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Atene: Rivendicazione dell’attacco dei Fuochi all’Orizzonti del 24 Settembre 2012

Non vogliamo avere niente a che fare con quelli che dalle loro poltrone rinunciano al contrattacco violento contro i capitalisti che sono protetti dalle armi assassine della polizia mentre i minatori in sciopero muoiono di fame. (…) Non sono loro gli stessi che ci privano di cibo, ci minacciano con la fame e lo sfruttamento? E qualcuno grida: “é necessario produrre!” La sola cosa che produciamo sono le nostre catene. I soli criminali sono i padroni!
Bruno Filippi*

L’attacco continua… e la repressione… è salita di grado senza che ci sia stato bisogno di pubblicizzarlo. E da quando Dendias (ministro dell’ordine pubblico) ha scoperto che “l’uso limitato di agenti chimici” è costoso e pericoloso per l’opinione pubblica mondiale, o comunque non efficace come avrebbe voluto, ha richiesto idranti d’acqua per le manifestazioni e lo ha gridato ad alta voce. Naturalmente i viscidi subumani dei media si sono affrettati a pubblicizzarlo in ogni modo, nascondendo meticolosamente l’incendio avvenuto a danno di un’azienda che importa e vende sistemi di controllo e sicurezza, all’alba di lunedì in Via Solomou 7, a Halandri.

Ma la repressione non è solo la violenza degli sbirri, sono anche i migliaia di sbirri che ormai da anni sono stati seminati dal potere nelle menti e negli animi di tantissime persone attraverso il tessuto sociale – e questa è la sua grande vittoria. Dai tipi che fanno gli eroi rischiando la loro vita per salvare i soldi di una banca a tutti quelli che si astengono, rinunciano o si oppongono alla violenza insurrezionale. Un fatto evidente è avvenuto nello sciopero del 26 Settembre quando la vasta maggioranza del mondo si è evidentemente astenuta dallo scontro, per la convinzione che mostrando i propri cadaveri danzanti e pacifici lo Stato avrebbe avuto pena di loro e gli avrebbe restituito le loro proprietà perdute. A tutti loro abbiamo una cosa da dire: che la lotta contro il regime è violenta, e così dovrebbe essere condotta a partire dalla base per poter essere vittoriosa.

Il controllo sociale e la cultura della sicurezza

Nella misura in cui gli occhi e le orecchie indiscrete dello Stato hanno invaso quasi ogni aspetto del complesso sociale per monitorare e organizzare tutte le attività sociali, la cultura della sicurezza ha imbevuto i neuroni della società trasformando i suoi soggetti – oppressi e non, “progressisti”, “radicali”, pacifisti e conservatori – in disgustose sanguisughe attaccate ai valori del mondo di oggi. E a questo punto legittima e sviluppa l’ideologia della sicurezza e dell’intero complesso tecno-industriale di controllo e repressione che ha padroni, soci e sostenitori… per noi tutti loro sono nemici. Il suo attacco attraverso il capitale non si limita al completo soggiogamento degli umani e alla totale distruzione della natura, ai cibi mutati, allo sviluppo industriale, all’uccisione e alla tortura di animali, queste sono le rappresentazioni minimali della sua violenta estensione. Sia i managers della repressione da dentro i propri uffici, gli entusiasti esecutori dei doveri repressivi – che siano poliziotti, guardie di sicurezza, guardie umane o chiunque sia impiegato nel campo della repressione – che tutti quelli che con o senza ricompensa, migliorano attraverso le conoscenze tecniche, i sistemi tecnologici e le attrezzature, e in generale contribuiscono materialmente o moralmente alla complessità della repressione e del controllo, sono obiettivi. In altre parole, odiamo questa ideologia di necrofilia, la sua cultura e le persone che la sostengono e vogliamo prendere di mira tutti i livelli gerarchici. Vogliamo veder accoltellati i trafficanti (piccoli e grandi) del controllo, vogliamo vedere i loro negozi ridotti in cenere, le loro aziende saltare in aria, gli amici degli sbirri e i fascisti con i denti rotti dopo ogni tentativo di imporre l’ordine e la sospettosa calma mortale della quale sognano. Vogliamo vedere il mondo dell’ordine bruciare sotto gli attacchi devastanti di tutti quelli che hanno il caos che gli brilla negli occhi.

Ma poiché volere e desiderio vanno insieme al tentativo della loro realizzazione, ci siamo mossi dalle parole all’azione. Abbiamo distrutto con gioia l’azienda Transam Trading Co Ltd, ad Halandri, un’azienda che commercia ogni tipo di sistema di sicurezza e controllo ad alta tecnologia, specializzata in vari tipi di telecamere high-tech e sistemi a raggi X per scannerizzare pacchi, ecc.

La repressione non ci spaventa, ci rende armati

I mezzi migliori per rompere la repressione e il controllo sono l’intensificazione, la persistenza e l’innalzamento della lotta politica per la destabilizzazione e la distruzione del potere e del capitalismo. È imperativo sviluppare comunità di lotta che attraverso i loro processi si uniscano e attacchino la brutalità dello Stato nel modo che decidono di volta in volta. Da incontri dinamici con gli sbirri, distruzione e saccheggio di infrastrutture capitaliste all’autodifesa finalizzata ad evitare l’arresto e il pestaggio dei compagni che combattono nelle strade, lo sviluppo e la diffusione di parole affilate e sovversive per fronteggiare gli attacchi di tutti i tipi dei nostri nemici, e azioni dirette cospirative con sabotaggio, incendio, esplosivi e ogni altro mezzo offerto dalla storia rivoluzionaria e l’immaginazione. È ugualmente importante sviluppare strutture di solidarietà e mutuo supporto così come strategie utili per evitare attacchi dai nemici e diventare più efficaci contro di loro.

Gruppi di guerriglia ovunque!

Siamo dalla parte dei combattenti prigionieri – Soddisfazione immediata per le loro richieste

Inviamo il nostro amore inarrestabile e la nostra solidarietà agli anarchici Babis Tsilianidis, Dimitris Dimtsiadis, Sokratis Tzifkas. Ai fieri membri della C.C.F. e all’anarchico Theofilos Mavropoulos.

Facciamo in modo che gli imminenti processi diventino un altro motivo per attacchi dinamici contro le strutture del dominio.

Siamo dal lato del compagno Tasos Theofilou e degli altri anarchici accusati di coinvolgimento nelle CCF che negano la partecipazione.

Siamo dal lato dei guerriglieri urbani Nikos Maziotis e Pola Roupa (in fuga) e di Kostas Gournas (Lotta Rivoluzionaria).

Siamo dal lato del ribelle mai pentito della 17 Novembre Dimitris Koufontinas.

Salutiamo con gioia l’esecuzione di tre poliziotti della municipale in Messico da parte della Cellula Insurrezionale Mariano Sanchez Anon-FAI.

Solidarietà a tutti gli anarchici e prigionieri insubordinati in Grecia, Italia, Germania, Spagna, Messico, Cile, Stati Uniti e ovunque si sviluppi la resistenza alla barbarie capitalista.

Fuochi all’Orizzonte – FAI

PS: Ci dispiace che allo sciopero non abbiamo incontrato i duri “battaglioni d’assalto” dell’Alba Dorata, nonostante il fatto che avessero annunciato di partecipare, la festa sarebbe stata fantastica. Saluti fraterni alle pattuglie antifasciste. Solidarietà a tutti quelli arrestati durante lo sciopero del 26 Settembre.

fonti : i, ii

* L’estratto è in realtà una variazione greca delle parole di Bruno Filippi in “Parla la dinamite”; vedi qui in inglese.

Grecia – Atene : Nuovo processo della CCF – sessione 2 e 3

Sessione 2, Mercoledì 10/10/2012

Dei 12 avvocati convocati per essere assegnati (due per ogni accusato dei cinque compagni e due sostituti), solo la metà si sono presentati. E mentre non c’è stato problema di accettazione da parte dei membri della CCF, il procuratore ha proposto di non chiamare altri avvocati, ma che quelli presenti avrebbero dovuto prendersi 2-3 imputati ognuno!

L’assistente ha espresso la stessa riflessione, sostenendo la difficoltà di trovare avvocati. Il che significa che, anche se il tribunale ha deciso nella prima sessione di assegnare due avvocati per ogni accusato, siamo arrivati al punto di assegnare due avvocati ogni due-tre accusati. Gli avvocati presenti hanno reagito, e avvertito che se fosse stata presa una decisione del genere, si sarebbero dimessi.
Quindi, il processo è stato interrotto, sono stati chiamati più avvocati e con il numero completo di avvocati sono andati all’assegnazione, dopo che i nuovi giunti hanno parlato con i compagni accusati (avevano lasciato la stanza del tribunale del terrore) e hanno ricevuto la loro conferma di accettazione.

Il fiero membro della CCF Mihalis Nikolopoulos ha reso la seguente dichiarazione:

“Oggi comincia un’altro processo politico-militare. Vogliamo essere chiari. Nessun verme della mafia giuridica, come sono questi, è degno di giudicare un attacco o un membro della nostra organizzazione. Per noi tutti loro sono al lato opposto e siamo in guerra contro di loro. La nostra attitudine nei loro confronti non è altro che ostile ed aggressiva, come segnale delle nostre reali intenzioni. Perchè con i moderni inquisitori della mafia giuridica, ogni combattente della guerriglia anarchica non può avere niente a che fare se non far saltare le loro case e stanze di tribunale, così come applicare la pratica dell’esecuzione politica di molti di loro nel quadro del terrorismo anarchico.

Lo scontro diretto e frontale con ogni tipo di autorità istituzionale e non.

Come anarchici d’azione, quindi, combattiamo la loro Giustizia, combattiamo ogni forma di autorità della macchina sociale.
Il nostro mezzo è ogni guerra insurrezionale gridata da dentro e fuori le mura.

LUNGA VITA ALLA COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO
LUNGA VITA ALLA FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE

Il fiero membro della C.C.F. Panagiotis Argirou ha reso la seguente dichiarazione:

“Questa è la situazione. Voi stessi, servi di una società più becera, che vi ha dato il diritto di seppellire vite umane, avete l’audacia di apparire qui di fronte a noi allo scopo di giudicarci per la nostra azione anarchica e aggressiva contro il mondo e la civilizzazione che rappresentate. Ma da me tutto quello che voi riceverete è il mio odio sottaciuto.

Perchè sì, sono vostro nemico e nemico del sistema di cui siete parte, come anarchico e come fiero membro della CCF e della Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale.

Non rimpiango nulla, per nessuna delle mie azioni, per nessuna delle mie scelte, ero e sarò ostile ad ogni comportamento autoritario e schiavista. Ora, intrappolati nell’arroganza che vi è data dalla vostra posizione, pensate di essere intoccabili e al sicuro. Questo, ovviamente, come è stato dolorosamente riscontrato da molti vostri colleghi in diversi paesi di tanto in tanto, non è che un falso sentimento di sicurezza e forse arriverà il giorno in cui anche voi proverete la stessa identica sofferenza.

LUNGA VITA ALL’AZIONE DIRETTA ANARCHICA – LUNGA VITA ALLA CCF – LUNGA VITA ALLA FAI/FRI

Il processo continuerà Lunedì 22 Ottobre, per dare tempo agli avvocati di dare un’occhiata al caso

Sessione 3, Lunedì 22/10/2012

Theofilos Mavropoulos ha parlato per primo oggi e ha letto estratti da una dichiarazione dei compagni ricercati Giannis Mihailidis e Dimitris Politis, che sono accusati di essere membri della CCF:

“Parliamo in occasione del processo contro l’organizzazione rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco, perché ci capita di essere ricercati per questo caso.

No, non stiamo facendo un eventuale appello ai rappresentanti del potere giudiziario. Non ha senso di affrontare i nostri nemici. Facciamo appello ai nostri compagni, nel senso stretto e più ampio del termine. Vogliamo chiarire in primo luogo che non siamo membri dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco, non per rinunciare a nessuna delle nostre responsabilità legali, ma per evitare l’identificazione del nostro discorso politico con il discorso dell’organizzazione, dato che manteniamo i nostri disaccordi.

Naturalmente, restiamo impenitenti per la nostra scelta di sostenere e di fatto esseri sostenuti dai compagni della CCF, e la nostra scelta di partecipare attivamente alla lotta anarchica.

Come anarchici siamo ostili al sistema giudiziario e allo Stato nella sua interezza. Quindi, per noi, ogni persecuzione di Stato contro di noi è anche un titolo di onore.

NON CI RITIRIAMO – NON CI ARRENDIAMO

Siamo solidali con i nostri compagni dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco, il nostro compagno Theofilos Mavropoulos, i rivoluzionari anarchici accusati nella stessa causa, e tutti i prigionieri impenitenti della guerra rivoluzionaria.”

Poi ha parlato Christos Tsakalos, che ha cominciato dicendo: “Quindi, poiché le nostre parole sono azioni, non intendiamo cedere ad una codarda retorica innocentista. La legittimità per noi è il trattamento degli schiavi. La legge è una prostituta che serve gli interessi dell’autorità.

E tutti voi giudici e “onorevoli” procuratori siete le prostitute che fanno da accompagnatrici ai propri clienti. È vero che abbiamo infranto le vostre leggi. È vero che agiremo allo stesso modo ancora e ancora. Ci giudicate nel nome della legge, noi agiamo nel nome della dignità e della coscienza anarchica. Tra di noi c’è un vuoto che non si adatta né alla bontà legale né ai dialoghi pretenziosi”. Ed ha concluso: “Di una cosa ancora potete stare certi. Non vi daremo nemmeno un secondo di pace”.

La cancelliera del tribunale Maria Tzanakaki, nel tentativo di accorciare agli avvocati il tempo necessario della pausa, ha fatto l’errore di rendere noto il suo verdetto sull’innocenza o meno degli accusati. Rivolgendosi ai loro avvocati ha ricordato loro che gli accusati sono temporaneamente imprigionati e che c’è anche la faccenda del periodo di detenzione pre-sentenza che è di 18 mesi.
Questo significa che gli accusati non dovrebbero essere rilasciati dopo il termine dei 18 mesi. Al procuratore Bagias è stato chiesto che il processo continuasse dopo le 10.00, ma ha risposto che non era possibile perchè gli accusati sono temporaneamente in carcere! Alla fine, il procuratore ha proposto una settimana di pausa e il tribunale ha accettato. Quindi il processo continuerà Lunedì 29 Ottobre.

Atene: Rivendicazione di responsabilità per gli attacchi incendiari in solidarietà con tutti i compagni processati per il caso CCF

Un giorno, tutto dovrà essere giocato testa o croce, in stile Western, sarà deciso con un duello nella strada principale : loro o noi. Di fronte a questa solitudine, la “città privata” di ognuno crea le sue simpatie…
(Paco Ignacio Taibo II, “Stessa città stessa pioggia”)

I nostri cuori e le nostre menti sono con quelli che hanno preso la Decisione tra due respiri (come vengono prese tutte le grandi decisioni in ogni caso), con quelli che stavano sulla ‘Strada Principale”, in un duello in cui solo i perdenti non sono coinvolti, esattamente dove teniamo il nostro posto e creiamo solidarietà.

Solidarietà con i nove membri dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco
e gli co-imputati nello stesso caso

Solidarietà con i fuggitivi Yannis Michailidis e Dimitris Politis

Quindi, vorremmo dedicare le seguenti azioni incendiarie a loro:
∙ In due bancomat della filiale della Banca Nazionale della Grecia di Maroussi,
∙ Un bancomat della filiale di Eurobank in Via Trion Ierarchon nella zona di Ano Petralona,
∙ Un bancomat di una filiale della Post Bank in Vyronas,
∙ un veicolo della società di sicurezza privata “G4” in Via Aghiou Antoniou nella zona di Ano Patissia,
∙ uno veicolo statale in Via Lamias a Glyfada.

TUTTO CONTINUA. . .

fonte

Atene: Report dalla manifestazione in solidarietà con l’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e con tutti gli anarchici accusati nello stesso caso

SOLIDARIETÀ CON I COMBATTENTI IMPRIGIONATI (Α)

Venerdì sera, 12 Ottobre, si è tenuta una manifestazione nel centro di Atene in solidarietà con i membri detenuti dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e con gli altri dieci compagni anarchici accusati nello stesso caso, con il nuovo processo che ha avuto inizio l’8 Ottobre. La manifestazione era stata chiamata per il 6 Ottobre, ma è stata trovata nel mezzo delle rappresaglie dello stato della scorsa settimana contro gli antifascisti di una moto-pattuglia e i loro solidali (30/9 e 1/10), quindi il gruppo di solidarietà per il caso CCF ha deciso di riprogrammare l’evento per questo Venerdì.

Le gente si è radunata alle 19.30 a Propylea, dove sono stati distribuiti testi e volantini ai passanti, sono stati dipinti slogan sui muri e dichiarazioni sono state lette attraverso un sistema audio. Verso le 20.30, circa 300 compagni hanno attraversatola Via Panepistimiou in direzione di Piazza Omonia. All’incrocio con Via Patission, la polizia motorizzata (DIAS) unità delle squadre anti-sommossa (MAT) hanno tentato di tagliare il corteo. Il clima è stato riscaldato un po per la presenza della polizia, ma senza scontri scoppiati. I manifestanti hanno camminato sulla Via Patission causando confusione al traffico, poi hanno proseguito per Via Solomou ed hanno concluso la manifestazione nel quartiere di Exarchia.

Coloro che hanno espresso il loro appoggio incondizionato per gli anarchici perseguiti per il caso CCF erano in pochi, considerando la gravità della situazione con la quale la mafia giudiziaria sta attaccando i nostri compagni. Tuttavia, sono scesi per le strade come lupi.

Alcuni degli slogan cantati ad alta voce sono stati:
“Libertà per le Cellule di Fuoco”
“La passione per la libertà è più forte di tutte le prigioni”
“Theofilos Mavropoulos è nostro fratello, ribelle in carcere, nostro compagno di strada”
“Colpi di fuoco di Kalashnikov dovrebbero andar bene contro i poliziotti”
“Fascisti, bastardi, presto sarete impiccati sulle forche”
“Dal Messico all’Indonesia, viva la FAI-FRI e la nuova anarchia”
“Gli Stati sono i soli terroristi, solidarietà con i guerriglieri armati”
“Lotta insurrezionale Internazionale lotta contro gli Stati e il Capitale”
“Ascoltate bene guardie umane: giù le mani dai combattenti”
“Dendias (ministro dell’ordine pubblico), bastardo, bruceremo la città”
“Rabbia e coscienza, rifiuto e violenza, seminaremo il caos e l’anarchia”
“La solidarietà è l’arma dei popoli, guerra ai padroni della guerra”
“Sbirri, vi ricordate di Gyzi? Uno – tre, Christos Tsoutsouvis “(In memoria dell’anarchico guerrigliero urbano Christos Tsoutsouvis, che ha ucciso tre poliziotti il 15 Maggio 1985 ad Atene, nel corso di una sparatoria nel quartiere di Gyzi, prima di cadere dai proiettili della polizia.)
“E ora di gridare uno slogan che unisce tutti: SBIRRI-MAIALI-ASSASSINI”
“Da Atene a Londra, e da Santiago a Torino, fuoco per le leggi, pallottole per la polizia, e fuoco con benzina per ogni nazista”
“Avanti anarchici, avanti nichilisti, per seppellire nel fango tutti gli statisti”
“Solidarietà con i compagni in Italia – Anarchia, destabilizzazione, azione diretta, insurrezione”
“Libertà per tutti coloro che si trovano nelle celle delle prigioni”

Il caso-processo per la CCF è stato rinviato per Lunedì, 22 Ottobre, nel tribunale speciale del carcere femminile di Koridallos.

Atene: Dichiarazione dei nove membri dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e Theofilos Mavropoulos nella prima sessione del nuovo caso-processo per la CCF

8 Ottobre 2012: I compagni Konstantinos Papadopoulos, Stella Antoniou, Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitroussias e Kostas Sakkas hanno partecipato alla prima udienza del nuovo processo per la CCF. All’inizio del processo, i nove membri dell’O.R. CCF e l’anarchico Theofilos Mavropoulos hanno lasciato l’aula e sono ritornati nella celle, dopo il membro della CCF Olga Ekonomidou ha insistito per leggere ad alta voce la seguente dichiarazione nell’aula delle carceri femminili di Koridallos.

Il processo è stato aggiornato per Mercoledì, 10 Ottobre.

“Prima che la vostra corte militare inizia, farò una dichiarazione a nome dei membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Siamo prigionieri dello Stato Greco e mettiamo in chiaro che non riconosciamo alcuna autorità, per non parlare del sistema giudiziario, e naturalmente nessuna delle vostre leggi. Il fatto che noi siamo prigionieri di guerra non vuol dire che ci siamo arresi, né pentiti di nulla.

Rimaniamo orgogliosi della nostra organizzazione. Ogni azione della Cospirazione, ogni parola che abbiamo scritto nei nostri comunicati è e sarà per sempre un pezzo impenitente di ciascuno di noi.

La CCF è il percorso della nuova guerriglia urbana, fa parte di un’espansa cospirazione globale contro le istituzioni e il morale della società che schiavizza l’uomo per secoli.

