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Grecia: Una prima dichiarazione dei compagni anarchici Marios Seisidis e Kostas Sakkas

19 agosto 2016

Il 4 agosto, a causa di un casuale controllo di polizia appena fuori Sparta, è finito il nostro viaggio di libertà.

Hanno preso fine due cammini diversi, due inizi diversi, che si sono ritrovati a convergere su uno scopo comune. Quello della libertà. La libertà che non ci è stata data e che non è stata data per scontata nemmeno per un istante. Al contrario, entrambi, a modo nostro e con le nostre peculiarità, ci siamo battuti con tutte le nostre forze per qualcosa che la maggior parte della gente considera ovvio.

Abbiamo lottato per ogni sguardo libero rivolto al cielo, ogni stretta di mano libera, ogni abbraccio, ogni respiro.

Abbiamo affermato quello di cui il meccanismo persecutorio ci ha privati, come sole armi l’infinito desiderio di libertà, ma anche il coraggio che ci dava il pensiero che continuavamo a batterci per chi è rimasto indietro.

D’altro lato, all’opposto della libertà e della vita stessa, ci siamo sollevati contro gli assassini in uniforme dello stato, i cani obbedienti, i servi della borghesia e il suo capitale. Che non hanno esitato a spararci alle spalle, che ci hanno torturato perché abbiamo istintivamente agito nella maniera più ovvia, cercando di sfuggire alle loro grinfie.

Eppure anche se le pallottole avessero colpito il loro bersaglio, avrebbero ucciso noi e non le nostre idee. Semplicemente perché la tenacità della nostra libertà resta intatta nel tempo nonostante tutti i persecutori e le loro armi.

Quello che immaginiamo non entrerà mai nelle teste vuote delle autorità. Ecco perché, anche se ci uccidono, non riusciranno mai a cancellare la visione della rivoluzione, che continuerà a ispirare passando al prossimo della fila il testimone della lotta.

Dal primo momento del nostro arresto, le fogne dei media hanno cominciato a lavare tutto in maniera sistematica. Con diversi scenari mal strutturati cercano di collegare persone e situazioni che sono completamente slegati fra loro, per “provare” la teoria dei vasi comunicamenti in ogni modo possibile. Questa particolare tattica non ci sorprende e sappiamo quale ne è lo scopo. Ma non l’avranno vinta.

Negli ultimi anni, entrambi abbiamo ricevuto tonnellate di fango e disinformazione da parte dei corvi del giornalismo, e conosciamo benissimo la pratica ossessiva e revanscista delle forze anti-terrorismo contro le persone che hanno preso di mira. Ma ricordiamo loro – perché lo sanno benissimo – che non puoi ingannare la gente per sempre e non saremo mai una preda facile per i loro denti.

Alcun* vengono arrestat* con delle armi… sono terrorist*.
Alcun* vengono arrestat* in pantaloncini e con un sacco a pelo… travestit* da turist* perché nessuno si accorga che sono terrorist*.

I giornalisti dovrebbero sapere che al vertice ci sono inaffidabilità e ridicolo e non l’audience.

Per finire un saluto ai/lle compagn* che ci sono accanto, visto che le parole non sono abbastanza per descrivere le nostre emozioni quando abbiamo visto decine di solidal* nell’aula di Evelpidon. Di fatto avete provato una volta ancora che la solidarietà non conosce vacanze né riposo. E oltretutto in questi anni di clandestinità non ci siamo sentiti soli nemmeno per un istante.

P.S. Dichiarazioni dettagliate sul nostro caso e gli incidenti che si sono svolti verranno rilasciate a tempo debito.

LA PASSIONE PER LA LIBERTÀ È PIÙ FORTE DI OGNI CELLULA DI PRIGIONE
MARIOS SEISIDIS
KOSTAS SAKKAS

Fonte: act for free

Grecia: Aggiornamenti sui compagni Kostas Sakkas e Marios Seisidis, recentemente arrestati

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Forza ai compagni Sakkas e Seisidis – Niente è finito – La lotta per la rivoluzione e l’Anarchia continua (manifesto dello squat Terra Incognita a Salonicco, Grecia)

Il 17 agosto 2016 Kostas Sakkas e Marios Seisidis sono comparsi in aula ad Atene per quel che riguarda le circostanze del loro arresto a Sparta (4 agosto).

Durante il processo, protrattosi diverse ore, c’è stata una presenza costante di compagn* in solidarietà con Marios Seisidis e Kostas Sakkas, che hanno dichiarato alla corte di essere anarchici e hanno spiegato le ragioni della loro latitanza. Hanno entrambi negato le accuse ed esposto le menzogne dei testimoni dell’accusa (3 sbirri). L’accusa ha dichiarato che, basandosi semplicemente sulle opinioni dei due accusati, le prove di un atto punibile sono sufficienti. Marios Seisidis è stato condannato a 32 mesi di prigione per aver utilizzato una carta d’identità falsa e delle false targhe d’immatricolazione, aver rubato una macchina e resistenza a pubblico ufficiale; Kostas Sakkas è stato condannato a 33 mesi per lo stesso reato, e ha ricevuto una multa di 200 euro per infrazione stradale.

Atualmente Kostas Sakkas si trova nella prigione di Koridallos (Atene) e Marios Seisidis è rinchiuso nella prigione di Malandrino (Focide).

in inglese

Berlino: Pietre a profittatore delle galere e ufficio SPD

spdBerlino, 15 agosto 2016

Così inizia la nostra settimana. E così dovrebbe iniziare ogni giorno per gli approfittatori e i responsabili del sistema delle galere…

Stamani abbiamo visitato il servizio TV Jürgen Krüger e l’ufficio SPD di Björn Eggert nella Oranienstrasse a Kreuzberg e spaccato le relative finestre.

Servizio TV Krüger detiene da più di 30 anni il monopolio sul controllo degli apparecchi elettronici dex prigionierx di Berlino. Manco, per esempio, una radio gli scappa senza che sia controllato fino in fondo. Così si vuole impedire che entrino delle mercanzie di contrabbando oppure apparecchi manipolati all’interno delle mura. Per lx prigionierx questa stazione intermedia del loro hardware di svago e d’informazione significa anzitutto un notevole aumento della spesa. Così l’impresa profitta direttamente della vessazione dex prigionierx.

Inoltre degli apparecchi sono anche già stati danneggiati o rotti da Krüger. Inoltre, Krüger s’incarica dell’analisi tecnica dei telefonini sequestrati nelle galere e fornisce i dati decifrati alle autorità. Già varie volte la ditta è stata beccata ma questo non riusciva ad impedirle di continuare con la sfruttamento perverso della repressione contro lx prigionierx…

Direttamente presso Krüger si trova l’ufficio di Björn Eggert (SPD) che si nasconde in una sede dell’Assistenza a chi lavora (AWO). La AWO a Berlino gestisce vari punti di raccolta per profughx. Per esempio il rifugio, ora chiuso, a Spandau. Anche se AWO in pubblico perora la sistemazioni piccole e decentrali, la realtà delle case gestite da AWO è tutt’altra. Inoltre AWO partecipa alla grande agli affari con le espulsioni. Il loro “aiuto al ritorno” è solo un grazioso sinonimo per la parola espulsione.

La SPD per ora è occupata con la sua campagna elettorale. I partiti tentano costantemente di superarsi con la loro politica acociale e i discorsi sull’indentità. Che non possiamo aspettarci nulla da nessun partito è più che ben noto.

Naturalmente seguiamo anche la lotta dex nostri amicx in Grecia, le loro azioni contro Syriza nel contesto degli attacchi agli squat a Thessaloniki ci sono piaciute. Rivedendo il NO Border Camp si deve però poter porre la questione: non sarebbe stato meglio cogliere l’occasione per creare un putiferio nel centro città?

La nostra azione contro il politico SPD Björn Eggert s’inserisce dunque anche in questa lotta.

Con la nostra azione minima, per la quale dovevamo anche spegnere una telecamera di sorveglianza, inviamo un segno di solidarietà ai prigionieri Aaron e Balu nella galera di Moabit che in rappresentanza della resistenza contro gli investitori e l’attacco alla Rigaer94 vi sono in detenzione preventiva, ai prigionieri Marios Seisidis e Kostas Sakkas che purtroppo poco tempo fa sono caduti nelle mani del nemico, alla compa Lisa che poco tempo fa fu espulsa dallo Stato della tortura Spagnolo alla procura di Aachen e alle otto persone di Basilea che sono in detenzione preventiva per la presunta partecipazione a un meraviglioso Smash Mob avvenuto il 24 giugno.

Continuando le nostre lotte come nella Rigaer con sempre più determinazione, pratichiamo la solidarietà con lx nostrx prigionierx nelle galere del sistema. Gli scontri attorno alla Rigaer94 e tutto il quartiere popolare Nord hanno mostrato che possiamo aspettarci i più grandi successi da un rifiuto coerente di ogni offerta di trattative e dal contrasto militante alla città capitalista.

Dovremmo tenerlo a mente quando ci prepariamo agli imminenti sgomberi del M99 e della Oblauer Schule a Kreuzberg.

Dobbiamo distruggere questo Stato. Quel che è necessario deve essere fatto. Senza scuse alcune quando si tratta di orientare tutto il nostro agire in questa direzione.

Per questo, dopo di che la risonanza agli appelli internazionali come per il Dicembre Nero o per il Luglio Nero ha provato che il riferimento affine tra le tendenze anarchiche in Europa funziona, proponiamo anche di fare un disastro del G20 nel mese di luglio 2017 ad Amburgo e di iniziare ora una relativa campagna militante.

Anarchicx

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesci mc, CH

Grecia: I compagni prigionieri Marios Seisidis e Kostas Sakkas passeranno in processo il 17 agosto

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Striscione nel quartiere ateniese di Zografou che dice: “A fuoco le celle di prigione! Forza a Sakkas e Seisidis!” (Gli/Le anarchic* hanno espropriato il materiale al comune di Zografou per realizzare lo striscione.)

Il 5 agosto 2016, Kostas Sakkas e Marios Seisidis sono stati condotti alla sede centrale della polizia di Atene e di conseguenza presentati alla corte, dove la loro udienza è stata rinviata. Sembrerebbe che i due compagni siano stati trasferiti in due prigioni diverse lontane da Atene; Marios Seisidis nella prigione Malandrino, e Kostas Sakkas nella prigione Domokos. Entrambi passeranno in processo il 17 agosto a proposito del loro arresto a Sparta.

in inglese, portoghese

Karditsa, Grecia: Striscione in solidarietà con Marios Seisidis e Kostas Sakkas

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“Conservo un cuore ardente, coraggioso, agitato.” [Nikos Kazantzakis] Solidarietà con i combattenti anarchici Kostas Sakkas e Marios Seisidis!

Striscione appeso nella piazza principale della città di Karditsa in segno di solidarietà con Marios Seisidis e Kostas Sakkas. Forza ai nostri compagni! Niente è finito, tutto continua. La passione per la libertà è più forte di tutte le celle di prigione!

Solidarietà significa attacco!

Circolo autogestito di Karditsa

in inglese, portoghese

Prigione di Koridallos, Atene: Lettera aperta di Gerasimos Tsakalos

Da quando è fuggito il guerrigliero urbano Christodoulos Xiros, l’antiterrorismo, che si promuove come elite poliziesca del Potere, ha iniziato una caccia alla streghe nel tentativo di ottenere vendetta e ripristinare il prestigio ferito.

In parallelo, i media ufficiali in quanto proprietari e creatori esclusivi di verità hanno consolidato la propria falsità tramite una guerra di comunicazione contro la nostra organizzazione. Stavolta la propaganda dei giornalisti ha optato per dipingerci come “mafiosi”, “leader carcerari”, “custodi”, sfruttando un evento – il pestaggio del calunniatore G. Naxakis – e un paio di testi dei suoi compagni che illustrano situazioni e fatti, offrendoli ad ogni prospettiva nemica – polizia, giudici, giornalisti. Non parleremo ancora di ciò; da ora parleranno i fatti se necessario.

All’interno di tale contesto, il 16 Gennaio* abbiamo saputo che Kostas Sakkas è stato nuovamente arrestato, accusato nel caso Halandri sulla base di alcune impronte trovate sui sacchi della spazzatura.

Fin dal primo momento abbiamo chiarito in ogni modo e con ogni tono che nessuno degli arrestati per presunta appartenenza alla CCF, chi non ha mai rivendicato la propria partecipazione, non ha ALCUN TIPO di relazione con l’organizzazione e le nostre pratiche. L’abbiamo detto in aula, l’abbiamo scritto nei nostri testi, e soprattutto, è evidente a causa dei percorsi, valori e convinzioni diverse che abbiamo scelto, in contrasto con quelle di molti di loro.

Quindi, ci ritroviamo in un periodo di intensa campagna antiterrorista contro la CCF.

Gli agenti hanno scoperto “per caso”, dopo 4 anni e mezzo, impronte di K. Sakkas su un sacco della spazzatura che conteneva residui di un dispositivo esplosivo connesso al caso della CCF. Ma gli agenti stessi sanno la verità; è solo che essa non fa comodo al fine del loro piano.

La verità è che K. Sakkas non ha avuto e non potrà avere mai alcun tipo di relazione con la CCF. Il suo unico collegamento all’intera vicenda è la passata amicizia con me – e questo è ben noto ad agenti e giudizi.

Pertanto, il motivo del ritrovamento delle sue impronte sui sacchi – se esso è vero – sta nel fatto che io personalmente ho usato quei sacchi, quando li ho presi dalla casa che condividevo con K. Sakkas. Quindi, è molto probabile che lui abbia toccato uno di quei sacchi, visto che erano in uno spazio comune di quella casa. Continue reading Prigione di Koridallos, Atene: Lettera aperta di Gerasimos Tsakalos

Grecia, Corfù: Rivendicato attacco contro bancomat in solidarietà con K. Sakkas

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Solidarietà da Corfù

Il 18 Gennaio abbiamo distrutto un bancomat della Emporiki Bank (Banca Commerciale Greca) nella zona di Messonghi nell’isola di Corfù, in solidarietà con Kostas Sakkas e contro tutte le pratiche vendicative dello stato e di ogni potente.

GIÙ LE MANI DAI NOSTRI COMPAGNI

anarchici

PS1. Forza e salute al prigioniero Spyros Stratoulis
PS2. Buona fortuna al fuggitivo Christodoulos Xiros

in inglese

Regno Unito: Azioni dirette a Bristol e Portishead

3 1 227 agosto 2013: Rivendicazione di responsabilità per grave incendio in edificio che conteneva armi da fuoco, ed attaccata una machina della vigilanza privata:

Il poligono d’addestramento della polizia (in costruzione) a Black Rock Quarry, Portishead, situato sotto le stazioni regionali della polizia di Avon e Somerset è stato nostro obiettivo nella notte del 26 Agosto, cosi abbiamo deciso di lasciarlo in fiamme. La struttura dovrebbe servire alla polizia nel Sud Ovest.

Dopo essere entrati nel cantiere, abbiamo usato un accelerante per bruciare i principali cavi elettrici in cinque punti nella struttura, e dato alle fiamme quadri elettrici e cavi. Più di dodici ore dopo il fuoco era ancora attivo. Ci ha fatto sorridere capire quanto è stato facile entrare nel loro club di armi e lasciare un vaffanculo proprio nel cuore della bestia, con una curiosa volpe come unica testimone.

Nella stessa notte altri di noi hanno attaccato due veicoli vicino St George, Bristol con sverniciatore e tagliando le gomme – uno appartenente a G4S e uno a Amey. Nel Regno Unito e nel mondo G4S fornisce servizi di sicurezza e di detenzione e trae profitto da molti aspetti della società galera. Amey, insieme a GEO, trasporta i prigionieri in Inghilterra e Galles e costruisce tribunali a Bristol e nel Nord Somerset.

Nella città intorno a noi la stretta aumenta; c’è una generale atmosfera di paura crescente e impotenza; c’è sempre più sorveglianza, guardie con manette appaiono sempre di più. Le tensioni nel mondo covano mentre la gente perde fiducia nel sistema. Come risposta a tale insicurezza lo stato sta militarizzando la sua polizia con armi da fuoco, droni e armi “non letali” che regolarmente uccidono. Allo stesso tempo sviluppa il preventivo “poliziotto soft” tramite gli agenti a supporto della comunità, figure di collegamento e altro, che sono sempre più adatte alla facciata democratica. Inoltre esso è aiutato da gente di sinistra come John Drury di Aufheben tramite i suoi contributi sul controllo delle masse, problema che terrorizza le classi dominanti. Lo stato britannico è leader nel mondo nelle tecniche di contro-insurrezione. La sua esperienza è il risultato di generazioni di colonialismo brutale, come in India, Kenya e fino ad oggi in Irlanda.

Due anni dopo i più grandi disordini nel Regno Unito pensiamo si sia aperta su grande scale una grande porta per il rifiuto radicale e combattivo della nostra esistenza quotidiana. Per chi di noi sta nelle strade è stata una boccata di aria fresca nelle segrete, un ricordare che il controllo non è totale. Anche quando l’apatia e l’isolamento sembrano vincere noi continuiamo i nostri attacchi. La polizia e l’industria della sicurezza si specializzano nel farci sentire impotenti nelle nostre vite, e rendono questi attacchi un mondo per abbattere queste sensazioni.

Questo è anche il nostro modo di segnare che da due anni Badger l’anarchico di Bristol si sottrae alla cattura in seguito agli scontri.
Resta libero, continua a lottare!

A riguardo, la notte della nostra azione è coincisa con l’annuncio dell’inizio dell’abbattimento pianificato dei tassi selvaggi nel sud ovest dell’Inghilterra. Cercando di facilitare l’abbattimento e fermare la resistenza, la polizia ha salvato gli interessi dell’industria agraria e dei proprietari terrieri. Speriamo che questo gesto sia uno dei tanti contro questo massacro. Perché lo stato e le forze di sicurezza sono parte integrante di questo mondo di sfruttamento e autorità.

I nostri migliori saluti all’anarchico greco Kostas Sakkas che si sta riprendendo dopo un vittorioso sciopero della fame per la liberazione dopo
30 mesi di custodia cautelare.

La lotta continuerà finché non saremo tutti liberi e selvaggi.

Cellula delle volpi arrabbiate in collaborazione con ACAB

Atene: Comunicato del compagno anarchico Kostas Sakkas

Penso che arrendersi al nemico quando si è attaccati e negare la battaglia quando tocca farla è, semplicemente, una cosa stupida. Dire, nel momento in cui ti stanno attaccando, “non gioco al tuo gioco”, non allevia la sconfitta ma fa correre il rischio di essere sconfitti. Disprezzare il nemico nel momento della battaglia non ti rende superiore.

La mancanza della capacità elementare di capire le cose e l’incapacità di vedere e comprendere ciò che è ovvio, è anche un qualcosa di problematico. L’ossessione per varie scelte e attitudini che si è visto conduce verso la sconfitta è l’ossessione per l’errore. Quando queste scelte e attitudini hanno a che fare con posizioni individuali, di solito, chi ne soffre le conseguenze è chi commette l’errore. Senza dubbio, quando queste scelte si fanno a nome di un collettivo e si diffondono, ad esempio, come rivoluzionarie e, ancor più, come le uniche politicamente “pure” e degne, ci si rende conto che le conseguenze sono anche collettive.

Fin dall’inizio della mia prigionia, ho pensato che lo spazio pubblico dato agli/lle anarchici/che e ai/lle prigionieri/e politici/che, in generale, per esprimere opinioni e posizioni dovrebbe, in qualche modo, essere qualcosa che si guadagna e non qualcosa di dovuto a causa della carcerazione o alla dichiarazione di un’identità o appartenenza ad un’organizzazione. Dall’altro lato, nelle carceri, ci sono diversi/e prigionieri/e considerati/e “comuni” che sono capaci incendiari, rapinatori, abili con l’esplosivo, ecc. Non credo che, come anarchici, possiamo riconoscere alcun valore in questo. Credo che lo spazio politico dovrebbe essere qualcosa che ogni prigioniero/a politico/a si prende, in ogni occasione, con il suo discorso. Ovviamente non mi riferisco alla capacità retorica o di scrittura, ma l’essenza delle posizioni e opinioni. Con ciò che si dice e, naturalmente, con ciò che si fa, si caratterizza l’anarchico/a e il/la rivoluzionario/a, non per le etichette che si hanno.

Il 25 Luglio è stato pubblico un testo di Gerasimos Tsakalos, membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco che, almeno per me, rappresenta un uso sbagliato dello spazio pubblico. Secondo la logica del pesce che può essere chiamato carne, quindi un errore, un attacco apolitico e immorale si può chiamare critica! Una serie di errori e bugie, sia riguardo me che il mio sciopero della fame, come anche il movimento anarchico che lo ha appoggiato, non si può, in alcun modo, considerare una critica per chi leggerà il testo.

Non avrei risposto a questo attacco malintenzionato, come neanche ho fatto in passato, senza dubbio, in questo caso, credo che ci sia qualcosa che supera il personale. Non so fino a che punto c’è coscienza di ciò, ma il testo di cui parliamo è una provocazione nuda e cruda, che danneggia la credibilità e il peso politico del movimento anarchico. È sensazionalismo che apre il cammino ai suoi nemici ufficiali. Fa ciò che, fondamentalmente, non hanno osato fare i secondi, ma che hanno usato con piacere (grazie all’articolo del giornale di Alba Dorata su questo testo o attraverso i corvacci giornalisti del regime, ecc). Per questo, credo sia necessario dire qualcosa. Continue reading Atene: Comunicato del compagno anarchico Kostas Sakkas

Atene: Lettera del compagno anarchico Giannis Mihailidis

Con questa lettera cerco di spiegare le mie posizioni e le mie scelte come parte dell’azione anarchica insurrezionale e spero che essa funzioni come incentivo per la sua diffusione. Non è stata scritta da una prospettiva ideologica precisa o una tendenza ben consolidata. Si tratta del risultato di furti al “supermercato delle ideologie” e mie riflessioni.

Senza dubbio, contiene i giudizi e i valori di uno che, spinto dal folgorante ideale dell’anarchia, partecipa alla guerra contro il Potere. Spinto da un ideale che sta tanto nelle comunità tradizionali del passato quanto in quelle insorte del passato e odierne. Un ideale al quale ci stiamo avvicinando fino ad ora e che forse mai potrà prevalere universalmente. Perché, come ha scritto il compagno Giannis Naxakis, “il Potere non è metafisico, è dentro di noi”. Cosi come lo è la passione per le relazioni libere e senza dominio.

La comprensione del fatto che la realtà capitalista è una guerra di tutti contro tutti e una lotta per la sopravvivenza, questo mi spinge a prender parte alla guerra contro questa realtà e a scegliere la mia posizione. E cosi, considerando i membri del partito dell’Ordine come assassini senza scrupoli, ho scelto l’insurrezione. L’anarchia è il modo in cui mi ribello, cercando allo stesso tempo di non riprodurre ciò che sto combattendo, vale a dire le relazioni autoritarie, e organizzare le comunità di lotta in modo antigerarchico. Continue reading Atene: Lettera del compagno anarchico Giannis Mihailidis

Atene: È stata ordinata la scarcerazione dell’anarchico Kostas Sakkas – 30.000€ devono essere sollevati per la sua cauzione

Giovedì, 11 Luglio 2013, di consiglio dei giudici d’appello ha deciso di concedere la liberazione dell’anarchico Kostas Sakkas. Il compagno ha completato 38 giorni di sciopero della fame, e si trova ancora nell’ospedale Nikaia.

Le condizioni restrittive imposte sono:
– Una cauzione monetaria di 30.000 euro (deve pagare questa somma per uscire dalla prigione),
– Il divieto di lasciare il paese,
– Il divieto di lasciare la regione dell’Attica,
– L’obbligo di presentarsi ogni Lunedì presso la stazione della polizia più vicina,
– L’obbligo di risiedere solo nella casa che ha dichiarato come residenza permanente,
– Il divieto di comunicare o di incontrarsi con qualsiasi dei suoi coimputati nel caso della Cospirazione delle Cellule di Fuoco (questo ordine è stato imposto, nonostante il fatto che il compagno è attualmente sta affrontando due processi per lo stesso caso).

Questa sera, alle 19.00, c’è ancora un’altra assemblea di solidarietà con Kostas Sakkas nell’Università del Politecnico di Atene (ingresso da Via Stournari) per organizzare questa grande raccolta di fondi, visto che il compagno deve pagare la cauzione per uscire dalla prigione.

Fonti: i, ii, iii

Fuoco alle carceri!

Atene: Rivendicato attacco al Ministero della Cultura in solidarietà con Kostas Sakkas

“Non riesco più a sentire l’odore delle medicine, né il tanfo dell’infermeria, – i garofani fioriranno, – sia benedetto il tempo – E se finisci in prigione? – Non piegarti! Questo è tutto. Non ci sono altre raccomandazioni.” Nâzım Hikmet

Ieri 2 Luglio abbiamo attaccato il ministero della Cultura dalla parte da via Zaimi (Exarchia). I compagni hanno scavalcato il cancello, e dato alle fiamme tutti i veicoli del ministero nel parcheggio per poi andar via insieme al resto del gruppo.

Un’azione di solidarietà e supporto alla lotta dell’anarchico Kostas Sakkas, che sta mettendo il proprio corpo in prima linea, avendo già fatto 1 mese di sciopero della fame per la propria liberazione immediata.

Kostas Sakkas è in prigione da ormai 30 mesi senza essere stato condannato. La battaglia che fa al suo sterminio fisico e politico è una parte della più ampia resistenza contro la ristrutturazione capitalista e il regime di emergenza imposto dal dominio nazionale e internazionale in Grecia e nel mondo. Le risposto all’attacco del nuovo totalitarismo sono date in molti modi e ovunque: dagli attacchi da Atene a Skouries (Halkidiki) alle città in fiamme della Turchia, Brasile, Egitto, Cile.

Se il compagno non verrà rilasciato subito, gli attacchi saranno aumentati al massimo livello.

Tutto continua.

PS1. In merito agli arresti che abbiamo saputo dai media, seguiti al nostro attacco dopo un’operazione di polizia ad Exarchia, chiariamo che noi siamo andati e tornati con successo e secondo i piani, pertanto gli arresti non hanno nulla a che fare con noi e l’azione.

PS2. Solidarietà agli arrestati antifascisti degli scontri a Patrasso.

fonte

Atene: Aggiornamento sulle condizioni dell’anarchico Kostas Sakkas in sciopero della fame

Rilascio immediato di scioperante della fame Kostas Sakkas! Viva l’anarchia!

Il 4 Luglio, dopo 31 giorni di sciopero della fame per Kostas Sakkas, la dottoressa che lo abbia seguito per tutto questo tempo ha detto, tra le altre cose, che ha perso 13 kg (15% del suo peso iniziale) e che sia in condizioni molto critiche. Lo stesso medico curante dall’ospedale generale di Nikaia ha sottolineato che “é matematicamente certo che la continuazione di uno sciopero della fame totale lo condurrà a morte certa”.

In più, l’assemblea di solidarietà di Atene all’anarchico Kostas Sakkas in sciopero della fame ha rilasciato la seguente comunicazione:

“Negli ultimi giorni ci sono state molte false voci in merito alle condizioni di salute del compagno Kostas Sakkas, cosi come annunci su vari siti che non hanno nulla a che fare con la realtà. Ogni sviluppo in merito alla salute del compagno sarà annunciato attraverso bollettini medici ufficiali. In più, ad ogni assemblea che si tiene regolarmente, diamo aggiornamenti riguardo alla sua salute.”

Nel frattempo, il processo a Koridallos è stato rinviato perché Kostas Sakkas, in qualità di uno tra gli accusati, è ovviamente impossibilitato a presenziare.

Il compagno attende risposta alla sua seconda richiesta di immediato rilascio, e continua la lotta. L’udienza d’appello dovrebbe pronunciarsi la settimana prossima. Un presidio solidale è stato convocato per Lunedi 8 Luglio, alle 12 all’esterno della corte d’appello in via Loukareos ad Atene.

Grecia: Rilascio immediato dell’anarchico Kostas Sakkas, in sciopero della fame dal 4 Giugno

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“In Grecia, Turchia, Brasile …lotta con il corpo e l’anima fino alla liberazione sociale”
(striscione dalla grande manifestazione nel centro di Atene, il 29 Giugno, in solidarietà con il compagno)

Venerdì il 5 Luglio: Richiamo per un corteo motorizzato verso l’Ospedale Generale Statale di Nikaia, a Pireo, dove lo scioperante della fame è ancora detenuto in attesa di giudizio (in attesa di risposta per la sua seconda mozione di rilascio)

Raduno presso Propilea (Via Panepistimiou, Atene), entro le ore 18.00
Raduno di solidarietà presso l’Ospedale Generale Statale di Nikaia dalle 19.30

Di seguito alcuni tra i gesti di solidarietà con il prigioniero anarchico in Grecia e Cipro.

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ATENE

Continue reading Grecia: Rilascio immediato dell’anarchico Kostas Sakkas, in sciopero della fame dal 4 Giugno

Buenos Aires: Amici della Terra/FAI rivendica incendio di una volante

In questo mondo marcio ci sono molti difensori della legge e dell’ordine, e anche quelli con valori autoritari che ci ricordano la polizia che controlla le strade in cui giriamo. Continuando sul cammino insurrezionale accompagnati dagli/lle anarchici/che di prassi dell’Internazionale Nera, diamo un nuovo colpo alle forze di sicurezza che vegliano per mantenere la pace in questa società ipocrita che risponde allo stato argentino.

Nuovamente abbiamo attaccato a chi ci controlla giorno per giorno, ci arresta e uccide, come lo abbiamo fatto il 30 Dicembre quando abbiamo fatto detonare una bomba nella direzione generale del servizio penitenziario federale argentino, e tutte le volte che abbiamo distrutto i veicoli utilizzati della polizia, incendiando stavolta una volante della polizia federale argentina del commissariato 21 di Palermo, Buenos Aires, sabato 29 Giugno 2013 alle 4.

Ai/lle prigionieri/e della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Un saluto a Panagiotis Argirou e forza a Gerasimos Tsakalos.

Ai/lle prigionieri/e delle operazioni repressive statali contro gli anarchici in Italia.
A Nicola Gai e Alfredo Cospito.

Solidarietà con l’anarchico Kostas Sakkas in sciopero della fame dal 4 Giugno.

Un saluto complice alla Frazione Anticivilizzatrice del Fronte di Liberazione della Terra affine alla Federazione Anarchica Informale.

Amici della Terra / Federazione Anarchica Informale

Agrinio, Grecia: Rivendicazione di responsabilità per attacco incendiario contro veicolo dell’Ente Pubblico di Energia

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RILASCIO IMMEDIATO DELL’ANARCHICO KOSTAS SAKKAS

Ieri sera, 29 Giugno 2013, abbiamo incendiato un veicolo dell’Ente Pubblico di Energia (DEI) nel centro di Agrinio.

Forza ai nostri fratelli e sorelle in cattività
Rabbia e coscienza

Cellule Irregolari

Lisbona, Portogallo: Azione in solidarietà con l’anarchico in sciopero della fame in Grecia, Kostas Sakkas

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Giovedì, 27 Giugno 2013, durante una marcia di protesta nel centro della città di Lisbona, nel contesto dello sciopero generale lanciato dai sindacati in Portogallo, abbiamo tenuto un’intervento di solidarietà con Kostas Sakkas, prigioniero anarchico in Grecia (dal Dicembre 2010). Il compagno ha iniziato uno sciopero della fame dal 4 Giugno, chiedendo il suo immediato rilascio dalla prigione. Il 4 Giugno è stato anche il giorno in cui il periodo della sua detenzione preventiva terminava -secondo la legge greca, 30 mesi sono il tempo massimo che un prigioniero accusato in due casi possa essere detenuto in attesa di giudizio.

Durante la manifestazione, 400 manifesti anarchici sono stati incollati e centinaia di volantini sono stati gettati o attaccati sulle mura, come minimo gesto di solidarietà al nostro compagno nella sua lotta in corso per la libertà e la vita.

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I pericoli della libertà valgono molto di più di quanto la sicurezza del servilismo.

Dal Brasile alla Turchia, organizziamo l’attacco contro l’apatia.

Dal sciopero selvaggio alla disoccupazione rivoluzionaria.

Non chiediamo niente, perché quello che vogliamo è la fine di un mondo in cui non si può avere tutto.

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La solidarietà, auto-organizzazione, attacco.

Rilascio immediato dell’anarchico Kostas Sakkas, in sciopero della fame dal 4 Giugno in Grecia.

Rabbia, pietre, barricate; per una vita senza padroni o schiavi. (A)

Salonicco: Barricate di fuoco per l’anarchico detenuto in sciopero della fame dal 4 Giugno, Kostas Sakkas

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Mercoledì pomeriggio, 26 Giugno, un gruppo di compagni si diresse alla Via Tritis Septemvriou a Salonicco, dove abbiamo posizionato dei pneumatici e bloccato il traffico in entrambi i sensi per qualche minuto. Non appena la strada barricata è stata avvolta dalle fiamme, abbiamo gettato volantini riguardanti lo sciopero della fame dell’anarchico Kostas Sakkas, e poi siamo andati via.

Abbiamo scelto di interrompere, anche per un po’, il flusso regolare della metropoli in questo modo, inviando di un segnale di solidarietà e di forza per il compagno.

Guerra con lo Stato e il capitalismo
Solidarietà con il prigioniero anarchico, Kostas Sakkas

PS. Compagno, la lotta continua…
Rimani forte.

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Atene: Aggiornamento sulla situazione del prigioniero anarchico Kostas Sakkas, in sciopero della fame dal 4 Giugno

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Il 25 giugno, il Consiglio dei giudici d’appello ha respinto la mozione di Kostas Sakkas. Allo stesso tempo, che i giudici hanno ratificato la sua carcerazione preventiva prolungata per altri 6 mesi, un medico di trattamento dall’ospedale generale di Nikaia ha riferito che il scioperante della fame anarchico ha perso 10 kg di peso.

Una manifestazione per la liberazione immediata di Kostas Sakkas è stata convocata per Sabato 29 Giugno, dalle 11.30, a Piazza Monastiraki ad Atene. Il manifesto dell’assemblea di solidarietà recita: “2,5 anni imprigionato senza processo. Il compagno mette il suo corpo in prima linea per resistere al moderno totalitarismo dello Stato e del Capitale. La sua lotta è una lotta di tutto il movimento, una lotta di tutti gli oppressi”.

Grecia: Comunicato di Nikos Romanos in merito allo sciopero della fame di Kostas Sakkas

I miei riferimenti alla decisa scelta dello sciopero della fame non vogliono necessariamente dire che io la sceglierei come mezzo. Senza dire se concordo o no con il mezzo, perché non c’è giusto o sbagliato in situazioni come queste e tutto è rimesso in discussione continuamente. Sciopero della fame- Contraddizione in una battaglia di posizione.

Lo sciopero della fame è il mezzo di lotta estremo di un rivoluzionario. Storicamente è stato usato da un ampio spettro di combattenti tenuti in ostaggio per la loro azione sovversiva principalmente contro i regimi democratici. Dagli scioperanti della O.R. RAF deceduti e le morti dei combattenti di IRA e ETA, fino a quelli risultati vittoriosi dei compagni anarchici come Christophoros Marinos e Kostas Kalaremas, i membri di Lotta Rivoluzionaria e della CCF. I punti in comune che li uniscono possono essere minimi rispetto all’esistente, ma c’è una decisione che rimane la stessa, “lotterò fino alla fine”.

Questa scelta è stata capace di creare un particolare ricatto contro lo stato. Un ricatto che potrebbe suonare come un ossimoro ma che ha ottenuto un forte potere negoziatore a causa della morte degli scioperanti. Ovviamente visto che parliamo di poteri negoziatori riconosciamo l’esistenza di equilibri all’interno della guerra rivoluzionaria che è formata da condizioni sociali, politiche ed economiche di ogni era e la polarizzazione che esiste tra gli uomini di stato e i rivoluzionari. Ciò non significa che li rispettiamo e l’obiettivo è attaccarli e distruggerli. Né comunque significa che non li localizziamo e sfruttiamo per il nostro vantaggio. Continue reading Grecia: Comunicato di Nikos Romanos in merito allo sciopero della fame di Kostas Sakkas

Atene: Rivendicazione di responsabilità per attacchi incendiari in solidarietà con l’anarchico scioperante della fame Kostas Sakkas

Sciopero della fame dal 4 Giugno – Rilascio immediato dell’anarchico Kostas Sakkas

L’anarchico Kostas Sakkas è in sciopero della fame dal 4 Giugno 2013, chiedendo il suo immediato rilascio dalla detenzione preventiva, dal momento che egli è tenuto in custodia più di 30 mesi a causa di un giudiziario colpo di stato, mentre abbia già scontato due termini di custodia cautelare . Ci troviamo vicino al nostro compagno passando all’offensiva, come riteniamo opportuno, date le circostanze. Così, per quattro giorni, dal 15 al 18 Giugno, abbiamo incendiato i seguenti obiettivi:
– L’ufficio locale del principale partito di governo, Nuova Democrazia, a Keratsini,
– 2 ATM a Paleo Faliro,
– 1 ATM ad Ano Kypseli,
– La moto privata di uno sbirro a Zografou,
– Il veicolo privato di uno sbirro ad Ano Glyfada,
– La moto privata di uno sbirro ad Ano Petralona.

RILASCIO IMMEDIATO DELL’ANARCHICO KOSTAS SAKKAS
Tutto continua…

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Brema, Germania: Incendiato furgone della Deutsche Telekom e distrutto auto della Siemens

Nella notte dal 29 al 30 di Maggio 2013 abbiamo dato fuoco al parcheggio della Telekom che si trova sulla Mary-Somerville-Str. (Vicino all’università), per bruciare un veicolo della Telekom.

La Deutsche Telekom è solo una delle tante aziende disumane. Ha acquisito rilevanti quote dell’OTE greca già anni fa, e poi ha cacciato 2.000 persone in un tempo che la Telekom stava facendo enormi profitti. Ha anche intrapreso il ruolo di autorità di sicurezza, con diversi tentativi dell’OTE contro Indymedia Atene, fino a quando la connettività del progetto multimediale al suo server è stato spenta nel mese di Aprile 2013 nell’ambito di minacce ed estorsioni. Indymedia Atene è stata una piattaforma importante soprattutto per le rivolte sociali.

Telekom ha anche il suo posto nella cooperazione civile-militare. La società controllata al 100% di T-System svolge un ruolo chiave nella macchina militare, ed è stata responsabile per il settore della tecnologia della difesa per decenni. Inoltre, la T-System fornisce informazioni e tecniche di comunicazione per l’uso di armi, e si prende cura delle reti telefoniche della Bundeswehr (l’esercito tedesco), così come della comunicazione satellitare militare e dei cavi in ​​fibra ottica nelle navi da guerra.

Allo stesso tempo, nel distretto di Walle, un veicolo appartenente alla compagnia Siemens è stato colpito in un angolo di Brabantstr. con Osterlingerstr., ed è stato reso inutile con bombardamento di vernice.

Siemens è un altro attore nel settore degli armamenti. Ad esempio, ha fatto un contratto con la Bundeswehr e l’IBM al fine di portare in vita il Progetto Ercole. Un aspetto di questo progetto è di sostenere l’esercito tedesco con tecnologie di informazione per la sua attività in materia di amministrazione e di logistica.

Aziende come Deutsche Telekom e Siemens guadagnano profitti con la guerra, la sofferenza, l’estorsione e la soppressione. Questo non sarà accettato.

Siamo solidali con tutte le azioni contro Telekom. Salutiamo i compagni di Atene. Attaccare le corporazioni di armamento e i profittatori di guerra a Brema e ovunque!

LA GUERRA INIZIA QUI – FERMIAMOLA QUI!
gruppi autonomi

Prigioni greche: Il prigioniero anarchico Kostas Sakkas è stato ricoverato in ospedale il 17 Giugno

Striscione di solidarietà ad Agrinio: "Rilascio immediato dell'anarchico Kostas Sakkas, che è in sciopero della fame dal 04/06/2013"
Striscione di solidarietà ad Agrinio: “Rilascio immediato dell’anarchico Kostas Sakkas, che è in sciopero della fame dal 04/06/2013”

La mattina del 17 Giugno, Kostas Sakkas è stato trasportato dall’ospedale del carcere di Koridallos all’ospedale generale di Nikaia, a Pireo. Il compagno è in condizioni critiche.

Messaggio da un compagno di prigionia in lotta, a Corfù, in solidarietà con Kostas Sakkas:

Io sto in solidarietà con la lotta del scioperante della fame, Kostas Sakkas, e come un minimo segno della mia solidarietà, non ricevo più i pasti della prigione a partire da oggi, 17 Giugno. Come è noto, Kostas Sakkas è in sciopero dal 4 Giugno, e si mette nell’ultima prova di non ricevere cibo, lottando contro il tentativo del Potere -mirato contro ogni militante anarchico- per distruggere i suoi nemici… L’estensione dei suoi 30 mesi di detenzione preventiva mostra l’audacia delle autorità di violare le proprie leggi al fine di servire il terrorismo e l’abolizione di ogni diritto individuale.

La passione per la libertà è più forte di tutte le celle di prigione!
Solidarietà con il scioperante della fame Kostas Sakkas!

Elias Karadouman
Carcere di Corfù

Atene: Comunicato in merito agli scontri con gli agenti a Koridallos

6120_1205055122898_1124225717_30647Ci muoviamo in libertà, ma tra virgolette, e per questo abbiamo riempito i nostri occhi con esplosivi

Il 13 Giugno – mentre il nostro compagno K. Sakkas è al 10° giorno di sciopero della fame per ottenere l’immediato rilascio, noi quattro per diversi casi siamo stati al tribunale di Loukareos. Durante il nostro trasferimento e comparizione al tribunale ci sono state provocazioni dagli agenti del EOM (unità speciale di trasferimento). Il “compito” di queste merde dell’EOM è di trasferire gli anarchici come anche i prigionieri pericolosi che potrebbero fuggire.

Mentre lasciavamo il tribunale tra i cori dei compagni, uno di noi è stato attaccato dagli agenti. Questi codardi lo hanno buttato a terra a 10 metri dal blindato, trascinato fino a questo a suon di calci e pugni per poi metterlo in gabbia ancora ammanettato. Tornati a Koridallos, e dopo altre provocazioni, abbiamo attaccato 13 agenti dell’EOM con tutto ciò che avevamo a tiro (sedi, telefoni, estintori, cassetti, posaceneri) distruggendo la sala d’ingresso e respingendo gli agenti.

La prigione è il mondo delle convenzioni e noi in larga parte l’abbiamo sistemato. Formalità, diritti democratici, “servizi” giornalieri, chiusure e aperture, “piacevoli” trasferimenti. L’inoffensività sulla quale la funzione della prigione è basata non ci fa dimenticare il ruolo ostile di chi abbiamo davanti. Dalla nostra parte sceglieremo l’attacco quando i limiti della dignità che abbiamo stabilito saranno sorpassati. Devono sapere che qualsiasi mossa faranno ci troveranno davanti.

RABBIA E CONSAPEVOLEZZA

Gli anarchici Dimitris Politis, Argyris Ntalios, Fivos Harisis, Kostas Sakkas

fonte, in inglese

Atene: L’anarchico Kostas Sakkas in sciopero della fame dal 4 Giugno 2013

Prisoner in prison cell

Questo Martedì, 4 Giugno, alle ore 18.30, dei compagni chiamano per una discussione politica al Politecnico di Atene, nel palazzo Gini, verso l’organizzazione di azioni di solidarietà per lo scioperante della fame Kostas Sakkas. Ci sarà anche una comunicazione telefonica con il compagno, che parlerà direttamente dal carcere di Koridallos.

Kostas è un prigioniero anarchico che attualmente affronta due processi in corso nei confronti dell’O.R. CCF, anche se lui ha negato la sua partecipazione a questo gruppo anarchico di guerriglia urbana a partire dal momento del suo arresto (Dicembre 2010.). Il compagno è stato tenuto in carcere in attesa di giudizio per 30 mesi ormai. Recentemente, lo Stato ha prolungato la sua detenzione in attesa di giudizio per altri 6 mesi (e applicato la stessa misura contro l’anarchico Gerasimos Tsakalos, ammesso membro dell’O.R. CCF).

L’anarchico Kostas Sakkas è in sciopero della fame dal 4 Giugno 2013 per protestare contro il prolungamento della sua detenzione preventiva, e chiedendo il suo immediato rilascio dalla prigione.