

Detective Maher, ancora stiamo aspettando questi risultati, e già sono passati diversi giorni – perché non informate la gente attraverso i vostri media come la feccia del Herald in merito a ciò che è successo se siete cosi certi che non siamo noi i responsabili? La feccia del Herald continua dichiarando che “si crede” che il fuoco possa essere iniziato a causa di una sigaretta ma non è “chiaro” se ci sia stato dolo o no – nessuna fonte viene portata a sostegno di tale tesi.

Quindi ricapitoliamo: i poliziotti e i pompieri non hanno idea di come sia partito il fuoco né se sia stato doloso o no. La feccia del Herald crede che il fuoco sia nato da una sigaretta (anche se Gran Turismo Autos era un edificio per non fumatori) ma sia i poliziotti, i pompieri e i loro piccoli aiutanti della feccia del Herald sono uniti nel credere che l’incendio non sia stato causato da noi.
Perché dubitare che un gruppo abbia colpito nel nome della nostra compagna fuggitiva Felicity Ann Ryder?
Perché la feccia del Herald e i porci omettono il nome di Felicity nel loro “articolo”? Perché non nominano il sito dove è apparso per primo il nostro comunicato e perché omettono di citare la FAI/FRI e riportano solo alcune frasi del nostro comunicato?

Forse perché sanno bene che siamo stati noi ad attaccare e sapere che ci sono cellule attive della FAI/FRI in questo paese che sono pronte a fare qualcosa di diverso rispetto a prendere parte ad un inutile attivismo sociale porgendo l’altra fottuta guancia è troppo pericoloso per dirlo nella loro misera propaganda poliziesca?

La polizia pensa che gli anarchici a Melbourne e nello stato di Victoria non potrebbero raggiungere il punto che abbiamo raggiunto noi – ovvero quello che si tocca quando si è stanchi di decenni di brutalità poliziesca, oppressione e sorveglianza?

I poliziotti e i loro media di merda non capiscono il concetto della solidarietà rivoluzionaria internazionale? Non capiscono che se i nostri compagni in altre parti del mondo stanno soffrendo nei buchi infernali delle prigioni noi rispondiamo – non con le solite patetiche proteste – con l’azione diretta?

I poliziotti e la stampa fascista in questo paese di merda non capiscono che siamo capaci di colpire di nuovo, in ogni luogo e momento a danno di ogni obiettivo che scegliamo?

Capiscono quanto questa azione è stata semplice? Che è servito un minimo di organizzazione e qualche minuto per farla? Che non ci vuole del talento eccezionale per causare molti danni ad un edificio che vende veicoli inquinanti per ricchi, ciò che serve è la voglia di farlo!

Ovviamente capiscono – ed ecco perché “dubitano” del nostro comunicato – perché hanno paura di questo tipo di azioni che potrebbero essere replicate in altre zone di questa città, e in tutto il fottuto paese – perché è impossibile predirle e affrontarle – i fieri colpevoli sono impossibili anche da comprendere.

Non dubitate della nostra possibilità di colpire ancora e ancora – non dubitate della nostra determinazione di diffondere l’insurrezione anarchica a Melbourne e non dubitate del fatto che siamo parte di una rete informale internazionale di anarchici d’azione che ha alzato la sua testa colma di nero odio nei territori dell’Australasia!

Basta inutile attivismo sociale
Basta rintanarsi dalla polizia!
Nessuna ritirata, solo attacco!!
Per una Internazionale Nera,
Cellula Felicity Ann Ryder FAI/FRI

Melbourne 6/9/13

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Germania: Attacco in solidarieta con il Centro Autonomo di Colonia

Nella notte di mercoledì/giovedì 11 luglio 2013 la sede centrale del Partito Socialdemocratico di Germania (SPD), alla Wilhelmstrasse a Kreuzberg di Berlino, è stato massicciamente attaccato con pietre e vernice. L’azione non è solo un segnale contro un partito come struttura rappresentativa che crede di essere legittimata attraverso un concetto di cosiddetta democrazia di decidere sulle nostre forme di vita.

