Category Archives: Annunci-Eventi

Cile: Novembre di Vendetta

La mattina del 19 novembre 2015, Kevin, 18 anni, complice la notte, andò in bicicletta fino al perimetro della scuola di gendarmeria di San Bernardo, armato di una bomba, un accendino e un coltello. Dopo la detonazione, la polizia bastarda che è venuto dietro i suoi passi dopo una lunga indagine, lo cattura a pochi metri dal luogo e contemporaneamente il compagno Joaquin Garcia viene rapito a casa sua, entrambi tenuti prigionieri nella disgustosa prigione dell’Alta Sicurezza (CAS), in particolare nella sezione massima sicurezza (MAS).

Entrambi sono accusati dell’attacco esplosivo alla dodicesima stazione di polizia di San Miguel il 29 ottobre, una bomba composta da un estintore da 6 kg riempito con più di 3 chili di polvere da sparo nera, circa 100 chiodi da 4 pollici e 50 chiodi da 1 pollice nel’interno in modo che funzionassero come proiettiles, una bottiglia da 1 litro di acido solforico e due bottiglie da un litro con benzina, il tutto attivato da un telecomando, costituito da un telefono cellulare collegato a una lampadina da 2,5 volt modificata come detonatore, reivindicato dalla ”cellula deflagrante Gerasimos Tsakalos – International Conspiracy for Revenge”, anche Kevin fu stato accusato dell’attacco esplosivo contro la Gendarmerie School e di un attacco esplosivo alla compagnia elettrica Chilectra, reivindicato il 16 ottobre per la “cellula karrkarri“, questi ultimi due attacchi erano collegati solo a Kevin.

Dopo 7 mesi di prigionia, Kevin chiede di essere trasferito nel carcere/mattatoio di Santiago 1. Il 15 giugno 2018 inizia il processo inquisitorio dei compagni, dichiarandoli colpevoli il 15 agosto, a Joaquin per il trasporto di un’arma di fuoco e munizioni, quelli che il tenia quando fu arrestato, mentre fu un fuggitivo per rompere una misura de arresti domiciliari totali, anche l’attacco al 12 ° stazione di polizia di San Miguel, insieme a Kevin, che anche fu condannato per l’attacco esplosivo alla Scuola di Gendarmeria di El Bosque-San Bernardo. Il 5 settembre 2018, furono condannati a un totale di 13 anni di carcere per Joaquin e 17 anni per Kevin.

Il 2 novembre, quando scende nella cortile della prigione, Kevin sono stato coinvolto in una rissa con un altro prigioniero, che sembrava essere uno dei tanti conflitti quotidiani vissuti in quel luogo, ferito in modo letale, senza ricevere assistenza medica tempestiva, è trasferito già deceduto da Santiago 1 un’ora e quindici minuti dopo, a Ospedale esterno Barros Luco.

”Sapevo con cosa avevo a che fare, dal momento in cui ho consapevolmente deciso di vivere la mia vita in costante azione e non parole vaghe, e non rimpiango nulla”

Un anno dopo il suo omicidio, viene fatto un appello internazionale all’azione per vendicarsi dell’omicidio di Kevin mentre è stato tenuto prigioniero all’interno del carcere/mattatoio di Santiago 1. La chiamata si estende per realizzare azioni di vendetta multiforme, scommettendo per una prassi caotico della violenza in tutto
Novembre. Tralasciando le distorsioni utilitaristiche che sono sorte intorno a Kevin, che contraddicono le sue parole e azioni.

“Quella solidarietà non sia solo una parola cliche, quella solidarietà sia un’azione inferocite che di iniezioni di forza ed energia al cuore di ogni sorella in cattività”

Vendetta per Kevin, complicità con Joaquin
PER LA LIBERTÀ DI TUTTI I PRIGIONERI DEL MONDO!

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Besançon, Francia: Sabotaggio di una telecamera – Giugno 2019

Con o senza movimento dei gilet gialli, il potere estende il suo controllo moltiplicando l’installazione di telecamere di videosorveglianza. L’ubicazione degli occhi tecnologici dello Stato viene studiata con minuzia su basi statistiche dai comuni e le forze di mantenimento dell’ordine. A volte viene cambiato il luogo e l’orientamento per coglierci di sorpresa. Oltre a voler spiare ogni nostro gesto in ogni momento e ogni luogo, l’obiettivo ricercato dallo Stato e i suoi sbirri è innanzitutto quello di dissuadere le velleità di rivolta individuale o collettiva, ma anche rassicurare borghesi, bravi cittadini e commercianti.

Passeggiare con gli occhi ben aperti nelle strade delle metropoli è sufficiente per rendersi conto che queste videocamere proliferano nei luoghi strategici, nelle zone in cui reati e criminalità vengono considerati più importanti (luoghi di spaccio, degrado più importante che altrove, etc).

Dall’inizio del movimento dei gilet gialli a Besançon, delle videocamere appaiono sulle piazze in cui il corteo del sabato è solito stazionare e affrontare i tirapiedi in uniforme dello Stato. Man mano che le manifestazioni si susseguivano, sono apparse delle telecamere dome, che hanno come abiettivo di punire e rinchiudere sempre più i rivoltosi: dapprima all’incrocio di Chamars nei dintorni della prefettura, poi a quello della via Battant e alla fine anche sull’incrocio della piazza Siffert, a pochi passi dallla «City», il centro economico e amministrativo del centro. Tutti questi luoghi il sabato sono stati punti di scontro e di danni… Queste camere di sorveglianza sono già state prese di mira durante le manifestazioni dei Gilet gialli: lo scorso dicembre ne aveva fatto le spese quella delle via Marulaz, sul liceo professionale.

A metà giugno, passeggiando, ho notato che una delle telecamere era semplicemente sparita, come per magia. Si trovava in piazza Siffert. Ormai non ne resta che la struttura, il globo si è volatilizzato.
Non so da quanto tempo sia stata sabotata, ma questo piccolo gesto di ostilità, passato naturalmente sotto silenzio dai giornasbirri che sono da sempre i lacché dello Stato e dei potenti, potrebbe ispirarne altri.

Davanti alla proliferazione degli occhi dello Stato, azione diretta!
Sabotiamo questa società di controllo e di sorveglianza!

Böblingen, Germania: Danneggiata vettura di Boels

7 maggio 2019

Nella notte dal 6 al 7 maggio 2019 abbiamo sabotato alcune vetture della ditta Boels a Böblingen. Abbiamo incollato alcune porte e leve con la schiuma poliuretanica e inoltre tagliato vari cavi.

Boels è una ditta che principalmente affitta macchine da costruzione ecc. Già l’anno passato durante lo sgombero della foresta di Hambach, Boels forniva i fari agli sbirri.
Ieri un gruppo di persone ha occupato un macello a Düren (ulteriori info: https://de.indymedia.org/node/32370).
E di nuovo Boels ha aiutato gli sbirri (Foto qui: https://mobile.twitter.com/HambiLluna/media/grid?idx=9) fornendo un cestello elevatore.

Chi coopera con gli sbirri è sotto attacco!
Solidarietà con la foresta di Hambach e lx occupanti del macello!
Until every cage is empty – finché ogni gabbia è vuota!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Amburgo: Acido butirrico a bancarella AfD

5 maggio 2019

I partiti di destra irritano ovunque compaiono!

Nella domenica di oggi ad Amburgo Bergstedt si celebra la festa annuale “Bunte-Meile”.
Purtroppo alla AfD neofascista da parte di chi organizza questa festa annuale è offerto ogni anno la possibilità di diffondere il suo lerciume razzista e misantropico.

Al nostro arrivo abbiamo notato che alcunx attivistx stavano già accompagnando la bancarella con dei volantini critici. Ancora di più piacere ci ha fatto l’odore inequivocabile dell’acido butirrico che evidentemente era stato sparso in grandi quantità vicino alla bancarella AfD. La piazza attorno alla bancarella era ben immersa nel lezzo bestiale.
Al nostro arrivo eravamo stupitx per massiccia presenza sbirresca di complessivamente 10 auto presso gli ingressi alla festa.

Visto che per buoni motivi ci teniamo copertx e che c’erano già abbastanza persone attive sul posto, andammo alla ricerca di targhe note – e per il nostro grande piacere abbiamo scoperto la VW del direttore circondariale Dietmar Wagner, con indirizzo Amburgo Oldenfelde, Pyritzer Stieg 7 – e gli abbiamo bucato le gomme posteriori.
Rovinare la giornata ai nazi! Niente retroterra tranquillo!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco di mc

Amburgo: Vernice e pietre a edificio di giustizia penale

26 aprile 2019

In prima serata del 26 aprile ad Amburgo è stato attaccato l’edificio di giustizia penale in piazza Sieveking. Sulla strada è stata eretta una barricata di copertoni in fiamme, la facciata e le finestre danneggiate con vernice e pietre e, per distruggerlo, sotto un traliccio video dato fuoco a dei copertoni.

Attualmente, in tanti posti degli individui combattivi stanno davanti ai tribunali. Solidarietà con lx prigionierx non pentitx e non collaborativx. A coloro delle lotte G20 ad Amburgo, ax anarchicx accusatx che in Belgio stanno davanti ai tribunali per le loro lotte. Ax anarchicx russx che resistono alla tortura, all’aizzamento e alla prigionia. Ax anarchicx in Italia che sputano in faccia alle continue operazioni repressive, all’isolamento, alla sorveglianza e alle pene lunghe.

Se lottare per la libertà è un crimine, allora l’innocenza sarebbe allora il peggiore di tutti. Solidarietà significa continuare a lottare!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Chemnitz, Germania: Acido butirrico contro apertura di un locale di destra

1° maggio 2019

Per il 1° maggio, la giornata internazionale di lotta di chi lavora, Prochemnitz fa pubblicità per l’apertura del centro cittadini nella Brauhausstraße 6. La casa appartiene a Martin Kohlmann – avvocato, fondatore e direttore di ProChemnitz e neonazi dichiarato.

Sotto il nome “Festa dei cittadini per la libertà, la patria e il futuro”, oggi dovrebbe essere fondato un punto pubblico d’incontro e di collegamento in rete per “cittadini”. Tra l’altro ProChemnitz annunciava un castello gonfiabile come anche cavalcare dei pony e “discorsi futuri”.
La rappresentanza cittadina con una “festa per bambini” trasfigura il pericolo dietro quest’istituzione. Qui dovrebbe crearsi un centro pubblico per fascisti. In passato nella casa di Kohlmann soggiornavano ripetutamente dei neonazi disposti alla violenza e organizzati. Il nuovo corso di ProChemnitz di occupare degli spazi nella società civile per aumentare la loro influenza e nel contempo aprire degli spazi per fascistx deve essere troncato.

Ci posizioniamo con chiarezza contro la bettola patriottica di Kohlmann. Ecco perché nella notte dal 30 aprile al 1° maggio ci fu un attacco con l’acido butirrico sulla Brauhausstraße 6. Marcando così l’istituzione come sito d’attività d’estrema destra. Che lezzo!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Wuppertal, Germania: Vetri rotti e vernice a polizia, Deutsche Bank, Cassa di risparmio e Volksbank

3 maggio 2019

Nella notte da giovedì a venerdì, le filiali della Deutsche Bank, Sparkasse, e Volksbank come anche il posto degli sbirri nel quartiere Cronenberg di Wuppertal hanno avuto visita notturna con vetri rotti e accenti colorati.

Autonomo significa autodeterminato, autonomo significa resistenziale. Ma non solo il 1° maggio.

I meccanismi che ci opprimono sono da attaccare ad ogni livello.
Il capo della polizia Röhrl di Wuppertal e il ministro degli interni del Nord Reno Westfalia tentano dall’inizio del loro insediamento di procedere massicciamente contro le strutture autodeterminate e auto organizzate. Non ci possiamo far togliere questi spazi liberi duramente conquistati. Tra l’altro manifestare senza autorizzazione il primo maggio, far sanguinare RWE per le sue macchinazioni o fare visita notturna ad altri fautori dell’oppressione e dello sfruttamento. Stavolta toccava, come già tante volte in tante altre città, alla Deutsche Bank, alla Volksbank e alla Sparkasse. I motivi abbondano. Come il profitto e la capitalizzazione della gentrificazione in espansione come si vede giusto a Berlino, ma che presto ci colpirà ovunque. Come guadagnare con la guerra, la povertà e la fuga, come si può vedere anche troppo bene in Kurdistan, Grecia e altrove. La lista sarebbe infinita. Ma anche la caserma degli sbirri non è stato scelta per caso. Con la formazione sempre più autoritaria dello Stato e della polizia, che dopo il G20 e con le nuove leggi di polizia diventa sempre più evidente, la critica con delle visite notturne di tali condizioni e dell’istituzione polizia che le rende possibili, è più importante che mai.
Gli arresti dell’anno passato non vanno dimenticati!

Solidarietà con le persone colpite dalla repressione che fra poco staranno davanti al tribunale a Wuppertal!

Il 1. maggio rimane imprevedibile!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Germania, Berlino: Pietre contro nuova costruzione

26 aprile 2019

Per prima cosa vorremmo inviare un piccolo segno di solidarietà alle persone che attualmente s’organizzano contro gli affitti e la speculazione con la casa. E ancora di più a coloro che non possono più partecipare all’assurda corsa per avere una casa.

Salutiamo la resistenza contro le ditte immobiliari nelle settimane passate. La resistenza contro gli affitti si fa sempre più irriducibile e questo è la nostra chance per acuire ancora le condizioni contro i profittatori del normale regime capitalista. Si volatilizza la fede nei partiti e le loro promesse di equità sociale. La socialdemocrazia nella veste della Linkspartei in una città totalmente capitalizzata come Berlino anche in futuro si piegherà agli interessi dell’economia immobiliare. Si possono intravedere vari tentativi dei padroni di recuperare le lotte dex inquilinx. Ma prima o poi se ne accorge anche lx ultimx che i partiti sono e rimangono leccapiedi del capitale.

Luogo del delitto Gleisdreieckpark: poco fa la ditta Allod nel sud del parco non si vergognava di battezzare il proprio progetto “Neu-Schöneberg – Nuova Schöneberg” ma, gradevolmente, si è beccata tanti contra con vernice già in fase di costruzione e anche ora, a costruzione finita.
Mentre Ziegert nella Flottwellstraße attrezza l’ultima lacuna costruttiva (in costruzione, nome del progetto “Wohnpanorama – Panorama abitativo” pubblicizzato a partire dai 5.500 €/m²), l’obiettivo delle nostre brame è in procinto di prendere il posto della vecchia casa dall’altro lato del parco. Va da sé che oggigiorno un progetto di costruzione non si presenta senza nome proprio e così il progetto fu battezzato „Gleis Park“, lo costruisce il gruppo Bauwens e da agente esclusivo funge Engel & Völkers. Le unità abitative (“L’attico seduce con un savoir-vivre rappresentativo”; “La mattina vista lontana, la sera filarmonia”) si possono comprare per umili 0,5 a 1,5 milioni di €. Essere veloci paga(va) poiché non sono più disponibili che poche unità, perciò abbiamo preso tutto il nostro pietrisco e glielo abbiamo buttato addosso. Gli abbiamo consegnato come minimo 50 comandamenti ma mai più sentito qualcosa di loro…

Contro la città dei ricchi – Per un maggio sovversivo

Fonte: Indymedia (Tor)

Kiel: Vernice a pietra commemorativa Noske

6 settembre 2018

Nel 2018, la città socialdemocratica di Kiel celebrava il centenario della rivoluzione di novembre. Ambigua come è, la SPD vuole presentarsi come punta della rivoluzione e della democrazia. Ma subito dopo la rivoluzione, la SPD patteggiava con i commando assassini di destra per sabotare la rivoluzione e blindare il proprio potere. Nulla è cambiato del bigottismo socialdemocratico. La città veliera si finge miseramente cosmopolita e tollerante. Di nascosto ci si assicura la propria ricchezza con gli export di armi in tutto il mondo e sulle spalle del pubblico si mantengono luoghi commemorativi per i compari fascisti di allora.

Questi luoghi sovvenzionati dallo Stato sono mete di pellegrinaggio per i nazi. Dalla settimana passata la pietra per i compari nazi di Noske, cioè Wilfried von Loewenfeld e il suo commando fascista, è piena di vernice.
Partecipate alla commemorazione della rivoluzione! Ricordare vuole dire lottare!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Colonia: Distrutti vetri dell’attico di Christoph Gröner

31 agosto 2018

Christoph Gröner (CG) è capo del omonimo gruppo CG, una delle ditte di costruzione più grandi in Germania. CG abita un appartamento di lusso nel cuore di Colonia. Questa notte abbiamo visitato il suo attico con vista sul duomo distruggendo i vetri del suo generoso soggiorno. Il nostro messaggio ai distruttori sistematici di spazio abitativo accessibile come CG: Vivere nelle alture della città non protegge dalle visite domiciliari dex avversarx politicx.

Christoph Gröner (CG) è imprenditore edile. Il gruppo CG è tra le cinque maggiori imprese di costruzione in Germania. A Lipsia, CG si occupa di un terzo di tutti gli attuali progetti edilizi, a Berlino trasforma la vecchia torre dell’ufficio assegni della posta in abitazioni di lusso. E anche la Rigaer Straße a Berlino Friedrichshein è “sviluppata” da CG. A Colonia convinceva gli investitori abbastanza ricchi ad investire nella costruzione, in atto da luglio 2018, di un intero quartiere urbano nuovo.

CG è un auto eletto artefice che vuole formare la Germania. È un arricchito che ama provocare sbandierando la propria ricchezza: “Butto i soldi dalla finestra e rientra dalla porta”. Il suo notevole patrimonio se lo sarebbe guadagnato lavorando duro – dorme solo quattro ore al giorno. Non è un luminare intellettuale: Ognuno potrebbe diventare ricco quanto lui; sarebbe un errore credere che la ricchezza si baserebbe sulla povertà altrui. Ma CG è uno spirito gretto avido di potere: Non vuole lasciarsi frenare più a lungo dagli assessori per l’edilizia urbana. Se potesse fare come desidera, i suoi investitori avrebbero la possibilità di rendite ancora più alte. Ora va lui stesso in politica e, inoltre, con le sue chiacchiere si fa il giro delle talk-show della nazione. Vuole fondare un proprio partito che s’impegni di più per rendere maggiore giustizia al rendimento. Un partito da qualche parte tra FDP e AfD che garantisca più spazio d’azione ai portatori di rendimento come lui. Poiché ha in serbo dei grandi piani: la smartizzazione dell’edilizia. La modulizzazione digitale dell’edilizia potrebbe ancora far salire le rendite…

Indipendentemente dai sogni di diventare cancelliere, dobbiamo prendere sul serio l’animale alfa CG. Rappresenta perfettamente gli affari con l’abitazione. Tantx pagano gli alti redditi, che pochi investitori ottengono con la rivalutazione d’interi quartieri, con la propria espulsione dalle città. Ai visionari coscienti del proprio potere come CG possiamo contrapporre solamente una contro-visione convincente. Una visione che rende impossibile l’affare con l’espulsione scuote risolutamente le colonne portanti dello sfruttamento capitalista. Una tale visione si può realizzare solo con una resistenza credibile e questa ha bisogno di punti focali come la Rigaer Straße, dove la gente si difende in modo militante contro la propria svendita. Come raffronto: La questione dell’energia non si pone nel discorso teorico, bensì a Gorleben e nella foresta di Hambach.

CG abita un appartamento di lusso nel cuore di Colonia. Abbiamo visitato il suo attico con vista sul duomo (l’unità abitativa sud-est nel 5. piano della K-Star Residence nella Servasgasse) questa notte e distrutto le finestre del suo generoso soggiorno. Abbiamo fatto attenzione a non danneggiare nessunx con le schegge di vetro sulla strada sottostante. Il nostro messaggio ai distruttori sistematici di spazio abitativo a prezzi accessibili come CG: Vivere in altro sulla città non evita le visite domiciliari dex d’avversarx politicx. Non serve a nulla la scorta di polizia durante la visita del cantiere nella Rigaer Straße, il supposto “quartiere problematico limitato”.

Con cari saluti (anzitutto a tuttx lx attivistx della Rigaer Straße), il vostro gruppo cg (charismatische gemeinheiten – meschinità carismatiche)

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Amburgo: Bruciato furgone LIDL

28 agosto 2018

La politica aziendale del gruppo LIDL nei siti di produzione tessile in Asia può ben essere definita come schiavismo. La forza lavoro dex impiegatx vale poco e la loro vita addirittura nulla.

Su KIK si è scritto già tanto ma poco è cambiato. Poco importa se i salari aumentano un po e nel Bangladesh qualche fabbrica tessile di meno diventa una trappola di fuoco mortale. La mentalità dei super-padroni occidentali è ciò che li rende nostri nemici. Sono responsabili per delle condizioni di lavoro tipo colonialismo che, oggi, permettono solo ad alcune élite locali di partecipare allo sfruttamento della classe proletaria e del sottoproletariato. LIDL, KIK e altre ditte sono note per far sfacchinare chi lavora fino all’esaurimento e per sopprimere le proteste con dei picchiatori pagati.

Le zone di povertà di questo mondo sono costellate d’insurrezioni permanenti che del solito registriamo solo quando chi vi fugge subisce il massacro o l’internamento nei lager ai confini UE. I loro interessi si sovrappongono ai nostri quando attacchiamo alle spalle la bestia capitalista e ne sabotiamo la logistica.

Così la notte al 28 agosto ad Altona ci siamo permessx di bruciare un furgone LIDL. Non dipende da questo singolo furgone ma da tutte le vetture delle imprese che si occupano del funzionamento del sistema che, nel frattempo, bruciano ogni notte da qualche parte in Europa.
Con questo salutiamo lx prigionierx del G20 e tuttx lx altrx prigionierx non pentitx in tutto il mondo!

E non dimenticare – fare un disastro della visita di Erdogan il 28/29 settembre!

Sindacato danni materiali e distruzione di valori

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice a luogo d’iniziative AfD

28 agosto 2018

Nella notte da lunedì 27 agosto a martedì 28 agosto 2018 abbiamo abbellito con un po di vernice il Wartenberger Hof a Hohenschönhausen. Tutta la facciata, le finestre e le pareti risplendono come nuove. Per non parlare del tetto – costerà parecchio.

Questa primavera nel Wartenberger Hof ci fu la festa di Wartenberg dell’ala destra di AfD. Come oratore c’era tra l’altro Björn Höcke con Meuthen e tante altre facce note.

Gente come Michael Schmidt (gestore) che permettono e sostengono coscientemente che dex razzistx diffondono la loro propaganda mettendogli a disposizioni dei locali, deve vivere con il fatto che ciò non rimane senza risposta. Ecco perché c’abbiamo messo ogni impegno per dimostrare anche al vicinato quale posto di merda è il Wartenberger Hof.
Prossimamente ci saranno altre iniziative AfD da smantellare. Diventate creativx contro la conferenza AfD di sabato 01/09 a Neuenhagen e di lunedì della settimana seguente (04/09) nella cittadella Spandau.

Togliete gli spazi alla AfD!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia/Berlino: Bruciata auto e macchina da costruzione di Eurovia/Vinci

24 agosto 2018

Perché l’asfaltatrice doveva bruciare?
Perché non ci piacciono le strade.
Perché ci divertiamo con il fuoco.
L’asfaltatrice riunisce ambedue le cose: strada e calore.
Abbiamo deciso di dare fuoco a detta macchina da costruzione perché proprietà dell’impresa VINCI/Eurovia. Questa ditta negli ultimi anni ci ha fatto ripetutamente una cattiva impressione.

Da gruppo multinazionale con più di 100.000 impiegatx e sede a Rueil-Malmaison in Francia, Vinci è tra l’altro compagnia di gestione di 33 aeroporti e diverse autostrade in tutto il mondo. Eurovia è il settore Vinci per l’infrastruttura del traffico. Vinci si è delineata nettamente come uno dei grandi consorzi per l’organizzazione infrastrutturale del funzionamento fluido della convivenza pubblica/sociale/statale. Gli interessi commerciali di VINCI che ci consideriamo costrettx ad attaccare, sono nell’infrastruttura statale in generale e particolarmente in Francia!

Con il nostro attacco vogliamo danneggiare direttamente l’impresa VINCI, da un lato con l’attacco stesso e dall’altro lato denunciando in seguito il ruolo dell’impresa in alcuni ambiti: https://calaisresearch.noblogs.org/post/2017/09/29/vinci-detailed-company-profile/
Una delle filiali VINCI locali nel mese di marzo e ottobre 2016 distrusse le dimore di ca. 10.000 persone nel campo profughx „Giungla di Calais“. La distruzione fu ordinata dal governo francese.
Eurovia partecipava alla costruzione del cd grande muro di Calais, un muro alto 4 metri che divide l’autostrada dal porto locale. La costruzione fu finanziata del governo britannico e serve per contrastare lx migranti illegalizzatx.

VINCI era prevista per la costruzione dell’aeroporto a Nantes in Francia, meglio noto come ZAD. Nel frattempo la costruzione dell’aeroporto è sospesa. Malgrado questo, il potere dello Stato riteneva necessario distruggere questo spazio libero.
Vedi: https://de.indymedia.org/node/21419, https://zad.nadir.org/?lang=de

In Gran Bretagna, VINCI attirava ancora l’attenzione poiché – insieme ad altre ditte – teneva delle liste nere di sindacalistx, antifa, attivistx ecologicx ed altrx attivistx politicx.
VINCI nel Qatar usava il lavoro coatto per costruire le strutture del campionato mondiale di calcio. Per questo ritiravano i passaporti dex lavoratorix migranti per imporre una specie di schiavitù moderna.
Ditte come VINCI si fanno colonne portanti dell’ampliamento accelerato del controllo statale – spezziamole.

Fonte: Indymedia (Tor)

I nostri saluti vanno a tutte le persone in galera.
I nostri cuori battono per la lotta contro le città morte e contro lx loro abitanti mortx che non sanno che apprezzare un W-Lan funzionante e una birra dopolavoro vegan nel quartiere ben ripulito e basta.
Per tutte queste vite non sembra più esserci sguardo, prospettiva… per mettere in discussione il sistema. L’opzione di fare vacillare tutto per dischiudere tutte queste vite assicurate, sembra essere pensabile e auspicabile per quasi più nessunx.

Le galere sembrano appartenere a questo funzionare senza attriti delle città quanto le università oppure gli ospedali.
Così la società non ha mai dovuto giustificare il fatto che decide sugli individui chiudendo le persone in questi complessi dove l’unica legge alla quale si attengono lx addettx, è l’arbitrio individuale.

Privare una persona della capacità di svilupparsi e di agire come pensa sia giusto e per esperienza  ritiene l’unica possibilità di sopravvivenza, questo è violenza. Questa violenza è giustificata da ogni individuo che distoglie lo sguardo, si chiede “ma come altrimenti trattare lx criminali?” e conserva la supposizione che guardie, sbirri e giudici siano solo delle professioni come tutte le altre.

Le persone che con la vita dietro le sbarre s’adatteranno alla società, si piegano alle regole e riconoscono le leggi dello Stato, sono solo e unicamente spezzate. Non può giammai essere una libera decisione se riguardano persone esposte alle imposizioni di un sistema galera.
Tuttavia, anche dietro le sbarre può benissimo nascere un’idea di libertà. E noi qui fuori dobbiamo dimostrare ax prigionierx che noi, esattamente come da dentro, lottiamo per questi sogni e queste idee di libertà.

Odiando il fatto che Nero rimane tuttora chiuso in questa galera di merda a Tegel, nella notte da giovedì a venerdì abbiamo incendiato un’auto di Eurovia/Vinci. E ci rallegriamo dex incendiarx di Lipsia. Ne dicono abbastanza delle porcherie dell’impresa Firma Eurovia/Vinci: https://de.indymedia.org/node/23743.

Così salutiamo il prigioniero Nero che espia una pena incredibilmente lunga per non essersi dissociato dalle idee della Rigaer Straße. Prima o poi questi porci della protezione dello Stato di Berlino la pagheranno cara!
E mandiamo forza e solidarietà nella galera francese di Nancy-Maxéville. Loïc, siamo maledettamente arrabbiatx che gli sbirri riuscirono ad arrestarti e ti pensiamo.
Speravamo che tu potessi scappare alle truppe catturandi dei segugi per i tempo che tu ritieni necessario e giusto. Era molto coraggiosa la decisione di andare in clandestinità. Seguiremo questa storia, anche quelle in atto contro altrx compas di Bure. E alla commissione speciale blocco nero mandiamo nuvole di fumo come amari saluti che vogliono ricordare loro le terribili notti e mattine nel quartiere Schanze.

Crediamo che fa molto senso di prepararci ai giorni prima, durante e dopo il giorno X (visita di Erdogan a Berlino: 28/29 08) e a liberarci dell’odio verso tuttx lx razzistx, guerrafondax e silenziosx  e verso chi semplicemente si diverte approfittando del fatto che altrx non ce la fanno più e sono rovinatx.

Per la libertà! AG

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Dresda: Rotti i vetri d’auto e macchine automatiche

22 agosto 2018

Zone di pericolo? Ci siamo!
Nella Neustadt di Dresda abbiamo spaccato i vetri di diversi distributori automatici di soldi, d’insegne pubblicitarie, di stazioni pacco, d’obliteratrici automatiche e di due furgoni Vonovia.
Poniamo questi attacchi nel contesto della galoppante messa in rete e rivalutazione delle città e della riforma della legge di polizia sassone come mezzo di controllo sociale.

Al mondo che consideriamo sia rappresentato dai nostri obiettivi contrapponiamo la nostra solidarietà e azione diretta.
Invitiamo a diventare attivx e ingovernabili! Nel nostro caso avevamo bisogno solo di un martello e di un po di rabbia.
Non fatevi intimorire del terrore degli sbirri!

 

Salutiamo lx compas che a Berlino hanno acceso le fiamme della solidarietà: https://de.indymedia.org/node/23652

Il vostro fuoco ci ha raggiunto!
Zona di pericolo? Ci siamo!
Per l’anarchia!

Fonte: Indymedia (Tor)

Spoleto: I tempi stanno cambiando / Dibattito e concerto

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Sabato 17 novembre 2018: I tempi stanno cambiando

Ore 17.00: discussione
Le necessità energetiche dell’attuale sistema economico e il continuo sviluppo tecnologico richiedono e dettano le odierne condizioni di sfruttamento, accentuando il divario tra sfruttati e sfruttatori e generando l’attuale catastrofe ecologica. A quest’ultima il potere intende porvi rimedio attraverso la continua accelerazione dell’innovazione tecnologica, mentre ogni anno – a causa di guerre e catastrofi “naturali” – migliaia di persone sono costrette a lasciare i luoghi in cui sono nate per cercare altrove un posto in cui vivere. Esistono dei precisi legami tra le migrazioni, lo sviluppo tecnologico, l’apparato energetico, la distruzione della terra. Intendiamo riflettere su tali questioni prendendo in considerazione la complessità e le varie facce di queste ultime.

Ore 20.00: cena

Ore 22.00: concerto dei 22.08 (electro-garagekore da Lucca)
A seguire dj set NyMala a\e D.D (digital dub)

Circolaccio Anarchico, viale della Repubblica 1/a, Spoleto (Umbria)
e-mail: circolaccioanarchico[at]inventati[dot]org

Berlino: Fuoco a stabile della Deutsche Gesellschaft für Auswärtige Politik – Società Tedesca per la Politica Estera (DGAP – STPE)

21 agosto 2018

Ci assumiamo la responsabilità per l’ordigno incendiario innescato la notte del 21 agosto 2018 presso lo stabile della STPE nella Drake- / Rauchstraße (Tiergarten). 13 litri di miscela di benzina e olio vogliono iniziare di farla finita con l’esistenza tranquilla e senza fastidi della STPE come consigliera politica della società di guerra tedesca.

Dall’inizio dell’anno corrente, dappertutto sul territorio controllato dalla Germania aumentarono ed aumentano tuttora gli attacchi all’industria di guerra e profittatori/finanziatori. Ci aggreghiamo a questi attacchi e da parte nostra diamo la parola al fuoco.

La guerra inizia qui! Guerra alla guerra!
La guerra inizia qui, nelle sale della politica. La guerra inizia dappertutto ove le persone buttano alle ortiche la propria empatia per profittare della sofferenza globalizzata. Vale per l’industria del riarmo, i think tank della scienza, l’amministrazione senza faccia della burocrazia, vale per la forma delle spoglie in divisa che in fila ricevono degli ordini e ubbidiscono. La guerra inizia tra delle persone quando la concorrenza e la brama di potere predominano sulla solidarietà e il libero sviluppo d’ogni individuo.

Sicurezza tedesca – profitto con la guerra
Scegliendo la STPE come obiettivo del nostro ordigno incendiario dichiariamo che gli architetti ideologici di una politica egemonica tedesco-europea e precursori di un paradigma di sicurezza con effetti esterni sono dei guerrafondai e perciò i nostri nemici. Quel che dichiarano come sicurezza non ci appartiene. La loro politica estera è politica dell’ordine. E il loro ordine ha bisogno dei carrarmati contro le insurrezioni e delle fregate contro i gommoni, e costruisce steccati contro chi è staccatx lavorando senza sosta affinché continui il loro depauperamento.

E così esattamente questi think tank con i loro “lavoro discorsivo” più o meno visibile nella rete del dominio devono renderne conto, insieme agli organi di Stato che conducono materialmente la guerra e ai produttori d’armi.
Think tank, fondazioni e istituti come interfaccia tra industria, scienza e politica assolvono una funzione elementare per l’imposizione dell’apparato di dominio, visto la loro importanza per votare, preparare e implementare strategie ed obiettivi. Riuniscono appartenenti alle direzioni e ai consigli di vigilanza dell’industria delle armi e della politica tedesca, nonché le élite economiche del paese.

Sotto il mantello della scienza e dell’utilità pubblica anche il compito della STPE è di allenare gli attuali e futuri decisori politici, economici e militari per gli sforzi da fare per imporre gli interessi tedeschi sui mercati e negli ambiti di sicurezza internazionalizzati. Il fatto che in politica estera gli interessi e le strategie non formano sfere differenti ma coincidono per forza, è dimostrato anche dalla lista di chi finanzia i think tank: Airbus, Rheinmetall e ThyssenKrupp sono solo tra i più considerevoli.

Ci vorrà ben di più che un solo ordigno incendiario affinché in futuro possiamo riuscire a trasformare la sicurezza delle nazioni che conducono le guerre in insicurezza dex responsabili e la governabilità delle persone in ingovernabilità di quel che pensano e fanno. Il nostro non può, di conseguenza, che essere considerato un punto di riferimento tra tanti per organizzarsi in modo militante che ha l’esigenza di sviluppare una continuità atta a garantire la propria visibilità e in futuro anche la nostra efficacia.

Un anno dopo il vertice G20 ad Amburgo e quasi due anni dopo di che i primi attacchi rivendicarono una campagna militante preliminare a livello europeo, noi pensiamo che possiamo attuare meglio su tanti percorsi con l’obiettivo di un confronto e riferimento di contenuto. Qui e là balugina ma non basta.

Prassi militante, Afrin e solidarietà
Ci fu un progresso nella pratica militante dopo il G20 anzitutto nel contesto dell’attacco fascista del regime turco contro Afrin. Appelli estesi come fight4afrin attivarono le Cellule Autonome e i Commando Vendetta a nuovi attacchi per sostenere, lontano dalle grandi manifestazioni, la difesa di Afrin con delle azioni militanti nelle metropoli europee. Abbiamo partecipato anche noi poiché la guerra d’aggressione della Turchia e dei gruppi islamici come IS, Al-Nusra oppure i resti della FSA dimostra la coerenza assassina tra la politica e l’industria della sicurezza della formazione moderna del dominio; sempre pronta alla distruzione di ogni ambizione delle persone a una vita dignitosa e libera. Abbiamo partecipato perché il progetto Rojava, per la sua analisi della società capitalista e per il suo sviluppo d’approcci emancipatori nell’organizzazione sociale ha fondamentalmente la nostra simpatia e il nostro sostegno.

Ci sentiamo vicinx ax combattenti della guerriglia curda. Ma… non vogliamo scadere nel proiettare le nostre speranze e i nostri obiettivi e cosi correre il pericolo di cadere in un ruolo puramente passivo o di sostegno. Solidarietà significa lottare insieme ma non significa dimenticare le proprie condizioni e dedicarci acriticamente all’assunzione del ruolo d’altrx. Renderebbe più facile la solidarietà ma premetterebbe che non ci occupiamo della complessità, che non si vedono i pericoli per, invece, agire semplicisticamente come appoggio. Questo riferimento semplicista ci porterebbe, poi, all’abbandono parziale delle nostre posizioni e ad annullare i nostri progetti, le nostre motivazioni e i nostri obiettivi, dedicando il tutto totalmente al punto di vista per esempio del progetto di autonomia curda (un’impressione che avevamo, tra l’altro, con l’appello “Afrin è ovunque” firmato “Autonome Gruppen”). E ci porterebbe ad assumere gli sviluppi delle condizioni in quel luogo come parametro per i successi e i fallimenti del nostro agire.

Le azioni militanti connesse ad Afrin erano e sono tuttavia imprescindibili. Possiamo solo apprezzare se delle persone amanti della libertà agiscono contro dei regimi fascisti; non esistono gerarchie e autorità che non meritano i nostri attacchi. Così lotteremo anche quando Erdogan a fine settembre viene a Berlino, poiché i padroni, gli assassini e i tecnocrati hanno dismesso il loro diritto all’esistenza nel momento che hanno dato degli ordini sulla vita di un altra persona. E naturalmente concentreranno tutte le loro forze per imporre la propria sicurezza. Quel che però impariamo dai momenti ad Amburgo durante il vertice G20 è che il tentativo del controllo totale fallirà sempre per causa nostra.

Prospettiva
Al contrario delle guerre aperte in corso in tanti luoghi di questo mondo, noi qui nel hinterland, in Germania, ci troviamo in guerra sociale. È una guerra a bassa intensità che si esprime con la coazione al lavoro salariato e occasionali bocconcini d’attività lontane dal salario. Sempre sotto sorveglianza di telecamere, volanti e dei borghesucci vicini che informano ogni deviazione a quelli in alto. Tuttx contro tuttx, poiché solo le gomitate ti procurano un posto al sole. Quest’oppressione quotidiana sembra invisibile per tantx. Si manifesta quando si parla di tempi di pace e di guerra. L’apatia e l’indifferenza sono nel contempo motivo e conseguenza.

Per agire su questo terreno dobbiamo capire le strategie della guerra sociale. Significa l’analisi della situazione e della società locale per trovare i punti d’attacco utili per spezzare l’apatia e infastidire la sicurezza. Il sabotaggio, l’attacco militante è il mezzo per toglierci di dosso l’impotenza immaginaria, per agire e diffonderlo. Possiamo comunicare in materia e sviluppare i contenuti con altre persone in lotta.

Non dobbiamo scadere nella politica della campagna. Le campagne con un inizio e una fine possono si essere misura della capacità di mobilitazione di un movimento, ma non possono misurarne la forza. Nelle campagne ci illudiamo di poter raggiungere un obiettivo limitato, lo stesso nel porre richieste concrete che, però, se accontentate, lo sono solo per delimitare i disordini. Il conflitto con l’esistente non può che essere permanente.

In quanto a questo intendiamo la nostra azione anche come appello a non solo perseguire la distruzione del dominio come appendice delle lotte d’altrx, bensì, di nuovo, partendo da posizioni proprie, sviluppare più spesso una forza organizzata come unico modo per costruire un riferimento serio e solidale con le lotte dex nostrx amicx e compas armatx.

Autonome Gruppen

Fonte: indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Darmstadt: Acido butirrico a luogo d’iniziativa AfD

22 agosto 2018

Con la massima probabilità, dex nazi risiederanno tra poco nel parlamento regionale d’Assia. Mentre qualche anno fa l’indignazione era grande quando in Polonia il PIS guadagnò influenza e minava la divisione del potere, oggi delle leggi come quella di polizia passano il parlamento bavarese e presto, certamente, anche quello assiano senza un granché di protesta. La legge di polizia dovrebbe dare molte competenze della giustizia alla polizia e così fa parte di uno sviluppo autoritario fortemente intessuto con la AfD. La nuova destra ha tante facce e ci mette davanti a nuove sfide non solo nei parlamenti europei.

Una grossa base della propaganda è il suo pseudo femminismo che dalla notte di capodanno a Colonia ha legittimato di spacciare l’espulsione di chi cerca l’asilo da protezione delle donne. Che qui si mettono due gruppi marginalizzati l’uno contro l’altro è una vera e propria e chiara strumentalizzazione razzista del femminismo. Giusto la AfD chiede la riduzione dei contributi per iniziative in sostegno delle donne. Tenta il mantenimento della piccola famiglia conservatrice che impone alle donne un ruolo passivo e sottomesso. Un propellente del balzo a destra è proprio il modo di porsi del Centro borghese nei confronti della AfD e dei crescenti movimenti reazionari. Proprio nelle questioni sull’asilo, quasi tutti i partiti s’avvicinano alla richiesta d’isolamento, ma anche su altri temi, tanti sono dell’avviso che si dovrebbe discutere con la AfD ad altezza d’occhi e prendere sul serio le sue posizioni. Così si favorisce la diffusione della sua propaganda e non si analizza criticamente il fatto che per diffondere la propria ideologia può utilizzare degli edifici pubblici come la Orangerie a Darmstadt. Noi pensiamo che ci vorrebbe un discorso sociale complessivo sulle ineguaglianze e sui ruoli di genere. Timori borghesi di perdere il posto nella società privilegiato, bianco, maschile ed economicamente passabile dovrebbero essere analizzati e smontati, e non serviti e riveriti. Nei dibattiti noi non dovremmo offrire alcun spazio alle ideologie che disprezzano l’umanità, né nelle fiere del libro né nelle pubbliche iniziative elettorali. I timori esistenziali borghesi ci ostacoleranno sempre di nuovo nella nostra lotta per una società liberata. Il loro dissolvimento è possibile solo con un insieme solidale lontano dal capitalismo. Per procedere contro i suoi effetti reazionari dobbiamo agire a tanti livelli e riteniamo importanti tutte le azioni accorte per l’emancipazione, uguale se legali o illegali. Un metodo inevitabile consiste nell’attacco militante all’infrastruttura fascista. Perciò nella notte dal 20 al 21 agosto abbiamo spaccato una finestra della Orangerie e riempito il locale con sostanze che puzzano quasi quanto la AFD. Anche se l’iniziativa può avere luogo, non sarà un’impresa gradevole. È ora che tuttx lx femministx, antirazzistx, antifa e proletarx con ancora un po di buon senso si sforzino a unirsi per farla finita con la svolta a destra o perlomeno per fare della campagna elettorale razzista della cosiddetta Alternativa un inferno.

Enough is enough! Con saluti solidali a tuttx lx prigionierx politicx.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice a punti d’incontro nazi

16 agosto 2018

Contro la sfilata Rudolf Hess e la loro struttura organizzativa.
Nella notte a giovedì toccava a vari punti d’incontro dell’ambiente nazi a Berlino. Tra cui la centrale NPD a Köpenick, il tattooshop Utgard e la bettola nazi Sturgis, ambedue a Lichtenberg.

Perché? Semplicissimo:
Al partito, la centrale NPD serve da centro di formazione e magazzino per materiali ed è punto d’incontro federale per le strutture nazi. Nello stabile mobilitano per le sfilate come per la marcia in commemorazione a Rudolf Hess o per l’anniversario di Futuro Tedesco. I locali di Köpenick ospitano anche i concerti nazi rock minori. In genere sono organizzati da Sebastian Schmidtke e vi suonano dei rocker di destra come Michael Regener, noto come cantante della Lunikoff Verschwörung (Cospirazione Lunikoff) e ex cantante del gruppo nazi Landser (sinonimo obsoleto per soldato). Il sostituto dirigente regionale berlinese NPD Schmidtke, che anni fa dava il tono nella camerateria militante Nationaler Widerstand (Resistenza Nazionale) Berlino, a giugno di quest’anno era anche iscrittore delle giornate della Nationale Bewegung (Movimento Nazionale) a Thüringen, dove per due giorni poterono esibirsi tanti gruppi nazi. Schmidtke era oratore nella sfilata in onore a Rudolf Hess dell’anno passato a Spandau. Schmidtke è l’anello di congiunzione tra le libere cameraterie e la struttura partitica NPD. La centrale NPD a Köpenick è dunque un punto d’incontro importante dell’ambiente.

Il tattooshop Utgard è gestito da Frank Lutz. Lutz dopo la svolta (caduta del muro) partecipava alla costruzione dell’ambito nazi a Berlino est era attivo nella direzione dell’organizzazione nazi Nationale Alternative. Il suo negozio era considerato punto d’incontro dell’ambiente attorno a Blood & Honour e la confraternita nazi Vandalen di Berlino. Anche oggi, Lutz tatua i corrispondenti motivi nazionalsocialisti e dà lavoro a persone provenienti dalla sottocultura nazi. Lutz nel maggio del 2000 era anche coinvolto in uno spaccio d’armi scottante. Il naziskin berlinese Ralf Luckow insieme a Carsten Szczepanski aveva tentato di procurarsi un’arma da guerra tramite Lutz. La consegna fu però sorvegliata dalla polizia e chi era coinvolto fu arrestato. Szczepanski era allora collegato strettamente all’ambiente di sostegno sassone della NSU e conosceva intimamente il nucleo dex tre. Dopo si veniva a sapere che Szczepanski era un informatore attivo. Nella consegna dell’arma oltre a Frank Lutz era coinvolto anche Jean-Rene Bauer. Era membro della confraternita nazi Vandalen, come anche il canadese d’origine David Allan Surette noto nel rock di destra con il nome Griffin e Stonehammer. Surette e Frank Lutz sono tautatori. Negli anni 90 ambedue lavoravano in parte nello stesso tattooshop.

Il locale Sturgis di Lichtenberg a Berlino è considerata l’ultima bettola rimasta di gestione nazi. Si dice che Matthias chiamato Wiki ne era co-gestore. È membro dei detti Vandalen ed è del cerchio più intimo attorno al gruppo nazi Lunikoff Verschwörung. Michael Regener è cantante di questo gruppo e membro direttivo dei Vandalen. I Vandalen s’incontrano regolarmente nel Sturgis. Lo stesso vale anche per nazi con lunga attività e appartenenti al partito nazi Der Dritte Weg – La Terza Via – come Oliver Oeltze e David Linke che sono dei clienti abituali della bettola. Anche a livello federale, lo Sturgis è di massima importanza come punto d’incontro delle strutture nazi organizzate. Nel 2017, la piccola bettola era sia punto d’arrivo sia di partenza dex partecipanti alla sfilata per Hess a Spandau.

Fare della sfilata per Hess del 18 Agosto a Berlino un disastro

Antifa all’offensiva

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice contro “Stadt und Land – Città e Campagna (CC)”

15 agosto 2018

Ieri notte abbiamo abbellito la facciata dell’ufficio CC per manifestare la nostra solidarietà con lx occupanti della Borni, ma anche con tuttx lx altrx che sono colpitx dagli sgomberi coatti attuati da CC.

La domenica di Pentecoste, dex attivistx hanno occupato nove case a Berlino e Potsdam. Una era la Bornsdorferstraße 37b, proprietà CC e inutilizzata da vari anni. In una città la cui formazione è sottomessa alla logica del profitto capitalista, a chi non può permettersi gli affitti in forte crescita non rimane che una vita per strada oppure il trasloco. Per contrapporvi qualcosa è necessario riappropriarsi dello spazio (abitativo) con le occupazioni e di rispondere praticamente alla questione casa, che interessa tuttx. Lo hanno tentato lx occupanti ma CC, con gentile copertura alle spalle del senato di “sinistra”, ha di nuovo dimostrato che la proprietà pesa di più dei bisogni della gente.

La Borni è di nuovo vuota e la direzione CC continua a rifiutare il ritiro delle querele contro lx 56 occupanti. Non ci sorprende che un’impresa che in un anno ordina 97 sfratti coatti agisca in tal modo. Alla fine deve sfruttare, come ogni impresa (sia comunale sia privata). Ma ci fa arrabbiare lo stesso e l’altra notte abbiamo espresso questa rabbia.

Lo sgombero della Borni purtroppo non sarà l’ultimo ma non lo accetteremo senza resistenza!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Bruciato camion DB Schenker

8 agosto 2018

Nella notte al 8 agosto, a Berlino Wedding abbiamo dato fuoco a un camion di DB Schenker. Quando Erdogan il 28/29 settembre verrà a Berlino, incontrerà la nostra ostilità anche qui. Chi srotola il tappeto rosso al fascista Erdogan – giorno X – deve respirare la cenere della città che brucia.

Nella notte al 8 agosto, a Berlino Wedding abbiamo dato fuoco a un camion di DB Schenker. Già dal 2000 la ESG Elektroniksystem- e Logistik-Srl insieme alla propria ditta partner Schenker Deutschland Sa (DB Schenker, traffico merci della DB Sa) gestisce a Kassel-Kaufungen un grande magazzino centrale per l’esercito federale. Il magazzino centrale della federazione – abbreviato ZEBEL – ha una superficie complessiva di circa 17.000 metri quadrati. Da questa “piattaforma” si svolge l’approvvigionamento delle ditte civili e istituzioni militari di mantenimento che riparano i sistemi di difesa e le vetture dell’esercito federale. DB Schenker da la massima priorità ai trasporti militari.

La figlia della Deutsche Bahn è perciò responsabile per la logistica delle missioni di guerra tedesche e anche per il rifornimento di materiale NATO all’esercito turco nella sua guerra nei territori curdi.
In questo senso facciamo nostri anche i motivi per gli attacchi alla Deutsche Bahn a Francoforte (chronik.blackblogs.org) e Berlino (chronik.blackblogs.org). I flussi delle merci capitaliste non devono essere interrotti solo tagliando i cavi e i collegamenti radio ma anche con la distruzione della hardware.

Gli arresti a Francoforte il 27 giugno, le razzie per un’azione nella conferenza stampa federale il 5 giugno e i numerosi attacchi alle strutture curde si collocano da un lato in un contesto d’aumento delle attività repressive nella BRD e dall’altro sono il tentativo di rendere più difficili i collegamenti internazionalisti con una repressione massiccia. È chiaro che questi collegamenti attaccano l’interesse dei padroni di mantenere la stabilità dell’ordine mediante l’individualizzazione e l’atomizzazione. I contesti anarchici e autonomi che nell’ambito fortezza Europa/Medio Oriente hanno iniziato con la resistenza asimmetrica devono superare le lotte parziali e in reciproco riferimento attaccare le colonne del potere.
Tanto quanto la campagna fight4Afrin non è finita solo perché questo conflitto non è più in prima pagina, tanto le azioni di solidarietà per lx prigionierx del G20 finiranno solo quando nessunx è più perseguitatx. Anche per queste persone bruciava il camion a Wedding. Esattamente quanto vogliamo, con questo, supportare tuttx lx prigionierx della guerra sociale nelle prigioni del sistema.

Quando Erdogan il 28/29 settembre arriverà a Berlino incontrerà la nostra ostilità anche qui. Chi srotola il tappeto rosso al fascista Erdogan – giorno X – deve respirare la cenere della città che brucia. Intensifichiamo gli attacchi alle strutture di guerra. DB Schenker con la sua presenza in 140 paesi può essere un obiettivo adeguato per lx nostrx amicx piromani in ogni dove.

Autonome Gruppen

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Amburgo: Pietre e vernice a negozio nazi

2 agosto 2018

Nella notte al 02/08/18 abbiamo attaccato con vernice e pietre il negozio “Muscle Makers” e al proprietario tolto l’anonimato come neonazi nel suo vicinato con dei volantini.

Praticamente indisturbato, l’imprenditore Ole Sören Timm (nato il 06/04/1973) poteva finora vendere tranquillamente la sua marca di moda “Kampfkraft – Forza Combattiva” nell’est di Amburgo. Timm gestisce il suo negozio “Muscle Makers” nella Eiffestraße 622 ad Amburgo-Hamm, dove oltre all’alimentazione sportiva offre anche detta marca. L’apparizione online della marca (attualmente offline) chiarisce a quale clientela sono diretti gli stracci, poiché vi si dice: “Kampfkraft è una marca per tedeschi nazional-coscienti”.

I disegni dei T-shirt acquistabili online e in loco chiariscono la tendenza nazionalista e fascista della marca. Per esempio la maglietta “Crociato” mostra due spade dietro uno scudo e un elmetto. In primo piano campeggia il detto “Dio con noi” che si poteva trovare già sulle fibbie della Wehrmacht tedesca. La maglietta “Farsi giustizia da sé” mostra un teschio con un elmo circondato dalle parole “Pugno” e “Diritto”. Nella descrizione del prodotto si ritrovano le spiegazioni adatte: “La maglietta per tedeschi che non vogliono farsi mettere sotto i piedi e iniziano essi stessi i passi necessari”. L’assortimento Kampfkraft, finora non troppo vasto, è completato da magliette che tra l’altro mostrano una croce di ferro fatta di teschi.

Sui social ci sono dei post razzisti, islamofobi e revisionisti. Così l’attentato al bus della squadra di calcio Borussia Dortmund nell’aprile del 2017 fu attribuito genericamente “ai musulmani” malgrado la rivendicazione evidentemente fasulla. Un altro post paragonava l’attuale situazione in Siria con quella in Germania nel 1945. In ambo i casi sarebbe stata diffusa “la favola dei gas nervini e del cattivo dittatore”, negando così apertamente la Shoah.

Il canale video di Ole Sören Timm è un’ulteriore prova della sua visione fascista del mondo. Tra i suoi abbonati tra l’altro c’è la rete RUSTAG che diffonde dei video antisemiti e razzisti. Con la marca “Kampfkraft” vuole diffondere nella strada questa visione del mondo reazionaria.

Un’altra fonte d’introiti di Timm è la gestione dello Studio Solare 75 nel quartiere Rahlstedt (Bargteheider Straße 75) di Amburgo che è registrato come impresa della “Kampfkraft – KG”. Timm continua ad essere amministratore della “Consigliere Consultings UG”. La consulenza per imprese ha la sua sede pure nella Eiffestraße 622.
L’influenza della marca “Kampfkraft” è attualmente tuttora circoscritta in loco. Ma nel contesto del salto sociale a destra, questo ambito può continuamente allargarsi, Timm trovare ogni giorno dei nuovi clienti e il vestiario nazi normalizzarsi ancora di più. Facendo così anche salire il pericolo potenziale per persone che dai “tedeschi nazional-coscienti” sono dichiarate nemiche della nazione tedesca ed estromesse dalla loro visione del mondo populista e sciovinista.
Questa minaccia deve essere contrastata con determinazione!

Dichiarare guerra a “Kampfkraft”!
Antifa all’offensiva!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Trittau, Germania: Vernice a fabbrica Rheinmetall

31 luglio 2018

Nella notte dal 30 al 31 luglio 2018, marcato con la vernice la fabbrica Rheinmetall a Trittau per attirare l’attenzione sulla partecipazione alla guerra di Rheinmetall e per disturbarne la produzione d’armi.

La Rheinmetall Sa è una delle più grandi imprese delle armi d’Europa. Fornisce armi, munizioni, gas lacrimogeni, bombe e carrarmati alle regioni in crisi di tutto il mondo. È il produttore di munizioni da guerra più importante in Germania. Qui a Trittau si trova uno dei quattro siti produttivi in Germania dove sviluppa e testa delle munizioni. Gli affari di Rheinmetall si basano perciò sul fatto che d’altre parti del mondo le persone sono oppresse, uccise o costrette a fuggire dalla violenza delle armi.

Rheinmetall denigra questa realtà e nega la responsabilità della sua partecipazione alle guerre. L’impresa, invece, si vanta addirittura con l’affermazione che i suoi prodotti contribuirebbero “alle missioni per il ristabilimento e mantenimento della pace”. Il gruppo acquista in modo mirato dei produttori esteri di munizioni e fonda delle filiali e ditte collettive internazionali. Inoltre, Rheinmetall esporta i suoi prodotti di guerra tra l’altro a degli Stati autoritari e regimi dittatoriali e aggira le direttive politiche per l’export delle armi.

Ma Rheinmetall non è un’eccezione nel quotidiano capitalista. La ricchezza e il benessere che abbiamo oggi nei paesi occidentali si basa in gran parte sullo sfruttamento delle persone, della loro forza lavoro e sulla distruzione ecologica nel Sud globale. I rapporti di potere disuguali e la concorrenza capitalista, sul piano regionale provocano delle guerre che troppo spesso sono spacciate come conflitti etnici oppure religiosi.

La guerra non è qualcosa che succede indipendentemente dalla nostra società nei luoghi lontani del mondo ma è, invece, collegata direttamente al mantenimento degli attuali rapporti di dominio. È un mezzo della difesa dei privilegi globali e porta l’Europa ad isolarsi. Nel capitalismo, una convivenza in armonia non è possibile. Deve cambiare un intero modo di produzione la cui mercificazione aliena la vita umana e nasconde la sofferenza. Per fare questo passo è necessario attaccare i rapporti di proprietà.
Di conseguenza chiediamo: Abolire il capitalismo e disarmare Rheinmetall!

Chiediamo anche alla popolazione di Trittau di non tollerare la produzione d’armi nelle immediate vicinanze e di protestare contro Rheinmetall.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Bruciata auto di Sodexo

31 luglio 2018

Nella notte da lunedì a martedì abbiamo passato alla fiamma un’auto della ditta Sodexo a Neukölln. Sodexo è uno dei maggiori profittatori delle galere in Germania. Contribuisce quotidianamente a sfruttare ancora di più le persone già derubate della loro libertà.

È da tanto tempo ormai che le galere tedesche servono piuttosto al profitto di tante imprese che alla cd risocializzazione dex prigionierx. Sodexo rifornisce le galere di generi alimentari massicciamente rincarati e mantiene l’offerta più esigua possibile. Cosi ax prigionierx non rimane che spendere i loro pochi soldi per il profitto di questa ditta.

Ormai da più di un anno Nero è carcerato per avere accecato un elicottero degli sbirri con un puntatore laser per proteggere le persone che nella Rigaer Straße stavano attaccando dei porci. Visto che Nero è un prigioniero inflessibile e non si piega ai ricatti e tentativi di risocializzazione del sistema, le guardie e l’amministrazione penitenziaria lo tormentano continuamente.

Nell’ultima settimana stava in isolamento, che già da tanto tempo è considerato tortura. Tentano di tenerlo lontano d’altri prigionieri per impedire ogni inizio di resistenza.
Lo mettono sotto pressione tentando di costringerlo a distanziarsi dagli incendi di auto. Sappiamo che lo chiedono solo perché sanno che colpiscono il punto giusto. Ecco perché attacchiamo Sodexo, Implenia, la SPD e tuttx lx altrx che profittano del sistema galera.

Libertà per Nero e tuttx lx prigionierx – galere a terreni vacanti

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Amburgo: Vernice e pietre a Implenia

28 luglio 2018

Negli ultimi giorni ad Amburgo ci furono lanci di vernice e sassi a un edificio Implenia nella Kanalstrasse, e alla parete lo spray “Implenia costruisce galere”.

Ricercando si vede che Implenia è la maggiore ditta costruttrice svizzera, attiva anche a livello internazionale. Implenia è criticata per la sua partecipazione alla costruzione di prigioni ed è regolarmente oggetto di vandalismi e sabotaggi alla sua proprietà. È gente che profitta costruendo, rifornendo e gestendo delle prigioni. Profittano dell’incarceramento di persone!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Buir-Berlino, Germania: Distrutte telecamere di sorveglianza

25 luglio 2018

Oggi nella stazione metrò di Buir abbiamo spaccato alcune telecamere che ogni giorno senza chiedere nulla guardano la gente che aspetta il treno. Ci siamo andatx nottetempo armatx di martello e cesoia e abbiamo distrutto tutte le telecamere (sei). Che divertimento!

Ora, qualche persona sosterrà che queste telecamere ci proteggono dal terrorismo ecc., ma non è vero. Al contrario, sono parte del terrore quotidiano in questo Stato che preferirebbe illuminare ed esplorare fino all’ultimo angolino tutta la nostra vita per sottometterci del tutto. Quando la telecamera vede che unx fa qualcosa che lo Stato non vuole, le autorità colpiscono subito. Come dire: polizia, persecuzione penale, galera. Supponendo per assurdo che dopo siamo “ragionevoli” e ci sottomettiamo di nuovo!? Non abbiamo chiesto a nessunx di pensare alla nostra sicurezza. Né alla stazione di Buir né da nessun’altra parte. Non vogliamo stare continuamente sotto osservazione nei nostri itinerari quotidiani. Se lo Stato lo fa malgrado questo, noi ci difendiamo e gli caviamo gli occhi.

Naturalmente ci sono dei luoghi dove la sorveglianza è ancor più spinta e dove si dovrebbe pure intervenire d’urgenza. Per esempio nella stazione Berlino-Südkreuz, dove stanno giusto testando un sistema automatico di rilevamento facciale. Ma visto che per ora non c’arriviamo con facilità, per iniziare abbiamo abbiamo fatto le pulizie davanti alla nostra porta di casa.

La sicurezza uccide la libertà!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc