Tag Archives: Italia

Jakarta: Rivendicazione dell’incendio presso una zona commerciale da parte delle Unità della Rabbia, IRC – FAI/FRI Indonesia

black-block

Non c’è ragione di fare passi indietro. La guerra continua come sempre e deve essere più violenta ogni volta. Tutte le infrastrutture della società sono nostri obiettivi e non ci sono scuse per lasciarne qualcuna in piedi contro il bellissimo cielo. Tutti gli edifici sono i muri che impediscono al nostro sguardo di vedere le stelle, le stesse stelle che i nostri compagni imprigionati e di guerriglia, in altre parti del mondo, stanno anch’essi vedendo.

Attraverso il fuoco, vogliamo mandare i nostri più calorosi saluti ai cavalieri combattenti in tutto il globo che portano ancora avanti attacchi come modalità rivoluzionaria. Ai coraggiosi e dignitosi prigionieri che hanno mantenuto la testa alta contro la miseria e la codardia degli anarchici “riformisti”.

La scorsa notta (venerdì 22 febbraio) abbiamo bruciato un’altra proprietà della Società. Abbiamo posizionato un congegno di fuoco nella zona di shopping della classe media a nord Jakarta. Abbiamo incendiato i negozi come esempio e per fare un’altra chiamata agli individui a creare i loro attacchi – specialmente in Indonesia e sud est asiatico. Abbiamo mostrato attraverso la pratica che ogni individuo può trasformare la sua rabbia in fuoco e benzina senza la specializzazione delle unità di elite. Non siamo avanguardie o messia per salvare la Società. Siamo individui arrabbiati che vogliono solo radere al suolo con il fuoco la Società.

Solo codardi – anche se si proclamano anarchici – che vedono che il fuoco sta crescendo e coprendo il cielo con fumo nero e non fanno nulla. I codardi sono una parte integrante della Società, quelli che sono sempre in attesa del “momento giusto” e cercano di mantenere la loro vita nelle zone di comfort. Segnaliamo i codardi come nostri nemici e vi daremo la caccia. Nel futuro, non ci sentiremo dispiaciuti se nelle nostre azioni per attaccare la Società, rischieremo la vita di qualcuno[sic].

Da questo momento, limiteremo i nostri saluti rivoluzionari ai compagni che secondo il nostro giudizio sono rivoluzionari. Non lasceremo che il nostro fuoco scaldi gli “innocenti”, i “riformisti”, i “pacifisti”, gli “anarchici formali e pro-giuridici”, gli “anarchici-facebook” e altri codardi. Le azioni sono sempre solo per noi stessi e i nostri valori individualisti e per i compagni rivoluzionari.

E attraverso il fuoco, mandiamo il nostro amore ai compagni imprigionati: Cospirazione delle Cellule di Fuoco, i 4 anarchici recentemente accusati della doppia rapina in Grecia, Alfredo e Nicola e altri compagni accusati nelle operazioni Thor, Ixodidae, Mangiafuoco e repressione simile in Italia, a Gabriel Pombo da Silva e Marco Camenisch, a Marcelo, Juan, Freddy, Ivan e Carla in Cile, a Henry in Bolivia, al ferito Tripa Lopez in Messico, a Tukijo e ai prigionieri insurrezionali dietro le sbarre dello Stato che hanno sempre mantenuto la loro dignità e valori rivoluzionari. Vogliamo anche mandare il nostro amore ai compagni in fuga: Felicity, Hans e altri. Continuate a correre e non lasciate che i nemici vi prendano.

Amore e saluti rivoluzionari agli individui, le cellule e i gruppi della Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale. Circondiamo la Società con i nostri fuochi.

La guerra continua fino al collasso della società.

Unità della Rabbia
Cospirazione Internazionale per la Vendetta
FAI – FRI

fonte

Grecia: Messaggio di solidarietà ad Alfredo Cospito e Sergio Maria Stefani dai membri imprigionati dell’O.R. CCF e Teofilos Mavropoulos

CCF – Alle estremità… per Alfredo e Sergio

Il nostro fratello Alfredo Cospito (accusato per la sparatoria contro l’amministratore delegato della società energetica nucleare per la quale ha assunto la responsabilità la Cellula Olga-FAI), insieme con il suo compagno Sergio Maria Stefani hanno iniziato uno sciopero della fame il 29 Gennaio contro il divieto delle visite che volevano imporli i loro carcerieri.

Il 18 Febbraio Alfredo ha interrotto lo sciopero dopo che la amministrazione della prigione si è impegnata a soddisfare la sua richiesta. Sergio continua ancora in attesa della soddisfazione della sua richiesta. Alfredo, naturalmente, rimane in solidarietà con il compagno Sergio e, come un gesto di sostegno, ha causato un sabotaggio allo spazio della prigione.

Parallelamente, alcuni giorni fa, e siccome l’indagine sulla sparatoria per la quale è accusato Alfredo finiva in stallo, i sbirri hanno chiesto il DNA dal compagno con lo scopo di effettuare una “ricerca” per un altro attacco. È l’attacco contro il RIS nel 2005 a Parma.

In seguito alla negazione di Alfredo di dare il DNA, i sbirri hanno fatto irruzione nella cella (il 19 Febbraio) ed hanno raccolto da soli campioni di DNA dal posto.

Se non fossimo prigionieri nelle carceri greche, le AZIONI avrebbero avuto la prima parola. Adesso però, anche dietro le sbarre della prigione, inviamo ad Alfredo ed a Sergio queste poche parole come un saluto ed una promessa:

In questo mondo, i lupi abitano nei bordi. In mezzo ci sono quelli che non osano.

Qualcuno dal mezzo può chiedere verso la nostra parte: “Perché inseguite l’impossibile…?”

Ma la nostra voce che parla dal cuore grida: “Non esiste l’impossibile per l’Uomo. Non mettere mai confini alla volontà dell’Individuo. Rompere i limiti. Morire e dire “La morte non esiste…” Negare la massa. Negare la società e la morte serena della comparsa”

Un’esplosione dentro di noi grida: “Sono Io, invado sul palco del mondo e faccio saltare in aria la sua pace”.

Siamo noi, gli Anarchici Esiliati, i Nichilisti, gli Iconoclasti, che abbattiamo gli idoli del vostro mondo.

Agli compagni offriamo il fuoco di Prometeo.
Agli nemici la guerra.
Agli indifferenti… nulla.

Cospirazione delle Cellule di Fuoco FAI/FRI
e il fratello Teofilos Mavropoulos

Carcere di Koridallos, Febbraio 2013

Italia: Comunicato di Culmine agli anarchici cileni

cropped-culmine

Come accaduto a voi con il cosiddetto “Caso Bombas”, adesso accade a noi con l’operazione “Ardire”. In questi giorni abbiamo appreso che, tra le tante, siamo anche sotto indagine per il presunto “finanziamento degli anarchici cileni”.

La verità è che, a suo tempo, abbiamo dato la disponibilità del nostro conto corrente, quale forma di solidarietà concreta per i nostri compagni colpiti dallo Stato Cileno. L’abbiamo fatto con un comunicato pubblico e non avremmo dubbi a rifarlo. Non potranno mai fermare la solidarietà concreta tra anarchici/che, né con le sbarre, né con le sezioni ad alta sorveglianza.

Un forte abbraccio ribelle
Elisa e Stefano
14.02.2013

Elisa di Bernardo
c/c Rebibbia Femminile
Via Bartolo Longo 92
00156 Roma
Italia

Stefano Gabriele Fosco
Via Casale 50/A
15122 San Michele (AL)
Italia

Cracovia: Striscioni di solidarietà con le Cellule di Fuoco (sotto processo in Grecia), e Sonja e Christian (sotto processo in Germania)

Alcuni dei nostri compagni del progetto di contro-informazione Grecja W Ogniu (“Grecia in Fuoco”) in Polonia hanno alzato striscioni per le strade di Cracovia, dichiarando “amore, forza e solidarietà” con i prigionieri anarchici politici in Germania, Grecia, Cile, Italia e Messico…

Libertà per i combattenti rivoluzionari Sonja Suder e Christian Gauger, perseguiti dallo Stato tedesco per l’attacco alll’industria nucleare
Forza, amore e solidarietà con i bombarolli presi ostaggio dal sistema in Italia, Grecia, Messico, Cile
Solidarietà e libertà agli anarchici rivoluzionari dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco (FAI / IRF) ed a Theofilos Mavropoulos

Buenos Aires: Rivendicazione di un attacco incendiario ad un furgone della Fiat

Odiamo la società. Decisamente la odiamo. Non ci sentiamo parte di essa. Se ci vedono per la strada possiamo essere, ai loro occhi e alle loro menti limitate, dei/le buonx cittadinx. Ma non fraintendano. Noi viviamo al margine dei loro valori e delle loro pratiche che comprano gustosamente. Perchè non ci sono catene ai loro colli, non ci sono fruste sul loro posto di lavoro, non hanno una pistola puntata alla testa. Hanno scelto. Potevano dire NO ma hanno preferito il SI’. Hanno preferito la comodità di pagare a rate la vita. La felicità dell’auto, della casa, della famiglia. E chi no? Non li incolpiamo. Non siamo qua per dire cosa va bene e cosa va male perchè siamo al di là del bene e del male. Più in là della morale. Ma noi preferiamo la dignità. Preferiamo non accomodarci. Preferiamo vivere. E la nostra vita si basa sulla disobbedienza. E a loro dà fastidio la nostra ribellione perchè le loro vite miserabili si basano sulla comodità. Comodità data dalla legge e dall’ordine. Ma noi non abbiamo leggi e siamo il caos. È per questo che dichiariamo a loro guerra. Siamo in guerra!

All’alba di Martedì 15/01 abbiamo attaccato, con un congegno incendiario, un furgone Fiat in vendita. Dobbiamo riconoscere di non aver causato gravi danni ma sappiamo che la nostra guerra non si basa unicamente sui risultati ma piuttosto nella convinzione con cui si fanno le cose.

E lo abbiamo fatto in solidarietà con i/le nostrx compagnx repressx in Italia e nel mondo.
Pensando ai/le nostrx affini di azione che si mantengono fermx nelle loro idee anche dietro le mura o scappando dalle grinfie dello Stato nel bellissimo volo della clandestinità insurrezionale.

Saluti ed eterna complicità con i/le nostri/e fratelli/sorelle della Federazione Anarchica Informale nella regione argentina.

Guerra allo Stato e ai suoi difensori!

Nucleo di Artigianx del Fuoco e Affini
Federazione Anarchica Informale

Gand, Belgio: Una notte di solidarietà e di informazione per Marco Camenisch

posterbabbooDEF-1024x682

Marco Camenisch è un eco-anarchico/attivista che è già in carcere per 21 anni, inizialmente in Italia, ed attualmente in Svizzera.

È ancora fermo ai suoi ideali e non si è mai conformato alle regole del sistema carcerario. Pensiamo che merita tutta la nostra solidarietà (il ricavato dei soldi andrà ai compagni locali in lotta).

BABOO THEATER (da Amsterdam, NL)
e la cucina collettiva con la musica da Iron Allah

Martedì 5 Febbraio alle 19:00, Bakunins pogo bar
(Kortrijksepoortstraat 215)

Ingresso e cibo: donazione libera

“Che cosa succede quando scopri di avere un LATO INTERNO ANIMALESCO? Chiedi all’orribile Babboo, lui lo sa.” Rivoluzionario, emancipato, esplosivo (testo e messa in scena da Alessandro Seul).

PS: In un angolo accanto al simbolo CCF si legge: “Solidarietà con i membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco ed i loro co-imputati”

Armatevi…fino a quando Marco sarà libero!

Italia: Lettera di Stefano Gabriele Fosco e Elisa Di Bernardo per la solidarietà mostrata a Culmine

culmine

CULMINE – A coloro che amano la rivolta come un arbusto selvatico, per tutta la vita, e dalle proprie radici.

Nelle “nostre” celle, forse con inevitabile ritardo, riceviamo notizie, aggiornamenti, testi e comunicati di azioni… le assaporiamo; sono frasi come linfa vitale, sono cavita calde rosse e dorate in un mondo di sottomissione.

Sono la prova che la solidarietà non è solo una parola vuota; sono la dimostrazione che l’impulso distruttivo di liberazione è necessariamente più forte da ogni speranza di cambiamento.

Le azioni sono le più diverse e si stendono come una tempesta di ribellione per mezzo mondo: dall’Argentina alla Russia, dalla Spagna al Cile, dal Messico alla Grecia!

Sono questi fogli sparsi – nei quali il sigillo della censura nulla può se non ricordarci che c’è sempre una gabbia pronta per chiunque rifiuta l’ordine costituito- e che ci fa battere forte il cuore quando leggiamo le parole di solidarietà e complicità con tutti i prigionieri per i diversi Stati/dittature… E noi siamo solo alcuni dei pochi individui rinchiusi dall’Inquisizione senza tempo.

Con queste poche parole vogliamo dirvi che stiamo bene e con lo stato d’animo nella luna, che non possiamo vedere, ma ascoltare.

Con questo breve testo, vogliamo esprimere la nostra vicinanza a coloro che hanno armato la propria fantasia sovversiva dedicando le azioni dirette a Culmine, il blog anarchico che è stato ingabbiato il 13 Giugno 2012.

Vogliamo estendere la nostra solidarietà piena di forza a tutti i prigionieri dignitosi in lotta di tutto il pianeta, e inviamo un forte abbraccio ribelle agli anarchici di prassi che, con ogni mezzo necessario e in molti angoli del mondo, hanno espresso la loro solidarietà verso di noi.

13 Dicembre 2012

Elisa, prigioniera anarchica. Carcere di Rebibbia, Roma.
Stefano, prigioniero anarchico-individualista. Carcere di San Michele, Alessandria.

testo originale in spagnolo

UK: “FAI/ELF, New Horizons of Burning Rage” rivendicano sabotaggio dei media

sabotaggioComunicato FAI/ELF per il blackout di Tv e Radio

Come parte della lotta anarchica in corso per la liberazione totale, abbiamo portato a termine un attacco alla stazione di ricambio radio e TV di Bathampton. Abbiamo dato fuoco a quattro punti delle strutture, e ce ne siamo andati indisturbati. Come risultato del sabotaggio, oltre ad aver causato centinaia di migliaia di pounds di danno, abbiamo fatto spegnere tutti i canali tv di Freeview così come tutte le stazioni radio nazionali analogiche e digitali. Inoltre sono caduti i network di Vodafone e altre compagnie di cellulari, danneggiando le comunicazioni della polizia e altri servizi digitali. 80.000 case e aziende della zona hanno subito conseguenze.

L’industria del divertimento è uno strumento importante per manipolare il comportamento umano.
Senza uno stabile rifornimento di distrazioni sarebbe molto più difficile persuadere le persone del fatto che le loro vite sono soddisfacenti, convincerle a continuare ad andare a lavorare o in qualche modo a riprodurre il sistema. Quindi togliere al network la capacità di offrire i suoi mezzi essenziali di fuga dallo stress cronico moderno, dall’ansietà, la frustrazione e l’insoddisfazione significa minare lo scorrere liscio della società, anche se solo temporaneamente.

Ci sono molti obiettivi semplici e molti metodi lo-tech disponibili per noi malcontenti che felicemente scegliamo il conflitto al posto della disperazione. Questa dà vita alla prospettiva della ribellione a mille facce, con infinite ragioni per bloccare e distruggere qualunque cosa si ponga di mezzo tra noi e i nostri obiettivi. Vogliamo sperimentare l’armonia come pianeta vivente, incontrarci faccia a faccia come cerchi intimi di individui fieri e dal pensiero libero, e una possibilità di modellare un’esistenza piena di gioco selvaggio e gioia fiera. La nostra prima risposta di fronte al dominio schiacciante quotidiano e ad una società servile sarà sempre l’esplosione del disordine, del rifiuto e della bellezza.

I nostri compagni e le nostre compagne da lontano che portano anche loro avanti questa battaglia condividono i nostri pensieri così da vicino che spesso le loro parole potrebbero essere le nostre. Per cui quando vengono rapiti/e e tenuti lontano da noi la nostra determinazione non viene che alimentata ancora di più. In seguito a molte azioni in Italia, lo Stato ha scatenato un’ondata di repressione contro gli anarchici e i loro progetti (Operazioni Ardire, Mangiafuoco, Ixodidae, Thor…), alcune volte anche oltre i confini, accusando alcuni/e di attacchi della FAI (Federazione Anarchica Informale) e innalzando un trofeo per il circo mediatico-giudiziale: Nicola Gai e Alfredo Cospito, che loro sostengono essere la FAI/Cellula Olga. Ma se i pubblici ministeri hanno pensato per un attimo di aver smantellato il gruppo almeno in Italia con le loro operazioni, un’altra cellula gli ha subito dimostrato che avevano torto con un attacco al sistema bancario del capitale, seguita da un sabotaggio alla rete elettrica in Indonesia, dai colpi di pistola in Messico, dalle liberazioni in Russia, dalle bombe in Grecia, dagli incendi massicci in Argentina, per citarne solo alcuni. Le nuove guerriglie anarchiche ridono in faccia ai potenti perchè con la repressione gettano solo benzina sui fuochi della resistenza aperta e senza leader.

Siamo al fianco di chiunque ha bruciato gli antiquati libri di testo e ha intrapreso l’offensiva per rianimare un’anarchia che è diventata polvere in così tante gole. La cattura di qualunque ribelle diventa solo un altro motivo per attaccare, come abbiamo fatto e come faremo ancora, come promemoria del costo sociale del loro imprigionamento.

Questa azione è stata realizzata otto anni dopo il giorno in cui Xosé Tarrio (un prigioniero dignitoso delle unità di isolamento spagnole FIES, contro cui lo scorso decennio sono stati rivendicati dalla prima generazione della FAI una serie di attacchi) è morto nella cella, lasciando il suo sangue sulle mani dei carcerieri, tribunali e poliziotti.

FAI/ELF, New Horizons of Burning Rage

fonte

[Italia] Edizioni Sole Nero: “Mai più disarmato” – Dichiarazione politica di Haris Hadjimihelakis

CLICCA SULLA FOTO PER LEGGERE L’OPUSCOLO.

L’opuscolo “Mai più disarmato” contiene la dichiarazione politica del compagno Haris Hadjimihelakis, membro incarcerato della Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Inoltre, include il testo “Anch’io sono nichilista” di Renzo Novatore, che il compagno Haris ha incluso nella sua dichiarazione.

Testo originale in greco, versioni in spagnolo e inglese

Messico: Lettera del compagno Mario López “Tripa” dopo l’uscita dal carcere

Thylacine

Saluti a tuttx!

Compagnx, già dopo 6 mesi sono potuto uscire dal carcere, il che non sarebbe stato possibile senza la solidarietà e l’appoggio di tuttx voi. Alla fine, come già è stato diffuso, è stata fatta una modifica alla legge dei potenti che rende il crimine di “Attacchi alla pace pubblica” come non grave, per cui i/le compagnx avvocati del GASPA si sono mossi rapidamente per sollecitare la libertà su cauzione o condizionale. All’inizio pensavamo che questo non sarebbe stato possibile per l’aggravante rispetto all’esplosivo e la premeditazione del fatto, ma già il giorno venerdì alle 3:30 del pomeriggio il segretario ci ha notificato la libertà condizionale. Dopo una pesante giornata di attesa finalmente all’1.00 di mattina ho attraversato la porta del carcere verso l’uscita del centro di sterminio, dopo già mi aspettavano compagnx e amicx così come mia madre. Alla fine abbiamo pagato 70.000 pesos [circa 4.000 euro –ndT] all’assicurazione che siamo in procinto di recuperare.

Al momento questo è tutto, senz’altro voglio ringraziare nella maniera più sincera tuttx i/le cumpas che mi hanno appoggiato e hanno solidarizzato in tutte le forme possibile, dalle loro posizioni, convinzioni e possibilità. E anche inviare un saluto di forza alla compagna Felicity, dovunque si trovi la lotta continua, perchè non è un’occasione specifica, un momento isolato delle nostre vite, ma la nostra vita stessa! Salute e forza per i/le prigionierx in Italia, per il compagno Gabriel e Marco.

Solidarietà con i/le prigionierx anarchicx!
L’anarchia è inevitabile!

Con amore e rabbia
Mario López Hdz.
Messico d.f., 31 dicembre 2012.

Germania – Italia – Grecia: Solidarietà con l’anarchico Marco Camenisch

Marco-Camenisch

Processo per la Cospirazione delle Cellule di Fuoco, 16º sessione, carcere di Koridallos 28/12/2012

Una volta finita dalla presidente del tribunale la lettura dei nomi degli imputati (nella quale i membri della CCF, volendo screditare il processo rifiutano di rispondere all’appello) i compagni della Cospirazione hanno interrotto il processo, ed uno dei membri ha presentato verbalmente la seguente dichiarazione:

“Tutti in questi giorni abbiamo sentito avvocati e procuratori di citare argomenti di diritto sulla questione del “processo politico”. Abbiamo sentito una lingua per noi estranea, perché non siamo avvocati, siamo guerriglieri anarchici urbani. Quindi parleremmo nella nostra lingua.

La CCF è un armato, insurrezionale, gruppo di guerriglia urbana. La nostra azione è stata, e sarà sovversiva. Questo è evidente, e si vede anche nella lingua utilizzata dal nemico contro di noi. Avete stabilito per noi leggi speciali, procedure speciali, condizioni di detenzione speciali, tribunali speciali, come questo. La stessa prova accusatoria che avete costruita scrive che abbiamo minacciato le strutture politiche, sociali ed economiche del governo. Ma sul verdetto che pubblicherete, o meglio sul verdetto che i vostri supervisori vi hanno dato per trasportare -direte che la Cospirazione non è un gruppo di guerriglia anarchica.

Questo viene fatto per due motivi. In primo luogo, perché il regime segue il principio nazista, in base al quale “il modo migliore per colpire l’avversario è quello di negargli l’identità politica, di svalutarlo e retrocederlo…” La seconda ragione è che l’assunzione da parte del potere che noi, i membri della CCF, siamo guerriglieri anarchici urbani riconoscerà nello stesso tempo che siamo prigionieri di guerra. In questo modo, il potere sarà costretto ad ammettere l’esistenza del nemico interno, l’esistenza della rivolta anarchica, l’esistenza della guerriglia anarchica urbana. Ciò significa che lo stato dovrebbe confessare che all’interno della democrazia esiste una guerra civile tra il regime e le forze minoritarie anarchiche. Ma guardate come il potere sostituisce “bene” le parole e traveste i significati. La guerriglia urbana viene chiamata “terrorismo”, la repressione “protezione civile” e le leggi “libertà”.

Ma badate bene qui: Non siamo venuti qui per reclamare per qualche “diritto” e nemmeno per ottenere una sorta di “riconoscimento politico”. L’unico che ci può giudicare siamo noi stessi e i nostri compagni. Inoltre, non intendiamo di atteggiare come “bravi ragazzi” e inginocchiarsi di fronte al potere per chiedere l’elemosina di una “indulgenza”. Ma perché diversi autoproclamati difensori del “movimento” parlano di tanto in tanto sulla sensibilità degli anarchici, vogliamo dire qualcosa. La vera sensibilità davanti la bruttezza di questo mondo è la sensibilità che ci ha fatto riempire i nostri caricatori con proiettili e minare il territorio nemico con decine di bombe. E per finire con le scuse riformistiche, la vera libertà si trova nella canna di una pistola, nello stoppino della dinamite, nelle parole chiare e nelle decisioni difficili, e non alle mezze parole per ottenere l’indulgenza giudiziaria e nelle legittime manifestazioni-funerali.

Questa sensibilità è quella che ci ha fatto assumere la responsabilità politica per la Cospirazione e rinnegare le vostre attenuanti legali. Sappiamo che scegliamo la strada difficile e solitaria. Come sappiamo che nei successi e le vittorie di un gruppo anarchico ci sono molti “padri”, ma nelle difficoltà della soppressione e nella paura del carcere il gruppo rimane orfano. Noi non abbandoneremo la Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Poiché la sensibilità reale non sta piangendo, si arma.

Sappiamo che la vostra democrazia è una dittatura di velluto che viene imposta con le sue leggi. Leggi che sono state fatte per proteggere coloro che l’hanno costruite e per punire coloro che sfidano la tirannia del potere. Leggi che vendicano coloro che si sono alzati in piedi ed hanno marciato contro le scelte e il silenzio di una folla irragionevole.

Pochi giorni fa, il 18 Dicembre 2012, alla Corte del Pireo esaminava la richiesta di rilascio del prigioniero politico Savvas Xiros per il caso della 17N. È noto il caso di Savvas, che è stato ferito pesantemente quando, dieci anni fa, la bomba che trasportava è stata esplosa. Dieci anni si trova in condizioni di detenzione speciali, che non siano abbastanza sufficienti per soddisfare la furia vendicativa del potere. La richiesta di Savvas è stata respinta. La vera ragione del rifiuto è che Savvas non ha mai ripudiato la lotta.

Parallelamente, il potere, al di fuori dei chilometri che possano intervenire, rimane lo stesso vendicativo. In Svizzera è tenuto prigioniero il nostro compagno e fratello Marco Camenisch. Marco è un anarchico della prassi che è stato accusato di sabotaggio contro impianti industriali di energia, per partecipazione ad una fuga con la ferita di secondini e per collutazione armata con dei soldati ad un posto di blocco dei Carabinieri in Italia. Marco aveva trascorso dieci anni nella clandestinità militante e quando è stato arrestato nel 1991 è stato imprigionato inizialmente in Italia e poi nel 2002 si è trasferito alle prigioni svizzere. Oggi, si trova più di venti anni nelle prigione dello Stato. In tutti questi anni, non ha mai riconosciuto il potere delle autorità giudiziarie e, al contrario, è rimasto un nemico giurato dello Stato. Per rappresaglia, lo Stato ha recentemente respinto la sua richiesta di sospensione della sua detenzione, prolungando la sua carcerazione.

Naturalmente, non aspettiamo nemmeno un millimetro di indulgenza dal nemico, né invochiamo ad una libertà “regalata”. Dopo tutto, la libertà non si regala, si conquista. Diciamo quello che diciamo per trasmettere un messaggio ai compagni al di fuori delle mura delle prigioni. La libertà di Marco Camenisch non si realizzerà né con parole né con preghiere. C’è bisogno di azioni. Lo Stato indica che non dimentica i suoi nemici; la questione è se gli anarchici ricordano i loro compagni. Perché ci sono in molti oggi che parlano di anarchia, ma pochi sono quelli che vivono come anarchici…”

In seguito è intervenuto un’altro compagno della CCF ed ha letto la seguente dichiarazione della Cospirazione:

Dal 15 Dicembre 2012 dei compagni anarchici effettuano simbolicamente uno sciopero della fame in solidarietà con Marco Camenisch. Inizialmente l’anarchico Gabriel Pombo Da Silva dalle prigioni della Germania e in seguito l’anarchica Elisa Di Bernardo dalle prigioni italiane dimostrano con questa loro azione che gli anarchici della prassi non dimenticano… Provano che la memoria non è spazzatura. Noi, dalla Grecia, stiamo in piedi con tutto il cuore accanto a loro e come un minimo segno di solidarietà con il nostro fratello Marco Camenisch interrompiamo il processo e ci allontaniamo dall’aula. Questo è il nostro modo per partecipare alla campagna di solidarietà internazionale avviata dalla Germania e proseguita in Italia. Perché la solidarietà tra gli anarchici non è solo parole.”

Di conseguenza i compagni della CCF insieme con l’anarchico Theofilos Mavropoulos si sono allontanati dalla corte, ammanettati e con la scorta dei sbirri. Gli altri “imputati” sono rimasti nell’aula. Alla fine, la corte è stata costretta a interrompere la sessione, visibilmente turbata dall’atteggiamento dei compagni della CCF e di Th. Mavropoulos, ed ha annunciato una nuova sessione per il 4 Gennaio 2013.

RadioAzione: “In ogni caso nessun rimorso”

solidarity is our weaponIn questi ultimi mesi, nonostante le innumerevoli inchieste e processi a danno di tantissimi compagni anarchici in tutto il mondo, la solidarietà verso i compagni detenuti ha fatto un bel salto di qualità. Settimane di azioni e solidarietà si susseguono oramai da mesi e la “solidarietà” inizia a non essere unicamente un termine scritto. Non solo la F.A.Informale, ma tante altre sigle a volte anche momentanee all’azione hanno fatto sentire la loro solidarietà; la loro voce attraverso il frastuono della polvere esplosiva…attraverso il calore delle fiamme che ha visto ardere numerosi cardini, simboli e pilastri degli stati-capitale in tutto il mondo.

Ma, almeno per quanto riguarda l’Italia, tutto questo rumore viene un po’ nascosto, evitato, messo a dovuta distanza da parte di chi redatta giornali, siti e blog. Sarà la paura di essere coinvolti in chissà quale inchiesta futura, sarà per altri motivi, sarà…sarà…sarà che molto spesso è meglio parlare di lotte “lontane” o più “presentabili” che mettere bocca o prestarsi alla divulgazione di scritti, rivendicazioni ed azioni avvenute sul proprio territorio. Alcuni compagni detenuti sembrano essere fondamentali da supportare…altri sembrano tenuti a distanza perchè hanno la “peste”. Almeno per quanto riguarda RadioAzione si preferisce dare la solidarietà a tutti, anche con i meno affini, la complicità con pochi senza aver paura di farsi “appestare”. Se si pensa che si rischia di meno parlare di lotte meno radicali, allora si pensa male(guardare agli anni di carcere appioppati per il G8,ai mesi di arresti cautelari per le manifestazioni contro la T.A.V.).

A Giugno l’inchiesta “Ardire” della Procura di Perugia ha portato all’arresto di molti compagni. Gli intenti erano due:

-Evitare la scarcerazione di Marco Camenisch ed ostacolare il trasferimento di Gabriel Pombo da Silva.
-Mettere a tacere con la galera chi aveva dato eco ad azioni e scritti attraverso un blog.

Che poi vari sostituti procuratori della repubblica se la vogliono raccontare, con tanto di fantasiosi contorni, per far si che vengano firmate decine e decine di custodie cautelari…beh quella è una storia nota, ed onestamente non è lavoro di chi scrive queste due righe di andarlo smontare; in più non interessa entrare nelle teste dei nostri aguzzini. Interessa, invece, non retrocedere di un millimetro ma fare sempre un centimetro in più in avanti!

Il blog di RadioAzione fino a qualche mese fa veniva aggiornato si ma non nella quotidianità che lo si fa da qualche mese a questa parte. Le “Dirette d’Azione”non avevano una frequenza fissa, ma attraverso il blog si faceva sapere agli interessati il giorno e l’ora in cui fossero andate in onda.

L’operazione ”Ardire”,in particolare, ha reso la necessità di cambiare qualsiasi piano e progetto sia per il blog che per le dirette radio. Con mille tripli salti mortali si cerca di tenere aggiornato il blog nella quotidianità costruendo e mantenendo rapporti con tantissimi altri compagni in tutto il mondo; le dirette radio(Dirette d’Azione) da una a settimana sono diventate due, fisse negli stessi giorni e stesse ore. Ma la cosa molto più importante, almeno per chi porta avanti tale progetto, è quella di aver dato voce, fino ad ora e fino alla fine, ai compagni detenuti(ovviamente con scritti più affini), eco alle azioni dirette ed alle sue rivendicazioni alla faccia di qualche “Comodi-no” che vorrebbe diventare un “Comò” ma che alla fine si trasformerà in una scarpiera piena di scarpe da cui prenderà solo calci nel culo.

Quindi RadioAzione continuerà a dar voce e a far eco alle lotte radicali contro l’esistente, senza alcun problema, nessun tarlo, nessuna preoccupazione. Galera, domiciliari e molte inchieste non sono riuscite nell’intento di piegare le mie idee…figuriamoci se ci riesce la”minaccia” che potrebbero ritornare.

E nel caso…? Da quando ho capito cosa voglio ho sempre tenuto in mente una frase:

“In ogni caso, nessun rimorso”.

Solidarietà con tutti i compagni detenuti nel mondo!
Complicità con pochi!
Fuoco Alle Galere, Liberiamoli tutti!
Per l’insurrezione, per l’anarchia!

December 2012 A.M.(After Maya)
RadioAzione

Genova, Italia: Dopo lo sgombero di Giustiniani 19

giustiniani 19Liberarci tutti!

Mercoledì 12 dicembre 11 compagni hanno ricevuto la notifica di una serie di misure cautelari (4 arresti domiciliari, 7 obblighi di firma giornalieri), nominalmente per atti compiuti durante lo sgombero di Giustiniani 19 avvenuto il 7 agosto. Le misure vengono date non in quanto “sanzione” dei reati commessi, ma come “prevenzione” di reati ancora da compiere: si tratta infatti di misure cautelari preventive, disposte per impedire la reiterazione del reato e per “sorvegliare e punire” coloro che dimostrano di avere un comportamento che non può essere “corretto” altrimenti.

Diciamo “nominalmente” perchè, da una parte, gli atti di cui si parla, gli atti per cui si sottrae la libertà alle persone e si sottraggono le persone ai propri compagni sono… cosa? Si parla di sputi, cori, insulti… addirittura il lancio di pericolose bottigliette d’acqua! Atti criminosi della peggior specie, che rivelano quello che sembra essere il delitto più efferato di tutti: resistere. Resistere allo sgombero, resistere alla polizia, alla violenza dello Stato. Un altro reato ignominioso si profila: ribellarsi, esprimere la propria rabbia e la propria determinazione.

Ma nell’Italia del 2012, in questo terreno che vorrebbero pacificare e sedare, quando prendon vita i semi del dissenso bisogna diserbare: sradicare le persone dalla loro vita e dalle loro pratiche. Dalle loro passioni e dai loro affetti.

Diciamo “nominalmente” anche perchè queste accuse non sono che un chiaro pretesto che maschera, e neanche tanto bene, la realtà che si nasconde dietro questa mossa repressiva. Una realtà espressa senza mezzi termini dalla notifica stessa, che elenca nei minimi particolari i “curricula” delle persone incriminate, tracciando un minuzioso profilo psicologico di quei soggetti che rappresenterebbero una minaccia per il quieto vivere della società.

Digos, questura e magistratura si sono unite di buon grado per questa manovra epuratrice, per questa eugenetica del conflitto: eliminare i devianti, storpiare le lotte, cercare di riuscire finalmente a far tacere le voci dissonanti. Poco importa che l’intera manovra sia stata costruita ad arte, sproporzionata rispetto alle misure cautelari imposte. Quel che conta è colpire e disgregare le realtà che si stanno muovendo nelle varie situazioni di conflitto: occupazioni, Terzo Valico, NoTav, contro tutte le situazioni di oppressione che quotidianamente ci troviamo davanti.

Viviamo in un mondo dove regna il capitale, dove chi non ha non è, dove la scelta è fra morire di fame e morire di lavoro: e chi dice di no, chi si ribella, chi cerca di costruire momenti liberi dalle relazioni quotidiane di sopraffazione che subiamo tutti giorni viene allora colpito drasticamente. Il messaggio è chiaro: accettare la dose di merda giornaliera o subire la punizione. Punizione che viene con grazioso eufemismo chiamata “misura afflittiva”, l'”afflizione” costituendo nella limitazione, più o meno “blanda” (come dicono loro) della libertà. Ma questa libertà non ci viene tutti i giorni negata, limitata… afflitta? Non è questa misura la conferma palese ed esplicita della realtà in cui viviamo, della società carceraria che ci circonda, dove ognuno è rinchiuso nel suo piccolo recinto fatto di lavoro alienante (chi ce l’ha), di affitti da pagare, di lotta per la sopravvivenza…? Noi non vogliamo lottare per sopravvivere, vogliamo lottare per vivere.

Quello che qui si vorrebbe far passare è una spoliazione del valore ideale e materiale del nostro agire: come se la nostra, presunta o meno, commissione di reati si avvicini alla patologia, visto che si giustifica la misura sostenendo che “gli indagati non sono in grado di trattenersi dal delinquere”.

Il problema è che se delinquere è resistere ad uno sgombero (peraltro davvero poco efficacemente), resistere o reagire alla violenza poliziesca, dire “assassini” e “servi” a degli assassini e dei servi, cacciare razzisti e fascisti di varia sorta dai luoghi in cui abitiamo, occupare case per vivere e sottrarsi alla rapina dell’affitto e spazi per incontrarsi e autorganizzarsi, se delinquere é solidarizzare con altri compagni detenuti o con gli immigrati reclusi, bloccare il traffico o le stazioni quando lo Stato occupa militarmente un’intera valle col proposito di violentarla, bloccare fisicamente l’arroganza di chi vuole espropriare case e terreni per opere devastanti….se tutto questo significa delinquere, se resistere significa essere criminali, diciamo chiaramente che i “moniti” punitivi e pseudoeducativi della Procura non serviranno a nulla.

Diciamo chiaramente che continueremo a resistere ma anche che di fronte alla situazione sociale che viviamo, resistere non basta più. Occorre imparare a difendersi e praticare la solidarietà. Occorre immaginare come costruire momenti di rottura e percorsi di liberazione, condividerli, estenderli, generalizzarli. Percorsi dove tutti ed ognuno, in autonomia e libertà, possano trovare il proprio spazio e dare il proprio contributo. Occorre combattere.
Che nessuno si trattenga.

Solidarietà a tutti gli inquisiti.
Libertà per Francesco.
Libertà per Sofia, Enrico, Mattia, Christian.

compagne e compagni solidali

È stato celebrato un presidio solidale lo scorso mercoledì (19 dicembre) in piazza San Lorenzo, Genova

Germania e Italia: Prigionieri anarchici conducono uno sciopero della fame in solidarietà con Marco Camenisch, che è ancora detenuto nelle prigioni svizzere

marco

RadioAzione informa che, a partire dal 15 Dicembre, il compagno imprigionato Gabriel Pombo Da Silva è in sciopero della fame in solidarietà con l’anarchico Marco Camenisch, che si trova ad affrontare ancora un altro procedimento a partire da zero per quanto riguarda la sua richiesta per la libertà condizionale.

Gabriel sarà in sciopero nella prigione di Aachen, in Germania, fino al 21 Dicembre. Poi sarà il turno della compagna Elisa Di Bernardo, che è detenuta nel carcere di Rebibbia, in Italia. Lei condurrà uno sciopero della fame nella settimana dal 22 al 29 Dicembre. Si è in attesa della conferma di un terzo turno, che probabilmente includerà uno sciopero dal compagno Sergio Maria Stefani, rinchiuso nel carcere di Alessandria, in Italia.

Come Gabriel abbia già suggerito, lo sciopero di solidarietà può essere proseguito anche nel mese di Gennaio 2013, se altri compagni in prigionia sono disposti e in grado di partecipare a questa protesta per la liberazione immediata di Marco.

Elisa (redattore di Culmine, insieme al prigioniero Stefano Gabriele Fosco) e Sergio sono tra gli otto compagni che sono sottoposti in custodia cautelare nel contesto della “Operazione Ardire” audacia. Questa montatura particolare anti-anarchica è stata avviata dallo Stato italiano nel Giugno 2012, e coinvolge Marco e Gabriele, anche, tra gli altri.

A tutti i compagni al di fuori delle mura della prigione, che vogliono sentirsi vicinanza con Marco e gli altri anarchici detenuti: fate proprio questo; lasciate che la solidarietà con i compagni imprigionati brilli.

Forza ai prigionieri in lotta!

Italia, Palermo : Presidio di solidarietà con Maddalena Calore al carcere di Palermo

Presidio di solidarietà per Madda e contro il carcere.


PRESIDIO PALERMO, SABATO 8 DICEMBRE, PIAZZA VERDI DALLE ORE 16



MADDA LIBERA! TUTTI LIBERI!

SOLIDARIETÀ A TUTTI I COMPAGNI SEQUESTRATI DALLO STATO!

SOLIDARIETÀ A TUTTI I RIBELLI COLPITI DALLA REPRESSIONE!

L’indirizzo di Madda:


Maddalena Calore


Casa circondariale di PALERMO – Pagliarelli


Piazza Pietro Cerulli, 1

90129 –
PALERMO

per maggiori informazioni sulle condizioni di Madda nel carcere di palermo vedi qui

Italia: Solidarietà ai compagni greci imputati nel processo contro Lotta Rivoluzionaria

Da oltre un anno si sta svolgendo in Grecia il processo contro l’organizzazione “Lotta Rivoluzionaria”, nell’aula bunker del carcere di Koridallos ad Atene. In questi mesi si è sviluppato un importante movimento di solidarietà ai compagni imputati non solo in Grecia ma anche in diversi altri paesi. In Grecia si è costituita l’“Assemblea per il caso di Lotta Rivoluzionaria” che ha organizzato cortei, assemblee e presidi con la presenza di delegazioni internazionali alle udienze del processo.

L’“Assemblea per il caso di Lotta Rivoluzionaria” ha lanciato un appello internazionale per promuovere mobilitazioni e iniziative nei giorni 22-23-24 Novembre, a ridosso della conclusione del processo, al fine di esprimere la solidarietà agli imputati. Mobilitazioni e iniziative che secondo i compagni greci vanno viste anche come espressione di momenti di lotta e di resistenza.

Come Cccpsri consideriamo la proposta di questi compagni interessante perché riteniamo importante estendere la solidarietà di classe internazionale, far conoscere i percorsi rivoluzionari in Italia e negli altri paesi e trarre insegnamenti utili da queste esperienze. A tale scopo intendiamo organizzare nei prossimi mesi delle iniziative pubbliche con la partecipazione di compagni dell’“Assemblea per il caso di Lotta Rivoluzionaria”, come momenti di controinformazione sul processo di Atene e sugli sviluppi delle lotte in Grecia.

Invitiamo tutti i compagni a mobilitarsi, organizzare dibattiti e approfondimenti.

L’appello in PDF.

Compagne e Compagni per la Costruzione del Soccorso Rosso in Italia
Novembre 2012

Per contatti : cccpsri1@gmail.com

Firenze: ALF incendia centro carni e camion (video)

[youtube width=”535″ height=”344″]http://www.youtube.com/watch?v=O1JfOas0moM&feature=player_embedded

“La notte del 27 Ottobre 2012 abbiamo fatto visita al centro carni Troghi a Firenze, incendiando lo stabilimento e tutti i camion presenti.

Nessuna tregua per gli aguzzini!!
Liberazione Animale ad ogni costo!!
ALF

fonte

Messico – Lettera del compagno Mario nel contesto delle giornate di agitazione e solidarietà con i prigionieri anarchici, dal carcere

Compagnx, finalmente ho avuto notizie dal mondo esterno e mi rende infuriato sapere che moltx compagnx ancora vengono raggiunti dalle ondate repressive del dominio internazionale. E’ evidente che il nemico ci vuole vedere a terra, e questi colpi, in un modo o nell’altro, mirano al logorio morale e fisico della varietà di individualità, gruppi, progetti, occupazioni e nuclei di azione anarchica che in qualche maniera formano quello che grossolanamente potremmo chiamare movimento.

Recentemente, sono venuto a sapere della detenzione del compagno Massimo Passamani in Italia, ma sfortunatamente, non ho molte informazioni al riguardo. Ho anche saputo degli arresti domiciliari di un’altra compagna italiana, Daniela Battisti. In ogni caso, le invio tutta la mia solidarietà: Ai Ferri Corti Con La Vita!

Tuttavia, nonostante tutte le ostilità contro i nostrx compagnx nel mondo, c’è qualcosa che mi ha rallegrato moltissimo: la lettera pubblica del nostro caro compagno Braulio Duran. Sono stato molto felice di leggerla e sapere che nonostante le condizioni di non-vita in cui si trova si mantiene integro e rivendica ad alta voce le sue convinzioni come vegano e straight-edge. Con Conspiración Ácrata, abbiamo sempre mantenuto (e manteniamo) la solidarietà e l’appoggio totale al compagno Braulio e come individui diversi abbiamo sempre mostrato una enorme complicità con le sue posizioni. Pur essendo incarcerato continuo ad esprimere il mio appoggio e la mia solidarietà con Braulio, non importa che non ci siamo mai incontrati faccia a faccia o ci siamo mai stretti la mano, ugualmente abbiamo condiviso idee e avvenimenti, in modo particolare con la sua azione contundente contro le strutture del dominio. Per questo ripeto che mi fa molto piacere che cominci a comunicare in maniera pubblica, magari lo facesse più spesso, poiché per un prigioniero anarchico è molto importante mantenere la comunicazione.

Il carcere, gli “incidenti”, la morte, la repressione, la vita “in fuga”, niente di questo ha potuto né potrà fermarci. Dal 1887, quando negli Stati Uniti i mass media al servizio dello Stato-capitale, reclamavano il sangue degli anarchici che volevano sovvertire l’ordine democratico, fino ad oggigiorno in Cile, in cui i media di alienazione di massa fanno il lavoro della polizia nell’investigare e mostrare i nostrx compagnx in lotta; una costante continua che si mantiene nonostante tutte le avversità: la lotta incorruttibile contro il Potere. Persone che lottano con tutti i mezzi a loro disposizione per distruggere le strutture fisiche e le relazioni di dominio, compagnx di lotta dispostx a non fare un passo indietro. Anche quando cadiamo ci rialziamo un’altra volta e, con fermezza, continuiamo il nostro percorso sul sentiere della guerra quotidiana contro il Potere. Il cammino per la libertà totale.

Come individualità anarchica, pur essendo prigioniero nelle segrete dello Stato democratico, continuo nella guerra quotidiana con i mezzi possibili, anche se solo con la parola, cerco il modo di contribuire al processo di distruzione del sistema di dominio tramite pratiche conseguenti e relazioni informali che ci permettano di materializzare la nostra lotta. Cerco di contribuire, con i limiti del carcere, al processo di distruzione dei valori del sistema, alla distruzione delle strutture fisiche che sostengono il capitalismo tecnologico; cerco di contribuire al processo di distruzione delle relazioni di Potere sulle quali si sostenta la società facendo funzionare il meccanismo di dominazione.

Io non sono un prigioniero politico, sono un prigioniero anarchico che si trova insofferente a morte con tutto l’esistente, in conflitto e critica permanente con il sistema di dominazione e il modo di vita che ci impone. Rifiutando i suoi valori e le sue pratiche, negando le sue relazioni di Potere, il suo linguaggio e il suo addomesticamento. Ancor meno accetto la rassegnazione che il cristianesimo o il cattolicesimo ci impongono perchè facciamo fronte all’oppressione. La religione è il miglior cammino per la sottomissione, la rassegnazione e l’ignoranza. Nonostante questo, qui molti poveri di spirito e di mente restano attaccati alla religione per sopportare il carcere, caricando doppiamente le proprie catene. La religione in carcere è il mezzo per eccellenza per neutralizzare e catalizzare ogni possibilità di conflitto. Continue reading Messico – Lettera del compagno Mario nel contesto delle giornate di agitazione e solidarietà con i prigionieri anarchici, dal carcere

Città del Messico: Intervento di solidarietà in diverse ambasciate il 28 Settembre

Nel contesto delle giornate di mobilitazione e di solidarietà internazionale con i compagni rapiti in tutto il mondo, dal 21 al 30 Settembre, una manifestazione anti-repressiva è stato chiamata a mezzogiorno del Venerdì 28 Settembre nella Città del Messico.

La manifestazione anarchica ha fatto visita alle ambasciate di diversi Stati in cui sono detenuti dei compagni, così come al corpo rappresentante del governo di Guanajuato, dato che Braulio Durán è imprigionato in León.

Al di sotto alcuni momenti dall’intervento anti-carcerario.

Sede centrale della rappresentazione del governo di Guanajuato:

Libertà al Braulio Durán

“Questo è il modo con qui esprimo la mia solidarietà:
– Con passo sicuro che non va indietro prima di tutto e con un sorriso luminoso
– Con un cuore d’amore che viene messo a nudo davanti a un compagno
– Con una mano tenera e l’altra armata
È così che esprimo la mia solidarietà: vincendo in ogni battaglia una somma di libertà preziosa”
Gabriel Pombo Da Silva

Libertà ai prigionieri!

Ambasciata $ilena:

Libertà ai prigionieri anarchici – Morte allo Stato

Ambasciata indonesiana:

Pareti e bare non abbasserano le nostre proteste e desideri – Solidarietà e rivoluzione sociale

Scorta di polizia

Ambasciata svizzera:

Libertà ai prigionieri anarchici

Ambasciata greca:

Giornata anti-carceraria – Solidarietà con i prigionieri anarchici

Ambasciata italiana:

Libertà a Stefano Fosco

Fonte / Altre foto: ABC Messico via Liberación Total

Liberazione animale e della terra: Azioni dirette in Italia, Svezia, Regno Unito, Canada ed Ucraina

Modena: Consegno esplosivo contro furgone di un’impresa de carne

Notte del 18 settembre, Ponte Alto/Modena (Italia). Abbiamo posizionato un congegno esplosivo sotto il furgone di un’impresa di carne di proprietà di AIA/Veronesi. Come hanno riportato i media, l’esplosione si è sentita a chilometri di distanza e il mezzo è stato totalmente bruciato.

A.L.F. / Bastardi Senza Gloria


Reggio Emilia: Incendiato furgone di hot dog

La notte del 21/09/2012 abbiamo incendiato il furgone vendita hot dog in zona Campovolo alla periferia di Reggio Emilia, che si permetteva di vendere e mercificare i corpi dei nostri fratelli. Perseguitare gli aguzzini con ogni mezzo, che le lacrime non siano solo quelle degli animali!

ANIMAL RIGHT MILITIA


Siena:Attacco incendiario contro macello

La notte del 07/10/2012 siamo entrati nel macello di Colle Val d’Elsa (SIENA), incendiando l’impianto elettrico e l’impianto di areazione mandando fuori uso tutti i macchinari. In memoria di tutti gli animali massacrati nei macelli.

ALF


Trento: Liberazione di animali da reddito

Un asinello, 8 maiali e diversi conigli sono stati liberati la mattina, alle due, del 26 settembre nel paesino di Villa Rendena. È stato divelto il cancello e condotto l’asinello via per i campi quindi trasportato in un posto sicuro. Abbiamo lasciato aperte le porte della conigliera (non c’erano gabbie) e della stanza dove erano rinchiusi i maialini, poi abbiamo scritto con bomboletta il messaggio “ANIMALI LIBERI” e più volte ALF sulla parete della prigione e sulle porte del cancello divelto.

ALF


Kumla, Svezia: Attacci incendiario contro negozio di pelle

Nella notte del 3 ottobre abbiamo gettato 3,5 litri di benzina e due congegni incendiari attraverso una vetrata di Jerndhals Skins & Leather a Kumla. Un altro tentativo era stato fatto alcune settimane fa, ma non era riuscito. Ma questa volta deve bruciare fino a essere cenere! Non potrete più trarre profitto dalla morte di individui innocenti!

ALF


Kumla, Svezia: Incendiata auto del proprietario di negocio di pelle

Nella notte del 7 ottobre, abbiamo fatto visito al proprietario di Jerndahls skins & leather a Kumla. Una delle sue auto è stata data alle fiamme. Questo è solo un avvertimento di quello che verrà se non metti fine al tuo coinvolgimento nel sanguinario traffico di pelle.

ADESSO!!!

ALF


Regno Unito: Liberate nove pernici

A nove pernici è stata data una possibilità di libertà, le abbiamo liberate da un recinto durante una notte di settembre. Alcune moriranno per la predazione, ma adesso hanno tutte la possibilità di vivere le loro vite selvatiche nell’ambiente di cui fanno parte. Finchè tutti non saranno liberi!


Ontario, Canada: Liberati 200 visoni

Secondo la Fur Commission USA, nelle prime ore del 21 settembre, una rete perimetrale è stata tagliata e 200 visoni liberati dalle gabbie dell’allevamento Oakwood (3708 Baker Road) a Niagara Falls, Ontario.


Kiev, Ucraina: Bruciato escavatore e ecosabotaggio

Nella notte del 02/10/2012 attivisti anonimi hanno attaccato un sito di disboscamento sulla “Bald Mountain”. Un escavatore LIEB HERR è caduto vittima del loro incendio. Le coordinate del disboscamento qui. Cogliamo questa opportunità per riferire di un’azione simile avvenuta nello stesso luogo il 20/03/2012.

Tree spiking/chiodi negli alberi nel parco municipale di Ternopol, Ucraina

Questa azione di ecosabotaggio è in risposta ai piani di sviluppo di una compagnia di costruzione locale, che vuole distruggere un parco pubblico per fare spazio per caseggiati abitativi privati. Abbiamo piantati grossi chiodi negli alberi, così gli sviluppatori dovranno portare attrezzature pesanti per poterli distruggere. Ma i mezzi del cantiere possono ricevere anch’essi la nostra attenzione!