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Di nuovo al gabbio… Lettera di Damien dalla prigione di Fleury-Mérogis
Vi scrivo da Fleury dove sono incarcerato in detenzione preventiva. I capi di imputazione come al solito sono noiosi e privi di qualsiasi fantasia, preferisco che i compagni e le compagne abbiano una visione giusta e realistica dei fatti che mi sono contestati, propongo quindi la (ri)lettura di un resoconto di quella bella notte di una primavera di rivolta scritta dai e dalle amanti del disordine [in francese]: “Resoconto del 14 aprile: a contenere troppo la rabbia questa finisce per esplodere come si deve.”
Non ho alcuna intenzione di lamentarmi, non vi racconterò nei dettagli il mio arresto, identico a tutti quelli che hanno luogo qui come altrove in tutto il mondo.
Mi sembra tuttavia necessario esprimermi su alcuni punti precisi.
Al momento della perquisizione gli sbirri hanno trovato del materiale di propaganda anarchica, nella fattispecie giornali, opuscoli, manifesti, volantini e qualche testo in corso di traduzione. Ho rifiutato di firmare i fogli della perquisizione così come quello della mia detenzione preventiva.
Una volta trasferito a Parigi al commissariato del 19esimo arrondissement il mio avvocato non era raggiungibile.
Ho rifiutato di essere rappresentato da un altro avvocato e quindi sono stato interrogato senza la presenza di avvocato. Ho fatto questa scelta perché la mia dichiarazione alla sbirraglia si riduce a una sola riga: “Non sono né innocente né colpevole. Sono anarchico. Non ho nient’altro da aggiungere”.
A causa della mia mancata dichiarazione non posso sapere, attualmente, cosa ci sia nel mio dossier di istruzione.
I tirapiedi del potere mi hanno solo notificato che hanno 8 prelievi di DNA che corrispondono al mio profilo genetico e so, per averlo visto, che il dossier d’istruzione è un mattone di 6 o 7 cm di spessore.
Aspetto che il mio avvocato possa avervi accesso e che venga a farmi visita per aver maggiori informazioni. A prescindere da ciò che avverrà ho già espresso il desiderio che l’insieme della procedura e delle mie dichiarazioni siano messe a disposizione dei compagni e delle compagne affinché le usino nella maniera che sembra loro migliore. Senza copyright, senza proprietà, senza censura dell’ufficio politico di qualsiasi partito, fosse esso anche solo immaginario.
Dopo una notte trascorsa nelle celle del deposito del tribunale di Parigi –sorta di mastio medievale nel quale gli sbirri appagano le loro sadiche passioni – sono arrivato alla sbarra del tribunale per un processo per direttissima. Non essendo il mio avvocato presente ho chiesto che mi venisse assegnato un avvocato d’ufficio per ottenere il rinvio dell’udienza.
La procuratrice, come fa abitualmente, si è messa strillare tutta una sequela di stupidaggini, gesticolando in tono sicuro. Affermando per esempio che l’attestazione di domicilio fatta da un compagno presente in sala era inaccettabile a causa di un errore grammaticale… Continuando poi, sempre molto sicura di se stessa, dicendo che certo, tutte le opinioni sono rispettabili, persino quelle anarchiche, ma non servono a scusare i fatti che mi sono imputati.
Bisogna ammettere che i clown in toga nera, se non decidessero della vita degli uni e degli altri, ci farebbero assai divertire!
Ma finché i tribunali non saranno distrutti e i magistrati rinviati al posto che spetta loro: il circo, non possiamo certo permettere loro di dire tutte le idiozie che gli passano per la testa.
A prescindere dalle asserzioni strampalate della signora procuratrice della repubblica, l’anarchia non è un opinione, l’anarchia è un insieme di idee coerenti ad un insieme di pratiche.
Visto che i fatti in questione si sono svolti nel corso di un movimento sociale che non è stato tale, ci tengo a precisare che rifiuto la solidarietà umanitaria dei sindacati o di una qualsiasi struttura pacificatrice o cittadinista, che giocano un ruolo di cinghia di trasmissione del potere.
Il mio solo desiderio è la complicità degli individui ribelli che cospirano nell’ombra, ai ferri corti con l’esistente e con il potere.
Grazie alla compagna presente al momento del mio arresto per la dignità dimostrata di fronte ai soldatini dell’ordine e grazie all’insieme di tutti i compagni e le compagne per aver prontamente reagito. Il vostro sostegno al tribunale mi ha scaldato il cuore e dato molta forza.
Non vi preoccupate troppo per me. La prigione è un universo di cui conosco perfettamente i codici per averci trascorso molti anni e non ho dubbi sul fatto che incontrerò, tra gli indesiderabili di cui faccio parte, qualche complicità ricca di prospettive.
Perché la rassegnazione non sarà mai un’opzione, perché in ogni atto di rivolta individuale risiede tutta la violenza dei rapporti sociali, perché ci restano ancora molte storie da scrivere attraverso il tempo e lo spazio attraverso il grigiore delle città, fuori come dentro…
…la lotta continua.
14 dicembre 2016
Damien Camélio
n° d’écrou 432888
MAH de Fleury-Mérogis (Bâtiment D5)
7, avenue des Peupliers
91705 – Sainte-Génevieve-des-Bois
Stato francese, Mondo
Atene: Distrutti bancomat della banca Piraeus
Nella serata di venerdì 16 dicembre, poco prima delle 20:00, abbiamo deciso di rendere visita alla filiale della banca del Piraeus Bank in piazza Canningos. Dopo aver distrutto con un martello il monitor del bancomat e la vetrina accanto, abbiamo versato della benzina sulla macchina e l’abbiamo bruciata. Prima di andar via, abbiamo anche lanciato una molotov all’ex ministero del commercio che si trova davanti alla banca.
Quest’azione è dedicata alla memoria dell’anarco-nichilista Sebastian Oversluij, ucciso da un agente di sicurezza mentre cercava di espropriare un’agenzia del Banco Estado a Santiago del Cile il 13 dicembre 2013.
È anche un gesto complice in solidarietà con l’anarchica Tamara Sol Farías Vergara, tenuta prigioniera nelle prigioni cilense per essersi vendicata della perdita di Sebastián aprendo il fuoco contro un altro agente di sicurezza privata della stessa banca il 21 gennaio 2014.
RICORDO E LOTTA PER I/LE COMPAGN* CADUT* E DETENUT*!
COORDINAZIONE INFORMALE E ATTACCO CON OGNI MEZZO POSSIBILE!
Berlino: Vetro rotti a luogo d’iniziativa AfD
10 novembre 2016
Vetri rotti da Louis – Nella notte del 10 novembre abbiamo spaccato i vetri del ristorante “Louis” in Richardplatz 5 a Berlino Neukölln. Come si poteva leggere nell’opuscolo sulla AfD berlinese (antifa-berlin.info), qui la AfD poteva disporre varie volte e ben sapendo di locali per delle iniziative.
Con questo volevamo dare un piccolo contributo per togliere gli spazi alla AfD e a tutti gli altri gruppi razzisti, (proto)fascisti, antifemministi e populisti di destra e agli altri gruppi di merda.
I nostri pensieri vanno anche a Jimi Joonas Karttunen (www.antifainfoblatt.de), che fu ammazzato a Helsinki. Lx populistx di destra, i nazi e lx fascistx sono e rimangono assassinx. Chi mette loro a disposizione dei locali sostiene assassinx!
Attaccare fascistx e chi lx sostiene, a ogni livello, con ogni mezzo!
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
Berlino: Incendiato luogo di commemorazione per sbirro morto
Il 2010 è un anno che alcunx “criminals” tuttora ricordano e che li fa sorridere. Kirsten Heisig, nota come “giudice senza pietà” oppure “la più dura delle giudici giovanili di Berlino” decise di rendere un po’ più vivibile Berlino facendola finita con la propria vita.
Heisig si faceva notare anzitutto per la sua durezza e l’introduzione del “modello Neukölln”. Sviluppò l’assurda teoria che la galera sarebbe la cosa migliore per i/le giovani criminali violent*. Più veloce la pena, più successo avrebbe avuto l’educazione. La priorità assoluta di Heisig era l’arresto anzitutto di giovani migranti.
Nel 2010 Sarrazin allucinava di predisposizioni genetiche che porterebbero a crescenti “società parallele” e pubblicò le sue tesi razziste in “La Germania abolisce se stessa”. Con la crescente polarizzazione sux “migranti non dispostx ad integrarsi” come l’allora nemico per eccellenza della società si spianava la strada alla barbarie tedesca di buona tradizione. Non fu di meno nemmeno Heisig in quanto a diffusione di teorie crude e razziste. Il suo libro “La fine della pazienza. Fermezza contro i giovani criminali”, libro pubblicato nello stesso anno, anche lei focalizzava sux giovani migranti. Fantasticava di una “brutalizzazione strisciante” d’intere generazioni da risolvere solamente con processi veloci.
In sua commemorazione, nel mese di marzo dell’anno corrente s’inaugurava la piazza Kirsten-Heisig a Neukölln.
I cartelli per la lottatrice contro il crimine sono stati asportati in solidarietà con i nostri combattenti Ali, Cem e Balu. Tutti e quattro ora si trovano nelle grinfie della giustizia di Berlino che vuole statuire un esempio sulla loro pelle.
Devono essere umiliati, degradati e isolati da noi per anni.
Inoltre la nostra solidarietà va ad Aaron, che all’inizio del processo fu condannato alla condizionale.
Gli uni sono accusati di sostegno alla lotta di liberazione curda e l’altro della lotta di liberazione della zona occupata quartiere-nord. Ma quel che tutti unisce è la lotta per la libertà.
Poiché per Heisig e tuttx lx altrx giudici sono importanti, invece, gli investigatori, la polizia in borghese, lx ficcanaso, la criminale e lx infami e che non rinunciano alle condanne anche con le ammissioni ottenute sotto tortura, abbiamo visitato il più vicino luogo della lotta alla criminalità.
Nel 2006 l’agente in borghese dell’ufficio criminale del Land di Berlino Uwe Liescheid fu ucciso a colpi di arma di fuoco inseguendo un fuggitivo. Con il suo coraggio e intrepido lui e due altri quella sera partirono dalla caserma per pacificare la città. Nella sua nauseabonda carriera stava salendo di grado, prima comandante di gruppo e all’ultimo alcuni mesi prima della sua morte fu promosso capocommissario di polizia.
Dopo di ciò Mehmet e un amico furono maltrattati e torturati. Un’ammissione estorta bastava poi nel processo per il carcere a vita.
Mehmet, questo saluto è per te e tuttx lx altrx “criminals” incarceratx.
Il luogo di commemorazione per il bravo Uwe, che era un mascalzone e un nemico della libertà, lo abbiamo dissacrato con un fuoco, 4 gomme e i cartelli della piazza Kirsten-Heisig.
Onore a chi spetta onore!
Noi deridiamo i poliziotti e giudici morti.
Libertà per tuttx lx prigionierx!
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
Berlino: Sabotaggio a tre bancomat
7 novembre 2016
Vari attacchi a bancomat a Berlino nelle notti del 4 e 7 novembre.
Come piccolo segno della nostra solidarietà a Berlino abbiamo reso inutilizzabili alcuni bancomat in notti e posti differenti. Con questo vogliamo mandare tanta forza e un caro saluto a una compa per l’inizio del suo processo ad Aachen accusata di partecipazione a una rapina in banca. Secondo noi gli espropri di banche e la distruzione del denaro è un giusto rapporto con il suo potere oppressivo.
Solidarietà, rabbia e anarchia!
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco m, CH
Berlino: Vetri rotti a bettola nazi
Nella notte al 9 novembre abbiamo visitato la bettola “am Kreuzberg” rompendo le finestre e l’insegna pubblicitaria della bettola. Lasciamo anche una scritta alla facciata affinché il vicinato capisca la ragione della nostra visita.
La bettola è gestita da Leo “Dogge” (alano) che già negli anni novanta era attivo nella “Wannseefront”, una truppa di hooligan di destra dei tifosi di Herta-BSC che fino ad oggi presentano il proprio striscione nello stadio olimpico. Alcuni anni fa festeggiarono la propria esistenza insieme alla “Borussenfront” di Dortmund. La”Borussenfront” è stata fondata da Siegfried Borchert, chiamato anche “SS-Siggi”, ed è un raggruppamento hooligan nota a livello federale che si anzitutto per gli slogan nazi all’interno e all’esterno dello stadio.
La bettola calcistica di Leo “Dogge” “am Kreuzberg” serviva alla “Wannseefront” anche di già come incontro dopo le partite di Herta e i saluti Hitler e i vestiti neonazi certamente non erano in questo contesto invisi al gestore della bettola e alla sua normale clientela di quartiere.
Fino ad oggi sopra l’entrata sono in bella mostra gli autoadesivi della “Wannseefront” e il gestore Leo “Dogge” li tollera.
Niente spazio a hooligan nazi e simpatizzanti !
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
Berlino: Distrutte 19 fermate bus e tram di Wall Sa
8 novembre 2016
Nel bel mezzo della pace, la Wall Sa ci ha dichiarato guerra. Ora non esistono che tedeschx e quellx dovrebbero servire. In tutto il mondo difendere i nostri interessi. Così lo enunciano a Berlino i mezzi pubblicitari della ditta Wall e i suoi mobili cittadini, ai quali a quanto pare appartengono anche le pensiline alle fermate dei trasporti pubblici di Berlino. E guarda caso a una fermata non si fa pubblicità per l’assassinio, mica disdegnano la merda sessista oppure un telefonino, con il cui consumo si vuole spingere ad essere pronta a funzionare la psiche abbruttita dex berlinesi per il prossimo giorno lavorativo.
La questione del perché Wall Sa fa pubblicità per tutto quel che odiamo, è subito chiarita. Il fondatore della ditta e portatore della medaglia all’onore federale Hans Wall sostiene AfD. Nel frattempo ha venduto le proprie partecipazioni alla Wall Sa a JCDecaux, il primo mondiale nella pubblicità esterna. Ovviamente Wall e compari non ritengono problematica la violenza dell’esercito federale. Sono alleati di questa violenza per sdoganare delle folli teorie sulla razza e per trarre il massimo profitto dal crescente istupidimento della società.
Per noi, invece, le accuse contro Aaron e Balu, che in questo momento sono discussi davanti al tribunale Tiergarten, sono i segni della paura da possibili assembramenti di gente solidale contro i padroni e la loro pace, che in realtà è guerra. Le marionette nei costumi da giudici e pm dovrebbero, ora, liberare i potenti da questa paura portando la paura nel nostro schieramento. Il loro mezzo si chiama carcere preventivo che non dovrebbe ammorbidire solo Aaron e Balu per un’ammissione ma tuttx lx prigionerx nelle galere della giustizia di Berlino.
Per rispondere a questa pressione abbiamo distrutto nelle ultime notti in tutta Berlino 19 fermate del tram e del bus con pubblicità della Wall Sa e spaccato 2 tavole per la pubblicità luminosa e una colonna per le affissioni. Di passaggio sono state demolite anche due auto, una della Deutsche Bahn e l’altra con un autoadesivo Freiwild (gruppo nazi?).
Questa forma d’azione piace molto anche in altri paesi e una sua escalation quantitativa è molto facile, se il risultato del processo lo richiederà. La città è piena di bersagli della Wall Sa.
Ricercatrix minoritarx del conflitto!
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
Monaco: Vernice a sede di Google
Nella notte dal 6 al 7 novembre 16 abbiamo colorato ampiamente con lacca rossa e pece la sede principale di Google a Monaco.
(L’informazione è potere. Chi la ha è forte.) Il campo d’affari centrale di Google è lo sfruttamento capitalista dell’informazione, facendone uno dei gruppi più potenti del mondo.
Registrando le richieste di ricerca e scannerizzando tutte le mail inviate via Gmail, dopo pochi mesi si possono istituire dei dossier precisi sul nostro comportamento e la sua prevedibilità. L’interdizione di facoltà umane è uno degli obiettivi degli affari di Google – per renderci dipendenti dai suoi servizi.
Come in ogni impresa capitalista, la ricchezza di Google si basa sullo sfruttamento dex dipendenti. Ma Google è di più: il suo modello d’affari è il tentativo di misurare e registrare il mondo. Non si tratta solo di un rilevamento cartografico della Terra ma di un rilevamento più totale possibile del comportamento umano. I dati raccolti da Google sono già oggi sfruttati commercialmente: per le analisi di mercato, per la pubblicità individuale per ogni singolo cliente, per la manipolazione, ecc. Ed è solo il primo passo. L’analisi dei dati dovrebbe rendere possibile una previsione sempre maggiore del comportamento umano in ogni ambito della vita. Google sa con chi comunica e vuole sapere cosa pensiamo e cosa penseremo.
Questo sapere e programmi di ricerca milionari interni come Google Brain, in ultima analisi dovrebbero rendere possibile la realizzazione d’intelligenza artificiale. Per questo gli strateghi di Google sviluppano degli scenari nei quali entro pochi decenni si possono sostituire le persone con l’intelligenza artificiale. Quel che si presenta nelle vesti della promessa di una vita senza lavoro e sfruttamento, nelle condizioni capitaliste non vuol dire altro che rendere superflua gran parte dell’umanità.
Non senza ragione la Singularity University si è messa direttamente vicino alla sede principale di Google nella Silicon Valley. L’istituto concepito come università elitaria che forma dirigenti del mondo intero per i settori intelligenza artificiale, robotica, nanotecnologia, bioinformatica, medicina e tecnica per strutture in rete è uno dei rappresentanti determinanti del movimento trans-umanista. Nella sua inaugurazione, a fianco della cricca dirigente di Facebook c’erano anche persone come Ray Kurzweil e il cofondatore di Google Larry Pager che tenne un discorso. Obiettivo del transumanismo è la fusione dell’uomo con la tecnica. Secondo loro il cervello umano sarà esplorato del tutto fino al 2030, il che crea la possibilità di rendersi eternx in una vita post-biologica (in un backup di se stessx che dovrebbe continuare ad esistere nel sistema informatico. Lx transumanistx sono convintx che la via d’uscita da un mondo, che in modo decisivo hanno contribuito a distruggere, sia il passaggio dall’uomo alla macchina. Lx loro protagonistx sono destri ultra-liberali con Silicon Valley da centro di potere.
Il pensiero dell’efficienza su dei corpi fallibili che possono invecchiare ed ammalarsi che ne è alla base ha già ora effetti concreti sux collaboratorix nel settore IT, per es. con il congelamento degli ovuli per ridurre la fuoriuscita delle donne in età feconda.
Dopo i primi attacchi di successo ai Google Shuttle bus a San Francisco che portarono a un grande disorientamento all’interno di Google, già fu rimandato a tempo indeterminato l’introduzione di google glass. Allacciare a questi successi si può se sabotiamo Google ad ogni livello pensabile e fattibile!
Smascherare e attaccare il bel mondo di Google!
Per una vita oltre ogni controllo, potere e sfruttamento!
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
Berlino: Vernice a ufficio comunale per l’ordine
L’altra notte è toccato al relativo ufficio di Neukölln in Juliusstraße, ma sono intesi tutti i porci e loro sgherri. Barattoli pieni di vernice colpirono la facciata e abbiamo lasciato dei saluti solidali ad Aaron per l’inizio del processo.
Questi uffici sono solo una parte dell’apparato statale per la pulizia, l’ordine e la discriminazione. Come la giustizia, gli sbirri o l’ufficio per le aree verdi è obiettivo delle azioni contro la città capitalista.
I nostri saluti solidali non vanno solo ad Aaron e Balu ma anche ax altrx compas che sono vittime della repressione statale. Sia localmente sia globalmente lotteremo contro il loro ordine neoliberale.
Tuttx insieme nel mese di luglio contro il vertice dei padroni capitalisti del mondo ad Amburgo dimostreremo che non siamo disponibili ad accettare l’ordine prescritto come se nulla fosse.
CONTRO IL VOSTRO ORDINE
FREE AARON & BALU
P.S.: Tra l’altro con le facciate a strato isolante esiste il rischio che i barattoli di vetro con la vernice rimbalzino ancora interi, perciò occhio se ci imitate.
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
Hannover: Bruciata auto di servizio del consolato turco
5 novembre 2016
Nella notte al 5 novembre alle ore 3:30 abbiamo dato fuoco a un’auto del consolato turco parcheggiata vicino allo stesso consolato in Engelbosteler Damm.
È la nostra reazione agli eventi attuali in Turchia. L’aumento drammatico delle tendenze autoritarie e repressive ci preoccupa per coloro che lottano per dei cambiamenti emancipatori in Turchia.
La nostra solidarietà va a loro e al movimento curdo del mondo che malgrado tutti gli attacchi fanno vivere le idee del confederalismo democratico.
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
Berlino: Attentato incendiario a parco macchine Telekom
Otto mesi prima del vertice G20 ad Amburgo, contesti clandestini di tutta Europa eseguono ogni notte degli attentati contro l’ordine vigente. Al più senza conoscersi, poiché nei punti focali delle sovversioni anarchiche suddivisi nei costrutti statali della fortezza Europa, si trovano, tuttavia, sempre di nuovo degli obiettivi simili per il nostro fuoco. Spesso nel quadro di riferimento locale e troppo raramente con la prospettiva di un sabotaggio contro l’apparato di dominio che superi i confini dei singoli paesi.
Così la rete dex disponibili e prontx all’attacco è sempre alla ricerca di possibilità di condurre le azioni focalizzandole su di un punto condiviso. Dovremmo avere più coraggio per darci degli appuntamenti, per partire, per visitare dei luoghi ove incontrarci, per iniziare un confronto e moltiplicare le nostre esperienze apparentate. Ma noi teniamo anche all’esecuzione delle azioni nei posti dove viviamo che portano a dei collegamenti oltre i contesti locali e specifici, che ignorano i confini temporanei e diventano così imprevedibili.
Vediamo questi criteri in tanti momenti e movimenti di gruppi autonomi a livello mondiale, ma troppo spesso abbiamo la sensazione che si rimane fermx alle dichiarazioni di solidarietà verbale invece di passare al confronto sui contenuti.
Per questo abbiamo deciso di appoggiare la mobilitazione contro il vertice G20 e di considerarlo come momento che apre delle possibilità per collegare le nostre lotte spesso isolate o per discutere negli scritti ma più volentieri ancora per esprimerci con le azioni.
I prossimi mesi di progettazione e di esecuzione avranno, speriamo, un carattere internazionale se si riesce a comunicare ai gruppi autonomi il punto di riferimento per una campagna alla vigilia del G20. Perciò diciamo che preferiremmo che anche le celle più remote e isolate s’attivassero per progettare e collegare gli attacchi, rafforzando così la mobilitazione estesa a tutte le zone.
Questo determinerebbe la possibilità che anche dei gruppi autonomi nuovi possono attivarsi e acquisire delle conoscenze sull’attacco. Questa fase fino al vertice G20 dovrebbe essere collegata all’obiettivo della verifica della nostra forza reale per poi non attendere il prossimo evento. Anzi, gli scritti dalle zone della rivolta in Francia e in Grecia ci hanno dato la speranza di poter ben riuscire ad avvicinarci alla sovversione costante nei centri urbani.
Il principio non è nuovo e ben collaudato. Come caso più recente, nella destroika e nelle azioni decentralizzate contro lo sgombero della Rigaerstrasse 94 si riusciva a scendere in campo con una gran parte del nostro potenziale, cosa che è stata positiva in ogni suo aspetto. L’acutizzazione tipo campagna fu accompagnata da eventi militanti di massa adatti al collegamento. A questo dobbiamo dare seguito sempre più spesso e più energicamente.
Perciò chiamiamo esplicitamente tutti i gruppi militanti di attivarsi già da ora e di eseguire piccole e grandi azioni contro il terrore degli Stati G20 e la cannibalizzazione delle società che lo accompagna.
Da parte nostra il 6 novembre abbiamo deposto vari ordigni incendiari su un parcheggio della Telekom e così distrutto parte del parco macchine. Come già elaborato da un gruppo di Amburgo dopo il loro attentato a COSCO, la Telekom è un gruppo civile-militare, un global player della repressione e dello sfruttamento. Attualmente la Deutsche Telekom è immischiata nel sostegno tecnico a Frontex per rintracciare le rotte di fuga e chi aiuta a fuggire. Con l’acquisizione della compagnia telefonica greca OTE hanno già attirato più volte la volte la rabbia. Noi l’abbiamo espressa una volta in più.
Attaccare il vertice G20 di Amburgo!
Un gruppo autonomo
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
Kassel, Germania: Attacchi a fascisti turchi
4 novembre 2016
Tutto il mondo diventa testimone degli attacchi dello Stato turco contro lx curdx. Non solo quello curdo ma tutti i popoli nell’intero Medio Oriente sono minacciati dal fascismo dello Stato turco.
Con il sostegno della Germania, il dittatore Erdogan diventa un grande pericolo per tutti i popoli del Medio Oriente. Anzitutto in Germania, lo Stato turco diffonde in varie associazioni come DITIB, ATIB, UETD la sua ideologia nemica dell’umanità. Organizzano anche campagne contro degli uomini d’affari curdi.
Come Iniziativa Giovanile Apoista Assia – team vendetta Sehîd Tîjda Ekecik – nella notte dal 3 al 4 novembre abbiamo eseguito a Kassel vari attacchi a persone e organizzazioni fasciste:
All’auto di un fascista turco a Oberzwehren, che chiamava al boicottaggio di uomini d’affari curdi.
Alla Ülkü Ocagi (associazione) dei Lupi Grigi.
Questi attacchi sono un atto di vendetta per lx combattenti YPG/YPJ mortx negli attacchi dello Stato turco a Rojava. I nostri attacchi non finiranno ma aumenteranno finché Recep Tayyip Erdogan non finirà come Saddam Hussein o Adolf Hitler.
Chiamiamo tuttx lx giovani rivoluzionarix, anzitutto la gioventù curda, ad eseguire delle azioni militanti ovunque si trovino.
Slav û rêzên soresgerî
6 novembre 2016
Team vendetta Sehîd Tîjda Ekecik,
Iniziativa Giovanile Apoista Assia
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
Westerstede/Oldenburgo, Germania: Vernice a luogo d’iniziative AfD
3 novembre 2016
AfD Oldenburg/Ammerland da molto tempo si riunisce nel ristorante Dierks a Torsholt per le assemblee ufficiali. Come anche il party elettorale per le elezioni comunali del 2016. Mentre altri gastronomi negavano i propri locali alla AfD, Dierkshof offriva sempre un locale alla loro organizzazione razzista e popolar-sciovinista. Praticate, le richieste di AfD portano a farla finita con delle vite umane. Ognunx ha il diritto di sfuggire alla miseria, alla guerra o ad altre circostanze.
Per questo nella notte del 2 al 3 novembre 2016 abbiamo marcato lo stabile con la vernice.
Per ora abbiamo consciamente scelto di provocare un danno materiale minore per dare una possibilità di ripensamento al ristorante di Dierk.
Per nessuno la collaborazione con AfD Oldenburg/Ammerland sarà economicamente conveniente. Idem se si tratta di stampa propagandistica, l’affitto di località oppure di mezzi da trasporto.
Si dimostrerà con i termini come quelli del 9 novembre 2016 (riunione AfD) se il ristorante di Dierk dovrà aspettarsi dei danni più massicci.
Non ci riferiamo solo ai locali, ma a tutta la proprietà della ditta.
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
Bad Oeynhausen, Germania: Attacco ad associazione culturale turca
4 novembre 2016
Da mesi lo Stato turco continua il suo attacco di sterminio contro tutte le persone che amano la libertà, anzitutto contro curdx e aleviti, le donne e la gioventù, democraticx, rivoluzionarx e socialistx. Con il sostegno dell’Occidente, anzitutto della BRD, Recep Tayyip Erdogan costruisce passo passo la propria dittatura totalitaria fascista. L’arresto, il licenziamento e la tortura di politicx, giornalistx e studentx curdx e socialistx dimostra a tuttx che la politica pacifica non porta più a nulla, sia in Turchia oppure in Europa.
Noi, l’Iniziativa Giovanile Apoista NRW (Nord-Rhein-Westfalen) – team vendetta Sehîd Cektar Botan, nella notte dal 3 al 4 novembre abbiamo attaccato l’associazione fascista “associazione culturale turca” a Bad Oeyenhausen. Questo attacco è un atto di vendetta per le combattenti guerrigliere cadute a Dersim, che persero la vita il 22 ottobre in un attacco aereo.
L’associazione fascista “associazione culturale turca” a Bad Oeyenhausen è un’organizzazione che sostiene l’instaurazione del fascismo in Turchia. In Germania fanno dell’attività ideologica. Come Iniziativa Giovanile Apoista NRW continueremo con le nostre azioni finché l’ultima associazione fascista non sarà chiusa, Erdogan abbattuto e i popoli del Medio Oriente liberati. Per questo chiamiamo ogni rivoluzionarix, internazionalistx e socialistx ad eseguire delle azioni militanti contro le persone e le istituzioni dello Stato turco e quelle che in Germania lo sostiene.
Con questo salutiamo anche la gioventù curda a Parigi, che ha condotto delle azioni impressionanti contro rappresentanze dello Stato turco a Parigi.
Saluti rivoluzionari,
Iniziativa Giovanile Apoista NRW
Team vendetta Sehîd Cektar Botan
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
Dresda: Incendiata auto di Thyssenkrupp
Come riportava la stampa scandalistica giovedì bruciava un’“auto di servizio” a Dresda Leuben. Siamo statx noi!
Purtroppo i notiziari e la stampa degli sbirri non dicevano di che tipo d’auto si trattava e per questo ci sentiamo in dovere di chiarire che quella che abbiamo bruciato non era una vettura “normale” ma un’auto di Thyssenkrupp (un’impresa dell’industria bellica).
Contro i profittatori di guerra e la Germania!
A luglio ad Amburgo, attaccare il G20!
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
Würzburg, Germania: Vernice a Corps Rhenania
2 novembre 2016
Giovedì i ragazzi inebriati di marrone della Rhenania volevano festeggiare la loro cara festa del capanno. Dato che non ci andava giù abbiamo spremuto, imbottigliato e lasciato sulla facciata della loro sede circa tre chili di rosa canina.
Come ogni associazione studentesca anche loro sono un schifoso mucchio di sessisti. Il razzismo e l’aizzamento che parte dalle associazioni di Würzburg ci fa vomitare e perciò gli abbiamo vomitato di ritorno.
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
NRW/Rheinland-Pfalz, Germania: Vernice a monumento per la guerra
La settimana scorsa, in NRW e Rheinland-Pfalz furono abbelliti vari luoghi di pellegrinaggio del mito tedesco della vittima. Con queste azioni si vuole esprimere una critica alla commemorazione acritica dei soldati caduti nelle guerre di aggressione e di sterminio.
In Germania già dai tempi dell’imperatore è lunghissima tradizione il voler far passare dex criminali per presunte vittime. Codesta riabilitazione delle truppe tedesche d’annientamento e minimizzazione delle barbarie tedescha è tuttora centrale nella politica commemorativa tedesca. Dietro il discorso de-personalizzante che tutti sarebbero in qualche modo “vittime della guerra e della violenza”, occulta per nulla disinteressatamente chi ha iniziato la guerra e lo sterminio industriale di massa della popolazione ebrea. Al contrario, questo discorso commemorativo mira solo a scagionare la Germania ed ad aggiungere i malfattori tedeschi alla lista delle vittime del nazionalsocialismo.
Così i crimini del nazionalsocialismo sono passati sotto silenzio a 360° o addirittura negati e così relativizzati. Ecco perché su nessuno dei bersagli colpiti non c’è neanche un accenno all’annientamento di massa nazionalsocialista e le innumerevoli vittime di questi crimini contro l’umanità. “Anche l’evidenziare delle sofferenze nei lager per prigionieri di guerra degli alleati serve all’obiettivo della relativizzazione, anzitutto se i crimini dei tedeschi e il ruolo dei prigionieri durante il fascismo tedesco è occultato oppure intenzionalmente occultato.” come scrive la campagna “fermare la glorificazione NS!” in un opuscolo pubblicato ieri.
Dove si descrive di nuovo in modo appropriato la ragione per cui i soldati della Wehrmacht non erano semplicemente dei “poveri diavoli qualsiasi” caduti “per i loro amici” come per esempio sta scritto sul monumento ai guerrieri di Bonn-Kessenich. Morirono servendo un esercito fascista, la cui strategia di guerra era molto diversa di quella di un esercito “comune”, poiché in gran parte esplicitamente diretta contro la popolazione civile. Per non parlare dell’esecuzione dell’olocausto:
“Anzitutto nell’Europa dell’Est l’assassinio della popolazione ebrea era parte costitutiva della pianificazione bellica.” Ma anche civili non ebrex furono massicciamente vittime del terrore tedesco. Nel corso delle cosiddette “misure di rappresaglia” furono rase al suolo intere zone con tutta la popolazione. “Inoltre”, sempre secondo l’opuscolo, “anche una politica mirata della fame faceva parte della strategia bellica tedesca.” Ma anche nell’Europa Ovest la Wehrmacht perpetrò dei gravissimi crimini come per esempio il terrore contro la popolazione civile in Francia nel corso della cosiddetta “lotta contro i partigiani”.
Ma nel corso della commemorazione tedesca delle vittime questi fatti sono costantemente minimizzati, passati sotto silenzio oppure smentiti e i commando di assassini fascisti come la Wehrmacht sdoganati da eserciti regolari. Questa inversione del rapporto boia-vittime è uno schiaffo in faccia alle vere vittime del nazionalsocialismo.
Chi vuole dedicarsi a una commemorazione seria delle vittime del nazionalsocialismo deve anche indicare con chiarezza lx criminali nella propria famiglia, nel proprio quartiere, circondario e nella propria città, ecc. Senz’altro il lutto personale per lx morti in guerra è legittimo, ma è una questione sempre aperta il perché in questo paese non si riesce a farlo senza minimizzare la guerra mondiale, i crimini di guerra, le stragi e l’olocausto.
Ecco perché continueremo a sottolineare la nostra critica alla cultura della commemorazione storicamente revisionista finché una vera rivisitazione critica dei crimini nazionalsocialisti rimane bloccata da una continua negazione della colpa di guerra tedesca.
Un evento utile è la “marcia del lutto” neonazista il 12 novembre di quest’anno a Remagen, dove attorno al giorno di lutto popolare si commemorano ogni anno le vittime “innocenti” dell’“olocausto alleato”. L’evidente distorsione della storia appoggia come spesso accade su di un mito borghese della vittima che commemora esclusivamente i soldati tedeschi morti in un “lager dell’orrore” – ragion sufficiente per attivarsi!
Contro il revisionismo storico e il mito della vittima tedesca!
Ulteriori argomenti:
Opuscolo “Contro il mito vittimistico” della campagna campagna “Fermare la glorificazione NS!”
remagen.blogsport.de
Opuscolo “Gli odori nauseabondi della ‘commemorazione tedesca degli eroi’ della ‘antifa autonoma Neukölln’:
antifa-neukoelln
Altre possibilità: Lista dei monumenti alla guerra più critici in NRW e RLP in appendice.
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
Wiesbaden, Germania: Pietre a gruppo di viaggio nazi
30 ottobre 2016
Oggi abbiamo attaccato vari nazi della “IIIa Via” in partenza tra la Stazione centrale e Schlachthof. In fondo non ci sono parole da sprecare, le tendenze di disprezzo dell’umanità le combattiamo sempre e ovunque. Ma visto che ora sembra che siano state arrestate alcune persone, abbiamo deciso eccezionalmente di rivendicare. Supponiamo che lx arrestatx sono degli altri gruppuscoli (presuntamente) di sinistra che erano sul parcheggio, noi in ogni caso siamo tornatx a casa senza problemi.
Abbiamo attaccato appositamente solo quando erano saliti sulle loro auto, in fin dei conti giravano con le carrozzine. Sempre per la stessa ragione abbiamo attaccato la giardinetta argentata in ultima in fila malgrado la sprinter in testa trasportasse più di fascisti, ma anche un bambino piccolo. La giardinetta perdeva prima il vetro frontale e poi i due vetri del lato sinistro. L’autista “più anziano, maschile” era visibilmente spaventato. Non abbiamo usato sampietrini come sostenuto dagli sbirri ma pietre più piccole come si trovano per esempio tra i binari. Pensiamo che dovrebbe essere abbastanza per verificare l’autenticità della rivendicazione, il resto, gli sbirri idioti lo possono investigare tranquillamente da soli.
In questi termini, pestate i fasci dove li incontrate! Contrasto sul nascere!
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH
[Stato Spagnolo]: La condanna contro Francisco Solar e Mónica Caballero ridotta a quattro anni e mezzo
Il 16 dicembre 2016 la Corte Suprema ha annunciato la propria decisione sull’appello depositato dalla difesa degli anarchici Francisco Solar e Mónica Caballero, condannati in prima istanza a 12 anni ciascuno.
La sentenza è stata ridotta a 4 anni e mezzo di carcere, oltre a 143.317 euro come compensazione per i danni provocati dall’esplosione alla Basilica del Pillar a Saragozza nell’ottobre 2013.
I due compagni hanno già scontato tre anni, quindi dovrebbero passare un altro anno e mezzo nelle gabbie di stato. Ma c’è la possibilità che, in quanto stranieri, vengano rilasciati prima del completamento della condanna e siano estradati in Cile, visto che la loro sentenza è inferiore ai sei anni.
in inglese
Madrid: Presidio in solidarietà con i/le prigionier* di Hambach
Mercoledì 14 dicembre, un gruppo di persone si sono riunite davanti all’ambasciata tedesca a Madrid per urlare con rabbia contro i rappresentanti dello Stato che tiene prigionier* dei/lle compagn* per aver partecipato al progetto di resistenza organizzato alla foresta di Hambach contro la multinazionale RWE.
Vogliamo condividere con voi queste foto perché si moltiplichino i gesti solidarietà nei confronti di chi lotta per la liberazione. Esortiamo a diffondere le informazioni del progetto o dei casi di repressione e a mostrare la vostra solidarietà ai/lle compagn* e il vostro odio verso questo sistema distruttore e dominatore della natura e di tutt* quelli che la abitano.
Finché non saremo tutt* liber*!
Siao, Hodei e Maya liber*!!
Abbasso i muri di tutte le prigioni!!
Santiago, Cile: Immagini della marcia per la libertà dei/lle prigionier* il 1° dicembre
Santiago, Cile: Azione 3 anni dopo la morte in combattimento del compagno Sebastián Oversluij
[youtube]https://youtu.be/afXOv26vwxw[/youtube]
Sebastián Oversluij, rivendichiamo la memoria in ogni azione diretta.* Questo 11 dicembre sono già passati 3 anni dalla tua morte in death in combattimento, ricordiamo col fuoco ogni compagn* cadut*.
Libertà per i/le compagn* del caso PDI, per Tamara Sol e tutt* i/le compagn* che sono stat* rapit* e imprigionat* dallo Stato poliziesco.
Fuoco alle prigioni!
Non dimentichiamo, non perdoniamo!
La lotta continua, più forte che mai!
*Barricate, striscioni, volantini e attacchi con le molotov contro la polizia in memoria di Sebastián ‘Angry’ Oversluij e per i/le prigionier* politic* fuori dalla UMCE (Università Metropolitana di Scienze dell’Educazione). Ci sono stati anche degli scontri fuori dal campus Juan Gómez Millas (Università del Cile). 07.12.2016
Tolosa, Francia: Sabotaggio incendiario
Nella notte tra il 19 al 20 novembre, a Tolosa, un furgoncino di Eiffage è stato divorato dalle fiamme.
Quando la repressione prende di mira gli/le anarchic*, dalle accuse dopo le rapine ad Aachen all’operatione “Scripta manent” in Italia, la solidarietà è la nostra arma.
Vi mandiamo un po’ di calore.
in greco
Manifestino: Sebastián Oversluij presente in ogni azione di esproprio e attacco contro il potere
Il mattino dell’11 dicembre 2013 il compagno Sebastián Oversluij si preparava a espropriare una banca nel comune di Pudahue. Il compagno “Angry”, entrando nella suddetta filiale, ha estratto la mitraglietta che nascondeva sotto gli abiti e annunciato la rapina. Il miserabile agente di sicurezza ha fatto fuoco contro il compagno abbattendolo immediatamente, il bastardo in uniforme aveva un addestramento militare e una considerevole esperienza come mercenario ad Haiti e in Irak.
Ci associamo alla decisione del compagno di espropriari i/le ricch*, ci riconosciamo come nemic* del capitale e del sistema di dominazione che genera e diffonde la miseria che viviamo quotidianamente. Incoraggiamo ogni attacco diretto alla proprietà e gli interessi dei/lle ricch*, facciamo parte di questa guerra multiforme contro il potere.
Ricordiamo il compagno per quello che è stato, per la coerenza delle sue azioni, per aver contribuito e aver avanzato in questo processo di attacco costante contro le strutture del potere. La memoria è un esercizio costante e continuo nella nostra storia, per questo onoriamo il compagno che ha deciso di portare la sua pratica rivoluzionaria alle estreme conseguenze.
“È venuta l’ora di riappropriarsi della propria vita, distruggere ogni autorità, aggredire la polizia, attaccare banche, espropriare, disobbedire e distruggere” -Angry-
in spagnolo