E’ stato attacco alla SPD poiché questa porta avanti come autore principale lo sgombero del Centro Autonomo di Colonia (AZ Köln) e così annienta una struttura per di più Autonomia, Luoghi protetti ed Alternative contro l’esistente.

Nell’attuale modello di società e di una vita borghese, naturalmente non possono esistere tali luoghi, poiché esiste la paura che in questi luoghi si mettono in discussione le strutture e che noi potremmo creare modelli e progetti di vita non commerciali, umani e belli.

Per queste ragioni non è una lotta in atto solo a Colonia ma una lotta in tutte le città!.

Con quest’azione a Berlino ci solidarizziamo con il Centro Autonomo di Colonia e tentiamo di sostenere ulteriormente la vostra esistenza.

I retroscena:

La campagna “Nessun Giorno Senza!”, lotta per il mantenimento del Centro Autonomo a Colonia (Köln-Kalk):

“Dopo nel frattempo tre anni di AZ Köln la situazione diventa di nuovo incandescente. Il contratto d’uso conquistato due anni fa fu revocato su ordine del nuovo proprietario, il comune di Colonia. Il termine di disdetta di tre mesi finisce il 30 giugno 2013.

Finora non è noto il giorno esatto dello sgombero.

La SPD al governo si è data molta pena per inventarsi i pretesti per uno sgombero del Centro Autonomo e la demolizione dell’edificio. Questi non possono imbrogliare sul fatto che anzitutto è per la volontà politica di disfarsi del Centro Autonomo. Dall’amministrazione comunale, infatti, ci arriva la conferma sorprendente sincera che l’ufficio progettazioni avrebbe avuto ‘l’ordine politico di progettare via il Centro Autonomo.’ Ci sta nel quadro che il primo sindaco e la SPD rifiutano ogni dialogo”.

Inoltre il Centro Autonomo di Colonia scrive:

“Auspichiamo una resistenza che sia altrettanto variopinta e varia come la gente che gestisce, utilizza e sostiene il Centro Autonomo ed un rapporto di solidarietà tra le varie forme della resistenza.

Ci opporremo con più gente possibile allo sgombero. Faremo barricate, blocchi, catene e sfonderemo le stesse, useremo forme sperimentate e nuove di resistenza passiva e disubbidienza civile, e inventeremo nuove.”

Ci solidarizziamo con la Linienstraße e con tutti i progetti di occupazione di case e piazze per roulotte. Anche a Monaco di Baviera fu la SPD che ha violato i diritti degli scioperanti della fame per lottare per una vita degna (immigrati in sciopero della fame alla cui iniziativa è stato posto fine violenta dagli sbirri della SPD). Ci solidarizziamo con queste lotte.

NO BORDER! NO NATION!

Per una vita autodeterminata al di fuori del parlamentarismo e della logica capitalista!

Non ci fermeremo a questo simbolismo.

Abbiamo bisogno di una critica radicale in ogni ambito vitale, create bande!.

fonte / trad. Marco Camenisch [Lenzburg, Svizzera, fine luglio 2013]

Germania: Attacco con la vernice al Centro di Carriera dell’Esercito Federale (Bundeswehr) a Stoccarda

Il 10 luglio 2013 la facciata a Stoccarda del Centro di Carriera dell’Esercito Federale (EF) è stata marcata con la vernice rossa. Vogliamo chiarire e rendere visibile verso l’esterno: in questo luogo inizia la guerra, qui si reclutano dex giovani per l’esercito tedesco e le guerre della BRD.

