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Grecia-FAI: Rivendicazione di responsabilità per l’invio di un pacco bomba ad un comandante dell’unità antiterrorismo

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PROGETTO FENICE

ATTO IV

Siate orgogliosi e fieri della vostra azione, perché e solo dalla disubbidienza e dalla rivolta che nasce un fulgido raggio di bellezza umana!” Salve a voi o anarchici del fatto! Salve a voi o uomini fratelli!   Renzo Novatore

Alcuni hanno pensato che abbiamo sollevato la bandiera bianca. Alcuni hanno pensato che ci siamo dimenticati dei nostri fratelli imprigionati e siamo affondati nel pantano sociale, accanto al gregge bipede. I padroni, i sbirri, i magistrati, i giornalisti, i politici, la società e gli indegni “anarchici” burocrati hanno pensato che ci sono liberati di noi.

Per tutti questi, il Progetto Fenice è un pugno nello stomaco. Pugno nello stomaco, perché la nuova guerriglia urbana anarchica è qui e distrugge le voglie di tutti questi vermi per il termine della nostra azione. Vecchi gruppi vengono attivati ​​e nuovi vengono creati, con la promessa di dare soffio agli incubi del potere e dei suoi sudditi.

Il compagno G. Tsakalos si trova in custodia cautelare per 30 mesi, mentre il limite superiore è di 18 mesi. Non ci interessano le normative della Costituzione. Non desideriamo la catarsi delle istituzioni, ma lottiamo per la loro distruzione. Sappiamo che la legge è un’arma nelle mani del dominio, come sappiamo che i nostri dieci fratelli imprigionati non saranno rilasciati attraverso delle procedure legali. Crediamo che il potere è un insieme di valori dove nel loro nucleo si trova il cittadino-uomo di massa, il quale giace nella stagnazione del pantano sociale di massa dove tutti dimenticano il proprio nome e le proprie responsabilità. Ma anche all’interno di questo disgusto alcuni hanno un nome e cognome. Uno di loro è Dimitris Chorianopoulos.

Durante il suo incarico come un ex comandante dell’unità antiterrorismo, è stata effettuata un’operazione contro l’O.R. CCF. Chorianopoulos non è null’altro che un rifiuto del complesso di sicurezza, e il fatto che sia stato ritirato non significa che l’abbiamo dimenticato. Lo stesso vale anche per il resto degli infami del suo servizio. Che sappiano bene che si trovano in una posizione di rilievo nella lista degli obiettivi della FAI / FRI. Assumiamo la responsabilità per l’invio di un pacco bomba a questo infame, che purtroppo è stato localizzato.

Dedichiamo il nostro attacco agli IMPENITENTI e ORGOGLIOSI membri della CCF, come anche a tutti gli anarchici della prassi imprigionati, ovunque si trovino. Il nostro AMORE e RISPETTO per tutti gli Anarcho-individualisti, i Nichilisti, i Iconoclasti che hanno scoperto la fonte della vita durante l’attacco.

NON INCHINIAMO LA TESTA A NESSUNO!

PS. È stato annunciato che il pacco è stato attivato dopo una caduta nella stazione postale. Il pacco che abbiamo inviato era assolutamente sicuro per chiunque non fosse un’obiettivo. Il meccanismo si attiva SOLO se il pacco viene aperto e non da cadute o vibrazioni. Non sappiamo cosa è successo. L’unica cosa sicura è che il pacco è stato aperto.

FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE
FRONTE RIVOLUZIONARIO INTERNAZIONALE
COMMANDO MAURICIO MORALES

fonte

Chicago, USA: Molotov contro Burger King

Nella notte del 30 giugno sono stati lanciate tre bottiglie molotov contro un Burger King, da sommare alle due della scorsa settimana.

Anche se gli incendi delle molotov non sono riusciti a distruggere l’edificio, è stata comunque realizzata una valida azione di sfida diretta, che merita riconoscimento.

Inoltre, la stessa notte è stata rotta una vetrata a una filiale di fast food Popeye’s, da sommare all’azione delle ultime settimane in cui sono state distrutte le vetrate dello stesso posto.
Sull’ingresso è stata lasciata la scritta “Gli oppressori sono stati avvertiti (A)”.

Che ogni monumento all’uccisione di esseri senzienti possa essere distrutto e reso cenere! È appena cominciata!

Chicago Veganarchist Wolf.

Svezia: Offensiva contro lo sfruttamento animale

Vandalizzata pellicceria

“Nella notte tra lunedì e martedì, alcuni attivisti svedesi hanno sabotato l’ingresso di una pellicceria locale, “Mattsons”. Uno degli ultimi ma anche dei più vecchi negozi che vengono pellicce a Malmö. Sono stati incollati i lucchetti, catrame gettato sulla porta. Lasciata la scritta ALF e squarciati i tendoni.

Fino a che ogni pellicceria sarà chiusa e ogni gabbia vuota

ALF / 28-05-2013”

Un altro avvertimento per Thom Olsson

“Nella notte del 25 giugno i genitori di Thom Olsson (che ha appena cominciato a costruire un’allevamento di visoni a Hasslösa Petersborg, 531 91 Vinninga) hanno ricevuto due bombe incendiarie inesplose nella loro cassetta della posta.
Considerate questo come un avvertimento. Se continuate a collaborare con vostro figlio, la prossima volta queste molotov le lanceremo attraverso la finestra della vostra camera da letto.
Accese!

ALF”

Sabotati veicoli a causa di altro possibile allevatore di visoni

“Nella notte tra il 1 e il 2 luglio abbiamo visitato la casa di Jan Olsson, che sta al momento preparando un nuovo allevamento di visoni fuori da Ystad. Due auto, un motorino e un piccolo bulldozer hanno subito scritte, e il lucchetto di ingresso della casa è stato incollato. Abbiamo lasciato un chiaro messaggio: NO ALL’ALLEVAMENTO!

