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Berlino: Aggiornamento dalla 20º manifestazione commemorativa per l’uccisione dello squatter antifascista Silvio Meier (1965-1992)

L’anti-autoritario Silvio Meier è stato accoltellato a morte dalle fecce neo-naziste il 21 Novembre 1992 presso la stazione metropolitana di Berlino Samariterstraße.

Lo Stato ha cercato di “deviare” l’omicidio, presentandolo come se si trattasse di una rissa comune tra dei giovani in un bar. Inoltre, la polizia tedesca e i media tradizionali hanno diffuso menzogne sulla base di false dichiarazioni da parte dei neo-nazisti, che hanno sostenuto che Silvio gli aveva attaccato per primo con un coltello, e lo avrebbero pugnalato per legittima difesa. Inizialmente i tre compagni di Silvio, che sono sopravvissuti dall’attacco, hanno affrontato delle accuse e sono stati interrogati dalla polizia, anche in ospedale (due di loro hanno riportato gravi ferite). La polizia ha cercato di tenerli responsabili per la morte del loro stesso amico.*

Solo grazie agli enormi sforzi collettivi di amici e compagni, queste accuse sono crollate ed è diventato noto al pubblico che Silvio è stato effettivamente aggredito e ucciso da neonazisti nella metro, e in tal modo lo Stato è stato costretto ad indagare sul caso. Due eventi commemorativi annuali sono emersi da questi sforzi: il “raduno Silvio Meier” alla stazione Samariterstraße della metropolitana, così come la manifestazione commemorativa per Silvio Meier. Quest’ultima è una delle più grandi manifestazioni antifasciste annuali a Berlino, accompagnata da vari slogan. Lo slogan di quest’anno, che segna il 20° anniversario della morte di Silvio, era “Il ricordo significa combattere: Attacca, distruggi, sospendi i nazisti, lo Stato e l’agenzia di intelligence Verfassungsschutz”

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La manifestazione della serata del 24 Novembre è iniziata con un ritardo di quasi due ore, in attesa del ritorno dei compagni antifascisti dalla mobilitazione di contro-azioni ad una marcia dei neo-nazisti nel quartiere berlinese di Rudow, che è stata chiamata nei confronti della programmazione di un centro di accoglienza per immigratti.

Approssimativamente circa 5.000 persone hanno partecipato alla manifestazione commemorativa per Silvio Meier, e quasi dall’inizio i manifestanti erano terrorizzati dall’innumerevoli forze di polizia, che hanno preso diversi ostaggi (anche con l’accusa di presunto travestimento per le maschere da teatro che portavano!). Alcuni arresti sono stati effettuati con violenza brutale, dal momento che i poliziotti hanno attaccato la manifestazione per entrarci.

La marcia di protesta abbia dovuto tornare al quartiere di Friedrichshain e terminare presso la stazione ferroviaria di Frankfurter Allee. Tuttavia, probabilmente a causa della persecuzione della polizia, gli organizzatori hanno deciso di sciogliere la manifestazione di fronte alla stazione ferroviaria di Lichtenberg (nonostante il fatto che tutta la zona di Lichtenberg è una roccaforte dei neo-nazisti).

Quando la manifestazione finì nel quartiere di Lichtenberg, i poliziotti hanno quasi completamente circondato la piazza ed inizialmente hanno bloccato tutti gli accessi alla stazione dei treni e della metropolitana per pura provocazione. Poco dopo, la polizia ha aperto le porte della metropolitana, ma poi ha iniziato ad attaccare coloro che hanno scelto di rimanere nella piazza. È riportato che la polizia ha preso la maggioranza degli ostaggi lì, ed ha spruzzato con spray di pepe un vagone del treno. Il numero totale dei fermi è arrivato a 22 persone, ma non ci sono ulteriori aggiornamenti sui possibili arresti (25/11).

Tuttavia, i manifestanti sono stati in grado di attaccare un punto di incontro dei neo-nazisti nella loro roccaforte, il quartiere di Lichtenberg. Colori, pietre, bottiglie e petardi sono stati gettati sul negozio neo-nazista a Lückstraße, che era ben sorvegliato da poliziotti. Petardi volavano periodicamente anche durante l’intera manifestazione.

Durante l’azione, dei slogan sono stati cantati ad alta voce, tra cui dei slogan anarchici / anti-autoritari in diverse lingue, e il famoso “Poliziotti, Maiali, Assassini” è stato sentito anche un paio di volte.

* Informazioni riguardo la storia di Silvio Meier in tedesco: i, ii

Atene: Azione di solidarietà per il caso Lotta Rivoluzionaria dai compagni anarchici del gruppo per il caso Cospirazione delle Cellule di Fuoco-CCF

Onore per sempre all’anarchico Lambros Foundas, membro del gruppo Lotta Rivoluzionaria
Solidarietà con i membri della Lotta Rivoluzionaria e quelli perseguiti per lo stesso caso
Onore per sempre al Lambros Foundas membro della Lotta Rivoluzionaria
Solidarietà con i membri della Lotta Rivoluzionaria e quelli perseguiti per lo stesso caso
Ogni cuore ribelle è un altra Lotta Rivoluzionaria

24 Novembre

Nel contesto dei tre giorni di solidarietà con il caso Lotta Rivoluzionaria, abbiamo messo cinque striscioni presso l’Università di Economia e Commercio di Atene (ASOEE), la Facoltà di Giurisprudenza (Nomiki) e la vecchia facoltà di Chimica (Chimio), nel centro di Atene.

Solidarietà con i membri della Lotta Rivoluzionaria e coloro che sono perseguiti per lo stesso caso

Ogni cuore ribelle è un altra Lotta Rivoluzionaria

Onore per sempre al Lambros Foundas, membro ucciso del gruppo Lotta Rivoluzionaria

Pola e Nikos, siate sempre inarrestabili!

Assemblea di solidarietà con l’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e quelli perseguiti per lo stesso caso

Messico : Di fronte a un clima di conflitto. Lettera di Mario Lopez dal Reclusorio Sur.

Guardando le ultime notizie sia in TV come nei media stampati, sono venuto a sapere di una serie di eventi che forse, se li vediamo in maniera isolata, possono non significare molto ma che vedendoli insieme, dall’ottica del conflitto – nonostante le discrepanze politiche – ci offrono un panorama molto più ampio di una guerra sociale in corso, di un conflitto che avanza e che sembra ogni volta più sfuggire al controllo dello Stato. Cominciando da una nota di Giovedì scorso – se non mi sbaglio – quando un gruppo di incappucciatx ha preso la rappresentazione dello Stato di Michoacán nel Distretto Federale ed ha occupato i suoi uffici per un po’ di tempo; la scorsa settimana un gruppo di circa 50 persone con cappucci e petardi hanno chiuso la Avenida Insurgentes all’altezza del parco della Bombilla, si sono scontrate con la polizia e questo è stato trasmesso dal vivo e in diretta; una settimana prima di tutto questo, i notiziari parlavano degli scontri tra la polizia federale e statale contro gli insegnanti di scuola primaria in varie parti di Michoacàn, che da tempo hanno realizzato blocchi e sequestri di autobus come strategia di pressione. Le immagini trasmesse mostrano gli scontri con gas lacrimogeni da un lato e molotov dall’altro. Ci sono stati molti autobus incendiati. Sono state incendiate anche due pattuglie, e più di 100 persone sono state arrestate, delle quali solo otto sono rimaste in carcere; precedentemente era stata data la notizia che tre pattuglie della polizia erano state incendiate in diversi punti di Mexicali, Bassa California, pare con dei cocktail molotov. In Settembre, i notiziari parlarono delle azioni realizzate nella cornice della Settimana di Solidarietà con i/le prigionierx della Guerra Sociale. Nelle notizie si prese nota di alcuni comunicati, parlando esplicitamente delle azioni – incendi di pattuglie, bombe nelle banche, attacchi con arma da fuoco contro la polizia, ecc. -, che erano state condotte in “protesta” per l’incarceramento di anarchicx in Messico ed altri paesi. Si disse anche che queste azioni rappresentano una risposta di fronte ad atti considerati “repressivi” contro una presunta rete di terrorismo anarchico internazionale.

La risposta, da quello che ho sentito, è stata a livello internazionale, il che rappresenta un indiscutibile incremento qualitativo della lotta contro il Potere. Una risposta necessaria di fronte alle offensive dei governi contro gli/le anarchicx, nichilistx, libertarix, lottatori/trici e ribelli sociali che rappresentano in qualche modo un pericolo per il Potere e le società basate sulle sue norme e valori. Una risposta in solidarietà antiautoritaria che trasmette molta forza, energia e appoggio. Continue reading Messico : Di fronte a un clima di conflitto. Lettera di Mario Lopez dal Reclusorio Sur.

Grecia, 18 novembre: Scontri con la polizia e azioni contro i neonazisti di Alba Dorata

Ad Agrinio, una città di dimensioni media di circa 100.000 abitanti, ha visto gli scontri più gravi mai avvenuti nella sua storia durante la serata del 18 novembre.

Mentre il partito nazi Alba Dorata ha ufficialmente aperto una sua nuova sede nella città, giusto di fronte alla locale stazione di polizia, centinaia di sbirri e membri di Alba Dorata sono giunti dalle città vicine (ma anche da Atene, lontana circa 280 km). Allo stesso tempo, gli antifascisti locali sono scesi per le strade della città, per manifestare e scontrarsi con la presenza nazi. Almeno 20 antifascisti sono stati detenuti dalla polizia (e almeno due di loro accusati).

Fino alle 22.00, gli scontri sono proseguiti.

Un video degli scontri dalla stampa:

Anche nella città di Xanthi si è svolta una manifestazione contro Alba Dorata, in seguito alla quale gli antifascisti hanno distrutto gli uffici locali del partito neo-nazi.

Video dell’azione dalla stampa:

Ekaterinburg, Russia: Azione di solidarietà con l’occupazione Delta, il compagno Gustavo Quiroga e tutti gli altri anarchici in Grecia

Solidarietà con l’occupazione Delta
Libertà per il compagno Gustavo Quiroga Gonzáles

Il 18 Novembre, compagni di Ekaterinburg hanno effettuato una azione per la campagna Food Not Bombs che hanno dedicato agli anarchici dell’occupazione Delta, a Salonicco, in segno di solidarietà internazionale.

Ecco qui di seguito una breve traduzione estratta dal loro comunicato:

“Quando le persone si suicidano a causa della povertà in Grecia, quando le persone senza tetto muoiono ogni inverno, edifici vuoti nel centro della seconda città più grande del paese sembrano come un dramma. In un paese devastato dalla crisi, non ci saranno soldi da investire nei palazzi abbandonati, in modo che rimangano vuoti e decadenti, sorvegliati da unità di polizia che li proteggano dalle premesse malizie degli anarchici. In questi momenti, diventa chiaro che la giunta non sia mai scomparsa. La facciata della democrazia greca è crollato, e vediamo una dittatura totalitaria in essa. (…)

Auguriamo ai nostri compagni in Grecia, di fronte a tutte le difficoltà esistenti, di non arrendersi mai, ma piuttosto di continuare la lotta contro lo Stato Greco, che è l’unico terrorista. Ci auguriamo che ci incontreremo di nuovo, quando la bandiera rossa-nera volerà su una libera Grecia e Russia.”

Fanculo alla polizia

Nei primi giorni del Novembre 2012, l’anarchico immigrato Gustavo Quiroga (detenuto dallo sgombero dell’occupazione Delta, il 12/9) è stato trasportato al Centro di Deportazione ad Atene). Il 4 Novembre, fu deportato in Colombia.

Almeno ora il compagno è fuori dalla prigione, e nonostante tutto quello che è successo, sta relativamente bene. Gli inviamo tutta la nostra forza e il sostegno incondizionato… fino a quando ci incontreremo di nuovo.

Grecia: Dichiarazione congiunta di 20 combattenti imprigionati e processati in solidarietà con gli ostaggi anarchici, “i 4 di Vyronas”, Tzifkas, Dimtsiadis, Tsilianidis, Fessas, in occasione della Corte Marziale del 23 Novembre

Polvere da sparo e fuoco per le celle della prigione di Stato – Non ci fermeremo fino a quando non saremo liberi

“… Ci sono momenti in cui le persone si rendono conto che il loro errore di essere soggiogati non è dovuto alle stelle, ma alle loro coscienze sottomesse. È dal quel momento che si fanno carico del proprio destino e la storia viene scritta da l’altra riva, quella che ogni Stato odia e trema. La riva della ribellione e della passione per la libertà…”

Il 23 Novembre 2012, gli anarchici Tzifkas, Tsilianidis, Dimtsiadis e Fessas sono chiamati a comparire davanti alla Corte d’Appello di Via Loukareos ad Atene, per lo svolgimento di un altro atto nella cronaca dei procedimenti penali contro di loro, che sono stati avviati dal 13 Ottobre 2010, dopo i mandati di cattura emessi per l’incendio doloso sui veicoli della società pubblica elettrica (DEI). L’anarchico Giannis Skouloudis è stato arrestato il 13/10/2010 ed ha rivendicato la responsabilità per questa azione diretta – è stato scarcerato il 22/06/2012.

I quattro compagni erano in latitanza per tre mesi, mentre la loro persecuzione continuava, e sono stati catturati il 13/01/2011. Insieme ad altri trucchi accusatori, i quattro sono stati incriminati per un nuovo caso, e questa volta le autorità persecutorie hanno applicato il teorema inventivo sull’antiterrorismo per l'”organizzazione terrorista sconosciuta”.

In questo processo, i funzionari giudiziari verrano chiesti di ratificare il monopolio della violenza che il complesso dello Stato sta cercando di mantenere – proprio come è successo alla corte precedente, che abbia avuto inizio il 21 Marzo 2012 ed ha stabilito sul caso dell’incendio doloso contro i veicoli della DEI. I funzionari giudiziari verrano chiesti di condannare moralmente e politicamente una serie di scelte e di coscienze che consistono una minaccia per la continuazione del dominio regolare ora più che mai, in mezzo alla rinascita della guerra sociale guerra, e mentre la fede nel sistema socio-politico abbia toccato il punto più basso; una serie di scelte e di coscienze che incarna l’applicazione teorica e pratica del negativo fotografico del processo rivoluzionario nelle sue innumerevoli sfaccettature.

Lasciando da parte le divisioni forgiate tra legale ed illegale, tra pubblico e cospirazionale, è chiaro che ogni arresto, ogni procedimento giudiziario ed ogni processo sono parte di una più ampia strategia contro-rivoluzionaria della dominazione.

Ogni attacco ad ognugno di noi è un attacco a tutti noi.

Lasciamo che i compagni parlino da soli sulle loro scelte, perché le azioni parlano più forte delle parole.

Li ricordiamo che noi stiamo dalla loro parte, ancora una volta, in vista di questa nuova parodia giudiziaria. Li inviamo, quindi, i nostri saluti e la nostra sincera solidarietà.

Solidarietà con gli anarchici Sokratis Tzifkas, Dimitris Dimtsiadis, Babis Tsilianidis Solidarietà con l’anarchico Dimitris Fessas

Mustafa Ergün, Angelos Kostopoulos, Dimitris Dimitriou, Charalambos Avramidis, Dimitris Giotsas, Michalis Ramadanoglou, Michail Tzoumas, Christos Tsonaros, Makis Gerakis, Yannis Gelitsas, Vaggelis Kalamaras, Dimitris Tsaras, Andrzej Mazurek, Elias Karadouman, Giorgos Karagiannidis, Stella Antoniou, Kostas Sakkas, Alexandros Mitroussias, Spyros Stratoulis, Rami Syrianos

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Manado, Indonesia : Cospirazione Internazionale per la Vendetta – FAI/FRI rivendica l’incendio di una scuola

L’11 Novembre 2012, coperti dalla notte e con desideri di solidarietà rivoluzionaria verso gli/le anarchicx imprigionatx di tutto il mondo, abbiamo bruciato una scuola elementare a Paniki – Manado. Dedichiamo la nostra azione a tutti i fratelli e le sorelle della FAI-FRI.

Forse moltx compagnx si staranno chiedendo – perchè dare fuoco a una scuola? La risposta è semplice. Prima di tutto, la scuola è una prigione. E non ci sono altre scuse per difendere la scuola e toglierla dalla lista di obiettivi delle azioni rivoluzionarie. A scuola, non impariamo la libertà, il coraggio, l’unicità e la solidarietà rivoluzionaria. Non impariamo altro che la situazione della società che ci viene imposta sulla nostra dignità come esseri umani.

Dedichiamo la nostra azione a ricordare i nostri fratelli, Eat e Billy, che sono ancora imprigionati dallo Stato. Inoltre, tramite questa azione vogliamo mandare saluti rivoluzionari a Nicola Gai e Alfredo Cospito, ai membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, a Theofilos Mavropoulos, Gabriel Pombo da Silva, Marco Camenisch, ai membri di Lotta Rivoluzionaria e agli anarchici imprigionati in Cile e Bolivia. A Luciano Tortuga e Mario Tripa Lopez, mandiamo abbracci rivoluzionari ad entrambi.

Questa azione è parte della settimana di azioni per ricordare i nostri fratelli che sono imprigionati dallo Stato, la lotta contro lo Stato, il capitale e la società.

Nessun passo indietro
Mai disarmati, mai inchinarsi

Per l’anarchia
Per l’Internazionale Nera

Cospirazione Internazionale per la Vendetta
FAI-FRI
_

Note sull’azione:

Il fuoco è stato appiccato intorno alle 21.00. L’intera scuola è bruciata. 322 bambini hanno ora un sacco di tempo libero senza educazione di Stato. Non è stata una casualità. In seguito alla precedente azione del nostro gruppo del 5 Novembre a Manado, la polizia ha organizzato un meeting specificatamente per discutere della situazione, mentre ai media non è stato permesso di entrare per ascoltare. Pare abbiano deciso per una politica di negazione, nel tentativo di sopprimere le informazioni sugli attacchi. Quindi, il precedente congegno esplosivo a Manado è stato dichiarato essere “solo una valigia vuota” confusa con una bomba, e l’incendio della scuola è stato dichiarato essere “un corto circuito elettrico”.

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Manado, Indonesia : Cospirazione Internazionale per la Vendetta – FAI/FRI rivendica un congegno esplosivo

“Remember, remember
The fifth of November
The gunpowder treason and plot.
I know of no reason
Why the gunpowder treason
Should ever be forgot.”
(V for Vendetta)

La scorsa notte (Lunedì 5 Novembre 2012) abbiamo posizionato un piccolo pacco esplosivo, di fronte al pub Red Monkey Karaoke a Manado. Lo abbiamo fatto come piccolo gesto di solidarietà a tuttx i/le ribelli in Papua che hanno ricevuto le pallottole dell’esercito indonesiano, alle persone nelle Filippine che resistono contro il disastro ecologico del mega-progetto di SMI-Xstrata, ai/le ribelli degli squat in Grecia che hanno affrontato lo sgombero e sono stati sequestrati dallo Stato, ai/le combattenti antifascistx in tutto il mondo che contrastano la discriminazione e il terrore.

Sappiamo che non significa nulla per alcune persone che non sanno altro che gettarci critiche e, dall’altro lato, si proteggono dietro le sbarre della ragione. Per alcuni, questo tipo di solidarietà “non è vera solidarietà” perchè nascondiamo i nostri volti e mettiamo solo un nome: Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale. Anche così, non vogliamo mandare la nostra solidarietà a “qualche rivoluzionarix”, al contrario ci dichiariamo un fronte nichilista.

Ma vogliamo comunque menzionare i nostri fratelli in armi che accendono sempre un fuoco nei nostri cuori con il loro messaggio: nessun passo indietro, mai inchinarsi, mai disarmati: la Cospirazione delle Cellule di Fuoco e l’anarchico rivoluzionario Theofilos Mavropoulos, i prigionieri rivoluzionari in Grecia, Gabriel Pombo da Silva, Luciano Tortuga, Mario Tripa Lopez, Alfredo Cospito e Nicola Gai, sequestrati dallo Stato, i prigionieri anarchici dell’operazione Ardire, Mangiafuoco, Ixodidae e Thor, il fiero Henry Zaggarundo, Marcelo, Juan e Freddy, Ivan Silva e Carla Verdugo, e i nostri due fratelli nella lotta che sono ancora sequestrati dallo Stato, i membri della FAI Indonesiana: Eat e Billy, e Tukijo: anche tu sei nostro fratello.

La nostra azione stanotte è parte di una chiamata internazionale allo sciopero generale e alla solidarietà internazionale a tuttx i/le combattenti che sono insortx contro il dominio, il controllo, il potere e la distruzione ecologica.

La nostra azione fa eco alla chiamata dei nostri fratelli dei Gruppi Rivoluzionari per la Diffusione del Terrore e dei Fuochi all’Orizzonte della Grecia, la Cellula Insurrezionale Mariano Sanchez Anon (CI-MSA) dal Messico, i Wolfpack in Russia, e la Cellula della Collera così come la Cellula dei Cospiratori per l’Estensione del Caos in Buenos Aires.

Nessun passo indietro,
Mai disarmati,
Mai inchinarsi,
Solidarietà nell’azione, sempre

Cospirazione Internazionale per la Vendetta
FAI-FRI
_

Note sull’azione:

Red Monkey Karaoke è uno dei luoghi di intrattenimento di lusso di Manado. Il congegno è stato posizionato nell’area del parcheggio, nel mezzo di molte auto di persone ricche. L’obiettivo: le auto nel parcheggio. Distruggere le auto (come principale mezzo di trasporto per la gente di città). Questo è un segno che il nostro gruppo FAI-FRI è vicino ai/le ribelli che contrastano gli eco-distruttori. Per mostrare solidarietà e non retrocedere mai dalla linea del fronte.

Red Monkey Karaoke è situato nella strada principale di Manado. Pierre Tendean street è la strada principale e più grande di Manado. Red Monkey è stato scelto perchè è uno dei simboli consumisti di Manado. L’obiettivo non erano le persone, ecco perchè il pacco è stato situato nel parcheggio.
_

Il congegno è stato scoperto dall’agenzia di sicurezza Megamass alle 24.00. La sicurezza ha allertato la polizia di Manado che ha isolato l’area. Alle 2.00 sono arrivate le forze di polizia di Sulawesi, hanno fatto le loro valutazioni e alle 2.30 hanno fatto detonare il congegno.

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Toluca, Messico : Rivendicato da ELF/FAI attentato esplosivo contro succursale bancaria

Comunicato:

(…) una società civilizzata è una composta da uno Stato,
la proprietà, la religione (o nelle società moderne, le ideologie),
le leggi, la famiglia patriarcale, lo scambio di merci, la divisione
delle classi (…). La civilizzazione è quindi l’addomesticamento sistematico e
istituzionalizzato della stragrande maggioranza delle persone nella società, realizzata
da alcuni che si avvalgono della rete del dominio.
La Rete del Dominio – Wolfi Landstreicher.

1. Citato questo come punto di riferimento per le azioni, la guerra sociale emerge dallo spettro insurrezionale e dalla sua diversità: chiese e merci incendiate, banche e parlamenti esplosi. Ogni azione che rompe con la rete del dominio è un attacco alla civilizzazione, ogni azione splendidamente violenta contro l’addomesticamento, i suoi sistemi e istituzioni sostiene VIVA L’ANARCHIA! Se le azioni sono di “maggiore o minore ampiezza”, a volte questo significa solo l’insistenza della petulante gerarchizzazione (sistematica) nelle nostre teste. Illusi di credere che attacchiamo la radice del problema? Sabotatori arditi che gettano appena un po’ di sabbia negli ingranaggi della mega-macchina?

(…) guerriglieri del godimento, quelli che vedono la connessione tra la ribellione
e la vita come pre-condizione necessaria per prendere l’azione. Per questo
crediamo che non ci sia una “línea corretta” da seguire (…)
Il Sole Sorgerà Ancora- Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

2.- Liberare alcuni conigli in prigionia per lasciarli in un bosco, può essere politica di sinistra? Potremmo chiedere lo stesso se le Individualità Tendenti al Selvaggio (ITS) avessero rivendicato le loro azioni contro l’élite borghese di una delle Scuole/Imprese/Istituzioni di maggior Potere di queste terre. Per tanto, dichiarare guerra alla civilizzazione non è una lotta specifica, non è la “linea corretta” da seguire. Ci troviamo in parte affini al Nucleo Autonomo del Crimine Rivoluzionario – Frazione Distruttrice della (In)Civilizzazione quando esprimono la loro lotta contro ogni tipo di dominio; Se anche le diverse azioni (anti-civilizzazione, individualiste, anarco-ecologiste) radicali non sempre risultano un GODIMENTO, alcune altre sono state molto nutritive per questo nuovo nichilismo iconoclasta (per esempio: aver identificato il nocivo sistema tecnologico-industriale). Dal Cile all’Indonesia, che la civilizzazione e la società che la sostenta ARDANO!

(…) I prigionieri di guerra non sono vittime dell’ingiustizia come dicono
i “liberali” nella loro auto-giustificata masturbazione. Siamo nemici
dichiarati dello Stato capitalista e dei suoi organi (…)
Jock Palfreeman.

3.- Siamo antagonisti contro la civilizzazione! Per questo rivendichiamo il congegno esplosivo detonato lo scorso 11 Novembre 2012 nella succursale bancaria Afirme (Gruppo finanziario) situata in una piazza commerciale della colonia Valle don Camillo della città di Toluca, Messico. Questa azione è situata nel quadro della settimana internazionale di azione diretta (dall’8 al 15 di Novembre) per la memoria e solidarietà con i fratelli della Long Live Luciano Tortuga Cell – FAI Indonesia, Eat e Billy. FORZA CABRONES!, e senza dimenticare anche il compagno in clandestinità, K. CHE LA TUA FUGA SIA SEMPRE INDOMITA! Alla chiamata fatto dagli insorti della Cospirazione Internazionale per la Vendetta – Sezione Indonesia della FAI-FRI rispondiamo con un abbraccio internazionalista e anarchico, per reiterare ancora una volta che la solidarietà tra anarchicx è ben più che parole.

Frazione Anti-civilizzazione del Fronte di Liberazione della Terra
Affine alla Federazione Anarchica Informale
(FA/FLT/FAI)

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Santiago, Cile : Rivendicazione di azioni nella campagna contro il controllo e il dominio tecnologico

“Noi i terroristi ci dichiariamo in ogni caso antiterroristi, poiché ci muoviamo in situazioni già create dal terrore, noi non creiamo i carceri infernali, li combattiamo. Utilizziamo la dinamite… Noi non costruiamo i tribunali né i palazzi di giustizia che distribuiscono leggi antisociali e segregazioniste. In definitiva, siamo messi sottosopra da un fuoco di terrore, in nessun caso lo creiamo”
(Gruppi Autonomi, comunicato dalla prigione di Segovia)

Noi, Nucleo Autonomo del Crimine Rivoluzionario – Frazione Distruttrice della (In)Civilizzazione, rivendichiamo la detonazione dell’estintore-bomba alle porte blindate della banca di registrazione del DNA, oltre a una serie di allarmi-bomba e altre simulazioni, ma visto il carattere del nostro ultimo attacco, la sua mediatizzazione e risposta del ministro della (in)giustizia, passiamo a dichiarare quanto segue:

1) Vista la campagna di attacchi realizzata contro istituzioni e personalità scientifiche da parte dei compagni messicani delle ITS, la loro critica e la loro azione diretta ci ha ispirato a fraternizzare con la loro lotta, visto che i loro obiettivi sono anch’essi connessi con gli apparati di controllo e dominio tecnologico nel territorio denominato Cile. Ci vediamo nella necessità eloquente di visualizzare qui la trama e la classe tecnocrata che comincia ad alzare la testa, intimamente legata a istituzioni scientifiche messicane, e inclusa la sua imitazione cilena (Conacyt Chile, coincidenza?). Dichiariamo quindi, come i servi del SML (servizio medico legale) sono stati istruiti dall’FBI nell’utilizzo del software chiamato CODIS, ricordiamo che varie persone non sottomesse sono già state brutalmente costrette a dare esemplari di sangue (come i/le compagnx del caso bombas), perchè fossero paragonati con esemplari di DNA trovati nelle più di 100 azioni dirette realizzate negli ultimi anni, non potendo provare nulla. Questo atto sanguinario non lo dimentichiamo, per cui i nostri propositi sono cresciuti e siamo riusciti con buon esito ad attaccare l’istituzione incaricata di questi orrori e la risposta isterica del ministro della (in)giustizia. Abbiamo realizzato i nostri obiettivi, ci avviciniamo e loro sono lontani.

2) Il ministro della (in)giustizia mente nel dire che la banca del DNA è al servizio dei diritti umani, questo è il suo argomento di critica alla nostra azione; noi dichiariamo che la banca del DNA è al servizio del controllo di tuttx i/le combattenti contro lo Stato/Capitale, non vuole favorire l’umanità, ma il suo controllo, il Dominio e la perpetuazione della classe dirigente al Potere. Il post-neoliberalismo è l’unione e cospirazione degli elementi e interessi transnazionali insieme a quelli degli Stati nazionali. Lo Stato/Capitale, come unione degli interessi Nazionali subordinati a quelli internazionali permangono e confabulano contro tuttx i/le combattenti, non è un caso che Messico e Cile siamo uniti e istruiti dall’FBI.

3) Non siamo un gruppo specifico di lotta anti-tecnologica, la nostra lotta è contro ogni tipo di dominio, identificando con questa campagna la tecnologia come uno strumento di dominio di tutti gli esseri viventi, di tutta la natura e la Terra, non riconosciamo la tecnologia come qualcosa di neutrale o che faccia del bene ma come un elemento di disumanizzazione e sfruttamento.

4) Abbiamo seguito le azioni dirette che sono state realizzate durante la settimana della realizzazione del circo elettorale comunale e la chiamata riformista della ACES a un boicottaggio delle elezioni. Da parte nostra ci affianchiamo anonimamente all’azione diretta degli ACI – Antiautoritari Coordinati Informalmente, che salutiamo rivoluzionarmente.

5) Passiamo a fare una rassegna cronologica della seguente campagna:

Mercoledì 11 Gennaio – Allarme bomba alla Conferenza del Direttore della Fondazione Scientifica Nazionale (NSF) Dr. Subra Suresh, realizzato alle 16.30 nell’edificio Telefonica Av. Providencia 111.
Domenica 12 Febbraio – Posizionato un estintore-bomba simulato nella sede di Conacyt (Commissione Nazionale di Ricerca Scientifica e Tecnologica), Cile, scoperta il mattino del giorno seguente (vedi la stampa)
Martedì 24 Aprile – Allarme bomba durante la conferenza di esperti del The Jackson Laboratory, effettuato nel Parco Tecnologico della Fondazione “Scienza e Vita” situato in calle Av. Zañartu 1482 Ñuñoa. Santiago CILE.
Mercoledì 24 Ottobre – Installazione di un estintore-bomba (questo volta pieno di polvere nera) alla banca di registrazione del DNA.

Dalla nera notte che ospita i nostri passi, salutiamo la compagna Carla Verdugo che si trova reclusa nella torre 5 della prigione di San Miguel, la stessa torre dove furono assassinati 81 ostaggi dello Stati!

Un Abbraccio solidale da distanza al veterano combattente Marco Camenisch!

A Mayron Gutiérrez (il Krudo) che è stato schifosamente incolpato dai suoi presunti “compagnx”, ai delatori tutta la nostra più energica ripulsione.

Ai reclusi del Caso Security, Marcelo, Juan e Freddy.

Non dimentichiamo Hans Niemeyer, che è stato accusato per le nostre azioni e per aver ritardato a rivendicarle, non per questo ha arrestato il nostro agire insurrezionale, il nostro pensiero è anche con lui.

Viva la rivoluzione!

Viva la distruzione di tutto il capitalismo!

NACR – Frazione Distruttrice della (in)Civilizzazione

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Atene: Dichiarazione del prigioniero anarchico Theofilos Mavropoulos nella sessione del processo per il caso della CCF, 19.11.2012

“Tutte le decisioni, quando si tratta di libertà, racchiudono la morte. Noi attraverso questa morte dobbiamo vincere la vita. Un respiro profondo per il viaggio senza fine.”

A Pefki [18 Maggio 2011] è avvenuto uno scontro armato tra due anarchici e le forze della polizia.

I due cani della polizia, Leontopoulos e Drosos hanno cercato di arrestare me e il mio compagno. La nostra risposta è stata il rifiuto della nostra consegna attraverso la resistenza armata al fine di preservare la nostra libertà, la quale apprezziamo così tanto come anarchici.

Il risultato è noto, il compagno è fuggito rubando la macchina di pattuglia mentre io sono stato arrestato ferito. Insieme si sono feriti i due agenti di polizia, contro i quali ho sparato per primo riuscendo a sorprenderli. Indubbiamente se i poliziotti morivano, io e il mio compagno saremmo andati via illesi.

Indipendentemente dal fatto che la mia priorità operativa era quella di disimpegnarsi e fuggire, sarebbe un onore per me se parallelamente avessi il sangue dei poliziotti nelle mie mani, non solo perché hanno cercato di arrestarmi, ma semplicemente perché erano dei poliziotti.

Ogni poliziotto come diretto portatore di potere, per qualsiasi motivo fosse diventato uno sbirro, è un bersaglio vivente per un ribelle anarchico armato. Politici, grandi giornalisti e uomini d’affari, spie, fascisti, rappresentanti del clero, guardie carcerarie e naturalmente voi i giudici, come ogni altro puntello o lacchè del sistema, siete sempre nel mirino dei ribelli.

L’attacco generalizzato contro l’esistente, certamente, diventa più completo quando tutti i mezzi vengono impiegati. Pietre e bombe molotov, manifesti e volantini, slogan, opuscoli, manifestazioni e raduni, bombe e proiettili.

Nel contesto dell’azione anarchica multiforme, allora, e in particolare nella lotta armata, ho avuto anch’io l’onore di conoscere i ribelli nichilisti della Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Negli appartamenti di Volos e di Kallithea, non ero presente in maniera vaga come compagno. Ero in modo concreto ed attivo un pezzo intrigante contro il mondo marcio del potere. Avevo coscientemente compiuto il passaggio nell’illegalità rivoluzionaria insieme ad altri compagni sconosciuti a voi, come abbiano fatto anche i fratelli latitanti Giannis Michailidis e Dimitris Politis.

L’obiettivo di ognuno di noi è la diffusione dell’anarchia nell’attuale contro la società autoritaria. Questo obiettivo rimane una scommessa aperta anche per quelli di noi che siamo in prigione, dal momento che non siamo pentiti per le nostre scelte e le battaglie che abbiamo dato e continuiamo a dare come anarchici della prassi.

Perché siamo stancati della routine, delle sospensioni e dello stile di vita a buon mercato che ci vogliono servire. Perché siamo disgustati con le percezioni della servitù, del leccare, dell’infamare e della caccia per l’ascesa sociale ed economica. Perché abbiamo odiato ogni verme autoritario che vuole rubare la nostra vita e, infine, perché abbiamo voluto prendere le nostre vite nelle nostre mani nel presente ed abbiamo dichiarato la guerra anarchica. Attraverso questa guerra scopriamo tutti i giorni se stessi, con i pensieri anarchici che alleghiamo ed apriamo nuove prospettive di attacco. Combattiamo contro l’esistente perché questo è l’unico modo per esistere.

Lo scontro di Pefki è iniziato come un casuale controllo d’identità e si è concluso con una, per niente casuale, battaglia di individui liberi contro le forze dell’ordine, l’anarchia contro l’autorità, e con un’ulteriore prova che il “nemico onnipotente” abbia carne ed ossa, ed è mortale. È stata una battaglia, una scelta consapevole di cui sono orgoglioso e fiducioso che se potessi tornare indietro col tempo l’avrei fatta di nuovo. Oltretutto l’arma più potente per un atto anarchico ribelle non è altra che la sua coscienza.

Per le battaglie che sono state date e le battaglie che avranno luogo. Viva l’anarchia.

Lunga vita alla Federazione Anarchica Informale / Fronte Rivoluzionario Internazionale

Viva la Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Fino la distruzione totale dell’esistente e la costruzione dell’anarchia la guerra continua…

Theofilos Mavropoulos

fonte, via saspf.squat.gr

Atene, Grecia: Rivendicazione di attacchi incendiari dei Gruppi Rivoluzionari per la Dispersione del Terrore / Cospirazione delle Cellule di Fuoco del 10 e 12 Ottobre

Molto tempo è passato tra ieri e oggi ma ancora di più su questa terra nobile ma sfortunata, fertilizzata da un assortimento di cadaveri gonfi e sangue; nuda, nessun fiore vergine perfetto creato dalla spiritualità e dalla purezza vi germina oggi.

Il moderno regno capitalista, con i suoi molti aspetti negativi, dà un vantaggio reale: ogni giorno dà vita a decine di nuove ragioni per agire contro di esso, per destabilizzare le sue infrastrutture e colpire le sue fondamenta puntando al suo crollo finale. Noia, alienazione, depressione, povertà, miseria…: tutti aspetti della stessa realtà. La stessa noiosa ripetizione quotidiana che erode l’individualità e trasforma le relazioni umane in qualcosa di secondario, qualcosa di molto meno importante che le “opportunità” fornite per scalare ai più alti livelli della gerarchia economica e sociale.

Parlando di quelli che non stanno riuscendo molto a risalire questa menzionata gerarchia, dovremmo prima di tutto gettare uno sguardo allo schiavo moderno. Le sue caratteristiche sono il sorriso falso, gli ideali logori, e la sottomissione volontaria. È la persona media nell’era del dominio capitalista. Le masse moderne sono composte di personalità vuote che cercano di dissimulare l’instabilità della loro esistenza con bisogni materiali artificiali. La maggioranza confusa non fa altro che impegnarsi nella “caccia alla carota”. Sono tutti disposti a passare sui cadaveri al solo scopo di acquisire privilegio sociale. Equipaggiati solo di auto-interesse e di salvaguardare la propria pelle, scelgono di dedicarsi alla costruzione di una carriera di successo, ad attendere – e in molti casi perfino a chiedere – allo Stato che mantenga la pace, l’ordine e la sicurezza. Ci sono anche le folle, gli oppressi, i dannati e i marginalizzati. Senza che la classe sociale bassa sia necessariamente una caratteristica comune, la povertà costringe queste persone o all’apatia e al fissarsi l’ombelico, o alla delinquenza.

Infine, abbiamo “persone che lottano” che prendono parte in vari apparati politici e si impegnano, quasi esclusivamente, ad accrescere il numero dei propri seguaci. Consumandosi in eventi politici, diventicano di provare ad essere un minimo pericolosi per il modello politico ed economico esistente. Finiscono per essere in tutto uguali ai politici del sistema in parlamento. Tenete a mente che la combattività non è un prodotto determinista delle circostanze sociali ed economiche, come alcuni padri dell’anarchia si affrettano a sottolineare ripetutamente. Si tratta invece principalmente di una scelta personale. Noi, i delinquenti, non percepiamo il significato di classe come un corpo sociale unitario e indivisibile che deve la sua consistenza a qualche interesse finanziario interno. Ciò che connette i lottatori, gli insubordinati, i non integrati – la nostra unità di classe – è la dignità di ognuno di noi e la complicità tra di noi. Noi siamo i senza legge che camminano costantemente tra gli addormentati.

Dopo decenni del progresso del capitalismo, che ha dato forma al modello sociale che abbiamo descritto, un ambiente esplosivo consistente di un terreno fertile dalla sottostante instabilità dell’ “ordine delle cose” si è ora stabilizzato. Abbiamo innumerevoli pensieri su questo. Ma come anarchici d’azione preferiamo esprimerci attraverso le nostre azioni. Siamo noi che abbiamo attaccato la catena di supermercati AB Vassilopoulos all’incrocio tra Via Loadikias e Via Nymphaeus con congegni incendiari, Mercoledì 10/10 e la filiale della banca postale all’incrocio tra Via Panormou e Via Achaia Venerdì 12/10. Siamo noi che giorno e notte camminiamo per le strade cercando la vita che vibra. Con le nostre azioni cerchiamo la disintegrazione della vita pubblica, il rovesciamento di tutte le relazioni sociali. Il nostro appetito rivoluzionario è la nostra vita. Siamo guerriglieri anarchici perchè il fuoco ci seduce. Non esitiamo a vivere al di là del limite delle leggi dello stato e della società. Sfrenatamente aggressivi, siamo la dinamica di una realtà differente.

Il nostro obiettivo è tutto ciò che è diventato un ostacolo nel nostro desiderio di vivere liberi. Vogliamo picchiare i poliziotti che pattugliano la città e bruciare (di nuovo) le loro auto (le loro auto di polizia e le loro auto private). Derubare e far saltare la casa del politico, del giornalista, del manager di banca e del suo staff che lo supporta. Vogliamo rompere le ossa del fascista dei battaglioni d’assalto. Bruciare i centri commerciali e i supermercati. Attaccare ogni azienda associata con la costruzione, il mantenimento e la gestione dei “centri di accoglienza per immigrati”, delle celle bianche (a Korydallos e altrove) e delle prigioni in generale. Far saltare in aria ogni servizio pubblico. Alla prossima manifestazione vogliamo indossare passamontagna e fare rivolta, scrivere slogan sui muri. Più di tutto, comunque, vogliamo non riposare finchè non tireremo fuori le budella di ogni guardia umana con le nostre stesse mani, e finchè non tireremo giù l’ultimo muro che imprigiona i nostri fratelli e sorelle ovunque nel mondo.

La guerra che abbiamo scelto non comincia e non finisce sul “campo di battaglia”, al momento dell’impatto. Il nostro obiettivo è l’erosione, nostro alleato il caos. Nostro nemico il dispositivo di controllo, la definizione etero e l’accondiscendenza. La sola ragione per ritirarsi è la scelta di un diverso tempo e luogo per attaccare. Questo significa centinaia di modi multipli fino all’eliminazione della servitù volontaria. Le cose che facciamo ci rendono quello che siamo. Armiamo il fuoco e l’ascia con parole e, di fronte ad un mondo di piacere rivoluzionario, la sola cosa perduta è la noia.

LUNGA VITA ALLA FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE
LUNGA VITA ALL’INTERNAZIONALE NERA
AVANTI PER AFFILARE IL CONFLITTO

Salutiamo con tutto il cuore i compagni della Cellula Insurrezionale Mariano Sanchez Anon (CI-MSA), i Wolfpack in Russia, e la Cellula della Collera così come la Cellula dei Cospiratori per l’Estensione del Caos di Buenos Aires. Speriamo di sentirvi presto!

Alziamo il pugno per ogni incarcerato nelle cellule della democrazia che sia presente, fedele alle proprie parole e all’auto-determinazione rivoluzionaria. Non passa un solo giorno senza che pensiamo a voi.

Sempre determinati a muoverci contro tutti quelli che vogliono vederci incatenati e al guinzaglio. Siamo pericolosi perchè siamo imprevedibili.

Fronte Rivoluzionario Internazionale
Cospirazione delle Cellule di Fuoco
Gruppi Rivoluzionari per la Diffusione del Terrore

in greco, in inglese

Atene: Rivendicazione dell’attacco dei Fuochi all’Orizzonti del 24 Settembre 2012

Non vogliamo avere niente a che fare con quelli che dalle loro poltrone rinunciano al contrattacco violento contro i capitalisti che sono protetti dalle armi assassine della polizia mentre i minatori in sciopero muoiono di fame. (…) Non sono loro gli stessi che ci privano di cibo, ci minacciano con la fame e lo sfruttamento? E qualcuno grida: “é necessario produrre!” La sola cosa che produciamo sono le nostre catene. I soli criminali sono i padroni!
Bruno Filippi*

L’attacco continua… e la repressione… è salita di grado senza che ci sia stato bisogno di pubblicizzarlo. E da quando Dendias (ministro dell’ordine pubblico) ha scoperto che “l’uso limitato di agenti chimici” è costoso e pericoloso per l’opinione pubblica mondiale, o comunque non efficace come avrebbe voluto, ha richiesto idranti d’acqua per le manifestazioni e lo ha gridato ad alta voce. Naturalmente i viscidi subumani dei media si sono affrettati a pubblicizzarlo in ogni modo, nascondendo meticolosamente l’incendio avvenuto a danno di un’azienda che importa e vende sistemi di controllo e sicurezza, all’alba di lunedì in Via Solomou 7, a Halandri.

Ma la repressione non è solo la violenza degli sbirri, sono anche i migliaia di sbirri che ormai da anni sono stati seminati dal potere nelle menti e negli animi di tantissime persone attraverso il tessuto sociale – e questa è la sua grande vittoria. Dai tipi che fanno gli eroi rischiando la loro vita per salvare i soldi di una banca a tutti quelli che si astengono, rinunciano o si oppongono alla violenza insurrezionale. Un fatto evidente è avvenuto nello sciopero del 26 Settembre quando la vasta maggioranza del mondo si è evidentemente astenuta dallo scontro, per la convinzione che mostrando i propri cadaveri danzanti e pacifici lo Stato avrebbe avuto pena di loro e gli avrebbe restituito le loro proprietà perdute. A tutti loro abbiamo una cosa da dire: che la lotta contro il regime è violenta, e così dovrebbe essere condotta a partire dalla base per poter essere vittoriosa.

Il controllo sociale e la cultura della sicurezza

Nella misura in cui gli occhi e le orecchie indiscrete dello Stato hanno invaso quasi ogni aspetto del complesso sociale per monitorare e organizzare tutte le attività sociali, la cultura della sicurezza ha imbevuto i neuroni della società trasformando i suoi soggetti – oppressi e non, “progressisti”, “radicali”, pacifisti e conservatori – in disgustose sanguisughe attaccate ai valori del mondo di oggi. E a questo punto legittima e sviluppa l’ideologia della sicurezza e dell’intero complesso tecno-industriale di controllo e repressione che ha padroni, soci e sostenitori… per noi tutti loro sono nemici. Il suo attacco attraverso il capitale non si limita al completo soggiogamento degli umani e alla totale distruzione della natura, ai cibi mutati, allo sviluppo industriale, all’uccisione e alla tortura di animali, queste sono le rappresentazioni minimali della sua violenta estensione. Sia i managers della repressione da dentro i propri uffici, gli entusiasti esecutori dei doveri repressivi – che siano poliziotti, guardie di sicurezza, guardie umane o chiunque sia impiegato nel campo della repressione – che tutti quelli che con o senza ricompensa, migliorano attraverso le conoscenze tecniche, i sistemi tecnologici e le attrezzature, e in generale contribuiscono materialmente o moralmente alla complessità della repressione e del controllo, sono obiettivi. In altre parole, odiamo questa ideologia di necrofilia, la sua cultura e le persone che la sostengono e vogliamo prendere di mira tutti i livelli gerarchici. Vogliamo veder accoltellati i trafficanti (piccoli e grandi) del controllo, vogliamo vedere i loro negozi ridotti in cenere, le loro aziende saltare in aria, gli amici degli sbirri e i fascisti con i denti rotti dopo ogni tentativo di imporre l’ordine e la sospettosa calma mortale della quale sognano. Vogliamo vedere il mondo dell’ordine bruciare sotto gli attacchi devastanti di tutti quelli che hanno il caos che gli brilla negli occhi.

Ma poiché volere e desiderio vanno insieme al tentativo della loro realizzazione, ci siamo mossi dalle parole all’azione. Abbiamo distrutto con gioia l’azienda Transam Trading Co Ltd, ad Halandri, un’azienda che commercia ogni tipo di sistema di sicurezza e controllo ad alta tecnologia, specializzata in vari tipi di telecamere high-tech e sistemi a raggi X per scannerizzare pacchi, ecc.

La repressione non ci spaventa, ci rende armati

I mezzi migliori per rompere la repressione e il controllo sono l’intensificazione, la persistenza e l’innalzamento della lotta politica per la destabilizzazione e la distruzione del potere e del capitalismo. È imperativo sviluppare comunità di lotta che attraverso i loro processi si uniscano e attacchino la brutalità dello Stato nel modo che decidono di volta in volta. Da incontri dinamici con gli sbirri, distruzione e saccheggio di infrastrutture capitaliste all’autodifesa finalizzata ad evitare l’arresto e il pestaggio dei compagni che combattono nelle strade, lo sviluppo e la diffusione di parole affilate e sovversive per fronteggiare gli attacchi di tutti i tipi dei nostri nemici, e azioni dirette cospirative con sabotaggio, incendio, esplosivi e ogni altro mezzo offerto dalla storia rivoluzionaria e l’immaginazione. È ugualmente importante sviluppare strutture di solidarietà e mutuo supporto così come strategie utili per evitare attacchi dai nemici e diventare più efficaci contro di loro.

Gruppi di guerriglia ovunque!

Siamo dalla parte dei combattenti prigionieri – Soddisfazione immediata per le loro richieste

Inviamo il nostro amore inarrestabile e la nostra solidarietà agli anarchici Babis Tsilianidis, Dimitris Dimtsiadis, Sokratis Tzifkas. Ai fieri membri della C.C.F. e all’anarchico Theofilos Mavropoulos.

Facciamo in modo che gli imminenti processi diventino un altro motivo per attacchi dinamici contro le strutture del dominio.

Siamo dal lato del compagno Tasos Theofilou e degli altri anarchici accusati di coinvolgimento nelle CCF che negano la partecipazione.

Siamo dal lato dei guerriglieri urbani Nikos Maziotis e Pola Roupa (in fuga) e di Kostas Gournas (Lotta Rivoluzionaria).

Siamo dal lato del ribelle mai pentito della 17 Novembre Dimitris Koufontinas.

Salutiamo con gioia l’esecuzione di tre poliziotti della municipale in Messico da parte della Cellula Insurrezionale Mariano Sanchez Anon-FAI.

Solidarietà a tutti gli anarchici e prigionieri insubordinati in Grecia, Italia, Germania, Spagna, Messico, Cile, Stati Uniti e ovunque si sviluppi la resistenza alla barbarie capitalista.

Fuochi all’Orizzonte – FAI

PS: Ci dispiace che allo sciopero non abbiamo incontrato i duri “battaglioni d’assalto” dell’Alba Dorata, nonostante il fatto che avessero annunciato di partecipare, la festa sarebbe stata fantastica. Saluti fraterni alle pattuglie antifasciste. Solidarietà a tutti quelli arrestati durante lo sciopero del 26 Settembre.

fonti : i, ii

* L’estratto è in realtà una variazione greca delle parole di Bruno Filippi in “Parla la dinamite”; vedi qui in inglese.

Grecia: Testo dei rivoluzionari anarchici Sokratis Tzifkas, Dimitris Dimtsiadis e Babis Tsilianidis

Quando le leggi non sono catalizzate alle barricate degli insorti, diventano plastilina nelle mani delle autorità giuridiche…

È la prima e speriamo ultima volta che ci prendiamo la briga di rendere pubblico qualcosa che riguarda lo sviluppo legale del nostro caso. Crediamo tuttavia che sia importante che venga reso noto pubblicamente il motivo per cui siamo ancora imprigionati e non siamo ancora andati a processo, perchè c’è della confusione riguardo al nostro non essere stati rilasciati il 13 Luglio di quest’anno.

Stiamo giungendo al 20° mese della nostra incarcerazione in celle e cortili. Da Gennaio 2011 quando siamo stati arrestati, siamo stati accusati per due casi. Il caso dell’incendio di un veicolo del DEI (compagnia elettrica nazionale greca) a Thessaloniki avvenuto in Ottobre 2010, ma anche il caso di una “organizzazione terrorista anonima” che ha accompagnato i nostri arresti.

Per ragioni non chiare della legge, o confusione dei giudici (non potrebbe importarcene di meno), queste due detenzioni “viaggiano insieme”. Quindi abbiamo avuto udienze dopo 6 mesi e dopo 12 mesi per entrambi i casi in contemporanea, il che significa che avremmo dovuto essere rilasciati il 13 Luglio 2012, 18 mesi dopo quello sfortunato pomeriggio a Vironas. Qualcosa che ha confermato anche l’irrevocabile (come l’hanno ironicamente descritta) decisione che abbiamo preso in mano dall’ultima udienza che abbiamo avuto per il caso di Atene.

Ma perchè non siamo stati rilasciati?

Nel clima relativamente euforico che in seguito abbiamo scoperto prevalente nel tribunale di Thessaloniki quando sono state annunciate le condanne sospese di alcuni anni che ci hanno imposto, nessuno ha sentito una strana espressione uscita dalla presidentessa: “Il tempo scontato in carcere viene sottratto”.

Non ci interesseremmo di questo se lei può fare qualcosa del genere su una sentenza che è di carattere sospeso, che significa ottenere 14 mesi di condanna reale da una condanna che è già abbastanza bassa da non doverla scontare in carcere.

La questione sta altrove. Il fatto che i due casi vadano avanti insieme è quasi folle, per un tribunale di Thessaloniki sottrarre il tempo servito prima del processo, per un caso di Atene.

E questo cosa significa?

Che al momento, rimaniamo in prigione, con le nostre carte qui che citano allo stesso tempo che saremmo dovuti essere rilasciati il 13 Luglio, ma anche che il tempo già scontato è stato sottratto, senza nemmeno definire qual è la durata della nuova incarcerazione (che è probabilmente 12 mesi, poiché è il massimo).

La cosa ironica è che anche se il caso è ormai chiuso da mesi, noi (logicamente?) dovremo o passare attraverso la stessa procedura di udienze, decisioni, e tutte le ridicole procedure che completano un caso giuridico, oppure semplicemente continueremo a restare imprigionati finchè decideranno di trovare il tempo o lo spazio per processarci.

Conclusioni…

La pubblicazione di questa cosa ha lo scopo di abbattere possibili illusioni sulla mostruosità giuridica e deve essere accompagnata dalla nostra solida posizione di valore e opinione che noi non abbiamo un problema con una qualche irregolarità del sistema di giustizia, ma con la sua sostanza come istituzione. Avendo un posto speciale nel gruppo delle istituzioni sociali, abbiamo già più volte citato come dovrebbe essere trattata dai rivoluzionari…

Ma se c’è qualcosa che vorremmo condividere con i compagni che daranno un’occhiata a questo testo, è che oggi, forse più che mai, l’invocare qualunque legalità urbana da parte nostra come mezzo di difesa politica dei combattenti perseguitati ma anche in generale nel quadro delle lotte, non è solo un atto assimilazionista per la nostra lotta, ma anche per noi stessi. È simultaneamente non necessario e senza senso.

Le leggi e i tribunali che le applicano sono un terreno estraneo per coloro che lottano per la liberazione degli umani e della natura dai vincoli autoritari. Le leggi sono un materiale di formazione nelle mani della combriccola, che lei stessa sceglie (che siano i politici che le votano, o i giudici che le applicano a loro piacimento) quando le presenterà come una carota per il corpo sociale timoroso e frammentato allo scopo di proteggerlo (?) e quando le trasformerà in una frusta allo scopo di punire le persone, i gruppi, le comunità che pensano e agiscono contro di esso.

Le leggi, tuttavia, hanno potere finchè noi le accettiamo, finchè gli impatti e i contratti che creano influiscono sulle nostre scelte e le nostre vite. Le leggi tuttavia hanno potere finchè non riusciamo a strutturare comunità militanti e rimaniamo personalizzati con ognuno che pensa a come uscirne pulito contro il proprio inizio cattolico.

Le leggi, tuttavia, hanno potere finchè rimaniamo silenziosi contro il continuo ricatto del carcere e dell’isolamento per chiunque metta in discussione la loro onnipotenza.

Le leggi, tuttavia, hanno potere finchè noi non le aboliamo nella pratica, recitandole come valori nelle nostre coscienze e bruciandole come carta igienica nelle fiamme delle strade e sui tetti delle prigioni che definiscono i momenti liberati, liberatori e senza legge dei nostri violenti incontri con la macchina sociale, e i suoi difensori.

RABBIA E COSCIENZA
GUERRA CONTRO LA MACCHINA SOCIALE

PS: Lo spettacolo di comunicazione della polizia con la videoregistrazione (sic) della retata all’occupazione DELTA, dopo un ordine personale del primo ministro, dovrebbe essere visto come una ragione in più per l’unità, la solidarietà, la testardaggine dei combattenti anarchici/rivoluzionari e dovrebbe segnare la continua intensificazione della lotta contro lo stato e il capitale.

Il nostro amore e profondo apprezzamento da compagni e solidarietà agli “alania” (ragazzi di strada) dell’occupazione DELTA, arrestati e non.

L’AZIONE ANARCHICA RIVOLUZIONARIA ABBATTERÀ
IL TERRORISMO DELLO STATO E DEI PADRONI.

Anarchici ostaggi di guerra
SOKRATIS TZIFKAS, DIMITRIS DIMTSIADIS, BABIS TSILIANIDIS

fonti : i, ii

Svezia: Azioni dirette della ALF

25 Ottobre 2012

INCENDIATA AUTO A CASA DEL PRESIDENTE DI ASTRAZENECA (CLIENTE DI HLS)

“25/10/2012
Nelle prime ore della mattina abbiamo illuminato il cielo per tutto quello che è selvaggio. Vogliamo mandare questo messaggio a tutti gli sfruttatori di animali e della natura. Sappiamo come trovarvi e attaccheremo! Non chiederemo più gentilmente. Questa volta è stato il turno di Anders Olof Adolf Ekblom di sentire il calore. Anders è il Presidente di AstraZeneca Svezia AB, Vicepresidente Esecutivo, Sviluppo AZ Internazionale. AstraZeneca è uno dei più grandi clienti di Huntingdon Life Sciences, un’azienda che da sola uccide 500 animali al giorno. Essendo un cliente, AstraZeneca paga per le torture dentro HLS, questo li rende colpevoli allo stesso modo di HLS per quello che succede dentro quei cancelli. Abbiamo bruciato la tua bella AUDI A6 sul tuo vialetto d’accesso in Kulörgränd 6, a Jarfalla, Svezia, nella speranza che forse tu recepisca il messaggio e la smetta con i tuoi traffici con HLS. Se qualcuno vuole chiedere ad Anders ‘Adolf’ Ekblom di smetterla di fare affari con HLS può chiamarlo a questo numero: +46(0)858 033 429 finchè tutti non sono liberi ed ogni gabbia è vuota

Animal Liberation Front
ALF”

2 Novembre 2012

ALF LIBERA 1.600 VISONI

“Nelle prime ore della mattina del 1° Novembre circa 1600 visoni sono stati liberati fuori Skara, in Svezia. Questi animali innocenti erano condannati a morte, per cui li abbiamo liberati.

I visoni nascono in gabbie di metallo molto piccole dove vivono una breve vita fatta di noia totale e disperazione. Il visone è un animale acquatico che vuole nuotare e vivere buona parte della sua vita in acqua. Immagina soltanto di essere costretto a vivere in una gabbia di rete metallica quando la tua vita naturale consiste principalmente nel nuotare. Dopo 6 mesi è tempo di morire. Viene fatto nel modo più fascista, ovvero con il gas. Gli allevamenti sono in realtà campi di morte, con migliaia e migliaia di vittime innocenti.

Alcuni crudeli bugiardi, sfruttatori di animali di ogni tipo, diranno, e hanno già detto “questa è crudeltà animale” – sì, ironicamente loro dicono che liberare animali dalla crudeltà è crudele. Il portavoce dell’organizzazione degli allevatori da pelliccia svedesi, il vergognosamente ignorante Johan Dalén, lo ha detto con serietà contrita: Soffriranno tutti, e quasi tutti moriranno di fame, nella natura.

– Per rispondere seriamente: il 100% dei visoni soffrono nell’allevamento. Il 100% moriranno nell’allevamento, se non vengono liberati. Molti visoni riescono a sopravvivere in natura. A Johan diciamo: non fingere che ti importi delle vite dei visoni quando in realtà guadagni tutti i tuoi soldi dalla loro morte.

Se i visoni crescessero in salute nelle loro gabbie non scapperebbero fuori in meno di un minuto come hanno fatto quella notte. Meglio che tu non dica altre menzogne, Johan Dalén.

In Svezia c’è una popolazione di visoni perchè la gente ha liberato visoni e questi sono riusciti a sopravvivere. Non erano qui fino a circa 90 anni fa. Ma il clima è adatto per i visoni qui, e non hanno mai causato l’estinzione di altre specie, né alcun “collasso ecologico” locale come dicono alcuni che odiano gli animali. Solo gli umani sono riusciti a fare questo! Dopo meno di 100 anni di allevamenti, i visoni hanno chiaramente conservato i loro istinti. Ci vuole molto di più per soggiogarli. Non c’è bisogno di essere molto intelligenti per capire che i visoni sono forti abbastanza per sopravvivere. Il fatto che ci siano molti visoni selvaggi in Svezia ne è la prova.

Non lasceremo passare sotto silenzio le menzogne di Johan Dalén.
Vogliamo anche incoraggiare i media a fare delle ricerche serie sugli animali e i visoni in libertà, e non solo a citare le bugie degli sfruttatori.

Questa azione è stata realizzata all’alba della Giornata Mondiale del Veganesimo.
Il Veganesimo non dovrebbe significare stare seduti con i propri amici vegan mangiando vegan burgers ed essere fieri di NON uccidere lo stesso numero di animali di una persona media. Ovviamente va bene essere Vegan e motivare altri a DIVENTARE VEGAN, ma il Veganesimo può essere davvero potente solo quando tu agisci direttamente – liberando gli animali.

Aprendo anche solo UNA gabbia puoi cambiare una vita per sempre. Portando un animale alla libertà salvi il mondo intero – per quell’animale. Non lasciare che la tua stessa paura o qualcos’altro si metta tra te e la libertà e la vita di un altro animale. Questo non è giusto.

Apri le gabbie

Djurens Befrielsefront, ALF Svedese”

in greco

Firenze: ALF incendia centro carni e camion (video)

[youtube width=”535″ height=”344″]http://www.youtube.com/watch?v=O1JfOas0moM&feature=player_embedded

“La notte del 27 Ottobre 2012 abbiamo fatto visita al centro carni Troghi a Firenze, incendiando lo stabilimento e tutti i camion presenti.

Nessuna tregua per gli aguzzini!!
Liberazione Animale ad ogni costo!!
ALF

fonte

Santiago, Cile: Scontri in memoria di Alex Lemún

Il 14 Novembre 2012, nella ex facoltà pedagogico di Santiago, mentre un memoriale effettuato per il combattente Alex Lemún, che è stato ucciso all’età di 17 anni dai cani della democrazia e del capitale nel 2002, ed in una concomitanza cronica in cui due prigionieri politici Mapuche iniziano un nuovo sciopero della fame, un gruppo di 30-35 incappucciati si è presentato nel campus, interrompendo con barricate e fiamme la circolazione delle persone-merci nell’incrocio del viale Macul con Grecia.

Passando alla azione diretta, i ribelli hanno preso d’assalto con delle molotov contro i poliziotti in guardia dei centri del consumo della regione. In seguito a questi primi conflitti con le forze repressive i rivoltosi si sono ripiegati all’interno del campus, dal momento che l’atmosfera di fronte all’ingresso del centro commerciale vicino il viale Grecia era diventata soffocante. Ben presto, però, si sono tornati agli scontri con più bottiglie, questa volta dall’ingresso principale. I disordini hanno durato per più di un’ora e mezza prima che gl’incappucciati sigillassero con le loro ultimi munizioni il loro ritiro.

Alex Lemún vive!
Libertà per tutti i prigionieri politici!
Morte al Capitale e allo Stato!

[vimeo]http://vimeo.com/53297811[/vimeo]

fonte

Brasile: Azioni dirette contro l’assalto della Coca-Cola e la Coppa del Mondo 2014 della FIFA

[youtube width=”535″ height=”344″]http://www.youtube.com/watch?v=4N6L8pXlR3g

Il vero spirito di tatu-bola —aggiornamento dei compagni dalle strade

Il 4 Ottobre, Porto Alegre è stata la prima città in Brasile dove è stata esposta l’enorme gonfiabile mascotte della Coppa Mondiale 2014 della FIFA la “Tatu-Bola”. Dei manifestanti arrabbiati sono stati radunati per manifestare il loro desiderio di liberi spazi pubblici.

Prima dell’evento, la Coca-Cola aveva comprato i diritti per la Piazza Peres Glênio in modo da esporre la “Tatu-Bola”, nel centro di questa piazza. Questo non abbia trovato il consenso della gente del posto, i quali hanno fatto una protesta di fronte al municipio, dove circa 1.000 persone si sono radunati al fine di sostenere gli spazi pubblici, che dovrebbero essere gratuiti per tutti e non affittati alle grandi imprese. Mentre la notte avanzava, da queste 1000 persone circa 300 manifestanti si sono diretti verso la Piazza Peres Glênio, che si trova proprio accanto al municipio, per abbassare la “Tatu-Bola”.

L’oppressione della polizia durante l’evento è stata brutale. Molte persone sono state ferite, e secondo le informazioni dai manifestanti feriti, la polizia aveva ordinato le ambulanze di attendere impedendo di raccogliere i feriti subito. I tassisti hanno anche esitato ad aiutare i feriti affermando, che se la polizia li catturava aiutare dei “criminali” avrebbero avuto dei guai.

[youtube width=”535″ height=”344″]http://www.youtube.com/watch?v=6qZK6pLQecA

Tra la notte del 8 e 9 Ottobre un altra “Tatu-Bola” è stato eposta a Brasilia, la capitale del paese. L’azione si è svolta in quiete, e la mattina la mascotte gonfiabile è stata trovata sgonfiata sul terreno.

Anche a São Paulo il 13 Ottobre la “Tatu-Bola” locale è stata forata e sgonfiata dopo una manifestazione.

In tutto il Brasile, gli attivisti sono preoccupati per il modo con cui le autorità stanno trattando la popolazione locale in occasione della Coppa Mondiale 2014 della. I poveri sono sfrattati dalle loro case nelle favelas, in modo che gli stadi e alberghi di lusso vengano costruiti o qualsiasi altro tipo di piano di gentrificazione sia attuato. I costi per i trasporti pubblici aumentano ogni anno e la gente non può permettersi di pagare più questi costi. Le piazze pubbliche vengono privatizzate e gli artisti di strada locali non sono autorizzati più a dare spettacoli in questi luoghi, e la lista continua…

Fuoco ai simboli della dominazione!
Fanculo le Coppe e le Olimpiadi!

Santiago, $ile: Il compagno Luciano Pitronello affronta la minaccia di una nuova carcerazione

video da una precedente manifestazione di solidarietà al compagno Tortuga

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Il 1° Giugno 2011, l’insurrezionalista compagno Luciano (Tortuga) Pitronello ha subito gravi lesioni in caso di una bomba artigianale esplosa tra le sue mani nel corso di una azione diretta. È stato ricoverato in ospedale e poi incarcerato nelle prigioni di Santiago, fin che non fu processato.

Il 15 Agosto 2012, Tortuga è stato condannato a sei anni di libertà vigilata per danni, violazione delle leggi per possesso di armi, e di uso di targa falsa. Tuttavia, a seguito del primo grado processo, l’accusa ha chiesto l’annullamento del verdetto, cercando di rafforzare le accuse ed applicare la legge anti-terrorismo contro Luciano.

Il 19 Novembre, la Corte d’Appello di Santiago deciderà sulla mozione della procura. Oggi, le autorità inquirenti sostengono un “erronea valutazione giuridica dei fatti”, perseguendo per imprigionare il compagno di nuovo.

Così, Lunedí 19/11 alle 10.30, dei solidali richiamano ad un raduno presso la Corte di Appello di Santiago per una solidarietà attiva con Luciano Pitronello.

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Cile : Propagare le bombe e gli attacchi incendiari!

Gli attacchi effettuati con l’esplosione di una bomba o di un ordigno incendiario sono azioni riempiono di domande quelli che costituiscono la comunità civile, nel momento che leggono o sentono parlare di questi attacchi, e con la mancanza di coscienza e di un pensiero libero ed individuale condannano l’azione più nobile e libertaria di rischiare la propria vita in una azione violenta giustificata nei confronti di coloro che ci sfruttano e ci obbligano a questa vita di merda quotidianamente.

Alcuni pseudo-critici (marxisti, cittadini, ed anche alcuni cosiddetti “libertari”) potrebbero dire che i danno contro il sistema del dominio non è nulla rispetto alle conseguenze in gioco. A loro noi rispondiamo, attraverso le nostre azioni, che chi abbia posto nella guerra sociale tra gli oppressi e gli oppressori capirà che siamo disposti a rischiare tutto, e questo è il peggior incubo dei nostri sfruttatori. I danni provocati da un attacco su una banca costituisce la violazione di tutte le sofisticate misure di sicurezza della società del controllo, ed inoltre l’espressione del nostro odio nei confronti di uno dei simboli della dittatura capitalista.

Moltiplichiamo gli attacchi incendiari e gli ordini esplosivi, arrivando a tutte le strutture dell’autorità, finché il complotto anarchico diventi, notte per notte, la paura dei governanti e dei loro difensori!

Richiamo di un anarchico anonimo pubblicato sulla rivista El Amanecer del Chillan, Cile (Novembre 2012)

Cile: Lettera del compagno in cattura Marcelo Villarroel Sepúlveda dal carcere di massima sicurezza di Santiago

Attraverso queste parole vorrei comunicare con la lingua della guerra eterna, la mia decisione di sostenere ed approfondire la lotta anti-capitalista, contro lo Stato e i suoi sostenitori, contro i padroni che conservano la loro festa nella danza eterna di chi ha e chi detiene.

Oggi mi trovo al carcere di massima sicurezza (CAS), accusato di due rapine di banche, in quello che è pubblicamente conosciuto come il “caso Security”. Questo non è un altro caso giudiziario, ma era e continua ad essere questi ultimi 5 anni, la vendetta poliziesca e giudiziaria di uno Stato che punisce l’ammutinamento dei sfruttati col carcere, con la persecuzione e la morte.

Durante questi anni di reclusione innumerevoli sono state le azioni e i gesti di solidarietà di varia natura e provenienza: parole di solidarietà, raduni, azioni di propaganda, discorsi pubblici, concerti, raccolte musicali, produzioni audiovisive, propaganda sulla strada e un sacco di azione autonoma contro le prigioni.

Si tratta di una prova solida che chi combatte contro lo stato-prigione-capitale non è solo. Che la solidarietà non è solo una parola scritta, ma una pratica permanente tra il popolo in lotta.

Attualmente nel carcere-impresa di Santiago-1 c’è gente detenuta a seguito di combattimenti di strada. Si tratta di Karla e Ivan, due fratelli che sono stati arrestati lo scorso Aprile perché i sbirri dicono che erano carichi con materiali per fabbricare bombe. Qui, nel carcere di massima sicurezza, si trova Hans Niemeyer Salinas, accusato di diversi attacchi contro i simboli del Capitale. Inoltre, qui si trova inoltre Miguel Sánchez, vecchio detenuto, ex militante del Fronte Patriottico Manuel Rodríguez (FPMR) ed ora affine alle idee e alle pratiche libertarie.

Eppure, qui ci sono Juan Aliste e Freddy Fuentevillia con i quali costituiamo parte di questa accusa senza fine chiamata “Caso Security» (Caso di sicurezza).

Tutti siamo puniti perché non crediamo al potere, perché non accettiamo la classe della violenza di stato, perché manteniamo in vita una storia, una memoria di Resistenza e di Sovversione.

Puniti perché ci ribelliamo contro il buon ordine del sfruttamento e della miseria, e non ci perdiamo dileguati nella loro offerta democratica di una Ribellione estetica, nella quale si suppone che più tatuaggi uno abbia, più Ribelle sia…no! Noi ci rifiutiamo di far parte di questa società del cazzo, e quindi cerchiamo e combattiamo per costruire un’altra…

Perché la lotta continua perché le ragioni e i motivi bastano…
Per la distruzione della civiltà della prigione

Fino a quando ci sarà miseria, ci sarà Ribellione!

Marcelo Villarroel Sepúlveda.
Prigioniero libertario,
26 Ottobre 2012

Cardiff, Regno Unito: Video comunicato dai Gremlins, 2012/11/10

video con sottotitoli in greco/inglese  +inglese-pdf

L’attuale governo ha creato uno stato di austerità, mettendo le persone in posizioni di vulnerabilità. La povertà, la disabilità e la mancanza di opportunità sta portando all’aumento dei senzatetto, che di per sé sono stati criminalizzati.

Le “soluzioni” dello Stato al problema dei senzatetto sono degradanti, disumane e niente di più che una soluzione rapida. Il processo è pieno di lunghe liste d’attesa, standard di vita disagiati e spesso peggiorano solo il benessere delle persone. Innumerevoli edifici sono rimasti in disuso e non occupati, mentre proprietari terrieri e speculatori si approfittano a scapito del popolo. L’idea che la rivendicazione di un tetto sopra la testa in una notte fredda costituisce un reato penale è offensiva e ridicola.

Siamo rimasti scioccati e irritati quando abbiamo appreso della nuova legge contro le occupazioni, entrata in vigore il 1° Settembre 2012. Questa legge criminalizza gli occupanti quando ci sono già leggi adeguate a tutela delle case della gente. Centinaia, se non migliaia di persone sono a rischio di carcere, senza una fissa dimora, e con multe impagabili. Questa legge ha già trovato il suo primo obiettivo nella figura di Alex Haigh, con sicuramente altri da seguire.

Noi siamo i Gremlins, attualmente occupanti di Gremlin Alley, City Road, Cardiff, precedentemente noto come Bowling Spin e il Cinema Gaiety. Siamo un gruppo eterogeneo di occupanti, attivisti, omosessuali, anarchici, viaggiatori e di diversi colori, sessualità, età e background culturali. L’edificio era già vuoto per diversi anni prima che l’abbiamo occuparono per riaprirlo per l’uso della comunità come un centro sociale attivo. Fin dalla sua rinascita lo spazio ha ospitato mostre d’arte, musica dal vivo, una serie di workshop, con progetti futuri, tra cui: eventi politici, educativi, culturali e sociali. Questi progetti sono stati tutti gratuiti e sostenuti da volontari. Lo sgombero del centro sociale causerebbe l’annullamento di questi progetti attuali e futuri, lasciando l’edificio non occupato, in disuso e lasciato a marcire.

Alla luce dell’ulteriore criminalizzazione dei senzatetto, con l’aumento della macchina d’austerità di George Osborne, che annuncia con gioia altri dieci miliardi di sterline nel tagli e sanzioni alle persone più vulnerabili della società, teniamo forte ed incoraggiamo altri alla nostra determinazione a stare in piedi e resistere al governo ed i suoi sicari, che proteggono la proprietà privata e le grandi imprese sulla vita di ogni essere vivente, in particolare sui poveri, sui vulnerabili ed i senza tetto.

Lo Stato predica la necessità che le persone abbiano le necessità della vita, tra cui un riparo. Ma ad ogni turno contraddicono la loro retorica. Essi si espongono per la farsa che sono.

Amore e Rabbia e solidarietà per il compagno Alex Haigh. Il carcere continua ad arrabbiarsi ed inspirarci. Resta forte e ci si vede in libertà.

Rimarremo nel nostro stato come barricati con la sicurezza ora aumentata con la capacità di monitorare e registrare l’attività al di fuori. Questo è in ad un monitoraggio dal tetto e dall’ingresso della casa 24 ore su 7 giorni.

I nostri numeri aumentano e con ogni sfratto ed ogni prigione la nostra rabbia e la determinazione brucia più luminosamente. Ben presto le fiamme della nostra lotta inghiottirano il loro sistema.

Amore e rabbia
The Gremlins

ps. il gremlin è una creatura immaginaria comunemente raffigurata come maliziosa, mentre la loro inclinazione più moderna e quella di sabotare macchinari

~ gremlin alley social centre

Istanbul: Detenzione di studenti anarchici delle scuole superiori per la distribuzione di volantini contro la formazione professionale

La mattina del 6 Novembre 2012 tre studenti anarchici delle scuole superiori sono stati presi in custodia dalla polizia di fronte dalla Scuola Professionale Industriale İsmail Erez ad Istanbul, mentre stavano distribuendo volantini contro la formazione professionale. I poliziotti hanno picchiato i tre compagni e li hanno costretti di entrare nell’auto di pattuglia.

Nei mesi precedenti, altri compagni e studenti della stessa scuola sono stati aggrediti dalla polizia perché hanno organizzato un boicottaggio della mensa scolastica stabilendo i loro prospetti di solidarietà: hanno portato il cibo da casa per condividerlo con gli amici ed i compagni di scuola, in modo di protestare contro gli aumenti dei prezzi imposti dall’amministrazione della scuola.

Amburgo, Germania : Solidarietà con i popoli in lotta in Grecia

Dalla seconda metà di questo anno, la solidarietà con il popolo ed i compagni in Grecia, che lottano contro il sistema ed i risultati della crisi del capitalismo, è in aumento.

Soprattutto nella situazione di avere i vincitori della crisi tutto intorno a se, non è facile a volte distinguere da dove bisogna cominciare. In generale, una grande parte della società in Germania non percepisce ciò che le conseguenze della crisi – i tagli – significa per la vita delle persone in Grecia. Come “vincenti” e svolgenti di un ruolo di primo piano nella crisi non ci si sente l’impatto finanziariamente ed economicamente qui.

Oltre ai benefit economici per i compagni imprigionati e la solidarietà-attività come ad esempio scrivere lettere ai detenuti e manifestazioni ci sono state più discussioni sulla crisi così come sulla situazione in Grecia e il nostro atteggiamento nei confronti di essa.

Come risultato dei compagni hanno deciso di mostrare la loro solidarietà rivoluzionaria attaccando la realtà che ci circonda. In diverse città attacchi per i prigionieri, come pure attacchi contro le banche e gli speculatori della crisi hanno avuto luogo.

Alcuni attacchi in solidarietà con le lotte in Grecia sono effetuati ad Amburgo:

2012

27 e 28 Febbraio – 6 banche sono state attaccate in solidarietà con il popolo in lotta e in sciopero in Grecia

3 Maggio – Visitati i posti di parcheggio della “Telecom” e le auto aziendali sono date alle fiamme. Telekom è un vincitore della crisi e co-proprietario della società telefonica greca OTE. Telekom, inoltre, con le sue imprese costituisce un esempio per la crescente cooperazione civile-militare dei due paesi.

23 Agosto – Verniciato e distrutto edificio della “Telekom”.

25 Agosto – Una street fest illegale in solidarietà con le lotte in Grecia. Striscioni, discussioni e informazioni distribuiti tra le migliaia dei visitatori. La sera un pò di fuoco e banche che abbiano perso la finestre.

in greco, in inglese

Berlino: Rivendicazione di responsabilità per l’attacco incendiario a veicolo del Progetto Giovanile Welfare della Federazione Giovanile Cattolica Tedesca (BDKJ)

Come un piccolo riscaldamento prima della giornata internazionale di azione del 14 Novembre, abbiamo bruciato la “Jobmobil” della “Gioventù Cattolica Tedesca” la notte del Mercoledì, 31 Ottobre a Kreuzberg, Berlino. La Gioventù Cattolica Tedesca era in viaggio quotidianamente con questo veicolo “Jobmobil” in ordine, per proprio conto, di “impartire una possibilità nel mercato del lavoro dei giovani svantaggiati”. I giovani che devono assumersi la responsabilità di se stessi collegando la pianificazione familiare non alle possibilità delle famiglie, ma ad antiquati concetti sociali! Una possibilità di diventare forza lavoro a buon mercato nel settore della cura o delle pulizie suona allettante; inoltre, i tirocini non retribuiti sono una meravigliosa opportunità.

La Chiesa cattolica ha dimostrato le sue competenze per il benessere dei giovani svantaggiati già negli anni ’30 e ’40: i bambini ed i giovani sono stati trasferiti direttamente nei centri di eutanasia, portati via dai rifugi che erano sotto la sua amministrazione. Usando lo stesso personale, la Chiesa Cattolica ha gestito dei collegi chiusi (“centri di educazione”) dal dopoguerra fino agli anni ’80. Alcuni fatti circa gli abusi, così come per quanto riguarda lo sfruttamento della forza lavoro dei detenuti sono recentemente venuti alla luce. Inoltre, i report sulle violenze sessuali da parte dei parroci sacerdoti, vescovi e il resto del personale della chiesa nei confronti dei bambini e giovani a loro affidati vengono resi noti quasi settimanalmente.

I giovani di Berlino non hanno bisogno di questa specie di “lavoro sociale”, per questo abbiamo risparmiato l’ulteriore stalking effettuato da questa setta. Ci auguriamo che i giovani preferiscano di unirsi in bande, piuttosto che lasciarsi reclutare per un’esistenza malsana nel mercato del lavoro senza diritti.

La nostra azione è associata alla giornata internazionale di azione del 14 Novembre, quando ci sarà uno sciopero in alcuni paesi e, a livello europeo, altri atti saranno diretti contro il lavoro e le politiche della Troika o dell’Unione europea.

Il nostro disprezzo speciale va a capo supremo della “Gioventù Cattolica Tedesca”, membro della Gioventù Hitleriana ed assistente alla guerra di sterminio di Hitler, il tedesco Papa Ratzinger.

Contro ogni imbecillità religiosa!
Per lo sciopero generale continuo!
Per un’altra società!

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