Nel quadro della ristrutturazione delle Forze Armate tedesche, tra cui anche la sospensione della leva obbligatoria, si diede a quest’ufficio il nuovo nome armonioso di Karrierecenter. I cambi di nome che affibbiano alle riforme un “taglio attuale” e dovrebbe sottolineare il cambio del EF non possono ingannare sul fatto che in questo luogo inizia la guerra. In questo luogo si arruolano dex giovani per l’esercito della BRD. Il capo attuale del Karrierecenter di Stoccarda è Sylvia Lahnz, ex dirigente del Sostituto Ufficio Circondariale della Difesa di Karlsruhe.

Da più di 20 anni l’EF è di nuovo ingaggiato a livello globale per gli interessi del capitale tedesco. Le più recenti misure di ristrutturazione dell’EF rendono possibile di immischiarsi con ancora migliore efficienza e contemporaneamente in vari scenari di guerra. Attualmente sotto forma di alleanze – con altri paesi imperialisti. Alcuni interessi fondamentali di queste alleanze di convenienza sono l’apertura di mercati, la messa in sicurezza delle fonti di materie prime e delle rotte commerciali e di realizzare un’influenza economica e politica in scala nelle regioni centrali dal punto di vista geostrategico. Così si rendono economicamente e politicamente dipendenti dei paesi spesso meno potenti ed influenti, costringendoli in trattati e contratti di cooperazione. Le regole del gioco e le condizioni sono regolarmente dettate dai paesi capitalisti ricchi con formule a loro vantaggio. Come strumento efficace per acconsentire a tali cooperazioni per es. si minacciano delle sanzioni economiche o la diminuzione dei crediti.

Se questo non funziona o se il governo di turno non si rivela abbastanza attendibile, di buon grado e senza tentennare si tolgono i militari dal cilindro magico degli strumenti di pressione politica. A volontà si continua a destabilizzare ulteriormente la regione – si può fare anche rifornendo l’opposizione con delle armi, con l’azione dei servizi secreti o anche con il boicottaggio commerciale – oppure sono direttamente occupati dalle potenze imperialiste. Anche l’istaurazione di zone di divieto di volo normalmente accompagnate da un tappeto di bombe sui paesi colpiti, sono dei noti strumenti strategici per la difesa degli interessi capitalisti.

La varietà delle guerre imperialiste sono multiformi e qui certo descritte molto in fretta, tuttavia è certo che non n’approfittano né le persone delle regioni di guerra, né la gran parte delle popolazioni dei paesi guerreggianti. Nulla cambia la tanto altisonante quanto vuota retorica dei media borghesi sulla missione umanitaria.

Prima che i soldati, dopo intrappolati da contratti capestro, promesse di alti salari e prospettive per una carriera apparentemente certa, sono mandati in guerra si addestrano nel Centro di Addestramento al Combattimento (Gefechtsübungszentrum/GÜZ) nella Altmark. E’ la piazza d’addestramento truppe più moderna d’Europa ed è gestita dalla ditta Rhein-Metall. L’EF ed altri eserciti europei vi affittano spazi per le loro esercitazioni di guerra.

Dal 21 al 29 luglio 2013 in loco si tiene per la seconda volta il campeggio antimilitarista WarStartsHere. L’anno passato si è riuscitx ad interrompere le esercitazioni. Alcune centinaia di persone invasero il perimetro per richiamare l’attenzione che dalla Germania parte la guerra.

Venite al campeggio antimilitarista contro GÜZ!
Abbasso la politica di guerra tedesca!

Viva la Solidarietà Internazionale!

fonte / trad. Marco Camenisch [Lenzburg, Svizzera, fine luglio 2013]

II trad.: Giusto di ieri, sabato 27 luglio, la notizia di un sabotaggio incendiario antimilitarista a 16 veicoli militari dell’EF nel perimetro della caserma di Havelberg, vicino a suddetto campeggio.

Melbourne, Australia: Cellula FAI rivendica incendio di una concessionaria auto di lusso

melbourne-spencer-streetLa scorsa notte (2 Settembre 2013) per la prima volta secondo la memoria ma sicuramente non l’ultima, le fiamme dell’insurrezione anarchica sono salite alte nei cieli tossici di Merlbourne, ponendo fine ad anni di inattività di locali “attivisti” e “anarchici sociali” in questa città.

Intorno alle 19:30 siamo entrati in Gran Turismo Autos, una concessionaria auto di lusso in Spencer St nel centro di Merlbourne ovest attraverso una finestra posteriore poco controllata, e abbiamo piazzato un dispositivo incendiario improvvisato munito di timer già impostato sotto una scrivania in una zona di uffici adiacente alla concessionaria per poi uscire sempre dalla stessa finestra.

Dato che l’obiettivo era in una zona di alto livello sorvegliata da telecamere e molte pattuglie, abbiamo fatto tutto molto velocemente. Non abbiamo avuto neanche il tempo e l’intenzione di lasciare slogan potenzialmente incriminanti o comunicati. L’intera operazione è stata fatta in 10 minuti e siamo stati molto attenti nel far perdere le nostre tracce in modo che eventuali riprese delle telecamere, anche se mostrate ai media infami dalla polizia fascista, non serviranno.

Appena giunti lontani dal posto e tolti i travestimenti ci siamo ritirati sul tetto di un palazzone in centro in modo da avere la visuale giusta per vedere i risultati della nostra azione.

Grande eccitamento e puro odio pieno di soddisfazione è nato appena abbiamo visto le fiamme raggiungere il cielo notturno e la grande cappa di fumo nero. Abbiamo riso molto nel vedere il gran numero di pompieri, polizia e veicoli d’emergenza, l’incendio è stato più grande di quanto ci aspettavamo.

Senza dubbio questa azione sarà condannata non solo dalle cosiddette autorità ma anche dai membri della comunità dei cosiddetti “attivisti” di Melbourne, molti dei quali si dicono anarchici anche se alle azioni dirette preferiscono prendere parte alle patetiche proteste monitorate dalla polizia e altre attività insensate che non portano a nulla.
Prenderemo le vostre condanne con orgoglio, traditrice feccia inattiva

Dedichiamo questa azione alla fuggitiva compagna anarchica Felicity Ann Ryder – resta libera!, alle Volpi arrabbiate & ACAB nel Regno Unito, alla Cellula Libertà per Mandylas e Tsavdaridis, al ELF-Frazione Indonesia, alla FAI-Amici della Terra in Argentina, ELF russo, ai compagni prigionieri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e di Lotta Rivoluzionaria, all’hacker Antisec prigioniero Jeremy Hammond e a tutti gli anarchici combattenti prigionieri in tutto il pianeta morente!

L’azione della scorsa notte è solo l’inizio di una nuova fase di insorgenza mai vista prima nel continente occupato dell’Australia e speriamo che ciò ispiri simili azioni non solo a Melbourne, ma in tutta l’Australia!

L’era dell’inutile anarchismo sociale è finita, che il fuoco e il fumo degli incendi portino ad una nuova era di insurrezione e insorgenza!!

Cellula Felicity Ann Ryder Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale

Bristol, Regno Unito: Cellula FAI rivendica attacco esplosivo contro filiale Barclays

Il peso del nostro essere intrappolati in questa società ci pressa insopportabilmente. Un dolore senza nome, frustrazione, solitudine e insicurezza sono le storie delle nostre vite per la maggior parte, e risalgono a generazioni fa. Come il denaro parla più forte e zittisce tutti gli altri principi, come il cemento e l’asfalto ci isolano dal resto del pianeta, come la cultura dominante rende gli umani dei robot adatti al lavora-consuma-riproduci-obbedisci… noi siamo fisicamente ed emotivamente soffocati ogni giorno da un’esistenza inutile ed artificiale che ci allontana dai nostri sogni fuori dagli schemi.