Questo è solo l’inizio e la situazione è la stessa per tutti i capitalisti che vogliono aprire un allevamento di visoni, non avranno un momento di pace fino a che non cambieranno idea. Ci sentiamo potenziati nel vedere che le azioni si stanno diffondendo in questo momento in tutto il paese.

ALF – Djurens Befrielsefront”

fonti: i,  ii, iii

Portland, USA: Sabotaggi per la liberazione animale

Danneggiamenti ad un’azienda di vendita all’ingrosso di carne

“Danneggiata la Portland’s Pat Quality Meats

Nella primavera del 2013, il nostro piccolo gruppo si è infiltrato nella proprietà della Pat’s Quality Wholesale Meats a Portland, Oregon. Sono stati tagliati e distrutti molti pneumatici, diversi serbatoi del gasolio sono stati riempiti di sostanze corrosive, e i lucchetti bloccati con acciaio liquido.

Questa è un’azienda che trae profitto dalla schiavitù, dalla tortura e dall’uccisione di esseri senzienti. Non cercano nemmeno di nascondersi dietro le odiose finzioni capitaliste verdi del “locale” o del “sostenibile”. Solo un potente rende giusta la sua visione del mondo basata sulla sete di sangue e l’avidità. L’industria della carne è un disastro ecologico per il quale miliardi di animali soffrono e muoiono.

Le nostre lacrime non sono abbastanza. Agisci”

Sabotati i camion di un’azienda ittica

“Azione diretta a Portland

Maggio 2013

Sabotati diversi camion del Portland’s Ocean Beauty Seafood al 2450 di NW 28th Avenue. Attivisti anonimi hanno usato dei coltelli per forare i pneumatici, ed hanno gettato diverse once di zucchero di canna vegan nei serbatoi della benzina. Giornalmente, questi camion trasportano i cadaveri di creature che una volta vivevano libere. Non c’è niente di sostenibile o giustificabile nello sfruttamento della vita marina. Alcuni potrebbero criticare questa azione come non strategica per l’obiettivo più ampio di un pianeta vivibile. Ma l’azione diretta è una necessità, e da qualche parte dobbiamo cominciare. Lo sfruttamento animale e l’ecocidio non sono benvenuti nel Nordovest Pacifico.

Con amore e rabbia,

Alcuni sabotatori anonimi”

fonti: i, ii

Atene: Rivendicato attacco al Ministero della Cultura in solidarietà con Kostas Sakkas

“Non riesco più a sentire l’odore delle medicine, né il tanfo dell’infermeria, – i garofani fioriranno, – sia benedetto il tempo – E se finisci in prigione? – Non piegarti! Questo è tutto. Non ci sono altre raccomandazioni.” Nâzım Hikmet

Ieri 2 Luglio abbiamo attaccato il ministero della Cultura dalla parte da via Zaimi (Exarchia). I compagni hanno scavalcato il cancello, e dato alle fiamme tutti i veicoli del ministero nel parcheggio per poi andar via insieme al resto del gruppo.

Un’azione di solidarietà e supporto alla lotta dell’anarchico Kostas Sakkas, che sta mettendo il proprio corpo in prima linea, avendo già fatto 1 mese di sciopero della fame per la propria liberazione immediata.

Kostas Sakkas è in prigione da ormai 30 mesi senza essere stato condannato. La battaglia che fa al suo sterminio fisico e politico è una parte della più ampia resistenza contro la ristrutturazione capitalista e il regime di emergenza imposto dal dominio nazionale e internazionale in Grecia e nel mondo. Le risposto all’attacco del nuovo totalitarismo sono date in molti modi e ovunque: dagli attacchi da Atene a Skouries (Halkidiki) alle città in fiamme della Turchia, Brasile, Egitto, Cile.

Se il compagno non verrà rilasciato subito, gli attacchi saranno aumentati al massimo livello.

Tutto continua.

PS1. In merito agli arresti che abbiamo saputo dai media, seguiti al nostro attacco dopo un’operazione di polizia ad Exarchia, chiariamo che noi siamo andati e tornati con successo e secondo i piani, pertanto gli arresti non hanno nulla a che fare con noi e l’azione.

PS2. Solidarietà agli arrestati antifascisti degli scontri a Patrasso.

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Buenos Aires: Amici della Terra/FAI rivendica incendio di una volante

In questo mondo marcio ci sono molti difensori della legge e dell’ordine, e anche quelli con valori autoritari che ci ricordano la polizia che controlla le strade in cui giriamo. Continuando sul cammino insurrezionale accompagnati dagli/lle anarchici/che di prassi dell’Internazionale Nera, diamo un nuovo colpo alle forze di sicurezza che vegliano per mantenere la pace in questa società ipocrita che risponde allo stato argentino.

Nuovamente abbiamo attaccato a chi ci controlla giorno per giorno, ci arresta e uccide, come lo abbiamo fatto il 30 Dicembre quando abbiamo fatto detonare una bomba nella direzione generale del servizio penitenziario federale argentino, e tutte le volte che abbiamo distrutto i veicoli utilizzati della polizia, incendiando stavolta una volante della polizia federale argentina del commissariato 21 di Palermo, Buenos Aires, sabato 29 Giugno 2013 alle 4.

Ai/lle prigionieri/e della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Un saluto a Panagiotis Argirou e forza a Gerasimos Tsakalos.

Ai/lle prigionieri/e delle operazioni repressive statali contro gli anarchici in Italia.
A Nicola Gai e Alfredo Cospito.

Solidarietà con l’anarchico Kostas Sakkas in sciopero della fame dal 4 Giugno.

Un saluto complice alla Frazione Anticivilizzatrice del Fronte di Liberazione della Terra affine alla Federazione Anarchica Informale.

