Atene: Nessuno da solo di fronte alla crisi!

Venerdì, 14 Ottobre, alle ore 20.00: assemblea popolare in piazza Merkouri

Sabato, 15 Ottobre, alle ore 15.00: cucina collettiva allo squat PIKPA (vie Timodimou e Antoniadou, “Petrina”, Ano Petralona)

Martedì, 18 Ottobre, alle ore 19.00: manifestazione nel quartiere (ci incontriamo fuori la stazione della metropolitana di Petralona, dal lato della strada pedonale di Kato Petralona)

Mercoledì, 19 Ottobre, alle ore 08.00: azione di sostegno allo sciopero generale nel nostro quartiere / alle ore 10.30: marcia dal quartiere verso il luogo dello sciopero (ci incontriamo fuori la stazione della metropolitana di Petralona, dal lato della strada pedonale di Kato Petralona)

SCIOPERO GENERALE PERMANENTE
PER IL ROVESCIAMENTO TOTALE

Assemblea popolare dei cittadini di Petralona, Koukaki, Thissio
Contatto telefonico: +30 69 72 75 16 20

fonte

Lo sciopero della prossima settimana in Grecia è stato esteso a 48 ore, i due maggiori sindacati (il GSEE per il settore privato e l’ADEDY per il settore pubblico) hanno indetto uno sciopero generale per Mercoledì, 19 Ottobre, e Giovedì, 20 Ottobre.

Atene: Rivendicazione per la serie di attacchi incendiari agli sportelli bancomat del 7 Ottobre

Nelle prime ore di Venerdì 7/10 abbiamo distrutto 6 sportelli bancomat a:
– piazza Kannigos, banca Pireus
– quartiere di Vironas, ProBank
– quartiere di Galatsi, banca Alpha
– quartiere di Kipseli, banca Alpha
– quartiere di Gizi, banca Agrotiki
– via Aiolou, banca Nazionale

Dedichiamo la nostra azione al compagno anarchico Simos Seisidis che è incarcerato nell’ospedale della prigione di Koridallos e è sotto processo dal 16/9. Simos era ricercato dal 2006 –ed aveva una taglia dal 2009 insieme ai compagni Marios Seisidis e Grigoris Tsironis comminatagli da Mihalis Chrisohoidis, della somma di 600.000 euro– per la rapina alla banca Nazionale di via Solonos, per la quale è stato assolto.

Simos, dopo non essersi fermato ad un controllo casuale avvenuto il 3 Maggio 2010 nella zona di Keramikos, è stato inseguito e colpito alla schiena dal poliziotto Panagiotis Bokos. Successivamente Bokos in collaborazione con il resto dei maiali che hanno partecipato all’arresto, ha picchiato il nostro compagno quando era già terra e ferito in modo serio.

Successivamente Simos è stato ricoverato presso l’ospedale macello di KAT sorvegliato da poliziotti sadici ben armati, che lo hanno provocato e hanno molestato la sua famiglia ogni volta che lo hanno visitato, comportandosi come carcerieri arroganti. Anche al momento dell’ amputazione della gamba i poliziotti non hanno esitato ad essere presenti in sala operatoria.

In una città dove i mercenari in uniforme che pattugliano e proteggono la plutocrazia e i suoi simboli, sono in continuo aumento, e che cercano di reprimere ogni reazione contro l’esistente, alcuni resisteranno sempre contro il totalitarismo moderno che vogliono imporre alla nostra vita.

LIBERTÀ per l’anarchico Simos Seisidis

SOLIDARIETÀ all’anarchico Aris Seirinidis, che viene processato per l’atteggiamento da compagno che teneva verso il suo amico peseguitato Simos

SOLIDARIETÀ ai 2 compagni ricercati Marios Seisidis, Grigoris Tsironis

LIBERTÀ a tutti i combattenti incarcerati

fonte: athens.indymedia / tradotto in inglese da: actforfreedomnow

Tirúa, Cile: Attacco incendiario contro un centro turistico

Noi, organi della Resistenza Territoriale Lafkenche del Coordinatore Arauco Malleco, dichiariamo, prima delle notizie nazionali e internazionali, quanto segue:

Kiñe: All’alba del 6 Ottobre abbiamo attaccato e distrutto la località turistica dell’uomo d’affari Pedro Durán Faundez, marito della governatrice di Arauco Flor Waisse, che si trova sulle rive del lago di Butako.

Epu: Denunciamo le relazioni politiche ed economiche tra imprenditori e operatori politici del governo nel nostro Wallmapu.

Küla: Chiediamo l’immediata liberazione dei nostri prigionieri politici mapuche e la fine immediata degli investimenti capitalistici nazionali e transnazionali nel nostro territorio (foreste, miniere, energia, ecc.).

Riaffermiamo il nostro impegno per il nostro popolo mapuche, in linea con la resistenza contro i nostri nemici.

Facciamo appello alle comunità di continuare a difendere i territori e continuare a resistere.

Con i nostri eroi Leftraru, Pelantaru, Lemún, Catrileo, Collío e altri, avanziamo verso la liberazione nazionale dei mapuche.

Organi di Resistenza Territoriale – Coordinatore Arauco Mapuche (ORT-CAM)

fonte

Immigrato dodicenne senza documenti arrestato perchè frugava trà i rifiuti

Il 5 ottobre, nel quartiere di Dafni ad Atene, il dodicenne Ali Mohammed Rasul è stato arrestato dalla polizia mentre frugava dentro un cestino per i rifiuti. È stato portato alla stazione della polizia locale e poi trasferito nel centro di detenzione minorile Amygdaleza a Thrakomakedones nel nord-ovest dell’Attica perchè senza documenti. Il dodicenne ha altri due fratelli minorenni e sua madre che soggiornano in città e vuole riunirsi a loro.

Quando abbiamo contattato il centro di detenzione in cui è detenuto e ci è stato detto che la madre con i suoi documenti in regola (che non ha) lo avrebbe potuto prendere. Se dovesse, tuttavia, cercare di visitare il centro senza i propri documenti, sarebbe anche lei arrestata per immigrazione clandestina. Inoltre, il giudice per i minori ha risposto che il dodicenne rimarrà in detenzione per un periodo che và da sei mesi fino ad un anno, presumibilmente per il suo stesso interesse e dove,a quanto si dice, gli sarà dato un’aiuto come minore, e dopo un anno riceverà un’ordine di espulsione.

È stato ripetuto che il bambino vuole tornare dalla sua famiglia e non desidera stare in nessun centro di detenzione del cosidetto Sistema Sociale Statale. Chiediamo l’interessamento e il sostegno dei compagni, così come un’aiuto legale, in modo che il ragazzo si riunisca alla sua famiglia.

Compagni, questa è una questione urgente. Recapito telefonico (così come per precedenti casi che riguardano i clandestini): +30 6949541712

Nessuna legge può essere cosi’forte da dividere una madre dal suo bambino.

Sappiamo che la sovvenzione UE per la detenzione degli immigrati è superiore alla moralità nella mente dei torturatori di Stato e degli sfruttatori; ora ciò è confermato per i figli minori.

Persone in solidarietà

fonti: athens.indymedia.org, occupied london

Scritto del compagno imprigionato Georgiadis Polykarpos sulla contro-informazione

Il testo che segue è un estratto della brochure ” Uno scritto di, e Intervista con il compagno Georgiadis Polykarpos “. La brochure contiene anche un’intervista che il combattente  Polykarpos Georgiadis,incarcerato dal 27 ottobre 2010, ha dato per ” Urla dalle celle del carcere ” il programma radiofonico della stazione radio auto-organizzata FM 98 (Atene). Esso include anche un testo scritto dal compagno – che abbiamo scelto di tradurre – in materia di contro-informazione, con riferimenti al movimento rivoluzionario e ai ruoli dei diversi mezzi impiegati.

I
Un vecchio adagio afferma che ‘la conoscenza è potere’. Infatti la conoscenza è intrecciata con tutti i livelli del potere: la conoscenza come potere, la conoscenza come autorità, ma anche la conoscenza come rivoluzione.I Pitagorici erano grandi ricercatori e adoratori della conoscenza, ma hanno mantenuto i risultati della loro ricerca all’interno della propria cerchia  d’élite  autoritaria.Qualsiasi Pitagorico che ha tentato di socializzare e diffondere la conoscenza era considerato un traditore e veniva presto pianificata la sua uccisione. I pitagorici si resero conto che la conoscenza puo’ costituire uno strumento di potere speciale: la gente deve rimanere vittima dell’ignoranza e della superstizione, al fine di rimanere immobile e facilmente manipolabile.
Dovevano essere esclusi da qualsiasi fonte di conoscenza e informazione. L’accesso a queste fonti è era riservato ad una stretta cerchia del clero.

Anche ad Atene nella sua ‘età dell’oro’, nota per la sua grande tolleranza,i filosofi pionieristici furono cacciati e i loro libri bruciati pubblicamente. Prendiamo il caso di Protagora, che metteva in dubbio l’esistenza di Dio (attraverso l’agnosticismo  piuttosto che il diretto Ateismo).
Anche nell’epoca pre-Gutenberg , il rogo dei libri è stato l’equivalente al rifiuto della conoscenza, un atto che è stato sfruttato al massimo dal cristianesimo medievale (il paolinismo per essere più precisi).

Milioni di libri scientifici e filosofici sono stati persi per sempre, specialmente i libri dei dissidenti (Epicuro,i cinici,i sofisti, ecc). Il Papale  “Index Librorum prohibitorum” (indice dei libri proibiti) contiene circa otto milioni di titoli di libri tra cui il lavoro di Cartesio , Kant, Keplero, Lubiana e molti altri.

Tuttavia, la rivoluzione borghese, identificando la libera circolazione delle merci con la libera circolazione delle idee, rilascio’ grandi forze di conoscenza libere dal controllo del clero. Lo scoppio delle forze produttive generate dal capitalismo sono state accompagnate da un’esplosione della conoscenza (e quindi un’esplosione d’informazione).
Tuttavia, mentre le conoscenze e le informazioni diventano più accessibili, la maggior parte delle conoscenze e delle informazioni si diffondono attraverso e per mezzo di istituzioni intermedie e manipolative: scuole, università, mass media, giornalismo semi-professionale del web, ecc.. Continue reading Scritto del compagno imprigionato Georgiadis Polykarpos sulla contro-informazione

Nuova manipolazione persecutoria da parte delle autorità greche contro Christos Stratigopoulos

Il 7 luglio 2011, qui nelle carceri di Larissa, dove sono detenuto e condannato per una rapina in banca, mi è stato notificato un nuovo mandato di detenzione per un’altra rapina in una banca a Cefalonia del luglio 2009.

Devo semplicemente ricordare che il tentativo delle autorità di perseguire penalmente me o Alfredo Bonanno riguardo questa rapina  risale esattamente al lontano mese di febbraio 2010, quando entrambi  eravamo tenuti in detenzione preventiva per la rapina della Banca del Pireo in Trikala.

Era chiaro sia a me che a Bonanno che la precisa orchestrazione da parte delle autorità inquirenti aveva lo scopo di creare delle condizioni negative , soprattutto in vista dell’imminente udienza per la richiesta di rilascio di Bonanno per gravi problemi di salute.

Infatti, nel febbraio 2010, la particolare manipolazione persecutoria fu’ incanalata in modo appropriato su tutti i mezzi di comunicazione , indicando il nome di Bonanno come autore di quel furto con me come suo complice.

Nonostante le palesi menzogne che furono pubblicate contro di noi, l’obiettivo delle autorità di persecuzione penale finalmente era stato raggiunto,ostacolare cioe’il rilascio di Bonanno per gravi motivi di salute.

Tutto è stato dimenticato in relazione a questo incidente del febbraio 2010, come se nulla fosse successo; e improvvisamente (dopo un anno e mezzo) mi è stato notificato qui a Larissa, come ho già detto, un mandato di detenzione con l’accusa per questa specifica rapina.

Dalla lettura del fascicolo, che è giunto nelle mie mani dopo un’avventura, divenne presto chiaro che questa è chiaramente una manipolazione repressiva da parte degli enti locali delle forze dell’ordine, molto probabilmente assistiti da altri apparati per sbarazzarsi del caso irrisolto della rapina in banca a Cefalonia, accusandomi chiaramente del fatto , dato che il loro tentativo di coinvolgere Bonanno, in questo caso è stato più che ridicolo.

In realta’ hanno ordinato, a mie spese, un’ulteriore detenzione preventiva che praticamente mi impedisce di ottenere  un permesso temporaneo ,di cui ho già diritto ai sensi del codice penale, dal momento che ho scontato più di 1/5 della mia condanna. E lo fanno assolutamente senza nessuna prova seria contro di me, avendo anche orchestrato un falso sostanziale delle presunte prove che naturalmente li ha tenuti occupati un’anno e mezzo intero. Questo spiega certamente il motivo per cui improvvisamente si sono di nuovo ricordati di me.

In ultima analisi è più che chiaro che il nuovo tentativo di associare me o Bonanno a questo caso specifico è basato esclusivamente sulla premessa da parte delle autorità di perseguimento penale che, una volta dimostrato di avere commesso una rapina in una banca a Trikala, noi si abbia sicuramente commesso di più, ma senza avere le prove necessarie contro di noi.

Diventa evidente come questa manipolazione perseutoria nei miei confronti sia destinata ad influenzare negativamente le condizioni in vista dello svolgimento del mio appello sul caso della rapina di Trikala del prossimo febbraio, ed hanno come obiettivo finale quello di tenermi in carcere per il più lungo tempo possibile.

Ho quindi bisogno di denunciare pubblicamente questi procedimenti fatti da parte delle autorità di perseguimento penale a spese mie e di Bonanno, perché in fondo – come evidenziato anche dalla breve storia dello svilupparsi del caso che ho citato sopra – la vera e unica ragione della nostra continua accusa è il fatto che entrambi siamo anarchici e rivoluzionari.

Christos Stratigopoulos
Ala dei lavoratori, carceri giudiziarie di Larissa [Dikastikes filakes Larissas], 41001 Larissa, Grecia

fonte: athens.indymedia.org (21 Settembre 2011)

Exarchia, Atene: Attacco incendiario contro una libreria fascista

Intorno alle 23.00 della notte di Venerdì 7 ottobre, c’è stato un’attacco incendiario contro il negozio di libri di proprietà del noto fascista Adonis Georgiadis, situato in via Solonos 114.

Una figura abietta, membro del parlamento, che rappresenta il partito politico di estrema destra LAOS, è uno dei pricipali responsabili perla continua propaganda di odio razziale e la promozione di idee fasciste nella società greca. È anche uno dei principali promotori dell’abolizione dell’asilo universitario e nella persecuzione e chiusura di mezzi liberi di contro-informazione, come Indymedia Athens.

Questo è stato il diciassettesimo attacco contro questo covo di fascisti ed ha causato gravi danni alle proprietà del piccolo Adolf.

fonte

Atene, 5 ottobre: Sciopero generale segnato dall’odio per i teppisti in divisa

Ancora una volta in migliaia hanno marciato per le strade nel centro di Atene, soprattutto per protestare contro le dure misure di prosperità. Lo sciopero generale del 5 ottobre è stato chiamato dai due principali sindacati (per il settore privato la GSEE e dalle confederazioni del settore pubblico, ADEDY), ma anche gli studenti hanno partecipato alla dimostrazione.

Come nei precedenti scioperi generali, i lavoratori della metropolitana hanno tenuto aperte per la gente le strutture sotterranee, e questa volta hanno anche provato a cacciare fuori le squadre di polizia che hanno invaso la stazione della metropolitana di Syntagma durante la protesta.

Le persone hanno marciato verso piazza Syntagma, di fronte al parlamento, dove piccoli scontri sono scoppiati con la polizia. In diverse occasioni, i poliziotti hanno gettato lacrimogeni e granate stordenti mentre picchiavano i manifestanti e alcuni giornalisti ufficiali. La polizia ha anche fatto irruzione nella stazione della metropolitana di Syntagma attaccando le persone che vi erano all’interno.

Loukanikos, il cane che ha il suo rifugio in Exarchia, è stato colpito anche dalla polizia prima (o dopo) esser riuscito a mordere un poliziotto.

In Piazza Syntagma un gruppo di manifestanti ha notato un uomo che sembrava molto simile a un neo-nazista, è stato subito inseguito questo sacco della spazzatura e picchiato efficacemente. Più tardi, le forze repressive lo hanno aiutato a fuggire. Prima e dopo questo incidente, i poliziotti hanno spaccato decine di teste ai manifestanti, hanno gettato ripetutamente le persone a terra, e in particolare hanno ferocemente picchiato un uomo che stava imprecando contro la polizia (naturalmente, nessun poliziotto del cazzo è venuto in suo aiuto).

All’inizio della giornata a Vasilis Saraliotis, complice nell’assassinio di Alexis Grigoropoulos nel dicembre del 2008, è stata concessa la richiesta di rilascio per ‘motivi umanitari’ (suo padre è malato e la sua famiglia deve affrontare problemi finanziari… che sorpresa!). Ciò significa che la sua condanna a 10 anni è stata sospesa, dopo solo una sentenza di primo grado, e che ora sarà “limitato” a stare entro i confini della prefettura di Drama, nella Grecia settentrionale. Allo stesso tempo ancor più manifestanti sono stati arrestati per i loro pensieri e la loro lotta contro questo sistema corrotto.

Manifestazioni di sciopero si sono svolte in altre città greche. Il giorno dopo, c’è stato un “arrestato”, tra i poliziotti maniaci, per aver picchiato brutalmente una giornalista (cosa che quasi ogni giornalista semplicemente merita, ma naturalmente la polizia ha semplicemente cercato di evitare in questo modo una copertura mediatica, almeno in Atene).

Il prossimo sciopero generale in Grecia si terrà il 19 ottobre.

LA NOSTRA GIUSTIZIA SARÀ LA VENDETTA

copertura, foto e video su Occupied London

Italia: Dichiarazione del compagno Federico Buono sul processo del 10 Ottobre

Nella notte del 15 giugno la casualità pone davanti a noi una pattuglia Polfer (Polizia Ferroviaria) nel quartiere Lambrate di Milano. Nella perquisizione avvenuta nel nostro fermo ci trovarono in possesso di due “inneschi artigianali per ordigno”. Sempre il 15 giugno io e il compagno Mattia entriamo a San Vittore. Il successivo 8 luglio il tribunale del riesame ci scarcera. In questo periodo di discussione e approfondimenti politici su come affrontare un processo partendo da principi anarchici-rivoluzionari, io nel determinare il corso degli eventi, tratto la questione posta in essere separandomi da delle scelte che io considero inapplicabili con il principio esposto.

Comprendere le ragioni del caso occorrerebbe più di una premessa.

Per un successivo dibattito sulla questione politica e non sulle proprie scelte personali sono aperto a qualsiasi confronto: CaracoKaos@Krutt.org

“Una rottura dalle infinite possibilità”

Nel processo del 10 Ottobre che mi vede coinputato per possesso e porto in pubblica via di materiale esplodente, vado a chiarire la mia posizione, questo per non dare fraintendimenti a chi legge: Da adesso in poi la mia scelta è quella di proseguire in maniera individuale. Il motivo fondante è dato dall’incongruenza nell’affermare una proposta rivoluzionaria e poi fare uso di cavilli burocratici che ristabiliscono –in una “giustapposizione” degli eventi vissuti– un “confronto” tra l’accusato e l’accusatore.

“La menzogna è la verità che ricorda a se stessa com’è venuta la mondo, maschera della maschera, dall’altra parte della maschera, ancora maschera.”

(Frammenti di un sordo muto in apnea, P. Porcu)

Indossare una maschera (quella di una difesa innocentista), per poi proporre un attacco politicoesistenziale alla fine è per me stabilire una “menzogna”.

Usare una difesa legale per far determinare il giusto/sbagliato, cercando di minimizzare, la parte viva di me stesso e delle mie scelte –che vanno solo allo scontro– è incompatibile con quello che io nel mio percorso di “irruente radicalità”, ho scelto.

L’incompatibilità sta nel rifiutare un ruolo (quello dell’imputato) e poi ristabilirlo facendosi “difendere” e usufruire di quello che le leggi stabiliscono in termini di “certezza “della pena:

“Non cedere a ricatti quando si è prigionieri è e deve essere l’elemento fondamentale per proseguire, pur nei limiti fisici mentali della propria prigionia, un percorso rivoluzionario.”

(Negare ogni resipiscienza)

In questo c’è un annullamento della propria volontà e del proprio “agire”.

Nel mio percorso di rottura con il “mondo circostante”-eretto da un fitto legame di regole di subordinazione al ruolo di umano automizzato- non permetto a nessuno, che non sia la mia volontà, di decidere per me e per questo rifiuto a priori di: presenziare al processo e sottostare a qualunque interrogatorio.

Rifiuto ogni accomodamento nel far venire un perito di parte (e su questo che sta l’incompatibilità nel farsi difendere).

Inoltre nel rifiutare a priori nel non farsi assoggettare a un diritto o dovere dato da una corte giudicante, la mia scelta è quella della revoca degli avvocati.

In questo una “rottura” data dall’attacco, sperimenta infinite possibilità di rivolta nelle scelte che si attuano e che da anarchico rivoluzionario sono l’espressione di me stesso:

“Agire significa essere dotato di una soggettività intrinseca di potenzialità offensiva.”

Federico Buono

Berlino: Concerto di solidarietà ad uno squat di Atene

Ad Atene solo gli squat vivono sotto la costante minaccia di fascisti e polizia. Bande neonaziste organizzate attaccano ripetutamente i progetti d’occupazione con incendi dolosi, appoggiati dalla polizia.

La polizia greca usa lanciare attacchi vendicativi contro gli vi contro gli squats ogni volta che scoppiano dei tumulti.

Molto poco denaro è disponibile per la manutenzione degli edifici degli spazi occupati, dal momento che attualmente tutti i fondi vanno a supportare i più di 30 prigionieri che conta il movimento. Naturalmente,anche gli occupanti sono stati colpiti dalla situazione economica della Grecia, organizziamo così un concerto per un progetto di casa ad Atene con lo scopo di coprire parte delle urgenti spese di costruzione.

Venerdì, 7 ottobre – 20.00, Berlin Friedrichshain – Markgrafendamm 14/15 (nell’ hangar)
Gruppi: Bastardo Four, No Roots No Culture, Puris Ani
Inoltre
Vai (M.I.T.O.W.) e altri DJs seguiranno.

fonte: agona.blogsport.de

I membri di Lotta Rivoluzionaria saranno rilasciati con condizioni restrittive Martedì, 11 Ottobre

Dopo un’ordine deciso dal Consiglio giudiziario di Atene, che si è riunito in data odierna 6 ottobre, i compagni Nikos Maziotis, Pola Roupa e Kostas Gournas verranno rilasciati dalla prigione di Koridallos  Martedì, 11 ottobre. Tutti e tre i membri di Lotta Rivoluzionaria hanno raggiunto il limite dei 18 mesi di detenzione preventiva.

Il loro rilascio è stato ordinato a condizione che dovranno firmare in un commissariato di polizia locale ogni cinque giorni, mentre gli sarà vietato di uscire dalla prefettura dell’Attica. La decisione è stata annunciata come definitiva e irrevocabile.

Il processo contro l’organizzazione Lotta Rivoluzionaria riprenderà Lunedi, 24 ottobre.

LIBERTA ORA PER TUTTI I RIVOLUZIONARI!
 LA SOLIDARIETA E LA NOSTRA ARMA!

Atene: Ennesimo giro di vite in Piazza Victoria

Martedì sera, 4 ottobre, intorno alle 20.30 (il giorno prima delle mobilitazioni per lo sciopero generale in tutta la Grecia) le forze di polizia hanno fatto una massiccia irruzione  in Piazza Victoria  arrestando decine di immigrati residenti nel quartiere.

Tre autobus della polizia, motociclette della polizia, le unità del Gruppo di prevenzione della criminalità e di soppressione (OPKE) e un gruppo di 15-20 poliziotti in borghese sono stati coinvolti in questa operazione repressiva che è durata circa venti minuti.

Gli arrestati sono probabilmente più di 100 persone, compresi gli immigrati senza documenti.

Fonte

Barcellona, Spagna: Allarme bomba contro il consolato greco in solidarietà con la Lotta Rivoluzionaria

Barcellona, 5 Ottobre 2011

19.30 GMT +1, allarme bomba al consolato greco in solidarietà con Epanastatikos Agonas (Lotta Rivoluzionaria).

Chiediamo il rilascio incondizionato di N. Maziotis, P. Roupa, K. Gournas, Ch. Kortesis, V. Stathopoulos, S. Nikitopoulos e M. Beraha.

Stiamo andando a vincere.

Lotta sovversiva

per aggiornamenti clicca qui: barcelona.indymedia.org

Berlino: Attacco nei confronti della Deutsche Telekom

Durante la notte del 3 ottobre abbiamo fatto un regalo all’economia tedesca. In un terreno della Deutsche Telekom di Berlino-Lichtenberg, abbiamo attaccato diversi veicoli con bombe incendiarie. Abbiamo scelto la data in riferimento al processo contro l’organizzazione Lotta Rivoluzionaria, che avrà inizio il 5 ottobre ad Atene.

Segnaliamo la nostra solidarietà con le azioni di Lotta Rivoluzionaria e chiedere la liberazione di Κostas Gournas, Panagiota “Pola” Roupa, Nikos Maziotis e tutti gli altri compagni, che sono in carcere.

L’opzione della lotta armata all’interno delle figure della sinistra autonoma e radicale per la resistenza deve essere sempre mantenuta, ma non deve portare ad essere isolati da altre forme di azioni e movimenti.

Qui non esiste alcun movimento che sostiene la possibilità di una lotta armata, o che sia disposto e in grado di eseguire il backup di una lotta armata. Questo è il motivo per cui non ci sono gruppi armati in Germania al momento.

Tuttavia, i livelli di resistenza in Europa, devono fare riferimento gli uni agli altri per combattere l’Impero europeo in modo più efficace.

Al fine di ottenere maggiori finanziamenti, lo stato greco ha accettato le condizioni della troika per privatizzare le imprese statali. Nella speranza di un boom economico Deutsche Telekom ha acquistato parti enormi della società di telecomunicazioni greca OTE. Visto che i profitti non sono aumentati fino alla somma che la Deutsche Telekom prevedeva, la società sta’ ora pensando di lanciare una forte riduzione dei salari dei dipendenti, nonché tagli massicci.I costi delle pensioni per i dipendenti, che si sono ritirati in precedenza, sono considerati come un fardello nel suo equilibrio dei conti da parte di Deutsche Telekom. Ponendo lo stato greco sotto questa pressione, Deutsche Telekom ipotizza la completa acquisizione di OTE dallo stato greco, al fine di raggiungerne l’egemonia. L’esempio di questa multinazionale rappresenta molto bene la logica disumana dello sfruttamento capitalistico.

Inoltre, attraverso un partenariato di sicurezza con la polizia e l’esercito, Deutsche Telekom si occupa della sorveglianza completa in Germania e su tutti i suoi confini.

Il nostro attacco sostiene anche gli scioperi dei dipendenti e lavoratori in Grecia, così come si fondono con la lotta del movimento anarchico attraverso i vari confini.

Ci auguriamo che questa azione incoraggerà anche altri a partecipare attivamente in una prospettiva militante.

Commemoriamo Lambros Foundas, che è stato ucciso dalla polizia nella sua lotta per la libertà.

PER L’ANARCHIA!

“Propagandisti dell’Atto” (Propagandisten der Tat)

Fonte: linksunten

Atene: Le detenute del carcere femminile di Koridallos si astengono dal prendere il cibo della prigione

“Oggi, 2 ottobre, nel carcere femminile di Koridallos prendiamo posizione protestando e rifiutando di entrare nelle celle e nei reparti. Stiamo protestando per i tagli agli alimenti, come frutta e latte, che non ci vengono forniti da molto tempo.

In particolare, oggi la colazione non era sufficiente per tutti i detenuti, così come il rancio, mentre a coloro che hanno fatto in tempo a prendere il cibo è stata data una quantità molto piccola.

Abbiamo deciso di rimanere fuori dalle celle del carcere anche durante la chiusura notturna in uno sforzo continuo di protesta per la situazione generale. Abbiamo denunciato più volte riguardo la qualità e la quantità dei pasti della prigione, ma la situazione sta peggiorando di giorno in giorno.

Il servizio carcerario ha dichiarato ufficialmente che il ministero di Giustizia sta’ facendo tagli di bilancio che comportano una sostanziale riduzione della quantità di cibo, medicine, acqua calda e sicuramente anche il riscaldamento.

Il carcere non può più mantenere i detenuti, e poiché non può farlo, dovrebbe aprire le porte e farci uscire.”

Nella stessa serata, alle 20.00, parenti e amici dei prigionieri politici sono chiamati ad un incontro fuori dal carcere di Koridallos in solidarietà con i detenuti che hanno dichiarato l’astensione dal cibo della prigione.

Fonte : a, b

Atene: Manifestazioni in solidarietà con i compagni imprigionati e perseguitati per il caso Lotta Rivoluzionaria e in memoria di Lambros Foundas

Vi mando il mio sostegno e speranza di aver forza per il processo. Uno spettacolo creato dai giudici corrotti,dai poliziotti e dai politici. Nel nord, si alzerà un pugno chiuso attraverso le finestre sbarrate delle carceri inglesi, alto verso il cielo. Mai perdere di vista il nostro obiettivo. Condivisione dei sogni di libertà e di vittoria. Con determinazione e coraggio, uniti ce la faremo.
Nessuno è libero finché tutti non sono liberi.
Fuoco alle carceri e agli Stati che le creano.

Solidarietà con i compagni di Lotta Rivoluzionaria dal prigioniero antifascista anarchico Thomas Blak (Londra, UK).


Il giorno 1° ottobre, alle ore 12 i compagni hanno partecipato ad un raduno di solidarietà a piazza Syntagma, dove sono stati distribuiti volantini per più di un’ora a proposito delll’imminente processo del caso di Lotta Rivoluzionaria.

Quasi 3.000 persone hanno marciato per le strade centrali di Atene, in solidarietà con i membri detenuti del RO lotta rivoluzionaria Pola Roupa, Kostas Gournas e Nikos Maziotis, così come i perseguitati per lo stesso caso Christoforos Kortesis, Sarantos Nikitopoulos, Vaggelis Stathopoulos, Marie Beracha e  Kostas Katsenas (non piu’ fuggitivo). Slogan militanti sono stati cantati, come ‘Gli Stati sono i soli terroristi! Solidarietà con i guerriglieri!’ e ‘Lambros [Foundas] vive dentro il cuore di ogni combattente’.

Il processo del caso di Lotta Rivoluzionaria inizierà Mercoledì, 5 Ottobre, alle ore 9 presso il tribunale speciale di Koridallos . Ora è necessario più che mai dimostrare la solidarietà internazionale verso i nostri compagni.


Testo scritto dai tre membri incarcerati di Lotta Rivoluzionaria sul processo all’ organizzazione che inizierà il 5 Ottobre 2011 Continue reading Atene: Manifestazioni in solidarietà con i compagni imprigionati e perseguitati per il caso Lotta Rivoluzionaria e in memoria di Lambros Foundas

Italia: Comunicato del Federico Buono in solidarietà ai membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Cari compagni,
Con questo testo scritto do un mio piccolo contributo ai membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, in ambito di solidarietà.
Federico Buono


La rivoluzione è una lotta esistenziale
Panagiotis Argirou, membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Il cammino dalle scintille alle fiamme…

Emerge dalle tenebre della pacificazione sociale, una nuova forza propulsiva che distrugge e annienta tutto-senza guardare in faccia a nessuno: Come un nero avanzare, nel rifiuto di un assopimento indotto dalle luci “artificiali” delle certezze stabili, la normale vita quotidiana viene infranta e ribaltata.
Nell’abbandono di un mondo senza rilievo e dell’impassibile realtà, da un assilante vita regolata da meccanismi artificiali.

Non esiste quieta acquiescenza verso il rispetto delle regole di onore che scandagliano la vita umana, in un continuo ripetersi di gesti meccanici, artefatti nella loro essenza, e che fermano il proprio “modo d’essere” in un limbo di frustrazioni.
La teoria si pratica e la pratica si teorizza senza farsi fermare nel “no collettivo”, che determina il silenzio imposto per non perdere la “certezza alla vita”, e al compromesso.
Quando in un esasperante lacerazione della libera conoscenza e del libero arbitrio, le mani e la propria mente tremano all’unisono, vuol dire che dall’interno della nostra consapevolezza irrompe il sogno tramutato in una reale necessita di mutare l’aria che si respira in un fuoco distruttore e la distruzione dell’ordine regnato fino ad ora-la recisione di tutti i vincoli.

L’esperienza in un “continuo attaccare” della Cospirazione delle Cellule di Fuoco –lontane dal mondo delle leggi “borghesi”– senza certezza alcuna, annienta tutto quello che “permette”al cittadino di vivere un esistenza di claustrofobica normalità.
Concentrarsi nel concetto di normale e anormale scandaglia il vissuto di chi esige da se stesso e da quello che ha attorno un rifiuto netto e di contrapposizione verso una vita a “non esistere”.
Concentrarsi sulla distruzione necessaria e attuarla, comporta uno sforzo superiore alle proprie aspettative.Aspettative che determinano lo stato di immobilità permanente e che riducono i propri desideri di rivolta, in una mera rappresentazione del proprio vissuto quotidiano.
L’intensità di scelte che rifiutano ogni compromesso e attaccano la società legittima, con i suoi codici e i suoi valori, le sue divise d’ordinanza, e i suoi sgherri, ci pone su un piano di conflitto verso i nostri nemici, nel rifiuto delle norme imposte, di convivenza civile.
Questo scardina completamente, quelle istanze di pacificazione, che vorrebbero un adeguamento alle leggi vigenti, posizionandosi sempre e solo sulla scelta della reazione difensiva.

Riprendere in mano la propria vita, ha un significato profondo nella realtà che affrontiamo ogni giorno:è sperimentare forme di attacco che liberano l’individuo da una morale insita dentro noi, annullando completamente l’autorità che non è un principio astratto, ma è fatta di “carne e ossa”. Per distruggere questa autorità, si deve “negare” ogni accondiscendenza verso quello che non sentiamo come nostro. Il negare sfonda un muro fatto di accettazione sociale, disciplina, rispetto sacro dell’amicizia e della vita, del rifiuto dello scontro dialettico e materiale, e crea le basi per rifiutare l’Autorità e tutti i suoi accoliti! Continue reading Italia: Comunicato del Federico Buono in solidarietà ai membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

SETTEMBRE NERO: Un’analisi sull’anarchia nel passato e nel presente del Cile

A Villa Francia, Santiago, nelle prime ore del 11 settembre una persona è stata uccisa – la vittima è stata identificata nel ventiduenne Cristopher Ramos Contreras.

La sparatoria ha avuto luogo nel mezzo dei disordini durante la notte segnata dalla presenza di molte armi da fuoco, mentre c’erano barricate e scontri con le forze di repressione di stato in vari punti dell’area metropolitana e di altre aree remote.

L’ 11 settembre è stato il giorno che nel 1973 il dittatore Pinochet prese il potere con la forza bruta. Nello stesso giorno del 1998, la studentessa anarchica e ballerina Claudia López è stata uccisa dalla polizia mentre combatteva su una barricata durante una manifestazione commemorativa del colpo di stato cileno del 1973. Da allora, sotto lo slogan “Settembre nero” i manifestanti combattono la brutalita’ della polizia e la repressione in suo nome e di tutti gli assassinati sotto la democrazia.

Soprattutto quest’anno, dove altre due persone sono state uccise sotto il governo Piñera (16 anni, Manuel Gutiérrez Reinoso e 18 anni, Mario Pinto Parraguéz, durante lo sciopero generale del 24-25 agosto), le manifestazioni di “Settembre nero” si stavano avvicinando prevedendo scontri duri e rivolte estese.

“Anarchici morti nella lotta contro il Capitale: Mauricio Morales, Jhonny Cariqueo, Claudia López. La loro democrazia è macchiata di sangue.”

Ecco alcuni estratti dal comunicato diffuso dagli antiautoritari/anarchici prima dell’ 11 settembre 2011:

Per un combattivo e creativo 11 settembre
Per le strade con il fuoco e la memoria
Compagna Claudia López ancora presente

… Rendiamo chiara una cosa fin dall’inizio: Salvador Allende non è un compagno. Nessun presidente può essere nostro compagno. La figura di Allende rappresenta il socialismo più reazionario che cerca di canalizzare le energie della classe sfruttata verso progetti statalisti di trasformazione sociale attraverso le elezioni e in modo pacifista. È l’immagine fotocopia di un governo “popolare” che dopo tutto rappresenta gli interessi ed i progetti di una leadership di organizzazioni e partiti politici che hanno il potere. È successo in Russia nel 1917, in Spagna nel 1936, a Cuba negli anni ’50, siamo in grado di passare ore con una lista di esempi. Il caso del Cile è molto particolare perché ha attirato l’attenzione di tutto il mondo. Erano i tempi della guerra fredda quando il mondo era diviso tra gli Stati che stavano seguendo il progetto di dominio capitalista democratico dell’imperialismo yankee e gli Stati che seguivano il modello autoritario socialista della Russia sovietica. Capitalismo e marxismo sono state le ideologie in gioco. Nel campo più radicale marxista (non quello che ciecamente rientrava nel progetto totalitario della Russia) ci sono individui organizzati in gruppi armati che hanno messo in dubbio la possibilità di una rivoluzione attraverso le elezioni. Gruppi come la RAF in Germania, nascono in considerazione di questa domanda, seguendo da vicino il processo cileno. … Continue reading SETTEMBRE NERO: Un’analisi sull’anarchia nel passato e nel presente del Cile

Salonicco, Grecia: Rivendicazione dell’attacco incendiario contro l’ ATEbank in solidarietà con i membri delle CCF Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou

Conosciamo piu’ o meno i fatti. Lunedi’, 12 settembre i compagni Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou, dopo il loro trasferimento a Korydalos per una formale indagine, sono tornati nel carcere di Domokos.Entrambi si sono rifiutati di subire l’umiliazione di una perquisizione corporale totale e sono stati aggrediti dalle guardie carcerarie guidate dal torturatore Christos Kliaris.

Coloro che detengono il potere usano tutti i mezzi possibili per sterminare quelli che hanno combattuto e combattono ancora con dignità dietro le mura della prigione;persone che erano, sono e saranno sempre RIVOLUZIONARI.

Gli istigatori e gli autori di questo attacco dovrebbero sapere che i compagni rimangono impassibili verso queste azioni e che le cose andranno peggio per loro.

Le ostilità continua.

Così, il 19 settembre, abbiamo attaccato con un ordigno incendiario composto da quattro litri di miscela infiammabile e 3 bombole di gas da campeggio, una filiale della banca Agrotiki, situata sulla Via Papafi , nel quartiere di Toumpa, come espressione della nostra solidarietà con i due compagni, ma anche come la risposta minima a coloro che sono pronti ad attaccare costantemente  coloro che stanno combattendo.

Appoggio ai membri del O.R. CCF, Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou e a tutti i prigionieri politici!

ABBASSO I RUFFIANI ! AVANTI COMPAGNI !

Insubordinate Cellule di Solidarietà / Fronte Rivoluzionario Internazionale / Federazione Anarchica Informale

fonte: athens.indymedia.org

Tebe, Grecia: Azione in solidarietà con il compagno Tortuga

Morte allo Stato-Solidarietà con gli insorti in Cile

Nel pomeriggio di Venerdì 23 settembre, abbiamo scritto slogan sui muri nel centro della città di Tebe, in Beozia, in solidarietà con gli insorti in Cile e in particolare per il compagno Luciano Pitronello, Tortuga (‘Tartaruga’). È l’atto minimo di solidarietà verso tutti coloro che lottano per la libertà e l’anarchia nei territori dello Stato Cileno.

I teppisti che lavorano per la giunta democratica dovrebbero essere prudenti. Siamo pazzi e determinati.

Gli insorti non hanno patria!
Morte allo Stato e al Capitale!
SOLIDARIETÀ PER L’ ANARCHICO LUCIANO PITRONELLO

Anarchici di Tebe

Libertà per l'anarchico Luciano Pitronello
Gli insorti non hanno patria
Morte allo Stato

Atene: Chiamata di solidarietà per l’attacco incendiario allo squat Kouvelou

Manifestazione, Maroussi, 24 Settembre

Sabato mattina, 17 settembre, si è tenuta un’azione di contro-informazione fuori la stazione della metropolitana di Maroussi  riguardo l’attacco fascista contro lo squat Kouvelou. Diversi compagni  hanno partecipato all’azione che è durata per parecchio tempo, nel mentre è stato distribuito un comunicato del collettivo. Sono stati inoltre distribuiti un gran numero di volantini nel vicino mercato all’aperto dove la reazione della gente è stata in molti casi positiva ed incoraggiante per la continuazione del progetto ma anche a favore dell’ identità politica degli squatters(!).

Ecco il comunicato che è stato distribuito

GIÙ LE MANI DAGLI SQUATS

Nel cuore della notte, intorno alle 3 del mattino del 14 settembre, lo squat Kouvelou all’incrocio tra Via Dionysou e Via Solonos a Maroussi è stato colpito da un’ incendio doloso. Come conseguenza del fuoco, il tetto è crollato e quattro sale del palazzo sono state bruciate.Palazzo Kouvelou, che è sotto occupazione dal 7 aprile 2010, è una casa per le nostre idee politiche e la base per le nostre azioni politiche, e funziona anche come libero spazio sociale. Durante questo periodo, abbiamo lavorato con l’auto-organizzazione e la solidarietà come requisiti e premessa all’interno di una struttura anti-gerarchica, siamo riusciti a pulire il luogo e renderlo funzionale, organizzare eventi politici e intervenire nella comunità locale con azioni di contro informazione .

In un’epoca di crisi sistematica (politica, sociale, finanziaria, istituzionale), mentre fenomeni di aggravamento sociale e disagio sociale sono sotto gli occhi di tutti, lo Stato sceglie di blindarsi intensificando il livello di repressione allo scopo di mantenere la sua posizione di potere. Essa mira ad attaccare ogni parte della società che resiste ai suoi piani. Dal momento che ritrovi politici e squat sono parte integrante di questa lotta, sono destinatari del meccanismo repressivo che agisce contro di loro attraverso gli sfratti, le indagini penali e le accuse, spesso accompagnate da altissime ed eccessive cauzioni pecuniarie. C’è una ragione per tutto questo: questi spazi costituiscono  i focolari per la fermentazione politica, la coalizione di persone che lottano e la collettivizzazione delle loro azioni.

Naturalmente, l’azione politica di tali collettività che e’ recentemente aumentata sul territorio greco,sta’ anche di fronte ai vari gruppi neofascisti; gruppi direttamente disturbati dalle rivendicazioni politiche di questi spazi (ad esempio, l’uguaglianza e la solidarietà tra tutti i soggetti sociali, senza discriminazione e segregazione). La loro tattica di attacchi incendiari verso spazi e luoghi di ritrovo occupati è conosciuta ed ha causato anche diversi feriti fra i compagni che partecipano a questi progetti. Per di più, abbiamo visto tante volte ormai la collaborazione tra lo Stato e il parastato con attacchi vigliacchi, non solo contro spazi politici, ma anche con persecuzioni contro gli immigrati o durante gli scioperi, ecc.

Abbiamo così percepito l’attacco incendiario allo squat Kouvelou come un segnale  da parte del nostro nemico politico che pensa che una tale mossa possa intimidire o indebolire il nostro gruppo di lavoro.Al contrario, l’incendio potra’ aver causato danni materiali, ma ha rafforzato la nostra volontà e la nostra determinazione verso la continuazione della nostra lotta come entità politica. Infine, come parte del più vasto movimento anarchico/anti-autoritario crediamo che un tale attacco non sia un caso isolato contro una singola collettività, ma sia stato fatto nei confronti di un ambiente politico più ampio, un ambiente basato sui principi di solidarietà, che resiste unito e dinamico a questo genere di attacchi fascisti.

10, 100, 1000 SQUATS
CONTRO UN MONDO DI NOIA ORGANIZZATA

“Epavli Kouvelou” squat
Dionysou e Solonos vie, Maroussi  

Fonte: 1, 2

Richiesta di solidarietà dalla Confederazione dei Lavoratori brasiliani

Lavoratori italiani arrivano alla Hospedaria dos Imigrantes nel São Paulo, alla fine del XIX secolo

I compagni del Sindicato de Artes e Oficios Vários de Araxá (Sindacato di arti e mestieri di Araxá), Minas Gerais, Brasile, affiliato all’Operária Confederação Brasileira (Confederazione dei Lavoratori brasiliani), sezione brasiliana dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori, sono sotto la pressione della FF Commerciale (i marchi Lotto e Finta ), con la minaccia di arresto per aver difeso i diritti dei lavoratori.

Come se i bassi salari e i licenziamenti praticati dalla società di cui sopra non bastasse, è stata anche avviata al momento una “causa” contro uno dei nostri compagni con l’accusa di “calunnia”.

In considerazione di quanto sopra, chiediamo che tutti coloro che possano aiutarci inviino e-mail di protesta a:
afnit@araxa.com.br
fatima@finta.com.br
vilela.comercial@hotmail.com
cicero-representacoes@hotmail.com
flavio.golrep@hotmail.com
golrep2@hotmail.com

Vi ringraziamo per la vostra attenzione per questa causa. Per ulteriori informazioni, si prega di rimanere in contatto con la Confederazione dei Lavoratori brasiliani – Segreteria:
cobforgs@yahoo.com.br

Federazione dei Lavoratori di Rio Grande do Sul: forgscob@yahoo.com.br

Cordialmente,
Pietro Riva, Rio Grande do Sul
Brasile, 16 Settembre, 2011

fonte: http://athens.ese-gr.org

Solidarietà per Cristobal Bravo Franke

SOLIDARIETÀ URGENTE PER CRISTOBAL BRAVO FRANKE

Il compagno anti autoritario è stato rapito dal Potere il 15 settembre 2011, è accusato di essere coinvolto nell’ attacco a un seguace del Potere nella commemorazione dell’ 11 settembre in Cile (giorno in cui  ha avuto luogo il colpo di stato militare del 1973).

PER DIFENDERE LA LOTTA
PER CONTINUARE IN CONFLITTO

“Né le loro prigioni, né i loro boia fermeranno le battaglie nella strada”
—Cristobal Bravo

Fonti: i, ii

Corfù, Grecia: la polizia ha fatto irruzione nello squat Elaia

Lunedi 19 settembre la polizia ha perquisito lo squat Elaia presumibilmente per ordine del pubblico ministero. La polizia ha rotto la porta d’entrata e ha ridotto lo spazio a pezzi, presumibilmente alla ricerca di ‘droghe’ e ‘abitanti immigrati’.Gli squatter erano fuori l’edificio al momento dell’irruzione. Prima che i poliziotti se ne andassero, hanno rubato i verbali di tutte le assemblee, così come una piccola stufa!

Solo pochi mesi fa, l’ 11 aprile 2011, lo stesso squat è stato fatto oggetto di un’ incendio doloso che ha causato gravi danni. Nessun danno è stato provocato questa volta dai servi fascisti della democrazia borghese. Questo spazio sociale liberato di Corfù rimane occupato.

LA SOLIDARIETA E LA NOSTRA ARMA!
GIU’ LE VOSTRE MANI DALLE OCCUPAZIONI!

Fonte : athens.indymedia, katalipsielaia

Rete di traduzione per la controinformazione