Tag Archives: detenuti

Atene: Retata in casa dei compagni ad Exarchia

Il 17 luglio, durante la mattinata, il giorno seguente la cattura di Nikos Maziotis, la polizia antiterrorista irruppe nella casa dove vivevano diversi compagni, in via Dervenion, quartiere di Exarchia. Gli sbirri li negarono la presenza di un avvocato durante la ricerca. Ugualmente, sono stati fermati cinque dei compagni che si erano ritrovati a solidarizzare (sono stati rilasciati qualche ora dopo).

Non ci terrorizzano, non ci arrestano!

Grecia: Inizia la protesta dei detenuti contro la differenziazione carceraria

Inizia oggi, 24 Marzo 2014, la mobilitazione nazionale nelle prigioni greche contro la nuova riforma riguardo alla creazione di strutture carcerarie di tipo C.

Il primo passo della mobilitazione è stata la protesta di oggi pomeriggio, quando i prigionieri si sono rifiutati di rientrare nelle celle. Le prime prigioni che hanno aderito alla protesta oggi sono state quelle di Koridallos (carceri maschili e femminili), Corfù e Domokos.

In questi giorni la riforma del ministero della giustizia riguardo alle prigioni di massima sicurezza e al ritiro dei permessi esterni è arrivata alla consultazione pubblica. Le prime misure della riforma sono già state pubblicate.

1) Classificazione dei detenuti in 3 tipi (A, B e C). Il tipo C includerà tutti i detenuti accusati di rapine o estorsioni all’interno di organizzazioni criminali, prigionieri politici e tutti quelli considerati “pericolosi” e con condanne da 10 anni fino all’ergastolo, oltre a chi si ribella dentro il carcere.

2) I detenuti di tipo C non avranno più permessi esterni e i loro colloqui e telefonate subiranno limitazioni.

3) Le celle di tipo C saranno create (non solo a Domokos ma anche in altre carceri) al fine di isolare i detenuti.

4) La polizia adesso acquista un posto permanente nel carcere (perquisizioni delle celle, trasporto dei detenuti dentro il carcere ecc) con compiti segreti e autorità neanche menzionate nella gazzetta governativa.

in inglese

Messico: Nuovamente arrestato il compagno Mario Lopez ‘Tripa’

Il 20 Gennaio 2014 il compagno Mario Lopez è stato arrestato dopo la sua presenza settimanale in tribunale per espletare l’obbligo di firma che è parte delle sue misure restrittive. Prima di tutto, ha saputo che l’ufficio del procuratore generale ha richiesto la sua custodia tramite un mandato di comparizione, per fargli domande in relazione ad una indagine in corso. Dopo l’interrogatorio, gli è stata notificata la custodia a seguito di un mandato d’arresto per violazione della legge federale sulle armi da fuoco e esplosivi, riguardo agli eventi del 27 Giugno 2012. E’ stato portato al Reclusorio Oriente, Penitenziario Est di Città del Messico. Non sappiamo altro.

L’arresto di Mario avviene nel contesto della repressione anti-anarchica iniziata dal governo messicano. Senza dubbio, ora che hanno arrestato il compagno, cercheranno di aggiungere altre accuse a suo carico. La persecuzione contro l’anarchismo continua; ecco perché ora più che mai è importante rafforzare la solidarietà.

Libertà per Mario Lopez!
Libertà per tutti i prigionieri anarchici!
Né innocenti né colpevoli; solidarietà!


Croce Nera Anarchica Messicana

Grecia: Michalis Ramadanoglou, anche in sciopero della fame in solidarietà con Spyros Stratoulis

shacklesVoglio informare che dal 25 Novembre 2013 ho iniziato lo scipero della fame, inviando la notizia al ministero, per essere solidale col mio compagno prigioniero, amico, fratello e compagno di lotta Spyros Stratoulis, detenuto nel carcere di Larissa. Dal 11 Novembre 2013 si rifiuta di mangiare, chiedendo il proscioglimento dalle accuse infondate rivoltegli, in merito alla partecipazione in una organizzazione criminale e alla commissione di lesioni gravi, tutto connesso agli eventi accaduti nel Luglio 2012 a Salonicco.

Queste accuse hanno causato l’interruzione dei giorni di permesso ottenuti due anni fa, a seguito dell’ottenimento dell’articolo 55, paragrafo 1 del codice penitenziario. Con questa azione di supporto, inizio lo sciopero della fame come ultima risorsa, esprimendo concretamente il mio essere dalla sua parte. Ho preso una decisione consapevole: conosco bene il mio compagno di lotta Spyros Stratoulis, e le sue lotte dentro, quando ha rischiato la sua vita e ulteriore galera, abbiamo passato tempi duri insieme in vari carceri, e per quanto abbiamo potuto, nonostante la costrizione della galera, abbiamo condiviso momenti di gioia. Spyros è uno di famiglia per me, e io sarò sempre con lui fino alla fine. So che lui farebbe lo stesso per me.

La lotta per la libertà riguarda tutti noi, e continueremo a lottare ad ogni costo per vedere lui, una delle tante persone private della libertà, libero dalle catene della prigione.

Pieno supporto al compagno e amico in sciopero della fame Spyros Stratoulis

LA PASSIONE PER LA LIBERTA’ E’ PIU’ FORTE DI OGNI PRIGIONE

Michalis Ramadanoglou
Detenuto nel carcere di Grevena

Grecia: Ergün Mustafa in sciopero della fame in solidarietà con Spyros Stratoulis

malandrino-jail-2007
manifestazione anarchica al carcere di Malandrino in 2007

Come detto nella mia precedente lettera aperta [quì in greco], esprimo la mia solidarietà al fratello Spyros Stratoulis, in sciopero della fame dal 11 Novembre 2013, e gli do ancora più supporto dato che da oggi, 25 Novembre, inizio lo sciopero della fame. Facciamo queste azioni, che ad alcuni possono apparire strane, e avvisiamo: non ci abbatteremo e adesso prendiamo le vite nelle nostre mani. Supporterò Spyros nella sua battaglia per essere prosciolto dalle accuse costruite a suo danno, cosi come per il riottenimento dei giorni di permesso.

Solidarietà a Spyros Stratoulis in sciopero della fame.
Le sue richieste sono anche le mie richieste.

Proscioglimento immediato di Spyros Stratoulis dalle accuse costruite, e riottenimento dei permessi!

Ergün Mustafa
Detenuto nel carcere di Malandrino

Santiago, Cile: Presidio solidale con Monica Caballero e Francisco Solar

mitin3 mitin2 mitin1Davanti all’ambasciata spagnola in Cile alle 13:00 del pomeriggio di Sabato, ci siamo trovati in circa 20 compagn* con striscioni e urla per il rilascio di Monica Caballero e Francisco Solar, prigionieri dello Stato spagnolo.

Prima di tutto ci hanno controllato l’identità e l’appartenenza. Siamo stati ricevuti da un contingente che aumentava sempre più, 3 posti di blocco mobili oltre a poliziotti in moto. Quando stavamo per andandarcene sono arrivati gli antisommossa portandoci via lo striscione e dopo un ordine si sono scagliati contro tutti per arrestarci. 14 compagn* sono stati trattenuti alla stazione di polizia 19 per poi essere trasferiti al 33 di  Nuñoa “perchè lì ci sono le celle di sicurezza”. Tre compagn* sono stat* duramente picchiat* e uno è stato investito da una moto, per fortuna senza subire gravi danni. Alle 7 di sera sono scesi in piazza con un avviso di sanzione per la violazione del codice della strada. Un compagno è stato arrestato per precedenti ed è stato portato oggi (domenica) in tribunale. Siamo in attesa di notizie, forse verrà rilasciato oggi.

