Category Archives: Annunci-Eventi

Lipsia, Germania: Vernice a ufficio del ministro della giustizia

2 febbraio 2018

Scalpitiamo sapendo che nel contempo lx nostrx compas ad Efrin devono difendere la propria vita e i progressi sociali conquistati contro gli attacchi dello Stato turco e sgherri.

Per indirizzare la nostra rabbia e apprensione in una giusta direzione, abbiamo spruzzato della vernice sull’esterno dell’ufficio del pressappochista CDU e citrullo di giustizia Gemkow.

Sulla spregevole cooperazione della Germania e dei suoi governi con lo Stato turco fu già scritto abbastanza altrove. Accogliamo con favore i tanti attacchi relativi negli ultimi tempi e non vediamo l’ora d’altri attacchi ai nemici della libertà.
Li meniamo solo per il naso ma in fin dei conti vogliamo spaccarglielo.

Tieni duro Afrin forte!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Stoccarda, Germania: Vernice a corte d’appello di Stoccarda

2 febbraio 2018

Solidarietà con le persone colpite dalla repressione G20 – respingere gli attacchi della politica e della giustizia. Insieme resistiamo alla repressione!

Nella notte al 02.02.18 abbiamo attaccato il tribunale d’appello di Stoccarda con la vernice. Oltre allo slogan “Lotta alla giustizia di classe”, l’entrata e la facciata furono trattate con dei sacchetti alla vernice rossa. Così contribuiamo alla settimana d’azione che fu indetta a livello federale nel contesto delle proteste G20. Tante persone di sinistra dopo le proteste G20 sono esposte a procedimenti penali, tentativi d’intimidazione e a una pesante repressione. Con cambi di legge come del §114 spianarono la via giuridica già prima per posizionarsi contro le imminenti proteste. Con la successiva detenzione preventiva di compas, condanne, perquisizioni domiciliari e le foto segnaletiche pubblicate dalla commissione speciale “blocco nero”, lo Stato tedesco e sgherri tentano di riprendersi la sovranità d’interpretazione sociale e di legittimare l’apparato sbirresco e di sicurezza stra armato che interveniva durante le demo e proteste.

Non ci lasciamo intimorire dalla giustizia di classe né ci facciamo cacciare nell’incapacità di agire. Le azioni ad Amburgo e le barricate erano determinate e combattive – portate avanti da un movimento di sinistra che si posiziona in rottura con il capitalismo. Mossi da ciò affrontiamo la repressione difendendo le legittime proteste contro il G20 e l’affrontiamo unendoci – sia sulla strada sia davanti al tribunale. Ora più che mai.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice e pietre a polizia federale

2 febbraio 2018

Nella notte al 2 febbraio 2018 abbiamo attaccato la nuova sede della polizia federale sulla riva Schöneberg. Pietre e bottiglie piene di vernice colpirono l’entrata in vetro e alcune finestre del nuovo grandioso esemplare di de Maizière della “Direktion 11” nella Schöneberger Straße, palazzo ex Bombardier nel quale sono entrati inizio agosto ’17.

La nuova direzione della polizia federale secondo il Tagesspiegel serve da palazzo amministrativo tra l’altro alla GSG9, al gruppo aeronautico della polizia federale, al dipartimento “incarichi di copertura di polizia all’estero” e “incarichi speciali di difesa del traffico aereo” come anche all'”appoggio operativo e investigativo”. Sede delle unità speciali è l’area di una caserma a Spandau tra le vie Schmidt-Knobelsdorf e Seekt.

La polizia federale è il braccio esecutivo del ministero degli interni. Ma il suo spazio d’ influenza va ben oltre le istallazioni ferroviarie tedesche, poiché come “scorta di persone aria” eseguono delle espulsioni (di massa) oppure sono presenti nelle missioni all’estero come per es. in Somalia e in Afghanistan, dove addestrano le “forze di sicurezza e di polizia”, essendo perciò tra gli effettivi che agiscono nella guerra (civile) locale.

Per il vertice G20 ad Amburgo la polizia federale con 5500 sbirri forniva una parte notevole dei circa 31.000 sbirri schierati. C’erano anche le nuove unità BFE+ (d’istruzione preventiva e catturandi) e i droni della polizia federale. E successivamente intervenivano nelle razzie.

I nostri saluti vanno ax prigionierx della rivolta di Amburgo!
They will not break us!
United we stand!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Brema, Germania: Passata alle fiamme auto del DPolG

29 gennaio 2018

Una scintilla di speranza per le nostre lotte. Al sindacato di polizia Brema abbiamo tolto il comfort minimale della flessibilità passando alla fiamma la loro vettura (Smart). Contro la smart-ificazione della vita!

I sindacati di polizia s’affermano a vista d’occhio come elemento importante del riarmo interno. Come organizzazione lobbistica e di marketing tentano di preparare il terreno sociale per continui inasprimenti di legge e aumenti delle competenze degli sbirri. Con i nuovi media – anzitutto twitter – tentano di acquisire una influenza maggiore nel dibattito pubblico. Il che risalta anche nel contesto del G20 e nei loro meschini piagnistei sugli scontri. Dopo le numerose interviste, conferenze stampa e riprese video pubbliche, l’aizzamento sbirresco culminava nella pubblicazione di 104 foto segnaletiche … l’obiettivo di questa strategia poliziesca è creare un clima di paura, denuncia e vendetta statale.

Come se non fosse già merda abbastanza, tentano continuamente di allargare il proprio potere strillando che vogliono riforme di legge e nuovi poteri: braccialetto elettronico, carcere preventivo, teaser, militari all’interno… per chi volesse osare infrangere le loro leggi. Welcome to hell, benvenutx nello Stato di polizia.