La rabbia che si risveglia squarcia la nebbia della confusione dalla nostra alienazione, alla ricerca di obiettivi meritevoli. Ogni idea di tregua con le istituzioni governative mirata alla riforma è conforme ai ruoli disarmati che ci vorrebbero far ricoprire. L’insurrezione immediata è vitale. Alziamo le nostre maschere e giriamo di notte per parlare tramite un linguaggio vecchio come il dominio: il sabotaggio e la cospirazione.

“… quali sono i tuoi desideri reali? Stare seduto in un bar, con lo sguardo assente, vuoto, annoiato, mentre bevi un caffè senza gusto? O forse mentre LO FAI SALTARE IN ARIA O LO BRUCI?”
The Angry Brigade.

Ecco perché rivendichiamo un semplice attacco esplosivo e incendiario contro una filiale bancaria Barclays poco lontano da Bath Road a Brislington, Bristol, nelle prime ore del 28 Agosto. Le candele sono bruciate dentro i pneumatici (dandoci il tempo per ritirarci) al fine di accendere le micce imbevute, facendo esplodere dei contenitori da 5 litri riempiti per metà di benzina e metà kerosene con polistirolo tritato (incendiario) e circa 1680 grammi di bombolette di gas da campeggio (esplosivo). La filiale è stata scelta per la mancanza di edifici adiacenti, e per evitare la bassa possibilità di passanti nella zona abbiamo posizionato il dispositivo sul retro dell’edificio contro una finestra, invece di vari dispositivi sull’altro lato come è di norma raccomandato.

Con questo attacco vogliamo condividere alcune riflessioni sulle banca e sull’economia, sulla lotta anarchica contro il potere in tutte le sue forme, e sul ruolo dell’attacco in essa. Prima di tutto, il nostro obiettivo. Continue reading Bristol, Regno Unito: Cellula FAI rivendica attacco esplosivo contro filiale Barclays

Regno Unito: Azioni dirette a Bristol e Portishead

3 1 227 agosto 2013: Rivendicazione di responsabilità per grave incendio in edificio che conteneva armi da fuoco, ed attaccata una machina della vigilanza privata:

Il poligono d’addestramento della polizia (in costruzione) a Black Rock Quarry, Portishead, situato sotto le stazioni regionali della polizia di Avon e Somerset è stato nostro obiettivo nella notte del 26 Agosto, cosi abbiamo deciso di lasciarlo in fiamme. La struttura dovrebbe servire alla polizia nel Sud Ovest.

Dopo essere entrati nel cantiere, abbiamo usato un accelerante per bruciare i principali cavi elettrici in cinque punti nella struttura, e dato alle fiamme quadri elettrici e cavi. Più di dodici ore dopo il fuoco era ancora attivo. Ci ha fatto sorridere capire quanto è stato facile entrare nel loro club di armi e lasciare un vaffanculo proprio nel cuore della bestia, con una curiosa volpe come unica testimone.

Nella stessa notte altri di noi hanno attaccato due veicoli vicino St George, Bristol con sverniciatore e tagliando le gomme – uno appartenente a G4S e uno a Amey. Nel Regno Unito e nel mondo G4S fornisce servizi di sicurezza e di detenzione e trae profitto da molti aspetti della società galera. Amey, insieme a GEO, trasporta i prigionieri in Inghilterra e Galles e costruisce tribunali a Bristol e nel Nord Somerset.

Nella città intorno a noi la stretta aumenta; c’è una generale atmosfera di paura crescente e impotenza; c’è sempre più sorveglianza, guardie con manette appaiono sempre di più. Le tensioni nel mondo covano mentre la gente perde fiducia nel sistema. Come risposta a tale insicurezza lo stato sta militarizzando la sua polizia con armi da fuoco, droni e armi “non letali” che regolarmente uccidono. Allo stesso tempo sviluppa il preventivo “poliziotto soft” tramite gli agenti a supporto della comunità, figure di collegamento e altro, che sono sempre più adatte alla facciata democratica. Inoltre esso è aiutato da gente di sinistra come John Drury di Aufheben tramite i suoi contributi sul controllo delle masse, problema che terrorizza le classi dominanti. Lo stato britannico è leader nel mondo nelle tecniche di contro-insurrezione. La sua esperienza è il risultato di generazioni di colonialismo brutale, come in India, Kenya e fino ad oggi in Irlanda.

