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Ratekau, Germania: Bruciata auto della polizia

6 luglio 2017

Ecco un’ambasciata ai potenti di questo mondo ed ai loro falsi aiutanti. La vostra sete di profitto v’induce a sfruttare le persone, derubarle della loro libertà o ad ammazzarle.

Nel quadro delle proteste contro il vertice dei potenti ad Amburgo avete attaccato di nuovo: vi opponete alle proprie leggi e regole, riscrivete le regole del gioco e sotto il pretesto di una presunta sicurezza tentate di difendere la ricchezza dex singolx. Siete voi che create un mondo dove il capitalismo può fiorire. Chi perde è chi soccombe nella corsa alla prestazione, al successo e alla concorrenza a beneficio del capitalismo.

Le varie azioni creative e militanti dei mesi passati ci danno forza, confermano la resistenza contro il vostro procedere disumano e senza scrupoli. Avete paura che poche migliaia di persone possano paralizzare il vostro apparato di potere, fosse anche per pochi giorni. Sapendo che il vostro dominio finisce dove inizia la nostra rivolta, la vostra paura non è infondata. Ed esattamente per questo tentate di criminalizzare con ogni mezzo a vostra disposizione la variegata protesta prevista contro il vertice dei potenti.

Chi crede che i potenti del mondo ci tratteranno mai equamente mentisce a se stessx. Noi sappiamo chi siete e che cosa fate – nei prossimi giorni presenterete al pubblico in modo impressionante e senza badare a perdite il vostro monopolio della violenza. Ma il fuoco della ribellione si diffonde. Con ogni colpo contro unx dex nostrx amicx, ogni fermo o, alla vigilia, colpo repressivo ax attivistx riattizzeremo il fuoco e contrattaccheremo pienx di rabbia l’esistente.

Nelle prime ore della mattina abbiamo riattizzato il fuoco. Una Mercedes Vito parcheggiata davanti al posto di polizia operativo a Ratekau nel circondario Ostholstein è totalmente bruciata. È un piccolo contributo per contrapporre qualcosa ai servi dei potenti. Gli sbirri nella stazione non subivano alcun rischio oppure ferita. Ben consci che questo è solo una parte irrilevante della rivolta contro i potenti, ci rallegra a maggior ragione che nella stessa notte ci fu un attacco riuscito a un posto degli sbirri ad Ammersbek nel circondario Stormarn.
Libertà per tuttx lx prigionierx politicx!

#NoG20                                                                   #WelcomeToHell

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amersbek, Germania: Distrutti vetri a posto di polizia

6 luglio 2017

Nelle giornate e settimane passate sono successe tante cose nel nord della repubblica federale. Alla vigilia del G20 ad Amburgo la polizia operava perquisizioni, tentativi di intimidazione individuale e non per ultimo diverse infrazioni legali all’ambito della libertà di riunione. Tutto questo s’inserisce in un concetto con l’obiettivo dell’intimidazione e della criminalizzazione dei gruppi e delle singole persone. Che criticano lo stato attuale delle cose di una nostra società che vorrebbero cambiare in meglio.

Lo fanno con i servizi interni e con la polizia. La protesta da sinistra è rappresentata come fondamentalmente pericolosa e tentano di fomentare le divisioni politiche tra le diverse anime del movimento. La protesta pacifica da un lato – dall’altro la resistenza militante.

Inoltre osserviamo che la massiccia entrata in scena del potere dello Stato ha suscitato in tantx dei sentimenti d’impotenza. Con più di 15.000 sbirri ad Amburgo che soffocano sul nascere ogni protesta, le idee di come trasportare la propria critica verso l’esterno non tardano a mancare.

Secondo la polizia in pochi minuti le unità speciali dovrebbero poter portarsi su ogni luogo. Un agire spontaneo, in quale forma di protesta che sia, è così di fatto praticamente impossibile.

Perciò abbiamo deciso d’attaccare lo Stato – in questo caso gli sbirri – dove non è in grado di agire.

Ecco il perché dei vetri rotti a tre finestre e all’entrata del posto degli sbirri ad Ammersbek nell’ultima notte (mercoledì 05/07 – giovedì 06/07).
Il commissariato nottetempo non è occupato.

Vorremmo invitare calorosamente pure voi all’azione decentrale dentro e attorno a Amburgo. Ogni operazione lega delle forze di polizia e annulla la loro concezione del controllo totale.

Non cascare nell’impotenza nella quale la repressione vuole spingerci!
Riflettete sugli obiettivi importanti per l’infrastruttura e attaccateli!
Ma attenzione!
Non lasciate tracce. Cioè impronte digitali, delle scarpe sulla sabbia o sul terreno morbido, niente vestiti e scarpe che danno all’occhio. Riguardatevi!

La nostra risposta alla violenza e alla repressione dello Stato si chiama solidarietà e resistenza.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Attentato incendiario a centro Porsche

6 luglio 2017

Forse con un “misto tra calma e determinazione”, stamani sull’area esterna del centro Porsche ad Amburgo Eidelstedt malgrado i nastri d’avvertimento che c’è vigilanza abbiamo dato fuoco a numerose auto di lusso nuove di zecca addirittura ancora imballate.

Prima che ci facciano vomitare quando circolano nel quotidiano abbiamo deciso di rottamarle preventivamente appena fornite e ancora inutilizzate. Con questa gigantesca mancanza di dimore (non solo tra chi proteste nei tempi di vertice) nella città che ha il maggior numero e i più grassi riccastri, lo sfoggio di ricchezza nelle strade ci fa solo schifo. In questo contesto ci piace tematizzare il progetto di prestigio di un nuovo centro Porsche attualmente in costruzione.

Ci siamo ritrovatx anche per contrastare le fantasie di potere di un senato degli interni consistenti nel soffocare ogni autodeterminazione nell’agire in una città in uno stato d’emergenza imposto dagli sbirri. Eh no, Andy, può solo fallire. La resistenza militante è possibile per quanto grande siano gli sforzi per aumentare la potenza di chissà quanti cannoni d’acqua. Continueremo a saltare fuori in punti che non avete sui vostri schermi. La vostra pretesa di un controllo brachiale della protesta con una delirante show di spiegamento superlativo di sbirri sarà solo una spinta in più per spaccare il collo al senato.

Con questo piccolo fuochetto di lusso desideriamo scaldare i cuori di tutti lx amici d’Europa che malgrado la dissuasione diffusa via media si mettono in viaggio per Amburgo. Bello che ci siete!