Con tutto questo sfoggio di potere e di repressione sproporzionata non fanno altro che confermare che è tutto uno spettacolo e che inoltre la nostra complicità in strada li disturba, come il nostro boicottaggio alla manipolazione dei media che vogliono imporci. Tutto questo non fa altro che rafforzare i nostri legami fraterni.

Perchè la nostra solidarietà è spontanea, espressa in mille modi. Perchè la solidarietà è la nostra arma ed è in strada.

Solidarietà e Libertà per Monica Caballero e Francisco Solar

in spagnolo

Cile: Propaganda per le strade di Santiago per le prigioniere di Temuco

29 marzoGuardate lo poco che siamo e invece diventano singhiozzi i suoi insulti contro di noi, le loro argomentazioni diventano piccole, avendo tutto il potere nelle loro mani, hanno paura anche del solo e ultimo dei nostri gesti solari, guardate lo poco che siamo e vedrai che da un giono all’altro saranno milioni uguali a noi….Avranno ragione allora per averci temuto così tanto… (Domingo Murua)

Prigionierx del 28-M, solidarietà

fonte

Atene: il prigioniero Panagiotis Avdikos è ora in sciopero della fame e della sete

Mobilitazione alla prigione di Koridallos – Aggiornamento sulla
sua condizione di salute

Il 3 dicembre, come pianificato, si è tenuto un raduno fuori dalla prigione di Koridallos in solidarietà con Panagiotis. Il posto sembrava una zona di guerra, dal momento che c’erano agenti di polizia dappertutto, diversi ufficiali, un autobus dell’unità di polizia, motociclisti della DIAS e blocchi di polizia in ogni vicolo. Pertanto, alcune delle persone venute alla manifestazione di solidarietà sono state minacciate di arresto, quando uno degli agenti ha trovato che l’occhiata di uno dei compagni presenti fosse troppo provocativa… Le persone radunate sono arrivate di fronte al così chiamato ospedale della prigione di Koridallos, dando il loro supporto alla giusta battaglia di Panagiotis.

La risposta dei detenuti all’interno del carcere maschile è stata immediata e dinamica. Il compagno in sciopero della fame ha parlato con I dimostranti al telefono e ha dichiarato di essere determinato a continuare la lotta finchè giustizia non sarà fatta.

Successivamente I dimostranti si sono spostati di fronte alla prigione femminile per esprimere la loro solidarietà con le detenute, in particolare con la compagna anarchica Stella Antoniou.

Per quel che riguarda la condizione di Panagiotis, la sua salute ha già subito danni irreparabili. Quando il procuratore ha minacciato di sottoporlo con la forza alla flebo, lui ha risposto che intensificherà il passo entrando in sciopero della sete.

Il giorno prima della protesta, le autorità della prigione avevano cercato di trasferire Panagiotis dall’ospedale alla cella, e hanno inoltre diffuso la notizia che presumibilmente Panagiotis ha cessato lo sciopero della fame. Dopo che lo scioperante della fame ha contattato il suo gruppo di solidarietà, I compagni si sono lamentati con il direttore dell’ospedale, sostenendo che qualora accadesse qualcosa al prigioniero, che è in realtà sotto la carcerazione preventiva, la responsabilità ricadrà su di loro. Il direttore dell’ospedale ha così provato a spostare la responsabilità sul dottore in carica (che dopotutto è un SS). Tuttavia, il pericoloso trasferimento è stato con successo evitato.

Dal 5 dicembre Panagiotis è entrato anche in sciopero della sete. Lui crede che molto presto cadrà in coma, considerando quelle che sono fino ad oggi le sue forze fisiche. Inoltre Panagiotis pensa che la sua incarcerazione è del tutto ingiusta ed arbitraria e che la “giustizia” greca e il sistema carcerario mostrano un palese disprezzo per le vite delle persone.

Indirizzo:
Panagiotis Avdikos
Aghios Pavlos ospedale per prigionieri
Koridallos prigione
(Via) Terma Nikiforidi
CP 18122, Atene, Attica, Grecia

Libertà immediata per Panagiotis Avdikos!
La solidarietà è la nostra arma!

dal collettivo Antistrofi Metrisi di Corinth

http://www.youtube.com/watch?v=WZvOXfGjSjw

Atene: Le detenute del carcere femminile di Koridallos si astengono dal prendere il cibo della prigione

“Oggi, 2 ottobre, nel carcere femminile di Koridallos prendiamo posizione protestando e rifiutando di entrare nelle celle e nei reparti. Stiamo protestando per i tagli agli alimenti, come frutta e latte, che non ci vengono forniti da molto tempo.

In particolare, oggi la colazione non era sufficiente per tutti i detenuti, così come il rancio, mentre a coloro che hanno fatto in tempo a prendere il cibo è stata data una quantità molto piccola.

Abbiamo deciso di rimanere fuori dalle celle del carcere anche durante la chiusura notturna in uno sforzo continuo di protesta per la situazione generale. Abbiamo denunciato più volte riguardo la qualità e la quantità dei pasti della prigione, ma la situazione sta peggiorando di giorno in giorno.

Il servizio carcerario ha dichiarato ufficialmente che il ministero di Giustizia sta’ facendo tagli di bilancio che comportano una sostanziale riduzione della quantità di cibo, medicine, acqua calda e sicuramente anche il riscaldamento.

Il carcere non può più mantenere i detenuti, e poiché non può farlo, dovrebbe aprire le porte e farci uscire.”

Nella stessa serata, alle 20.00, parenti e amici dei prigionieri politici sono chiamati ad un incontro fuori dal carcere di Koridallos in solidarietà con i detenuti che hanno dichiarato l’astensione dal cibo della prigione.

Fonte : a, b

LA RABBIA SALE! Sciopero Generale in Grecia

15 Dicembre: Sciopero nazionale. Tutta la Grecia per le strade. Un riassunto di ciò che accadde durante il giorno dello sciopero generale in tutta la Grecia.

Non c’è più nessun dubbio, incluso il più benintenzionato, che lo stato, in perfetta  cooperazione con tutti gli apparati che lo appoggiano, ha deciso di dichiarare guerra alla società. Hanno paura dell’evidente rabbia sociale, di come si è espressa fino adesso e come potrebbe esprimersi in futuro.

La funzione repressiva dello stato, espressa tramite il meccanismo assassino della polizia greca e non solo, ha già cominciato a estendere i suoi tentacoli, nel suo sforzo per diffondersi e soffocare qualunque relazione generale in futuro. Fascisti, segreti, leali sudditi,padroni di casa e altre scorie della società, si sono mobilitati per agire come una estensione naturale di questa formazione assassina.

E’ un fatto che dovrebbe preoccuparci tutti, è un fatto che accadeva, chiaro, adesso si stà sviluppando in un modo più massiccio, aperto, dichiarato e sfacciato. Stà succedendo davanti ai nostri occhi!

Atene:  In una Atene militarizzata, con migliaia di poliziotti di tutti i tipi sparsi per tutta la città.Dalla mattina tanta gente ha cominciato a radunarsi nei punti di concentrazione nel centro di Atene. Tutto il tratto del viale Patisiòn( quello che passa davanti all’istituto politecnico e il museo archeologico) dal campo di Marte fino a piazza Omonìa (15 minuti camminando) è pieno di gente, mentre pian piano si riempono anche i marciapiedi. A volte non ha senso parlare di cifre esatte, anche se dai primi calcoli si parla di 200000 persone, cifre paragonabili solo alla manifestazione del 5 Maggio. Continue reading LA RABBIA SALE! Sciopero Generale in Grecia