Amici della Terra / Federazione Anarchica Informale

Parigi: Azione solidale con Henry Zegarrundo

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Nelle ultime notti a Parigi, sono stati rotti gli schermi di due bancomat, pensando al compagno anarchico Henry Zegarrundo, imprigionato dallo Stato Boliviano da un anno (è stato arrestato il 29 Maggio 2012, tenuto in carcere e recentemente messo agli arresti domiciliari).

Tutti gli Stati, le prigioni, tutte le banche sono parte di questo mondo che odiamo, attacchiamole!

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Indonesia: Proclamazioni dell’Unità della Rabbia/Cospirazione Internazionale per la Vendetta/FAI-FRI

Fratelli di catena, compagni di strazio, la battaglia è vicina. Presto ebbri di vendetta ci scaglieremo all’assalto; e fuggirà il nemico perchè è terribile la Federazione del Dolore.
—Bruno Filippi

La nostra azione (se è possibile) può essere chiamata PROGETTO FENICE–PARTE 3. E’ la nostra decisione collettiva all’appello dei nostri compagni greci (1, 2).

Stanotte (26 Giugno) ci siamo mossi e abbiamo appiccato un incendio che ha distrutto il terzo piano dell’Media Hotel & Towers (ex Hotel Sheraton) in Sahari Mountain Street, Jakarta. Il nostro fuoco è la risposta all’appello dei nostri fratelli in Grecia sul Progetto Fenice e come gesto di solidarietà a K. Sakkas, anarchico in sciopero della fame per ottenere la libertà. Abbiamo collocato un dispositivo incendiario temporizzato in uno dei cestini nella stanza del karaoke (situata al terzo piano) e fatto si che il fuoco parlasse per noi.

Mandiamo lontano i nostri saluti rivoluzionari ai membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco; alla Cellula dei Membri Prigionieri; ai 4 anarchici arrestati a Kozani –non vi dimentichiamo; a Cospito e Gai, a Carla, Ivan, Juan, Marcelo e Freddy, a Henry, e sempre agli anarchici prigionieri in Grecia e Italia, e alle atre cellule della FAI-FRI in tutto il mondo.

Non diremo mai che siamo pochi, ma che lasceremo il fuoco parlare per noi.

Rendiamo il Progetto Fenice un progetto internazionale di vendetta!

Unità della Rabbia
Cospirazione Internazionale per la Vendetta (ICR)/FAI-FRI

CONTRIBUTO PER LA FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE/FRONTE RIVOLUZIONARIO INTERNAZIONALE

Oggi, la società è la prigione. Nel sistema della prigione, nessuno può essere neutrale. Ognuno di noi nel pieno delle sue facoltà fa la scelta di scegliere da quale lato stare. Perché la scelta viene fatta da un individuo e non da dio. Quindi non ci sono “civili” in questa guerra asimmetrica. Ci sono solo due lati contrapposti: quelli che lottano per la totale distruzione della società e quelli che lottano per difenderla.

La formazione della società sta nelle forme alienanti. Alienati uno dall’altro nelle diverse forme dei confini immaginari che sono protetti con pistole, leggi, prigioni, codici di moralità e la “fede” di quelli che credono che i confini sono reali. E per noi, tutti quelli che credono nei confini sono dei nemici. Per noi, i bravi cittadini e i paramilitari con le stesse abitudini e comportamenti dei militari sono nemici che meritano i nostri attacchi, gli stessi attacchi della FAI/FRI alle loro religiose istituzioni, scuole, fabbriche, caserme, banche e tutti i fiancheggiatori del sistema chiamato Società. Continue reading Indonesia: Proclamazioni dell’Unità della Rabbia/Cospirazione Internazionale per la Vendetta/FAI-FRI

Agrinio, Grecia: Rivendicazione di responsabilità per attacco incendiario contro veicolo dell’Ente Pubblico di Energia

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RILASCIO IMMEDIATO DELL’ANARCHICO KOSTAS SAKKAS

Ieri sera, 29 Giugno 2013, abbiamo incendiato un veicolo dell’Ente Pubblico di Energia (DEI) nel centro di Agrinio.

Forza ai nostri fratelli e sorelle in cattività
Rabbia e coscienza

Cellule Irregolari

Lisbona, Portogallo: Azione in solidarietà con l’anarchico in sciopero della fame in Grecia, Kostas Sakkas

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Giovedì, 27 Giugno 2013, durante una marcia di protesta nel centro della città di Lisbona, nel contesto dello sciopero generale lanciato dai sindacati in Portogallo, abbiamo tenuto un’intervento di solidarietà con Kostas Sakkas, prigioniero anarchico in Grecia (dal Dicembre 2010). Il compagno ha iniziato uno sciopero della fame dal 4 Giugno, chiedendo il suo immediato rilascio dalla prigione. Il 4 Giugno è stato anche il giorno in cui il periodo della sua detenzione preventiva terminava -secondo la legge greca, 30 mesi sono il tempo massimo che un prigioniero accusato in due casi possa essere detenuto in attesa di giudizio.

Durante la manifestazione, 400 manifesti anarchici sono stati incollati e centinaia di volantini sono stati gettati o attaccati sulle mura, come minimo gesto di solidarietà al nostro compagno nella sua lotta in corso per la libertà e la vita.

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I pericoli della libertà valgono molto di più di quanto la sicurezza del servilismo.

Dal Brasile alla Turchia, organizziamo l’attacco contro l’apatia.

Dal sciopero selvaggio alla disoccupazione rivoluzionaria.

Non chiediamo niente, perché quello che vogliamo è la fine di un mondo in cui non si può avere tutto.

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La solidarietà, auto-organizzazione, attacco.

Rilascio immediato dell’anarchico Kostas Sakkas, in sciopero della fame dal 4 Giugno in Grecia.