Calorosi saluti ax prigionieri anarchicx!
Lemmy Grillmaster (maestro della grigliata)

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Vetri rotti al Business Improvement Distric (BID) Waitzstrasse

6 luglio 2017

Questa volta non era una signora anziana o il dirimpettaio un po’ miope a provocare dei vetri rotti tipo con un tentativo di parcheggio troppo deciso, e non una carina festa delle luci celebrata nella tranquilla strada commerciale della zona residenziale dei ricchi. Eravamo noi: un mucchio di gente che critica il capitalismo, incappucciata di nero con martelli e bengala è responsabile per la luce e i cocci.

Ci sarebbero, nel frattempo, ben 25 Business Improvement Districts (BID) ad Amburgo. Sono zone commerciali dove dex abitanti iniziano l’autorganizzazione di misure per la rivalutazione del quartiere. I proprietari di terreni di Amburgo pagano in tutto 55 milioni di Euro per l’abbellimento delle 25 strade. Con l’appoggio finanziario della città. Per la Waitzstrasse significa che ai 640.000 Euro dei proprietari s’aggiungono i 1.400.000 del circondario e i 1.300.000 dell’Azienda Elettrica Amburgo. Soldi pubblici per una strada dove già ora non c’è più posto per chi non ha i soldi da investire in una delle tante filiali bancarie nella Waitzstrasse e non ha nessuna carta di credito per fare lo shopping. Niente tetto sopra la testa per chi è fuggito e per chi è senza casa.

La ri-valorizzazione della Waitzstrasse dovrebbe essere terminata in autunno 2017. La direttrice circondariale Liane Melder (SPD): „La Waitzstrasse è una delle più belle strade non solo di Altona ma di tutta Amburgo. Con il risanamento brillerà nel suo antico splendore.“

Secondo noi con la demolizione dimostriamo il nostro dissenso con la linea amburghese d’emarginazione ed espulsione. Inoltre insegniamo ai diversi responsabili come Scholz, Grote, Dude e Meyer che non ci lasciamo intimidire dalle loro minacce per farci stare bravamente a casa invece di manifestare. Il loro divieti e la loro propaganda ci fanno solo incazzare di più. Il micidiale attacco sbirresco alla demo „Welcome to hell“ accresce il nostro odio! Ecco perché abbiamo colpito, Dude da infarto!

COMUNITÀ D’ATTACCO WAITZSTRASSE (AGW)

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Vernice alla casa della vicesindaca

3 luglio 2017

“È ora per qualcosa di nuovo, per idee nuove, e allora, gente, mettiamoci in cammino, insieme! Andiamo!”

Stamani abbiamo decorato con la vernice la casa urbana della vicesindaca in via Eilenau 49. Katharina Fegebank ha sostituito la propria bella casa terrazzata nel quartiere Schanzen con una casa nobile nella borghese Eilbeck. Dopo gli attacchi con la vernice alla sua casa si dava molto da fare per rimanere anonima.
Da vicesindaca partecipava dal 2015 ai preparativi per il G20 ad Amburgo.

14 giorni fa ha di nuovo dichiarato la sua fiducia al senatore degli interni e sottolineato che i verdi di Amburgo rendono tuttavia possibili più di 20 manifestazioni. Il senatore degli interni e gli sbirri con la loro pratica del divieto di campeggiare tentano di scoraggiare più persone che possono di viaggiare ad Amburgo per protestare. Fegebank e i verdi sostengono tutto questo!

Noi riteniamo l’amministrazione degli interni capace di ogni male nei prossimi giorni e ci si deve aspettare uno degli interventi di polizia più infami nella storia della BRD.

Ma ci sarà anche un magnifico fuoco d’artificio d’azioni sovversive! Non è da escludere che il governo rosso-verde si spaccherà.

Noi gli diciamo già da ora Tschüss e promettiamo che continueremo a molestare chi ha progettato e organizzato il vertice!

Fuoco e fiamme ad Amburgo!
Un giornale nazionale fa pubblicità con la parola d’ordine: NoG20, l’insurrezione di Amburgo 2017. Non suona poi tanto male, no?
Riguardatevi!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Jena, Germania: Spaccati i vetri ai verdi

4 luglio 2017

Ieri verso le 23:30 abbiamo spaccato il vetro dell’ufficio dei verdi sul Johannisplatz con due pietre tolte dai binari.

Così protestiamo:
– primo contro l’emergenza da Stato di polizia e la soppressione violenta delle proteste contro il G20 ad Amburgo sotto il senato rosso-verde

– secondo contro il terrore di Stato e le continue espulsioni di migranti dalla Turingia sotto il governo regionale rosso-rosso

È solo un’azione tra tante. Per fermare questi crimini di Stato ci vuole ben altro: Solidarietà quotidiana e organizzazione comune!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dresda, Germania: Bruciata auto di Vonovia

29 giugno 2017

“Quando Harry Förster guarda il suo conto non è affatto felice. Oltre le solite voci come le assicurazioni, gli acquisti e il telefono c’è anzitutto un punto che lo preoccupa. Il canone d’affitto. In futuro dovrebbe pagare quasi 60 Euro in più al suo affittuario, Vonovia. Ogni mese.”

A partire dall’inizio dell’anno Vonovia aumenta 2000 affitti a Dresda con argomenti miseri come un mutamento nella zona residenziale. Il gruppo tra l’altro è una delle più grandi immobiliari a livello federale e solo a Dresda possiede più di 48.000 appartamenti. L’anno passato Vonovia ha più che raddoppiato il guadagno e incassato 2,5 miliardi di Euro. E ancora non basta al gruppo: l’anno prossimo vuole realizzare ancora di più palazzi nuovi, elevazioni e modernizzazioni.
Per esempio nel sobborgo Pirenaico di Dresda vuole coprire varie aree verdi con case nuove. Contro queste intenzioni si sono riunitx dex vicini che vogliono impedirle.

Anche noi non vogliamo accettare tutto questo zittx e basta. Ecco perché l’altra notte abbiamo bruciato un’auto della ditta.

Non vogliamo aumenti degli affitti, ristrutturazioni della casa e costruzioni nuove che nessunx può permettersi. Giusto oggi hanno sgomberato il negozio di quartiere “Friedel 54”. Questo dimostra a dove porta l’avanzamento della gentrificazione e la voglia d’aumentare il capitale.

Inseriamo la nostra azione anche nel contesto delle proteste contro il vertice G20.

Spazio casa per tuttx, ci vediamo ad Amburgo!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Osnabrück, Germania: Vernice a caserma della polizia di pronto intervento

28 giugno 2017

Nella notte del 28 giugno abbiamo abbellito la caserma della celere. Così poco prima del G20 volevamo di nuovo lasciare un segno colorato contro la polizia e la sua “politica di sicurezza” che si basa unicamente sulla restrizione dei diritti fondamentali e sull’intimidazione della gente. Ma non ci lasciamo intimidire. Né ad Amburgo, né ad Osnabrück, né da nessun’altra parte!

La polizia, e anzitutto la celere a Osnabrück, è in prima linea quando si tratta di terrorizzare e reprimere. Che sia ripulire la strada a botte per la Storch di AfD affinché possa diffondere indisturbata in pubblico le proprie cagate reazionarie, oltraggiare la gente contraria alle espulsioni, oppure, in altre iniziative AfD, arrestare dex giovani antifa con l’arma in pugno.

Noi partiamo dal fatto che anche una parte della celere OS parteciperà alle orgie di botte e di repressione nell’operazione di polizia totalmente fuori misura. Per sultani, cowboy e despoti auto eletti, nel vero senso della parola srotolano il tappeto rosso affinché i potenti del mondo possono suddividersi il mondo in tutta tranquillità. Per questo non indugiano nel mettere tutta la città agli arresti domiciliari. La legittima controprotesta è diffamata da mesi e non le è concessa nemmeno un praticello.

La nostra azione vuole essere un segno contro questa politica. Non ci lasciamo intimidire dalla vostra provocazione. Ci vediamo sulla strada!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

[G20 Amburgo] Le fiamme di Amburgo illuminano i sorrisi

La polizia cerca di schiacciare una folla di un migliaio di persone con un solo gruppo di cento cosacchi. È più facile battere un centinaio di uomini che uno solo, specialmente se questi colpisce di sorpresa e scompare misteriosamente […] Le nostre fortezze saranno i cortili interni a ogni luogo da cui è agevole colpire e facile partire. Se dovessero prendere questi luoghi, non vi troverebbero nessuno e avrebbero perso numerosi uomini. È impossibile per loro prenderli tutti poiché dovrebbero, per questo, riempire ogni casa di cosacchi“.

Avviso agli insorti Mosca 1905

Il copione dello spettacolo prestabilito è saltato.

Accade ad Amburgo, cuore economico del paese egemone in Europa, in occasione di uno dei soliti vertici dei potenti, un G20 in questo caso.

Le foto e le dichiarazioni dei capi di stato, gli esperimenti di blindatura di una città, le prevedibili contestazione più o meno radicali scendono in secondo piano e quel che resta è una rivolta che si estende a macchia di leopardo per tutta la città.

Accade che il tentativo riuscito della polizia di caricare, tranciare e disperdere fin dal concetramento quello che per i giornali sarebbe diventato il “blocco nero più grande del mondo” altro non fa che spargere rivoltosi per tutta la città: ovunque colonne di fumo nero, barricate, vetrine infrante, negozi saccheggiati.

Accade che colonne di blindati con i lampeggianti inseguano fantasmi neri ovunque.

Nei quartieri di Sternschanze e Sankt Pauli vengono accolti dal coro:

“Ganz Hamburg hasst die polizei”, “Tutta Amburgo odia la polizia”, scandito non solo dai manifestanti ma anche dagli abitanti.

Non di rado bottiglie, e addirittura razzi, piovono sui cordoni dalle finestre delle case: la polizia è accolta per quello che è, una truppo d’occupazione nemica.

Accade che ogni corteo è circondato e disperso con idranti. La polizia sa di essere militarmente imbattibile lo sanno anche i facinorosi, che, invece di concentrarsi in corteo, s’incontrano a margine, nelle strade dello Schanzenviertel, per i riot.

Gli insorti preferiscono il mordi e fuggi allo scontro frontale, scomparire e riapparire dove la polizia non se l’aspetta.

Amburgo brucia e insegna: la megamacchina dei corpi di polizia più efficenti d’europa, imbattibile in uno scontro frontale, non può nulla di fronte al dilagare di azioni sparse.

L’insurrezione è una guerra asimmetrica in cui anche l’esercito meglio addestrato non è in grado di far fronte
all’imprevedibile e ad un territorio ostile. La notte del 7 luglio la polizia ammette di non avere più il controllo di alcune zone della città. All’alba parte la rappresaglia e alcune case vengono invase e perquisite dalle forze speciali con le armi spianate: tantissime finestre espongono striscioni contro G20 e polizia.

Per tre giorni le fiamme hanno illuminato Amburgo, scaldato i cuori ed infranto la rassegnazione aprendo squarci sul possibile.

Agli arrestati per quelle giornate va tutta la nostra solidarietà non lasciamo solo chi è caduto nelle mani del nemico.

Anarchiche e Anarchici

in portoghese

[G20 Amburgo]: Lettera del compagno Riccardo dal carcere di Billwerder

“La guardia Gohlosh personifica la cattiveria più detestabile: la cattiveria messa al servizio dei grandi della Terra. Una cattiveria monetizzabile. Essa non gli apparteneva più. L’aveva venduta ad individui più competenti che ne facevano uso per asservire e mortificare tutto un popolo miserabile. Non era più padrone della propria cattiveria. Doveva guidarla e dirigerla secondo certi regolamenti la cui atrocità non variava granché.”
(Albert Cossery – Gli Uomini dimenticati da Dio – 1994)

In questo momento mi trovo detenuto nel carcere Billwerder di Amburgo. Sono stato arrestato venerdì 7 Luglio alle ore 19.30 nei pressi del Rote Flora.
Sono accusato di oltraggio allo Stato, di aver messo in pericolo la pubblica sicurezza, di aver svolto un ruolo attivo all’interno di un gruppo di quindici persone che ha fronteggiato la polizia, in particolare di aver tentato di ferire un poliziotto della Sezione Speciale di Bloomberg adibita ad effettuare arresti e recuperare reperti.

Non riconosco il dualismo “colpevole – innocente” proposto dagli apparati giuridici dello Stato.
Ciò che voglio dire a riguardo è di essere orgoglioso e felice di essere stato presente durante la sommossa di Amburgo contro il G20. La gioia di vivere in prima persona la determinazione di persone di ogni età e da tutto il mondo che ancora non hanno ceduto alla tentazione di sottomettersi alla logica del denaro e del mondo capitalista non potrà mai essere sopita da nessuna misura cautelare. In un’epoca storica in cui il capitalismo cerca di affondare il colpo definitivo e necessario al suo assestamento, in una continua oscillazione fra guerra interna (leggi speciali, chiusura delle frontiere, deportazioni) e guerra esterna (massacri indiscriminati, distruzione e avvelenamento del Pianeta Terra); la rivolta di Amburgo contro il G20 ha dimostrato ciò che è più importante per chi ha ancora a cuore la libertà: la possibilità della sua realizzazione.

L’efficienza tecnologica, fisica e tattica della polizia tedesca è stata tanto impressionante e spaventosa, quanto, di fatto, inutile a disinnescare prima e reprimere successivamente l’esigenza di svolgere contro la società mondiale, assurda e catastrofica, che i venti patetici Capi di Stato stavano lì a sfoggiare con meschinità, blindati nel cuore della città. I rassegnati e i riformisti potranno dire che, visto i rapporti di forza sviluppatisi negli ultimi decenni tra il potere e i suoi
sudditi, quello di Amburgo sia stato un ennesimo esperimento di massa per verificare la tenuta degli apparati di sicurezza internazionale. Del resto è quello che veniva detto anche dopo il G8 di Genova nel 2001.

I ribelli e i rivoluzionari, però, non fanno i conti con le dietrologie della politica, ma con i propri sentimenti e i propri progetti. In ogni caso, mi pare di poter ribadire che, se anche così fosse, questo esperimento sia fallito del tutto. Nelle strade di Amburgo ho respirato la libertà incontrollata, la solidarietà attiva, la fermezza di rifiutare un ordine mortifero imposto da pochi ricchi e altrettanti potenti sul resto dell’umanità. Non più infinite file di automobili e composte processioni che ogni giorno santificano la liturgia oppressiva ed assassina del sistema capitalista.
Non più masse indistinte costrette a piegarsi e sudare per un’anonima sopravvivenza in favore dell’arricchimento di qualche ingordo padrone. Non più migliaia di sguardi assenti diretti verso qualche asettico display che aliena e deforma le nostre esperienze di vita.

Ho visto individui alzare gli occhi al cielo per cercare di agguantarlo.
Ho visto donne e uomini dare corpo alla loro creatività e alle loro fantasie più represse.
Ho visto le energie di ciascuno impegnate a tendere una mano ad altre che non si ergono al di sopra di nessuno.
Ho visto il sudore gocciolare dalle fronti per soddisfare i propri desideri invece di quelli di qualche aguzzino. Nell’ora della rivolta nessuno resta mai veramente solo.

Un forte abbraccio a tutti i compagni e le compagne, a tutti/e i/le ribelli prigionieri/e dello Stato tedesco. Un saluto appassionato ad Anna, Marco, Valentina, Sandrone, Danilo, Nicola, Alfredo, i compagni e le compagne sotto processo per l’ Operazione “Scripta Manent” in Italia. Ai/alle rivoluzionari/e e ai/alle ribelli prigionieri/e nelle galere di tutto il mondo. Un bacio a Juan. Dove sei … dove sei … sei sempre con noi!

Finché esisto: sempre contro l’autorità! Sempre a testa alta! Viva l’internazionale anticapitalista!
Per Carlo! per Alexis! Per Rémi! Per la libertà!

Riccardo
Prigione di Billwerder, Amburgo – 20 Luglio 2017

Exarchia: Striscioni in solidarietà con il CSO Kike Mur, i/le ribelli del G20 e Lisa

Nella mattinata di martedì 11 luglio 2017, gli/le abitanti dello squat Themistokleous 58, insieme a dei/lle compagn* affini, hanno appeso a Exarchia degli striscioni in solidarietà internazionalista a proposito di tre casi diversi.

Abbiamo le chiavi di tutte le porte… Solidarietà con il CSO Kike Mur a Saragozza, Spagna

Da uno dei balconi del 58 abbiamo esposto uno striscione in sostegno al centro sociale occupato Kike Mur a Saragossa (Spagna), minacciato di sgombero dalle autorità locali. L’edificio (un’ex prigione) è occupato da sette anni, e ha dato vita a una moltitudine di attività ed espressioni di solidarietà anarchica, come per esempio uno striscione nel contesto della campagna internazionale del 2013 Febbraio Nero.

Solidarietà con i rivoltosi del G20

Sulla cancellata dell’ex scuola di Chimica abbiamo esposto uno striscione in sostegno a chi si è scontrato con le forze della repressione nelle strade di Amburgo contro il summit dei leaders dei 20 stati più potenti del pianeta. È il momento di spargere la voce che gli/le ostaggi del G20 hanno bisogno del nostro sostegno.

Attacca/Deruba le banche! Libertà per Lisa, anarchica detenuta in Germania

Un altro striscione è stato messo sull’edificio Gini al Politecnico in solidarietà con Lisa, un’anarchica recentemente condannata a 7 anni e mezzo di prigione per una rapina ad Aachen (Germania) nel 2014.

Nessun prigioniero nelle mani del Potere: Assaltiamo lo Stato/Capitale e la dominazione!

Squat Themistokleous 58
e compagn* affini

in greco, inglese, portoghese, spagnolo, tedesco

Lipsia, Germania: Bruciate auto dell’amministrazione comunale e d’imprese

15 giugno 2017

Bruciate auto dell’amministrazione comunale. Markkleeberg è una di quelle tranquille zone residenziali nella cintura grassa di Lipsia. Qui le cose sono calme e pacificate. Abbiamo bruciato quattro auto dell’amministrazione comunale perché anche questa è parte dell’ordine che combattiamo. Lo Stato si diffonde nella vita delle persone in molti modi. Che siano confini, tasse, controlli, formazione oppure nel suo piccolo anche l’amministrazione comunale: lo Stato tenta d’imporre le sue regole a tanti aspetti ed impone alla gente la sottomissione mediante le tasse ossia il potere sbirresco. La manutenzione dell’ordine si svolge dappertutto e porta obbedienza e servitù alle persone.

Le regole funzionano spesso parallelamente al modo capitalista di sfruttamento. Per esempio nel caso della città capitalista: gli uffici per l’ordine e le amministrazioni comunali fanno si che l’economia nella città vada a gonfie vele. Gioca un ruolo secondario se questo sia o non conciliabile con i bisogni delle persone che l’abitano. Basta che ci sia lavoro, sicurezza e ordine. I gorilla camminano per la città imponendo l’ordine con gran solerzia terrorizzando i gruppi marginali e chiedendo soldi per ogni gomma da masticare buttata al margine della strada. Chi non può o non vuole adattarsi è contrastato senza pietà. L’ufficio per l’ordine e gli sbirri di Stato e privati cacciano coloro che non si adattano alla bella immagine della città capitalista. Fine sono facciate chic, piazze linde, strade ordinate e aree verdi meglio controllabili dalle forze dell’ordine.

Ci sembra adeguato attaccare il nemico laddove è debole. Lo Stato definisce l’ordine dominante e s’impone – noi li attacchiamo. A  Markkleeberg gran parte della gente non avrà nessun problema con l’ufficio per l’ordine o con l’amministrazione comunale, ma anche qui ci sono “gruppi e zone problematiche” che saluteranno la nostra azione perlomeno con un piccolo sorriso.

Con questo attacco appoggiamo gli obiettivi formulati in alcuni testi di una delle campagne contro il G20 ad Amburgo che, appunto, non vuole restare una campagna passeggera ma, oltre i limiti tematici e i confini dei vari paesi, creare un’eruzione diffusa e permanente contro l’ordine attuale.
Poiché l’impresa “FB Aufzüge (ascensori)” partecipa all’ampliamento della prigione a Basilea, a Lipsia abbiamo bruciato una delle auto dell’impresa. Chi profitta del sistema delle galere e come nel caso del Bässlergut a Basilea anche del regime migratorio, dovrebbe essere preoccupato ogni notte per i suoi mezzi di produzione. Il Bässlergut a Basilea rappresenta un regime migratorio disumano come anche il controllo e la carcerazione di persone che non corrispondono alle categorie e alle norme di questa società o che addirittura non se ne curano. A lato della prigione c’è un lager e nella costruzione ampliata dovrebbe trovare spazio anche una galera per le espulsioni.

Partecipate alla lotta contro la costruzione di galere. (i profittatori li trovate qui: www.abc-wien.net, linksunten.indymedia )
Continuiamo la lotta per una società senza galere.
Abbasso la giustizia di classe!

Fonte: Linksunten

 Traduzione dal tedesco mc, CH

Würzburg, Germania: Vernice e pietre a filiale KiK

12 giugno 2017

Questa sera è stata attaccata con vernice e pietre e scritta alla facciata (“KIK kills Fight G20”) a filiale KiK a Höchberg (presso Würzburg). KiK è un esempio estremo di un’impresa dello sfruttamento tipo occidentale-capitalista del cosiddetto “Terzo Mondo”. Condizioni disumane di lavoro, salari da fame e fabbriche che bruciano sono le basi commerciali di gruppi come KiK. Il nostro obiettivo è chi profitta di questo sistema e non chi ha salari da fame o la clientela, che anche nel mondo occidentale soffrono sempre di più delle condizioni di lavoro precarie.

Agenti chimici nei tessili provocano danni alla salute a chi lavora in continua esposizione e senza protezione. Dopo l’Agenda 2010, il numero dei minijob assegnati a casaccio dagli uffici di collocamento aumentava di colpo e drasticamente. Il peggioramento di queste condizioni costringe la gente a lavorare e anche comperare per esempio da KiK.
Inizio luglio s’incontrano lx rappresentanti dei 20 paesi economicamente più forti per fingere un interesse per il benessere della popolazione mondiale. Il loro finto impegno per gli aiuti allo sviluppo vuole solo velare le condizioni reali.

Questo attacco è perciò un appello a partecipare alle proteste contro il vertice G20.
Against Capitalism, smash G20!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Brema, Germania: Pietre e fuoco a Vonovia

21 giugno 2017

Le case a chi ne ha bisogno!
La notte passata abbiamo tolto dalla circolazione due vetture di Vonovia Spa e lanciato delle pietre alla sede centrale.
Vonovia a Brema è proprietaria di più di 10.000 case e così la maggiore immobiliare privata della città. Con ristrutturazioni ed alzando degli edifici aumentano gli affitti in molti posti, scacciando così chi vi abita.

L’anno scorso un’iniziativa d’inquilinx si oppose agli aumenti, con motivazioni false, degli affitti. Come anche in varie zone residenziali chi vi abita protesta contro gli abbattimenti previsti delle loro case dove in parte abitano da decenni.
Che Vonovia se ne frega della volontà dex abitanti non ci sorprende. Rivendicazioni come “Diamo una casa alle persone” o “Vonovia assume responsabilità” sono più che ciniche. Perché dove si commercia con la casa come se fosse una merce non si tratta dei bisogni della gente bensì d’esigenze del capitalismo.
L’interesse di sfruttamento.

Vonovia non è solo il maggiore locatore privato di Brema ma anche la maggiore impresa immobiliare a livello federale. Al più tardi dalla sua entrata in borsa nel 2013 doverebbe essere chiaro che il commercio con il diritto alla casa paga molto bene e promette grandi esborsi.

Sosteniamo la rivendicazione dex inquilinx per un incondizionato diritto dell’uomo alla casa e ci solidarizziamo esplicitamente con lx inquilinx in resistenza.

Ma questo danno materiale è diretto anche contro le condizioni in generale che non vogliamo ammettere. Sappiamo della nostra impotenza e che in questo momento non siamo in grado di parare gli aumenti degli affitti oppure gli abbattimenti.

Questo attacco forse non è che un piccolo fattore dell’aumento dei costi. Ma continuiamo a dire: pazzi sono coloro che non fanno nulla! Con noi devono fare i conti!
In ricordo alla resistenza nella Rückertstrasse!
Dare addosso a Vonovia!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Francoforte sul Meno: Vetri rotti a centro di formazione Deutsche Bank

25 giugno 2017

La notte passata provocando un danno ingente su due lati abbiamo attaccato il centro a Francoforte Sossenheim con martelli e pietre.

Mentre gli sbirri di Francoforte celebrano se stessi con il giorno delle porte aperte, abbiamo deciso che preferiamo esprimere la nostra rabbia contro le condizioni attuali nel capitalismo assassino. Speriamo che i bancari in erba riflettano sulle conseguenze del loro agire.

Venite tuttx ad Amburgo – attaccare il G20! Creare tanti spazi incontrollabili!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vetri rotti a impresa immobiliare “Berlin Maegleren”

20 giugno 2017

Siamo arrabbiatx, arrabbiatx per una politica che non tralascia solo l’aiuto alle persone che ne hanno bisogno ma procede attivamente contro un collegamento in rete di queste persone. Una politica che non riesce a proteggere i quartieri e la gente che ci vive, che la trasforma in zombie sempre più simili prive di protesta e volontà di evadere. Evadere da un mondo dove le persone non sono trattate con dignità. Che sia all’ufficio collocamento, al lavoro, nei controlli razzisti, ma anche costringendole semplicemente di vivere in cattive condizioni abitative per non finire in mezzo alla strada.

Le persone che vogliono costruire alternative sono criminalizzate e si tenta di soffocare sul nascere i germogli della resistenza. Friedel 54 è un tal luogo resistenziale dove ci si aiuta a vicenda, dove tutte le persone sono benvenute e dove si sperimenta la resistenza contro una politica ingiusta. Oltre tutte le possibilità ormai “esaurite” della politica diventa di nuovo chiaro: dobbiamo farlo e lo faremo noi stessx. Che sia con lo sgombero del Friedel, con il G20 oppure negli scontri quotidiani con gli sbirri dello Stato. Perciò dimostratevi solidali, alzate il prezzo politico per uno sgombero! Un milione di danni materiali non basta affatto per pareggiare tutti i conti! Per questo nella notte del 19 e del 20 abbiamo osato entrare nel loro soggiorno ben custodito rompendo con i martelli i vetri dell’immobiliare in Prenzlauer Allee/Belforterstrasse. Anche se gli sbirri stanno nella via adiacente e infastidiscono la gente sono ciechi se pensano che la zona sia sicura – siate coscienti che non lo è. È un nostro piccolo contributo per alzare la pressione politica, per dimostrare che la Friedel non è sola. Il prezzo dello sgombero lo decidiamo ancora noi!

Gruppi Autonomi

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Germania: Attentati incendiari a 13 pozzetti dei cavi ferroviari

19 giugno 2017

Questa mattina abbiamo incendiato i fasci dei cavi lungo varie tratte principali della ferrovia. Le ferrovie usano i canali dei cavi vicino alle rotaie non solo per la segnaletica interna ma li affittano anche ad altri gestori della rete. Interrompiamo lo sfruttamento economico totale. E con questo la svalutazione tanto interiorizzata della vita. Interveniamo in uno dei sistemi nervosi centrali del capitalismo: varie decine di migliaia di chilometri di tratte ferroviarie. Dove corrono merci, forza lavoro, anzitutto dati.

Dati come base per la valutazione e lo sfruttamento di tutto. Dati necessari per la fluidità dell’accentramento di tutti i processi (di lavoro) in una macchina capace di apprendere e di ottimizzarsi continuamente. In Germania in futuro sarà chiamata industria 4.0.

I G20 s’incontrano a luglio per far marciare la macchina nel miglior modo possibile. Si tratta della stabilità dell’economia mondiale. Come sempre. Si tratta dell’Africa come ampliamento neocoloniale della macchina. Non più di far solo bottino di materie prime bensì d’aprire l’accesso a nuove possibilità di sfruttamento, nuovi mercati, nuova forza lavoro. E di spostare il confine esterno UE dentro l’Africa del Nord per ricacciare coloro che dopo la distruzione, perpetrata dai G20, delle proprie condizioni di vita si mettono in marcia. Il “partenariato con l’Africa” vorrebbe imporre economicamente un argine di sicurezza che si carica del lavoro della protezione dei confini EU. Affinché la macchina funzioni ancora meglio e produca immagini meno brutte.

Non fermeremo i macchinisti, non ancora.
Ma dimostriamo che è possibile far perdere qualche colpo alla macchina anche se ne siamo parte e dovremmo esserlo sempre più in profondità.
Ai macchinisti ricordiamo la nostra contraddizione.
Come a luglio in occasione del vertice G20 ad Amburgo.
La protesta di massa sarà visibile a tutto il mondo.
Ed incoraggerà.
A non attendere ancora.
A non solo sperare.
Agire.
Provare, fallire. Provare ancora, fallire meglio.
Forse vincere.
In ogni caso arrivare più lontano.
Lungo la nostra via.
Cioè vivere.
Ora!

L’unica misura valida per la crisi del capitalismo è il grado d’organizzazione delle forze che lo vogliono distruggere.
Shutdown G20 – Amburgo fuori dalla rete!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Brema, Germania: Bruciate due autocivetta della polizia

12 giugno 2017

In sordina e perfidi in una notte estiva abbiamo acceso il fuoco su di un parcheggio degli sbirri. Il parcheggio recintato e vigilato è usato dagli sbirri di Brema e di Oldenburgo per parcheggiare in sicurezza le loro autocivetta. Altroché!

Gli agenti in borghese irrompono nelle manifestazioni e ci spiano nei nostri quartieri. Ci osservano e seguono. Certo che non la finiranno solo perché diradiamo il parco macchine. Ma prima dell’imminente vertice G20, le autorità addette alla sicurezza sono ai limiti delle loro capacità. Prima degli scontri ad Amburgo il nostro obiettivo è la dilatazione e in alcuni posti la rottura di questi limiti. Il loro sovraccarico ci dà un po’ più di spazio per combattere.

Nessuno deve fare lo sbirro. Questi ragazzi e queste donne maneschx sono ben pagatx per servire lo Stato. Il cui interesse è il mantenimento della miseria, della concorrenza e dello sfruttamento. Il nostro interesse è l’eliminazione di questo merdoso stato delle cose. Se gli sbirri ci sbarrano la strada, ne sono pienamente responsabili. Quando le cose si fanno serie non ci sarà paragrafo che potrà proteggerli.

Le migliaia di sbirri che in luglio mettono in stato d’emergenza Amburgo proteggono un mondo di sgomberi coatti ed espulsioni, un mondo di galere e di confini. Noi lottiamo per la speranza di cambiare questo mondo.

Per più spintoni agli sbirri, siamo tuttx § 113/114!
Saluti solidali alla compa di lotta che è stata condannata per la rapina in banca ad Aachen!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Pietre a volante della polizia

12 giugno 2017

Domenica notte, spintx dall’odio contro questo Stato e pienx di disprezzo per gli sbirri che lo proteggono, vaghiamo attentx nella notte, in tutta calma prendiamo posizione nella nostra imboscata predisposta e … ecco che arriva … Lo sbirro che questa notte sarà destinato a diventare l’obiettivo della nostra resistenza. La sua missione: protezione di nazi e ambasciate, d’obiettivi di lusso e di élite economiche.

La nostra missione:
Confrontarli direttamente con la lotta per una vita in libertà e contro la logica dello sfruttamento.
Dare un segnale che non ci possono essere dei retroterra tranquilli per gli sbirri e che non permetteremo che a Berlino ci siano dei luoghi, dove gli assassini possono muoversi liberamente senza dover aspettarsi in ogni momento di pagare il conto per le proprie azioni.

Azioni come per esempio sgomberare ogni giorno la gente dalla loro casa oppure azioni come quelle annunciate contro le nostre amiche e i nostri amici della Friedel.

Non lo accetteremo mai e risponderemo in modo appropriato a ogni attacco dello Stato e dei suoi servi.
Friedel 54 rimane!
Per l’Anarchia!

Fonte: Llinksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Pietre a bottiglie con la vernice contro la Deutsche Afrika Linien (DAL) e consolato onorario sudafricano

9 giugno 2017

Per il genocidio non c’è prescrizione – perdono – dimenticare. Il 09 giugno 2017 abbiamo attaccato con pietre e bottiglie alla vernice lo stabile con la sede della DAL, del gruppo Essberger e del consolato ad Amburgo Altona.

Già nel 2003 la Herero People’s Reparation Cooperation tentava di querelare la repubblica federale tedesca ed i profittatori del genocidio perpetrato dai militari e colonialisti tedeschi contro i popoli Herero e Nama agli inizi del 20. secolo nella oggi Namibia. La querela era contro l’armatrice DAL, la Deutsche Bank e Orenstein + Koppel (Terex). DAL è erede giuridico della Woermannlinie che tra l’altro imbarcava le truppe tedesche per la Namibia per abbattere le insurrezioni Herero e Nama contro il dominio coloniale tedesco. Woermann, Orenstein + Koppel, la Deutsche Bank e anche la raffineria della Germania del nord d’Amburgo (oggi Aurubis) guadagnarono massicciamente sfruttando il lavoro coatto per la costruzione delle linee ferroviarie e dell’estrazione di rame e di diamanti. Circa l’80% dex Herero e il 60% dex Nama furono assassinatx dai tedeschi.

Falliti gli annosi tentativi di essere coinvolti nelle trattative tra BRD e Namibia, in gennaio 2017 rappresentanti Nama e Herero querelarono la Germania davanti a un tribunale USA per chiedere il pagamento di riparazioni. Prossima udienza: il 21/07/2017. Il governo federale comunicava tramite Polenz, il suo incaricato speciale per il dialogo con la Namibia, che a suo parere dall’impiego del concetto di genocidio non si poteva far derivare un obbligo giuridico. Dopo anni addirittura di rifiuto di ammettere il genocidio tedesco nell’attuale Namibia, si continua a rifiutare il pagamento di riparazioni.

Nel frattempo, il governo della Namibia prepara una querela presso la corte internazionale a Den Haag contro la Germania per ottenere il versamento di 28 miliardi di Euro. Anche in Tanzania ci sono dei tentativi per querelare la Germania per il suo genocidio nell’allora Africa Orientale Tedesca.
L’esproprio delle proprietà tra cui diversi palazzi e castelli dei proprietari della DAL, la famiglia Rantzau, porterebbe già alcuni milioni di Euro. A maggior ragione visto che il clan Essberger-Rantzau si è distinto nei passati anni ottanta con varie pratiche commerciali prive di scrupoli. Esempi: Essberger come vincente dell’arianizzazione nel 1937 rilevava a prezzo irrisorio l’impresa turistica ebrea Walter Bamberger. Nel 1945 nel porto di Amburgo gran parte del commercio con lo Stato apartheid Sudafricano era gestito dalla DAL. La sua direttrice Liselotte Rantzau-Essberger s’assumeva la direzione del Afrikaverein (associazione Africa) colonialrevisionista, che era un rigoroso sostenitore della politica apartheid. Oltre alla frutta, DAL in solita tradizione neocoloniale trasportava anzitutto l’uranio dalla Namibia occupata dal Sudafrica.
In gran ritardo è anche il cambio di nome delle strade di Amburgo dedicate ai criminali coloniali. In gennaio 2017, la Association of the Ovaherero Genocide negli USA (OGA) chiedeva al sindaco di Amburgo di farla finita con questo incubo coloniale. Finora nessuna reazione.

Mandiamo saluti militanti ax attivistx delle giornate di azione di Berlino contro il mondo dei G20. Nel fuoco delle giornate di azione c’è tra l’altro la G20 African-Partnership-Coonferenz che doverebbe svolgersi il 12 e 13 giugno a Berlino Schönberg. Nel loro appello, lx compas chiariscono che questa conferenza sicuramente non tratta di partenariato bensì di collaborazione con il regime dei confini europeo e l’apertura e lo sfruttamento di nuovi mercati. Non a caso i trattati conclusi dalla UE con il Niger e il Mali per impedire la migrazione sono definiti “partenariati di migrazione”. Chi non ci sta perderà aiuti finanziari e accessi al mercato. Nel tono della UE vuole dire: “Produzione e sfruttamento dell’effetto leva necessario mediante l’impiego di tutti i mezzi e strumenti del caso – anche della politica commerciale e dello sviluppo”.
(…)

Auguriamo ax compas berlinesi un buon successo e già ora attendiamo con gioia la loro visita di luglio. Magnifico che vi impegnate talmente nella mobilitazione! Lo stesso vale ovviamente anche per Brema, Lipsia, Francoforte, …

Ad Amburgo si dice Tschüss agli eredi della tradizione imperiale e un gran benvenuto a tuttx lx compas ribelli!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Giessen, Germania: Incollate le serrature dei mercati alimentari

8 giugno 2017

Nella notte dal 7 all’8 giugno abbiamo rotto oppure incollato le serrature di tutti i mercati che rendono inaccessibili gli alimenti scartati ma ancora consumabili. Saranno stati una ventina.
Valeva che: tutti coloro che chiudono, pressano o nascondono nel negozio i contenitori con alimenti consumabili ricevono un sostegno alla motivazione.

Rivendicazione: gli alimenti scartati consumabili devono essere accessibili a chi salva vite e sarebbe elegante installare un angolo apposito. Retroscena: già di per sé è irritante buttare degli alimenti consumabili poiché già per la loro produzione ci vogliono tante risorse. Con l’azione vogliamo colpire la parte particolarmente reazionaria del commercio alimentare che impedisce pure l’accesso a chi salva vite.

Occasioni:

1)La campagna “prendere dai container non è un crimine” in solidarietà con chi ne è accusatx ad Aachen (processo il 9/06/2017)

2)Vogliamo avere più scelta,

3)Questa forma della chiusura è semplicemente merdosa e

4)Sostegno alla petizione per cambiare il paragrafo sul furto.

Lo mangiamo con buon appetito…

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Weilheim, Germania: Incendio doloso a presidio di polizia

6 giugno 2017

Nella notte dal 05 al 06 giugno 17 abbiamo attaccato gli sbirri con il fuoco e dichiariamo quanto segue:

È un attacco antiterrorismo (…), un attacco al terrore dello Stato borghese, alle sue istituzioni e alla sua logica dello sfruttamento in generale. In concreto un attentato al terrore degli sbirri come istituzione della giustizia di classe. Abbiamo usato sei litri di benzina che purtroppo non erano sufficienti per bruciare la presidenza fino alle fondamenta.

Il terrore dello Stato borghese (vulg.: ”liberal-democratico”) ha tante sfaccettature; alcune persone devono avvertire il fatto che questo Stato è un garante dell’ordine disumano nella forma delle esportazioni d’armi a fascisti come Erdogan oppure delle navi di Frontex nel Mediterraneo, altre lo subiscono un po’ più sottilmente nella forma dei manganelli di polizia o del proprio addetto nell’ufficio di collocamento.

L’attuale ordine della proprietà, che si basa sulla massimizzazione del profitto e non della soddisfazione dei bisogni della gente, sta alla base della violenza diretta contro tuttx noi.
Ma sono colpite anzitutto le persone perdenti, che sono espulse alle periferie delle città della rivalutazione, che dovuto a una ricchezza inedita devono sbarcare il lunario con lavori di merda, o che per la propria origine o non sfruttabilità sono assortite ed espulse.

La polizia è parte essenziale dell’apparato di Stato che garantisce le condizioni attuali. Insieme al mercato del lavoro e della casa, i tribunali e le carceri, gli sbirri rappresentano uno scenario centrale della violenza capitalista. Sono istituzioni che perseguitano, isolano e incarcerano le persone che non si sottomettono all’ordine della proprietà oppure alla potere interpretativa dello Stato. Gli sbirri sono uno strumento del dominio contro tuttx lx sfruttatx che non si sottomettono alla costante minaccia.
Gli sbirri della repubblica federale sono strumento immediato di questa politica. Impongono gli sgomberi coatti, prendono le persone che viaggiano senza biglietto e perseguitano lx antifa.
Per queste ragioni consideriamo doveroso contrastare la repressione con il sabotaggio attivo.

Sosteniamo gli appelli a rendere visibile, a luglio ad Amburgo, la violenza e la distruzione causata dagli Stati G20.

Un altro mondo è possibile!
Fuoco alla giustizia di classe!

Libertà per Pola Roupa, Kostantina Athanasopoulou, Joel Almgren e per tuttx lx compas in prigione!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Vetri rotti a Mövenpick-Hotel

5 giugno 2017

Il 05 giugno 17, attacco ad albergo di lusso a 4 stelle nel quartiere Schanzen di Amburgo. Facciata della zona ristorante parzialmente distrutta.

Per ricordare: dal 2005 al 2007, la vecchia torre dell’acqua fu convertito in albergo di lusso. Anche questo doveva servire alla rivalutazione del quartiere. Ma causa una resistenza persistente, questo era possibile solo con una massiccia presenza biennale della polizia. Dopo quasi 10 anni, in giugno 2007, l’albergo fu aperto in segreto. Da allora, i gestori a periodi irregolari sono sempre colti alla sprovvista da varie forme d’azione.

In vista del vertice G20 il 07 e 08 luglio ad Amburgo, anche questo albergo di lusso, che si trova nelle immediate vicinanze del terreno della fiera che è luogo della celebrazione, è incluso nei cosiddetti “oggetti sotto minaccia”. Già da mesi, i gestori hanno installato diverse telecamere.
Ed è servito a qualcosa? No, attacchiamo dove e quando ci pare!

Ne abbiamo abbastanza dell’arroganza disumana dei ricchi e potenti, del gabinetto degli orrori delle autorità responsabili per la miseria e la morte di milioni di persone in tutto il mondo. Consideriamo questa azione come un contributo alla mobilitazione contro il G20 e ci auguriamo un tempo caratterizzato dalla resistenza!

Saluti a Mövenpick: ogni bene per il giubileo decennale!
Ad Amburgo si dice Tschüss!

Un gruppo autonomo

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Quern/Berlino: Vernice a statue di Bismarck

4 giugno 2017

Nei giorni scorsi in varie città tedesche abbiamo attaccato alcuni monumenti a Bismarck.
Con questi attacchi prendiamo di mira una continuità coloniale che s’esprime fino ad oggi con la venerazione dell’organizzatore della Conferenza Berlino-Africa nel 1884.

In questa conferenza, gli Stati dell’Europa occidentale decisero la suddivisione tra di loro del continente Africano e i confini artificiali allora tracciati e lo sfruttamento spietato delle risorse d’Africa sono fino ad oggi la base della ricchezza europea come anche per la povertà di tante persone sull’Emisfero Sud. L’accumulazione originale del capitale europeo continua qui ed ora.

Con l’azione ci rivolgiamo anche contro la G20/African Partnership Conference di questo fine settimana a Berlino dove questa storia coloniale trova la sua continuazione moderna. Accogliamo con favore ogni altra azione in questo contesto. Bismarck è in ogni città!

Fight G20! Smash Colonialism!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Pece e pietre a Casa dell’Economia Tedesca (CET)

1° giugno 2017

Dal 15 al 17 luglio, la Casa dell’Economia Tedesca invita al vertice G20 Young Entrepreneurs’Alliance (G20YEA). Un incontro per l’élite economica di domani sia per far sentire ai capi di Stato e di governo la voce degli interessi dei giovani imprenditori al G20 ad Amburgo, sia per dialogare con il Business20. Al centro delle discussioni saranno anzitutto i trend per la futura estensione del dominio digitale; Big Data, l’Internet degli Oggetti, Digital Platforms e Realtà Aumentata/Virtuale.

Ma la Casa dell’Economia Tedesca rappresenta molto di più di questo incontro nel quadro del G20. Con la Confederazione Federale dei Datori di Lavoro Tedeschi (BDA), la Federazione Federale dell’Industria Tedesca (BDI) e la Camera Tedesca dell’Industria e del Commercio (DIHK) ci sono i lobbisti più influenti dell’economia tedesca. Sono una forza propulsiva nel sistema di sfruttamento e sono corresponsabili di schiavitù salariale, povertà e guerre ben oltre i confini della Germania.

Qui si trovano i profittatori della crisi capitalista che intascano lauti guadagni sulla pelle di chi è condannatx al lavoro. Questo luogo è espressione del potere e del dominio sulla nostra vita.
Ecco perché il nostro attacco alla  CET il 1° giugno.

Contro il mondo dei G20! Per una fine dell’esistente!

Sabotare  l'”African-European-Partnership Kongress” (https://actiondaysberlin.noblogs.org/) e il “G20 YEA” – attaccare il capitalismo

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH