Atene: Comunicato in merito agli scontri con gli agenti a Koridallos

6120_1205055122898_1124225717_30647Ci muoviamo in libertà, ma tra virgolette, e per questo abbiamo riempito i nostri occhi con esplosivi

Il 13 Giugno – mentre il nostro compagno K. Sakkas è al 10° giorno di sciopero della fame per ottenere l’immediato rilascio, noi quattro per diversi casi siamo stati al tribunale di Loukareos. Durante il nostro trasferimento e comparizione al tribunale ci sono state provocazioni dagli agenti del EOM (unità speciale di trasferimento). Il “compito” di queste merde dell’EOM è di trasferire gli anarchici come anche i prigionieri pericolosi che potrebbero fuggire.

Mentre lasciavamo il tribunale tra i cori dei compagni, uno di noi è stato attaccato dagli agenti. Questi codardi lo hanno buttato a terra a 10 metri dal blindato, trascinato fino a questo a suon di calci e pugni per poi metterlo in gabbia ancora ammanettato. Tornati a Koridallos, e dopo altre provocazioni, abbiamo attaccato 13 agenti dell’EOM con tutto ciò che avevamo a tiro (sedi, telefoni, estintori, cassetti, posaceneri) distruggendo la sala d’ingresso e respingendo gli agenti.

La prigione è il mondo delle convenzioni e noi in larga parte l’abbiamo sistemato. Formalità, diritti democratici, “servizi” giornalieri, chiusure e aperture, “piacevoli” trasferimenti. L’inoffensività sulla quale la funzione della prigione è basata non ci fa dimenticare il ruolo ostile di chi abbiamo davanti. Dalla nostra parte sceglieremo l’attacco quando i limiti della dignità che abbiamo stabilito saranno sorpassati. Devono sapere che qualsiasi mossa faranno ci troveranno davanti.

RABBIA E CONSAPEVOLEZZA

Gli anarchici Dimitris Politis, Argyris Ntalios, Fivos Harisis, Kostas Sakkas

fonte, in inglese

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