Tag Archives: Brasile

Sydney, Australia: Solidarietà con gli/le anarchic* sottopost* alla repressione a Porto Alegre

Solidarietà da Sydney, cosiddetta Australia, con gli/le anarchic* di Porto Alegre che subiscono la repressione dello stato brasiliano. Le foto sono state scattate davanti alla vetrina di Jura Books, libreria e biblioteca anarchica a Petersham, Sydney.

in portoghese, inglese

Santiago, Cile: Presidio di fronte al consolato e ambasciata del Brasile per la libertà di Mauricio Hernández Norambuena

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Libertà per tutt* i/le prigionier* politicé, sovversiv* e antiautoritar* del mondo // Libertà per Mauricio Hernandez Norambuena
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Libertà immediata per tutt* i/le prigionier* politic* interzionalist* // Mauricio Hernandez N.

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Libertà per Mauricio Hernandez Norambuena / Detenuto dallo stato terrorista del Brasile da quasi 15 anni. Subisce un regime carcerario che viola i diritti umani. // Mauricio ha lottato contro la dittatura di Pinochet ed è stato un combattente internazionalista. Oggi conserva la stessa linea. Fa parte di chi non si arrende, che non cede sui propri principi. / Libertà per Mauricio e tutt* i/le prigionier* politic* rivoluzionar*, sovversiv* e antiautoritar* del mondo!!! / La solidarietà ci rende fort*, la lotta liber*

Venerdì 9 dicembre, dei/lle compagn* della Coordinazione Anticarceraria La Fuga e della Coordinazione di DD HH “Mauricio Hernández” di Santiago, Valparaíso e Concepción hanno manifestato davanti al Consulato e l’Ambasciata del Brasile in Cile reclamando la fine del regime carcerario e l’immediata liberazione del compagno Mauricio Hernández Norambuena.

in spagnolo

San Paolo, Brasile: la cellula Carlo Giuliani del M.I.A. si unisce col fuoco all’appello per un Dicembre Nero

MIA

— Rivendichiamo gli attacchi incendiari contro quattro banche nella città di San Paolo. Gli attacchi sono avvenuti nelle agenzie della Santander in Largo da Batata, uno nella zona Liberdade, e gli altri due in centro e nella zona periferica.—

Manifesto:
La cellula “Carlo Giuliani” del Movimento Insurgente Anarquista (M.I.A.)  rivendica i quattro attacchi incendiari che hanno distrutto quattro filiali bancarie nelle prime ore del 16 novembre 2015 nella parte centrale della città di San Paolo.

Il 15 novembre viene “commemorata” , fra virgolette grosse e ironiche, la proclamazione della repubblica. Abbiamo questo feticcio di commemorare date e personaggi storici che ricordano i nostri massacri e sottomissioni. Non commemoriamo l’insurrezione degli schiavi o la rivolta di Canudos, non celebriamo il passato epico di Marighella, Zumbi, João Cândido, Jesuíno Brilhante, Olga [Benário], o Espirtirina Martins. Contro ogni logica, beviamo la versione storica preconfezionata raccontata dai vincitori che continuano a dominarci.

La monarchia fetida e corrotta che parassitava il Brasile, deposta dopo la proclamazione della repubblica, non è in alcun modo diversa dall’elite che oggi come oggi parassita la tanto ammirata repubblica democratica. Banchieri, lobbisti, politici, corporativisti, amministratori delegati, speculatori e proprietari, tutti vermi che accumulano ricchezze enormi col sudore degli altri.

Repubblica, presidenzialismo, monarchia, o persino la democrazia sociale. Non esiste alternativa al capitalismo che sia più “umana” perché il problema è il capitalismo stesso. Finché ci saranno capitalismo, classi sociali e sfruttamento dell’uomo sull’uomo saremo oppressi e sfruttati.

Non credete alle soluzioni magiche proposte da demagoghi e opportunisti. Non c’è alternativa alla crisi capitalista che si staglia all’orizzonte. Impeachment, golpe, elezioni o qualsiasi altro palliativo non risolveranno i problemi strutturali che presenta lo Stato brasiliano. Solo l’organizzazione autonoma, libera e rivoluzionaria dei lavoratori, delle lavoratrici e dei giovani può assicurare la costruzione di una nuova società verso la libertà completa.

Lo ripetiamo: non è possibile essere pacifisti di fronte a una delle società più violente mai costruite nel corso della storia. Non ci illudiamo pensando che questa gigante piramide di oppressione gerarchica possa essere rovesciata o anche solo delegittimizzata con azioni pacifiche.

Continueremo ad attaccare con violenza la sovrastruttura della dominazione capitalista. Faremo della polvere da sparo e del fuoco la nostra sola voce davanti alle ingiustizie, per la costruzione e propagazione della guerrilla urbana anarchica che oggi comincia a emergere a San Paolo, Rio de Janeiro e Rio Grande do Sul, in parallelo con la lotta delle masse che emerge anche con nuovi soggetti rivoluzionari.

La lotta degli studenti di San Paolo contro la chiusura delle scuole pubbliche da parte del regime dittatoriale e militare di Geraldo Alckmin è eroica ed eccezionale. La nostra solidarietà più sincera, forza e compassione alle 19 scuole occupate, finora, da liceali. Continuate a resistere coraggiosamente. Non fatevi intimidire dagli attacchi della polizia, dei media o della magistratura. Il popolo è certamente con voi.

La nostra solidarietà va anche alla lotta femminista delle donne che hanno marciato a San Paolo e Rio de Janeiro contro quel rifiuto di Eduardo Cunha e l’intera massa reazionaria che al giorno d’oggi infesta la scena politica ed economica coi suoi marci programmi conservatori e teocratici. Continuate a combattere la buona battaglia; il popolo è anche con voi!

Le nostre condoglianze e la più sincera solidarietà alle vittime, le loro famiglie e tutti coloro che sono toccati dal disastro [alla miniera Germano vicino alla città] di Mariana [nello stato di Minas Gerais], perpetrato dal trio capitalista Vale, Samarco e BHP Billiton. Un avvertimento: le vostre azioni che provocano un danno irreparabile all’ambiente e le vite di migliaia di persone, per il vostro sporco guadagno, non resteranno senza risposta.

Inoltre vorremmo rendere onore allo Sciopero Generale che si è svolto in Grecia il 12 di questo mese, contro l’austerità, la povertà e la repressione imposti dall’elite finanziaria europea. La nostra solidarietà più sincera alla Cospirazione delle Cellule du Fuoco, specialmente ai/lle compagn* attualmente imprigionati in Grecia: Gerasimos Tsakalos, Olga Ekonomidou, Haris Hadjimihelakis, Christos Tsakalos, Giorgos Nikolopoulos, Michalis Nikolopoulos, Damiano Bolano, Panagiotis Argirou, Giorgos Polidoros [e Theofilos Mavropoulos].

Continueremo ad aumentare progressivamente i nostri attacchi man mano che aumenterà la nostra capacità operazionale. Nei mesi a venire aspettatevi nuovi atti di sabotaggio e azioni dirette.
Chiamiamo già da ora tutti gli anarchici e i comunisti a preparare materiale e attrezzarsi logisticamente per l’ultimo mese di quest’anno. Dicembre Nero viene organizzato da rivoluzionari di tutti gli angoli del mondo, alla ricerca di attacchi molteplici, continui e costanti, e se tutto va secondo i nostri piani sarà contrassegnato dal caos e l’energia rivoluzionaria che si occuperanno di San Paolo e di altri stati brasiliani.
Facciamo in modo che la pratica e l’azione diretta diventino l’evoluzione della teoria libertaria. In maniera autonoma e decentralizzata, in gruppuscoli affinitari, chiunque sia disponibile e organizzato può effettuare la propria azione.

Nessun passo indietro.

Guerra allo Stato e al Capitale!

Fonte: Cumplicidade | greco, spagnolo, inglese

Grecia: Passeggiata anarchica nel centro di Atene

Il 7 novembre 2015 a mezzogiorno, tra la folla del sabato, alcun* di noi hanno effettuato un’azione nel quartiere di Exarchia e le strade vicine nel centro di Atene, a Monastiraki e Thissio, con la volontà di esprimere la nostra solidarietà con i/le compagn* che subiscono la repressione in diversi angoli del mondo, e in particolare i territori di Brasile, Uruguay e lo Stato Spagnolo.

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Solidarietà con lo «La Solidaria», Montevideo – Dall’Uruguay alla Greece, siamo la stessa resistenza
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Forza ai/lle compagn* perseguitat* – Sempre a testa alta
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Non un passo indietro nella lotta femminista – Solidarietà con le compagne di Porto Alegre, Brasile
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Nessun attacco misogino senza reazione – Solidarietà con le compagne di Porto Alegre, Brasile
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Nessun attacco misogino e razzista resterà senza risposta – Morte allo Stato – Lunga vita all’anarchia

Abbiamo esposto striscioni in portoghese, inglese, spagnolo e greco ai cancelli del Politecnico di Atene sulle strade di Patission e Stournari, sulla piazza di Exarchia, e di fronte la stazione del metrò a Thissio.

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Attento patriarca, attento sessista… i femminismi scuotono la terra intera
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Qui viviamo la violenza ogni giorno, con ogni machismo, con ogni razzimo
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Ero giovane e disoccupata… Sono diventata una ruffiana che si è unita alla polizia
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Né sessismo né transfobia, fanculo tutti i criminali in uniforme e il patriarcato
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Lotta libertaria e internazionale, spezziamo la misoginia nelle strade
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La liberazione sarà totale, calci e ceffoni per ogni stupratore
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Siamo numerosi e siamo ovunque, assalteremo le città-prigioni
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Dalla Grecia al Brasile, abbasso gli stati, lunga vita all’anarchia

Lungo il cammino abbiamo anche lanciato dei volantini (1, 2) in solidarietà con le femministe libertarie in Brasile che hanno reagito con dignità e continuità della loro azione di fronte al violento attacco che hanno subìto da parte dei poliziotti durante il Primo salone del libro  autonomo e femminista a Porto Alegre.

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thissio_poa2-1024x768Abbiamo esposto tre striscioni per lo stesso caso; in via Patission: “Nemmeno un passo indietro nella lotta femminista – Solidarietà con le compagne a Porto Alegre, Brasile”; in piazza Exarchia: “Nessun attacco misogino senza risposta – Solidarietà con le compagne a Porto Alegre, Brasile”; e a Thissio: “Nessun attacco misogino e razzista senza reazione – Morte allo Stato – Lunga vita all’anarchia.”

polytechnic_estadoes1L’altro striscione in via Patission è stato messo in solidarietà con chi ha subito un raid, un arresto o è stato inviato in carcere preventivo nelle recenti operazioni processuali nello Stato Spagnolo: “Forza ai/lle compagn* perseguitat* – Sempre a testa alta.”

polytechnic_lasolidaria1-1024x768Al cancello d’entrata in via Stournari abbiamo appeso uno striscione in solidarietà col centro sociale autonomo La Solidaria a Montevideo, Uruguay, attualmente minacciato di espulsione dal nuovo proprietario perché, secondo l’avviso di espulsione, l’edificio è “occupato in maniera precaria da un gruppo anarchico.” Lo spazio, libero da febbraio 2012, è stato ancora una volta obiettivo della repressione, in quanto il progetto – tra gli altri – resiste ai piani di urbanisazzazione e di speculazione immobiliare del quartiere. Lo striscione dice: “Solidarietà con lo squat «La Solidaria», Montevideo – Dall’Uruguay alla Greece, siamo la stessa resistenza.”

in inglese, greco, tedesco, spagnolo, portoghese

Brasile: Notti bianche e cieli stellati

La Coppa del Mondo non è un affare di calcio. Se un paese è candidato per l’organizzazione di questo evento, è perché il calcio esercita oggi la stessa funzione di uno spettacolo di gladiatori nell’antica Roma, oltre a costituire un’occasione insperata per lo Stato organizzatore di far avanzare a passi da gigante il proprio sviluppo economico e la propria influenza politica. La Coppa ha costi mostruosi, tuttavia il rientro sull’investimento promette quasi a colpo sicuro di essere assai lucroso. Il Brasile, considerato una delle grandi potenze economiche mondiali, conta d’avanzare ancora di livello organizzando la Coppa e i Giochi Olimpici.

La Coppa del Mondo è anche un progetto del potere per imbrigliare le tensioni sociali e offrire lo spettacolo della sua adorazione. Per le entità statali e gli interessi economici è un’occasione di creare le condizioni per aprire nuovi mercati, per tappare la bocca a certe resistenze e per realizzare un salto qualitativo nell’occupazione del territorio e nello sfruttamento capitalista. È il maxi-raduno moderno di Stato e Capitale, dove l’arroganza del potere si esibisce nello spettacolo degli stadi, delle masse sbraitanti, degli schermi, delle trasmissioni in diretta e della fierezza nazionale.

La concessione dell’organizzazione della Coppa del Mondo 2014 allo Stato brasiliano ha comportato una intensificazione immediata e sistematica della militarizzazione della gestione della «pace sociale». Create sul modello delle tristemente celebri «operazioni di pacificazione», sono nate nuove unità di polizia, le Unidades de Polícia Pacificadora (UPP), istituite dal 2008 nei quartieri critici e nelle favela di Rio de Janeiro. Nel nome della guerra contro i trafficanti di droga, lo Stato ha ripreso il controllo dei quartieri militarmente. Nello spazio di quattro anni, secondo stime ufficiali, solo a Rio de Janeiro più di 5.500 persone sarebbero state uccise dalla polizia. Nei quartieri da cui le bande di trafficanti sono state cacciate, ora sono i paramilitari a fare il bello e il cattivo tempo.

Ma la Coppa del Mondo ovviamente non attiene solo all’aspetto delle uniformi. Per una cifra superiore ai 3.500 milioni di dollari, sono stati costruiti stadi in luoghi strategici delle città. Sono state sgomberate e rase al suolo diverse favela per costruire nuovi quartieri per le classi medie, centri commerciali, alberghi di lusso e predisporre siti balneari. Vie di trasporto e autostradali sono state allestite e messe in sicurezza; aereoporti, porti e reti elettriche sono stati costruiti o ricostruiti. A Rio de Janeiro, 250.000 persone sono state sgomberate dalle loro abitazioni per far largo ai progetti edilizi legati alla Coppa del Mondo del 2014 e ai Giochi Olimpici del 2016. La Giustizia brasiliana non ha nascosto le proprie intenzioni relative alle future destinazioni d’uso di tutti quegli stadi, che per lo più serviranno solo per ospitare qualche partita: sono in corso studi per esaminare come i nuovi stadi di Manaus, Brasilia, Cuiabá e Natal possano essere trasformati in prigioni. Continue reading Brasile: Notti bianche e cieli stellati

Brasile: Cellula FAI attacca sottostazione elettrica

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Per una Internazionale Nera

Intorno alle 2 di notte del 20 Gennaio, con la complicità del buio, le urla dei devoti ci hanno segnalato, ma esse non erano rauche o sufficienti per i lupi solitari che hanno visitato la sottostazione di energia Celesc vicino a Balneario Camboriù, nel sud del Brasile. Questa azione è stata fatta in risposta all’appello per una internazionale nera e per segnare l’inizio delle attività di quest’anno. Non abbiamo avuto nessun problema durante l’attacco, visto che i porci stavano mangiando durante un raid
inatteso del gruppo tattico delle operazioni speciali e altri veicoli, guardie municipali e polizia militare, un giorno di grandi manovre per la polizia. Ci siamo dotati di due dispositivi esplosivi pieni di schegge, uno non ha avuto successo perché si è disintegrato senza raggiungere l’obiettivo e ferire nessuno. Ma l’altro ha raggiunto lo spazio della sottostazione elettrica dove c’erano i trasformatori, senza fare molti danni. I dispositivi sono stati lanciati come si nota dalle immagini.

Fino alla completa distruzione dell’esistente, del Capitale, dello Stato!

Libertà per i combattenti caduti nelle mani dello stato, nulla rimarrà impunito.

Stiamo aspettando le loro azioni repressive, i militari e voi dovreste sapere che niente e nessuno è intoccabile. La città di Balneario Camboriù è un continuo processo di gentrificazione/pulizia sociale, cosi come il resto del paese.

Che la polvere nera attraversi le strade e raggiunga ogni compa anarchico in Brasile, Portogallo, Messico, Cile, Argentina, Grecia, Spagna, Francia, Regno Unito, Indonesia, Peru, Stati Uniti, Australia, Turchia, Germania e ovunque nel mondo.

Movimento di Disobbedienza Civile (MDC) – Cellula della Federazione Anarchica Informale (FAI)

in portoghese

Rio de Janeiro: Poliziotti uccidono un ragazzo di 18 anni

Nelle prime ore del 17 ottobre 2013, Paulo Roberto Pinho de Menezes, 18 anni, è stato pestato a morte da ufficiali dell’Unità di Pacificazione della Polizia (UPP) nella favela Manguinhos di Rio de Janeiro. I poliziotti hanno immobilizzato il ragazzo e lo hanno portato in un vicoletto oscuro, dove lo hanno fieramente picchiato fino ad ucciderlo. Le circostanze esatte del suo assassinio non sono ancora chiare. Tuttavia, sua madre e altri residenti hanno verificato che Paulo Roberto era tra un gruppo di giovani quando i poliziotti della UPP sono arrivato per un controllo nella favela.

Nel tardo pomeriggio del 17 ottobre giovani in rivolta hanno attaccato i poliziotti con pietre, inferociti dall’assassinio di Paulo Roberto. La violenza brutale delle forze di repressione è aumentata perfino oltre, quando i poliziotti hanno utilizzato veri proiettili ferendo diversi individui. Una ragazza di 17 anni è stata colpita alla gamba da un proiettile della polizia e trasportata all’ospedale. Gli sbirri non hanno esitato nemmeno a minacciare la sorella di Paulo Roberto, puntandole una pistola alla testa.

Il funerale per il ragazzo era previsto per venerdì 18 ottobre, giornata in cui era in programma anche una protesta mattutina per denunciare l’ennesimo omicidio per mano della polizia.

Si può leggere un approfondimento sul ruolo esatto della Unità di Pacificazione della Polizia nella “pulizia” delle favelas, in nome della preparazione per i Mondiali del 2014 in Brasile e delle Olimpiadi d’Estate del 2016 qui. Un video con sottotitoli in inglese su un altro omicidio nella favela di Manguinhos, nel marzo 2013, è visibile qui.

Brasile: Cumplicidade, nuovo progetto di contro-informazione contro il Potere e verso la Liberazione Totale

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CONTRO-INFORMAZIONE. COSPIRAZIONE. SOLIDARIETÀ. AZIONE DIRETTA.

Compagni,

Vi invitiamo a visitare e condividere le informazioni tramite il nuovo blog di contro-informazione dalla regione controllata dallo Stato Brasiliano: Cumplicidade (“Complicità”).

Questa iniziativa sta emergendo nel contesto effettivo in cui la guerra sociale si sta intensificando di giorno in giorno, e la rabbia accumulata di coloro che sono oppressi su una base quotidiana è scaturita come uno tsunami sulle strade di numerose città, da nord a sud del Brasile. Riteniamo che, in mezzo a questa tempesta, la presenza di un nodo di contro-informazione è di estrema importanza, cercando di comunicare notizie da una prospettiva anti-autoritaria, rompendo con ogni discorso moderato o di neutralità, al fine di dare voce alla guerra contro il Potere e verso la Liberazione Totale.

Pensiamo anche che è molto importante che i progetti online possano servire come canali di comunicazione e di solidarietà tra gli insorti che sono attivi in diverse latitudini e longitudini di questo territorio, pertanto sottolineiamo la necessità di ricevere le vostre riflessioni, analisi, notizie, foto, video, ecc in modo che possiamo pubblicarle.

Sottolineiamo inoltre che rifiutiamo in modo assoluto l’uso irresponsabile di Internet come strumento di comunicazione, e di conseguenza non siamo interessati a qualsiasi tipo di collegamento in rete per questo blog attraverso i social media come Facebook o Twitter. Apprezziamo l’uso di strumenti virtuali che rispettano l’anonimato e la sicurezza dei loro utenti e non facilitano la sorveglianza della polizia.

Speriamo che si possa diffondere questo messaggio, e che questo piccolo sforzo potrebbe diventare una scintilla in più scintilla che dia vita all’anarchia!

Da Santiago ad Atene – “Oltre le frontiere” trasmissione radiofonica

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Lunedì, 17 Giugno dalle 18:00 (17:00 ore italiana) su Radiofragmata

Una conversazione libera con i nostri compagni dal Cile e Brasile su vari diversi argomenti di interesse per gli anarchici, riguardo la situazione in America Latina, Grecia, ecc. La registrazione è stata fatta da Contra Info il 13 Maggio 2013 e l’elaborazione audio è stata completata grazie alla radio internet di Atene, Radiofragmata.

La discussione originale è principalmente in spagnolo, ma la trasmissione inizia con traduzione greca. La registrazione sarà presto disponibile nell’archivio di Radiofragmata.

Rio de Janeiro, Brasile: Festa di strada contro il coprifuoco della polizia

Mercoledì 5 Dicembre 2012, gli abitanti della favela Borel (Morro do Borel, occupata dal 1921 a Rio de Janeiro), sono usciti sulle strade in uno sforzo collettivo per rompere il coprifuoco che i poliziotti della UPP locale (“Unità di Pacificazione della Polizia”) hanno imposto nella zona dal 28 Novembre. Questa particolare unità repressiva, che è stata fondata nel Novembre 2008, ha come obiettivo ufficiale il recupero del controllo statale sulle comunità che un tempo erano sotto il controllo dei capi del narcotraffico. È ovvio che questa presunta guerra alla droga non è altro che un pretesto, mentre l’obiettivo è la presenza permanente di bande pesantemente armate in divisa che saccheggiano le favelas e spingono in avanti la gentrificazione urbana e la “pulizia igienico-sanitaria” delle zone occupate, tutto questo a beneficio delle grandi imprese di costruzioni, anche in vista della Coppa Mondiale 2014 della e le Olimpiadi dell’estate del 2016 in Brasile (vedi qui).

Nella lunga lista della violenza dello Stato quotidiana e gli omicidi nei confronti delle persone delle aree degradate, è stato aggiunto di recente l’assassinio a sangue freddo del 18enne Mário Lucas Souza Pereira Vianna. È stato ucciso nella sua casa dai sbirri che hanno fatto irruzione nella all’alba del 26 Novembre. Sono stati identificati come membri del 4°gruppo operativo militare della polizia nel quartiere Fazendinha, che ha invaso il Complexo do Alemão- un gruppo di favelas a nord di Rio de Janeiro, dove le UPP prevalgono pure.

In queste circostanze altamente militarizzate, dove il coprifuoco totale dopo le 21.00 significa che a nessuno è permesso di uscire dalle loro case, dove le feste di strada con musica funk sono state vietate dal Giugno 2010- lo stesso tempo quando la UPP locale è stata stabilita nella favela Borel- i residenti hanno deciso di resistere e sfidare apertamente lo stato di emergenza. Con lo slogan “Occupy Borel” (ispirato al movimento Occupy in tutto il mondo), persone si sono riunite in un primo momento alla Via São Miguel e poi hanno sfilato e ballato attraverso la favela. La loro destinazione finale era il Terreirão, una località in cui tradizionalmente la comunità si riunisce e celebra le sue feste.

I poliziotti erano chiaramente incazzati da questa riappropriazione dello spazio pubblico che il popolo delle favelas e i solidali provenienti da altre parti della città avevano organizzato, ma hanno evitato qualsiasi confronto violento. La tradizione di mobilitazione di primo piano nella comunità di Morro do Borel risale al 2003, quando, dopo l’esecuzione di quattro giovani dagli assassini in divisa della polizia militare brasiliana una serie di azioni si sono svolte, arrivando al culmine con una grande manifestazione per le vie principali di Rio sulla zona settentrionale di Tijuca.

Questo articolo è una sintesi dai comunicati (1, 2), della Rete delle Comunità e dei Movimenti contro la Violenza attraverso Indymedia Brasile.

Brasile: Azioni dirette contro l’assalto della Coca-Cola e la Coppa del Mondo 2014 della FIFA

[youtube width=”535″ height=”344″]http://www.youtube.com/watch?v=4N6L8pXlR3g

Il vero spirito di tatu-bola —aggiornamento dei compagni dalle strade

Il 4 Ottobre, Porto Alegre è stata la prima città in Brasile dove è stata esposta l’enorme gonfiabile mascotte della Coppa Mondiale 2014 della FIFA la “Tatu-Bola”. Dei manifestanti arrabbiati sono stati radunati per manifestare il loro desiderio di liberi spazi pubblici.

Prima dell’evento, la Coca-Cola aveva comprato i diritti per la Piazza Peres Glênio in modo da esporre la “Tatu-Bola”, nel centro di questa piazza. Questo non abbia trovato il consenso della gente del posto, i quali hanno fatto una protesta di fronte al municipio, dove circa 1.000 persone si sono radunati al fine di sostenere gli spazi pubblici, che dovrebbero essere gratuiti per tutti e non affittati alle grandi imprese. Mentre la notte avanzava, da queste 1000 persone circa 300 manifestanti si sono diretti verso la Piazza Peres Glênio, che si trova proprio accanto al municipio, per abbassare la “Tatu-Bola”.

L’oppressione della polizia durante l’evento è stata brutale. Molte persone sono state ferite, e secondo le informazioni dai manifestanti feriti, la polizia aveva ordinato le ambulanze di attendere impedendo di raccogliere i feriti subito. I tassisti hanno anche esitato ad aiutare i feriti affermando, che se la polizia li catturava aiutare dei “criminali” avrebbero avuto dei guai.

[youtube width=”535″ height=”344″]http://www.youtube.com/watch?v=6qZK6pLQecA

Tra la notte del 8 e 9 Ottobre un altra “Tatu-Bola” è stato eposta a Brasilia, la capitale del paese. L’azione si è svolta in quiete, e la mattina la mascotte gonfiabile è stata trovata sgonfiata sul terreno.

Anche a São Paulo il 13 Ottobre la “Tatu-Bola” locale è stata forata e sgonfiata dopo una manifestazione.

In tutto il Brasile, gli attivisti sono preoccupati per il modo con cui le autorità stanno trattando la popolazione locale in occasione della Coppa Mondiale 2014 della. I poveri sono sfrattati dalle loro case nelle favelas, in modo che gli stadi e alberghi di lusso vengano costruiti o qualsiasi altro tipo di piano di gentrificazione sia attuato. I costi per i trasporti pubblici aumentano ogni anno e la gente non può permettersi di pagare più questi costi. Le piazze pubbliche vengono privatizzate e gli artisti di strada locali non sono autorizzati più a dare spettacoli in questi luoghi, e la lista continua…

Fuoco ai simboli della dominazione!
Fanculo le Coppe e le Olimpiadi!

Porto Alegre, Brasile: Striscione di solidarietà con Henry e Krudo, compagni imprigionati in Bolivia

Venerdì, 28 Settembre, abbiamo appeso un striscione di propaganda e di solidarietà con i nostri fratelli prigionieri di guerra, all’ingresso del tunnel da Conceição nel centro della città di Porto Alegre. Lo striscione dice: “Con tutti i mezzi contro il potere: Libertà per Henry e Krudo, imprigionati in Bolivia”

Con questo semplice gesto di propaganda rispondiamo alla chiamata per i giorni in agitazione con i detenuti combattenti [21-30 Settembre].

Contro tutte le mura!
Contro ogni carcere!
Viva l’anarchia!

in portoghese

Richiesta di solidarietà dalla Confederazione dei Lavoratori brasiliani

Lavoratori italiani arrivano alla Hospedaria dos Imigrantes nel São Paulo, alla fine del XIX secolo

I compagni del Sindicato de Artes e Oficios Vários de Araxá (Sindacato di arti e mestieri di Araxá), Minas Gerais, Brasile, affiliato all’Operária Confederação Brasileira (Confederazione dei Lavoratori brasiliani), sezione brasiliana dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori, sono sotto la pressione della FF Commerciale (i marchi Lotto e Finta ), con la minaccia di arresto per aver difeso i diritti dei lavoratori.

Come se i bassi salari e i licenziamenti praticati dalla società di cui sopra non bastasse, è stata anche avviata al momento una “causa” contro uno dei nostri compagni con l’accusa di “calunnia”.

In considerazione di quanto sopra, chiediamo che tutti coloro che possano aiutarci inviino e-mail di protesta a:
afnit@araxa.com.br
fatima@finta.com.br
vilela.comercial@hotmail.com
cicero-representacoes@hotmail.com
flavio.golrep@hotmail.com
golrep2@hotmail.com

Vi ringraziamo per la vostra attenzione per questa causa. Per ulteriori informazioni, si prega di rimanere in contatto con la Confederazione dei Lavoratori brasiliani – Segreteria:
cobforgs@yahoo.com.br

Federazione dei Lavoratori di Rio Grande do Sul: forgscob@yahoo.com.br

Cordialmente,
Pietro Riva, Rio Grande do Sul
Brasile, 16 Settembre, 2011

fonte: http://athens.ese-gr.org