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Barcellona: Liberati 29 conigni da un allevamento intensivo

bunnyLa notte del 13 aprile 2013, attivisti del Fronte di Liberazione Animale, avviamo aperto le gabbie di 30 conigli, i quali sarebbero stati assassinati in pochi giorni.
L’intenzione iniziale era tirare fuori molti di piú, ma quando siamo arrivati abbiamo visto che le loro enormi dimensioni e peso ci impediva liberare quanti pensavamo, allora abbiamo fatto grandi sforzi per trasportare i zaini pieni dei nostri nuovi e paurosi amici.

Qui abbia potuto vedere gli occhi terrorizati di un animale dentro una gabbia e piú tarde sentire battere il suo cuore insieme al tuo nel momento della sua liberazione, sa esattamente il significato della Liberazione Animale.
Dopo avverli visti rinchiusi in piccole gabbie senza pavimento, ed osservare piú tarde como pestano e sentono la vita selvaggia, uno/a sa che mente abbia forze non si fermerá di lottare per la Liberazione Totale.

Non chiederemo che le loro gabbie siano piú grandi o confortevoli.
Non chiederemo che “migliorino” le condizioni in cui sono torturati negli esperimenti,
Non chiederemo che quando gli/le uccidono, lo facciano di forma “umanitaria”…
Niente di questo sará mai sufficiente.

Abbiamo imparato che non possiamo attendere che le condizioni sociali ci favoriscano o accompagnino, che non possiamo sperare niente degli/le sfrutattori/e. Loro non cambierano, ma ne anche noi! Saremo sempre lí e faremo quello che possiamo per fargli la vita impossibile.

L’altra notte, 29 conigli conobbero per la prima volta quello che é sentire l’area libera e ciò ci ha fatto sentire liberi/e anche a noi. Ma tuttavia ci sono milioni di animali rinchiusi e che sfortunatamente non possiamo tirarli fuori tutti. In tutte le forme… CI PROVEREMO!

Come gruppo vogliamo anche dire un paio di cose. Una, é che vogliamo la liberazione totale. E l’altra, é che lotteremo quanto possiamo per ottenerla, ma non per questo ci mischieremo con dei bastardi fascisti, in nessun modo!. Non vogliamo niente con loro, utilizzino il nome o l’acronimo che vogliano, sempre gli considereremo i nostri nemici. Secondo noi formano parte della dominazione sistematica che ammala questo pianeta. E repetiamo che non acceteremo mai né permetteremo che ci si possa confondere con quella immondizia.

CONTRO OGNI FORMA DI DOMINAZIONE
PER LA LIBERAZIONE TOTALE

http://www.youtube.com/watch?v=RYEGXD2Z6TwVogliamo mandare un saluto di libertá a Noelia Cotelo, che sta soffrendo allarmantemente in questi ultimi mesi le torture e le vessazioni di un sistema fondato sullo sfruttamento, l’inganno e l’assassinio…

“Noelia, la notte del 13 aprile, eri nelle menti e nei cuori di chi portavamo avanti questa liberazione. Fa lo stesso se sei vegana o non, se approvi le nostre azione o se invece non ti importano. Anche se fosse cosí. Quella notte é per te. TIENI DURO!!!”

Fronte di Liberazione Animale – Céllula Kodama

Tribunale Provinciale, Barcellona: Mercoledì 15 maggio alle ore 9:00 concentrazione contro la tortura

Mercoledì 15 maggio, concentrazione in sostegno ai compagni torturati per la democrazia prigionieri torturati. Domani continua il processo contro i carcerieri e dichiarano i compagni imprigionati repressagliati.

Settimana di azione decentrate dentro e fuori dalle prigioni.

Né giudizi né condanne finiranno con l’autodifesa!
Giù i muri!

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Santiago, Cile: Giornate in memoria per il Punky Mauri

punk mauri(1)“Perché quando nel cuore la libertà, l’amore e l’anarchia accompagnano i loro battiti, l’anarchia non muore in bocca, prevale nelle mani attive”
-Punky Mauri

MaterialAnarquista: Non possiamo essere indifferenti davanti a questa situazione, già che si avicina, ancora un’altra volta, quel giorno 22 maggio, dove quattro anni fa (2009) abbiamo visto partire un compagno, un guerriero, un incrollabile, Mauricio Morales Duarte, il Punky Mauri. Dimenticarlo sarebbe un’incoerenza da parte nostra, perché ricordare ai/le nostri/e compagni /e caduti/e nella lotta è un atto di onore con i nostri principi, è un atto di orgoglio che, nella pratica, dichiara querra al potere che pretende cancellarci la memoria. Mai permetteremo che ci tolgano ai/le nostri/e compagni/e e per nessùn motivo lasceremo che il potere getti nel fango dell’oblio la lotta rivoluzionaria di questi / e. Da qui ci facciamo presenti nella memoria e l’onore del compagno Mauricio Morales Duarte.

“La memoria come un arma è rifiutare la resignazione di essere derubati di compagni/e e spazi mentre noi guardiamo come spettatori.”
-Gabriela Curilem

Nel manifesto:
Giornate in memoria per il PunkyMauri
Fino a distruggere l’ultimo bastione della società carceraria
Mauricio Morales morto in azione il 22 maggio 2009

20 maggio: ore 19.00, diverse espressioni artistiche. Testi dei compagni. Cibo vegano. CSOA La makina Libereco.
22 maggio: ore 19.00, atto di commemorazione in memoria di Punky Mauri. L’unica forma di morire è l’oblio. Ventura la Valle/ Sierra Bella.
26 maggio: ore 15.00, passacaglie da Cueto/ Andes. Ore 16.30, musica, feria di propaganda, murales, pagliaci, pannelli informativi. Piazza Yungay/ Santiago Centro.

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Atene, Grecia: Striscione in solidarietà con gli ammutinati rappresagliati del carcere di Quatre Camins

Domenica 12 maggio, nel tardo pomeriggio, nel contesto della settimana di azioni decentralizzate contro la tortura e l’impunità (dal 13 al 19 maggio), abbiamo appeso uno striscione all’ingresso della Scuola Politecnica di Atene nella via Patission. Lo striscione recita: “6 maggio, ha iniziato il processo contro i torturatori di Quatre Camins (Barcellona). Solidarietà con i/le detenuti/e in lotta. Giù le mura delle prigioni”.

Da Atene, inviamo saluti e coraggio a quei detenuti degni che non abbassano le loro teste.

Per la fine della società-carcere!
Fuoco alle carceri!

Uruguay: Comunicato La Solidaria, 10 maggio del 2013

La Solidaria. Mano tesa al compagno, pugno chiuso al nemico

Nel giorno d’oggi, Venerdì 10 Maggio 2013 alle 08:15 nello spazio La Solidaria che si trova nella via Fernandez Crespo 1813, diverse auto della polizia hanno fatto irruzione violentemente e colpendo a calci la porta, senza alcun ordine, senza identificarsi, minacciando violentemente di aggredire a quelli che erano all’interno. Alcuni vicini di casa sono venuti a protestare in solidarietà in merito alla procedura in un quartiere assediato per le boche di pasta base davanti  all’indifferenza e complicità della polizia.

I compagni che erano lì hanno rifiutato di uscire davanti alla situazione di minacce. Davanti a questo si è sentita la solidarietà di varie persone che si sono riuniti davanti alla spazio. Pochi minuti dopo, è arrivato un avvocato che ha evidenciato l’irregolarità della procedura. Passando per l’identificazione di coloro che erano dentro e dichiarando che non era un furto, ma di una legittima occupazione. Dopo alcune provocazioni d’un ufficiale, che si è identificato come del dipartimento d’intelligence e ha iniziato a fotografare i volti di diversi compas, la polizia si è ritirata. Continue reading Uruguay: Comunicato La Solidaria, 10 maggio del 2013

Barcellona: Aggiornamento sullo giudizio contro i torturatori di Quatre-Camins

È successo nel processo il Mercoledì, 8 maggio

Dopo aver fatto le dichiarazioni, il Mercoledì, 8 maggio, diverse persone che erano prigionieri al momento della rivolta e che ora sono in un’altra condizione, tra cui il compagno José Solis (partecipante nell’amutinamiento de Quatre Camins, ex-priogionero FIES e prigionero in lutta), e poi qualcun’altro dell’osservatorio, nonché Mossos e carcerieri come chi era stato a capo di Quatre Camins nel 2004, la ripresa del processo è stata rinviata fino al Lunedì, 13 maggio.

Tra le situazioni curiose che si sono verificate nella mattinata di Mercoledì (c’era un’altra parte del processo che ha avuto luogo nel pomeriggio), era che dopo una pausa e tornare in sala, gli avvocati della difesa (anche se non posso dire se erano tutti), hanno cercato di ricusare la corte che presiede la sala (due giudicesse e un giudice). Continue reading Barcellona: Aggiornamento sullo giudizio contro i torturatori di Quatre-Camins

Temuco, Cile: Corte d’Appello conferma la custodia cautelare per la compagna Yaritza

La libertà è il crimine che loro perseguono

In seguito al rifiuto della Corte di garanzia di cambiare la custodia cautelare per la compagna Yaritza Grandon il 26 aprile, la difesa ha deciso di presentare ricorso alla Corte d’Appello per cercare di tirare fuori alla compagna della prigione.

Il 2 maggio 2013, la Corte d’Appello conferma la custodia cautelare per la compagna Yaritza, ottenendo un solo voto (ministro Julio Cesar Grandon) di tre per cambiare e concedere l’uscita in strada.

Ricordiamo che Yaritza è stata arrestata insieme ad Roxana y Ariadna accusate di vari attentati dinamitardi a Temuco, formalizzate sotto la legge sul controllo delle armi. Yaritza, in particolare, ha una serie di problemi di psicomotricità fine, che l’ha portata a un trattamento nel Teleton e attualmente la impedisce di essere in grado di manipolare oggetti. La fiscalia, nel suo ridicolo, l’accusa di fare e piazzare bombe.

Solidarietà con le compagne Yaritza e Arianna!
Fino a frantumare le fantasie dello stato!

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Francia: Quattro anni fa è morta Zoé

Quattro anni. Difficile sapere se quattro anni già o se solo appena quattro anni. Quattro anni e un lungo duello che non ha potuto iniziare fino a diversi anni dopo la sua morte, dopo che quellx a chi la giustizia stimò che dovevano essere punitx direttamente per l’incidente che ha ucciso Zoé finissero le pene di carcere che gli/le sono state assegnate, dopo che quellx che sono statx lasciatx fuori della prigioni hanno finito di essere ascoltatx, raccolte le impronte, fotografatx, registratx, intimiditx. In ogni caso, questa storia è finita. Dopo di chi pensa che vedere morire ad un’amica non è sufficiente, siano stati soddisfatti con il nostro dolore, siano stati saziati con la nostra tristezza e siano rimasti con la pancia piena e la testa alta, orgogliosi di aver riportato l’ordine e la giustizia. Questo ordine e questa giustizia che hanno tenuto ai/alle nostrx amici/che e i nostri amori, e che cerca di distruggerli, perchè sono tra le altre cose, di dove nascono i nostri desideri e le nostre possibilità di creare una situazione migliore in cui poter crescere e svilupparsi. Senza passione, le teorie no sono altro che parole morte. E il cinismo non ha niente di rivoluzionario. Continue reading Francia: Quattro anni fa è morta Zoé

Barcellona: “Reclamiamo il diritto di torturare liberamente”

Unione Generale dei Torturatori. La tortura è il nostro diritto inalienabile

Domenica 28 aprile, ci fu una marcia al carcere di Quatre Camins, come preludio al processo da eseguire su un gruppo di 9 carcerieri accusati di aver torturato alcuni prigionieri dopo la rivolta in Quatre Camins del 2004.
Dopo la marcia, una delle organizzazioni sindacali che difendono le guardie accusate di torture, piuttosto che esprimersi contro la tortura, chiede al Dipartimento Generale maggiore repressione e forza contro coloro che denunciano le torture.

In una lettera pubblicata sul loro sito web, UGTPrigioni (Unione Generale dei Lavoratori, reparto di Prigione)  si allarmano per le proteste e non per il maltrattamento e la tortura. Detto sindacato, incapace di vedere le torture che avvengono sotto il loro naso nelle carceri, e ostentando impressionanti capacità divinatorie, non hanno nessun dubbio nel dire che le intenzioni di coloro che hanno convocato la protesta davanti al centro di detenzione,  era quella di “causare gravi incidenti.” Continue reading Barcellona: “Reclamiamo il diritto di torturare liberamente”

Grecia: Recente azione antifascista

Il 26 Aprile 2013 dei compagni hanno effettuato il loro terzo corteo antifascista motorizzato a Kavala:

Nella città di Igoumenitsa, i neonazisti minacciano regolarmente con porto d’armi, ed alzano bandiere del loro partito per diffondere il loro veleno nella comunità locale. L’8 Maggio, una tale bandiera dell’Alba Dorata / Chrissi Avgi è stata strappata via da alcuni antifascisti che si sono impegnati a bruciarla, inviando anche i loro saluti ai combattivi antifascisti di Agrinio.

Il 3 Aprile 2013, a mezzogiorno nel centro di Agrinio due membri dell’Alba Dorata, Spyros Floroskoufis e Giorgos Koutroubas avevano attaccato un 17enne antifascista usando un bastone estensibile ed una tavola di legno con chiodi.

Il 7 Maggio nell’ospedale di Agrinio alcuni compagni si sono incontrati con Floroskoufis, un delinquente della sezione locale dell’Alba Dorata, ed hanno immediatamente attaccato questo fascista che ha già perpetrato numerosi attacchi razzisti e parastatali nella regione. Intorno alle 22:00 di quella notte, il membro parlamentare dell’Alba Dorata Konstantinos Barbarousis con la pistola in mano e Spyros Floroskoufis con almeno altri quattro teppisti hanno preso d’assalto ristoranti, bar e caffetterie della città in cerca di antifascisti. Dopo aver disturbato e terrorizzata la gente che si trovava nei negozi al momento, si sono recati al parco comunale, dove hanno iniziato la ricerca con torce nel buio. Si dice che per un certo tempo i fascisti sono stati accompagnati da moto della polizia DIAS e una jeep della polizia delle unità di prevenzione della criminalità OPKE. Tutto questo è accaduto, anche se era noto, in questa città piuttosto piccola, che già un raduno spontaneo di circa 100 antifascisti e giovani era in corso altrove, nella piazza principale Dimadi.

Il 8 Maggio, in risposta al bullismo della feccia dell’Alba Dorata, quasi 150 antifascisti hanno tenuto una manifestazione notturna per le vie principali di Agrinio, tenendo uno striscione con la scritta “Il Fascista Barbarousis è armato e terrorizza la gente” ed hanno cantato dei slogan militanti.

Atene: Quarto processo contro la CCF – Udienza 1

5 aprile 2013: Quarto processo per il caso della Cospirazione delle Cellule di Fuoco; un altro processo per le azioni della CCF è cominciato nel carcere di Koridallos.

Oltre ai membri della Cospirazione, accusati nello stesso caso vi sono anche Dimitris Politis, Giannis Michailidis, Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitrousias, Kostas Sakkas e Stella Antoniou (che sono anche accusati nel terzo processo che sta avendo luogo anch’esso in questo momento), Kostantina Karakatsani e Panagiotis Masouras.

Theofilos Mavropoulos ha letto una dichiarazione comune degli ora 10 membri della CCF, dopo la quale tutti i membri dell’organizzazione hanno lasciato l’aula:

“Come ho già dichiarato in un altro tribunale e in testi pubblici più vecchi, sono stato vicino ai compagni della CCF come anarchico solidale, senza tuttavia essere un membro della Cospirazione.

Dal primo momento del mio arresto dopo la sparatoria con i poliziotti a Pefki, i compagni della Cospirazione mi sono stati a fianco come fratelli. Dentro la prigione abbiamo condiviso preoccupazioni, tensioni comuni e forgiato la nostra passione d’acciaio per la liberazione attraverso il nostro comune tentativo di fuga nel dicembre 2011.

Oggi per me la CCF è un pezzo inseparabile del mio pensiero, dei miei desideri e della mia personale rivolta per l’anarchia. Ecco perchè oggi, qui in questo tribunale, dichiaro che mi unisco alla CCF e condivido insieme ai membri arrestati e non arrestati il corso senza fine dell’insurrezione anarchica.

Essendo parte ora della CCF, leggerò una dichiarazione collettiva per questo processo. Continue reading Atene: Quarto processo contro la CCF – Udienza 1

Bristol: Attaccata agenzia di sicurezza

Nessuna pace per i difensori della società delle merci. La loro sicurezza = ancora una volta uno scherzo. Il nostro ultimo target è stato Avon and Somerset Guarding, sulla strada Fishponds, abbiamo rotto metà della vetrata di ingresso del negozio e attaccato la telecamera di sorveglianza, lasciando un simbolo anarchico sulla scena. Ne abbiamo abbastanza di bastardi in uniforme nelle nostre vite, distruggiamo l’apparato di controllo. Grida all’antifascista d’azione Jock Palfreeman, detenuto in Bulgaria – amore per i/le nostri/e compagni/e, odio per i loro carcerieri. E’ tutto per ora.

can’tstopthechaos

Illinois, Stati Uniti d’America: Settimana internazionale di solidarietà con “i NATO 5”

16-21 maggio 2013

Facciamo un appello ai/le compagni/e di tutto il mondo per diffondere informazione sul caso dei NATO 5 e raccogliere fondi per gli imputati, in occasione del primo anniversario dal loro arresto preventivo. Per favore leggete l’appello e cominciate a pianificare la vostra azione o iniziativa fin da oggi! Potete scaricare il nostro bellissimo poster per iniziative ecco e l’opuscolo di supporto qui.

Il 16 maggio 2012 i poliziotti di Chicago hanno perquisito un appartamento nel quartiere di Bridgeport a Chicago in uno dei soliti tentativi di intimorire le persone dal partecipare alle imminenti proteste contro il summit della NATO. Con le pistole spianate, i poliziotti hanno arrestato 11 persone dentro o intorno all’appartamento e le hanno velocemente fatte sparire nelle viscere dell’estesa rete di strutture detentive di Cook County, Illinois. Continue reading Illinois, Stati Uniti d’America: Settimana internazionale di solidarietà con “i NATO 5”

Cile: Nuove accuse contro Victor Montoya

Il procuratore sud, che si dedica esclusivamente a congegni esplosivi, ha deciso di ripresentare accuse contro Victor Hugo Montoya. Victor è stato arrestato il 9 febbraio 2013, accusato da qualche presunto testimone di essere andato con un’auto nei dintorni della stazione di polizia di Vizcachas, dove è avvenuto un attacco esplosivo. Victor è accusato secondo la legge anti-terrorista e rimane in carcere preventivo nella prigione di Puente Alto.

Il 30 aprile, il procuratore sud cercherà di presentare altre accuse contro Victor, non sappiamo ancora qual’è l’obiettivo, ma è probabile che vorranno attribuire a lui anche altri attacchi esplosivi del gruppo “Amicx della polvere nera”. Immediatamente dopo l’arresto, questo gruppo ha negato qualunque partecipazione di Victor nella loro azione. Stiamo parlando di questi attacchi:

– Divisione Logistica dell’Esercito (28 novembre 2011)
– Pubblico Ministero locale di La Florida (29 novembre 2011)
– Banca BCI su strada Beauchef (1 marzo 2012)
– Tribunale di Garanzia di Puente Alto (4 luglio 2012)

Il 26 aprile il procuratore sud ha fatto una ricostruzione della scena alla stazione di polizia di Las Vizcachas, Victor in ogni caso non ha partecipato a quella ricostruzione, poiché nega esplicitamente le accuse.

Ricordiamo che Victor è un compagno vegan e straight-edge che insieme alla sua famiglia rigetta le accuse del procuratore.

Fine alla legge anti-terrorista! Prigionieri liberi!

trad. da waronsociety — maggiori informazioni: i, ii

Atene: Terzo processo contro la CCF – Udienze 40-41

Udienza 40

L’intera udienza riguardava la presa in esame dei testimoni che erano o proprietari delle case che la CCF ha preso in affitto come case sicure, o le cui informazioni di identità sono state trovate sulle carte di identità false. Durante il riconoscimento-infamia dei/le compagnx della Cospirazione da parte dei testimoni dell’accusa, ha fatto colpo il fatto che un compagno della CCF sia stato riconosciuto come un inquilino, con una carta d’identità falsa, di una casa sicura, nel tempo in cui si trovava in prigione. E’ da notare che, come è stato provato dalla procedura giuridica, quasi tutte le case sicure della Cospirazione che sono state scoperte fino ad ora, non erano state dichiarate all’ufficio delle tasse, per cui è difficile rintracciarle e verificare le informazioni false. I testimoni seguenti sono stati chiamati a riconoscere i/le compagnx e dire se fossero le stesse persone che avevano realizzato dei fermi di polizia in modo da copiare le informazioni delle loro carte d’identità.

Si ricorda che i/le compagnx della CCF si sarebbero travestiti fingendosi poliziotti, e realizzando falsi blocchi stradali e controlli allo scopo di copiare informazioni reali di identità e usarle su carte d’identità false in modo che risultassero convincenti e di persone esistenti.

La prossima udienza è prevista per il 18 aprile.

Udienza 41

Questa udienza è iniziata con la testimonianza di un avvocato d’ufficio. Molti compagni della CCF a causa del loro rifiuto di qualunque rappresentazione legale hanno avvocati d’ufficio, poiché secondo la legislazione se l’ “accusato” rifiuta di avere un avvocato, allora il tribunale stesso gliene assegna uno. L’avvocato d’ufficio quindi ha testimoniato che qualche giorno fa c’è stato un furto con scasso nel suo ufficio e gli anonimi ladri gli hanno preso i documenti riguardanti il caso della CCF, senza rubargli nient’altro di valore.

C’è stata tensione nell’aula e alla fine gli avvocati d’ufficio sono usciti, il processo continuerà il 22 aprile.

Cartago, Costa Rica: Sabotaggi per la liberazione animale e della terra

Nelle notti del 3 e 7 aprile, approfittando della foschia e della notte, abbiamo deciso di sabotare vari stabilimenti commerciali di tecnologia, vendita di carne, ristoranti di pollo, farmacie, multinazionali della telefonia come Movistar, così come negozi di elettrodomestici, ecc. perchè la distruzione del pianeta da parte delle industrie e della produzione su larga scala non si ferma, e così neanche noi, ci sono nemici ovunque dai disgustosi drogati della società sedata e comoda che hanno bisogno di droghe per sopportare le loro non-vite, ai negozi della mega-fabbrica.

E’ facile, vai semplicemente a comprare del sigillante come Poxipol, esci la notte e mettilo nelle serrature. Mentre il sistema avanza giorno dopo giorno e la sua megamacchina non smette di schiavizzare la natura e gli umani, molti rivoluzionari di Facebook portano avanti il loro attivismo virtuale, la loro frustrazione si scarica in commenti e battaglie digitali, cadendo così nel trucco del sistema: queste pratiche cibernetiche anti-sistema non fanno niente al sistema se non dirottare l’azione e sfogare in un modo altamente comodo, chiunque lotta via computer! Dirottando le azioni concrete al sistema in azioni digitali, o dirottando in argomenti altamente riformisti per esempio la lotta contro la privatizzazione, non si attacca il sistema alla base, si fa solo tornare il sistema ai suoi vecchi valori, che siano lo stato benefattore o il sistema pubblico, il sistema ha sempre agito con o senza privatizzazione.

Tutto è perduto nelle attuali condizioni di lotta!
Fare casino è tutto ciò che ci è rimasto!

Salutiamo dalla distanza i sabotatori della Russia, Messico, Cile, Indonesia, Grecia, Bolivia e gli altri compagni di questo territorio che hanno deciso di darsi all’azione

Una volpe solitaria in affinità con l’ELF
Cartago, Costa Rica

fonte, traduzione da waronsociety

11 Giugno: Giornata internazionale di solidarietà con Eric McDavid, Marie Mason e i/le prigionierx anarchicx di lunga data

L’11 Giugno è la giornata internazionale di solidarietà con Eric McDavid, Marie Mason e altri/e prigionieri/e anarchici/e di lunga data.

Lo stato ci ha rubato Eric McDavid e Marie Mason rispettivamente nel 2006 e nel 2008. Negli anni trascorsi dai loro arresti, la repressione è arrivata a sembrare meno un evento specifico, e più come un incubo continuo, da cui non si può fuggire. Condannati a, rispettivamente, 22 anni e 20 anni, Marie e Eric rimangono in gabbia ancora oggi, e conoscono quest’incubo in maniera più intima della maggior parte di noi.

Ultimamente, abbiamo sentito molto parlare del tempo della fine, e il totale collasso ecologico sembra imminente. Ma cosa significano queste forze e quelli/e dentro le celle delle prigioni? E cosa significano per noi fuori? Stiamo cercando di salvare sia noi stessi/e che qualche brandello di selvaggio su questa terra. Il nostro compito è difficile, e a volte sembra impossibile, perchè più combattiamo duramente, e più affrontiamo la repressione. Ogni giorno perdiamo più specie, più terre, più amici/e… e questo processo non mostra segni di rallentamento. Come possiamo sopravvivere e continuare a lottare di fronte a questa realtà? Continue reading 11 Giugno: Giornata internazionale di solidarietà con Eric McDavid, Marie Mason e i/le prigionierx anarchicx di lunga data

Melbourne, Australia: Scontri a un party anarchico di solidarietà

Nella sera di venerdì 26 aprile, gli sbirri hanno fatto irruzione in una festa di solidarietà per i prigionieri anarchici in un magazzino occupato a Clifton Hill. Al loro ingresso gli sbirri sono stati immediatamente colpiti con bottiglie e forzati a retrocedere. Tuttavia sono stati chiamati i rinforzi, e poco dopo il magazzino è stato circondato da squadre di antisommossa, poliziotti normali e cani. Gli occupanti sono stati forzati ad uscire dall’edificio e in strada, dove i poliziotti sono stati attaccati una seconda volta con bottiglie, pietre e altri proiettili, mentre i manifestanti intonavano “A.C.A.B.!”.

E’ stata rubata una radio della polizia, che è stata utilizzata per schernire e insultare i bastardi. I poliziotti hanno risposto con cariche, manganellate, spray al peperoncino e facendo aggredire le persone dai loro cani. A questo punto i festaioli sono scomparsi nella notte per fare festa da qualche altra parte. Molti sono stati sentiti commentare “il miglior party di sempre!”.

Come risposta a questo attacco della polizia, e come atto di solidarietà con questa piccola reazione e tentativo di allargare i suoi orizzonti, siamo andati a Fitzroy North e abbiamo distrutto un’agenzia immobiliare.

Esprimiamo anche la nostra solidarietà e caldi saluti all’anarchica Felicity Ryder che è ancora latitante, e a Jock Palfreeman, prigioniero antifascista in Bulgaria.

ACAB

Brigata Corey Delaney

Atene: L’anarchico Dimitris Hatzivasiliadis tra gli ultimi arrestati a Nea Filadelfeia

flying-off

Dimitris Hatzivasiliadis è un anarchico che era stato arrestato a metà Febbraio 2011 ad un controllo casuale della polizia casuale ad Atene. Fu rinviato dopo essere stato accusato per “possesso di arma con l’intenzione di fornirlo”, in conformità con la legge anti-terrorista greca. Dimitris è rimasto in detenzione preventiva per dieci mesi con nessuna prova sostanziale di sorta contro di lui, fino a quando è stato finalmente rilasciato su cauzione nel Dicembre 2011.

Compagni riferiscono che egli è uno tra le cinque persone che sono state arrestate a Nea Filadelfeia il 30 Aprile 2013, al fianco di Fivos Harisis-Poulos, Argyris Ntalios, ed altre due persone.

Durante la sua detenzione nel quartier generale della polizia di Atene, Dimitris ha sfidato le guardie umane ed è stato costretto a stare in piedi per 12 ore senza sedersi, mentre era ammanettato 24 ore al giorno, anche nella cella di detenzione. Solo il 2 Maggio fu in grado di contattare un avvocato. Il 3 Maggio è stato inoltre previsto per il compagno di sottoporsi ad una udienza preliminare ai tribunali di Evelpidon, con accuse frivole presentate contro di lui. Nel frattempo, Dimitris ha dichiarato che continua lo sciopero della fame e della sete in risposta alle condizioni della sua detenzione, chiedendo l’immediato rilascio.

Ulteriori aggiornamenti appena disponibili

Bolivia: Aggiornamenti su Henry Zegarrundo

A pochi giorni dal primo anniversario del rapimento del nostro compagno Henry e dopo numerose udienze sospese ed una in cui le hanno negato le misure cautelari, oggi, 2 di Maggio 2013, vogliamo informare che Henry ha ottenuto l’arresto domiciliare.

Con la dignità come alleata, amica e compagna, e senza piegarsi al potere, nonostante l’atmosfera carica di collaborazione con la polizia, il nostro compa esce con onore per stare con i suoi in attesa della risoluzione del caso.

Tutto il nostro sostegno a Henry, il nostro orgoglio per averlo come compagno, e la nostra forza in modo che siano sempre più compagni che riescano ad uscire fuori dalle gabbie del potere.

Fino alla liberazione totale!
Demolizione delle carceri!

Solidarietà Nera

Stato spagnolo: Nuovo trasferimento di Gabriel Pombo da Silva

Il compagno Gabriel Pombo è stato trasferito di nuovo alla prigione di Villena.

Ricordiamo che già era stato in Villena e fu trasferito a Valdemoro per portarlo all’ Audiencia Nacional per rilasciare una relazione per i fatti di Italia (operazione “ardire”). Di fronte al rifiuto di Gabriel di fare alcuna dichiarazione è stato di nuovo trasferito di nuovo a Villena in modo di essere mantenuto lontano del suo ambiente familiare e affettivo.

Il suo indirizzo é:

Gabriel Pombo da Silva
Centro Penitenciario Alicante II,
Ctra. N-330, km. 66,
03400 Villena (Alicante).

Per info

Santiago, $ile: Camminiamo insieme: È tempo di lottare! Lettera di Marcelo Villaroel

Perché chi dimentica i prigionieri di guerra
finisce dimenticando la guerra stessa

—Gerasimos Tsakalos, membro della CCF in carcere.

Molti e quotidiani sono i capitoli di confrontazione che viviamo come ostaggi dello stato-carcere-capitale, nella guerra non ci sono pause.

La dominazione schiaccia vite nei centri di sterminio e di isolamento, nei luoghi dello sfruttamento salariale, nei templi della dottrina della lobotomia per ridurre quadri di comando in serie, professionisti della democrazia, cittadini della pace sociale, schiavi-pecore del complesso poliziesco-militare che controlla gran parte del pianeta.

Però la resistenza offensiva multiforme non è pantomima né mera immagine, è un Atto-opzione-vivere permanente che si manifesta in ogni momento e aspetto della nostra vita.

Le ricerche individuali e collettive di liberazione si estendono e fratellizzano, non muoiono mai, e meno scompaiono. Dove alcuni si arrendono e si consegnano alla normalità cittadina del capitale, altri/e semplicemente, e con tutto, si ribellano. Continue reading Santiago, $ile: Camminiamo insieme: È tempo di lottare! Lettera di Marcelo Villaroel

Atene: Due compagni in attesa di giudizio

prisons

Da Febbraio -dopo la carcerazione preventiva dei 4 anarchici che hanno preso la responsabilità della doppia rapina in Velventós, vicino alla città di Kozani (Grecia settentrionale)- dei mandati di cattura sono stati emessi nei confronti di due indagati che erano in fuga, cioè Fivos Harisis-Poulos e Argyris Ntalios.

Come Actforfreedomnow ha già riportato, il 30 Aprile 2013 sia Fivos e Argyris (insieme ad altre tre persone) sono stati catturati dalla polizia anti-terrorismo nella zona di Nea Filadelfeia, Atene.

I due compagni sono stati rinchiusi nel carcere di Koridallos.

Solidali riferiscono che Venerdì, 3 Maggio, dalle 09:00, Fivos Harisis-Poulos e Argyris Ntalios saranno portati per un’udienza preliminare ai tribunali di Evelpidon (edificio 10) di Atene, affrontando delle accuse quali l’appartenenza ad una organizzazione criminale con finalità di commettere rapine, falsificazione e resistenza all’arresto.

$ile, Temuco: Castigano la compagna Ariadna Torres per la sua degna attitudine ribelle e non sottomessa

Nota di Refractario: Facciamo una chiamata a raddoppiare la solidarietà davanti alle vessazioni delle guardie con le compagne antiautoritarie in carcere. I digni atteggiamenti ribelli all’interno del carcere meritano solo il nostro rispetto!. Giù le vostre mani dalle nostre compagne!.

Con data 27 Aprile la compagna Ariadna Torres detenuta del 28M, è in una situazione di punizione per aver “insultato” il magistrato e per mantenere in piede la sua posizione come antiautoritaria.

In questi momenti lei ha vietate le visite e la ricezione di pacchi per 7 giorni dalla data del fatto e secondo la gendarmeria lei: “non sarebbe in cella di isolamento.”

Questo, è solo un’ulteriore prova delle vessazioni che sta ricevendo la compagna e le altre detenute. Già che a questo fatto si aggiunge che LA MAGGIORE DEL CPF di Temuco sta fermando dal Giovedì 25 Aprile un comunicato pubblico scritto da lei e per la compagna Yaritza Grandon dove raccontano la loro situazione come prigioniere politiche, questo comunicato è stato fermato per il motivo di avere “contenuto anticarcere” davanti al quale lei dovrebbe testimoniare davanti il magistrato.

Denunciamo questi fatti e mostriamo la totale solidarietà con le compagne in prigione.

MAI PIÙ VESSAZIONI E PERSECUZIONI PER LE IDEE!

LIBERTÀ PER LE DETENUTE POLITICHE DEL 28M

Gruppo di solidarietà ai/le deteniti/e del 28M.

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