Rabbia, pietre, barricate; per una vita senza padroni o schiavi. (A)

Salonicco: Barricate di fuoco per l’anarchico detenuto in sciopero della fame dal 4 Giugno, Kostas Sakkas

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Mercoledì pomeriggio, 26 Giugno, un gruppo di compagni si diresse alla Via Tritis Septemvriou a Salonicco, dove abbiamo posizionato dei pneumatici e bloccato il traffico in entrambi i sensi per qualche minuto. Non appena la strada barricata è stata avvolta dalle fiamme, abbiamo gettato volantini riguardanti lo sciopero della fame dell’anarchico Kostas Sakkas, e poi siamo andati via.

Abbiamo scelto di interrompere, anche per un po’, il flusso regolare della metropoli in questo modo, inviando di un segnale di solidarietà e di forza per il compagno.

Guerra con lo Stato e il capitalismo
Solidarietà con il prigioniero anarchico, Kostas Sakkas

PS. Compagno, la lotta continua…
Rimani forte.

fonte

Parigi: Azioni solidali in ricordo di Clément

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Non un minuto di riposo in una vita di lotta

Non c’è niente di più tragico della morte di un compagno, per mano dello stato e dei suoi poliziotti o dei suoi alleati storici, gli sporchi nazisti sono altrettanto responsabili della morte di Clement. Il nemico è lo stato e il capitale in ogni sua forma di governo, come il fascismo democratico.

Ma così come il tempo del lutto, arriva la rabbia e la vendetta. Niente più magliette “Resta in pace”, giornalisti necrofili e negoziati politici e di recupero. È tempo di attaccare il mondo che produce l’immondizia fascista dei democratici e dei loro falsi nemici.

Due bancomat sono stati distrutti tra Belleville e Repubblica, un cittadino che ha cercato di fermarci ha perso un dente nel tentativo andato male, nella serata di martedi 18 Giugno.

Questo è il nostro contributo, il nostro antifascismo.

fonte

Né giustizia né pace

Una settimana dopo l’omicidio di un compagno a Parigi per mano fascista*, una settimana dopo i cosiddetti raid democratici della polizia a Barbes**… un bancomat bruciato a Montreuil, una vetrina danneggiata della sede del partito socialista a Pre St-Gervais, la sede del Left Front a Lilac
completamente riempita di scritte. Su entrambi gli spazi e sui muri vicini, si può leggere: “parassiti”, “Né 6a repubblica*** né fascismo – Rivoluzione!”
(continua…)

Né democrazia né fascismo!
Abbasso stato e capitale!

Note
*Nella serata del 6 Giugno, Clément Méric, militante sindacalista e
antifascista è stato picchiato a morte da due neonazisti a Parigi.
**Nel pomeriggio del 6 Giugno c’è stato un grande raid poliziesco a Barbes
contro clandestini.
*** Gruppo socialista in Francia che milita per una nuova repubblica

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Madrid: Attacco esplosivo in ufficio della banca BBVA

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La mattinata del 10 Aprile, abbiamo messo un’ordigno esplosivo nella BBVA del Paseo de Húsares di Madrid. Il nostro scopo era quello di fare il più male possibile a questi templi del denaro per distruggere tutto ciò che ci allontana e ci reprime.

Il nostro odio é piú forte dal loro. Bisogna lottare per fare che il sistema del capitale cada, bisogna lottare per fare che i nostri prigionieri politici rimangano liberi e al sicuro lontani dai loro torturatori.

Bisogna passare all’azione diretta. Nemmeno un passo indietro contro lo Stato.

Gruppo Autonomo di Madrid. FAI/FRI.

Grecia: Comunicato di Nikos Romanos in merito allo sciopero della fame di Kostas Sakkas

I miei riferimenti alla decisa scelta dello sciopero della fame non vogliono necessariamente dire che io la sceglierei come mezzo. Senza dire se concordo o no con il mezzo, perché non c’è giusto o sbagliato in situazioni come queste e tutto è rimesso in discussione continuamente. Sciopero della fame- Contraddizione in una battaglia di posizione.

Lo sciopero della fame è il mezzo di lotta estremo di un rivoluzionario. Storicamente è stato usato da un ampio spettro di combattenti tenuti in ostaggio per la loro azione sovversiva principalmente contro i regimi democratici. Dagli scioperanti della O.R. RAF deceduti e le morti dei combattenti di IRA e ETA, fino a quelli risultati vittoriosi dei compagni anarchici come Christophoros Marinos e Kostas Kalaremas, i membri di Lotta Rivoluzionaria e della CCF. I punti in comune che li uniscono possono essere minimi rispetto all’esistente, ma c’è una decisione che rimane la stessa, “lotterò fino alla fine”.

Questa scelta è stata capace di creare un particolare ricatto contro lo stato. Un ricatto che potrebbe suonare come un ossimoro ma che ha ottenuto un forte potere negoziatore a causa della morte degli scioperanti. Ovviamente visto che parliamo di poteri negoziatori riconosciamo l’esistenza di equilibri all’interno della guerra rivoluzionaria che è formata da condizioni sociali, politiche ed economiche di ogni era e la polarizzazione che esiste tra gli uomini di stato e i rivoluzionari. Ciò non significa che li rispettiamo e l’obiettivo è attaccarli e distruggerli. Né comunque significa che non li localizziamo e sfruttiamo per il nostro vantaggio. Continue reading Grecia: Comunicato di Nikos Romanos in merito allo sciopero della fame di Kostas Sakkas

Bristol, Regno Unito: Cellula Solidarietà senza confini/FAI incendia 6 veicoli di UKBA e danneggia veicoli Tascor

22 Giugno 2013

Nascosto all’interno di un tranquillo parco commerciale a Portishead, poco fuori Bristol, c’è l’ufficio di UK Border Agency nel quale lavora una squadra anti immigrazione lavora con la polizia, con annessi raid nella zona di sud ovest. Nella notte tra giovedi e venerdi abbiamo appiccato incendi che hanno causato (con la morte dell’anarchico Carlo Giuliani durante gli scontri con la polizia nel G8 di 12 anni fa ancora fresca nella nostra mente) danni all’edificio e la distruzione di 6 veicoli li parcheggiati – 3 auto, 2 furgoni (conosciuti per essere usati per catturare famiglie di immigrati) ed 1 furgone grande. I mercenari dei confini del regime attirano il nostro più totale disprezzo come vale per la polizia, e ora questa propaggine armata dello stato ha capito che noi siamo vicini e non ci fermiamo.

Un paio di settimane fa, a mezzogiorno del 2 Giugno al deposito Tascor nella zona commerciale di Cribbs Causeway/Patchway, 2 minibus con i finestrini forniti di sbarre hanno subito la rottura dei parabrezza e molteplici ammaccature sulla carrozzeria. Tascor (ex Reliance Secure Task Management) lavora per la Agency Border e Border Force per “scortare” i detenuti tra le prigioni per migranti al fine di deportarli, utilizzando la violenza impunita che la loro posizione gli fornisce come durante i recenti allontanamenti forzati di Marius Betondi e Raul Ally, ed è anche il più grande fornitore privato di questo “servizio” in tutto il mondo (avendo preso l’incarico nel regno Unito dal Group 4 Security nel 2011). Inoltre hanno locali di permanenza e strutture di permanenza breve in tutto il regno unito cosi come nei confini inglesi a Calais e Coquelles, in Francia. Continue reading Bristol, Regno Unito: Cellula Solidarietà senza confini/FAI incendia 6 veicoli di UKBA e danneggia veicoli Tascor

Grecia: Rivendicazione di responsabilità per attacco esplosivo ad Argos, il 12 Giugno 2013

PROGETTO “FENICE” – ATTO SECONDO

La Federazione Anarchica Informale (FAI) – Cospirazione Internazionale per la Vendetta assume la responsabilità per la collocazione di un ordigno esplosivo e l’esplosione della macchina del noto secondino, Argyris Gelbouras, in servizio alle carceri di Nafplio. Questo attacco fa parte del “Progetto Fenice”, che abbia avuto inizio con l’esplosione della macchina della direttrice delle carceri di Koridallos dalla Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

La scelta di attaccare specificamente questa guardia umana non è stata casuale. Argyris Gelbouras (conosciuto anche con lo pseudonimo Rex) è stato a lungo un cane da guardia fedele del potere. È uno dei responsabili delle decine dei pestaggi di detenuti nelle carceri e parallelamente mantiene ottimi rapporti di amicizia con i sbirri in borghese a Nafplio. Spesso usa dei detenuti-suoi infami- per spaventare o colpire altri prigionieri che chiedono i loro “inalienabili” diritti o semplicemente non appartengono al suo circuito di influenza all’interno delle carceri. Argyris Gelbouras è uno falso guappo in uniforme. Se alcune guardie umane insisteranno ad avere comportamenti simili e sfogare i loro complessi e le loro frustrazioni sui prigionieri le visiteremo con intenzioni peggiori. Nulla rimarrà senza risposta. I nemici della libertà hanno un nome e un indirizzo…

Parallelamente con questo attacco, abbiamo voluto rompere il velo di silenzio che avvolge le torture e le condizioni di vita squallide dei prigionieri nelle carceri di Nafplio (e non solo). Le carceri di Nafplio sono una tomba di cemento dove sono stati “sepolti” circa 600 prigionieri (nello stesso momento in cui le “caratteristiche” del fabbricato sono per circa 300). Nelle celle che hanno la capacità di 2-3 persone vivono 6-7 detenuti, e la metà di loro dormono sul pavimento.

Qualche mese, il 4 Marzo 2013, un giovane prigioniero a Nafplio è stato abbandonato a morire per l’indifferenza omicida di alcuni secondini. Questo detenuto in particolare era malato di tubercolosi e si lamentava per giorni che stava male e non si sentiva bene. La risposta del reparto e del medico del carcere è stata la stessa beffarda eco di tutte le carceri della Grecia. “Prendi un Depon (paracetamol), se c’è nel reparto, e stai paziente.” Il “Depon” nelle carceri guarisce tutto… fino la tubercolosi. Continue reading Grecia: Rivendicazione di responsabilità per attacco esplosivo ad Argos, il 12 Giugno 2013

Atene: Rivendicazione di responsabilità per attacchi incendiari in solidarietà con l’anarchico scioperante della fame Kostas Sakkas

Sciopero della fame dal 4 Giugno – Rilascio immediato dell’anarchico Kostas Sakkas

L’anarchico Kostas Sakkas è in sciopero della fame dal 4 Giugno 2013, chiedendo il suo immediato rilascio dalla detenzione preventiva, dal momento che egli è tenuto in custodia più di 30 mesi a causa di un giudiziario colpo di stato, mentre abbia già scontato due termini di custodia cautelare . Ci troviamo vicino al nostro compagno passando all’offensiva, come riteniamo opportuno, date le circostanze. Così, per quattro giorni, dal 15 al 18 Giugno, abbiamo incendiato i seguenti obiettivi:
– L’ufficio locale del principale partito di governo, Nuova Democrazia, a Keratsini,
– 2 ATM a Paleo Faliro,
– 1 ATM ad Ano Kypseli,
– La moto privata di uno sbirro a Zografou,
– Il veicolo privato di uno sbirro ad Ano Glyfada,
– La moto privata di uno sbirro ad Ano Petralona.

RILASCIO IMMEDIATO DELL’ANARCHICO KOSTAS SAKKAS
Tutto continua…

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Brema, Germania: Incendiato furgone della Deutsche Telekom e distrutto auto della Siemens

Nella notte dal 29 al 30 di Maggio 2013 abbiamo dato fuoco al parcheggio della Telekom che si trova sulla Mary-Somerville-Str. (Vicino all’università), per bruciare un veicolo della Telekom.

La Deutsche Telekom è solo una delle tante aziende disumane. Ha acquisito rilevanti quote dell’OTE greca già anni fa, e poi ha cacciato 2.000 persone in un tempo che la Telekom stava facendo enormi profitti. Ha anche intrapreso il ruolo di autorità di sicurezza, con diversi tentativi dell’OTE contro Indymedia Atene, fino a quando la connettività del progetto multimediale al suo server è stato spenta nel mese di Aprile 2013 nell’ambito di minacce ed estorsioni. Indymedia Atene è stata una piattaforma importante soprattutto per le rivolte sociali.

Telekom ha anche il suo posto nella cooperazione civile-militare. La società controllata al 100% di T-System svolge un ruolo chiave nella macchina militare, ed è stata responsabile per il settore della tecnologia della difesa per decenni. Inoltre, la T-System fornisce informazioni e tecniche di comunicazione per l’uso di armi, e si prende cura delle reti telefoniche della Bundeswehr (l’esercito tedesco), così come della comunicazione satellitare militare e dei cavi in ​​fibra ottica nelle navi da guerra.

Allo stesso tempo, nel distretto di Walle, un veicolo appartenente alla compagnia Siemens è stato colpito in un angolo di Brabantstr. con Osterlingerstr., ed è stato reso inutile con bombardamento di vernice.

Siemens è un altro attore nel settore degli armamenti. Ad esempio, ha fatto un contratto con la Bundeswehr e l’IBM al fine di portare in vita il Progetto Ercole. Un aspetto di questo progetto è di sostenere l’esercito tedesco con tecnologie di informazione per la sua attività in materia di amministrazione e di logistica.

Aziende come Deutsche Telekom e Siemens guadagnano profitti con la guerra, la sofferenza, l’estorsione e la soppressione. Questo non sarà accettato.

Siamo solidali con tutte le azioni contro Telekom. Salutiamo i compagni di Atene. Attaccare le corporazioni di armamento e i profittatori di guerra a Brema e ovunque!

LA GUERRA INIZIA QUI – FERMIAMOLA QUI!
gruppi autonomi

Messico: Rivendicate due azioni dal FA/FLT/FAI

Due azioni.

Attacco esplosivo contro la scienza e attacco incendiario contro la polizia… Non ci accontentiamo del sabotaggio, con la polvere o con la benzina. Che non ci si sorprendi del terrorismo contro gli scienziati, poliziotti e scagnozzi. Non idolatriamo alcuna azione armata, ma data ogni espropriazione individuale di questo nucleo di guerra, rivendichiamo l’affinità più egoista con diversi gruppi di questo territorio, che, distruggendo mezzi, paradigmi, ideologie e codici morali o di valori, conducono le proprie azioni all’estremo, al culmine…

Estremismo? Terrorismo?

Uccidere dei poliziotti…

Come la Cellula Insurrezionale Mariano Sanchez Anon, frazione della Federazione Anarchica Informale. (CI-MSA/FAI)

Uccidere alcuni scienziati…

Come le Individualidades Tendiendo a lo Salvaje (ITS)

Vediamo nella determinazione di ogni individualità che va direttamente contro l’umanità e la sua civilizzazione; La forza che fa rivivere i nostri istinti selvaggi, apprendiamo da questi clan e affiliamo le nostre idee per future azioni.

Nel frattempo, rivendichiamo la seconda carica esplosiva scoppiata nell’edificio del Consiglio Messicano di Scienza e Tecnologia lo scorso 10 giugno 2013 nella città di Toluka, Messico. Abbiamo colpito nuovamente questo organo statale che partecipa direttamente al sostentamento del tecno-sistema, scagliandoci contro il suo funzionamento vitale per il progresso antropocentrico, perché sappiamo della sua intromissione nell’estensione del territorio urbano in complicità con l’industria mineraria, che distrugge le montagna dell’Alto Lerma, perché sappiamo della sua collaborazione con gli scienziati del Centro Internazionale del Miglioramento del Mais e Grano per realizzare le sue aberrazioni nel campo
di prova di questi esperimenti, perché sappiamo della sua diretta responsabilità in ogni artificializzazione di questa (non)vita.

Attacchiamo le sue proprietà in difesa della Naturalezza Selvatica.

“Colui che cade ribellandosi contro tutti, prevale anche cadendo (…) Ma il vero sostenitore dei ribelli caduti è chi sa ribellarsi anche contro la “ribellione” degli eroi caduti”
Renzo Novatore

Rivendichiamo l’incendio (mediante dispositivo artigianale, come ci hanno raccomandato alcuni compas del Sud America) che ha colpito il motore e la cabina di una camionetta della Polizia Federale nella mattinata del 23 Maggio dello stesso anno e nella stessa città. Abbiamo deciso di attaccare questo simbolo dell’autorità, cosi come abbiamo deciso di rivendicare ciò in concomitanza con l’azione precedente per lo stesso motivo: Mauricio Morales.

Cosi come non idolatriamo azioni armate, allo stesso modo non martirizziamo o rendiamo feticcio nessuno e niente. Risulta difficile provare distacco per questo guerriero a leggere i suoi scritti e le sue
poesie… Sentire il canto di guerra dl punky mauri. Mauricio Morales non è solo un nome, come non lo è Abele Rizieri Ferrari. Ogni indomito che coraggiosamente armato di volontà e fantasia ha provocato violenti incendi è alimento necessario per sostenere il conflitto quotidiano e la ribellione permanente e iconoclasta.

Questo fuoco provocato a circa quattro anni da quando Mauri danza con la morte è solo un gesto incendiario in memoria ribelle di chi ha trasformato le proprie parole e idee in azioni.

Frazione Anticivilizzazione del Fronte di Liberazione della Terra affine
alla Federazione Anarchica Informale (FA/FLT/FAI)

fonte

Atene: Comunicato in merito agli scontri con gli agenti a Koridallos

6120_1205055122898_1124225717_30647Ci muoviamo in libertà, ma tra virgolette, e per questo abbiamo riempito i nostri occhi con esplosivi

Il 13 Giugno – mentre il nostro compagno K. Sakkas è al 10° giorno di sciopero della fame per ottenere l’immediato rilascio, noi quattro per diversi casi siamo stati al tribunale di Loukareos. Durante il nostro trasferimento e comparizione al tribunale ci sono state provocazioni dagli agenti del EOM (unità speciale di trasferimento). Il “compito” di queste merde dell’EOM è di trasferire gli anarchici come anche i prigionieri pericolosi che potrebbero fuggire.

Mentre lasciavamo il tribunale tra i cori dei compagni, uno di noi è stato attaccato dagli agenti. Questi codardi lo hanno buttato a terra a 10 metri dal blindato, trascinato fino a questo a suon di calci e pugni per poi metterlo in gabbia ancora ammanettato. Tornati a Koridallos, e dopo altre provocazioni, abbiamo attaccato 13 agenti dell’EOM con tutto ciò che avevamo a tiro (sedi, telefoni, estintori, cassetti, posaceneri) distruggendo la sala d’ingresso e respingendo gli agenti.

La prigione è il mondo delle convenzioni e noi in larga parte l’abbiamo sistemato. Formalità, diritti democratici, “servizi” giornalieri, chiusure e aperture, “piacevoli” trasferimenti. L’inoffensività sulla quale la funzione della prigione è basata non ci fa dimenticare il ruolo ostile di chi abbiamo davanti. Dalla nostra parte sceglieremo l’attacco quando i limiti della dignità che abbiamo stabilito saranno sorpassati. Devono sapere che qualsiasi mossa faranno ci troveranno davanti.

RABBIA E CONSAPEVOLEZZA

Gli anarchici Dimitris Politis, Argyris Ntalios, Fivos Harisis, Kostas Sakkas

fonte, in inglese

Barcellona: Attacchi in solidarietà con i/le 5 anarchici/che detenutx in Sabadell

Abbiamo partecipato attivamente come gruppo da circa un anno, tempo durante il quale abbiamo visto un leggero aumento nel tipo delle azioni con cui ci identifichiamo. Abbiamo anche adottato misure simili e abbiamo deciso di renderle pubbliche attraverso questo indymedia, per favorire la sua riproduzione.

Manteniamo la nostra strategia e ferma linea politica: Vediamo le azioni da parte della Federazione Anarchica Informale (FAI) e altre azioni anonime come strizzatine d’occhio. Cogliamo l’occasione per inviare un abbraccio di solidarietà a tuttx coloro che hanno deciso passare dalla teoria alla pratica, in relazione con l’azione diretta del materiale.

In altri comunicati, abbiamo fatto richiami ad integrare la strategia di sabotaggio e / o il benessere della guerriglia urbana nella vita e le parole che vengono identificate con il pensiero anti-statale, anti-capitalista, anti-autoritario e anti-dominazione, che è ciò che alcuni di noi vedono nell’anarchismo e altri come anarco-nichilismo.

Oggi, faciamo una chiamata alla coerenza in ciò che concierne a i/le 5 prigionierx relazionatx con l’Ateneo di Sabadell.

Al momento, non abbiamo nessuna informazione diretta da loro, solo parole di persone vicine a loro e alle loro famiglie. Ma sembra che, già molte persone si sono precipitate a posizionarsi sui/lle detenutx. La mancanza di solidarietà o di reazione in Barcellona è preoccupante.

Tutti gli occhi si rivolgono a qualsiasi altro luogo, mentre i detenuti sono in regime FIES. La lettura dei media e l’ordine giudiziale, l’analisi è stata se erano spacciatori di droga o no, se avevano tradito o non. Sembra che, entrando nel sistema di giustizia penale e / o di prigione spagnola, la storia dei detenuti o processati si mette in discussione per motivi politici, morale, emotivi e estetici.

Nel frattempo, lo Stato sta imprigionando 5 persone che, a quanto pare, si sono descritti come anarchici/che. Non si tratta di supportare ciecamente (l’anarchismo) a chiunque. Ma il fatto è che sono stati arrestati a causa di qualcosa che ci riguarda tutti. Sembra che, a volte, la coerenza scompare dalla chiesa anarchica, soprattutto quando la realtà rompe le linee nelle cuali si inquadrano, in questo caso la risposta dello Stato all’anarchismo.

Lo Stato non solo tiene traccia di come ci guadagniamo da vivere – questo è quasi irrilevante – ma cerca di andare contro di noi al colpire dove meno ce lo aspettiamo, cercando di creare paranoia, e dove i compagni sono più visibili nella speranza di paralizzarci.

Ultimamente, sta diventando sempre più comune nei media puntare il dito verso gli anarchici, i loro legami con gruppi terroristici e le persone che aspirano a creare dei “disturbi” nel movimento di protesta “pacifica” – come la Piattaforma di Vittime dei Mutui (PAH) gli “indignati” del 15M, ecc, energia sta testando le acque, preparando il contesto di sciopero, e si sta facendo in pubblico, mostrando i manifestanti “cattivi” e “buoni”. Questa non è una nuova strategia, ma dobbiamo essere attenti e rispondere coerentemente agli Stati. Ignorare la situazione non è una risposta, né pure il silenzio.