La nostra prigionia non ferma la nostra causa o la nuova guerriglia urbana, che si trasforma ogni giorno in pratica, ed infine non potrà mai fermare la nostra lotta incessante per la libertà, che voi, burattini del sistema, non siete in grado di fermare.

La CCF è l’insieme di noi nove, che hanno preso la responsabilità, e nessun altro imputato abbia alcuna relazione con l’organizzazione e nessuno avrebbe mai potuto avere.

Andiamo ancora avanti con il nostro compagno Theofilos Mavropoulos nel corso incessante verso una insurrezione anarchica eterna, senza guardare indietro.

Abbandoniamo inibizioni e scuse, e ci buttiamo nel fuoco dell’azione, per ora e per sempre. Dal punto in cui ci troviamo, inviamo i nostri saluti più caldi a Yannis Michailidis e Dimitris Politis, ricercati per la CCF. Che il fuoco della nuova anarchia possa coprire le tue tracce per sempre. Fino a quando non ci incontrano nel punto di non ritorno. Inviamo anche la forza e la solidarietà per i compagni insurrezionali che sono perseguiti dalle autorità italiane, così come per i nostri compagni della FAI in generale.

Infine, con i nostri pensieri ed i cuori, ci troviamo vicino al compagno anarchico Mario López, arrestato in Messico dopo essere stato ferito dall’esplosione di un ordigno artigianale incendiario che aveva con sé, e l’anarchica Felicity Ryder, che ha scelto i percorsi clandestini e viene perseguita per lo stesso caso.

Viva la Federazione Anarchica Informale (FAI)
Viva il Fronte Rivoluzionario Internazionale (FRI)
Viva la Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF)

fonti: i, ii

Atene: Fine del processo del secondo “caso Halandri” – Nuovo processo per la CCF nel tribunale delle carceri di Koridallos in corso

Solidarietà con i membri dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e quelli perseguiti per lo stesso caso

Il 2 Ottobre 2012, durante l’ultima sessione del processi per il secondo “caso Halandri” (con tutti e quattro gli imputati assenti dall’aula), Damiano Bolano, Michalis Nikolopoulos e Giorgos Nikolopoulos sono stati condannati a 7 anni di reclusione per la loro partecipazione all’O.R. CCF e 10 anni di carcere per ciascuno dei quattro atti di fabbricazione, fornitura e possesso di esplosivi. Sono stati anche condannati per semplice complicità ed istigazione, e quindi ognuno condannato a 7 anni di reclusione per ciascuna delle tre esplosioni da ignoti che emanavano pericolo per cose e persone. In sintesi, ognuno abbia ricevuto 68 anni di carcere. Ogni sentenza è stata fusa in 34 anni, ma la pena detentiva massima è di 25 anni, che in genere viene servita sia come una detenzione completa (o con giorni salariati dal lavoro nelle carceri), o dopo il completamento dei 3/5 della pena detentiva, quando un ad prigioniero può essere concessa la libertà condizionale a determinate condizioni.

Christos Tsakalos è stato condannato a 7 anni di reclusione per la sua partecipazione all’O.R. CCF. Il 3/10 ha rilasciato una dichiarazione (in inglese qui), spiegando che si rifiuta di accettare qualsiasi discriminazione giudiziaria tra lui ed i suoi compagni della CCF, ed abbia lanciato così la sua condana più “leggera” indietro alla faccia dei giudici.

La Corte ha anche stabilito che Damiano Bolano (compagno di origine albanese) deve essere espulso dalla Grecia dopo aver scontato la sua pena detentiva.

Per tutti i quattro compagni, la decisione dei giudici ha provveduto anche di cinque anni di privazione dei diritti politici e di mantenere la sospensione dall’effetto di appello.

Riassunti in inglese di tutte le sessioni del processo qui

Un altro caso di processo per la CCF inizia il Lunedì, 8 Ottobre 2012, per coprire quattro assunti accusatori distinti: l’invio dei pacchi incendiari de 1° Novembre 2010 (sostenuto dall’O.R. CCF), gli arresti effettuati durante il 4 Dicembre 2010 durante l’operazione antiterrorismo, gli arresti fatti a Volos il 14 Marzo 2011 e il 18 Maggio 2011, e la sparatoria con la polizia a Pefki (Atene). Diciannove persone si trovano ad affrontare accuse, tra di loro i nove membri detenuti dell’O.R. CCF, l’anarchico imprigionato Theofilos Mavropoulos, quattro anarchici arrestati il 4 Dicembre 2010 (Stella Antoniou, rilasciata con misure precauzionali dal Giugno 2012, così come i compagni imprigionati Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitroussias e Kostas Sakkas), l’anarchico Konstantinos Papadopoulos (rilasciato sotto termini restrittivi dal Marzo 2011, dopo essere stato catturato ad Atene lo stesso giorno con i cinque membri della CCF a Volos), e i due compagni fuggitivi Yannis Michailidis e Dimitris Politis. Inoltre, gli anarchici Christos Politis e Dimitris Michail sono perseguiti con l’accusa di reati minori.

Nel Regno Unito, Cile e Grecia, l’Edizioni dell’Internazionale Nera hanno rilasciato la brochure Mappatura del Fuoco – Parole Internazionali di Solidarietà con la Cospirazione delle Cellule di Fuoco, come un atto di solidarietà e di confronto a questo processo della Corte (in greco, inglese e spagnolo).

Atene: Rivendicazione di responsabilità per l’attacco alla stazione della polizia “Acropoleos”.

Nella notte di Sabato 29/9/12, abbiamo attaccato la stazione della polizia “Acropoleos” con barili di benzina e bombe molotov e dato alle fiamme l’ingresso così come auto e moto, auto di servizio, auto private di poliziotti ed auto confiscate, che sono parcheggiate sulla strada di fronte alla stazione della polizia.

È stata una mossa riflessiva dinamica come una risposta all’orgia dell’oppressione della polizia di uno stile di giunta della quale abbiamo tutti sperimentato il giorno dello sciopero generale il 26/9, con le centinaia di detenuti, gli arresti, l’umiliazione pubblica degli arrestati, i prodotti chimici e le percosse agli pre-incontri nei quartieri di Atene e durante la dimostrazione principale. I pezzi di merda della polizia greca, dalla dirigenza fino all’ultimo poliziotto a guardia di una piccola stazione di polizia, dovrebbero sapere che nulla rimane senza risposta.

I loro metodi oppressivi e vendicativi nei confronti di coloro che stano a testa alta contro la barbarie dei nostri giorni, non solo non ci spaventano, ma armano le nostre menti e le nostre mani. La guerra infuria e la migliore difesa è sempre l’attacco e l’attacco a sorpresa. Così i tutori dell’ordine ed i loro superiori dovrebbero essere pronti a pagare il prezzo, in attrezzature e prestigio.

P.S.: Lo stesso vale per i marmocchi delle squadre Delta e Dias che, oltre a tutto il resto, ieri sera hanno anche attaccato le moto della manifestazione antifascista picchiando ed arrestando dei compagni. Abbiamo un sacco di progetti da fare e stiamo salvando il meglio per loro…Solidarietà per gli arrestati.

P.S.2. Saluti incendiari e pugni sollevati a tutti i compagni che sono stati processati per i casi dell’O.R. CCF l’8 Ottobre. Onore per sempre al compagno Lambros Foundas che era, è e sarà per sempre al nostro fianco in ogni momento dell’attacco.

testo originale in greco, in inglese (con più foto), in spagnolo, in francese

Atene, secondo processo “il caso Halandri” : Lettera di Athena Tsakalou alla corte (Aprile 2012)

Il 20 Aprile, nella corte marziale speciale della prigione femminile di Koridallos dove ha avuto luogo un’altra sessione del processo del secondo “caso Halandri”, Michalis Nikolopoulos ha letto la sua richiesta per il rinvio del processo e successivamente un’altra dichiarazione di Christos Tsakalos and Damiano Bolano (entrambi I compagni erano assenti dalla corte a causa del loro sciopero della fame). Dopo, l’avvocato della difesa di Gerasimos Tsakalos ha posto al giudice una lettera scritta da Athena Tsakalou, madre di Christos e Gerasimos Tsakalos. La stessa era presente nell’aula della corte, ma ha rifiutato di testimoniare. La lettera non è stata letta in corte, e il giudice che presiedeva ha semplicemente aggiunto che “la lettera verrà aggiunta al transcritto”.

La lettera completa è la seguente:

ALLA CORTE
18/04/2012

Ogni atto di ribellione esprime nostalgia per l’innocente e un appello all’essenza dell’essere
[Albert Camus]

Sto chiedendo a me stessa: perchè I genitori degli anarchici-rivoluzionari della Cospirazione delle Cellule di Fuoco sono stati chiamati a comparire al processo? Perchè ho ricevuo un mandato di comparizione? Lo stanno facendo in modo da chiedermi se sò qualcosa rigurdante l’organizzazione? Per rivolgermi domande sulla vita personale dei miei figli, per abbozzare il loro ‘profilo psicologico’ o per farsi un’opinione sulla loro ‘vita familiare’? O per chiedermi se sono d’accordo con le azioni dei miei bambini e, in generale, quelle dell’organizzazione? Per farmi stare in piedi in fronte alla corte, supportata da questo piccolo libro, e farmi giurare su questo dio che voi avete messo al servizio del potere? Per far sentire gli anarchici rivoluzionari in imbarazzo mentre ai loro genitori vengono chieste una grande quantità di fastidiose domande? O è cosi che voi stessi potete gioire nuovamente al pensiero che ci avete fatto credere che siamo noi coloro che devono dare le risposte e fare le scuse?

Io dichiaro, ancora una volta, che in nessun caso andrò a rispondere positivamente al vostro invito. E dal momento che, come dimostrato da tutto quello che stà succedendo, una serie di simili processi sono disposti ad inziare, io vi dico che non ne vale la pena tentare di mandarmi altri mandati di comparizione, dato che la mia posizione continuerà ad essere la stessa. Sotto nessuna circostanza attenderò a questo processo. Non risponderò a nessuna delle vostre domande. L’azione dei miei bambini e dei loro compagni era ed è chiaramente politica, anarco-rivoluzionaria, ed è pertanto non necessario investigare I parametri delle loro vite personali. L’organizzazione, appartenenza alla quale essi hanno ammesso rivendicando la responsabilità politica, ha formulato la sua stessa posizione con totale chiarezza, precisione e audacia. Nessuna cosa che io possa dire vuole essere leggera e insignificante. E dal momento che vorrei lasciare certe cose chiare e potenti come lo sono già e dato che non voglio dare a nessuno la soddisfazione di rovinare tutto con stupide ed eccessive questioni, io scelgo la positione di assenza.

