Category Archives: Carcere-Reclusione

Berlino: Attacco nei confronti della Deutsche Telekom

Durante la notte del 3 ottobre abbiamo fatto un regalo all’economia tedesca. In un terreno della Deutsche Telekom di Berlino-Lichtenberg, abbiamo attaccato diversi veicoli con bombe incendiarie. Abbiamo scelto la data in riferimento al processo contro l’organizzazione Lotta Rivoluzionaria, che avrà inizio il 5 ottobre ad Atene.

Segnaliamo la nostra solidarietà con le azioni di Lotta Rivoluzionaria e chiedere la liberazione di Κostas Gournas, Panagiota “Pola” Roupa, Nikos Maziotis e tutti gli altri compagni, che sono in carcere.

L’opzione della lotta armata all’interno delle figure della sinistra autonoma e radicale per la resistenza deve essere sempre mantenuta, ma non deve portare ad essere isolati da altre forme di azioni e movimenti.

Qui non esiste alcun movimento che sostiene la possibilità di una lotta armata, o che sia disposto e in grado di eseguire il backup di una lotta armata. Questo è il motivo per cui non ci sono gruppi armati in Germania al momento.

Tuttavia, i livelli di resistenza in Europa, devono fare riferimento gli uni agli altri per combattere l’Impero europeo in modo più efficace.

Al fine di ottenere maggiori finanziamenti, lo stato greco ha accettato le condizioni della troika per privatizzare le imprese statali. Nella speranza di un boom economico Deutsche Telekom ha acquistato parti enormi della società di telecomunicazioni greca OTE. Visto che i profitti non sono aumentati fino alla somma che la Deutsche Telekom prevedeva, la società sta’ ora pensando di lanciare una forte riduzione dei salari dei dipendenti, nonché tagli massicci.I costi delle pensioni per i dipendenti, che si sono ritirati in precedenza, sono considerati come un fardello nel suo equilibrio dei conti da parte di Deutsche Telekom. Ponendo lo stato greco sotto questa pressione, Deutsche Telekom ipotizza la completa acquisizione di OTE dallo stato greco, al fine di raggiungerne l’egemonia. L’esempio di questa multinazionale rappresenta molto bene la logica disumana dello sfruttamento capitalistico.

Inoltre, attraverso un partenariato di sicurezza con la polizia e l’esercito, Deutsche Telekom si occupa della sorveglianza completa in Germania e su tutti i suoi confini.

Il nostro attacco sostiene anche gli scioperi dei dipendenti e lavoratori in Grecia, così come si fondono con la lotta del movimento anarchico attraverso i vari confini.

Ci auguriamo che questa azione incoraggerà anche altri a partecipare attivamente in una prospettiva militante.

Commemoriamo Lambros Foundas, che è stato ucciso dalla polizia nella sua lotta per la libertà.

PER L’ANARCHIA!

“Propagandisti dell’Atto” (Propagandisten der Tat)

Fonte: linksunten

Atene: Le detenute del carcere femminile di Koridallos si astengono dal prendere il cibo della prigione

“Oggi, 2 ottobre, nel carcere femminile di Koridallos prendiamo posizione protestando e rifiutando di entrare nelle celle e nei reparti. Stiamo protestando per i tagli agli alimenti, come frutta e latte, che non ci vengono forniti da molto tempo.

In particolare, oggi la colazione non era sufficiente per tutti i detenuti, così come il rancio, mentre a coloro che hanno fatto in tempo a prendere il cibo è stata data una quantità molto piccola.

Abbiamo deciso di rimanere fuori dalle celle del carcere anche durante la chiusura notturna in uno sforzo continuo di protesta per la situazione generale. Abbiamo denunciato più volte riguardo la qualità e la quantità dei pasti della prigione, ma la situazione sta peggiorando di giorno in giorno.

Il servizio carcerario ha dichiarato ufficialmente che il ministero di Giustizia sta’ facendo tagli di bilancio che comportano una sostanziale riduzione della quantità di cibo, medicine, acqua calda e sicuramente anche il riscaldamento.

Il carcere non può più mantenere i detenuti, e poiché non può farlo, dovrebbe aprire le porte e farci uscire.”

Nella stessa serata, alle 20.00, parenti e amici dei prigionieri politici sono chiamati ad un incontro fuori dal carcere di Koridallos in solidarietà con i detenuti che hanno dichiarato l’astensione dal cibo della prigione.

Fonte : a, b

Atene: Manifestazioni in solidarietà con i compagni imprigionati e perseguitati per il caso Lotta Rivoluzionaria e in memoria di Lambros Foundas

Vi mando il mio sostegno e speranza di aver forza per il processo. Uno spettacolo creato dai giudici corrotti,dai poliziotti e dai politici. Nel nord, si alzerà un pugno chiuso attraverso le finestre sbarrate delle carceri inglesi, alto verso il cielo. Mai perdere di vista il nostro obiettivo. Condivisione dei sogni di libertà e di vittoria. Con determinazione e coraggio, uniti ce la faremo.
Nessuno è libero finché tutti non sono liberi.
Fuoco alle carceri e agli Stati che le creano.

Solidarietà con i compagni di Lotta Rivoluzionaria dal prigioniero antifascista anarchico Thomas Blak (Londra, UK).


Il giorno 1° ottobre, alle ore 12 i compagni hanno partecipato ad un raduno di solidarietà a piazza Syntagma, dove sono stati distribuiti volantini per più di un’ora a proposito delll’imminente processo del caso di Lotta Rivoluzionaria.

Quasi 3.000 persone hanno marciato per le strade centrali di Atene, in solidarietà con i membri detenuti del RO lotta rivoluzionaria Pola Roupa, Kostas Gournas e Nikos Maziotis, così come i perseguitati per lo stesso caso Christoforos Kortesis, Sarantos Nikitopoulos, Vaggelis Stathopoulos, Marie Beracha e  Kostas Katsenas (non piu’ fuggitivo). Slogan militanti sono stati cantati, come ‘Gli Stati sono i soli terroristi! Solidarietà con i guerriglieri!’ e ‘Lambros [Foundas] vive dentro il cuore di ogni combattente’.

Il processo del caso di Lotta Rivoluzionaria inizierà Mercoledì, 5 Ottobre, alle ore 9 presso il tribunale speciale di Koridallos . Ora è necessario più che mai dimostrare la solidarietà internazionale verso i nostri compagni.