La risposta agli arresti è l’inizio, la nostra lotta è un atto di solidarietà, la continuazione dei nostri attacchi è un atto di solidarietà.

Solidarietà con i/le 5 prigionieri/e!

Di fronte all’attacco dello stato ad un luogo di incontro e per il movimento anarchico, abbiamo distrutto 5 banche nella zona periferica di L’Hospitalet.

Salute, per la anarchia e il nihilismo rivoluzionario!
Lupi Neri

Svezia: Animal Rights Militia profana tomba di famiglia di un allevatore di visoni

La notte del 13 maggio 2013 è, si spera, la notte in cui l’uccisore di massa Knut Indebetou rinuncerà ai suoi progetti di aprire un allevamento di visoni. Questa merda già gestisce un grande allevamento di galline, ma la ragione della nostra azione notturna è che progetta di fare soldi sulla pelle di circa 6.000 visoni innocenti ogni anno. Sono molti anni che in Svezia non si apre un nuovo allevamento di visoni e così deve restare. E’ un’industria costruita sull’assassinio e l’industria sarà presto morta così come le persone malate che la portano avanti.

Durante la notte, ci siamo scavati un passaggio attraverso la tomba dei genitori di Knut Indebetou, ora rimane solo a Knut e alla crudeltà che mette in scena finire nella tomba. La pietra tombale della fossa dei genitori è stata posizionata nel giardino della sorella di Knut Indebetou, questo perchè lei ha il potere di influenzare Knut nella sua decisione sull’allevamento di visoni. Poichè c’era bisogno di una nuova pietra tombale nel cimitero, ne abbiamo messa una con il nome di Knut.

Knut – Fa in modo che questo sia sufficiente. Risparmia gli animali e i tuoi parenti. Altrimenti non ti perdoneremo mai. Se gli animali ne avessero l’opportunità, farebbero qualcosa di molto peggiore di quanto hai avuto modo di provare fino ad ora…

ARM (Milizia dei diritti degli animali)

Atene: Annuncio dei membri imprigionati della CCF per l’attacco esplosivo contro la direttrice del carcere maschile di Koridallos

Questo testo è stato letto dai membri della CCF il 10/6 al tribunale all’inizio del processo

Vogliamo ricambiare, da parte nostra da qui dentro, il segnale di guerriglia ai fratelli della collaborazione della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e delle Bande di Coscienza e salutare il fronte comune di tutti gli anarchici della prassi che sostengono la rete internazionale della FAI-FRI. COMPAGNI, con questo attacco ci siamo incontrati di nuovo. Avete cancellato lo stato della nostra prigionia. Ci avete offerto momenti di vera libertà. Siamo trovati insieme intorno allo stesso tavolo, di nuovo. Abbiamo discusso, abbiamo scelto il bersaglio, abbiamo progettato l’operazione, abbiamo attaccato, abbiamo rivendicato la responsabilità…

Tutti insieme complici nel rinascimento della NOSTRA Cospirazione, tutti insieme coerenti con la promessa che abbiamo fatto che questo è solo l’inizio. La Cospirazione delle Cellule di Fuoco rimane libera nei nostri cuori, nei nostri sorrisi, nelle pallottole dei nostri armi fino alla fine, per sempre…

VIVA LA COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO / BANDE DI COSCIENZA
Nucleo Sole – Baleno.

VIVA L’INTERNAZIONALE NERA DEGLI ANARCHICI DELLA PRASSI.

Atene: Rivendicazione di responsabilità per l’attacco esplosivo contro la macchina della direttrice del carcere maschile di Koridallos, nel quartiere di Dafni, il 7 Giugno 2013

PROGETTO FENICE
LIBERTÀ AGLI ANARCHICI DELLA PRASSI ITALIANI

i. Il ritorno della Cospirazione delle Cellule di Fuoco dalle ceneri

Solo nei momenti in cui la nostra tensione per la libertà si incontra con la prassi riusciamo realmente a vivere l’ anarchia, qui ed ora. Purtroppo il sogno che portiamo nel cuore è troppo grande per non rischiare di scontrarsi contro il mostruoso muro dell’autorità eretto a difesa di stato e capitale. Quando realmente mettiamo in gioco la nostra vita, inevitabilmente finiamo per scontrarci con la durezza insita nella lotta: la morte e il carcere.
Nicola Gai

La Cospirazione delle Cellule di Fuoco – FAI/IRF, in collaborazione con i compagni delle Bande di Coscienza, onorando la nostra vecchia e diacronica amicizia, abbiamo fatto saltare l’auto della direttrice delle carceri maschili di Koridallos, Maria Stefi, come segno di genuina solidarietà verso i nostri dieci imprigionati fratelli e sorella, Giorgos P., Olga, Gerasimos, Christos, Michalis, Giorgos, Haris, Teofilos, Panagiotis, Damiano, che hanno assunto la responsabilità per la loro partecipazione alla Cospirazione.

Dopo quasi due anni di silenzio nel territorio greco, la CCF ritorni. In fronte comune con le Bande di Coscienza, i nuclei della FAI (fronte antifascista, nucleo illeso di vendetta, Lupo Solitario, ecc) e la Setta dei Rivoluzionari, sosteniamo e rafforziamo la cospirazione internazionale della Federazione Anarchica Informale (FAI) – Fronte Rivoluzionario Internazionale (FRI) .

La bomba piazzata nel veicolo della direttrice delle carceri maschili di Koridallos è la goccia prima della tempesta. Come è stato scritto, inoltre, nell’ultima rivendicazione della CCF contro il ministro della Giustizia… Continue reading Atene: Rivendicazione di responsabilità per l’attacco esplosivo contro la macchina della direttrice del carcere maschile di Koridallos, nel quartiere di Dafni, il 7 Giugno 2013