Ci rallegriamo se sentiamo che in questa società la gente inizia a resistere. Che nella notte di capodanno gli sbirri sono stati bersagliati intensamente con i razzi. Se nei soliti controlli stradali si spacca il muso allo sbirro. Se si sputa agli sbirri e se hanno sempre più paura quando si mettono la divisa.
Quando la loro autorità non fa più presa.
Poiché, di come la girino e rigirino, la polizia provvede affinché tutto rimanga come è.

Saluti aggressivamente solidali a tutte le persone in galera. Come anche a chi di notte attacca strutture statali, autoritarie e di destra e le rende visibili. I nostri pensieri e cuori sono con voi.

United we stand!

Fonte: Email

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia, Germania: Sabotate biglietterie automatiche

26 gennaio 2018

L’Azienda Trasporti Pubblici di Lipsia (ATPL) comunicava di considerare di togliere alcune delle sue biglietterie automatiche.
Accogliamo con favore l’idea e decidemmo di rafforzare l’ATPL nella sua decisione. Per cui nella notte a oggi 26 gennaio abbiamo distrutto sei biglietterie automatiche.

Pare che l’impiego di biglietterie automatiche in alcuni quartieri di Lipsia non sia più un buon affare: L’ATPL lamenta che ignoti hanno ripetutamente sabotato le biglietterie automatiche e che la gestione nei relativi luoghi nel frattempo non sarebbe più redditizia.
È toccato, tra l’altro, alle biglietterie automatiche nella Riebek-, Karl-Liebknecht-, e Wiedebachstraße come anche nella Jahnallee. Sia la recente stretta cooperazione tra ATPL e i porci sbirri di Lipsia sia la vendita di biglietti in sé ci motivarono assai a neutralizzare le biglietterie ATPL.

Secondo l’ATPL è legittimatx all’utilizzo dei trasporti locali solo chi può permettersi un biglietto. Il che, per non parlare dei continui aumenti dei prezzi, esclude la gente strutturalmente poco abbiente dall’utilizzo dei trasporti pubblici locali. Citiamo un testo dex compas di Francoforte (Francoforte-sul-meno. Danneggiate-biglietterie-automatiche):
“Visto che tuttx coloro che non possono permettersi i prezzi troppo cari dei biglietti sono ricoperti di pene pecuniarie, le prigioni tedesche sono sovraffollate con prigionierx il cui unico ‘reato’ è di non avere i soldi per i trasporti pubblici. È l’espressione di una politica sbagliata che preferisce rinchiudere lx più poverx dex poverx invece di darsi da fare per la soluzione.”

Chiediamo la sospensione d’ogni tassa per i trasporti pubblici locali e la fine dei controlli vessatori dei biglietti.
Rivendichiamo una società dove la mobilità sia un diritto fondamentale e non una merce.

Tutto per tuttx!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia, Germania: Distrutti vetri a ufficio SPD

25 gennaio 2018

I combattimenti ormai in corso da un anno tra l’esercito turco e YPJ/YPG ad Afrin, Rojava, in questi giorni giunsero a un nuovo livello d’escalation. Attualmente il regime fascista turco conduce una campagna d’annientamento contro Afrin. Come parte di una guerra decennale dello Stato turco contro il popolo curdo.
Come segno della nostra rabbia abbiamo frantumato i vetri all’ufficio SPD.

Consideriamo l’economia e la politica tedesca come sostenitrici attive del regime fascista AKP. Anzitutto la SPD in passato si è distinta sempre di nuovo come forza propellente di una stretta collaborazione tra i due Stati. Così il ministro degli esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu ottenne la legittimazione politica per questo attacco, tra l’altro quando fu accolto come un re dal del ministro degli esteri tedesco Sigmar Gabriel. Gli si prospettarono nuove attrezzature anche anti-mine per il carrarmato da combattimento Leopard-2 di produzione tedesca, il che è una commessa da 250 milioni per Rheinmetall. Gabriel stesso non vedrebbe „alcuna giusta argomentazione per un rifiuto“. E l’impresa delle armi Rheinmetall ha tra i suoi progetti una fabbrica di carrarmati in Turchia – anche questo ordito dal ministro degli esteri SPD Gabriel.
Gli attuali tentativi dex politicx tedeschx di stabilizzare i rapporti con lo Stato turco e di estendere le forniture d’armi appaiono assai cinici, anzitutto visto le dichiarazioni tedesche di sostenere la lotta contro l’IS mentre il regime AKP sostiene attivamente i gruppi jiadisti. Secondo notizie recenti, l’IS e il fronte Al-Nusra furono riforniti d’armi e di vetture turche. Mentre l’IS è stato respinto anzitutto grazie ax combattenti curdx.

Chi dimostra solidarietà con la lotta curda ad Afrin è criminalizzatx. In Turchia ogni opposizione è contrastata, arrestata, torturata. In Germania la polizia attacca le manifestazioni e arresta gente curda.
Concludiamo: La guerra contro la gente curda è sostenuta in modo determinante dallo Stato tedesco. Finché armi tedesche porteranno la morte ax nostrx amicx rivoluzionarx a Rojava salteranno i vetri nelle città tedesche – e altro seguirà. Invitiamo tuttx lx compas a fare lo stesso.

Nessuna tregua al regime fascista – abbasso Erdogan.
Per la società autodeterminata – a Rojava e ovunque.
Bijî Rojava!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Stoccarda: Vernice a ufficio SPD

29 gennaio 2018

La notte scorsa abbiamo lanciato dei sacchetti con vernice colorata all’ufficio SPD nel centro di Stoccarda.
I motivi per un’azione simbolica contro questo futuro partito di governo abbondano.