Testo scritto dai tre membri incarcerati di Lotta Rivoluzionaria sul processo all’ organizzazione che inizierà il 5 Ottobre 2011 Continue reading Atene: Manifestazioni in solidarietà con i compagni imprigionati e perseguitati per il caso Lotta Rivoluzionaria e in memoria di Lambros Foundas

Italia: Comunicato del Federico Buono in solidarietà ai membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Cari compagni,
Con questo testo scritto do un mio piccolo contributo ai membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, in ambito di solidarietà.
Federico Buono


La rivoluzione è una lotta esistenziale
Panagiotis Argirou, membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Il cammino dalle scintille alle fiamme…

Emerge dalle tenebre della pacificazione sociale, una nuova forza propulsiva che distrugge e annienta tutto-senza guardare in faccia a nessuno: Come un nero avanzare, nel rifiuto di un assopimento indotto dalle luci “artificiali” delle certezze stabili, la normale vita quotidiana viene infranta e ribaltata.
Nell’abbandono di un mondo senza rilievo e dell’impassibile realtà, da un assilante vita regolata da meccanismi artificiali.

Non esiste quieta acquiescenza verso il rispetto delle regole di onore che scandagliano la vita umana, in un continuo ripetersi di gesti meccanici, artefatti nella loro essenza, e che fermano il proprio “modo d’essere” in un limbo di frustrazioni.
La teoria si pratica e la pratica si teorizza senza farsi fermare nel “no collettivo”, che determina il silenzio imposto per non perdere la “certezza alla vita”, e al compromesso.
Quando in un esasperante lacerazione della libera conoscenza e del libero arbitrio, le mani e la propria mente tremano all’unisono, vuol dire che dall’interno della nostra consapevolezza irrompe il sogno tramutato in una reale necessita di mutare l’aria che si respira in un fuoco distruttore e la distruzione dell’ordine regnato fino ad ora-la recisione di tutti i vincoli.

L’esperienza in un “continuo attaccare” della Cospirazione delle Cellule di Fuoco –lontane dal mondo delle leggi “borghesi”– senza certezza alcuna, annienta tutto quello che “permette”al cittadino di vivere un esistenza di claustrofobica normalità.
Concentrarsi nel concetto di normale e anormale scandaglia il vissuto di chi esige da se stesso e da quello che ha attorno un rifiuto netto e di contrapposizione verso una vita a “non esistere”.
Concentrarsi sulla distruzione necessaria e attuarla, comporta uno sforzo superiore alle proprie aspettative.Aspettative che determinano lo stato di immobilità permanente e che riducono i propri desideri di rivolta, in una mera rappresentazione del proprio vissuto quotidiano.
L’intensità di scelte che rifiutano ogni compromesso e attaccano la società legittima, con i suoi codici e i suoi valori, le sue divise d’ordinanza, e i suoi sgherri, ci pone su un piano di conflitto verso i nostri nemici, nel rifiuto delle norme imposte, di convivenza civile.
Questo scardina completamente, quelle istanze di pacificazione, che vorrebbero un adeguamento alle leggi vigenti, posizionandosi sempre e solo sulla scelta della reazione difensiva.

Riprendere in mano la propria vita, ha un significato profondo nella realtà che affrontiamo ogni giorno:è sperimentare forme di attacco che liberano l’individuo da una morale insita dentro noi, annullando completamente l’autorità che non è un principio astratto, ma è fatta di “carne e ossa”. Per distruggere questa autorità, si deve “negare” ogni accondiscendenza verso quello che non sentiamo come nostro. Il negare sfonda un muro fatto di accettazione sociale, disciplina, rispetto sacro dell’amicizia e della vita, del rifiuto dello scontro dialettico e materiale, e crea le basi per rifiutare l’Autorità e tutti i suoi accoliti! Continue reading Italia: Comunicato del Federico Buono in solidarietà ai membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

SETTEMBRE NERO: Un’analisi sull’anarchia nel passato e nel presente del Cile

A Villa Francia, Santiago, nelle prime ore del 11 settembre una persona è stata uccisa – la vittima è stata identificata nel ventiduenne Cristopher Ramos Contreras.

La sparatoria ha avuto luogo nel mezzo dei disordini durante la notte segnata dalla presenza di molte armi da fuoco, mentre c’erano barricate e scontri con le forze di repressione di stato in vari punti dell’area metropolitana e di altre aree remote.

L’ 11 settembre è stato il giorno che nel 1973 il dittatore Pinochet prese il potere con la forza bruta. Nello stesso giorno del 1998, la studentessa anarchica e ballerina Claudia López è stata uccisa dalla polizia mentre combatteva su una barricata durante una manifestazione commemorativa del colpo di stato cileno del 1973. Da allora, sotto lo slogan “Settembre nero” i manifestanti combattono la brutalita’ della polizia e la repressione in suo nome e di tutti gli assassinati sotto la democrazia.

Soprattutto quest’anno, dove altre due persone sono state uccise sotto il governo Piñera (16 anni, Manuel Gutiérrez Reinoso e 18 anni, Mario Pinto Parraguéz, durante lo sciopero generale del 24-25 agosto), le manifestazioni di “Settembre nero” si stavano avvicinando prevedendo scontri duri e rivolte estese.

“Anarchici morti nella lotta contro il Capitale: Mauricio Morales, Jhonny Cariqueo, Claudia López. La loro democrazia è macchiata di sangue.”

Ecco alcuni estratti dal comunicato diffuso dagli antiautoritari/anarchici prima dell’ 11 settembre 2011:

Per un combattivo e creativo 11 settembre
Per le strade con il fuoco e la memoria
Compagna Claudia López ancora presente

… Rendiamo chiara una cosa fin dall’inizio: Salvador Allende non è un compagno. Nessun presidente può essere nostro compagno. La figura di Allende rappresenta il socialismo più reazionario che cerca di canalizzare le energie della classe sfruttata verso progetti statalisti di trasformazione sociale attraverso le elezioni e in modo pacifista. È l’immagine fotocopia di un governo “popolare” che dopo tutto rappresenta gli interessi ed i progetti di una leadership di organizzazioni e partiti politici che hanno il potere. È successo in Russia nel 1917, in Spagna nel 1936, a Cuba negli anni ’50, siamo in grado di passare ore con una lista di esempi. Il caso del Cile è molto particolare perché ha attirato l’attenzione di tutto il mondo. Erano i tempi della guerra fredda quando il mondo era diviso tra gli Stati che stavano seguendo il progetto di dominio capitalista democratico dell’imperialismo yankee e gli Stati che seguivano il modello autoritario socialista della Russia sovietica. Capitalismo e marxismo sono state le ideologie in gioco. Nel campo più radicale marxista (non quello che ciecamente rientrava nel progetto totalitario della Russia) ci sono individui organizzati in gruppi armati che hanno messo in dubbio la possibilità di una rivoluzione attraverso le elezioni. Gruppi come la RAF in Germania, nascono in considerazione di questa domanda, seguendo da vicino il processo cileno. … Continue reading SETTEMBRE NERO: Un’analisi sull’anarchia nel passato e nel presente del Cile

Salonicco, Grecia: Rivendicazione dell’attacco incendiario contro l’ ATEbank in solidarietà con i membri delle CCF Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou

Conosciamo piu’ o meno i fatti. Lunedi’, 12 settembre i compagni Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou, dopo il loro trasferimento a Korydalos per una formale indagine, sono tornati nel carcere di Domokos.Entrambi si sono rifiutati di subire l’umiliazione di una perquisizione corporale totale e sono stati aggrediti dalle guardie carcerarie guidate dal torturatore Christos Kliaris.

Coloro che detengono il potere usano tutti i mezzi possibili per sterminare quelli che hanno combattuto e combattono ancora con dignità dietro le mura della prigione;persone che erano, sono e saranno sempre RIVOLUZIONARI.

Gli istigatori e gli autori di questo attacco dovrebbero sapere che i compagni rimangono impassibili verso queste azioni e che le cose andranno peggio per loro.

Le ostilità continua.

Così, il 19 settembre, abbiamo attaccato con un ordigno incendiario composto da quattro litri di miscela infiammabile e 3 bombole di gas da campeggio, una filiale della banca Agrotiki, situata sulla Via Papafi , nel quartiere di Toumpa, come espressione della nostra solidarietà con i due compagni, ma anche come la risposta minima a coloro che sono pronti ad attaccare costantemente  coloro che stanno combattendo.

Appoggio ai membri del O.R. CCF, Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou e a tutti i prigionieri politici!

ABBASSO I RUFFIANI ! AVANTI COMPAGNI !

Insubordinate Cellule di Solidarietà / Fronte Rivoluzionario Internazionale / Federazione Anarchica Informale

fonte: athens.indymedia.org

Tebe, Grecia: Azione in solidarietà con il compagno Tortuga

Morte allo Stato-Solidarietà con gli insorti in Cile

Nel pomeriggio di Venerdì 23 settembre, abbiamo scritto slogan sui muri nel centro della città di Tebe, in Beozia, in solidarietà con gli insorti in Cile e in particolare per il compagno Luciano Pitronello, Tortuga (‘Tartaruga’). È l’atto minimo di solidarietà verso tutti coloro che lottano per la libertà e l’anarchia nei territori dello Stato Cileno.

I teppisti che lavorano per la giunta democratica dovrebbero essere prudenti. Siamo pazzi e determinati.

Gli insorti non hanno patria!
Morte allo Stato e al Capitale!
SOLIDARIETÀ PER L’ ANARCHICO LUCIANO PITRONELLO

Anarchici di Tebe

Libertà per l'anarchico Luciano Pitronello
Gli insorti non hanno patria
Morte allo Stato

Corfù, Grecia: la polizia ha fatto irruzione nello squat Elaia

Lunedi 19 settembre la polizia ha perquisito lo squat Elaia presumibilmente per ordine del pubblico ministero. La polizia ha rotto la porta d’entrata e ha ridotto lo spazio a pezzi, presumibilmente alla ricerca di ‘droghe’ e ‘abitanti immigrati’.Gli squatter erano fuori l’edificio al momento dell’irruzione. Prima che i poliziotti se ne andassero, hanno rubato i verbali di tutte le assemblee, così come una piccola stufa!

Solo pochi mesi fa, l’ 11 aprile 2011, lo stesso squat è stato fatto oggetto di un’ incendio doloso che ha causato gravi danni. Nessun danno è stato provocato questa volta dai servi fascisti della democrazia borghese. Questo spazio sociale liberato di Corfù rimane occupato.

LA SOLIDARIETA E LA NOSTRA ARMA!
GIU’ LE VOSTRE MANI DALLE OCCUPAZIONI!

Fonte : athens.indymedia, katalipsielaia

Atene: raduno motociclistico in solidarietà con gli anarchici Simos Seisidis e Aris Seirinidis

Una presa di posizione contro le barbarie autoritarie. LIBERTA' PER I COMBATTENTI INCARCERATI!

Giovedi, 15 settembre, un raduno motociclistico serale si è tenuto ad Atene, in solidarietà con i compagni Simos Seisidis e Seirinidis Aris, che saranno processati oggi, Venerdì mattina, nel tribunale Degleri. Quasi 100 moto hanno partecipato alla manifestazione che ha avuto inizio da Propilei in Panepistimiou Street, ha percorso le vie del centro e si è conclusa nel quartiere di Exarchia.

Fonte

Atene: Rivolta dei carcerati nel penitenziario maschile di Koridallos in solidarietà con due membri del RO CCF

Martedì 13 Settembre, 275 detenuti nel primo braccio del carcere maschile di Koridallos si sono rifiutati di entrare nelle celle in solidarietà con due prigionieri membri dell’ organizzazione rivoluzionaria anarchica “Cospirazione delle Cellule di Fuoco”, ovvero Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou, trasferiti ieri 12 Settembre nel carcere di Domokos.

Entrambi hanno rifiutato di sottoporsi alla tortura psicologica di una ispezione corporale e quindi sono stati attaccati dal capo guardiano Christos Kliaris e da un gruppo di guardie carcerarie. I due prigionieri politici hanno resistito alle minacce e all’ attacco sfacciato dei carcerieri, dimostrando che non tutti i detenuti rimangono apatici davanti alle umilianti procedure del carcere e delle autorità.

Il comunicato è stato sottoscritto da un totale di 275 detenuti che hanno deciso di rimanere fuori dalle proprie celle per tre ore verso mezzogiorno. Dedicano la loro azione a Gerasimos Tsakalos, Panagiotis Argirou e a tutti i prigionieri che lottano per la loro dignità e hanno subito torture.

NÈ CRIMINALI NÈ PRIGIONIERI POLITICI
A FUOCO TUTTE LE PRIGIONI

Atene: Manifesto di solidarietà per gli anarchisti Simos Seisidis e Aris Seirinidis

Il 3 maggio 2010 il ricercato anarchista Simos Seisidis fu intercettato da una volante della polizia. Nel suo tentativo di fuga correndo è stato colpito da dietro e a sangue freddo dal poliziotto Panagiotis Bokos che lo stava rincorrendo.

Le gravi ferite riportate hanno avuto come conseguenze l’amputazione di una gamba.

Con un incredibile e senza precedenti stravolgimento della realtà, in modo da proteggere i loro “ragazzi meritevoli”, il 16 settembre 2011 le autorità giuridiche manderanno Simos a processo con l’accusa di tentato omicidio contro Bokos.

IL CARNEFICE DIVENTA VITTIMA.

I COLPEVOLI SONO INNOCENTI.

E NO, QUESTO NON È UN MALINTESO!

Il 16 settembre 2011, sul volto di Simos Seisidis, giudicheranno tutti quelli che sia per aver osato alzarsi, sia per essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato hanno ricevuto manganellate, i gas lacrimogeni della democrazia, i proiettili della legge e dell’ordine.

Il 16 settembre 2011, sulla faccia di Panagiotis Bokos condanneremo la violenza della polizia e la brutalità del governo.

LIBERTÀ A SIMOS SEISIDIS

SOLIDARIETÀ A ARIS SEIRINIDIS
arrestato lo stesso giorno in un aria lontana e sottoposto allo stesso processo per reati a delinquere.

VENERDÌ 16/9/2011
DEGLERI TRIBUNALE, Atene, 9 am

Assemblea solidale con i combattenti imprigionati e perseguitati

fonte

Comunicato della Rete D’Appoggio a Freddy, Marcelo e Juan di Buenos Aires

Non ci dimentichiamo mai dei/lle nostri/e compagnx prigionierx. Non li mistifichiamo ma non siamo nemmeno indifferenti alla loro quotidianità. La solidarietà non è una bella parola o una frase fatta, bensí, come si è dimostrato in varie occasioni, una pratica inseparabile dalla nostra lotta.

Questa può espressarsi in molteplici e diverse forme e ci sono momenti in cui assume un corpo più definito, con contundenza e continuitá. Di fronte alla delicata situazione (giudiziaria e carceraria) che affrontano i compagni Juan Aliste Vega, Marcelo Villarroel Sepúlveda e Freddy Fuentevilla Saa, attualmente secuestrati nelle prigioni dello Stato cileno, diverse individualità di Buenos Aires hanno deciso di formare una nuova Rete di Appoggio, allo scopo di attualizzare e diffondere la loro situazione e con la speranza di apportare nel senso di vederli nuovamente fuori per strada.

Come abbiamo già menzionato anteriormente, in occasione di un comunicato pubblicato durante la campagna contro la loro espulzione dalla regione argentina, per noi la terminología legalista (colpevole/ inocente) manca di validità già che si tratta di un linguaggio che non è il nostro, non abbiamo preteso nel passato nè pretendiamo ora svuotare il contenuto di idee e pratiche pericolose per lo Stato, nè smettiamo di intendere che mentre ci sarà miseria ci sarà ribellione; per questo semplicemente ci uniamo a coloro che in un modo o nell’altro questionano e si infrentano al sistema di autorità nel quale viviano, e gli brindiamo la nostra solidarietà, intesa come una estenzione e intensificazione della loro lotta che è anche la nostra.

Incitiamo gli altri compagnx a formare nuove reti di appoggio e/o a solidarizzarsi nel modo che gli sembri più opportuno per intensificare la lotta per la libertà di Marcelo, Freddy e Juan.

Una breve rassegna

In ottobre del 2007 viene assaltata, a Santiago del Cile, una succursale della banca Security durante la quale muore un servo della borghesia (polizia).

A partire da quel momento, si scatena una campagna politico-giuridico-mediatica-poliziale che cerca di incriminare persone concrete con una notoria incidenza nella lotta anticapitalista, sia durante la dittatura di Pinochet come nella chiamata transizione democratica.

Poco tempo dopo, più precisamente il 13 di dicembre di quest’anno viene detenuto il compagno Axel Osorio, condannato a 3 anni e 1 giorno di prigione e che oggi fortunatamente si trova nuovamente in libertà.

Ovviamente la caccia non si detiene ed è cosi che il 15 Marzo del 2008, nella provincia di Neuquén, vengono arrestati da diverse forze “dell’ordine” i compagni Freddy Fuentevilla e Marcelo Villarroel insieme a una terza persona che sarà espulsa tempo dopo in Cile essendo considerata come “aiutante”.

Freddy (ex militante del MIR) e Marcelo (ex militante del MAPU Lautaro, attualmente compagno anarchico) sono sommessi a intense agressioni e interrogatori dalla polizia cilena e argentina fino a che vengono trasferiti all’Unità nº 11, un carcere di massima sicurezza con storie di torture da parte dei suoi funzionari e carcerari, e processati entrambi per possesso illegale di arma da guerra.

A partire da questo istante inizia una frenetica corsa da parte dello Stato del Cile per ottenere la rapida espulzione dei due ribelli e sottometterli a un tribunale militare, allo stesso tempo che si formano varie reti di appoggio a Buenos aires, Neuquén, La Plata, Valparaíso, Santiago, etc etc, divulgando il caso dei compagni e estendendo la petizione di asilo politico in Argentina.

Nel frattempo, nonostante la constante sommissione da parte dei carcerari e giudici, Freddy e Marcelo fanno arrivare le loro voci e pensieri attraverso comunicati, lettere, comunicazioni telefoniche, generando appoggio dall’altro lato delle mura tradotto in numerose attività come giornate, interruzioni di accesso a strade e ferrovie, manifestazioni e atti pubblici, concerti, dibattiti, insomma azioni dirette di ogni tipo che si vedranno accrescere ancora di più quando il 17 di novembre del 2008 i compagni decidono di iniziare uno scipero della fame, il quale concluderà non prima del 9 di gennaio del 2009 e grazie al quale otterranno qualche miglioria basica nella loro condizione di reclusi giacchè in quel momento Freddy e Marcelo permanevano isolati 23 ore al giorno senza luce solare nè contatto con il resto dei prigionieri.

Non possiamo non menzionare che la solidarietà sviluppata intorno ai compagni sguinzagliò la aspettata repressione da parte dello Stato. Un esempio è la cattura della compagna Andrea Urzua Cid il 18 settembre del 2008, accusata di trattar di ingressare esplosivi al carcere neuquino seguendo un supposto piano di fuga, e liberata 48 giorni dopo, anche se nuovamente incarcerata attualmente nel quadro del madiaticamente chiamato “caso bomba”, compiendo arresti domiciliari in Cile.

Non ci dimentichiamo nemmeno le costanti minacce e in alcuni casi aggressioni alle quali sono stati sottomessi compagnx di diverse regioni in occasione alle visite carcerarie.

Il 15 dicembre del 2009, lo stato argentino insieme al ministro degli interni Florencio Randazzo, e con la complicità delle presidenti Cristina Kirchner e Michelle Bachelet, firma il trattato di espulzione di Marcelo e Freddy i quali vengono portati dall’Argentina al Cile…

Un altro compagno detenuto

Il 9 Luglio del 2010, nella stazione dei pullman di Retiro, è detenuto il compagno Juan Aliste Vega, che si incontrava profugo da ottobre del 2007, accusato anche lui di partecipare all’assalto alla banca Security.

La detenzione è mostrata durante giorni e giorni dai vari mezzi mediatici massivi come il successo di una operazione in congiunto tra la polizia cilena e quella argentina, facendoci pensare nuovamente all’ennesima riedizione del Piano Cóndor, e Juan viene recluso nel carcere nº 11 di Ezeiza.

Si organizzano attività immediate quali depliant informativi, barricate e diffusione attraverso diversi mezzi, ma lo Stato argentino questa volta non vuole problemi e decide di togliersi rapidamente di mezzo Juan espulsandolo il 22 luglio, non senza prima essere torturato dal servizio penitenziario federale (carcerari), dalla brigata antiterrorista della polizia federale argentina e da membri della polizia di investigazioni del Cile, che da tempo si trova in Argentina alla ricerca di compagnx che decidono di non presentarsi difronte ai tribunali del nemico…

La situazione dei compagni nella attualità

Oggi Marcelo, Freddy e Juan si trovano nel carcere di alta sicurezza di Santiago del Cile, in attesa del momendo del giudizio, il quale si stima cominci a Novembre mediante alcune udienze.

Mentre mediaticamente si riproducono le immagini della vedova del poliziotto morto acclamando vendetta per la sua “perdita” e del presidente Piñera, e mentre tutti incitano alla condanna sociale di questi tre combattenti, noi sappiamo loro si sentono forti e con il morale alto, orgogliosi delle loro decisioni e di averle portate a termine.

Da poco siamo venuti a conoscenza che, come Marcelo anche Freddy e Juan hanno subito ispezioni e castighi, atteggiamenti propri di miserabili che attaccano ciò che non capiscono e temono.

Manteniamoci attenti e ancora una volta incitiamo tutti i/le compagnx a solidarizzarsi con Freddy, Marcelo e Juan.

MENTRE ESISTA LA MISERIA, ESISTIRÀ LA RIBELLIONE!
SLO LA LOTTA CI RENDE LIBERI!
FREDDY FUENTEVILLA, MARCELO VILLARROEL, JUAN ALISTE, IN LIBERTÀ!
PER LA DISTRUZIONE DI TUTTE LE CARCERI, PER LA LIBERTÀ!

Red de Apoyo, Buenos Aires
freddymarcelojuan@yahoo.com

Documentari sugli anarchici bielorussi – con sottotitoli in inglese

Ignorando la Legge

Breve documentario sulla repressione contro gli anarchici in Bielorussia (2010-2011)

Anarchia, Azione diretta, Imparziale parte1 / parte2

Un documentario di ABC Belarus riguardante la repressione contro il movimento anarchico in Bielorussia da settembre 2010 a febbraio 2011, che include commenti di anarchici, funzionari russi e bielorussi, attivisti per i diritti umani.

Maggiori informazioni: www.autistici.org

Solidarietà a Christos Kolentinis, che si trova sotto detenzione preventiva nel carcere di Koridallos

Uno striscione di solidarietà in piazza Exarchia per Christos Kolentinis
e tutti i compagni imprigionati.

Nella notte di Venerdi, 8 luglio, C.K. è stato arrestato e torturato dai bastardi dei MAT (polizia antisommossa) e poi ricoverato in ospedale con ferite gravi. Un manifesto di solidarietà da parte del Centro Sociale Auto Organizzato Ano-Kato Patission (Piazza Koliatsou ), è stato appeso nelle ultime settimane ad Atene, chiedendo l’immediato rilascio di C.K.fonte: athens.indymedia.org

Conferenza stampa dei genitori degli imprigionati nel primo processo contro le CCF

Lo Stato non è una fortezza. Non troverete nessuna porta che vi conduce a un qualche tipo di macchina o motore che può essere disattivato girando un’interruttore. Lo Stato non è un mostro che puoi uccidere con un paletto nel cuore. È qualcosa di molto diverso. Potremmo paragonarlo ad un sistema; una rete che comprende migliaia di macchine e interruttori. Questa rete non si impone sulla società dall’alto. Si diffonde in tutta la società dal suo interno. Si estende anche alla sfera della vita privata, raggiungendo e toccando le nostre emozioni a livello cellulare. Si stampa nella coscienza e viene modellata da essa.

Collega e unisce la società, che a sua volta si alimenta e si santifica in un continuo scambio di valori e norme. In questo gioco, non ci sono spettatori. Ognuno di noi svolge un ruolo attivo.

—Costas Pappas, “Non si torna indietro”
CONFERENZA STAMPA DEI GENITORI DEGLI IMPRIGIONATI NEL PRIMO PROCESSO CONTRO LE CCF

Con facce tristi e stanche e dai lineamenti tirati, dopo che il loro incubo dura da parecchi mesi, ma con dignità e determinazione nello sguardo,i genitori dei condannati nel caso di Cospirazione delle Cellule di Fuoco, hanno accolto Mercoledì, 3/8, parenti, amici, giornalisti e decine di altre persone di ogni età, illustri e non, che sono arrivati presso la sede dell’ESIEA (Unione Giornalisti dei Quotidiani di Atene) per una conferenza stampa.

Una settimana dopo la decisione dei tre membri della Corte di Appello di condannare da 11 a 25 anni di reclusione sei dei nove imputati, i genitori e gli avvocati dei condannati non sono disposti ad arrendersi.

Nella conferenza stampa accusano la corte di aver preso una “decisione politica”, di “disumanità e vendetta”, mentre sostengono ancora una volta che le tre esplosioni, che non hanno causato il ferimento o la morte di chiunque, non giustificano un totale di 130 anni di reclusione che il giudice ha “inflitto” ai loro figli.

Un silenzio di morte regnava nella stanza quando con voce tremante la signora Hadjimichelaki, madre del diciannovenne Haris Hadjimichelakis condannato a 25 anni di reclusione, leggeva la dichiarazione collettiva dei genitori.

“È stata una decisione ingiusta, crudele, esaustiva, assurda, arbitraria, disumana, vendicativa. È stata una decisione che in base alla logica nazista di responsabilità collettiva, ha preso di mira i singoli basandosi esclusivamente sulla loro ideologia”, ha detto la signora Hadjimichelaki.

Ha aggiunto che “Le infami ‘esplosioni’, è stato provato, non hanno causato alcun pericolo verso nessuna persona e le testimonianze dei testimoni hanno assolutamente chiarito essere state azioni nel ‘campo’ della protesta politica”.

“Per quanto riguarda i risultati riguardanti le ‘esplosioni’, anche attraverso l’esperienza degli esperti, è stato dimostrato che si trattava di petardi con polvere da sparo non standardizzata, che può causare una deflagrazione e non un’esplosione”, ha detto la signora.

Ha concluso alla fine con una sottolineatura politica, che “La giustizia punisce brutalmente e distrugge senza pietà i giovani attraverso ipotesi e congetture e non per gli atti compiuti. E lascia impuniti coloro che sono coinvolti in enormi scandali politici ed economici, che mettono a rischio la vita delle persone e le strutture costituzionali del paese”.

fonte

Bristol, Regno Unito: La polizia fa’ incursione in uno squat alla ricerca di sospetti partecipanti alla sommossa –17/8

circa 3.000 disoccupati si scontrano con la polizia, Bristol 23 Febbraio,1932

La polizia, con più di dieci furgoni antisommossa e le unita’ della scientifica, hanno fatto irruzione in uno squat in Park Row questo pomeriggio alla ricerca di una persona. I poliziotti stavano cercando di recuperare computer, telefoni cellulari, martelli, guanti, vernici, letteratura anarchica e materiale connesso con Indymedia. Questo ci fa’ capire che è collegata al recente attacco avvenuto contro gli uffici del Bristol Evening Post  la notte di Giovedi, 11 Agosto.

L’Unione nazionale dei giornalisti (NUJ) e i grandi media fanno parte degli strumenti repressivi del sistema capitalistico, sono il naso nel culo dei politici britannici e della classe dirigente.

La ragione dell’attacco all’ Evening Post è spiegato di seguito:

“Giovedi notte, nonostante la massiccia presenza della polizia nel centro della città e in tutta Bristol, abbiamo rotto tutte le finestre della facciata al piano inferiore ed alcuni di quella superiore presso la sede dell’ Evening Post e decorato la facciata con bombe di vernice. Il danno causato alla carta e’ di circa 20,000 sterline.

I media demonizzano coloro che scelgono di resistere e reagire, aprendo la strada ad una maggiore repressione contro tutti noi. Essi cercano di deviare la nostra attenzione dai veri quotidiani delinquenti  e saccheggiatori; i poliziotti e i capitalisti, che abitualmente perpetrano grandi furti e omicidi.

Questo è parte della strategia di divisione attuata dai governanti per farci impaurire e combattere gli uni contro gli altri e farci prendere posizione a favore delle autorità contro i ribelli.

Questa azione è stata fatta da persone che non si sono fatte ingannare. Non capiscono che la nostra rabbia e’  una forza inarrestabile che non sarà fermata dai bastoni o dai proiettili, lottiamo con tutti i mezzi per un futuro e una completa libertà che ancora dobbiamo conoscere.

Quando i guanti vengono sfilati e la guerra sociale non è stata mai piu’ chiara di così, la risposta del nemico di classe e’ sui mezzi di comunicazione che vengono utilizzati giusto come un’ ulteriore arma contro  tutti noi che vogliamo qualcosa di meglio per la nostra vita e per quella di coloro che ancora devono venire.

Guardiamo i padroni e i politici dimenarsi per essere visti con le scope per le strade. Le loro porcate gli si rivolteranno contro e li morderanno, le vie sono disegnate: questo è quello a cui questa grande fottuta società assomiglia.”

Contro la repressione dello stato,

SOLIDARIETA SIGNIFICA ATTACCARE!

fonte: 1, 2, 3

Ioannina: Supporta gli immigrati (poster allegato)

Gli emigranti di ieri sono gli immigranti di oggi

Il giorno 9 Giugno 2011 la polizia ha forzatamente evacuato e distrutto un’ insediamento di immigrati a Igoumenitsa. Decine di loro sono stati arrestati mentre molti sono stati costretti a fuggire verso l’entroterra. Alcuni sono arrivati nella nostra città [Ioannina, Grecia nord-occidentale].

Gli immigrati –che sono la parte più sottovalutata e sfruttata della classe operaia– non dovrebbero essere mai piu’ cacciati.

Non lasciare che gli immigrati siano preda degli appetiti di poliziotti, giudici, razzisti e pacifici cittadini. Combatti con la solidarietà e il mutuo soccorso contro coloro che organizzano lo sfruttamento e l’oppressione degli immigrati e della gente del posto. Non lasciare che il diritto universale alla libera circolazione e della residenza siano mai piu’ calpestati.

Per rompere le linee divisorie erette dai confini e dalle nazioni.

CON I FATTI – MATERIALMENTE – POLITICAMENTE
SUPPORTA GLI IMMIGRATI

Compagni | antifa [ i ] | Tapi & psychremi [Broke & cool] | ESE Ioanninon [Unione Sindacale Libertaria, Ioannina] | Antiviosi katalispi [squat Antibiosis]

fonte: Autonomous Radio of Ioannina

Perù: Azione di solidarietà verso i compagni del CCF (Grecia) e per Mauri (Chile)

La Federazione Anarchica Informale/Circolo di Azione Iconoclasta ha fatto questi graffiti in solidarietà con i membri detenuti del R.O. Cospirazione delle Cellule di Fuoco che sono incarcerati nelle prigioni dello Stato greco, e in memoria del rivoluzionario anarchico Mauricio Morales.

Estratto del comunicato della Federación Anarquista Informal/Circulo de Acción Iconoclasta: “Un altro motivo della nostra azione è stato quello di solidarizzare con i compagni imprigionati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco che continuano a resistere dalle prigioni della capitale e per mantenere viva la memoria del combattente Mauricio Morales”.

fonte

Gran Bretagna: Rivendicato dagli anarchici l’attacco alla polizia di Bristol

“Questa mattina presto [9 agosto] abbiamo incendiato un furgone dell’antisommossa alla stazione di polizia di Bishopston.

Ci rallegriamo per la rivolta di molti giovani brutalizzati dallo Stato ed emarginati che stabiliscono un nuovo rapporto con l’ambiente circostante e con qualsiasi altro ribelle che ha scelto la rivolta in tutta l’Inghilterra.

A tutti i ‘cittadini’ disgustati che possono solo vedere la quotidiana violenza di classe, insita in questa società, quando i tavoli si rovesciano – cosa vi aspettavate?

Vediamo un nuovo decennio di guerra urbana nuovamente forgiato da varie sfumature di combattenti sociali – all’interno di cio’ il nostro ruolo come rivoluzionari e anarchici è quello di spingere sempre avanti la nostra traiettoria e le nostre idee, diffondere attacchi distruttivi a nuovi settori e livelli di coinvolgimento, trovare complici attraverso gli scontri (dove e quando i nostri desideri siano correlati), e di mantenere ed ampliare una rete internazionale informale dei compagni.

Compiendo questa azione nella nostra mente c’era colui che è stato ucciso dai poliziotti colui che è stato arrestato durante gli scontri e l’antifascista detenuto nelle prigioni di questo paese.”

fonte: bristol.indymedia.org – in francese: www.lereveil.ch

“Oltre le frontiere”, una trasmissione radiofonica di 98 FM e Contra Info – Lunedi, 27 giugno 2011

Nel quadro della cooperazione tra la stazione radiofonica libera di Atene 98 FM e la rete di traduzione per la contro-informazione Contra Info, un’ altra trasmissione in diretta con il titolo “Oltre le frontiere” [Ektos synoron] si è tenuta il 27 giugno.

DJ questionmark [punto interrogativo] dalla stazione radio pirata Free Radio Olympia 98.5 FM (Washington, DC) parla con i membri di Contra Info. La discussione copre molti argomenti di interesse per gli anarchici e altri sulla lotta sociale, come la costruzione e il mantenimento dell’infrastruttura rivoluzionaria, l’opposizione ai neo-nazi e al nazionalismo, la solidarietà verso gli immigrati, la solidarietà ai prigionieri politici e sociali, la rivolta del 2008, gli scioperi generali, le assemblee generali e le riunioni di quartiere, e molto altro.

Si parla anche del movimento anarchico e delle lotte carcerarie negli Stati Uniti.

Si può sentire questa trasmissione radiofonica qui (greco / inglese; circa 4 ore), così come la sua versione più corta qui (solo in inglese; circa 2 ore).

Presto, parti selezionate della registrazione saranno disponibili anche su www.freie radios.net (Germania) per il download.

registrazioni precedenti a / b / c / d / e / f

Nuovo trasferimento di un membro dell’Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Il 9 Agosto, Giorgos Polidoros è stato spostato in manette dalla prigione di Corfù al centro di reclusione di Grevena, per un trasferimento disciplinare.

Subito i carcerieri della prigione di Grevena hanno tentato di buttarlo a terra mentre era ancora ammanettato. Ha resistito, e i carcerieri sono stati costretti a fare marcia indietro, ma lo hanno accusato per il reato nuovo disciplinare di insubordinazione.

Attualmente è rinchiuso nella cella di isolamento del carcere. Dopo un’intervento sia da parte sua che da parte dei detenuti dell’ala E2 (dove il compagno Christos Tsakalos è detenuto), il sevizio carcerario e il sergente Yannis Ramogiannis si sono impegnati a spostare Polidoros Giorgos dopo la fine della sanzione disciplinare (è punito per cinque giorni), in questa particolare ala. Stiamo seguendo il caso…

Compagni in solidarietà
Mercoledi’, 10 Agosto 2011

Per una migliore e più diretta comunicazione con i detenuti, membri dell’ O.R. CCF, è stata aperta una casella postale:
Τ.Θ. 51076, Τ.Κ. 14510, Nea Kifissia, Atene-Grecia

Appello internazionale di solidarietà verso Lotta Rivoluzionaria

Il 5 ottobre è stato fissato come giorno d’inizio del processo all’organizzazione rivoluzionaria Lotta Rivoluzionaria.

Il processo si svolgerà nell’aula giudiziaria del carcere di Koridallos. Otto accusati affronteranno il processo, che secondo una recente ordinanza del Consiglio d’ Appello sarà per partecipazione all’organizzazione. Gli accusati nel caso di Lotta Rivoluzionaria sono: N. Maziotis, P. Roupa, K. Gournas, Ch. Kortesis, V. Stathopoulos, S. Nikitopoulos, K. K. (non arrestato; e’ latitante) e M. Beraha (moglie di K. Gournas).

I primi tre accusati, Maziotis, Roupa e Gournas si sono assunti la responsabilità dell’organizzazione e sono tuttora detenuti, ma a metà ottobre il periodo di detenzione di 18 mesi scadra’. Gli altri accusati sono liberi.

Kortesis, Stathopoulos e Nikitopoulos sono stati rilasciati dal carcere di recente dopo due decisioni del consiglio d’appello dei giudici, infatti la Corte Suprema ha accettato una ritrattazione nella prima e nell’altra ha accolto le decisioni dei giudici d’appello.

Le accuse mosse ad ognuno sono, attentato alla costituzione e partecipazione ad un’organizzazione terroristica, produzione fornitura e possesso di materiale esplosivo, attentati con esplosivi e numerosi tentati omicidi.
Lotta Rivoluzionaria ha fatto molti attacchi, tra questi, l’attacco lanciarazzi all’ambasciata americana il 12 gennaio 2007 e l’attacco armato contro i poliziotti in via Bouboulinas il 5 Gennaio, 2009.

Lotta Rivoluzionaria si pensa sia responsabile dei seguenti attacchi ad Atene:

5 settembre 2003: Esplosione al palazzo di giustizia.
14 marzo 2004: Esplosione alla filiale Citibank nel quartiere Psychico.
5 maggio 2004: Esplosione alla stazione di polizia nel quartiere Perissos.
29 ottobre 2004: Esplosione di acuni bus della polizia.
2 giugno 2005: Esplosione al Ministero delle Finanze in piazza Syntagma nei pressi del Parlamento.
30 maggio 2006: Tentato assassinio di Georgios Voulgarakis, ex ministro dell’Ordine pubblico e membro del Parlamento.
12 gennaio 2007: Attacco missilistico con missile Wasp 58 LAW all’Ambasciata degli Stati Uniti.
30 Aprile 2007: Colpi sparati contro la stazione di polizia nel quartiere di Nea Ionia.
24 Ottobre 2008: Esplosione presso gli uffici della Shell nel quartiere di Paleo Faliro.
23 dicembre 2008: Colpi sparati contro un’ autobus della polizia antisommossa nei pressi dell’Università di Atene nel quartiere di Goudi.
5 gennaio 2009: Colpi sparati contro la polizia a guardia del ministero della Cultura nel quartiere di Exarchia. Un poliziotto anti-sommossa viene ferito gravemente.
18 febbraio 2009: Autobomba presso la sede centrale della Citibank nel quartiere di Kifissia. La bomba non riesce a esplodere.
9 marzo, 2009: Esplosione alla filiale Citibank nel quartiere di Nea Ionia.
12 maggio 2009: Esplosione alla filiale Eurobank nel quartiere Argyroupoli.
2 settembre 2009: Un’autobomba provoca gravi danni all’edificio della Borsa.

I tre compagni che si sono assunti la responsabilità delle azioni di Lotta Rivoluzionaria mostrano che lottare per ciò in cui si crede non è un compito che solo l’ “elite” può fare proprio. E’ in tutti coloro che hanno sofferto per causa dal sistema che è stato creato per controllarci. Lo Stato sa’ che sono loro i veri terroristi e finché nessuno li combattera’ non avra’ nulla da temere. E’ tempo ora di mostrare ora che il troppo è troppo e attaccare con tutti i mezzi disponibili.

SOLIDARIETA’ PER I CINQUE IMPUTATI NEL CASO LOTTA RIVOLUZIONARIA

LIBERTA’ SUBITO PER N. MAZIOTIS, P. ROUPA E K. GOURNAS

ONORE PER SEMPRE AL COMBATTENTE ANARCHICO E MEMBRO DI LOTTA RIVOLUZIONARIA LAMBROS FOUNDAS

SOLIDARIETA’ VERSO TUTTI I COMBATTENTI IMPRIGIONATI

BOUBOURAS/ACTFORFREEDOMNOW!

revolutionarystrugglecase

Azione di Solidarieta per l’ occupazione Skaramaga

Ieri, 2 Agosto, membri di Contra Info hanno appeso uno striscione in Inglese in solidarietà con l’occupazione Skaramaga sul cancello del Politecnico di Atene (Polytechnio) sulla via Patission. Inoltre, il successivo messaggio di contro-informazione, riguardante l’azione della polizia nell’occupazione Skaramaga,in inglese e francese è stato distribuito durante l’azione di solidarietà avvenuta in piazza Monastiraki:

STATO E PADRONI ASCOLTATE BENE QUESTO
GIU’ LE MANI DALLO SQUAT SKARAMAGA

Venerdi mattino, 29 Luglio 2011, nel centro di Atene le forze di repressione e persecuzione dello stato greco hanno attuato ancora una volta un’operazione di stampo militare.

Gli assassini in divisa, vedi polizia greca, hanno fatto irruzione in un’ occupazione anarchica alla congiunzione tra Patission 61 e via Skaramaga, bloccando lo spazio per almeno 5 ore e chiamando un rappresentante del ” leggitimo” proprietario, Fondazione marinai in pensione ( NAT ). Hanno confiscato tutti i computers e il server internet del laboratorio informatico. Anche un’occupante, entrato per essere presente al momento dei controlli, è stato arrestato e condotto nel commissariato di Omonia. E’ stato accusato di tre reati minori ed è stato rilasciato Sabato mentre l’udienza è stata fissata per il 10 Agosto.

L’ operazione di polizia non esce dal nulla. In questa particolare area del centro,le occupazioni anarchiche di Villa Amalias e Skaramaga sono state  sotto attacco da parte della polizia e dai fascisti nel mese di Maggio nel pieno delle persecuzioni fasciste contro gli immigrati nel centro di Atene con i devoti del fascismo che hanno preso come pretesto il brutale assassinio di Kantaris Manolis, mentre i gruppi neonazisti hanno lanciato le persecuzioni ferendo  centinaia di immigrati, e fatalmente hanno pugnalato a morte il bengalese Alim Abdul Manan.

L’occupazione Skaramaga è uno dei progetti sociali aperti emersi giusto dopo la rivolta del Dicembre 2008 e figura da allora come punto d’incontro di movimenti sociali radicali e campo d’azione per individualità, gruppi e colletivi che combattono per la liberazione sociale.

Questo attacco è avvenuto proprio poche ore prima dello sgombero dell’accampamento di piazza Syntagma all’alba di Sabato. Lo sgombero di piazza Syntagma è stato condotto da Eleni Raikou,lo stesso procuratore generale che ha ordinato l’immediato sgombero della Facolta’ di Legge di Atene  dove 300 lavoratori immigrati erano in sciopero della fame nel Gennaio 2011.

Le azioni repressive delle ultime settimane della Giunta democratica hanno luogo un mese dopo il crimine di stato commesso contro migliaia di dimostranti durante lo siopero generale di 48 ore del 28/29 Giugno. Almeno 500 persone erano state denunciate e 23 arrestate per aver lottato contro il memorandum di medio termine e il deterioramento delle loro vite.

Ci opponiamo contro paura, oppressione e genocidio sociale promossi dallo Stato e dai padroni con solidarietà, resistenza, auto-organizzazione e un’ incondizionata battaglia sociale.

Gli occupanti e i compagni in solidarietà’ hanno rioccupato lo stabile dell’ occupazione Skaramaga e  benvenute sono le azioni di solidarietà’ dal mondo. Ogni attacco da parte dello Stato o delle bande di neo-nazi contro l’occupazione Skaramaga è un’attacco contro il movimento anarchico internazionale e non sara’ tollerato. Ci metteremo sulla loro strada e li respingeremo.

STOP ALLE PERSECUZIONI CONTRO GLI SQUATTERS

In solidarieta
Contra Info, rete di traduzione di contro-informazione
contrainfo.espiv.net

Sgomberato dalla polizia l’accampamento di Piazza Syntagma all’alba di Sabato

Verso le 4:15 di Sabato, 30 Luglio, ingenti forze di polizia antisommossa sono entrate in piazza Syntagma, distruggendo e rimuovendo le tende che li’ erano montate. Almeno otto persone sono state arrestate. Si esegue cosi’ l’ordine del procuratore generale Eleni Raikou riguardante le tende di Syntagma e la “promessa” del sindaco Kaminis che le tende a Syntagma sarebbero state rimosse in pochi giorni, in quanto offuscherebbero l’immagine di Atene durante il periodo turistico. Un incontro è stato convocato per questa sera alle 18:00 e l’assemblea generale di oggi si terrà alle 9 di sera, come al solito.

Fonte: occupied london