In riferimento a me stessa in questo processo, io non voglio autorizzare certe frasi- una che è continuamente ripetuta con ottimo zelo ed enfasi- a stare appese in aria come un potenziale schermo di temerarietà ed onestà. Mi sto riferendo alla frase: “Noi stiamo provando il caso esaminandolo in profondità” ; che significa che voi passerete al giudizio basato sull’evidenza, e non sulla conclusiva circostanziale o in accordo con la logica della responsabilità collettiva.

E se ho menzionato questa frase non è perchè io improvvisamente mi aspetto il miracolo, ma perchè ad un certo momento- specialmente nei casi che hanno a che fare con individui dell’azione rivoluzionaria- le parole devono essere prese con importanza e responsabilità; a discapito del fatto che, fino ad ora, questo processo giudiziario ha indicato niente del genere. Ogni obbiezione basata sulla logica comune, come quella che riconosce I Prigionieri come prigionieri politici- esattamente come è definita dalla vostra costituzione e nello stesso modo come è anche menzionata nelle accuse è stata rigettata incontrollatamente, senza nessuna logica. Il concetto di assunzione politica della responsabilità è stata scambiata come responsabilità criminale, e questo è ovviamente dovuto non ad ignoranza o all’occasione. Per tanto, io evidenzio questa frase e alla fine del processo noi saremo capaci di vedere infatti quanto voi siete seri rispetto a quello che dite.

È vero che, fin dall’inizio della persecuzione degli anarchici rivoluzionari contemporanei, io ho scoperto ed ho prestato un’attenzione particolare ad un dipindo: il dipinto di Bruegel intitolato “La caduta di Icaro”. Il volo di Icaro ha a che vedere con i desideri degli esseri umani di scappare dalla terra della presa, di volare; di prevalere anche l’aria e camminarci anche su…

È orgoglio, arroganza, disobbedinza e desiderio di mostrare che anche gli esseri umani sono capaci di qualsiasi cosa. E ora il pittore piazza nel prevalente primo piano il contadino- dedicato all’aratura , alla terra, nient’altro ha importanza per lui- e nel fondo il pastore- che è un pò più curioso, ma anche lui sta guardando nella direzione sbagliata. Ancora più lontano sul fondo c’è la nave imponente continuante il suo stesso viaggio, e là, nell’angolo c’è il disegno del povero, piccolo piede di Icaro. Non ho mai visto prima una tale deposizione del progetto di Icaro. E probabilmente questo non è una coincidenza- non conosco la filosofia del pittore-, ma forse il significato è che la gente che sono contemporari con un esperiemento audace, sono troppo bloccati nelle loro stesse abitudini, troppo spaventati del cambiamento, non temerari nel riconoscere o provare qualcosa di nuovo.

Guardando al dipinto, Io non accetto questa deposizione. Ora che, in questo paese, la gente è soggetta al processo per osare ancora credere che se c’è qualcosa in questa vita che vale la pena fare è il progetto di Icaro- non importa quanta pena loro potrebbero sopportare, non importa quanta incarcerazione o quante condanne possono essergli imposte- Io voglio mantenere la speranza e la convinzione che ad un certo punto, coloro che sono contemporanei con questi ribelli, possono essere posti in primopiano e riconoscere la necessiatà del volo.

Athena Tsakalou

PS. Se sto mandando questa nota è perchè l’insistenza della corte in merito alla mia apparizione è peculiare e al di sopra di tutto perchè io non mi autorizzo al silenzio. Il silenzio corrisponde solo ai deceduti, e nei nostri tempi è stato applicato durante questi processi da coloro che sono completamente soggiogati dal comando del Potere.

E se voi in verità volete capire chi state provando, andate avanti, leggete I loro discorsi, guardate alle loro posizioni. Christos Tsakalos, Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou sono al dodicesimo giorno di sciopero della fame, e loro hanno dichiarato : “Le tigri di collera sono più selvaggie dei cavalli di istruzione” [William Blake]…”Quando uno non muore per l’altro, allora noi siamo già morti” [Tasos Livaditis]… Nel 17 Aprile Giorgos Polidoros, Damiano Bolano, Haris Hadjimihelakis hanno iniziato lo sciopero della fame in supporto ai loro compagni, mentre il resto dei menbri imprigionati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco seguiranno a date determinate.

La solidarietà tra gli anarchici della prassi non è solo parole. Nelle nostre decisioni non-negoziabili di rovesciare la nostra vita quoidiana in revoluzione attraverso l’azione diretta e l’assistenza della guerriglia urbana anarchica, noi abbiamo incominciato un corso che ha un punto di inizio ma che non ha un punto di fine.

Messico DF: Attacco incendiario contro il magazzino di un’empresa farmaceutica

A tutt* gli/le anarchic* d’azione
Agli/alle incendiar* e antagonist* affin*

Comunicato della CCF-FAI, Messico DF:

Incendiar* in guerra contro tutte le autorità!
Tutta la nostra solidarietà ai compagni Mario Lòpez “Tripa” e Braulio Duràn!
Solidarietà alla compagna Felicity ovunque ci si trovi in lotta!
Celebriamo un anno di attacchi diretti al capitale e allo Stato!

Di nuovo il fuoco liberatore arde dove più nuoce distruggendo la merce. La Cospirazione delle Celllule di Fuoco (CCF) frazione della Federazione Anarchica Informale del Messico (FAI-M) sezione DF, ha scatenato il fuoco liberatore nei magazzini della colonia San Juan Xalpa, delegazione Iztapalapa, distruggendo i magazzini 45 e 46 sull11sima strada e Sabadell.

L’incendio era programmato per cominciare alle 11:45 della notte del 17 settembre, però un guasto nel meccanismo di accensione non fece partire il congegno.
La mattina pensavamo che i nostri piani erano falliti e che il dispositivo fosse stato recuperato dalle forze repressive, ma pare che il meccanismo fosse solamente in ritardo e alle 11:10 del mattino l’esplosione ha avuto inizio.

In un anno di attacchi al Capitale e allo Stato, è la prima volta che accade un incidente di questo tipo. Nessuno dei nostri attacchi ha mai provocato ferimenti, abbiamo sempre realizzato azioni per distruggere le merci e paralizzare la produzione senza perdite. Questa volta l’incendio ha fatto vari feriti. Non era nostra intenzione provocare feriti, ma di distruggere la merce e paralizzare la produzione.

Con questo nuovo attacco coordinato con i gruppi di azione anarchica e con individualità affini, solidarizziamo con il compagno Mario Lopez “Tripa”, sequestrato dallo Stato, nelle galere di  Marcelo Ebrad in attesa di sentenza, con il nostro fratello di lotta  Gabriel Pombo da Silva incarcerato in Germania, con il compagno Marco Camenizh in Svizzera, con i/le compagn* prigionieri in Cile, con i/le prigionier* della Cospirazione delle Cellule di Fuoco in Grecia, con i fratelli e le sorelle bolivian*, con i/le nostr* compagn* di Culmine e tutt* i/le compagn* colpit* dalla repressione in Italia, con i nostri fratelli e sorelle in Indonesia e con tutt* i/le nostr* compagn* sequestrat* in tutto il mondo.
A un anno dalla nascita di questa coordinazione di lotta antagonista abbiamo battuto il sistema di dominazione insegnando che la lotta è possibile e che il sistema è vulnerabile.

Continuiamo a colpire dove più nuoce! Continuiamo con il fuoco liberatore!
Distruggiamo l’intero esistente!

Saluti ai/alle compagn* della Células Autónomas de la Revolución Inmediata (CARI-PGG), ai/alle compagn*dell’Individualidades Tendiendo a lo Salvaje (ITS), al Frente de Liberación de la Tierra (FLT), alla Célula Insurreccional Mariano Sanchez Añón (CI-MSA) e a tutti i gruppi di azione anti-sistemica!

Viva i gruppi informali di azione anarchica!
Lasciamo che la lotta si espanda in tutti gli angoli del mondo!
Siamo tutt* complici della Cospirazione delle Cellule di Fuoco!
Viva il fuoco liberatore e la polvere vendicatrice!
Forza compagno Mario!
Forza compagno Braulio!
Contro il sistema tecnologico di dominazione!
Per la demolizione delle prigioni!
Per la Liberazione Totale!
Per la coordinazione internazionale anarchica!
Per l’Anarchia!

Cospirazione delle Cellule di Fuoco/Federazione Anarchica Informale.
(CCF-FAI) – Messico
18 settembre 2012

fonte

Grecia: Nuovo contatto di posta elettronica per i membri detenuti della R.O. Cospirazione delle Cellule di Fuoco

La email per il contatto con i membri incarcerati della CCF si è spostata al server di riseup.net. D’ora in poi, è possibile comunicare a sinomosiapf@riseup.net

Assemblea di solidarietà con la R.O. CCF
e quelli perseguiti per lo stesso caso / Atene

Atene: Manifestazione di solidarietà a coloro che sono perseguitati per la causa della CCF, il 5/10 – Inizio della nuova corte marziale il 8/10

L’inizio del nuovo processo, per il caso della O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco è impostata per l’8 Ottobre, 2012 e riguarderà quattro indagini diverse: l’invio dei pacchi incendiari il 1° Novembre del 2010 (azione per la quale la CCF ha assunto la responsabilità), gli arresti effettuati durante l’operazione antiterroristica nel 4 Dicembre, 2010, gli arresti che sono seguiti, a Volos, il 14 Marzo 2011, e la sparatoria con i poliziotti nel quartiere di Pefki il 18 Maggio, 2011. Diciassette persone affrontano delle accuse, tra cui nove membri della CCF, l’anarchico Theofilos Mavropoulos, i quattro anarchici che furono catturati il 4 Dicembre 2010 (Stella Antoniou e gli incarcerati Giorgos Karagiannidis Alexandros Mitrousias, Kostas Sakkas), l’anarchico Konstantinos Papadopoulos (che è stato arrestato ad Atene nel Marzo 2011, lo stesso giorno che si sono catturate i cinque membri della CCF a Volos, ed è stato rilasciato su cauzione) e i due compagni ricercati Giannis Michailidis e Dimitris Politis.

Contro tutte le autorità
Accanto a combattenti della libertà

L’8 Ottobre un altra corte marziale inizia nella prigione di Koridallos, contro i compagni perseguitati per la R.O. Cospirazione delle Cellule di Fuoco, sia che abbiano assunto la responsabilità politica per la partecipazione in essa o negano qualsiasi rapporto.

1° processo
4 indagini-casi (Volos, Pefki, pacchi, 4 Dicembre)
17 imputati
13 compagni imprigionati

9 membri della CCF: Damianos Bolano, Panagiotis Argyrou, Michalis Nikolopoulos, Giorgos Nikolopoulos, Gerasimos Tsakalos, Christos Tsakalos, Giorgos Polidoros, Harris Hatzimichelakis, Olga Economidou

8 perseguitati: Teofilos Mavropoulos, Ntinos Papadopoulos, Stella Antoniou, Alexandros Mitroussias, Kostas Sakkas, Giorgos Karagiannidis, di cui 2 ricercati: Giannis Michailidis, Dimitris Politis

La dottrina della “tolleranza zero” applicata negli ultimi anni, dimostra la determinazione di distruggere in ogni modo il nemico interno, e in modo più intenso durante la crisi economica e sistemica. Sia quando mira ai membri della O.R Cospirazione delle Cellule di Fuoco, che sono perseguitati, sia per le loro azioni e per le loro posizioni politiche, sfidando attivamente l'”invulnerabile” maschera dello stato “potente” (ad esempio le bombe nel parlamento, nella prigione di Koridallos, presso gli uffici dell’Alba Dorata, nel tribunale di Atene, ecc), o quando mira a gli anarchici perseguitati che sono detenuti per lo stesso caso, chiarendo che tutte le resistenze sociali saranno perseguitate violentemente, e per di più la teoria e la pratica anarchica.

Il percorso della resistenza contro la barbarie capitalista, la strada della lotta per la libertà, passa attraverso la solidarietà con coloro che l’hanno attraversata per primi. Non lascia nessuno solo, non lascia nessuno indietro.

Manifestazione di solidarietà per coloro che sono perseguitati per la causa della O.R CCF Venerdì 5 Ottobre, ore 19.30, Propilea (via Panepistimiou, Atene)

Inizio del processo – Raduno al tribunale delle carceri femminili di Koridallos
Lunedì 8 Ottobre 9,00

Assemblea di solidarietà per la CCF e coloro che sono perseguiti per lo stesso caso / compagne, compagni
saspf.squat.gr

Grecia: azioni di contro-informazione ad Atene

Nel contesto della chiamata di Contra Info per dieci giorni d’azioni contro la repressione, abbiamo effettuato le seguenti azioni (per ora):

Solidarietà ai nostri compagni – Merda all’Operazione Ardire

Abbiamo messo uno striscione in Piazza Exarchia in solidarietà con i compagni anarchici processati con l’Operazione Ardire, che è stata lanciata dalle autorità italiane il 13 giugno 2012. Se i carabinieri ed i procuratori pensano di poter fare ciò che vogliono con le vite dei nostri compagni, si sbagliano di grosso. Essi ci troveranno di fronte: in Italia, Svizzera, Germania, Grecia e ovunque abbiano il coraggio di allungare i loro tentacoli.

Al cancello principale dell’Università Politecnico, sulla via Patission, abbiamo lasciato uno striscione contro le Olimpiadi di Londra, ora in corso. Sullo striscione si legge: “Spaccate le OlymPIGS ed i capitalisti coglioni – Fuoco agli ideali olimpici – Brucia, Londra, Brucia” … Gli ideali olimpici puzzano di denaro, militarizzazione e repressione. Non dimentichiamo i compagni che, nonostante il super-spettacolo messo in atto dai poliziotti, militari e mezzi di comunicazione di massa, si fanno avanti e sputano la società di presentazione sulla sua faccia. Ricordiamo inoltre la Coppa del Mondo del 2014 e le Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro, così come la necessità di organizzare una campagna internazionale contro gli spostamenti delle popolazioni oppresse che vivono nelle favelas brasiliane.

Sul ponte pedonale d’una strada centrale nel centro di Atene abbiamo appeso uno striscione in solidarietà con i membri incarcerati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Federazione Anarchica Informale / Fronte Internazionale Rivoluzionario. Il loro coraggio e la loro determinazione ci rende più forti. Con questo piccolo gesto, li mandiamo i nostri più calorosi saluti rivoluzionari.

Abbiamo anche scritto dei slogan in solidarietà con gli anarchici imprigionati e processati in tutto il mondo. Mandiamo tutte le nostre forze a Luciano Pitronello, il cui processo si sta svolgendo in questi giorni a Santiago del Cile, a Mario López, incarcerato nelle celle della democrazia messicana, ed a Felicity Ryder, che per ora è perseguita per lo stesso caso insieme al suo fratello Mario che sta in prigione.

In risposta al richiamo per azioni sul caso della morte del rifugiato sudanese Mohamed Nureddin a Calais, in Francia, il 7 Luglio 2012, abbiamo dipinto con dei stencil su vari muri ad Exarchia. Sul viso di Nureddin si rivelano migliaia di immigrati e rifugiati anonimi che hanno perso la vita nel tentativo di entrare nell’impenetrabile Fortezza Europea. Non dimentichiamo, né perdoniamo. Fuoco a tutte le frontiere!

Questi atti simbolici che si sono tenuti nei primi tre giorni di Agosto, ad Atene, sono il minimo dei nostri contributi ad una guerra che imperversa quotidianamente per le strade. I giorni d’azioni contro la repressione continuano…

Avanti, compagni! Indietro, spie!

Lettera della compagna Felicity Ann Ryder, da qualche parte fuori delle gabbie…

Compagni, amici,

Mi sarebbe piaciuto di aver scritto in precedenza, ma per varie circostanze non ho avuto la possibilità di farlo ancora. Voglio inviare un caloroso saluto e dire grazie a tutti coloro che si sono preoccupati per me e la mia situazione, a coloro che hanno mostrato solidarietà con Mario e com me. In questi momenti difficili significa molto avere gente che stia in solidarietà da vicino o da lontano, anche senza avermi mai incontrato. Mando un abbraccio rivoluzionario a tutti voi.

Voglio precisare che, nonostante tutte le bugie delle forze di polizia della città del Messico e dei mass media, non sono mai stata arrestata e che non sono mai stata detenuta in una delle loro prigioni. Ho cercato di capire perché avrebbero detto e diffuso tali informazioni false in tutto il Messico ed in Australia, ma alla fine dei conti, come una persona libera non penso come un agente di polizia, e non sarò in grado di capire. Se fosse per tentare invano di rompere o manipolare Mario, di manipolare la mia famiglia, o per cercare di apparire mezzo competenti nel fare il loro lavoro, non lo so.
Quello che so è che io sono fiera di essere un’anarchica, ed orgogliosa di essere un nemico per l’autorità e per lo Stato.

Al mio fratello Mario, gli mando un abbraccio gigante e molta forza e salute. So che manterrà sempre le sue convinzioni forti, così come il suo desiderio di raggiungere la Liberazione Totale. Sarò sempre al tuo fianco, compagno. Ricorda, sempre faccia a faccia con il nemico!

Invio anche un caloroso saluto ai compagni fuggitivi Diego Rios e Gabriela Curilem in Cile. Un caloroso abbraccio ai compagni delle CCF e Lotta Rivoluzionaria in Grecia, per i compagni anarchici in carcere in Italia, a Braulio Duran, Luciano Pitronello, Gabriel Pombo da Silva, ed a tutti i prigionieri anarchici e fuggiaschi di tutto il mondo.

Que viva la Anarquia!
Felicity.

fonte

Manifesto di solidarietà per le C.C.F. e Theofilos Mavropoulos dalle Cellule Internazionaliste di Propaganda Incendiaria / F.R.I.


Solidarietà con l’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuocco
e l’anarchico Theofilos Mavropoulos

Il 27 Giugno del 2012, i membri dell’Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco e l’anarchico Theofilos Mavropoulos saranno processati per “Istigazione a commettere atti criminali”.


NELLA GUERRA SOCIALE, NESSUNO È SOLO!

Nemmeno un passo indietro. Migliaia di passi in avanti contro il Potere
e i suoi rappresentanti.

Cellule Internazionaliste di Propaganda Incendiaria
Fronte Rivoluzionario Internazionale

Grecia: Richiami di solidarietà per l’O.R. C.C.F. e all’anarchico Theofilos Mavropoulos- Breve aggiornamento su Olga Ekonomidou

Il manifesto recita:

Il 27 Giugno 2012, i membri del R.O. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e l’anarchico Theofilos Mavropoulos verrano processati con l’accusa di “istigazione a commettere atti criminali’, secondo le disposizioni dell’articolo 184 del Codice Penale Greco.

L’accusa si riferisce a tre testi diversi, di cui uno non appartiene nemmeno a quelli implicati in questa accusa, che ripetono la frase “NEMMENO UN MILLIMETRO INDIETRO, 9MM SULLA TESTA DEI SBIRRI”

Al di là della ferocia con cui le autorità persecutorie trattano qualsiasi cosa che abbia a che fare con questa organizzazione, e indipendentemente dal significato penale minore del procedimento specifico rispetto alla orgia di repressione nel caso delle C.C.F… questo processo particolare è di enorme importanza politica in quanto apre la strada per la criminalizzazione dell’espressione e l’oppressione della libertà di esprimersi. Ed è la strada per l’inferno lastricato con le peggiori intenzioni.

Nemmeno un passo indietro
Migliaia di passi in avanti contro il potere e i suoi esponenti.

SOLIDARIETÀ CON L’O.R. COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO
E L’ANARCHICO THEOFILOS MAVROPOULOS

ATENE, MERCOLEDÌ, 27 GIUGNO, 2012
Incontro di solidarietà alla Corte Penale di Evelpidon, alle 9.

Assemblea di solidarietà per i combattenti imprigionati e perseguitati / Atene

Assemblea di solidarietà con l’O.R. CCF e quelli perseguiti per lo stesso caso / Atene

Assemblea di solidarietà di Mytilini / Lesvos

Iniziativa degli anarchici di Zacinto

Iniziativa degli anarchici di Cyclades

Spazio autogestito dell’Università del Pireo

Occupazione del Palazzo Kouvelou / Attica

Spazio Degli Arrabbiati dell’Università di Giurisprudenza / Atene

Assemblea di solidarietà di Ioannina

Assemblea di solidarietà per i combattenti imprigionati e perseguitati / Volos

Anarchici solidali da Patrasso

Compagni/e dello spazio autogestito presso l’Università del Politecnico / Atene

Spazio Autonomo di Kavala

__________

Il suddetto articolo 184 prevede che “Chiunque pubblicamente incita in alcun modo o stimola [sic] un altro a commettere un crimine o delitto è punibile con la reclusione fino a tre anni.”

Ironia della sorte o meno, il processo per il caso dell’O.R. Lotta Rivoluzionaria è stato rinviato allo stesso giorno, Mercoledì 27 Giugno, e si svolgerà nella corte marziale delle carceri femminili di Koridallos dove si svolge sempre, quasi dall’altra parte della città.

 

Si deve notare che Olga Ekonomidou, uno dei membri imprigionati dell’O.R. CCF, si trova in stato disciplinare / cella d’isolamento dal 4 Maggio 2012, nelle carceri di Diavata (vicino Salonicco).

Il 22 giugno, ad Atene, durante una sessione del processo per il secondo “caso Halandri”, Damiano Bolano, Christos Tsakalos, Giorgos e Michalis Nikolopoulos hanno insistito ancora una volta per la sospensione del processo, perché la loro compagna e sorella Olga Ekonomidou era ancora in una cella di isolamento, dopo 50 giorni consecutivi! Lì, nella corte marziale delle carceri femminili di Koridallos, dopo l’insistenza dei quattro imputati è stato reso noto che il Comitato Centrale dei Trasferimenti Penitenziari del Ministero della Giustizia si è recentemente convocato per discutere la mozione presentata dall’avvocato di Olga, Frangiskos Ragousis. Il presidente della Corte stesso ha contattato il Ministero della Giustizia per accertare la decisione della commissione, e poi ha annunciato che la richiesta di Olga era stata accettata, e quindi ha chiesto di procedere con il processo. Tuttavia, i quattro compagni hanno rifiutato la richiesta del presidente, affermando che il trasferimento di Olga dalle carceri di Diavata indietro a quelle di Eleonas a Tebe non era stato ancora attuato in pratica. Infatti, il processo per il secondo “caso Halandri” è stato rinviato per Venerdì, 29 Giugno (seguiranno aggiornamenti qui).

Nonostante questa tortura che subisce nella prigione, Olga Ekonomidou deve affrontare un processo presso il tribunale di Evelpidon ad Atene il 27 Giugno, accanto ai suoi fratelli. Vi aggiorneremo più avanti su la sua situazione.

Qui segue una richiesta dell’assemblea di solidarietà per il caso CCF, tradotto ad inglese da boubourAs/Act for freedom now!

Atene: Manifesto di solidarietà per il caso della C.C.F

CASO DELLA COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO.

250 sono le azioni incendiarie ed esplosive dell’organizzazione contro lo stato e gli obiettivi capitalisti, come residenze dei membri del Parlamento e dei giudici, stazioni di polizia, sportelli bancari, gli uffici di Chrissi Avgi (Alba Dorata), le carceri di Koridallos, il Parlamento Greco, Sarkozy , Merkel …

 137 sono gli anni di prigionia che ha distribuito il primo di una serie di corti marziali di emergenza agli accusati di aver partecipato all’organizzazione.

 27 persone in totale sono stati accusati per lo stesso caso.

 16 compagni sono stati mandati in prigione per questo caso.

 10 sono quelli che sono stati perseguiti a causa della loro identità politica e delle loro relazioni personali con i compagni.

 9 sono i membri della O.R C.C.F. che hanno assunto la responsabilità politica.

 2 sono le persone ricercate da parte delle autorità per questo caso.

Decine di notizie di stampa calunniose e false…

Decine di azioni di solidarietà in tutto il mondo…

 ESISTE SOLO UN’OPZIONE:
 LOTTA CONTRO LO STATO E IL CAPITALE.

Alziamo il sole dell’anarchia più in alto possibile, nel maggior numero di luoghi possibili sulla terra, per renderlo visibile dal maggior numero possibile di persone che non chinano il capo alla civiltà del potere e alle sue gabbie polimorfe.

SOLIDARIETÀ CON LORO CHE SCELGONO DI LOTTARE CONTRO CHIUNQUE VUOLE FARCI INGINOCCHIARE.

 SOLIDARIETÀ CON I MEMBRI DELLA O.R. COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO.

 LIBERTÀ A TUTTI I COMPAGNI CHE SONO PERSEGUITI PER LO STESSO CASO.

Assemblea di solidarietà con l’O.R. C.C.F. e quelli perseguiti per  lo stesso caso.
saspf.squat.gr

Aggiornamenti sulle battaglie all’interno delle carceri greche

Primo Maggio 2012
“Una battaglia è stata vinta ma la guerra non finisce qui…”

Dopo 23 giorni di sciopero della fame, usciamo vincitori contro l’usura, il disfattismo e il sentimento di cattività che dominano il mondo dei detenuti.

Abbiamo scritto: “Abbiamo preso una decisione … lottiamo fino alla fine …” Siamo rimasti coerenti in questa scelta anche quando abbiamo visto i nostri fratelli Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou andare via e ricoverarsi in condizioni gravi nell’ospedale di Tzaneio. Perché da tutto quello che si scrive, noi amiamo di più quello che ognuno scrive con il suo sangue e sigilla con le sue azioni. Tutto il resto sono chiacchiere vuote e perdita di tempo.

Per tutti questi 23 giorni non abbiamo rimpianto nemmeno per un minuto la nostra scelta di uno sciopero della fame. Conoscevamo il rischio. Sappiamo che tutti muoiono… ma ci sono morti che pesano in modo diverso, perché siamo noi stessi a scegliere il modo di morire, come scegliamo anche e il modo in cui vivere. E abbiamo deciso di uscire vincitori da questa battaglia.

Gerasimos e Panagiotis hanno vinto il loro trasferimento definitivo dalle carceri di Domokos. Gerasimos ha ottenuto il suo trasferimento alle carceri di Koridallos e Panagiotis dal momento che è stato condannato ad una pena a lungo termine (pari a 37 anni di carcerazione), e per tanto non potrebbe venire ad una prigione come quella di Koridallos, dal momento che questa è principalmente per coloro che stanno aspettando un processo d’appello – ha vinto un trasferimento in una prigione di sua “scelta”, e così sarà trasferito alla prigione di Trikala, dove si trovano già in detenzione altri tre membri della Cospirazione dei Nuclei di Fuoco.

Questa vittoria, fornisce a suo modo anche un’altra eredità nella ricerca di co-esistenza politica dei membri della CCF dentro le mura ed elimina l’isolamento che loro provano ad imporci.

In questa confrontazione – con il sistema, il tempo e l’usura che sono l’avversario – abbiamo usato i nostri corpi come barricate e come garanzia per la nostra dignità. Per tanto, non abbiamo ne supplicato e ne mendicato la solidarietà da luoghi che abbiamo sempre evitato di associarci con nel nostro corso come anarchici della prassi. Siamo stati lontano da partiti di sinistra, conferenze stampa di fondo umanitario, dagli ambienti riformisti. Scegliendo in questo modo una solitudine cosciente abbiamo contato amici e nemici, compagni e indifferenti, azioni e silenzi…

Non abbiamo parole da sprecare per i populisti meschini e per gli insignificanti. Diversamente la parola “grazie” è molto povera per i compagni provenienti da tutta la Grecia che hanno corso, hanno distribuito volantini, attaccato manifesti, hanno organizzato sedute di contro-informazione con microfoni, manifestazioni, hanno occupato una stazione televisiva, sono venuti in corteo fuori dalle carceri, hanno effettuato trasmissioni radiofoniche di aggiornamenti…

Infine inviamo il nostro più caloroso abbraccio a tutti quelli vandali, agli incappucciati, ai provocatori, agli incendiari e bombardieri notturni in Grecia, gli anarchici nichilisti in Spagna ai nostri fratelli in Bolivia, in Inghilterra ed a tutti i nuclei della Federazione Anarchica Informale e la Cospirazione delle Cellule di Fuoco …

Nulla sarebbe lo stesso senza tutti voi…

Arrivederci compagni.

Sebbene abbiamo vinto, ora dobbiamo solamente incominciare la prossima battaglia.

PER LA DIFFUSIONE DELLA FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE (FAI / IRF)

PER L’INTERNAZIONALE NERA DEGLI ANARCHICI DELLA PRASSI

Nucleo dei membri imprigionati delle CCF-FAI
E l’anarchico rivoluzionario Th.Mafropoulos.

Nel frattempo, e in base alle informazioni che abbiamo ricevuto finora, il prigioniero Spyros Dravilas ha sospeso lo sciopero della fame dopo che la sua richiesta è stata, ancora una volta, respinta. Il Consiglio delle Carceri di Domokos gli ha negato il congedo temporaneo dal carcere per cinque giorni di cui ha diritto da ormai 2,5 anni.

All’interno del sopraccitato inferno di Domokos, un’insurrezione è stata effettuata il 1° Maggio. Sin dall’inizio, gli squadroni della polizia erano presenti alle strutture della prigione. I detenuti del braccio E1 hanno rifiutato di entrare nelle celle ed hanno protestato contro le sadiche guardie carcerarie, chiedendo che il loro compagno detenuto Stavros Makelaris ritornasse immediatamente nel braccio dalla cella dall’isolamento punitivo, dove si trova per 40 giorni ormai. L’uomo è stato punito e messo in isolamento accusato di fabbricare grappa (tsipouro) all’interno della prigione per proprio uso! Nella notte, unità repressive speciali di antiterrorismo (ΕΚΑΜ) erano riferite come pronte ad assaltare il braccio E1 delle carceri di Domokos, al fine di soffocare la protesta dei detenuti.

Un giorno prima, il 30 Aprile, l’Assemblea Generale dei Dottori dell’Ospedale generale statale di Nikaia (Atene / Pireo) aveva rilasciato una denuncia pubblica riguardante il trasferimento di un prigioniero, vale a dire il compagno in sciopero della fame Giorgos Karagiannidis. I medici hanno dichiarato che il paziente è stato ricoverato in ospedale il 23/4 con le mani ammanettate dietro la schiena, custodito da più di dieci agenti di polizia che si erano coperti il viso con cappucci neri e visibilmente in possesso di armi pesanti (mitragliatrici automatiche), mentre il servizio dei medici ha dovuto esaminare il paziente solo sotto lo stretto monitoraggio di quegli uomini. I medici di Nikaia hanno confermato che l’esatto stesso comportamento abusivo si è verificato quando Kostas Sakkas è stato ricoverato all’ospedale Attikon il 25/4. Come dichiarano i medici, ambedue gli uomini sono prigionieri politici, eppure sono stati trattati dalla polizia come se fossero dei trasgressori pericolosi . Infine, sottolineano che nello stesso periodo certe persone eminenti (come l’ex ministro della Difesa Akis Tsohatzopoulos, il quale è stato incarcerato poco prima delle elezioni parlamentari) é stato mandato in custodia in condizioni ideali, con una discreta presenza della polizia ed aggiungono: “Noi, come medici dell’Ospedale generale statale di Nikaia, stiamo denunciando tali apparizioni e pratiche che insultano sia la nostra personalità che quella dei nostri pazienti, dal momento che siamo stati costretti a svolgere il nostro lavoro sociale, in condizioni così terribili, e per questo dichiariamo che non permetteremo più al nostro ospedale pubblico di essere convertito in un spettacolo teatrale di arbitrarietà e brutalità dello Stato.”

Nel frattempo, in accordo con le informazioni ricevute fino ad ora, il prigioniero Spyros Dravilas ha sospeso lo sciopero della fame il 27/4. Il Consiglio della Prigione di Domokos che gli ha negato il congedo temporaneo dal carcere per 5 giorni di cui ha diritto da ormai 2,5 anni, ha ora stabilito un incontro previsto per venerdì, 11 maggio, per decidere sulla sua giusta richiesta.

puoi leggere anche qui

Atene/Pireo: Dimostrazioni di solidarieta’ Venerdi, 27 Aprile, all’esterno delle carceri di Koridallos

“guerra ad oltranza…la nostra liberazione dal carcere dev’essere costruita da noi stessi e dai nostri compagni”

Christos Tsakalos, 18 Aprile (registrazione di Radio 98fm)

Realizzazione immediata delle richieste degli anarchici in sciopero della fame nelle prigioni di Koridallos.

Kostas Sakkas, Alexandros Mitroussias, che sono in sciopero della fame dal 16/04/12 e che chiedono l’immediato rilascio dell’anarchica Stella Antoniou per motivi di salute, cosi’ come la revoca delle nuove accuse e delle loro nuove incarcerazioni preventive; i compagni sono accusati dei 250 attacchi rivendicati dalla R.O. CCF, anche se negano di avere alcuna partecipazione all’organizzazione…

I membri delle CCF Gerasimos Tsakalos, Panagiotis Argirou, che sono in sciopero della fame dal 08/04/12 chiedeno il loro definitivo trasferimento  dalle prigioni di Domokos a quelle di Koridallos, dove si trovano al momento; altri membri delle CCF sono scesi in sciopero della fame, chiedendo il trasferimento dei loro compagni.

Liberta’ per i perseguiti del caso CCF

Lotta per la dignita’ e la liberta’ dentro e fuori le prigioni

Dimostrazione Venerdi, 27/04/12, alle 18.00 in Piazza Eleftheria, Koridallos

Assemblea di solidarieta’ per i combattenti imprigionati e sotto accusa

safa.espiv.net

USA: Presidio di solidarietà al Consolato greco di New York – Giovedi, 19 Aprile, 2012

La solidarietà è la prassi non solo parole

presidio fuori il Consolato Greco (69 East 79th street)

Giovedi, 19 Aprile, alle 18:30 (NYC time)

Nel corso delle ultime due settimane, otto compagni Greci imprigionati hanno iniziato lo sciopero della fame che ha generato una crescente ondata di resistenza in tutta la Grecia. Diverse dichiarazioni dei prigionieri esprimono la richiesta per la dignità, e la fine delle politiche delle detenzioni preventive e delle punizioni extra giudiziarie. In particolare, tre degli scioperanti (Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitroussias e Kostas Sakkas) hanno espresso solidarietà per Stella Antoniou che si trova in prigione da un’anno e mezzo, accusata senza prove, di essere membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e a cui viene costantemente negato il rilascio per poter accedere alle cure mediche. Tutti gli scioperanti della fame (Spyros Dravilas, Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitroussias, Kostas Sakkas, Panagiotis Argirou, Gerasimos Tsalakos, Christos Tsalakos e per quelli del !7 Aprile Haris Hadjimihelakis, Damiano Bolano e Giorgos Polidoros), così come tutti coloro che rifiutano il cibo del carcere (Vaggelis Kailoglou ed altri) non sono solo alla ricerca di una giustizia individuale, ma sostengono e riaffermano le rivendicazioni dei loro compagni in sciopero.

Una serie di azione di solidarietà si sono diffuse in tutto il paese, che vanno dalle astensioni di massa dal prendere il cibo della prigione, agli attacchi di guerriglia contro le banche, gli edifici governativi e politici che rappresentano il volto di uno Stato totalitario.

Oggi, negli Stati Uniti, ci dichiariamo solidali con tutti gli scioperanti della fame e chiediamo a tutti di mettere in azione la loro solidarietà non solo con le parole. Chiediamo una aperta e trasparente comunicazione delle richieste degli scioperanti della fame, e invitiamo ad ogni forma di partecipazione contribuendo alla diffusione della loro lotta. La loro lotta è la nostra lotta.

Durante lo scorso anno la Grecia è divenuta il laboratorio dell’ elitarismo economico e delle leggi totalitarie. Attualmente l’aumento delle attività dell’estrema destra, del fascismo, e del neo-nazismo sostenuto da un provvisorio governo tecnocratico crea una polarizzazione dell’opinione pubblica verso gli estremismi e trasforma le strade in campi di battaglia. Chiaramente questo tipo di manipolazione di massa oscura le lotte contro il capitalismo e lo Stato e produce capri espiatori, come evidenziato dall’espansione della demonizzazione verso l’immigrato. Queste tattiche non sono solo presenti a livello locale, ma esistono ovunque. Il sistema è globale, usa un’estesa frammentazione sociale per perpetuare la morte della stessa per mirare al profitto e ciò dev’essere attaccato. Essere solidali significa fare eco all’infinito delle lotte in ogni parte del mondo. Deve essere messa in atto ogni forma di resistenza.

La chiamata per lo Sciopero Generale del Primo Maggio è un’atto che riconosce l’alleanza non solo con la lotta dei lavoratori, ma anche con i detenuti, gli immigrati e tutti coloro che si trovano sotto una costante oppressione. Siamo tutti prigionieri, di fronte alla repressione da parte dello Stato e dalla mostruosità di un sistema economico globale che, sistematicamente e strategicamente muta le nostre voci e nega la nostra vita.

presidio fuori il Consolato Greco (69 East 79th street)

Giovedi, 19 Aprile, alle 18:30 (NYC time)

Continueremo a lottare contro queste forme di morte

Splinter Constellation of NYC

Leggete anche : 19 Aprile – DICIAMO NO AGLI ARRESTI DI MASSA

Atene: I membri imprigionati delle CCF Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou dichiarano lo sciopero della fame

“Le tigri infuriate sono più sagge dei cavalli da addestramento”

Ognuno di noi sa per che avere la vita nelle sue mani, deve rifiutare il dialogo e le illusioni della democrazia ed entrare in conflitto con il Potere, con il coltello tra i denti.

Dal primo momento della nostra prigionia, abbiamo scelto di non cedere alla dittatura del sistema penitenziario. Fin dal primo momento, lo Stato e l’unità anti terrorismo Tagmatasfalistes (battaglioni di sicurezza) hanno inviato dei commandi specifici per il servizio carcerario, al fine di dare un trattamento speciale sia a noi che agli altri compagni delle CCF.

Siamo in prigione ormai da un’anno e mezzo. Dai primi giorni del nostro arresto io, Gerasimos Tsakalos, sono stato spostato nelle prigioni di Malandrino e mi sono rifiutato di stare nel reparto di protezione speciale, ho avuto un trasferimento disciplinare dalle prigioni di Corinto e poi, con il compagno Panagiotis Argirou, siamo arrivati ad uno scontro verbale e fisico con le guardie carcerarie quando abbiamo rifiutato di accettare l’umiliante perquisizione corporale che ci volevano imporre.

Inoltre, finora siamo stati trasferiti per più di venti volte con la scusa dei trasferimenti d’emergenza- con speciali mezzi antiproiettile, dagli EKAM (unità speciali repressive dell’anti terrorismo), da unità per il trasferimento carcerario, dalle forze dell’anti terrorismo- da e per le carceri di Koridallos, in Atene, per i nuovi sopraggiunti procedimenti penali che “nascono” dai terroristi-interroganti (Mokkas,Baltas) che riguardano le azioni dei guerriglieri anarchici delle CCF.

Attualmente siamo di nuovo in carcere a Koridallos a causa dei procedimenti penali che riguardano i 250 attacchi incendiari delle Cospirazione, procedimenti che sono sapientemante usciti ora. In particolare questo nuovo procedimento, che si svolge poco prima delle elezioni generali – come il caso Halandri – accompagnati con le dichiarazioni dei “politici” sul “giro di vite contro gli incappucciati”, fa parte di una più ampia campagna anti anarchici avviata già nel 2009; tanto più che, oltre a noi, le persone che non hanno alcuna relazione con le CCF vengono convocate per gli interrogatori, compresi, tra gli altri, l’anarchica Stella Antoniou le cui richieste per un rilascio su cauzione sono state negate una dopo l’altra dalle autorità giudiziarie, nonostante il suo grave stato di salute – fatti sui quali ci riserviamo di prendere una posizione nel prossimo futuro.

Ebbene, la pazienza ha i suoi limiti e l’ira rimane all’infinito, così dichiariamo che da Domenica 8 Aprile, iniziamo lo sciopero della fame chiedendo il nostro trasferimento definitivo e l’inserimento nelle carceri di Koridallos, per porre fine ai nostri ripetuti vendicativi trasferimenti e contro il deperire fisico e psicologico.

Per noi, lo sciopero della fame non è una resistenza passiva o una protesta pacifica, allo scopo di stimolare la sensibilità dei burocrati codardi del Potere, o l’umanità gli apologeti progressisti del sistema.

E’ un modo per ridefinire il nostro corpo a noi stessi, al di fuori dell'”autorità” delle guardie carcerarie. Forse questa è la più dolce contraddizione per un guerrigliero urbano anarchico, perchè nella nostra lotta per la libertà spesso la prigione è il prezzo da pagare, e il pericolo di morire è sempre in agguato nella nostra lotta per la vita.

Ma ciò che non cambia mai è che noi rimaniamo sempre anarchici nella prassi. Un’anarchico d’azione rimane un’anarchico anche senza una penna ed una pistola, se lui/lei tiene l’arma che contiene tutto il resto. “Una coscienza determinata che dice, mi batto fino alla fine.”

Gerasimos Tsakalos, Panagiotis Argirou
Membri incarcerati della cellula delle CCF / FAI-IRF

prigioni di Koridallos, 06-04/2012

PS. Inviamo la nostra solidarietà a Spyros Dravilas, che sta facendo lo sciopero della fame (dal 04-04 nelle carceri di Domokos) che è uno dei pochi prigionieri che non rientra nella statistica della massa passiva che “risiede nelle carceri”.

Fonte

Grecia: Quattro prigionieri anarchici iniziano lo sciopero della fame

LIBERTA' PER STELLA ANTONIOU - slogan fatto nelle prime ore del 6 Aprile a Murcia, sud-est della Spagna

Oggi, 6 Aprile 2012, in un comunicato congiunto dalle prigioni di Koridallos, gli anarchici Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitroussias e Kostas Sakkas hanno dichiarato di essere entrati in sciopero della fame, chiedendo la revoca della loro arbitraria e vendicativa incarcerazione preventiva, nonchè l’immediato rilascio della loro co-imputata Stella Antoniou per motivi di salute. La stessa Stella Antoniou parteciperà allo sciopero della fame una settimana dopo, nonostante il peggiorare del suo stato di salute. I quattro compagni denunciano il rinnovato tentativo da parte dello Stato di perseguire loro ed altri combattenti, nel contesto delle recenti accuse delle 250 azioni delle CCF (qui ulteriori dettagli).

Ad Atene, la dimostrazione in solidarietà con Stella Antoniou è partita in serata da Piazza Syntagma. Più di un migliaio di anarchici e simpatizzanti si è diretta verso Propylea, in Panepistimiou Street. Poi, attraversando Solonos Street, la gente è arrivata a Piazza Exarchia, punto finale della dimostrazione. Dei  testi su Stella ed altri prigionieri politici (CCF e Karagiannidis, Mitroussias, Sakkas) sono stati distribuiti ai passanti mentre i volantini sono stati lanciati lungo tutto il percorso (qui altre foto e video).

In precedenza, a Salonicco, si è svolto un motoraduno per la giornata d’azione in solidarietà con i quattro anarchici imprigionati. Un centinaio di persone in motocicletta partite dal centro città, si sono mosse lungo Egnatia Street ed hanno attraversato diversi quartieri (Toumba, Harilaou, Tsimiki, Antigonidon, Aghios Dimitrios, Iasonidou), lanciando migliaia di volantini informativi lungo il tragitto e scandendo slogan.

LIBERTA' PER I GUERRIGLIERI DELLE R. O. CCF
LIBERTA' PER I GUERRIGLIERI ARMATI

Atene: Lettera dell’anarchico rivoluzionario Theofilos Mavropoulos su un’ulteriore tentativo d’accusa riguardo i 250 attacchi delle CCF

Recentemente una nuova azione penale è stata lanciata dagli esperti in appelli ed interrogazioni Mokkas e Baltas riguardante i 250 attacchi delle CCF, percui nessuna accusa era ancora stata presentata finora.

Queste azioni sono indubbiamente una grande parte della storia della nuova guerriglia urbana. Tra il 2008 e il 2011 l’organizzazione rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco attuò e vinse la scommessa della rottura rivoluzionaria con l’esistente, colpendo con intensità crescente, ritmata e ampia. Le CCF hanno dimostrato che duri colpi nel campo nemico possono essere inferti con l’intervento politico di poche ma determinate persone. Danni materiali, accompagnati da attacchi alla prevalente percezione della necessità dell’esistenza dell’autorità, destruttura la società del Potere e del suo regolare funzionamento.

Ogni esplosione insieme ad ogni rivendicazione portavano avanti la frammentazione dell’ordine sociale ed acceleravano il processo per la costruzione dei nuovi rapporti anarchici.

I compagni, che hanno cercato la costante realizzazione di se stessi, erano uniti dall’evoluzione continua della creazione di un’infrastruttura illegale, incessantemente incitando l’idea della guerra decadente, chiamando nuovi compagni a partecipare.

Per me, la guerriglia urbana è un mezzo per promuovere la rivoluzione anarchica intesa come qui ed ora. Essa rifiuta automaticamente tutti gli inibitori della non-violenza e getta la trappola del riformismo nella spazzatura.

La coscienza mette da parte la paura della prigione o della morte. Le possibilità per l’auto-evoluzione tendono all’infinito.

Così, nel contesto delle attività del progetto rivoluzionario delle CCF, ho messo me stesso proprio accanto ad esso.

La mia volontà per l’azione diretta mi ha spinto a stare vicino a queste persone, di fatto sostenendo la loro attività rivoluzionaria. Dopo tutto, abbiamo inciso e continuo a ritagliare un percorso rivoluzionario con i compagni, membri delle CCF.

Quindi, proprio perchè ho anche difeso le mie scelte in modo coerente e rimango un’anarchico rivoluzionario in opposizione con la società del Potere, l’autorità mi chiama per scusarmi (insieme agli altri), nel tentativo di soffocare tutto ciò che potrebbe rappresentare una minaccia.

Con questi procedimenti penali, lo Stato ancora una volta cerca di punire in modo esemplare chi ha osato opporsi al suo apparato. Ma la distruzione delle illusioni sulla libertà in questa società e l’emergere del totalitarismo quando il Potere è minacciato, sono sempre obiettivi auspicabili dei rivoluzionari.

Lunga vita al diffuso progetto rivoluzionario anarchico

della Federazione Anarchica Informale/Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Fronte Rivoluzionario Internazionale

Forza al compagno Luciano “Tortuga” Pitronello

Theofilos Mavropoulos

1° braccio delle prigioni di Koridallos

Lublino, Polonia: Azione diretta in solidarietà con i prigionieri politici di tutto il mondo

Negli ultimi giorni di Marzo 2012, abbiamo attaccato con della vernice 3 Bancomat, appartenenti a banche diverse. Il crescente clima di repressione di Stato deve incontrare una nostra maggiore risposta. Un’attacco senza compromessi verso Il Capitale, che portandoci via le ultime conquiste sociali, non può rimanere senza risposta.

La violenza è parte integrante della nostra vita, nascosta dietro una maschera di astratte relazioni sociali; spinti nei ghetti della povertà, riempiendo le celle delle prigioni, vivendo nei quartieri poveri del “terzo mondo”. Non abbiamo illusioni al riguardo. Verremo dalle tenebre della notte e attaccheremo gli obiettivi statali e capitalisti, ogni volta più violentemente e con la forte convinzione della giustezza delle nostre azioni.

Rivolgiamo le nostre parole anche verso coloro che hanno posizioni moderate, che cercano di censurare concetti di lotta diversi. I nostri sogni rimangono illegali, NOI rimaniamo illegali. Non c’è posto per noi nella macchina capitalista. Non ci riconosciamo in nessuna miserabile manifestazione. Non facciamo progetti politici a lungo termine. Non chiediamo ai capi ed ai governanti dei piccoli compromessi. Vogliamo un’immediato cambio, guardando verso il successivo, creando cellule in grado di fornire una risposta adeguata alle nostre umiliazioni quotidiane.

Dedichiamo quest’azione simbolica ai combattenti sotto processo di Lotta Rivoluzionaria e della Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Al compagno Tortuga che rimane imprigionato nelle segrete dello Stato Cileno. A Eat e Billy, prigionieri dello Stato Indonesiano. A Stella Antoniou che sta affrontando problemi di salute, e a tutti i prigionieri politici di tutto il mondo.

Onore al compagno Lambros Foundas, ucciso dai proiettili dei poliziotti.

Night Aurora

In Polacco

Grecia: Lettera di solidarietà a Culmine e a Parole Armate dai membri in carcere della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Da alcuni giorni è cominciata un’altra operazione repressiva nei confronti di compagni anarchici in Italia. Alcuni compagni sono stati arrestati, interrogati, e ad alcuni sono stati imposti termini restrittivi e di detenzione a domicilio. Gli sbirri hanno eseguito perquisizioni domiciliari a Pisa e provincia, in provincia di Chieti, a Brescia, a Genova, a Catania, a Ravenna ed in altre località. A questa operazione hanno partecipato carabinieri del ROS di Perugia, del reparto antieversione di Roma e del reparto indagini tecniche di Roma. Tra gli indagati, 4 compagni sono stati accusati di “associazione a delinquere di natura eversiva”. Dagli oggetti sequestrati durante la perquisizione nelle case dei compagni è stata posta una estrema attenzione a tutta la corrispondenza verso i compagni prigionieri, in particolare quella con Gabriel Pombo da Silva, con Marco Camenisch ed i membri prigionieri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco. All’interno delle indagini informatiche la casella di posta di Culmine – e forse anche di Parole Armate – è stata violata e copiata dalla polizia.

Non dire che sia finita…

Con queste poche parole inviamo un segnale di solidarietà a tutti e tutte coloro che sono coinvolti con Culmine e  Parole Armate aiutando con le traduzioni e con la diffusione di manifesti, testi e  lettere dal carcere per la diffusione dell’anarchia insurrezionale. In questo momento l’INTERNAZIONALE NERA degli anarchici pratici e’ un dato di fatto. Pero’ nulla di tutto questo sarebbe lo stesso senza queste persone. In particolare nell’ultimo periodo una galassia anarchica internazionale si costruisce da individualità e gruppi autonomi che sostenendo la FAI/IRF, oppure no, attaccano il sistema attuale, comunicano le loro perplessità, condividono pensieri. Sono i compagni senza nome, gli amici senza volto, siamo tutti noi che abbiamo indossato il cappuccio e siamo diventati bombaroli contro i simboli del potere, rapinatori di banche, sabotatori della loro normalità, incendiari della pace sociale.

All’interno di Culmine e  Parole Armate condividiamo esperienze e rapporti di parentela con questi compagni sconosciuti da tutto il mondo. Questa “distribuzione” e uno dei momenti dell’ attacco continuo contro il pensiero dogmatico, la cultura di massa, la società delle informazioni inutili. All’interno di Culmine e di Parole Armate sboccia il reale e multiforme dialogo dell’anarchia insurrezionale internazionale, non solo a parole ma con i fatti.

Perché le parole riempiono le pagine come le pallottole scivolano nel caricatore di una pistola.Pronte e armate per dare la loro battaglia. Parole che abbattono la regolarità della vita quotidiana, parole che si sussurrano in complicità poco prima dal momento dell’attacco, parole che diventano azioni, parole che non hanno paura, parole pulite come il nostro sguardo e la nostra coscienza. Questa ventata di migliaia di parole disobbedienti e di azioni anarchiche visita innumerevoli volte il crocevia di Culmine e di Parole Armate, per un attimo, fino al momento di esplodere e creare di nuovo migliaia di momenti di disordine ed anarchia. Culmine e Parole Armate sono il porto del caos dove parole, mescolate con azioni e pensieri e mascherate in gesti vanno e vengono senza sosta in indefinibili ed informali formazioni di attacco.

Rubando e parafrasando un po il linguaggio dei compagni di Parole Armate possiamo dire che il project di Culmine e di Parole Armate e’ il risultato della volontà di alcune individualità anarchiche che rifiutano la nozione formale del gruppo editoriale e contrariamente invitano tutti coloro che si interessano alla diffusione dei testi anarcho-insurrezionali, di creare legami e situazioni che svincolano e sono pronti a realizzarsi al di fuori del contesto virtuale di internet.

Per noi le imprese anarchiche di Culmine e  Parole Armate sono state create dal pensiero e dalla volontà di alcuni compagni che hanno discusso, hanno gestito ed hanno liberato significati e dubbi, e appartengono a chiunque li considera parte della lotta individuale e collettiva per l’anarchia e il disordine. Qualsiasi cosa succederà a causa dell’ attacco della polizia Italiana, Culmine e Parole Armate rimaranno per sempre un luogo d’incontro di compagni e di amici, una mappa non segnata dell’Internazionale Nera degli anarchici delle azioni.

Arrivederci

Solidarietà ai compagni che sono perseguiti dallo stato Italiano

ALLA LOTTA PER SEMPRE

PER LA REALIZZAZIONE DELL’INTERNAZIONALE NERA
DEGLI ANARCHICI DELLE AZIONI

Nucleo dei membri prigionieri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco/FAI-IRF