È più che chiaro a tuttx che al più tardi nel 1918 con l’approvazione dei crediti di guerra per la 1. guerra mondiale la “socialdemocrazia” ha cambiato fronte. Ma anche oggi dimostra molto chiaramente la sua funzione da stabilizzatore del sistema capitalista.

Dopo i massicci attacchi alla classe lavoratrice con l’Agenda 2010, Hartz 4 ecc., le guerre imperialiste come in Jugoslavia o in Afghanistan, oppure con il sostegno a dittature brutali come  l’Arabia Saudita o la Turchia, la SPD è da considerare responsabile per la repressione massiccia contro le proteste G20 ad Amburgo.
Il ministro degli interni SPD di Amburgo, Scholz, con un’ampia campagna aizzava decine di migliaia di sbirri contro le proteste G20 di luglio 2017. La conseguenza della brutalità fisica dello Stato di polizia furono migliaia di feritx, tra cui anche gravi.

Moltx furono incarceratx per giorni, alcunx in parte arbitrariamente per settimane e mesi. Altrx sono tuttora carceratx. Ora, come capri espiatori per le azioni militanti, dovrebbero essere condannatx  a pene politiche dure.

Molto di recente la SPD si presentava vistosamente come partito di guerra e sostenitrice della dittatura presidiale di Erdogan. Dopo molti affari d’armi milionari con la Turchia, la stessa con dei carrarmati tedeschi fa la guerra alla popolazione curda e al movimento di liberazione nel Rojava nord siriano, per inciso ad Afrin. È una guerra condotta palesemente contro il tentativo di costruzione di una società orientata alla solidarietà e umanità. Vuole dire che ogni tentativo di costruire un’alternativa al sistema capitalista di sfruttamento ed oppressione deve ormai essere aggredito anche militarmente.
La SPD fa parte del governo tedesco e con le forniture e la produzione d’armi è di conseguenza direttamente corresponsabile per la guerra e gli assassinii in loco.

Noi come rivoluzionarx e come movimenti sociali in generale siamo confrontatx con uno Stato iperarmato e sempre autoritario nel suo agire.
È vero che non potremo impedire direttamente gli interventi imperialisti tedeschi a livello mondiale. Ma è nostro dovere di portare la resistenza in strada e nelle aziende là dove viviamo. Perlomeno possiamo punzecchiare un po’ il sistema in alcuni punti e metterci fianco a fianco ax nostrx  compas che in tutto il mondo lottano dalla stessa parte!

Salutiamo lx attivistx colpitx dalla repressione. Siamo unitx!
Nel capitalismo non ci può essere pace! Per un sovvertimento rivoluzionario!

Da oggi hanno luogo le giornate d’azione della campagna “United we stand” (https://unitedwestand.blackblogs.org/) contro la repressione durante il vertice G20 ad Amburgo. Attivatevi!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Francoforte sul Meno, Germania: Danneggiate biglietterie automatiche

22 gennaio 2018

Francoforte sul Meno: questa notte abbiamo reso inservibile con schiuma poliuretanica, martelli, vernice e fuoco varie biglietterie automatiche. Inoltre si lasciava una scritta che afferma che i biglietti non sono la soluzione. Abbiamo colpito tra l’altro le stazioni di Francoforte Ovest, Kalkbach e Niddapark.

Da anni i trasporti pubblici, l’Unione Trasporti Rhein-Main (UTR) e con questi le FFSS aumentano continuamente i prezzi dei biglietti a Francoforte e dintorni. Quest’anno non hanno ancora aumentato tutti i prezzi ma hanno annunciato con orgoglio che qualche bigliett non sarebbe aumentato. Sottacendo che nel contempo i prezzi per i viaggi nei dintorni sono enormemente saliti, il che colpisce duramente anzitutto gli strati della popolazione che hanno già scacciato in periferia o fuori città. La UTR tenta anche di spacciare un cambiamento marginale della tratta Francoforte – Offenbach come gran successo. Una farsa se si considera che per anni la differenza di due stazioni comportava e tuttora comporta un balzo del prezzo che supera il 100%.

La politica della UTR e della Compagnia Trasporti Francoforte al Meno (CTF) non è orientata all’utilità per le persone bensì, e non è una sorpresa, serve solo alla strategia della massimizzazione del profitto. Così la UTR è tra le aziende trasporti più care a livello federale, superata al massimo dalle Ferrovie Urbane Rhein-Main ma solo in quanto al fastidioso segnale acustico delle porte.

Anche la chiusura notturna e la sorveglianza di tutte le stazioni metrò rende sempre più difficile trovare un posto caldo ed asciutto per dormire in inverno. La città di Francoforte e la UTR puntano invece all’accalcare le persone senzatetto all livello B della centrale di polizia e poi si meravigliano che si crea una situazione sociale esplosiva.
Visto che tuttx coloro che non possono permettersi i prezzi troppo cari dei biglietti sono ricoperti di pene pecuniarie, le prigioni tedesche sono sovraffollate da prigionierx il cui unico “reato” è di non avere i soldi per i trasporti pubblici. È l’espressione di una politica sbagliata che preferisce rinchiudere lx più poverx dex poverx invece di darsi da fare per la soluzione.

A questo contrapponiamo la prospettiva dei trasporti pubblici locali rispettose del sociale e sostenibili per tuttx!

Salutiamo lx compas che a Brema e altrove difendono una società umana con azioni simili.

Collettivo via libera

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Armidale, Australia: Striscioni per il Giorno dell’Invasione

Ricevuto il 26 gennaio 18

Nelle prime ore del 26 gennaio 2018, degli striscioni sono stati appesi nella cosiddetta Armidale [città nella regione di Tablelands settentrionale, Nuovo Galles del Sud], uno dei quali di fronte al parco dove più tardi nella giornata si sarebbero svolti i festeggiamenti per l’Australia Day.

Lo striscione diceva “NESSUN ORGOGLIO NEL GENOCIDIO – 26 GENNAIO = GIORNO DELL’INVASIONE”. Quest’azione è stata condotta da persone non-Indigene come atto minimo di solidarietà con le lotte dei popoli delle Prime Nazioni.

in inglese

Lipsia, Germania: Vernice e pietre a DITIB

22 gennaio 2018

Sabato 20 gennaio 2018 l’esercito turco ha iniziato ufficialmente l’attacco alla Federazione Democratica Siria del Nord. Da ieri quartieri civili e postazioni YPG/YPJ sono sotto massicci bombardamenti d’artiglieria e dell’aviazione militare turca. Come prima reazione nella notte al 22/01 abbiamo attaccato i locali di DITIB a Lipsia.

È evidente che questo attacco contro Afrin si poteva realizzare solo grazie al sostegno di Berlino al regime Erdogan e gli ultimi incontri tra Sigmar Gabriel e Mevlut Cavusoglu. Sono tedeschi i carrarmati, mezzi e fucili con cui oggi l’esercito turco avanza su Afrin ed è solo l’appoggio politico quasi incondizionato dalla BRD che ha incoraggiato lo Stato turco ad iniziare l’attacco. Che è diretto contro la rivoluzione a Rojava e le persone che hanno respinto l’IS e tanti altri. La Turchia ha aiutato l’IS con armi, informazioni e soldi. Ora che l’IS è quasi sconfitto, il governo turco inizia l’attacco contro chi ha conseguito questa vittoria. Sembra reale il timore che non si tratti di una offensiva militare singola bensì dell’inizio di una guerra. Che si realizzi la speranza dex combattenti a Rojava e Afrin diventi la tomba del governo AKP!

Come prima reazione nella notte al 22/01 abbiamo attaccato i locali  DITIB a Lipsia. Così aderiamo all’appello “Worldwide: Hands off Afrin!”
(insurrectionnewsworldwide.com) e invitiamo all’attacco contro le istituzioni dello Stato Turco e la sua manovalanza politica e economica tedesca. Visto il legame di DITIB con l’apparato statale turco e lo spionaggio contro gli avversari politici in Germania consideriamo l’associazione come rappresentate del governo turco e di conseguenza come obiettivo legittimo. Consideriamo ogni nemico della rivoluzione a Rojava anche nemico nostro e alla gente in loco mandiamo i nostri saluti battaglieri.

Morte al fascismo turco e alla manovalanza nella BRD!
Solidarietà con la difesa di Afrin.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Brema, Germania: Schiuma poliuretanica e vernice a biglietteria automatica e videocamere

10 gennaio 2018

Azione contro l’aumento dei biglietti e della sorveglianza a Brema – L’annuale aumento dei prezzi dei biglietti va di pari passo con l’aumento delle telecamere di sorveglianza. Anche il continuo richiamo a più competenze degli sbirri ne fa ovvia parte quanto i lamenti sull’indebitamento della BSAG (Brema Tram Sa). Vorrebbero abituarci ad accettare queste condizioni comunque di merda: Ehi, la BSAG è sotto di 50 milioni l’anno, ma come si fa a non aumentare i prezzi? Che ci rimane se non la caccia a chi viaggia senza biglietto?

Si sottace che i cinque centesimi di caro-biglietto fanno male proprio a chi già non ha nulla. Che le galere sono piene di persone prese senza biglietto e che non riescono a pagare i propri debiti. Naturalmente si sottace anche che il controllo, le videocamere e il riconoscimento facciale automatico che presto ci sarà ovunque non s’impiegherà solo contro “terroristx” ma contro tuttx noi. Sempre di più spesso gli sbirri accompagnano già ora i controllori, acuendo il sentimento di criminalizzazione e di controllo nei tram.

Non ci è sfuggita nemmeno la pubblicità per l’esercito federale sugli autobus BSAG. Neanche un centimetro ax guerrafondax! Contro la militarizzazione dello spazio pubblico!
Tutto è parte dell’inarrestabile circo che amministra la vita pubblica. Se nulla è più normale di farsi sorvegliare ed accettare la guerra contro la povera gente, allora noi la normalità la sabotiamo!

Il 10 gennaio 2018 abbiamo fermato il tram alla fermata Bardenflethstraße. Con schiuma poliuretanica e vernice ci siamo occupatx delle biglietterie automatiche, delle obliteratrici e delle telecamere di sorveglianza.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Distrutti vetri dex verdi e auto incendiate

11 gennaio 2018

Oltre al turismo la speculazione immobiliare è il principale fattore economico di Berlino. Mentre Stephan von Dassel (verdi) ax senzatetto invidia addirittura un materasso madido nel Tiergarten.

A inizio ottobre 2017, cioè giusto in tempo per la stagione fredda, von Dassel apre le ostilità contro un gruppo di persone che dopo il disbrigo, secondo la politica di successo, della campagna contro lx profughx (migliaia di morti nel Mediterraneo, continui attentati compiuti dai nazi, successo elettorale della AfD) s’offre ora come prossima superficie di proiezione per l’odio della società.

In autunno il panorama mediale berlinese sembrava come ai tempi del nazionalsocialismo: senzatetto aggressivx dell’Europa dell’Est, tossicodipendenti e con disturbi psichici rapinerebbero e sputerebbero a dex passanti nei parchi, inoltre sarebbero responsabili della piaga dei ratti. Una Task Force delle autorità per le aree verdi, della prefettura e degli sbirri interveniva per distruggere ax senzatetto tutti le loro poche cose rimaste. Nel Tiergarten! Sito del monumento ottenuto con tanta fatica per lx Sinti e Roma assassinatx e perseguitatx ai tempi del nazionalsocialismo!