Due anni dopo i più grandi disordini nel Regno Unito pensiamo si sia aperta su grande scale una grande porta per il rifiuto radicale e combattivo della nostra esistenza quotidiana. Per chi di noi sta nelle strade è stata una boccata di aria fresca nelle segrete, un ricordare che il controllo non è totale. Anche quando l’apatia e l’isolamento sembrano vincere noi continuiamo i nostri attacchi. La polizia e l’industria della sicurezza si specializzano nel farci sentire impotenti nelle nostre vite, e rendono questi attacchi un mondo per abbattere queste sensazioni.

Questo è anche il nostro modo di segnare che da due anni Badger l’anarchico di Bristol si sottrae alla cattura in seguito agli scontri.
Resta libero, continua a lottare!

A riguardo, la notte della nostra azione è coincisa con l’annuncio dell’inizio dell’abbattimento pianificato dei tassi selvaggi nel sud ovest dell’Inghilterra. Cercando di facilitare l’abbattimento e fermare la resistenza, la polizia ha salvato gli interessi dell’industria agraria e dei proprietari terrieri. Speriamo che questo gesto sia uno dei tanti contro questo massacro. Perché lo stato e le forze di sicurezza sono parte integrante di questo mondo di sfruttamento e autorità.

I nostri migliori saluti all’anarchico greco Kostas Sakkas che si sta riprendendo dopo un vittorioso sciopero della fame per la liberazione dopo
30 mesi di custodia cautelare.

La lotta continuerà finché non saremo tutti liberi e selvaggi.

Cellula delle volpi arrabbiate in collaborazione con ACAB

Indonesia: ICR-FAI-IRF rivendica incendio di un’accademia di polizia

burnBreve Messaggio ai nemici (PROGETTO “FENICE” – ATTO QUINTO)

Non parleremo di “ingiuste persecuzioni”, o del “clima di terrore contro quelli che lottano”, né del “nuovo totalitarismo” e cose cosi. Questo perché sappiamo che nulla di tutto ciò è nuovo. Questi sono semplici istantanee della antica guerra tra due mondi incompatibili: da un lato c’è il disgustoso mondo dell’Autorità, della massa assoggettata e della cloaca sociale e dall’altro, gli anarchici insorti, i combattenti insubordinati del Negativo, quelli che non si inchinano davanti a nessuno.
Non parleremo nemmeno degli altri. Quelli che in questi giorni si sentono segretamente contenti e sollevati. Adesso non è né il tempo né il luogo per farlo. Dovrebbero comunque sapere che, comunque, arriverà il momento di parlare di queste cose.
Libertà per i lupi del nord

Quando diciamo che “nulla è finito”, non sono solo parole. Le nostre minacce diventano azione, volta per volta, ogni secondo in cui possiamo. E ogni volta porteremo le nostre azioni più vicino alla vostra faccia.

Direttamente davanti alle vostre pistole, uniformi e prigioni – gli strumenti repressivi che sono spesso usati per sequestrare i nostri compagni rivoluzionari. Non vi lasceremo mai dormire tranquilli perché la nostra guerra non è ancora finita.

Con questo comunicato rivendichiamo l’attacco incendiario contro l’accademia di polizia in Sudirman St, Balikpapan, il 24 Agosto 2013.

Abbiamo collocato un dispositivo incendiario con timor davanti a questa accademia e lasciato che il fuoco facesse il resto. Abbiamo scelto questo obiettivo dopo aver saputo che i porci greci hanno invaso lo squat Nadir e sequestrato due compagni a causa di vari attacchi di diverse cellule FAI/FRI. La nostra azione è una diretta vendetta contro questi maiali ovunque, non solo in Grecia.

Salutiamo col fuoco i nostri due fratelli accusati di far parte del nostro internazionale progetto di vendetta : Fenice.

Non abbiamo altro da dirvi, perché lasceremo parlare il fuoco. E per ogni passo oltre che invade la nostra libertà, vi colpiremo ancora più forte di prima.

Questa azione è anche un saluto ai nostri compagni: la cellula dei prigionieri membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, i nostri cari Alfredo Cospito e Nicola Gai, Hans Niemeyer, Juan, Marcelo e Freddy, ai 4 di Kozani, e ai prigionieri di guerra in Italia (operazioni Ardire, Shadow, Thor ecc) e in Cile. Perché ogni compagno è nei nostri cuori neri.

Cospirazione Internazionale per la Vendetta / FAI-FRI
Cellula Libertà per Mandylas e Tsavdaridis

Per ulteriori informazioni, questa volta, la polizia non può dire che questo incendio è stato causato da un guasto elettrico, giacché non c’era l’elettricità in quel momento nel palazzo. Sono state completamente consumate dal fuoco sette aule.

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Jakarta, Indonesia: ELF rivendica incendio di un Istituto d’Arte

dancingLa civilizzazione non è stabilita da se stessa ma dalla gente che la supportano. Gente che si indirizza verso uno dei poli della civilizzazione. Gli umani sono gli unici che hanno dato vita alla civilizzazione. Ciò vuol dire anche che nessuno è innocente o non colpevole in questa vita odierna. Tutti giocano la loro parte nel supportare la sostenibilità della civilizzazione. Dunque, ogni parte del lavoro, dei valori, della proprietà, delle azioni e chiunque gode dei benefici della civilizzazione è un nemico per noi.

Come può essere?

Gli umani sono i creatori della cosiddetta Cultura. La cultura è lo specchio diretto della civilizzazione. La cultura è uno dei lavaggi del cervello usati per fiaccare i desideri selvaggi. La cultura non è solo un insieme di valori ma uno strumento di repressione ed egemonia. E due delle forme delle cultura sono la scuola e le arti.

Ecco perché abbiamo dato fuoco all’Istituto d’Arte di Jakarta sito a Cikini, il 20 Agosto. Abbiamo portato il nostro odio nel cuore del ritrovo degli artisti che sono solo marionette della civilizzazione. Abbiamo collocato un dispositivo incendiario al terzo piano nel pomeriggio.
Abbiamo fatto la nostra azione direttamente in faccia ad un gruppo di artisti che si definisce “avanguardia” e che si sente rivoluzionario.
Abbiamo lasciato che il fuoco ridesse della loro passività che non è altro che una condotta che permette alla civilizzazione di andare avanti.

L’istituto d’arte di Jakarta per molto tempo si è riempito di illusioni.
Questo posto ha educato individui che giocano un ruolo principale nel creare “controcultura” che non è che un’altra cultura, piuttosto che scoprire l’attacco all’intera cultura: la Civilizzazione. Sfornano canzoni, quadri, edifici, poesie, e varie forme d’arte per aiutare la civilizzazione ad affondare gli artigli del dominio.

Il nostro rimorso è solo per il fuoco che non è riuscito a bruciare tutto l’edificio a causa di un altro supporto alla civilizzazione: i pompieri, arrivati in meno di un’ora per spegnere il fuoco. Ma non è la fine o la nostra ultima azione. Vi colpiremo ancora.

ELF – Frazione Indonesiana

PS. Mandiamo i nostri saluti alla FAI / Amici della Terra in Argentina che hanno bruciato centinaia di auto e ai compagni del ELF-Russia. E anche a tutti i prigionieri rivoluzionari nel mondo.