Come anche oggi, le campagne scioviniste furono attizzate con nemici immaginari e panico fittizio prodotti dai media. Ma l’odierna Berlino, una città che oggettivamente soffre sotto il mercato capitalista della casa, non vuole imparare e di nuovo cerca la causa dell’essere senza tetto nelle peculiarità di dati gruppi di persone.

In questo contesto come parte della TaskForce contro Sinti e Roma anche la Caritas partecipa con la sua offerta di “aiuto al ritorno volontario”. Secondo il direttore dell’associazione Caritas, il programma marcia bene, finora neanche una persona non tedesca deportata sarebbe ritornata.
Nel mentre Stephan von Dassel risiede nel suo lussuoso attico e si compiace della sua fama da sobillatore. Non si sa ancora se il suo loft è finanziato con i crediti della banca popolare. Ma è certo che alle élite crea gli spazi necessari per auto-realizzarsi. Dove vedere delle persone che non hanno nulla disturba solo il clima d’investimenti.

Secondo i leader democratici questi gruppi di persone che non hanno né voce né forza per difendersi, che vivono miseramente ai margini della società che odiamo e che non sono cagati neanche con uno sguardo sono degli oggetti ostili e senza umanità. Oggi fu sgomberata la scuola Gerhart-Hauptmann, anche qui funziona la propaganda del nemico che sottomise gli sforzi all’autodeterminazione dex reiettx al dettato del servizio di sicurezza Securitas. Anche l’occupazione dell’Oranienplatz fu terminata con una campagna mediatica contro lx abitanti auto-organizzatx che ci vivono e che per es. Kurt Wansner ha definito ripetutamente come ratti. Sobillatx da questo aizzamento, dex vicinx addirittura partirono una sera per fare ordine incendiandone le tende. Oggi di fronte c’è un albergo di lusso che produce forti entrate anche al distretto (anche questo fu già attaccato dai commando).

Questo cannibalismo e questa guerra sociale di chi nel quotidiano sociale non ha timori salvo del cannibalismo culturale dex stranierx e disadattatx, secondo noi non ha nessun diritto di esistere. Nella nostra città non c’è spazio per i membri del partito dei verdi e i commercianti immobiliari. In futuro la renderemo più dura ai responsabili. Per ogni senzatetto che muore congelatx oppure è pestatx a morte dai nazi sobillati, aumenterà il desiderio di portare il pareggio nelle fila nemiche.

Per fare un po’ di propaganda allo sfogo della rabbia contro le istituzioni della democrazia e per diminuire la frustrazione a detrimento dei ricchi, nel giorno della cinica “conferenza strategica” contro lx senzatetto abbiamo rotto i vetri della sede dei verdi a Wedding. L’ufficio utilizzato anche da Stephan von Dassel reagiva con il solito tentativo di orwelliane falsificazioni concettuali.

Inoltre abbiamo acceso un fuoco nel parco del cittadino a Pankow nutrito con degli alberi da natale, con una BMW di Drive Now e un’auto di servizio della Volksbank. La banca popolare è partner di imprese immobiliari come il gruppo CG. Concede crediti per garantire il finanziamento dei progetti di costruzione. Ne fa parte la copertura dei costi creati dalla resistenza contro i progetti: Come per i tribunali con le cause d’inquilinx, per le ditte di sorveglianza, per i danni vandalici. La Volksbank garantisce con grandi cifre che ai progetti di costruzione non manchi l’aria prima che iniziano a rendere. Così la Volksbank è corresponsabile per la situazione abitativa nella città.

Notizie della guerra sociale anche su https://chronik.blackblogs.org/
Antifa all’offensiva!

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Distrutti dei vetri presso “Lavoro e Consulenza”

3 gennaio 2018

Domenica, AfD Dessau vuole disturbare la commemorazione di Oury Jalloh assassinato. Con la parola d’ordine “Chiudere il fascicolo Oury Jalloh”. Anche i quadri AfD di Berlino attorno al fan di Höcke, Andreas Wild (parlamentare berlinese), hanno annunciato di parteciparvi. Per ricordare Wild che tali azioni si pagano in prima persona, nella notte al 3 gennaio distrutti i vetri della sua agenzia di lavoro “Lavoro e Consulenza” a Berlino-Lichtenberg.

Evidentemente neanche le telecamere istallate dopo l’ultimo attacco nel mese di maggio del 2016 riuscirono a cambiare le cose. Sul luogo furono ritrovati dei volantini che chiarivano al vicinato la connessione con Oury Jalloh. Alla fine si afferma: “Niente pace con degli assassini! Niente pace con AfD!”. La visita ad Andreas Wild ha dimostrato di nuovo che l’infrastruttura AfD e le risorse dex sux protagonistx sono vulnerabili. Una settimana fa anche a Brema una ditta AfD fu attaccata con successo. Vuol dire che la pressione quotidiana contro AfD e chi la sostiene riprende slancio.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Salonicco, Grecia: Dichiarazione da parte del collettivo Libertatia dopo l’attacco fascista

Salonicco: Dichiarazione da parte del collettivo Libertatia dopo l’attacco fascista

Domenica 21 gennaio, verso le 13:30 e prima della marcia nazionalista per la Macedonia, dei gruppi fascisti che vi partecipavano hanno attaccato alcuni spazi occupati. Hanno attaccato in primo luogo il centro sociale libero Scholeio, e dopo esserne stati respinti si sono diretti al nostro squat danneggiando la facciata dell’edificio e il cancello. I danni sono stati riparati dai membri del nostro collettivo, che più tardi hanno partecipato alla manifestazione antinazionalista a Kamara.

Circa 2 ore dopo, un gruppo di 60-70 fascisti hanno attaccato di nuovo il nostro squat con molotov e fumogeni e appiccando un incendio all’edificio. In quel momento non c’era nessuno all’interno. Durante l’attacco era presente la polizia di stato, che non è intervenuta e ha offerto protezione ai fascisti, mentre una camionetta di celerini era parcheggiata non lontano. Il vicinato ha reagito veementement, urlando contro i fascisti, che hanno reagito a loro volta con insulti e lanci di fumogeni. Quando i fascisti hanno cercato di tornare allo Scholeio, la polizia ha mantenuto lo stesso atteggiamento: hanno offerto copertura e isolato i/le compagn* all’interno.

Che sia chiaro: gli attacchi e l’incendio non sarebbero stati possibili senza la copertura della marcia per la Macedonia. Erano qui per quello ed è alla marcia che sono tornati. Tutti i gruppi neonazisti avevano fatto appello alla partecipazione alla marcia, ma la cosa sembrava non interessare a nessuno, ed è stata concessa loro la legittimazione sociale e lo spazio publico per esprimersi e agire.

Siamo ben consapevoli del fatto che in altre circostanze tutto questo non sarebbe stato possibile, che ciascuno rifletta sulla propria posizione rispetto al fascismo. Queste azioni di gruppi parastatali rafforzano la repressione di stato contro chi lotta e resiste per un mondo migliore. Che ciascuno valuti chi trae beneficio dall’incendio di un edificio con più di un secolo di storia e che era stato abbandonato da decenni. Un edificio che noi, da anarchic*, comunisté* libertar* e rivoluzionar*, abbiamo deciso di occupare e preservare, da un lato per rispondere alla necessità d’alloggi per proletar*, migrant* e persone attaccate da stato e capitalismo, e dall’altro per creare uno spazio di politico radicale e promuovere una nuova cultura libertaria. Dev’essere chiaro che questi attacchi costituiscono un atto criminale che avrebbero potuto avere un esito tragico, in caso ci fossero state delle vittime.

Questi attacchi non fermeranno la nostra lotta contro lo stato, il capitale e il fascismo. Nessun attacco ci spaventerà e non faremo ai/lle fascist* alcun favore, ma rafforzeremo le nostre coscienze e continueremo a lottare con tenacia per i nostri valori, per una società d’uguaglianza e libertà.

GLI ATTACCHI FASCISTI NON RESTERANNO SENZA RISPOSTA
COSTRUIAMO BARRICATE CONTRO LA MINACCIA FASCISTA
PER L’ANARCHIA E IL COMUNISMO LIBERTARIO

Stoccarda, Germania: Vernice a sede regionale della polizia criminale

1° gennaio 2018

Nella notte di capodanno abbiamo attaccato la sede regionale della criminale di Baden-Württemberg con la vernice e nella forma di uno slogan con lo spray. Le motivazioni per l’azione sono spiegate nel seguente articolo.

Nelle ultime settimane aumentava massicciamente la repressione contro chi quest’estate ad Amburgo era in strada contro il vertice dei maggiori guerrafondai e padroni del mondo e si opponeva ai progetti di guerra, alla povertà e allo sfruttamento. Giusto ultimamente ci furono delle razzie contro dei progetti di sinistra e appartamenti privati a livello federale, seguite dalla finora più vasta ricerca pubblica contro attivistx di sinistra. Già prima del vertice si delineava che l’impiego degli sbirri non poteva essere un consueto impiego degli sbirri. Con l’art CP fatto passare d’urgenza e un riarmo massiccio degli sbirri si delineava che si stavano preparando alla eventualità di un’insurrezione maggiore.

Ad Amburgo si poteva osservare di come l’apparato della repressione si preparava alla possibilità di future insurrezioni. La massiccia violenza sbirresca e la seguente repressione dovrebbero intimidire e cacciare indietro la sinistra radicale su tutto il territorio federale. Diventa la normalità abolire addirittura i diritti fondamentali borghesi. Così si crea un gettito repressivo stabile e alto. Inoltre si poteva collaudare nella pratica una lotta controinsurrezionale. Preventivamente si tenta di non lasciare dall’inizio alcun spazio a quel movimento che a quella logica dello sfruttamento capitalista che attualmente è in una crisi contrappone una prospettiva solidale.

Da sempre la repressione era parte costante dell’apparato di Stato e anche in futuro la classe dominante avrà sempre bisogno della repressione per controllare e non far alzare la testa alla gente che offre nuove prospettive. Questo succede sia con l’ausilio delle leggi sia con la violenza psichica e fisica.

La politica rivoluzionaria, che mette in discussione basilare i rapporti di dominio esistenti, è tra le prime ad essere nel mirino dell’apparato repressivo dello Stato – anche se attualmente siamo lungi dal porre praticamente la questione del potere e di cambiare i rapporti a beneficio della maggioranza.

Siamo noi a determinare lo spazio politico! Non facciamoci intimorire da nessuna repressione e contrapponiamole la nostra solidarietà battagliera.
Nessun attacco sbirresco, uguale se contro strutture o singolx di sinistra, rimane senza risposta. Quest’azione simbolica contribuisce al far andare a vuoto gli attacchi, ma contrattaccare significa anche non fare un passo indietro e continuare con la costruzione di strutture rivoluzionarie.

Perciò anche in futuro non ci lasceremo intimidire né da sbirri né da pubblici ministeri. Ogni attacco alla sinistra rivoluzionaria avrà conseguenze.

Fuoco e fiamme alla repressione!
Per una prospettiva rivoluzionaria e una società liberata!
Viva la solidarietà internazionale!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Tubinga, Germania: Vernice a distretto di polizia

2 gennaio 2018

Nella notte sul 2/1 abbiamo ricoperto di vernice il distretto di polizia della città Sud di Tubinga.
Siccome non c’era altro da aspettarsi anche l’anno 2017 oltre la repressione attorno al vertice G20 e la nuova legge di polizia ha fornito molti motivi per quest’azione.

La polizia come istituzione è già razzista, emarginante e fondamentalmente disumana nel suo agire anche quando si attiene alle leggi vigenti.
Ma al più tardi ora dovrebbe essere chiaro a tuttx che nemmeno questo è il caso, che in verità la polizia nella sua funzione esecutiva si ritiene al di sopra delle legge.

Deve essere chiaro che non chiediamo una polizia migliore ma il suo smantellamento nei tempi lunghi.

In poche parole:
Per un 2018 resistente per dei motivi.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia, Germania: Incendio doloso alla casa del diritto minorile

1° gennaio 2018

Mentre con abbondanti allegre bevute e gran chiasso in molti posti si brindava sui sempre stessi desideri e impegni – come se tutta la merda del passato potesse essere lavata via semplicemente con lo spumante – noi avevamo il nostro proprio fuoco d’artificio: abbiamo colto l’occasione e con alcuni ordigni incendiari nel bagaglio siamo entratx nell’area sulla Witzgallstraße lasciando agli sbirri e alla procura i nostri auguri di buon anno nuovo. In questo posto le autorità della repressione collaborano per rificcare nel “migliore di tutti i mondi” e ricacciare nel sistema della logica dello sfruttamento lx giovani “criminali”.

E nei mesi scorsi abbiamo dovuto vivere abbondantemente quel che viene da una società del genere: sono successe tante di quelle cose che ci hanno riempitx di preoccupazione, di tanta rabbia e incomprensione.

Da un lato abbiamo – ecco pochi esempi:
– Il nuovo inasprimento delle leggi sull’asilo già ora inumane
– le nuove leggi di polizia e il suo riarmo
– l’accettazione della AfD e il generale balzo a destra
– il G20 e seguito (aizzamento, razzie, caccia all’uomo, ricerca pubblica, tentativi di divisione, desolidarizzazione)
– il divieto di linksunten

Dall’altro lato c’è la nostra paralisi e il nostro sentimento di impotenza, vale a dire l’assenza dell’urlo d’indignazione che avrebbe dovuto seguire, visto il continuo arbitrio e vortice che ci fa sprofondare sempre di più in una vita totalmente sorvegliata e minacciata dall’imminenza di uno Stato di polizia. Ben sappiamo che la nostra evasione dall’impotenza non farà vacillare o addirittura crollare l’ordine statale. Ma altrettanto lungi da noi è attendere ed esprimere in sordina la nostra critica alle condizioni vigenti.

I nostri saluti vanno a tuttx in galera che lì continuano a portare avanti le proprie lotte, che non si fanno spezzare e che resistono, e a tuttx che non hanno votato le proprie energie e passioni ai padroni e potenti bensì alla voglia d’agire per una vita migliore e libertà infinita!

Alcunx Autonomx (A)

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

[Appello internazionale] 11 Giugno – Giornata internazionale di solidarietà con Marius Mason e tutt* i/le prigionier* anarchic* di lunga durata

Negli anni, la giornata dell’11 giugno in solidarietà a Marius Mason e tutt* i/le prigionier* anarchic* di lunga durata ha sostenuto e messo in luce decine di prigionier*. Più di recente abbiamo cercato di includere più prigionier* all’esterno degli Stati Uniti per evitare di cadere nella facilità dell’americanocentrismo e per rappresentare più fedelmente la ricchezza delle lotte anarchiche e anti-autoritarie attraverso il globo. (Maggiori informazioni sul sito june11.org)

A partire da questa osservazione chiediamo quindi aiuto per tradurre e diffondere questo breve messaggio. Sappiamo che ci sono molt* prigionier* le cui storie non sono arrivate fino a noi, o con cui è stato difficile stabilire un contatto. Anche se June 11th è focalizzato sui/lle prigionier* anarchic* e di lunga durata, non si tratta di requisiti rigidi. Ci preme sostenere prigionier* anti-autoritar* di tipo e di lotte diverse. June 11th vuole che i nomi dei/lle compagn* rinchius* da diversi anni restino sulle labbra di tutt*, molto tempo dopo che alcuni di questi sono passati nel dimenticatoio a causa delle nuove lotte, le nuove emergenze e e sempre altr* amic* pres* di mira dallo stato.

Di solito usiamo come riferimento i 10 anni di pena, ma attualmente sosteniamo alcun* prigionier* condannati a 6 o 7 anni. Non facciamo questa distinzione per sminuire l’esperienza dei/lle compagn* che vengono portat* via dalle loro comunità e torturat* per un numero inferiore di anni, ma come una sorta di ammissione del fatto che dobbiamo fare di più per sostenere ed essere solidal* con chi viene rinchiuso per diversi cicli di lotta.

Se conosci dei/lle prigionier* che rientrano in questo profilo e che vorresti venissero inclus* nella giornata dell’11 giugno contattaci.
Quando è possibile, aspiriamo ad avere un dialogo con chi è solidale per informarci in modo più approfondito su come possiamo sostenerl* e conservare la loro voce nelle nostre attività.

Aiutaci a tradurre e diffondere questo messaggio il più ampiamente possibile. Aspettiamo tue notizie:  june11th@riseup.net

Vostro Comitato June 11th in lotta

in portoghese

Brema, Germania: Bruciato camion del cementificio Thielen

26 dicembre 2017

Il cementificio Thielen (presso l’Industriehafen 49) è proprietà di alcuni membri della NPD. È anche uno dei motivi per cui avevano messo a disposizione (camion elettorale) la propria logistica alla campagna elettorale AfD Brema. Questo motivo nella seconda giornata di natale ci ha spinto a visitare il cementificio con la benzina per dare fuoco ad alcuni camion della ditta.

AfD è un partito di antifemministi, razzisti, antisemiti e altri nemici della libertà. Si è posto l’obiettivo di salvare la nazione tedesca. I loro rappresentanti argomentano che un’identità nazionale non si può fondare sul “culto della colpa” dell’olocausto.

Anche noi siamo dell’avviso che una vocazione tedesca all’assunzione di “responsabilità” nel mondo non può giustificarsi né con 6 milioni di persone uccise col gas né col far scoppiare due guerre mondiali.

Ma le nostre conclusioni sono tutt’altre: Abbasso la Germania! Per qualcosa di meglio che la nazione!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Foresta di Hambach, Germania: Incendio di cavi all’estrazione a cielo aperto

Il 24 dicembre 2017 abbiamo incendiato i cavi che forniscono energia elettrica all’estrazione a cielo aperto di Hambach, fermando perlomeno una parte delle macchine gigantesche. In questo caso i cavi si trovavano sul belvedere (direzione Terra Nova) che dà sull’estrazione a cielo aperto.

L’estrazione a cielo aperto di Hambach è un buco più grande di Colonia e vi si estrae la lignite. La combustione di questo carbone emette incredibilmente tanto CO² (ed altro, per es. l’arsenio,…) accelerando quindi il cambiamento climatico. Che ha conseguenze catastrofiche come siccità, inondazioni e tempeste con la morte o la perdita delle basi vitali di tanta gente.

Inoltre, per questa estrazione a cielo aperto tanta gente deve andarsene dai propri villaggi che devono ritirarsi visto l’avanzata, e viene abbattuta la foresta di Hambach, un bosco antico e bellissimo.

Stop Coal now!
A RWE: Merry Crisis and a happy new fear!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Trentino: A proposito di ritrovamenti

Sono mesi in cui i segni lasciati dagli spioni del potere sembrano essere tutt’altro che rari. Come avvenuto in alcune altre città durante il rumoroso periodo natalizio, anche in Trentino abbiamo scoperto chi si nascondeva dietro gli strani avvisi di due macchine di compagni. Un paio di mesi fa abbiamo trovato microfoni e gps installati sulle automobili.

Ma un secondo ritrovamentro, decisamente più inquietante, ci ha lasciati un poco più colpiti. Qualche settimana più tardi, infatti, abbiamo trovato una microtelecamera nella cucina-sala di un’abitazione.

Il tutto era stato posizionato in un angolo della stanza, poi coperto con della malta lasciando solo un buco microscopico per la telecamera.

Paesi Bassi: Capodanno. Azione di solidarietà al centro di deportazione vicino all’aeroporto di Rotterdam/L’Aia

A Capodanno una ventina di persone hanno organizzato un’azione solidale presso il centro di deportazione dell’aeroporto di Rotterdam/L’Aia.

Mentre quasi tutto il paese stava festeggiando il nuovo anno, centinaia di persone aspettavano di venire deportate solo per il fatto di non possedere il giusto pezzo di carta. La prigione accanto alla pista di decollo dell’aeroporto di Rotterdam/L’Aia è uno dei posti in cui i/le migranti aspettano la loro espulsione.

Come piccolo gesto di sostegno per le persone rinchiuse e disgusto per le prigioni e il mondo che ne ha bisogno, a mezzanotte abbiamo fatto un’azione solidale con fuochi d’artificio, rumore, slogan e striscioni.

Contro un mondo di frontiere, prigioni e autorità. Per la libertà. Per l’anarchia!

Brema, Germania: Bruciata vettura dell’ufficio per l’assistenza ai lavoratori (AWO)

8 dicembre 2017

Nessuna pace con la sicurezza interna – nessuna pace con la consulenza di rimpatrio – Lo scorso fine settimana si celebrava a Lipsia la conferenza dei ministri degli interni. Di nuovo tutti i porci dell’intero territorio federale si riunirono per normalizzare e formalizzare in legge le condizioni autoritarie e razziste nella BRD.

Brillava anzitutto Ulrich Mäurer, senatore degli interni di Brema, e non era in primissima fila non solo sulle foto ma anche con la sua contribuzione. La sua richiesta è: Una galera centrale per le espulsioni e un tribunale per i Gefährder, vale a dire per “persone che rappresentano un pericolo per la sicurezza pubblica, in modo particolare in rapporto all’eventualità di una partecipazione al compimento ed alla progettazione di attentati di stampo islamista”.

Questa richiesta non la lasciamo senza commento. Abbiamo un’altra contribuzione. Il nostro contributo è inconciliabile e pieno di rabbia contro lo Stato e la sua manovalanza. Ecco perché nella notte da giovedì a venerdì (8 dicembre 2017) abbiamo incendiato una vettura di AWO.

AWO non è un’associazione antirazzista. Fa gioco di squadra con Mäurer e combriccola. Con la sua sporca consulenza di rimpatrio offre una parte dell’infrastruttura per espellere le persone o per costringerle a lasciare “volontariamente” il paese.

Lotta allo Stato di polizia tedesco. Lotta alle condizioni razziste.
Eravamo noi, i Gefährder.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH